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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Facoltà di Ingegneria Corso di Economia e Organizzazione Aziendale Paolo Malighetti L00-Introduzione al Corso

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

Facoltà di Ingegneria

Corso di Economia e Organizzazione Aziendale

Paolo Malighetti

L00-Introduzione al Corso

Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

Economia e Organizzazione Aziendale prepared by E. Astolfi, R.Redondi, S. Vismara, M.Meoli, P. Malighetti

L00 - INTRODUZIONE al CORSOpagina 2

Sommario della lezione

• Introduzione al Corso– Contenuti – Testi– Esami– Calendario e orari– Riferimenti

• Introduzione all’economia e ruolo dell’impresa– Ruolo dei mercati– Imprese e Strutture societarie– Dimensioni dell’impresa: economica, organizzativa, strategica– Dimensione economica: il Bilancio

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Programma dell’insegnamento (sintesi)

• L’insegnamento si compone di 5 unità tematiche:

0. Introduzione all’impresa 1. Contabilità esterna ed analisi di bilancio 2. Decisioni aziendali di breve periodo 3. Decisioni aziendali di lungo periodo 4. Sistemi organizzativi

EOA 0: INTRODUZIONE AL CORSO – DEF. DI IMPRESAPagina 3

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Programma dell’insegnamento (dettaglio) 1/3

• 0. Introduzione all’impresaIntroduzione ai mercati. Forme di lavoro autonomo. Definizione di impresa. Indipendenza e confini dell’impresa. Tipologia d’impresa da un punto di vista giuridico. Struttura societaria e governance d’impresa.

• 1. Contabilità esterna ed analisi di bilancioAnalisi dei bilanci e valutazione delle performance economiche dell’impresa tramite i documenti ufficiali. I documenti del bilancio: Stato Patrimoniale, Conto Economico, Nota integrativa. I principi contabili per la stesura del bilancio ed i legami tra Stato Patrimoniale e Conto Economico. La tecnica della partita doppia nelle registrazioni contabili. Riclassificazione di bilancio. Il bilancio fiscale. Il bilancio sociale. Gli indici di bilancio (redditività, liquidità, solidità). La lettura del bilancio.

• 2. Decisioni aziendali di breve periodoLa classificazione dei costi. Margine industriale e margine di contribuzione. Il punto di break even. Utilizzo della contabilità analitica come supporto alle decisioni aziendali: make or buy, eliminazione di prodotti, scelta del mix ottimale.

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Programma dell’insegnamento (dettaglio) 2/3

• 3. Decisioni aziendali di lungo periodoL’analisi degli investimenti. Concetti di base di matematica attuariale. Rendimento semplice e rendimento composto. Applicazioni di matematica attuariale: mutui, finanziamenti rateali (TAN e TAEG). I metodi per la valutazione degli investimenti: valore attuale netto (Net Present Value), tempo di recupero (Pay-Back Period), tasso interno di rendimento (Internal Rate of Return). Modalità di calcolo dei flussi di cassa e relazione con la contabilità. Il finanziamento degli investimenti.

• 4 Sistemi organizzativiConcetti ed elementi di base di Organizzazione.. Storia e modelli tradizionali. Teorie classiche (Taylorismo, Principi di Direzione, Teoria Burocratica). La Scuola della Relazioni Umane. L’approccio di Mintzberg. I meccanismi di coordinamento. I periodi di sviluppo di un’organizzazione. Organizzazione ed analisi per processi

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Testi

TESTI DI RIFERIMENTO

• Testi multidisciplinari:Gestire le risorse d’impresa. G. Giudici. Ed CLUP.L’impresa, sistemi di governo, valutazione e controllo. G. Azzone e U. Bertelè. Ed. ETAS.

• Eserciziario:Bertoni Fabio, Vismara Silvio, 2002, “Economia Aziendale: teoria e applicazioni”, Edizioni CLUP, Milano (seconda edizione nel 2003).

MATERIALE ONLINE:

• Le dispense delle lezioni saranno pubblicate in formato pdf sul sito quando disponibili (consultare: www.unibg.it > Didattica > Indice Insegnamenti > 21016 Economia ed Organizzazione Aziendale – Informatici– 9 CFU)

• I frequentanti possono utilizzare gli appunti per preparare le prove con pieno profitto; lo studio di un buon libro (o anche più di uno..) è comunque consigliato, e necessario per i non frequentanti;

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Testi

Testi di approfondimento

• Parte I:Il bilancio. Strumento di analisi per la gestione 3/ed , Robert. N. Anthony, Leslie K. Breitner, Diego M. Macrì, Mc Graw-Hill Libri Italia, maggio 2004.

• Parte II:Sistemi di controllo - Analisi economiche per le decisioni aziendali, Robert N. Anthony, David F. Hawkins, Diego M. Macrì, Kenneth A. Merchant, Mc Graw-Hill Libri Italia, ottobre 2001.

• Parte III:Principi di finanza aziendale 4/ed, Richard A. Brealey, Stewart C. Myers, Sandro Sandri, Curatore edizione italiana: Sandro Sandri, Marco Bigelli, Mc Graw-Hill Libri Italia, settembre 2003.

• Parte IV:La progettazione dell’organizzazione aziendale, Mintzberg, Henry, Bologna : Il Mulino, 1985.

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Indicazioni generali su come seguire il corso

• Consiglio: seguire le lezioni, rivedere il materiale, svolgere attentamente 5 o 6 temi d’esame.

• Partecipazine attiva: intervenire a lezione, chiedere spiegazioni, esprimere opinioni…

• Disponibilità per colloqui: in ordine di preferenza:– Nelle pause lezione;– In orario di ricevimento;

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Introduzione al Corso – Esami

• L’esame consta di una prova scritta costituita da un esercizio numerico o domande per ogni unità del programma.

• Valutazione: la somma dei punti a disposizione nella prova scritta corrisponde a 32, ovvero 30 e lode. (nella slide successiva sono riportati i punti per ogni unità)

• Se la prova scritta ha esito positivo può essere integrata da una prova orale su richiesta sia dello studente sia del docente.

• Si ricorda che per essere ammessi all’esame, bisogna essersi iscritti onlineall’appello ed avere la possibilità di registrare l’esame nello stesso appello (maturato propedeuticità, essere iscritti fuori corso nelle sessioni straordinarie..)

• La stesura e presentazione di un progetto può supplire allo svolgimento di parte della prova scritta.

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Punti attribuiti nelle prove scritte (indicativo)

Punteggi indicativi

Unità 1. Contabilità esterna ed analisi di bilancio

Unità 2. Decisioni aziendali di breve periodo

Unità 4. Sistemi organizzativi

Unità 3. Decisioni aziendali di lungo periodo

9-13

4-6

8-10

Range tipico

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4-6

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Introduzione al Corso – Riferimenti

• e-mail– Prof. Paolo Malighetti [email protected]

• ricevimento• prof. Paolo Malighetti

– Mercoledi 16:30-18:00 (appuntamento via e-mail) durante il corso

– Lunedi 16:30-18:00 (appuntamento via e-mail) negli altri periodi

• Segreteria studenti : aspetti amministrativi (piani degli studi, date e iscrizioni esami, modalità di laurea, Erasmus, etc.)

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• http://www.tuttojuve.com/altre-notizie/gazzetta-la-potenza-di-fuoco-degli-ammortamenti-e-la-voglia-di-non-chiedere-aumenti-di-capitale-154684

• http://www.infoinsubria.com/2013/09/il-%E2%80%9Cgran-pasticcio%E2%80%9D-della-funicolare-como-brunate/

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Economia ed Economia Aziendale

• Economia:– E’ la scienza che studia i modi in cui gli individui e le aggregazioni sociali (ad

esempio le società) compiono le scelte di impiego di risorse scarse per produrre e scambiare beni e servizi;

• Oggetto di studio: – Sono le attività economiche, cioè le i processi svolti per soddisfare i bisogni delle

persone:• Produzione;• Consumo;• Scambio.

• Prospettive di studio:– Macroeconomia: andamento globale sistema economico (es.: PIL, consumi, etc.)– Microeconomia: scelte dei singoli attori (es.: legge della domanda e dell’offerta)– Economia Industriale: analisi dei settori di un sistema produttivo;– Economia Aziendale:

• pone il fuoco sull’impresa e sui modi di governo; • studia diversi soggetti e i loro ruoli; • processi decisionali e organizzazione del lavoro.

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Il sistema economico

• Definizione:– Per sistema economico si intende un insieme di persone, organizzazioni e

istituzioni che interagiscono tra loro al fine di soddisfare bisogni individuali e collettivi mediante l'utilizzo delle risorse disponibili;

• Diverse forme di sistema economico: storicamente sono prevalse tre forme di sistema economico:

– il sistema capitalista (o ad economia di mercato);– il sistema collettivista (o ad economia pianificata);– il sistema misto (o ad economia mista).

• Gli attori del sistema economico:– Individui e famiglie (consumo);– Imprese (produzione e consumo intermedio);– Aziende di P.A. (beni e servizi particolari).

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Concetti ed elementi base

• Organizzazione - il punto di partenza:

– Se ogni individuo potesse rispondere in autonomia ed in modo efficiente a tutti i bisogni materiali propri e della propri famiglia non esisterebbero né organizzazioni né mercati. La società sarebbe infatti composta da individui autosufficienti.

– Siccome questo non è possibile per la scarsità delle risorse ci si pone

la domanda: “Come fare il miglior uso delle risorse disponibili?Qual è l’allocazione ottima delle risorse ai bisogni di ciascun individuo/famiglia?”

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RISORSE SCARSE (vale anche oggi?)

ALLOCAZIONE EFFICIENTE: A CHI MASSIMIZZA L’OUTPUT (efficienza vs equità)

EMERGERE DELLE SPECIALIZZAZIONI

TRANSAZIONI E NECESSITÀ DI COORDINAMENTO

Organizzazione aziendale – Concetti ed elementi base

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1800

Concetti ed elementi base – Scarsità delle risorse

1700 1900 2000

TERRA LAVORO CAPITALE TECNOLOGIA TALENTO

Economiaindustriale

Economiaagricola

Economiadei servizi

Economiadelle reti

Economiadella

conoscenza

• C’è sempre almeno una risorsa scarsa:

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Concetti ed elementi base – specializzazione

• La specializzazione consente, attraverso l’apprendimento, la riduzione dei tempi e dei costi di produzione/erogazione di beni/servizi.

• Attraverso la specializzazione e la suddivisione del lavoro è possibile sfruttare le economie di scala e le economie di scopo.

– Si parla di economia di scala quando il costo unitario per la produzione di un determinato bene diminuisce con l’ammontare totale di output prodotto.

– E’ possibile identificare economie di scopo quando il costo unitario di produzione di un bene A diminuisce all’aumentare della produzione di un bene B.

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Concetti ed elementi base – Divisione del lavoro e Specializzazione

“Un uomo tira il filo del metallo, un altro lo tende, un terzo lo taglia, un quarto lo appunta, un quinto lo arrotola all’estremità in cui deve farsi la testa; farne la testa richiede due o tre operazioni distinte; collocarla è un’operazione speciale; pulire gli spilli è un’altra ancora ed un’altra ancora è il disporli entro la carta….In una fabbrica di spilli 10 persone specializzate arrivano a produrre giornalmente 4800 spilli a testa.Se invece essi avessero lavorato separatamente ed indipendentemente l’uno dall’altro e senza che nessuno di loro fosse stato addestrato a questo mestiere particolare ciascuno di loro non avrebbe potuto certamente fabbricare venti spilli al giorno e forse neanche uno”.

Adam Smith da“An Inquiry into the Nature and Causes of the Wealth of Nations”, 1776

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Concetti ed elementi base – Divisione del lavoro e Specializzazione

• Divisione del lavoro– scomposizione di un compito complesso in singole attività più semplici– assegnazione di ciascuna attività ad un singolo individuo o ad un gruppo

di individui

• Specializzazione– ogni compito è affidato a chi lo può svolgere meglio perché ha più talento

per quel compito– la ripetizione del compito produce esperienza ed apprendimento– l’esperienza suggerisce innovazione

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Concetti ed elementi base – Coordinamento

• Come risultato della divisione del lavoro ogni individuo è specializzato e necessita di:

- beni e servizi per il proprio consumo- beni e servizi per la produzione

Sorge quindi il problema del:

COORDINAMENTO

cioè della possibilità di ricomporre il lavoro in modo efficiente.

EFFICACIA Raggiungere lo scopoEFFICIENZA Raggiungerlo bene

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Concetti ed elementi base – Coordinamento: Mercato o Organizzazione?

• Cosa decide se una singola transazione avviene nel mercato o all’interno di un'organizzazione?

• Se l'impresa racchiude al suo interno un insieme di transazioni extra-mercato quali sono i suoi confini?– Se i costi di coordinamento interno sono più bassi dei costi di uso del

mercato la transazione viene internalizzata.– Il prezzo dei bene o servizio acquistato sul mercato potrebbe essere più

basso del costo di produzione "interna" perché un fornitore esterno beneficia di economie di scala: cumula diversi clienti e produce grandi volumi mentre un'unità interna ha solo il volume aziendale.

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Mercato perfetto e costi di transazione

Caratteristiche di un mercato “perfetto” :• Istantaneità dello scambio• Informazione perfetta• Perfetta sostituibilità delle contropartiIn queste condizioni il mercato raggiunge in equilibrio la condizione di

allocazione ottima delle risorse scarse.

In realtà il mercato non è perfetto:• Il tempo di esecuzione del contratto non è nullo• Il valore economico viene creato dalla interazione delle controparti• Il numero di alternative analizzabile è limitatoQuesti fattori fanno lievitare i costi transazionali

“the limited ability of people to make perfectly informed decisions, and the propensity of at least some individuals to act opportunistically”

Oliver Williamson Premio Nobel 2009 per i lavori sulla teoria dei costi di transazione

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Concetti ed elementi base – Costi di transazione e dimensione d’impresa

Obiettivo delle imprese è trovare la struttura di governo della transazione più efficiente, quella cioè che minimizza contemporaneamente:

• i costi di produzione (misurano l'efficienza produttiva)• i costi di transazione (misurano l'efficienza organizzativa)

Questo spiega l’esistenza di imprese di diversa dimensione: l’impresa cresce finché ha convenienza a svolgere internamente transazioni ulteriori.

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Concetti ed elementi base – Le 2 strutture di coordinamento

• Il coordinamento avviene spontaneamente e prevede il cambiamento di proprietà attraverso il pagamento del bene o del servizio (es. la borsa)

• Una pluralità di operatori specializzati decide se e quali prodotti comperare e se e quali prodotti produrre

• Il prezzo è l’unica informazione necessaria per prendere le decisioni

• La mano invisibile del mercatorealizza ex-post il coordinamento

• Il coordinamento avviene attraverso forme di comunicazione tra individui e generalmente non richiede cambiamenti di proprietà

• Persone e organi specializzati svolgono funzioni e compiti loro assegnati

• Una struttura organizzativadefinisce compiti e funzioni e ne controlla l’esecuzione

• La mano visibile della direzionerealizza il coordinamento

MERCATO ORGANIZZAZIONE

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Introduzione alle discipline aziendali ed alle

dimensioni dell’impresa

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• Libera professione- Lavoro autonomo (“Esercizio delle professioni intellettuali”);- Collaborazione autonoma occasionale;- Contratti di lavoro a progetto.

• Attività imprenditoriale- Imprenditore agricolo;- Imprenditore commerciale:

- Servizi (p.e. trasporti);- Attività di mediazione (p.e. commercio all'ingrosso, al dettaglio);- Attività produttive (Attività industriali);

- Piccolo imprenditore (tra cui anche l'attività artigianale).

Forme di lavoro autonomo

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• Il libero professionista non è un imprenditore (art. 2082 del codice civile).• Libere professioni non protette (come nel caso di artisti, scrittori, consulenti

aziendali): non è richiesta alcuna particolare iscrizione agli albi professionali.• Libere professioni protette: il cui esercizio è vincolato ai seguenti requisiti:

- formazione (es. titolo di studio accademico per medici..);- tirocinio pluriennale;- esame di Stato;- iscrizione ai relativi albi professionali;- rispetto dei criteri di etica professionale (es. segreto professionale).

• Per l’esercizio di una libera professione è necessario:- essere in possesso del numero di partita IVA;- versare i contributi previdenziali all’INPS o alle singole casse pensionistiche degli ordini professionali;- tenere la contabilità (tenuta dei registri, dichiarazioni fiscali, versamenti etc.).

Lavoro autonomo

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• Collaborazione autonoma occasionale• Le prestazioni fornite hanno carattere occasionale; non è quindi richiesto il

numero di partita IVA né sono necessarie registrazioni o iscrizioni a pubbliciregistri.

• I compensi per attività autonoma occasionale sono soggetti al pagamento deicontributi previdenziali se esse superano nell’anno 5.000 €.

• L’attività prestata è inoltre soggetta alla ritenuta d’acconto del 20%, per cui èin ogni caso obbligatorio presentare la dichiarazione dei redditi.

Forme di collaborazione occasionale

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• Contratto di lavoro a progetto (co.co.pro.)• Con la legge delega 30 del 2003 (c.d. legge Biagi) ha sostituito il contratto di

collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.).• Nel contratto deve essere definito il progetto concreto, il programma di

lavoro o la parte di esso che rappresenterà il compito del collaboratore.• La scadenza del contratto deve essere determinata temporalmente o

determinabile temporalmente dallo scopo.• Come gli altri lavoratori autonomi e dipendenti, i co.co.pro versano,

parzialmente tramite i datori di lavoro, contributi (che consistono all'incircanei 2/3 della ordinaria contribuzione INPS, di cui 1/3 a carico dellavoratore e 2/3 a carico del datore di lavoro) ad una cassa mutua dicategoria (gestione separata) e pagano assicurazioni antinfortunistiche.

Contratti di lavoro a progetto

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• È imprenditore chi esercita professionalmente un’attività economicaorganizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi.[Art. 2082 CC]

• Diversamente dai liberi professionisti, gli imprenditori devono essere iscritti nel Registro delle Imprese tenuto presso la Camera di commercio.

• La base materiale per l’esercizio dell’attività imprenditoriale è l’azienda o impresa non necessariamente di proprietà dell’imprenditore.

• La ditta è la denominazione con la quale l’imprenditore svolge l’attività.

Attività imprenditoriale

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L’impresa

• Definizione:– Istituto (società umana a carattere stabile) economico e sociale che realizza

attività di produzione di beni e/o servizi attraverso lo scambio con il mercato e l’impiego di fattori che vengono remunerati attraverso i risultati dell’attività economica stessa;

• L’impresa nel sistema economico:– Aggrega risorse diverse per quantità e tipologia (gerarchia e

specializzazione);– Opera in ambito limitato:

• specializzazione orizzontale (solo alcuni beni e servizi, nozione di settore);

• specializzazione verticale (solo su parte del ciclo produttivo, mercati intermedi);

– Concorrenza nei mercati finali e intermedi.

EOA 0: INTRODUZIONE AL CORSO – DEF. DI IMPRESAPagina 32

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Differenza tra libero professionista e imprenditore

• Sebbene anche il libero professionista può esercitare le proprie attività mediante l’utilizzo talvolta anche stabile di mezzi e persone, lo stesso non si assume il rischio imprenditoriale

• L’obbligazione assunta dal libero professionista è di ‘mezzo’, cioè di professionalità e modo di erogazione dell’opera, e non di risultato, per cui al professionista è dovuto il compenso per il semplice fatto di aver prestato la sua opera, a prescindere dal risultato ottenuto.

• Nella pratica la differenza tra le due figure andrebbe valutata caso per caso e dipende anche dalla storia e dalle consuetudini del Paese.– Esempio: scuola guida..divenuta in Italia attività imprenditoriale

nonostante la sua somiglianza con altre attività “intellettuali” (vdprofessore privato).

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Imprese artigiane

• Le imprese artigiane Legge 8/8/1985 n. 443 (G.U. 24/8/1985 n. 199) sono imprese ove:

– l’imprenditore è artigiano – ove sono rispettati i requisiti dimensionali previsti dalla legge– svolgimento di un'attività di produzione di beni, anche semilavorati, o di

prestazioni di servizi. Sono escluse le attività agricole, di intermediazione e quelle di somministrazione di alimenti e bevande (incluse solo se non prevalenti e funzionali alle attività di produzione)

• é imprenditore artigiano colui che esercita personalmente, professionalmente e in qualità di titolare, l'impresa artigiana, assumendone la piena responsabilità con tutti gli oneri ed i rischi inerenti alla sua direzione e gestione e svolgendo in misura prevalente il proprio lavoro, anche manuale, nel processo produttivo (art. 2)

• Limiti dimensionali da 9 sino a 40 in funzione del tipo di attività e della presenza di apprendisti

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Indipendenza dell’impresa

• L’impresa finanzia le sue attività con il capitale degli azionisti ossia iproprietari dell’impresa (i c.d. mezzi propri) e con altre fonti difinanziamento esterne (i c.d. mezzi di terzi), principalmente provenientidalle banche.

• Più in generale, l’impresa si mantiene nel tempo solo se è in grado di remunerare i fattori che impiega nel processo produttivo:

Soggetti Risorse RemunerazioneFinanziatori Capitale Utili/InteressiStato Pubblici servizi ImposteFornitori Materiali e servizi CompensiDipendenti Lavoro Stipendi

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Il ‘perimetro’ dell’impresa: il grado d’integrazione verticale

• L’impresa può svolgere in casa la quasi totalità delle attività necessarie per la messa sul mercato del proprio prodotto o della propria famiglia di prodotti: Grado di integrazione verticale molto elevato.

• Al contrario, l’impresa può limitare la propria attività alle sole fasi prossime al mercato (il marketing, la vendita e l’assistenza post-vendita), acquistando da fornitori esterni (in outsourcing) alcuni serviz: Deverticalizzazione.

• La scelta di che ‘cosa fare in casa e cosa delegare all’esterno’ (make or buy) rappresenta una componente importante della strategia aziendale.

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I soggetti nell’impresa

• Classificazione:– Imprenditore, soci, azionisti (shareholders): esprimono il governo

dell’impresa;– Amministratori (management): esprimono la gestione;– Stakeholders:

• Prestatori di lavoro;• Finanziatori (es. banche);• Clienti;• Fornitori;• Stato;• Comunità sociale (locale e globale).

• Soggetti, risorse (fattori), rendimento):– L’impresa si mantiene nel tempo solo se è in grado di remunerare le risorse– Trend correnti:

• Aumento della delega di governo (capitalismo manageriale);• Crescita del peso degli stakeholders vs. shareholders.

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Gli obiettivi dell’impresa

• Profitto: remunerazione del capitale proprio (soci);– Ricavi (scambio con il mercato) - Costi (remunerazione dei fattori);– Profitto normale ed extraprofitto (premio per il rischio e l'organizzazione

dei fattori);– ROE: profitto/capitale proprio (non tutto il capitale investito).

• Teoria classica: max profitto (R-C; ottica breve termine);

• Teoria del valore: max valore dell’impresa;– Impresa come oggetto di scambio;– Valore = Integrale dei profitti nel lungo termine;– Valore riassume le prospettive di crescita, posizione competitiva, ecc.;– Sintesi degli interessi di shareholder e stakeholders.

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• Perché venga riconosciuta all’esterno è necessario che abbia una propriaidentità giuridica, ossia un contratto che definisca i diritti e gli obblighidella società verso terzi.

• Le norme che regolano le attività economiche differiscono, in modo anche significativo, tra nazione e nazione. Si possono tuttavia identificare due macrofamiglie del diritto commerciale:– Sistemi “civil law” (es. Italia, Francia, Germania…): basati su codici e

derivanti dal diritto Romano e, soprattutto per quanto riguarda il diritto commerciale, dai codici Napoleonici;

– Sistemi “common law” (es. Stati Uniti, Inghilterra, Australia…): basati su precedenti e derivanti dal diritto Inglese.

• Secondo le norme del codice civile le imprese possono avere o menopersonalità giuridica, ossia possono o meno essere giuridicamenteautonome rispetto alle persone dei suoi proprietari.

Giurisdizione delle attività economiche

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• In Italia, il codice civile prevede diverse classi (forme giuridiche) che l’impresa può assumere, tra le quali:

– Società di persone:comprende tutte quelle aziende nelle quali esista almeno un socio illimitatamente responsabile dell’operato dell’impresa;

– Società di capitali:comprende tutte quelle aziende nelle quali esista almeno un socio limitatamente responsabile dell’operato dell’impresa.

– (Cooperative)

Società di persone e società di capitali

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Forme giuridiche

• Le tre tipologie di società di persone sono:– S.s. (società semplici):

non possono svolgere attività imprenditoriali.– S.n.c. (società in nome collettivo):

tutti i soci sono responsabili in maniera illimitata.– S.a.s. (società in accomandita semplice ):

presentano due categorie di soci: gli accomandatari, che rispondono in maniera illimitata e gli accomandanti che sono invece responsabili limitatamente al capitale investito.

• Le tre tipologie di società di capitali sono:– S.r.l. (società a responsabilità limitata):

tutti i soci sono responsabili limitatamente al capitale investito, per essere costituita necessita di un capitale minimo di 10.000 €;

– S.p.A. (società per azioni):tutti i soci sono responsabili limitatamente al capitale investito, per essere costituita necessita di un capitale minimo di 100.000 €;

– S.a.p.A. (società in accomandita per azioni).EOA 0: INTRODUZIONE AL CORSO – DEF. DI IMPRESA

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La società semplice

• Caratteristiche:– Costituita con atto non pubblico;– Ciascun socio opera a nome della società ed è responsabile solidalmente ed

illimitatamente dei debiti che essa contrae;– Non può svolgere attività imprenditoriale;– Non ha autonomia patrimoniale;

• Vantaggi:– Semplicità di costituzione;

• Svantaggi:– Limitazione sulle attività economiche che possono essere svolte;– Responsabilità illimitata;– Potere disgiunto dei soci.

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La società in nome collettivo

• Caratteristiche:– Ragione sociale contenente il nome di almeno uno dei soci;– Responsabilità illimitata;– Il potere esecutivo gestito per mezzo di deleghe;– Autonomia patrimoniale;

• Vantaggi:– Semplicità e basso costo di costituzione;

• Svantaggi:– Responsabilità illimitata.

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Società a responsabilità limitata

• Caratteristiche:– Responsabilità limitata al capitale sottoscritto (capitale minimo 10.000 Euro);– Capitale sociale diviso in quote (tipicamente, ma non obbligatoriamente,

proporzionali ai conferimenti);

• Organi amministrativi:– Assemblea dei soci;– Consiglio di amministrazione/amministratore unico;

• Vantaggi:– Costituzione e gestione meno costose di una S.p.a. (nonché minor capitale minimo);– Organi sociali simili a quelli di una S.p.a.;– Responsabilità limitata;

• Svantaggi:– Non può svolgere alcune attività economiche riservate alle S.p.a. (soprattutto nei

settori finanziari);– Maggiori oneri amministrativi rispetto ad una società di persone.

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La società per azioni (1/3)

• Caratteristiche:– E’ una forma giuridica che si presta ad attività economiche di differenti

dimensioni;– Godendo di personalità giuridica garantisce la responsabilità limitata dei

soci;– Rispetto a una Srl le quote di capitale sociale sono più facilmente cedibili e

commerciabili;

• Costituzione:– Redazione atto costitutivo in cui sono contenute tutte le info che

contraddistinguono un’impresa (denominazione, ragione sociale, indirizzo, attività, obiettivi);

– Statuto (norme che regolano il funzionamento della società);– Versamento del capitale (minimo 100.000€, almeno il 25% all’atto della

costituzione).

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La società per azioni (2/3)

• Gli organi principali:– Assemblea degli Azionisti (potere deliberativo):

• Assemblea Ordinaria: Si tiene almeno una volta all’anno; Nomina o revoca del mandato degli amministratori; Approvazione del bilancio; Determinazione dell’ammontare dei dividendi;

• Assemblea Straordinaria: Viene convocata per motivi particolari senza una scadenza prefissata (modifiche dello statuto, operazioni di finanza straordinaria, liquidazione della società);

– Consiglio di Amministrazione (potere esecutivo):• La responsabilità della gestione d’impresa può essere assegnata o ad un singolo

individuo (AD) o ad un insieme di persone (comitato esecutivo);• E’ responsabile della stesura del bilancio;• Al suo interno possono formarsi comitati;

– Collegio dei Sindaci (potere di controllo):• E’ formato da 3 o cinque persone nominate dalla società;• I suoi compiti consistono nel verificare la correttezza delle scritture contabili e il

rispetto della legge e dello statuto.

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La società per azioni (3/3)

• Le azioni:– Diversi concetti di valore:

• Valore nominale (valore di emissione alla costituzione della società);• Valore di mercato;• Valore di emissione.

– Diritti degli azionisti:• Patrimoniali: diritto al dividendo, diritto alla liquidazione, diritto d’opzione;• Amministrativi: partecipazione alle assemblee, voto alle assemblee.

– Tipologie:• Azioni ordinarie: Diritto di voto nelle assemblee ordinarie e straordinarie;

Diritto agli utili; Diritto di opzione in caso di aumenti di capitale; Diritto di recesso;

• Azioni di risparmio: Nessun diritto di voto; Priorità nella distribuzione degli utili;

• Azioni privilegiate ed azioni di godimento;

• I gruppi di società:– Insieme di società con partecipazioni incrociate;– Concetto di impresa controllata (direttamente o indirettamente);– Impresa collegata (20% se non quotata, altrimenti 10%).

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Società in accomandita (semplice e per azioni)

• Caratteristiche:– Soci distinti in:

• Soci accomandanti: non possono amministrare la società ma godono di responsabilità limitata;

• Soci accomandatari: amministrano l’impresa ma hanno responsabilità illimitata;

– Altre caratteristiche analoghe a quelle:• Di una S.n.c. per le Società in accomandita semplice;• Di una S.p.a. per le Società in accomandita per azioni.

• Vantaggi:– Responsabilità limitata per i soci accomandanti;– Semplicità di costituzione e gestione;

• Svantaggi:– Difficoltà nel monitorare i soci accomandatari.

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Italy Societa Per Azioni SPAUK, Ireland Public Limited Company PLCBelgium Societe Anonyme SA/NVFrance, Luxem Societe Anonyme SAGermany Aktiengesellschaft AGNetherlands Naamloze Veenootschap NVPortugal Sociedade Anonima SASpain Sociedad Anonima SASweden Aktiebolag ABNorway Ansvarlig Selskap ANSDenmark Aktieselskab A/AJapan Kabushiki Kaisha KKFinland Osakeyhtiö OY

Italy Societa a Responsabilità Limitata SRLUK Private Limited Company LTDBelgium Societe Privee a Responsibilite Limite SPRL/BVBAFrance Societe a Responsabilite Limite SARLGermany Gesellschaft mit beschraekter Haftung GmbHNetherlands Besloten Vennootschap BVPortugal Sociedade Por Quotas Responsibilidada Limitada LDASpain Sociedad Limitada SL

Comparazione internazionale

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• Sono società di capitali che presentano alcune caratteristiche distintive e la cui idea cardine della costituzione di una società cooperativa è la natura mutualistica del rapporto tra i soci.

• In una società cooperativa le decisioni sono adottate in assemblea generale con voto pro capite e non pro quota.

• Le cooperative sono società a capitale variabile, cioè non è previsto un atto notarile per l’ammissione o il recesso di un socio. Non è previsto un capitale minimo per la costituzione di una società cooperativa.

• La partecipazione dei soci cooperatori al capitale sociale può essere rappresentata da quote o azioni.

Società cooperative

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