una parrocchia è viva se mette al centro l’eucaristia · io credo che la parrocchia, come...

10
ANNO III – N°5-SETTEMBRE2010 Parrocchia di Santa Maria alle Poggiola In questo numero… Una parrocchia è viva se mette al centro l’eucaristia (p. 1) La pesca di beneficenza (p. 4) Il Ferragosto Puggiulino (p.5) Il mio primo Ferragosto (p. 6) Adios vacanze (p. 6) Notizie dalla parrocchia (p. 6) In viaggio verso Medjugorje (p. 7) Le disavventure di un cameriere… (p. 8) Nuovi orari SS. messe (p. 8) L’inizio dell’anno catechistico (p. 9) Immagini dal Ferragosto Puggiulino (p. 9) Modulo di iscrizione al catechismo (p 10) Una parrocchia è viva se mette al centro l’eucaristia Carissimi fratelli e sorelle della parrocchia di Santa Maria, desidero in occasione dell’inizio del nuovo anno pastorale rivolgermi ad ognu- no di voi dal profondo del mio cuore. È passato qualche mese da quando sono venu- to nelle vostre famiglie per donarvi la benedi- zione del Signore. Mentre vi sto scrivendo questa lettera, mi scor- rono sotto gli occhi, quasi come una pellicola da film, i vostri volti, le vostre gioie, le vostre sofferenze e le vostre speranze. Penso agli ammalati e anziani che ho incontra- to, e che continuo a visitare nel primo venerdì del mese, anche se non sono più autosufficienti per venire in parrocchia: sono convinto che la loro sofferenza offerta, vale ora molto di più, perché uniti alla passione del Signore, si offro- no al Padre come sacrificio a Lui gradito per il bene della nostra parrocchia e del mondo inte- ro. Lo scorso diciannove dicembre per volontà del nostro vescovo sono stato mandato in mezzo a voi con gioia, per essere quell’alter Cristus, e Periodico a diffusione interna - Composizione e stampa in proprio Attività editoriale a carattere non commerciale ai sensi previsti dall’art. 4 DPR 16/10/1972 n. 633 e successive modifiche Direttore responsabile: Don Gianluca Pellini - e-mail: [email protected] Redazione: Loc. Le Poggiola 1- 52100 Arezzo – 0575/363582

Upload: buiduong

Post on 15-Feb-2019

215 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

A N N O I I I – N ° 5 - S E T T E M B R E 2 0 1 0

Parrocchia di Santa Maria alle Poggiola

In questo numero…

• Una parrocchia è viva se mette al centro l’eucaristia (p. 1)

• La pesca di beneficenza (p. 4) • Il Ferragosto Puggiulino (p.5) • Il mio primo Ferragosto (p. 6) • Adios vacanze (p. 6) • Notizie dalla parrocchia (p. 6) • In viaggio verso Medjugorje (p. 7) • Le disavventure di un cameriere… (p. 8) • Nuovi orari SS. messe (p. 8) • L’inizio dell’anno catechistico (p. 9) • Immagini dal Ferragosto Puggiulino (p. 9) • Modulo di iscrizione al catechismo (p 10)

Una parrocchia è viva se mette al centro l’eucaristia

Carissimi fratelli e sorelle della parrocchia di Santa Maria, desidero in occasione dell’inizio del nuovo anno pastorale rivolgermi ad ognu-no di voi dal profondo del mio cuore.

È passato qualche mese da quando sono venu-to nelle vostre famiglie per donarvi la benedi-zione del Signore.

Mentre vi sto scrivendo questa lettera, mi scor-rono sotto gli occhi, quasi come una pellicola da film, i vostri volti, le vostre gioie, le vostre sofferenze e le vostre speranze.

Penso agli ammalati e anziani che ho incontra-to, e che continuo a visitare nel primo venerdì del mese, anche se non sono più autosufficienti per venire in parrocchia: sono convinto che la loro sofferenza offerta, vale ora molto di più, perché uniti alla passione del Signore, si offro-no al Padre come sacrificio a Lui gradito per il bene della nostra parrocchia e del mondo inte-ro.

Lo scorso diciannove dicembre per volontà del nostro vescovo sono stato mandato in mezzo a voi con gioia, per essere quell’alter Cristus, e

Periodico a diffusione interna - Composizione e stampa in proprio

Attività editoriale a carattere non commerciale ai sensi previsti dall’art. 4 DPR 16/10/1972 n. 633 e successive modifiche

Direttore responsabile: Don Gianluca Pellini - e-mail: [email protected]

Redazione: Loc. Le Poggiola 1- 52100 Arezzo – 0575/363582

dispensatore dei santi miste-ri di Cristo nonostante i miei limiti.

Sono da tre anni sacerdote, e mi sono accorto che molti nella nostra società non hanno ben chiara la figura del sacerdote in una comu-nità, molti vedono nel sacer-dote un semplice funziona-rio religioso, sempre pronto a fare certificati per i sacra-menti, o scambiano il prete per un assistente sociale, o altre cose, che molte volte ne rimango assai perplesso.

Carissimi, vorrei che oggi anche la nostra parrocchia, riscopra e valorizzi innanzi-tutto la figura del sacerdote, e riscopra il senso profondo di appartenere ad essa.

Non a caso il papa Benedet-to XVI, lo scorso 19 giugno ha chiuso l’anno sacerdota-le, che era stato dedicato a noi sacerdoti e tutto il popo-lo santo di Dio, affinché a-vessimo avuto modo di ri-flettere sul dono del sacer-dote in una comunità.

Credo, carissimi, che sia im-portante che ci poniamo al-cune domande: ma chi è il

sacerdote per me? Quali

sono veramente i suoi do-

veri? Che valore ha la mia

parrocchia per me?

Anche la nostra diocesi l’anno scorso aveva propo-

sto come tema per l’anno pastorale diocesano: la par-

rocchia come comunità e-

ducante.

Innanzitutto è bene cogliere e avere ben chiaro, che la parrocchia non sussiste per-ché in canonica c’è un prete, ma tutti in quanto battezzati formiamo la parrocchia.

Per parrocchia o comunità educante, si intende che tut-

ti in quanto battezzati in Cristo, formando un solo corpo, dobbiamo sentirci responsabili gli uni degli al-tri.

Come non pensare, e farsi carico come comunità, di tutti i fratelli e sorelle che vivono al di fuori della vita della parrocchia?

Come non pensare ai nostri giovani, adolescenti, di cui la stragrande maggioranza, dopo aver ricevuto il sacra-mento della cresima, se non prima, si allontana dalla vi-ta della parrocchia, dalla vita di grazia... e la colpa di chi è? Sicuramente ricade sempre sul sacerdote, che è stato incapace di motivarli.

Come aiutarli a farli sentire parte integrante nella vita

della parrocchia, e fargli su-perare quella mentalità di-storta, che molte volte parte dagli stessi genitori, che il prete serve solo per ricevere i sacramenti, come fosse un supermercato a proprio uso e consumo.

Come non pensare ai geni-tori, come aiutarli ad essere, per primi loro dei catechisti nei confronti dei loro figli?

Quale è il compito prima-

rio della parrocchia di

fronte a questi e ad alti

problemi?

Io credo che la parrocchia, come comunità educante, partendo da me parroco di questa comunità, e via se-guendo da voi laici e da tutti i collaboratori e catechisti, debba porsi un’altra fonda-mentale domanda per il no-stro cammino di cristiani; quella domanda che lo stes-so Gesù fece agli apostoli: voi chi dite che io sia? E nel momento che come co-munità ci metteremo in di-scussione per darci una ri-sposta, non potremo fare a meno di cogliere in profon-dità, chi sia veramente per ciascuno di noi Cristo, e

UNA PARROCCHIA E’ VIVA SE METTE AL CENTRO L’EUCARISTIA

La voce della parrocchia Pagina 2

Io credo che la parrocchia […] debba porsi un’altra

fondamentale domanda, […] quella domanda che lo

stesso Gesù fece agli apostoli: “Voi chi dite che io sia?”

quali i nostri doveri.

Credo, che la parrocchia sia il luogo, o meglio la nostra casa: mi piace vedere nella parrocchia la figura della mamma, che ti accoglie tra le sue braccia fin dai primi mesi di vita donandoti per mezzo del sacramento del battesimo la vita divina, per poi accompagnarti attraver-so i sacramenti dell’ inizia-zione cristiana e dell’ amici-zia a crescere nella cono-scenza di Cristo, Via, Verità e Vita.

E ancora, come una mam-ma, ti accoglie tra le sue braccia, accompagnandoti e sostenendoti nei momenti difficili della vita, per poi consegnarti alla casa del Pa-dre, fine ultimo della nostra esistenza terrena.

Credo poi che la parrocchia debba essere innanzitutto scuola di preghiera, scuola dell’ascolto della parola di Dio, scuola dove si riceve il perdono nel sacramento del-la confessione, e io come sacerdote non posso venir meno nell’offrirvi e portarvi a quell’incontro spirituale di cui tutti in fondo dovremmo sentire l’esigenza.

L’uomo di oggi, pur attratto dal mondo che lo circonda, in fondo al proprio cuore ha una forte sete di Dio, e Ge-sù a ciascuno nella propria coscienza non smette di far

udire la Sua voce:”se cono-

scessi il dono di Dio e chi è

colui che ti chiede da bere,

tu stesso gliene chiedere-

sti”(Gv 4,10ss)

Credo che dobbiamo risco-prire e mettere al centro co-me comunità, l’importanza della celebrazione dell’ eu-carestia nel giorno del Si-gnore. Molte volte di una messa ci resta solo da dire, come molte volte sento: che bei canti! È stata una bella messa.

Ciò che conta, è che dobbia-mo fare in ogni messa un incontro vivo, gioioso con il Signore, che parla a ciascu-no attraverso la Sua parola, che su quell’altare siamo invitati a deporre le nostre gioie, i nostri dolori, le no-stre fatiche, le nostre speran-ze di ogni giorno.

Dobbiamo riscoprire la bel-lezza, nel ricevere sotto il segno del pane, la presenza reale di Cristo che ci fa una sola cosa con Lui.

Carissimi, molte volte la no-stra vita è come quella del profeta Elia, che di fronte alla difficoltà si arrende di-cendo: “ora basta Signore, prendi la mia vita, perché non ne posso più.”

Ma il Signore, non manca di udire il grido di Elia, e gli fa trovare sotto gli occhi u-

na focaccia, e gli dice: Man-

gia perché è lungo il tuo

cammino

(1 re 19,1-8)

Per noi, quella focaccia ci richiama l’eucarestia, anche noi abbiamo bisogno di quel pane vivo disceso dal cielo, sostegno efficace per cam-minare nel sentiero della vi-ta, molte volte per un verso o per un altro faticoso. Lo stesso Gesù ci ricorda che non di solo pane vive l’uomo.

È quel pane, presenza viva di Cristo che ci permette di vincere l’egoismo nascosto in ognuno di noi, facendo vincere l’amore, il perdono, quando sia in famiglia che nei rapporti personali diven-ta difficile.

È quel pane che ci permette di sporcarci le mani nella verità e nella carità verso i fratelli.

Carissimi, se l’eucarestia è fonte e culmine di tutta la vita della Chiesa, e se nel giorno del Signore ci siamo nutriti in grazia, senza pec-cato di Lui formando un so-lo corpo con i nostri fratelli, come non riscoprire la bel-lezza della adorazione euca-ristica settimanale e mensile con il primo venerdì del me-se, dove siamo chiamati do-po averlo ricevuto in noi nella messa, a sostare nel

UNA PARROCCHIA E’ VIVA SE METTE AL CENTRO L’EUCARISTIA

Anno III—Numero 5 Pagina 3

silenzio adorante davanti a Lui realmente presente nell’ostensorio in Corpo, Anima e Divinità sotto il segno del pane.

L’adorazione eucaristica deve essere per noi il primo passo del nostro agire per mettere nelle Sue mani, nel-la preghiera, noi stessi, le nostre famiglie, i nostri gio-vani, i nostri ammalati e an-ziani e tutte quelle proble-matiche del nostro paese e del mondo.

Come ci ricordava Madre Teresa di Calcutta, che ha fondato tutto il suo agire

prima nel’adorazione, dice-va: il mondo non lo trasfor-

meranno i potenti della ter-

ra, ma sarà con l’amore,

avendo incontrato Cristo,

che potremo cambiarlo.

Credo che sostando alla Sua presenza come comunità non mancherà di suggerirci la strada giusta per parlare al cuore di ogni uomo, non mancherà e ne sono certo, che ci aiuterà a camminare come veri cristiani nono-stante i nostri limiti.

Sono pienamente convinto che una parrocchia è viva a tutti gli effetti, spiritualmen-

te, attenta nella verità e nel-la carità al bisogno dell’uomo, nella misura in cui mette al centro l’eucarestia.

Che la vergine Maria, che come madre premurosa ve-glia dal colle sul nostro pae-se e sulle nostre famiglie, ci prenda per mano e ci con-duca ad amare il Suo figlio come lei l’ha amato.

Ringraziandovi di cuore

chiedo a tutti una costante

preghiera e dal profondo vi

abbraccio e vi benedico, il

vostro parroco

don Gianluca.

UNA PARROCCHIA E’ VIVA SE METTE AL CENTRO L’EUCARISTIA

La voce della parrocchia Pagina 4

LA PESCA DI BENEFICENZA

Il Ferragosto Puggiulino è una sagra gioiosa. Fra man-giate e attrazioni varie, nel bel prato c’è un angolo dedi-cato a uno scopo importan-te: la Pesca di Beneficenza.

Un affiatato gruppo di vo-lontarie (Luisa, Gina, Tere-sa, Ernesta, Annamaria, Ca-tia, Arianna, Costanza, Sa-ra, Jessica) è andato durante i mesi precedenti alla ricerca dei premi da vincere alla pe-sca. Prima del Ferragosto molte serate sono state dedi-cate, con entusiasmo e ar-monia, al controllo, conteg-gio e assegnazione dei nu-meri sulla suddetta merce.

Molte sono state le risate nei vani tentativi di infilare i biglietti dentro i fischietti troppo piccoli.

L’impegno profuso nei dieci giorni di festa ha coinvolto, i n s i e m e a C a t i a , un’infaticabile Gina (regina d e l l ’ a n g o l o d e l l ’ a b b i g l i a m e n t o ) , un’affidabile e costante A-rianna e una frizzante Co-stanza. Un piccolo gesto fat-to con lo spirito giusto da grandi e piccoli, divertendo-si insieme,che ha permesso di ottenere un ottimo risul-tato dal ricavato di € 3415,00.

Questa somma regalerà un piccolo sorriso ai bambini dell’orfanotrofio ”LUCE DI BETLEMME”, all’ospedale di Padre Borri in Tanzania e un piccolo aiuto alla Caritas locale. Noi tutte ringrazia-mo chi durante la festa ha partecipato alla pesca com-prendendo lo scopo: vi a-spettiamo numerosi il pros-simo anno!!!!!!

Catia e Arianna

Elisir di lunga vita per il Ferragosto Puggiulino, che quest’anno ha festeggiato l’edizione numero 133 con-quistando il consueto affetto del pubblico aretino.

Un successo che premia i numerosi collaboratori che con impegno e continuità, a volte sacrificando le proprie vacanze, si sono adoperati per la buona riuscita di que-sta manifestazione che af-fonda le proprie radici nel passato della comunità di Le Poggiola e San Giuliano. Al tempo in cui alcuni “bisnonni” degli attuali or-ganizzatori pensarono di dar vita ad una sorta di Gio-s t r a d e l S a r a c i n o , sull’esempio di quello che si corre in piazza Grande, per festeggiare la Madonna in occasione del 15 agosto.

Era il “saracino dei poveri”, quasi una scanzonata paro-dia del Saracino della città, realizzato con poche e mo-deste cose: al posto dei ca-valli un carretto trainato da persone e alcuni improvvi-sati “giostratori” armati di lancia per colpire una “imbottatoia” piena di ac-qua, pena un bel bagno –

tutto sommato piacevole vista l’afa - se non riusciva-no a fare centro…

Oggi l’impegno si concentra su numerosi eventi ed esibi-zioni che arricchiscono il programma della manifesta-zione, lunga otto giorni: da-gli spettacoli teatrali e di cabaret ai concerti e al ballo e molto altro ancora.

Resta, ormai consolidata, l’offerta gastronomica cura-ta direttamente dalle donne puggiuline. Ed è forse que-sta la parte della festa che ogni volta riscuote i maggio-ri consensi. Migliaia di per-s on e h anno i n f a t t i l’opportunità di gustare le numerose specialità prepa-rate in maniera sana e ge-nuina, rispettando nelle pre-parazioni dei sughi e delle carni cotte ai forni a legna tutta la sapienza acquisita nel tempo.

È una festa anche matriar-cale, quindi, il Ferragosto puggiulino, che vede le don-ne di Le Poggiola regine della cucina e protagoniste in questo impegno straordi-nario al quale si vuole dare

continuità per non interrom-pere una tradizione lunga più di cento anni.

“è un momento di mobilita-zione importantissimo per noi – dicono gli organizza-tori – anche perché gli in-troiti realizzati ogni volta vengono utilizzati a favore di strutture o iniziative a di-sposizione dell’intera comu-n i t à . Ma è an che un’occasione di aggregazio-ne molto importante che contribuisce a fare nuove conoscenze e a consolidare i rapporti tra le famiglie della zona, nello spirito più vero delle feste di paese”. E con questi presupposti noi auspi-chiamo che un sempre mag-gior numero di persone si rendano disponibili a condi-videre questo impegno.

C’è poi un sogno nel casset-to: “nelle prossime edizioni ci piacerebbe ripristinare il vecchio Saracino lanciato dai nostri bisnonni, che è stato l’inizio di questa gran-de avventura”.

Giuseppe Zurli

IL FERRAGOSTO PUGGIULINO—133 ANNI DI FESTA ED

IMPEGNO PREMIATI CON IL SUCCESSO

Anno III—Numero 5 Pagina 5

Mi è stato chiesto di scrivere alcune impressioni sulla fe-sta puggiolina, che si tiene ogni anno nel mese di ago-sto.

Quando sono arrivato come parroco, mi hanno parlato subito di questa festa, coin-volgendomi nella prepara-zione.

Una cosa mi ha colpito, che tutti erano entusiasmati per far si che tutto si svolgesse

nel miglior modo possibile. Ho visto una grande colla-borazione dai più anziani ai più giovani, segno di una comunità viva.

Durante la festa ho avuto modo di aiutare, per quanto mi è stato possibile, nella distribuzione dei pasti, e c’era un bel clima di sereni-tà, di accoglienza che ha fat-to si che tutto procedesse per il meglio.

Poiché oggi c’è una forte

tendenza all’individualismo, sono convinto che questi momenti sono preziosi per tutti, ci stimolano a stare insieme e accoglierci nella diversità rispettandoci a vi-cenda.

Auspico di tutto cuore che, come comunità, impariamo sullo stile del vangelo ad a-marci gli uni gli altri come Lui ci ha amato.

Don Gianluca

ADIOS VACANZE!!!!

Tra viaggi, divertimenti, nuove conoscenze, lunghe camminate e uscite con gli amici... L’estate è già fini-ta!!!:’( Quest’estate 2010 è stata breve, ma allo stesso tempo intensa, grazie alle numerose iniziative propo-ste dalla parrocchia. Le atti-vità sono iniziate a giugno con il Grest, gruppo estivo che ha riscosso molto suc-cesso. A seguire, nel mese di luglio c’è stato il campeggio

alla Cornia della durata di 5 giorni. Ed infine, la 133° edi-zione del ferragosto puggioli-no che ha riscontrato la par-tecipazione di buona parte del paese. Ormai ci lasciamo tutto questo alle spalle e sia-mo pronti per affrontare un nuovo anno scolastico. Con l’inizio della scuola comince-ranno anche le attività della parrocchia: Catechismo, cre-scere insieme e il gruppo gio-vani. Sono queste le attività

che tengono uniti noi ra-gazzi .

Un Saluto e in bocca al lu-po a tutti coloro che affron-tano un nuovo anno scola-stico.

Lorenzo, Chiara, Vanessa e

Arianna

PS:ZIAOooo a tutti!!!

IL MIO PRIMO FERRAGOSTO PUGGIULINO

La voce della parrocchia Pagina 6

NOTIZIE DALLA PARROCCHIA

Uniti in matrimonio:

Il 4 settembre si sono uniti in matrimonio

Polvani Valerio e Marmori-ni Elena

Il 18 settembre si uniranno in matrimonio

Marzotti Stefano e Valeri Lara

Con il battesimo del figlio Luca

Hanno ricevuto il battesimo:

Guerrini Gaia

Citernesi Giosuè

Torcaso Vittoria

Riceveranno il battesimo:

Gorini Riccardo

Banelli Giada

In Agosto, io con la mia fa-miglia sono andata a Me-djugorje.

Medjugorje è un pic-colo paese circondato da colline e montagne sassose, che si trova in Bosnia-Erzegovina e per arrivarci ci sono volute circa 15 ore di pullman.

A Medjugorje, da 29 anni tutti i giorni la Madonnina scende dal cielo e appare a delle persone. La pri-ma volta Maria è ap-parsa in una collina e io, il primo giorno che sono arrivata a Medjugorje, sono an-data proprio lì.

Il percorso per arriva-re in cima è lungo e difficile perché ci so-no sassi lisci ed ap-puntiti, però alcune persone ci cammina-no scalze.

In cima alla monta-gna c’è la statua di Maria: è bianca, alta e sorridente e vicino c’è la statua di Gesù in croce. A Medjugorje ho visto tante cose: la chiesa grande, bianca, con due campanili; dietro alla chiesa c’è un tendone enorme dove tutte le sere viene celebrata la Messa in croato. A questa

Messa ci sono tanti, tanti sacerdoti e tante, tante per-sone di paesi diversi che

pregano tutti insieme.

Ad un certo punto, durante il Rosario che precede la Messa, Il prete dice a tutti di stare zitti e mettersi in ginocchio, è il momento

dell’apparizione di Maria, e vi posso dire che con tutte quelle persone c’era un gran silenzio.

Vicino al tendone ho visto un crocifisso alto alto, di bronzo, al quale dal ginoc-chio destro cadono delle gocce come di lacrime.

Poi ho visitato l’orfanotrofio di Suor Cornelia, dove ci sono bambini soli che non hanno nessuno, ma che so-no protetti da Maria; ho vi-sitato una comunità di ra-gazzi di Suor Elvira; sono andata a delle cascate bellis-sime dove Io e Simone Ric-cetti (il mio super compa-gno di viaggio) abbiamo fat-to il bagno ed infine sono andata nella montagna della croce bianca, il Krisvak.

Per salire in cima a questa montagna il percorso è stato lungo, difficile, faticoso ma ce l’ho fatta!

Per me andare a Medjugorje è stato veramente molto bel-lo, ho pregato senza an-noiarmi… e sono stata feli-ce.

Rachele Cornacchini

IN VIAGGIO VERSO MEDJUGORJE

Anno III—Numero 5 Pagina 7

Salve a tutti, siamo Marco e Francesco e vogliamo rac-contarvi le tante disavventu-re che possono capitare ad un cameriere del Ferragosto Puggiulino. Noi facciamo parte, infatti, dello staff “festiero” e conosciamo be-nissimo questo genere di si-tuazioni! Per prima cosa un cameriere del Ferragosto deve essere un indomito camminatore, disposto a percorrere lunghe distanze all’ interno del ristorante( fino a 6 km nelle serate più intense). Altra caratteristica molto importante è la genti-lezza. Questa non deve mai venir meno, anzi, il bravo vivandiere deve sempre sa-per fare buon viso a cattiva

sorte, soprattutto nel duello manovrato contro famelici clienti che, privi di scrupoli, pensano solo a riempirsi la pancia, dimenticando ogni forma di cortesia.

Molte altre difficoltà atten-dono il nostro bravo came-riere. Il formarsi di lunghe code alla spina delle bevan-de e presso la pizzeria causa spesso ritardi incolmabili; non parliamo poi del triste compito di informare dell’ indisponibilità di certe pie-tanze i clienti, che puntual-mente listano a lutto i pro-pri volti!!! Non ultima fra le difficoltà è quella che richie-de al cameriere vere doti da giocoliere circense per il tra-sporto delle bevande. Que-

ste, in equilibrio precario sui vassoi, rischierebbero di ca-dere e rovesciarsi da un mo-mento all’ altro, procurando al poveretto un forte senso di imbarazzo. A parte tutte queste avversità, dovete cre-dere che noi camerieri svol-giamo il nostro compito in piena libertà, felici e certi che il nostro contributo va-da a beneficio di tutta la co-munità parrocchiale che tro-va nella festa il momento di massima aggregazione so-ciale.

Per oggi vi salutiamo..... al-la prossima!!!

Francesco e Marco

venerdì: ore 18,00

in parrocchia

sabato: ore 17,00

dalle suore

ore 18,00 in parrocchia

Domenica: Ore 8,00

in parrocchia

Ore10,00 dalle suore

Ore 11,15 in parrocchia

Il primo venerdì del mese

la messa sarà dalle suore

alle ore 7,00 e in parroc-

chia alle ore 16,00, dove

seguirà l’adorazione euca-

ristica fino alle ore 22,00.

Ogni mercoledì dalle ore

21,00 alle 22,00 adorazione

eucaristica in parrocchia,

l’ultimo mercoledì del me-

se si terrà dalle suore al so-

lito orario

Don Gianluca

LE DISAVVENTURE DI UN CAMERIERE PUGGIULINO

La voce della parrocchia Pagina 8

A partire dal prossimo lune-

dì 4 ottobre, avviso che le messe feriali in parrocchia saranno alternate con la co-munità delle suore di San Giuliano col seguente pro-gramma:

lunedì: ore 18,00

in parrocchia

martedì : ore 16,15

dalle suore

mercoledì: ore 18,00

in parrocchia

giovedì: ore 16,15

dalle suore

AVVISO IMPORTANTE : NUOVI ORARI SS. MESSE

L’inizio dell’anno catechi-stico avverrà Domenica 26 settembre 2010 con la S. Messa alle ore 11,15 in Par-rocchia, durante la quale sarà consegnato il MAN-DATO ai Catechisti. Dopo la celebrazione della S. Messa tutti i ragazzi, i loro genitori e familiari in-sieme ai Catechisti si ritro-veranno presso il Circolo Magrini per pranzare insie-me. Si chiede a ciascuna famiglia di portare qualche cosa da mangiare da condi-

videre con gli altri. Dopo pranzo ci saranno giochi per tutti i ragazzi fino alle ore 15,45. Alle ore 16,00 ci sarà l’incontro con i genitori sul tema: “LA FAMIGLIA”. La conclusione è prevista per le ore 16,45. Dal mese di Ottobre l’orario previsto per il catechismo è il seguente: Prima domenica del mese catechismo per tutti in par-rocchia dalle ore 10,00 alle ore 11,00 e successiva parte-

cipazione alla Santa Messa. Tutte le altre settimane del mese il catechismo si svol-gerà il sabato dalle ore 15,00 alle 16,15 nei locali della Parrocchia. I ragazzi di terza media do-vranno decidere il giorno di catechismo con don Gianlu-ca e i Catechisti. Si richiede gentilmente ai

Genitori di iscrivere i pro-

pri figli al Catechismo uti-

lizzando il modulo allegato

nel retro di questa pagina.

IMMAGINI DAL FERRAGOSTO PUGGIULINO

L’INIZIO DELL’ANNO CATECHISTICO

Anno III—Numero 5 Pagina 9

Parrocchia di S. MARIA a le POGGIOLA Loc. Le Poggiola n° 1 tel. 0575.363582

52040 San Giuliano d’Arezzo (AR)

Modulo di iscrizione al Catechismo

Anno 2010 – 2011

I genitori di ………………………………………………….. nato/a ad ……………………………… il ………………………………

Residente in località ……………………………..………………………..………via …………………..……………………….…………………………………………. N° ………..…… Tel. ………………………..………………….. cell. …………………………………………………..

Iscritto/a presso la scuola � elementare � media (indicare il nome della scuola) …………………………………………………………………………… classe …………… Sez. ………. Chiedono che il/la loro figlio/a sia iscritto/a al corso di catechismo sotto riportato:

� - 1 a Elementare � - 1 a Media

� - 2a Elementare � - 2 a Media

� - 3 a Elementare � - 3 a Media

� - 4 a Elementare � - 5 a Elementare

I genitori di ………………………………………………….. nato/a ad ……………………………… il ………………………………

Residente in località ……………………………..………………………..………via …………………..……………………….…………………………………………. N° ………..…… Tel. ………………………..………………….. cell. …………………………………………………..

Iscritto/a presso la scuola � elementare � media

(indicare il nome della scuola) …………………………………………………………………………… classe …………… Sez. ………. Chiedono che il/la loro figlio/a sia iscritto/a al corso di catechismo sotto riportato:

� - 1 a Elementare � - 1 a Media

� - 2a Elementare � - 2 a Media

� - 3 a Elementare � - 3 a Media

� - 4 a Elementare � - 5 a Elementare

Consapevoli di essere, in quanto genitori, “i primi educatori della fede dei figli “, ci impegniamo al dialogo cristiano con loro e alla collaborazione con la/il Catechista e la Parrocchia. Inoltre garantiamo la frequenza regolare al Catechismo e la partecipa-zione alla S. Messa.

Data……………………..………………. (firma dei Genitori)

LA VOCE DELLA PARROCCHIA

Direttore responsabile: Don Gianluca Pellini

REDAZIONE: Ginevra Grateni; Asia Grateni; Giulia Corsi; Elena Occhini; Matteo Occhini; Melissa

Brogi; Carolina Laurenzi; Giulia Nardelli; Nicholas Spertilli; Gessica Scarpelli; Vanessa Scarpelli;

Thomas Lischi; Lorenzo Magi; Francesco Magi; Marco Magi; Chiara Nocentini; Eleonora Meucci; An-

gela Marraghini; Gabriele Dragoni; Luca Lischi; Arianna D’Angelo; Andrea Spertilli. Con la collabora-

zione di Giuseppe Dragoni, Marcello Cornacchini, Daniela Benelli, Catia Liberatori, Roberto Gennari.