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LEGGERE / PRATICARE / B/C UN POPOLO DI SUPERSTIZIOSI? 1. Leggi il brano e completalo con le parole mancanti scegliendo fra le tre possibilità Se passeggiamo per le strade del centro storico di Napoli o di altre città del sud Italia, nei ………………………. (quartieri, posti, quadri) più popolari, possiamo notare alcune bancarelle o negozietti dove vengono venduti migliaia di piccoli porta-fortuna: portachiavi o ………… (disegni, soprammobili, ciondoli) a forma di corno, di ferro di cavallo, di quadrifoglio o addirittura di un uomo con la gobba. Se ne vendono a centinaia, chiunque in casa o in …………………… (cartella, tasca, ufficio) ne tiene uno! Ma siamo davvero tutti così superstiziosi in Italia? Non si può mangiare a tavola in ………… (13, 12, 14), bisogna cambiare ……………… (vita, idea, strada) se si vede un gatto nero, guai a rompere uno …………….. (specchio, zaino, scaffale) ci saranno sette anni di disgrazie… e così via! Alcune superstizioni hanno una ben precisa ragione culturale. Far cadere l’olio o il ………………. (sale, prezzemolo, pepe) per esempio, è presagio di cattiva sorte: questo perché si tratta di due prodotti di primaria importanza per cibarsi e quindi per sopravvivere. Ma perché al contrario versare il vino a tavola porta bene e tutti i commensali sono pronti a gridare “Allegria”? E ancora, se è comprensibile che lo specchio rotto, e quindi la propria immagine riflessa spezzata, possa far pensare a cattive conseguenze, che cosa dire del cappello posato sul ……………..…….. (divano, letto, tavolo) dell’ombrello aperto in casa, del passaggio sotto le scale? Gli Italiani hanno superstizioni tutte particolari: non “toccano legno”, ma ………………… (carbone, plastica, ferro), non temono il numero 13 ma piuttosto il 17. Ma soprattutto gli Italiani sono sempre alla ……………… (caccia, speranza, possibilità) di ogni possibile oggettoporta-fortuna: pietre semi- preziose e colorate, magari legate ai ………………. (simboli, segni, simboli) zodiacali, animali, simboli esoterici e amuleti. Siamo disposti a spendere qualsiasi cifra, se riteniamo che possa ispirare benevolmente nei nostri confronti la dea ……………… (vendetta, cieca, muta). Tutto questo a vantaggio non nostro, ma di tanti maghi e ……………………….. (profeti, artisti, cartomanti), che riescono a guadagnare delle vere e proprie “fortune” sulle …………………. (ginocchia, spalle, mani) di noi poveri superstiziosi. Attenzione, quindi! Se “di Venere e di Marte non si sposa e non si parte, né si da inizio all’arte”, come dice un famoso e superstizioso ……………… (detto, fatto, scritto) popolare, in nessun giorno della settimana dobbiamo lasciarci imbrogliare! (tratto da Un volo nell’azzurro – corso di italiano per stranieri) Esercizi 2. Ritorna all’esercizio 1 e rileggi l’articolo. Poi, completa queste frasi. a. Se ultimamente non hai molta fortuna, puoi comprare un _____________. b. In Italia, porta sfortuna mangiare a tavola in _____________. c. Se vedi un gatto nero, devi cambiare _____________. d. Se rompi uno specchio, allora ci saranno sette anni di _____________. e. È un presagio di sfortuna versare l’olio o il _____________. f. Invece, se fai cadere un po’ di vino a tavola, porta fortuna e tutti gridano _____________. 3. Completa queste brevi storie con le preposizioni semplici e articolate 1. Carlo è un vero campione ……… tennis! Ogni domenica mattina va ……… giocare ……… qualche amico, vestito ……… il suo bel completo bianco che ha comprato……… migliore negozio sportivo ………. città.……….. tanto allenamento, gli capita spesso ………… vincere le partite ………… torneo che organizza ………. i suoi colleghi ………. ufficio. 2. Tutte le estati vado……… vacanza ……… Sirolo, ……….. provincia ……. Ancona: mi piace moltissimo il suo mare cristallino …….. la scogliera ……… picco, il suo centro storico ………. i caratteristici negozietti e la calda ospitalità …………suoi abitanti.……… questi giorni …….. completo relax posso trovare la pace e il riposo che mi mancano tanto quando sono ………..lavoro ………città. 3. Sapete dove posso trovare il professore………storia ………….. America Latina? Dovrei consegnargli la mia tesina ……….. popolazioni …………. Messico …………epoca ………….. conquista spagnola ………… parte ………. Cortez. Ho lavorato ……….. due mesi ………… questo argomento ed ora sono molto preoccupata ………… l’esame che sarà ……………. 5 giorni.

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LEGGERE  /  PRATICARE  /   B/C

UN POPOLO DI SUPERSTIZIOSI? 1. Leggi il brano e completalo con le parole mancanti scegliendo fra le tre possibilità Se passeggiamo per le strade del centro storico di Napoli o di altre città del sud Italia, nei ………………………. (quartieri, posti, quadri) più popolari, possiamo notare alcune bancarelle o negozietti dove vengono venduti migliaia di piccoli porta-fortuna: portachiavi o ………… (disegni, soprammobili, ciondoli) a forma di corno, di ferro di cavallo,

di quadrifoglio o addirittura di un uomo con la gobba. Se ne vendono a centinaia, chiunque in casa o in …………………… (cartella, tasca, ufficio) ne tiene uno! Ma siamo davvero tutti così superstiziosi in Italia? Non si può mangiare a tavola in ………… (13, 12, 14), bisogna cambiare ……………… (vita, idea, strada) se si vede un gatto nero, guai a rompere uno …………….. (specchio, zaino, scaffale) ci saranno sette anni di disgrazie… e così via! Alcune superstizioni hanno una ben precisa ragione culturale. Far cadere l’olio o il ………………. (sale, prezzemolo, pepe) per esempio, è presagio di cattiva sorte: questo perché si tratta di due prodotti di primaria importanza per cibarsi e quindi per sopravvivere. Ma perché al contrario versare il vino a tavola porta bene e tutti i commensali sono pronti a gridare “Allegria”? E ancora, se è comprensibile che lo specchio rotto, e quindi la propria immagine riflessa spezzata, possa far pensare a cattive conseguenze, che cosa dire del cappello posato sul ……………..…….. (divano, letto, tavolo) dell’ombrello aperto in casa, del passaggio sotto le scale? Gli Italiani hanno superstizioni tutte particolari: non “toccano legno”, ma ………………… (carbone, plastica, ferro), non temono il numero 13 ma piuttosto il 17. Ma soprattutto gli Italiani sono sempre alla ……………… (caccia, speranza, possibilità) di ogni possibile oggettoporta-fortuna: pietre semi- preziose e colorate, magari legate ai ………………. (simboli, segni, simboli) zodiacali, animali, simboli esoterici e amuleti. Siamo disposti a spendere qualsiasi cifra, se riteniamo che possa ispirare benevolmente nei nostri confronti la dea ……………… (vendetta, cieca, muta). Tutto questo a vantaggio non nostro, ma di tanti maghi e ……………………….. (profeti, artisti, cartomanti), che riescono a guadagnare delle vere e proprie “fortune” sulle …………………. (ginocchia, spalle, mani) di noi poveri superstiziosi. Attenzione, quindi! Se “di Venere e di Marte non si sposa e non si parte, né si da inizio all’arte”, come dice un famoso e superstizioso ……………… (detto, fatto, scritto) popolare, in nessun giorno della settimana dobbiamo lasciarci imbrogliare! (tratto da Un volo nell’azzurro – corso di italiano per stranieri) Esercizi 2. Ritorna all’esercizio 1 e rileggi l’articolo. Poi, completa queste frasi. a. Se ultimamente non hai molta fortuna, puoi comprare un _____________. b. In Italia, porta sfortuna mangiare a tavola in _____________. c. Se vedi un gatto nero, devi cambiare _____________. d. Se rompi uno specchio, allora ci saranno sette anni di _____________. e. È un presagio di sfortuna versare l’olio o il _____________. f. Invece, se fai cadere un po’ di vino a tavola, porta fortuna e tutti gridano _____________. 3. Completa queste brevi storie con le preposizioni semplici e articolate 1. Carlo è un vero campione ……… tennis! Ogni domenica mattina va ……… giocare ……… qualche amico, vestito ……… il suo bel completo bianco che ha comprato……… migliore negozio sportivo ………. città.……….. tanto allenamento, gli capita spesso ………… vincere le partite ………… torneo che organizza ………. i suoi colleghi ………. ufficio. 2. Tutte le estati vado……… vacanza ……… Sirolo, ……….. provincia ……. Ancona: mi piace moltissimo il suo mare cristallino …….. la scogliera ……… picco, il suo centro storico ………. i caratteristici negozietti e la calda ospitalità …………suoi abitanti.……… questi giorni …….. completo relax posso trovare la pace e il riposo che mi mancano tanto quando sono ………..lavoro ………città. 3. Sapete dove posso trovare il professore………storia ………….. America Latina? Dovrei consegnargli la mia tesina ……….. popolazioni …………. Messico …………epoca ………….. conquista spagnola ………… parte ………. Cortez. Ho lavorato ……….. due mesi ………… questo argomento ed ora sono molto preoccupata ………… l’esame che sarà ……………. 5 giorni.

4. Ogni giorno comincio il mio lavoro ……… segreteria……… 9 ………. mattina e finisco ……… 6 ………… pomeriggio; ………… una ho una pausa …………… il pranzo ……….. circa un’ora e mi posso riposare un po’ chiacchierando ……….. le mie colleghe. La sera quando torno …….. casa sono piuttosto stanca, ma ……….. volte mi piace uscire dopo cena e andare ………… qualche locale ………… incontrare i miei amici. 5. Tutti isabati sera andiamo ……… cinema, ma questa settimana……… teatro c’è una commedia ……..Pirandello che mi interessa molto: ho saputo ………. miei amici italiani che questo scrittore siciliano ………….. Agrigento ha vinto il premio Nobel ……. Stoccolma ed è famoso …….. tutto il mondo. 6. ……… luglio Carla ha superato l’ esame …….. maturità……….. liceo scientifico; ancora non ha deciso se andrà ………….. università ………. Bologna o se inizierà ……… cercare un lavoro. Sua madre insiste ……….. farla continuare ……….. studiare, ma Carla non è sicura ……………. voler passare altri 4 o 5 anni ……… libri e …….. l’angoscia ……… interrogazioni ……… professori. 4. Completa con i verbi coniugati al passato opportuno. (Tu - passeggiare) ……………….. mai …………………..per le strade del centro storico di Napoli o di altre città del sud Italia, nei quartieri più popolari? Forse (potere)……………………notare alcune bancarelle o negozietti dove (venire) …………..…………….venduti migliaia di piccoli porta-fortuna. Far cadere l’olio o il sale per esempio, (essere) ………………….presagio di cattiva sorte, questo perché già nell’antichità essi (costituire) …………………..due prodotti di primaria importanza per cibarsi e quindi per sopravvivere: per gli antichi Romani il sale (rappresentare) …………………….. una vera e propria ricchezza ed (essere) …………………… un grave danno perderne anche pochi granelli! Anche nei tempi passati, gli Italiani (avere) ………………….. superstizioni tutte particolari: non “ (toccare) ……………………..legno”, ma ferro, non (temere) ……………………….il numero 13 ma piuttosto il 17. Ma soprattutto gli Italiani (andare) ……… sempre ………………a caccia di ogni possibile oggetto porta-fortuna. Tutto questo a vantaggio non nostro, ma di tanti maghi e cartomanti, che negli anni (riuscire) …………….………….a guadagnare delle vere e proprie “fortune” sulle spalle di noi poveri superstiziosi.

Tratto da www.riminiacademy.it 5. Ecco alcuni articoli da leggere!

Italia… paese di superstizioni!!

Come tutti sappiamo, la nostra Italia è un paese con una grande storia, ricca di tradizioni e credenze popolari che si intrecciano con la storia stessa.. C’è da dire che l’Italia è un paese di superstizioni per eccellenza: guai a passare sotto una scala, rompere un vetro o incrociare un gatto nero!! Ci sono però tanti tipi di superstizioni: quelle religiose, come non mangiare mele il giorno di natale, perché ricorderebbero il pomo della discordia; mettere le posate incrociate sul piatto, perché rievocano la crocifissione di Gesù; sedere a tavola in tredici perché rievoca l’ultima cena o ricevere

ospiti di venerdì, il giorno della morte di Gesù.Essendo poi gli italiani dei gran mangioni, non mancano le superstizioni legate al cibo: non rovesciare il sale sul tavolo di martedì perché porta male, al contrario rovesciare il vino è di gran augurio. Infine le superstizioni legate alle piante: dalle più comuni come quelle delle corone di aglio appese alle porte di casa per scacciare le malattie e le pigne sui campi perché preservano i raccolti dal gelo. Nella nostra rassegna di piante legate alla superstizione compaiono il fagiolo e il trifoglio, che portano fortuna, l’alloro che allontana le discordie in famiglia, e, da non dimenticare, il rosmarino che, a contatto con la pelle, porta allegria. Infine, per chiudere in bellezza sembra che baciarsi sotto il vischio a Capodanno porti un’incredibile fortuna! A quanto pare l’Italia detiene il primato per il maggior numero di superstizioni, e soprattutto di gente che, con il passare degli anni, continuano a crederci. Per me sono tutte stupidaggini… Un esempio? Ho rotto tre specchi in un giorno e non mi è accaduto nulla! (per il momento!!!)

di Francesca Lanfredi

LEGGERE  /  PRATICARE  /   B/C

Superstizioni a tavola Come tutti sappiamo, la nostra Italia, è una terra ricca di tradizioni e credenze popolari molto radicate e soprattutto molto particolari che si intrecciano con la storia del nostro bel paese. C’è da dire, poi, che l’Italia è un paese di superstiziosi per eccellenza: guai a rompere uno specchio o incrociare un gatto nero!! Naturalmente, essendo gli Italiani dei gran mangioni, non potevano di certo mancare le

superstizioni legate al cibo ed alla tavola. Nella maggior parte dei casi, si usa pensare che le superstizioni più comuni abbiano origine religiosa: niente di più sbagliato, visto che la Chiesa ha (quasi) sempre condannato questo genere di credenze. Di indiretta matrice religiosa è, per esempio, il divieto di mangiare mele il giorno di Natale, perché ricorderebbero il pomo della discordia. Oppure, il ritenere che portino male le posate incrociate sul piatto, in quanto sembrano rievocare la crocifissione di Gesù. O ancora, che sia maleaugurante il sedere a tavola in 13, perché ricorderebbe l’ultima cena di Gesù con gli Apostoli. Infine, invitare ospiti a pranzo o a cena di Venerdì, giorno nefasto perché coincide con quello della morte di Cristo. Accanto a queste superstizioni di finta derivazione religiosa, ci sono quelle definite “superstizioni di magia simpatica”, ovvero derivate dalle convinzioni e dall’inventiva popolare senza nessuna apparente matrice. Tra le più note c’è quella di credere di impazzire se si mangia la testa dell’oca e quella secondo la quale porta male capovolgere il pane sul tavolo perché ricorderebbe quello destinato al boia, che veniva capovolto dal panettiere perché venisse riconosciuto e quindi non toccato. Da ragioni di ordine pratico, hanno invece origine altre superstizioni che riguardano l’uso, l’abuso e la conservazione di alcuni alimenti considerati “preziosi”. La più comune, quella che tutti conoscono e rigorosamente rispettano, è quella legata al sale: rovesciare il sale sulla tavola, soprattutto di martedì, porta male e per scongiurare questa azione maleaugurante, non c’è altro modo che gettarsi un pizzico di sale dietro le spalle. Altra credenza diffus era quella di non passare mai la saliera tenendola in aria, bensì posandola sul tavolo: ognuno poi la prenderà con la sua mano. Per quanto possa sembrare strano, all’origine di queste “leggende metropolitane” ci sono sempre radici storiche e razionali. In questo caso, il sale, fin dall’antichità ha sempre avuto valenze simboliche: mentre da una parte, nei Vangeli, indicava l’infusione della sapienza nei discepoli da parte di Gesù, dall’altra, da sempre, indicava distruzione e morte visto che i re cospargevano di sale il terreno delle città conquistate. Nonostante molte superstizioni siano state superate, molte altre continuano a sopravvivere: un esempio è la superstizione siciliana secondo la quale le anime dei bambini che non sono stati battezzati non sopportano senza dolore che il sale sia sparso per terra. Si sa anche che le streghe che partecipavano al convegno al Noce di Benevento, il famoso albero magico, dovevano nutrirsi di cibi insipidi, perché il sale e l’aglio avrebbero invece sciolto il Sabba. Come il sale, anche l’olio, altro alimento prezioso per l’uomo, ha avuto la sua parte nella storia delle credenze popolari. Un’altra superstizione siciliana voleva infatti che in caso di rovesciamento dell’olio a terra ci si rivolgesse alla Madonna perchè lo raccogliesse, mentre un fedele vi spargeva sopra un pugno di sale. Parlando invece di credenze “campagnole”, i contadini Pavesi credono che un piccolo ramo di rosmarino a contatto con la pelle serva a mantenersi allegri, in Friuli, invece, giurano che le pesche sbucciate siano indigeste mentre mangiarne sette noccioli non solo farebbe passare la sbronza, ma ne eviterebbe anche di future. Secondo altri, quando si mangia una varietà di frutta per la prima volta nella stagione bisogna esprimere un desiderio. Infine, per chiudere in bellezza, parliamo del vino: rovesciare il vino porterebbe bene, per cui, ciascuno dei commensali deve provvedere ad intingervi il dito per bagnarsene la nuca ed essere quindi partecipi di un’immancabile fortuna.

http://blog.giallozafferano.it/index.php/superstizioni-a-tavola/

SOLUZIONI

CLOZE: quartieri / ciondoli / tasca / 13 / strada / specchio / sale / letto / ferro / caccia / segni / vendetta / cartomanti / spalle / detto ESERCIZIO 2: a. PORTAFORTUNA b. TREDICI c. STRADA d. DISGRAZIA e. SALE f. ALLEGRIA ESERCIZIO 3: 1. Carlo è un vero campione di tennis! Ogni domenica mattina va a giocare con qualche amico, vestito con il suo bel completo bianco che ha comprato nel migliore negozio sportivo della città. Con tanto allenamento, gli capita spesso di vincere le partite del torneo che organizza con i suoi colleghi d’ (dell’) ufficio. 2. Tutte le estati vado in vacanza a Sirolo, in provincia di Ancona: mi piace moltissimo il suo mare cristallino con la scogliera a picco, il suo centro storico con i caratteristici negozietti e la calda ospitalità dei suoi abitanti. In questi giorni di completo relax posso trovare la pace e il riposo che mi mancano tanto quando sono al lavoro in città. 3. Sapete dove posso trovare il professore di storia dell’ America Latina? Dovrei consegnargli la mia tesina sulle popolazioni del Messico all’epoca della conquista spagnola da parte di Cortez. Ho lavorato per due mesi su questo argomento ed ora sono molto preoccupata per l’esame che sarà fra 5 giorni. 4. Ogni giorno comincio il mio lavoro in segreteria alle 9 di mattina e finisco alle 6 di (del) pomeriggio; all’ una ho una pausa per il pranzo di circa un’ora e mi posso riposare un po’ chiacchierando con le mie colleghe. La sera quando torno a casa sono piuttosto stanca, ma a volte mi piace uscire dopo cena e andare in qualche locale per incontrare i miei amici. 5. Tutti i sabati sera andiamo al cinema, ma questa settimana a teatro c’è una commedia di Pirandello che mi interessa molto: ho saputo dai miei amici italiani che questo scrittore siciliano di Agrigento ha vinto il premio Nobel a Stoccolma ed è famoso in tutto il mondo. 6. In (a) luglio Carla ha superato l’ esame di maturità al (del) liceo scientifico; ancora non ha deciso se andrà all’ università di Bologna o se inizierà a cercare un lavoro. Sua madre insiste per (di) farla continuare a studiare, ma Carla non è sicura di voler passare altri 4 o 5 anni sui libri e con l’angoscia delle interrogazioni dei professori. ESERCIZIO 3: hai mai passeggiato / hai potuto / venivano / costituivano / rappresentava / era / avevano / toccavano / temevano / sono sempre andati / sono riusciti ESERCIZIO 4: 1. I naufraghi fecero grandi gesto dopo che ebbero avvistato la motovedetta. 2. Dopo che Paola ebbe vinto al lotto si licenziò dal suo lavoro di segretaria. 3. Il nonno si riposò dopo che ebbe zappato tutto l’orto. 4. Arrossì per la vergogna dopo che gli ebbero fatto notare l’errore. 5. Andò su tutte le furie appena l’ufficiale gli ebbe notificato lo sfratto. 6. Si recarono al Commissariato la sera stessa che furono derubati. 7. Quando arrivammo sul monte ci trovammo di fronte un panorama mozzafiato. 8. Dopo che ebbe travasato tutto il vino il contadino lavò la botte. 9. Appena ebbe finitogli esami tirò un sospiro di sollievo. 10. Appena arrivò a casa mi telefonò per tranquillizzarmi.