un percorso di conoscenza
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Un percorso di conoscenza
Anno Scolastico 2015/2016
Insegnanti : Camagni Lucia sez. bambini 5 anni
Crott Stefania sez. bambini 3 – 4 anni
Durante questo anno scolastico 2015/2016 i bambini di tre, quattro e cinque anni della Scuola “G.B. Schiatti” di Montecchio hanno partecipato, insieme ai bambini di alcune classi della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di primo grado, ai Laboratori del Sapere Scientifico. In continuità con i colleghi degli ordini superiori sono stati individuati percorsi coerenti, graduali e progressivi che, attraverso una didattica innovativa, hanno potuto permettere agli alunni di costruire il proprio sapere con interesse e motivazione e di appropriarsi del metodo scientifico. Il lavoro si è svolto attraverso i seguenti passaggi: – siamo partiti dall’esperienza concreta; – abbiamo osservato e manipolato; – abbiamo formulato ipotesi e discusso insieme; – abbiamo verificato le ipotesi fatte – abbiamo condiviso i risultati
Passaggio da una conoscenza inconsapevole, risultato principalmente di processi percettivi,
ad una conoscenza più sistematica, volta alla costruzione ed acquisizione di concetti e
competenze.
Obiettivi specifici: -Sviluppare la capacità di osservare, cogliere e organizzare informazioni ricavate dall’ambiente
-Saper individuare alcune caratteristiche e proprietà di ciò che si osserva
- Comprendere le modalità attraverso le quali è possibile entrare in contatto con esseri viventi
senza che questo rappresenti un pericolo per noi e per gli altri
- Riuscire a superare le resistenze alla manipolazione e alla partecipazione alle varie esperienze
- Saper rappresentare un essere vivente nelle sue parti e nella sua unitarietà
- Saper utilizzare semplici simboli per rappresentare alcune caratteristiche
-Sviluppare la capacità di mettere in relazione, di ordinare e fare corrispondenze, individuando
nessi logici e relazioni osservate
- Potenziare e sviluppare il patrimonio lessicale, la capacità di spiegare gli eventi e di argomentare
in modo logico
Mediante l’osservazione diretta e l’interazione con le chiocciole i bambini hanno
potuto cogliere le caratteristiche percettive di ciò che hanno osservato, promuovendo
così tutti quei processi e quelle abilità operative necessarie a trasformare le azioni in
strutture cognitive. Inoltre hanno potuto cercare e trovare spiegazioni ad eventi e
processi, relazioni, nessi e sequenze temporali e spaziali.
Contenitore in plastica coperto da rete (terrario)
Terra, legnetti, sassi per ricreare l’habitat naturale per le chiocciole
Chiocciole
Secchielli
Spruzzino con acqua
Verdura , frutta e alimenti vari
Lenti di ingrandimento
Forbici e colla
Carta bianca e colorata
Tempere, matite a cera, pastelli e pennarelli
Materiali di recupero vari
Macchina fotografica
Computer
Scuolabus per le uscite
• Il percorso del laboratorio scientifico si è svolto in sezione, nei campi intorno alla scuola e nel giardino della scuola.
• La «liberazione» delle chiocciole è avvenuta lungo «Lo Stradone», una grande strada nei pressi della scuola per i bambini di quattro anni e presso il «Sentiero della Bonifica» per i bambini di cinque anni.
• Per la preparazione e la messa a punto del progetto sono stati effettuati 5
incontri di due ore ciascuno con il formatore esterno
• Per la progettazione specifica e dettagliata in sezione il percorso ha richiesto
circa 30 ore (2 ore ogni 15 giorni da metà settembre ad aprile)
• In sezione da Ottobre ad Aprile una volta alla settimana con i bambini di
quattro e cinque anni. All’interno di una sezione sono presenti anche cinque
bambini di tre anni che hanno partecipato al progetto in maniera semplificata.
Questo si è reso necessario per il fatto che la convivenza con le chiocciole in
classe ha incuriosito ed entusiasmato anche i più piccoli. Pertanto è stato ritenuto
opportuno condividere anche con loro alcune esperienza significative.
• Per le uscite esterne 4 mattinate
• Per la documentazione 20 ore
• La Scuola dell’Infanzia «G.B. Schiatti» è situata in una frazione del comune di Castiglion
Fiorentino, in campagna. Questo ambiente ci ha offerto nel tempo tante opportunità,
stimoli ed informazioni da poter utilizzare all’interno della progettazione scientifica.
• Come team di docenti abbiamo valutato quali fossero i contenuti più funzionali,
concettualmente dominabili dai bambini e significativi per la nostra progettazione,
attraverso i quali i bambini stessi potessero essere condotti dall’esperienza concreta verso
una rielaborazione cognitiva più puntuale e affidabile della realtà.
• Inoltre la scelta di portare in sezione un animaletto è nata dalla consapevolezza che
l’interazione attiva con un essere vivente ha nei bambini un forte coinvolgimento affettivo –
emozionale che interessa sia aspetti della personalità che la capacità di affrontare e
superare situazioni nuove senza inibizioni o resistenze …
• Per far questo dovevamo partire dall’osservazione di cose a loro familiari… ecco allora
la scelta della CHIOCCIOLA abitante abituale del nostro giardino che tanto incuriosisce e
attrae i bambini…
3 - 4 – 5 ANNI
All’inizio di ottobre con i bambini di 3 e 4 anni siamo
andati nei campi adiacenti alla scuola alla ricerca
degli abitanti del prato!
- Io ho visto dei ragnetti e degli insettini piccoli piccoli …
(Leonardo)
- C’è un lombrico!... (Federico)
- Guarda qui ci sono tante lumachine che stanno mangiando
l’erba! … (Vittoria)
• Penso di trovare coccinelle, formiche, bruchi, scarafaggi e ragni (Margherita)
• Penso di poter trovare formiche, lumache e anche una tartaruga;
La mia baby-sitter ha un giardino con una tartaruga, è dentro a un recinto (Sofia)
Dopo una lunga e attenta discussione durante
la quale ogni bambino riferiva le proprie
esperienze personali, il proprio vissuto, siamo
giunti insieme alla conclusione che le
chioccioline erano gli animaletti del prato più
conosciuti dai bambini e più facilmente gestibili
in sezione…
Durante le uscite i bambini sono stati liberi di correre ed esplorare l’ambiente circostante e di
cercare nell’erba tutto quanto li poteva incuriosire… nel frattempo noi insegnanti ci eravamo
premunite di posizionare alcune chioccioline nell’erba perché la ricerca non andasse a vuoto…
In realtà tra le chiocciole da noi sistemate e quelle che realmente abitavano in quell’ambiente, i
bambini ne hanno trovate e portate a scuola in grande quantità…
Inoltre i bambini, presi dall’entusiasmo, hanno continuato anche nei giorni successivi a portare a
scuola le chiocciole trovate nei giardini e negli orti di casa…
• Siamo andati a prendere le lumache, abbiamo
trovato lumache, cimici del legno e le ghiande. Gli
alberi erano molto belli, il tronco marrone e le
fogliette un po’ verdi e qualcuna verde e un po’
gialla. Siamo tornati a scuola con il pullman
(Eleonora)
• Ho trovato le ghiande, e ho raccolto tanta
erbetta, gli alberi erano pelati perché le
foglie erano cadute in terra… ho trovato una
lumaca era dietro al cespuglio… c’erano
anche delle coccinelline… (Margherita)
Una volta portate in classe le chiocciole i bambini si sono subito preoccupati di
cercare una casa per loro.
- Maestra adesso dobbiamo costruirgli una casa! (Lorenzo)
- Così noi gli diamo da mangiare sennò muoiono! (Raoul)
Così dopo una lunga discussione abbiamo deciso di
costruire un terrario dove avremmo potuto accudirle
nel migliore dei modi. Abbiamo preso una cassa e …
- Ora dobbiamo metterci la terra, l’erba, come nel prato!(Sofia)
- Mettiamoci anche dei sassi così possono nascondersi! (Martina)
- Io ci metterei anche dei legnetti, questi qua che ho trovato
laggiù nel prato! (Alessia)
- Però dobbiamo coprirle perché sennò scappano via e io
non voglio! (Vittoria)
BAMBINI DI 4 ANNI
5 anni
• Dopo aver messo le lumache nel
terrario i bambini osservandole si
sono accorti che dalla bava
uscivano fuori delle palline che
rimanevano nel terreno…
- Guarda cosa sono quelle palline
piccoline? (Gaia)
- Per me sono uova! (Vittoria)
- Ma che dici le uova le fanno le galline!
(Leonardo)
- Sono i semi dell’erba che hanno
mangiato ieri nel prato! (Federico)
Nel libro abbiamo trovato che le chioccioline
possono deporre da 50 a 100 uova all’anno ma
purtroppo nessuna immagine da confrontare … A
questo punto dovevamo solo trovare delle
immagini da raffrontare con le nostre «palline» …
Ci è stato d’aiuto il computer … quelle piccole sferette trasparenti erano
proprio uova di chiocciola e, secondo quanto scritto, le nuove chioccioline
sarebbero dovute nascere all’incirca in trenta giorni …
Ogni giorno i bambini controllavano se le uova erano sempre lì e coloravano
un pallino di rosso… dopo 31 giorni la scoperta …
- Non ne vedo più nemmeno una , non lo
so cosa è successo! (Leonardo)
- Forse saranno nate … (Martina)
- Le lumachine le hanno chiuse nelle loro
case (Gaia)
- Sono nate e si sono nascoste sotto terra
(Vittoria)
- Le avrà mangiate un leopardo(Vittoria)
- Per me sono sotto terra … (Alessia)
Grande è stato lo stupore e la gioia della
scoperta che subito i bambini sono corsi a
chiamare anche gli amici delle altre sezioni
per condividere il lieto evento…
Osservando attentamente nel terrario di
chioccioline piccolissime ce ne erano
veramente tante…
E nella porta abbiamo attaccato due
fiocchi, uno rosa e uno azzurro …
- c’era un dottore sotto terra che le curava e
sono nate… (Leonardo)
- le lumachine sono appena nate, erano sulla
casettina delle altre lumachine. I lumachini
sono nati dai lumaconi… (Federico)
- Maestra prendili con delicatezza perché sennò possono morire
… sono affettuose perché sono piccole piccole… (Vittoria)
- Sono trasparenti e appena marroncine … (Gaia)
- Uao! Sono uscite le cornina, ma non si muovono perché sono
piccole… se guardo da sopra sono diverse … (Leonardo)
- Sono piccole e stanno salendo qua sul finestrino… sono
marroni chiaroscuro… (Sofia)
- Sono più chiare di quelle grandi, hanno il guscino trasparente
(Giulia)
3 anni 4 anni
Secondo me sono nate dalle uova, qui non le ho
viste ma sono piccole, rotonde e un po’ bianchine,
le ho viste nel terrario della maestra Stefania
(Margherita)
- Secondo me sono nate all’ospedale dalla pancia
della mamma lumaca. Nel mondo delle lumache c’è
tutto! (Alice)
- La mamma ha mangiato troppi denti di leone e
poi ha fatto un uovo con la lumachina (Virginia)
- Una volta a casa ho visto una lumaca ma non so
come fanno a nascere (Anas)
Per poter raggiungere gli obiettivi che ci eravamo
prefissati abbiamo fatto si che i bambini potessero
interagire con le chiocciole ogni qual volta lo
desiderassero.
Insieme avevamo stabilito delle regole affinché le
loro esperienze non rappresentassero nessun rischio
per questi esserini…
• Le chiocciole sono rimaste a disposizione dei bambini per molto tempo così che tutti
hanno avuto la possibilità di osservarle: in un primo momento durante situazioni non
formalizzate e successivamente mediante un lavoro più sistematico e guidato
dall’insegnante… I bambini sono stati invitati ad occuparsi direttamente delle
chioccioline: pulire il terrario, portare il cibo, dare da mangiare e spruzzare
l’acqua per mantenere l’ambiente sempre umido…
- Ha un naso lungo, queste sono le antenne
servono per nascondersi. La guscia è la
casina, dentro ci dorme e c’è il mangiare…
(Mia)
- Ha due e due antenne, è molliccica...
(Riccardo)
- Ha gli occhi lì, ha avuto paura quando l’ho
toccata… ha il collo …(Lorenzo)
3 anni
Dopo aver ascoltato le varie ipotesi abbiamo cercato di dare ad ogni parte il nome
specifico e indicarne le caratteristiche…
- la chiocciola
- la testa con la bocca che è come una grattugia
- le antenne lunghe che sono gli occhi
- le antenne corte o tentacoli per toccare
- il piede per strisciare
4 anni
Per conoscere le
parti che
compongono la
chiocciola, abbiamo
paragonato il corpo
dell’animaletto al
nostro e così i
bambini hanno
disegnato le parti
che compongono la
chiocciola: guscio o
chiocciola, antenne
grandi o occhi,
antenne piccole o
tentacoli, piede e
testa…
Come verifica i bambini hanno
poi colorato, ritagliato e
incollato le parti della chiocciola
in maniera differenziata per
età…
3 anni 4 anni
5 anni
OSSERVO E TOCCO: COM’E’ LA CHIOCCIOLA Durante questa attività ci siamo soffermati sulla percezione sensoriale della chiocciola chiedendo
ai bambini di descriverla: com’è se la guardo? e se la tocco?
OSSERVANDO…
IL GUSCIO E’: rotondo, come una conchiglia, ovale, a
zig-zag, a cerchio come un tornado, un po’ nerino,
giallino, marroncino e anche un po’ arancione.
LA TESTA E LE ANTENNE SONO: lunghe, arrotolate e
poi lunghe, sono lunghe come una corda, un po’ grigie,
c’è un filo nero dentro, ha un buco vicino al collo.
IL PIEDE E’: lungo, dietro è a punta, è come un ago, è
attaccato al collo, la pelle è”bucciolosa”, grigio e un
po’ marrone.
TOCCANDO…
IL GUSCIO E’: duro, ruvido, un po’ liscino, freddo.
LA TESTA E LE ANTENNE SONO: sottili, morbida,
fredda, gelata, appiccicosa, bagnata, un po’ ruvida.
IL PIEDE E’: freddo, bavoso, bagnato, liscio,
appiccicoso, morbido, ruvido. 5 anni
- Questo guscio è marrone scuro, giallo d’oro, è molto freddo, è duro …(Vittoria)
- Il guscio è un po’ durino, marroncino e grigino e fa come un girotondo… (Leonardo)
- È come di vetro, è fragile, per questo vanno toccate con delicatezza (Martina)
- È un girotondo (Lorenzo)
- È liscia e anche ruvida, la casetta è gialla. È rotonda come il volante della mia
mamma(Michele)
- Sembra che è tutta ondulata, una giostra che salgono tutti sopra e rotola, rotola (Federico)
- È rotonda come una testa (Alessia)
- È rotonda (Lorenzo )
- È rotonda, gira moltissimo (Fabio) 4 anni
Dall’osservazione è emerso che la conchiglia ha una forma particolare:
« parte da un punto e gira come un tornado (Eleonora)»
«Parte da qui e si arrotola (Leonardo)»…
Per realizzare questa forma abbiamo per prima cosa utilizzato il nostro corpo…
La conchiglia della chiocciola è tutta un girotondo si chiama spirale! (Leonardo)
…successivamente abbiamo
seguito il percorso della spirale
con il dito, con il pennarello, con il
punteruolo ed infine con il filo.
Nel periodo di carnevale
abbiamo realizzato una
maschera a tema: la chiocciola
di gommapiuma sopra il dente
di leone
Per fare la lumaca arrotolo
la gommapiuma, giro, giro e
viene il guscio (Nicholas) 5 anni
• È liscio e morbido, un po’ bagnato e bavoso (Vittoria)
• Sta scivolando come uno scivolo (Raoul)
• È molto fredda, morbida, liscia e mi fa il solletico (Sofia)
Ai bambini di 4 anni sono stati dati
materiali ed oggetti al fine di creare
associazioni (colore, consistenza,
forma) e corrispondenze
I bambini di 5 anni hanno invece trovato
dei simboli che fossero rappresentativi
delle varie percezioni sensoriali che
venivano fuori a mano mano che si
realizzavano le varie esperienze
3 anni 4 anni
Ho fatto un girotondo con il filo nel guscio, poi ho attaccato il riso per fare il guscio duro e
ruvido. Nel corpo ho attaccato delle carte per fare il corpo della lumaca morbido e liscio…
(Giulia)
Striscia… Si montano sopra una
all’altra … Si chiudono dentro alla
conchiglia … vanno in letargo
Salgono e scendono Fanno le uova Mangiano
- Fanno una specie di colla sotto il guscio che serve per attaccarsi (Leonardo)
- Lasciano la scia con la bava (Alessia)
- Fanno la cacca dappertutto (Gaia)
- Strisciano un pochino lente e un pochino veloci perché il guscio pesa (Vittoria)
- Fanno la bava e la colla per attaccarsi che sembra una pellicola (Martina)
I bambini hanno osservato a lungo le chiocciole e hanno riprodotto i movimenti nel
salone …
4 anni
Dopo una attenta osservazione, i bambini di 5 anni sono stati invitati a riproporre
graficamente quello che fanno le chiocciole…
• Per conoscere di quali alimenti si ciba la chiocciola,
decidiamo di portare da casa diverse varietà di cibo…
• Solo alcuni bambini si
sono ricordati del compito
loro assegnato e così
abbiamo optato per
prendere gli avanzi dalla
mensa scolastica
5 anni
Alle chiocciole abbiamo dato da mangiare cavolo,
buccia di mela, yogurt alla fragola e alla banana,
kiwi, cavolfiore, banane, insalata, mele, mandarini …
Abbiamo messo il cibo nel terrario e atteso alcuni
giorni, trascorsi i quali abbiamo verificato quali sono
stati gli alimenti che hanno mangiato e quali no,
scoprendo che le chiocciole gradiscono molto le mele
oltre che alcune varietà di cavolo e insalata…
5 ANNI
Lo stesso lavoro è stato fatto con i bambini di 4 anni. Abbiamo approfittato del fatto che
alcuni bambini spontaneamente hanno cominciato a portare foglie di insalata e di cavolo da
casa per nutrire i nostri piccoli ospiti… da qui è venuta la proposta di vedere quali cibi
erano maggiormente graditi dalle chioccioline e quali invece no… così abbiamo dato loro
vari cibi …
- Abbiamo deciso di dare da mangiare alle chioccioline cibi nuovi perché se non avevano
da mangiare morivano. Prima gli abbiamo dato l’insalata e gli piaceva. Poi abbiamo
dato tante cose diverse… le banane, il kiwi, i biscotti, i mandarini e la pera non gli
piacciono… Vanno matte di mele, insalata, verza e anche di cavolo … (Giulia)
- Le lumache mangiano anche il dente di leone! (Leonardo)
- Gli piace anche il pane! (Raoul)
3 – 4 ANNI
5 ANNI
I primi giorni di aprile con l’arrivo della primavera con i
bambini abbiamo deciso che le nostre chioccioline
dovevano essere riportate in un luogo dove potevano
vivere libere…
- Un po’ mi dispiace ma non possono vivere per sempre qui
dentro a questa scatola! (Vittoria)
- Bisogna riportarle nei loro luoghi, dove non
ci sono le macchine ma tanta erba…
Siamo andati a liberare le chiocciole. Le
abbiamo lasciate sull’erba. Una chiocciola
ancora era sull’erba quando siamo tornati
dalla passeggiata,. E’ stato bello averle in
classe, perché c’erano anche piccole. Così
piccole io non l’avevo mai viste (Ella)
Siamo andati a portare le chiocciole
dove erano quando le abbiamo prese.
Prima le abbiamo prese dalla scatola,
poi le abbiamo lasciate sull’erba. Sono
belle le chiocciole perché sono nate le
piccoline (Virginia)
Cristian e io prendevamo le chiocciole da
dentro la scatola, le abbiamo messe
sull’erba perché devono tornare dalla sua
famiglia. Con Leonardo un giorno tornerò
a vedere come stanno le chiocciole
(Riccardo)
5 ANNI
Le verifiche sono state effettuate sia in itinere che alla fine del
percorso. In particolare la valutazione è stata effettuata attraverso
l’osservazione diretta di ogni singolo bambino durante le fasi di
esplorazione, durante le conversazioni libere e guidate, attraverso le
rappresentazioni grafico – pittoriche, il gioco e la compilazione di
schede lavoro.
…e sono stati realizzati cartelloni collettivi…
Attraverso le verifiche effettuate durante tutto il percorso abbiamo potuto
registrare come le varie esperienze e attività abbiano prodotto una effettiva e
positiva ricaduta a livello globale nei bambini coinvolti.
Alla fine del percorso abbiamo riscontrato un notevole miglioramento
nell’elaborazione grafica e nell’esposizione orale rispetto alla fase iniziale, un
notevole ampliamento linguistico e una maggior capacità di raccontare in
maniera appropriata fatti ed eventi.
Durante lo sviluppo del percorso è cresciuta notevolmente nei bambini la
curiosità di conoscere e scoprire cose nuove. Si è rafforzata la capacità di fare
domande ed elaborare ipotesi anche in quei bambini che di solito avevano
maggior difficoltà ad esporre le proprie opinioni.
Il coinvolgimento e l’entusiasmo dei bambini non è mai diminuito nel tempo,
nonostante il percorso sia durato molti mesi, e si è dimostrato anche costante
l’interesse e l’impegno di ognuno di loro.
Il percorso documentato, pur nella sua semplicità, ha
offerto ai bambini il piacere della scoperta, l’entusiasmo
di fare nuove conoscenze, la capacità di condividere,
argomentare e sostenere le proprie idee attraverso il
confronto e la discussione collettiva in una dinamica
relazionale nuova.
Attraverso questa semplice esperienza ogni bambino ha
potuto crescere cognitivamente secondo i propri tempi e il
proprio stile raggiungendo obiettivi e traguardi importanti.
L’esperienza ha riscosso grande entusiasmo tra i bambini
ed è stata per noi insegnanti di grande validità didattica.
VALUTAZIONE EFFICACIA PERCORSO DIDATTICO
Il coinvolgimento emotivo dei bambini, che si
sono relazionati con le chiocciole in maniera
nuova, è stato notevole tanto che adesso
anche quando si dedicano ad attività di
disegno libero, ritraggono o l’intera chiocciola
o la spirale… e quando usciamo in giardino
non manca giorno che non si mettano alla
ricerca dei loro piccoli amici.
Abbiamo osservato come questa attività
laboratoriale sia servita anche a creare nel
gruppo un clima di complicità e di
collaborazione: lavorare insieme è stato di
grande aiuto sia per chi, più timido, non
riusciva a inserirsi in una discussione di
gruppo, sia per chi, troppo esuberante, aveva
bisogno di un contenimento.
In generale abbiamo riscontrato un
miglioramento negli apprendimenti di tutti i
bambini coinvolti.