the lumbar facet joint syndrome
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TESI DI SPECIALIZZAZIONE
THE LUMBAR FACET JOINT SYNDROME.DUE APPROCCI TERAPEUTICI A CONFRONTO.
SPECIALIZZANDO: DOTT. ANDREA ZATTIN
RELATORE: CH.MO PROF. CLAUDIO FERRAROCORRELATORE: DOTT. HANS A. SCHWARZ
LUMBAR FACET JOINT SYNDROMESINDROME DELLE FACCETTE ARTICOLARI
• LOW BACK PAIN e dolore riferito agli arti inferiori causato esclusivamente da patologia delle faccette intra-apofisarie della colonna lombare
• Diagnosi esclusiva con blocco anestesiologico• Prevalenza tra 7.7% e 75% con un singolo blocco
diagnostico• Prevalenza 15% in soggetti giovani con un doppio blocco
diagnostico (Schwarzer AC. And Bogduk N. 1995)• Prevalenza 40% in soggetti anziani con un doppio blocco
diagnostico (Schwarzer AC. And Bogduk N. 1995)
ANATOMIALe faccette articolari intra-apofisarie, rivestite da cartilagine jalina, formano una diartrosi con uno spazio intra-articolare di capacità potenziale 1-2 cc. Presenza di membrana sinoviale.
L’articolazione intra-apofisaria è rivestita da una capsula fibrosa formata da due tipi di fibre: uno strato esterno ed uno interno.
La capsula fibrosa è riccamente innervata dalla branca mediale del ramo dorsale dei nervi spinali lumbari. Contiene numerose fibre terminali a carattere nociceptivo.
tp = processo trasversovr = ramo ventralelb = branca lateraleib = branca intermediamb = branca medialea = branca articolareis = branca interspinosa
PROPOSTE EZIOPATOGENETICHE
• Stress biomeccanico della capsula fibrosa• Processi degenerativi osteoartrosici• Infiammazione della capsula fibrosa e delle
mebrana sinoviale• Microtraumi• Impingement della membrana sinoviale• Condromalacia delle faccette• Artriti sistemiche (raramente)
CLINICA• Sintomatologia algica aspecifica (lombalgia con
irradiazione agli arti inferiori)• Contratture locali alla muscolatura paravertebrale• Dolore provocato con manovre di iperestensione
lombare• Rigidità nei movimenti del rachide lombare dopo
prolungata inattività• Assenza di deficit neurologici• Assenza di segni radicolari
DIAGNOSI• IMMAGING (RX-TAC-MR-SPECT)
DIAGNOSI
• INFILTRAZIONE INTRA-ARTICOLARE CON ANESTETICO LOCALE (singolo o doppio)
DIAGNOSI
• LUMBAR MEDIAL BRANCH BLOCK (singolo o doppio)
TERAPIA
• TERAPIA FARMACOLOGICA• TRATTAMENTO FISIOKINESITERAPICO• TERAPIE FISICHE• MANIPOLAZIONI VERTEBRALI• INFILTRAZIONE INTRA-ARTICOLARE CON
CORTICOSTEROIDI• DENERVAZIONE CON RADIOFREQUENZA
CASISTICA31 soggetti (10 maschi, 21 femmine)
• Dolore lombare o lombosacrale con eventuale irradiazione algica extraspinale
• Sintomatologia algica presente da più di 6 mesi• Risposta insoddisfacente a trattamento farmacologico o
fisioterapico• Dolore aggravato da posture prolungate• Assenza di deficit neurologici ascrivibili ad un ben
determinato territorio radicolare• Assenza di alterazioni progressive a carico del rachide di
origine non degenerativa
I° GRUPPO
• 12 soggetti (2 maschi, 10 femmine)• età media: 59.8 anni• diagnosi: singolo blocco anestesiologico intra-articolare• terapia: infiltrazione intra-articolare con cortico-
steroidi• risposta: negativa ( nessun miglioramento dei sintomi),
temporanea ( miglioramento > 75% per un periodo variabile da alcune ore a 3 mesi), prolungata (miglioramento > 75% oltre i 3 mesi)
I° GRUPPO
II° GRUPPO
• 19 soggetti (8 maschi, 11 femmine)• età media: 60.8 anni• diagnosi: doppio medial branch block• terapia: denervazione con radiofrequenza• risposta: valutazione della scala V.A.S. ad un 1°
controllo (6.3 sett.) e ad un 2° controllo (5.2 mesi)
II° GRUPPO
RISULTATI I° GRUPPO
0
1
2
3
4
5
6
NEGATIVERESPONSE
TEMPORARYRESPONSE
PROLONGEDRESPONSE
n° p
atie
nts
RISULTATI II° GRUPPO
0
20
40
60
80
100
1 3 5 7 9 11 13 15 17 19
n° patients
V.A.S.
RadiofrequencyI° ControlII° Control
0
2
4
6
8
10
12
1 2
CONTROL
n° p
atie
nts
Pz. with reduction VAS > 50% Pz. with reduction VAS < 50%
CONCLUSIONI
• Risultati a breve e media distanza: miglioramento 30-50% per entrambe le metodiche
• Blocco anestesiologico sotto controllo radiologico come unico mezzo diagnostico
• Infiltrazione con cortico-steroidi come primo step (tecnica facile, poco costosa, ripetibile più volte all’anno)
• Radiofrequenza riservata a pazienti ultra-selezionati ( tecnica più complessa, dispendiosa, scarsamente ripetibile)