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CANTICA
*‘ 765 D-5
COIT COMEIÎTI
SUL PRlNClPlO E NOBlLE SCOPO DELL’lNCLlTO ORDINE
GEROSOLIMITANO DI S. GlOVANNl, »
NONCIIII DI TUTTI OLI ALTRI COSPICUI ORDINI CATALLERESCIII
DEL GRANDE ORDE CATTOLICO
scritta nel Inagyio del 1858
DA L COMMENDATORE
SALVATORE FENICIA
DA RUVO
CAVALIERE DEL SOVRANO ORDINE DI S. GIOVARRI DI GERUSALEMME, E DEL SACRO REALE
E MILITARE ORDINE COSTANTINIAIIO; PRESIDENTE DELLA REAL COMMISSIONE DI ANTI
CIIITA’, E REGIO PROCURATORE PRESSO LA DIOCESANA DI RUVO; SOCIO DELL’ ISTITUTO
IMPERIALE DI PRANCIA,E DI QUELLO DI AFRICA A PARIGI; DEL COLLEGIO DELLIARCADIA, E
DELL'ISTITUTO ARCHEOLOGICO DI ROMA; DELLA REAL SOCIETA' ECONOMICA DI RARI;0C.€('.
NAPOLI
STABILIMENTO TIPOGRAFICO PERROTTI
31, Strada dafllannesi, p. p.
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' Dal sapiente Fleurl dipinteal vivo (35).
Sul sagro avel, che ne contenne il Corpo
Nella morte triduan dell’ Uomo-Dio,
Cristiana man devota eresse tempio
Dicevol al mister ivi compiuto.
E, perchè tutti Ii fedeli puri
N'audasser pellegrini ad adorare
Il sasso coniprensor del divin Corpo ;
E perchè tale reliqua restasse
Non più de’ diri a’ gravi insulti esposta,
Le potenze d’ Europa ostello vasto
AI deluhro contiguo ne bastiro :
E I’ un e l'altro a larga man dotaro
E per ospiziar Ii pellegrini,
E per curar li poverelli infermi,
E per appuntamento alle milizie,
Che custodir doveano tai santi luoghi (36).
Perchè di Salomon nel tempio i nove
Cavalieri primieri a ciò prescelti
Ebbero stanza, de’ Templari il nome
Mertonne di portar tale milizia.
E sull' inizio essendo essi indigenti,
Di Gerosolma i poveri fur detti (37).
Ma poi, cresciuti in numero, cotanto
Divenner ricchi, che per_tutto invidia
L’ avvolse a morte’ in vorticosa elica (38).
Filippo il bello il primo colpo diede
lgnominioso (39) ; e le dovizie spese
A non buon uso s’ arrogar li prenci :
Dandone parte in Inghilterra e in Francia
Nell’ Alemagna nell'Italia in Spagna
Ai Cavalieri ospitalieri, allora
Detti di Rodi pel di lor coraggio
Nel conquistar quell’ isola da prodi ;
A Teutonici a quei di Calatrava ;
E a quei di Cristo, da Dionigi eletti
Per discacciar da Lusitania i mori.
Così I’ origin proprie averon tutti
Gli Ordini nobilissimi d’Europa,
Eccetto il padre lor di cui son figli,
L’ imperial da Costantin fondato.
Angelico tal Ordine fu detto,
Perchè d’ esso la Croce apparve in Cielo
Ad animar alla vittoria il Grande,
Ch’ il paganesmo conculcar dovea (40).
L’ Ospitalier però sur tutti eccelle
Per nobiltà di gesta e di natali,
Per continue vittorie e sempre vivi
Allori che mietè sull' inimico
Della schiatta cristian, dell’ Ottomano.
Decoreran il personaggio, degno
D’ esserlo per la penna e per la spada,
Di ciascun regno gli Ordini locali :
Ma l’ Ordine Sovran del Mondo intero
Dell’ Orbe inliero il fior egli decora (41).
Sul modello di questo venerando
Dall’ assisa di porpora (42), dal brando
Degl’ Imperieri (43), dalla Croce bianca
Dell’ otto grandi Bealitudi (44) e dalla
Dorata rinomanza che d’areola
D’ iridea luce il bianco crin li cinge,
L’ Ùrdini tutti derivanza avero (45).
Quindi di questo tronco produttore
De’ cento rami sciolgo canto, in cui
Le gesta più cbiassose ed onorande
Bifiorire farò dalla lor polve :
Qual riprodur ne fa nell’ esser primo
Palingenesi alchimica l’ estinto.
Ma l Chi debba i_nvocar, onde dipinga
Degnamente quel quadro, cui pennello
Alcun non pinse mai? Musa pagana
Dehb’ invitar, nel mentre canto gesta
Oprate contro al paganesmo antico ?
Ah! no ! io non invoco in tale Canto
Etnico Genio, dal perchè n’ è sagro,
Perchè su sante imprese esso si verte.
Percui n’ invoco umil li raggi ardenti
Di Chi-guidò gli eroi ad opre grandi.
Nè trassi pel disegno e per le tinte
. Il prestigioso e lusinghier ch’ alletta,
llludendo li creduli fanciulli. _
Dormon le Fate e le Sihille in antri,
Ch’ il paganesmo sol ne ricercava
Per rimanerne dagli ccheggi illuso.
l’ dipingo dal ver, pingo da quanto
Il Ciel per mezzo delli Geni sui
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Od a Massimilian od a Bidolfo,
Dal rango scomparì degli altri rami (62).
Il Santo Biaggio, dall’ armen Monarca
Per la magion di Lusignan statuito,
E quel di Caterin dal Monte Sinai,
E l’ uno e l'altro in polvere spariro.
L’ Ordin di Santa Maddalen, ch’ a Luigi
Chesnel propose, anche scomparve come
Quel della Carità del terzo Enrico (63).
L’ Ordin dei Santi Pietro e Paolo, cui
Eresse Paolo dei Farnesi, andonne
Anche in disuso, e disseccò del pari (64).
Quel della Luna, ch’ istituì Reneo
D’ Anjon col Loz, anche scomparve insieme
All’ Ordin della Jara e del Dragone,
Ch’ il re de' Castigliesi e Sigismondo
Impcrator pe’ sudditi statuiro.
L’ Ordin della Colomba, da Giovanni
Be di Castiglia per Segovia eretto,
Seccò dal bronco, come quel del Cardo
E quel del Porco-spino, che statuiva
Il duca d’ Orleans del re Carlo figlio.
L’ Ordine del Cigno e di San Gallo
Morir una con quello della Spada,
Che Guido Lusignan statuinne in Cipro.
E molti e molti già non sono, mentre
Non restin sull’ Italia ch’ il preclaro
Ordin di Malta (65), l'Annunziata (66) quello
Di San Maurizio e Lazzaro in Savoja (67),
San Stefano in Toscan (68), lo Speron d’ Oro
Con altri in Roma (69), il San Gennaro il Merlo
Quello di Costantin ed altri presso
Le Due Sicilie (70) ; mentre sulle Gallie .
Non restin ch’ il purpureo (71) e l’ imperiale
Della Legion d’ Onor, Ordin guerriero (72) ;
Mentre che sull’ lberia e Lusitania
Non restin ch’ il prefato Ordin di Malta,
Il Calatrava (73) il Carlo (74) il Toson d’ oro (75)
Il Montesa, l’ Avis, ed il Cristo (76) ;
Mentre che sopra l’ Alemagna unita
Col Teutonico detto e l’ Ospitale
Non stian ch’il Toson, la Maria Teresa,
Il Santo Stefan, la Stellata Croce,
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de’ Visconti. e de’ Malatesta, lndegnò tutte le genti ‘e venne col sulfragio uni
versale soppressa. ’ -
(35) il signor di Voltaire scrive a lungo delle Crociate: ma, sendo costui
un filosofo ed istorico anticristiano ( sebben nato cristiano ) cuopro del velo
del silenzio le di lui date dipinture di prudenza mancanti ; e quella espongo
che dal veriloquio nella sua storia ecclesiastica ci ha dato il dotto e religio
so abate Fleury, questi cosl scrive e Le Crociate serviron di pretesto alle genti
u oberate da debiti per non pagare le di lor obbligazioni; ai malfattori per e
a vitare le punizioni de’di loro delitti; agli ecclesiastici indisciplinati per
u scuoter il giogo del proprio lor stato; agl’ indocili frati per lasciare li chio
u stri; alle donne perdute per continuare più liberamente li di loro disordi
u ni n. Li Concili di Piacenza e di Clermont non potevano mai prevedere cosl '
dispiacenti seguenze.
(36) L'ordine primiero di tutti gli Ordini militari religiosi fussi quellódei
Templari, o Templieri ;e venne fondato nel 1018 in Gerusalemme da Ugone
di Paganeo e da Gofl'rcdo di Santadamaro. A questi venne allidata la custodia
del Santo Sepolcro, nonchè la protezione de’ pellegrini.
(37) Baldovino secondo. re di Gerusalemme, assignò a questi un abituro
presso del tempio di Salomone; e perciò furon detti templari. Nel principio
della lor istituzione furon poveri, onde avvenne che avesser avuto il’ nome di
cavalieri poveri della Santa Città. Si fossero sempre in tale stato tenuti.
(38) Assicurava l’ istorico Matteo Paris. che dietro la rovina di Gerusa
lemme li Cavalieri a veste bianca, essendosi dilfusi in Europa, fossero dive
nuti cotanto ricchi che nel 1312 possedessero novemila grandi signorie, opu
lenza che ll fè montare in orgoglio illimitato.
(39) La storia della distruzion de'Templari, giusta le relazioni deIl’Essai
sur Fhistoire generale des nations, è troppo luttuosa e ben molto disonora il
governo di Filippo il bello e de’ ministri di questo vendicativo Sovrano. S'in
degnerebber i presenti e li posteri se ricordassi le false testimonianze degli
apostali Squin de Floriau e Nolfodei, se rimemorassi l’ inumani supplizl pra
ticati al Gran Ball Giacomo di Nolay ed a Guido Commendator dflàquitania Ii
primi nobili d’ Europa. Dupuis, nell’istoria di quest’ ordine cavalleresco, n’ è
stato di tali orrendezze moderato scrittore.
(40) ljinsigne imperiale angelico Ordine Costantiniano èssi lo più antico
degli Ordini cavallereschi cristiani, dico cristiani dacche anche la Turchia e
e la Persia nonchè il Levante hanno li loro Cavalieri: e la sua Croce è nobilis
sima, perchè modellata dal segno celeste apparso a Flavio Costantino, il pri
mo imperator de’ Cristiani. Questo principe immortale istitui detto ordine, no
minando a Cavalieri cinquanta de’ più valorosi dell’ esercito vincitore. che ne
venner di tal Croce insigniti. a cui fu dato in custodia il Labaro di questo
monogramma decorato. Aglîmperadori di Costantinopoli è stato sempre ine
rente il grado di Gran Maestro di tal Ordine nobilissimo fino a Flavio Comne
no ultimo Principe di Macedonia. da cui passò alla cospicua famiglia Farne
se, e da questa all’ augusta dinastia dei Borboni di Napoli. Or la veneranda
divisa di Costantino vien indossata dall’inclito mio re, Ferdinando Secondo.
(41) La maggior prerogativa il miglior ornamento. ch’ à reso e renderà
sempre venerevole e sublime l’ordine cavalleresco di San Giovanni di Geru
salemme, la si è la santa e pura carità verso i poveri gl’ infelici gl’ infermi.
Mentre tal ordine nel teatro d’ Onore è distinto da Favin come composto di
Sovrani di principi di personaggi tutti di nobiltà generosa; mentre Mene
strier nella sua cavalleria antica e moderna paragoni le sue gesta marziali alle
famigerate degli argonauti; mentre nella di lui storia generale degli ordini re
ligiosi equestri Bonanni il trovi sempre eguale sempre elogiabile per attacca
mento e fedeltà alla nostra sacrosanta Religione Cattolica romana, ai ministri
di santa Chiesa,ai Re;mentre Bernardo Giustiniani nell’istoria d gli ordini di
Cavalleria. Menenio in Deliciis aequestrium ordinum, Mendo se ordinibus
militaribus, e Geliot nellTndicio armoriale il dicano l'ordine primo dall’innu
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merabili trofei; mentre Michieli nel tesor militare, el Padre Onorato di San
ta Maria il caratterizzino pel principe degli ordini cavallereschi ; sebbene il
Padre Charlevoix il faccia superiore anche all'ordine equestre giapponese detto
dei NegorLche colà sono famosi guerrieri difensori della di lor religione; seb
bene Guarini, Hcrmaut, de Mentor, de Hovis. Menoni, Qnaresmio,vSansovino,
ChateaubrianmeTroyli sopra gli altri ordini l’elevino,pureha sempre battuto
le vie della più semplice umiltà, della pietà più sentita, della più squisita
probilà. Insomma quest’ordine nobilissimo ha dimostrato da secoli che chi
ami e serva l)io con candidezza di cuore e per quanto siasi all'uomo possibi
le, è sempre vase d’ogni virtù, è lampada di luce splendidissima apira.
Verrà tempo, in cui tutti i Sovrani gareggeranno in proteggerlo ed intro
durlo ne’ loro Stati, seguendo degli altri l'esempio.
(42) Egli è noto che li majestosi manti dei re degli’ imperadori dc’ dogi
dei cardinali delle potestà eminenti sian stati sempre purpnrei. Quindi, sendo
l' ordine di San Giovanni di Gerusalemme ordin di rango elevato. gli eccelsi
Pontefici Pasquale e Callisto secondi il posero sotto l’ immediata protettura
della Santa Sede, ed accordarono alli nobili Cavalieri quanto il Direttore Ge
rardo el Gran Maestro Raimondo di Puy domandato n’aveano. La bolla di Pa
squale secondo datata del 1113 è molto gloriosa per l’ ordine Sovrano, come
parimenti le sono quella di Callisto all’anno M20, quella di Onorio al 1124, e
quella d’lnnocenzio del H30.Permesi suppone però che tanto l’abito scarlatto
di Cavalieri Gerosolimitani quanto quello de'Cardinali di Santa Chiesa abbian
avuto il loro principio dalla veste coccinea, che li Giudei indossorono a no
stro signor Gesù Cristo; e tanto I’ arguisco dall'abito purpureo che vestivano
le suore ospitaliere,tutte dame del primo rango di nobiltà le quali. secondo le
religioni di Vertot, portavano la Croce bianca ad otto punte sopra nero man
tello che cuopriva tunica scarlatta.
(43) Li cavalieri di Malta àn portato il brando con l'impugnatura a Cro-‘
ce, come gl’ imperatori cristiani: perchè il segno della Croce ha sempre git
tato sgomento, à posto tuttor i nemici in disordine e fuga.
(44) Dicono li scrittori più rinomati ch’il bianco smalto sulla Croce d’oro
de’ Cavalieri Gerosolomitani indichi la purezza dello scopo de’ costumi e del
sangue dei nobili componenti il preclarissimo Ordine; e che le otto punte.
tanto celebrate dalli secoli tutti, indichin le otto beatitudini. Potrebbero, se
condo lo parer mio, significare puranco le otto lingue dell'Ordine.
(45) Ecccttuati l’ angelico imperial Ordine istituito da Flavio Valerio Co
stantino nel principio del quarto secolo dopo la disfatta di Massenzio, il real
Ordine della santa Ampolla istituito da Clovi nell'anno 496 e l’aristocratico
Ordine della Calza istituito a Venezia nell'anno 727, il quale è diverso da un
omonimo cù’apparse in Italia nel 1400 ch’ebbe breve durata, sonosi li pia an
tichi del mondo cristiano.
(46) Son molti gli autograli de'principi e sovrani nonchè le lettere delle
accademie e degli insigni personaggi che. come preziosi oggetti, conservo: tra
questi però assai m'è caro un ultimo autografo non è guari pervenutomi da
Sua Altezza l‘ Eminentissimo Gran Bali Frà Filippo Colloredo Luogotenente
del Magistero dell'Ordine Sovrano di San Giovanni di Gerusalemme. Questo
chiarissimo e venerando personaggio. dopo di essersi degnato conferire a me
ed a mio figlio la Croce d’oro di Cavaliere per la nobiltà generosa di mia fa
miglia. e le insegne di Commendatore per li meriti scienlifici e personali. ri
spondeva nel modo gentile ad una missiva con la quale li rassegnavo un'ope
retta archeologica in attestato di profondo rispetto leccola letteralmente tra
scritta r: Magistero dell'Ordine Sovrano di San Giovanni di Gerusalemme
u Al Sig. Cavaliere Salvatore Fenicia del Sacro Militar Ordine Gerosolomita
u no in Napoli-Roma 8 marzo 1858-Signor Cavaliere stimatissimo-Vengo
u con la presente a rendere a V. S. i più vivi ringraziamenti per la gentilezza
u che ella ha voluto usare a mio riguardo, mandandomi un elegante esempla
u re del suo lavoro archeologico sopra alcuni vasi antichi facenti parte della
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regime de'Duchi, ‘quando il sagro Corpo di San Marco traslatato ne venne da
Alessandria nella Città de’hellicosi marini. Leggansi le relazioni storiche di
Del-Borgo di Sabellieo e di Nani. _
(62) Non si contano con questo gli altri Ordini di San Giorgio, tutti mi
litari, perchè San Giorgio l’è stato dappertutto dichiarato patrono di militari.
Leggasi la Storia di Sansovino. _ _
(63) Sulla divisa di quest’ Ordine SI leggevano le seguenti preziose paro
le u L’ amour de Dieu est pacifique a Si riscontrino la propria relazione di
Gaguin e di Davila.
(61) Paolo terzo della nobilissima casa Farnese statnl questi insigni due
Ordini cavallereschi pontificii, ne’ quali durante la sua vita insigni soltanto
duecento Cavalieri.
(65) Siccome si è detto, l’ Ordin Sovrano di San Giovanni di Gerusalem
me lo si è l’ Ordine universale.
(66) L’ Ordine dell’ Annunziata venne istituito da Amedeo sesto detto il
Verde, conte di Savoia, nel 1362.
(67) Quest'Ordinc cavalleresco fu istituito nella Savoia da San Basilio.
Prima venne soppresso da Papa lnuocenzio Ottavo, ma poi ristabilito da Pio
quarto. ‘
(68) Tal Ordine era conosciuto anche sotto il nome di San Giovanni di
LateranoFu Pio quarto ch’ istituillo nel 1560. ln Roma viggono anche gli or
dini Piano, di Cristo, di San Gregorio e di San Alberto Magno; e con altri
l'antichissimo del Santo sepolcro, di cui và degnamente fregiato il dotto e
virtuoso Carlo Padiglione di Napoli, Socio delle primarie accademie d’Euro
pa ed autore di scnnatissime Opere.
(69) ll San Gennaro nelle due Sicilie venne istituito nel 1738 daIl’immor
tal Carlo terzo infante di Spagna e re di Gerusalemme e delle due Sicilie,
che quindi governò anche la Spagna‘; l’ Ordine di San Ferdinando e del me
rito, istituito dal Re Ferdinando primo nel 1800; l’ Ordine Costantiniano di
San Giorgio istituito, come si è detto, dall’ imperador Flavio Costantino,ere
ditato da diverse dinastie, ed ora dalla Borbonica di Napoli; l’ Ordine mili
tare di San Giorgio della riunione istituito parimenti da Re Ferdinando pri
mo nel 1819; l’ Ordine del Merito Civile fondato dal Re Francesco Primo
nel 1827; el preclarissimo Ordine generale di San Giovanni di Gerusalemme.
repristinato e riconosciuto con Real Decreto de'7 dicembre 1839: epoca in
cui le altre P0tcnle lo riconobber del pari; assegnandoliPriorati eCommenda.
(70) Ciò l’ Ordine di Malta.
(71) L' ordine della Legion d’ Onore venne fondato da Napoleone Primo
lmperador de’ Francesi, e riconfirmato dall’ imperatore Napoleone terzo.
Delle decorazioni di questo rispettabilissimo Ordine sono stati insigniti pro
dissimi polemarchi e nazionali ed esteri, ministri di Stato cosl dell’ Impero
come dell’ estero, uomini grandi e francesi e d’altrove, e qualche Genio nelle
utili scienze ed in scoperte proficue.
(72) Quest’ Ordin militare prese il suo nome dall'omonimo castello cspu
gnato. come vi si rileva anche da Luca. Fu Sancio terzo re di Castiglia, che
istituillo nel 1158.
(73) L'Ordine eccelso della Concezione venne creato da Re Carlo terzo
Borbone, allora quando dalla monarchia delle due Sicilie passò ad ereditare
quello di Spagna: quest’Ordine è molto preclaro.
(74) L’ Ordine del Toson d’oro venne istituito da Filippo il Buono duca
di Borgogna nel 1630. Quest’ Ordine ha avuto le sue peripezie ed i suoi de
trattori, pecullarmente il signor di Voltaire: cose tutte che il curioso lettore
rilevare potranne dai tre eruditi volumi pubblicati nel 1756 da Giuliano de
Pinedo y Salazar.
(75) Si leggano le istorie di Alfonso primo, di Giovanni Zirita, e di G0
rardo l’intrepido, nonchè gli annali di Lequinto.
(76) L'Ordine Teutonico venne istituito nell’ anno 1191. Le sue diverse
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Croci le deve all'imperator Enrico sesto ed a Giovanni re di Gerusalemme, li
gigli a San Luigi, l’aquila imperiale a Federico Secondo. L’Ordine di Maria
Teresa venne fondato da questa savia e virago imperatrice, alloraquando so
stenuta dall’alleanza dell’ Inghilterra dell’0landa e della Sardegna nonché
della famigerata fedeltà de’ bravi Ungaresi, resistette all’Elettor di Baviera
cd a Federico Secondo re di Prussia, sostenendo la corona imperiale sul capo
del prode suo sposo Francesco Primo duca di Lorena. L’ Ordine di San Ste
l'ano viene di Toscana, come si è detto. La Croce stellata, ordine per le vir
tuose e nobili dame, venne istituito nel 1757 dalla chiarissima imperatrice
Teresa Walpurga Amalia Cristina d’ Austria- Gli Ordini delle Aquile poi da
Federico Primo re di Prussia e da Augusto Secondo re di Polonia nel decimo
settimo secolo. Si leggano Bentivoglio, Ianisson, Nain, Mezerai, e la preziosa
storta universale del dotto Lisle.
(77) Sopra tutti questi Ordini di Cavalleria si leggano li precennati scrit
tàfll, nonchè Silvano Morgan, Colombiere, Upton, Leigls, e Giovanni de Ba
o-aureo.
(78) L'Ordine de’ Cherubini e de’ Serafini venne fondato nel 1334 da Ma
gno,re di Svezia; l'Ordine di Livonia da Engilberto e Thierry nel 1203; quel
lo della Spada dal primo de’ Gustavi 3 quello dell’ Elefante nel 1478 da Gri
stiano il divite re di Danimarca: Cristiano Quinto lo eresse poi ad alto rango
nella famigerata celebrazione del battesimo di suo figlio Federico Quarto. La
decorazione di questo nobilissimo Ordine è suntuosamente in diamanti lega
ta. Leggasi l’ istorico Mollero nelle sue erudite relazioni.
(79) Edoardo il terzo istitui l’ordine distintissimo della Giarrattiera, che
in Inghilterra in grande conto si tiene. La gran decorazione di tal Ordine pri
ma del cambiamento di religione era fregiata della Croce : ma poi in vece di
questo sacro ed ondunque venerato segno, venne ornata d’ un immagine di
Sole. Giacomo sesto riunl a questo Ordine l’ antico del Cordon fondato in I
scozia da Ugone re di quell’ isola. L’ Ordine del Bagno, celebre per esserne
stato decorato il grande matematico e filosofo Isacco Newton dalla regina
Anna, fu istituito da Errico quarto nel 1399. La corona della decorazione di
quest’ Ordine è fregiata d’ uno stemma allusivo ai Regni Uniti, e mostra la
leggenda u tria in unum ii. Molti altri ordini però ci sono e ci son stati colà,
la maggior parte de’ quali deriva da quello di San Giovanni di Gerusalemme,
come quello della Cavalleria delle dame schiave della virtù istituito da Elio
nora di Gonzaga vedova dell’ imperador Ferdinando terzo, l’-Ordine della
Generosita istituito da Federico elettor di Brandeburgo e re di Prussia, l’Or
dine della nobile Passione istituito da Giovan Giorgio duca di Sassonia
Weinssenfels per innalzare a nobiltà di maniere li sudditi suoi, l’Ordine del
l’ amor proximi istituito da Elisabetta Cristina imperatrice, l’ Ordine di San‘
Giorgio difensore.dell'Immacolata Concezione istituito da Carlo Alberto elet
tor di Baviera, l’Ordine della Vergine di Loreto istituito dal Pontefice Sisto
Quinto, l’Ordine del Santo Sepolcro istituito da Bodovino re di Gerusalemme
e di cui erudita menzione non è guari ha publicato il chiarissimo Cav. Carlo
Padiglione nel Giornale la Rondinella num. 15 quarto anno, l’Ordine del Gi
glio istituito da Papa Paolo terzo, l’ Ordine di Cristo fondato da Dionigi re
di Portogallo. l’ Ordine della fedeltà istituito da Cristiano Sesto re di Dani
marca, I’ Ordine del prezioso sangue istituito da Gonzaga quarto duca, l'Or
dine delle Cordigliere statuito da Anna di Bretagna, l’ Ordine della Carità
statuito da Errico terzo, l’ Ordine della Mina e della Spica statuito da Fran
cesco Primo duca di Bretagna, l’ Ordine del Dragone rovesciato istituito da
Sigismondo imperatore, l’ Ordine della Colomba istituito da Giovanni Primo
re di Castiglia, I’ Ordine della Stella istituito da Roberto il devoto, l’Ordine
della Corona Imperiale istituito da Carlomagno imperatore e re, l'Ordine
della Genestra istituito da Carlo Martello, quello di San Ruhcrto fondato da
Giovanni Ernesto di Thun arcivescovo di Saltzburgo, e quello dell’Ala di San
Michele da Alfonso Errico Primo di Portogallo fondato. Si leggano le istorie
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civili di Leti di Chovet di Bentivoglio di Ianisson di Sansovino di Nain di Mol
lero di Larrey di Chesne e di Falcando.
(80) È savio il convenire dei dottissimi Bacone, Pasquier, Laroque, e la
Colombiere che di rado un ben nato possa degenerare dalla gentilezza e vir
tù delli proprl antenati, non altrimenti che viceversa s’avvera. Stà bene quin
di che le cariche nobili e gelose vi s’ afiidino a chi tiene innanzi agli occhi
la religione e la virtù delli suoi antenati. che li fanno sicuramente di guida.
(81) Questa nota è stata aggiunta all'Opera nel di 30 Gennaio 1859. ap
punto quando mi son pervenuti li seguenti Ulflcie Giornale,li quali annunzia
no che la Maestà del Re Ferdinando Secondo Gran Maestro del preelarissimo
Ordine Sagro Militare di Costantino il Grande siasi degnata conferirmi la de
corazione anche di tal nobilissima Cavalleria. Tali annunzl sono i seguenti.
1. Uflieio dell’ Eccellentissimo Maggiordomo Maggiore, e Soprantenden
tc Generale di Casa Reale
u Real Maggiordomia Maggiore, e Soprantendenza Generale di Casa Rea
u le 2.° Ripartimento. Signor Cavaliere D. Salvatore Fenicia Presidente della
u Commessione di Regi Scavi in Ruvo.
Signore. Napoli 25 Gennaio 1859.
o All’oceasione d’aver io rassegnato al Re N. S. il vasello italo greco a
u forma di balsamario con figure a basso rilievo cbe Ella ha olferto in dono
u al Real museo Borbonico, e ch'è stato quindi ivi immesso, S118 Maestà pren
u dendo in considerazione l’ attaccamento e la devozione mostrata da Lei ver
uso la M. S. i pregevoli requisiti di Lei ed i servigi ch’ Ella ha renduti nel
u l'ulficio di Presidente della Commissione di Regi Scavi di Ruvo, ed in va
u rie cariche Comunali ; si è degnata nominarlo Cavaliere di grazia del Sagro
a Reale Militar Ordine Costantiniano; e volendo farle senipreppiù sperimen
o tare i tratti della sua Reale munificenzmsi è benignata altresi esentarla dal
u pagamento di ducati cento stabiliti dtfregolamenti in vigore pei dritti di
u spedizione del corrispondente Reale e Magistral Diploma, accordandole il
o rilascio di dritti fiscali, e comandando che gli altri cedano a carico di det
u to Real Ordine. Nel parteciparle ciò con particolar mio piacere, le trasmet
tt to il corrispondente Reale Rescritto emesso nel 24 stante per l’ organo del
a Ministero e R. Segreteria di Stato della Presidenza del Consiglio de' Mini
o stri, riserbandomi di farle giungere l'indicato Diploma non appena mi per
u verrà da quel Dipartimentoll Maggiordomo maggior sopraintendente Gene
u rale di Casa Reale. - Bisignano ».
2. Utlicio di sua Eccellenza il Consigliere Segretario di Stato, Presidente
del Consiglio de’Ministri.
u Ministero e Real Segreteria di Stato della Presidenza del Consiglio del
«i Ministri. 2.“ Ripartimento.--Sig. Cav.D.Salvatore Fenicia Presidente del
u la Commessione de’ Regi Scavi di Ruvo. - Sua Maestà il Re N. S. (D. G.)
u prendendo in benigna considerazione l’ attaccamento e la devozione da Lei
o mostrata verso la M. S., i pregevoli suoi requisiti, ed i servigi ch’ Ella ha
u renduti tanto come Presidente della Commissione de’ Regi scavi di Ruvo
o quanto in varie cariche comunali,si è degnatamella Conferenza del 7 dell’an
u dante in Casertamominarla Cavaliere diGrazia del Sagro Real e MiIitarOr
u dine Costantiniano.E, volendo la M.S. far a Lei esperimentare sempre più i
u tratti della sua reale munificenza,si è benignata altresl esentarla dal paga
u mento di ducati cento stabiliti da’ regolamenti in vigore pei dritti di spedi
u zionedal corrispondente Reale eMagistral Diplomamccordandole il rilascio
u di dritti fiscali.e comandando che gli altri cedano a carico del Real Ordine.
u Nel RealNomee con mio piacere le partecipo questa Sovrana degnazione per
o sua intelligenza e regolamenttnriserbandosi di farla tenereil detto Diploma
u Napoli 24 Gennaio 1859 - F. Troia ».
3. Ulficio del signor Intendente della provincia di Bari.
u Intendenza di terra di Bari--4.° Ufi'. 3.” Carico-Num. del Protocollo
a della Spedizione1357-Oggetto-Soddisfazione per la nomina aCavalicre di
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u Grazia del Sagro Reale Militar Ordine Costautinianm-Al signor Cavaliere
u D. Salvatore Fenicia Presidente della Commessione de'Begi scavi in Ruvo.
u Bari 'Z0 Gennaio t859-Signore-Con foglio de’29 andante S.E. il Maggiordo
u mo maggiore Sopraintendente Generale di Casa Reale si è compiaciuto par
a teclparmi che rassegnato a S. M. il Re N. S. (D. G.) il vasello italo-greco a
u forma di balsamario. con figure a basso rilievo, da Lei olferto in dono al
u Real Museo Borhouico. dove già è stato immesso. la Maestà sua prendendo
e in considerazione l’ attaccamento e la devozione da Lei mostrata verso l’Au
u gusta sua Real Persona, i pregevoli di Lei requisiti, ed i servigi che Ella
u ha rcnduti nella qualltàdl Presidente della Commissione de'Regi Scavi ed
u in varie cariche comunali, si è degnata nominarla Cavaliere di grazia del
n Sagro Reale e Militar Ordine Costantiniano ; e che volendo farle scmprepiù
o sperimentare i tratti di sua Real munificenzmsi è beuignato altresl esentar
ula dal pagamento de’ ducati 100 stabiliti dai regolamenti in vigore per drit
u ti di spedizione dal corrispondente Reale e Magistrale Diploma, accordan
n dole il rilascio de’ diritti fiscali, e comandando che gli altri cedano a cari
u rico di detto Real Ordine-Mi ha pure partecipato l’E. S. di averle dato di
u tutto comunicazione direttamente, con inviarle il corrispondente Reale Re
u scritto emesso nel 24 andante, e riserbandosi di trasmetterle l’ indicato Di
u ploma non appena lo avrà dal lllinistero e Real Segreteria di Stato della
a Presidenza del Consiglio dtflllinlstri, per l’ organo del quale il venerato
u Reale Rescritto anzidetto è stato renduto. Or io nel farnela intesa al segui
u to della corrispondenza tenuta, le manifesto la mia particolare soddisfazio
u ne per tal distinzione a Lei data - I,’ Intendente, lilandariui ».
4. Pubblicazione del Giornale del Regno delle due Sicilie.
u Giornale del Regno delle Due Siclie - 1859. Num. 35 - Martedi 15
uFebbraio - Sua Maestà il re N. S. (D. G.) prendendo in benigna conside
u razione l'attaccamento e la devozione mostrata verso la M. S. da D. Salvato
u re Fenicia, di Ruvo. Presidente della Commissione di quei Regi scavi. i
pregevoli requisiti di lui. ed i servigi ch’ egli ha renduti in detto oiIieio ed in
uvarie cariche comunali, si degnò, nelle conferenze del 7 Gennaio ultimo in
u Caserta, nominarlo Cavaliere di Grazia del Sagro Militare Ordine Costan
u tiniano a.
Quanto poi siasinobile cospicuo ed antico il sagro Militar Ordine Costan
tiniano di San Giorgio sarebbesi superfluo che qui lo ridica; dal perchè tan
to n’ emana da quasi tutti i codici della Storia civile.
È nobile l’ Ordin Costantiniano perchè lo si è d'istituzione tutta divina,
essendo la sua simbolica Croce decorante comparsa di puro fuoco nell’ azur
ro del Cielo, ed a vista di due combattentisi formidabili eserciti, de’ quali
vinse quello per cui vistosamente mostrossi ; perchè fin dalla sua primigenia
e purissima origine apparve per decorare soltanto li difensori della religion
ortodossa della patria delli loro Sovrani, li fregiati d'esimie e singolari vir
tù, li disinteressati benefici filantropi, li chiarissimi per fedeltà e sapienza
li personaggi distinti per costumi caritade e prodezza. Da Costantino ilGran
de imperatore a Ferdinando Secondo Re delle Due Sicilie li Gran Maestri di
tal Ordin eccelso son stati sempre specchi di fulgenti caratteristiche cosl nel
la lunga successione del figlio di Sant’Elena.come in quella de'Comneni dei
Farnesi e degli angusti Borboni; ne’Gran Priorati di Misitra. di Bosnia, dl
Cappadocia, d’ Antiochia, di Natolia, di Giulia Cesarea nella Mauritania, di
Tripoli in Barbaria, di Calclde nell’ Eubea, di Gerusalemme e di Costantino
poli han sempre lnminosamente occupato li lor posti eminenti personaggi e
semplari; e di doti sublimi ornati son stati mai sempre li Priori i Bali Ii Ca
valieri di tal Ordin non imputabil di qualunque taccia possibile.
L’Ordin Costantiniano è cospicuo perchè la sua impresa le sue cria li
suoi trofei son rimaste monumentali ed indelebilmente scolpite sull’enee ta
vole delli fasti più chiassosi del mondo. Di quanti plausi non son andati de
guissimi li Priori li Ball liCavalieri di Nicomedia nella Bitinia, nonché quel
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li di Perga nella Panfilia ? Di quali encomi non sono stati onorati ll Dignita
rl e Cavalieri d’Engaddei nella Palestina, di Corinto di Sicione e d’ Argo nel
la Morea, di Mitelene a Lesbo, di Prusia nella Bitinia ? Con quante onorevoli
rimeinorazioni non son essi ricordati li Prefetti e Cavalieri di Brailava in Bar
baria, di Zibiti nell’ Arabia felice, di Zarata nella Mauritania, d’ Orrea nella
Misia superiore, d’ Eracbea d’ Anfipoli e di Cassandria nella Macedonia, di
Tarso e Solinati nella Cilieia, d’ [conio nella Liconia, d’ Armusia nella Cara
manica, di Damasco nella Soria, di Sida nella Panfilia ? Che non ci dicon gli
annali de’Dignitari e Cavalieri di Sinopa nella Pastagonia, di Mileto nella Ca
ria, di Pergamo nella Misia, di Terme e d’ Ancira nella Calazia, dflàscalona
nella Palestina‘, di Smirne e d’Efeso nella Ionia, di Tingidio nella Mauritania,
d’ Eliopoli presso al Libano, d’ Eno nella Tracia ? l fasti di Teodosia di Le
muno di Nicopoli e di Tegea ci dicono quali si furon li Priori Balle Cavalie
ri del Chersoneso e de’ paesi abitati dei Bulgari degli Epiri degli Arcadi. . .
Rovesciati li Gran-Priorati, li Priorati, li Baliagi dall’ irruzioni dei barbari,
tutti i paesi delle cinquanta Prefetture subiron estrema decadenza ed addi
vennero barbari.
L'Ordine Costantiniano è antico,perchè rimontaa tempianteriorialleisti
tuzioni deglialtriOrdini CavallerescliLed anche a quelli che non più si ritro
van in vita: siccome nel plesso di quest'Opera mi son studiato analiticamente
mostrare. Si! vado contentissimo d’ esser stato insignito delle Croci di due
Ordini nobilissimi e sagri e militari, il Costantiniano di San Giorgio el Sovra
no di San Giovanni di Gerusalemme. Le decorazioni di questi Ordini celebri
dicevan esse sopra quelle che fregiavan il mio petto, la grande dell’ amore di
Dio e l’ altra dell’ amore del simile. -
Nel mentre correggeva questa nota mi è pervenuto il seguente Reale e Ma
gistrale Dispaccio:
FERDINANDUS SECUNDUS
DeiGratia
Utriusque Siciliae Regni, et llierusalem Rex etc.
Parmae, Placentiae, Castri Dux etc. etc.
Magnus Etruriae Princeps Haereditarius etc. etc. etc.
Sacri Equestris Ordinis et lnclitae itlilitaris Religionis Costantinianae
Sancti Georgii sub Divi Basilii regula
Magnus Magister,
Dilecio Nobisque fideli SALVATORI FENICIA,
salutcm et prospera omnia.
Presluntes ingenii lui laudes et animi oirtutes, ineulpatique mores, ac
sìncerum tuum erga Nos studiummec non solertia et inlegritas in ewplendis
Municipii muneribus tibi commissis et adprime sagaa: diligentia quam ad
Rubi antiqua monumenti: e/fodienda eontulisli, quum Nobis luae emimiae
vetuslarum rerum peritiae confisi in Presidem illis e/fosionibus Delegaforum
elegimzts, sane quidem animum Nostrum permoverunt ut te quarlam illustri
honoris tessera ezornanrlo tibi benevolentiam N0stram signifiraremus e!
omnibus quanlite/"ecimus luculentissime innoleseaLQuaproplerNos Magnus
lllagisler ea qua pollemus aucloritale supremoque jure quod a Praedecesso
ribus Nostris accepimus , et Gentium consentione praesertim Summorum
Romance Ecclesiae Pontificum contmunitum, et in perpeluum eonfirmalum
gerimus, scientes, et prudentes Te SALVATOREM FENICIA Equitem ex gratìa
Nostri Sacri Regalis et Militaris Ordinis Costantiniani dicimus, creamus,
constituimus et dcclaramus, et Equilum albo adscribimus in eadem Sacra
Militari Costantiniana Religione sub titulo Sancti Georgii, e! sub Divi
Basilii regala, ila ul in posterum ejusdcm Saerae Religionis Miles dicaris,
appelleris, et nuncuperis, et Noslrorunt Equilum et Illilitum eonsorlio, al
cuicunque coetuiadmiltarisflirout admissum et aggregatum esse praeeipimtts
cum omnibusjuribuahonoribus el oncribus ad candcm Rcligiosam lllililiam
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' speclantibus. Quare omnes et singulos Serenissimos Reges, Respublicas,
Duces, et Principes,Marchiones,Comiles, et Barones, Gentium Prae/'ectos
et Exercitutam Rectores, neo non Communitates,etUnicersitates Terrarum,
Oppidorum, Castrorum, Locorum, eorumque Gubernatores, Potestates,
Rectores, et ali0s qu0scumque Iudiccs tam Ecclesiasticos quam Saeculares
ad quos Te forsan divertere, pervenire, quocunque transire, interque com
morari etmtingerit in Domino hortamus ac rogamus ut Tibi efficacis deferi
tiom's praesidio operam dent, ut his Privilegio et Grritiae Nostrae effectu
uti, potirt’ et gaudere valeas, Teque ad eorum liberum usum admittant ,
videantquc ne quid molestiae, perturbationis, aut «Ietrimenti capias, cices
quidem Benevotentiae Nostrae reccpturi. (Ìuibus omnibus ut certa habeatur
fides hoc Diploma a Nobis, et a Nostro illinistro Secretario Status Ministro
rum Consilii Preside subscriptum, signoque Nostro munitum exarari man
tlavimus.
Datum Casartae dia XXXI mensis Martii MDCCCLIX.
FERDlNANDUS-Magnus Magister.
(Luogo del Gran Suggcllo del Regno)
FERDINANDUS Taoui
Diploma Equitatus ea: gratia Sacri Regatis et Militaris Ordinis Costan
tiniani pro SALVATORE FENICIA.
Pro expeditioniljure hujus Diplomatis nihil solvibvigore regaliS ordinis
mihi traditi.
Datum Neapoli die XXXI mensis lllartit' MDCCCLIX.
MICHAEL MARIOTTINO regius Arcarius.
Vidit.
Pro Fisco Deputatus
Eques Donuns PARILLI.
Ezscriptum est hoc Diploma ad [i527 rect- registri Equitum ex grafia re
galis Ordinis Costantiniani qui in Archivio dicti Ordini.» serratur - Dia
XXXI mensa's lllartii MDCCCLIX.
Cancellarius Archiviiquc Prae/'ectus
Mare. - Gio. Onuauus GAROFALO.
(82) Darebbe indizio di crassa ignoranza di material idiotismo se taluno
credesse che l’avvento de’Genii benefici siasieomparsa prettamente eventuale.
e non data espressamente dalla Provvidenza per ripianarne li possibili vuoti;
non altrimenti che sarebbesi assurdo se si dicesse in fisiologia che tutti gli or
gani distinti a relativi ai diversi usi sian della cieca eventualità non conside
rate produzioni. lddio, che nella fabbrica delle macchine viventi ha ispirato
un anima parte di se. che negli organi ha posto tante consentanee diversità di
stati di dinamiche d’ idrauliche, ch' à statuito li corsi corrispondentemente
normali, e permette talora che questi s' interrompano e rimangan paralizza
ti con della eccezionalità, desso mena anche le notabili crisi. Quel che succe
de negli svolgimenti della vita naturale.avviene parimenti in quella della ci
vile; e secondo le gravezze de’ sconcerti pussibili,le ipercrisi n’avvengono.Chi
potea salvare la Francia in entrambi gli eccessi?O ci sarebbe abbisognato un
messaggio divino,o ch’un terremoto l’avesse come l'Atlantide ingoiata. lddio
misericordioso non l'à voluto sobbissata, ed ha mandato li due Napoleoni,
che I’àn in amendune le convulzioni cassali salvataJîrga Parigi due grandi si
mulacri alli grandi benefici Genii. Cosi anche è avvenuta l’apparizione di ta
luni sapienti, li quali son rimasti immortali per le di loro scoverte filolae.
(83) Carlo Quinto imperadore aveva accordato ai Cavalieri di San Gio
vanni di Gerusalemme l'isola di Malta: ma la rivoluzione demagogica del
1789 tolse al Sagro Ordine Sovrano, trà le altre scioccherie commesse, li suoi
legittimi possedimenti ; ed i Francesi, allora misero gioco dalle convulsioni,
s' impadronirono dell'isola , come di tanti altri Stati che andaron alli legit
Salvatore Fenicia, Cantica con Comenti sul Principio e Nobile Scopo dell’Inclito Ordine Gerosolimitano di S. Giovanni, Nonché di Tutti gli Altri Cospicui Ordini Cavallereschi del
Grande Orbe Cattolico, Napoli, 1859 – pp. 11-12, 16, 45-46, 48-53;
Selezione a cura di:
http://www.costantinianotusciasabina.it/biblioteca_costantiniana.html