tema k: sicurezza e lavoro - lnl.infn.itnewweb/images/stage_2017/stage_k.pdf · rischio per la...
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Rischio, pericolo e danno
pericoloun oggetto o un insieme di circostanze potenzialmente in
grado di arrecare un danno
rischioè la probabilità che una persona sia danneggiata da un
particolare pericolo
Esempio:
Il mare è un pericolo per la salute.
Fare il bagno dopo mangiato è un rischio.
L’affogare è un danno.
dannouna qualunque alterazione, transitoria o permanente,
dell'organismo, di una sua parte o di una sua funzione.
Capacità/caratteristica/proprietà di ogni essere vivente, che si evidenzia negli
atteggiamenti che assume e ancor più nei comportamenti che mette in atto quando
si confronta con un rischio:
PERCEZIONE DEL RISCHIO
Occasione di lavoro
Rischio per la sicurezza(macchine, impianti, incendio,
esplosioni, ecc.)
Infortunio(evento traumatico)
Riconoscimento “agevole” delle cause
Occasione di lavoro
Rischio per la salute(agenti fisici, chimici, biologici
sostanza, rumore ecc.)
Malattia professionale(evento progressivo)
Riconoscimento complicato delle cause
Occasione di lavoro
Rischio trasversale(fattori psicologici,,
organizzazione ecc.)
Malattia professionale(stress, disagio ecc.)
Riconoscimento complicatissimo delle
cause
esperienze personali delle conseguenze del rischio
possibilità di partecipare alla regolazione del rischio
valutazione soggettiva costi/benefici
accettazione collettiva del rischio che si modifica nel tempo, nei luoghi e nelle culture
aspettative riferite agli effetti del rischio
concentrazione del danno nel tempo
immediatezza del danno
La “PERCEZIONE DEL RISCHIO” dipende da....
GLI INTERVENTI DEVONO QUINDI RIDURRE IL RISCHIO FINO A:
Rischio tollerabile: rischio accettato in seguito alla ponderazione delrischio. Il rischio tollerabile è anche detto “rischio non significativo” o“rischio accettabile”. Il rischio tollerabile non dovrebbe richiedereulteriore trattamento
Rischio residuo: Rischio rimanente a seguito del trattamento delrischio. Il rischio residuo comprende anche i rischi non identificabili(UNI 11230 – Gestione del rischio)
IL PROCESSO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO [2]
LA STIMA DEL RISCHIO
Magnitudo Probabilità
Giudizio esperto”
L’uso dei dispositivi di protezione collettiva è prioritario rispetto a quello di protezione individuale. Il mancato
uso di un DPC costituisce colpa nel caso di un infortunio sul lavoro collegato all’utilizzo di un DPI inadeguato.
Cassazione Penale Sezione IV – Sentenza n. 34789 del 27 settembre 2010 (u. p. 22 giugno 2010) – Pres. Campanato – Est. Iacopino– P.M. Delehaye – Ric. C.C.L.:
Articolo 15 - Misure generali di tutela
1. Le misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro sono:i) la priorità delle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale;
DPC (Dispositivi di Protezione Collettiva)Per DPC si intendono , generalmente, quei sistemi che intervengono direttamente sulla fonte prima che sia coinvolto il singolo lavoratore
DPI (Dispositivi di Protezione Individuale)Sono “qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza e la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo”. (D.Lgs. 81/08 art.74)
DPI devono essere impiegati quando i rischi
non possono essere evitati o ridotti da:
DPC MISURE TECNICHE di prevenzione
MISURE, METODI o PROCEDIMENTI
di ORGANIZZAZIONE del lavoro
RISCHI FISICI
RumoreCuffie
Auricolari
MeccaniciCasco
Guanti
Scarponi
TermiciGuanti
Indumenti
ElettriciGuanti
Scarponi
RISCHI CHIMICI
AerosolMaschera
Gas,vaporiMaschera
Indumenti
LiquidiGuanti
Occhiali
RISCHI BIOLOGICIIndumenti
Maschera
Guanti
ESEMPI DI DPI