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Aeronautica Il periodico aerospaziale più diffuso in Italia edito dall’Associazione Arma Aeronautica n. 11 novembre 2019 Poste Italiane - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 art.1 comma 1 del 01/02/2011 - Roma - ISSN 0515-5215 DALL'ISLANDA A ISRAELE

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AeronauticaIl periodico aerospaziale più diffuso in Italia edito dall’Associazione Arma Aeronautica

n. 11novembre 2019Po

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DALL'ISLANDA A ISRAELE

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Pubblicazione mensile edita dall’Associazione Arma Aeronautica fondata nel 1956direttore editoriale: Giovanni Sciandradirettore responsabile: Alessandro Cornacchinicondirettore: Gregory Alegiin redazione: Roberto Barberi, Massimo SestiliHanno collaborato a questo numero:Gaetano Battaglia, Fabio Castelvetri, Santo Cucè, Anto-nino Massara, Luca Nazzari, Francesco Langelladirettore amministrativo AAA: PaolO CiangolADIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONEvia Marcantonio Colonna, 23 - 00192 RomaTel. 06 3215145 - Tel. e Fax 06 3216882 C.F. 80248150585 - Partita IVA n. [email protected] c/c.p. ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA, 310003c/c. banc. n. 000000136949 Banca Popolare di Novara - Ag. 4 via dei Gracchi, 156 - 00192 RomaIBAN: IT17D0503403204000000136949Registr. Tribunale di Roma n. 5315 del 12.7.56Iscrizione al R.O.C. n. 6972Gli articoli rispecchiano esclusivamente le opinioni degliautori. Proprietà letteraria, artistica e scientifica riserva-ta. Riproduzione, anche parziale, vietata senza previa au-torizzazione. Gli elaborati giunti in redazione si intendo-no inviati a titolo di liberalità e non si restituiscono anchese non pubblicati.Chiuso in tipografia 2 dicembre 2019ISSN: 0515-5215REALIZZAZIONE GRAFICA E STAMPARaia srl - via Bruno Pontecorvo, snc00012 Guidonia Montecelio (RM)Tel. 06 66182286 - Fax 06 [email protected]

Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Il periodico è inviato in omaggio ai “sostenitori” che versanoalmeno 21,00 € all’anno, se residenti in Italia. Per l’esteroprendere contatti con l’amministrazione.

In copertina: Un F-35A del 32° Stormo dà una elo-quente dimostrazione di potenza durante la manife-stazione aerea di LInate. (Foto Fabio Castelvetri)

SOMMARIO AeronauticaNOVEMBRE 2019ANNO LXIV

- Col. Salvatore Arena (sezione di Frosinone)- m.llo Vincenzo Baldino (sezione di Grosseto)- Av. sc. Luciano Barbina (nucleo di Mortegliano, sezione di

Udine)- M.llo 2a cl. Antonio Baroni (sezione di Casalmaggiore)- Socio Giovanni Basso (nucleo di Noventa Vicentina, sezione

di Vicenza)- Av. Angelo Battistoni (nucleo di Legnago, sezione di Verona)- Socio Luigi Bertuzzi (sezione di Ospitaletto Bresciano)- Socio Gianpiero Bonomi (sezione di Ospitaletto Brescia-

no)- Socio Bruno Brebbia (sezione di Varese)- Socio Pietro Cadei (sezione di Ospitaletto Bresciano)- Av. Giovanni Colbrelli (nucleo Valle Sabbia, sezione di Salò)- M.llo 3a cl. Tullio Di Marcoberardino (sezione di Pomezia)- 1° av. Marcello Fabbianelli (sezione di Arezzo)

- Socio Renzo Facelli (nucleo Valle Elvo della sezione di Biella)- Col. Luigi Garganese (sezione di Francavilla Fontana)- M.llo sc. Pasquale Maietta (sezione di La Spezia)- Aiut. Francesco Manganelli (sezione di Grosseto)- Av. Clodoveo Mazzaferri (nucleo di Cannara della sezione di

Foligno)- Av. Mario Mazzer (sezione di Belluno)- Av. sc. Augusto Migliorini (sezione di Cameri)- Av. sc. Francesco Rota (nucleo di Valle Brembana, sezione

di Bergamo)- Socio Giuseppe Sommavilla (sezione di Belluno)- Ten. Gaetano Tacconi (nucleo di Sarrabus, sezione di Ca-

gliari)- Av. Bortolo Vallini (nucleo Valle Sabbia, sezione di Salò)- Gen. s.a. Vito Veronico (sezione di Trento)- Av. sc. Mario Zen (sezione di Bassano del Grappa)

HANNO CHIUSO LE ALI

attualitÀ

L’AAA presenta il calendario e i vincitori del Premio Douhet02 di Roberto Barberi

È arrivato a Sigonella il primo RQ-4 per l’AGS NATO05 di Gaetano Battaglia

ecoDemonstrator: un programma all’insegna della concretezza08 di Gregory Alegi

storia 

Luigi Nazari: un pilota e il suo caccia10 di Luca Nazzari

Il ritorno della Rachelina14 di Antonino Massara e Gregory Alegi

rubriche

trainer Ritorno a Lecce18 di Francesco Langella

f-35 news20 In Israele sotto Blue Flag

Antonio Duma22 di Alessandro Cornacchini e Gregory Alegi

notizie dal mondo23 libri28

legislazione, pensionistica e 29 trattamenti economici

aaa notizie

associazione arma aeronautica31

hanno chiuso le ali41

Il presidente nazionale dell’A.A.A., ricordando le elette virtù di questi commilitoni ed aggregati che ci hanno lasciato, a nome proprio e di tuttii soci esprime ai familiari degli scomparsi il più sentito cordoglio.

La Presidenza nazionale ricorda che ogni anno si potrà scegliere di desti-nare il “5 per mille” dell’IRPEF a sostegno, tra l’altro, delle associazioni efondazioni. Pertanto, sia con il Modello Unico che con il 730 – 1, saràpossibile compiere tale scelta e di conseguenza si invitano tutti i soci esimpatizzanti dell’AAA ad utilizzare tale strumento per sostenere gliimpegni e le attività che la nostra Associazione svolge nel contesto del-l’articolo 2 dello Statuto sociale. La scelta si può esprimere semplice-mente apponendo nell’apposita casella – come indicato nel facsimilepubblicato sul nostro sito web (www.assoaeronautica.it) – la propriafirma ed inserendo il Codice fiscale dell’Associazione Presidenza naziona-le 80248150585.

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Una vecchia battuta proclama che «se tu fai finta di pagarmi, io faccio fintadi lavorare.» Se questo paradosso può avere un senso nel settore privato,dove purtroppo esistono ancora molte disparità di trattamento, sarebbe

molto grave pensare di applicarlo al volontariato. Far coincidere il prezzo dellaprestazione con il suo valore significherebbe infatti accettare che un impegnogratuito debba dare risultati ridotti o di bassa qualità.

Nulla di più sbagliato.

Chi proviene dall’Aeronautica Militare sa che la scelta di difendere il proprioPaese e i propri concittadini - «perché nessuna ombra sfiori la nostra terra», se-condo la bella frase della Preghiera dell’Aviatore – non si fa per gli alti stipendie che comporta, anzi, più doveri che diritti. Dalla cura dello specialista nell’ispe-zionare un aereo al mattino all’attenzione dell’aviere VAM nel pattugliare la re-cinzione, dall’intensità con cui il controllore della difesa aerea scruta lo schermofino alla gestione dell’emergenza da parte del pilota, la professionalità è il panequotidiano di ogni militare.

Questo atteggiamento non viene meno con l’uscita dal servizio attivo.

Se in certe situazioni può prevalere la quantità dell’aiuto, anche per il volonta-rio la qualità della prestazione è più importante che mai. Questo vale per l’expilota che guida un’ambulanza da volontario come per l’ex specialista che ac-compagna la scolaresca nella visita alla base, per il segretario della più sperdutaSezione come per chi contribuisce all’ordinato svolgimento di un evento apertoal pubblico.

Innanzi tutto, le regole (e le responsabilità!) che presiedono alle varie attivitànon dipendono dalla retribuzione che si riceve per svolgerle. In secondo luogo,fare volontariato non significa passare il tempo ma dare un servizio utile appli-cando professionalità certe. Infine, il volontario non può mai servire a soddisfa-re il proprio ego inseguendo affermazioni che per un motivo o l’altro sono statenegate o interrotte.

Per farla breve: la valutazione dell’impegno deve avvenire nell’ottica del fruito-re, con lo stesso scrupolo che è richiesto in servizio – o magari di più, per com-pensare l’inevitabile differenza dei mezzi a disposizione. Né si può dimenticareche i nostri concittadini traducono il comportamento del volontario nella consi-derazione per l’organizzazione alla quale appartiene o dalla quale proviene – nelnostro caso, AAA e Aeronautica Militare.

Volontario, insomma, non deve mai far rima con dilettante.

VOLONTARIO SI, MA PROFESSIONALE

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di Roberto Barberifoto di Santo Cucé

Grande successo alla Casa dell’Avia-tore per la serata del 29 novembre,che ha visto l’AAA incoronare i

vincitori del premio letterario aerospaziale“Giulio Douhet” e presentare il calendario2020. L’evento si è subito tinto di emozio-ne quando, nel tracciare il consueto pa-norama dell’anno trascorso, il gen. s.a.Giovanni Sciandra, ha ricordato come, av-viandosi verso la scadenza del suo secon-do mandato quadriennale di presidentenazionale, questa fosse l’ultima volta nellaquale presiedeva l’incontro. Tra gli impe-gni del 2020, il gen. Sciandra ha ricordatoil centenario della proclamazione dellaMadonna di Loreto come Patrona degliaviatori, ed in particolare la sottoscrizionedi beneficienza alla quale sono stati subi-to destinati i proventi della vendita di ca-lendari durante la serata.L’importanza assunta dal Premio Douhet,

nato nel 1986 e giunto alla sua decima edi-zione, è testimoniata dalla medaglia asse-gnata dal Presidente della Repubblica aconferma del sempre crescente interessenel nostro paese verso il mondo aviatorio.Il gen. s.a. Stefano Panato, presidente dellagiuria, ha illustrato il lavoro compiuto inquesti mesi da parte degli otto giurati. So-no state ammesse al premio 46 opere, tutteedite dopo il 1° aprile 2016, di argomentoaeronautico, spaziale, storico e tecnico. Icriteri di valutazione sono stati quelli del-l’originalità, della qualità della ricerca, dellospessore letterario ma anche della vestegrafica e, non ultimo, del contributo alladiffusione della cultura aeronautica. Un la-voro lungo e delicato, ha detto Panato, percreare la necessaria graduatoria tra operespesso di livello analogo.Il gen. Panato ha dapprima elencato leopere che, pur non raggiungendo il podio,hanno comunque colpito la giuria (vedibox), creando la suspense man mano checi si avvicinava ai primi tre posti. Il premio

assoluto è andato a Francesco Baracca,una biografia, scritto da Paolo Varriale,studioso di aeronautica e consulentescientifico del Museo Baracca, che ha ri-cevuto il diploma dal capo di Stato Mag-giore, gen. s.a. Alberto Rosso. Il libro ri-scrive la vita dell’asso liberandola dalla re-torica che è andata via via crescendo in-torno alla sua vita, riportando al centrodel lavoro Baracca come uomo e resti-tuendolo a una dimensione vera e quoti-diana, dando così risalto alle qualità dellapersona nella sua vita reale. «Mi sentoonorato ed emozionato per questo rico-noscimento, che considero comunque unulteriore merito di Francesco Baracca, lacui luce si riflette evidentemente anchesui suoi biografi,» ha detto Varriale ad Ae-ronautica. «Mi preme però precisare comelavori di questo genere, sebbene abbianoun autore, siano frutto della collaborazio-ne e generosità di molti. Il mio compito èstato facilitato da enti, istituzioni, studiosie amici da ogni parte del mondo. Per tutti,

L’AAA presenta il calendario ei vincitori del Premio Douhet

ATTU

ALIT

À

In apertura l’affollata Sala Baracca della Casa dell’Aviatore ha ospitato la presentazione del calendario AAA e la cerimonia finale del 10° PremioDouhet. (foto Alessandro Bulegato) Sopra a sinistra, il gen. s.a. Luca Goretti, protagonista del recente ciclo di conferenze per le sezioni AAA,riceve il diploma di socio onorario dal presidente nazionale, gen. Sciandra. A sinistra, il gen. Rinaldo Sestili, segretario generale dell’AAA. Alcentro, a conferma del forte rapporto tra AAA e Aeronautica Militare, la serata del 29 novembre ha visto la presenza di numerosi generali a trestelle della forza armata. A destra, l’arch. Basso illustra l’approccio grafico al calendario 2020, per il quale ha preparato anche un’avvincentepresentazione. (foto Alessandro Bulegato)

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vorrei ricordare il generale Antonio Duma,vincitore nel 2010, che tre giorni addietroci ha lasciato e al quale dedico questopremio.»Il premio per la sezione storica è andato aGiovanni Massimello, socio AAA della Se-zione di Milano e già ufficiale di comple-mento a Ghedi, autore di Adriano Viscon-ti, l’aviatore di Tripoli, storia dell’asso ita-liano per tanto tempo trascurato dallastoriografia ufficiale e che in questo libroemerge, come ha scritto il gen s.a. MarioArpino nella presentazione, «in tutta lasua statura, una figura esemplare di unaviatore purissimo». L’ing. Massimello, cheaveva già scritto circa venti anni fa un’al-tra biografia su Visconti insieme al gen.Giuseppe Pesce, in questa nuova opera havoluto far emergere i tratti umani di unpersonaggio affascinante, la cui limpidaintegrità morale e il cui indiscutibile co-raggio rappresentano esempi da non di-menticare.Il premio per la sezione tecnico-scientificaè andato a Dopo Germanwings, la vita delpilota di linea, opera a otto mani di Anto-nio Chialastri, Micaela Scia lan ga, FrancescaBartoccini, Aldo Cagnoli. Il libro parte daldisastro del volo Germanwings del 24 mar-zo 2015, che ha molto colpito l’opinionepubblica mondiale, poiché il pilota ha vo-lontariamente portato a termine un suici-dio con un aereo pieno di passeggeri. L’e-vento ha minato la fiducia non solo nei pi-loti, ma nel sistema del trasporto aereo ingenerale. Partendo dall’analisi di questo in-cidente, il libro allarga la prospettiva a 360°riflettendo sulle attuali condizioni di vita e

di lavoro dei piloti di linea. Ne scaturisconoproposte per evitare, riconoscere e mitigarefenomeni di malessere tra il personale na-vigante, affinché un incidente del generenon accada mai più.Altro momento di particolare intensità èstata la consegna del diploma di socioonorario al gen. s.a. Luca Goretti, sotto-capo di Stato Maggiore, «per essersi di-stinto nelle attività di valorizzazione del

sodalizio». Sinceramente emozionato, nelringraziare il gen. Goretti ha ribadito lagrande importanza che l’AAA riveste al-l’interno della famiglia azzurra e il suo im-pegno a mantenere sempre alto il livellodi collaborazione fra la forza armata e leassociazioni.Ha quindi avuto luogo la presentazionedel nuovo calendario 2020 dell’AAA daparte di Gregory Alegi e dell’arch. Giuliano

Tutti i premiati

Oltre al vincitore assoluto e ai due vincitori di sezione, la giuria ha ritenuto di se-gnalare anche altri titoli che - per la loro qualità, originalità o interesse – si distin-guevano comunque dagli altri partecipanti. L’elenco riconosce lo sforzo compiutoda autori ed editori, ma anche dalla giuria, chiamata a compiere distinzioni spessominime tra i lavori proposti. All’interno delle diverse fasce i libri non sono presen-tati per graduatoria ma in ordine alfabetico per cognome dell’autore. RiconoscimentoGiuseppe Braga, Di questo sono fatti gli aereiLuigi Cassioli e Giovanni Del Gais, Storia e gloria delle aquileEugene Cernan e Don Davis, L’ultimo uomo sulla luna Alessandro Cornacchini (a cura di), A la chasse!Menzione specialeRoberto Battiston, Fare spazioFabo Caffarena e Carlo Stiaccini (a cura di), La fabbrica del voloCecilia Di Camillo, Francesco Di Gangi, Andrea Lanzilli (a cura di), Aeronautica Mi-litare e Firenze legame di arte e culturaMenzioneLuigino Caliaro, Signori a bordo, Ali dall’Adige al Brenta, Rosso corsa Enzo Cartapati, Il gerarca aviatore Fabrizio Chiaramonte, Le comunicazioni radio nella crociera area del decennaleCarlo Di Leo (con Giorgio Lucarelli* e **Alberto Zampieron), Una dimora tra le stelle,Space transportation system*, Robot nell’infinito cosmico ** Enrico Grassani, Elisa Deroche alias Raymonde de LarocheAlberto Trevisan e Anatoly Borovik, Assaltatori ed aerei da attacco al suolo russi esovietici

Aeronautica | 11-2019 | 3

Vincitore assoluto

Paolo Varriale, Francesco Baracca. Una biografiaOpera di notevole spessore storico e documentaristico che spicca per profon-dità di ricerca e per qualità letteraria fra la vastissima produzione letteraria esi-stente sullo stesso argomento. L’approccio scrupolosamente documentato ebasato oltre che su fonti d’archivio anche su una vasta corrispondenza privatafornisce un profilo dell’Asso per molti tratti inedita. Accanto alla dimensioneepica e mitica del Baracca aviatore, ampiamente già nota e dall’opera semmaiulteriormente arricchita, emerge con sorprendente forza la figura del Baraccauomo. Particolarmente toccante è il rapporto filiale con la madre: dapprimaispiratrice e sostenitrice nelle difficoltà e nelle titubanze degl’inizi carriera, poitrepida testimone di tante epiche imprese e infine cultrice della memoria e delmito del figliolo diventato Eroe. Opera che contribuisce significativamente alladiffusione del pensiero aeronautico nel nostro Paese e che attesta l’efficaceed innovativo impegno profuso dalla casa editrice Rivista Aeronautica – DifesaServizi S.p.A. per divulgare ed affermare la qualità delle proprie pubblicazionisia sul mercato reale e digitale.

Varriale, al centro, riceve dal gen. Rosso il premio asso-luto. A sinistra, il gen. Panato, presidente della giuria.

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Basso, socio aggregato del nucleo di Istra-na della sezione di Treviso, che ne ha cu-rato la parte grafica e ne ha realizzato,appositamente per la serata, la bellissimae originale presentazione. Per la primavolta, ha spiegato Alegi, contenuto e for-ma sono stati progettati in parallelo an-ziché in serie, a tutto vantaggio dei valoriestetici. Il calendario, la cui copertina rie-voca il centenario del volo Roma-Tokio, èdedicato agli eventi aeronautici del 1920. L’impianto è sicuramente originale: nellaparte bassa vengono riportate le tappe delvolo, con i nomi dell’epoca e i chilometripercorsi, collegate tra loro da una linearossa che idealmente vuole rappresentarela rotta seguita da Ferrarin, mentre il testoe la foto riportano l’avvenimento princi-pale del mese. Particolarmente significa-tiva la rievocazione del mese di marzo, inquanto proprio il giorno 24 marzo 1920,Papa Benedetto XV proclamò la Madonnadi Loreto «Aeronautarum Patrona», cioèCeleste Patrona di tutti gli aviatori, inonore della quale quest’anno sono iniziatii solenni festeggiamenti. Molto bello, in-fine, il disegno realizzato nel 1920 dal tre-dicenne scolaro giapponese Hisa Raikichi,della scuola elementare di Yamabushi-cho, per celebrare l’arrivo di Ferrarin, chea fianco dei petali di crisantemo, stemmaimperiale giapponese, scrive l’ideogrammaBanzai realizzato in stile decorativo. Il di-segno è tratto da uno dei due album chefurono donati agli aviatori italiani. Unacopia del calendario è stata poi donataall’addetto giapponese per la difesa presso

l’Ambasciata del Giappone a Roma, il ca-pitano di vascello Makoto Nagahiro, pre-sente alla serata in rappresentanza del suogoverno.Il gen. Rosso, dopo essersi complimentatoper l’eccellente lavoro svolto, ha ribaditoancora una volta come non esistano dif-ferenze tra chi è in servizio e chi, invece,ha cessato di indossare l’uniforme. Tutti,

senza distinzione, sono da considerarsi atutti gli effetti appartenenti all’Aeronau-tica Militare. Oggi come ieri, ha ribaditoil capo di Stato Maggiore, l’AAA ha il dif-ficile compito di mantenere vivi gli idealie i valori della Forza Armata.Nel chiudere la serata, il gen. Sciandra haformulato a tutti gli auguri di buon Na-tale e di un sereno e proficuo 2020.

L’addetto alla difesa giapponese, c.v. MakotoNagahiro, riceve dal presidente Sciandra il ca-lendario 2020, nel quale si parla ampiamentedel volo Roma-Tokio di cent’anni prima.

Premio Sezione Tecnico-Scientifica

Antonio Chialastri,  MicaelaScialanga,  Francesca Bar-toccini, Aldo Cagnoli, DopoGermanwings

Opera che con straordinariachiarezza espositiva tratta unadelle problematiche più attuali:la complessità dei processi co-gnitivi e la resilienza della men-te umana allo stress indotto dauna professione - nuova pertanti aspetti - e molto impegna-tiva quale è quella del pilota. Latrattazione scientifica e clinicaviene efficacemente affiancata

alla narrazione di svariati incidenti in cui delle patologie mentali e tanto stress lavora-tivo hanno avuto un ruolo esiziale. Altrettanto interessante e innovativa è la parte pro-positiva dell’opera che viene declinata sia sul piano psico-terapeutico sia su quellonormativo con precise proposte di adeguamento della normativa nazionale e europea.L’opera è focalizzata sul pilota di linea ma le considerazioni e le proposte sono esten-dibili a tutte le professioni, aviatorie e non, che impegnano a fondo le risorse psichichedel personale. Opera che per qualità di trattazione, per efficacia espositiva e ancheper la disponibilità di una versione in lingua inglese concorre significativamente alladiffusione della cultura aeronautica.

I quattro autori Chialastri, Scialanga, Cagnoli e Bartocciniricevono il premio dal gen. s.a. Giovanni Fantuzzi, Coman-dante Logistico A.M.

Premio Sezione Storica

Giovanni Massimello, Adriano Visconti.L’aviatore di TripoliUna ricerca storica e fotografica particolar-mente accurata e rigorosa che non si limitaalla figura di pilota e comandante corag-gioso, leale e carismatico notoriamente in-carnata dal maggiore Adriano Visconti mache, per la prima volta, ne approfondiscegli aspetti legati alla giovinezza, alla fami-glia ed alla storia personale. Ciò conferisceall’opera un penetrante contenuto narrativoche appassiona il lettore, suscitando sen-timenti di vicinanza e ammirazione per ungiovane italiano destinato a divenire, per lasua tragica e ancora non totalmente chia-rita fine, una figura emblematica dell’aero-nautica italiana nella temperie della secon-da guerra mondiale.

Il presidente nazionale, gen. Sciandra, a si-nistra, premia l’ing. Massimello, a destra.Al centro, il gen. Panato.

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di Gaetano Battaglia

Il 21 novembre scorso è atterrato sul-la sua base aerea di Sigonella il pri-mo dei cinque aeromobili a

pi lotaggio remoto Northrop GrummanRQ-4D del progetto NATO Allied GroundSurveillance (Sorveglianza del territoriodell’Alleanza). L’aeromobile, di proprietàdell’Alleanza Atlantica, era decollato ilgiorno precedente dalla base aerea diPalmdale, in California, e ha volato per22 ore fino alla base siciliana, dove ini-zierà una serie di prove di verifica peraccertarne la totale rispondenza ai re-quisiti richiesti dalla NATO. L’arrivo dell’aeromobile a Sigonella fa se-guito ai due fondamentali eventi occorsiil 24 ottobre a Roma, dove presso la Casadell’Aviatore è avvenuta la consegna dellaMilitary Type Certification del sistemaAGS da parte del gen. isp. c. Basilio DiMartino, direttore della Direzione Arma-menti Aeronautici e della Aeronavigabi-lità (Armaereo o DAAA) al brig. gen.Volker Samanns, general manager dellaNATO Ground Support ManagementAgency (NAGSMA). Nel corso della stessacerimonia, il gen. b.a. Fabio Sardone, Ca-po Ufficio Generale per la CircolazioneAerea Militare ha consegnato al brig. Gen.Phillip A. Stewart, comandante della For-za NATO AGS, la comunicazione del no-minativo radio, MAGMA, che l’ICAO haassegnato al sistema per poter operarenegli spazi aerei e separarsi dagli altritraffici aerei. Ambedue questi obiettivisono stati raggiunti grazie al lavoro svoltodall’Italia, in particolare dall’AeronauticaMilitare.

Non appena la forza sarà completamenteschierata e avrà completato le prove di ve-rifica, tali attestati permetteranno di poteroperare. Si tratta di un risultato tanto piùimportante se si considerano le difficoltàche nel recente passato portarono la Ger-mania – oggi secondo contributore del-l’AGS dopo gli Stati Uniti – a dover cancel-lare il programma EuroHawk, basato sullostesso RQ-4 ma risultato non integrabilenella struttura del traffico aereo europeo. Il programma AGS è finanziato da 15 na-zioni NATO, tra cui l’Italia che ne è il terzocontributore, e avrà la sua base principa-le, operativa e logistica, a Sigonella dadove potrà coprire ampi settori operativi.Nella sua configurazione finale l’AGS saràbasato su cinque Northrop Grumman RQ-4D di origine statunitense, che derivanodal precedente Global Hawk Block 40.

Le origini

Le origini del programma risalgono aglianni Ottanta, in piena Guerra Fredda,quando l’Alleanza Atlantica ravvisò la ne-cessità di acquisire informazioni vitali suimovimenti, in profondità, di grossi con-vogli in caso di attacco da parte delle for-ze del Patto di Varsavia. Il problema ven-ne poi ripreso dal Comitato di Pianifica-zione della Difesa della NATO nella riu-nione del maggio 1992, alla luce dellamutata situazione mondiale e delle nu-merose crisi che si erano aperte nel mon-do, dove la NATO era chiamata ad inter-venire quale braccio operativo delle Na-zioni Unite. Il Comitato stabilì l’esistenzadi un preciso requisito di capacità di sor-veglianza del territorio, complementare aquella dell’AWACS che ha il compito disorveglianza dei cieli. Il progetto venne

È arrivato a Sigonella il primo RQ-4 per l’AGS NATO

In apertura, il primo RQ-4D della NATO atterra sull’aeroporto di Sigonella, sua futura base ope-rativa. (NATO) Sopra, il gen. isp. c. Basilio Di Martino consegna la certificazione militare dell’RQ-4D, documento fondamentale per l’operatività del sistema NATO AGS. (Aeronautica Militare)

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quindi approvato dal Consiglio Atlanticodel dicembre 1992 e, nel giugno 1993prese vita un gruppo “ad hoc” che, nel suolavoro di studio del progetto, doveva te-nere in conto quanto veniva già svilup-pato in Francia, Italia, Regno Unito e StatiUniti. Il gruppo prospettò due soluzioni:- sistemi a bassa quota basati su elicot-

teri Horizon (FR) e Creso (IT) con radarMoving target indicator (MTI) per areedi responsabilità a livello brigata/divi-sione;

- sistemi ad ala fissa Astor (UK) e JStars(US) che con capacità Synthetic Aper-ture Radar (SAR) e MTI potevano copri-re l’area di responsabilità a livello corpod’armata e oltre.

Tali requisiti tecnici avrebbero dovutosoddisfare quelli operativi di situationawareness, pianificazione di manovre edi attacchi, acquisizione degli obiettivi evalutazione dei danni.Sulla base dei risultati del gruppo “adhoc”, nel novembre 1994 i Direttori Na-zionali degli Armamenti decisero di costi-tuire una struttura di progetto con ilcompito di condurre un’approfonditaanalisi e proporre la soluzione percorribi-le. Fin dall’inizio si prese in considerazioneuna capacità AGS basata su uno o piùvettori esistenti o in via di sviluppo neipaesi alleati includendo anche sistemi ra-dar statunitensi ed europei che poi con-fluirono nel Transatlantic CooperativeAGS Radar (TCAR).Nel 2004 venne proposta una flotta mistadi Airbus A321 e di APR Global Hawk,equipaggiati ambedue con il TCAR. La ri-duzione delle risorse finanziarie destinatealla difesa degli anni successivi portò, nel

A sinistra, sulla coda del primo RQ-4D giunto in Italia si nota la Matricola Temporanea (MT) rilasciata da Armaereo al sistema Global Hawk,che transiterà alla tradizionale Matricola Militare al termine delle prove di prestazioni del sistema. (NATO) A destra, il Global Hawk in rullaggiomostra gli impennaggi a V e lo scarico del turbofan Rolls-Royce AE3007. La dotazione complessiva prevista è di cinque macchine. (NATO)

Northrop Grumman RQ-4D

Il Northrop Grumman RQ-4D è un aeromobile a pilotaggio della famiglia GlobalHawk, il più difuso esponente della sofisticata e complessa categoria High AltitudeLong Endurance (HALE), caratterizzata appunto dalla capacità di operare ad altaquota e restare in volo per lungo tempo. Questo si traduce nella possibilità di vo-lare al di sopra di molto traffico aereo civile, nella difficoltà di essere colpito e nellamaggior area osservabile. In servizio dal 2001, il Global Hawk ha stabilito nel 2014 un primato di durata di oltre34 ore ed è stato ordinato da sette clienti. L’USAF, primo utilizatore, ha ricevuto si-nora 45 macchine in quattro standard (Blocchi 10, 20, 30 e 40), ma la versione piùnumerosa sarà la MQ-4C Triton, della quale la US Navy prevede di ricevere 70 mac-chine. Gli altri clienti attivi sono Australia, Corea del Sud, Giappone e NATO, mentreun settimo, la Germania, ha cancellato il proprio ordine. Northrop Grumman ha direcente dichiarato di aver portato la capacità produttiva a 12 macchine/anno.

Motore turbofan Rolls-Royce AE 3007H

Spinta 3.447 chiliApertura alare 39,8 mLunghezza 14,5 mAltezza 4,7 mPeso 6.781 kgPeso max. al decollo 14.628 kgCapacità di carburante 7.847 kgCarico pagante 1.360 kgVelocità 575 km/oraRaggio d’azione 16.113 kmQuota di tangenza 18.300

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Un RQ-4D durante le prove di volo iniziate negli Stati Uniti nel 2015

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2007, alla decisione finale di semplificareil progetto con l’adozione di un unico vet-tore, l’APR HALE Global Hawk Block 40, de-nominato dalla NATO RQ-4D, apposita-mente modificato per rispondere a precisirequisiti operativi chiesti dall’AlleanzaAtlantica. Per l’implementazione del pro-gramma fu costituita un’agenzia “ad hoc”,la NATO Alliance Ground Surveillance Ma-nagement Agency (NAGSMA). Nel corso degli anni sono stati eseguitinumerosi test del velivolo e sono statecreate anche le componenti terrestri qualila Mobile General Ground Station (stazio-ne di terra mobile, MGGS) e la Transpor-table General Ground Station (TGGS, sta-zione di terra trasportabile). Nel 2015l’AGS ha partecipato con successo all’e-sercitazione Trident Juncture gestendo lapartecipazione dalla NATO AGS CapabilityTestbed in Olanda. Sono quindi seguitinumerosi test per lo sviluppo delle capa-cità del sistema, inclusa una missionecontrollata da remoto dalla base operati-va principale di Sigonella.

Presente e futuro

Con l’arrivo del primo dei cinque aeromo-bili che costituiranno la forza AGS a Si-gonella si è dato, quindi, avvio alla fasefinale per il raggiungimento della pienaoperatività del reparto nel 2021. Il siste-ma consisterà di una componente aerea,una terrestre e di una di supporto. Essofornirà sorveglianza permanente di vastearee di territorio e di mare in manieracontinua e ogni tempo. Garantirà situa-tional awareness ai comandanti delle

forze schierate sul terreno di operazioni.Contribuirà a tutta una serie di missioniquali la protezione delle forze schieratesul terreno e delle popolazioni civili, ilcontrollo e la sicurezza dei confini, la lot-ta al terrorismo, la gestione delle crisiumanitarie, l’assistenza in caso di disastrinaturali.L’Italia, terzo paese contributore dopoStati Uniti e Germania, fornire anche labase principale operativa di Sigonella e ilcontributo per rendere operativo il siste-ma. Francia e Regno Unito contribuisconoal progetto “in natura”, la prima con ilproprio sistema APR Heron TP, che pro-prio da Sigonella operò durante le opera-zioni contro la Liba del 2011-12, e la se-conda con l’aereo Sentinel, scaturirodall’Astor attraverso l’installazione di ra-dar SAR/MTI sulla cellula del bireattoreBombardier Global Express. A partire dal 2018 sono iniziati a Sigonellai lavori di costruzione delle infrastrutturepermanenti del progetto e l’addestramen-to di piloti, analisti ISR, operatori dei sen-sori e manutentori come primo passo versola creazione sul posto di un Centro Adde-strativo Principale AGS che ospiterà 22istruttori e di un sistema di simulazionecon una capacità di addestramento di 80persone all’anno. A regime Sigonella ospi-terà per l’AGS 550 persone oltre ad alcunielementi di staff che opereranno dal Quar-tier Generale della NATO a Mons (Belgio)e dal Comando Alleato Aereo a Ramstein(Germania), che saranno responsabili del-l’efficace integrazione operativa delle ca-pacità AGS della NATO.

Come gli E-B di Geilenkirchen, anche gli RQ-4D sono gestiti da un apposito ente NATO, in questocaso la NAGSMA. (NATO)

Predator italianoperso sulla Libia

Il 20 novembre sono state diffusesui social immagini dei resti di unMQ-9 Predator B italiano caduto nelnord-ovest della Libia, nei pressi diTarhouna. Al momento di andare instampa, la ricostruzione della vicen-da presenta ancora numerose in-certezze. Secondo il secco comuni-cato stampa diffuso dal ministerodella Difesa italiano, il drone sareb-be stato vittima di un guasto tecni-co mentre era impegnato in una«missione a sostegno dell’operazio-ne Mare Sicuro». Il generale KhalifaHaftar, la cui Libyan National Armycontrolla la zona, si attribuisce inve-ce il merito della sua distruzione. Arendere più complessa la valutazio-ne della rivendicazione di abbatti-mento vi sono le considerazioni tec-niche sulla difficoltà per le milizie diavvistare e colpire un drone operan-te a media quota, salvo naturalmen-te che non vi sia stato l’aiuto di unadelle numerose forze straniere pre-senti nel paese. I Predator italianisono operati dal 32° Stormo, attra-verso il 28° Gruppo di Amendola e il61° Gruppo di Sigonella. (GA) fotoInternet

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ecoDemonstrator: un programma all’insegna della concretezza

Testo e foto di Gregory Alegi

«Èin partenza dal gate E9 il voloBOE 1119 per il futuro.» An-che se l’annuncio non è mai

stato fatto, l’evento Boeing ecoDemon-strator era ambientato proprio per darela sensazione di un viaggio aereo. Appun-tamento all’aeroporto, terminal 2, al ban-co D 899.1 per il rilascio della carta d’im-barco. Trasferimento al gate, con annessocontrollo di sicurezza e dei documenti.Passeggiata fino all’uscita E9, dove dopoun’ulteriore verifica della carta d’imbarcoci si incammina lungo la passerella per ar-rivare fino al Boeing 777-200 parcheg-giato sull’aeroporto di Francoforte.Oggi però quell’aereo non decollerà: ilBOE 1119 non è un vero volo, ma il codiceassegnato alla presentazione europea delprogramma per lo sviluppo del program-ma che punta a provare in volo nuovetecnologie per quelle che Boeing defini-sce «sfide del mondo reale»: ridurre l’im-patto ambientale dell’aviazione, miglio-rare la sicurezza e rendere il volo piùconfortevole. Tre aspetti che coprono al-trettanti àmbiti cruciali per la sostenibi-lità a lungo termine del trasporto aereo.Sono sfide in qualche modo presenti dasempre, ma rese ancor più urgenti dallaprospettiva del raddoppio del traffico ae-reo mondiale nel giro di 15-20 anni. Permantenere stabile l’impatto complessivo -prima ancora che diminuirlo - sarà neces-sario dimezzare quello unitario, nonchéespandere la definizione dell’impatto dallesole emissioni durante il singolo volo fino

a comprendere l’intero ciclo di vita, dallacostruzione alla demolizione. A questo siaggiunge la diffusa sensibilizzazione per itemi ambientali, con conseguenze semprepiù visibili. «Ci sono politici che non volanopiù», ha sottolineato nel proprio interventoPierre Dominique Prümm, direttore esecu-tivo dell’aeroporto di Francoforte, che coni suoi 46.000 movimenti e 6,4 milioni dipasseggeri al mese è tanto sensibile allavariabile ambientale da diventare partnerdell’evento, al quale ha riservato un’interaala del terminal 2. Il ruolo dell’aeroportospiega perché accanto al grande aereo vifossero tante proposte di soluzioni infor-matiche per ottimizzare l’attività di com-pagnie aeree e aeroporti, anche in Italia.

La Inform Software di Aachen, per esem-pio, ha collaborato con Aeroporti di Romaper la gestione dei flussi dell’hub, mentreJeppesen, la controllata Boeing dei servizidi navigazione, ha lavorato con SEA a unprogramma EU per ottimizzare le opera-zioni di Malpensa.È in questo quadro che si inserisce il pro-gramma ecoDemonstrator, un contributoche mira a «ripulire l’intero ecosistemadell’aviazione», ha detto Martin Donnelly,presidente di Boeing Europe e padrone dicasa dell’evento. «Sappiamo che c’è an-cora molto da fare. Sappiamo di non ave-re tutte le risposte, ma sappiamo chedobbiamo essere parte della conversazio-ne» per trovarle. Per pura coincidenza, lo

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In apertura, il 777-200 ecoDemonstrator pronto per la visita. Boeing ha organizzato la presen-tazione europea del programma come un volo. Sopra, mentre molte ricerche si concentrano suaerei di forme avveniristiche molto lontani dalla realizzazione pratica, il programma EcoDe-monstrator si distingue per la sua concretezza e applicabilità agli aerei già esistenti. (NASA)

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stesso giorno dell’evento la rivista ameri-cana Aviation Week assegnava al pro-gramma uno dei suoi prestigiosi LaureateAwards. Guai però ad aspettarsi soluzioni avveni-ristiche come aerei tutt’ala, ad ala anulare(i cosiddetti “Prandtplani”, ad altissimaefficienza aerodinamica) o a propulsioneelettrica a pannelli solari: queste tecno-logie rivoluzionarie sono ancora moltolontane dall’applicazione pratica su vastascala. L’approccio evolutivo del program-ma ecoDemonstrator traguarda piuttostotecnologie di immediata applicazione,ciascuna delle quali può contribuire a ri-durre un aspetto specifico. Il 777-200 giunto in volo da Seattle usan-do biocombustibile è solo la più recenteiterazione del programma. Tra le 50 tec-nologie visibili salendo a bordo, in una ca-bina semivuota e perciò ancora più spa-ziosa, balzano all’occhio quelle relative alconfort del passeggero (18 in tutto), men-tre sono meno visibili quella relative allacondotta del volo (13), ai materiali (7) e

all’aerodinamica e ai comandi di volo (4).La prima categoria ruota attorno al con-cetto di smart cabin e ha visto la parte-cipazione di molte aziende tedesche, so-stenute da contributi statali alla ricerca.In questo caso Boeing mira a sviluppareun’architettura elettronica che permettadi collegare e gestire tutti gli elementi in-terni: con un solo comando, magari su undevice portatile, un assistente di volo po-trà gestire la posizione di tutti sedili o tro-vare a colpo sicuro le bevande nei carrel-lini, regolare la temperatura nelle variezone della cabina. Altre innovazioni per-mettono di sterilizzare la toilette con rag-gi ultravioletti, di eliminare gli altoparlan-ti facendo vibrare direttamente i rivesti-menti interni o addirittura di proiettareimmagini sul soffitto. Sotto il profilo am-bientale si va dal riciclare il titanio (chesiano scarti di lavorazione o elementi re-cuperati dalla demolizione) come polveriper la stampa 3D fino al riuso della mo-quette, un materiale di consumo che disolito finisce in discarica, dallo sviluppo di

primer senza cromati alla sostituzione delgas Halon nei sistemi antincendio. Vi sonopoi flap automatici e generatori di vorticia memoria di forma, che si attivano oscompaiono autonomamente seguendo lecondizioni di volo. Nei primi sei anni il programma ha valu-tato 112 diverse tecnologie, delle quali 40sono in produzione, 51 sono ancora incorso e 21 sono state accantonate. Cosìnel 2012 su un 737-800 furono speri-mentate le nuove winglet poi messe inproduzione sul Max, per passare quindi al787-8 (nel 2014), 757 (2016, che alla finedel ciclo di voli è stato demolito per stu-diare il miglior riutilizzo dei materiali),Embraer 170 (nel 2016, prima dell’allean-za strutturale tra i due costruttori) e 777cargo (2018, con il gigante del trasportomerci Federal Express).Quando la visita – pardon, il volo virtuale –finisce, l’impressione finale è quella dellagrande concretezza: le soluzioni mostratepotrebbero davvero finire sugli aerei di lineadei prossimi anni, senza troppo clamore.

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A sinistra, l’aeroporto di Francoforte, partner dell’evento anche per l’importante partecipazione di aziende tedesche, ha dedicato all’eventoun’ampia zona del Terminal 2, alla quale si accedeva con un’apposita carta d’imbarco. A destra, la possibilità di proiezioni sul cielo della cabinaè una delle tante proposte per migliorare l’esperienza del volo.

Dalla Cina alla ricerca

La scelta di sperimentare su un vecchio 777 dimostra l’applicabilitàdelle tecnologie alle macchine attuali, senza aspettare soluzioni chereinventano l’aereo.L’attuale ecoDemonstrator è un 777-200 con quasi vent’anni di voloe 17.000 cicli sulle spalle. Costruito nel 2000 con numero di costru-zione 29747 e motori Pratt & Whitney PW4090, fu consegnato allaAir China in una configurazione con 30 posti in prima classe, 63 inpremium economy e 217 in economica. Messo in servizio nel gen-naio 2001 con l’immatricolazione B-2068, ha volato fino all’agosto2018. Dopo essere stato parcheggiato per cinque mesi sull’aeropor-to di Pechino, è stato riacquistato da Boeing per destinarlo al pro-

gramma ecoDemonstrator. Nel dicembre 2018 ha quindi assunto l’immatricolazione statunitense N772ET e ricevuto la nuovalivrea. Oggi vola in categoria “Experimental”, per attività di ricerca e sviluppo, esibizione e ricerca di mercato. (Foto Boeing)

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di Luca Nazzari

Aereo e pilota formano un connubiomagico, inspiegabile, soprattutto inguerra. Questa è la storia di un pi-

lota, il maresciallo Luigi Nazari, uno deitanti “normali eroi” che, senza clamori,

hanno “semplicemente” fatto il loro dove-re, onorando sempre la divisa che indossa-vano. E co-protagonista è un aereo: unMacchi C.200 Saetta, un aereo che nellaprima fase della guerra poteva competerecon molti caccia coevi. Di questo cacciamonoplano furono costruiti 1.153 esem-plari, utilizzati dalla Regia Aeronautica suquasi tutti i suoi fronti di guerra. Spesso in guerra le storie di macchine, diuomini e di imprese si rincorrono e s’in-trecciano secondo le trame di un destinoindecifrabile, come nel caso di Nazari edel “suo” Saetta 372-6! La foto di questoaereo appare spesso su riviste e libri cheparlano del Macchi C.200. Nel 2018 lastessa Aeronautica Militare lo ha ripropo-sto con foto di grande formato nella mo-stra itinerante che ha accompagnato glieventi celebrativi del 95° anniversariodella fondazione. A noi piace pensare cheil fotografo lo abbia immortalato inquanto fresco protagonista di un’impor-tante missione. E forse è davvero così per-chè Nazari si guadagnò una medagliad’argento al valor militare per i voli tra il1940 ed il 1941 su Mediterraneo, Greciae Jugoslavia. Ma chi era Luigi Nazari? Nato a Legnanoil 16 novembre 1911, conseguì il brevettodi pilota il 19 settembre 1930 e quellomilitare il 14 dicembre successivo pressola Scuola Caccia. Il 12 gennaio 1931 fuassegnato alla 79a Squadriglia del 1°

Stormo di Campoformido, comandata dalcap. Giorgi, presso la quale rimase circaotto mesi. Lasciato il servizio nel 1934 permotivi familiari, il 16 settembre 1934prese parte al celebre volo di nove idro-veleggiatori lanciati dal Campo dei Fioridi Varese. Tornato in Aeronautica, fu as-segnato alla 85a Squadriglia del XVIIIGruppo del 3° Stormo Caccia. Dal gen-naio 1936 passò alla 150a Squadriglia delII Gruppo del 6° Stormo, prima a Cam-poformido e poi a Udine. Nell’aprile 1938Nazari fu inviato in Spagna, prestandoservizio con la 32a Squadriglia del VIGruppo, rientrando dopo quattro mesi, il25 agosto 1938, questa volta per essereassegnato alla 364a Squadriglia del 150°Gruppo del 53° Stormo, a Torino-Caselle.Dopo circa un anno passò quindi allaScuola Bombardamento di Malpensa.Il 26 aprile 1940 rientrò al II Gruppo del6° Stormo Caccia, prima alla 151a Squa-driglia e poi alla 372a Squadriglia. Il climadi questo periodo è ben catturato da al-cuni estratti del diario di Nazari.

9 marzo 1941

Dopo la preparazione di ieri, oggi è scat-tata l’offensiva delle truppe a terra. Alletredici decollo per scorta bombardieri S.79 e BR.20 a Mazani e Pesari. Sull’obbiet-tivo incontriamo una formazione dellaRAF di 20 e più Gloster Gladiator che cer-cano di attaccare i bombardieri. Li inter-

In apertura, alcuni avieri spingono il MacchiC.200 con i codici 372-6, gli stessi citati il 21aprile 1941 da Nazari nel proprio diario. So-pra, Nazari davanti a un Fiat CR.1 della 2a

Squadriglia Allenamento della Scuola Cacciadi Aviano nell’aprile 1931.

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STO

RIA

Luigi Nazari: un pilota e il suo caccia

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cettiamo e li attacchiamo decisamente.Dopo la prima puntata i Gloster si spar-pagliano e così ognuno di noi cerca il suobersaglio. Ho nel collimatore un Glostermimetizzato. Sparo mentre egli esegueuna strettissima virata a destra per sfug-gire. Il mio aereo è molto più veloce delsuo e il Gloster, meno veloce, può strin-gere di più la virata. Eseguo una viratacabratissima a destra ed esco dalla vira-ta in picchiata perché ho davanti a meun altro Gloster. Posso lanciargli unalunga raffica. La mia mitragliatrice di si-nistra si inceppa. Non ho tempo di ten-tare di disincepparla perché intorno pio-vono apparecchi amici e nemici. A circa700 metri riesco a collimare un Gloster egli sparo sino a 200 metri di distanza unaraffica con la sola mitragliatrice destra.Sono molto teso e mi sembra di sudare.Dal retrovisore vedo un’ombra dietro allamia coda. Volto indietro rapidamente latesta mentre inizio una fortissima cabra-ta. Riconosco dietro a me un altro Mac-chi. Non vedo più nessuno. Il Macchi siaffianca a me e riconosco il Ten. Pittonidella mia squadriglia. Il combattimentosi è risolto in pochi minuti. Giriamo unpo’ e scorgiamo gli apparecchi del nostrogruppo che si stanno riunendo e anchenoi riprendiamo il nostro posto. A terraanimate discussioni. Nessun danno aibombardieri. Il Ten. Pittoni mi dice chequando ho attaccato l’ultimo Gloster siè messo alle spalle per proteggermi la co-da e dice che ha visto chiaramente giun-gere a segno i miei colpi. Più tardi le no-tizie giunte dalle linee indicano l’abbat-timento di due Gloster. L’equipaggio diun S.79 su cui volava il ministro Ciano,

reclamerebbe per sé l’abbattimento di unGloster? Colpi sparati 198 quasi tutti conla sola mitragliatrice di destra.

22 marzo 1941

È notte fonda quando ci riportano al cam-po. Stanno già scaldando i nostri motori.Subito una riunione per definire i partico-lari di una azione molto importante. Sitratta di distruggere al suolo gli aerei dellaRAF che sono dislocati sul campo di Para-mithia. Caccia e bombardieri Wellington eBlenheim. Una grossa formazione di Br20oltre che con bombe normali anche conbombe ritardate a intervalli di tempo. Duesquadriglie del nostro gruppo Asso di Ba-stoni faranno da protezione ai bombar-dieri e ai sei Macchi che, appena sganciatele bombe dei Br20 si butteranno per unmitragliamento a volo radente sugli ap-parecchi che sono parcheggiati. Sonoscelto tra questi sei. Partiamo alle primeluci. I Br fanno rotta diretta così che daCorfù vengono segnalati, tanto che a Pa-ramithia siamo accolti dal fuoco di unanutritissima contraerea. Inoltre i cacciahanno fatto in tempo a decollare. Ciaspettano. I Br 20 sganciano fallendo l’ae-roporto e le bombe cadono nelle immedia-te vicinanze. I Gloster intervengono. IMacchi di scorta li attaccano mentre noisei ci buttiamo a volo radente. Facciamoil nostro passaggio mitragliando mentreabbiamo in coda due Gloster che ci attac-cano. Con una poderosa cabrata li stac-chiamo ma più in alto ne troviamo altricon cui ingaggiamo un combattimentomolto frazionato. Me ne trovo uno che èin virata e gli invio una lunga rafficaquando l’ho nel collimatore. Il Gloster si

rovescia e sparisce sullo sfondo del terre-no. Mentre ci raggruppiamo vedo a terraalcune colonne di fumo nero e rientriamoinsieme ai nostri protettori. Ho sparato242 colpi. A terra siamo nervosi e arrab-biati. L’azione non è riuscita secondo ilnostro intendimento e viene subito presala decisione di ritornare noi soli, senza ilbombardamento, arrivando verso le 13,30cercando di sorprenderli nei momenti vi-cino ai pasti quando l’attenzione è un po’allentata. Rifornimento ai nostri apparec-chi e alle nostre armi. Noi sei questa mat-tina abbiamo potuto vedere magnifica-mente la posizione e il decentramento de-gli apparecchi nemici e quindi andremo acolpire bersagli ben identificati e ben im-pressi nella nostra memoria, dando la pre-ferenza agli aerei da bombardamento. De-colliamo e come stamattina, le altre duesquadriglie del nostro gruppo ci proteg-geranno durante il nostro attacco a voloradente. Ci viene però ordinato di fare unsolo passaggio. Facciamo un largo giro sulmare verso sud in modo da non essere se-gnalati e poi puntiamo su Paramathia co-me se venissimo da Atene. Il piccolo truc-co funziona e noi sei piombiamo sul cam-po in piena velocità. Ognuno di noi haavuto il tempo, durante l’affondata, discegliere il suo obbiettivo. Mi sono sceltoun Wellington che centro perfettamente ementre lo sorvolo, vedo sagome umaneche si buttano a terra mentre la contrae-rea incomincia a sparaci da tutte le parti.Un’impennata ci porta in pochi secondifuori tiro e mentre raggiungiamo i nostriprotettori possiamo vedere il risultato delnostro passaggio. Due Wellington e unGloster bruciano e le fumate nere salgono

Piloti della 372a Squadriglia davanti a un C.200

Nazari, qui accanto a un caccia Fiat CR.32della 32a Squadriglia, prestò servizio in Spa-gna per circa quattro mesi.

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nel cielo. Siamo ancora in vista del campoquando vediamo distintamente dellegrandissime esplosioni. Atterriamo a Lec-ce soddisfatti. Siamo stanchissimi, maquando nel pomeriggio un nostro ricogni-tore ci porta le fotografie fatte dopo lanostra incursione, la stanchezza scomparee siamo tutti euforici. Ho sparato 275 col-pi. Risultato della giornata: nel combatti-mento del mattino risultano da noi ab-battuti due Gloster sicuri ed uno proba-bile. Nella nostra incursione delle 13,30,risultano incendiati a terra due Welling-ton ed un Gloster. Ma non è tutto. Sapre-mo dagli informatori che quando abbia-mo incendiato i due Wellington questierano carichi di bombe e l’incendio deglistessi ha provocato l’esplosione dellebombe che a loro volta hanno fatto esplo-dere le bombe accatastate vicino a questiapparecchi per fenomeno di simpatia cau-sando gravissimi danni. Si spiegano cosìle esplosioni che avevamo notate quandoiniziavamo il nostro rientro. A sera rientroa Brindisi.

19 aprile 1941

Decollo per mitragliamento mezzi moto-rizzati sulla strada Kalipaki-Janina: au-

tomezzi e veicoli di ogni genere al nostropassaggio sono fermi – distinguo netta-mente figure umane che saltano a terrae fuggono. Mi rimane impresso un grossopullman giallo/marrone che non si accor-ge che stiamo mitragliando e al rumoredei nostri aerei, corre zizzagando fer-mandosi subito quasi rovesciandosi con-tro il pendio della montagna. Un’occhia-ta ai miei strumenti mi indica che la tem-peratura dell’olio sale rapidamente. Die-tro-front immediato perché vedo chedall’anello radiatore dell’olio ho una forteperdita. Chiudo il rubinetto escludendo ilradiatore dal circuito dell’olio. Sono inmezzo alle montagne e a molti chilometridalle nostre linee perciò devo fare unarapida salita in quota perché il tragittosino a Valona è tutto di alte montagneinnevate. Sorveglio attentamente la tem-peratura che a un certo punto, nono-stante sia molto alta, si è stabilizzataanche perché raggiunta la quota che mibasta tengo il motore a bassissima po-tenza. Ho l’impressione che durante il mi-tragliamento abbia ricevuto da terraqualche colpo di mitraglia. Comunque,tutto mi va bene e atterro regolarmentea Valona. Con i motoristi di una squadri-

glia di cui sono involontario ospite esa-miniamo il danno. Infatti, una pallottolaha lesionato il radiatore. La sua imme-diata esclusione dal circuito di lubrifica-zione mi ha permesso di evitare peggioriguai. Mi sostituiscono il radiatore e neltardo pomeriggio rientro a Brindisi. Hosparato 324 colpi.Fu in questo periodo che volò con il C.200numero 6, appunto il 372-6 della celebrefoto. Nel suo diario, Nazari parla così delsuo caccia.

21 aprile 1941

Decollo su allarme. Gli apparecchi avvista-ti sono tedeschi. Parto per Lecce da dovepartiremo per un’azione in Grecia, ma ilmio fedele Saetta questa volta deve averrisentito degli sforzi della mia intensa at-tività e in particolare dell’inconvenientedel 19 per cui il mio motore ha dovutofunzionare in condizioni di emergenza.Morale: arrivo faticosamente a Lecce colmotore grippato. I miei compagni di squa-driglia vanno in azione e io ritorno a Brin-disi con un altro apparecchio in attesa delcambio del motore al mio 372-6.L’attività bellica di questo periodo fu cosìriassunta dal suo comandante di squadri-glia in una relazione per il comandante distormo. «Il M.llo Nazari Luigi è dal febbraio 1941effettivo alla squadriglia. Già combat-tente in Spagna, la sua anzianità di volo,l’esperienza acquisita su altri fronti, ilsuo spirito ardente e giovanile lo pone-vano immediatamente all’altezza dei mi-gliori piloti del reparto. Con altro tipo diapparecchio era già entrato in azione siasul fronte greco che su quello egiziano

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Il National Museum dell’USAF, sulla base di Dayton, espone questo C.200 restaurato in Italiatrent’anni fa nei colori di un esemplare in servizio proprio con la 372a Squadriglia. (Foto NMUSAF)

A sinistra, nell’ampio servizio ufficiale dedicato alla 372a Squadriglia il maresciallo Nazari compare in perfetta tenuta di volo mentre si preparaper una missione. A destra, il Gloster Gladiatior conservato in condizioni di volo dalla casa costruttrice e oggi ancora volante con la ShuttleworthCollection. Il Gladiator fu tra gli aerei affrontati dalla Regia Aeronautica nei cieli della Grecia. (BAE Systems)

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dell’Africa Settentrionale. Nei numerositrasporti sul mare e sul deserto avevaaffinato le sue qualità di navigatore pro-vato. Nel marzo inizia il ciclo intenso esistematico delle azioni su fronte greco.Sono dapprima crociere e scorte diretteche egli compie. Gli obiettivi distano dal-le basi di partenza centinaia di chilome-tri, i vasti tratti di mare aperto che oc-corre superare ogni volta, le condizionidel tempo spesso sfavorevolissime ren-dono pericolosa la navigazione. Il M.lloNazari tiene il suo posto di gregario se-reno con assoluta sicurezza, disciplinato,attento. Con mano sicura porta il suovelivolo nelle più difficili condizioni. Ilgiorno 9 marzo la caccia avversaria at-tacca in forza e di sorpresa nostra for-mazione da bombardamento scortatache si era addentrata profondamenteall’interno del paese nemico. Fulminea èla reazione dei nostri caccia, dal rapidofurente combattimento il nemico si ritiracon gravi perdite. Il M.llo Nazari con ac-canito ardimento si contende la preda.Nei giorni 22 marzo due volte ed ancorail giorno 26 la caccia nostra porta il suoattacco distruttivo sul ben munito e lon-tanissimo aeroporto nemico di Pa-ramythia. In violenta affondata sino apochi metri da terra i nostri cacciatoriscaricano sui velivoli lunghe micidialiraffiche di mitragliatrice. Il M.llo Nazarinon cura il pauroso fuoco da terra né laminaccia di caccia nemici, colpisce nelsaettante passaggio ripetutamente, cir-condato dalle forze avversarie, si disim-pegna brillantemente e attacca a sua

volta con leonina bravura. La sua atti-vità non ha sosta dopo la breve paren-tesi Jugoslava che lo vede ripetutamentein azione, è di nuovo sul fronte greco do-ve il nemico accenna a cedere. In tre suc-cessivi mitragliamenti sulle strade di Ka-libachi-Jannina e Perama dà prove mi-rabili di insuperabile ardimento. Si lanciaintrepido sino a pochi metri da terra – lecolonne in marcia verso il sud vengonofrantumate. La sua complessa attività sicompendia nei seguenti dati: 62,30 oredi volo -24 azioni – tre combattimenti –sei mitragliamenti - tre velivoli abbattutiin cooperazione col gruppo ed altri col-piti e distrutti al suolo. Magnifica figuradi combattente intrepido – audace – va-loroso.»L’8 luglio 1941 cambiò ancora reparto,passando alla 385a Squadriglia, a Sarzana.Verso la fine dell’anno, a seguito di unamalattia contratta per causa di servizio,Nazari fu nominato istruttore e inviatoalla Scuola di pilotaggio di 2° periodo eaddestramento caccia terrestre, a Casti-glione del Lago, dove prestò servizio nel2° Reparto Volo sino all’armistizio dell’8settembre 1943. Sempre sul suo diario, inquei giorni Nazari commentò l’annunciocon queste parole: «Fine della tragedia.Delusioni e amarezze. Rimpianto di tantie tanti amici perduti». Quando la Repubblica Sociale Italianacreò la propria Aviazione Repubblicana,Nazari vi aderì, prestando servizio al Re-parto Aero Collegamenti del Sottosegre-tariato dell’Aeronautica. Effettuò il suoultimo volo da pilota militare l’8 agosto

1944 a Bresso, su un Macchi C.202. «Umi-liazioni e amarezze» sono le ultime paroleannotate nel diario. Lasciare la divisa nonspense però la sua passione, tanto cheNazari continuò a volare praticamente fi-no alla sua morte, avvenuta nel 1982.

revisione redazionale di Roberto Barberi

Le decorazioni

Medaglia d’argento al Valor MilitareSvolgeva intensa attività bellica par-tecipando a numerose difficili ope-razioni belliche, sosteneva un durocombattimento aereo, contribuen-do con la sua azione efficace ed ag-gressiva all’abbattimento di cinqueavversari.Cielo di Spagna, aprile-luglio 1938Medaglia d’argento al Valor MilitareAbile pilota da caccia, prendeva par-te con grande entusiasmo e capa-cità ad importante ciclo operativo.Nel mitragliamento a bassa quotasu una base avversaria, incurantedella violenta reazione contraerea,contribuiva efficacemente alla di-struzione di numerosi velivoli alsuolo. Durante il servizio di scorta aformazioni da bombardamento sulontani obbiettivi, affrontava ardita-mente forze da caccia nemiche,stroncando con azione pronta, de-cisa e coraggiosa ogni loro tentati-vo di contrastare l’azione dei nostribombardieri.Cielo della Grecia, della Jugoslaviae del Mediterraneo. Ottobre 1940-aprile1941Croce di GuerraBrillante pilota da caccia, già distin-tosi in precedenza, riconfermava invarie azioni di guerra, le sue belledoti di combattente coraggioso.Giugno 1940-settembre 1943

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Dopo l’armistizio Nazari aderì alla RSI, svolgendo il ruolo di collaudatore presso la Breda. Allesue spalle, un Macchi C.202 con le insegne tedesche.

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Testo e foto di Antonino Massaraha collaborato Gregory Alegi

Ora so tutto della Rachelina, ma inrealtà la vidi per la prima volta il13 dicembre 2015, il mattino do-

po la tradizionale cena di Natale del XIIGruppo, la “Cena degli Strali”. Ricordo chequella mattina, quando il signor Acito laparcheggiò davanti allo “Zipper”, rimasitanto stupito da sfidare il freddo per am-mirarla a lungo. Neo-assegnato a Gioiadel Colle, ero da poco rientrato da tre an-ni di pilot exchange negli Stati Uniti epresso il XX Gruppo di Grosseto stavo fre-quentando il corso di conversione opera-tiva sull’Eurofighter Typhoon. Negli anni molti Comandanti, Ufficiali eSpecialisti si sono prodigati per traman-dare nel miglior modo possibile questosimbolo del XII Gruppo, facendolo arriva-re fino a noi dagli anni ’50. È così chequando è stato il nostro turno, abbiamosentito di dover seguire l’esempio dei no-stri predecessori.La storia della Rachelina è quella dell’autoforse più famosa dell’Aeronautica Milita-re, al punto da essere stata contesa tradue Gruppi Caccia Intercettori della 4a

Aerobrigata, con tanto di “ratto” e inse-guimento dal cielo degno di un film diavventura. Ma andiamo con ordine.

Tutto incominciò a Napoli

La “Rachelina” fu, verosimilmente, co-struita nel 1925, anche se i primi docu-

menti giunti sino a noi risalgono al 23novembre 1928, quando l’auto veniva re-gistrata presso la sede provinciale di Na-poli del Reale Automobile Club d’Italia. Latarga originale numerica, con il prefisso40 per la provincia di Napoli, venne so-stituita dalla NA 3536, che la vettura por-ta ancora oggi. Della nuova registrazione,obbligatoria dal luglio 1927, rimane l’o-riginale del “Foglio complementare dellalicenza di circolazione per autovettura”.Dalle pagine successive di questo docu-mento si evince che essa fu venduta dalprimo proprietario nel dicembre 1928 eche passò di mano una seconda volta

nell’agosto 1941 ed una terza volta nelmarzo 1949, quando divenne di proprietàdi Angelo Carbone.Nel settembre 1954 la NA 3536 fu imma-tricolata come autocarro e le fu rilasciatadalla prefettura di Napoli la licenza di cir-colazione N.344433, anch’essa tutt’ora innostro possesso. Questo secondo docu-mento specifica il modello (501), la seriee il tipo del motore (101), nonché l’annodi fabbricazione (appunto 1925). È curio-so notare come a questo punto la poten-za venga indicata in 16 cavalli. Tale dato,infatti, non trova riscontro in quanto di-chiarato al tempo dalla Fiat per i motori

Il ritorno della Rachelina

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In apertura, la “Rachelina” al termine del restauro, risplendente nel colore Fiat codice 602, sceltoper la sua somiglianza con il “NATO Grey” dei caccia Typhoon in dotazione al XII Gruppo. (SantoCucé) Sopra, la storica Fiat 501 prima dell’ultimo restauro, dipinta nel rosso del XII Gruppo.

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dei modelli in produzione: la 501 monta-va un 1460cm³ da 26 CV, mentre la 509un motore da 990cm³ e 22 CV.Sarà un caso, ma appena pochi mesi pri-ma – per la precisione il 5 febbraio 1953- in Italia era stata introdotta la tassa dicircolazione per gli autoveicoli (bollo au-to) e l’aver immatricolato la bellissima501 torpedo come “autocarro per tra-sporto merci”. Il misterioso passaggio del-la potenza da 26 a 16 cv potrebbe rispec-chiare la potenza fiscale o essere una“fortunata coincidenza”.Il 10 giugno 1955 la Fiat 501 venne ac-quistata da Giuseppe Petrillo, domiciliatoin Capodichino, presso Comando IV Aero-brigata. Non siamo certi di come sianoandate veramente le cose, ma mi piacepensare che sia questa la data in cui laRachelina è diventata parte del XII Grup-po e immaginare una colletta tra amicipiloti e specialisti, i festeggiamenti per larealizzazione di un sogno, le passeggiatesul lungomare Caracciolo, le cerimonie, imatrimoni e le feste.In compenso, sappiamo di sicuro che il 16giugno 1956 il Gruppo fu trasferito sul-l’aeroporto di Pratica di Mare, transitandoprima su velivoli F-86E e poi su F-86K eche la Rachelina seguì le sorti del gloriosoXII. Lo testimonia un video del 1959 in cuila vecchia Fiat è ritratta in occasione delsuccessivo spostamento del Gruppo daPratica di Mare a Grosseto.Proprio il 7 agosto 1959 la vettura passa

nuovamente di mano, come risulta dauna “Nota per ottenere una trascrizionedi dichiarazione di vendita” fatta pressol’Automobile Club d’Italia, sede di Napoli,con cui si prende atto che il Petrillo havenduto la Rachelina a Vittorio Carone.La scrittura privata della vendita è regi-strata a Grosseto, mentre il passaggio diproprietà avviene a Napoli, il che farebbeipotizzare che dopo aver prestato serviziocon il glorioso XII presso Pratica di Mareil Signor Petrillo sia tornato nella cittànativa, senza seguire il Gruppo nel trasfe-rimento sull’aeroporto di Grosseto nelmarzo 1959.

501 o 509?

La Rachelina nasceva per essere una ca-briolet signorile, con tettuccio in tela ri-piegabile, forme tonde e sinuose. Trasfor-mata in autocarro con l’aggiunta di untetto fisso in legno e due panche sui latidel cassone posteriore al posto della se-conda fila di sedili, la vettura potevaadesso accogliere sei passeggeri, al postodelle quattro per cui era stata immatri-colata nel 1925. Il filmato del 1959 indicacome già allora l’aspetto della vetturafosse ampiamente cambiato rispetto aquello di fabbricazione. Nella speranza difare un po’ di luce su questa trasforma-zione estetica, riporto il contributo di unmembro del XII Gruppo di quegli anni.«La Rachelina, non era una bella ragazza

in servizio al XII Gruppo, era invece una“Torpedo” FIAT 501 a 6 posti che di annine aveva parecchi, per questo quandoaveva bisogno di cure, direi abbastanzaspesso, noi specialisti ci mettevamo a suadisposizione. I ricambi cominciavano ascarseggiare, si ricorreva agli sfasciacar-rozze dei dintorni dove qualche cosa an-cora si trovava, il pezzo necessario, inqualche modo, veniva rimesso in efficien-za e riparato o rifatto veniva rimontatoper garantire la sua ‘salute’. Era stata ac-quistata a Napoli nei primi anni ‘50, ver-niciata di verde, colore del Gruppo e ri-coperta con un tetto di legno e relativimontanti. Aveva sulla carrozzeria le im-pronte in nero delle firme e delle mani ditutti i piloti. Allorquando c’era qualchefesta, effettuava trasporti interni edesterni alla Base, sono rimaste famose lepasseggiate in Via Caracciolo a Napoli deivari Comandanti di Gruppo, piloti e ospiticon degustazione di caffè nei più elegantibar del lungomare della città. Era la mac-china dei matrimoni di chi si sposava inAeroporto, per l’occasione veniva acces-soriata di un allegorico paracadute frenoriferito, ovviamente, allo sposo. Da Capo-dichino seguì il gruppo a Pratica di Maree da qui a Grosseto.»Se le carte ci dicono che la Rachelina sianata indubbiamente come 501, è altret-tanto evidente che monti parecchi parti-colari estetici della sorella più giovane509 e di altre vetture italiane del tempo,

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Nel film girato a Pratica di Mare nel 1959 la Fiat 501 mostra vistosi cerchi moderni e un numero 4 sul radiatore che ne indica l’appartenenzaalla 4a Aerobrigata.

Le scritte applicate a spruzzo con le tipiche mascherine aeronautiche completavano l’identità del mezzo con il nome “La Rachelina”, il grido diguerra del 4° Stormo (“A vitriaria”) e l’indicazione del gruppo (XII).

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a cominciare dall’evidente radiatore an-teriore squadrato e dorato. Quello chenon lascia tuttavia dubbi sull’identità delmodello è la meccanica: la 509 montavaun cambio a 3 rapporti per un piccolomotore 1000 di cilindrata, mentre la no-stra Rachelina monta il più potente 1460con un cambio a 4 rapporti più retromar-cia.Negli anni, la necessità di reperire pezzidi ricambi sempre più rari e costosi hafatto sì che la vettura fosse esteticamentee meccanicamente stravolta cercando dimantenerla efficiente, come si legge nelcontributo riportato qui sopra, «in qual-che modo».

La leggenda del ratto

Il ratto della Rachelina è una bellissimastoria, assolutamente vera, che risale al-l’inizio degli anni Sessanta e che a distan-za di oltre mezzo secolo ha assunto i trattidi una leggenda. Ecco le parole di chi vissel’evento in prima persona, come testimo-nianza dell’esemplare spirito di apparte-nenza che ha da sempre contraddistintogli uomini del nostro amato Gruppo.«Il Gruppo operava dalla base di Grosseto,dove la Rachelina fu lasciata “tempora-neamente”, quando lo stesso fu trasferitoa Gioia del Colle il 24 settembre 1963. Cirimase tanto “temporaneamente” chequalcuno pensò che l’avessimo dimenti-cata. Passarono un paio di anni, il IXGruppo prese i 104 ed i rappresentantidella FIAT, come costruttrice su licenzadell’aereo, saputo della Rachelina, si of-frirono di farla restaurare come omaggioal IX Gruppo. Quando al XII si seppe il fat-to…»Di fronte al rischio di perdere la macchi-na, «Partirono in missione il SergenteMaggiore Guglielmo Toccaceli, il SergenteLuigi Roberti ed il Sergente GiuseppeFranco, accompagnati da un autista concamion. Sul posto si aveva la complicitàe la partecipazione del Capitano Vittorio

De Angelis. Al sottufficiale dell’autore-parto di Grosseto, che aveva l’auto in cu-stodia, si fece presente che il comandantedella Base l’indomani voleva usarla nellazona operativa. Questi fu tanto contentodi spostarla, che ci diede una mano a far-la salire sul camion. Caricata sveltamente,la Rachelina partì veloce e felice perGioia, seguendo un percorso non preve-dibile per evitare d’essere intercettata.Quelli del IX se ne accorsero troppo tardi,cercarono il camion, anche dall’alto, masenza esito».Il 1° giugno 1966 il XII fu staccato dalla4a Aerobrigata e insieme al 156° Gruppoandò a formare in seguito il 36° Stormo.

Da allora la Rachelina è sempre rimasta aGioia del Colle, sfuggendo a vari tentatividel IX Gruppo di sottrarla (secondo loro,recuperarla).

Il restauro

Dalle testimonianze è facile evincere che,già negli anni ’60 e ’70, mantenere effi-ciente un’automobile degli anni ’20creasse dei problemi. Farlo nel 2019 è di-ventato veramente difficile, specialmentese gli interventi che si pongono in esseresono di tipo conservativo, volti a mante-nere il più possibile fedele all’originalel’aspetto e la meccanica dell’automobile.Inoltre, dovevamo anche fare i conti conun budget veramente limitato.La meccanica della vettura era decisa-mente malconcia. Mancavano o erano dasostituire la frizione, il tubo di scarico conle relative cravatte, alcune parti dell’im-pianto frenante, tutti i filtri, la batteria,le candele e la pompa dell’acqua. Le tu-bazioni dell’impianto di raffreddamento(in metallo) perdevano in molti punti, laruota di scorta aveva la camera d’aria bu-

La Fiat 501

La Fiat 501 fu la primaautomobile progettatadalla Fiat per il mercatocivile del dopoguerra.Si rivolgeva alla fami-glia della media bor-ghesia, per la quale vo-leva rappresentare l’al-ternativa alla Ford Mo-del T, che pur risalendoal 1908 riscuoteva an-cora grande successodi vendite nel VecchioContinente. La sua im-portanza è tale da averindotto l’ASI e il Museodell’Auto di Torino a de-dicarle un convegno il21 settembre 2019.

Il motore era un 4 cilindri in linea di 1460 cm³ che erogava 26 CV a 2600 giri alminuto; il cambio, ovviamente non sincronizzato, aveva quattro marce più retro-marcia. La guida era a destra. La velocità massima era di 70 km orari. Lanciata sul mercato nel novembre 1919, fu prodotta fino al 1926 in 67.710 esem-plari, dei quali quasi 40.000 esportati. Fu proposta con molte carrozzerie (dallaclassica berlina al taxi, dalla spider alla cabriolet, passando per limousine e lan-daulet), ma la più diffusa fu la Torpedo, che costava 23.000 lire. La Rachelina ap-parteneva probabilmente a questa versione. Oggi ne restano diversi esemplari, conservati da collezionisti privati o musei. Traquesti, il Museo Nicolis di Verona espone un esemplare completo e un telaio.

La presenza della Rachelina al XII Gruppo è proseguita per tutta l’epoca del ’104. (Santo Cucé)

È possibile che in origine la Rachelina avesse una carrozzeria Tor-pedo, qui illustrata, la più diffusa usata sul telaio 501. (foto Ruo-tevecchie)

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cata, il carburatore le guarnizioni da so-stituire e il serbatoio (corroso) doveva es-sere stuccato e verniciato internamente.La frizione della Rachelina è stata intera-mente rifatta da un artigiano di Bari, inquanto non è stato possibile trovare pezzidi ricambio né nuovi né usati. È stato ri-costruito il vano batteria (corroso dallaruggine), acquistata una batteria nuovae cambiati i morsetti e i cavi della stessa.La vettura è stata dotata di uno staccabatteria che la conserverà efficiente neiperiodi di non utilizzo, inoltre sono statirifatti i tappetini dell’abitacolo.Per quanto riguarda la carrozzeria, la pri-ma cosa che abbiamo deciso di fare è sta-to sabbiare e riverniciare i cerchi e farcarteggiare, stuccare e ridipingere di neroi parafanghi.Prima di comprare le vernici abbiamofatto una seria opera di ricerca storicaper cercare di risalire alla esatta colora-zione originale della vettura e quindi alcodice colore Fiat originale. Per cerchi,

telaio e parafanghi, sulla 501 la casa diTorino ha sempre utilizzato il “nero 601”,rendendo facile la scelta in fase di re-stauro. È quindi arrivato il momento discegliere la colorazione da dare allascocca. Leggendo le varie testimonianzedell’epoca e ascoltando i racconti dimolti “Strali di ogni tempo” si è compre-so che la Rachelina, negli anni, fosse sta-ta riverniciata almeno due volte. L’ulti-ma colorazione non corrispondeva asso-lutamente al rosso pastello del catalogocolori Fiat dell’epoca e in quel catalogoil verde bandiera, colore del Gruppo, nonera nemmeno presente. Testimonianze dell’epoca ci fanno credereche, con ogni probabilità, la vettura fosseoriginariamente di colore grigio. I codicicolore potevano essere quindi 602 piùchiaro (grigio perla), oppure il 609 piùscuro (grigio moda). Quando abbiamo vi-sionato le placche metalliche verniciatecon le due colorazioni pastello, non ab-biamo avuto dubbi: oltre ad essere estre-

mamente elegante, il 602 ricorda moltoda vicino il “Nato Grey” con cui sono ver-niciati gli F-2000A del nostro amatoGruppo.Il restauro della Rachelina è stata una oc-casione preziosa per studiare meglio lastoria più recente del nostro gloriosoGruppo, ha contribuito a cementificare ilsenso di appartenenza degli attuali mem-bri e ha rappresentato, per i più giovani,un eccellente esempio di attaccamento aivalori e alle tradizioni degli Strali.Credo di essere stato molto fortunato adaver trovato, proprio durante il mio breveperiodo di comando, le condizioni per ri-pristinare questo simbolo del XII Gruppo.Ringrazio gli “Strali di ogni tempo”, i cuimembri più autorevoli hanno lanciato l’i-dea della sottoscrizione, e i tanti amiciche ci hanno aiutato in questa bellissimaavventura.

Si ringrazia Leonardo Sordi per la prezio-sa consulenza storico-automobilistica.

La sottoscrizione

Benché la sola realizzazione della frizione sia co-stata 1.100 euro, i costi complessivi del restaurosono stati contenuti. Per affrontarli si è fatto ri-corso al fondo gruppo, a una piccola sponsoriz-zazione e al contributo di 51 “Strali di ogni tem-po”, che voglio qui elencare per ringraziarli: Mau-rizio Agrusti, Antonino Altorio, Nicola Boccardi,Luigi Castoro, Stefano Castelnuovo, Michele Ce-sario, Saverio Clemente, Vitantonio Cormio, Ales-sandro D’Arcangelo, Fabio De Luca, Matteo DiPace, Nicola Di Pirchio, Paolo Fanelli, Antonio Fa-zio, Simone Ferrucci, Giuseppe Franco, Fernan-do Giancotti, Gaetano Grassi, Italo Greco, Ales-sandro Gulisano, Gaetano Interlandi, Maurizio

Lanzilotto, Tiziano Leogrande, Daniele Locatelli, Enrico Lucidi, Antonino Massara, Antonio Massimo, Valter Mauloni, AndreaMilocco, Giovanni Morello, Fabrizio Nitti, Vincenzo Nuzzo, Paolo Pizzuti, Daniele Porelli, Giovanni Quai, Giovanni Ragozzino,Stefano Salamida, Davide Salerno, Gennaro Sassone, Stefano Spada, Luigi Sportelli, Ennio Surico, Vito Tangorra, Andrea Tam-burro, Michele Tornese, Giovanni Trevisi, Luigi Valentino, Gianfranco Valletta, Antonio Vergallo, Giuseppe Vigna, Mattia Zago.

A sinistra, il motore 1460 cc, tipico della Fiat 501, è un elemento determinante nella corretta identificazione della “Rachelina”. La carrozzeriapotrebbe essere stata sostituita in data imprecisata con quella della 509. A destra, il restauro ha visto tra l’altro la riverniciatura in nero dei

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di Francesco Langella

In ottobre il corso Nibbio III ha festeg-giato il 47° anniversario dell’ingressoin Accademia con un raduno che co-

me al solito ha riportato i partecipanti in-dietro nel tempo ricreando quel clima dispensierata complicità che ha animato iprimi anni d’Accademia. Il luogo scelto,Lecce, è servito però a riportare alla men-te, a molti dei presenti, una fase succes-siva a quella dello studio teorico: la con-quista del Brevetto di Pilota Militare.Lecce, città meravigliosa, famosa per ilsuo particolarissimo stile “barocco” pre-sente in tante strutture ed edifici costruiticon la bianchissima pietra locale, nota perle bellissime chiese che ricordano un pas-

sato rinascimentale denso di avvenimentiche hanno fatto la storia del meridioned’Italia influenzando anche i destini del-l’intera penisola.Ma Lecce è anche, da decenni, una metaimportante nell’iter formativo dei pilotidell’Aeronautica Militare. Da ufficiale in-gegnere ricordo ancora di quando i col-leghi piloti hanno abbandonato le fami-liari e ormai rassicuranti mura dell’Acca-demia per recarsi là dove sarebbe statodeciso il loro futuro: la Scuola di Lecce, illuogo in cui avrebbero potuto finalmenterealizzare il loro sogno: quello di divenirepiloti militari. In molti del nostro Corso cel’hanno fatta!Il 61° Stormo, con sede sull’aeroporto diGalatina, è quindi la fucina dei giovanipiloti dell’AM ed è un mito che attraversa

i decenni senza impallidire. Anzi! Una vi-sita al 61° Stormo, oltre che permetterci,insieme alle nostre consorti, di respirarenuovamente, per qualche ora, l’inebrianteatmosfera del mondo operativo dal quale,ahimè, noi del Nibbio III siamo ormai tuttifuori, ci ha permesso anche di scoprirequanti passi avanti abbia fatto la nostraAeronautica e come si sia dotata dei piùmoderni metodi di addestramento incampo aeronautico.Arrivati all’ingresso dell’aeroporto abbia-mo notato che esso rivela gli inevitabilisegni del trascorrere del tempo e della ca-renza di fondi destinati al minuto man-tenimento. Qualche muro scrostato equalche transenna che indica la necessitàdi urgenti lavori di ripristino, ma, fattepoche decine di metri, sembra di entrare

Ritorno a Lecce

In apertura, sulla coda del T-346A del 61° Stormo spicca lo stemma ispirato a quello della Scuola Caccia della Regia Aeronautica per rispecchiarela nuova missione di addestramento avanzato. (Aeronautica Militare) A sinistra, l’integrazione tra volo reale e simulazione è uno dei punti qua-lificanti dell’attuale proposta formativa di Lecce. (Aeronautica Militare) A destra, i T-346A del 61° Stormo partecipano spesso ad esercitazioninelle quali interpretano ruoli operativi. (Reno Croci)

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in un mondo diverso. Palazzine nuove,moderne e anche esteticamente eleganti,nulla che ricordi gli spartani edifici di untempo, un piazzale ove modernissimi T-346A e “onestissimi” MB339, ospitati inshelter di nuova generazione, fanno bellamostra di se attorniati dal personale in-tento alla quotidiana manutenzione.Dappertutto si respira un’aria di assolutaefficienza testimoniata dal sereno svolgi-mento delle pratiche quotidiane per nullaturbate dalla presenza di una quarantinadi ospiti curiosi e rumoreggianti. Facciamo ingresso in uno degli edifici dellaScuola e veniamo accolti cordialmente dalcomandante del 61°, il col. Alberto Surace,il quale ci conduce in una sala riunioni eci presenta alcuni stretti collaboratori, l’or-ganizzazione del reparto e il suo inseri-mento nella struttura organizzativa dellaforza armata. In questi anni il 61° Stormoha avuto un’evoluzione che lo ha trasfor-mato da realtà puramente nazionale inuna organizzazione che valica i confini delPaese e proietta l’eccellenza aeronauticaitaliana in giro per il mondo. È stato infatticostituita la International Flight TrainingSchool, in collaborazione con Leonardo (v.Aeronautica, ottobre 2019), aperta a fre-quentatori di altri Paesi, attirati dalla mo-dernità dei sistemi utilizzati ma anche esoprattutto dalla efficienza ed efficacia diun sistema integrato basato su un com-plesso avanzatissimo di simulatori e veli-voli gestito da personale la cui professio-nalità non teme rivali. Il 61° Stormo è in grado di offrire adde-stramento estremamente articolato con-sistente in varie fasi successive

II - comune a tutti gli allievi pi-•

loti militari, è finalizzata alla in-dividuazione delle linee su cuisaranno impiegati (caccia, pilo-taggio remoto, elicotteri, tra-sporto);

III - rivolta esclusivamente agli•

allievi piloti selezionati per le li-nee “Caccia” e “APR”, che si con-clude con il conseguimento delBrevetto di Pilota Militare;IV - propedeutica al successivo•

impiego sui caccia (il corso è de-nominato Lead In to FighterTraining, LIFT);addestramento dei piloti militari•

da qualificare Istruttori di Volosu jet (Pilot Instructor Training,PIT).

Visitiamo la sala Computer Based Training(CBT) con tante postazioni munite digrandi schermi e di sedili e comandi cheriproducono sinteticamente l’internodell’abitacolo. Non possiamo resistere atentazione di prendere posto davanti aduno di questi sistemi il cui realismo è im-pressionante e provare a eseguire qualche“manovra”. Qui si svolge un addestramen-to procedurale che costituisce la base ad-destrativa dei giovani Ufficiali. Ma il vero gioiello è l’avanzatissimo simu-latore dello T-346: una struttura di formasferica che racchiude il pilota e il cockpitdel T-346 completamente immersi in unmondo esterno “simulato” i cui particolarisono difficilmente distinguibili dalla realtà.Esso permette di svolgere missioni di ele-vata complessità sia con altri velivoli simu-lati sia con velivoli che sono realmente involo ma collegati in data-link al simulato-re. Uno scenario affascinante del qualeriusciamo a cogliere non solo gli aspettiscenografici ma anche la valenza ai fini diun addestramento puntuale e completo.Torniamo all’aperto e sul piazzale ritrovia-mo i velivoli: gli MB339 utilizzati per le fasiII e III e gli avanzatissimi T-346, unici nelloro genere in quanto studiati e realizzatiper addestrare i piloti fino alla fase “pre-operativa” degli aeroplani di 4a e 5a gene-

razione. Raccontato così sembra il normaleutilizzo di un addestratore avanzato. Sitratta invece di un’idea innovativa di gran-de rilievo: spostare cioè su velivoli menocostosi fasi di addestramento che venivanoprima effettuate direttamente sui velivolioperativi il cui costo orario è più elevato.Ma tutto ciò è possibile grazie, oltre che al-la presenza del T-346, anche alla forte in-tegrazione tra simulatori e velivoli reali: unmix unico al mondo che rappresenta effet-tivamente la carta vincente nelle proposteaddestrative dell’Aeronautica Militare. Ilmotto Train as you fight trova qui pienaapplicazione, anzi viene portato alla suamassima espressione. Il col. Surace ci ram-menta che nel prossimo futuro la linea ve-livoli sarà completata con il nuovo M345che sostituirà gradualmente il pur ottimoMB339, vicino alla fine della sua vita ope-rativa: a quel punto il processo di rinnova-mento sarà completo rendendo l’intero ci-clo addestrativo ancor più efficace. Quello della costituzione della scuola in-ternazionale IFTS è un progetto che lo SMAha lanciato alcuni anni fa, non senza faticae non senza ostacoli. Ma è stata una sfidavinta! I risultati parlano chiaro. Non a casoun lungo elenco di Paesi già invia i propriallievi al 61° Stormo conferendogli quel ca-rattere internazionale che è l’essenza e loscopo dello ITFS. Né sorprende che molti al-tri stiano valutando di utilizzare lo ITFS perla formazione dei propri piloti. Recente-mente il 61° Stormo ha anche “brevettato”due piloti francesi; ricordando che France-sco Baracca fu brevettato da istruttorifrancesi, appare evidente che l’evento as-sume un valore simbolico notevole. La visita si conclude a metà giornata la-sciando in ciascuno di noi la sensazionedi aver avuto una opportunità unica visi-tando un centro di eccellenza, riconosciu-to a livello internazionale e di cui, al di làdella facile retorica, essere orgogliosi.

A sinistra il casco con il visore Helmet Mounted Sight (HMS) è un esempio dell’attività che viene “scaricata”dalla fase di conversione operativaa quella di addestramento. (Alenia Aermacchi) A destra, un’immagine eloquente dell’estremo realismo permesso oggi dalla simulazione. (Aero-nautica Militare)

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20 | 1-2018 | Aeronautica20 | 11-2019 | Aeronautica

Quattro F-35A del 32° Stormo hannopreso parte alla quarta esercitazioneBlue Flag, svoltasi dal 3 al 14 no-

vembre sulla base di Uvda, in Israele, ope-rando per la prima volta a fianco degli F-35I Adir israeliani del 140° Squadrone. Aconferma della rischierabilità dell’F-35, unodei punti chiave del progetto, i caccia ita-liani sono giunti direttamente dall’Islanda,dove per circa tre settimane avevano assi-curato la difesa dei cieli (Aeronautica, set-tembre 2019). Il contingente A.M., di circa200 persone in tutto, comprendeva ancheEurofighter dei tre stormi caccia (4°, 36° e37°) e un aereo-radar CAEW del 14° Stor-mo. L’esercitazione ha coinvolto in tutto ol-tre mille persone e circa 70 aeromobili dicinque forze aeree, compresi Germania (seiTyphoon), Grecia (quattro F-16) e Stati Uniti(dodici F-16 del 480° Fighter Squadron,

specializzato nella soppressione delle difeseaeree nemiche. La Heyl Ha’Avir ha schieratouna trentina di aerei (compresi F-15 “Baz”e F-16I “Sufa”, Boeing 707 e GulfstreamG550 da guerra elettronica), droni ed eli-cotteri, in parte con il 115° Squadron cheinterpretava le forze avversarie.I temi principali sono stati le operazioni“composite” (COMAO, in pratica grandi for-mazioni di aerei diversi), l’integrazione traaerei di quinta generazione (appunto gli F-35 italiani e israeliani) e di quarta, le tat-tiche contro missili superficie-aria, voli abassissima quota. Molto importante la chiu-sura dello spazio aereo a sud di Gerusalem-me a tutto il traffico civile e militare (que-st’ultimo limitatamente alle fasi di volo del-la Blue Flag), che ha consentito di muoversiin un modo impossibile nei cieli europei.La HHA creò la Blue Flag nel 2013, su base

biennale, in risposta all’esclusione dalla Ana-tolian Eagle per la crisi nei rapporti con la Tur-chia. L’Italia ha partecipato a tutte le edizioni,schierando nel 2017 quattro Tornado del 154°Gruppo (Aeronautica, dicembre 2017).Sul versante industriale italiano, si registraun certo interessamento per lo stabilimentodi Cameri e le sue capacità per il montaggioe il supporto degli F-35, già rimarcate dalleautorità olandesi durante la recente visita.Il 17 ottobre una delegazione polacca, gui-data dal vice ministro della Difesa MarekŁapinski e dal direttore nazionale degli ar-mamenti gen. Karol Dymanowski, ha visita-to la linea di Cameri, dove è stata accoltadal sottosegretario alla Difesa Angelo Tofa-lo, dal sottocapo di SMA, gen. s.a. Luca Go-retti e dal direttore del 4° Reparto di Segre-difesa, gen. d.a. Giandomenico Taricco. Lavisita, che è poi proseguita presso gli stabi-

In Israele sotto Blue Flaga

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In apertura, un F-35I guida la formazione di caccia partecipanti alla Blue Flag 2019, affiancato da un F-35A italiano. Il contingente italiano èrappresentato anche dal primo Eurofighter a sinistra. (Heyl Ha’Avir) A sinistra, un F-16 americano, due F-35 e un F-15 israeliano in attesa didecollo a Uvda: la collaborazione tra caccia di quarta e quinta generazione è una delle sfide più importanti che le aeronautiche devono oggiaffrontare. (Heyl Ha’Avir) A destra, Blue Flag ha permesso a Italia e Israele di confrontare le proprie esperienze su macchine che entrambi hannoin linea, come F-35 e CAEW. (Aeronautica Militare)

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Aeronautica | 11-2019 | 21

limenti di Vergiate di Leonardo Elicotteri,rientra nel programma di acquisizione dellaPolonia dei caccia F-35A.Ulteriori opportunità potrebbero venire dal-la redistribuzone delle attività prima svoltedall’industria turca, uscita dal programma aseguito della decisione del paese di dotarsidel sistema missilistico russo S-400. Secon-do Lockheed-Martin, l’80% delle parti pro-dotte in Turchia sono state già ricondottead aziende statunitensi, ma non è chiaroverso chi sia stata dirottata la quota resi-dua. I sei F-35A turchi bloccati dagli USA,compreso uno che ha fatto il primo voloappena il 1° ottobre, potrebbero finire al-l’Olanda. Questo consentirebbe al paese diaccelerare le consegne del secondo lotto di

nove annunciato a fine settembre, ma to-glierebbe altrettante macchine alla linea diCameri. Naturalmente gli aerei ex turchi po-trebbero andare anche ad altri nuovi clienti,quali appunto la Polonia o il Belgio.In questo scenario si inserisce lo scontro at-torno alla mozione 260 presentata l’11 no-vembre da Lega e Forza Italia, per impegna-re il governo a un «univoco orientamentoalla conferma della commessa» per gli F-35A e B «nei numeri e con la tempistica giàconcordati a livello bilaterale» con gli USAe a definire «in tempi rapidi gli acquisti delvelivolo programmati per il prossimo trien-nio». Considerazioni analoghe avanzavanole mozioni del gruppo Misto (290) e di Fra-telli d’Italia (294). Nelle intenzioni dei pro-ponenti, si trattava di rendere più attraenteagli occhi stranieri Cameri, la cui posizioneè stata molto indebolita dal taglio dell’or-dine italiano stabilito dal governo Monti. Il19 novembre il governo, per bocca del sot-tosegretario Tofalo, invitava però a respin-gere le mozioni dell’opposizione e a votare,invece, quella assai più blanda presentatadalla propria maggioranza. Questa, che èstata approvata, chiedeva al governo sem-plici valutazioni delle «future fasi del pro-gramma, del quale l’Italia è parte» e della«piena rispondenza dei velivoli ai requisititecnici, operativi e di sicurezza delle Forzearmate» anche attraverso «le unità già inforze [sic] presso i reparti operativi», nonchél’impegno «a continuare nella valorizzazio-ne degli investimenti già effettuati» nellaFACO di Cameri.Se la sostanziale assenza di elementi nega-tivi nella mozione di maggioranza è un pas-so avanti sul piano interno, è probabile cheper i potenziali clienti di Cameri pesi di piùla persistente mancanza di impegno per iltriennio 2021-23.

IN BReVe

n Il 13 novembre un’audizione al Congresso ha rivelato che il completamentodell’ultima parte della fase DOT&E dipende dalla risoluzione del braccio di ferrotra Lockheed-Martin e il Dipartmento della Difesa sulla proprietà intellettualedi nove algoritmi necessari al funzionamento di un ambiente di prova virtuale.La vicenda si trascina da fine 2017 e non sarà completata prima di metà 2020.Il Pentagono lavora a nuove regole per evitare il ripetersi di problemi analoghiin futuro.

n Il 6 novembre la Norvegia è diventata il terzo paese europeo a dichiarare lacapacità operativa iniziale dei propri F-35A, dei quali ha ricevuto 22 esemplari,per un terzo sulla base di Luke, negli USA. In settembre un F-35A norvegeseha lanciato per la prima volta un missile AIM-120 AMRAAM nel proprio spazioaereo. Il paese prevede di schierare gli aerei in Islanda nel 2020 e di iniziare ilservizio d’allarme dalla base di Evenes, nell’estremo settentrionale.

n Il 4 novembre il 4° Fighter Squadron dell’USAF è rientrato sulla base di Hill do-po un rischieramento iniziato in aprile, durante il quale i suoi F-35A hanno par-tecipato a esercitazioni, svolto missioni di supporto al suolo e in generale fattoda deterrente.

n Ai primi di novembre, il gen. s.a. David Goldfein, capo di Stato Maggiore del-l’USAF, ha accennato all’impegno per la connessione e scambio di dati trapiattaforme anche extra-atmosferiche. Gli F-35, quindi, potrebbero “parlare”anche il misterioso X-37B.

n Il 23 ottobre è arrivato a Cameri per manutenzione l’esemplare 32-13, mentredue giorni dopo è stato riconsegnato il 32-05, presente da circa 17 mesi.

n Entrerà in servizio in dicembre il collegamento criptato per lo scambio di datitra i caccia F-22 e F-35, che risolve un paradossale problema di comunicazio-ne tra le macchine più avanzate dell’USAF.

n L’8 novembre ha fatto il primo volo il secondo F-35A olandese assemblato aCameri. Identificato come F-010, il caccia è stato collaudato da un pilota sta-tunitense. (Foto Donato Tornotti)

La delegazione polacca in visita alla FACO di Cameri, per la quale l’Italia cerca di ottenere com-messe straniere. (Aeronautica Militare)

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di Alessandro Cornacchini e Gregory Alegi

Il Quarto e la Rivista: basterebbero questedue cose per descrivere il percorso nel-l’Aeronautica Militare del gen. d.a. Anto-

nio Duma, mancato il 25 novembre 2019 aRoma. Uomo di grandi doti intellettuali, uf-ficiale brillante, professionista di indiscussaserietà, era nato il 20 settembre 1929 a Tre-viso, dove prestava servizio il padre, ufficialedel Regio Esercito di origine tarantina.Entrato in Accademia nel 1949 con il GrifoII, ne uscì come capo corso. Dopo le scuoledi volo – compreso il passaggio sull’ancoranuovo Vampire ad Amendola – fu assegnato

al 4° Stormo. Il 14 ottobre 1953, il giornoin cui si presentò al reparto con sei colleghidi corso, fu per lui uno uno spartiacque,professionale ma anche umano.Da Capodichino a Pratica di Mare, da Graz-zanise a Grosseto, Duma percorse tutta lapropria carriera sotto l’insegna del CavallinoRampante, come pilota presso l’84a Squa-driglia, poi come comandante della 91a

Squadriglia (1956-59), del X Gruppo (1966-67) e infine dello Stormo (1971-72). In que-sto arco di tempo visse l’esaltante stagionedella ricostruzione dell’Aeronautica a fiancodei piloti che durante la Seconda guerramondiale avevano costruito la fama delQuarto, respirando e facendo propri persempre i valori di dedizione e tensione as-soluta verso la missione da compiere. Decisequindi di scriverne la storia, dedicandosi adun meticoloso lavoro di ricerche e intervisteche colmassero le lacune dei diari storiciperduto durante la guerra. Pubblicato nel1981, Quelli del Cavallino Rampante diven-ne presto lettura obbligatoria dei nuovi pi-loti assegnati al reparto. Approdato allo Stato Maggiore, Duma vi ri-coprì tra l’altro gli incarichi di capo UfficioStorico e capo del 5° Reparto, ma restò le-gato soprattutto alla Rivista Aeronautica,che resse per oltre dodici anni, dal giugno1976 al dicembre 1988. Più che il primato,

difficilmente eguagliabile, la cifra caratteri-stica della sua lunghissima direzione fu latrasformazione della storica testata. Dal1977 il piccolo quaderno blu rivolto quasiesclusivamente all’A.M. – tanto da essere ad-dirittura composto e stampato all’interno delPalazzo – sterzò decisamente verso l’esterno.La Rivista raddoppiò il formato, divenne acolori, ampliò la diffusione e il numero deicollaboratori; nel 1987 approdò addiritturain edicola e aggiunse un agile e apprezzatoSupplemento giovani. A servizio di questocambiamento epocale Duma costruì una re-dazione di giovani, capaci, talvolta poco con-venzionali, nella quale personale militare ecivile, soprattutto femminile, lavorava inruoli sconosciuti all’amministrazione militare.Costruì standard di qualità e procedure pro-fessionali e precorse i tempi della tecnologia,introducendo per esempio i personal com-puter per scrivere e impaginare internamen-te. Gettò, insomma, le basi sulle quali, a oltre40 anni da quella rivoluzione, la Rivista la-vora ancora oggi, in alcuni casi con personaleformatosi sotto di lui.Con sua grande sofferenza, restò purtroppointerrotto il progetto di una grande enci-clopedia per diffondere e sistematizzare lacultura aeronautica. Duma si dedicò quindia completare la storia del Quarto, portan-dola sino alla dolorosa “diaspora dei Gruppi”del 1964. Di questa seconda edizione, in duevolumi, curò personalmente l’impaginazio-ne. Quando vide la luce, nel 2010, gli valseil primo posto assoluto nel VII premio let-terario aerospaziale dell’AAA, di cui fu alungo socio.Assunse infine il ruolo di decano del 4°Stormo, svolgendolo con puntiglio sinquando consentito dalla salute e battendosiper la salvezza del suo 10° Gruppo e della91a Squadriglia, a rischio di chiusura nellenon lineari trasformazioni degli Stormi cac-cia nelle ristrutturazioni degli ultimi anni.

Antonio Duma

In alto a sinistra , per il tenente Antonio Duma, qui su un DH.100 Vampire, l’assegnazione al 4°Stormo fu l’evento della sua esperienza umana e professionale. (foto Duma) Sopra, il colonnelloDuma, al centro durante un ricevimento, completò la propria esperienza operativa con il co-mando del 4° Stormo, presso il quale volò gran parte delle sue oltre 2.300 ore totali. (foto Bar-beri) In alto a destra, i dodici anni della direzione Duma rivoluzionarono la Rivista Aeronauticae formarono una generazione di militari-giornalisti, compreso l’attuale direttore di Aeronautica.(foto Rivista Aeronautica)

22 | 11-2019 | Aeronautica

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AERONAUTICA MILITARECambi di comando in A.M.

Il 7 novembre il gen. b.a. Fabio Sardone haassunto l’incarico di capo del 1° Repartodello Stato Maggiore Aeronautica, in so-stituzione del gen. b. Romeo Paternò. Nellastessa data, il gen. Sardone ha lasciato laguida dell’Ufficio Generale per la Circola-zione Aerea Militare (UCAM) al ColonelloLuca Baione.

Istituita l’Autorità per l’Aviazione Militare

Il capo di Stato Maggiore dell’AeronauticaMilitare è l’Autorità per l’Aviazione Milita-re, a cui compete la regolamentazione del-la circolazione aerea militare in Italia. Èquanto stabilisce il decreto del ministrodella Difesa Lorenzo Guerini dell’8 ottobre2019, il cui brevissimo testo – appena cin-que righe, contro 60 righe di premesse –istituisce presso il ministero l’Autorità ri-chiesta dalla normativa europea e la attri-buisce al CSMA, senza nuovi o maggiorioneri di finanza pubblica.

Esercitazione cyber securityin Accademia

Tra l’11-12 novembre sei squadre si sonosfidate presso l’Accademia Aeronautica inuna attività formativa per diffondere lacultura della cyber security. I 36 parteci-panti, che rappresentavano l’AccademiaAeronautica, l’Accademia Navale, la Scuoladi Applicazione dell’E.I. e l’università diNapoli, si sono sfidati per individuare levulnerabilità software in scenari apposita-mente realizzati dal Comando Interforzeper le Operazioni Cibernetiche (CIOC). L’e-sercitazione è un progetto pilota per un“Hackademy in tour” presso tutti gli Isti-tuti di Formazione.

Volo a vela per il Turbine V

Gli allievi del corso Turbine V hanno effet-tuato 38 voli su aliante Twin Astir, nell’am-bito del programma Incremento dell’Atti-vità di Volo degli Allievi dell’Accademia(IAVA). Svolto sulla base di Grazzanise, sulquale si rischierano gli alianti del 60° Stor-mo, lo IAVA prevede tra l’altro il lancio converricello.

Aviano miglior aeroporto USAF

L’aeroporto di Aviano offre le migliorioperazioni di volo e la miglior torre dicontrollo dell’USAF. È la prima volta cheAviano – aeroporto italiano concesso in

uso agli Stati Uniti – si aggiudica talipremi, superando rispettivamente 98 e137 concorrenti. Il risultato, tanto piùspeciale in quanto è la prima volta che idue riconoscimenti vanno ad un’unicabase, rispecchia anche lapporto del per-sonale A.M. per i servizi della navigazioneaerea, la compilazione e validazione deipiani di volo, l’emissione dei NOTAM e ladistribuzione delle informazioni aero-nautiche. Il personale meteo A.M. garan-tisce l’emissione dei bollettini meteoro-logici e quello addetto alle telecomuni-cazioni garantisce la solidità e funziona-lità dei sistemi e degli apparati di teleco-municazione.

esistiamo perché siamo utili

L’Aeronautica Militare continua a dare il proprio apporto alla comunità nazionale con trasportisanitari d’urgenza e soccorsi, spesso in condizioni complesse per le quali sono richieste capa-cità professionali e specializzazione. • Il 1° novembre un Falcon 900 del 31° Stormo ha trasportato una squadra medica specializ-zata da Venezia a Napoli e ritorno per l’espianto di organo, poi trapiantato presso l’ospedaledi Padova;

• Nella notte del 2-3 novembre un HH-139A del 15° Stormo di Cervia ha recuperato due pe-scatori in avanzato stato di ipotermia dalla loro imbarcazione nella laguna veneta, trasferen-doli all’ospedale di Chioggia. Il maltempo ha costretto l’elicottero ad atterrare a Bologna, rien-trando a Cervia solo in mattinata;

• Il 4 novembre un Falcon 50 del 31° Stormo ha trasportato una bambina di un giorno da Al-ghero a Ciampino, per il ricovero nell’ospedale Bambino Gesù;

• Il 9 novembre un Falcon 900 del 31° Stormo ha trasportato d’urgenza un bimbo di tre giorni daLamezia Terme a Ciampino, per il successivo ricovero al Bambino Gesù;

• Il 15 novembre un Falcon 900 del 31° Stormo ha trasportato una bambina di un giorno, inculla termica, da Cagliari a Ciampino, , per il successivo ricovero al Bambino Gesù.

• Il 24 novembre un Flacon 900 del 31° Stormo ha trasportato una squadra dell’Azienda Sani-taria Universitaria Integrata di Udine a Napoli per espiantare un organo, riportandola poi aUdine al termine dell’operazione. (Foto Aeronautica Miltare)

Aeronautica | 11-2019 | 23

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Grandi ordini a Dubai

A metà novembre, il salone di Dubai ha visto i grandirivali Boeing e Airbus aggiudicarsi importanti con-tratti di compagnie aeree internazionali. In particola-re, Airbus ha ricevuto ordini dalla low cost Air Arabia(120 aerei tra A320 Neo, A321 Neo e A321 XLR), daAir Senegal (otto A220), Easyjet (12 aerei, tramiteesercizio di opzioni) e Flynas (10 A321XLR). Emira-tes ha firmato un accordo per 50 A350-900, in sosti-tuzione degli A380 cancellati mesi addietro. Sul ver-sante Boeing, Air Astana ha firmato una lettera d’in-tenti da $ 3,6 miliardi per 30 Max 8 per la controllatalow cost FlyArystan; Emirates ha ordinato trenta787-9, con consegne dal 2023. (Foto ASDS-Media)

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DIFESAEuropa lancia Twister

Il 12 novembre il Consiglio UE ha lanciatoil progetto di difesa antimissile TimelyWarning and Interception with Space-ba-sed Theater Surveillance (Allarme e inter-cettazione rapida con sorveglianza spazia-le del teatro, Twister), progetto sostenuto

dal Fondo Europeo per la Difesa per met-tere in servizio entro il 2030 un missile dadifesa aerea in grado di affrontare missilibalistici, missili da crociera anche superso-nici, alianti ipersonici e caccia di nuova ge-nerazione. Al programma, guidato dallaFrancia, aderiscono anche Finlandia, Italia,Olanda e Spagna.

Risolto problema ganci KC-46

È in corso l’installazione sui KC-46A di nuo-vi ganci cargo che non rischiano di aprirsiinvolontariamente in volo. Il problema ave-va portato l’USAF a fermare la linea dell’ae-rocisterna-cargo sviluppata dalla cellula delBoeing 767.

Aerei radar e cisterne per gli Emirati

Al salone di Dubai gli Emirati Arabi Unitihanno annunciato di voler acquistare dueulteriori radar volanti Saab Global Eye e treaerocisterne Airbus A330 MRTT.

Emirati ordinano Calidus B-250

La Forza Aerea e di Difesa degli Emirati ArabiUniti ha ordinato al costruttore locale Cali-dus 24 esemplari monomotore da attaccoleggero B-250. Si tratta del primo ordine perquesto turboelica svelato per la prima voltaal Dubai Air Show di due anni fa. Il valoredell’ordine è di 620 milioni di dollari.

Germania rifiuta consegne A400M

Il 13 novembre la Luftwaffe ha dichiaratodi non aver accettato due Airbus A400M acausa dell’errato serraggio dei bulloni delleeliche scoperto su alcuni esemplari già inservizio. Secondo la forza armata, il proble-ma potrebbe pregiudicare la sicurezza deiquadrimotori da trasporto. Airbus sottoli-nea che altri clienti stanno accettando leloro macchine perché il problema non com-promette la sicurezza del volo.

Indonesia sceglie F-16V

L’Indonesia intende affiancare due squadro-ni di F-16V Block 72 allo squadrone di Su-35 annunciato sin dall’estate 2017. L’even-tuale ordine sarebbe particolarmente im-portante per Lockheed Martin, il cui por-tafoglio ordini per il caccia è di sole 30

Sciacchitano alla presidenzadel Consiglio ICAO

Dal 1° gennaio 2020 l’ing. Salvatore Sciac-chitano diventerà presidente del ConsiglioICAO, l’organo di governo dell’agenzia delleNazioni Unite per l’aviazione civile. Primoeuropeo eletto alla carica nei 75 anni di vitadell’ICAO, nella votazione tra i 192 paesimembri ha prevalso su Aysha al Hamili, pri-ma donna pilota degli Emirati Arabi Uniti.Sciacchitano ha operato per trent’anni pri-ma nel Registro Aeronautico Italiano, delquale fu l’ultimo direttore generale, e quindinell’ENAC, di cui è stato il primo vice diret-tore generale. Dal 2010 era segretario ese-cutivo della European Civil Aviation Confe-rence (ECAC), i cui 44 paesi membri lo han-no candidato all’unanimità. Nato a Catanianel 1954 e laureatosi in ingegneria delle te-lecomunicazioni nel 1979, è titolare della li-cenza di pilota privato. (foto ENAC)

Igino Coggi (1945-2019)

È mancato Igino Maria Coggi, giornalista ae-ronautico, pilota d’aliante e membro dei pro-biviri dell’Aero Club d’Italia. Nato a Castelve-trano il 6 ottobre 1945, era cresciuto a Rieti,dove aveva conosciuto i grandi protagonistidel volo a vela italiano. Avvicinatosi al gior-nalismo aeronautico, per oltre 15 anni avevalavorato per Aviazione di linea. Negli anni Ot-tanta aveva pubblicato per le Edizioni Mo-nografie alcuni volumi di attualità e, soprat-tutto, MC.72 e Coppa Schneider, opera in duevolumi che resta una pietra miliare della sto-riografia su questo argomento. Era quindipassato all’agenzia di stampa Air Press, di-rigendola per circa un decennio. In questaveste aveva moderato infinite tavole roton-de e intervistato i maggiori protagonisti delsettore. Dopo il cambio di gestione della sto-rica testata, aveva assunto la comunicazio-ne di diverse aziende aerospaziali, conti-nuando a scrivere per VFR Aviation e, soprat-tutto, pubblicando sui social apprezzati mi-ni-articoli storici. La notizia della sua scom-parsa, avvenuta a metà ottobre, si è appresasolo circa un mese dopo.

Consiglio Supremo Difesa

L’11 novembre si è riunito al Quirinale il Consiglio Supremo di Difesa, presie-duto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il Consiglio ha fattoun punto di situazione sulle principali aree di crisi, con particolare riguardo aMediterraneo e Medio Oriente, e sulla presenza delle forze armate nei diversiteatri operativi, ribadendo la necessità di garantire la presenza nelle principaliaree di instabilità e contribuire al contrasto comune del terrorismo. La riunio-ne ha ribadito la necessità di una rapida integrazione interforze e degli inve-stimenti per modernizzare lo strumento militare, con le certezze necessarieper programmare e lavorare in sinergia con l’industria. (foto Presidenza dellaRepubblica)

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macchine. La richiesta verrebbe ufficializ-zata il 1° gennaio 2020. L’Indonesia ha giàin servizio 33 F-16 di versioni precedenti.

USAF acquista aerei leggeri da attacco

L’USAF acquisterà alcuni monomotori da at-tacco leggero Textron AT-6 e Sierra Nevada-Embraer A-29 per valutarne l’efficacia per leesigenze delle aviazioni minori, alla ricercadi velivoli più piccoli, semplici e che non ri-chiedono attività di sviluppo.

Radar RAT31DL per la Tailandia

Leonardo installerà a Samui, nella parte me-ridionale della Tailandia, un radar da difesa

RAT31DL. Un primo radar di questo modello,caratterizzato dall’architettura 3D a stato so-lido e dalla portata di oltre 500 chilometri,era stato fornito al paese nel 2015.

Su-35 per la Turchia?

La Turchia è in trattative con la Russia peracquistare 49 caccia Sukhoi Su-35, con ilduplice scopo di colmare il vuoto lasciatodal blocco della vendita degli F-35 e di in-tegrarli con i missili da difesa aerea S-400.In visita a Washington a metà novembre, ilpresidente turco Recep Erdogan ha confer-mato di non voler rinunciare agli S-400 madi essere, al contrario, disposto ad affian-carvi eventuali i missili Patriot statunitensi.

INDUSTRIAMISE autorizza vendita Piaggio

A fine ottobre Piaggio Aerospace ha annun-ciato un accordo di distribuzione con Al SaifAviation, società saudita già cliente dal2016, che si è impegnata ad acquistare en-tro il 2020 almeno dieci P.180 Avanti Evoda vendere in Medio Oriente, Nord Africa ein alcuni paesi europei. L’accordo è un’ulte-riore tappa del percorso di ristrutturazionedella società ligure, in amministrazionecontrollata dal dicembre 2018, che negli ul-timi mesi ha ricevuto diversi contratti disupporto e manutenzione da parte di forzearmate ed enti pubblici. Il 15 novembre ilministero dello Sviluppo Economico ha ap-provato il programma di vendita della so-cietà, che il commissario straordinario pun-ta a cedere entro l’autunno 2020.

Eurofighter presenta Typhoon ECR

Il 5 novembre Airbus Defence and Space hapresentato una versione dell’Eurofighter perla guerra elettronica e soppressione delledifese aeree (ECR/SEAD). La configurazione,quasi certamente biposto, prevede di spo-stare al centro tre serbatoi esterni da millelitri per installare sotto le due jammer podsubalari. Sono inoltre previsti missili SPEAR-EW e localizzatori di emissioni. La Luftwaffeha un’esigenza stimata in 40 macchine perla sostituzione degli attuali TornadoIDR/ECR, per la quale sarebbe in gara anchel’F/A-18G Growler. La Germania prevedecomunque di ammodernare 110 EurofighterTranche 2 e 3 con radar a scansione elettro-nica a partire dal 2022. All’installazione delradar AESA è interessata anche la Spagna,ma solo per 19 macchine. La Luftwaffe in-tende inoltre acquisire 38 nuovi Typhoonper sostituire le macchine della Tranche 1ricevute dal 2004.

Spagna verso ordine Eurofighter

Airbus ha proposto alla Spagna gli Eurofi-ghter Typhoon per la sostituzione dei Mc-Donnell Douglas F/A-18A-B Hornet che haricevuto dal 1985.

Accordo Francia-Germania su export

Francia e Germania hanno raggiunto a fineottobre un accordo sulle esportazioni di ar-mamenti prodotti congiuntamente, in baseal quale nessun partner potrà bloccare icontratti siglati dagli altri. La decisione in-teressa soprattutto la Francia, preoccupatadella possibilità che il caccia FCAS incorra

La NASA presenta l’X-57

In attesa del primo volo, previsto per il 2020, l’8 novembre la NASA ha presentato il suo aereosperimentale X-57 Maxwell, basato sulla cellula del Tecnam P.2006T. Concepito come piat-taforma per lo sviluppo di standard tecnologici per velivoli leggeri, il programma prevede di in-stallare, nella quarta fase, ben 14 motori elettrici azionanti altrettante eliche, in parte verticali.Alla presentazione erano però montati solo due motori, con eliche tripala. La NASA ha inoltresviluppato un simulatore per la preparazione dei piloti sperimentatori. (Foto NBC)

Aeronautica | 11-2019 | 25

Primo AW169M per la Guardia di Finanza

Il 12 novembre Leonardo Elicotteri ha consegnato ufficialmente alla Guardia di Finanza il primodei 22 elicotteri AW169M ordinati a fine 2018. L’elicottero ha ricevuto a fine settembre la qua-lifica militare dalla Direzione degli Armamenti Aeronautici e della Aeronavigabilità. Le consegnesi concluderanno entro il 2024. Al salone aerospaziale di Dubai l’azienda italiana ha annunciatol’introduzione di un simulatore AW169 presso il centro di addestramento ADACT di Abu Dhabi.Nella stessa occasione sono stati resi noti l’ordine di Abu Dhabi Aviation per tre AW139 e dueAW169 e la consegna del sesto AW139 alla compagnia egiziana Petroleum Air Services entrofine anno. Infine, l’operatore statunitense Intermountain Healthcare ha aggiunto un sestoAW109 GrandNew alla propria flotta elisoccorso. (foto Leonardo)

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in veti etici analoghi a quelli che la Germa-nia ha introdotto nei confronti dell’ArabiaSaudita in seguito all’assassinio del giorna-lista Jamal Kashoggi. A metà novembre laGermania non aveva ancora stanziato i 75milioni di euro dovuti per la seconda fasedi studio del FCAS, al quale partecipa conFrancia e Spagna.

Radar Gabbiano TS-80 sul Diamond

A pochi mesi dall’annuncio della collabora-zione con Leonardo per la versione da sorve-glianza del bimotore DA42, Diamond Aircraftha annunciato di aver aggiunto la versioneda 80 Watt del radar Gabbiano Ultra Light al-le opzioni standard del velivolo. Resta dispo-nibile anche la versione originale TS-20.

Praetorian Evolution per la protezione del Typhoon

Le industrie del consorzio EuroDASS, tra cui leitaliane Leonardo ed Elettronica, hanno pre-sentato a fine ottobre Praetorian Evolution, laproposta per la seconda generazione del De-fensive Aid Sub System (Sotto Sistema di AiutiDifensivi, DASS) del caccia Eurofighter. Tra lecapacità del futuro sistema, interamente di-gitale, vi saranno guerra elettronica multipiat-taforma, puntamento di alta precisione eidentificazione avanzata in combattimento.Le aziende mirano anche ad aumentare l’af-fidabilità e ridurre i costi di gestione.

Primo volo nel 2024 per Aerion

Il velivolo supersonico civile Aerion AS.2dovrebbe volare nel 2024, anche grazie alsostegno di Boeing e General Electric, chesta sviluppando motori in grado di utiliz-zare combustibili sostenibili. Per ridurrel’impatto ambientale, la società prevede dipiantare 100 milioni di alberi e di compen-sare le emissioni di CO2 dei clienti.

Spirit acquista aerostrutture Bombardier

Spirit AeroSystems acquisterà per 1,1 mi-liardi di dollari le attività di produzione diaerostrutture di Bombardier in Irlanda delNord e in Marocco, nonché le attività di re-visione sull’aeroporto di Dallas.

Trasformazioni cargo in Cina perBoeing

Sarà la Guangzhou Aircraft MaintenanceEngineering a trasformare i Boeing 737-800per trasporto merci. Sinora il costruttorestatunitense ha ricevuto ordini per 130 tra-sformazioni.

Saab prova nuovo Jammer

Il 4 novembre Saab ha iniziato le prove divolo del proprio Electronic Attack JammerPod (EAJP), progettato per interferire con iradar avversari, in aggiunta alle capacità diattacco elettronico già presenti sul cacciaGripen E/F.

SPAZIOPrima passeggiata spaziale per Parmitano

Il 15 novembre il col. Luca Parmitano hasvolto la sua terza passeggiata spaziale e laprima della missione Beyond, di cui è al co-mando dal 2 ottobre. Insieme al collega sta-tunitense Andrew Morgan, Parmitano ha ri-parato un rilevatore di particelle Alpha Ma-gnetic Spectrometer (AMS-02), la più com-plessa mai svolta a causa della posizione del-l’apparato, concepito per non essere manu-tenuto. È la prima volta che un astronautaeuropeo dirige le operazioni durante i lavorisulla superficie esterna della Stazione Spa-ziale Internazionale.

Un’italiana al vertice di Ariane Group

Monica Bernardini, 36 anni, laureata in in-gegneria aerospaziale all’università La Sa-pienza di Roma, è il nuovo direttore delle

26 | 11-2019 | Aeronautica

L’Aeronautica intercetta uno Spitfire

Il 26 novembre un HH-139A, un AMX e un Typhoon hanno intercettato lo Spitfire IX inglese durantele tappe italiane del suo giro del mondo. Il caccia, accompagnato da un Pilatus PC.12 per appoggiologistico, navigazione e riprese aeree, è atterrato prima a Taranto-Grottaglie e poi a Padova, dadove è ripartito per la Svizzera. In questa seconda tratta è stato amichevolmente affiancato primada un elicottero del 15° Stormo e poi da un AMX e da un Eurofighter del 51° Stormo. Dal 1944 al1952 l’Aeronautica Militare ha impiegato presso il 51° e 5° Stormo, il Reparto Volo Stato Maggioree la scuola di volo di Lecce poco meno di 200 Spitfire delle versioni V e IX. Dal 1989 l’ultimo SpitfireIX rimasto è esposto al Museo Storico A.M. (foto Aeronautica Militare)

Certificato il Beluga XL

Il 13 novembre l’Agenzia Europea per la Sicurezza dell’Aviazione (EASA) ha certificato il BelugaXL, il bireattore per lo spostamento di assiemi strutturali tra undici stabilimenti Airbus. Il pro-gramma di certificazione ha richiesto oltre 200 voli per 700 ore complessive. Derivato dall’A330-200, rispetto agli attuali Beluga ST il nuovo XL è più lungo di sette metri e più largo di uno. Il vo-lume interno è aumentato di un terzo e, grazie al carico utile di 51 tonnellate, consente il tra-sporto di due semiali di A350 anziché una sola. I motori sono Rolls-Royce Trent 700 e l’auto-nomia è di 4.000 chilometri. Airbus prevede di completare e mettere in servizio sei XL entro il2023. (foto S. Ramadier/Airbus)

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strategie di Ariane Group, la società franco-tedesca che costruisce i razzi Ariane.

TRASPORTO AEREOAncora incertezza per Alitalia

Al momento di andare in stampa era ancoramolto incerta la situazione di Alitalia. Allascadenza della settima proroga del commis-sariamento non era stata ancora individuatala soluzione per la compagnia aerea in crisi.Tra le ipotesi in discussione per evitare la li-quidazione si parla di vendere le attività auna cordata tra Ferrovie, Atlantia e Delta op-pure alla sola Lufthansa, oppure ancora allesole Ferrovie. Tra i vari problemi da affrontarevi è l’opposizione della Commissione Europeaa ulteriori prestiti o risorse pubbliche.

Gli investimenti aeroportuali 2018

Nel 2018 gli investimenti infrastrutturaliper gli aeroporti italiani sono stati di 536milioni di euro, pari al 56% dei 948 milioniprevisti nell’ambito del piano quadriennale2015-18. Nel complesso, secondo il rappor-to pubblicato dall’Ente Nazionale AviazioneCivile, il piano ha mobilitato 2,2 miliardi dieuro, concentrati sugli aeroporti di Fiumi-cino, Malpensa e Tessera. Secondo ENAC, gliscostamenti maggiori tra importi previsti espese effettive riguardano i gestori aero-portuali che non hanno firmato contratti diprogramma e il settore merci.

Voyager 2 nello spazio interstellare

Il 5 novembre la sonda Voyager 2 ha lascia-to il sistema solare e ha iniziato a inviaredati dallo spazio interstellare. Lanciata il 20agosto 1977, Voyager 2 ha sinora percorsocirca 18 miliardi di chilometri. Le stazionisulla terra ricevono ancora i dati di Voyager1, uscita dal sistema solare nell’agosto 2012.

Starship esplode durante prove

Il 20 novembre il prototipo del razzo SpaceXStarship è esploso durante una prova dipressurizzazione dell’impianto criogenico aBoca, nel Texas. Secondo la società il razzoMk1, costruito interamente in acciaio, nonsarà più utilizzato per i previsti voli speri-mentali atmosferici, che saranno invece ef-fettuati dal nuovo Mk 3. L’11 novembreSpaceX aveva messo in orbita con un razzoFalcon 9 sessanta satelliti Starlink per le co-municazioni a banda larga, raddoppiando lapropria costellazione. L’obbiettivo dichiara-to è di lanciarne 1.000.

Aeronautica | 11-2019 | 27

ecco il 737 Max 10

Boeing ha presentato a Renton la versione 10 del proprio bireattore 737 Max. Con una capacitàfino a 230 passeggeri, il Max 10 rappresenta la versione più grande della famiglia ed ha già rac-colto più di 550 ordini e impegni da oltre 20 clienti. Le prove di volo sono previste nel 2020,dopo le verifiche di sistema e le prove motore. Al momento l’intera linea Max è bloccata in attesache le autorità ripristinino la certificazione sospesa dopo l’incidente del volo Ethiopian ET302del marzo 2019. (foto Boeing)

Un Boeing 777 per Guerre Stellari

Dal 1° al 14 dicembre 2019 All Nippon Airlines celebrerà l’uscita del film Star Wars: l’ascesa diSkywalker con un Boeing 777 decorato con una speciale livrea dedicato al droide C3PO. Persottolineare l’avvenimento, la compagnia giapponese ha preparato anche una speciale cartad’imbarco per quanti viaggeranno sullo speciale 777. Nei mesi scorsi livree ispirate alla seriesono state applicate sui Boeing 737-800 di United Airlines (spada laser sulla coda), 777-300ERdi LATAM (Truppe d’assalto imperiali), 747-400 di Virgin Atlantic (Millennium Falcon), 787-9 diANA (il droide R2D2) e 777-300Er (droide BB-8). (Foto ANA)

esercitazione CBRN a Rivolto

Il 14 novembre si è conclusa sull’aeroporto di Rivolto (UD) la simulazione di intervento Chimico-Biologico-Radiologico e Nucleare (CBRN) svolta da Esercito e Aeronautica per prepararsi controminacce cosiddette “non convenzionali”. L’attività, iniziata il 21 ottobre, ha visto la partecipazionedi numerosi enti e agenzie, compresa la sala operativa del 118, e ha riprodotto la necessità di bo-nificare l’area colpita e decontaminare uomini e mezzi. Tra le ricadute previste, la preparazione aintervenire in caso di uso di sostanze contaminanti durante lo svolgimento di una manifestazioneaerea e la dimostrazione di vicinanza al territorio. (Foto Aeronautica Militare)

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28 | 11-2019 | Aeronautica

Filippo Cappellano e Basilio Di Marti-no, La catena di comando nella Gran-de Guerra. Bassano del Grappa, Itine-ra, 2019. Cm 16 x 24, pp. 240. Euro 22. ISBN 978-88-32239-05-8.

Il libro, presentato il 7 novembre a Romadalla Sezione Roma 2, descrive “proce-dure e strumenti per il comando e con-trollo nell’esperienza del Regio Esercito”attraverso il triplice binario dell’organiz-zazione del Comando Supremo, delle suemodalità di funzionamento e dei mezzitecnologici, dalla radio ai colombi. Gliautori, esperti riconosciuti sulla storiadella Prima guerra mondiale, si muovo-no contestualizzando e spiegando i di-versi punti di vista. Le critiche all’accen-tramento delle decisioni nella sola se-greteria particolare di Cadorna, ancheper la sostanziale esclusione del sotto-capo di Stato Maggiore, sono affrontatecon grande equilibrio. Altrettanto valeper i “siluramenti” e gli “ufficiali di col-legamento”, temi oggetto di frequentisottolineature polemiche nella memo-rialistica che li interpretava come segnidel micromanagement del ComandoSupremo ma che qui emergono anchecome selezione meritocratica e velociz-zazione nel passaggio delle informazio-ni. Il volume comprende 32 pagine diimmagini ben scelte e commentate, evalorizzate dalla stampa su carta pati-nata; manca, purtroppo, un indice ana-litico. Nel complesso, un’utile aggiuntaalla bibliografia per gli studiosi della Pri-ma guerra mondiale.

Disponibile in libreria o pressol’editore (Vicolo Ca’ Rezzonico 11, 36061Bassano del Grappa; [email protected]; tel. 349 0942237)

Stefano Di Marino e Michele Tetro,Guida al cinema bellico. Bologna,Odoya, 2017. Cm 15,5 x 21, pp. 620.Euro 30. ISBN 978-88-6288-420-4.

L’estremizzazione del comportamentoumano, la narrazione epica e le ambien-tazioni spettacolari hanno sempre attrat-to produttori e registi alle storie di guer-ra. Questo poderoso volume offre un’am-pia ricognizione del genere, in un arco ditempo che comprende l’intero 20° secolo,anche quando sconfina nel fantastico.Niente Waterloo, quindi, ma abbondanzadi Battaglia delle aquile, Platoon e BlackHawk Down. La vasta materia è organiz-zata in otto sezioni tematiche, preceduteda siparietti storici, per 21 capitoli com-plessivi, all’interno dei quali gli autori co-struiscono un percorso narrativo-descrit-tivo riassumendo film, citando attori esceneggiatori, ricordando momenti cele-bri e fornendo giudizi con i quali è sem-pre divertente confrontare le proprie opi-nioni e ricordi. Se il capitolo 7 è intera-mente dedicato alla battaglia d’Inghilter-ra, i film d’aviazione si ritrovano un po’ovunque. La vasta iconografia compren-de manifesti e foto di scena, tutte inbianco/nero, non sempre valorizzate dallaqualità di stampa. Due indici permettonodi accedere al volume per titolo dei film(pp. 599-608) o, più flessibilmente, attra-verso i nomi, storici o cinematografici(pp. 609-620). Nel complesso, una guida

ragionata utile anche nell’epoca delleguide online gratuite.

Disponibile in libreria

Dino Marcellino, Salvando vite. Tori-no, Operazioni Volo, 2018. Cm 30,5 x21,5, pp. 216. Euro 35.

L’impegno di soccorso dell’AeronauticaMilitare è ben nota ai lettori di Aero-nautica, che ne dà conto ogni mese nel-la rubrica “Esistiamo perché siamo utili”.In questo bel volume rilegato, l’autore,fotografo specializzato nel settore avia-zione e soccorso, al quale ha dedicatonegli anni scorsi tre volumi di improntastrettamente civile, fornisce un’ampiadescrizione per immagini dell’organizza-zione, delle macchine e dell’attività.L’approccio è piuttosto ampio, perchéparte dalle scuole di volo e comprendeanche le attività più specificamente“combat” (cap. 5) e di supporto (cap. 7).Protagonisti assoluti sono pertanto glielicotteri HH-212, HH-139A e HH-101del 15° Stormo, ma non mancano i Fal-con del 31° Stormo e i C-130 della 46a

Brigata. Il testo è costituito da lunghedidascalie o brevi paragrafi tematici,tutti bilingue in italiano e inglese. Laqualità delle immagini è sempre alta,ben valorizzata dal formato ad album edalla stampa. Nel complesso, una bellainiziativa che restituisce – oltretutto aun prezzo competitivo - uno spaccato digrande impatto visivo su un tema erro-neamente considerato di secondo piano.

Disponibile presso l’autore (OperazioniVolo, via Giustetto 64, 10064 Pinerolo;[email protected])

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Scopo della rubrica non è fare pubblicità ai libri, ma aiutare i Soci a valutarne interesse equalità. Pertanto, non si recensiscono opere non pervenute in redazione o inviate solo comescheda o materiale promozionale. La redazione si riserva di stabilire l’ordine di pubblicazioneper diversificare autori, editori e temi. I libri recensiti non sono in vendita presso la rivista,che non può quindi fornire informazioni aggiuntive a quelle pubblicate. Quando la reperibi-lità non è indicata, vuol dire che non è presente nel libro o non è stata fornita alla redazione.

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Perequazione pensioni anno 2018

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 280 del 30 novembre 2017 è stato pubblicato il decreto del Ministero dell’Economia e delleFinanze del 20 novembre 2017, con il quale è stata determinata, in via provvisoria, la variazione di percentuale per ilcalcolo della perequazione automatica delle pensioni per l’anno 2017, nella misura dello 1,1% (salvo eventuale conm-guaglio), con effetti dal 1° gennaio 2018. Inoltre, con lo stesso provvedimento, è stata stabilita, in via definitiva, la pe-requazione per l’anno 2016, nella misura dello 0,0% (provvisoria 0,0% - vedi Aeronautica, dicembre 2016). In base allanormativa vigente (legge 147/2013, art.1, comma 483 - legge di Stabilità 2014) e agli indici predetti, per l’anno 2018 lepensioni saranno rivalutate come qui appresso indicato.L’adeguamento sarà calcolato moltiplicando l’intero importo della pensione per l’indice Istat corrispondente allo scaglionein cui è compreso. Ad esempio: una pensione di € 3.200,00 mensili lordi, da gennaio 2018 sarà rivalutata di € 15,84mensili lordi che si ottiene moltiplicando l’indice 0,495% per l’importo della pensione (3.200,00 x 0,495%). Si ricordainoltre che, salvo eventuale ulteriore rinvio, nel corso del 2018 l’INPS provvederà a recuperare lo 0,1% relativo alla dif-ferenza tra l’indice ISTAT di perequazione stabilito in via definitiva (0,2 %), cioè più basso di quello dello 0,3% attribuitoin via provvisoria dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2015 (legge 208/2015, art. 1, comma 288).

Anno 2018

Scaglioni importi mensili lordi Percentuale incremento (indice ISTAT)

Fino a € 1.505,67 (3 volte il minimo INPS) 1,100% (100%) da € 1.507,68 a € 2,007,56 (da 3 a 4 volte il minimo INPS) 1,045% (95% di 1,1) da € 2.007.57 a € 2.509,45 (da 4 a 5 volte il minimo INPS) 0,825% (75% di 1,1)da € 2.509,46 a € 3.011,34 (da 5 a 6 volte il minimo INPS) 0,550% (50% di 1,1)oltre a € 3.011,34 (6 volte il minimo INPS) 0,495% (45% di 1,1)

Nuove misure delle pensioni minime e sociali • Trattamento minimo INPS € 507,41 (mensile lordo) € 6.596,33 (annuo lordo)• Pensione sociale € 373,32 “ “ € 4.853,16 “ “• Assegno sociale € 453,00 “ “ € 5.889,00 “ “

Cumulo delle pensioni ai superstiti con i redditi del beneficiario (art. 1, comma 41, della legge n. 335/95– Tabella F).

Si riportano, qui appresso, gli importi delle fasce di reddito previste dalla tabella F annessa alla legge 8 agosto 1995, n.335, (per la definizione del limite di cumulabilità della pensione di reversibilità con il reddito del beneficiario) aggiornati,per l’anno 2018, in base alla nuova misura dei trattamenti minimi INPS (€ 507,41 mensili lordi pari a € 6.596,33 annuilordi)Ai fini della cumulabilità devono essere valutati i redditi assoggettabili all’Irpef (al netto dei contributi previdenziali eassistenziali), con esclusione dei trattamenti di fine rapporto (TFR/TFS), del reddito della casa di abitazione e delle com-petenze arretrate sottoposte a tassazione separata.

Fasce di reddito (annuo lordo) Percentuale cumulo pensione

Fino a € 19.788,99 (3 volte il minimo INPS) 100% da € 19.789,00 a € 26.385,32 (da 3 a 4 volte il minimo INPS) 75% da € 26.385,33 a € 32.981,65 (da 4 a 5 volte il minimo INPS) 60% oltre € 32.981,65 (5 volte il minimo INPS) 50%

Riordino carriere personale militare/3 - Trattamento economico personale militare contrattualizzato

Come anticipato nel numero 9/2017 di Aeronautica, qui di seguito si riportano le voci più significative del trattamentoeconomico fisso del personale militare parametrizzato e quello in ferma volontaria prefissata o raffermato, riportatenella circolare dalla Direzione Generale del Personale Militare (Persomil) n. 0415063 del 14.7.2017, in attuazione deldecreto legislativo n. 94/2017.

Perequazione pensioni anno 2020

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 278 del 27 novembre 2019, è stato pubblicato il decreto del ministero dell’Economia e delleFinanze del 15 novembre 2019, con il quale è stata determinata, in via provvisoria, la variazione di percentuale per ilcalcolo della perequazione automatica delle pensioni per l’anno 2019, nella misura dello 0,4% (salvo eventuale con-guaglio), con effetti dal 1° gennaio 2020. Inoltre, con lo stesso provvedimento, è stata stabilita, in via definitiva, la pe-requazione per l’anno 2018, nella misura dell’1,1% (provvisoria 1,1% - vds Aeronautica, gennaio 2019). In base allanuove disposizioni stabilite dalla legge di bilancio 2019 e 2020 (in corso di approvazione) e agl’indici predetti, dal 1°gennaio 2020 le pensioni saranno rivalutate con le modalità qui appresso indicate.

Rivalutazione provvisoria pensioni anno 2020 – indice ISTAT 0,40% - importi per scaglioni mensili lordi

Da A Fasce minimo INPS Indice rivalutazione (L.145/2017) % rivalutazione ISTAT

- € 2.052,04 fino a 4 volte 100% 0,400%€ 2.052,05 € 2.565,05 da 4 a 5 volte 77% 0,308%€ 2.565,06 € 3.078,06 da 5 a 6 volte 52% 0,204%€ 3.078,07 € 4.104,08 da 6 a 8 volte 47% 0,188%€ 4.104,09 € 4.617,09 da 8 a 9 volte 45% 0,180%€ 4.617,10 - oltre 9 volte 40% 0,160%

Come per lo scorso anno, l’incremento sarà determinato moltiplicando l’importo mensile lordo del trattamento pensio-nistico per l’indice ISTAT corrispondente allo scaglione in cui è compreso. Ad esempio: una pensione di € 3.050,00mensili lordi, da gennaio 2020 sarà rivalutata di € 6,22 mensili lordi (3.050,00 x 0,204%, percentuale corrispondenteallo scaglione). La nuova normativa in materia, emanata con la legge predetta per il triennio 2019-2021, assicura la ri-valutazione completa (100%) solo per i trattamenti pensionistici fino a quattro volte il minimo INPS (€ 2.052,04).Mentre per quelli superiori a questo importo, l’adeguamento all’inflazione viene ancora “tagliato” in modo sensibileperpetrando un danno economico rilevante, accentuato anche dal meccanismo più sfavorevole della indicizzazione perscaglione complessivo.

Nuove misure delle pensioni minime e sociali anno 2020 • Trattamento minimo INPS € 515,06 (mensile lordo) € 6.695,78 (annuo lordo)• Pensione sociale € 378,95 “ “ € 4.926,35 “ “• Assegno sociale € 459,83 “ “ € 5.977,79 “ “

Cumulo delle pensioni ai superstiti con i redditi del beneficiario (art. 1, comma 41, della legge n. 335/95– Tabella F).

Si riportano, qui appresso, gli importi delle fasce di reddito previste dalla tabella F annessa alla legge 8 agosto 1995, n.335, (per la definizione del limite di cumulabilità della pensione di reversibilità con il reddito del beneficiario) aggior-nati, per l’anno 2020, in base alla nuova misura del trattamento minimo INPS (€ 515,06 mensili lordi, pari a €6.695,78 annui lordi)

Fasce di reddito (annuo lordo) Percentuale cumulo pensione

Fino a € 20.087,34 (3 volte il minimo INPS) 100% da € 20.087,35 a €. 26.783,12 (da 3 a 4 volte il minimo INPS) 75% da € 26.783,13 a € 33.478,90 (da 4 a 5 volte il minimo INPS) 60% oltre € 33.478,90 (5 volte il minimo INPS) 50%

Ai fini della cumulabilità devono essere valutati i redditi assoggettabili all’IRPEF (al netto dei contributi previdenziali eassistenziali), con esclusione dei trattamenti di fine rapporto (TFR/TFS), del reddito della casa di abitazione e dellecompetenze arretrate sottoposte a tassazione separata.

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Il calendario, al costo di €. 6,50 a copia,

più le spese di spedizione in Italia, può essere richiesto a

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DALLA PRESIDENZA NAZIONALE

Il 1° novembre si è svolta la gara com-petitiva su strada di dieci chilometriper le vie del centro storico di Roma,

alla quale l’Associazione Arma Aeronau-tica ha dato il patrocinio. Per questa edi-

zione, la Corsa dei Santi 2019, con par-tenza e arrivo in via della Conciliazione,si è svolta in collaborazione con lo StatoMaggiore Difesa e ha ospitato il Campio-nato Interforze aperto al personale delle

Forze Armate e dei Corpi armati e nondello Stato. La vittoria è andata a DanieleD’Onofrio del G.S. Fiamme Oro di Pado-va, che ha preceduto Giuseppe Gerratanadel G.S. Aeronautica Militare.

IIl 29 novembre si è svolta presso laCasa dell’Aviatore l’ultima riunionedell’anno 2019 del Consiglio Diret-

tivo Nazionale. Dopo il saluto del Presidente Nazionale,si è proceduto a stabilire che il 13 giu-gno 2020 a Roma è prevista la prossimaAssemblea Generale dei soci, nel corsodella quale sarà svolta l’elezione delnuovo Presidente Nazionale. Successi-vamente, il CDN ha proceduto a esami-nare l’argomento relativo alla quota so-ciale del 2020 e, alla luce dell’anda-mento di bilancio per il corrente annoe di previsione per il prossimo, ha ap-provato la riconferma dell’attuale im-porto delle quote sociali per tutte le di-verse tipologie di soci che dovranno es-sere versate dalle Sezioni alla Presiden-za Nazionale.Nel corso della riunione, il PresidenteNazionale ha presentato al Consiglio eper l’approvazione le proposte di con-ferimento di “socio benemerito” e laproposta a Socio Onorario del gen. s.a.Luca Goretti, Sottocapo dello Stato

Maggiore Aeronautica, per essersi di-stinto nelle attività di valorizzazione edi supporto a favore del Sodalizio, te-stimoniando la vicinanza della F.A. allaAssociazione Arma Aeronautica cherappresenta una grande potenzialità euna risorsa preziosa per rinforzare l’im-magine della A.M. nei confronti dellasocietà.Inoltre, il CDN ha ratificato le decisionidel 7 novembre 2019 del ComitatoConsultivo con particolare riguardo a:- apertura di un conto corrente banca-rio per la raccolta fondi per gli scopidi beneficienza concordati con lo SMAsul quale, oltre alle offerte volontariedei soci, saranno versate anche quelledel personale in servizio, degli Enti,delle Associazioni e dei privati aderentialle iniziative benefiche per celebrareil centenario della proclamazione dellaMadonna di Loreto a celeste Patronadegli “aeronauti”.

- gestione e impiego da parte dellaPresidenza Nazionale dei fondi rac-colti per l’acquisto, in accordo con lo

SMA, di apparecchiature mediche dadestinare a tre ospedali pediatrici (alnord, al centro e al sud).

- effettuazione del Pellegrinaggio aLoreto il 24 marzo 2020 e partecipa-zione all’Udienza papale in Vaticanoil 10 dicembre 2020 con l’A.M., dan-do mandato alla Presidenza Naziona-le di promuovere e coordinare la piùampia partecipazione da parte degliassociati con i loro familiari.

Infine, il CDN ha provveduto ad appro-vare i seguenti atti amministrativi:- su proposta dei Presidenti regionali,un raduno interregionale del trivene-to a Jesolo per il 20 giugno 2020;

- la costituzione del- nucleo di Ricigliano alle dipenden-ze della Sezione AAA di Sarno (SA);- nucleo di Garlasco alle dipendenzedella Sezione AAA di Mortara (PV)

- la ridenominazione del Nucleo diPianello Val Tidone in Nucleo di Pia-nello e Val Tidone, dipendente dallaSezione di Piacenza.

Massimo S. Sestili

12a edizione de “La Corsa dei Santi”

Riunione del Consiglio direttivo Nazionale dell’AAA

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di Enzo Pennacchio «Il successo inizia dal la vo lon -tà dell’individuo.» In questo casoè stata la ferma volontà di un

gruppo di persone nel raggiungere ungrande risultato che in partenza sembra-va irraggiungibile. I soci della sezioneAAA di Santa Maria Capua Vetere, infatti,hanno organizzato un evento commemo-rativo in memoria degli Aviatori, piloti enon, nati nel territorio, che hanno donatola vita per la Patria, in guerra e in pace. Con grande impegno, hanno realizzato un“Albo degli Aviatori Caduti e Decorati alValor Militare per guerre o servizio”, su-perando molte difficoltà, a partire dallamancanza di elenchi organici. Inoltre, si èrivelata di estrema difficoltà la ricerca deicaduti in servizio per cause non belliche.È stato un lavoro certosino, fatto di faticae di entusiasmo, attraverso l’incrocio didati anagrafici, di archivi storici, di ricer-che sul sito di Onorcaduti, negli archividei vari cimiteri comunali, di ricerche sulweb e, soprattutto, la ricerca di testimo-nianze dirette dei parenti dei caduti. Allafine sono stati riportati sull’Albo 42 no-minativi, dei quali 39 caduti in guerra,con ben 16 decorati al valore militare,corredandolo il più possibile di foto e cir-costanze sulle cause della loro morte. Ilrisultato è un albo a tutta vista, tipo po-ster, che sarà collocato nelle sedi istitu-

zionali e nei musei civici dei comuni in-teressati, precisamente, quelli di SantaMaria Capua Vetere, Curti, San Prisco, Ca-sapulla e San Tammaro, tutti nella pro-vincia di Caserta.Il lavoro parte dalla nascita della Aeronau-tica Militare e arriva fino a oggi, coprendotutti i 96 anni della storia della forza ar-mata. Obiettivo della ricerca, oltre rendereomaggio ai concittadini che hanno donatola loro vita, è la convinzione che la cono-scenza delle biografie e delle storie di vitavissuta siano importanti punti di riferi-mento e possano fungere da monito pertutti, soprattutto, per le generazioni futu-re, affinché si preservino con la forza dellacultura e nella coesione sociale, i principidi democrazia, libertà e uguaglianza con-quistati con il sangue dei caduti.Nello scorrere l’elenco dei caduti, si restasorpresi nello scoprire le storie di concit-tadini deceduti assieme sugli stessi fronti,in terre lontane, ritrovandosi accomunatinell’estrema immolazione oltreché neinatali, come nel caso degli avieri Salva-tore Fusco e Pasquale Martusciello, en-trambi ventenni, morti a Tobruch nellabattaglia di Ain el-Gazala del 1942. Primo caduto dell’Albo è l’aviere AndreaGravina, morto a 19 anni nel 1931, pre-cipitando nel Tevere al “Campo del Litto-rio”, l’attuale aeroporto dell’Urbe, durante

L’Albo degli aviatori caduti, dispersi e decorati per guerre e

servizio di Santa Maria Capua Vetere

In apertura l’anfiteatro di Santa Maria CapuaVetere, costruito in epoca Flavia secondo lostesso schema del Colosseo di Roma. (RicoHeil/Wikipedia) Sopra, il pannello che sinte-tizza i risultati della ricerca svolta dalla Se-zione.

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Ale operazioni di rimessaggio di un idro-volante, «dando alla Patria la promet-tente giovinezza», come inciso sulla sualapide nel cimitero della città. E giù di lìtantissime storie toccanti, come quelladel maggiore pilota Vito Romano, alquale sono intitolate la sezione e unastrada di Santa Maria Capua Vetere. Vo-lontario in Spagna, Medaglia d’Argentoal Valor Militare ottenuta nella battagliadella Marmarica, fucilato dai tedeschidurante un rastrellamento nel 1943 suimonti di Castel di Sasso (CE), assieme alnipote non ancora ventenne. Nel corso della lunga ricerca si sono poiscoperti alcuni dei luoghi di tumulazio-ne come il Sacrario Militare del Cristo Redi Messina, quello d’Oltremare a Bari oquello gravemente profanato di Tripoli,posto vicino a quello inglese che, invece,si presenta perfettamente curato.Molto emozionante e, al tempo stesso,molto toccante, è stata poi la ricerca deiparenti dei caduti, condotta grazie anchealla preziosa collaborazione della sezioneprovinciale di Caserta dell’AssociazioneNazionale Combattenti e Reduci. Si è sta-ti accolti dalle famiglie, pronte a condi-videre i loro ricordi con fiducia, emozio-nate e sorprese dall’interessamento, felicisemplicemente che si potesse onorare lamemoria dei loro cari, rievocandone legesta attraverso questa iniziativa. L’evento ha avuto inizio di buon mattinocon la celebrazione di una Santa Messain memoria dei caduti nel duomo dellacittà. L’omelia, i canti dei ragazzi del co-ro con i cappellini dell’Associazione, i la-bari delle associazioni combattentistichee d’arma presenti (per l’AAA, presenti lesezioni di Caserta, Capua, Bellona, Pi-gnataro, Marcianise e Regione Campa-nia), i numerosi ospiti dell’Aeronautica

(in rappresentanza della scuola Specia-listi di Caserta, del 9° Stormo di Graz-zanise, del comando del XXII GruppoRadar di Licola e dell’Ufficio TecnicoTerritoriale di Capodichino), il tintinniodella campanella alla lettura di ogni no-minativo e la partecipazione dei parentidei caduti, delle autorità religiose, civilie militari, del pubblico, tra cui numerosigiovani delle scuole secondarie, hannoreso altamente suggestiva e commo-vente la funzione.Dopo la cerimonia religiosa, il trasferi-mento nella prospiciente sede dell’uni-versità degli studi “Luigi Vanvitelli”, mes-sa a disposizione dal rettore, ove si è te-nuto un convegno sugli aspetti storici.Alla relazione introduttiva del presidentedella Sezione, 1° maresciallo luogote-nente Michele Lutti al quale ha fatto se-guito l’intervento del gen. Enzo Pennac-chio, project officer dell’evento, che hacontestualizzato gli eventi ove i nostrigiovani sono caduti. Hanno poi portato illoro saluto il sindaco Antonio Mirra, ilprof. Lorenzo Chieffi, direttore del Dipar-timento di Giurisprudenza e il prof. LucaFrassineti, del Dipartimento di Lettere eBeni Culturali. Tutti hanno evidenziatocome le istituzioni civili e scolastiche so-no particolarmente sensibili alle iniziativeche contribuiscono a diffondere la cono-scenza storica e la memoria delle nostretradizioni, trovando sempre pronta lapartecipazione della cittadinanza.Hanno poi preso la parola i professoriPaolo De Marco e Felicio Corvese, storicidell’università, che hanno svolto inediteesposizioni rispettivamente sul “Ruolodella Forza Aerea nel Mediterraneo du-rante la Seconda guerra mondiale” e sui“Militari italiani dopo l’8 settembre del1943”. Ospite d’onore, il gen. isp. capo

Basilio Di Martino, capo del Corpo delGenio Aeronautico e direttore di Armae-reo, che ha svolto una prolusione sul-l’Aeronautica Militare nei suoi 95 annidi storia, intervento molto apprezzatoda tutti i presenti.Il convegno, aperto con l’Inno d’Italia in-tonato da tutti i convenuti nella maesto-sa aula “Gennaro Franciosi” dell’univer-sità, ha mantenuto costantemente acce-so l’interesse del pubblico, accompagnan-do le esposizioni con filmati, foto e mu-siche dell’epoca. Importante il contributodegli studenti dell’Istituto Tecnico Econo-mico Statale “Leonardo da Vinci” nelcompito di accompagnatori, con la coc-carda dell’Associazione in bella mostra. Lagiornata si è conclusa con la consegna aiparenti di un ricordo rappresentativodell’evento e con l’omaggio a tutti i con-venuti di una copia dell’Albo dei Caduti.

revisione redazionale di Roberto Barberi

L’albo ricostruito

Le ricerche hanno consentito di identificare26 caduti o dispersi dell’Aeronautica Militare(compresi sei piloti) e 16 decorati, per un to-tale di 42 nominativi. L’analisi cronologica eper campagne evidenzia la seguente distri-buzione:Crociere aeree R. Aeronautica (1931) 1Guerra d’Etiopia (1937) 1Guerra di Spagna (1937-38) 2Seconda guerra mondialeFronte greco-albanese (1940-44) 6Africa Orientale (1940) 1Africa Settentrionale (1940-43) 7Malta (1942) 1Russia (1941) 1Mediterraneo (1940-43) 10Territorio nazionale (1940-43) 4Dopo l’armistizio (1943-45) 6Dopoguerra (dal 1945) 2

A sinistra, un momento della Messa nel duomo della città, alla quale hanno partecipato rappresentanze di numerose associzioni ed enti. Adestra, il convegno presso l’università della Campania ha completato l’iniziativa sul versante culturale.

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ATTIVITA DELLE SEZIONI

ABRUZZO

Sezione di Vasto

Convegno “Aeronautica e Astronautica. Stato dell’artee professioni del futuro”

Il 5 novembre nell’auditorium del Polo Liceale Mattioli, glistudenti del comprensorio e di altri istituti scolastici supe-riori di Vasto hanno partecipato e seguito con forte inte-resse e costante attenzione il convegno su Aeronautica,Astronautica e Spazio e sulle relative molteplici attività eprofessioni negli specifici settori a elevata tecnologia, in-novazione e operatività, organizzato dall’AAA Vasto in oc-casione del 40° anno dalla propria costituzione, in colla-borazione con Liceo Mattioli, VastoScienza, apporti Aero-nautica Militare e CESMA e patrocinio del Comune di Vasto.Dopo le introduzioni del dirigente Maria Grazia Angelinisull’importanza di questo convegno per gli studenti, dei re-sponsabili della sezione, del comandante del 32° Stormo,col. pil. Stefano Castelnuovo, e del sindaco di Vasto, Fran-cesco Menna, hanno preso la parola i relatori. Il meteoro-logo ten. col. Daniele Mocio ha riferito dei compiti princi-pali del servizio meteo di controllo e assistenza al volo e diprevenzione e salvaguardia della collettività, a servizio an-che di tutte le altre Forze Armate; il gen. b.a. (r) GiuseppeCornacchia del CESMA, ha esposto l’evoluzione della spe-rimentazione del volo e dei mezzi aerei dai primordi finoagli ultimi prototipi pronti a effettuare trasporti a velocitàipersonica, con una disamina sui progetti di vari paesi edell’Italia. Infine, il cosmonauta ten. col. Walter Villadei haelencato le tappe fondamentali del progresso aerospazialee gli uomini e le donne che ne hanno sancito lo sviluppo,rimarcando quanto l’addestramento e l’impegno intenso econtinuo siano fondamentali nel percorso di studi e di la-voro di un cosmonauta così come di ogni figura professio-nale in aeronautica e astronautica.

CAMPANIA

Sezione di CasertaLa Scuola Specialisti A.M., grazie alla disponibilità del co-mandante dell’Istituto, ha concesso all’Associazione ArmaAeronautica la possibilità di far conoscere, in maniera di-retta e immediata, le finalità che essa persegue, le attivitàche svolge e il ruolo che riveste nella grande Famiglia Az-zurra, tramite l’istallazione di una bacheca, corredata diun’apposita cassettina per raccogliere eventuali suggeri-menti/proposte.

EMILIA ROMAGNA

Sezione di FidenzaL’Associazione Arma Aeronautica fa scuola

Il restauro di un aereo storico di produzione nazionale, daesporre in luogo pubblico, è già di per sé un’iniziativa im-portante in quanto rappresenta un omaggio al prodottodell’industria aeronautica italiana. Se tale attività viene por-tata a termine da aviatori veterani volontari insieme a gio-vani studenti, utilizzando un percorso didattico di “Alter-nanza Scuola/Lavoro”, l’attività diventa ancora più interes-sante e meritevole. È il caso dell’Istituto James ClerkMaxwell di Milano, che ha avviato una collaborazione con

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l’Aeronautica Militare e l’Associazione Arma Aeronautica –sezione di Fidenza per il restauro di un Aermacchi MB.326,di proprietà dell’A.M., in concessione temporanea all’Isti-tuto, affinché una trentina di ragazzi del 4° e 5° anno po-tessero maturare le competenze specifiche dell’indirizzo distudi, quali “integrare le conoscenze tecniche specifiche re-lative alla struttura del velivolo” e “operare nel rispetto dellenorme di sicurezza”. Il progetto, approvato dallo Stato Mag-giore Difesa, costituisce un percorso formativo che permetteagli studenti coinvolti di acquisire crediti spendibili in am-bito scolastico e professionale. Il 25 ottobre è stata orga-nizzata la presentazione pubblica del restauro e l’inaugu-razione dell’installazione. Hanno presenziato all’evento ilsottosegretario alla presidenza del Consiglio, Simona Mal-pezzi, il comandante della 1a Regione Aerea di Milano, gen.d.a. Silvano Frigerio, il consigliere delegato della Città Me-tropolitana, ing. Roberto Maviglia, il presidente del Muni-cipio 3, Caterina Antola, la dirigenza scolastica e centinaiadi studenti presenti che, sulle note dell’Inno d’Italia, ese-guito dalla Fanfara della 1a Regione, hanno svelato il mo-numento aereo da sotto una immensa bandiera tricolore.

LOMBARDIA

Sezione di Milano

Il 10 novembre i soci delle sezioni AAA e ANUA di Milano sisono riuniti per ricordare i colleghi scomparsi nell’eccidio diKindu. Nel corso della S. Messa, celebrata nella chiesa del Co-mando 1a Regione Aerea, il cappellano militare, monsignorEnrico Perrotta, ha fatto l’appello dei caduti e ha ricordato itragici fatti culminati con il barbaro assassinio dei nostri uf-ficiali e sottufficiali in missione di pace. La deposizione diuna corona d’alloro alla stele in piazza Guardi, eretta dal co-mune di Milano a ricordo del sacrificio delle nostre 13 MOVMe le note del “Silenzio” hanno concluso la celebrazione, vis-suta da tutti i soci intervenuti e dai cittadini milanesi presenticon sentita e composta partecipazione.

PIEMONTE

Sezione di Trino Nucleo di VillataInaugurato monumento ai Caduti dell’Aeronautica Militare

Il 3 novembre a Villata è stato inaugurato un monumento inmemoria dei caduti dell’Aeronautica Militare. Il monumento,costituito dal simulacro di una pala dell’elica di un velivolo

G.222 concesso dall’A.M., è stato realizzato grazie al soste-gno dell’amministrazione comunale che ha accolto con fa-vore l’iniziativa del capo nucleo Pierfelice Allorio volta a ono-rare la memoria di quanti hanno sacrificato la propria vitanel compimento del proprio dovere. Nell’occasione, è statobenedetto il nuovo labaro del nucleo, intitolato anche al serg.pilota Alfonso Rosso decorato di medaglia di bronzo al V.M.

PUGLIA

Sezione di Monteroni di LecceIn occasione della cerimonia della Giornata delle Forze Ar-mate organizzata dal comune di Monteroni in collabora-zione con la Sezione, e in seguito ad accurate ricerche con-dotte dal socio Salvatore Quarta, presso il monumento aicaduti sono state scoperte due lapidi marmoree con l’inci-sione dei nomi di 18 militari monteronesi caduti nella Se-conda guerra mondiale.

SARDEGNA

Sezione di CagliariIl 31 ottobre il nucleo di Sinnai ha indetto i festeggiamentiin onore della Beata Vergine di Loreto per la quale l’interacittadinanza manifesta grande devozione. Dopo un brevecorteo per le vie della città con la statua della Santa Patronadegli aviatori, giunta nella cittadina sarda il 31 di ottobredi 56 anni fa e collocata nella chiesa parrocchiale di Santa

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Barbara al centro del paese, il cappellano militare dell’ae-roporto di Decimomannu, don Valter Cabula ha celebratola S. Messa. Hanno partecipato alla cerimonia la sezionedi Cagliari con il proprio labaro, ufficiali e sottufficiali dellabase, il vicesindaco Giuseppe Floris, il presidente del consi-glio comunale Barbara Pusceddu e tantissimi fedeli.

SICILIA

Sezione di Acireale“Tre giorni di cultura”

Dal 25 ottobre si è tenuta presso l’Istituto Santonoceto inCorso Umberto, la "Tre giorni della cultura", con serate de-dicate rispettivamente alla poesia (con la poetessa Maria Gra-

zia Falsone), alla fotografia (con i fotografi Sebastiano Co-stanzo e Rosaria Bella) e alla pittura (con i pittori Angelo Ma-ria Trovato e Simona Saitta). Le tre serate all’insegna dell’artein tutte le sue forme hanno consentito agli autori di suscitareuna varia gamma di emozioni a un attento e numeroso pub-blico, tra cui l’assessore alla Cultura Fabio Manciagli e l’as-sessore Mario Di Prima del comune di Acireale.

UMBRIA

Sezione di TerniInaugurazione e benedizione del Labaro SocialeIl 28 ottobre ha avuto luogo, presso la chiesa di Santa MariaRegina in Terni, la cerimonia di benedizione del labaro so-ciale della rinata sezione AAA, alla presenza del presidentenazionale, gen. s.a. Giovanni Sciandra, del presidente re-gionale, t. col. Angelo Ronconi, e di numerose autorità mi-litari e associazioni combattentistiche e d’arma. Il Labaro ela nuova sezione sono stati intitolati al pluridecorato ma-resciallo di 1a cl. pil. Mario Trabucchi, medaglia d’oro alvalor militare, nativo di Terni. Madrina della sezione è statala sig.ra Carla Trabucchi, vedova del nipote dell’eroe, cheha presenziato con i figli. Con la sua presenza il gen. Scian-dra ha inteso dare rilevanza alla rinata sezione e ha espressofortune e apprezzamento al suo presidente, col. (r) ArturoPetillo, e ai soci ternani.

Le foto delle nostre sezioniSEZIONE DI ARPINO

Cerimonia del 4 novembre. Visita culturale a Palazzo Farnese di Caprarola

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SEZIONE DI CASALE MONFERRATO

Il 1° av. Augusto Cavallo, sindaco di Mombello Monferrato enostro associato, ha commemorato il 4 novembre, indossandoorgogliosamente la bustina della divisa sociale.

SEZIONE DI COLLEPASSO

Visita al “monumento al marinaio" di Brindisi.

SEZIONE DI GALLIATE

23 ottobre: visita agli stabilimenti di Leonardo Aermacchi aVenegono Superiore.

SEZIONE DI CAGLIARI

Cerimonia del 4 novembre.

SEZIONE DI CASALMAGGIORE

Visita ai musei Ferrari di Modena e Maranello.

SEZIONE DI CONEGLIANO

La sezione ha reso omaggio ai caduti d’oltremare. in particolarmodo al m.llo pil. Cesare Barro, caduto in terra libica, con de-posizione di corona d’alloro.

SEZIONE DI LEQUILE

Manifestazione del 4 novembre.

24 ottobre giornata dedicata alla donazione del sangue sul-l’aeroporto di Galatina, in collaborazione con la sezione AVISdi Lequile.

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SEZIONE DI MONZA

23 ottobre: visita di aggiornamento presso il 51° Stormo diIstrana.

SEZIONE DI PERGINE VALSUGANA

3 novembre: visita di aggiornamento al Nucleo Elicotteri del Ser-vizio Antincendi e Protezione Civile della provincia di Trento.

2 novembre: onori ai caduti dell’A.M. al monumento erettonella città di Russi.

SEZIONE DI MONTEROTONDO

Festeggiamenti del socio m.llo 1a cl. sc. Armando Di Micheleche ha compiuto 90 anni.

SEZIONE DI PANTELLERIA

Celebrata a Pantelleria il 4 novembre la giornata dell’Unità Na-zionale e delle Forze armate.

SEZIONE DI PIGNATARO MAGGIORE SEZIONE DI RAVENNA

Cerimonia del 4 novembre organizzata dall’AAA e dall’Asso-ciazione Combattenti e Reduci.

SEZIONE DI SARNICO SEZIONE DI VIAREGGIO

13 ottobre: festeggiata la Madonna di Loreto. Visita al cacciatorpediniere Caio Duilio.

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Francesco Volpi

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Nel 2007 Volpi tornò a volare con il Ca.100,sul quale aveva conseguito il primo brevettonel 1935.

Il 19 novembre è mancato il col. Fran-cesco Volpi, fondatore e presidenteonorario della Sezione AAA di Trento,

Pioniere del Progresso Aeronautico dal1991. Era nato il 13 ottobre 1914 e avevafesteggiato da poco il compimento dei 105anni di età.La sua passione per il volo, coltivata sinoalla fine, era forse nata quando da ragazzoaveva visto un monomotore Junkers, inservizio sulla nuova linea Monaco-Trento-Milano, imbardare in atterraggio e urtarea terra con l’ala sinistra. Dopo gli studi classici e l’iscrizione all’u-niversità di Padova, dove si sarebbe laurea-to in giurisprudenza nel 1938, prestò ser-vizio come ufficiale pilota di complemen-to. Fece i primi voli con un Breda 15 pressola scuola di Cameri nel giugno 1935, doveun mese dopo decollava da solista su unbiplano Caproni Ca.100. Passò quindi sulBa.25 e conseguì il brevetto militare quat-tro mesi dopo, sul bombardiere monomo-tore Fiat BR.2. Da sottotenente fu assegnato al 14° Stor-mo, nel 1936 riuscì a fare un looping conun trimotore SIAI Marchetti S.81. L’impresaebbe conseguenze disciplinari che inizia-rono con gli arresti semplici, poi di rigore,quindi due mesi di fortezza e la propostadi ritiro del brevetto. Per fortuna, tutto sirisolse con 15 giorni di fortezza a Osoppo,al termine dei quali Volpi fu sottoposto aprove in volo con un pilota esperto, masenza menzione Volpi passò all’Ala Littoria, la prima com-pagnia di bandiera, nata dalla fusione delletante compagnie civili nate nel decennioprecedente. Assegnato inizialmente al tri-

motore S.73, la versione civile dell’S.81 mi-litare, volò poi sul più moderno S.75. Nel1940, ad appena 26 anni sostenne gli esa-mi teorici-pratici dell’Ala Littoria quale“primo pilota”. In questo periodo sposòEdda Dal Lago, avviando un sodalizio chesarebbe durato oltre 70 anni. Dal matrimo-nio nacquero i figli Furio ed Erio, l’uno en-trato in Aeronautica con il corso Borea IIIe quindi comandante del 32° Stormo el’altro pilota di volo a vela e quindi prota-gonista della realizzazione del Museo Ca-proni a Mattarello.Con l’entrata in guerra dell’Italia, nel 1941Francesco Volpi fu richiamato e assegnatoalla 246a Squadriglia dei Servizi Aerei Spe-ciali (SAS), l’organizzazione nella quale fu-rono fatti confluire i piloti di linea. Questolo portò a operare sul fronte russo, conavventure quali un rientro notturno daStalingrado, con due ore di volo comple-tamente cieco, senza alcun ausilio radio,senza riferimenti a terra, senza stelle e sen-za alcuna illuminazione sull’aeroporto diarrivo, Stalino. In Russia, come amava rac-contare, il generale Enrico Pezzi volle pren-dere il suo posto per la rischiosa missionedalla quale non fece ritorno. Il ciclo ope-rativo dal giugno al settembre 1942 glivalse una medaglia di bronzo che ne sot-tolineava le «eccezionali doti di navigatoree di pilota, alto senso del dovere e superbevirtù di soldato.» Ebbe anche una croce diferro tedesca, una croce di guerra e persinoun riconoscimento al valore romeno. Nel 1949 Volpi diede vita con Martino Ai-chner al Gruppo Aeronautico Trentino, dalquale rinacquero il locale Aero Club diTrento e la sezione AAA. Nel 1972 ottenne

dall’allora Civilavia il “disciplinare” (auto-rizzazione) per la scuola di volo in monta-gna, grazie alla quale i piccoli Piper pote-vano addirittura atterrare sui ghiacciai. In un’intervista del 2002 raccontava di aversuperato le 5.000 ore di volo, con abilita-zione su 49 tipi di aerei. «Li ho goduti tutti,con i loro pregi ed i loro difetti: soprattuttoquesti ultimi perché esigevano più attenzio-ne e quindi più amore», pur avendo un po-sto speciale per il bimotore Caproni Ca.310e l’Aviamilano F.8L Falco. «Sono due aereimolto diversi tra loro ma che davano in ariaimpagabili soddisfazioni.» Nel 2009 aveva raccolto i ricordi in un librodall’eloquente titolo Ho dovuto fare laguerra. Continuò a volare sino alla fine,sia pure a doppio comando, stabilendo unprimato probabilmente destinato a restareimbattuto.

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I SOCI CHE SI FANNO ONORE

- Il capo nucleo, ten. Giuseppe Alessia-to è stato eletto presidente del con-siglio comunale di Vinovo (nucleo diVinovo della sezione di Torino)

- Il 1° m.llo Angelo Ascone è stato no-minato consigliere regionale della FI-DAS – ADSP della regione Piemonte(sezione di Cassino)

- Il socio m.llo sc. Ezio Barbi è stato in-signito dell’onorificenza del “Ciattèd’oro” della città di Pescara (sezionedi Pescara)

- Il socio avv. Angelo Gentile è statoeletto nel consiglio direttivo degli av-vocati penalisti della Camera Penaledi Bari (sezione di Bari)

- Il ten. Giovanni Massimello ha rice-vuto il riconoscimento di “Paladinodella Memoria” dal comune di Milano(sezione di Milano)

PROMOZIONI

- Il socio Giuseppe De Cicco è statopromosso a 1° luogotenente (sezioneVallo di Diano)

- Il socio Alessio Rizzo è stato promos-so al grado di sottotenente (sezionedi Lequile)

DECORAZIONI, ONORIFICENZE E BENEMERENZE

- Il socio Vincenzo Basilicata è statoinsignito dal Ministero della Difesadella Medaglia d’Argento al merito dilungo comando (sezione di RezzatoS. Eufemia)

- Il socio Ilario Quagliotto è stato insi-gnito dell’onorificenza di Cavalieredell’Ordine al Merito della RepubblicaItaliana (nucleo Montebelluna Caera-no S.M. della sezione di Treviso)

NOZZE D’ORO

le hanno felicemente festeggiate:- Il socio Vasco Montagnoni con lasig.ra Annamaria (sezione di Verona)

- Il socio Alberto Mori con la sig.ra Ele-na (sezione di Ladispoli Cerveteri)

NOZZE DI DIAMANTE

le hanno felicemente festeggiate:- Il socio Benvenuto De Rosa con lasig.ra Rossana (sezione di Lecce)

CULLE

- Il socio Matteo Bergamini e la sig.raMarianna annunciano la nascita della

figlia Lucia (nucleo di Cavalcaselledella sezione di Verona)

- Il socio Umberto D’Agostino annun-cia la nascita del nipote Jordan (se-zione di Cassino)

- Il socio Alessandro Gazzola e la sig.raJessica annunciano la nascita del fi-glio Samuele (Nucleo MontebellunaCaerano S.M. della sezione di Trevi-so)

- Il socio Pietro Menegon annuncia lanascita della nipote Alice (nucleoMontebelluna Caerano S.M. della se-zione di Treviso)

- Il socio Vincenzo Paiano annuncia lanascita della nipote Emily (sezione diLecce)

- il socio Ciro Pasquariello annuncia lanascita della nipote Cristina (sezionedi Caserta)

- Il socio Luciano Salvatore annuncia lanascita del nipote Giovanni (nucleoMontebelluna Caerano S.M. della se-zione di Treviso)

- il socio Alberto Zaza d’Aulisio annun-cia la nascita della nipote Gaia (se-zione di Caserta)

SOSTENITORI

Clemente Schettini € 21,00

Avvenimenti sociali

Raccolta di beneficienza

“UN DONO DAL CIELO” in occasione del Centenario della Madonna di Loreto

al seguente conto corrente intestato a

ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICABANCO BPM ag.4 ROMA

IBAN: IT49 B 05034 03204 000000009547CODICE SWIFT: BAPPIT21A64specificando la causale“UN DONO DAL CIELO

beneficenza in occasione del centenario della Madonna di Loreto”La Sezione Novara ha già raccolto € 865 e la Sezione Biella € 400. Altri €800 sono stati raccolti alla presentazione del calendario AAA.

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Pubblicazione mensile edita dall’Associazione Arma Aeronautica fondata nel 1956direttore editoriale: Giovanni Sciandradirettore responsabile: Alessandro Cornacchinicondirettore: Gregory Alegiin redazione: Roberto Barberi, Massimo SestiliHanno collaborato a questo numero:Gaetano Battaglia, Fabio Castelvetri, Santo Cucè, Anto-nino Massara, Luca Nazzari, Francesco Langelladirettore amministrativo AAA: PaolO CiangolADIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONEvia Marcantonio Colonna, 23 - 00192 RomaTel. 06 3215145 - Tel. e Fax 06 3216882 C.F. 80248150585 - Partita IVA n. [email protected] c/c.p. ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA, 310003c/c. banc. n. 000000136949 Banca Popolare di Novara - Ag. 4 via dei Gracchi, 156 - 00192 RomaIBAN: IT17D0503403204000000136949Registr. Tribunale di Roma n. 5315 del 12.7.56Iscrizione al R.O.C. n. 6972Gli articoli rispecchiano esclusivamente le opinioni degliautori. Proprietà letteraria, artistica e scientifica riserva-ta. Riproduzione, anche parziale, vietata senza previa au-torizzazione. Gli elaborati giunti in redazione si intendo-no inviati a titolo di liberalità e non si restituiscono anchese non pubblicati.Chiuso in tipografia 2 dicembre 2019ISSN: 0515-5215REALIZZAZIONE GRAFICA E STAMPARaia srl - via Bruno Pontecorvo, snc00012 Guidonia Montecelio (RM)Tel. 06 66182286 - Fax 06 [email protected]

Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Il periodico è inviato in omaggio ai “sostenitori” che versanoalmeno 21,00 € all’anno, se residenti in Italia. Per l’esteroprendere contatti con l’amministrazione.

In copertina: Un F-35A del 32° Stormo dà una elo-quente dimostrazione di potenza durante la manife-stazione aerea di LInate. (Foto Fabio Castelvetri)

SOMMARIO AeronauticaNOVEMBRE 2019ANNO LXIV

- Col. Salvatore Arena (sezione di Frosinone)- m.llo Vincenzo Baldino (sezione di Grosseto)- Av. sc. Luciano Barbina (nucleo di Mortegliano, sezione di

Udine)- M.llo 2a cl. Antonio Baroni (sezione di Casalmaggiore)- Socio Giovanni Basso (nucleo di Noventa Vicentina, sezione

di Vicenza)- Av. Angelo Battistoni (nucleo di Legnago, sezione di Verona)- Socio Luigi Bertuzzi (sezione di Ospitaletto Bresciano)- Socio Gianpiero Bonomi (sezione di Ospitaletto Brescia-

no)- Socio Bruno Brebbia (sezione di Varese)- Socio Pietro Cadei (sezione di Ospitaletto Bresciano)- Av. Giovanni Colbrelli (nucleo Valle Sabbia, sezione di Salò)- M.llo 3a cl. Tullio Di Marcoberardino (sezione di Pomezia)- 1° av. Marcello Fabbianelli (sezione di Arezzo)

- Socio Renzo Facelli (nucleo Valle Elvo della sezione di Biella)- Col. Luigi Garganese (sezione di Francavilla Fontana)- M.llo sc. Pasquale Maietta (sezione di La Spezia)- Aiut. Francesco Manganelli (sezione di Grosseto)- Av. Clodoveo Mazzaferri (nucleo di Cannara della sezione di

Foligno)- Av. Mario Mazzer (sezione di Belluno)- Av. sc. Augusto Migliorini (sezione di Cameri)- Av. sc. Francesco Rota (nucleo di Valle Brembana, sezione

di Bergamo)- Socio Giuseppe Sommavilla (sezione di Belluno)- Ten. Gaetano Tacconi (nucleo di Sarrabus, sezione di Ca-

gliari)- Av. Bortolo Vallini (nucleo Valle Sabbia, sezione di Salò)- Gen. s.a. Vito Veronico (sezione di Trento)- Av. sc. Mario Zen (sezione di Bassano del Grappa)

HANNO CHIUSO LE ALI

attualitÀ

L’AAA presenta il calendario e i vincitori del Premio Douhet02 di Roberto Barberi

È arrivato a Sigonella il primo RQ-4 per l’AGS NATO05 di Gaetano Battaglia

ecoDemonstrator: un programma all’insegna della concretezza08 di Gregory Alegi

storia 

Luigi Nazari: un pilota e il suo caccia10 di Luca Nazzari

Il ritorno della Rachelina14 di Antonino Massara e Gregory Alegi

rubriche

trainer Ritorno a Lecce18 di Francesco Langella

f-35 news20 In Israele sotto Blue Flag

Antonio Duma22 di Alessandro Cornacchini e Gregory Alegi

notizie dal mondo23 libri28

legislazione, pensionistica e 29 trattamenti economici

aaa notizie

associazione arma aeronautica31

hanno chiuso le ali41

Il presidente nazionale dell’A.A.A., ricordando le elette virtù di questi commilitoni ed aggregati che ci hanno lasciato, a nome proprio e di tuttii soci esprime ai familiari degli scomparsi il più sentito cordoglio.

La Presidenza nazionale ricorda che ogni anno si potrà scegliere di desti-nare il “5 per mille” dell’IRPEF a sostegno, tra l’altro, delle associazioni efondazioni. Pertanto, sia con il Modello Unico che con il 730 – 1, saràpossibile compiere tale scelta e di conseguenza si invitano tutti i soci esimpatizzanti dell’AAA ad utilizzare tale strumento per sostenere gliimpegni e le attività che la nostra Associazione svolge nel contesto del-l’articolo 2 dello Statuto sociale. La scelta si può esprimere semplice-mente apponendo nell’apposita casella – come indicato nel facsimilepubblicato sul nostro sito web (www.assoaeronautica.it) – la propriafirma ed inserendo il Codice fiscale dell’Associazione Presidenza naziona-le 80248150585.

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AeronauticaIl periodico aerospaziale più diffuso in Italia edito dall’Associazione Arma Aeronautica

n. 11novembre 2019

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15Materiale Associativo

Modalità per e ettuare ordine: via e-mail ([email protected]) , fax (071 7227245) oppure sul ns. e-shop (http://www.paricop.com/shop.html)Spese di Spedizione in base alla modalità di pagamento prescelta:CONTRASSEGNO - per ordini inferiori a € 350,00, spese di spedizione pari a € 15,00; - per ordini superiori a € 350,00, spese di spedizione pari a 1,5% dell’importo totaleBONIFICO ANTICIPATO o carta di credito (solo per ordini su e-shop: http://www.paricop.com/shop.html): le spese di spedizione sono di € 10,00 per ordini inferiori a €350,00, mentre per ordini superiori a detto importo il trasporto è a nostro carico.

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