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Periodico mensile. Anno XI n. 40 - Sped. in Abb. to Postale comma 20 lett. B art. 2 Legge 23/12/96 n.662 Roma (Romanina) - Reg. Trib. Roma n. 357 del 11-08-2003 - Iscrizione ROC n. 4753 TecnoMedia Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali - Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali ADN Kronos Adobe Systems Agenzia Giornalistica Italia Agfa-Gevaert AMC - Atex Media Command Ansa Ap.Biscom Autologic Information International B.V.S. - Technotrans Barco Graphics Creo Italia Denex Systems Technology e.Biscom Ecrm EidosMedia Elettra Ferag Italia Fujifilm G.M.D.E. Gerber Systems Heidelberg HiT Internet Technologies Idab-Wamac International King Press Kodak Polychrome Graphics Lem LinkService Lithosol Italia Macchingraf MAN Roland Monigraf Müller Martini Napp Systems Nàvita N.T.G. Optronics Purup Prepress R. G. Segbert Sinedita Sap Italia Scanview Sitma SMB Schwede Maschinenbau Stoebich Tecsa Telpress Tera Teufelberger Unisys Italia Xeikon Xyvision Visita il nostro sito Internet: http://www.ediland.it FILO DIRETTO LE AZIENDE INFORMANO Numero 40 - Febbraio 2004 Quotidiani al bivio tra crisi e ripresa Dai dati resi noti da FIEG e dall’Osservatorio Tecnico emerge il calo della pubblicità, ma anche il miglioramento della redditività e confortanti segnali di vitalità, con oltre 200 testate pubblicate ed il successo di iniziative come le vendite abbinate di libri ed enciclopedie. a pagina 4 Un portale internet per la pubblicità de L’Espresso Il sistema per l’acquisizione via internet dei materiali pubblicitari realiz- zato dal Gruppo Editoriale L’Espresso si propone di abbattere le barriere tecnologiche al flusso digitale della pubblicità, garantire ai clienti la massima qualità possibile, abbattere le contestazioni. a pagina 10 Sistema “multiple-media” per Il Giornale La Società Editrice Europea ha introdotto una nuova piattaforma che consente la produzione del quotidiano e di cinque testate periodiche, integrando sistemi specializzati per quotidiani con pacchetti grafici standard e con l’ambiente di office automation Windows XP. a pagina 13 Nuovo paradigma produttivo per Ciociaria Oggi Il network di testate locali che fa capo al quotidiano Ciociaria Oggi ha avviato una fase di riorganizzazione produttiva all’insegna del decen- tramento, con l’obiettivo di favorire l’ancoraggio delle testate edite dal gruppo alle comunità servite. a pagina 16 Sistemi standard per il controllo della produzione Grazie allo sviluppo e di standard come JDF e IfraTrack è oggi possibile integrare i singoli sottosistemi produttivi, realizzando un nuovo livello di controllo di produzione che consenta di ottimizzare completamente la produzione, valutare l’impatto degli imprevisti, ridurre i costi. a pagina 19 Infortunio in itinere e infortunio sul lavoro L’incidente avvenuto al lavoratore nel tragitto casa - lavoro non può essere sempre indennizzato. L’analisi di qualche sentenza può aiutare a comprendere meglio le norme dettate dal legislatore in relazione a questo tipo di sinistro. a pagina 22 Media Insider ...............................................................................a pagina 27 Lo scaffale ...................................................................................a pagina 31 Le Rubriche

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TecnoMediaPeriodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -

Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali

ADN KronosAdobe SystemsAgenzia Giornalistica ItaliaAgfa-GevaertAMC - Atex Media CommandAnsaAp.BiscomAutologic Information InternationalB.V.S. - TechnotransBarco Graphics Creo ItaliaDenex Systems Technology e.BiscomEcrmEidosMediaElettraFerag ItaliaFujifilmG.M.D.E.Gerber SystemsHeidelbergHiT Internet TechnologiesIdab-Wamac International King PressKodak Polychrome GraphicsLemLinkService Lithosol ItaliaMacchingrafMAN RolandMonigrafMüller Martini Napp Systems Nàvita N.T.G.Optronics Purup Prepress R. G.Segbert Sinedita Sap Italia ScanviewSitma SMB Schwede Maschinenbau Stoebich TecsaTelpress Tera Teufelberger Unisys Italia Xeikon Xyvision

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Filo direttole aziende inFormano

Numero 40 - Febbraio 2004

Quotidiani al bivio tra crisi e ripresaDai dati resi noti da FIEG e dall’Osservatorio Tecnico emerge il calo della pubblicità, ma anche il miglioramento della redditività e confortanti segnali di vitalità, con oltre 200 testate pubblicate ed il successo di iniziative come le vendite abbinate di libri ed enciclopedie.

a pagina 4

Un portale internet per la pubblicità de L’EspressoIl sistema per l’acquisizione via internet dei materiali pubblicitari realiz-zato dal Gruppo Editoriale L’Espresso si propone di abbat tere le barriere tecnologiche al flusso digitale della pubblicità, garantire ai clienti la massima qualità possibile, abbattere le contestazioni.

a pagina 10

Sistema “multiple-media” per Il GiornaleLa Società Editrice Europea ha introdotto una nuova piattaforma che consente la produzione del quotidiano e di cinque testate periodiche, integrando sistemi specializzati per quotidiani con pacchetti grafici standard e con l’ambiente di office automation Windows XP.

a pagina 13

Nuovo paradigma produttivo per Ciociaria OggiIl network di testate locali che fa capo al quotidiano Ciociaria Oggi ha avviato una fase di riorganizzazione produttiva all’insegna del decen-tramento, con l’obiettivo di favorire l’ancoraggio delle testate edite dal gruppo alle comunità servite.

a pagina 16

Sistemi standard per il controllo della produzioneGrazie allo sviluppo e di standard come JDF e IfraTrack è oggi possibile integrare i singoli sottosistemi produttivi, realizzando un nuovo livello di controllo di produzione che consenta di ottimizzare completamente la produzione, valutare l’impatto degli imprevisti, ridurre i costi.

a pagina 19

Infortunio in itinere e infortunio sul lavoroL’incidente avvenuto al lavoratore nel tragitto casa - lavoro non può essere sempre indennizzato. L’analisi di qualche sentenza può aiutare a comprendere meglio le norme dettate dal legislatore in relazione a questo tipo di sinistro.

a pagina 22

Media Insider ...............................................................................a pagina 27

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Le Rubriche

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International Newspaper Color Quality Club 2002–2004

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TecnoMedia

3© Asig Service Srl 2003

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Periodico della ASIGAssociazione Stampatori Italiana Giornali

Via Sicilia 125, 00187 Romatel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489

E-mail: [email protected]

Direttore responsabile

Carlo LombardiRedazione

Salvatore Curiale - Luca Michellihanno collaborato a questo numero

Marco Brogi, Laura Cavaliere,Giuseppina Ciaccia, Antonietta Strada.

Segreteria di Redazione

Elga Mauro

Registrazione del Tribunale di Roma n. 357 del 11-08-2003Iscrizione al Registro Operatori della Comunicazione n. 4753

© ASIG Service S.r.l. - 2003 - Tutti i diritti riservatiSede legale: via Ariosto 24, 00185 Roma

Stampa

Spedalgraf Via dello Scalo Tiburtino 1 - 00159 Roma

Questo numero è stato chiuso

in redazione il 20 febbraio 2004

TecnoMedia è consultabile in Internet sulla banca datiEdiland (http://www.ediland.it/archive/psengine.asp)

TecnoMedia

L’editorialedi Carlo Lombardi

Nei diversi settori della attività produttiva èconsuetudine confrontare i dati di mercato di iniziod’anno con l’andamento registrato nel precedenteesercizio, con l’intento di formulare previsioni a brevecon qualche fondamento di attendibilità. Negli anni piùrecenti ogni previsione si è fatta, però, oltremodo rischio-sa per i troppi interrogativi che neppure l’ottimismo piùspinto riesce a dissolvere. L’appuntamento con la ripresaè annunciato e rinviato di semestre in semestre; i datisulla produzione stentano a decollare e i consumi risen-tono della erosione del potere d’acquisto che si registraun po’ ovunque. Troppe “false partenze” per quellache, a ragione, è definita, in campo economico, la loco-motiva statunitense; e l’Europa arranca mentre l’Italianon appare in grado di brillare di luce propria.

Il settore editoriale ha pagato un alto prezzo alladifficile congiuntura economica. Vale come riferimentoprioritario il calo degli investimenti pubblicitari che,anche per la ben nota anomalia del “caso” italiano, hapenalizzato soprattutto la stampa che, in due anni, havisto ridotta dal 41 al 39,4 la sua quota di mercato abeneficio della televisione, passata dal 51,3 al 53,3 percento. Ciò nonostante quotidiani e periodici dimostranodi costituire, sotto il profilo della prospettiva a breve,una realtà a sé stante. Le ricerche che analizzano i

bilanci dei giornali e che fanno il punto sullo stato dellastampa in Italia, recentemente presentate dalla FIEG edelle quali riferiamo in questo numero di TecnoMedia,evidenziano le grandi difficoltà che il settore è statocostretto ad affrontare nel triennio 2001-2003, matestimoniano – al tempo stesso – una capacità noncomune nel contrapporre ai danni subiti iniziative diindubbia portata e di ampio respiro per quanto concernela gestione dell’impresa e la politica di marketing.

Già in occasione della presentazione del “Rapporto2003 sull’industria dei quotidiani” curato dall’Osser-vatorio Tecnico per i Quotidiani e le Agenzie di Informa-zione era venuta alla luce l’apparente contraddizionetra le difficoltà di gestione e il moltiplicarsi delle iniziativeeditoriali, tra la contrazione dei ricavi e la coraggiosapolitica di investimenti delle imprese. Centinaia dimilioni di euro stanziati per programmi finalizzati ad unprodotto di più elevata qualità per lettori ed inserzionistipubblicitari testimoniano la radicata fiducia in unostrumento la cui validità e vitalità non è in discussione.Fiducia largamente condivisa dal pubblico di lettorifedeli ed occasionali, come dimostra il clamoroso succes-so di iniziative che vedono il quotidiano promotore del-la diffusione di massa di prodotti culturali normalmentedestinati a mercati di nicchia. Oltre 44 milioni di libriacquistati alle edicole in abbinamento al quotidiano inun solo anno costituiscono un evento per molti aspettisorprendente; senza alcun dubbio, per il giornale, unattestato di grande prestigio che conferma la soliditàdel rapporto fiduciario con il lettore. Una valutazioneche, peraltro, motiva anche il successo che accompagnail moltiplicarsi di iniziative per quanto concerne i sitiInternet e l’informazione on-line. E’ l’impresa editorialea dotarsi di una strategia che favorisce nuove opportunitàdi business. Un contesto nel quale non ci si limita ad unavalutazione di ordine generale sulle possibili evoluzionidel trend socio-economico, ma si costruiscono lepremesse di uno sviluppo che, nonostante il persisteredegli interrogativi, non potrà tardare a lungo.

Qualche segnale incoraggiante sembra premiare laferma determinazione delle imprese editoriali. NegliStati Uniti la Newspapers Association of America hapubblicato su Presstime, a fine gennaio, i risultati di unostudio che prevede il 2004 come anno di consistenteripresa degli investimenti pubblicitari con un incremento,da parte dei quotidiani, oscillante tra il 4 e il 6 per cento.Assai più prudenti, e talvolta contrastanti, le stime perl’Europa e per l’Italia. Risalta, tuttavia, la comuneconvinzione che l’emorragia sia stata bloccata e che sipossa puntare ad un domani meno incerto.

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4TecnoMedia n. 40, febbraio 2004

L’industria editoriale al biviotra crisi pubblicitariae ripresa del mercato

Pochi settori industriali nel nostro Paese possonovantare una quantità ed una qualità di dati conoscitivipari all’industria editoriale: si tratta di una tradizioneormai pluriennale, frutto di una predisposizione “ge-netica” a comunicare da parte di un settore che pro-prio dell’informazione fa il suo core business, ed an-che di intelligenti politiche di relazioni industriali trale imprese ed i sindacati, in virtù delle quali è statopossibile realizzare strutture ed iniziative, come l’Os-servatorio appunto, che in molti altri contratti esisto-no soltanto sulla carta.

Ha iniziato appunto l’Osservatorio tecnico, che hapresentato il suo settimo rapporto annuale sull’indu-stria dei quotidiani il 15 novembre 2003 presso il cir-colo della stampa di Milano; esattamente due mesidopo, il 15 gennaio 2004, la FIEG ha presentato, pres-so la sua sede romana, i due oramai tradizionali studisulla stampa in Italia e sui bilanci delle imprese editri-ci di quotidiani, quest’ultima realizzata in collabora-zione con la società di revisione Deloitte & Touche.

Lo scenario che emerge dai dati è quello di un mi-gliorato contesto finanziario del settore, testimoniatoda un risultato netto aggregato che è stato positivo nel2002 e che probabilmente lo sarà anche nel 2003.Nonostante ciò per le aziende editrici permangono gra-vi difficoltà legate ad una domanda interna ancora de-bole ed a fattori esterni di natura più propriamente strut-turale derivanti dal sistema distributivo, e da un asset-to del mercato pubblicitario nel quale i recenti svilup-

pi legislativi appaiono destinati a penalizzare ulterior-mente la carta stampata ed a rafforzare la posizionedel mezzo televisivo.

Costi e ricavi

Nel 2002, la contrazione di alcune significative vocidi spesa e il sia pur lieve incremento di fatturato delleimprese editrici di quotidiani hanno determinato unforte incremento del margine operativo lordo salito a324,4 milioni di euro (+42,5% rispetto al 2001). Ne èderivato un utile aggregato dopo le imposte di 224,8milioni di euro, il 54,9% in più rispetto all’anno pre-cedente, anche se lontano dal massimo storico raggiun-to nel 2000 (298,4 milioni di euro).

Sul fronte dei ricavi il fatturato editoriale è aumen-tato del 2,5%, nonostante la flessione delle copie ven-dute e dei ricavi pubblicitari: l’aumento del prezzo divendita dei quotidiani intervenuto verso la fine di feb-braio 2002, pari al 13% circa, è stato tale da compen-sare le minori quantità di venduto. Inoltre, bisognaconsiderare che la molteplicità delle iniziative, inspecial modo quelle caratterizzate da vendite abbinatedi quotidiani ed altri prodotti editoriali e non, hannointrodotto una cospicua fonte di ricavo nella tradizio-nale catena del valore dei giornali.

Sul fronte dei costi, le difficoltà del momento han-no costretto il management editoriale ad adottare stra-tegie di contenimento molto rigorose e, in parte, faci-

Tra il novembre 2003 e il gennaio 2004 sono state presentate tre ricerche sull’industriaeditoriale italiana, realizzate da FIEG e dall’Osservatorio tecnico per i quotidiani e le agenziedi informazione. Dai dati emerge un sensibile arretramento del fatturato pubblicitario nel2002, mentre il consuntivo 2003 dovrebbe attestarsi sugli stessi livelli dell’anno precedente.Nonostante le difficoltà, il settore conferma la sua vitalità, con oltre 200 testate quotidianeoperanti sul territorio nazionale ed un centinaio di stabilimenti di stampa e con un numerodi lettori che, dopo il sensibile calo del 2002, nel 2003 ha mostrato confortanti segnali diripresa. Le imprese del settore hanno migliorato la loro redditività, attraverso una politica diattento controllo dei costi e lo sviluppo di iniziative commerciali e di marketing che stannoriscuotendo notevole successo, come la vendita abbinata ai quotidiani di libri edenciclopedie.

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L’industria editoriale al bivio tra crisi pubblicitaria e ripresa del mercato

litate anche dal ridimensionamen-to di costi determinati dall’anda-mento internazionale, come nelcaso della carta. I costi operativicomplessivi nel 2002 sono dimi-nuiti dello 0,6% rispetto all’annoprecedente, con un calo piuttostopronunciato per le spese di ap-provvigionamento di materie pri-me (-13,5%) e di acquisizione diservizi (-2%). Quanto al costo del lavoro, il tasso dicrescita è stato piuttosto contenuto (+1,4%).

I quotidiani: dopo le difficoltà, qualche segnodi ripresa

Nel 2002, le vendite medie a numero dei quotidia-ni hanno subito una flessione pronunciata rispetto al-l’anno precedente (-4,1%), attestandosi su un livello(5,8 milioni di copie) che ha riportato la situazionedelle vendite indietro di qualche anno. Anche le ven-dite complessive annue hanno subito un ridimensio-namento consistente (-5%).

Dall’analisi delle vendite per categorie di quoti-diano emerge come nel 2002 si sia verificata unaflessione generalizzata. I segnali di maggiore difficol-tà si sono comunque manifestati nelle categorie deiquotidiani economici (-7,8%) e dei quotidianipluriregionali (-7,0%). Oltretutto, anche nel 2001, que-ste tipologie di testate avevano fatto registrare leflessioni di più ampie dimensioni ( -2,2 % gli econo-

mici e -2,4% i pluriregionali).Maggiore capacità di tenuta

è stata dimostrata dai quotidianisportivi (-0,7 sia nel 2002 che nel2001), mentre le testate nazio-nali che erano restate pressochéstabili nel 2001 (-0,4%), nel2002 hanno accusato un calo piùpronunciato (-3,6%).

Analoghe considerazionivalgono per i quotidiani provinciali e per quelli regio-nali: resistenti su posizioni stabili nel 2001 (-0,2 e -0,3%, rispettivamente), l’anno successivo sono arre-trati del 3%, i primi, e del 4,7% i secondi. Quanto aipolitici, l’exploit del 2001 (+23,8%) non è stato con-fermato nel 2002, anno in cui hanno accusato unaflessione del 4,1%.

L’analisi delle vendite condotta in base alle classidi tiratura indica invece come sulla flessione delle ven-dite del 2002 abbiano influito soprattutto la performan-ce negativa delle testate tra 100 e 200 mila copie (-6,5%) e di quelle oltre le 200 mila copie (-4,6%). Sitratta di testate che, tutte insieme, rappresentano il 76%del mercato. Anche le testate tra le 50 e le 100 milacopie sono arretrate (-4,8%), ma sul risultato ha influ-ito la circostanza che il loro numero nel 2002 è scesodi un’unità (da 19 a 18). Positivo invece il trend deiquotidiani fino a 20 mila copie (+11,8%) e tra 20 e 50mila copie (+3,4%).

Se si prendono in considerazione i dati diffusionalirelativi ad un arco temporale più ampio, dal 1980 al

2002, si nota una fase dicrescita lungo tutti gli anni80, dal 5,3 milioni di co-pie del 1980 sino ai 6.8 mi-lioni del 1990, livello mas-simo. Poi una fase di con-trazione durata sino al1997 circa, nel corso dellaquale il settore ha perso cir-ca un milione di copie didiffusione giornaliera.Quindi, dal 1997 a oggi,una stabilità diffusionalepoco al di sotto o al di so-pra dei sei milioni di copieal giorno.

Va segnalato peraltroche questi dati non tengo-

1980 1990 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003

5000

5500

6000

6500

7000

Vendita

QUOTIDIANI. VENDITE MEDIE GIORNALIERE 1980-2003(*)

5.342

6.808

5.9775.870

5.881

5.913

6.073

5.806

5.812

5.8816.057

(*)Proiezione in base ai dati forniti da 54 testate quotidiane.

Dati FIEG

Carlo Perrone, vicepresidente FIEG

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no conto dei quotidiani gratuiti, sia perché non esisto-no stime certe ed indipendenti sulla consistenza diquesto fenomeno, sia perché la “diffusione” di un quo-tidiano gratuito non può essere assimilata alla diffu-sione di un quotidiano a pagamento. Si stima, comun-que, che ogni giorno circa due milioni di copie di quo-tidiani gratuiti vengano immessi sul mercato.

Il calo delle vendite fatto segnare nel corso del 2002si è arrestato nel 2003, con qualche confortante segna-le di inversione di tendenza: i dati 2003 relativi ad unsignificativo campione di 54 testate, infatti, fanno re-gistrare una stabilizzazione della diffusione media gior-naliera, che risulta in crescita dello 0,1% rispetto al2002.

Questa modesta ripresa della diffusione nel corsodel 2003 è confermata dai dati relativi alla readership.È in particolare confortante il fatto che i dati Audipressrelativi alla prima parte del 2003 indichino, rispettoall’ultimo quadrimestre del 2002, un incremento delnumero dei lettori di quotidiani nel giorno medio(+1,1%) e, conseguentemente, un ampliamento del-l’indice di penetrazione dal 38,9% al 39,3%. Ed è al-tresì significativo il fatto che mentre al nord e al cen-tro gli indici di lettura e di penetrazione siano restatipressoché fermi, un forte incremento si sia verificatonelle regioni meridionali (+5,1%), con un indice dipenetrazione passato dal 26% al 27,3%. Ciò non to-glie che la diffusione dei quotidiani mantenga dimen-sioni oggettivamente limitate, come emerge con parti-colare evidenza dal confronto internazionale. Le co-pie diffuse ogni mille abitanti sono scese in Italia dal-

le 105 del 2001 alle 101 del 2002, mentre nei paesicon economie comparabili a quella italiana si sta sumedie di gran lunga superiori. Basti considerare chela media europea, Italia inclusa, è di 270 copie per milleabitanti.

Tra tutte le possibili spiegazioni per questo feno-meno, merita di essere sottolineata la stretta correla-zione tra elevate percentuali di copie diffuse in abbo-namento e alti livelli di diffusione. In nazioni come ilGiappone o la Finlandia, dove il mercato dei quotidia-ni è vicino alla saturazione con rispettivamente 653 e532 copie vendute per 1.000 abitanti, la percentuale diquotidiani venduta in abbonamento è attorno al 90%del totale; viceversa, in Italia e Spagna a bassi livellidi abbonamento (meno del 10%) corrispondono mo-desti indici diffusionali.

Va tra l’altro rimarcato come il basso livello diabbonamenti non è soltanto collegato a bassi livelli diconsumo, ma influisce negativamente sullaeconomicità di gestione delle imprese editoriali, siadal punto di vista dei flussi di cassa (con l’abbona-mento si incassa in anticipo) sia sul piano della distri-buzione: se ipotizziamo una percentuale fisiologica diresa del 30% sul numero di copie inviate in edicola,l’invenduto complessivo sarà pari al 28% della tiratu-ra in Italia e Spagna, ma soltanto del 2% in Giappone.

In Italia, poi, non va dimenticato che il dato aggre-gato delle vendite a livello nazionale è il risultato diuna media che si ricava da situazioni territoriali diver-sificate. Mentre al nord e al centro, nel 2002, sono sta-te vendute, rispettivamente, 127 e 120 copie ogni mil-

Editoria periodica: più ombre che luci

La ricerca FIEG su La Stampa in Italia, presentata lo scorso 15 gennaio 2004, ha messo in evidenza, perquanto riguarda la stampa periodica, una flessione dei ricavi pubblicitari nel corso del 2002 di dimensionipiuttosto ampie (-7,8%), accompagnata da un calo delle vendite piuttosto accentuato che è stato assorbito,così come avvenuto per i quotidiani, dagli incrementi di prezzo seguiti al cambio della moneta.

Nel complesso, quindi, i ricavi editoriali nel 2002 sono cresciuti del 2,2%, ma per il 2003, esaurito l’effettodelle variazioni di prezzo intervenuto nel corso dell’anno precedente, essi dovrebbero assestarsi intorno aglistessi valori dell’anno precedente, grazie anche alla forte decelerazione del calo degli introiti pubblicitari.

Critico è stato soprattutto l’andamento dei settimanali che, in base alle rilevazioni Ads, hanno accusato uncalo nell’ordine del 5%. Per i mensili, considerati nella loro totalità, la rilevazione Ads indica un incrementodiffusionale dell’8% nel 2002 rispetto all’anno precedente. Peraltro, va osservato che il numero delle testateconsiderate è passato nello stesso periodo da 135 a 142. In termini omogenei, vale a dire considerando lostesso numero di testate, i livelli diffusionali nel 2002 sono diminuiti del 4,5%.

La tendenza al ripiegamento dei livelli diffusionali nel 2002 non si è esteso però a tutte le testate periodiche.Tra i settimanali hanno fatto registrare un ottimo risultato le testate dedicate alla salute (+11%), mentre sonorestate pressoché stabili quelle economiche (-0,1) e quelle per i giovani (-0,9%). Tra le testate con la più elevataincidenza sul volume complessivo della diffusione, hanno dimostrato maggiore capacità di tenuta quelle diattualità (-3%). Tra i mensili alcuni generi di testate come quelle dedicate ai motori (+78%), all’attualità(+59,6%), al cinema e allo spettacolo (+53,6%), al turismo (+20,6%), alla scienza e all’ambiente (+17,3%)hanno realizzato veri e propri exploit diffusionali.

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le abitanti, ossiauna copia ogni7,8 e ogni 8,3 abi-tanti, al sud nesono state vendu-te 58, vale a direuna copia ogni17,1 abitanti. Sesi esaminano gliandamenti dellesingole regioni, ilTrentino AltoAdige, pur aven-do subito un no-tevole salasso dicopie, nel 2002ha mantenuto ilprimato del consumo di quotidiani con 180 copie ognimille abitanti. Seguono la Liguria con 172 copie (nel2000 era in prima posizione con 188 copie) e il FriuliVenezia Giulia con 159.

Tra le regioni meridionali, a parte il caso Sardegna– spiegabile con consolidate propensioni alla letturadei suoi abitanti – hanno fatto registrare miglioramen-ti la Calabria (53 copie) e la Basilicata (43 copie) chepur continuando ad essere il fanalino di coda nella clas-sifica delle vendite in rapporto alla popolazione, con-divide la posizione con l’Abruzzo (sceso da 46 a, ap-punto, 43 copie).

Sul piano dei contenuti, i quotidiani hanno siste-maticamente potenziato la propria offerta ai lettori, svi-luppando un ricco patrimonio di supplementi realiz-zati su supporto cartaceo e multimediale riguardantigli eventi nel mondo della cultura, dell’arte, dello sporte del turismo.

Nel 2002, in particolare, è esploso il fenomeno deilibri allegati a quotidiani e periodici. Su 100 milionidi copie di libri venduti in Italia nel 2002, 44,2 milionidi copie sono state acquistate in edicola insieme aduna copia di giornale. Si tratta certamente di operazio-ni di marketing particolarmente efficaci, ma è altret-tanto innegabile che esse si traducono in azioni di pro-mozione della lettura il cui successo è legato proprioal “brand” vale a dire alla forza ed alla credibilità cheil giornale ha acquisito presso il pubblico.

Nel 2003, il fenomeno dei libri e delle enciclope-die allegati ai giornali è continuato e non è improbabi-le che dal consuntivo dell’anno emergerà l’ulterioreespansione del fenomeno.

In aumento la produttività, in calo l’occupa-zione

L’importanza dell’industria dei quotidiani nel con-testo italiano non si misura soltanto con i pur impor-tanti dati sul fatturato, sul reddito pubblicitario o sullevendite; più difficile da misurare, ma altrettanto signi-ficativo, il contributo che, con la loro molteplicità divoci, essi offrono alla formazione dell’opinione pub-blica in un contesto, come quello italiano, dove inve-ce il mezzo televisivo fa registrare un tasso di concen-trazione che non ha riscontri in nessun altro paese svi-luppato.

Sotto questo aspetto, addirittura sorprendenti ap-paiono i dati che emergono dall’anagrafe dell’indu-stria italiana dei quotidiani, curata dall’OsservatorioTecnico, che a fine 2003 censiva ben 204 testate quo-tidiane, presenti in tutte le regioni italiane, compresequelle più piccole che, come Valle d’Aosta o Basilicata,sino a pochissimi anni or sono non disponevano di vociautonome.

Per la produzione di queste testate, sono operantisul territorio italiano oltre 100 stabilimenti di stampa,il 60% dei quali stampano più di una testata. Sono 30le testate che utilizzano per la stampa più di uno stabi-limento, tendenza, questa, presente nel nostro paesesin dagli anni Settanta, quando i grandi quotidiani delNord del paese, per accorciare i tempi e ridurre i costidella catena distributiva, decisero di promuovere larealizzazione di centri stampa satellite ai quali inviarein teletrasmissione le pagine da stampare. Oggi i decen-tramenti produttivi sono circa 130, ai quali vanno ag-

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giunti i circa 20decentramenti versopoli di stampa al-l’estero; ed accantoalla tradizionale esi-genza di avvicinare iluoghi di produzionea quelli di distribuzio-ne, comincia a farsistrada un secondo or-dine di ragioni chespinge le imprese edi-trici a terziarizzare lastampa e la spedizio-ne: la possibilità diaffidare la produzionea società terze che ga-rantiscano livelli diqualità e di costo migliori rispetto a quelli che si otter-rebbero stampando in house.

La specializzazione produttiva e, soprattutto, l’ele-vato tasso di tecnologia degli impianti di produzione,hanno portato ad un significativo incremento di pro-duttività degli addetti poligrafici. Nel 1990 la produt-tività media per ora di lavoro poligrafico era di 151copie e di 5.355 pagine; nel 2002, le pagine sono sali-te a 213, con un incremento del 37%, mentre le pagineprodotte hanno sfiorato le 8.900, con un incrementodella produttività del 66%.

All’aumento di produttività ha fatto da contraltareil calo dell’occupazione poligrafica: prendendo sem-pre come punto di partenza il 1990, il calo al 31 di-cembre 2002 è stato del 37%, contro un incrementodel 19%, nello stesso arco temporale, per la popola-zione giornalistica.

A determinare l’incremento della produttività e lariduzione occupazionale non contribuisce solo l’inno-vazione tecnologica, ma anche, specie negli ultimi anni,il ricorso, per segmenti a volte rilevanti del processoproduttivo, a esternalizzazioni fornite da società chespesso non applicano il contratto dei quotidiani. Esi-ste in altre parole un consistente indotto occupaziona-le che potremmo definire “extra-poligrafico”, fatto disocietà – i cosiddetti service – che in molti casi appli-cano differenti contratti di lavoro – grafico,informatico, metalmeccanico, del commercio…La sen-sazione è che, nel complesso, l’occupazione del setto-re non sia diminuita così tanto, ma si sia ripartita supiù soggetti, esterni ed interni al contratto poligrafico.

Pubblicità: la fetta della torta è sempre piùpiccola...

Sul piano pubblicitario il 2002 ha fatto registrareuna ulteriore flessione della stampa. La sua quota dimercato ha subito un notevole arretramento, passandodal 41% del 2000 al 39,4%, mentre la televisione harealizzato un balzo in avanti di ben due punti percen-tuali salendo dal 51,3 al 53,3%. In effetti, in un merca-to in flessione, le televisioni, sia pur con una variazio-ne minima (+0,5%) hanno incrementato il loro fattu-rato pubblicitario.

Ancora una volta il mercato ha dimostrato di esse-re governato da una sorta di strana legge dei vasi co-municanti, a carattere unidirezionale: un compartosottrae risorse all’altro attingendo al suo bacino e i li-velli restano sempre sfalsati. Il processo è continuatoanche nel 2003 con una quota televisiva salita al 54,9%e quella delle stampa scesa al 37,5%.

Nella media degli altri paesi europei la quota di unmercato della stampa si aggira intorno al 55%, mentrequella televisiva è di poco superiore al 29%. In Euro-pa soltanto il Portogallo ha una struttura di mercatoconfrontabile con quella italiana, dove cioè la pubbli-cità televisiva prevale rispetto alla stampa (53,4% en-tro 28,6%).

Conclusioni

Sembra di poter concludere l’analisi dei dati cheemergono dalle ricerche del settore che ad un 2002 in

1990 1995 2000 2001 2002 2003

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49,6

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37,1

Evoluzione quote di mercato pubblicitario: stampa e tv

Dati FIEG

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L’industria editoriale al bivio tra crisi pubblicitaria e ripresa del mercato

discesa sia subentrato un 2003 la cui curva di crescitaè nella parte piatta, ma con prospettive e spunti abba-stanza positivi, che tuttavia per potersi dispiegare pie-namente richiedono azioni di politica industriale ingrado di dare ossigeno e slancio alle imprese del set-tore. Qualcosa di positivo è stato fatto, con un venta-glio di provvedimenti – dal credito agevolato al credi-to d’imposta sugli investimenti e sugli acquisti di car-ta – che rivelano segni di disponibilità verso un setto-re la cui importanza si misura non soltanto in terminidi margini economici ma anche e soprattutto in termi-ni di salvaguardia di una risorsa immateriale qual’è ilpluralismo dell’informazione, oggetto di forte tutelasul piano costituzionale.

Ma a queste luci si accompagnano le ombre di prov-vedimenti, come quello di riassetto del settore televi-sivo, che comportano gravi rischi. Rischi riconducibi-li agli effetti probabili di un ulteriore drenaggio di ri-sorse pubblicitarie da parte del mezzo televisivo, alla

riduzione dei margini di competitività della carta stam-pata, all’ulteriore spinta verso la concentrazione in unsistema integrato dei media allargato a dismisura.

Sembrerebbero necessari, al contrario, provvedi-menti in grado di creare le condizioni adatte perché ilmercato dei giornali possa espandersi facendo leva suentrambe le sue componenti: vendite e pubblicità. Semolto è stato fatto sull’ammodernamento produttivo,molto resta da fare su altri versanti: un più equilibratoassetto del mercato pubblicitario; la rimozione dei moltivincoli cui è ancora soggetto il circuito distributivo;un miglior funzionamento e una minore onerosità diservizi fondamentali quali poste e trasporti; lo svilup-po della “home delivery”, con l’allentamento dei vin-coli derivanti dalla legislazione sociale e fiscale; lapromozione della lettura dei giornali nelle scuole diogni livello, prezioso strumento di formazione di cit-tadini consapevoli dei loro diritti, dei loro doveri e deiproblemi della società in cui vivono.

Tariffe vantaggiose per i soci ASIG

Empire Palace Hotel - Roma:singola ............................... € 170,5doppia uso singola ............. € 203,5doppia ................................ € 231,0

Le suddette tariffe preferenziali, comprensive di IVA (10%) e di BuffetBreakfast, si intendono per camera, al giorno. Per usufruirne occorre men-zionare la presente convenzione al momento della prenotazione, da effettuar-si direttamente ai seguenti numeri: tel. 06421281 – fax 064218400, oppurevia e.mail a [email protected].

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Consegnare la pubblicità viaInternet: il nuovo progetto delGruppo Editoriale L’Espresso

Il Gruppo Editoriale l’Espresso ha avviato in pro-duzione un nuovo strumento al servizio degli inser-zionisti, il Portale Materiali Digitali Espresso (PME)per la acquisizione e la gestione on line - via reteInternet - degli annunci di pubblicità. L’iniziativa, cheè stata sviluppata fin dai suoi esordi dalla direzionetecnica di gruppo, si è appoggiata, per i test di speri-mentazione, alla Provincia Pavese ed alla Gazzetta diMantova. Fabio Villani, direttore tecnico della Pro-vincia Pavese, su incarico della direzione centrale haseguito da vicino tutte le fasi del progetto.

L’oggetto conforme ai flussi di lavoro

La Manzoni, concessionaria di gruppo, ha in por-tafoglio numerosi prodotti stampati molto diversifica-ti fra loro. Un quotidiano nazionale, la Repubblica,oltre trenta testate locali che coprono tutto il territorionazionale, settimanali come L’Espresso e Il Venerdì,media ai quali vanno ad aggiungersi molteplici insertisettimanali, iniziative speciali ed altro ancora ospitatoall’interno dei prodotti editoriali. Questo panorama por-ta numerose conseguenze, prima fra le quali una estre-ma disomogeneità degli inserzionisti pubblicitari, chevanno dalla grande multinazionale quotata in borsa finoalla piccola rivendita che si serve dei quotidiani localiper promuovere i propri prodotti. A nessuno la con-cessionaria vuol dire di no, a tutti deve essere garanti-ta la migliore qualità possibile.

Fin dai primi passi del progetto del nuovo portaleinternet, l’obiettivo della direzione tecnica è stato quel-lo di garantire il miglior servizio possibile a ciascuninserzionista pubblicitario tenendo conto di tutte le

esigenze espresse dai clienti.Le decisioni fondamentali sono state di tre tipi:

innanzitutto l’adozione del formato PDF Adobe comefile privilegiato all’interno del flusso di lavoro e svi-luppo di procedure - e soluzioni software - tali da con-sentire la conformità degli oggetti in ogni fase delworkflow pubblicitario. In altre parole, una volta con-sentito l’accesso dei materiali di lavoro all’interno delflusso produttivo questi dovevano poter essere lavo-rati e stampati in ogni momento senza che i responsa-bili dei diversi stadi di lavorazione si trovassero di fron-te a files non compatibili con la piattaforma operativadel gruppo. Terza decisione strategica in ambito tecni-co, la scelta di adottare un sistema di certificazionedei files on line a principio attivo, cioè in grado nonsolo di segnale eventuali “guasti” del PDF all’ingres-so del sistema ma capace di intervenire per aggiustarliprima dell’aggancio degli stessi al flusso di lavoro. “Echi glielo spiega al negoziante sotto casa che la suapubblicità locale non è stata stampata perché a mezza-notte il suo file si è “piantato” sul Rip?” domanda Fa-bio Villani. Nessuno, ovviamente, così come nessunovuol correre il rischio di scontentare la grande multi-nazionale scoprendo, quando è troppo tardi, che i co-lori originali dell’annuncio nazionale sono improvvi-samente cambiati per qualche errore nella generazio-ne del file.

La certificazione attiva

E il progetto del Portale Materiali Digitali Espressoè stato sviluppato sulla base di queste essenziali lineeguida, all’insegna della massima flessibilità e dei con-

Il Gruppo Editoriale L’Espresso sta avviando in produzione il nuovo Portale Materiali Digitaliper la acquisizione delle inserzioni pubblicitarie attraverso la rete Internet. Obiettivi:abbattere le barriere tecnologiche al flusso digitale della pubblicità garantendo a tutti iclienti la massima qualità possibile ed abbattendo le contestazioni. Il progetto è statoelaborato dalla direzione tecnica di gruppo e seguito da Fabio Villani che racconta aTecnoMedia gli aspetti più innovativi delle soluzioni adottate.

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Consegnare la pubblicità via Internet: il nuovo progetto del Gruppo Editoriale L’Espresso

trolli preventivi, resi possibili grazie all’impiego, pro-prio all’ingresso del sistema, della soluzione dicertificazione e validazione a principio attivoOneVision Asura, distribuito in Italia da LinkServicedi Reggio Emilia, partner tecnologico di prim’ordinenella realizzazione del progetto.

Gli utenti che possono accedere al portale on lineper la consegna dei materiali pubblicitari in formatodigitale sono ripartiti in due macro-categorie: gli utentiesterni (agenzie, services, centri media) e gli utentiinterni, a loro volta suddivisi in utenti-editore ed uten-ti-concessionaria.

Il primo macro gruppo può consegnare i materialia tutti i mezzi dell’editore, ma può controllare e vede-re solo i suoi, mentre gli utenti interni possono vederetutte le testate per le quali hanno avuto la abilitazionee, al loro interno, tutti i materiali inviati ai quotidianipiuttosto che non ai periodici. Grazie a questa sempli-ce operazione gerarchica sulla visibilità interna alnetwork la concessionaria salvaguarda la propria pre-rogativa di controllo su tutto il materiale pubblicitariomentre i singoli clienti-inserzionisti controllano i pro-pri annunci in assoluta salvaguardia della privacy com-merciale (e senza timore che la concorrenza possa co-noscere in anticipo sul pubblicato le proprie strategiedi comunicazione).

All’ingresso del portale il “certificatore on line”entra in funzione sia come controllore dei materialiprovenienti dagli utenti esterni sia come strumenti diverifica per i files che vengono avviati al sistema edi-toriale direttamente dalla testata o dalla concessiona-ria. All’indirizzo www.pme.gruppoespresso.it il siste-ma “accoglie”, normalizza e certifica i PDF ricevutisia tramite collegamento in bassa banda che tramitelarga banda. Il sistema provvede a smistare in tempo

reale le copie dei materiali “normalizzati”ai media sui quali saranno stampati. Se unutente inserisce a Milano un annuncio per,poniamo, la Nuova Sardegna, questo vie-ne smistato “fisicamente” ai server diSassari.

OneVision è configurato per accettareesclusivamente PDF, e su questa tipologiadi file compie un set specifico di opera-zioni tramite un “motore” di controllomolto evoluto (al quale la nostra rivistadedica da tempo ampio spazio). Il softwa-re è stato configurato per recepire le spe-cifiche elaborate dalla direzione tecnica di

gruppo lungo due nuclei fondamentali. Tutti i files iningresso vengono esaminati secondo un primo set dicaratteristiche comuni ed un secondo set di specificheche variano in funzione delle rotative sulle quali saràstampata la testata alla quale è indirizzato il file. Ciòsignifica tenere conto, per i quotidiani, delle specifi-che caratteristiche e profili di stampa colore delle mac-chine flessografiche piuttosto che non delle rotativeper la stampa in rotocalco del settimanale L’Espresso.Il sistema è stato concepito in modo tale da poter ge-stire i profili colore in funzione degli impianti utiliz-zati nei molteplici centri stampa.

Come funzionano in concreto la certificazione ed iflussi di lavoro?

Quando un utente si collega al portale di gruppo laprima scelta che il sistema propone è la destinazionefinale dell’annuncio, ovvero quali testate e quali edi-zioni (se locali o nazionale). Come aiuto all’inserzio-nista, nel momento in cui questi sceglie il mezzo fina-le di destinazione il sistema propone una serie di te-state omogenee a quella selezionata, dove il concettodi “omogeneità” è regolato in funzione di alcune ca-ratteristiche che rendono l’annuncio automaticamenteriproducibile all’interno di profili carta e stampa com-patibili fra loro. Dopo la destinazione è la voltadella scelta circa la dimensione dell’annuncio, ed ilsistema propone tutte le disponibilità. Infine, l’utenteaggancia l’annuncio in formato PDF e lo spedisce adestinazione dove viene preso in carico ed elaborato.Il sistema inizia a verificare le caratteristiche generali(dimensioni all’interno dei margini di tolleranza etc..),e successivamente lancia in catena circa oltre 450 con-trolli su altrettanti parametri individuati dalla direzio-ne tecnica di gruppo, font, risoluzioni, trasparenze,corpi tipografici, oggetti grafici annidati etc.., solo per

Maschera di ricerca dei materialion line presenti nel sistema

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dare qualche idea. Terminati tutti i controlliOneVision Asura genera un PDF norma-lizzato dove tutti gli elementi peculiaridella applicazione che lo ha generato(Photoshop piuttosto che Illustrator, peresempio) vengono riportati alla sintassi delPDF secondo il libro giallo di Adobe. allafine del processo all’interno del sistemarestano a disposizione. il PDF originaleinviato dal cliente, il PDF normalizzato cheverrà avviato in produzione, il job ticketoriginale ed il log di normalizzazione.

Il certificatore lavora secondo il prin-cipio “attivo” deciso dal gruppo editoria-le, in pratica è in grado di agire per aggiustare PDFfuori dalle specifiche richieste. Finora la scelta effet-tuata è comunque quella di essere piuttosto restrittiviin queste modifiche, intervenendo in fase dinormalizzazione il meno possibile. Se lo scostamentodel file inviato è ritenuto eccessivo, il sistema avvisaautomaticamente il cliente. “Esistono comunque”-pre-cisa Villani- “strumenti a disposizione per interventipiù radicali se c’è un preciso accordo con il cliente”.Tutto si riporta a decisioni di tipo commerciale e nontecnico, visto che la piattaforma per la certificazioneOneVision può essere configurata in funzione dei de-sideri del cliente e la possibilità di intervento automa-tico può essere stabilita a piacimento.

Una volta “normalizzati”, cioè dopo avere avutola garanzia che gli annunci potranno essere stampatinella migliore qualità possibile, i PDF sono depositatiin un’area di lavoro dove è possibile associarli alleschede di prenotazione. Dopo la certificazione el’abbinamento l’inserzione è pronta per essere aggan-ciata al sistema editoriale della testata selezionata.

Concessionaria e agenzie: i vantaggi per gliutenti

I vantaggi del portale Internet per la acquisizionedei materiali pubblicitari on line offre vantaggi chevanno ben al di là della certezza di vedere stampato ilproprio annuncio in alta qualità quando desiderato.

L’agenzia che invia i materiali al gruppo editorialeha a disposizione l’archivio on line di tutto ciò che èstato spedito. Se il cliente richiede una nuova spedi-

zione alla stessa testata o a mezzi diversi del gruppo laagenzia può ricuperare in tempo reale il file già nor-malizzato e reimpaginarlo per la nuova pubblicazio-ne. E’ un nuovo servizio dell’era “internet” che la con-cessionaria offre ai suoi clienti. Questa, a sua volta,qualora il cliente diretto voglia uscire su altre testatedel gruppo, è in grado di reindirizzare automaticamentel’annuncio ricuperandolo dall’archivio on line di tuttoil pubblicato. Né va sottovalutata la capacità di gestireon line, fin dall’inizio del flusso di lavoro, la qualitàfinale dell’annuncio stampato.

Dall’analisi effettuata con rilevazioni sui prodottifinali stampati dal network di rotative utilizzato per letestate quotidiane, si è visto come, per esempio, nor-malizzando il colore a 300 dpi, il bianco e nero a 150dpi ed il tratto a 600 dpi si ottenga un ottimo risultatoin termini sia cromatici che di definizione globale del-l’annuncio.

Il sistema, che sta entrando progressivamente inproduzione in queste settimane, è destinato in brevetempo a raddoppiare. I nodi centrali della rete diven-teranno due, uno nel nord Italia ed uno a Roma. Unoospiterà tutti i quotidiani locali ed un altro i periodicied il quotidiano la Repubblica. “Il motivo di questascelta è semplice” spiega Fabio Villani, e nasce dallaconsiderazione che quotidiano e periodici hanno tem-pi di accettazione dei materiali prestabiliti, mentre igiornali locali hanno tempi più flessibili e, soprattut-to, personalizzati in funzione della diversa testata. Laripartizione del traffico pubblicitario su un doppio sno-do è un ulteriore fattore di efficienza e di sicurezza alquale il gruppo non è disposto a rinunciare.

Elenco dei PDF in corso di certificazione: in scuro sonoevidenziati quelli che il sistema non ha accettato

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Cinque periodici ed un quotidiano: il nuovo sistema “multiple media” della Società Europea di Edizioni

Cinque periodici ed unquotidiano: il nuovo sistema“multiple media” della SocietàEuropea di Edizioni

Formati e prodotti diversi, un settimanale, quattromensili, un quotidiano, flussi di lavoro inevitabilmen-te diversi, organizzazione redazionale diversa, ma piat-taforma di produzione comune: è questa la decisioneattuata dalla Società Europea di Edizioni, editrice delquotidiano Il Giornale, e della Newspaper, editrice dicinque testate periodiche specializzate, Espansione,BancaFinanza, il Giornale delle Assicurazioni,ZeroUno (tutti mensili) e Week.It, settimanale.

Una decisione che si inserisce a pieno titolo neglisforzi dei più importanti editori italiani e stranieri pro-tesi in direzione dell’impiego di sistemi editoriali aper-ti, o multiple-media, in grado cioè di gestire su un’unicapiattaforma prodotti, e canali distributivi di informa-zioni, molto diversi fra loro per tipologia, “cultura”grafica e flusso di lavoro giornalistico.

TecnoMedia ha chiesto al direttore tecnico del grup-po di testate, Maurizio Gregotti, i dettagli di questanuova sfida tecnologica.

Un sistema editoriale “business oriented”

“Inutile nasconderselo” - spiega Gregotti - “ma ilcalo degli investimenti pubblicitari che ha gravato sul-l’industria della stampa internazionale negli ultimiventiquattro mesi ha rappresentato una formidabilespinta in direzione di un ripensamento tecnologicosempre più orientato a realizzare significative econo-mie e a razionalizzare i flussi di lavoro”. I tempi, delresto, sono ormai maturi, sia in Italia che all’estero,come abbiamo avuto modo di vedere anche in occa-sione dell’ultima edizione di Ifra Expo a Lipsia, loscorso mese di ottobre, per avviare nuovi investimenti

anche nell’area dei sistemi editoriali, sono ormai tuttele aziende più innovative hanno sviluppato soluzioniche puntano in direzione della gestione all’interno diun unico ambiente di prodotti editoriali fra loro anchemolto diversi.

Ed è questo il caso di quanti, come la S.E.E., devo-no gestire la produzione di testate fra loro molto di-verse; “anche se” precisa Gregotti -”accomunate dauna caratteristica importante, avere una sola conces-sionaria di pubblicità, la Arcus, che raccoglie sia lapubblicità locale per Il giornale che la pubblicità perle testate periodiche”. Questa è la premessa per sfrut-tare al meglio la possibilità offerta dalla nuova versio-ne del sistema editoriale installato, Hermes X di Unisys,di seguire l’intero flusso pubblicitario, periodici quo-tidiani, in modo molto omogeneo.

La nuova versione del sistema editoriale, uno deipiù diffusi al mondo, rappresenta, da un punto di vistapuramente tecnologico, un notevole salto di qualità,in considerazione che Hermes X ha sostituito, in casaS.E.E., la versione di Hermes 3.8. La decisione è ma-turata nel corso dell’anno passato, e le testate sono infase di progressivo trasferimento sulla nuova piatta-forma.

Integrazione fra diverse “culture” grafico-edi-toriali

La caratteristica saliente della nuova versione delsistema operativo è proprio la capacità di integrare il“motore” di calcolo di Hermes, progettato per i quoti-diani, con strumenti grafici su piattaforma standard,fra i quali InCopy ed InDesign di Adobe ed il pacchet-

La Società Europea di Edizioni introduce una nuova piattaforma integrata per la produzionedel Giornale e di cinque testate periodiche. Una completa integrazione fra strumentispecializzati per l’editoria dei quotidiani, pacchetti standard per la grafica su Pc ed ambientedi office automation Windows XP disegnano i contorni di una nuova generazione di sistemimultiple media che cominciano, dopo anni di sviluppo, a muovere concretamente i primipassi nelle redazioni (e nelle concessionarie) dei giornali italiani.

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to Office di Microsoft, conl’onnipresente Excell perla creazione di tabelle egrafici. L’“apertura” delsistema editoriale, cheUnisys ha ormai avviatoda parecchi anni, consen-te in pratica la possibilitàdi utilizzarestrumenti perla stesura deipezzi e per laloro impagi-nazione sia diambito quoti-diani che adampia diffu-sione presso iperiodici. Sitratta, nel casodi un editoremultiple me-dia, di integra-re in un unicosistema due diverse “culture” grafico editoriali, spe-cializzate a produrre pagine con un layout profonda-mente diverso, più rigoroso e tradizionale il quotidia-no, maggiormente creativo e caratterizzato da un va-stissimo impiego del colore in funzione redazionale ilperiodico.

I flussi di lavoro fra pubblicità e redazione

La pubblicità e la parte redazionale delle testateviaggiano all’interno di un unico sistema su piani pa-ralleli, senza che uno interferisca con l’altro. All’in-terno di ogni pagina si stabiliscono gli spazi destinatialla pubblicità che, materialmente, viene raccolta edelaborata in digitale dalla Arcus. Da un punto di vistatecnico, ogni annuncio può essere “esportato” da unperiodico al quotidiano e viceversa con parametri di-versi nell’ambito della gestione della pubblicità, maciò in pratica avviene abbastanza di rado. Molto piùfrequente, invece, è il trasferimento di annunci pub-blicitari fra testate periodiche. Ma in ogni caso è lapiattaforma multiple media a favorire questi scambidi materiali pubblicitari in formato digitale.

Gli addetta alla lavorazione grafica delle testate di-segnano le gabbie con InDesign ed il sistema le ag-

gancia in tempo reale al mo-tore di impaginazione Her-mes X. Ciò garantisce fun-zione di estrema utilità nel-

l’ambito dellaproduzione siadei periodiciche del quoti-diano, consen-tendo, peresempio, il ri-cupero di ver-sioni di paginenelle successi-v emodificazionirispetto aquella finale,senza contarela completaintegrazionecon gli stru-menti di officeautomation. I

giornalisti che, per la stesura degli articoli, utilizzanoInCopy di Adobe, possono creare grafici e tabelle conExcell di Microsoft ed utilizzare il pacchetto della stessasoftware house per la gestione della posta elettronica.Tutto senza dovere mai “entrare ed uscire” da HermesX, perché la nuova versione del sistema è assoluta-mente trasparente nella gestione dei diversi strumentiin un ambiente unico. Molto apprezzate, in funzionedella lavorazione di diversi prodotti editoriali, con“tempi” redazionali molto diversi, la possibilità di ge-stire in modo automatico la presenza di eventuali “bu-chi” nelle pagine. è il sistema editoriale, infatti, adavvisare gli portatori quando mancano ancora dei “pez-zi” per completare la pagina.

La stessa flessibilità è garantita dagli strumenti diimpaginazione. Le testate fanno un ampio ricorso aibook di pagine dai quali è possibile importare o tuttaintera la gabbia o solo parte di essa. Questa, in ognicaso, si trascina sulla pagina in tempo reale e - sempregrazie alla integrazione fra strumenti specializzati epacchetti standard - il redattore può iniziare subito alavorare in pagina grafica. Il format grafico pre-impo-stato trova larga applicazione anche nel caso delle ta-belle e dei grafici - dei quali si fa ampio uso nelle pa-gine di informazione economica. Anche in questo uti-

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Cinque periodici ed un quotidiano: il nuovo sistema “multiple media” della Società Europea di Edizioni

lizzo il redattore inserisce i dati nel foglio elettronicoe quindi li aggancia in automatico alla forma graficadisponibile.

La estrema facilità con la quale, sul “piano” di la-voro redazionale, si compongono e scompongono lepagine anche negli ultimi minuti prima del rilasciodefinitivo del quotidiano (o del periodico), è moltoapprezzata in una testata, come Il Giornale, che vuoleaggiornare la cronaca politica - fra i contenuti qualifi-canti - e quella locale - nei dorsi di Milano, Roma eGenova - fino all’ultimo minuto, e per questo preve-

de, ogni giorno, un ampio ricorso alle ribattute dellediverse edizioni.

Proprio riguardo a queste ultime, l’integrazione fraHermes e ambienti di lavoro Windows XP è apprezza-ta anche per la estrema flessibilità nella organizzazio-ne del lavoro fra le redazioni esterne. Nel caso di Roma,per esempio, dove la produzione è nella quasi totalitàcronaca “politica”, i giornalisti si appoggiano a Mila-no per la costruzione delle pagine finali, mentre Ge-nova è totalmente autonoma nella impaginazione fi-nale di quanti ivi prodotto.

Tariffe vantaggiose per i soci ASIG negli alberghi MONRIF

Grazie alla convenzione con la MONRIF, i soci dell’ASIGpossono usufruire dei servizi offerti dalla prestigiosa catenaalberghiera a prezzi convenzionati estremamente vantaggiosi:

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Royal Hotel Carlton - Bologna:doppia uso singolo business .............. 170doppia uso singolo superior .............. 190doppia superior ................................. 230

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I prezzi sono comprensivi di IVA (10%) e piccola colazione a buffet.Per prenotare telefonare al numero verde 800.834033

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Produzione decentralizzata:le scelte dei quotidiani localidel centro Italia

Ciociaria Oggi, Latina Oggi e prossimamenteOstia Oggi, Abruzzo Oggi, Guidonia Oggi, Oggi Ca-stelli e Nuovo Molise Oggi:questa è la rete delle testatequotidiane locali del centroItalia. Il network, inaugura-to nel 1988 con CiociariaOggi, la prima testata fon-data, ha conquistato in po-chi anni di attività una posi-zione di rilievo nel panora-ma dell’informazione loca-le del centro Italia.

Forte di una retecapillare di corrispondenti edi una diffusione globale at-torno alle 50.000 copie algiorno, il network ha di re-cente avviato una riorganiz-zazione tecnologica conl’obiettivo di consolidareancora di più la presenzadelle testate all’interno del-le comunità locali servite.TecnoMedia ha incontratoLeo Pagliari, il responsabi-le amministrativo del grup-po, per approfondire gliobiettivi e le strategie deinuovi investimenti nell’areadella prestampa.

Decentramento produttivo

La caratteristica fondamentale, diremmo la “filo-sofia” del gruppo editoriale, è quella di un fortissimo

ancoraggio al territorio locale servito. Da questo pun-to di vista, il taglio informativo delle testate locali allo

stile dei quotidiani america-ni che prosperano propriocome strumenti di serviziodi specifiche comunità, nonimporta di quali dimensio-ni. Sulle prime pagine delletestate cercheremmo inva-no titoli a caratteri cubitalisui grandi eventi di cronacanazionale ed internazionale;la “copertina” dei giornali èinvece sempre dedicata allenotizie di interesse locale,ed è solo nelle pagine incoda alle testate che si fan-no le necessarie concessio-ni alle notizie a carattere na-zionale, con un occhio sem-pre attento allo sport. “Inu-tile rincorrere i quotidianinazionali sul territorio che èdi loro specifica competen-za” spiega Pagliari, “i nostrilettori ci acquistano perchénoi parliamo, anche in pri-ma pagina, dei problemi cheli riguardano da vicino. Icontenuti locali arrivanosulla soglia del 90% di

quanto prodotto globalmente dal gruppo ogni giorno”.Una linea editoriale che offre soddisfazioni anche

in ambito non locale, dal momento che i quotidianirappresentano una “fonte” di informazione di estremointeresse per le agenzie di informazione nazionale

Il network di testate locali avvia una fase di riorganizzazione produttiva all’insegna deldecentramento con l’obiettivo di favorire l’ancoraggio delle testate alle comunità servite. Neparliamo con il direttore amministrativo del gruppo Leo Pagliari.

Leo Pagliari, responsabileamministrativo del gruppo editoriale

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Tecnologie “made in” Italia per qualità “made in” Francia

quando devono coprire i territoriserviti dai quotidiani.

Tutto il processo di rinnova-mento dell’area di prestampa è sta-to impostato proprio con l’obiet-tivo di valorizzare e favorire an-cora di più l’ancoraggio dei quo-tidiani ai diversi territori serviti;parola d’ordine per tutti:decentramento produttivo.

Redazioni distaccate sul ter-ritorio

Ogni edizione occupa in me-dia una ventina di redattori ai qualiè collegata una rete di corrispon-denti locali free lance, da venti atrenta per ogni testata. Le risorseumane “sono la nostra ricchezza”dice Pagliari, “molti, giovani e contanta voglia di fare”.

Tali testate possono, da uncerto punto di vista, essere ritenu-te edizioni locali di tre giornalicapizona, Ciociaria Oggi, LatinaOggi e Nuovo Molise Oggi, ma peri lettori restano comunque prodottidel tutto autonomi da acquistareall’edicola del Paese. Tutte le te-state sono stampate a Cassino, evengono prodotte su una GossCommunity per la quale sono stati di recente acquista-ti nuovi gruppi di stampa per consentire la impressio-ne in quadricromia di otto pagine per ciascun quoti-diano. Un salto di “immagine” e di qualità notevolerispetto all’attuale bianco e nero.

Diverso invece, come si diceva, il flusso di lavoronell’area della prestampa, dove è stato di recente in-trodotto un sistema editoriale della Tera DigitalPublishing. Le risorse del sistema editoriale installatosono state sviluppate per favorire al massimo ildecentramento produttivo. Il capo redattore di ogni te-stata locale ha una notevole autonomia per quanto ri-guarda l’impaginazione del prodotto. Il software diTera, precisa Pagliari “ha consentito di mettere a di-sposizione un book di gabbie grafiche sufficientementeampio per soddisfare le necessità della cronaca localema abbastanza “rigido” per non consentire

stravolgimenti alle linee guida dell’impaginazione”.Tutta la parte grafica sarà comunque rivista a livellogenerale non appena sarà possibile passare alla produ-zione in quadricromia di alcune pagine.

Lo sviluppo dell’intero impianto ha previsto duefasi. Nella prima, già completata, è stato installato ilsistema editoriale Tera presso il CED di Frosinone. Aquesto sistema possono accedere tutti i redattori diFrosinone e, attraverso una rete wan basata su colle-gamenti forniti da Telecom, le redazioni di Cassino,Fiuggi, Anagni, Ceccano ed altre località limitrofe. Laseconda fase prevede la installazione di una secondaserver farm a Latina dove verrà montato un sistemaeditoriale indipendente ma sincronizzato conFrosinone, che permetterà la gestione di tutte le infor-mazioni che fanno capo a Latina, Abruzzo e Molise.

A questa architettura, basa sul principio dell’ac-

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cesso remoto al sistema e della lavorazione separataed autonoma dei diversi prodotti quotidiano in sedelocale, si collega la funzione offerta dal sistema Teraper la raccolta e la distribuzione a mezzo web dei testiprovenienti dalla rete capillare di collaboratori localifree lance. Un’opportunità tecnologica ritenuta di fon-damentale importanza al momento della scelta del si-stema editoriale.

I server centrali provvedono anche alla fase finaledel flusso di lavoro di prestampa, ovvero a distillare lepagine in formato PDF e a trasferirle al centro diCassino per la stampa finale del prodotto.

L’architettura del sistema Tera, sviluppata in mododa favorire l’accesso in remoto alle risorse centraliz-zate nei due poli di Frosinone e Latina, supporteràanche i progetti di espansione del gruppo, che sta stu-diando opportunità per avviare nuove testate locali inzone del Lazio finora non servite, quali la provincia diViterbo e la zona costiera a ridosso di Fiumicino.

Un futuro “on line”?

“Per adesso di “on line” stiamo ancora discuten-do” spiega Pagliari quando chiediamo se il gruppo haprogetti per l’impiego del web. Non c’è dubbio che laforte presenza di emigrati dalle zone servite dai quoti-diani del gruppo in Paesi come Canada, Stati Uniti,Inghilterra e Germania costituisce un elemento di ri-flessione su Internet.

L’obiettivo non sarebbe comunque quello di limi-tarsi ad offrire informazioni locali alle comunità chevivono all’estero, ma quello, più ambizioso, di avvia-re una vera e propria struttura di servizi on line a di-sposizione dello sviluppo dell’economia locale versoi Paesi europei ed extraeuropei. Il sistema Tera, chedispone di moduli avanzati per la gestione dei proces-si comunicativi sul web, potrà costituire una piattafor-ma di sicuro interesse se questi progetti troveranno unarealizzazione in futuro.

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Sistemi standard per il controllo integrato della produzione

Probabilmente esistono tante definizioni di “gestio-ne della produzione” quanti ne sono i protagonisti, eper ciascuno di essi assume un significato diverso inbase al luogo di provenienza, alla organizzazione cuisono abituati, alla situazione competitiva nell’ambitodel mercato in cui operano e, non da ultimo, in basealla storia dei singoli giornali. La gestione della pro-duzione tende a partire all’interno di un reparto, comequello editoriale, il platemaking o la redazione; il pas-so successivo è gestire i processi nell’ambito di due opiù reparti, e anche nella maggior parte delle fasi dellacatena di produzione. Moltissimi giornali, a livelli piùo meno alti, lo stanno già facendo.

Ciò che ancora manca in molte case editrici e sta-bilimenti di stampa è un tipo di sistema di gestione deidati automatizzato che provveda all’intero quadro. “Perottimizzare completamente la produzione bisogna po-terla pianificare, gestire, monitorare e, se necessario,riprogrammare in tempo reale” sostiene JohanStenberg, amministratore delegato della MWM MediaWorkflow Management, società svedese che tra le pri-me ad adottare lo standard

IfraTrack. “C’è anche bisogno di accedere ai dati,alle statistiche, ai resoconti della produzione quotidia-na, che possono tradursi in più dettagliate analisi, re-soconti mensili e simili”.

Oggi ci sono un certo numero di fornitori che of-frono il top layer dell’architettura di sistema che uni-sce tutti i sottosistemi esistenti, e danno agli operatorila visione d’insieme completa necessaria per gestirel’intero processo di produzione, dando il vantaggio diun monitoraggio end-to-end, dalla pianificazione pub-blicitaria alla distribuzione.

La riduzione dei costi e i processi di ottimizzazione

sono temi familiari nell’industria, in maniera partico-lare lo sono stati negli anni passati quando i giornalicombattevano per continuare a fare profitti in un cli-ma di difficoltà economica. E se pure ogni processonella catena potesse già essere efficiente e prevedibile,sarebbe un ulteriore vantaggio ulteriore l’essere in gra-do di supervisionare automaticamente e in tempo rea-le il modo in cui ogni singolo processo incide sullaproduzione nell’insieme. “I costi di una produzionenon pianificata generalmente salgono quando ci sonoritardi, e si può quindi avere un serio danno economi-co – sostiene Stenberg – È facile ottimizzare una di-stribuzione basata sul presupposto che tutti i prece-denti passi di produzione abbiano rispettato la data discadenza, ma il problema è che questo non avvienemai. Ecco il senso del nostro lavoro: possiamo aiutarea costruire una logica dei modi in cui un giornale do-vrebbe organizzare la sua produzione e distribuzioneallo scopo di minimizzare i costi dovuti ai ritardi. Equando ci sono problemi, il sistema dovrebbe provve-dere riprogrammando il supporto di produzione e, intal modo, minimizzando il danno.”

Certamente la tecnologia è solo una parte dellasoluzione. In molti casi, per ottenere una visione d’in-sieme completa, bisogna integrare i sistemi nell’am-bito di molteplici società, per esempio, dall’editore allasocietà stampatrice, fino al distributore. Lacondivisione di informazioni potrebbe non sempreessere percepita da tutti come molto interessante: “qual-che volta le parti in causa non hanno piacere di condi-videre interamente le informazioni” – ha detto Stenberg– “in ogni caso, la condivisione va a beneficio di tutti,e credo che l’industria dei giornali, da questo punto divista, abbia bisogno di maturare.”

Sistemi standard peril controllo integratodella produzione

Uno dei trend meno dibattuti, ma certamente tra i più importanti, nellarea della produzioneeditoriale, è la disponibilità di strumenti per la gestione della produzione di nuovagenerazione. Questo avviene grazie allo sviluppo e all’accettazione di standard come XML,JDF e IfraTrack, che ora permettono piena integrazione dei sistemi di controllo di tutta laproduzione, e con ciò danno ai giornali un nuovo livello di controllo, la capacità diottimizzare completamente la produzione e, soprattutto, di tagliare i costi.

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Naturalmente nella maggior parte dei settori indu-striali tutte le parti in causa considerano se stesse par-te di un flusso di lavoro di produzione e si rendonoconto di dover condividere le informazioni sullo statodi produzione, la pianificazione, ecc. Con il trend at-tuale di terziarizzazione e riorganizzazione - il casopiù frequente è l’utilizzo di centri stampa satellite -spesso operazioni che un tempo venivano effettuateda un’unica società editoriale sono assolte da variesocietà. In questa situazione la cooperazione è vitaleper ottimizzare e gestire correttamente il flusso di la-voro.

Cambio di ruoli

La necessità di una visione d’insieme e della ge-stione di azioni incrociate, inoltre, obbliga i systemdevelopers a riconsiderare il proprio ruolo. “Nei tardianni ’90 la ABB adottò la strategia di iniziare a svilup-pare strumenti di pianificazione della produzione” –ha detto Felix Egger, manager della gestione del flus-so di lavoro e dell’IT industriale alla ABB, che ha re-centemente lanciato il suo sistema di integrazione aper-ta SPINE (abbreviazione di Seamless ProcessIntegration for Newspaper Enterprises) – “La chiaveper questi tipi di sistemi è essere aperti ed in grado dicomunicare con tutti i sottosistemi, dalle prenotazionipubblicitarie alla produzione di lastre, dalle rotativealla sala spedizione. Questo significa che non siamosoltanto system developers, ma, cosa ancora più im-portante, siamo system integrators.”

La MWM Media Workflow Management sta pen-sando a come muoversi oltre l’integrazione di siste-ma: “Vorremmo poter aiutare i nostri clienti ad ottene-re il massimo profitto dai dati sviluppati dai loro siste-mi di gestione – ha detto Stenberg – vorremmo costi-tuire servizi addizionali nelle nostre offerte. Potrem-mo, per esempio, cominciare a produrre resocontitrimestrali sulla produzione, oppure suggerire, sullabase dei dati raccolti, modifiche al ciclo produttivo. Inquesto modo potremo diventare una risorsa per i gior-nali, dal momento che siamo abituati a osservare e adanalizzare questo tipo di dati. La questione‘principaleresta, comunque, che i giornali dovranno essere pre-parati a entrare in questo tipo di relazioni con ifornitori”.

La maggior parte dei fornitori di sistemi di gestio-ne che guarda oltre gli attuali sistemi di controllo del-la produzione, menziona la trasparenza come un aspet-

to importante nell’efficienza del flusso di lavoro di ungiornale. Senza poter vedere l’intero quadro della si-tuazione non si possono effettivamente gestire e cor-reggere i processi. “La nostra assoluta e massima prio-rità, nell’implementare il sistema di gestione della pro-duzione, era essere in grado di seguire l’intero flussodi lavoro, dal testo/immagine sino alla buca delle let-tere dell’abbonato – sostiene Igemar Nordlund, respon-sabile del coordinamento produttivo al quotidiano sve-dese Göteborgs-Posten –‘Ciò spesso è difficile, peresempio, quando il flusso passa attraverso molteplicisocietà. Tuttavia, una panoramica completa è d’impor-tanza primaria. Quando tutto è integrato, anche picco-li cambiamenti nei processi devono essere opportuna-mente soppesati dal momento che avranno effetto sul-l’intera catena di produzione.”

Pianificazione e simulazione

Insomma cosa fanno esattamente questi tipi di si-stema? Cominciamo ad osservare che cosa non fanno.Non controllano i processi complicati, gestiti dasottosistemi spesso altamente specializzati. In altreparole, hanno a che fare con i dati di pianificazione,non con i dati di contenuto. Ciò che fanno è quindiimportare le informazioni dai sistemi di controllo deiprocessi disseminati lungo il flusso di lavoro ed estrarreda essi strumenti di pianificazione, simulazione e sta-tistica.

Al cuore del sistema in genere c’è uno strumentodi pianificazione della produzione, tanto quella futurache quella in tempo reale. “Di base si ha a che fare condue assi diversi – ha detto Felix Egger della ABB –l’asse del tempo, che mostra quando i vari prodottistanno per essere prodotti, e l’asse della capacità pro-duttiva, che evidenzia le risorse di produzione dispo-nibili.”

Un sistema di gestione della produzione verrà rea-lizzato in base alle richieste specifiche del giornale.Le risorse di produzione definite potrebbero includeresia attrezzature che personale. “La cosa principale –rileva Nordlund del Göteborgs-Posten – è che l’am-ministrazione del sistema sia semplice. Ci dovrebbeessere un’interfaccia lineare per il cliente che possaessere usata per aggiungere prodotti, adattare i livellidel personale, aggiungere processi di produzione, ecc.Non dovrebbe esserci bisogno di scrivere codici pereffettuare modifiche”.

Il monitoraggio della produzione in tempo reale

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offre a un giornale la capacità di prevenire conflittinella produzione. Per esempio, se a livello redazionalenon è stata rispettata una scadenza, causando un ritar-do nella preparazione delle pagine, il sistema vi do-vrebbe dire in quali altri punti della catena di produ-zione sta per verificarsi un sovraccarico di lavoro ri-spetto alla disponibilità di risorse disponibili in quelmomento per portare a termine il processo nel tempoprefissato. Il sistema, quindi, dovrebbe mostrare comerisolvere questo problema, evidenziando graficamen-te, se richiesta, l’ultima versione sia dell’asse del tem-po chendi quello della capacità. “È importante potervisualizzare sia il flusso di lavoro basato sulle risorsedi produzione che i prodotti ottenuti – ha dettoNordlund – Per esempio, se il giornale è composto datre sezioni, ma lo si stampa in quattro, il sistema do-vrebbe essere in grado di mostrarlo come se fosse intre; non dovrebbe essere necessario “tradurre” il pen-siero per adattarlo al sistema.”

I system developers che propongono sistemi dicontrollo delle rotative, come EAE e ABB, offrono iloro sistemi di gestione congiuntamente al loro siste-ma di controllo complessivo della produzione o, inalternativa, lo integrano con altri sistemi di controllodel flusso di lavoro. Per il post stampa, piuttosto chesviluppare sistemi di controllo propri, essi ne integra-no altri o lavorano in partnership con i fornitori di at-trezzature per la sala spedizione. EAE, per esempio,importa i dati dal sistema di controllo Ferag al siste-ma di gestione della sala spedizione di PPM, e sul si-stema di gestione del flusso di lavoro complessivo V.I.P.(Visual Intelligent Plant).

ABB non ha uno specifico partner per la sala spe-dizione. Egger ha spiegato la strategia della società:“ci colleghiamo ai sistemi di controllo post stampa,così come ai sistemi di gestione di livello più alto.Questo è essenziale per avere tutte le informazioni dicui abbiamo bisogno per tracciare l’intero processo neldettaglio. ABB riconosce l’importanza dei sistemi dicontrollo post stampa, in particolare nell’area dellapianificazione della produzione, ma non ha comun-que intenzione di sviluppare un proprio sistema di pia-nificazione post stampa. Per quel che concerne questaparte del processo di stampa, abbiamo concentrato inostri sforzi nel provvedere interfacce aperte all’inter-no del sistema SPINE, così che questi sistemi già pre-senti nell’area di post stampa possano essere integratiin un insieme più efficiente piuttosto che rimanere unaserie di parti indipendenti”.

JDF o IfraTrack?

XML è lo standard comune per la comunicazionetra i sistemi aperti di gestione della produzione e isottosistemi di controllo. Che poi esso venga usato nellasua forma base o nelle versioni specifiche comeIfraTrack o JDF, ciò dipende da quale sistema di con-trollo viene integrato ma anche dall’integratore del si-stema. Stenberg del MWM Media Workflow Manage-ment, così spiega le relazioni tra i due standard: “c’èun considerevole scambio di informazioni tra coloroche stanno scrivendo le specifiche JDF e i membri delgruppo IfraTrack, tra cui noi. Questo garantisce com-patibilità tra i due linguaggi.

Comunque, JDF ha una copertura maggiore rispet-to a IfraTrack, che si limita a negoziare l’invio di mes-saggi di stato, deadlines e informazioni tra i sistemi.JDF invece ha molte più funzioni: include, ad esem-pio, l’invio dei valori di preset per vari sistemi di pro-duzione, la creazione di job ticket, ecc. cose cheIfraTrack non fa. In breve, IfraTrack è un sottoinsie-me di JDF.”

Tutti i system developers guardano a JDF, ma nontutti sono convinti che questa sia la strada del futuro,almeno al momento. “Siamo molto interessati a JDF,e stiamo pianficando di lavorare in accordo con glistandard,” ha detto Frank Kalina all’EAE. “comunqueJDF ha la sua origine nella stampa commerciale e pen-so che ci siano molti‘aspetti da mettere a punto”. Se-condo Egger, XML e IfraTrack sono a questo puntociò di cui c’è bisogno per l’integrazione di sistemi peri giornali: “con il suo background nella stampa com-merciale, si può dire che JDF sia ridondante per la pro-duzione dei quotidiani”

ppi Media/Man Roland, d’altro canto, ha abbrac-ciato JDF: il sistema Printnet, che la società ha lan-ciato all’Ifra di Lipsia, è un flusso di lavoro integratoJDF. Comunque non è richiesto che i sottosistemi deb-bano essere compatibili alle specifiche JDF per poteressere integrati nel flusso di lavoro ppi.

Qualunque standard abbia la meglio, la via da se-guire sembra chiara.

Ci sono tutti gli strumenti per creare un flusso dilavoro completamente automatizzato, offrendo la pos-sibilità di ottimizzare i processi e di affrontare i poten-ziali problemi prima che causino seri danni. E i bene-fici sono ovvi: produzione più sicura e riduzione deicosti.

Cecilia Campbell

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Infortunio in itinere:quando rientra nella categoriadegli incidenti sul lavoro?

L’art.12 D.Lvo 38/2000 ha introdotto la disciplinalegislativa in materia di infortunio in itinere negli artt.2 (per l’industria) e 210 (per l’agricoltura) del TestoUnico approvato con il D.P.R. 1124/1965. Il legislato-re ha così riconosciuto all’infortunio in itinere la co-pertura assicurativa Inail: gli infortuni in cui incorre illavoratore nel recarsi al posto di lavoro (cioè nel com-pimento di un’attività indispensabile per poter rende-re la prestazione lavorativa) devono ritenersi, in difet-to di ipotesi di rischio cosiddetto elettivo, occasionatidalle prestazioni lavorative e quindi indennizzabili (siveda Cass. civ., Sez.lav., 07/11/2000, n.14460 in Giust.Civ., 2001, I, 83)

Secondo tale Testo Unico, “Salvo il caso di inter-ruzione o deviazione del tutto indipendenti dal lavoroo, comunque, non necessitate, l’assicurazione com-prende gli infortuni occorsi alle persone assicuratedurante il normale percorso di andata e ritorno dal luo-go di abitazione a quello di lavoro, durante il normalepercorso che collega due luoghi di lavoro se il lavora-tore ha più rapporti di lavoro e, qualora non sia pre-sente un servizio di mensa aziendale, durante il nor-male percorso di andata e ritorno dal luogo di lavoro aquello di consumazione abituale dei pasti. L’interru-zione e la deviazione si intendono necessitate quandosono dovute a cause di forza maggiore, ad esigenzeessenziali ed improrogabili o all’adempimento di ob-blighi penalmente rilevanti. L’assicurazione opera an-che nel caso di utilizzo del mezzo di trasporto privato,purché necessitato. Restano in questo caso, esclusi gliinfortuni direttamente cagionati dall’abuso di alcolicie di psicofarmaci o dall’uso non terapeutico di stupe-facenti ed allucinogeni; l’assicurazione, inoltre, nonopera nei confronti del conducente sprovvisto dellaprescritta abilitazione di guida”.

Prima del 2000 il diritto al risarcimento in caso diinfortunio in itinere, in mancanza di norme in propo-

sito, era stato delineato dalla giurisprudenza, facendo-lo derivare dal concetto di “infortunio sul lavoro”, ilquale per definizione (data dall’art. 2 D.P.R. 1124/1965) avviene “...in occasione di lavoro...”. La note-vole ampiezza e generalità dell’espressione “occasio-ne di lavoro”, utilizzata da tale art. 2 per determinareil nesso che deve sussistere tra l’infortunio e l’attivitàlavorativa ai fini dell’operatività dell’assicurazione,giustifica l’interpretazione della norma che attribui-sce rilevanza al semplice rapporto finalistico o stru-mentale tra l’attività di locomozione o spostamento(necessaria per raggiungere il posto di lavoro dall’abi-tazione) e l’attività di stretta esecuzione della presta-zione lavorativa, al fine di ricomprendere il cosiddet-to infortunio in itinere tra quelli indennizzabili (Cass.civ., Sez.lav., 17/05/2000, n.6431 in Diritto e Giusti-zia, 2000, f.20, relativa a fattispecie anteriore all’en-trata in vigore del D.Lvo 38/2000).

Normalità del percorso

Il tragitto percorso, come abbiamo visto, deve es-sere quello “normale” di andata e ritorno. Per talemotivo, è stato riconosciuto il diritto al risarcimentoal lavoratore sia che parta dall’appartamento dove vivedurante la settimana, sia che parta dalla casa dove haraggiunto la famiglia nel week-end o durante le festi-vità (un lavoratore aveva preso casa nel luogo di pre-stazione dell’attività lavorativa ed ha subito un infor-tunio durante il viaggio per la visita ai propri famigliari:Cass. civ., Sez.lav., 08/11/2000, n.14508 , in Mass.Giur. It., 2000). Una tale “deviazione di percorso”, inpassato, portava la giurisprudenza a non riconoscerel’infortunio sul lavoro in quanto quest’ultima consi-derava che il lavoratore avesse affrontato liberamenteun rischio estraneo alla prestazione di lavoro (Cass.civ., Sez.lav., 17/04/1989, n.1830, in Riv. Infort. e Mal.

L’incidente avvenuto nel tragitto casa - lavoro non può essere sempre indennizzato.L’analisi di qualche sentenza può aiutare a comprendere meglio le norme dettate dallegislatore relative a questo tipo di sinistro

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Infortunio in itinere: quando rientra nella categoria degli incidenti sul lavoro?

Profess., 1989, II, 41). Ora, invece, per “luogo di abi-tazione” la Cassazione non intende solo quello di per-sonale dimora, ma anche quello dove si svolge la per-sonalità dell’individuo nella famiglia: e anche un talepercorso è da considerarsi “normale”.

Il rientro in famiglia, soprattutto per le feste, è in-somma un diritto ormai riconosciuto: la Cassazione(Cass. civ., Sez.lav., 19/12/1997, n.12903, in Dir. Lav.,1998, II, 593) ha dato la qualifica di infortunio sul la-voro all’incidente occorso a un lavoratore che tornavaper Natale in Abruzzo dalla Sicilia a bordo di un’auto(e non con il treno per motivi di tempo). Con tale pro-nuncia, il Giudice Supremo ha precisato che per stabi-lire la “normalità” del percorso non bisogna rifarsi allafrequenza del viaggio (l’Inail aveva obbiettato che unasimile distanza non rientra nella normalità del tragit-to), ma alla normalità dell’esigenza di esso ed alla con-siderazione che il ritorno in famiglia è “un’esigenzanaturale, giuridicamente collegata al rapporto di lavo-ro, poiché la Costituzione stessa prevede il lavoro comedestinato a soddisfare le esigenze vitali della famiglia”.

La scelta del lavoratore di non traslocare l’interafamiglia nel luogo di lavoro va valutata caso per caso.La giurisprudenza tende a condividerla, per esempio,se l’attività del dipendente è soggetta con frequenza atrasferimenti.

Se il lavoratore usa un mezzo privato

L’infortunio in itinere è risarcibile quando il lavo-ratore ha precorso il tragitto a piedi oppure a bordo diun mezzo pubblico. Se, invece, il lavoratore ha utiliz-zato un mezzo privato non ha, di regola, diritto all’in-dennizzo per causa di lavoro nel caso avvenga un sini-stro. L’uso del mezzo privato, per dar vita al diritto alrisarcimento, deve essere dettato da necessità (peresempio, la notevole riduzione dei tempi dipercorrenza) e non da semplice comodità (si vedaCass.civ., Sez.lav., 26/3/1993, n. 3606, in Arch. Giur.Circolaz., 1993, 791).

Tale principio, delineato in un primo tempo dallagiurisprudenza, è stato confermato dalle modificheapportate nel 2000 al T.U. in esame: come abbiamoaccennato, infatti, “l’assicurazione opera anche nelcaso di utilizzo del mezzo di trasporto privato, purchénecessitato”, cioè “funzionalizzato”, in relazione allecircostanze di tempo e di luogo in cui avviene l’infor-tunio, ad un corretto e puntuale adempimento dei com-piti lavorativi (si veda Cass. civ., Sez.lav., 25/07/2001,

n.10162 in Mass. Giur. It., 2001).Senz’altro, l’elemento della necessarietà non si ha

quando la distanza fra i luoghi sia tale da poter esserepercorsa a piedi (Cass. civ., Sez.lav., 11/12/2001,n.15617, in Mass. Giur. It., 2001) oppure in parte me-diante l’uso del mezzo pubblico ed in parte a piedi(Cass. civ., Sez.lav., 28/11/2001, n.15068, in Mass.Giur. It., 2001).

Il lavoratore ha diritto al risarcimento se utilizza lapropria auto perché imposto o autorizzato, per inte-resse aziendale, dal datore di lavoro, oppure perché lastrada percorsa presenta rischi diversi da quelli delleordinarie vie di comunicazione, ad esempio su una stra-da di montagna, o ancora perché non vi sono mezzipubblici tra la dimora e il luogo di lavoro. Il risarci-mento per causa di lavoro è riconosciuto anche quan-do le condizioni del servizio pubblico siano tali da cre-are rilevante disagio per il lavoratore, prolungandoneoltre misura l’assenza dalla famiglia (Cass. civ.,Sez.lav., 28/09/2000, n.12891, in Mass. Giur. It., 2000;Cass. civ., Sez.lav., n.15068, citata).

Ovviamente, i giudici, caso per caso, consideranole singole fattispecie concrete e la possibilità che esi-stano rischi per la persona del lavoratore, analizzandoanche il clima, l’età e le condizioni di salute del lavo-ratore.

Con riferimento all’uso del mezzo privato, una sen-tenza della Cassazione (26 luglio 2002, n. 11112 inAmb. e Sic. 2003/6/71), ha specificato che il rischiogenerico di qualsivoglia utente della strada può diven-tare rischio specifico di lavoro solo se è presente un“quid pluris” che lo metta in relazione con l’attivitàlavorativa. La legittimità dell’uso del mezzo privato,chiarisce il Giudice Supremo, “va individuata in rela-zione ad un criterio di “normalità - razionalità che ten-ga conto delle abitudini comportamentali esistenti nellasocietà civile rispondenti a valori-guida dell’ordina-mento, quali un più intenso legame con la comunitàfamiliare ed un rapporto con l’attività lavorativa diret-to ad una maggiore efficienza del conflitto fra la stes-sa ed il tempo libero”. Tale criterio va utilizzato insie-me a quello della “necessità” dell’uso del mezzo pri-vato al fine di non giustificare qualunque fattispecie,come quella presa in esame dalla sentenza (il dipen-dente aveva percorso in bicicletta una distanza di 1300m, agevolmente percorribile a piedi).

Nello stesso senso altre sentenze, come Cass. civ.,Sez.lav., 03/08/2001, n.10750 (in Mass. Giur. It., 2001),Cass. civ., Sez.lav., 11/12/2001, n.15617 (in Mass.

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Giur. It., 2001), Cass. civ., Sez.lav., n.15068 (citata).Quest’ultima, in particolare, conferma che “il percor-so casa-lavoro può essere considerato un’attività pre-paratoria alla prestazione vera e propria, come talepotenzialmente iscrivibile nel rischio specifico impro-prio. Però dato che il rischio della strada è un rischigenerico gravante su tutti gli utenti, occorre un quidpluris, connesso alle esigenze lavorative, che renda ilrischio generico della strada aggravato per il lavorato-re”.

Mezzo privato ed elementi da accertare

Riferendoci all’attività del giudice del merito, nel-l’ipotesi di infortunio in itinere occorso ad un lavora-tore il quale si sia servito di mezzi di trasporto diversida quelli pubblici, questi deve accertare se le esigenzee le modalità della prestazione della specifica attivitàlavorativa siano tali da determinare la necessità di dettimezzi; siffatto accertamento va operato valutando, allastregua dei fondamentali principi espressi negli artt.3, 31, 32, 35 e 36 Cost.: a) se i mezzi pubblici di tra-sporto coprano l’intero percorso tra il luogo di abita-zione e quello di lavoro; b) se gli orari dei servizi pub-blici siano compatibili con l’orario di lavoro; c) se,comunque, le condizioni del servizio pubblico sianotali da creare rilevante disagio per il lavoratore, pro-lungandone oltre misura l’assenza dalla famiglia; d)se siano approntati, da parte del datore di lavoro, men-se ed alloggi idonei (anche in relazione alla loroubicazione rispetto all’azienda) a consentire la sosta oil pernottamento dei lavoratori, qualora la distanza dalluogo di abitazione sia tale da rendere indispensabiledetto pernottamento; e) se rimanga salvaguardata peril cittadino la libertà di scelta del luogo di abitazione,in relazione sia alle esigenze umane e familiari sia allasituazione economico-sociale del medesimo (Cass.civ., 27/05/1982, n.3273, in Notiz. Giur. Lav., 1982,462).

La ragionevolezza della scelta del lavoratore, indefinitiva, andrà valutata caso per caso proprio dal giu-dice di merito, il quale dovrà altresì accertare: a) lasussistenza di un nesso eziologico tra il percorso se-guito e l’evento, nel senso che tale percorso costitui-sce, per l’assicurato, l’iter normale per recarsi al lavo-ro o per tornare alla propria abitazione; b) la sussi-stenza di un nesso causale, sia pure occasionale, tral’itinerario seguito e l’attività lavorativa, nel senso cheil primo non fosse dal lavoratore percorso per ragioni

personali o in orari non ricollegabili, nella loro imme-diatezza temporale, con la seconda; c) la necessità del-l’uso del veicolo privato, adoperato dal lavoratore, peril collegamento fra abitazione e luogo di lavoro, con-siderati gli orari lavorativi e dei pubblici servizi di tra-sporto e tenuto conto, alla luce del principio di cuiall’art. 16 Cost., della possibilità di soggiornare in unluogo diverso da quello di lavoro, purché la distanzafra tali luoghi appaia ragionevole; non ha, invece,rilevanza accertare se il veicolo appartenesse al datoredi lavoro o al lavoratore e se il primo ne avesse co-munque autorizzato l’uso, dovendo la connessione conl’attività lavorativa essere considerata nel suo aspettointrinseco ed oggettivo e non già in relazione all’ap-partenenza del mezzo, e rimanendo in ogni casoininfluente il tipo del veicolo usato, allorquando essorientri tra quelli ammessi alla circolazione (Cass. civ.,26/10/1982, n.5600, in Mass. Giur. It., 1982).

Una volta dimostrata la necessità del mezzo priva-to, l’indennizzabilità si ha indipendentemente dall’ac-certata responsabilità colposa dello stesso lavoratorenell’incidente (Trib. Milano, 17/10/2001, in Riv. Cri-tica Dir. Lav., 2002, 213).

L’apparente contrasto tra le sentenze

Leggendo i dispositivi di varie sentenze in meritoalla risarcibilità dell’infortunio in itinere del lavorato-re che utilizza un mezzo privato, si ha, a prima vista,la sensazione che vi siano più correnti giuresprudenzialiin contrasto tra di loro.

In realtà, leggendo per intero le diverse pronunce,si comprende come, in assenza di una disciplina nor-mativa dettagliata, la giurisprudenza abbia tentato didare una propria configurazione all’“istituto” dell’in-fortunio in itinere avvenuto con mezzo privato, dovel’analisi delle circostanze particolari possono in casisimili portare ad esiti diversi.

Per fare un esempio, con due diverse sentenze,depositate a distanza di un giorno l’una dall’altra, laCorte di Cassazione ha prima negato la risarcibilitàdel danno (Cass. civ., Sez.lav., 13/11/2000, n.14681,in Il sole 24 ore, 2000, n.309, p 26) e poi l’ha inveceaffermata (Cass. civ., Sez.lav., 14/11/2000, n.14715,in Il sole 24 ore citato).

Prima facie, le due pronunce sembrano contrasta-re, in quanto si riferiscono entrambe a due lavoratriciche tornavano a casa utilizzando la propria bicicletta.

A ben vedere, però, la prima sentenza ha respinto

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Infortunio in itinere: quando rientra nella categoria degli incidenti sul lavoro?

il ricorso considerando non necessario l’uso di taleveicolo sulla base della bella stagione, dell’età e dellaparticolare vicinanza dell’abitazione al luogo di lavo-ro (800 metri): la lavoratrice sarebbe potuta andare apiedi.

La seconda ha invece ammesso il diritto al risarci-mento sulla base dell’assoluta maggiore rapidità dellabicicletta (7 minuti) rispetto ai mezzi pubblici (45 mi-nuti), dell’esistenza di una pista ciclabile, della varia-bilità dell’orario di uscita della lavoratrice (inconci-liabile con gli orari dell’autobus) e del fatto che que-st’ultima fosse madre di famiglia ed avesse dunqueurgenza di tornare a casa per una certa ora.

Fattispecie particolari

Riteniamo interessante considerare alcune senten-ze che, risolvendo casi pratici, possono essere esem-plificative (le pronunce citate anteriori al 2000 hannotrovato comunque conferma nel sopraggiunto dettatolegislativo). Da esse, per esempio, può desumersi cheil lavoratore ha diritto al risarcimento per il verificarsidi un infortunio in itinere nel caso sia partito (o rien-trato) dalla propria residenza, dal proprio domicilio oanche dalla propria dimora, dove vive con la famiglia,anche se “di fatto”. La Cassazione ha infatti indicatoche la Costituzione tutela non solo i diritti della fami-glia costituita, ma anche quelli di una famiglia in for-mazione e di fatto, nei confronti della quale esistono,al pari di quella tradizionale, dei doveri famigliari (In-fortuni risarciti anche tra domicilio e lavoro,in Il sole24 ore, 2000, n.106, p 24).

La copertura assicurativa copre anche nel caso dipassaggio ad un collega (si veda Rapporto annualeINAIL 2001, consultabile sul sito Internet www.inail.it).Così anche nel caso di ogni attività richiesta ex neces-sitate dalla circolazione del mezzo usato, compresol’adempimento all’obbligo - giuridico (art. 593 c. p.)oltre che morale - di prestare soccorso alle vittime diun incidente stradale (si pensi alla fattispecie in cui igiudici hanno ritenuto l’indennizzabilità dell’infortu-nio mortale subito dal lavoratore che, rientrando dallavoro, era sceso dall’auto per prestare soccorso a per-sone coinvolte in un incidente ed era stato travolto daaltro veicolo sopraggiunto: Cass. civ., Sez.lav., 12/05/1990, n.4076, in Mass. Giur. It., 1990).

L’assicurazione, invece, non copre nel caso di de-viazioni come quella affrontata per accompagnare ifigli a scuola (Seminario CNEL, prima sessione di

monitoraggio sull’andamento degli infortuni in Ita-lia, nel secondo semestre 2001, Roma, 16 maggio2002) oppure per andare a comprare le sigarette. L’Inailnon interviene neppure se il sinistro è avvenuto an-dando al bar durante la pausa mensa, anche se in uffi-cio non c’è la macchinetta per il caffè: si tratta di biso-gno non impellente, che il lavoratore ben può procra-stinare evitando così di esporsi volontariamente a ri-schi non necessariamente connessi all’attività lavora-tiva.

Allontanandosi per soddisfare un bisogno non im-pellente, il lavoratore interrompe la necessaria con-nessione causale fra attività lavorativa e incidente. Aifini dell’indennizzabilità, in effetti, mentre non è stret-tamente necessario che l’incidente si sia verificato neltempo e nel luogo dell’attività lavorativa, occorre chesussista sempre un nesso tra attività lavorativa e ri-schio assicurato, nel senso che il rischio non può esse-re totalmente estraneo all’attività lavorativa, come nelcaso di rischio scaturito da una scelta arbitraria dellavoratore, il quale, mosso da impulsi personali, crei eaffronti volutamente una situazione diversa da quellainerente all’attività lavorativa (Cass. civ., Sez.lav., 20/05/1997, n.4492, in Foro It., 1997, I, 2087).

Infine, come sopra accennato, la colpa esclusivadel lavoratore non osta all’operatività dell’assicura-zione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro, sal-vo però, anche in ipotesi di infortunio in itinere, il li-mite del “rischio elettivo”, inteso quale scelta di uncomportamento abnorme, volontario e arbitrario daparte del lavoratore, tale da condurlo ad affrontare ri-schi diversi da quelli inerenti alla normale attività(Cass. civ., Sez.lav., 04/12/2001, n.15312 in Mass.Giur. It., 2001). Con riferimento a tale comportamen-to abnorme, si noti come questa sentenza non abbiaconsiderato abnorme la condotta del lavoratore che nonaveva rispettato il segnale di stop. Non mancano, però,pronunce di merito che considerano abnormi questaed altre violazioni del Codice della strada (Trib. Mila-no, 17/10/2000, in Lavoro nella Giur., 2001, 486).

Il ruolo del datore di lavoro: responsabilità eoneri contributivi

Il lavoratore infortunatosi in itinere viene inden-nizzato dall’Inail.

La figura del datore di lavoro interviene solo inrari casi: un tale sinistro “dà luogo a responsabilitàrisarcitoria del datore (ex art. 2049 c.c.) verso il di-

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pendente infortunato solo se esso dipenda da fattocolposo del datore stesso o di persone del cui fatto ildatore di lavoro debba rispondere” (Trib. Torino, 26/07/1984, in Giur. piemontese, 1984, 840).

Si tenga presente che, in forza dell’art. 10 commi1 e 4 D.P.R. 1124/1965, l’azione di regresso (cioè dirivalsa) dell’Inail nei confronti del datore di lavoro,tendente al rimborso delle somme erogate dall’Istitu-to al lavoratore in conseguenza delle lesioni da lui ri-portate nell’infortunio, non è proponibile ove l’Istitu-to medesimo non deduca e non provi l’esistenza di unfatto costituente reato perseguibile d’ufficio, commessodal datore di lavoro o dai dipendenti di cui questi deb-ba rispondere a norma dell’art. 2049 c.c. (Cass. civ.,Sez.un., 08/07/1996, n.6229, in Mass. Giur. It., 1996).

In ogni caso, la riconducibilità dell’infortunio initinere nell’ambito del “rischio professionale” e del-l’assicurazione obbligatoria comporta per il datore dilavoro (correlativamente esonerato - nei limiti dell’art.10 D.P.R. 1124/1965 - dalla responsabilità civile) l’as-sunzione di tutte le conseguenze contributive derivan-ti dal verificarsi di quell’evento dannoso e, in partico-lare, la rilevanza di tale infortunio agli effetti dell’ap-plicazione di un tasso maggiore o minore di quellomedio di tariffa “in relazione all’andamentoinfortunistico aziendale, quale risulta dal tasso speci-fico aziendale” (Cass. civ., Sez.lav., 13/10/1992,n.11145, in Mass. Giur. It., 1992).

Il datore di lavoro e lo stress del pendolare

Tema affine a quello in argomento, è il “pen-dolarismo” che, sebbene non sia configurabile comeinfortunio in itinere, può essere considerato una ma-lattia risarcibile dal datore di lavoro. A condizione,comunque, che sia pendolarismo forzato e inevitabile.

A questo proposito il Consiglio di Stato (Cons. Sta-to, Sez.IV, 12/06/1998, n.928, in Cons. Stato, 1998, I,819) ha considerato malattia di servizio la Tbc renaleriscontrata a un ricercatore del Cnr costretto a viag-giare tra due sedi distanti fra loro 40 Km. Pendolarismoforzato, dunque, e inevitabile, in quanto il dipendentenon avrebbe potuto, per non viaggiare, neppure trova-re casa vicino al luogo di lavoro.

Il fatto, poi, che non fosse provato con sicurezza ilnesso causale tra i continui viaggi e la malattia con-tratta, non esclude, secondo il giudice, che la faticapossa aver esercitato un’influenza determinane sul suodecorso, causando un indebolimento delle condizionigenerali del soggetto. La sentenza, comunque, speci-fica che il pendolarismo non è “di per sé, e in assoluto,causa di stress psico-fisico” per il dipendente, che spes-so ha la possibilità di trasferirsi nel luogo dove svolgela propria attività.

Riferimenti normativi

Gli atti legislativi citati nel testo dell’articolo sono i seguenti:1) art.2049 Codice civile.2) Decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965 n. 1124 (in Supplemento ordinario alla G.U., 13ottobre, n. 257) - Testo unico delle disposizioni per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoroe le malattie professionali.3) Decreto legislativo 23 febbraio 2000 n. 38 (in G.U., 1 marzo, n. 50) - Disposizioni in materia di assicurazionecontro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, a norma dell’art. 55, comma 1, della legge 17 maggio1999, n. 144.

Antonietta [email protected]

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Nuove installazioni Tera in America Latina

La Graphic Systems International, distributoredella Tera Digital Publishing (www.teradp.com) perl’America Latina, ha annunciato la vendita di un siste-ma di gestione dei contenuti e di un archivio digitaleT@rk per i due quotidiani di Managua, capitale delNicaragua: La Prensa e Hoy.

Il La Prensa, in particolare, che si pubblica dal1926, ha avuto negli ultimi anni una crescita forte econtinua per cui, adesso, ha realmente bisogno di unaefficiente soluzione multimediale per farvi fronte. Ver-rà, dunque, installato, a breve, un nuovo sistema edi-toriale di terza generazione GN3 che integrerà tutti glielementi del ciclo di produzione giornaliera e le esi-genze sia dei formati cartacei che web.

Con quelle di Hoy e La Prensa le installazioni diTera GN3 nell’America Latina salgono a 39.

10 milioni di dollari per la formazione deiredattori

La John S. and James L. Knight Foundation hastanziato, lo scorso settembre, 10 milioni di dollari pervarare una serie di progetti che coinvolgano le reda-zioni dei giornali. In particolare, la Fondazione havoluto investire nella preparazione e nello sviluppoprofessionale dei giornalisti di domani.

Il primo progetto, del costo di 1,96 milioni di dol-lari, coinvolge la scuola di giornalismo Medill Schooldella Northwestern University, e si propone di inco-raggiare alcune grandi case editrici a investire più de-naro e tempo nello sviluppo del proprio personale aiu-tandole a comprendere di che tipo di preparazione ab-bia bisogno la propria forza lavoro e a percorrere lastrada giusta per venire incontro a queste necessità.

In secondo luogo, l’American Press Institute eASNE lavoreranno con una dozzina tra i più grandiquotidiani statunitensi per quattro anni, con un pro-getto da 1 milione di dollari, per sviluppare in tutta la

nazione il concetto di auto-aggiornamento delle reda-zioni.

La Associate Press Managing Editors addestrerà,poi, circa 3.000 quadri intermedi con un progetto daun milione di dollari. Questo progetto formativo,itinerante stato per stato, si chiamerà News Train e sirivolgerà ai giornalisti più difficili da raggiungere,quelli che “spesso sono prigionieri delle redazioni conpoche chance di crescere come manager o come gior-nalisti” ha riferito il direttore di progetto CarolNunnelley.

Infine, con un progetto di cinque anni da 2,8 mi-lioni di dollari, il Poynter Institute si proporrà comeuna News University, offrendo a centinaia di giornali-sti la possibilità si formarsi con tecniche di e-learning;mentre, con 2 milioni di dollari, il Committee ofConcerned Journalists raggiungerà 4.200 giornalisticon il suo “travelling curriculum” i cui temi include-ranno propensioni, pressione nel lavoro il significatodi indipendenza del giornalista e la coscienza e la co-municazione nelle redazioni.

Questi progetti erano stati pianificati già dal 2.000quando uno studio della Knight Foundation per ilCouncil of National Journalism Organization,Newsroom Training, rilevò che 8 giornalisti su 10 af-fermavano di aver bisogno di maggiore sviluppo pro-fessionale e che concordavano con essi 9 direttori su10.

Agfa apre uno stabilimento in Cina

Lo scorso ottobre, la Agfa (www.agfa.com) ha av-viato la produzione del nuovo stabilimento nel NewDevelopment Zone di Wuxi, in Cina. L’impianto pro-durrà il portfolio Agfa di lastre digitali e analogicheper venire incontro alla domanda, sempre crescente inAsia, di tecnologie per la stampa di qualità.

La Ocè Digital Newspaper Network (DNN,www.oce.com) ha annunciato l’apertura di un nuovosito di produzione di giornali a Valencia, in Spagna,

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che aprirà le porte a un importante mercato per glieditori partner del network di stampa.

I primi beneficiari di questo nuovo tipo di stampadigitale, che, nel risultato finale, appare assolutamen-te identica a quella ottenuta con i metodi offset tradi-zionali, sono quattro quotidiani norvegesi: Aftenposten,Stavanger Aftenblad, Bergens Tidene e Faedres-landsvennen, che verranno prodotti in digitale daEdimark, il partner di produzione di Ocè a Valencia esaranno, dunque, disponibili puntualmente in Spagnadove, fino ad ora, i loro lettori ricevevano la copia conpiù di tre giorni di ritardo.

Nuove installazioni Goss in‘Scandinavia eRussia

L’editore norvegese Media Ost Trykk, che fa partedell’A-Pressen Group e che stampa circa 20 testate,ha ordinato alla Goss (www.gossinternational.com) ilnuovo impianto di stampa shaftless Universal 50 peril suo stabilimento a Lillestrom, Oslo. La nuova mac-china sostituirà una di quelle attualmente installate eaumenterà le possibilità di utilizzo del colore fornen-

do, così, una risorsa aggiuntiva per supportare il cre-scente numero di contratti di stampa che la società harecentemente acquisito.

La nuova Goss Universal sarà costituita di 24 uni-tà, configurate come 6 torri a 4-high, con una piega1:3:3 per la produzione di giornali sia tabloid che diformato normale, con un doppio cono di piega per lalavorazione di due prodotti diversi nello stesso cicloproduttivo. Verranno consegnati, inoltre, seicambiabobine Amal AR75, un sistema diautolubrificazione e la programmazione di ink-key dalRIP con funzioni di “auto apprendimento”. La mac-china avrà un taglio di 560 mm. Per completare l’or-dine, sarà installato il nuovo sistema della PDM TwinTurbo Web Cleansing System, che estrae la polvere dalnastro di carta prima che arrivi all’unità di stampa, ri-ducendo i fermi per pulizia. Questa sarà la secondainstallazione del sistema nel mondo.

La A-Pressen ha annunciato inoltre di aver avviatol’installazione di una nuova rotativa shaftless GossCommunity che amplia l’impianto OGF a Novosibirsk,in Siberia. La rotativa è stata installata insieme a unaserie di nuove attrezzature e stamperà il quotidianolocale, i settimanali e i mensili.

Automazione industriale e nuove frontiere del software a Ifra Italia 2004

L’automazione industriale e le nuove frontiere del software saranno il filo conduttore della VII edizionedi Ifra Italia, la conferenza internazionale per l’industria dei quotidiani e dei periodici, che si svolgerà il 10e 11 giugno prossimi a Firenze.

Come di consueto, l’evento costituirà anche quest’anno un’occasione di incontro fra i dirigenti ed iresponsabili delle più importanti aziende editrici e stampatrici italiane, i fornitori di tecnologie per laprestampa e la stampa, il mondo dei servizi ed i professionisti che lavorano nell’industria delle arti grafiche,con particolare riferimento al settore dei giornali e dei periodici.

Il programma della manifestazione si articolerà in due sessioni tematiche principali, la prima delle quali- prevista per la giornata di giovedì 10 giugno, dedicata alle esperienze più significative ed ai progetti piùavanzati nell’ambito dell’automazione industriale applicata all’industria editoriale ed ai centri stampa.relatori italiani ed esteri faranno il punto della situazione illustrando quanto é stato fatto e quanto è in viadi realizzazione nel nostro Paese e nei mercato più avanzati in Europa e negli Stati Uniti.

La seconda giornata - venerdì 11 giugno, sarà invece dedicata alle “nuove frontiere del software, nuovistrumenti per la gestione aziendale e per l’organizzazione della produzione”. Settori, questi ultimi, chestanno assistendo allo sviluppo impetuoso di soluzioni software per la automazione di processi finorarimasti, per così dire, ai margini degli interessi. Parallelamente agli esempi più innovativi in via direalizzazione da parte degli editori italiani ed europei, sarà dato spazio alle esperienze di quanti, editori estampatori, nel corso degli ultimi dodici mesi hanno introdotto nuovi sistemi editoriali o nuovi flussi di lavorodi ultimissima generazione.

Ifra Italia anche quest’anno é organizzata da Fieg - federazione Italiana Editori Giornali - da Asig -associazione Stampatori Italiana Giornali - e da Ifra, la più importante organizzazione mondiale per laricerca e lo sviluppo tecnologico applicato all’industria editoriale e della stampa. Tutti gli interventi sarannotradotti simultaneamente in Italiano ed in Inglese. La conferenza si svolgerà all’Hotel Sheraton Firenze,situato a poche centinaia di metri dall’uscita dell’autostrada A1 Firenze Sud. Il programma completo e lascheda di iscrizione sarà come sempre distribuito via posta e sarà disponibile sul sito www.ediland.it.

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L’ultimo e più recente progetto Goss/A-Pressen inRussia ha comportato l’ampliamento di una torre 4-high Goss Community a Nizhniy Novgorod, a sud-estdi Mosca. La rotativa ora è in piena funzione e stampacirca 50-60 titoli a settimana per un totale di 2,8 mi-lioni di copie. La nuova configurazione, prevede tretorri a 4 e una a due, più due pieghe e sei cambiabobine.

Nuove installazioni per la ABB

Südostschweiz Partner AG, importante editore sviz-zero, ha ordinato un nuovo impianto elettrico comple-to per la propria Wifag 0F7 installata nel centro stam-pa di Haag, Svizzera. La console di comando e il soft-ware di gestione saranno forniti dalla ABB SwitzerlandLimited (www.abb.com).

Si tratterà della prima installazione al mondo delnuovo drive ACS800 della‘ABB che permetta opera-zioni shaftless con motori convenzionali. La rotativaavrà due pieghe e sei torri costituite da coppie di unitàdi stampa a nove e dieci cilindri e la connessioneshaftless tra i satelliti darà alla Sudostschweiz PartnerAG la flessibilità extra di cui ha bisogno per aumenta-re la produttività.

La fornitura della ABB per la Sudostschweiz Part-ner include anche il sistema MPS per il controllo com-pleto della rotativa; quattro MPS Control Consoles perle operazioni di stampa; i software MPS Productionper la gestione della produzione end-to-end; e MPSInform per il resoconto di gestione su tutti gli aspettidel processo di produzione. Le attrezzature verrannoutilizzate dalla Südostschweiz Partner per produrre unalarga gamma di giornali sia per la Svizzera dell’Estche per il Liechtenstein.

Anche il Richmond Times Dispatch, di Richmond,USA, sta aggiornando i suoi controlli sulle macchinecon l’ultimo sistema software della ABB. Il retrofit peraggiornare le tre rotative Mitsubishi del RichmondTimes Dispatch include nove unità di controllo ABB,sistemi di controllo della pianificazione del prodotto edella produzione; e nove MPS 750 Control Consolesper il controllo remoto e il pre-setting per l’inchistro,l’umidificazione e il controllo del registro.

Nuovo impianto di disinchiostrazione perUPM-Kymmene

A novembre 2003 ha preso il via nella cartiera del-

la UPM-Kymmene (www.upmkymmene.com) diShotton nel Regno Unito un nuovo impianto didisinchiostrazione. Quando avrà raggiunto la pienaefficienza, sarà in grado di riciclare 900 tonnellate dicarta in più ogni giorno, consentendo alla cartiera diportare al 100% la percentuale di carta riciclata. Si trat-ta, secondo la società, del più grande impianto didisinchiostrazione single-line nel mondo.

L’impianto termomeccanico per la pasta di legnoverrà dunque chiuso, insieme ai deposito del legno giàesistente.

Il Waycross Journal-Herald sceglie GossCommunity

Il Waycross Journal-Herald di Ware County, USA,ha ordinato una rotativa Goss Community(www.gossinternational.com) che verrà consegnatanell’aprile 2004. La rotativa avrà una torre a 4 conun’ampiezza nastro di 40” – la prima torre Community3x1 di questo tipo. I 40 pollici (1016 mm.) di ampiez-za di nastro permettono lo scorrimento di sei pagine incolore 4/4 per il formato normale di 12 pollici e mez-zo, oppure di 12 pagine tabloid.

La nuova Community rimpiazzerà una Goss vec-chia di 42 anni, che 29 anni or sono era stata converti-ta in offset dalla tecnologia letterpress.

Due nuove partnership per Idab Wamac

La MWM Media Workflow Management(www.mwm.se) e la Tieto Enator (www.tietoenator.se),hanno firmato un accordo di cooperazione con IdabWamac (www.idadwamac.com).

MWM è un fornitore di sistemi di gestione delworkflow in produzione, che Idab Wamac implemen-terà e supporterà presso i propri clienti. La coopera-zione riguarda anche la soluzione, realizzata recente-mente, per la distribuzione di giornali C3 (clienti, cir-colazione e controllo) che è una soluzione di distribu-zione per i giornali che include gestione della diffu-sione, controllo delle edizioni zonali, pianificazione emonitoraggio.

Un secondo accordo‘Idab Wamac lo ha firmato conla Tieto Enator, uno dei fornitori principali per servizidi IT per l’industria delle telecomunicazioni e dei me-dia in Europa. La cooperazione avverrà sotto il brandC3. Alla Idab Wamac si aspettano che la distribuzione

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di giornali C3 ricavi il massimo dall’esperienza di en-trambe le società nel mercato dei giornali, combinan-do il controllo delle edizioni di Idab Wamac, il siste-ma informativo WNCv5 e il nuovo sistema di gestionedei media TE Xmedia della Tieto Enator.

Nuova gestione degli annunci sul LosAngeles Times e sul Dallas Morning News

La AdStar (www.adstar.com) ha annunciato unaccordo con il Los Angeles Times e con il DallasMorning News per la fornitura di un sistema di gestio-ne degli annunci economici. I servizi di e-commercedi‘AdStar permetteranno agli inserzionisti del Timesche finora hanno inserito e pagato annunci per telefo-no, fax o di persona, di andare online alwww.latimes.com per crearli e pagare, sia che voglia-no pubblicarli sulla versione cartacea sia su quellaonline del giornale. Il Times è già utilizzatore di vec-chia data di quei servizi della AdStar che permettonoalle agenzie pubblicitarie e a una gran quantità di in-serzionisti di creare annunci sul proprio desktop e diinoltrarli direttamente al giornale.

Anche il Dallas Morning News si avvarrà prestodegli stessi servizi. Grazie al sistema AdStar leagenzie‘pubblicitarie nazionali e locali, e anche diret-tamente gli inserzionisti, potranno piazzare annunci

nel sistema front end del giornale.

Ringier amplia le sue attività

La casa editrice svizzera Ringier ha aumentato ilsuo portfolio dal 1 gennaio 2004 con l’acquisto di Blicche, con 120.000 copie, è uno dei più importanti gior-nali in Serbia e Montenegro. La Ringier acquisirà in-fatti dalla Gruner + Jahr il 74,9 per cento del quotidia-no, che a sua volta detiene un 25,1 % di quotaminoritaria nella APM Prist, una affiliata dellaAssociation of Private Media of Serbia.

In Romania, invece, Ringier espanderà la sua atti-vità con l’acquisto della casa editrice Express e delrelativo impianto di stampa. La sua più importantepubblicazione è il quotidiano Evenimentul Zilei, conuna diffusione di 110.000 copie. Sempre in RomaniaRingier pubblicherà il tabloid Libertatea con un’edi-zione domenicale e un magazine, rispettivamente chia-mate Capital e ProSport, e varie altre riviste comeBravo, Lumea femeilor, Tvmania, TV Satelit e Unica.

Infine in Slovacchia – dove il gruppo elvetico ègià editore di alcune come Euro Telvizia, Eva, TeleMagazin, Tvja Rodina e‘Zivot, Ringier ha acquistatoil residuo 51% del tabloid Novy Cas, quottidiano conuna diffusione media 154.000 copie del quale era inprecedenza socio di minoranza con il 49%.

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Pietro LonghiniINTERNET NELLA GIURISPRUDENZAGiuffré, Milano 2003, pp. 320, 20,00

Valgono anche per Internet leregole classiche del diritto?Un’analisi approfondita delcampo ancora in parte misteriosoe inesplorato dei rapporti traInternet e diritto

“Dalla selceal silicio”: conquesto titolo ap-parentemente e-nigmatico si èvoluto sintetizza-re cinque millen-ni di storia dellaciviltà dell’uomosotto il profilodel suo modo dicomunicare: dal-la selce dei Su-meri e dal papirodegli Egizi al primo alfabeto dei Fenici, dall’in-venzione gutemberghiana della stampa all’elet-tricità senza fili (telegrafo e telefono, radio e te-levisione) al silicio del chip, cuore del computer,il protagonista principe di una nuova, tumultuo-sa trasformazione, rivoluzione, mutazione nelmodo di comunicare e di vivere tra uomini.

Per quanto ovviamente dedicato in gran parteal passato, il libro nasce dall’intento e dichia-

Giovanni GiovanniniDALLA SELCE AL SILICIOLibri Scheiwiller, Milano 2003pp. 250, 19,00

Storia della comunicazione edei mass mediaDalle iscrizioni prestoriche su pietrafino al Web come fenomeno dimassa

In primo piano

ratamente si pro-pone l’obiettivodi scrutare il fu-turo. Premessa laconvinzione checon l’avventodell’informazio-ne e della comu-nicazione elet-tronica l’umani-tà stia entrandoin una nuova era,abbiamo volutodare un contribu-

to alla conoscenza di questa realtà, soprattutto perrichiamare l’attenzione su un fenomeno che noncoinvolge più i soli “addetti ai lavori”, ma tuttinoi, tutto il nostro modo di vivere.

Capire quello che sta succedendo è reso diffi-cile dalla enorme crescita della complessità in tuttii campi, sociale, politico, culturale, industriale,scientifico. Riuscirà la società umana a gestire eorientare saggiamente il proprio sviluppo?

delle sue implicazioni giuridiche, rilevando che essonon è incompatibile - a livello di regolamentazione -con le categorie giuridiche già note.

Le categorie giuridiche applicabili sono sostanzial-mente quindi le stesse già conosciute, pur ovviamentecon tutti gli adattamenti del caso alla nuova situazio-ne.

Le constatazioni del giudice napoletano (più volteriprese in quest’opera) si inseriscono in un quadro giu-risprudenziale ancora poco sviluppato e timoroso diaffrontare l’evoluzione tecnologica con gli strumentigià a disposizione degli operatori del diritto; e ciò no-nostante il Tribunale di Napoli reputi, come si è visto,che sia giuridicamente errato configurare l’esistenzadi un cyberdiritto con regole proprie.

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Mac OS X 10.3 (nome in codice Panther) è l’ulti-ma versione del rivoluzionario sistema operativo rila-sciato da Apple.

Pur soffermandosi sulle novità di Panther, il libronon tralascia le informazioni base necessarie a chi siavvicina a Mac OS X per la prima volta, provenendoda Mac OS 9, ma anche da Windows o Linux. Nonsono pochi, infatti, quelli che sono passati a Pantherproprio da Linux o altre versioni Unix, vista la strettaintegrazione tra Mac OS X e il software Open Source.Molti dei servizi di Panther si basano infatti su sof-tware libero e standard aperti (Apache, Samba, XML,Gcc e altri) e Apple stessa ha rilasciato con licenzepubbliche alcune tecnologie sviluppate in casa, comeRendezvous, Darwin, (il “cuore” stesso di Mac OS X),alcune parti di QuickTime e molto altro.

Le informazioni contenute nel libro sono organiz-zate secondo uno schema pratico: le funzionalità ven-gono presentate in una sequenza utile a chi voglia rag-giungere con il minimo sforzo un risultato concreto inpoco tempo.

Lucia Bragagnolo, Andrea GrassiMAC OS X PANTHERMcGraw-Hill, Milano 2004,pp. 400, Euro 24,90

Il nuovo sistema operativo diAppleI protagonisti della storiadell’elettronica e dell’informatica

Claudio RomeoXPRESS 6 PASSPORTMcGraw-Hill, Milano 2004,pp. 288, Euro 19,50

La videoimpaginazionecon XPressQuark XPress, un programma“classico” che ha saputorinnovarsi, offrendo all’utente, dadieci anni, il meglio dellatecnologia software nel campodella videimpaginazione

La videoimpaginazione con Quark XPress è unostrumento moderno che permette a tutti di realizzarepubblicazioni di qualunque genere e di qualità profes-sionale. Questo libro vi accompagnerà verso l’uso delprogramma più utilizzato al mondo per la composi-zione di riviste, di libri, di manifesti e di ogni sorta dipubblicazioni.

Se le nozioni di base possono essere tranquillamen-te apprese mediante lo studio del manuale, per impa-rare i trucchi del mestiere c’è bisogno di un accompa-

gnatore esperto; l’autore, professionista del settore dadieci anni, vuole con quest’opera offrire il suo contri-buto per aiutare gli utenti a focalizzare le fasi più im-portanti della videoimpaginazione e per suggerire tec-niche e astuzie tese a risolvere i problemi più frequen-ti. Mediante procedure passo passo ed esempi concre-ti, potrete non solo apprendere quali sono i comandidi Quark XPress, ma anche impadronirvi di quello cheviene comunemente definito know-how, cioè la com-petenza che è basata sull’esperienza e che va oltre lamera cognizione dei punti su cui si deve fare clic. Im-parerete quindi a gettare fondamenta solide per la pre-parazione dei documenti e a usare in modo efficacegli strumenti che Quark XPress mette a disposizione.

E’ la guida adatta a tutti, neofiti di Access e non,che vogliono imparare al meglio l’ultima versione delsoftware. Questa ricca risorsa aiuta a gestire monta-gne di dati utilizzando un’unica applicazione. Tramiteistruzioni dettagliate e puntuali, anche il lettore alleprime armi imparerà a progettare e realizzare databa-se Access. Il volume insegna a raccogliere, organizza-re e analizzare efficacemente i dati e a realizzare undatabase pronto all’uso che consentirà di impiegare almeglio le informazioni archiviate.

Si vedrà come accelerare il proprio lavoro sfrut-tando procedure guidate, le query e i metodi di filtrag-gio e ordinamento; si vedrà come utilizzare la gestio-ne remota, l’utilizzo online e l’accesso da parte di piùutenti.

Virginia AndersenACCESS 2003 GUIDA COMPLETA + MINISITOMcGraw-Hill, Milano 2004,pp, 736, euro 41,00

Database per tutti conAccess 2003La guida per apprendere tutti isegreti per costruire sofisticatidatabase, gestibili in tutti gliaspetti per mezzo di un’unicaapplicazione

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Emilio CarelliGIORNALI E GIORNALISTI NELLA RETEApogeo, Milano 2003,pp.176, 15,00

Il mestiere di giornalista nel-l’era del WebCondizionamenti e vantaggi dellenuove tecnologie, leggi e normeche regolano l’informazione online

Come sta cambiando la professione giornalistica,con la convergenza dei media favorita dall’evoluzio-ne delle tecnologie digitali? Se forse le regole di fon-do del giornalismo non cambiano, l’organizzazione dellavoro, gli stili di scrittura, l’integrazione sempre piùforte fra testo, immagini e video, l’ipermedialità ren-dono sempre più ampie le competenze che un buongiornalista deve avere. Fenomeni recenti come i blog(e ormai i vlog, cioè i video log) fanno parlare di unarivoluzione che porta al giornalismo personale: cam-biano le regole del gioco? Emilio Carelli proponeun’analisi molto ampia della professione giornalisticanel contesto delle nuove tecnologie.

Claudio RomeoEXCEL 2003 NO PROBLEM + MINISITOMcGraw-Hill, Milano 2004, pagg. 320, 20,99

Il foglio elettronico secondoExcel 2003Tecniche e segreti per sfruttare almeglio tutta la potenza di calcoloe di presentazione dei dati diExcel 2003

Excel 2003 No Problem vi aiuterà a impadronirvidei segreti del più popolare foglio elettronico del mon-do. Il testo è scritto con linguaggio semplice e chiaro,ma sempre preciso e puntuale. La spiegazione delleprocedure per ottenere i risultati desiderati non si per-de in divagazioni, ma affronta l’argomento con prati-cità, anche se non mancano le nozioni teoriche quan-do possono servire per comprendere meglio ciò che sista facendo. Questo testo frutto dell’esperienza del-l’autore come docente di corsi di Excel, tratta ancheargomenti ritenuti avanzati come la correzione di for-mule e le tabelle pivot. Questioni più complesse inve-ce, come la personalizzazione del sistema, sono rac-colte alla fine del libro: se dovete personalizzare il si-stema, dovete infatti sapere che cosa fa e come farlo almeglio. Se le funzioni e le novità di Excel 2003 visembrano tante e temete di non essere all’altezza, nonpreoccupatevi: Excel 2003 No Problem vi prenderàper mano e sarete presto in grado di acquisire tutte letecniche necessarie per utilizzare al meglio Excel 2003.

Michele SciabarràIL SOFTWARE OPEN SOURCEE GLI STANDARD APERTIMcGraw-Hill, Milano 2004, pagg. 344, 24,00

Tutto ciò che occorre saperesui formati apertiIl software open source comestrumento per favorire lacompetizione tra produttori ed ilmiglioramento collaborativo deiformati

Il software Open Source è software rilasciato conlicenze non restrittive nell’uso e nella ridistribuzione.Quasi sempre è utilizzabile gratuitamente, ma soprat-tutto può essere modificato, ampliato ed esteso.

Viene sviluppato in progetti collaborativi, che tal-volta coinvolgono centinaia di sviluppatori da tutto ilmondo, provenienti dalle esperienze più diverse. Que-sto software risulta in molti casi molto più affidabile,completo e funzionale di analogo software proprieta-rio e commerciale.

Questa modalità rivoluzionaria di sviluppo softwa-re favorisce la competizione perché induce i produtto-

ri di software ad accordarsi sulle tecnologie software,che pertanto devono essere aperte, basate su standarde soddisfare le necessità del maggior numero di uten-ti. Esistono numerosi esempi di successo di questomodello: prodotti del calibro di Linux o OpenOffice sipropongono come seria alternativa a sistemi operativio applicazioni commerciali di ampia diffusione. Sen-za dimenticare che sono ormai numerosi gli esempi digoverni nazionali e regionali che hanno adottato consuccesso questo software per la loro infrastruttura in-formatica.

Questo volume si propone come guida “non tecni-ca” a un mondo molto “tecnico”. Nel testo vengonoinfatti analizzati la storia, la filosofia, le tecnologie,gli standard e le caratteristiche dei principali progettiOpen Source: Linux, OpenOffice, MySQL, Apache,Mozilla, il progetto GNU, Gnome, KDE e molti altri.

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Alessandro ValliWORD 2003 VISTO DA VICINOMcGraw-Hill, Milano, 2004,pp.246, 19,99

Alla scoperta di Word 2003Caratteristiche e novità del nuovo,potente elaboratore di testiMicrosoft

Questo volume presenta le tecniche di base perl’utilizzo di Word 2003, che fa parte della nuova suitedi programmi Microsoft Office System 2003. Conl’aiuto del volume l’utente sarà presto in grado di la-vorare sui propri documenti, modificarli, chiuderli, ria-prirli per modificarli ulteriormente senza avere nessu-na difficoltà. Come tutti i volumi della collana Vistida vicino, anche Word 2003 presenta un graduale ap-proccio all’argomento, per semplificare la compren-sione e non spaventare i lettori che si avvicinano perla prima volta a un elaboratore di testi. Il testo è, inte-ramente a colori, accompagnato da schermate esem-plificative che, seguendo il lettore passo per passo,facilitano ulteriormente l’apprendimento.

Paolo Coppola, Stefano MizzaroLABORATORIO DI PROGRAMMAZIONE IN JAVAApogeo, Milano 2004, pagg. 320, 20,00

Java: esempi pratici di pro-grammazioneUn percorso guidato con esempipratici per imparare ad utilizzare ildiffusissimo linguaggio Java

Questo libro propone al lettore un vero e propriopercorso guidato per imparare a programmare “facen-do”. Il volume è diviso in due parti. Nella prima è pre-sentata una ricca scelta di esercizi, opportunamenteorganizzati per condurre il lettore a padroneggiare leprincipali tecniche della programmazione strutturatae della programmazione orientata agli oggetti. Nellaseconda parte viene fornita la soluzione, dettagliata ecommentata, degli esercizi più significativi. L’enfasinon è posta sul linguaggio Java, ma sulla programma-zione, sui suoi aspetti più basilari e concettuali.

Alessandro LucchiniINTRANET TEORIA E PRATICAApogeo, Milano 2004, pagg. 288, 20,00

Intranet: il futuro della comuni-cazione web?Cosa sono, come funzionano, qualicaratteristiche hanno le “internetaziendali”

Molti pensano che sia proprio l´intranet il futurodella comunicazione Web, un futuro in cui sarà sem-pre meno rilevante l´aspetto di vetrina, e sempre piùcentrale quello di interazione, community, condivisionedella conoscenza. Per questo serviva un libro sulle in-tranet, che chiarisse bene che cosa sono, come sonofatte, quali caratteristiche devono avere per funziona-re veramente ed essere veramente utili alle aziende chele implementano.

Una parte più “teorica” iniziale è seguita da una

ampia sezione in cui vengono esaminati in dettaglio25 casi di intranet aziendali che funzionano e che han-no dato soddisfazione a chi le ha realizzate (da Tele-com a Microsoft, da Ibm alla Regione Toscana, da IsvorFiat alla Provincia di Parma...)

John Kundert-Gibbs, Peter LeeMAYA 5 GUIDA COMPLETAApogeo, Milano 2004, pagg. 720, 50,00

Programmazione in 3D conMaya5Guida completa al linguaggio dianimazione tridimensionale tra ipiù diffusi sul mercato

Maya è l’applicazione top per modellazione e ani-mazione 3D. “L’era Glaciale”, “Spider-Man”, “Il Si-gnore degli Anelli” sono stati realizzati completamen-te o in parte con Maya. Anche il recente spot televisi-vo Blockbuster usa questa tecnologia per animare ilcriceto e il coniglio. Per scoprire i segreti del program-ma, piuttosto complicato ma tra i software più interes-santi in assoluto, Maya 5 Guida completa è il manualemigliore, scritto da professionisti per i professionisti.

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Analisi semantica: le nuovefrontiere del software Sineditaper l’industria editoriale

Sinedita ha presentato alla scorsa edizione di IfraExpo a Lipsia (ottobre 2003) un rivoluzionariosoftware per la indicizzazione e la ricerca dei conte-nuti in formato digitale basato sull’analisi semantica,frutto anche dell’accordo di partnership con ExpertSystem. Rispetto a tutte le altresoluzioni offerte all’industria edi-toriale, questo software è in gra-do di lavorare sulla base dei “si-gnificati”, abbinando le parole in-dicizzate all’ambito semantico alquale appartengono, e restituendoagli utenti solo ed esclusivamente in-formazioni pertinenti alla loro ricerca.Questa soluzione è già in corso disperimentazione in ambito tradizionale - per gli archi-vi redazionali - e a supporto di funzioni aziendali del-la massima delicatezza, quali la distribuzione e la pub-blicità, che possono sfruttare le potenzialità del moto-re per la indicizzazione semantica con modalità deltutto innovative.

Due fasi di lavoro comune

Quali che siano gli utilizzi finali dell’applicazio-ne, il motore di indicizzazione e ricerca semantica svol-ge due fasi di attività comuni. Ogni qualvolta ilsoftware prende in carica un testo, per prima cosaestrae, in modo del tutto automatico, una serie di in-formazioni che vengono ripartite in quattro elenchi:nomi di persona, nomi di enti, località e argomenti.

Per quanto riguarda i primi tre, il motore di ricercaconfronta le parole del testo che sta esaminando conun elenco memorizzato, aggiornato ogni sei mesi, dinominativi personali, sigle di enti e località normaliz-zate, vale a dire che il software è in grado di identifi-care come un unico referente, poniamo, ASIG, Asso-ciazione Stampatori Italiana Giornali e A.S.I.G.. Qua-lora il software identifichi un nome non in elenco, losegnala tempestivamente all’operatore come nome“potenziale”, ed il gestore del sistema, per esempio

l’editore, può decidere se inserirlo nell’elenco genera-le per consentire l’aggancio automatico la prossimavolta che il nome sarà incontrato.

Ancora più raffinato è il modo di funzionamentodel software nella creazione dell’elenco “argomenti”.

Il sistema Sinedita ha infatti me-morizzato al proprio interno la retesemantica completa, e costante-mente aggiornata, della lingua ita-liana. Con oltre 350.000 lemmiacquisiti, il software è in grado di

rimappare ogni parola incontrataall’interno di circa 1500 argomenti.

L’algoritmo utilizzato, coperto da brevettiinternazionali, confronta ogni parola con il

“contesto” semantico nel quale è inserita e la inseriscenell’elenco dei significati. Il risultato è che ogniqualvolta l’operatore effettua una ricerca per parolachiave il sistema gli restituisce una serie di ipotesisemantiche e chiede, prima di lanciare la stringa diricerca, qual è il significato che interessa.

Per fare un esempio, ricercando la parola “mino-re” il sistema chiede se si desidera qualcosa che abbiaa che fare con la cronaca nera - reati contro i “minori”- o relativamente ad artisti “minori” di una certa epocao a tutti gli altri significati che la parola minore puòassumere.

Rispetto ai motori di indicizzazione e ricerca ba-sati sull’analisi statistica finora proposti agli editori ilsoftware Sinedita fondato sull’analisi semantica offredue vantaggi decisivi ai gestori ed agli utenti. I gesto-ri, infatti, risparmiano una delle attività più tediose,costose e dall’incerto risultato che caratterizza tutti imotori di ricerca tradizionali: il training del sistema,per il quale è necessario pianificare mesi di lavoro di-retto a fare “apprendere” alla macchina più parole pos-sibili. Un lavoro noioso e costoso ai fini dell’impiegodelle risorse umane da dedicare all’archivio digitale.

Per quanto riguarda gli utenti, il sistema semanticooffre loro la certezza di trovare in archivio solo ciòche effettivamente si vuole, evitando di essere som-

SINEDITA srlVia Pianezza 212 - 10151 Torino

Tel: 011/4536711Fax: 011/4536701

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mersi da files di dati deltutto inutili.L’analisi semanticaper la distribuzione

Il motore di indicizza-zione e ricerca basato sul-l’analisi dei significatipuò trovare applicazionimolto diverse rispetto altradizionale “archivio”,attività alla quale pureoffre opportunità finorasconosciute, come vedre-mo di seguito.

In particolare, dopo la presentazione ad Ifra Expolo scorso mese di ottobre, alcuni editori hanno già co-minciato la sperimentazione delle opportunità offertedalla soluzione Sinedita nell’ambito della distribuzio-ne e della pubblicità.

Per quanto riguarda la prima, è del tutto evidenteche una delle attività di base del software, la estrazio-ne dei nomi di località normalizzate, si presta ad unmonitoraggio scientifico, ed in tempo reale, circa lacopertura geografica, a livello di comune e di singolafrazione, offerta quotidianamente dalla cronaca loca-le. Un editore che serva un bacino di utenza definito,in termini geografici, può sapere giorno per giornoquali zone della provincia hanno trovato posto sul gior-nale e quali no. Incrociando questi dati con le venditeedicola per edicola, è facilmente intuibile come que-sto strumento software si comporti come un ispettoreimplacabile della diffusione in funzione dei contenutidel giornale, qualcosa finora di assolutamente scono-sciuto all’industria editoriale. Se si decide di applica-re la indicizzazione semantica in tempo reale degli ar-ticoli man mano che questi vengono rilasciati dai gior-nalisti, la soluzione Sinedita rappresenta anche un sup-porto preciso ed efficace per la promozione sul puntovendita finale della cronaca locale. Domani si parleràdi un avvenimento in quel comune o in quella frazio-ne? C’è tutto il tempo per predisporre l’esatto numerodi copie in più e per stampare le locandine da conse-gnare alle edicole delle zone di diffusione interessate.

L’analisi semantica per la pubblicità

Se all’incrocio “contenuti-località” offerto dallaanalisi semantica sostituisco l’incrocio “contenuti-co-

munità”, dove per comu-nità si possono intenderediverse suddivisioni terri-toriali, dai prefissi telefo-nici alle diocesi, tutti as-solutamente gestibili a li-vello di software, il siste-ma Sinedita si trasformain un interessante e nuo-vo supporto della pubbli-cità. Sapere, in tempo uti-le, che una pagina delquotidiano contiene pre-cisi riferimenti - contenu-ti, comunità di interesse o

altro - che abbiano attinenza ad una o più campagnepubblicitarie, può offrire nuovi spunti di attività pergli inserzionisti pubblicitari, sempre attenti a rafforza-re il messaggio promozionale con contenuti il più pos-sibile pertinenti.

L’analisi semantica per gli archivi: l’“info-agent” dei giornalisti

Naturalmente il software per la analisi semanticaSinedita offre opportunità di impiego in settori più tra-dizionali, come gli archivi e le banche dati digitali.Anche in questo caso, però, introduce elementi di in-novazione molto interessanti.

E’ il caso di “infoagent”, una delle possibili appli-cazioni del motore di indicizzazione semantico. Inquesto caso il software si occupa di categorizzare manoa mano che sono disponibili fonti diverse a disposi-zione delle redazioni, dalle notizie di agenzia all’ar-chivio interno ai siti Internet di informazioni in temporeale. Se necessario, come nel caso di notizie nidificatesu pagine web, il motore semantico Sinedita lavora inparallelo con uno “spider” che entra nelle directorydei siti e ne compie una indicizzazione con la solitaripartizione delle parole nei quattro elenchi di basenormalizzati. Ogni qual volta il giornalista desideraavere materiali informativi su un certo argomento op-pure semplicemente sapere se in rete ci sono aggior-namenti circa un avvenimento in via di sviluppo bastache lanci la “query” - che può essere memorizzata inlinguaggio naturale, cioè senza operatori booleiani - el’”infoagent” restituisce in tempo reale tutto i conte-nuti disponibili sempre ed esclusivamente in funzionedei “significati” o ambiti semantici che interessano.

L'analisi semantica può servire a supportodella diffusione locale

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Questo “agenteinformatore”, cometutto il motore diindicizzazione e ri-cerca semantico, èstato sviluppato conarchitettura plug-in,e può essere lancia-to per lavorare suarchivi e su sistemieditoriali diversi ri-spetto a quelli pro-posti da Sinedita.Un elemento in piùa servizio dell’industria editoriale italiana che può inquesto modo potenziare la piattaforma già installata.

Archivi a valore aggiunto per tutti?

Ma c’è un altro caso nel quale l’analisi semanticaoffre un valore aggiunto molto tangibile rispetto al-l’offerta dei motori di ricerca tradizionale. Se l’edito-re decidesse di offrire all’esterno il servizio di consul-tazione dell’archivio digitale del giornale, i clienti sitroverebbero nelle mani uno strumento in grado di re-

stituire loro solo checiò che ricercano. Ilmotore tradizionale,infatti, nel momen-to in cui per la strin-ga “finestra” restitu-isce centinaia di oc-correnze, e relativiarticoli, che vannodalle “finestre” perl’edilizia alla “fine-stra” aperta dal Go-verno per il rimpa-trio dei capitali al-

l’estero o ai sistemi operativi basati su una organizza-zione a “finestre”, non solo rende di fatto inutile laconsultazione ma, ogni qualvolta il cliente si collegavia telefono, costituisce uno spreco di denaro.

Il motore semantico, oltre a rendere efficace ed utilela consultazione dell’archivio, riducendo la mole dimateriale scaricato si traduce in una significativa eco-nomia per l’utente finale. Un valore aggiunto in piùche gli editori possono offrire ai clienti quando deci-dono di rendere loro disponibile l’accesso agli archiviredazionali.

L'analisi semantica può essere un utile strumento per unarchivio che restituisca solo quello che effettivamente si cerca

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Dall’esperienzaMüller Martini la novità

AlphaLiner con moduloinkjet integrato

Nella lavorazione di inserti commerciali l’indu-stria dei giornali e del mailing presenta attualmen-te le più diverse esigenze in merito a volumi, for-mati, tirature e distribuzione per zone. Sempre piùimportanza riveste, di conseguenza, l’operazione diinserting dei materialipubblicitari delle azien-de nel prodotto giorna-le. Grazie all’esperien-za di Müller Martini ilsistema d’inserimentoAlphaLiner offre ora con ilnuovo modulo inkjet integratoulteriori interessanti possibilità diutilizzo e di incrementato sviluppo per aziende dimailing.

Il nuovo modulo inkjet è posizionato tra ilmettifoglio per prodotto principale e la ruota a ta-sche. Anche sul versante della compatibilità con si-stemi inkjet preesistenti AlphaLiner apporta note-voli benefici: l’area di stampa del modulo inkjetcopre infatti quasi l’intero formato della pagina, edè così possibile utilizzare qualunque sistema inkjetdisponibile sul mercato.

Come è possibile per un direct-mailer rendere

la pubblicità sulle copertine dei mailing ancora piùefficace e attraente per i clienti a cui è destinata?La risposta fornita da Müller Martini è quella di unmodulo inkjet integrato per l’indirizzatura in lineasu entrambi i lati della copertina, una pratica ormai

d’uso corrente nel mer-cato statunitense. Inquesto modo informa-zioni specifiche relativeal mittente, come l’indi-

rizzo, i saluti perso-nalizzati e le offerte specifi-

che, possono essere stampate al-l’ultimo momento sulla copertina

del mailing, vale a dire immediatamente prima delprocesso d’inserimento. E non c’è chi non veda ivantaggi di questo ulteriore spostamento in avantidella deadline, con la relativa possibilità di untargeting ancora più efficace e mirato.

In aggiunta alle offerte commerciali, nella di-stribuzione per zone, con AlphaLiner è inoltre pos-sibile stampare sulla copertina informazioni piùdettagliate per i lettori , in una posizionevolutamente e preventivamente prevista sul prodot-to mailing.

MÜLLER MARTINI S.p.AViale Rimembranze 50

20099 Sesto San Giovanni (MI)

tel. 02 262371 - fax 02 2426851

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Creo Italia S.r.l.

Via Pisa 25020099 Sesto San Giovanni

Milano - ItalyTel: +39 02 262 59 77

Fax: +39 02 262 59 229

Per raccogliere la sfida del mercato e proseguendonella sua strategia di fornire una linea completa nel-l’offerta di prodotti per l’industria dei giornali, Creoha costituito un team – che comprende gli sviluppatorie gli specialisti di prodotto, i tecnici di assistenza dedi-cati, e il personale commerciale– interamente centrato propriosull’editoria dei quotidiani. Enon solo per quel che riguardale attrezzature (gli ormai affer-mati CtP Trendsetter News a tec-nologia termica), ma anche perquanto concerne il trattamento e la trasmis-sione dei dati, e la pianificazione della pro-duzione, il controllo della catena produtti-va e la comunicazione con i vari repartiaziendali. Creo continua così a incremen-tare la sua strategia di copertura a360 gradi di tutti i settori dell’indu-stria delle arti grafiche e dell’infor-mazione stampata. E’ in questo con-testo che anche i quotidiani potran-no usufruire degli sviluppi della tec-nologia PDF/JDF, che stanno allabase del progetto NetworkedGraphic Production per l’integrazio-ne dei vari reparti delle aziende gra-fiche, editoriali e di stampa: modulie prodotti specifici e le nuove risor-se rese disponibili per questi progettiassicurano tempi di risposta ridotti.

Uno dei compiti del nuovo teamsarà infatti proprio quello di identi-ficare le possibili integrazioni deiprodotti esistenti all’interno dellagamma Creo con quelli in fase ditesting, di sviluppo o di acquisizione, per sfruttare almeglio un know-how unico nel settore.

Si inizia dalla squadra degli sviluppatori e deglispecialisti, formata da 7 persone, dirette da ChrisBender (Product Manager) e da Kevin Ward (Project

Manager) entrambi con una notevole esperienza nelcampo della gestione di progetti software complessi.La squadra sarà impegnata nella realizzazione di nuo-vi prodotti software specifici per questo settore, e nel-l’integrazione di questi prodotti con quelli già esistenti

o in fase di acquisizione. Wardha alle spalle vari anni di lavorosu software di teletrasmissioneper quotidiani ed una profondaconoscenza della specificità edelle esigenze degli utenti diquesti sistemi. Tre membri del

team si occuperanno specificamente dellosviluppo software, mentre gli altri due for-niranno il loro supporto per i test sia in la-boratorio sia “on-site”. È già previsto intempi brevi un potenziamento di questo pri-

mo nucleo, con l’aggiunta di altrispecialisti.

Sul fronte dell’assistenza tecni-ca il supporto fornito ai clienti in-clude sia assistenza hardware siasoftware, con la possibilità di effet-tuare interventi, remoti e on-site,nell’intero arco delle 24 ore, anchenei giorni festivi. Creo sta affiancan-do alle strutture esistenti nei vari Pa-esi risorse specificamente dedicateai clienti del settore quotidiani. Nonfa eccezione l’Italia, dove sono giàdue i nuovi tecnici impegnati in que-sta funzione, Stefano Labella e LucaCiastellardi.

Last but not least il settore com-merciale. Con l’arrivo di AndreaMannoni – in Creo dal marzo 2002

e ora Responsabile Vendite Mercato Quotidiani perl’Italia – le capacità professionali del team Creo anchein materia commerciale forniranno sicuramente un va-lido contributo per far conoscere agli stampatori di quo-tidiani i vantaggi della tecnologia Creo.

Una squadra Creointeramente dedicata almercato dei quotidiani

Andrea Mannoni, responsabile venditeper il mercato quotidiani

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Tera Digital Publishing S.p.A.

Via Gallarate, 200 - 20151 Milano - ItaliaTel. +39 02 38 09 871 Fax +39 02 00 81 19

e-mail [email protected]

Tera semplifica la gestionedelle edizioni multiple

Grazie alle soluzioni Tera Digital Publishing l’ap-proccio alla gestione delle edizioni multiple è ora piùsemplice e più efficace. Alla scorsa edizione di IFRA2003 è stato infatti presentato il nuovo Edition Ma-nager, modulo del sistema di gestione dei conte-nuti GN3, che semplifica notevolmente lagestione e aumenta la performancedelle edizioni multiple.

La nuova versionedell’Edition Manager èstata innanzi tutto conce-pita per agevolare il la-voro quotidiano relativoalla gestione delle edi-zioni multiple. Ad esem-pio, nell’intervenire sul-la foliazione o nello spo-stare pagine all’internodell’edizione, il nuovoEdition Manager aggior-na automaticamente la numerazione delle pagine. Cosìtutte le informazioni relative ad un’edizione vengonopresentate nella maniera più intuitiva: le pagine sonovisualizzate all’interno di una struttura ad albero cherende di immediata comprensibilità le relazioni logi-che esistenti tra loro.

Le due caratteristiche principali del nuovo moduloEdition Manager si possono riassumere in due paroled’ordine: flessibilità e potenza. Se l’obiettivo prima-rio del nuovo modulo è naturalmente quello di forniretutti gli strumenti utili per gestire più edizioni in ma-niera intuitiva e veloce, certamente la chiave del suosuccesso risiede nella combinazione dell’impiego dipagine logiche, livelli e un’interfaccia utente miglio-rata, che garantiscono il massimo controllo su ognisingolo dettaglio di un’edizione.

Lo strumento più potente e innovativo della nuovainterfaccia utente è sicuramente rappresentano dalleanteprime dinamiche: con questo strumento l’utentepuò immediatamente visualizzare lo stato di una pub-

blicazione e determinare in modo mol-to intuitivo se, ad esempio, gli ingom-bri riservati alla pubblicità siano con-formi agli ingombri destinati ai conte-nuti editoriali. E il tutto attraverso

preview vettoriali delle pa-gine e non attraversothumbnail.

Tutte le proprietà di pa-gine e livelli sono riassuntein due pannelli mobili, pergarantire una più semplicereperibilità delle informa-zioni.

Quasi tutte le operazio-ni, nel nuovo Edition Ma-

nager, avvengono trascinando in drag & drop pagine olivelli all’interno del timone dell’edizione.

Per di più l’utente, se ne ha bisogno, può sia stam-pare, sia esportare il timone o parte di esso verso ap-plicazioni terze.

“Con il nuovo Edition Manager abbiamo intesofornire ai nostri utenti uno strumento ancora più po-tente, capace di gestire edizioni multiple contraddistinteda un forte zoning” ha commentato Michele Mottini,direttore Ricerca & Sviluppo di Tera Digital Publi-shing.

“Eravamo del parere che l’impiego dei livelli of-ferto dal nostro sistema offrisse già una soluzione piùche soddisfacente, ma abbiamo voluto andare oltre e,con questo nuovo Edition Manager abbiamo svilup-pato un’interfaccia più intuitiva e più potente”.

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Parascan Technologiesentra nel gruppo IPAe si rafforza

La Parascan Technologies, produttrice dei sistemidi workflow per giornali scelti e distribuiti da KodakPolychrome Graphics come complemento ideale deipropri impianti computer-to-plate a tecnologia termi-ca digitale, è stata acquistata alla fine dello scorso annodalla IPA Systems, entrando così a far partedell’International Publi-shing Associates Groupand Affiliated companies,che riunisce aziende digrande prestigio come Alfa Me-dia Partner, Scangraphic PrepressTechnology, PrePress Solutions eAlfaQuest Technologies.

L’ingresso di Parascan all’interno del gruppo IPApermetterà di sviluppare ulteriormente le soluzionitecnologiche specifiche per i giornali, con l’obiettivodi offrire sistemi di prepress ancora più avanzati e com-pleti.

Il gruppo IPA, che ha inglobato la MonotypeSystems nel 1992 acquisendone la lunga e prestigiosaesperienza tecnologica indirizzata al mercato interna-zionale della preparazione delle lastre per la stampadei giornali, dispone di un’ampia gamma di prodottispecializzati che vanno dai RIP ai sistemi di workflow,comprendendo tecnologie per CtP, proofing econnettività.

I sistemi Parascan per i quotidiani

I sistemi Parascan, distribuiti in Italia da KodakPolychrome Graphics, sono utilizzati oggi da più di

150 gruppi leader nel mondo dei giornali. La caratte-ristica principale che li distingue è la concezione mo-dulare su cui sono basati, che garantisce a tutti gliutilizzatori la più ampia possibilità di personalizzazionee di integrazione con le situazioni produttive esistenti.Il modulo Q-Manager gestisce il flusso del lavoro su

sistemi CtP e CtF offrendouna soluzione globale perl’automatizzazione del-

l’elaborazione dei file dipre-press e comprende moltissime

funzioni, le più importanti delle qualisono Monitoring, Scheduling,

Archiveing, File Rename, Cropping,Rotation, Page Pairing, Annotation.

La tecnologia Visualizer consente di controllare icontenuti e la qualità della pagina in ogni fase del flussodi lavoro. L’accesso ai file (hold e release) può avve-nire sia sul network che su Internet. Il modulo InkManager, basato sull’interfaccia Press IntegrationManager, esegue invece il controllo automatico dei ca-lamai delle rotative servendosi degli stessi dati digita-li utilizzati per la preparazione delle lastre. Ink Mana-ger garantisce una precisione assoluta (+/- 1%), con-sente di ridurre gli sprechi di carta e di inchiostro e dirisparmiare in termini di tempo e di costi di produzio-ne, si installa rapidamente e con facilità e non interfe-risce in alcun modo con i flussi di produzione esisten-ti. Si interfaccia con tutti i più diffusi sistemi di ge-stione delle macchine da stampa, come Goss,Heidelberg, Honeywell, Man Roland, Mitsubishi,Rockwell e molti altri ancora.

Via del Pratignone 38/4050041 Calenzano (FI)

tel. 0558836200 - fax 0558836222

http://www.kpgraphics.com

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Soluzioni Müller Martini perla sala spedizione: quandouna perfetta tempistica è il

segreto del successoSoluzioni per la sala spedizione strutturate in modo

intelligente, ottimizzazione delle risorse dalla faseprogettuale a quella esecutiva, celerità, accuratezza esperimentata affidabilità: Müller Martini è dunque ilpartner perfetto per i produttori di giornali di qualun-que ordine di grandezza,soprattutto in quelle cir-costanze nelle quali iltempismo è determinan-te per la produzione e laspedizione delle copie digiornale. E tempismo non èsolo rispetto rigoroso delledeadlines, ma anche, e soprattutto,competenza nella consulenza, poter far fronte insom-ma in breve tempo alle specifiche richieste del clientee alle esigenze di produzione in costante mutamento,proponendo buone soluzioni e tutta la flessibilità ne-cessaria. I produttori di giornali esigono sistemi di salaspedizione “fatti su misura”, che siano in grado di sod-disfare le diversificate richieste. Innanzi tutto un pro-cesso ottimizzato con tempi di produzione molto stretti,elevate rese nette, tempi molto brevi di messa a punto,un veloce cambio commessa, un cambio di zone sen-za vuoti di produzione e un sistema di comando chesia semplice ed efficiente. Per quanto riguarda i siste-mi di spedizione Müller Martini, la redditività dell’im-pianto è un vero e proprio must. Vero centro nevralgi-co del giornale questi impianti lavorano e trasportanoi giornali freschi di stampa dalla rotativa fino alla rampadi carico nel modo più economico possibile.

Per questo Müller Martini ha progettato l’interalinea di distribuzione, dal sistema di inserimento line-are SLS3000, al sistema di formazione pacchiCombiStack, al Trasportatore a pinze NewsGrip-A,all’Impilatore girapila NewsStack sino all’Appositoredi fascette indirizzo Taba-I.

Sistema d’inserimento lineare SLS3000

Il nuovo sistema di inserimento SLS3000 si

contraddistingue per l’elevata redditività e per il siste-ma di comando particolarmente facile da utilizzare.L’inseritrice è particolarmente adatta per giornali nelsegmento delle medie ed alte tirature, con un elevatonumero di zone e molteplici inserti, in produzioni dai

tempi estremamente stret-ti. Grazie alla straordina-ria struttura delle tasche eall’elevato numero deimettifogli utilizzabili, il

sistema SLS3000 è in gra-do di lavorare in modo econo-

mico sia prodotti sottili con unvolume di poche pagine, sia edizioni

settimanali più voluminose con un massimo di mille e200 pagine tabloid.

Il Missed Insert Repair System (MIRS) garanti-sce una qualità perfetta: riconosce infatti gli insertimancanti e i prodotti principali non aperti e li comple-ta in un secondo ciclo di lavoro. La riduzione degliscarti e degli interventi manuali aumenta in modo de-terminante la produttività e la qualità del prodotto.

Sistema di formazione pacchi CombiStack

Impilatura, alimentazione del foglio sottopacco,indirizzatura, pressatura e reggiatura: così il nuovo si-stema CombiStack unisce tutti questi processi inun’unica macchina. Viene dunque razionalizzato eottimizzato il processo di formazione pacchi e vieneincrementata la qualità del prodotto. Questo sistemaconsente inoltre di risparmiare spazio prezioso. Con ilCombiStack i pacchi vengono reggiati in modo affi-dabile e delicato con due reggette parallele. Il sistemarileva elettronicamente ogni singolo giornale sul tra-sportatore a pinze e lo posiziona in modo guidato sul-la pila assegnata.

Il CombiStack elimina inoltre la possibilità che siverifichi un trasporto incontrollato del giornale daimpilare. In questo modo si raggiunge una precisionedi conteggio quasi del 100 per cento.

MÜLLER MARTINI S.p.AViale Rimembranze 50

20099 Sesto San Giovanni (MI)

tel. 02 262371 - fax 02 2426851

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OTrasportatore a pinze NewsGrip-A

Il nuovo NewsGrip-A rende possibile trasportarein modo facile, sicuro, veloce e delicato i giornali fre-schi di stampa, così come i prestampati e i prodottiparziali, dall’uscita della rotativa alla sala spedizione,e consente quindi di distribuirli in modo mirato. Siache si tratti di giornali sottili, in formato broadsheet,tabloid oppure piegati in quarto, il NewsGrip-A è adattoa tutti i formati di giornale ed è facile da comandare.Gli elementi rinforzati della catena hanno caratteristi-che di funzionamento fortemente ottimizzate grazie aduna sofisticata geometria. Il funzionamento è più tran-quillo e la guida del singolo elemento ben definita. IlNewsGrip-A convince per la semplicità nella zona diprelievo e quindi per la assoluta sicurezza del prelievodei prodotti. I giornali vengono spinti delicatamente

nelle ampie pinze sincronizzate e poiallineati. Dato che il flusso a squameprima della stazione di prelievo nondeve essere pressato, si evita cosìl’imbrattamento dei giornali ancorafreschi di stampa.

Impilatore girapila NewsStackad elevate prestazioni

Con il NewsStack la MüllerMartini ha progettato un impilatoregirapila per giornali veloce ed in gra-do di lavorare con giornali in stampadiretta o d’inserimento ad una veloci-tà di massimo 100mila copie all’ora eun tempo di ciclo di 1,2 secondi. IlNewsStack può essere utilizzato contutte le rotative per giornali ed è ingrado di garantire una produzione ef-ficiente con precisione alla copia dipiccoli pacchi variabili, pacchistandard e piccoli pacchi; lavorazio-ne sicura di prodotti molto sottili emolto spessi; un vasto campo di ap-plicazione grazie all’ampia variabili-tà di formato; un’elevata sicurezza diprocesso grazie alla modernissima tec-nica di comando ed alla semplicità delcomando stesso; un’eccellente quali-tà della pila. Il NewsStack è dotatoinsomma della più moderna tecnolo-

gia di controllo e di un’interfaccia al sistema di co-mando di livello superiore. Ciò contribuisce notevol-mente ad un’elevata sicurezza di produzione e permetteun’efficiente lavorazione dei pacchi adattata alle ri-spettive condizioni di produzione.

Appositore di fascette indirizzo Taba-I

Con il Taba-I dotato di stampante inkjet la MüllerMartini è sicuramente in grado di offrire l’appositoredi fascette indirizzo più veloce sul mercato. Il sistemasi adatta perfettamente all’impilatore girapilaNewsStack. Le fascette vengono stampate in linea eposizionate sul pacco in movimento. La tecnologia distampa ad elevate prestazioni di nuova concezioneporta al produttore di giornali benefici aggiuntivi. Lefascette indirizzo possono infatti essere provviste di

Il Taba-I con stampante inkjet della Müller Martini èl’appositore di fascette indirizzo più veloce sul mercato

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codici a barre ben leggibili. Il Taba-I lavora fogli informato A4 non stampati, prestampati e perforati. Lepossibilità di configurazione delle fascette indirizzosono quindi molteplici. Grazie alla policromia, ai ca-ratteri a dimensione regolabile ed al layout flessibile,il produttore di giornali può così creare velocemente econ facilità fascette indirizzo e fogli informativi benvisibili. I pacchi possono essere muniti di un massimodi quattro fogli in formato A4, con informazioni rela-tive al pacco e alla distribuzione, alla massima veloci-tà di produzione.

Sistema di gestione bobine

Il sistema a polmone e d’immagazzinaggioFlexiRoll viene completato con un sistema di gestione

bobine semi-automatico. In questo modo vengono ge-stiti tutti i porta-bobine FlexiRoll e i prodotti su di essiimmagazzinati. Prestampati, prodotti preinseriti e in-serti vengono ribobinati nelle apposite stazioni, tra-sportati tramite l’impilatore alle relative zone di desti-nazione ed immagazzinati per la produzione principa-le. Il sistema di gestione bobine riconosce la posizio-ne attuale di tutte le bobine, il loro contenuto e tra-smette i comandi di trasporto necessari.

Last but not least il magazzino semi-automatico sidistingue per un funzionamento sicuro ed affidabile,elimina i biglietti che normalmente vengono applicatimanualmente sulle bobine, trasmette i comandi di tra-sporto secondo le priorità. Questo sistema provvedeinoltre allo scambio sicuro ed affidabile dei dati edalla memorizzazione protetta degli stessi.

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Agfa Gevaert acquisisceDotrix

Agfa-Gevaert ha annunciato la firma di un ac-cordo con la società Barco, in base al quale Agfa ac-quisisce fabbriche e personale della dotrix, una so-cietà belga che sviluppa, produce e distribuisce so-luzioni di stampa a colori digitale per applicazioniindustriali.

Il prezzo della transazio-ne è di circa 6 milioni diEuro.

“Questa acquisizione siinserisce nella nostra strate-gia di crescita della DivisioneGraphic Systems” ha dichiaratoAlbert Follens, membro del comitatodirettivo di Agfa e Direttore Generaledella Divisione.

dotrix permetterà ad Agfa di posizionarsi nei mer-cati della stampa digitale e di ottenere un più ampioaccesso alle nicchie della stampa industriale, qualiad esempio la stampa legata alla sicurezza, la stam-pa decorativa, il packaging e per le corte tirature.

dotrix impiega circa 75 persone con un fatturatonel 2003 di circa 5 miloni di Euro. “Siamo veramen-te fieri di far parte della più importante azienda diprestampa del mondo” ha spiegato Rob Haak, CEOdi dotrix.

Le soluzioni di stampa dotrix comprendono unplotter digitale a colori a alta velocità per applica-zioni industriali, basato sulla tecnologia a getto diinchiostro e gli inchiostri UV, una sviluppatrice diimmagini retinate che pilota la stampante ed un di

flusso di lavoro che supporta le varie applicazioni.“Siamo coscienti del valore delle innovazioni di

dotrix in materia di tecnologia a getto d’inchiostro”ha aggiunto Jan Van Daele, Responsabiledell’Imaging Solutions.

Agfa ritiene che questa acquisizione permetteràla massima sinergia per of-frire soluzioni di stampa di-gitale economiche in merca-ti in rapida crescita comequelli appunto della stampa

decorativa o della stampa diimballaggi, etichette, oggetti e di

corte tirature personalizzate

Su dotrixFondata nel settembre 2001, dotrix NV è una con-

trollata Barco NV, ubicata a Gent. dotrix si è rapida-mente imposta sul mercato delle soluzioni pre stam-pa per applicazioni di stampa decorativa e legata allasicurezza. Offre inoltre sistemi di flusso di produ-zione di stampa industriale per differenti segmentidi mercato. Nel 2002, dotrix ha lanciato i suo plotterdigitale a colori ultramoderno a getto d’inchiostro.Venduto con il marchio “the. factory”, questo plotterapplica l’avanzata tecnologia del sistema di getto diinchiostro a colori in un solo passaggio. I clienti dotrixapprezzano il vantaggio di questo plotter a grandevelocità, di qualità superiore, per tirature limitate dietichette, imballaggi flessibili, cartoni, ecc. e l’indi-scusso ritorno economico.

ABCAGFA GEVAERT S.p.a.

Divisione Graphic Systems

Via Grosio 10/4 - 20151 MilanoTel. 02.3074.220 Fax 02.3074429

http://www.agfahome.com

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Creo Italia S.r.l.

Via Pisa 25020099 Sesto San Giovanni

Milano - ItalyTel: +39 02 262 59 77

Fax: +39 02 262 59 229

In un ambiente NGP (Networked GraphicProduction) è certamente possibile aumentare l’effi-cienza del processo di stampa, rendere più rapido etrasparente lo scambio delle informazioni, ottenere lavisibilità immediata dello stato del lavoro, controllarei file in arrivo e incrementare ilvalore delle risorse e degli in-vestimenti grazie a funzioni au-tomatiche. L’obiettivo primarioche Creo si è prefissa in questocampo è stato quello di svilup-pare e consegnare soluzionicomplete, aperte e flessibili che consenta-no una maggiore redditività per glistampatori e i loro clienti, integrando nelprocesso di produzione ogni singola ope-razione, dall’idea alla consegna.

Tali soluzioni sono già disponibili gra-zie all’iniziativa Networked Graphic Production™, unprogetto che sfrutta al meglio i vantaggi offerti dal-l’impiego degli standard aperti quali JDF (JobDefinition Format), PDF, PDF/X, XML, PPF e i pro-fili ICC e a cui collaborano oltre 30 aziende.

Il progetto intende automatizzare la produzionedella stampa nell’ambito di un ambiente basato sullatotale collaborazione tra stampatori, acquirenti e partecreativa. Networked Graphic Production è dunque unambiente in cui i processi di produzione sonoottimizzati e automatizzati e in cui a tutte le parti coin-volte è garantita piena visibilità e controllo della pro-duzione. Le tecnologie basate sugli standard aperticonsentono infatti agli stampatori di ottimizzare le ri-sorse ed essere certi che il passaggio dei dati attraver-so i sistemi produttivo e gestionale avvenga veloce-mente ed efficacemente.

Ed è importante ricordare e sottolineare come ilformato JDF si stia rapidamente trasformando in unostandard industriale per un’efficiente trasmissione deidati tra i diversi sistemi dell’azienda e per l’integra-zione con le soluzioni non Creo. In una parolaNetworked Graphic Production rappresenta uno stru-

mento valido per offrire un migliore servizio, aumen-tare la fidelizzazione del cliente e differenziare l’atti-vità. Inoltre, il fatto che tale ambiente si basi sull’im-piego di tecnologie che usano standard aperti, qualiJDF, consente a Creo e ai suoi partner NGP di immet-

tere sul mercato soluzioni com-plete perfettamente integrate.

Creazione

Le soluzioni di un ambienteNetworked Graphic Production

gestiscono l’intero processo di produzio-ne, compresa la fase creativa, ossia quellaimmediatamente precedente l’inizio dellavoro di stampa. Con l’acquisizione digi-tale delle immagini, i sistemi Creo consen-tono l’avvio del processo di produzione

della stampa digitale. Synapse Prepare consente alcreativo o all’acquirente dei servizi di stampa di crea-re file PDF perfetti con un semplice clic del mouse.Dato che tali file, sottoposti a Preflight, risultano com-pletamente conformi alle specifiche di produzione sta-bilite dallo stampatore, viene automaticamente menol’eventualità di costosi ritardi dovuti a errori nei file.

Produzione

In fase di produzione, le tecnologie Creo, integrabiliin Internet e con prodotti e sistemi non Creo, consen-tono agli acquirenti dei servizi di stampa e ai creatividi accedere allo stato e al contenuto del lavoro in qual-siasi momento. Tramite il portale Internet SynapseInSite, è possibile eseguire online tutta una serie dioperazioni, ad esempio inoltrare, revisionare emonitorare i file dei lavori (quali pagine PDF e fileCT/LW) e realizzare prove colore, nonché condivide-re tali informazioni con il sistema per la gestione delflusso di lavoro.

Quando vengono immessi nel flusso di lavoro del-la prestampa, i file PDF vengono automaticamente

Synapse di Creo creaun ambiente collaborativo

utilizzando lo standard JDF

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controllati da Synapse Prepare in modo da garantireche siano esattamente conformi alle specifiche defini-te dallo stampatore. In virtù dell’integrazione tra i si-stemi per la gestione del flusso di lavoro Creo eSynapse InSite, i file di lavoro vengono elaborati au-tomaticamente e resi idonei alla trasmissione via Webin maniera da poter essere immediatamente visionatidal creativo/cliente.

Grazie all’impiego ditemplate standard, cartel-le automatiche e funzioniautomatiche di rifinitura,l’elaborazione dei file siautomatizza. Il softwareSynapse InSite èprovvisto di unaf u n z i o n eche con-sente la re-visione si-multanea diun file daparte di piùutenti e,inoltre, il moni-toraggio dello statodel lavoro e del processodi approvazione delle pa-gine.

I sistemi CTP Creo,perfettamente integrabiliin un ambiente Network-ed Graphic Production attra-verso i flussi di lavoro, consentonoil controllo automatico dell’impiego delle lastre e deimateriali, garantendo così il miglioramento delle atti-vità di controllo dei costi e di gestione del magazzino.

Gestione

Synapse Link è un modulo software con supportoper il formato JDF che integra i sistemi informativigestionali nei sistemi Creo per la gestione del flussodi lavoro della produzione. Tramite questa integrazio-ne, i dati di produzione (uso dei materiali, stato dellavoro e richieste di modifica, ecc.) possono esserecondivisi con il sistema gestionale dello stampatore.Utilizzando i profili colore ICC e avvalendosi dei soft-

ware Creo PrintLink e InkPRO™, i flussi di lavoroCreo sono in grado di creare impostazioni automati-che dei calamai sulla macchina da stampa. In tal modo,viene garantito un risparmio in termini di impiego deimateriali e dei tempi di avviamento. Il softwareUpFront esporta file CIP3 con le informazioni di le-gatura, taglio e piegatura, grazie a cui gli strumenti di

finitura vengono configurati automa-ticamente.

Synapse InSite con-tribuisce a gestire il la-voro di stampa aggior-nando continuamente ilcliente sullo stato del la-voro. I prodotti Creo di

prossima genera-zione ri-

s p o n d e -ranno allaprecisa fi-nalità dimigliorarela gestionedel flussodi lavoro e

dei contenuti edestendere le funziona-

lità di gestione condatabase ad altri sistemi.

Consegna

L’iniziativa NetworkedGraphic Production mette in comu-

nicazione i sistemi di gestione tradizionali con i siste-mi gestionali informativi (MIS), garantendo una fat-turazione precisa e dettagliata e l’integrazione tra pro-cessi precedentemente separati.

Tale integrazione ha un impatto immediato in ter-mini di maggiore produttività grazie all’eliminazionedegli sprechi e all’ottimizzazione delle attività tradi-zionali di preventivazione, immissione dati, moni-toraggio del lavoro e fatturazione. La possibilità di ac-cedere ai dati e di gestirli adeguatamente permette alresponsabile dell’azienda di effettuarne la valutazionenecessaria per essere sempre al corrente delle condi-zioni di salute dell’attività e operare per ottenerne lacrescita ottimale.

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Tera Digital Publishing S.p.A.

Via Gallarate, 200 - 20151 Milano - ItaliaTel. +39 02 38 09 871 Fax +39 02 00 81 19

e-mail [email protected]

E’ arrivato RATIO, lanuova frontiera di Tera

per la gestione del borderò

Accuratezza e flessibilità: due caratteristiche in-dispensabili che sono qualità di punta in RATIO, lanuova affidabile e potente applicazione per la gestio-ne del borderò – disponibile da subito in Italiano, In-glese e Tedesco – che Tera Digital Publishing haaggiunto al suo portfolio di soluzioni dedi-cate al mondo dell’editoria. Svilup-pato su tecnologia Alfa,RATIO è una soluzioneclient/server estrema-mente efficace e com-pleta, con un elevatis-simo livello di configu-rabilità, che, già dalnome, promette appun-to di razionalizzare e direndere più snelli ed ef-ficienti i calcoli com-plessi legati alla retribu-zione delle figure pro-fessionali che operano nei giornali.

Ora dunque con questa applicazione non è più unproblema coprire qualsiasi esigenza legata alla gestio-ne al calcolo dei compensi di reporter, giornalisti ecollaboratori di varia natura.

“La gestione dei borderò, all’interno di un giorna-le, è un’attività piuttosto onerosa, in termini di tem-po, e spesso complessa: si pensi soltanto a quante di-verse tipologie di compenso vengono attuate in ungiornale quotidiano” ha spiegato Walter Meregalli,responsabile della comunicazione di Tera DigitalPublishing. “Alcuni collaboratori vengono pagati abattuta, altri a pezzo, altri ancora attraverso compli-cate formule incrementali, senza poi dimenticare i varibonus, i rimborsi o eventuali detrazioni. Insomma,gestire i compensi è un’attività, troppo spesso sotto-valutata, che richiede strumenti software sofisticati,affidabili e quanto mai flessibili. RATIO riassumebrillantemente queste tre caratteristiche principali”.

Per ogni collaboratore, sia interno sia esterno, as-sunto o free-lance, RATIO crea una scheda persona-

le, la quale contiene, oltre alle consuete informazionianagrafiche, una serie di dati specifici per svolgerenella maniera più completa il calcolo dei compensi,una volta raccolte le informazioni dal sistema edito-

riale.RATIO si propone dunque come

l’anello naturale tra il sistema edito-riale, dal quale raccoglie le informa-zioni relative ai lavori da

contabilizzare, e il sistemagestionale, al quale l’appli-cazione invia il calcolo deicompensi per la normaleprocedura di pagamento.Lo scambio dei dati tra ilsistema editoriale, RATIO,e il sistema gestionale av-viene in XML. Attraversola creazione di regole,RATIO è così in grado di

automatizzare il calcolo di qualsiasi compenso, attri-buendolo al relativo centro di costo, per un costantecontrollo delle spese e dei budget allocati.

L’applicazione tiene così conto delle diversetipologie di contratto applicato, dell’unità di misurasu cui si fonda la collaborazione – che può esprimersiin pezzo, numero di battute, cartelle, numero di foto-grafie, o addirittura essere creata su misura – delleregole di calcolo attribuite al collaboratore e di even-tuali maggiorazioni o deduzioni da applicare. E tutti iparametri impiegati per il calcolo dei compensi – uni-tà di misura, contratto, regole di calcolo – sono tral’altro facilmente personalizzabili dall’utente. Anco-ra una volta è assicurata la massima flessibilità dal-l’impiego di regole di attribuzione ai budget: l’uten-te, infatti, può assegnare ad ogni centro di costo ilrelativo budget e decidere quali collaboratori, o pre-stazioni professionali ricevute, addebitare.

Così oltre al normale calcolo automatico dei com-pensi, RATIO è in grado di gestire budget, anche moltocomplessi, all’interno dei quali è possibile ammini-

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strare anche i rimborsi spese.A puro titolo di esempio è possibile decidere a prio-

ri che tutte le prestazioni di un ipotetico collaboratore“Mario Rossi” vengano addebitate al centro di costo“Cronaca”, e, assegnando a “Cronaca” un particolarebudget, monitorare di conseguenza l’andamento del-le spese di quel centro di costo. Attraverso l’istituzio-ne delle regole di attribuzione, RATIO è dunque ingrado di addebitare in maniera completamente auto-matica i diversi compensi, anche in modo proporzio-

nale tra più centri di costo, intervenendo con succes-so nella gestione di budget anche molto complessi. Ilcompenso, ad esempio, per un reportage fotograficopuò venire attribuito a più centri di costo e con per-centuali diverse.

RATIO offre tra l’altro un efficace sistema direport, che permette agli utenti abilitati, di avere sem-pre sotto controllo la situazione dei costi, con le in-formazioni organizzate in modo chiaro epersonalizzabile.

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Prove coloreinkjet retinate con

KPG StarProof

La corrispondenza non corretta del prodotto stam-pato con la prova colore è uno dei problemi che leaziende di stampa di ogni settore incontrano più di fre-quente nel loro lavoro quotidiano. Quando succede, illavoro deve essere corretto e rifatto, con perdita di tem-po e costi aggiuntivi. Kodak Polychrome Graphicspropone oggi una validasoluzione al problemacon KPG StarProof, unsistema innovativo di pro-ve colore inkjet retinate, prodottepartendo direttamente dai file ori-ginali rasterizzati secondo il concet-to ROOM (Rip Once, Output Many).KPG StarProof è adatto a tutte le aziende con volumidi produzione medio-grandi, alle quali garantisce unottimo rapporto tra qualità e prezzo.

Un sistema basato su Mac OSX

StarProof è basato su sistema operativo Mac OSXe può gestire qualsiasi file One Bit TIFF creato da RIPcon compressione CCITT G4 (Group IVCompression), CCITT G3, CCITT Huffman RLE e

Packbits ed i formati Harlequin Scriptworks RIP, AgfaTaipan RIP, Dainippon Screen PixelStream ImpositionWorkflow. La capacità di utilizzare i file rasterizzatioriginali e di mantenerne l’integrità permette al KPGStarProof di riprodurre fedelmente le retinature realicon lineatura fino a 200 lpi (80 l/cm) che saranno pro-

dotte in fase di stampa, sen-za eseguire alcun tipo disimulazione. Il sistema

comprende numerose fun-zioni che consentono il controllo

del punto, della lineatura di retino edel moiré, ma anche la possibilità di

inserire il valore di opacità dei singolicolori per tenere conto delle diverse capacità di coper-tura e pemettere la corretta gestione delle trasparenze,del trapping e delle sovrastampe. Il sistema dicalibrazione del colore ICS (ISI Calibration System)utilizzato da KPG StarProof è di tipo densitometrico,per uniformarsi alla calibrazione utilizzata dalle mac-chine da stampa offset e comprende la possibilità dicontrollare la densità e il dot gain. Una speciale fun-zione consente inoltre di trattare le tinte “piatte” con-vertendole in colori di quadricromia CMYK. Di gran-

de interesse e praticità sono anche la possibi-lità di eseguire la “deimposizione”, ovverodi selezionare e stampare soltanto una partedel lavoro totale e la funzione che consentedi modificare la sequenza dei colori di stam-pa per uniformarla a quella che verrà real-mente utilizzata nella fase produttiva. KPGStarProof può essere utilizzato con un’ampiagamma di stampanti inkjet e di supporti distampa, ma i risultati migliori si otterrannocon i plotter Epson Stylus Pro 7600 e 9600,che offrono un valore di risoluzione pari a2880 dpi e con i supporti KPG MatchprintInkjet Design, prodotti secondo una formu-lazione speciale che consente la simulazionedella maggior parte delle carte da stampa nor-malmente utilizzate in Europa.

Via del Pratignone 38/4050041 Calenzano (FI)

tel. 0558836200 - fax 0558836222

http://www.kpgraphics.com

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UNISYS ITALIA spaVia B. Crespi 57 - 20159 Milano

tel. 02/69851 - fax 02/6985588

Gestione delle infrastrutture IT, dei server centra-lizzati, delle banche dati e del sistema editoriale NewsContent Manager – Hermes™: questo il contenutodell’accordo di ManagedServices di durata pluriennaleche il settimanale bolognesespecializzato in sportmotoristici, ha siglato conUnisys, secondo il quale la te-stata bolognese potrà avvalersidi un team di professionistiUnisys estremamente specializ-zati e dotati di skill specifici.L’accordo – che prevede la gestione hardware,software, dei servizi di base e di manutenzionehardware e software – consente così al settimanaleemiliano, fondato nel 2001 e diretto da Carlo Cavicchi,la possibilità di focalizzarsi su attività strettamente le-gate al proprio core business. Sport AutoMoto è il pri-mo cliente Unisys ad implementare la nuova soluzio-ne editoriale Unisys Hermes 10, che è in grado di age-volare la trasformazione della produttività delle orga-nizzazioni che operano nel campo dell’informazionegrazie all’uso di una piattaforma integrata che con-sente di produrre, distribuire e gestire in maniera piùefficace i contenuti editoriali tramite diversi canali eapplicazioni.

Lo sviluppo di Hermes 10 si basa sull’iniziativaUnisys Business Blueprinting, una strategia globaledi consulenza, sviluppo e fornitura, in grado di crearemodelli digitali che mettono in collegamento i proces-si aziendali con il software e i sistemi che li supportano.Hermes 10 offre infatti una piattaforma di servizi Webcompletamente integrata e presenta un’architettura

modulare e realizzata con gli standard di settore SOAP(Simple Object Access Protocol) e XML (ExtensibleMarkup Language) che consente di accedere, richia-

mare e archiviare ogni tipo diinformazione nel database cen-trale.

Permette inoltre un maggio-re controllo dei processi diworkflow e delle scadenze e diavvalersi di nuovi canali di di-stribuzione che possono pro-durre un aumento dei profitti,una massimizzazione dei bu-

siness aziendali e un rapido adeguamento ai cambia-menti del mercato.

Con la redazione di Bologna della rivista collegatacon linea dedicata in fibra e un back-up ISDN alla sedeUnisys di Milano, e con la scelta forte delle soluzioniUnisys Sport AutoMoto potrà dunque ridurre i costi diesercizio dei sistemi che stampano ogni settimana90mila copie della rivista, ottimizzando e condividen-do una serie di servizi che, sviluppati singolarmente,risulterebbero troppo onerosi per la società editoriale.

Sull’accordo si è soffermato Carlo Pellergrino, di-rettore vendite di Unisys Global Media per l’Italia. “Lagestione dell’infrastruttura IT del settimanale SportAutoMoto rappresenta un ulteriore consolidamentodella leadership di Unisys all’interno del panoramaeditoriale italiano anche attraverso la fornitura diManaged Services” ha dichiarato. “Siamo lieti di con-tribuire con questo servizio al successo dei nostri clienticonsentendo loro di dedicarsi unicamente ad attivitàdi tipo redazionale, strettamente legate al loro corebusiness”.

Sistemi Unisysal settimanaleSport AutoMoto

La testata bolognese ha affidato a Unisys l’infrastruttura IT, le banche dati e il sistemaeditoriale

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Grazie alle soluzioni Adobeil settimanale “l’informatore”riduce i tempi di produzionee snellisce il flusso di lavoro

L’editore

Ievve Edizioni è un editore locale attivo nella pro-vincia di Pavia, che pubblica di-versi periodici tra cui il mensileTrue Model, dedicato al mondodel modellismo su pista, e Infor-matore Shoes una rivista rivolta al-l’industria calzaturiera. Il prossi-mo 2005 “l’informatore” compi-rà 60 anni, avendo visto la luce il25 Aprile 1945 come organo delComitato di Liberazione Naziona-le. Il settimanale conta oggi uno staff di 12 dipendentie 15 collaboratori.

Oltre la tradizione: i problemi sul tappeto

A partire dal 1992 “l’informatore” ha inteso supe-rare le tecniche tradizionali ed è stato realizzato inte-ramente utilizzando soluzioni DTP basate su AppleMacintosh. Questa scelta ha consentito di ridurre l’at-tività manuale nel confezionamento del giornale e hapermesso la costruzione di un flusso editoriale più age-vole e flessibile. Nonostante i miglioramenti ottenuti,l’editore ha continuato a cercare una soluzione softwarein grado di ottimizzare l’efficienza operativa, ma chenon presentasse i limiti imposti dall’adozione di unsistema editoriale vero e proprio. Così la scelta è ca-duta su Adobe InDesign. Il lavoro precedente in DTPper la realizzazione di un settimanale presentava ine-vitabili inconvenienti dovuti al fatto che il prodottofinale, costituito dall’interazione tra la componenteredazionale e il reparto grafico, andava coordinato inmodo perfetto per evitare ritardi nella pubblicazione.Con il flusso di lavoro tradizionale, dopo che l’editoreaveva deciso i contenuti di ogni singola pagina, il

caposervizio abbozzava le pagine, che venivano suc-cessivamente impaginate dai grafici, ed assegnava lastesura degli articoli ai giornalisti. Man mano che i

testi erano pronti, i grafici si oc-cupavano dell’assemblaggio deitesti e delle immagini. Una simileinterazione creava, di conseguen-za, problemi a tutto lo staff pro-duttivo e, in particolare, alla com-ponente grafica, ultimo anello del-la catena produttiva, che si trova-va costretta a lavorare entro tem-pi ristrettissimi.

Il valore aggiunto Adobe

Il passaggio a un sistema editoriale vero e proprionon era ben accetto, in quanto veniva percepito comelimitante, poco flessibile oltre che dispendioso in ter-mini economici e di training. L’editore era così allaricerca di una soluzione tecnologica che consentissedi ridurre i tempi di produzione del settimanale e diinstaurare un flusso di lavoro agevole ed efficiente.La soluzione ottimale si è rivelata il passaggio adAdobe InDesign, InCopy e al plug-in SmartConnection di Woodwing Software. Con le applica-zioni Adobe, l’editore ha potuto realizzare un sistemache consente ai redattori di agire in piena autonomiasulla parte testuale, attraverso l’inserimento di corre-zioni ed eventuali aggiornamenti dell’ultimo minuto,il tutto in un ambiente molto simile a un normale pro-gramma di elaborazione testi. Le soluzioni Adobe, in-fatti, consentono ai grafici di lavorare sul layout senzache i giornalisti possano intervenire sulla parte grafi-ca. Per di più, con le soluzioni Adobe, è stato anchepossibile redarre un archivio storico del settimanale informato Adobe PDF.

Adobe Systems ItaliaCentro direzionale Colleoni - Pal. Taurus A3

20041 Agrate Brianza (Mi)tel. 039 65501 fax 039 655050

[email protected]

Il settimanale di informazione locale della Ievve Edizioni, uno dei primi in formato tabloid,all’avanguardia nei processi di impaginazione con l’utilizzo di Adobe InDesign e InCopy

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In particolare i vantaggi del passaggio alle appli-cazioni Adobe possono essere riassunte in alcuni pun-ti chiave. In primo luogo un’assegnazione semplifica-ta del lavoro a giornalisti e redattori a partire da unabozza-modello realizzata con InDesign, in quanto ilprogramma gestisce non solo la suddivisione dei com-piti, ma anche le priorità.

In secondo luogo una migliore gestione del lavorodi stesura e di aggiornamento dei testi da parte di gior-nalisti e redattori con InCopy; in quanto è consentitol’intervento sul testo in modalità di anteprima di pa-gina senza modificare il layout grafico. In terzo luogouna radicale semplificazione nella preparazione deidocumenti finali per la stampa.

Così con InDesign, InCopy e Smart Connection, èora possibile individuare facilmente gli spazi in cuicollocare gli articoli e con un clic assegnarli ai singolicollaboratori che dovranno provvedere a “riempirli”con testo, foto e immagini. Per ultimo i grafici posso-no intervenire sul layout in modo continuo, per adat-

tarlo a mutate esigenze redazionali e aggiungere foto,illustrazioni e inserti pubblicitari. Una volta terminatal’impaginazione, i grafici sono così in grado di realiz-zare in modo rapido e affidabile un file PDF 1.4 perogni pagina direttamente in InDesign, i quali file ven-gono poi inviati allo stampatore per via elettronica.

Carlo Vella, direttore del settimanale “l’informa-tore” e proprietario di Ievve Edizioni ha commentato:“Il passaggio alle soluzioni Adobe, e in particolare aInDesign e InCopy, oltre ad essere stato assolutamen-te indolore dal punto di vista dell’apprendimento ci hapermesso di coordinare in modo più efficiente e sicu-ro rispetto al passato il lavoro di giornalisti, redattori egrafici”. Ed ha concluso: “L’utilizzo delle tecnologieAdobe ci ha consentito non solo di abbreviare il cicloproduttivo di ogni numero del settimanale, ma anchedi sviluppare un notevole know-how che intendiamosfruttare per attività di consulenza ad altri editori che,come noi, vogliono incrementare la produttività, purmantenendo flessibilità e libertà operativa”.

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54TecnoMedia n. 40, febbraio 2004

Creo Italia S.r.l.

Via Pisa 25020099 Sesto San Giovanni

Milano - ItalyTel: +39 02 262 59 77

Fax: +39 02 262 59 229

Da sempre Creo ha dedicato un’estrema attenzio-ne alla retinatura, l’operazione che, nella riproduzio-ne a stampa, sottopone le immagini ad un inevitabileprocesso di separazione delle componenti cromatichefondamentali (CMYK o altre basi, ad esempio diesacromia) e a una successivaretinatura appunto di ciascunadi esse secondo criteri variabi-li. Le tecnologie di retinatura,dopo essere rimaste per lungotempo ancorate ai classicialgoritmi “a modulazione diampiezza” (AM), che utilizzano un nume-ro fisso di punti di retino per unità di su-perficie variandone le dimensioni a secon-da della percentuale di copertura richie-sta, ha visto negli ultimi anni il fiorire dialgoritmi nuovi e più sofisticati, nati peraffrontare e superare le limitazioni tipiche dei retiniAM.

Una migliore riproduzione dei dettagli, uno spaziocolore più esteso e l’eliminazione dell’effetto moirésono tra gli obiettivi principali di queste tecniche diretinatura, da conciliare ovviamente con le caratteri-stiche intrinseche di ciascun processo (con incisionediretta della lastra o meno, offset, flessografico o al-tro).

Le tre grandi “famiglie” di algoritmi di retinaturaattualmente utilizzati nella stampa industriale, la clas-sica (o AM), la stocastica (o FM) e l’ibrida, sono statesviluppate da Creo per i propri clienti in una serie dilibrerie di retini che coprono il mercato e le esigenzedegli utenti a 360 gradi. I flussi di lavoro Creo Prinergye Brisque possono essere dotati di queste librerie edoffrire agli utilizzatori la scelta di quale usare per undeterminato lavoro, con l’ovvia associazione a ciascuntipo di retino della curva di calibrazione più appro-priata.

Con la sua offerta completa di soluzioni diretinatura Creo vuole ancora una volta dare a tutti ipropri clienti, quale che sia il processo produttivo uti-

lizzato, una risposta mirata alle esigenze di qualità,economicità e costanza di risultato che sono essenzia-li per il raggiungimento degli obiettivi aziendali.

Il retino stocastico FM “Staccato”

In particolare, Creo ha de-dicato grande attenzione allosviluppo del proprio retinostocastico, il celeberrimo “Stac-cato”, un FM di seconda gene-razione che è capace di dare

all’utilizzatore tutti i vantaggi dellaretinatura stocastica senza doverne soffri-re le limitazioni. La retinatura Creo “Stac-cato” si distingue infatti dalle altreretinature FM per il diverso modo in cuivengono riprodotte le varie percentuali di

punto. In un retino stocastico “standard” si utilizzanopunti elementari tutti delle stesse dimensioni, in nu-mero proporzionale alla copertura da ottenere; il risul-tato è un maggior dettaglio (se si usano punti abba-stanza piccoli) e l’eliminazione dell’effetto moiré, acui però possono associarsi delle “sgranature” nelleimmagini e una stampabilità a volte problematica. Ilretino Creo “Staccato” supera queste limitazioni co-struendo nei mezzi toni delle “catenelle” di punti di-sposte in modo da ottenere una copertura uniformedell’immagine; si tratta sempre di un algoritmo“stocastico”, ma in cui la “casualità” (le virgolette sonod’obbligo visto che ovviamente qualsiasi algoritmo dàrisultati ben definiti e quindi tutt’altro che casuali) nelladisposizione dei punti lascia il posto a unposizionamento ragionato ed ottimizzato. Il risultato èun retino FM capace di riprodurre perfettamente l’in-tera gamma tonale, più facile da stampare e da calibrareed adattabile alle esigenze più svariate – dalla stampadi altissima qualità, all’esacromia, alla produzione diquotidiani o stampati commerciali in rotativa.

Naturalmente, una parte fondamentale in questosuccesso è giocata dal sistema proprietario di esposi-

Classici, stocastici o ibridi,i retini Creo offrono la piùampia scelta di soluzioni

di retinatura

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zione termico a valvola ottica SQUAREspot brevetta-to da Creo ed utilizzato anche nei CTP TrendsetterNews per quotidiani; l’altissima definizione del puntogenerato da questi sistemi permette di avere il con-trollo di processo necessario ad un utilizzo della reti-natura stocastica come un’effettiva alternativa di pro-duzione, consistente ed affidabile.

La soddisfazione di centinaia di clienti, con neces-sità di definizione le più severe, è prova non piccoladell’efficacia della retinatura stocastica “Staccato” bre-vettata e commercializzata da Creo.

Il retino ibrido MaxTone

In ogni caso la soluzio-ne di retinatura FM “Stacca-to” non è certo l’unica pro-posta di Creo alternativa allaretinatura convenzionale. Inalcuni casi, particolarmentenel campo della flessografia,o laddove si utilizzino perl’esposizione dispositivi abassa risoluzione, il proces-so di riproduzione delle im-magini trova delle limitazio-ni fisiche che impedisconol’uso di retini AM sufficien-temente fini, a meno di nonsacrificare porzioni signifi-cative agli estremi dellagamma tonale, e rendonopoco praticabile l’alternati-va stocastica. Proprio per ov-viare a questi casi Creo hasviluppato il retino ibridoMaxTone, disponibile comeopzione sui flussi di lavoroPrinergy ed utilizzato consuccesso in particolare damolti stampatori flexo.MaxTone si comporta comeun retino convenzionale nel-la parte centrale della gam-ma tonale, per passare nellealte luci e nelle ombre a unalgoritmo di tipo FM conuna dimensione del punto

ben definita, pari o superiore a quella minimariproducibile.

A seconda dell’applicazione e dei materiali usati(ad esempio lastre flessografiche di vario spessore edurezza) si può scegliere una soglia, corrispondente alpunto più piccolo riproducibile, al di sotto del qualepassare alla retinatura stocastica. I vantaggi che si ot-tengono in termini di ampliamento della gamma tona-le e resa nei dettagli sono significativi, pur tenendopresente che – in tutti i casi in cui questa scelta siapraticabile – l’alternativa offerta da un retino stocasticocome “Staccato” apporta senz’altro benefici maggio-ri.

Retino stocasticotradizionale

Retino AMtradizionale

Staccato

Le dimensioni minime del punto generano dettagli precisi senza il rischio di moiré sulla retinatura.

L’angolo e la frequenza dei punti nei tradizionali retini AM e nei retini AM ibridi possono causare un effet-to moiré sui soggetti, sulla retinatu-ra e un'instabilità dei motivi a rosetta.

I retini FM tradizionali producono motivi a linee, a scacchiera ed irregolari che possono generare la grana, strutture di punti irregolari e l'accumulo di inchiostro.

Staccato genera motivi regolari e strutture omogenee, riducendo la grana, la variabilità dell'incre-mento del punto e la saturazione dei toni medi.

Sono disponibili diversi motivi Staccato a qualsiasi risoluzione.Per ciascun colore di quadricromiaviene usato un motivo unico, cheviene ripetuto regolarmente ogni volta che viene applicato all'imma-gine. I motivi Staccato sono ottimiz-zati per evitare imperfezioni dimotivi secondari, o “ammassi”,quando sovrastampati.

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Raffronto tra retinatura tradizionale, retinatura stocastica e Staccato

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Completata al The RoanokeTimes l’installazione dellaprima rotativa Heidelberg

Mainstream negli USACon uno show di luci e suoni alla presenza di oltre

200 tra clienti, autorità e ospiti, il 17 ottobre 2003 èstato inaugurato il nuovo centro stampa del RoanokeTimes.

Il nuovo stabilimento, la cui costruzione è iniziatanel 2002 e che ha comportato un investimento com-plessivo di 31,8 milioni di dolla-ri, occupa circa 4.400 metri qua-drati nel cuore di Roanoke, cittàdi circa 100.000 abitanti dellaVirginia.

“Cuore” dello stabilimento èla rotativa Heidelberg Main-stream, la prima ad essere entratain funzione negli Stati Uniti. Laconfigurazione della rotativa instal-lata al Roanoke Times comprende 6torri, 48 gruppi di stampa, 7cambiabobine Contiweb FD ed unapiega 2:5:5. La velocità di stampamassima è di 80.000 copie/ora in mo-dalità diretta.

Heidelberg ha inoltre fornito i siste-mi integrati di poststampa, e precisamen-te il sistema di packaging Magnapak e ilsitema di trasmissione NP200.

Nel corso dell’inaugurazione dello sta-

bilimento Bernhard Schreier, CEO di Heidelberg, haconsegnato a Wendy Zomparelli, presidente ed editri-ce del giornale, il riconoscimento Power of Innovationdi Heidelberg. Schreier si è complimentato con il teamdella Zomparelli per l’impegno dimostrato nella ricer-ca delle tecnologie di produzione più avanzate nello

sforzo di rendere più competitivii mezzi di comunicazione stam-pati.

La Zomparelli ha sottolineatol’importanza del ruolo che i gior-nali continuano ad avere e la lororelazione complementare con imedia elettronici. Ha inoltre mes-

so in evidenza come le nuove pos-sibilità fornite dalla rotativa

Mainstream, in modo particolarel’alta qualità di stampa e l’incremen-

to della capacità di stampa inquadricromia, renderanno il giornale

un patrimonio ancora più prezioso peri lettori e gli inserzionisti di Roanoke.

Inoltre, ha proseguito Zomparelli, “lascelta di un solo fornitore per i sistemi di

stampa e poststampa ha reso più funzio-nale il processo d’acquisto, e siamo sicuri

che contribuirà a garantire una maggiore in-tegrazione del ciclo produttivo”.

A tal proposito, Schreier ha fatto notareche il The Roanoke Times è il primo quoti-diano al mondo ad aver installato sistemi distampa e poststampa prodotti da un unicofornitore.

Il direttore tecnico del quotidiano statuni-tense, Chip Harris, ha accettato di risponderead alcune domande sulla nuova installazione

Ci descrive brevemente la sua societàed il suo lavoro?

Il The Roanoke Times è un quotidiano diproprietà della Landmark Corporation, con

Macchingraf SpaVia Trento, 61

20021 Ospiate di Bollate (MI)Tel. 02/35003.1

Fax. 02/35003304www.macchingraf.it

HeidelbergerDruckmaschinen AG

Kurfürsten-Anlage 52-6069115 Heidelberg-Germany

Phone: +49-6221-92-00Fax: +49-6221-92-6999

www.heidelberg.com

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una diffusione di circa 100.000 co-pie dal lunedì al sabato e di circa120.000 copie nell’edizione domeni-cale.

Ho iniziato a lavorare al TheRoanoke Times nel 1994 ricoprendoil ruolo di responsabile degli impiantidi produzione, ruolo che mi ha per-messo di seguire le innovazioni inogni area della produzione - pre-stampa, stampa e post-stampa. Hofatto parte del team che ha introdottonel sistema produttivo del giornale ilcomputer to plate, e ho preso parteanche ai lavori del team che ha sele-zionato la nuova rotativa.

Perché avete scelto la rotativaMainstream?

Le ragioni principali per la scelta sono state l’altaqualità di stampa della tecnologia gapless, la possibi-lità di incrementare la stampa a colori, e soprattutto laconfigurazione del cilindro 1x4 (doppia larghezza- cir-conferenza semplice), del quale abbiamo apprezzatola flessibilità e la competitività per quanto riguarda lariduzione dei costi di produzione. Al Roanoke Timesinfatti stampiamo quasi sempre in modalità diretta,raramente in accumulo, ed utilizziamo in maniera in-tensiva il prestampato; per questo tipo di operativitànon vi è dubbio che l’1x4 costituisca un sensibile van-taggio.

Il vero asso nella manica, tuttavia, è costituito dalrisparmio sulle lastre Ctp. Utilizzando infatti una mac-china a semplice circonferenza invece che a doppiacirconferenza, per ogni pagina occorre una sola lastraanziché due, con un risparmio del 50%.

Quali sono i vantaggi principali della tecnolo-gia gapless nella stampa dei quotidiani?

Riteniamo che l’alta qualità di stampa sia un aspettofondamentale della tecnologia gapless. Quando abbia-

Bernhard Schreier (a sinistra), CEO di Heidelberg e WernerAlbrecht, responsabile di Heidelberg Web Systems conse-

gnano il riconoscimento Power Of Innovation a WendyZomparelli, editrice del quotidiano The Roanoke Times

mo dato inizio al processo di selezione per l’acquistodella rotativa, il team era composto da molti dei nostrioperatori e tecnici della manutenzione, che rimaseroimpressionati da questa tecnologia, che consentiva diridurre sensibilmente le vibrazioni con il conseguentemiglioramento della qualità di stampa anche ad altavelocità. Al momento riusciamo a stampare 80.000copie/ora.

Perché avete scelto Heidelberg come partner perla vostra nuova rotativa?

Crediamo che la cosa più importante cheHeidelberg abbia portato al tavolo delle trattative siastata la volontà di ascoltare le nostre richieste. Eranomolto interessati a quello che noi producevamo ed acome volevamo produrre in futuro. La cooperazione èmolto importante per noi: vogliamo sentirci rassicura-ti dal nostro fornitore, è molto confortante sapere chec’è qualcuno di loro presente al momento dell’instal-lazione ed anche in seguito, in grado di fornirci assi-stenza a lungo termine; un aspetto, questo, molto im-portante in un processo di produzione critico quale è ilnostro.

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Il Cittadino di Lodisceglie Méthode come

sistema editoriale

La piattaforma Méthode, già adottata da alcuni deimaggiori gruppi editoriali europei, fra i quali FinancialTimes, Edipresse, Il Sole 24 Ore, gruppo Rizzoli Cor-riere della Sera ed ADNKronos, è stata scelta dal quo-tidiano Il Cittadino di Lodi per svolgere la funzione disistema editoriale multiple-media al servizio dell’arealodigiana.

Una società editrice con diver-si media da gestire

L’attenzione alle esigenze del let-tore è stata la preoccupazione fonda-

mentale che ha guidato i responsabili dell’EditorialeLaudense nella scelta del nuovo sistema editoriale.Méthode offre infatti la opportunità di concentrare, inun unico ambiente di lavoro, i flussi editoriali per lagestione e la produzione quotidiana del giornale, de-gli inserti speciali e del sito www.ilcittadino.it con ag-

giornamenti in tempo reale sui piùimportanti avvenimenti che riguar-dano il territorio lodigiano.

Méthode, sviluppato interamen-te dalla società milanese

EidosMedia, è nato proprio conl’obiettivo di supportare le attività edi-

toriale di un’azienda multiple-media. ilsoftware si caratterizza innanzitutto come

un sistema di gestione della conoscenza ingrado di consentire al giornalista di reperire facilmen-te le informazioni, di correlarle, di lavorarle e di pro-porle ai lettori in forme diverse. La presenza nel nuo-vo sistema editoriale di potenti strumenti di pianifica-zione e di impaginazione consente ai redattori ed aitecnici di mantenere costantemente monitorato l’avan-zamento in tempo reale della produzione del quotidia-no e di operare aggiornamenti sulle pagine fino a po-chi minuti prima della stampa, con ricadute oltremo-do positive sulla qualità finale del prodotto.

L’informazione on line in tempo reale

La maggiore flessibilità nell’organizzazioneredazionale è la premessa per avviare il rinnovamentotecnologico anche per la gestione dell’informazioneon line su rete Internet.

Grazie a Méthode il sito www.ilcittadino.it può oggioffrire aggiornamenti in tempo reale sui principali av-venimenti dell’area lodigiana. Anche i questo caso èrisultata vincente, nella scelta finale dell’editore, laestrema flessibilità della piattaforma che, anche gra-zie all’impiego nativo del formato XML, consente diagganciare le notizie ed i titoli elaborati dalla redazio-ne ai layout per la pubblicazione all’interno del sito

EidosMedia S.r.l.Viale Legioni Romane, 43

20147 Milanotel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330

[email protected] quotidiano Il Cittadino di Lodi

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Internet con un semplice clickdel mouse. Ogni qual volta ilgiornalista aggiorna l’informa-zione, il flusso automatico diMéthode provvede all’aggiorna-mento del pubblicato si Internetin tempo reale. La tecnologiautilizzata offre ai lettori l’oppor-tunità di seguire in tempo realefatti di particolare rilevanza peril loro territorio e si traduce, perl’editore, in una economia discala indispensabile al media online.

L’introduzione della nuovapiattaforma editoriale è avvenu-ta nello scorcio dell’ultimo tri-mestre del 2003, ed è stata se-guita passo a passo dall’editorein collaborazione con lo stafftecnico di EidosMedia. Lo svi-luppo interno, il coordinamen-to e l’intera progettazione delprocesso di rinnovamento sonostati invece curati da PMP Srl,provider locale internet e di ser-vizi informatici.

La home page di www.ilcittadino.it

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60TecnoMedia n. 40, febbraio 2004

Flusso di lavoro KPGOpenFlow: l’esperienza

di successo dellaRotolito Lombarda

Nel mercato europeo dell’industria grafica e dellastampa, Rotolito Lombarda è un nome che non ha bi-sogno di presentazioni. Costituita nel 1976 dall’attua-le presidente Paolo Bandecchi, la Rotolito Lombardaè oggi una delle più importanti realtà produttive del-l’industria della stampa in Italia e in Europa, che van-ta un ampio portafoglio incui spiccano nomiprestigiosi dell’editoriainternazionale e conta cir-ca 340 collaboratori in tre stabili-menti produttivi, tutti caratterizza-ti da impianti e macchinari all’avan-guardia. Un successo raggiunto graziead un’attenta politica di pianificazione a medio e lun-go termine della produzione e degli investimenti, cheda una parte ha condotto ad acquisizioni di altre aziendedel settore fino a raggiungere la struttura attuale e dal-l’altra a seguire con attenzione l’evoluzione tecnolo-gica, innovando impianti e attrezzature per ottimizzarei processi produttivi ed elevare gli standard qualitativie la flessibilità operativa.

Gli stabilimenti produttivi

Oggi la produzione, che spazia dai periodici setti-manali e mensili all’editoria scolastica e dalle edizio-ni d’arte agli stampati pubblicitari e commerciali, siavvale di dieci macchine offset piane e cinque rotativeper la stampa di libri installate presso lo stabilimentodi Pioltello e di tre roto offset a 48 pagine e due a 64pagine in quello di Cernusco sul Naviglio. Il ciclo vie-ne completato a Capriate San Gervasio, in provinciadi Bergamo, dove ha sede la legatoria acquisita nel1995. Il parco macchine dei due stabilimenti di stam-pa, la cui direzione è stata recentemente affidata aJoseph Marsanasco, è stato completamente rinnovatonegli ultimi anni: la macchina più recente risale al giu-gno 2002. L’innovazione tecnologica della stampa nonpuò naturalmente prescindere da quella del prepress.

E infatti anche in questo campo Rotolito Lombar-

da è all’avanguardia, grazie ad un processo evolutivo- iniziato nel 1994 – che ha portato all’introduzione didue sistemi CtP Trendsetter VLF 5880 prodotti da Creoche espongono le lastre digitali DITP Gold di KodakPolychrome Graphics di cui uno, in produzione pres-so lo stabilimento di Pioltello, completo di unità

Autoloader per l’introdu-zione automatica delle la-stre. A Cernusco, dove si è

preferito il modello acaricamento manuale, la linea

comprende una sviluppatrice Mer-cury e i forni di preriscaldamento e

cottura Tecnographica forniti da KPG.

Il flusso di lavoro KPG OpenFlow

Il flusso di lavoro è gestito dal workflow KPGOpenFlow, sviluppato dagli specialisti italiani di KodakPolychrome Graphics. Il reparto di prepress diCernusco è affidato alla responsabilità di Vittorio DeCarlo, che ha maturato una lunga esperienza nelprepress digitale, avendo seguito tutte le fasi di cresci-ta tecnologica dell’azienda, passata dai primi sistemidedicati installati nel 1994 all’attuale configurazionebasata su PostScript e sui sistemi Macintosh. Il pro-getto del passaggio dalle lastre tradizionali a quelledigitali è iniziato invece nel 1995, in seguito alla valu-tazione delle tecnologie, nuovissime per l’epoca, pre-sentate alla Drupa di quell’anno e si è concretizzatonel 1998, con l’introduzione di un primo sistema, di-verso da quelli utilizzati oggi. “Per la Rotolito Lom-barda si trattò all’inizio soltanto di una fase di ricercatecnologica” ricorda De Carlo, “e non ancora di unasoluzione immediatamente produttiva, tanto che ini-ziammo a produrre lastre addirittura un anno dopo l’in-stallazione. Una differenza enorme con i sistemi Creoa tecnologia termica che usiamo oggi, che hanno rag-giunto la piena produttività immediatamente dopo l’in-stallazione. Le tecnologie per CtP sono migliorate inpochi anni in modo esponenziale: non sembra proprio

Via del Pratignone 38/4050041 Calenzano (FI)

tel. 0558836200 - fax 0558836222

http://www.kpgraphics.com

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vero che sia passato così poco tempo.Ma non avremmo potuto comunque raggiungere il

risultato voluto senza il supporto tecnico-commercia-le offerto dagli specialisti italiani di KPG”, continuaDe Carlo, “la sinergia tra Creo e Kodak PolychromeGraphics si è dimostrata vincente”. Ed è proprio la fi-ducia nello staff KPG che ha spinto la direzione dellaRotolito Lombarda a decidere la sostituzione del flus-so di lavoro scelto inizialmente con il workflow KPGOpenFlow, avvenuta nel febbraio 2002 dopo un’ap-profondita dimostrazione eseguita presso il CentroDemo KPG di Firenze.

I vantaggi del flusso KPG OpenFlow

Open Flow, semplice, pratico e veloce, a paginasingola, si è rivelato particolarmente adatto alla realtàdella Rotolito Lom-barda, che lavora su3 turni e produce nelsolo stabilimento diCernusco oltre 5000lastre al mese, neiformati 1990x1232mm e 1470x1276mm, la maggior par-te delle quali provie-ne dal flusso di lavo-ro CtP. I test compa-rativi eseguiti inter-namente dalla Roto-lito Lombarda han-no indicato cheOpenFlow produceil miglior risultatodal punto di vista della gestione generale della produ-zione a parità assoluta di condizioni. La logica diOpenFlow è diversa da quella degli altri sistemi, so-prattutto dal punto di vista della produzione delle la-stre. “Se il sistema CtP scrive una lastra di formato 64pagine in 6 minuti” spiega De Carlo, “la velocità delflusso di lavoro deve essere adeguata, per permettereche la potenzialità del CtP venga sfruttata al 100%,evitando che il sistema resti fermo in attesa di riceverela nuova lastra. OpenFlow risponde in pieno a questaesigenza, anche grazie al sistema di imposizione, la

scelta del quale è fondamentale per sfruttare al megliotutte le attrezzature. Abbiamo cambiato molti sistemidi imposizione negli ultimi anni, ma con OpenFlowriteniamo di avere finalmente raggiunto il nostro obiet-tivo”.

Sempre dai test comparativi eseguiti in azienda,De Carlo ha rilevato che la velocità di scrittura di 4lastre di quadricromia è superiore del 50% rispetto aprima. La velocità di produzione, importante soprat-tutto per i lavori di stampa per conto terzi, si applicaanche all’esecuzione delle cianografiche a colori. Lamodularità che caratterizza il KPG OpenFlow permettedi “costruire” la configurazione secondo le esigenzaspecifiche dell’utilizzatore. Rotolito Lombarda ha scel-to il modulo KPG RasterProof che, sempre secondoDe Carlo, permette di produrre le prove in modo di-retto, con meno passaggi di prima, stampando i quartini

a colori bianca e vol-ta su Ricoh AficioAP 3800 C e lecianografiche digrande formato suplotter HP 5000.KPG RasterProof èimpiegato anche perla creazione dei fileCIP3, che fornisco-no direttamente iparametri di inchio-strazione ai sistemidigitali di gestionedelle due roto offseta 64 pagine e di unadelle tre a 48 pagi-ne. “KPG Open-

Flow ci ha consentito di migliorare notevolmente lagestione generale dei lavori, anche di quelli volumi-nosi e urgenti che arrivano all’ultimo momento” diceancora De Carlo. E cita come esempio l’edizione spe-ciale di 48 pagine di una rivista uscita in occasionedella morte di Gianni Agnelli. ”Abbiamo ricevuto ilmateriale alle 5.30 della mattina. Le primecianografiche erano pronte dopo non più di mezz’orae le prime copie “staffetta” sono uscite alle 8.30. Sol-tanto tre ore dall’arrivo dei file alla messa in macchi-na: un bel risultato, non c’è che dire”.

Gli operatori della Rotolito Lombarda al lavoro sul sistema KPG

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Al “Corriere Mercantile”di Genova il sistema di

spedizione “AlphaLiner”di Müller Martini

Il “Corriere Mercantile”

Il “Corriere Mercantile” è il secondo giornale del-la città portuale ligure. E’ uno dei più antichi giornaliitaliani – fondato nel 1824 – e fino al 1976 è apparte-nuto alla famiglia di ar-matori genovesi Fassio.Dal 1977, con un cosid-detto ́ employee buyoutª,i giornalisti e i tipografihanno assunto il controllodella testata e hanno fondatouna cooperativa, ed ora quasi tuttii 35 giornalisti e i 30 poligrafici e ti-

pografi possiedono certificati azionari dell’azienda.Decisione, questa, che il direttore del “Corriere Mer-cantile”, Guido Ramos sottolinea con orgoglio comevincente anche in tempi difficili come questi.

Il secondo giornale genovese ha, durante la setti-mana, una tiratura di15mila copie, mentre afine settimana la tiraturaraggiunge le 30mila co-pie. La sede della redazio-

ne si trova in pieno centrocittà mentre il centro stampa è

situato alla periferia di Genova. Epoiché l’amministrazione comunale

del capoluogo ligure ha bisogno dell’area aziendaleper costruire un mercato di frutta e verdura, entro dueanni il giornale dovrà trovare una nuova sede per il

proprio centrostampa.

I problemi darisolvere

Per motivitecnici di pro-duzione legatial numero dellepagine a colorifino a poco tem-po fa il giornaleusciva in duefascicoli sepa-rati, che veniva-no esposti sin-golarmente neipunti vendita.Questo costrin-geva gli edico-lanti a doverriunire manual-mente i due fa-

MÜLLER MARTINI S.p.AViale Rimembranze 50

20099 Sesto San Giovanni (MI)

tel. 02 262371 - fax 02 2426851

Ora può inserire gli inserti di grande dimensione con la“AlphaLiner”: Aldo Di Carlo (a sinistra) del “CorriereMercantile”. A destra Samuele Trovati della Müller MartiniItalia.

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scicoli, e i lettori all’atto dell’acquisto dovevano ac-certarsi di prendere con loro il giornale completo, e,con il passare del tempo, la cooperativa si trovò co-stretta a pagare gli edicolanti per un lavoro supple-mentare.

Per di più alcuni inserti, come per esempio “Il Cal-cio dei Giovani” che pubblica esaurienti articoli sulcalcio giovanile di Geno-va e dintorni, hanno unformato maggiore rispet-to a quello del giornaleed altri, come ad esempiol’inserto “Gli affari”, chepubblica una gran quan-tità di piccoli annunci, unformato più piccolo.

La soluzione MüllerMartini

I tempi erano dunquematuri per un’inseritriceche riunisse rapidamentein un unico giornale i duefascicoli stampati separa-tamente e allegasse gli in-serti velocemente. Persvolgere queste operazio-

Foto in alto. La “AlphaLiner” è l’unica inseritrice in grado dilavorare anche inserti più grandi del giornale.Foto in basso. Di proprietà dei dipendenti fin dal 1977: il“Corriere Mercantile”.

ni la direzione della testa-ta genovese ha optato perun’inseritrice “Alpha-Liner” di Müller Martini.

“La ‘AlphaLiner’ è lamacchina ideale per le no-stre tirature. Grazie allesue dimensioni contenute,questa macchina si adattain modo ottimale al layoutdel nostro centro stampaed è di una grande sempli-cità d’uso. Per eseguire uncambio formato sono suf-ficienti circa 30 secondi”ha sottolineato Aldo DiCarlo, il direttore dellostabilimento del giornalegenovese principale arte-fice della scelta tecnologi-ca. Infatti “AlphaLiner” è

l’unica in grado di lavorare anche inserti con un for-mato maggiore rispetto a quello del giornale. Inoltrel’acquisto della nuova inseritrice Müller Martini ha ap-portato nuove opportunità di lavoro al centro stampacon editori di primaria importanza come “Il Sole 24ore”. E così oggi il “Corriere mercantile” riceve unvolume sempre maggiore di inserti, sia quelli prodotti

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dalla propria redazione, sia quelli prodotti da terzi.Alle ore 21.00 entra in funzione la rotativa Solna

con una velocità di 30mila copie/h. Dapprima vengo-no stampati gli inserti, quindi il primo e il secondofascicolo. La produzione dell’intero giornale vienecompletata verso le ore 1.00. Il caricamentodell’“AlphaLiner” avviene in modo manuale. In tal

modo il centro stampa può continuare a lavorare an-che offline con differenti velocità di produzione dellarotativa e dell’inseritrice.

Anche quando il secondo fascicolo è più volumi-noso del primo, è possibile mantenere una velocità di15 mila copie/h in quanto l’inserto viene prelevato al-ternativamente dai mettifogli 1 e 2.

L’inseritrice Alphaliner della Müller Martini

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Tera Digital Publishing S.p.A.

Via Gallarate, 200 - 20151 Milano - ItaliaTel. +39 02 38 09 871 Fax +39 02 00 81 19

e-mail [email protected]

Successi Tera inGuatemala: GN3 e Tarkal quotidiano Prensa Libre

Tera Digital Publishing segna un punto impor-tante nell’area Latino-Americana rafforzando ulte-riormente la sua posizione quale leader di mercatonella Regione con ben 43 installazioni Il più im-portante quotidiano nazionale guatemaltecoPrensa Libre ha scelto GN3 e Tark per isuoi sistemi editoriali.

Il distributore in esclusi-va dei prodotti Tera inAmerica Latina – JesusToledo, responsabile diGSI – ha annunciatoche l’editore del quoti-diano ha firmato un or-dine per 122 posti dilavoro da rendere ope-rativi nei prossimimesi.

E questa di PrensaLibre sarà la prima in-stallazione che prevede anche la recente integra-zione con il mondo Adobe InDesign/InCopy: 18 in-fatti dei 122 posti di lavoro complessivi sarannoinfatti dedicati alla produzione di inserti speciali eriviste. L’integrazione, sviluppata insieme allasoftware house olandese WoodWing, è stata pre-

sentata al mercato in occasione dello scorso IFRAExpo di Lipsia.

“E’ un risultato importante, sia per GSI, sia perTera” ha rimarcato Toledo. “La battaglia per con-

quistare la commessa di PrensaLibre è stata dura sin dall’inizio, main ultimo, la solida reputazione chesiamo riusciti a costruire nell’areacaraibica ci ha garantito il necessa-

rio vantaggio sulla con-correnza. Non vediamol’ora di cominciare le ope-razioni di installazione alquotidiano guatemal-teco”.

E Marco AntonioCurley, direttore tecnicodi Prensa Libre, ha cosìcommentato la scelta delsuo giornale. “Da sempre

la tecnologia ha rappresentato uno dei pilastri fon-damentali sui quali abbiamo costruito il nostro suc-cesso, attraverso i 54 anni di attività del nostro quo-tidiano. Siamo certi che scegliendo GN3 e Tark diTera consolideremo il nostro primato inGuatemala”.

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Creo Italia S.r.l.

Via Pisa 25020099 Sesto San Giovanni

Milano - ItalyTel: +39 02 262 59 77

Fax: +39 02 262 59 229

E’ in arrivo il flusso di lavoro Synapse® News-Manager, il nuovo workflow su PDF annunciato daCreo che fornirà una soluzione di prestampaautomatizzata e completa agli stampatori di quotidia-ni: un ulteriore passo nell’evoluzione dei flussi di ge-stione del lavoro Creo per i quo-tidiani Prinergy® e Prinergy®

Newsrun. Synapse NewsMana-ger consentirà agli stampatori– oltre 200 dei quali in tutto ilmondo hanno già installato eutilizzano con successo i siste-mi Creo – un incremento di automazioneed estenderà le soluzione aperte Creo allerealtà produttive più complesse. Con unflusso basato su PDF, gli stampatori di quo-tidiani possono infatti utilizzare un filestandard interno che è ottimizzato per unaproduzione efficiente, mantenendo la flessibilità cheserve per lemodi f ichedell’ultimominuto efornendo u-na stampa dialta qualità,indipenden-temente dal-la risoluzio-ne, su diffe-renti sistemiper provecolore e dif-ferenti tecnologie di macchine da stampa. Synapse®

NewsManager consentirà infatti agli operatori chedevono gestire l’invio in stampa ad un centro stampasingolo o a più centri stampa remoti, di lavorare inmodo più efficiente e tener traccia dei file dal piano

editoriale alla produzione delle lastre.La dimostrazione al pubblico di Synapse

NewsManager avverrà a Drupa 2004 nel Padiglione 4- Stand 10 e 11 ed includerà vari componenti softwareprecedentemente usati nel flusso IntelliNet®

NewsFlow, un prodotto conmarchio registrato di AgfaCorporation. Creo ha inoltrerecentemente acquisito da HiTInternet Technologies SpA diAffi (Verona), leader nello svi-luppo di soluzioni per l’indu-

stria editoriale, la tecnologia che sta allabase di questo sistema di flusso di lavoro.Synapse NewsManager, è dunque parte in-tegrante della soluzione Creo per i quoti-diani che include i CTP termiciTrendsetter® NEWS e la retinatura sto-

castica Staccato®. Chris Bender, newspaper workflowproduct ma-nager diCreo hac o m m e n -tato: “Sy-napse News-Manager faparte dellapotente fa-miglia distrumenti diautomazioneS y n a p s e .Creo sta svi-

luppando questo flusso di lavoro per migliorare il con-trollo dei processi e la qualità di produzione, oltre cheper ridurre i costi operativi per i reparti di prestampadei quotidiani, indipendentemente dalle loro dimen-sioni”.

Arriva Synapse NewsManager,il nuovo workflow Creoper l’automazione della

prestampa dei quotidiani

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A panel of international managers and experts will bring

case studies and business models from all over Europe,

including :

Michel Berney, Edipresse, Switzerland;

Tony Grabham, Westcountry Publications, Northcliffe

Newspapers Group, United Kingdom;

David Jones, Vio Worldwide, United Kingdom;

Luc Jonqueur, Ifra France;

Roar Larsen, Orkla Trykk A/S, Norway;

Daniel Linden, Dagens Nyheter, Stockholm, Sweden;

Siegmund Radtke, Mittelrhein Verlag, Germany;

Gunnar Springfeldt, Göteborg Posten, Gothenburg, Sweden;

representatives from ABB, PPI, MWM and other production

management suppliers.

Chairperson: André Maillet, La Nouvelle République du centre

Ouest France

Programme

4 December 10h30 – 12h45: Organisation and process

> In search of a new profitability: splitting industrial and pub-

lishing activities. Organisational chart and achievements.

> Re-inventing prepress workflows. New culture and new

organisation for a better productivity.

> Outsourcing : a dilemma or a real challenge for the

publishing industry. What have we learned, how did we go

about it, pros and cons.

4 December 14h15 – 18h00: Management

> Measuring for improving. Make the best use of your pro-

duction figures in an advanced benchmarking programme.

> Re engineering your production teams in the press,

maintenance and post-press areas.

> Monitoring the change on a long term project. Building a

new operational matrix and developing business with less

manpower

> Establishing quality management: 5 do’s and dont’s.

> Printing newspapers means industrial thinking. How to

manage on a European scale.

5 December 9h00 – 15h00: Workflows and tools

> Managing Digital Power. How the digital world erodes the

monopoly of traditional media.

> Fully integrated production management. Achieving higher

productivity and cost reduction.

> Trends in standards-heading towards convergence or

fragmentation? A look at JDF, XML

> Process-orientated workflow: how to reduce the gap

between theory and practice.

> Round table: process management – who owns the

process? Print or mailroom? Who is leading in process

control – press, mailroom or production control systems?

4 – 5 December 2003, Bercy Expo, Paris

Industrial organisation and modern-day productionAn Ifra International Conference

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