tapa sardar
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Le attività della Missione Archeologica Italiana Anna Filigenzi Austrian Academy of Sciences (III?‐IX secolo) Lo scavo sistematico, diretto da Maurizio Taddei, comincia nel 1967 e si interrompe alla fine degli anni Settanta con l’inizio delle vicende belliche. Ripreso nel 2003 sotto la direzione di Giovanni Verardi, è stato di nuovo sospeso a causa delle precarie condizioni di sicurezza nella provincia di GhazniTRANSCRIPT
Le attività della Missione Archeologica Italiana
Tapa Sardar
Anna FiligenziAustrian Academy of Sciences
Tapa Sardar, un grande sito buddhista (III?‐IX secolo)
Lo
scavo sistematico,
diretto da
Maurizio Taddei,
comincia nel
1967 e si interrompe
alla
fine
degli anni Settanta
con
l’inizio delle vicende belliche.
Ripreso nel
2003 sotto la
direzione di Giovanni
Verardi, è
stato di nuovo sospeso
a causa delle precarie condizioni di sicurezza nella provincia di Ghazni
Tapa Sardar il Grande Stupa al centro della Terrazza Superiore
sulla sommità spianata del colle
Tapa SardarLe aree di culto
Periodo Antico 1: nella tradizione gandharica
La transizione dal Periodo Antico 1 al Periodo Antico 2: le dorature
La transizione dal Periodo Antico 1 al Periodo Antico 2: le dorature
Il Periodo Antico 2: il gigantismo
Periodo Tardo: la grazia leggera dell’argilla
L’uso degli stampi e il ritocco a mano
I problemi dell’argilla cruda: interventi di restauro conservativo prima del distacco
Conservazione e restauro: il distacco dei
dipinti
Terrazza superiore: stupa e troni (ultima fase del Periodo Tardo: VII-VIII secolo)
La forma degli stupa: la pianta stellare e la base lotiforme
Gli stupa piccoli di Tapa Sardar riflettono forme architettoniche documentate altrove su scala
monumentaleQui lo stupa di Tholing, Tibet Occidentale
Le diverse forme dei troni dovevano riflettere i diversi caratteri e funzioni delle figure divine originariamente sedute su di essi e di cui restano solo
poche tracce
Confronti stilistici e iconografici Sculture in bronzo e su roccia dal Pakistan Nord-occidentale ci suggeriscono
un’idea di quelle perdute di Tapa sardar
Terrazza superiore: le cappelle sopravvissute (Periodo Tardo, VII-VIII secolo)
L’aspetto della Terrazza Superiore
nel Periodo Tardo
Cammino rituale all’interno e attorno alle cappelle Le cappelle erano originariamente decorate da rilievi e sculture a tutto tondo in argilla cruda policroma, e da pitture murali Sulla parete di fondo, grandi immagini di culto attorno alle quali si poteva compiere un cammino rituale, grazie a passaggi
voltati
Il confronto più stretto grotte e stupa-pilastri del Xinjiang
Altre analogie:
ShorchuqXinjiang
(da
Oldenburg, 1914)
Cappella 23Il Buddha
paré
h. m 3,70 ca.
Cappella 23: Durga Mahisamardini
Durga Mahisasuramardini (qui in una stampa popolare moderna) è la dea che
ristabilisce l’ordine cosmico uccidendo il
demone (asura) Mahisa nascosto nel corpo di un bufalo nero, simbolo del
caos
Durga: i
frammenti sopravvissuti
Durga di Tapa Sardarh. ricostruibile
non inferiore a m. 2,50
Durga di Gardez(h. 60 cm ca.)
Un possibile modelloper la ricostruzione ipotetica
del gruppo scultoreoi Tapa Sardar
Cappella 23 il regno buddhista?
Al Buddha “ingioiellato”il re dona il suo regno,con la promessa di
difenderlo dai nemici:
questo probabilmenteil significato delle insegne
regali indossatedal Buddha e
dell’immagine di Durga.
L’ipotesi è suggerita
dall’esistenza,documentata
dalle fonti
letterarie,
di cerimonie
con
questo significato,
effettivamente officiate da
”re buddhisti”
Cappella 63: il colossale Mahaparinirvana
Mahaparirvana colossali: Ajina Tepa
Le aree di culto minori Terrazza inferiore, lato nord-ovest del colle
Stupa a corpo ottagonale,mura di città in miniatura, purnagatha e iscrizione (mantra?) in brahmi incisi sul pavimento (IV-VI secolo)Un complesso significato cosmologico e soteriologico
Altare del fuoco a forma stellare in un ambiente periferico dell’area sacra:
un atro elemento di difficile interpretazione
Il
linguaggio“non‐buddhista”della ceramica di Tapa Sardar