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Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di FRATERNITÀ 2011 Diocesi di Trento e Bolzano - Bressanone

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Page 1: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

Sussidio per la Preghiera in FamigliaQUARESIMA di FRATERNITÀ 2011

Diocesi di Trento eBolzano - Bressanone

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Spezzare pane per tutti i popoli

“C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci;ma che cos’è questo per tanta gente?” (Gv 6,9). Nella domandadi Andrea si nasconde anche la nostra: “ Che cosa posso faredavanti ai problemi del mondo?”. Forse oggi più di ieri è fortela tentazione di chiudersi nel proprio confine, paralizzati datante sfide che non riusciamo a comprendere e a gestire.

La natura dell’uomo però non è cambiata rispetto a 2000anni fa, perché uguale è il suo cuore come il desiderio di vitache lo anima. Anche al tempo di Gesù le folle chiedevano pane,ma ancora più grande era il bisogno di stima, di affetto, diperdono, di accoglienza. Per questo il Signore non risolve lasituazione creando dal nulla il cibo, ma libera un gesto digratuità e di condivisione e vuole che ci siano relazioni verenella famiglia di Dio.

Noi riconosciamo nei nostri missionari i nomi di coloroche stanno continuando a moltiplicare nel silenzio il panedell’amicizia e dell’attenzione. Auguriamo ora a voi che utiliz-zerete il calendario di Quaresima di poter sostenere questagrande catena di dono gratuito e di diventare voi stessi, graziealla preghiera e ad uno stile di vita sempre più cristiano, panespezzato per tutti i popoli.

+ Luigi Bressan + Karl GolserArcivescovo di Trento Vescovo di Bolzano-Bressanone

Page 3: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

Caratteristiche del sussidio

Anche quest’anno il Centro Missionario offre un sussidio diriflessione e preghiera per il cammino quaresimale sul tema“Spezzare pane per tutti i popoli”, preparato in collaborazionecon alcune realtà pastorali della nostra Diocesi (Ufficio Cate-chistico, Pastorale Sociale e del Lavoro, Caritas, Centro Famigliae Pastorale Giovanile).

Per ogni giorno sono proposti:- un’invocazione iniziale per introdurre la preghiera- un richiamo alla Parola di Dio proposta nella liturgia- uno spunto per cogliere l’appello del Signore a diventare

anche noi persone che sanno spezzare con gli altri il panedella vita, del martirio, dell’amicizia, del perdono e dellasperanza.

- una domanda o una provocazione per concretizzare ognigiorno la Parola

- una breve preghiera e un Padre nostro conclusivo

Nelle domeniche viene riportata la preghiera di un testimoneche approfondisce il Vangelo del giorno e la proposta di unimpegno settimanale per concretizzare lo spezzare il Pane.

Un grazie agli amici che hanno collaborato nelle riflessioni e aPaolo Rasera per i disegni.

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Il pane del digiunoMERCOLEDÌ DELLE CENERI 9 marzo

In ascolto della Parola

Invocazione

Riflessione

Digiuno per me o per gli altri? Il filosofo russo Berdjaev scrive:“Il pane per me è un problema materiale, il pane per gli altri

è un problema spirituale”: come e perchè?

Padre nostro

Fammi conoscere, Signore le tue vie, insegnami i tuoi sentieri.

E quando digiunate, non assumete aria melanconicacome gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per farvedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico:hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece,quando digiuni, profumati la testa e lavati il voltoperché la gente non veda che tu digiuni, ma solo ilPadre tuo che è nel segreto…

Mt 6, 1-6. 16-18

Arriva il Pane per amor di Dio e suor Anna Maria Gretter scrive: “Sono rimastasorpresa per l’offerta ricevuta. Sarà difficile scegliere le famiglie più bisognose,perché sono troppe, ma sceglierò quelle dove ci sono bambini malati e senzapapà. Quanta miseria materiale e spirituale! Il nostro compito è quello divisitare le famiglie tentando di manifestare spirito fraterno e presentando Diocome Padre amoroso”.

O Signore, sostienici nel cammino quaresimale, santifica il nostro digiuno erendilo efficace per la guarigione del nostro spirito. Amen.

Page 5: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

Il pane da condivideregiovedì 10 marzo

In ascolto della Parola

Invocazione

Riflessione

Quando il sacrificio di sè diventa utile?

Padre nostro

Fammi conoscere, Signore le tue vie, insegnami i tuoi sentieri.

Ci scrive Silvia Valduga, missionaria laica in Nicaragua: “Mentre sto ancorafacendo questa esperienza di missione, vengo assalita ogni tanto da unsentimento doloroso e difficile di “non appartenenza”. Mi spiego meglio: dopotanto tempo a Waslala, sento di non appartenere più completamente al mioluogo di origine e non sono mai riuscita ad appartenere completamente alluogo di missione dove sto vivendo. Mi sento come una terra di mezzo, cercandosempre di mantenermi in equilibrio. Questa esperienza un po’ strana mi haportato a costruire ponti e alla fine ad essere io stessa ponte, per unire duepunti, per facilitare un incontro.”

O Signore, disponi i nostri cuori all’ascolto della tua parola, perché in questotempo che Tu ci offri si compia in noi la vera conversione. Amen.

“Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi sestesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua.Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chiperderà la propria vita per me, la salverà”.

Lc 9, 22-25

Page 6: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

Il pane condiviso convertevenerdì 11 marzo

In ascolto della Parola

Invocazione

Riflessione

Cosa significa per noi attualizzare le parole di Dio ispirate a Isaia?E’ necessario fare questo anche da noi?

Padre nostro

Fammi conoscere, Signore le tue vie, insegnami i tuoi sentieri.

“E’ questo il digiuno che io voglio: sciogliere lecatene inique, togliere i legami del giogo, rimandareliberi gli oppressi e spezzare ogni giogo. Consiste neldividere il pane con l’affamato, introdurre in casa imiseri, senza tetto, nel vestire chi è nudo, nondistogliere gli occhi dalla tua gente”.

Is 58, 1-9

Quello che ci scrive suor Corona Nicoluzzi non sono parole, ma autenticatestimonianza di vita. A 90 anni è lì in Kenia: “Attualmente sono sul campo diapostolato tra la gente di ogni tribù e religione. Per me sono tutti figli di Dio.Nelle mie visite alle baraccopoli ci sono pure piccoli musulmani con i qualidialogo e assieme prego il Padre Nostro nella lingua del nord del Kenia…I rifugiati sono sotto le tende e tante persone del nord muoiono di fame. Lavita non è facile pure per noi cristiani e missionari: siamo presi di mira perchélottiamo per la vita.”

Preghiera: o Dio, l’incontro con la tua parola e con i poveri ci renda coraggiosioperatori di pace e di giustizia. Amen.

Page 7: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

Con il pane condiviso si fa festasabato 12 marzo

In ascolto della Parola

Invocazione

Riflessione

Levi non si aspettava la chiamata: succederà anche per noi?Chi continuerà l’opera dei nostri missionari ormai anziani?

Padre nostro

Fammi conoscere, Signore le tue vie, insegnami i tuoi sentieri.

In quel tempo Gesù vide un pubblicano di nome Leviseduto al banco delle imposte, e gli disse: “Seguimi”.Egli lasciando tutto lo seguì. Levi gli preparò ungrande banchetto nella sua casa. C’era folla dipubblicani e d’altra gente seduta con loro a tavola….Gesù disse: “Non sono i sani che hanno bisogno delmedico, ma i malati; io non sono venuto a chiamarei giusti, ma i peccatori a convertirsi”.

Lc 5, 27-32

Come nella casa di Levi, anche nella chiesa africana si fa festa. Ce lo fa capirepadre Vito Dominici, missionario in Kenya: “E’ con animo immensamente gratoche Le scrivo queste due righe per ringraziarLa dell’offerta che ha mandatoper continuare i lavori della chiesa. Mi rendo sempre più conto che quandoaiuti gli africani a realizzare progetti che stanno loro a cuore, come la lorochiesa, allora si muovono in blocco e si coinvolgono con tutti i mezzi possibili.Sono riconoscenti, lavorano benissimo, in fretta: vogliono vedere finita e bellala loro chiesa: sarà pronta per dicembre”.

Eccomi, Signore, chiama me!

Page 8: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

Trasformare le pietre in panePRIMA DOMENICA DI QUARESIMA 13 marzo

Il Vangelo di oggi è Matteo 4, 1-11

Padre nostro

Pane per amor di Dio diventaciò che mettiamo da parte per i poveri rinunciando a capricci e voglie di diverso.

Chi è tutto proteso a conquistaree conservare, perde.Chi dona a Dio, conquista.

Figlio di Diosignifica mettersi nelle mani di Dio,fare la volontà di Dio e non la propria,deporre nella mano di Diotutte le preoccupazioni e le speranze,non stare più in pena per il proprioavvenire.Qui è il fondamento della libertàe della gioia dei figli di Dio

Edith Stein, Pensieri, 84-85.

Page 9: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

Buoni amministratori della vita, dono di Diolunedì 14 marzo

In ascolto della Parola

Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra:“Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità ilregno preparato per voi fin dalla creazione del mondo,perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, hoavuto sete e mi avete dato da bere; ero straniero e miavete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avetevisitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.

Mt 25, 31-36

Invocazione

Riflessione

So essere amministratore saggio dei doni che ho ricevuto da Dio,procurando che siano di utilità anche a quanti sono attorno a me?

Padre Nostro

Tu sei buono, Signore, e fonte della vita.Rendici docili alla tua Parola.

Tre sono le situazioni che rappresentano l’indigenza che colpisce i bisogniprimari e i diritti essenziali: la vita, l’inserimento nella società, la libertà; quinel Vangelo sono declinati come l’avere fame, sete, essere straniero, nudo,malato, carcerato…La ripetizione martellante delle situazioni di povertà sottolinea l’esigenza chequeste persone siano amate concretamente, oggi. Ogni uomo sarà giudicatosull’aver fatto o non aver fatto ciò di cui aveva bisogno il fratello che gli eraaccanto. Nell’ora del giudizio si rivela il tesoro nascosto delle relazioniinterpersonali tessute con gli indigenti o la colpa per aver rifiutato questerelazioni.

Convertici a Te, o Padre, nostra salvezza, e formaci alla scuola della tua sapienza,perché l’impegno quaresimale lasci una traccia profonda nella nostra vita.Amen.

Page 10: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

In ascolto della Parola

Invocazione

Riflessione

Come e quando mi accosto, personalmente, alla Parola di Dio?Come la accolgo?

Volgi il tuo sguardo, Padre misericordioso, a questa tua famiglia, e fa’ chesuperando ogni forma di egoismo risplenda ai tuoi occhi per il desiderio di Te.Amen.

Padre nostro

La Parola, fonte che disseta la vitamartedì 15 marzo

Tu sei buono, Signore, e fonte della vita.Rendici docili alla tua Parola.

Così dice il Signore: “Come la pioggia e la nevescendono dal cielo e non vi ritornano senza avereirrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germo-gliare, perché dia il seme a chi semina e il pane a chimangia, così sarà della mia parola uscita dalla miabocca: non ritornerà a me senza effetto, senza avereoperato ciò che desidero e senza aver compiuto ciòper cui l’ho mandata”. Is 55, 10-11

Per il suo compleanno, una principessa ricevette dal fidanzato un pesantepacchetto dall’insolita forma tondeggiante. Impaziente per la curiosità, lo aprìe trovò... una palla di cannone. Delusa e furiosa, scagliò a terra il nero proiettiledi bronzo. Cadendo, l’involucro esteriore della palla si aprì e apparve una pallapiù piccola d’argento. La principessa la raccolse subito. Rigirandola fra le mani,fece una leggera pressione sulla sua superficie. La sfera d’argento si aprì a suavolta e apparve un astuccio d’oro. Questa volta la principessa aprì l’astucciocon estrema facilità. All’interno vi trovò un magnifico anello con due sempliciparole: ti amo. Molta gente pensa: la Bibbia è troppo difficile. Ma chi fa lo sforzodi rompere il primo “involucro”, con attenzione e preghiera, scopre nuove esorprendenti bellezze. E soprattutto verrà presto colpito dalla chiarezza delmessaggio divino inciso nella Bibbia: Dio ti ama.

Page 11: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

Rinascere a vita nuovamercoledì 16 marzo

In ascolto della Parola

Invocazione

Riflessione

Sono capace di chiedere perdono a Dio e ai miei fratell?Sono capace di offrire a mia volta il perdono?

O Dio, che sempre nutri come pastore il popolo cristiano con la tua parolae i tuoi sacramenti, per questi doni della tua bontà, guidaci alla vita eterna.Amen.

Padre nostro

Tu sei buono, Signore, e fonte della vita.Rendici docili alla tua Parola.

Alcuni commenti rabbinici affermano che Dio, al momento della creazione, stachiacchierando con gli angeli chiedendo loro se valga la pena di creare l’umanità.Ma gli angeli lo avrebbero sconsigliato per il rischio grande che l’uomo nonsia conforme alle aspettative di Dio. Qual è la risposta di Dio agli angeli? “Sì,lo facciamo; io l’ho creato e io lo perdonerò”. Dio mette già in preventivo ilperdono, e questo è bellissimo. Il perdono viene prima del peccato, perché èdifficile perdonare quando si verifica l’errore. Così è nella nostra vita. Se nonmettiamo in preventivo di perdonare le persone, quando arriva il momentonon ci riusciamo. Si deve in qualche modo vivere l’amore come una realtàperdonante già da sempre, prima ancora dello sbaglio.

Vivian Dario; Dio disse…

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;nella tua grande misericordiacancella la mia iniquità.Lavami tutto dalla mia colpa,dal mio peccato rendimi puro.Crea in me, o Dio, un cuore puro,rinnova in me uno spirito saldo.Non scacciarmi dalla tua presenzae non privarmi del tuo santo spirito. Sal 50

Page 12: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

La vita, trasparenza di Diogiovedì 17 marzo

In ascolto della Parola

Invocazione

Riflessione

Cosa attendo per me? Cosa sono disposto a dare?

Ispiraci, o Padre, pensieri e propositi santi, e donaci il coraggio di attuarli, epoiché non possiamo esistere senza di Te, fa’ che viviamo secondo al tua volontà.Amen.

Padre nostro

Tu sei buono, Signore, e fonte della vita.Rendici docili alla tua Parola.

Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cosebuone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro cheè nei cieli darà cose buone a quelli che gliele doman-dano!Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi,anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed iProfeti. Mt 7, 7-12

Uno scolaro domandò a Rabbi Shmelke: “Ci è comandato di amare il nostroprossimo come noi stessi. Come posso farlo se egli mi ha fatto un torto?”.Il Rabbi rispose: “ Devi comprendere queste parole nel loro giusto significato,che è: ama il prossimo tuo come qualcosa che tu stesso sei. Tutte le anime infattisono una cosa sola; e ognuno è una scintilla dell’anima originale, che è insitain tutte le anime allo stesso modo come la tua anima è compenetrata in tuttele tue membra. Può accadere che la tua mano si sbaglia e ti colpisce. Maprenderai tu forse allora un bastone e la castigherai per la sua mancanza dicomprensione, accrescendo così il tuo dolore? Lo stesso si applica al tuoprossimo, che con te forma un’ anima sola…”.

M. Buber; Racconti chassidici

Page 13: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

La carità, forza della vitavenerdì 18 marzo

In ascolto della Parola

Invocazione

Riflessione

Cosa significa per me “essere” carità?

Concedi, Signore, alla tua Chiesa di prepararsi interiormente alla celebrazionedella Pasqua, perchè il comune impegno nella mortificazione corporale portia tutti noi un vero rinnovamento dello spirito. Amen.

Padre nostro

Tu sei buono, Signore, e fonte della vita.Rendici docili alla tua Parola.

Se dunque presenti la tua offerta sull’altare e lì ti ricordiche tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì iltuo dono davanti all’altare e và prima a riconciliarti conil tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre seiper via con lui, perché l’avversario non ti consegni algiudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato inprigione. In verità ti dico: non uscirai di là finché tu nonabbia pagato fino all’ultimo spicciolo! Mt 5, 20-26

Chi fa vera penitenza si getta interamente ed esclusivamente nelle mani di Dio.Non la fa a cuor leggero, non con astio, e sicuramente non con il propositodi ottenere qualche vantaggio per sé. Inoltre, non deve trattarsi di una guerraspietata a se stessi, quasi non si fosse legati da alcun sentimento di misericordia.La vera penitenza presuppone una fede viva nella non violenza e nella Verità.Ovviamente non c’è in essa spazio alcuno per l’orgoglio.

Gandhi; L’arte di vivere

Page 14: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

La vita donataSAN GIUSEPPE - sabato 19 marzo

In ascolto della Parola

Invocazione

Riflessione

Da quanto tempo non mi fermoa contemplarela croce del Signore, vero Libro della vita?

Padre nostro

Tu sei buono, Signore, e fonte della vita.Rendici docili alla tua Parola.

Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo eodierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostrinemici e pregate per i vostri persecutori, perché siatefigli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo solesopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra igiusti e sopra gli ingiusti. Infatti se amate quelli chevi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anchei pubblicani? Siate voi dunque perfetti come è perfettoil Padre vostro celeste”. Mt 5, 43-48

O Dio, Padre di eterna misericordia, fa’ che si convertano a Te i nostri cuori,perché nella ricerca dell’unico bene necessario e nelle opere di carità fraternasiamo sempre consacrati alla tua lode. Amen.

Andrea sta ascoltando con grande attenzione il racconto della guarigione delparalitico quando, improvvisamente, dice: “Gesù era il mago più bravo di tutti!”.No, spiega la catechista, Gesù non è un mago. I maghi fanno spettacolo perguadagnare soldi ed esercitare potere. Gesù è venuto per aiutare e serviregli uomini. A tutti portò l’amore, fino a dare la sua vita.Alcuni, al momento della crocifissione, lo presero in giro dicendo: “Ha aiutatogli altri, ma non sa aiutare se stesso! Perché con un po’ di magia non fa sparirela croce, se veramente è il Figlio di Dio?”. Gesù è il Figlio di Dio, ma non è unmago. Egli ha percorso il difficile cammino degli uomini. E li ha amati fino allafine, perdonandoli anche sulla croce. Perdonare: anche questo è un miracolo.

Osterwalder; Raccontami una storia che parla di Dio

Page 15: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

Non vergognarti di dare testimonianzaSECONDA DOMENICA DI QUARESIMA 20 marzo

Il Vangelo di oggi è Matteo 17, 1-9

Padre nostro

Io so, mio Dio,che la tua giustizia è il principio stessodella differenza radicale tra bene e malee la tua ferma custodia èa protezione e riscattodi ogni amore ferito,di ogni debolezza sopraffatta.Il tuo tempo, Signore,è il tempo in cuila differenza del bene e del male,del santo e del laido,del bello e dell’orribile,si afferma a favore dell’uomo.Ogni tempo esercitato nella suanegazioneè invece estraneo alla tua giustizia.Non riesco a vedere un tempo più perdutodi quello che impiego a resistereal tuo Vangelo.I segni della sua Verità sono semplici,trasparenti, alla portata di tutti.Nessuno è escluso:per quanto ferita, sbagliatamarginale possa apparirela sua vita ai suoi stessi occhi.

C.M.Martini; Incontro al Signore Risorto

Pane per amor di Dio diventaciò che mettiamo da parte per i poveri preferendo ancora i nostri capi divestiario usati, senza acquistarne altri di nuovi

Page 16: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

Che si veda il nostro amore!lunedì 21 marzo

In ascolto della Parola

Io so, Padre, che il mio tempo è prezioso ai tuoi occhi, perché ti sono figlio!Un figlio voluto con amore, un figlio con ogni cura seguito, un figlio cercatoin ogni abbandono, un figlio generosamente consegnato alla libertà e allaresponsabilità che lo rendono uomo e donna.

Invocazione

Riflessione

Ascolto e testimonio la parola e i comandamenti del Signore?

Padre nostro

Siate misericordiosi, come il Padre vostro è miseri-cordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; noncondannate e non sarete condannati; perdonate esarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misurabuona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nelgrembo, perché con la misura con la quale misurate,sarà misurato a voi in cambio. Lc 6, 36-38

Alziamo il termometro della nostra reciproca carità. Che anche un semplicenostro sorriso, o un gesto, o un atto d’amore, o una parola, o un consiglio, oun apprezzamento, o una correzione a suo tempo, rivolti ai fratelli, rivelino lanostra prontezza a morire per loro. Che si veda il nostro amore, non certoper vanità, ma per garantirci l’arma potente della testimonianza. Spesso anchenoi, come i primi cristiani, siamo in un mondo senza Dio, scristianizzato.Dobbiamo, dunque, testimoniare Gesù e lo possiamo fare nel migliore dei modicon il nostro reciproco amore.

Chiara Lubich; L’arte di amare

Signore, in questo tempo che mi è dato cerco di capire quale testimonianzadare con la mia vita come persona di speranza che crede nel futuro, perchécredo in Te. Illuminami perché comprenda ogni giorno e in ogni occasione qualeè l’azione, o la parola che più edifica l’ambiente che vivo e la persona che mista accanto, perché il futuro per tutti sia buono, come Tu lo vuoi. Amen

Page 17: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

Cessate di fare il male, cercate la giustiziamartedì 22 marzo

In ascolto della Parola

Io so, Padre, che il mio tempo è prezioso ai tuoi occhi, perché ti sono figlio!Un figlio voluto con amore, un figlio con ogni cura seguito, un figlio cercatoin ogni abbandono, un figlio generosamente consegnato alla libertà e allaresponsabilità che lo rendono uomo e donna.

Invocazione

Riflessione

Da che parte sto?Mi interesso del malessere di chi mi sta accanto?

Padre nostro

Come il sonno della ragione, anche l’indifferenza produce mostri. Non soloperché chiude gli occhi e il cuore all’ascolto e alla conoscenza dell’altro, dei suoibisogni, della sua unicità; ma soprattutto perché rinuncia a perseguire ecostruire la giustizia. “Non mi riguarda”; quante volte lo abbiamo sentitoripetere in questi anni. Intanto le mafie uccidevano e prosperavano, intanto lapolitica e le istituzioni diventavano terra di conquista di interessi particolari,di feudi privati, attraverso l’esercizio dei poteri arroganti e occulti, la distri-buzione di privilegi, i diritti ridotti a favori, i voti trasformati in merce di scambio,la corruzione elevata a sistema, l’illegalità diffusa.

don Luigi Ciotti; Noi non taceremo

Padre credo nella speranza che allontana da me l’angoscia o la voglia dirimandare sempre. Credo nella speranza, perché mi dà certezza che ogni gesto,ogni silenzio, ogni sguardo, ogni tenerezza verso il prossimo o i poveri daràil suo frutto. Non sono i grandi temporali a rendere fertile il terreno, ma lepiccole gocce che, una dopo l’altra, perforano la roccia.

Lavatevi, purificatevi, allontanate dai miei occhi il maledelle vostre azioni. Cessate di fare il male, imparatea fare il bene, cercate la giustizia, soccorrete l’oppres-so, rendete giustizia all’orfano, difendete la causa dellavedova. Is 1, 10. 16-20

Page 18: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

Tra di voi non sarà cosìmercoledì 23 marzo

In ascolto della Parola

Invocazione

Riflessione

Qual è il modo migliore per dare testimonianza della mia fede,nella mia giornata di oggi?

Padre nostro

Io so, Padre, che il mio tempo è prezioso ai tuoi occhi, perché ti sono figlio!Un figlio voluto con amore, un figlio con ogni cura seguito, un figlio cercatoin ogni abbandono, un figlio generosamente consegnato alla libertà e allaresponsabilità che lo rendono uomo e donna.

Ma Gesù li chiamò a sé e disse: “Voi sapete che igovernanti delle nazioni dominano su di esse e i capile opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuolediventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chivuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo.Come il figlio dell’uomo, che non è venuto per farsiservire, ma per servire e dare la propria vita inriscatto per molti”. Mt 20, 17-28

Per amare, il cristiano deve fare come Dio: non attendersi di essere amato, maamare “per primo”. E poiché non può fare questo verso Dio, perché Dio amasempre per primo, il cristiano lo attua con il prossimo.San Giovanni, dopo aver detto che Dio ci ha amati, non conclude – comesarebbe stato più logico – che, se Dio ci ha amati, noi dobbiamo amarlo incontraccambio, ma dice: “Carissimi, se Dio ci ha amato, anche noi dobbiamoamarci gli uni gli altri” (1 Gv 4, 10).

Chiara Lubich; L’arte di amare

Signore aiutami a portare il tuo amore in tutti i luoghi. Sono incline a cercarenuovi modi d’azione , mezzi adatti alla scienza e alle tecniche moderne, comeradio, televisione, stampa, internet… Dimentico così, il modo d’azione piùefficace, più notevole tra tutti…l’amore: lo stesso che mi hai indicato Tu conle tue parole e la tua vita.

Page 19: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

Come un albero piantatolungo un corso d’acqua

GIORNATA DEI MISSIONARI MARTIRI - giovedì 24 marzo

In ascolto della Parola

Invocazione

Riflessione

Siamo pronti a incamminarci per le vie delle nostre città ad annun-ciare il Vangelo di misericordia, amore e vicinanza a chi soffre?

Padre nostro

Io so, Padre, che il mio tempo è prezioso ai tuoi occhi, perché ti sono figlio!Un figlio voluto con amore, un figlio con ogni cura seguito, un figlio cercatoin ogni abbandono, un figlio generosamente consegnato alla libertà e allaresponsabilità che lo rendono uomo e donna.

Ecco che, ucciso, potrò, se piace a Dio, immergere il mio sguardo in quello delPadre, per contemplare con lui i suoi figli dell’Islam come lui li vede, totalmenteilluminati dalla gloria di Cristo, frutti della sua passione, investiti del dono delloSpirito, la cui gioia segreta sarà sempre lo stabilire la comunione e il ristabilirela somiglianza, giocando con le differenze.

Frère Christian, priore di Notre-Dame de l’Atlas a Tibhirine,in Algeria, ucciso nel 1996.

Signore, ti ascolto ripetermi: “Ama il prossimo tuo come te stesso!”. Capiscociò che esigi da me, Signore. Dare in elemosina qualche spicciolo o soccorrerele vittime delle inondazioni e dei terremoti, donando abiti usati o fuori moda,non basta. Devo amare i miei fratelli proprio come la mia mano destra curala sinistra quando soffre.

Maledetto l’uomo che confida nell’uomo, e pone nellacarne il suo sostegno, allontanando il suo cuore dalSignore... Benedetto l’uomo che confida nel Signoree il Signore è la sua fiducia. È come un albero piantatolungo un corso d’acqua: non teme quando viene ilcaldo, le sue foglie rimangono verdi, nell’anno dellasiccità non si dà pena, non smette di produrre frutti.

Ger 17, 5-10

Page 20: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

Nulla è impossibileANNUNCIAZIONE venerdì 25 marzo

In ascolto della Parola

Io so, Padre, che il mio tempo è prezioso ai tuoi occhi, perché ti sono figlio!Un figlio voluto con amore, un figlio con ogni cura seguito, un figlio cercato inogni abbandono, un figlio generosamente consegnato alla libertà e alla respon-sabilità che lo rendono uomo e donna.

Invocazione

Riflessione

So perseverare nell’attesa, con qualche sacrificio,mettendoci del mio?

Padre nostro

Santa Maria, donna del pane, tu che hai vissuto la sofferenza di quanti lottanoper sopravvivere, svelaci il senso dell’allucinante aritmetica della miseria, conla quale i popoli del Sud un giorno ci presenteranno il conto davanti al tribunaledi Dio. Abbi misericordia dei milioni di esseri umani decimati dalla fame. Rendicisensibili alla provocazione del loro grido. Non risparmiarci le inquietudinidinanzi alle scene di bambini che la morte coglie tragicamente attaccati ad aridiseni materni. E ogni pezzo di pane che ci sopravanza metta in crisi la nostrafiducia sull’attuale ordinamento economico, che sembra garantire solo leragioni dei più forti.

don Tonino Bello; Maria, donna del pane

Padre, dammi la grazia di capire che anche piccoli gesti possono diventare paneper chi ha fame e sorgente per chi ha sete di giustizia. Il tuo Spirito radichiqueste certezze dentro di me, e io comprenda la quotidianità della speranza:i grandi gesti sono il frutto della costanza dei piccoli gesti giorno dopo giorno.

Le rispose l’angelo: “Lo Spirito Santo scenderà su dite e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la suaombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e saràchiamato Figlio di Dio... Allora Maria disse: “Ecco laserva del Signore: avvenga per me secondo la tuaparola”. E l’angelo si allontanò da lei.

Lc 1, 26-38

Page 21: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

Specchi del Suo amoresabato 26 marzo

In ascolto della Parola

Io so, Padre, che il mio tempo è prezioso ai tuoi occhi, perché ti sono figlio!Un figlio voluto con amore, un figlio con ogni cura seguito, un figlio cercatoin ogni abbandono, un figlio generosamente consegnato alla libertà e allaresponsabilità che lo rendono uomo e donna.

Invocazione

Riflessione

Padre nostro

Quale Dio è come te, che toglie l’iniquità e perdonail peccato al resto della sua eredità? Egli non serbaper sempre la sua ira, ma si compiace di manifestareil suo amore. Egli tornerà ad avere pietà di noi,calpesterà le nostre colpe. Tu getterai in fondo almare tutti i nostri peccati. Conserverai a Giacobbela tua fedeltà, ad Abramo il tuo amore, come haigiurato ai nostri padri fin dai tempi antichi.

Mi 7, 14-15. 18-20

Conosci la parola di uno dei primi testimoni di Cristo: “Se il nostro cuore cicondannasse, Dio è più grande del nostro cuore” (1Gv 3,20). Gesù Cristo nonti invita al ripiegamento su di te, ma ad un umile pentimento del cuore. E checosa significa? E’ quello slancio di fiducia grazie al quale getti su di Lui i tuoisbagli. Ed eccoti sgombro, liberato per vivere con intensità il momentopresente, mai scoraggiato perché sempre perdonato. Il Cristo ti offre la suacompassione nel sacramento della riconciliazione. E ti renderai conto che,anche se sottomesso alla prova, la tua vita è intessuta dai fili del suo perdono.

Frere Roger; Amore di ogni amore

Signore Gesù, sei venuto per mostrarci l’amore misericordioso del Padre tuo.Fa’ conoscere ai tuoi tale amore col loro cuore e con la loro anima. Vieni erivelaci la tua presenza nel nostro essere più intimo. Signore aiutami a fare diTe il centro della mia vita, ad unire la mia vita alla tua e diventare uno specchiodel tuo Amore. Amen.

Sento il bisogno di accostarmi al sacramento della riconciliazionefacendo spazio alla misericordia e alla grazia del Signore?

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L’amico è...TERZA DOMENICA DI QUARESIMA 27 marzo

Il Vangelo di oggi è Giovanni 4, 5-42

Padre nostro

A te, Signore, amante della vita,amico dell’uomo,innalzo la mia preghiera per l’amicoche mi hai fatto incontrare sul camminodel mondo.Aiuta la nostra amiciziaaffinché non divenga chiusura;dalle il respiro della vera libertà,la forza di resistere nelle difficoltà,il coraggio di andare oltreil desiderio dell’egoismo,la volontà di giungereal sommo dell’amore: perdonare.Fa’ che le nostre manisiano protese in un gesto di pace.Fa’ che le nostre parolesiano dolci ma anche forti.Fa’ che il nostro sorriso,come le nostre lacrime,non siano una maschera,ma esprimano la profondità e la veritàdei sentimenti più sinceri e autentici.

don Tonino Bello

Pane per Amor di Dio diventaciò che risparmiamo rinunciando a uscite, svaghi, telefonate lunghe, uso dellamacchina.

Page 23: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

Occhi nuovilunedì 28 marzo

In ascolto della Parola

Invocazione

Riflessione

Riusciamo ancora a meravigliarci delle relazioni e degli incontri che ci capitano nella vita?

Signore, Tu ci chiami ad amarci gli uni gli altri come Tu ci ami. L’amicizia, contutti i suoi conflitti e le sue tensioni, è un dono, ricevuto nella fede e nella fiducia,come segno del tuo amore. Accogliendola, accogliamo il tuo amore. Aiutaci anon fermaci alle apparenze e facci cogliere la profondità di chi ci sta accanto.Amen.

Padre nostro

“Ecco quanto è bello e quanto è soave che i fratelli dimorino insieme!”(Salmo 133)

In quel tempo, giunto Gesù a Nazaret, disse al popoloradunato nella sinagoga: “In verità io vi dico: nessunprofeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in veritàio vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempodi Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesie ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma anessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedovaa Sarepta di Sidone”. Lc 4, 24-30

Le nostre relazioni conoscono momenti di difficoltà dovuti a qualche perdononon dato o non accettato, oppure a qualche giudizio di troppo. Persone,situazioni… caratterizzate da un blocco che impedisce a noi o ad altri dicamminare, di proseguire, di vivere. A volte è difficile dare attenzione allepersone che ci stanno accanto: la consuetudine, la conoscenza del carattere edella personalità, la vicinanza quotidiana, tendono a logorare gli affetti quoti-diani.Come accadde ai nazaretani, anche noi, ci fermiamo all’apparenza, in superficie,supponendo in partenza di conoscere già. Così facendo però non diamo aglialtri la possibilità di trasformare la nostra vita e di vivere pienamente la loroumanità. Coraggio, allora, proviamo a rinnovare le nostre relazioni, in famiglia,a scuola, sul lavoro, con gli amici!

Page 24: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

Con ago e filomartedì 29 marzo

In ascolto della Parola

Invocazione

Riflessione

Sappiamo guardare con sguardo benevolo gli errorie le fragilità degli altri?

Dio d’infinita tenerezza, fai di noi un segno del tuo amore per i nostri amici.I loro errori non siano parole impresse sulla roccia del rancore, ma tracce lieviscritte sulla sabbia e portate via dal vento del perdono e della riconciliazione.Amen.

Padre nostro

“Ecco quanto è bello e quanto è soave che i fratelli dimorino insieme!”(Salmo 133)

In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse:“Signore, se il mio fratello commette colpe contro dime, quante volte dovrò perdonargli? Fino a settevolte?”. E Gesù gli rispose: “Non ti dico fino a sette,ma fino a settanta volte sette”. Mt 18, 21-35

La strana aritmetica del Vangelo punta al cuore delle cose e delle persone, dovetutto può cambiare e risorgere, perché Dio non si fa battere da nessuno,quanto a misericordia e fedeltà. Oggi Gesù ci insegna a prendere con umiltàil filo del perdono e l’ago della fiducia per cucire gli strappi delle nostrerelazioni e farci camminare liberi e sereni in mezzo agli uomini; imparandogiorno dopo giorno ad accoglierli così come sono, con i loro difetti e i lorodoni, per aiutarli a crescere secondo la misura del loro essere. Chi in cuor suonon ha mai sentito il bisogno di essere accolto da un amore che va al di là dimeriti e demeriti, da qualcuno che gli restituisce fiducia, dandogli così lapossibilità di ricominciare a vivere? La nostra vita sia, per tutti, annuncioprofetico di una grazia off limits che precede e supera ogni attesa umana.Liberiamo il nostro cuore da vecchi rancori e risentimenti. Trasformiamo lenostre famiglie, le nostre amicizie, le nostre relazioni in luoghi ospitali dovesostenersi nelle debolezze e nelle cadute.

Page 25: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

In cammino...mercoledì 30 marzo

In ascolto della Parola

Invocazione

Riflessione

Quali “segni” di servizio, di attenzione, di bontàpossiamo seminare nelle nostre giornate?

Come in un grande abbraccio, il tuo amore in me accolga tutti gli uomini e atutti porti aiuto, per quanto posso con le opere e, dove non posso, con lapreghiera. Amen.

Padre nostro

“Ecco quanto è bello e quanto è soave che i fratelli dimorino insieme!”(Salmo 133)

Non crediate che io sia venuto ad abolire la Leggeo i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a darepieno compimento. Chi dunque trasgredirà uno solodi questi minimi precetti e insegnerà agli altri a farealtrettanto, sarà considerato minimo nel regno deicieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, saràconsiderato grande nel regno dei cieli.

Mt 5, 17-19

Essere cristiani in maniera autentica non vuol dire vivere fuori dalla norma, conuna vita sacrificata, lontana dalla felicità a cui tutti aspiriamo. Gesù, infatti, èvenuto a dare pienezza ad ogni cosa, ad ogni aspirazione, ad ogni desiderio. Difronte alle convenzioni umane e alle tradizioni religiose che rendono la leggeun assoluto e fossilizzano forme di ingiustizia e di oppressione, Egli mette alcentro l’uomo, scioglie ogni catena, libera da pesi inutili e ribadisce la centralitàdella coscienza. Lui è il criterio ultimo della nostra moralità e l’unico coman-damento è quello dell’amore. Non giustifichiamoci perché non abbiamo ucciso.Domandiamoci piuttosto quanta vita passa nei nostri gesti, nelle nostre parole,nelle nostre scelte quotidiane, quanto amore si moltiplica tra le nostre mani.

Page 26: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

Tu sei l’amatogiovedì 31 marzo

In ascolto della Parola

Invocazione

Riflessione

Nella nostra agenda c’è posto per Dio?

Signore, donaci la curiosità di cercarti in prima persona e il coraggio di lasciarcitrasformare dal tuo amore, sempre nuovo e sempre originale, il solo capacedi renderci nuovi e di svelarci la nostra identità più autentica. Amen.

Padre nostro

“Ecco quanto è bello e quanto è soave che i fratelli dimorino insieme!”(Salmo 133)

Venite, cantiamo al Signore,acclamiamo la roccia della nostra salvezza.Accostiamoci a lui per rendergli grazie,a lui acclamiamo con canti di gioia.Entrate: prostràti, adoriamo,in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.È lui il nostro Dio e noi il popolo del suo pascolo,il gregge che egli conduce. Sal 94

A volte capita che qualcosa di bello dia luce ad una nuova giornata. Può essereun sorriso, un tramonto, uno sguardo... Piccole cose, magari già viste, che in quelmomento riempiono il cuore di commozione e di significato. Vorremmo cheil tempo si fermasse nella tenerezza dell’abbraccio dei nostri figli, nella gioiadella compagnia delle persone care, nel conforto di un’amicizia: valori auten-ticamente umani, anticipo di eternità; eppure, irrimediabilmente segnati dallafinitudine, inghiottiti dal vortice del tempo. Gli affetti, i successi professionali,i beni che possediamo, per quanto grandi siano, non sono tutto. Oggi, il Salmoci esorta ad “abitare” là dove abita Dio. A credere di essere amati. A sentirequella voce che ci invita all’intimità con Lui: “Tu sei il mio figlio prediletto. Inte ho risposto la mia fiducia. Ti amo di un amore eterno e fedele”. Solo nellacomunione con Dio abbiamo vita in abbondanza e possiamo compiere quellemeraviglie d’amore che il mondo snobba, ma che segretamente ammira.

Page 27: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

Felici di servire l’altrui felicitàvenerdì 1aprile

In ascolto della ParolaIn quel tempo, si accostò a Gesù uno degli scribi egli domandò: “Qual è il primo di tutti i comandamen-ti?”. Gesù rispose: “Il primo è: Ascolta, Israele! IlSignore nostro Dio è l’unico Signore; amerai ilSignore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tuttala tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tuaforza. Il secondo è questo: Amerai il tuo prossimocome te stesso. Non c’è altro comandamento piùgrande di questi”. Mc 12, 28-34

Invocazione

Riflessione

Personalmente, come famiglia, come gruppo, come parrocchia,quali gesti di accoglienza e di ascolto possiamo fare

nei confronti delle persone che Dio mette sulla nostra strada?

In Gesù, o Padre, ci hai manifestato il tuo amore per i piccoli ed i poveri, pergli ammalati e gli esclusi. Donaci occhi per vedere le necessità e le sofferenzedei fratelli; infondi in noi la luce della tua Parola, per confortare gli affaticatie gli oppressi: fa’ che ci impegniamo lealmente al servizio dei poveri e deisofferenti. Amen.

Padre nostro

“Ecco quanto è bello e quanto è soave che i fratelli dimorino insieme!”(Salmo 133)

“Ero felicemente sposata e avevo un figlio. Purtroppo la famiglia che avevocostruito oggi non c’è più. Riuscii a superare il buio di quel periodo conun’esperienza in Africa come volontaria. Uno dei partecipanti mi parlò dellapossibilità di ottenere un affido temporaneo. Al colloquio preliminare compilaiun modulo in cui non espressi alcuna preferenza. Mi proposero l’affido diFrancesco, un bambino sieropositivo. Accettai. Fu subito come se fosse vissutocon me dalla nascita. Successe tutto così in fretta che non ebbi il tempomateriale di preoccuparmi o di abituarmi. Mi bastava guardare Francesco persuperare tutto: era sempre allegro, non ha mai pianto… Come si fa a vedereuna cosa così e non sentirsi bene, pur dentro al male?”.

Page 28: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

Cuore a cuoresabato 2 aprile

In ascolto della ParolaDue uomini salirono al tempio a pregare: uno erafariseo e l’altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi,pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché nonsono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, eneppure come questo pubblicano. Digiuno due voltealla settimana e pago le decime di tutto quello chepossiedo”. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza,non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma sibatteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di mepeccatore”. Lc 18, 10-14

Invocazione

Riflessione

Donaci, Signore, la sapienza del cuore! Quella che si mette in ascolto di ciòche ciascuno è chiamato a divenire. Non giudica, non condanna. Si fa perdono.Diventa un cuore compassionevole; vede la presenza di Dio negli altri. Si lasciacondurre da loro verso terre inesplorate. Amen.

Padre nostro

“Ecco quanto è bello e quanto è soave che i fratelli dimorino insieme!”(Salmo 133)

Ancora una volta la parabola ci svela un tratto sorprendente dell’essere edell’agire di Dio: il suo amore misericordioso, appassionato e gratuito per lanostra umanità. Ad ognuno dice: “Figlio mio, conosco la tua miseria; le lotte ele tribolazioni della tua anima, i tuoi peccati, ma lo stesso ti dico: “Amami comesei!”. Nessuno è meritevole di misericordia, perché essa è il dono supremodel cuore del Padre! Lasciamoci toccare dalla passione del nostro Dio! Soloun amore che va al di là della nostra comprensione, infatti, cancella in noil’intima presunzione di essere giusti e ci rende capaci di non umiliare gli altri;solo un amore che arriva fino al dono della vita ci insegna a percepire leesigenze profonde di chi ci sta accanto.

Che sguardi diamo a chi ci sta accanto? Sono sguardi amanti,come quelli di Dio, o sguardi di possesso, di rimprovero, di umiliazione?

Page 29: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

Il Signore vede il cuoreQUARTA DOMENICA DI QUARESIMA 3 aprile

Il Vangelo di oggi è Giovanni 9, 1-41

Padre nostro

Pane per amor di Dio diventaciò che mettiamo da parte per i poveri rinunciando a regali in occasione dicompleanni di bambini o di amici.

Quando sapete di aver ferito qualcunosiate i primi a chiedere scusa.Non possiamo perdonare se nonsappiamo di avere bisogno di perdono,e il perdono è l’inizio dell’amore.Sappiamo chese vogliamo amare veramente,dobbiamo imparare a perdonare.Perdonate e chiedete di essere perdonati;scusate invece di accusare.La riconciliazione avvieneper prima cosa con noi stessi,non con gli altri.Inizia da un cuore puro.Un cuore puro può vedere Dio negli Altri.Noi dobbiamo irradiare l’Amore di Dio.

Madre Teresa di Calcutta

Page 30: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

Guarire grazie al perdonolunedì 4 aprile

In ascolto della ParolaVi era un funzionario del re che aveva un figlio malatoa Cafarnao. Costui udito che Gesù era venuto dallaGiudea in Galilea si recò da lui e lo pregò di scenderee guarire il figlio che stava per morire. Gesù gli disse:“Se non vedete segni e prodigi, voi non credete”. Mail funzionario del re insistette: “Signore scendi primache il mio bambino muoia”. Gesù gli risponde: “Va’,tuo figlio vive”. Quell’uomo credette alla parola chegli aveva detto Gesù e si mise in cammino. Propriomentre scendeva gli vennero incontro i servi a dirgli:“Tuo figlio vive!”. Gv 4, 43-54

Invocazione

Riflessione

Chi ti può aiutare a spezzare la catena che ti tiene legato al risentimento?

Risana la nostra sofferenza, Signore, soprattutto quando colpisce gli affetti piùcari e quando si attacca al fondo del cuore; rendici di nuovo liberi, aiutandocia perdonare quelli che sono la causa della nostra sofferenza. Amen.

Padre nostro

Signore, aumenta la nostra fede e insegnaci a perdonare.

Ci sono persone che si vantano di non perdonare, come se questa fosse unaprova della grandezza della propria dignità. In realtà chi passa per l’esperienzadella sofferenza causata dal comportamento degli altri capisce ben presto cheuna parte di questa sofferenza deriva anche dall’incapacità di perdonare. Chiha il coraggio di riflettere su questa sofferenza si rende conto che la veraguarigione di questo dolore è proprio il perdono. Ma se perdonare a paroleè facile, perdonare con il cuore è assai più difficile. Per questo, come ilfunzionario del re, dobbiamo chiedere con fede a Gesù di liberarci dal maleche tornando dal passato ci fa soffrire nel presente. E metterci in camminocredendo alla sua parola.

Page 31: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

Redenti dalla croce di Cristomartedì 5 aprile

In ascolto della Parola

Invocazione

Riflessione

Qual è il nostro atteggiamento nei confronti di Diodi fronte al male che affligge l’uomo?

Padre nostro

Signore, aumenta la nostra fede e insegnaci a perdonare..

Dio è per noi rifugio e forza,aiuto sempre vicino nelle angosce.Perciò non temiamo se la terra trema,se crollano i monti nel fondo del mare.

Sal 45

Troppo spesso tendiamo ad incolpare Dio di non fare niente di fronte allagrande sofferenza dell’umanità.Vorremmo da Lui grandi prodigi per debellare la fame, la guerra, le malattie,le calamità naturali, senza renderci conto che quasi sempre tutto questo èfrutto dell’egoismo e dell’orgoglio dell’uomo che si è allontanato da Dio, daifratelli e dalla natura.Il Padre non ha mai abbandonato l’uomo a sè stesso, non l’ha abbandonato alladisperazione, ma ha tanto amato il mondo che ha inviato Suo Figlio.Attraverso la Sua Croce Gesù Cristo ci ha riuniti tutti in Sé, portando i nostripeccati, le nostre sofferenze, morendo della nostra morte, offrendosi nelle manidel Padre per la nostra redenzione. Così ci rende nuovamente capaci di unrapporto più giusto con Dio, fraterno fra di noi, solidale con il creato.

Grazie Gesù che ami così tanto gli uomini da morire in Croce per loro, aiutaciad affidarci a Te, ad offrirTi liberamente tutta la nostra vita. Amen.

Page 32: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

Increduli o meravigliati?mercoledì 6 aprile

In ascolto della Parola

Invocazione

Riflessione

Siamo tra coloro che giudicano e si credono sempre nel giusto?

Padre nostro

Signore, aumenta la nostra fede e insegnaci a perdonare.

Quante volte sbagliamo, usiamo prepotenza, giudichiamo e uccidiamo lepersone con parole o atteggiamenti cattivi, e il nostro giudizio è spesso dettatoda criteri e aspettative molto individuali. Proprio perché mettiamo davantisempre la nostra persona, anche il perdono ci riesce difficile. Nello stessotempo però noi cerchiamo il Signore, Lo preghiamo e a volte invochiamo il Suoperdono. Il Signore Gesù ci insegna a cercare sempre la volontà del Padre, cheè volontà di accoglienza, di misericordia e di perdono.Ascoltiamo la Sua Parola, crediamo in Lui, passeremo dalla morte alla vita e dalmale all’amore.

Signore Gesù che hai detto: “Il Padre mio opera sempre e anch’io opero”,aiutaci a riconoscere i tuoi miracoli nei piccoli fatti del nostro vivere, a essernemeravigliati per amarti sempre di più. Amen.

In verità, in verità vi dico: “Chi ascolta la mia parolae crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eternae non va incontro al giudizio, ma è passato dallamorte alla vita eterna. Io non posso far nulla da mestesso; giudico secondo quello che ascolto e il miogiudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà mala volontà di colui che mi ha mandato”. Gv 5, 17-30

Page 33: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

Io non vi accuso davanti al Padregiovedì 7 aprile

In ascolto della Parola

Invocazione

Riflessione

Siamo capaci solo di lamentarci degli altrio siamo anche in grado di implorare il Suo perdono?

Padre nostro

Signore, aumenta la nostra fede e insegnaci a perdonare.

Se Dio ha perdonato il Suo popolo pervertito, dalla dura cervice, idolatra edisobbediente, è stato per l’accorata e determinata intercessione di Mosè!Noi, suoi figli, dovremmo, accarezzando il Suo volto, chiedergli di aiutarci aperdonarci tra noi, anche se nel vivere quotidiano talvolta ci sembra difficile,se non impossibile.Siamo poco misericordiosi e abbiamo poca fede perciò il nostro perdono nonsempre riesce sincero e definitivo.

Mosè supplicò il Signore, suo Dio, e disse: “PerchéSignore, divamperà la tua ira contro il tuo popolo, chetu hai fatto uscire dal paese d’Egitto con grande forzae con mano potente? … Desisti dall’ardore della tuaira e abbandona il proposito di fare del male al tuopopolo”.Il Signore abbandonò il proposito di nuocere al suopopolo. Es 32, 7-14

O Dio Onnipotente e misericordioso, sostieni la debolezza della nostra fedee rendici forti nel saper perdonare sempre, nella nostra famiglia, nella nostrasocietà ed in ogni situazione dove ci sia bisogno del tuo e del nostro perdono.Amen.

Page 34: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

La sua vita è diversavenerdì 8 aprile

In ascolto della Parola

Invocazione

Riflessione

Siamo capaci di perdonare e rimanere fedeli alle nostre scelte di fedecon coraggio e fortezza anche quando siamo criticati?

Padre nostro

Signore, aumenta la nostra fede e insegnaci a perdonare.

Anche a noi a volte capita di essere giudicati, quando tentiamo di essere fedelial Vangelo, e non sempre ci è facile perdonare. Anzi, ci è più naturale rimuginaree lasciar crescere il dispetto e il risentimento o magari fare marcia indietro.Vogliamo seguire l’ esempio di Gesù, che nonostante le critiche, ha portato atermine con amore la sua missione.

Perdona, Signore, il male che ci facciamo a vicenda con l’incomprensione, ildisprezzo o l’indifferenza. Amen.

Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò:“Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono.Eppure io non sono venuto da me e chi mi hamandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io peròlo conosco, perché vengo da lui ed egli mi hamandato”. Allora cercarono di arrestarlo, ma nessu-no riuscì a mettergli le mani addosso, perché non eraancora giunta la sua ora. Gv 7, 1-2. 10. 25-30

Page 35: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

Quale giustizia?sabato 9 aprile

In ascolto della Parola

Invocazione

Riflessione

Quante volte riusciamo a lasciar fare al Signore,quando si tratta di ottenere giustizia?

Padre nostro

Signore, aumenta la nostra fede e insegnaci a perdonare.

Ero come un agnello mansueto che viene portato almacello, non sapevo che essi tramavano contro di me,dicendo: “Abbattiamo l’albero nel suo rigòglio, strap-piamolo dalla terra dei viventi; il suo nome non siapiù ricordato”. Ora, Signore degli eserciti, giustogiudice, che scruti il cuore e la mente, possa io vederela tua vendetta su di loro, poiché a te ho affidato lamia causa. Ger 11, 18-20

Molte volte pensiamo alla giustizia in termini “umani” ossia come un pareggiarei conti con chi ci ha ferito, un riprenderci ciò che ci è stato tolto; il perdonarei torti subiti diventa veramente difficile, a volte quasi inaccettabile, illogico.Gesù ci ha insegnato che la Sua giustizia è il perdono e ci esorta a fidarci diLui, ad affidargli la nostra causa, certi che non resteremo delusi. Lasciarsi andarecompletamente a lui, permettergli di trasformarci può sembrare “perdere” lanostra vita, rinunciare ai nostri diritti, ma è l’unico modo per creare un mondonuovo, una giustizia più vera.

Signore, aiutami a capire che, solo fidandomi di Te, posso trovare pace edifendermi dai miei nemici e soprattutto che per questo devo aprirti il miocuore e lasciare che Tu lo trasformi. Amen.

Page 36: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

Un Dio amante della vitaQUINTA DOMENICA DI QUARESIMA 10 aprile

Il Vangelo di oggi è Giovanni 11, 1-45

Padre nostro

Tu, Signore e Padre,hai aperto gli occhi del nostro cuore,perché conosciamo Te,il solo altissimo negli altissimi cieli,il santo dei santi,Colui che umilia l’orgoglio dei superbi,che dissolve il disegno dei popoli,che esalta gli umili e umilia i superbi.

Ti preghiamo, Signore,d’essere nostro aiuto e sostegno:salva coloro che tra di noi sono in afflizione;rialza i caduti, sazia chi ha fame;libera i nostri prigionieri,risolleva i deboli, conforta i pusillanimi.

Fa’ splendere su di noi il tuo volto,per donarci il bene della pace,proteggici con la tua mano onnipotente.Dona concordia e pace a noie a tutti gli abitanti della terra,come la donasti ai nostri padriallorché ti invocarono.

Clemente Romano

Pane per amor di Dio divental’offerta donata per sostenere la speranza: chi ha ideali non può essere lasciatosolo a lottare

Page 37: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

Un Dio che ci usa misericordialunedì 11 aprile

In ascolto della Parola

Invocazione

Riflessione

Padre nostro

Padre, noi ti benediciamo: il nostro peccato spesso ci ha allontanati da Te maTu ci hai dato la prova suprema della tua misericordia.

Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra.Tuttavia poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzòe disse loro: “Chi di voi è senza peccato, getti perprimo la pietra contro di lei. … Quelli, udito ciò, sene andarono uno per uno, cominciando dai piùanziani. Gv 8, 1-11

Nel brano del Vangelo di oggi siamo chiamati da Gesù a prendere coscienzadei limiti che ognuno di noi si porta dietro e degli errori che commettiamoogni giorno. Avere consapevolezza del proprio peccato significa non sprofon-dare nei sensi di colpa o nella paura del castigo, ma percepire il bisogno di avereDio come colui che ci accoglie e ci perdona. Sentiamo la necessità di questoincontro con la misericordia del Padre il quale, anche a noi come all’adultera,dice : “Neanch’io ti condanno, va’ e d’ora in poi non peccare più”. Spezzare ilpane della speranza significa essere capaci nella quotidianità di offrire ai fratellie sorelle che incontriamo sul nostro cammino il cibo del perdono.

Abbiamo davvero coscienza dei nostri limitie certezza della misericordia di Dio?

Signore Gesù, che nell’incontro con noi uomini hai conosciuto la nostrafragilità di fronte al male, aiutaci a superare i nostri limiti nella certezza cheTu ci ami per quello che siamo. Donaci la speranza della tua misericordia. Amen.

Page 38: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

Un Dio che si contempla nella crocemartedì 12 aprile

In ascolto della Parola

Invocazione

Riflessione

Padre nostro

Padre, noi ti benediciamo: il nostro peccato spesso ci ha allontanati da Te maTu ci hai dato la prova suprema della tua misericordia.

Disse allora Gesù: “Quando avrete innalzato il Figliodell’uomo, allora conoscerete che Io Sono e che nonfaccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre miha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: nonmi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose chegli sono gradite”. Gv 8, 21-30

E’ difficile per noi Signore, contemplando la croce, riconoscerti come il Diopresente nella storia che ha detto a Mosè dal roveto ardente: “ Io Sono”. Cisembra più facile riconoscere nella croce una sconfitta: nello stesso tempoperò, nella nostra quotidianità, ci rendiamo conto che solo quando ci doniamocompletamente possiamo vincere l’ingiustizia e il male della storia. Spezzareil pane della speranza significa leggere anche nelle sofferenze della storia segnidi speranza.

Siamo capaci di contemplare, nei crocifissi della storiache incontriamo ogni giorno sulla nostra strada,

il volto di un Dio che salva?

O Dio, Tu sai come a stento ci raffiguriamo le cose terrestri, e con quale maggiorfatica possiamo rintracciare quelle del cielo; donaci la sapienza del tuo Spiritoperché sappiamo riconoscere e accogliere il mistero del tuo Figlio crocifissoe risorto. Amen.

Page 39: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

Un Dio che ci fa liberimercoledì 13 aprile

In ascolto della Parola

Padre, noi ti benediciamo: il nostro peccato spesso ci ha allontanati da Te maTu ci hai dato la prova suprema della tua misericordia.

Invocazione

Riflessione

Siamo davvero liberi dai condizionamenti che la società ci pone per poter agire nella logica della Parola come autentici discepoli?

Padre nostro

In quel tempo, Gesù disse ai Giudei che gli avevanocreduto: “Se rimanete nella mia parola, sarete davveromiei discepoli; conoscete la verità e la verità vi faràliberi”. Gv 8, 31-42

La vera libertà non consiste nell’esercizio del potere sugli altri o sulle cose eneanche nell’affermazione arrogante dei propri privilegi, ma nell’imparare avivere, a pensare e ad agire nella logica dell’amore. Spezzare il pane dellasperanza significa essere liberi dai condizionamenti e sperimentare la gioia deldonare. Questa libertà ci viene data da Dio solo attraverso Gesù.

O Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito che ci rendono liberi, aiutacia dimostrare una fede fatta più di serenità che di certezze. Aiutaci a vivere lanostra testimonianza non in modo impacciato ma in modo autenticamentelibero. Amen.

Page 40: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

Un Dio che è nostro Padregiovedì 14 aprile

In ascolto della Parola

Invocazione

Riflessione

Nel nostro agire quotidiano sappiamo fare spazio a Dioo siamo concentrati sul glorificare noi stessi?

Il Vangelo di oggi ci presenta Gesù che compie la volontà del Padre. Agire allaluce di un progetto di bene e di bellezza che risulta dalla ricerca della volontàdi Dio su di noi e sulla nostra storia, significa glorificare Lui e non noi stessinella logica del “servo inutile”. Spezzare il pane della speranza vuol dire offrireall’uomo di oggi una visione più ampia della storia, del bene e del male, dellasalvezza, che non dipende solo da noi, ma che vede anche Dio come protagonistanel suo agire di amore.

Padre nostro

Padre, noi ti benediciamo: il nostro peccato spesso ci ha allontanati da Te maTu ci hai dato la prova suprema della tua misericordia.

Rispose Gesù: “Se io glorificassi me stesso, la miagloria sarebbe nulla. Chi mi glorifica è il Padre mio,del quale voi dite: è nostro Dio!, e non lo conoscete.Io invece lo conosco. Se dicessi che non lo conosco,sarei come voi: un mentitore. Ma io lo conosco eosservo la sua Parola.” Gv 8, 51-59

O Dio, insegnaci ad ammorbidire le nostre posizioni con la quotidianaginnastica del dialogo e dell’ascolto. Facci riconoscere la tua volontà nella Parolae nelle relazioni con gli altri. Amen.

Page 41: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

Un Dio che non ci lascia mai solivenerdì 15 aprile

In ascolto della Parola

Invocazione

Riflessione

Riusciamo a cogliere la presenza di Dio durante le nostre giornate?

Padre nostro

Padre, noi ti benediciamo: il nostro peccato spesso ci ha allontanati da Te maTu ci hai dato la prova suprema della tua misericordia.

Ti amo, Signore mia forza,Signore, mia roccia,mia fortezza, mio liberatore.Mio Dio, mia rupe in cui mi rifugio;mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.Invoco il Signore, degno di ogni lode,e sarò salvato dai miei nemici. Sal 17

Riconoscere in Dio la nostra forza, vederlo come la roccia su cui fondare lanostra vita, la rupe sulla quale rifugiarci, lo scudo con cui proteggerci nelleavversità della vita. Dio non è tanto o solo colui che va lodato, al quale rendiamograzie per i benefici , ma è anche colui dal quale dipendiamo per la nostra pienarealizzazione ed è l’unico sul quale possiamo autenticamente fare affidamento,nella sicura speranza che il suo sostegno non verrà mai meno. Spezzare il panedella speranza significa, con la nostra vita, con le nostre opere e le nostre parole,dire a tutti che nessuno è solo perché Dio è con noi.

Perdona Signore la nostra presunzione di poter bastare a noi stessi e nellatua misericordia spezza le catene dell’ autosufficienza che ci tengono prigionierie guidaci alla libertà che il Signore Gesù ci ha conquistato nella sua Pasqua.Amen.

Page 42: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

Un Dio che ci fa suo popolosabato 16 aprile

In ascolto della Parola

Padre, noi ti benediciamo: il nostro peccato spesso ci ha allontanati da Te maTu ci hai dato la prova suprema della tua misericordia.

Invocazione

Riflessione

Abbiamo coscienza nel nostro cammino di fede di essere partedi un popolo radunato nel nome del Signore?

Padre nostro

Così dice il Signore Dio: “Ecco io prenderò i figli diIsraele dalle nazioni tra le quali sono andati e liradunerò da ogni parte e li ricondurrò nella loroterra: farò di loro un solo popolo nella mia terra, suimonti di Israele. Ez 37, 21-28

Il testo del profeta Ezechiele ci annuncia una visione che si realizzerà perl’intervento di Dio che è fedele al suo popolo. Dio che radunerà il suo popoloriportandolo dall’esilio, rinnovandolo interiormente e ricostruendo con luiun’alleanza nuova. La visione del profeta Ezechiele si realizza pienamente nelmistero pasquale di Gesù che attraverso la sua passione, morte e resurrezioneci rigenera e ristabilisce con noi un’ alleanza nuova. Spezzare il pane dellasperanza significa sentirci parte di questo popolo che viene rigenerato dallaPasqua di Cristo.

Tu che ci convochi intorno alla tua mensa, raccogli in unità perfetta gli uominidi ogni stirpe e di ogni lingua, insieme con la Vergine Maria, con gli apostolie tutti i Santi, in un unico popolo e nella pienezza della pace. Amen.

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Osanna al figlio di DavideDOMENICA DELLE PALME 17 aprile

Il Vangelo di oggi è Matteo 21, 1-11

Pane per Amor di Dio èaccompagnare i fratelli nel loro cammino di croce verso la Pasqua

Padre nostro

Raccogliere le lacrime degli altrie non avere un cuore amicosu cui reclinare il capo stancoe il cuore in pianto.È il mio destino e il tuo, Gesù di Nazaret.Nell’orto il tuo grido,nella cena, il pane e il calice,nella mano che non sa più di miracoli,la voce ferma e il cuore spezzato,tra amici stranieri, discepoli traditori.Davanti al popolo che ti coronòcon rami d’ulivoe ti corona di spine.Popolo venduto, impazzito.Solo, tu e Pilato.Solo, tu davanti al Padre.Solo, tu davanti a loro.È il tuo destino, Gesù di Nazaret.Nel silenzio della chiesa un gridodi donna impazzita,pieno del dolore immenso e infinitodell’umanità,mi ha ferito, ha violentato la mia pace.Il mare che ci sommerge è il tuo doloree il dolore dell’umanità.Ma dal tuo sguardo agonizzantearriva la parola che consola“Padre perdona loro, perché non sannoquello che fanno”.

Mario Aldighieri

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Ravvivare la fiamma smortaLUNEDÌ SANTO 18 aprile

In ascolto della Parola

Invocazione

Riflessione

A quale canna incrinata o a quale stoppino tremolanteposso donare oggi un po’ di vita?

Padre nostro

Vedano gli umili e si rallegrino, si ravvivi il cuore di chi cerca Dio. (Salmo 68)

“Il mio servo non griderà, né alzerà il tono, non faràudire in piazza la sua voce,non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà unostoppino dalla fiamma smorta”.

Isaia 42, 1-7

A che servono le manifestazioni di piazza, i cortei, i proclami urlati col megafonoin strada o al microfono delle varie stazioni televisive?Non certo a dare vigore alla canna incrinata di chi vede la sua vita minacciatadalla violenza, né a ravvivare la fiamma smorta di chi ha perso la fiducia e lasperanza in un futuro migliore e neppure a dare risposta a chi, all’angolo dellastrada, ogni giorno attende una parola, un sorriso, una stretta di mano.

Signore, rendici attenti alle domande silenziose di vita che ci pongono tantepersone a noi vicine: il bambino solo, l’anziano stanco, il giovane deluso, lefamiglie divise, il fratello lontano dal suo paese e aiutaci a rispondere ai lorobisogni con rispetto e amore. Amen.

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Darò la mia vita per te!MARTEDÌ SANTO 19 aprile

In ascolto della Parola

Invocazione

Riflessione

La mia parola porta unione e pace?

Padre nostro

Vedano gli umili e si rallegrino, si ravvivi il cuore di chi cerca Dio. (Salmo 68)

Pietro disse: “Signore, perché non posso seguirtiora? Darò la mia vita per te!”. Rispose Gesù: “Daraila tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: noncanterà il gallo prima che tu non m’abbia rinnegatotre volte”. Gv 13, 21-33. 36-38

“Ti amo da morire, starò sempre con te!”. Belle parole, smentite spesso dallarealtà. A volte basta un nonnulla per vanificare un rapporto costruito in annidi impegno. Nello stesso tempo una parola di una persona vicina può aggravarela frattura che incrina il rapporto o aiutare a ridimensionare i fatti e a rinsaldarequell’unione che sembrava fallita. È anche questo un Pane di Vita che possiamooffrire.

Signore, a volte come Pietro ci sentiamo pronti a seguirti fino alla morte, maalla prima difficoltà ci tiriamo indietro. Aiutaci a non recitare la parte dell’eroe,ma ad accettare il nostro martirio quotidiano fatto di piccole cose sopportatecon amore. Amen

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Il pane del perdonoMERCOLEDÌ SANTO 20 aprile

In ascolto della Parola

Invocazione

Riflessione

Qual è la nostra reazione di fronte a chi ci tradisce o ci abbandona?

Padre nostro

Vedano gli umili e si rallegrino, si ravvivi il cuore di chi cerca Dio. (Salmo 68)

“Venuta la sera Gesù si mise a tavola con i Dodici.Mentre mangiavano disse: “In verità io vi dico: uno divoi mi tradirà”. Ed essi, profondamente rattristati,cominciarono ciascuno a domandargli: “Sono forse io,Signore?”. Ed egli rispose: “colui che ha messo con mela mano nel piatto, è quello che mi tradirà”.

Mt. 26, 14-25

Tante volte anche noi ci siamo seduti a mensa con Te, Signore, per una cenafra amici, sognando un’atmosfera calda e fraterna.Anche noi abbiamo intinto la mano nello stesso piatto, quello che Tu ci haiofferto, ma eravamo pronti a tradirti come Giuda o a lasciarti solo, perché cimancava il coraggio come agli altri Undici. Eppure Tu, Signore, hai continuatoa spezzare per noi il Tuo Pane del perdono e dell’amicizia.

Signore, se abbiamo imitato i tuoi apostoli nella loro debolezza, sostienici conil tuo amore, perché possiamo imitarli anche nella loro conversione. Amen.

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Una briciola di pane biancoGIOVEDÌ SANTO 21 aprile

In ascolto della Parola

Padre nostro

Briciola di pane bianco,pazzia di Dio, pazzia dei cristiani.Nel mistero nascondi il grido lacerante dell’agnello immolatoper amore di Giuda e degli amici,dei disperati e dei nemici.Nel mistero riveli il desco fraterno dei discepoli riuniti nell’amore,i piedi lavati dopo il lungo cammino,le mani strette e il pane, condividendo la vita e l’amore.

Briciola di pane bianco,pazzia di Dio, pazzia dei cristiani,riveli nel mistero il volto di Cristo,la misericordia del Padre, il fuoco dello Spirito.

Riveli nel mistero il volto dei fratelli,le lacrime e il riso, il grido e il canto.

Venite a mangiare una briciola di pane biancoe un fiume d’amore romperà le sponde,inonderà i cuori e tutti nuovi,saremo briciole di questo PANE.

Mario Aldighieri

Portiamo all’altare le offerte della nostra Quaresima, segno del nostroimpegno a spezzare il Pane di Vita con tutti.

“Il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito,prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò edisse: “Questo è il mio corpo, che è per voi; fatequesto in memoria di me”. 1 Cor. 11, 23-26

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Le ore buieVENERDÌ SANTO 22 aprile

In ascolto della Parola

Padre nostro

Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio. Solo allora è consentita la sostasul Calvario.Dopo tre ore ci sarà la rimozione forzata di tutte le croci.Coraggio, fratello che soffri. C’è anche per te una deposizione dalla croce.Ecco già una mano forata che schioda dal legno la tua.Ecco un volto amico, intriso di sangue e incoronato di spine, che sfiora conun bacio la tua fronte febbricitante.Ecco un grembo dolcissimo di madre che ti avvolge di tenerezza. Tra quellebraccia materne si svelerà finalmente tutto il mistero di un dolore che orati sembra assurdo.Coraggio! Mancano pochi istanti alle tre del pomeriggio. Tra poco il buiocederà il posto alla luce e il sole della Pasqua irromperà tra le nuvole in fuga.

don Tonino Bello

Viviamo la passione del Signore nella liturgia della comunità

“Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio, sifece buio su tutta la terra”

Mt 27, 45

Page 49: Sussidio per la Preghiera in Famiglia QUARESIMA di

Restituiteci la speranzaSABATO SANTO 23 aprile

Padre nostro

Chi ci toglierà la pietra del sepolcro?Chi ci restituirà la speranza?

Uomini, perduti, stanchi,fanatici costruttori di un mondosenza cuore e senza anima,vittime del moloc del denaro,della frenesia del tempo e dello spazio,mossi dalla macchina del progresso,che ingoia la vita e vomita morte,larve umane con le armi in mano,guardate in alto e osservate.

Il vento dello Spiritospinge due fanciulli, uno nero e uno biancoa correre, mano nella mano,verso il grande sogno della vita.

Uomini, dimenticate, solo per un attimo,il tempo e la macchina, il lucro e il coltello,togliete la pietra dal sepolcro erestituiteci la SPERANZA.

Mario Aldighieri

Facciamo nostro il silenzio dell’attesa

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E’ Risorto!PASQUA DI RISURREZIONE - domenica 24 aprile

Il Vangelo di oggi è Giovanni 20, 1-9

Padre nostro

Buona Pasqua a tutti!

Cosa significa credere nella Risurrezione?Ogni missionario che parteè un atto di fede nella Risurrezione.Ogni trattato di paceè un atto di fede nella Risurrezione.Ogni impegno accettatoè un atto di fede nella Risurrezione.Quando perdoni al tuo nemico,quando sfami l’affamato,quando difendi il debole,credi nella Risurrezione.Quando hai il coraggio di sposarti,quando accetti il figlio che nasce,quando ti alzi sereno al mattino,quando vai al lavoro con gioiacredi nella Risurrezione.

Credere nella Risurrezionesignifica permeare la vita di fiducia,dar credito al fratello,non aver paura di nessuno.Credere nella Risurrezionesignifica pensare che Dio è Padre,Gesù tuo Fratello ed io, Maria, tua sorella e,se vuoi, tua madre.

Carlo Carretto

“Non abbiate paura. So che cercate il Crocifisso. Non è qui. È risorto comeaveva detto.”

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Quaresima di FraternitàLungo il nostro cammino verso la Pasqua ci siamolasciati illuminare dalla Parola cercando di seguireCristo che nell’Ultima Cena ha donato a tutti noi ilsuo Pane di Vita, nel quale è racchiuso tutto il suoamore, fatto di accoglienza, perdono, amicizia, speran-za, croce.Nutrendoci di questo stesso Pane siamo chiamatianche noi a spezzare il pane con tutti. Le offerteportate all’altare il Giovedì Santo sono segno dell’im-pegno a diventare per tutti, attraverso i nostri missio-nari, un’espressione dello stesso amore di Cristovenuto perché tutti abbiano la vita.

RendicontoQuaresima di Fraternità 2010

entrate

- da parrocchie, comunitàed enti vari e 305.148

uscite

a 336 missionari trentini(e 1.000,00 ciascuno) e 336.000

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A cura del Centro Missionario Diocesano - Trento

Composizione: Centro Missionario Diocesano - TrentoStampa: Nuove Arti Grafiche - TrentoI.R.