sulla contro-iniziazione - gruppo di ur - introduzione alla magia, vol. i, cap. 8

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Page 1: Sulla Contro-Iniziazione - Gruppo Di Ur - InTRODUZIONE ALLA MAGIA, Vol. I, Cap. 8

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256 LA « VACANZA» E IL« DIAMANTE-FOLGORE: .

Dopo di che all'imaginazione si dia per oggetto l'ani-

mo, nella sua instabilita. I preliminari sono come so-

pra e, per il processo attuale: si irnagini un pieco-

lissimo punta color garofano sopra quello che si e gia

imaginato en tro il euore. In principio, si eserciti la

conrernplazione in solitudine, Essendo riusciti nella con-

centrazione rnentale si pratichi Ia meditazione essendo inuna cornpagnia tale, da esser certi che qualche emozione

si destera, concupiscenza e simili. Si realizzi aHora che

la mania fondamenta le C ) rnanifestantesi in ogni pas-

sione e conc.t;ntrata in quella. Si pensi che essa e rias-

sorbita in un punta turchino, e si fissi la mente su d o .

Abituandosi a questa (esercizio), Ie ernozioni non sor-

geranno, 0 sorgeranno tali che Ia mente potra domi-

narIe. Ottenuta stabilita in un simile (stadia), si spro-

fondi il punto azzurro nel punto color garofano e questo

nell'inferior punta bianco e rosso. Poi questo trapassers

nel disco lunare; che, a sua volta, si dissolvers e svanira

come una nube nel cielo, Rimarra allora soltanto una

vacanza (sTongpa r;unyata), nella quale l'animo si

tiene in equilibrio. Cia produrra un profondo, calmo

stato di samadbi detto: permanenza di pace (Zhi-gNas) .

Sorgendo poi da questa calma spirituale, si imaginino

di nuovo il disco lunare e 1 punti come presenti 0 scatu-

renti simultaneamente; e che se stessi si e di colpo tra-

sformati neI Dio (Herulca ). Si consideri che la verita

degli oggetti esterni e soltanto verita visibile e appa-

rente, che essi, in se stessi, son privi di una realta in-

dipendente e assoluta (2). Meditando cos! finche per ogni

e puntualizzata (da clr. con cio che ha esposto LEO ne! cap. III);

questa sensazione poi la si conduce nel cuore, ove essa acquistaluce, si schiude e conduce al senza-forma,

(!) Moho - che Daw a Samdup rende con infatuation. Ha rela-zione con la « mania )}, qm. l'attaccarnento e la « sete » del bud-dhisrno delle ori't!ili.·" " 1 " '.

( ~) Ques ta conoscenza e opposta alia b] igorT en-pabi-yeshes,espressione tibetana la quale designs «il sapere del mondo », quelloche ritiene essere le case appunto reali in s e stesse, anziche apparenzel a cui effet tiva sostanza e r;rll1ya/li. Questa sarebbe invece In Mi-rtog.pabi-yesbes, espressione contenente I'idea di una conoscenza che ha

luago con assenza di rappre sentazioni a pens ie ri , secondo que l chesi e detta a proposito di samadbi.

• SULLA« CONTRO-INIZIAZIONE » 257

stadio sia palese un segno di perfezione e di consegui-

mento, S 1 giunge, alla fine, a1 conseguimento e alIa per-

fezione integrale, come conseguenza della quale si ottie-

ne 10 state della pace profonda, la realizzazione di

funyatli , che e beatitudine e chiarita,

Perseguendo queste pratiche, si produce la conoscen-

za della Via (mThotzg-Lam) da cui e generato 10 statodi risveglio 0 buddhita, Tale e 1 0 stato della grazia con-

ferita e della benedizione (bdag-byndr labs-pahi) in se,

congiunta (a lla conoscenza) dei Semi (Sabon) e ) .•• I : .

ARVO

SULLA « CONTRO-INIZIAZIONE »

Chi cerca di superare il limite umano ed aspira alIa

conquista della Conoscenza e del potere e necessario che

si renda conto dell'esistenza di ci a che, usando Ia desi-

gnazione di Rene Guenon, S 1 puo chiamare la centro-

iniziazione; ed e anche necessario che egli abbia un'idea

delle forme vade che la contro-iniz iaz ione riveste e de i

differenti rnezzi che essa impiega per il conseguimento

dei suoifini,

Come punta di partenza si puo assumere l'idea ge-

nerale che _esistono forze, Ie qual i tendono __ad__inse rirsi.

in quelle __umane, individuali e collettive, non solo per

deviare_ogni _aspirazione _ alla__spiritualita :;.::era._na .anche

~_creare correnti, suggestioni e sistemi ideologid tali

da confondere Ia visione della verita, da falsificare iva·

lori,'~fa fornentare il pr~domi~I;; 'di . .influenze inferiorie

,,' -;.~i_~9_r:1'I!f~i __naterialismo, di_ diso~dine.l.di~ovversione•• 'tieIle''''Q iP irt3_:'''~" ., . <,

- -- r: :'~pposizione _delle forze del « bene» aile forze del

(1) I «semi» (in sanscr.: bi id) sono appunto le cose e gliesseri realizzari, dalla coscienza in samadbl, allo stato di ? o . O Y O l

Ol1:£PllaTl)lo[, principl individuanti e radianti in cui essi hanno lalo ra generazione e ss enz ia le, I n t ermini a lchemi ci , s ar ebbe ro i « 5 0 1 1 i'solari» del e metalli ».

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25 8

« male» e un Iuogo cornune nelle religioni, ma essa

n·on rende adeguatamente di cia di cui si tra tta , perch~·non

T ;~mpJicemente questione - deIl'ordine morale e reli-

gioso, rna di un'azione piri vasta, oggettiva, concreta,

di cui spesso i rappresentanti stessi della religione

non si rendono conto, quando non accada perfino che

ess i, senza accorgersene, ne subiscano l 'inf luenza.Qui intendo limitarmi ad aleune considerazioni aven-

ri un'attinenza specifics all' ambito delle nostre seienze.

Pure sara necessario qualche accenno generale. Di mas-

sima , non esiste mov imento e li sovversions- ne ll a storia e

neI pensiero che non abbia Ie sue origini « occulte ». E

un punto particoIare di cui ci S 1 deve render canto e il

seguente: una delIe «<onfez iooi » pili recent] delle forze

oscure, a cui mi rlferisco, e Ia teoria «positivistica» la

quale nega retroscena del genere e pretende che tutto,

nel mondo degli uomini, si spieghi con cause storiehe

tangibili . Una simile rnental ita « posit ivis tica» non e for-

se quella che meglio si presta al giuoco delle forze che

sogliono agire « al coper to »? Non so quale cattoIico ha

indicato a suo modo questa punto, dicendo che il pill

recente espedien te de l « diavolo » e stato quello di con-

vineere gli uomini, che II diavolo non esiste e ) .PrincipaImente, tutto cia che e rivoluzione, sovver-

sione, antitradizione, demagogia reca il suggello visibiIe

di una forza in fondo non-umana che trasporta quelle.

delle collettivita, ubriacate dall'una 0 dall'altra ideolo-

rri8. Su cin De Maistre ha scritto pagine di un valore

perenne. La considerazione puramente poli tico-sociale de l

fenomeno rivoluzionario e di queUe che scambiano l'este-

tioritil. con I'essenza, di ogni rivoluzione I'essenza es-

sendo un fatto che e rivolto meno contro uomini edistituzioni che non centro 110 spirito e che nei cas!

estremi - e inutile esemplificare - si presenta addirit-tura come un fatto satanico.

(I) Cfr, Les faits -mysterieux de Beauring, in ({Etudes carmeli-taines » (I933, p. 11); -xLe demon a mille tours dans son sac et«son grand art en ce monde, a u I'on ne croit presque plus, c'e st«de faire nier qu'il existe, car iI-serait une preuve de l'existence

c du surnaturel ». [N. d. U.J

SULLA «CONTRO-INlzIAZrONI'»25 9

Cia a parte, il Guenon e stato un maestro nell'indi-

care quali influenze da dietro Ie quinte abbiano Iavorato

alla fabbricazione di cio ehe, in genere, S 1 ehiama menta-

lita moderna, a partire da domini che, come quello della

sc ienza , si supporrebbero pill immuni nei riguardi di azioni

siffatte_ IImaterial ismo e 1 0 scientisrno, in efletti, de-rivano in- p arte da suggestioni e Iimitazioni di orizzonti

troppo~ organizzare e tendenziose, ache Ia loro origine

~i_ma _ e, poi, Ia Ioro diffusione si possano considera_re

come spontanee e dovute sempIlcemente ad umana ot~

h;sita: specie poi quando si constata II precise conver-

g~re degli effetti pratici di tutto cia con i fini precipui,

altrove pil i visibi li , del la contro- iniziazione. II Guenon

dice giustamente: « Quel che e veramente s ingoIare,

(! anzi perfino cornico se si trattasse di cose meno gravi,

« per non dire sinistre, e che il materialismo, una delle

{(pretese principali del quale e sopprimere ogni mi-

«stero, ha esso stesso dei retroscena assai misteriosi; e«10 stesso valga, da un altro punta di vista, per la no-

« zione stessa di "materia ", ehe ne costituisce Ia base

«ma che e certarnente la pili enigmatica e la pill inin-

.« tel ligibi le che si possa imaginare », Che l'uomo _ egli

continua - oggi sia giunto a concepire come vita ordi-

naria e norrnale una vita ridotta alIe sue possibilira pili

inferiori; che egli faccia senz'altro sinonimo di realta,

anzi di realta in sensa eminente, quel che e tangibile,

vi sibi le affe rrabi le e misurabi le - cio, invero, e l 'effet to di

una !a;cinaziol1e , di una specie di circolo magico che ha

condotto fino ad un ' atrofia e ad una esclusione della pos-

sibilira di ogni superiore visione e sensibilim. E Ia eon-

troparte di questo eircolo magico e l a concez ione deIIastoria che da ad intendere che il modo con cui oggi

I'uomo considera le cose sia appunto quelIo sano e

« norrnale » per corrispondere alia civilt?! che, di froote

ad ogni altra, puo pretendere di esser « illurninars » eJibera da superstizioni.

Bisogna tuttavia tener presente che Ia contro-inizia-

zione si applies su una direzione diversa e diversa-

mente agisce quando il circoIo magico, a cui ho accen-

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26 0

nato or ora, si indebolisee: l 'uomo eomineia a sospettare

_ ~ L nu~,:,oche .0It re il _vi sibil e vi . e un '-invisib ile , olt re il

normale I 'estranormale, _oltre Ia coscienza ordinaria dfogni giorno una coscienza piti profonda e misteriosa':_

..!l!_tto_do _non .come teoria, ma come realta. «Aperture»

del genere, nella civilta eontemporanea, per circostanze

varie si realizzano ormai in vasti settori. In corrispon-denza ad esse e piii che visibile l'azione di influenze in -tese a prevenire ehe rivolgirnenrl siffatti conducano- a

risultati positivi, a far 5 1 , invece, che per via di essi

I'uorno vada anzi incontro a pericoli e a dearadazionl

pru gravi di quante ne potettero 0 possono propiziars il

mondo del materialismo e dello sdentismo.

_Qui si usa una tattica, diro cosi, di diuersione, effi-

~ace dovunque si ignori che al di la del regno del not-

male vi e quello sin del supernormale, sia del subn;;-r-

male, che la rimozione del limiti della coscienza ordi-

naria puo avvenire sia riel senso della superpersonalita e

deHa supercoscienza, sia in quello della subpersonalrn

e di una coscienza menomata, e che al di r a dalla realrasensibile e «naturale» vi e non solo Ia sfera del sovran-

naturale ma anche quella del subnaturale e di uno psichi-

smo infe riore . Tutto cio sembra essere completamente igno-

rata dane diverse correnti dello «spiritualismo» e dell'oc-

cult ismo con temporaneo, per tace re del punto di v ista del

« metapsichici » , degli psicanaIisti e sirni li, i quaIi di una

distinzione del genere, per via della Ioro ristrettezza

mentale e dei lora metodi, non sospettano nemmeno il

principio. Ora, proprio nelle correnti dello « spiritus.

Iisrno » e deU'occultismo d i oggi iI Guenon e, con lui,

l'Evola hanno rnostrato l'esistenza di un tale insierne dl

contra{fazioni, di confusioni, di deviazioni ideologichee pratiche, da render Iegittimo il sospetro che qui non

sia stata estranen una azione segrera intelligente non

semplicemente umann, 1 0 scopo precipuo della quale

e il porrare ogni spirito che cerca di uscire dal cerchio

del materialisrno pratico prendendo la direzione non

verso l'alto rna verso il basso, non verso Ia superperso-

nalit~\ rna verso Ia subpersonalira, non verso Ia spiri-

ARVO SULLA «CONTRO·INIZIAZlONE»26 1

tualita vera e Ia conoscenza metafisica ed iniziatica, rna

verso il rnondo di uno psichismo inferiore, fatto di

un nebuloso visionarisrno e di sensazioni che finiscono

con I'inibire ogni possibilita di vera sviluppo, se non

pure a propizia re l'al ter azione de ll 'uni ta sp irituale: il che

costituisce 1 0 scopo precipuo del la contro-iniz iaz ione . Co-

me si vede, can c io si e riportati all'orcline di idee

che interessa speciticamente i nostri letter]. I quali deb-

bono dunque rendersi conto, di fronte al pullulare e li

sette, logge e movimenti di ogni colore, che In confu-

sione qui segnalata oggi e vasta e pericolosa quanto mai,

mancando quasi del tutto chi, oltre alla competenza,

abbia anche l'autorita per denundarla nei suoi giustitermini ..

A favorire Ia deviazione spirituale sta l'attrattiva

esercitata sulla grande maggioranza anzitutto da tutto cio

che hn carattere sensazionale e « misrerioso » (tanto che

oggi certo « occultismo » sta non di rado quasi sullo

stesso piano del r or na nz i g ia ll i e dei «film a br ivido» ),

in secondo luogo per tutto cio che e «fenomeno ». Circa

il secondo punto, I'illusione si estende anche a persone

di un certo livello intellettuale, a persone che non sono

semplici spirltisti 0 rnetapsich ici , rna vorrebbero appun-

to accostarsi a1 mondo iniziatico: costoro credono trop-

po Iacilmente che i fenomeni siano sempre segni sensi-

bili per una realizzazione spirituale. La verita e diversa,

perche, in un certo ambito, la possibilira di produrre

uno stesso fenomeno la si puo raggiungere sulla base

sia di una regressione -che di una integrazione della per-

sonal it a, Ad esernpio, la levitazione puo esser prodotta

sin da uno stregone, s T ~ d~ un santo, sin da un medium)

sia cia un iniziato ed e evidente che in ognuno di questi

~;;i1fenomeno ha un signifi cate assa i diverse ..

-_ Prescindendo dal mondo della rnedianita, suI quale

non vale In pena di sofferrnarsi perche il suo carattere

regressivo e troppo palese, e prescindendo da casi che

vorrei chiarnare di «intervento diretto » (al ludo all 'ap-

parizione di certi personaggi intesi a trasmettere I'una 0

l'altra « rivelazione » per formate gruppi e rnovimenti

,

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26 2

- e si sa quanto spes so S 1 sia parlato di cia, e non solo

per, mistificare); prescindendo, dunque, da questi due

casi, .ve n~ sono altri in cui il carattere deviate e sospet.

to di vane correnti occultistiche puo riconnettersi in

ultima analisi, a dei contatti cbe alcuni metodi di' S V 1 -

luppo psiehico hanno propiziato can forze di cui non

S 1 sospetta non solo la natura rna nemmeno l'esistenza

rna che sana sempre all'erta nel caso che quaicuno privo

deUa necessaria «dignira)} e superiorita si avventuri nel

lora dominio. Proprio su questa base una luce piut-

tosto preoccupante potrebbe difIondersi sui retroscena

della fondazione di non poche logge 0 gruppi teosofico.occuItistici e).

Un pericolo a carattere piu generale, pel fatto che

esso si lega anche a correnti moderne meno specializ.

zate, le .quali si danno volentieri come «correnti di

pensi,ero)}, e quello basato sul panteismo piti a rneno

assocrato al culto della. Vita. e delI'Irrazionale. Anche

contra di. cia bisogna prendere posizione, perche non

s0n.

0

. pochi co l oro che neI panteismo, opposto al teismore lIg,.~so dogmat ica , vorrebbero vedere un sapere superio.

re piu 0 rneno connesso all'ambito iniziatico, Del resto

non si e forse cercato di conttassegnare come «pantei~

srno s la tutta spiritualid indu, ignarando cia che in

essa del panteismo costituisee Ia piii netta negazio-

ne? (Basterebbe r icordare il buddhismo de lle origini ).

Ma qui' non e dell'errore teoretieo, bensf del pericolo

. ,( 1) Possono forse interessare alcune impressiani avute da unvisrtators In Y? certa. centro dell'Indln e dal Contatto con unace~ta persa naJlta: ~ChI sa che forze sana qui in opera? Rishikesh« e una cen tra le d i ene rg ie ps ichiche e quest'uamo mi sembro un«po;seduto, rna non da Dio, Mi sernbro che avesse venduto la sua

«anrrna, e I'avesse vendm3 bene, il che e cosa rara e ternibile« Donde nascono le idee? I grandi inventod e i grandi dirigenti«~!e!mando so~o ~Iomlm che cas tru iscono median te a lrr i c ervel li '« i4 . paten: lora e di coord inszione, e li ingegno, e li iniziat iva pre5s~«ad un , se~s_oper que ! che s i rich ieele ne ] mondo ma te ria le .' Diet ro«ad essi VI. e sempre uno sfondo di uomini p iu a mena scanosdu ti«R.A.K . mi sembro ter~ibilmente vivo, eppure come un vasa dei«male , c<?m~una. f ia la J! cui contemr ro pat rebbe opera re terr ibi li«deVastazlO~1 ~e 51 rrversasse sul mondo s (F. YEATS.BROWN Lancerat large, LeIpZIg, 1937, p. 252). '

ARVO SULLA «CONTRO·INIZIAZIONE» 26.3

pratico che voglio parlare, Can Ie parole del .Guenon,

esso e presente in tutte quelle tendenze che «mducano

« l'essere a "Iondersi" - e noi dirernmo anzi a "con-

« fondersi" _:_ in una. specie di coscienza cosmiea esclu-

«dente ogru traseendenza eppero ogni spiritualita ef-

« fettiva ». Le vade teorie teosofiste suI « superamento

della i llu sione del la separat ivit a », sulla «Vita una) evia diccndo con i corrispondenti corollari a carattere

umanitario ~d egualitario, quasi sernpre sono indici di

questa direzione, rappresentante un.vero e pro?ri~ « svi-

luppo invertito ». Vale riportare qui ~e. espressioru stess.e

del Cuenon: « L'insegnarnento tradizionale conosce 11

« simbolismo iniziatico di una navigazione compientesi

«attraverso l 'oceano, il quale rappresenta il dominio

« " psichico " da superare con tutti 1 suoi pericoli per

« pervenire aIlo scopo. Che -dire di eolui che si gettasse

«nel bel mezzo di quest'oceano non aspirando ad altro

«che ad annegarvisi? Ora non altro sarebbe il significa-

« to di quella " fusione " con una "coscienza cosrnica :', l,a

«quare in realta non . e che l'insieme confuso ed indi-

« stinto di tutte le "influenze psichiche "; e tali influen-

« ze, malgrado quel che tal~ni possono immag~??r~, non

«hanna sicuramenre nulla in cornune con le mfluenze

« spirituali ", anche se talvolta rieseono ad imitarle in

«questa 0 quella rnanifestazione este:iore" Coloro che

«cadono in questa equivoco fatale dimenticano 0 sen-

« a'altro ignorano la distinzione fra "acque superiori "

« ed "acque inferiori ". Invece di elevarsi verso l'Oceano

« d'in alto, si sprofondano negli abissi dell'Oceano

«del basso; invece di concentrare tutte Ie loro forze per

« dir iger le verso it mondo libero da form,a c~e: ,solo,

« puo dirsi spirituale, Ie dispetdono nella diversita inde-« finitamente cangiante e fuggente delle forme della rna-

« nifestazione sottile, senza sospettare che guel +.ssi

« prendono per una pienezza di "vita" non e , in realta,

« cbe il regno de lla morte »,

Ho accennato al principio che le forze della centro-

iniziazione si « inseriscono » in queUe urnane; voglio

dIre' che debbono esistere gia certe deviazioni spirituali

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26 4

? inteI1e~tua1i_cbe _queUe forze s i affrettano ad accrescere

aggiungendovi cio che in magia si chiama una «di rezioi; e

C li eflicacia ». Cio risulta evidente nel caso che ho accen.

nato or ora, perche panteismo, vitalismo, teoria dell'in,

conscia e via dicendo sono spesso sempIici prodotti del

pensiero contemporaneo e si tratts, a questa riguardo,

di persone che non si rendona canto del significatodelle lcro idc~, n / ( 1' <> ! 11m i sm ; l in cui queste passono

essere utilizzate da esseri che, invece, a cJii[erem:a e li

lora, san no perfettamente il fatto lora e, direi quasi,pensano per lora.

Cia conduce ad una questione alqllunto complessa,

che e quella circa Ia natura e l'arigine della COntra-ini_

ziaziane. Per un cerro set t ore, a questa propasito c i si

puo limitare a padat e li !orze, e 1'a;;o:ionemalefica eli e~;e

non e aHora da r ifer irsi ad una loro intenzione, rn a sern -

plicemente (ll1a loro natura: come non procede da una

intenziolle

rna daUa natura stessa di un certo acido i1

corrodere quando gl i si cla modo di agire. Que! che aku-

ni_. chlamano il «mondo intermedio ), aItri II «mondo

InEero) ed aItri ancora i1 « mondo demonico) (non-

prendendo pero « demone» nel sensa morale e religioso

del eristianesimo), puo essere origine di un'azione del

genere, quando il mondo degIi uomini e dei pensieri

degIi uomini ad esso si apra inconsideratamente. M~

oItre a semplid forze debbonsi considerare veri e proprl

esseri, dieo esseri inte!ligenti e personali, quali rappre-

sentanti 0 agenti deUa contto-inizlazione; esseri eon-

parla anzi d i una « iniziazione deviata e snaturata », di

qualcosa

cheha proceduto da una iniziazione elFettiva

« per via di unn degenerescemn spintasi fino nll'inver-« slone costituCnte l'essenzrl e li cib che si puo chiamare i1

«Jatanismo ». Tuttavia eg li, in fondo, arnrnen- che, a

questa proposito, interviene un fatro metansieo, perche

dalla

semplice degenerescenza e involuzione nan si passa

senz'aItro all'inversione e all'intenzione ;che, a prescin-

dere dalle influenze distruttive.« natunili» di cui ho

detto or ora, stanno a definire la contro-iniziazione. In-

AI(VO

SULLA « CONTRO-INIZIAZIONE »

26 5

fatti, quanto al punto di partenza, il Guenon parla di

«una rivolra COntro I'autorita legittima e la rivendica-

zione di una indipendenza impossibile» nelI'ordine del-

l'una 0 deIl'altra organizzazione iniziatica, da parte di

persone che di essa avevano gia avuto trasEusa la Eorza

e che per cio stesso si trovavano di la dal piano sernpl].

cemente umano e). Ma for se e d'uopo risalire ancor pili

in alto: a colore che, alI'esset dei, preferirono I'essernemici d e d e l . . -

- Quesro mi porta ad un'lIItima considerazione. L'Evo-

la ha rnesso in luce iI fatto che un processo naturale

~uce !'uomo occidentale appunto sulla direzione del-

la contr~-iniziazione. A partir dalla Rinascenza _ dice

i'E~ola ._ I'uomo occidentale ha voluro esser « libero »,

ha voluto esser 'per se; ha troncato l;uno dopo I'altro i~-istenti contatti can il mondo superiore ed ha bat-

tlltO la via dell'immanenza e della conquista del mondo

6sico·. Ma Iii dove tutto non fin isce nel materialismoe n e 1 I ~ realta materiale dominata dalla tecnica, l'indi-

viduo staccato dal monelo spirituale tende ad una specie

di ascesi come esasperazione della volonra dominattice e

della Sua Iiberra. In tal guisa egli non puo che disporsi

su lla l inea delle influenze de lla contro-iniz iaz ione , ed appa-

rizion! su questa direzione - apparizioni di inconsapevoli

< asceri de l male» - esistono gia e sono assai signifi-

cative, Probabilmente sono queste Ie vie con cui, non

per ult imo , si suggellera il destino di unaintera civilts . .

Tornando al nostro ambito, anche cia quesre cons].

cler8zioni sommarie r isulted, 1 0 spero, l'importanza ca-

pitale che ha il concetto della contro-iniziazione. Non

(1 ) In nlt rn occas ione ilGuenon rkonosce in fondo idue asp.ett~

distinti quando pari a di azion] sirnili a quelle, dei n,?cr ,?rnal !t I, .!

quali agiscono dan do per veicolo alla loro volonra I r esl du l pSlchlCl

disanimati del morti. In t al c aso, i re sldui ps ichici corrispondereb.

bero ad organizz3zioni iniziat iche ent ra te in una Ease di estrema

degenerescema e quasi sopravviventi a s e stesse, J?:n.tr~ Ia parte

del necroman re I'avrebbefO Ie forze del la COntro- lOlZlazlOne vera

e propria, Ie quali danno a tali or!l_anismi ~egradati In direzion:invertita . Si tornera sull'argomento qt1andd, SI parlen! della genes!della massoneria moderna.

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26 6

si tratta di fisime, ma di cose molto serie e reali, che si

debbono senz'altro mettere in linea di canto per la pro-

pria difesa, sia intellettuale, sia spirituale, quando ci si

dedica aHe nostre scienze,

Pe r ri fe rimento a ll 'ogget to d i queso scritto: R, GUENON, Leregne de fa quantile et les signes des temps (Paris, 1945); Aperrussur l'initiation (Paris, 1945); J. EVOLA, Maschera e volta dello spi-

ritualismo contemporaneo (2a ediz, Beri, 1949). Le due opere delGuenon sono s ta te anche tradotte in italiano,

LUCE

OPUS MAG/CUM: I PROFUMI

Nei riti della M:1gia S 1 c on sig lia d i fare uso e li patti-

colari suffumigi, aflinche Ie facolta psichiche del mago

siano con maggiore rapidita innalzate ed eccitate at tono

volute, Questo pub esser detto come spiegazione gene-rica - ma non e inutil e accennare ad alcuni parr icolari ,

Si noti, anzitutto, l'uso antichissimo dei profumi,

dapprima riservati aHe sole cerimonie religiose, come

ad es. neU'antico Egitto, dove la Ioro conoscenza, come

sostanze e come manipoIazioni, era un tempo stret ta-

mente l imitata alIa cas ta sacerdotale,

AlIa distanza di millenni, oggi, non vi e quasi t rac-

cia di queUe particolari nozioni, che un tempo facevano

parte della Scienzn Sacra, salvo alcuni accenni brevie

confusi in zibaldoni medioevali, e- qualche vago e super-

Iiciale studio moderno sui rapporri tra sesso e profumo.

Esdudo, natural mente, i molri trattati, esaurienti, sulla

fabbricazione dei profumi, 0 sul Ia coltlvaz ione del le pian-

te clonde si estraggono; dove, sepure e comple ta la trat-

tazione della materia daI punto di vista industriaIe e

chimico, manca affatto qualsiasi osservazione. sulle rea-

zioni fisiologiche e psicologiche dei profumi - manca,

cioe, la cosa verarnente essenziale ed interessante: Ia co-

noscenza del perche, empirico, siano usati i profumi

LUCE opus MAGICUM: I PROFUMI26 7

Ne nsiologi 0 psicologi se ne sono troppo occupati nelle

lora opere, nelle quali vi hanno dedicate poche righe,

o tutt'al pill. poche pagine, insufEcienti. Tra i rnolti

consultati: Luciani, Ellis, Pouillet, Berguet, Krafft, Mar-

tineau, Moreau, Penta, Capano, Nuccio, Moll, Tardiff,

Charcot, Monin, Roux, etc. - Se Ie circostanze ce 10 con-

sentiranno, abbiamo intenzione eli pubbIica re uno studioesauriente sulla materia, clonde sono tratti questi appun-

ti, brevi, rna suf ficient i al l'uso prat ico deIl'intel ligenteopera tore,

E orrnai nota, e scientificamente assodato, che _ogni

animale, 0 pianta, emana un odore, anehe se esso non

viene normalmente avvertito dall'uomo.

eli odori, dalle moire esperienze fatte, risultano so-

Iamente percepibili allo state gassoso, determinando par-

ticolari eccitazioni dell'olfattivo, che, si noti, e stretta-

mente legato, con particolare reazione psichica, alla sfe-

ra dei sent imenri, i quali destano atti riflessi, sia neI

campo degli organi motori, che in quello delle glandole

de lla sfe ra vegeta tiva e r iprodutt iva. (Cfr. principalm.:

LUCIANI, Fisiologia dell'uomo, vol. IV, cap. 4; e A. Dtr-

MESIL, Des odeurs, de leur nature et de leur action phy-siologique ).

E anche noto ch e la percezione olfattiva, localizzara

nelle Fosse nasali, si effettua con entrambe Ie Fasi della

respirazione, Questo ha per noi un'importanza parti-

colare - il lettore 10 avra intuito, ricordando le istru-

zioni date da « Abraxa» e da me stesso.

Tralascio di rilevare Ie searse osservazioni, di ordine

purarnente nsiologico, fatte sino ad oggi, sulle reazioni

degli odori negli organi della respirazione e, sviluppando

una comune defini'zione, r icordo:La respirazione e l'atto che pone in rapporto mediate

J 'energin viale cosrnica con I' indi v iduo ( ')_,_Questa, __e-

(') II terrnine mediato s i r ife ri sce a ll 'a tto re sp ira ro rio, che ,come e normalmente compiuro, ha ta le carattere di impurita, inquanto I'essenza indlviduale non ha diretto contatto con la vitacosmica, come avviene in stati ulterior! di sviluppo, allorche sirealizza la respirazione astrale, di cui si dara un cenno piti oltre,