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Teoria, analisi, composizione Rocco De Cia [20.1.2019] versione provvisoria 1 Strumenti per l’analisi musicale La forma sonata WOLFGANG AMADEUS MOZART Allegro dalla Serenata Eine kleine Nachtmusik KV 525 Il primo movimento (Allegro) della Serenata Eine kleine Nachtmusik di Mozart delinea chiaramente la forma sonata. Come sempre, il primo orientamento ci viene dato dai cambi di scrittura, che sono molto netti: confronta ad esempio le bb. 1-4 con le bb. 5-10 e 11-17. 1-55 Esposizione 1-17 Primo gruppo Sol M 1-4 Semifrase di apertura basata su arpeggio di Sol maggiore in f, con un tutti ottavato. Gli incisi di proposta (bb. 1-2) e di risposta (bb. 3-4) ripetono lo stesso ritmo, molto scandito. Cambiano la direzione e la funzione armonica: la proposta, sulla tonica, è ascendente; la risposta, sulla settima di dominante, è discendente. 5-10 Semifrase di sei battute. La proposta (bb. 5-6) viene ripetuta (bb. 7-8); segue conclusione (9-10). Deciso cambio di scrittura: Vln I con ruolo melodico di primo piano, Vln II con secondo piano articolato in vivaci semicrome ribattute, Vle e Basso assieme sullo sfondo di crome ribattute (il Basso ha un pedale di tonica da b. 5 a b. 8). Caratteristico il profilo melodico del Vln I, con la semiminima puntata sul secondo movimento di battuta che determina una sincope sul terzo movimento, e una appoggiatura sul tempo forte. La conclusione ha invece un ritmo più serrato, con una figura di mezza battuta ripetuta in progressione ascendente. 11-17 Netto cambiamento, con un p improvviso e un alleggerimento della trama: a b. 11 suonano i soli violini. I Vln I fanno coppia coi Vln II, le Vle col Basso rispondono in imitazione a una battuta di distanza. Anche i valori ritmici sono più lenti, e il profilo melodico è complessivamente discendente. La risposta (bb. 15-17) è una variazione della proposta (bb. 11-14): invece di essere costituita da 4 battute è di 3 battute, perché si collega direttamente con la sezione seguente (la tonica di b. 18 risolve la dominante di b. 17). 18-27 Transizione Sol M → Re M

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Teoria, analisi, composizione Rocco De Cia [20.1.2019] versione provvisoria

1

Strumenti per l’analisi musicale

La forma sonata

WOLFGANG AMADEUS MOZART

Allegro dalla Serenata Eine kleine Nachtmusik KV 525

Il primo movimento (Allegro) della Serenata Eine kleine Nachtmusik di Mozart delinea

chiaramente la forma sonata.

Come sempre, il primo orientamento ci viene dato dai cambi di scrittura, che sono molto

netti: confronta ad esempio le bb. 1-4 con le bb. 5-10 e 11-17.

1-5

5 E

sposizio

ne

1-1

7 P

rimo

gru

ppo

Sol M

1-4

Semifrase di apertura basata su arpeggio di Sol maggiore in f, con un tutti ottavato.

Gli incisi di proposta (bb. 1-2) e di risposta (bb. 3-4) ripetono lo stesso ritmo, molto

scandito. Cambiano la direzione e la funzione armonica: la proposta, sulla tonica, è

ascendente; la risposta, sulla settima di dominante, è discendente.

5-1

0

Semifrase di sei battute. La proposta (bb. 5-6) viene ripetuta (bb. 7-8); segue conclusione

(9-10).

Deciso cambio di scrittura: Vln I con ruolo melodico di primo piano, Vln II con secondo

piano articolato in vivaci semicrome ribattute, Vle e Basso assieme sullo sfondo di crome

ribattute (il Basso ha un pedale di tonica da b. 5 a b. 8).

Caratteristico il profilo melodico del Vln I, con la semiminima puntata sul secondo

movimento di battuta che determina una sincope sul terzo movimento, e una

appoggiatura sul tempo forte.

La conclusione ha invece un ritmo più serrato, con una figura di mezza battuta ripetuta in

progressione ascendente.

11

-17

Netto cambiamento, con un p improvviso e un alleggerimento della trama: a b. 11

suonano i soli violini. I Vln I fanno coppia coi Vln II, le Vle col Basso rispondono in

imitazione a una battuta di distanza. Anche i valori ritmici sono più lenti, e il profilo

melodico è complessivamente discendente.

La risposta (bb. 15-17) è una variazione della proposta (bb. 11-14): invece di essere

costituita da 4 battute è di 3 battute, perché si collega direttamente con la sezione

seguente (la tonica di b. 18 risolve la dominante di b. 17).

18

-27

Tran

sizion

e So

l M →

Re M

Teoria, analisi, composizione Rocco De Cia [20.1.2019] versione provvisoria

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-55 S

econ

do g

rup

po

Re M

56

-75

Svilu

pp

o

56

-59

La semifrase iniziale dello sviluppo (56-59) riprende l’apertura del brano (1-4), portandola nella

tonalità di fine esposizione, ossia Re maggiore.

L’inciso di risposta (58-59) presenta una deviazione inattesa: invece di essere sulla dominante

di Re maggiore, come ci saremmo aspettati in base alle bb. 3-4, porta alla tonalità di Mi

minore.1 Mantiene infatti i suoni Fa e La del precedente arpeggio di Re maggiore, portando le

altre due note a Si e Re, e determinando quindi l’arpeggio di settima di dominante di Mi (Si-

Re-Fa-La).

60-7

0

La risposta alla semifrase 56-59 si gioca su una doppia sorpresa:

1) a b. 60 la dominante di Mi minore non risolve alla tonica bensì realizza una cadenza

d’inganno, portando a Do maggiore;2

2) allo stesso tempo, la semifrase delle bb. 56-59, derivante dal primo gruppo tematico,

viene d’un tratto accostata a un inciso (60-61) preso dal secondo gruppo tematico, e per

la precisione dalla semifrase di bb. 35-38.

L’inciso viene ripetuto ben cinque volte di seguito, costituendo così la parte più estesa dello

sviluppo. Le prime due volte (60-64) la ripetizione è letterale, in Do maggiore. Attraversiamo

poi la tonalità di La minore (65-66) per fermarci sulla tonalità di Sol minore (66-70), dove

rimarremo fino alla fine dello sviluppo.3

70-7

5

La parte conclusiva dello sviluppo adotta una scrittura con il tutti ottavato in f che richiama sia

l’inizio del brano sia, più propriamente, la conclusione dell’esposizione, e in particolare le bb.

51-53.

Alle bb. 72-73 il tessuto si riduce ai soli Violini in p, con un cromatismo che porta alla

dominante di Sol maggiore, conducendo così alla ripresa.

76

-12

6 R

ipresa

1 La settima di dominante Si-Re-Fa-La è comune alle tonalità di Mi maggiore e Mi minore. Qui si

sottintende Mi minore perché è tonalità vicina a quella di impianto (Sol maggiore); inoltre, la cadenza

d’inganno di b. 60 è a Do maggiore, VI di Mi minore, mentre in Mi maggiore il VI sarebbe stato Do minore. 2 Come è tipico dell’armonia della sezione di sviluppo, la tonalità di Mi minore non viene nemmeno

raggiunta: è semplicemente sottintesa dalla sua dominante alle bb. 58-59. Il successivo Do maggiore diventa

infatti, fin da subito, la nuova tonica di riferimento, senza più essere considerato VI di Mi minore. 3 La b. 69 è basata sull’armonia Mi-Sol-Si-Do: si tratta di un accordo di sesta eccedente, e per la

precisione della sesta tedesca di Sol minore. Gli accordi di sesta eccedente servono per introdurre la

dominante: infatti in questo caso troviamo a b. 70 la dominante di Sol minore (vedi Appunti di armonia

XVIII – Seste eccedenti).

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37 C

od

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Eine Kleine Nachtmusik, K. 525

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