stato dell’arte in abruzzo
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vulnerabilità dell’involucro delle costruzioni in crudo criteri di valutazione del rischio nel progetto di conservazione. m. cristina forlani (DiTAC/ Pescara) antonio basti michele lepore giacomo ricci (craterre) mauro bertagnin (cedterra) g.franco conti (enea/bologna) paolo neri. - PowerPoint PPT PresentationTRANSCRIPT
vulnerabilità dell’involucro delle costruzioni in crudo
criteri di valutazione del rischio nel progetto di conservazione
stato dell’arte in abruzzo
m. cristina forlani
(DiTAC/ Pescara)antonio bastimichele leporegiacomo ricci
(craterre)mauro bertagnin
(cedterra)g.franco conti
(enea/bologna)paolo neri
vulnerabilità dell’involucro delle costruzioni in crudo
criteri di valutazione del rischio nel progetto di conservazione
paesaggi
tipi
• realizzate tra la fine dell’800 e la metà del ‘900• sparse sulle campagne della fascia collinare costiera
abruzzese– 7012 nel censimento curato dall´Istituto Centrale di Statistica del
1933– 800 nel censimento curato dalla Regione Abruzzo nel 1997
• vincolate dalla L.R. N.17/1997 che le definisce “patrimonio culturale da tutelare compreso il tratto di terreno che concorre a formare il quadro d´insieme”– la legge prevede oltre al vincolo:
- predisposizione di una schedatura degli edifici - adozione di una normativa specifica per gli interventi- consenso ad interventi di ristrutturazione edilizia per
promuevere strategie di rifunzionalizzazione del costruito
le case rurali abruzzesi in terra cruda
vulnerabilità dell’involucro delle costruzioni in crudo
criteri di valutazione del rischio nel progetto di conservazione
vulnerabilità dell’involucro delle costruzioni in crudo
criteri di valutazione del rischio nel progetto di conservazione
•1 stato dell’arte della conoscenza sulle tecnologie costruttive– a) le azioni
• le attività di enti e associazioni
• le attività dell’università– b) la sistematizzazione
delle conoscenze• la casa di terra in
abruzzo• la “lettura del
sistema”
•2 stato dell’arte sui processi decisionali per la conservazione– a) dal censimento alle
strategie• sintesi del censimento• proposte e strategie
– b)b) la sperimentazione• cantieri pilota
– c) il preliminare conoscitivo per uno strumento operativo
• schede di rilevamento e di pre-diagnosi a vista
• (CeDTerra/1992: divulgare la conoscenza della terra cruda ; ass. Terrae onlus/2000: coordinare e sviluppare le attività del CeDTerra ; associazione nazionale Città della Terra Cruda/2001: favorire l’integrazione ed il mutuo aiuto tra i Comuni della terra cruda e le rispettive istituzioni, popolazioni e imprese; Ente Scuola Edile: protocollo con il CeDTerra per la sperimentazione e formazione; scuole: itinerari didattici e sensibilizzazione) – Legislazione
• Legge n°17/97 “Disposizioni per il recupero e la valorizzazione delle capanne a tholos e delle case di terra”
• Legge n°5/01 integrazione alle disposizioni della Legge Regionale Urbanistica17 : all’articolo 9, sui contenuti del Piano Regolatore Generale, aggiunge il paragrafo r): “individua e valorizza le costruzioni in terra cruda su tutto il territorio comunale, in quanto testimonianze storiche della cultura abruzzese, ed al fine di incentivarne il recupero, le relative cubature e superfici non vanno computate nel calcolo dei parametri edilizi ammissibili dalle norme di Piano”
– Progetti e programmi• PRUSST 26 “la città lineare della costa” e del PRU “Albergo Diffuso”27• progetto GAL + “Coltivare, costruire, abitare” coordinato dall’Associazione
Terrae onlus
1astato dell’arte della conoscenza sulle tecnologie costruttiveazioni
• (CeDTerra/1992: divulgare la conoscenza della terra cruda ; ass. Terrae onlus/2000: coordinare e sviluppare le attività del CeDTerra ; associazione nazionale Città della Terra Cruda/2001: favorire l’integrazione ed il mutuo aiuto tra i Comuni della terra cruda e le rispettive istituzioni, popolazioni e imprese; Ente Scuola Edile: protocollo con il CeDTerra per la sperimentazione e formazione; scuole: itinerari didattici e sensibilizzazione) – Eventi
• La “Festa della terra” incontri annuali dal 1997– Formazione maestranze e tecnici
• Corso per muratori (1997) – Cantiere per il recupero di casa D’Orazio
• Seminario sul massone (2001)– Cantiere di 1° intervento per il recupero di casa D’Arcangelo
• Seminario sull’adobe (2002)– Produzione per l’ampliamento della scuola di Roccamontepiano
• Seminario sulla terra paglia (2003)– Laboratorio di Borgocapo per la realizzazione di un modulo funzionale
• Seminario sugli intonaci (2004)– Laboratorio di Borgocapo per realizzazione di intonaci
• Workshop di progettazione (2005)– Laboratorio di Borgocapo per nuove costruzioni
1astato dell’arte della conoscenza sulle tecnologie costruttiveazioni
• (università)– Promozione della UNIVERSITERRA /2001: "rete" mirata ad accogliere gli
studiosi di diverse università sulle molteplici problematiche legate all'uso del crudo per un attivo scambio di esperienze e confronti
– Ricerca• REGIONE ABRUZZO (2000-2002) "Il recupero delle abitazioni in
terra cruda: strumenti di analisi e criteri di indirizzo”• MIUR (2001-2002) "Riqualificazione dell'ambiente costruito:
recupero edilizio e ambientale dei nuclei rurali delle colline teatine"
• PRIN (2004-2005) "Tecniche e materiali innovativi per il rinforzo sismico di strutture esistenti"
– Progetti e proposte• Prodotti in terra cruda per uno sviluppo turistico sostenibile
"ProTeCSTuS” (2003) progetto interdisciplinare coinvolgente diverse facoltà (arcitettura; economia), enti (scuola edile) e associazioni (industriali; costruttori)
– Organizzazione di seminari• …...
1astato dell’arte della conoscenza sulle tecnologie costruttiveazioni
• (università) didattica • Corso di Morfologia strutturale e di Tipologia strutturale (1978-
1995)– La conoscenza della cultura materiale locale: censimento delle tecniche
tradizionali (province di Teramo; Pescara; Chieti)– Le tecnologie appropriate attraverso la scelta dei materiali locali e dei
sistemi costruttivi tradizionali: F.L. Wrighy, Le Corbusier; Hassan Fathy• Laboratorio di costruzione dell’architettura (1999-2000)
– Il progetto con le tecnologie del crudo: adobe, torchis, pisé• Laboratorio di costruzione dell’architettura (2000-2001)
– il recupero di costruzioni in terra cruda con la proposizione di elementi innovativi per l'adeguamento e il miglioramento prestazionale (benessere) del manufatto
• Laboratorio di costruzione dell’architettura (2001-2002)– il riuso di costruzioni in terra con l'adeguamento funzionale (fruibilità)
mediante la proposizione di unità ambientali addizionali (concretizzate con tecnologie del crudo o altre compatibili e sostenibili)
• Laboratorio di Laurea (2003)– La valutazione ecologica ed energetica: LCA di un'unità abitativa in
crudo
1astato dell’arte della conoscenza sulle tecnologie costruttiveazioni
1bla sistematizzazione delle conoscenzetecniche del crudo
1) ambiente (fisico-geografico; economico, sociale, culturale), preesistenze e aree di diffusione
(rif. De Camillis, 1893; Abbate, 1903; Santopone, 1941; Baldacci, 1958; Ortolani, 1961; Conti, 1996, 1997, 1999; Mastrangelo-Latini, 1997; Morandi, 1986; Gandolfi, 1986)2) tipologie edilizie e caratteri del costruito
(rif. Ortolani, 1961; Grappi, 1970; Morandi, 1986; Conti, 1999;)3) cultura costruttiva, tecnologia e cantiere
(rif. Baldacci, 1958; Gandolfi, 1986; Profico, 1986; Mastangelo-Latini, 1990-1997; Talucci, 1977; Conti, 1999)
un lavoro di ricognizione capillare sulle conoscenze scritte e orali (m. bertagnin: architetture di terra in italia)
Glossario: La denominazione locale della “casa”casa a tterra o casa a massunePencire o pinciaiaLa denominazione degli elementiLi massalette (orditura secondria)Li massuneLi penge o penci‘mbellecciature (terra molle per sottofondo di posa del pavimento o dei coppi)Le fasi-gli strumentiLu bbanghe (lo “strato” del muro)Lu curdine (filo a piombo)Le “maestranze”Lu filacce (catena umana per il trasporto dall’area di produzione a quella di messa in opera)Lu mastre (l’esperto)
• la “lettura del sistema”– individuazione e analisi del
sistema tecnologico e del relativo sistema prestazionale
1bla sistematizzazione delle conoscenzetecniche del crudo
• censimento della Regione Abruzzo del 1999
– Contenuti: Contiene le schede di tutti imanufatti presenti sul territorio regionale;
– Elementi di interesse: Censiti 800 manufatti, di cui si ignorava la localizzazione. Testimonianza e ricognizione globale della diffusione dei manufatti sul territorio regionale;
– Carenze: lacuna tecnico-conoscitiva dei manufatti. il censimento prodotto ha fornito solo indicazioni di tipo catastale e tipologico, pertanto per procedere con le operazioni di recupero mancano le informazioni basilari sulle caratteristiche costruttive e tecnologiche. Mancano, inoltre, informazioni circa gli accorgimenti specifici da seguire per le operazioni di recupero.
stato dell’arte sui processi decisionali per la conservazione 2adal censimento alle strategie
• conoscenza delle problematiche e configurazione di possibili strategie per la "riconsiderazione" del crudo– dalle strategie per i PVS alle
riflessioni sulla sostenibilità per lo sviluppo locale (Nuove tecnologie del "crudo" per gli edifici a basso impatto ambientale)
– il quadro della situazione italiana e la ricognizione delle strategie in atto
– il quadro abruzzese, la riscoperta del crudo e le strategie possibili
• strategie e progetti specifici per la "riconsiderazione" del crudo in abruzzo– la formazione di nuovi
progettisti come strategia per la diffusione della conoscenza
– le indagini sulle qualità delle costruzioni in crudo come strategia per una promozione del sistema costruttivo: il modulo e l’involucro
– strategie di riqualificazione e riuso per uno sviluppo turistico sostenibile: il recupero di una "tradizione" per nuove forme insediative
– la valutazione e certificazione ambientale come strategia per la promozione di nuove abitazioni in crudo
stato dell’arte sui processi decisionali per la conservazione 2adal censimento alle strategie
• il rilievo e la comprensione dello “stato”
• la produzione del “massone”
• la messa in opera– Risarciture di crepe
ed erosioni– dai “manuali” alle
“testimonianze”• la sperimentazione
degli intonaci
stato dell’arte sui processi decisionali per la conservazione 2b la sperimentazione
un cantiere pilota
stato dell’arte sui processi decisionali per la conservazione 2b la sperimentazione
un cantiere pilota
• le schede di rilevamento e la pre-diagnosi a vista– conoscenza generale
• dati identificativi; dati metrico-dimensionali; dati tipologici; dati fruitivo-funzionali
– conoscenza del sistema spazio-ambientale (a)• dati costitutivo-correlativi del manufatto• dati costitutivo-correlativi dell’intorno
– conoscenza del sistema tecnologico-materico (b)• dati dell’involucro e degli elementi tecnici• dati descrittivo-comportamentali degli elementi tecnici
– conoscenza del sistema delle modificazioni e del degrado (c)
• dati localizzativo-quantitativi• dati analitico-valutativo
stato dell’arte sui processi decisionali per la conservazione 2cpreliminare conoscitivo
per uno strumento operativo
• SCHEDA ANAGRAFICA DELL'EDIFICIO• (fornisce i dati fondamentali per avviare le riflessioni sul destino
del patrimonio in oggetto; sono informazioni di base per gli interventi di recupero-manutenzione e per le ipotesi di riuso)
• 1. identificazione geografico-territoriale (conservazione dell'identità "locale")
- 1.1. identificazione geografico-amministrativa- 1.2. identificazione geografico-localizzativa
• 2. identificazione giuridico-amministrativa• 3. identificazione costitutivo-dimensionale
(conservazione dell'identità storico-culturale)- 3.1. identificazione geometrico-dimensionale- 3.2. identificazione configurativo-tipologico
• 4. identificazione fruitivo-funzionale (conservazione dell'identità antropologico-culturale)
stato dell’arte sui processi decisionali per la conservazione 2cpreliminare conoscitivo
per uno strumento operativo
• A) "SISTEMA AMBIENTALE"(fornisce una conoscenza più approfondita sul sistema degli spazi necessaria per configurare destinazioni d'uso compatibili)
• A.1. identificazione spazio-ambientale(conservazione dell'identità morfologico-dimensionale)
- A.1.1. identificazione costitutivo-correlativa degli ambiti spaziali
- A.1.2. identificazione esigenziale-funzionale degli ambiti spaziali
stato dell’arte sui processi decisionali per la conservazione 2cpreliminare conoscitivo
per uno strumento operativo
• B) "SISTEMA TECNOLOGICO"(fornisce una conoscenza più approfondita sul sistema degli elementi tecnici necessaria a configurare interventi appropriati per il recupero e la manutenzione)
• B.1. scomposizione del sistema tecnologico (conservazione dell'identità tecnico-materica)
• B.2. identificazione degli elementi tecnici– B.2.1. identificazione descrittivo-costruttiva
dell'elemento tecnico – B.2.2. identificazione descrittivo-
comportamentale dell'elemento tecnico
stato dell’arte sui processi decisionali per la conservazione 2cpreliminare conoscitivo
per uno strumento operativo
• B) "SISTEMA TECNOLOGICO” (fornisce una conoscenza più approfondita sul sistema degli elementi tecnici necessaria a configurare interventi appropriati per il recupero e la manutenzione)
• B.1. scomposizione del sistema tecnologico (conservazione dell'identità tecnico-materica)
• B.2. identificazione degli elementi tecnici– B.2.1. identificazione descrittivo-costruttiva dell'elemento tecnico – B.2.2. identificazione descrittivo-comportamentale dell'elemento tecnico
stato dell’arte sui processi decisionali per la conservazione 2cpreliminare conoscitivo
per uno strumento operativo
• C) "SISTEMA DIAGNOSTICO"(fornisce una conoscenza di base sul degrado dell'involucro - e degli elementi tecnici a vista- necessaria a configurare interventi appropriati per il recupero e la manutenzione)
• C.1. identificazione del degrado (conservazione dell'identità tecnico-materica)- C.1.1. identificazione localizzativo-quantitativa- C.1.2. identificazione analitico-valutativa
stato dell’arte sui processi decisionali per la conservazione 2cpreliminare conoscitivo
per uno strumento operativo
• C) "SISTEMA DIAGNOSTICO” (fornisce una conoscenza di base sul degrado dell'involucro - e degli elementi tecnici a vista- necessaria a configurare interventi appropriati per il recupero e la manutenzione)
• C.1. identificazione del degrado (conservazione dell'identità tecnico-materica)
- C.1.1. identificazione localizzativo-quantitativa
- C.1.2. identificazione analitico-valutativa
stato dell’arte sui processi decisionali per la conservazione 2cpreliminare conoscitivo
per uno strumento operativo