lo stato dell’arte delle soluzioni per l’involucro
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Laura Bellia - Dipartimento di Ingegneria industriale , Università di Napoli Federico II - 29 gennaio 2016
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Napoli – 29 gennaio 2016
Laura Bellia
Dipartimento di Ingegneria Industriale
Università degli Studi di Napoli Federico II
Lo stato dell’arte delle soluzioni per
l’involucro trasparente per edifici in climi
mediterranei
Laura Bellia - Dipartimento di Ingegneria industriale , Università di Napoli Federico II - 29 gennaio 2016
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Differenze tra componenti opachi e trasparenti
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I fattori totali dipendono dalla radiazione incidente
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Modelli di distribuzione spettrale
I produttori di finiture superficiali e di componenti per l’edilizia forniscono i valori dei fattori di
riflessione e trasmissione (in caso di superfici o corpi non opachi) sia energetica che luminosa:
Poiché tali fattori dipendono dalla distribuzione spettrale della radiazione incidente, per convenzione,
per l’illuminazione, si usa una distribuzione “standard”, adottata anche dalle normative: quella
dell’illuminante CIE D65, che rappresenta un modello di luce naturale, in cui D sta per Daylight e 65
per 6500 K (temperatura di colore: temperatura di un corpo nero che emette una radiazione dello
stesso colore della sorgente in esame).Talvolta il fattore di trasmissione luminosa viene indicato con
tD65, per indicare l’illuminante con cui è stata fatta la misura. Per quanto riguarda i fattori totali, si
considera la distribuzione solare.
Distribuzione dell’illuminante D65Distribuzione della radiazione solare
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Lo spettro solare
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Lo scambio termico complessivo attraverso il componente finestrato
Occorre fare considerazioni energetiche sia per il riscaldamento che per ilraffrescamento, così come per l’abbagliamento ed il surriscaldamento prodotti dallaradiazione solare diretta.
Radiazione solare trasmessa attraverso il vetro
Radiazione solare riflessa
Radiazione assorbita dal vetro
Radiazione solare assorbita dal telaio e trasmessa per conduzione
Calore secondario scambiato per convezione ed irraggiamento verso l’esterno
Calore secondario scambiato per convezione ed irraggiamento verso l’interno
Calore scambiato tra l’ambiente esterno e quello interno attraverso il vetro Calore scambiato tra
l’ambiente esterno e quello interno attraverso il telaio
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Il bilancio sul componente finestrato
Fe
reFe teFe
aeFe
qeFe qiFe
tvFv
Qg=Ug∙Ag∙Dq
Qf=Uf∙Af∙Dq
Flusso solare radiante incidente
Flusso solare trasmesso attraverso il vetro
Flusso solare riflesso dal vetro
Flusso solare assorbito dal vetro
ae + re + te =1
ae =qi+qe
g = te+qi
Flusso luminoso trasmesso attraverso il vetro
qi = fattore di scambio termico secondario verso l’internoqe = fattore di
scambio termico secondario verso l’esterno
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I principali parametri che caratterizzano i componenti
finestrati sono:
• la trasmittanza termica U [W/m2K];
• il fattore di trasmissione dell’energia solare totale
(fattore solare) g;
• il fattore di trasmissione luminosa tv;
• la resa cromatica Ra
• Il rapporto tv /g è indica quanta luce solare penetra
all’interno rispetto all’energia corrispondente.
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Mediante intercapedini e pellicole si possono ridurre gli scambi per trasmissione
L’isolante riduce lo scambio termico attraverso il telaio
Scambio termico attraverso il vetro
Il rivestimento riduce lo scambio per irraggiamento
Il gas isolante riduce lo scambio termico per conduzione
Freddo Caldo
FreddoCaldo
Inverno
Estate
Una opportuna distanza tra i vetri riduce lo scambio convettivo
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Fattori di trasmissione per componenti vetrati
• Fattori di trasmissione spettrale ”ideali” per climi caldi (in rosso) e freddi (in blu) . Il
diagramma non è in scala, in quanto o spettro di emissione dei corpi a temperatura
ambiente (nell’infrarosso lontano) assume in realtà valori molto piccoli rispetto a quelli
corrispondenti alla radiazione solare; la curva è stata amplificata per consentirne la
lettura.
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Caratteristiche spettrali di un vetro semplice chiaro
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Fattore di trasmissione spettrale di vari tipi di vetro
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Fattore di trasmissione spettrale di vari tipi di vetro
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1,060,861,050,829%12%79%Ex 11% - Int 11%87%(Uv Filter Film)
BLOCK UVA and UVB RADIATION
1,180,841,040,2845%30%25%Ex 42% - Int 42%33%(serie Silver 35)
0,890,841,040,1963%25%12%Ex 62% - Int 62%17%(serie Silver 20)
HIGH-EFFICIENCY FILM - INT
1,140,841,040,2952%27%21%Ex 30% - Int 28%33%(serie Solar Bronze35)
0,940,841,040,1764%27%9%Ex 39% - Int 46%16%(serie Solar Bronze20)
METAL SPUTTERED SOLAR CONTROL FILM EXT.
0,840,841,040,4326%44%31%Ex 22% - Int 14%36%(serie Titan Xstra 35)
0,610,841,040,3138%45%18%Ex 34% - Int 14%19%(serie Titan Xstra 20)
VERSATILE DUAL REFLECTIVE FILM INT.
0,960,450,830,2841%40%19%Ex 44% - Int 49%27%(serie Silver 35)
0,850,390,790,2051%37%12%Ex 56% - Int 63%17%(serie Silver 20)
HIGH-EFFICIENCY FILM - INT
1,100,700,970,3044%35%21%Ex 30% - Int 29%33%(serie Solar Bronze35)
0,890,690,960,1953%38%9%Ex 40% - Int 45%17%(serie Solar Bronze20)
METAL SPUTTERED SOLAR CONTROL FILM INT.
1,160,725,470,4329%40%31%19%50%(serie Argent 50)
SPECTRALLY SELECTIVE WINDOWS FILM
0,890,821,030,4517%54%29%Ex 17% - Int 15%40%(serie ColdSteel 35)
0,730,761,000,3029%57%14%Ex 25% - Int 24%22%(serie ColdSteel 20)
ARCHITECTURAL FILM
0,650,781,010,2052%39%9%Ex 56% - Int 24%13%(serie Titan Duo 15)
0,330,781,010,1854%39%7%Ex 59% - Int 18%6%(serie Titan Duo 05)
0,860,811,030,3732%43%25%Ex 32% - Int 26%32%(serie OptiTune 30)
0,640,801,020,3331%51%18%Ex 32% - Int 15%21%(serie OptiTune 22)
0,590,761,000,2251%37%12%Ex 56% - Int 25%13%(serie OptiTune 15)
0,380,750,990,1656%38%6%Ex 63% - Int 15%6%(serie OptiTune 05)
tv/gεUgρsαstsρvtvSOLAR CONTROL FILM
HANITA COATING
1,060,861,050,829%12%79%Ex 11% - Int 11%87%(Uv Filter Film)
BLOCK UVA and UVB RADIATION
1,180,841,040,2845%30%25%Ex 42% - Int 42%33%(serie Silver 35)
0,890,841,040,1963%25%12%Ex 62% - Int 62%17%(serie Silver 20)
HIGH-EFFICIENCY FILM - INT
1,140,841,040,2952%27%21%Ex 30% - Int 28%33%(serie Solar Bronze35)
0,940,841,040,1764%27%9%Ex 39% - Int 46%16%(serie Solar Bronze20)
METAL SPUTTERED SOLAR CONTROL FILM EXT.
0,840,841,040,4326%44%31%Ex 22% - Int 14%36%(serie Titan Xstra 35)
0,610,841,040,3138%45%18%Ex 34% - Int 14%19%(serie Titan Xstra 20)
VERSATILE DUAL REFLECTIVE FILM INT.
0,960,450,830,2841%40%19%Ex 44% - Int 49%27%(serie Silver 35)
0,850,390,790,2051%37%12%Ex 56% - Int 63%17%(serie Silver 20)
HIGH-EFFICIENCY FILM - INT
1,100,700,970,3044%35%21%Ex 30% - Int 29%33%(serie Solar Bronze35)
0,890,690,960,1953%38%9%Ex 40% - Int 45%17%(serie Solar Bronze20)
METAL SPUTTERED SOLAR CONTROL FILM INT.
1,160,725,470,4329%40%31%19%50%(serie Argent 50)
SPECTRALLY SELECTIVE WINDOWS FILM
0,890,821,030,4517%54%29%Ex 17% - Int 15%40%(serie ColdSteel 35)
0,730,761,000,3029%57%14%Ex 25% - Int 24%22%(serie ColdSteel 20)
ARCHITECTURAL FILM
0,650,781,010,2052%39%9%Ex 56% - Int 24%13%(serie Titan Duo 15)
0,330,781,010,1854%39%7%Ex 59% - Int 18%6%(serie Titan Duo 05)
0,860,811,030,3732%43%25%Ex 32% - Int 26%32%(serie OptiTune 30)
0,640,801,020,3331%51%18%Ex 32% - Int 15%21%(serie OptiTune 22)
0,590,761,000,2251%37%12%Ex 56% - Int 25%13%(serie OptiTune 15)
0,380,750,990,1656%38%6%Ex 63% - Int 15%6%(serie OptiTune 05)
tv/gεUgρsαstsρvtvSOLAR CONTROL FILM
HANITA COATING
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Rivestimenti basso emissivi (low-e) ad elevato fattore solare per climi freddi
Rivestimenti basso emissivi (low-e) con basso fattore solare per climi caldi
Vetri ad elevato assorbimento nell’infrarosso per climi caldi
Differenti tipi di rivestimenti e tinte di vetro
Tipi di sistemi vetrati
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Finestre con rivestimenti basso-emissivi per climi freddi
Finestre con rivestimenti basso-emissivi per climi caldi
Configurazione basso emissiva Configurazione alto riflettente
Freddo Caldo Freddo Caldo
Assorbimento e riemissione verso l’esterno Riflessione della radiazione solare diretta
Caldo Freddo Caldo Freddo Caldo Freddo Caldo FreddoRadiazione nel lontano infrarossoRadiazione solare nel vicino infrarossoElevato assorbimento nel vicino infrarosso (radiazione solare)
Rivestimento basso emissivo per climi freddiRivestimento riflettente nel vicino infrarosso per climi caldi
* Pannello opzionale in linea di principio
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Caratteristiche spettrali di un vetro selettivo
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Caratteristiche spettrali di un vetro chiaro in funzione dell’angolo di incidenza
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Trasmittanza di energia solare totale (UNI TS 11300 ottobre 2014)
I valori della trasmittanza di energia solare totale degli elementi vetrati (g gl) possono essere ricavati moltiplicando i valori di trasmittanza di energia solare totale per incidenza normale (g gl,n) per un fattore di esposizione (F w).Il calcolo può essere effettuato mediante la UNI EN 410. In mancanza di dati si può usare il seguente prospetto:
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Fattore di esposizione Fw
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Climi freddi:– ridurre le perdite per trasmissione (U) ed incrementare gli apporti solari
Climi caldi:– ridurre i carichi frigoriferi: ridurre gli apporti solari.
Climi misti:– adottare sistemi dinamici per il controllo solare.
Tutti i climi:– massimizzare l’utilizzo di luce naturale
- prevedere sistemi integrati vetri-fotovoltaico
Strategie da perseguire
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C. Cillara Rossi, Funivia Malcesine, Verona (2006). Applicazione di pellicole basso
emissive in un manufatto progettato secondo i principi della
sostenibilità ambientale con sottovalutazione dell’irraggiamento solare (2009)
M.Fuksas, Nuova fiera di Milano, Milano (2005). Applicazione di pellicole basso emissive in un
manufatto progettato secondo i principi della sostenibilità ambientale con sottovalutazione
dell’irraggiamento solare (2009)
Zaha Hadid, Museo Nazionale delle arti del XXI secolo (MAXXI), Roma, 2010.
Applicazione di pellicole basso emissive
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L’importanza del contesto: le ostruzioni esterne
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Valutazione delle posizione del sole e delle ostruzioni mediante diagrammi polari
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1 kWh = 3,6 MJ
Gli apporti solari- UNI TS 11300-1 – ottobre 2014
= , , , , sol,k I A [kWh/a]sol k sh ob k sol kQ F tIsol,k = irradianza solare media mensile, con dato orientamento ed angolo di
inclinazione
Asol,k= area convenzionale della superficie finestrata k –esima (m2) Fsol,k = fattore di riduzione per ombreggiatura relativo ad elementi esterni per l'areadi captazione solare effettiva della superficie k -esima;
t = periodo di tempo considerato (un mese)Esempio: Irradiazione solare globale stagionale su superficie verticale esposta a sud per i capoluoghi di provincia della Campania (da UNI 10349)
Gli apporti solari dipendono dall’insolazione disponibile, dall'orientamento delle superfici di raccolta, dalla presenza di ombreggiatura permanente, dalla trasmittanzasolare e dalle caratteristiche di assorbimento delle superfici soleggiate. Le superfici soleggiate da prendere in considerazione sono le superfici vetrate, le pareti interne e i pavimenti degli spazi soleggiati e le pareti poste dietro coperture trasparenti o isolanti trasparenti.
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La UNI TS 11300-1 – ottobre 2014
L'area di captazione solare effettiva di un componente vetrato dell'involucro (per esempio una finestra), A sol, è calcolata con la seguente formula:
A sol = F sh,gl g gl (1 - F F) A w,pdove:F sh,gl è Il fattore di riduzione degli apporti solari relativo all'utilizzo di schermature mobili;g gl è la trasmittanza di energia solare della parte trasparente del componente;F F è la frazione di area relativa al telaio, rapporto tra l'area proiettata del telaio e l'area proiettata totale del componente finestrato; (1 - F F) è il fattore di correzione dovuto al telaio ,pari al rapporto tra l'area trasparente e l'area totale dell'unità vetrata del serramento.In assenza di dati di progetto attendibili o comunque di informazioni più precise, si può assumere un valore convenzionale del fattore telaio pari a 0,8.A w,p è l'area proiettata totale del componente vetrato (l'area del vano
finestra).
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Il fattore di riduzione per ombreggiatura
È un fattore moltiplicativo della radiazione solare incidente per tenere contodell'effetto di ombreggiatura permanente sull'elemento vetrato consideratorisultante da: altri edifici, topografia (alture, alberi), aggetti, altri elementidello stesso edificio, parte esterna della parete sulla quale è montatol'elemento vetrato.
F sh,ob può essere calcolato come prodotto dei fattori di ombreggiatura relativi ad ostruzioni esterne (Fhor), ad aggetti orizzontali (Fov) e verticali (Ffin):
F sh,ob = Fhor ∙ min (Fov , Ffin)
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I valori dei fattori di ombreggiatura dipendono dalla latitudine, dall'orientamentodell'elemento ombreggiato, dal clima, dal periodo considerato e dalle caratteristichegeometriche degli elementi ombreggianti. Tali caratteristiche sono descritte da unparametri angolari, a o b
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I vantaggi nell’utilizzo della luce naturale negli ambienti
interni
Qualità visiva
Elevata resa cromatica
Elevato flusso luminoso
Risparmio energetico
E’ una risorsa totalmente gratuita
Non è inquinante
Benefici psico-fisici
Regolazione del ritmo circadiano
Diminuzione dell’affaticamento visivo grazie alla visione verso l’esterno
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Criteri generali per una buona illuminazione con luce naturale
• Assicurarsi che l’illuminamento sia adeguato
e sufficientemente uniforme per gli specifici
compiti visivi
• Evitare i fenomeni di abbagliamento e
assicurare una temperatura di colore
adeguata
• Gestire al meglio l’integrazione con la luce
artificiale al fine di ottenere il massimo
risparmio energetico possibile
Laura Bellia - Dipartimento di Ingegneria industriale , Università di Napoli Federico II - 29 gennaio 2016
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Norma UNI EN 12464-1 (2011) – Luce e illuminazione.
Illuminazione dei posti di lavoro. Posti di lavoro in interni.
•Requisiti di illuminazione (illuminamento medio mantenuto, UGR limite,Ra, Tcp) per interni (zone), compiti e attività
•Illuminamento delle zone immediatamente circostanti il compito visivo erapporto limite di uniformità di illuminamento tra compito visivo e zoneimmediatamente circostanti
•Angoli di schermatura minimi per le specifiche luminanze delle lampade
•Gruppi di appartenenza del colore delle lampade
•Luminanza limite degli apparecchi che possono riflettersi nello schermodei videoterminali in funzione del tipo di schermo
Normativa di riferimento
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UNI EN 12464/1 2011 - Luce e illuminazioneIlluminazione dei posti di lavoro Parte 1– Posti di lavoro in interni
Requisiti per una corretta illuminazione
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Abbagliamento prodotto da luce naturale Un buon bilanciamento tra luce naturale ed
artificiale
Da cosa è prodotto l’abbagliamento?
L’abbagliamento è dovuto al contrasto eccessivo tra la luminanza della finestra e quella
delle pareti circostanti. Una sorgente con luminanza molto elevata e dimensioni piccole
collocata su una parete scura produce maggiore abbagliamento di sorgenti ampie collocate
su pareti chiare.
Per ottenere distribuzioni di luminanza senza eccessivi gradienti può essere necessaria
una sia pur minima integrazione mediante illuminazione artificiale.
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I setti verticali riflettono la luce esterna
distribuendola in ambiente
In presenza di video terminali occorre evitare effetti
di riflessioni di velo
Alcuni criteri progettuali e buone pratiche
•Massimizzare l’impiego di luce naturale.
•Le superfici interne con fattori di riflessione
elevati riducono i fenomeni di abbagliamento
e consentono una migliore distribuzione della
luce.
•Evitare che sui videoterminali si rifletta la
luce proveniente dalle finestre.
•Cercare di garantire oltre che l’accesso di
luce naturale anche il contatto con l’ambiente
esterno.
•Ridurre gli eccessivi contrasti di luminanza e
gli effetti termici della radiazione solare
diretta mediante opportuni sistemi di controllo
(filtri, schermi….).
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Risparmio energetico connesso all’utilizzo di luce naturale
Norma UNI EN 15193 (2007) – Energy performance ofbuildings – Energy requirements for lighting, recepita dalla UNI TS 11300-2 (ottobre 2014).
Lighting Energy Numeric Indicator
LENI = W/A [kWh/m2 anno]
Energia totale annua impiegata per l’illuminazione [kWh/anno]
Superficie utile totale dell’edificio [m2]
Introduce per la prima volta un indicatore del consumo energetico per l’illuminazione degli ambienti interni: il LENI
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Controllo della radiazione solare e luminosa
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Tipologie di sistemi schermanti
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Sistema schermante esterno
Sistema schermante esterno
Sistemi di controllo
Schermi: interni (blinds),
esterni (louvers), fissi,
mobili controllati in modo
manuale o automatico.
Impediscono l’accesso
della radiazione solare
diretta. Gli schermi esterni
sono più efficienti da
punto di vista termico.
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Tende esterne
La mancanza di manutenzione riduce l’ingresso di
luce naturale
Localizzazione interna o esterna
Tutti i sistemi schermanti ed
in particolare quelli esterni
richiedono una adeguata
manutenzione, soprattutto se
localizzati in zone ad elevato
inquinamento. La presenza di
sporco modifica le
caratteristiche ottiche dei
sistemi e riduce il fattore di
trasmissione della radiazione
luminosa, alterando le
prestazioni.
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Mensole interne
Mensole esterne
Light shelves
Oltre alla funzione di schermi
solari, i sistemi con light shelves
interni consentono, se
opportunamente progettati, di
distribuire la luce naturale in
modo più uniforme all’interno
dell’ambiente. Anche le mensole
esterne, riflettendo la radiazione
proveniente dal sole e
convogliandola all’interno,
incrementano l’accesso di luce
diffusa, schermando la diretta
solare. Le mensole possono
avere particolari proprietà ottiche
ed essere selettive.
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Schermi interni mobili
Tende interne
Sistemi schermanti interni
I sistemi interni sono
generalmente controllabili
dall’utenza, oppure regolati
in modo automatico.
Possono essere costituiti da
materiali riflettenti o
diffondenti (tende) e
possono avere la
caratteristica di impedire
l’accesso alle radiazioni
ultraviolette.
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Fish-system (Okalux)
Sistema okasolar (Okalux)
Sistemi di controllo integrati nel vetro
Sono composti da due lastre di
vetro fra le quali sono collocati
materiali o dispositivi riflettenti e/o
rifrangenti atti a migliorare le
prestazioni luminose e termiche.
Esistono molteplici tipologie, tra le
quali i pannelli con “fish-system”, i
pannelli Okalux, i pannelli Kapilux
ed Okaflex.
A questa categoria appartengono
anche i TIM (Transparent Insulation
Materials): hanno una buona
trasmissione della luce e un buon
isolamento termico. Sono costituiti
da materiali in policarbonato,
polistirene, cloruro di polivinile.
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Sistema a film olografico
Esempio di impiego di laser cut panels
Film olografici, filtri anti-UV, laser cut panels
Il film olografico è costituito da una
pellicola che viene inserita in una
doppia lastra di vetro e che rifrange
in modo selettivo la radiazione
luminosa .
I flitri anti-UV sono realizzati con
lastre di poliacrilico trasparente che
assorbe il 98% delle radiazioni
ultraviolette o in acetato di cellulosa
che le assorbe totalmente.
I laser cut panels sono delle lastre
di plastica acrilica su cui, mediante
laser, sono effettuati dei tagli
paralleli, in modo che la luce venga
rifratta in funzione della lungheza
d’onda e dell’angolo di incidenza.
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Sistema prismatico (Siemens)
Finestre con vetri prismatici
Sistemi prismatici
Esistono due tipi di sistemi
trasparenti a prismi:
- Pannelli con prismi che ri-
direzionano la luce solare
costituiti da un pannello a prisma
chiuso tra due lastre di vetro con
la finalità di deviare
opportunamente la luce, ad
esempio verso il soffitto del
locale, ricoperto con una vernice
riflettente che permette la
distribuzione uniforme della luce
in ambiente.
- Pannelli con prismi che
respingono la luce solare aventi
per funzioni la protezione solare
nonché il controllo e la
distribuzione della luce naturale.
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Esempio di utilizzo di sistemi prismatici
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Vasta gamma di materiali isolanti trasparenti o traslucenti utilizzati per la
realizzazione di involucri edilizi traslucenti o opachi.
Combinati a vetrate ad elevate prestazioni termiche e infissi di ultima
generazione, sono in grado di fornire agli ambienti interni un’illuminazione
diffusa limitando le elevate dispersioni termiche che generalmente
caratterizzano gli involucri vetrati.
Addossati esternamente ad involucri edilizi opachi, nonostante lo spessore
ridotto, ne aumentano notevolmente la resistenza termica e l’inerzia termica.
I TIM
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TIM con struttura capillare TIM con struttura a pettine
(honeycomb) Sia nel caso di TIM a struttura capillare che honeycomb i pannelli isolanti
trasparenti sono applicati negli involucri architettonici in modo che la
microstruttura sia perpendicolare alla facciata e quindi parallela alla direzione
dell’energia solare incidente. Pur consentendo il passaggio di luce, è elevata la
resistenza termica. Non consentono la visione del panorama esterno.
Un’altra interessante novità nel settore degli isolanti traslucenti sono
gli aerogel: dei materiali costituiti per il 95-98% da aria e dal restante
2-5% da particelle di diossido di silicio (silice). Tale scarsissima densità,
pari ad appena 3 kg/m3 fa sì che gli aerogel risultino i materiali più
leggeri che siano mai stati prodotti. La trasmittanza termica è compresa
tra 0,1 e 0,2 W/m2K, confrontabile con quella dei migliori isolanti termici
opachi.
I TIM
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La riqualificazione dell’edilizia degli anni ‘60 e ‘70, realizzata spesso con
elementi strutturali e di rivestimento in calcestruzzo e dotata di uno scarso livello
di isolamento termico, trova nei TIM uno strumento ottimale per il miglioramento
della qualità abitativa e del comportamento energetico dell’intero edificio.
L’applicazione di pannelli TIM, addossato ad un involucro edilizio preesistente,
può essere realizzata velocemente ed intervenendo solo sulla parte esterna
dell’edificio senza creare disagio agli utenti.
La leggerezza del sistema applicato fa sì che non si necessiti di una struttura
portante particolarmente resistente, mentre l’involucro in calcestruzzo
preesistente contribuisce ad ottenere l’inerzia termica necessaria affinchè la
parete solare sia in grado di captare, accumulare e trasmettere energia termica.
APPLICAZIONI DEI TIM ALL’ INVOLUCRO OPACO
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MWP Architekten, Laboratori dell’Autorità per lo Sviluppo della città e
l’Ambiente della Repubblica Federale Tedesca, Amburgo, Germania, 2005.
Steven Holl, Ampliamento del
Nelson Atkins Museum,
Manchester, USA, 2007
APPLICAZIONI DEI TIM ALL’ INVOLUCRO TRASPARENTE
Architekturburo Guetg, edificio scolastico,
Sulgenbach, Svizzera, 2005.
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Film fotovoltaici
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Utilizzo di film fotovoltaici
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Vetri elettrocromici di differenti colorazioni
Applicazione di vetri elettrocromici
Vetri cromogenici
Si distinguono in termocromici,
fotocromici ed elettrocromici.
Possono modificare le
caratteristiche spettrali di
trasmissione della luce in base
rispettivamente alla temperatura
dell’ambiente esterno, alla
radiazione solare incidente su essi e
ad una tensione elettrica indotta
dall’esterno. In quest’ultimo caso è
possibile modificare a piacimento le
caratteristiche del vetro anche
mediante programmazione
automatica. Sono sistemi molto
costosi.
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anei I componenti in sé non sono più o meno
efficienti: è il progettista sapiente che,
effettuandone la scelta, il posizionamento ed il
dimensionamento attribuisce loro il corretto ruolo
nell’edificio.