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Sommario BRUNO PIZZUL
Associazione Culturale
Innovazione – Omnia Line Italy
sede di Venezia
e-mail: [email protected]
Il Tifoso
Sicurezza e prevenzione per il tifoso nasce dal desiderio di
divulgare alcuni consigli pratici e normative per evitare
incidenti e problemi che si possono verificare nell'ambito di
una manifestazione sportiva.
in collaborazione con:
Organi Ufficiali di competenza
Organi Istituzionali di Categoria
Patrocinio del Ministero degli Interni
Ideazione e cura Piero Della Vedova architetto
e-mail: [email protected]
www.skivip.it
I MITI DEL CALCIO
Calciatori
Arbitri e radiocronisti
Stadi celebri
Il Presidente
La Squadra
COMPORTAMENTI DEL TIFOSO
Regole per il tifoso
Leggi vigenti
Tessera del tifoso
DIVENTARE CALCIATORE
Come diventare calciatore
Allenamento
Ritiri
Infortuni
Alimentazione
Come diventare arbitro
Il governo del calcio
LO SPORTIVO
Comportamenti corretti da parte del tifoso vengono suggeriti al fine di una maggior tranquillità per
lo sportivo e per lo stesso evento che va considerato nell'ottica del divertimento del piacere e della
sicurezza del cittadino.
La Guida del Tifoso riporta, inoltre, normative relative a un corretto comportamento
dell'automobilista, secondo il Decreto Legislativo del 30 aprile 1992 n.285 con sue ulteriori
modifiche e/o integrazioni.
Bruno Pizzul
"Il tifo sportivo è passione, compartecipazione, aggregazione di stampo quasi fideistico. Impossibile
costringerlo entro schemi normativi troppo rigorosi, sarebbe come voler imbrigliare l'emozione,
l'estro, la fantasia, la pulsione identitaria”
Per quanto ci possano essere care le istanze del fair play
e del rispetto degli avversari, è irrealistico pensare uno
stadio come luogo di aggregazione caratterizzato dalle
buone maniere e dalla reciproca comprensione. Ma
proprio per queste connotazioni diventa necessario
porre dei paletti, dei limiti di carattere generale entro i
quali deve restare il tifo, per caldo ed entusiasta che
possa essere.
È primaria e comune esigenza che la passionalità non
degeneri in comportamenti inaccettabili, di pericolosità
sociale, se non addirittura di vera e propria violenza. A limitare, e impedire certe manifestazioni
deteriori è stato dunque necessario articolare un sistema di norme che i tifosi devono osservare per
non incappare in sanzioni di carattere personale o penalizzanti per la società e la squadra del cuore.
La recrudescenza di episodi violenti o comunque capaci di turbare la civile convivenza ha
provocato negli ultimi anni un inasprimento delle regole, la cui inosservanza può avere anche
conseguenze penali per i trasgressori. Parallelamente sono cresciute anche le misure di sicurezza
predisposte negli stadi e le possibilità di individuare e punire i facinorosi con l'ampliamento dei
termini della flagranza, tanto per dirne una.
Con simili premesse, sia pure solo accennate, si comprende l'utilità di uno strumento di facile e
immediata consultazione attraverso il quale i tifosi abbiano un quadro preciso dei comportamenti
illeciti che possono provocare danno a se stessi e alla propria squadra.
A questa esigenza risponde
"sicurezza e prevenzione per il
tifoso".
Il tifo viene incoraggiato, ma sono
indicati i limiti invalicabili in cui la
propria passione può essere
manifestata. Ironia, sana
contrapposizione, cordialità
d'espressione passionale non vengono
banditi, ci saranno sempre in uno
stadio, ma occorre restare entro
confini accettabili.
Sarebbe bello che nascesse una
coscienza comune dei comportamenti adeguati, per ora accontentiamoci di aver ben presenti e di
indicare i limiti costituiti dalle regole esistenti e che non vanno infrante.
A nessuno è consentito scusarsi adducendo l'ignoranza di leggi e regolamenti, saper fin dove il tifo
personale e di gruppo può arrivare, costituisce bagaglio di conoscenza indispensabile."
B. P.
BRUNO PIZZUL: Nato a Udine l'8 marzo 1938, giornalista ed ex calciatore professionista.
È stato telecronista per la RAI degli incontri della Nazionale Italiana di calcio dal 1986 al 2002.
Calciatori
Pelé (Edison Arante do Nascimento)
Nascita: 1940
Ex-calciatore brasiliano (attaccante) tra i migliori al mondo.
Detiene il record di reti realizzate in partita (1.281 in 1.363
partite)
Ha giocato con la Nazionale ai mondiali dal 1958 al 1970.
Zico (Arthur Antunes Coimbra)
Nascita: 1953
Ex-calciatore (anche nella Nazionale brasiliana e, dall'83 all'85
dell'Udinese), allenatore di calcio e dirigente sportivo
brasiliano.
È nono nella classifica dei migliori giocatori di calcio del XX
secolo.
Vittorio Pozzo
1886 – 1968
Principalmente noto come allenatore della Nazionale Italiana,
nonché l'unico ad aver vinto due mondiali.
Anche giocatore del Torino, la sua città natale, e della squadra
svizzera Grasshoppers.
Giuseppe Meazza
1910 – 1979
Storico attaccante dell'Inter (ha giocato anche per Milan e
Juventus) e della Nazionale Italiana che vinse i mondiali del '38.
Dal '57 diventa allenatore (per molti anni fu allenatore
dell'Inter).
Dino Zoff
Nascita: 1942
Allenatore di calcio, dirigente sportivo
ed ex-calciatore nel ruolo di portiere, in particolare
nell'Udinese, nel Napoli e nella Juventus.
È attualmente il terzo giocatore italiano per numero di presenze
in nazionale.
Luigi Riva
Nascita: 1944
Dirigente sportivo, ex-calciatore storico del Cagliari , squadra
che segnò il suo esordio in seria A (1963) e attaccante della
Nazionale.
Campione d'Europa nel '68, segnò il primo gol della finale di
ripetizione (che terminò 2-0) a soli 12 minuti dall'inizio.
Dirigente C.O.N.I. .
Alessandro Mazzola
Nascita: 1942
Dirigente sportivo ed ex-calciatore della nazionale italiana,
attaccante.
Trascorse l'intera carriera all'Inter, squadra con la quale vinse
quattro Scudetti e due Coppe dei Campioni.
Attualmente è commentatore tecnico.
Fabio Capello
Nascita: 1946
Allenatore di calcio ed ex-giocatore nel ruolo di centrocampista.
Oltre alle presenze in Nazionale, ha giocato con la SPAL, la
Roma, la Juventus (con la quale ha vinto tre scudetti) e il Milan.
Oltre ad alcune squadre italiane ha allenato il Real Madrid e la
Nazionale inglese.
Arbitri e radiocronisti
Concetto Lo Bello
Sandro Ciotti
Nicolò Carosio
Byron Moreno
Stadi celebri
Gli stadi, in quanto strutture edificate per ospitare eventi sportivi e un gran numero di persone in
qualità di spettatori, devono presentare degli accorgimenti che li rendano adatti allo scopo.
Le caratteristiche che si richiedono ad uno stadio affinché esso sia ben progettato e ben strutturato
sono:
capienza (più posti prevede più tifosi possono seguire le partite)
tribune coperte (per assicurare una visione confortevole anche in caso di pioggia)
presenza di pista di atletica (per ragioni di sicurezza, permette di separare in maniera più
netta gli spalti e il campo)
fossato tra gli spalti e il campo (per impedire, sempre per ragioni di sicurezza, le invasioni di
campo da parte dei tifosi)
infrastrutture adeguate (accessi multipli allo stadio che non creino intasamenti nel traffico e
ampie possibilità di parcheggio)
vicinanza ai nodi periferici e autostradali con adeguata cartellonistica stradale per
individuare rapidamente dove si trovi lo stadio.
Lo stadio va visto come un'infrastruttura integrata anche come adeguato impatto ambientale,
sia nella sua struttura che in servizi opportunamente studiati in funzione di una maggior
sicurezza della cittadinanza.
In Italia i primi stadi sono stati edificati all'inizio del '900 (su tutti lo stadio Luigi Ferraris di
Genova, costruito nel 1909).
Ne vediamo alcuni.
CITTA' DEL MESSICO –
Stadio Azteca
(posti a sedere 115.500)
RIO DE JANEIRO –
Stadio Mario Filho (Maracanà)
(posti a sedere 92.000)
MILANO - Stadio Giuseppe
Meazza (San Siro) (posti a sedere 80.074)
ROMA - Stadio Olimpico
(posti a sedere 72.698)
NAPOLI - Stadio San Paolo
(posti a sedere 60.240)
TORINO - Juventus Stadium
(posti a sedere 41.000)
PALERMO - Stadio Renzo
Barbera
(posti a sedere 36.822)
FIRENZE - Stadio Artemio
Franchi
(posti a sedere 47.415)
VERONA - Stadio
Marcantonio Bentegodi
(posti a sedere 39.371)
UDINE - Stadio Friuli (Dacia
Arena)
(posti a sedere 25.144)
GENOVA - Stadio Luigi
Ferraris
(posti a sedere 36.703)
BOLOGNA - Stadio Renato
Dall'Ara
(posti a sedere 36.532)
Il Presidente
La Squadra
Comportamenti del Tifoso
Regole per il tifoso
FORMALITÀ DI ACCESSO ALLO STADIO CONTROLLI DI SICUREZZA
Gli spettatori dovranno raggiungere lo stadio almeno
un'ora e mezza prima dell'inizio dell'incontro, onde
evitare assembramenti e consentire i controlli di
sicurezza e le formalità di accesso.
Un primo controllo sarà eseguito ad una certa
distanza dallo stadio dove sarà effettuato un
prefiltraggio, verificato se lo spettatore è in possesso
del biglietto e non abbia con sé oggetti proibiti;
un secondo controllo più accurato verrà eseguito presso i cancelli dell'ingresso dello stadio per
verificare l'autenticità del biglietto, strappare la matrice ed effettuare controlli sulla persona e sul
bagaglio;
COMPORTAMENTI OBBLIGATORI
Le persone che si accingono ad entrare negli
stadi o che si trovano all'interno degli stessi
sono tenute ad osservare le seguenti regole:
Esibire, a richiesta, il biglietto
d'ingresso
Collaborare ai fini delle ispezioni di
borse e contenitori
Controllare di essere seduti nel posto
specificato sul biglietto di ingresso e
non cederlo o scambiarlo con alcuno per
tutta la durata dell'incontro
...PER UNA MAGGIORE SICUREZZA
Biglietti nominativi, numerati e abbinati ad un posto a sedere
Tornelli all'ingresso dell'impianto: entrare solo col biglietto dotato di codice elettronico
Telecamere con videosorveglianza dentro e fuori lo stadio
Stewart organizzati dalle società: 20 unità ogni diecimila spettatori, 1 ogni 4 metri a bordo
campo
Fossati tra campo e tribune e barriere mobili
COMPORTAMENTI PROIBITI
Sono proibiti i seguenti comportamenti:
Ingresso senza biglietto o accredito
Lancio di oggetti nel campo di gioco,
esplosioni o azioni che possano impedire il
proseguimento dell'incontro Invasione del
campo o entrata in aree proibite
Distruzione, danneggiamento di strutture o
attrezzature pubbliche o private
Ubriacarsi o entrare negli stadi in stato
d'ebbrezza
Assumere sostanze che possano alterare il normale comportamento e/o entrare negli stadi
sotto il loro effetto
Arrampicarsi sulle recinzioni, sulle torri dei riflettori o altre strutture, o stare in piedi sui
posti a sedere
Sostare agli ingressi o vie d'uscita, sui passaggi o nei corridoi
Usare travestimenti che non permettano di distinguere la faccia
Intimidazione, coercizione, insulti o provocazione di altre persone (inclusi arbitri, giocatori,
ufficiali e personale di sicurezza)
Fumare in aree non consentite e usare il fuoco
Condurre attività commerciali o simili, raccolta di donazioni o fare mostra di materiale
pubblicitario
OGGETTI CHE NON È CONSENTITO PORTARE ALLO STADIO
Non è consentito portare allo stadio i seguenti oggetti se non autorizzati dagli addetti alla sicurezza:
Armi da fuoco, spade, coltelli e forbici, veleni, sostanze nocive e
infiammabili, droghe, esplosivi, fumogeni, mortaretti, fuochi artificiali,
polvere da sparo o altre sostanze pericolose
Pietre, biglie, bottiglie lattine, taniche, contenitori di carta sigillati,
sostanze congelate.
Le bottiglie in PET non possono essere portate dagli spettatori nei loro
posti a sedere con o senza tappo
Oggetti che possono interferire con il normale svolgimento dell'incontro
come penne laser, fischietti, ecc...
Oggetti che possono essere usati come arma, quali aste di bandiere,
supporti per macchine fotografiche, bastoni, martelli, catene cacciavite,
ecc...
Ombrelli, salvo quelli giudicati innocui dal personale di sicurezza
Cartelli, stendardi, banderuole e bandiere (per portare striscioni si rende necessario un
permesso)
Caschi da motociclista
Bibite alcoliche, bagagli ingombranti
Animali con eccezione di cani guida per ciechi o soccorritori
Leggi vigenti
Con riferimento alla Legge 13 dicembre 1989 n. 401 ed eventuali modifiche o integrazioni, vedi
D.L. n. 8 dell'8 febbraio 2007, art. 6, 6-bis, 6-ter, viene stabilito che:
Divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive (DASPO)
Per coloro che vengono denunciati o condannati per aver
preso parte attiva a episodi di violenza su persone o cose in
occasione di manifestazioni sportive o che in tali
circostanze abbiano incitato, inneggiato o indotto alla
violenza, il questore può disporre il divieto di accesso ai
luoghi in cui si svolgano manifestazioni sportive
specificamente indicate e alle zone circostanti (destinate alla
sosta e al transito dei partecipanti).
Il divieto può essere disposto anche per le manifestazioni
sportive che si svolgono all'estero.
Alle persone soggette a tale divieto può essere prescritto di
presentarsi all'ufficio o comando di polizia del luogo di
residenza, una o più volte negli orari indicati durante la
giornata in cui si svolgono le manifestazioni sportive per le
quali è in corso il divieto. Tale prescrizione si applica, generalmente, quando risulta, sulla base di
elementi oggettivi (documentazione video-fotografica o altro), che l'interessato ha violato il divieto
descritto nel punto precedente.
Tali prescrizioni hanno una durata minima di tre mesi.
Chi non rispetta il divieto rischia una reclusione minima di tre mesi e una multa fino a 10.000 euro,
oltre all'eventuale obbligo di prestare un'attività non retribuita a favore della collettività.
L'interdizione dagli stadi può essere estesa a soggetti denunciati o condannati negli ultimi 5 anni per
aver violato il divieto di usare caschi o altri mezzi che rendano difficile il riconoscimento della
persona, oppure a soggetti che presentano emblemi o simboli razzisti o discriminatori.
Lancio di materiale pericoloso, scavalcamento ed invasione di campo in occasione di
manifestazioni sportive
Chiunque, nei luoghi in cui si svolgono
manifestazioni sportive e nelle zone
circostanti, lancia o utilizza, in modo
da creare un pericolo per le persone,
razzi, bengala, fuochi artificiali,
petardi, strumenti per l'emissione di
fumo o di gas visibile, o bastoni,
mazze, materiale imbrattante o
inquinante, oggetti contundenti, o,
comunque, atti ad offendere, è punito
con la reclusione minima di un anno.
Il divieto si estende alle 24 ore precedenti o successive alla manifestazione sportiva.
La pena è aumentata se dal fatto deriva il mancato regolare inizio, la sospensione o la cancellazione
della manifestazione sportiva e può essere raddoppiata se ne deriva danno alle persone.
Chi, invece, supera senza autorizzazione una recinzione o separazione dell'impianto (ovvero invade
il terreno di gioco) è punito, con l'arresto fino ad un anno e con una sanzione minima di 1.000 euro.
Se dal fatto deriva un ritardo rilevante dell'inizio, l'interruzione o la sospensione definitiva della
competizione calcistica, la reclusione minima è di sei mesi.
Possesso di artifizi pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive
Chi, nei luoghi in cui si svolgono
manifestazioni sportive o nelle immediate
adiacenze di essi, è trovato in possesso di
razzi, bengala, fuochi artificiali, petardi,
strumenti per l'emissione di fumo o di gas
visibile, o di bastoni, mazze, materiale
imbrattante o inquinante, oggetti
contundenti, o, comunque, atti ad offendere,
è punito con una reclusione minima di sei
mesi e con una multa minima di 500 euro.
Rientrano nel divieto i fatti verificatisi nelle 24 ore precedenti o successive allo svolgimento della
manifestazione sportiva.
CODICE DI GIUSTIZIA SPORTIVA
Con riferimento agli art. 1, 3, 4, 5, 6, 9, 11, 12, 14 in particolare:
Art. 4 comma 3 - Responsabilità delle società
Le società rispondono oggettivamente anche dell'operato e del comportamento delle persone
comunque addette a servizi della società e dei propri sostenitori, sia sul proprio campo, intendendo
per tale anche l'eventuale campo neutro, sia su quello delle società ospitanti, fatti salvi i doveri di
queste ultime.
Art. 11 comma 3 - Responsabilità per comportamenti discriminatori
Le società sono responsabili per l'introduzione o l'esibizione negli impianti sportivi da parte dei
propri sostenitori di disegni, scritte, simboli, emblemi o simili, recanti espressioni di
discriminazione.
Esse sono altresì responsabili per cori, grida e ogni altra manifestazione espressiva di
discriminazione.
In caso di violazione si applica l'ammenda minima di € 20.000,00 per le società di serie A,
l'ammenda minima di € 15.000,00 per le società di serie B, l'ammenda minima di € 10.000,00 per le
società di serie C, l'ammenda minima di € 500,00 per le altre società.
Nei casi di recidiva, oltre all'ammenda si possono applicare le sanzioni dell'art. 18 comma 1:
d) obbligo di disputare una o più gare a porte chiuse;
e) obbligo di disputare una o più gare con uno o più settori privi di spettatori;
f) squalifica del campo per una o più giornate di gara o a tempo determinato, fino a due anni;
g) penalizzazione di uno o più punti in classifica; la penalizzazione sul punteggio, che si appalesi
inefficace nella stagione sportiva in corso, può essere fatta scontare, in tutto o in parte, nella
stagione sportiva seguente;
i) esclusione dal campionato di competenza o da qualsiasi altra competizione agonistica
obbligatoria, con assegnazione da parte del Consiglio federale ad uno dei campionati di categoria
inferiore;
m) non ammissione o esclusione dalla partecipazione a determinate manifestazioni;
Art. 12 - prevenzione di fatti violenti
1. Alle società è fatto divieto di contribuire, con interventi finanziari o con altre utilità, alla
costituzione e al mantenimento di gruppi, organizzati e non, di propri sostenitori, salvo
quanto previsto dalla legislazione statale vigente.
2. Le società sono tenute all'osservanza delle norme e delle disposizioni emanate dalle
pubbliche autorità in materia di distribuzione al pubblico di biglietti di ingresso, nonché di
ogni altra disposizione di pubblica sicurezza relativa alle gare da esse organizzate.
3. Le società rispondono per la introduzione o utilizzazione negli impianti sportivi di materiale
pirotecnico di qualsiasi genere, di strumenti ed oggetti comunque idonei a offendere, di
disegni, scritte, simboli, emblemi o simili, recanti espressioni oscene, oltraggiose,
minacciose o incitanti alla violenza. Esse sono altresì responsabili per cori, grida e ogni altra
manifestazione comunque oscena, oltraggiosa, minacciosa o incitante alla violenza.
Per i commi 1, 2, 3 la sanzione minima è di € 10.000,00 per le società di serie A, di € 6.000,00 per
le società di serie B, di € 3.000,00 per le società di serie C; per il comma 1 nei casi di recidiva è
imposto inoltre l'obbligo di disputare una o più gare a porte chiuse.
Per i commi 2 e 3 nei casi più gravi si applicano le sanzioni d), e), f) dell'art.18 comma .
Art. 14 - Responsabilità delle società per fatti violenti
1. Le società rispondono per i fatti violenti commessi in occasione della gara, sia all'interno del
proprio impianto sportivo, sia nelle aree esterne immediatamente adiacenti, quando siano
direttamente collegati ad altri comportamenti posti in essere all'interno dell'impianto
sportivo, da uno o più dei propri sostenitori se dal fatto derivi un pericolo per l'incolumità
pubblica o un danno grave all'incolumità fisica di una o più persone.
2. Per i fatti previsti dal comma 1 si applica la sanzione dell'ammenda con eventuale diffida
nelle seguenti misure: ammenda minima di € 10.000,00 per le società di serie A, ammenda
minima di € 6.000,00 per le società di serie B, ammenda minima di € 3.000,00 per le società
di serie C. Qualora la società sia stata già diffidata, ovvero in caso di fatti particolarmente
gravi, è inflitta inoltre una o più delle sanzioni di cui lettere d), e), f) dell'art. 18, comma 1.
Qualora la società sia stata sanzionata più volte, la squalifica del campo, congiunta
all'ammenda, non può essere inferiore a due giornate. Se le società responsabili non sono
appartenenti alla sfera professionistica, ferme restando le altre sanzioni applicabili, si applica
la sanzione dell'ammenda minima di € 500,00. In caso di fatti particolarmente gravi, può
essere inflitta la sanzione di cui alla lettera g) dell'art. 18, comma 1.
3. Qualora la società sia stata diffidata più volte e si verifichi uno dei fatti previsti dal comma
1, si applica la sanzione della squalifica del campo non inferiore a due giornate.
4. Se la società è recidiva per fatti commessi in violazione dell'art. 12, comma 5, è applicata la
sanzione prevista dalla lettera f) dell'art. 18, comma 1.
Tessera del tifoso
È valida in tutti gli stadi senza distinzione tra i vari campionati nazionali.
Agevola l'acquisto dei titoli di accesso: la tessera può servire per la lettura elettronica dei dati
personali del titolare ed è utilizzabile dal rivenditore per verificare l'identità dell'acquirente.
Snellisce la procedura di accesso allo stadio: ogni impianto sportivo avrà corsie dedicate ai titolari
della Tessera del Tifoso, la quale potrà essere utilizzata anche per verificare la corrispondenza della
titolarità del biglietto con il portatore.
Rende il tifoso protagonista della propria sicurezza: con la tessera si entra in una comunità
privilegiata di sostenitori ufficiali che aderisce ai valori dello sport e rivendica la passione per il
calcio.
Possono richiedere ed ottenere la Tessera del Tifoso tutti i supporter che ne facciano richiesta ad
una qualsiasi società sportiva. I più appassionati potranno avere anche Tessere del Tifoso di
differenti squadre.
La Tessera del Tifoso non potrà essere temporaneamente rilasciata a persone attualmente sottoposte
a DASPO (divieto di accesso a luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive)o ad una delle
misure previste dalla legge n. 1423 del 27 dicembre 1956 (Misure di prevenzione nei confronti delle
persone pericolose per la sicurezza e per la pubblica moralità), oppure a persone condannate per
reati da stadio.
In caso di intervenuta assoluzione o revisione del provvedimento DASPO, i motivi ostativi sono da
considerare immediatamente decaduti, salvo la vigenza di altre misure di prevenzione anche non
connesse.
Nel caso in cui i motivi ostativi di cui sopra intervengano in un momento successivo al rilascio, la
Tessera verrà comunque invalidata.
Dall'inizio della campagna abbonamenti del 2010/2011, le Società sportive rilasciano
l'abbonamento ai soli possessori della Tessera del Tifoso, fermo restando i requisiti stabiliti dagli
artt. 8 e 9 del decreto legge n.8 del 2007.
L'accesso ai settori ospiti è riservato ai soli possessori della Tessera del Tifoso.
Ogni Società sportiva è tenuta a rilasciare la
Tessera del Tifoso entro 20 giorni dalla
richiesta, in modo tale da consentire la
partecipazione al titolare al primo evento
sportivo utile successivo alla sottoscrizione
della stessa. Nelle more del rilascio potrà essere
garantito un titolo provvisorio che consenta
l'accesso allo stadio (nel rispetto di quanto
previsto dal decreto ministeriale del 15 agosto
2009).
I tifosi non interessati ad ottenere la Tessera
potranno comunque seguire la propria squadra
anche in trasferta acquistando regolare biglietto
di settori diversi da quello degli ospiti ma potranno essere soggetti alle limitazioni imposte dalle
autorità di sicurezza.
La Tessera del tifoso potrà essere richiesta ad ogni Società di calcio di serie A, B, e Lega Pro.
Per ottenerla occorre:
1) compilare e sottoscrivere i moduli standard indirizzati alla Società sportiva del programma,
previa esibizione o comunicazione degli estremi di un valido documento di identità da
riportare negli appositi spazi previsti;
2) impegnarsi a rispettare le regole del "codice etico" sottoscrivendo un apposito documento
dal contenuto standardizzato predisposto dalle Leghe/ FIGC/CONI o dalle singole Società
sportive;
3) sottoscrivere l'espressa accettazione del diritto insindacabile delle Società sportive di
invalidare la "Tessera del Tifoso" e gli eventuali privilegi ad essa connessi in caso di
violazione delle regole del "codice etico", allegato al modulo, nonché del regolamento d'uso
degli impianti sportivi;
Le Società di serie A e B e Lega Pro dovranno garantire il rilascio della Tessera del Tifoso In
ciascun settore degli impianti interessati devono essere previste "corsie dedicate" per i possessori
della Tessera del Tifoso e dei loro familiari o accompagnatori;
Nella fase transitoria dell'accertamento dei motivi
ostativi le Società sportive dovranno trasmettere i
nominativi alle Questure (secondo le modalità previste
dal D.M. 15 agosto 2009), che risponderanno entro 10
giorni dalla richiesta durante i quali il titolo è
comunque rilasciato con possibilità di successiva
invalidazione.
Diventare calciatore
Come diventare calciatore
Per diventare un calciatore professionista sono necessari
innanzitutto requisiti fisici (velocità, coordinazione) talento e
forza di volontà.
Si inizia facendo domanda di iscrizione presso una società
sportiva ed impegnandosi nel gioco con la propria squadra:
non è raro infatti che qualche osservatore di calcio vada ad
assistere alle partite anche di squadre più piccole e quindi è
importante farsi notare: in questo modo si può ottenere
l'opportunità di essere messo al mercato ed essere riconosciuto
anche da squadre più preparate e in forma.
È importante essere sempre disponibile a parlare con i
dirigenti perché sono loro che portano avanti la squadra.
Nel mondo del calcio c'è interesse da parte di tutte le società
sportive a il riconoscere precocemente un giovane che
manifesta qualità sopra la media, preventivare per lui un
percorso ideale e seguirlo nella fase di maturazione.
Gli elementi da ricercare in un potenziale futuro calciatore sono molteplici: la qualità e le capacità
tattiche, tecniche, fisiche, le capacità di interazione con gli altri giocatori.
Costanza e impegno nell'allenamento sono fondamentali: è dagli allenamenti settimanali che il
mister decide chi dovrà scendere in campo. Anche la puntualità è molto importante, soprattutto se ci
si trova a giocare in grandi squadre. Durante le partite bisogna poi cercare di rispettare il più
possibile le tattiche e gli schemi provati col mister in allenamento.
Come si svolge un provino di calcio
Si viene convocati dalla società con cui si farà il provino. Si viene sottoposti per prima cosa ad una
serie di misurazioni: altezza e peso, esplosività nei salti, vengono testati i riflessi con piccoli
esercizi. Dopodiché si passa alla parte fisica: resistenza, velocità, potenza di tiro, potenza fisica. Poi
si passa alla tecnica: palleggi, dribbling, controllo di palla, confidenza con il pallone, capacità di
calciare. Infine c'è la prova più importante: una piccola partita con i futuri compagni di squadra.
Giocando nel proprio ruolo si deve mostrare quello che veramente si sa fare sul campo.
I requisiti: talento naturale unito a una forte determinazione!
Un campione quale modello per i giovani e per lo stesso sport deve avere una responsabilità
comportamentale anche fuori dall'ambito di gioco, con una vita privata esemplare.
L'allenamento
Per poter scendere in campo preparato il giocatore deve
affrontare una serie di allenamenti che vadano a sviluppare
capacità come la resistenza, la forza, la rapidità e la mobilità
muscolare.
Per ottenere tali risultati vengono sviluppati degli esercizi
(anche personalizzati a seconda delle necessità di ogni
calciatore) che possono essere compresi nelle seguenti attività:
Corsa, nelle sue varie forme.
Dalle lunghe distanze a bassa velocità per sviluppare la
resistenza, alle brevi distanze ad alta velocità, alle corse in
salita.
Stretching, per aumentare l'elasticità muscolare e, in particolare, per facilitare il recupero dei
tendini.
Gli allungamenti vengono eseguiti anche negli intervalli tra una serie di esercizi e un'altra.
Skip, ovvero corsa a ginocchia alte.
Ha lo scopo di migliorare l'appoggio del piede, nonché l'economia della corsa. Ciò risulta
importante soprattutto se si tiene conto che un giocatore percorre in media, durante una partita,
dagli 8 ai 10 chilometri.
Balzi, che vanno a sviluppare non solo la capacità di elevazione, ma anche il tono muscolare degli
arti inferiori e, quindi, la tecnica di corsa in fase di accelerazione.
Sprint, in genere su distanze di 10 metri,
attraverso le varie modalità di partenza (da seduti, con salto, partendo con la corsa all'indietro, da
posizione supina, prona, etc...). Su una corretta preparazione atletica di questo tipo si innestano gli
esercizi specifici della tecnica del calciatore (tiro in porta, passaggio, dribbling, rinvio, colpo di
testa, etc...)
Un discorso a parte va fatto per i portieri.
Dal momento che essi, nel loro ruolo,
svolgono movimenti diversi dal resto della
squadra, avranno di conseguenza un
allenamento personalizzato.
Il portiere deve, prima di tutto mantenere la
concentrazione, osservare la disposizione della
difesa, prevedere l'evolversi delle azioni di
gioco, agire al momento opportuno. La sua
preparazione atletica consiste nell'allenare la
forza generale di arti inferiori, superiori e
busto, ma anche la rapidità e la prontezza nei
riflessi.
Durante gli allenamenti i giocatori sono circondati da più figure professionali che si
occupano delle varie necessità.
L'entourage si compone di:
Allenatore o Commissario tecnico:
gestisce tatticamente la squadra, sceglie la
tattica, i giocatori da mandare in campo e il loro
ruolo. Vi è anche l'allenatore in seconda che si
occupa, invece, della seconda squadra.
Preparatore atletico:
gestisce i giocatori a livello fisico indicando gli
esercizi da effettuare in palestra per la resa
muscolare e i metodi di corsa, scatti e aerobica.
Spesso ve n'è più d'uno. I portieri hanno un
proprio preparatore.
Fisioterapista:
ha il compito di gestire il recupero dei giocatori infortunati; anche in questo caso ve n'è più d'uno.
Medico sportivo:
si occupa della prestanza fisica dei giocatori curando eventuali fratture e lesioni. Si occupa anche
della riabilitazione.
I ritiri
Poco prima dell'inizio di una nuova stagione di campionato, le diverse squadre si concedono un
periodo di ritiro durante il quale si effettuano le visite mediche, vengono ripresi gli allenamenti in
modo intensivo e si giocano delle amichevoli.
I luoghi designati ai ritiri si trovano principalmente in montagna (alcuni ormai diventati meta fissa),
dove è possibile potenziare le capacità aerobiche (ovvero di utilizzare l'ossigeno) dei giocatori.
Gli infortuni
In ogni sport vi sono degli infortuni che possono diventare "tipici".
Per i giocatori di calcio sono:
INFORTUNI MUSCOLARI:
Contratture
Lesioni muscolari
Ernie muscolari
INFORTUNI AL BACINO E ALL'ANCA:
Pubalgia
Sindrome retto/adduttoria
Tendinopatia ileo-psoas
INFORTUNI AL GINOCCHIO:
Malattia Osgood-Schlatter
Lesioni meniscali
Lesioni capsulo-legamentose
INFORTUNI AL PIEDE:
Talloniti
Frattura del V metatarso
L'alimentazione
Chiunque pratichi sport a livello agonistico necessita di un'alimentazione particolare dal punto di
vista quantitativo e qualitativo.
Parliamo in questo caso di Dietetica Sportiva.
È bene sempre ricordare che una dieta adeguata non si traduce immediatamente in un incremento di
potenza, di forza o di resistenza e che non può egualmente trasformare uno sportivo in un campione.
Una dieta non equilibrata può impedire una prestazione ottimale, aumentare il rischio di incorrere in
infortuni o la determinazione di patologie acute gravi. La dieta di un calciatore, dilettante o
professionista che sia, dovrebbe essere molto equilibrata distribuita su cinque pasti giornalieri.
Gli alimenti che si possono assumere sono il latte e i suoi derivati (formaggi e burro) ricchi di
proteine, calcio, fosforo, alcune vitamine del gruppo b e grassi soprattutto saturi. A questi cibi si
possono aggiungere le fette di pane, contenenti amido e maltodestrine, zuccheri complessi che
vengono assorbiti lentamente e che rilasciano l'energia nel tempo. Marmellata, miele e la frutta sono
al contrario ricchi di zuccheri semplici quali il glucosio, fruttosio e saccarosio e vengono assimilati
rapidamente dall'organismo in pochi minuti.
A gara conclusa è importante che il calciatore reintegri l'acqua e i sali minerali andati persi con la
sudorazione.
Per una sana alimentazione l'atleta deve assumere una dose adeguata di grassi possibilmente crudi
perché gli stessi grassi influenzano negativamente la digestione in quanto favoriscono
l'iperlipidemia, ovvero una elevata concentrazione di lipidi nel sangue.
Si consiglia un'abbondanza di carboidrati complessi, più facilmente digeribili; una misurata quantità
di zuccheri; evitare gli abbinamenti scorretti in quanto allungano i tempi della digestione.
È consigliabile il cosiddetto "monopiatto" costituito di una razione abbondante di un primo piatto o
di un secondo piatto con verdura preferibilmente cruda al fine di una digestione più veloce.
Evitare gli alcolici, l'alcol etilico causa un cattivo funzionamento del sistema nervoso centrale, della
corretta regolazione della temperatura corporea, dei battiti cardiaci e quindi anche dell'utilizzo dei
sistemi energetici.
Come diventare arbitro
In Italia tutte le gare ufficiali o comunque organizzate dalla FIGC, dalle Leghe o dai comitati,
devono essere dirette da ufficiali di gara designati dal competente organo tecnico dell' Associazione
Italiana Arbitri (A.I.A.).
Per diventare arbitri bisogna, innanzitutto, avere un'età compresa tra 15 e 35 anni (anche se si
può arbitrare fino a 45 anni). È necessario inoltre seguire dei corsi di formazione presso le sedi
dell'A.I.A. e superare l'esame finale.
Gli aspiranti vengono, poi, sottoposti a dei test atletici
riguardanti lo scatto, l'allungo e la resistenza (Test di Cooper).
Una volta divenuti arbitri si riceve una Tessera Federale e si
devono rispettare regole ben precise (come ad esempio quella di
arbitrare un numero minimo di partite durante una stagione), pena
il ritiro della tessera e l'esclusione a vita dall'Associazione.
La carriera arbitrale si compone di diversi "gradini" che vanno superati uno alla volta a partire dalle
categorie "giovanissimi" e "allievi". Si può salire fino alla serie B e alla serie A (ovvero i
dodicesimo e tredicesimo "gradino" della Scalata).
L'ultimissimo "gradino", il quattordicesimo, permette di accedere al Livello Internazionale, ovvero
alla possibilità di arbitrare gare anche al di fuori dei confini nazionali.
Gli oggetti dell'arbitro sono:
il fischietto
il cartellino giallo (per le ammonizioni) e il cartellino rosso (per le
espulsioni)
il taccuino (per annotare gol e provvedimenti arbitrali)
il cronometro
la monetina (per il sorteggio iniziale)
Il controllo della partita da parte dell'arbitro avviene con la collaborazione dei due guardalinee, detti
dal regolamento assistenti arbitrali e, se necessario, dal "quarto uomo”, detto quarto ufficiale.
.
In caso straordinario può essere designato il "quinto uomo", o quinto ufficiale.
La decisione finale su ogni avvenimento spetta comunque all'arbitro.
Il governo del calcio
C.O.N.I.
Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (C.O.N.I.) è la confederazione delle federazioni sportive
nazionali e delle discipline sportive associate; è autorità di disciplina, regolazione, e gestione delle
attività sportive, intese come elemento essenziale della formazione fisica e morale dell'individuo e
parte integrante dell'educazione e della cultura nazionale.
Il C.O.N.I. è posto sotto la vigilanza del Ministero per i Beni e le attività culturali. Il C.O.N.I.
presiede, cura e coordina l'organizzazione delle attività sportive sul territorio nazionale, tutela e
promuove lo sport giovanile fin dall'età prescolare, previene e reprime l'uso di sostanze o metodi
che alterino le naturali prestazioni fisiche degli atleti nelle attività agonistico-sportive.
Cura la preparazione degli atleti, lo svolgimento delle manifestazioni e l'approntamento di mezzi
necessari alla partecipazione della delegazione italiana ai Giochi Olimpici e ad altre manifestazioni
sportive in collaborazione con le federazioni sportive nazionali.
Cura la formazione e l'aggiornamento dei quadri tecnici e dirigenziali, nonché le attività di ricerca
legate allo sport. Gestisce attività connesse e strumentali all'organizzazione e al finanziamento dello
sport.
Detta principi per promuovere la diffusione della pratica sportiva in ogni fascia di età e di
popolazione, sia per i normodotati che per i disabili; detta principi contro l'esclusione, le
disuguaglianze, il razzismo, la xenofobia e promuove iniziative contro ogni forma di violenza e
discriminazione nello sport.
F.I.G.C.
La federazione Italiana Giuoco Calcio (F.I.G.C.) ha lo scopo di promuovere e disciplinare l'attività
dl gioco del calcio e gli aspetti ad esso connessi; è l'associazione delle società e delle associazioni
che perseguono il fine di praticare il gioco del calcio in Italia e degli altri organismi ad essa affiliati,
che svolgono attività strumentali al perseguimento di tale fine.
La F.I.G.C. è l'unica federazione sportiva italiana riconosciuta da C.O.N.I., U.E.F.A. e F.I.F.A. per
ogni aspetto riguardante il gioco del calcio in campo nazionale ed internazionale.
Promuove la massima diffusione del gioco del calcio in ogni fascia d'età e di popolazione, con
particolare riferimento al calcio giovanile, detta principi affinché ogni giovane atleta, formato ai fini
di alta competizione sportiva, riceva anche una complementare formazione educativa e lavorativa.
Promuove l'esclusione dal gioco del calcio di ogni forma di discriminazione sociale, di razzismo, di
xenofobia e di violenza; inoltre detta le regole del gioco del calcio, definisce l'ordinamento dei
campionati, stabilisce i criteri di formulazione delle classifiche e di omologazione dei risultati,
assegna il titolo di Campione d'Italia, ratifica promozioni e retrocessioni di serie, disciplina
l'affiliazione alla F.I.G.C. di società e associazioni, nonché il tesseramento delle persone.
Assicura gli strumenti finanziari e organizzativi necessari all'espletamento della Giustizia Sportiva e
della funzione arbitrale.
LEGA
Le società che si avvalgono di atleti professionisti e che disputano i campionati nazionali
professionistici formano una o più associazioni, la cui denominazione sociale deve contenere
l'indicazione "Lega" e un esplicito riferimento al professionismo.
Le società che si avvalgono esclusivamente di atleti non professionisti e disputano campionati non
professionistici formano un'associazione denominata "Lega Nazionale Dilettanti".
Ciascuna lega stabilisce autonomamente, nel rispetto dello statuto e degli indirizzi del C.O.N.I. e
della F.I.G.C., nonché dei principi di democrazia interna, la rispettiva articolazione organizzativa.
I regolamenti delle leghe sono inviati alla F.I.G.C. ai fini del controllo di conformità.
La F.I.G.C. demanda alle leghe l'organizzazione dell'attività agonistica mediante i campionati delle
diverse categorie.
...maggior sicurezza, informazione e prevenzione per esultare con
i propri campioni
...ciclismo - Fausto Coppi
...pallavolo
...tennis - Serena Williams
...sport acquatici - Mark Spitz
...rugby
...pallacanestro - Michael Jordan
...sci - Manuela Di Centa
...atletica leggera - Dawn Burrell
2006 Italia Campione del Mondo
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