sogni, visioni e immagini di sandra marinsalta

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Sandra Marinsalta SOGNI, VISIONI E IMMAGINI LA MAESTRIA BIBLICA NEI MESSAGGI ONIRICI “divinamente avvertito in sogno, si rifugiò nel territorio della Galilea” (Matteo 2:22) “… aveva il sigillo del Dio vivente (Apocalisse 7:2) L’Eterno dichiara: “avverrà che io spargerò il mio Spirito, su ogni persona; i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri vecchi faranno dei sogni, e i vostri giovani avranno delle visioni. Anche sui servi e sulle serve spargerò in quei giorni il mio Spirito. Farò prodigi nei cieli e sulla terra: sangue, fuoco, e colonne di fumo” (Gioele 2:28-30; Atti 2:17-19). I vecchi sono i maturi spiritualmente; riceveranno profezie, sogni e visioni, tutti i servi e le serve che custodiscono un cuore giovane per il Signore. Abbiamo una delle più solenni promesse dell’Eterno; una delle tante Sue garanzie di mandare copiosamente lo Spirito Santo sulla terra in svariatissime e incantevoli modalità. E’ la descrizione poderosa del riversamento dello Spirito Santo su noi. Questa bellissima, incoraggiante e consolante profezia biblica ha incominciato ad avverarsi grandemente il giorno della Pentecoste, duemila anni fa, quando è nata la Chiesa di Cristo con tutti i carismi donati dallo Spirito Santo (Atti 2). Si tratta comunque di un processo di adempimento continuo. Difatti in questo preciso periodo storico, tempo della grazia, la grande profezia appena citata, si sta verificando con un’intensità sorprendente, sbalorditiva. Dicono gli esperti della Bibbia che una volta che la profezia entra nel processo di adempimento non può essere fermata da nessuno. Pagina 1 di 25

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L’obiettivo principale di questo lungo capitolo del libro è un primissimo passo per iniziare a comprendere, con l’aiuto dello Spirito Santo, il compito dei sogni e delle visioni bibliche nella nostra vita.

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Sandra Marinsalta

SOGNI, VISIONI E IMMAGINI

LA MAESTRIA BIBLICA NEI MESSAGGI ONIRICI

“divinamente avvertito in sogno, si rifugiò nel territorio della Galilea” (Matteo 2:22)

“… aveva il sigillo del Dio vivente (Apocalisse 7:2)

L’Eterno dichiara: “avverrà che io spargerò il mio Spirito, su ogni persona; i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri vecchi faranno dei sogni, e i vostri giovani avranno delle visioni. Anche sui servi e sulle serve spargerò in quei giorni il mio Spirito. Farò prodigi nei cieli e sulla terra: sangue, fuoco, e colonne di fumo” (Gioele 2:28-30; Atti 2:17-19). I vecchi sono i maturi spiritualmente; riceveranno profezie, sogni e visioni, tutti i servi e le serve che custodiscono un cuore giovane per il Signore.

Abbiamo una delle più solenni promesse dell’Eterno; una delle tante Sue garanzie di mandare copiosamente lo Spirito Santo sulla terra in svariatissime e incantevoli modalità. E’ la descrizione poderosa del riversamento dello Spirito Santo su noi.

Questa bellissima, incoraggiante e consolante profezia biblica ha incominciato ad avverarsi grandemente il giorno della Pentecoste, duemila anni fa, quando è nata la Chiesa di Cristo con tutti i carismi donati dallo Spirito Santo (Atti 2). Si tratta comunque di un processo di adempimento continuo.

Difatti in questo preciso periodo storico, tempo della grazia, la grande profezia appena citata, si sta verificando con un’intensità sorprendente, sbalorditiva. Dicono gli esperti della Bibbia che una volta che la profezia entra nel processo di adempimento non può essere fermata da nessuno.

Tanta gente non ha ancora compreso che il Grande Risveglio spirituale è in corso, in tutta la terra, in un modo straordinario. Molteplici persone, distratte da attività terrene, soprattutto mondane, che architetta il nemico con ingegno e acume, non hanno fatto ancora una scelta di fede vera.

Noi intercessori, figli del Dio Vivente, stiamo pregando intensamente per chi pensa di conoscere Dio ma non ha avuto ancora la pregiata esperienza. Preghiamo per chi dimostra panico per le novità spirituali, per i perduti, per gli increduli, per quelli che credono solo in ciò che toccano e vedono i loro sensi fisici.

Preghiamo per le persone troppo razionali, per i tiepidi e per i legalisti religiosi, e anche per quelli che si credono cristiani, ma contristano continuamente le manifestazioni dello Spirito Santo; questi ultimi sono i famosi cristiani nominali, spesso sopraffatti dalla paura del divenire e dalla trasformazione spirituale.

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Il giorno della Pentecoste il fuoco divino scese come nell’Esodo; questa volta, però la legge di Dio fu scritta nei cuori spirituali dei presenti, piuttosto che su tavole di pietra e tutti nacquero meravigliosamente di nuovo. Un grande sorpasso spirituale per tutta l’umanità. L’ Eterno lo aveva promesso più volte nella Sua Parola: “Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò dalla vostra carne il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne” (Ezechiele 36:26).

I semi divini sono stati continuamente seminati, innaffiati, santificati e finalmente sono sbocciati; il popolo di Dio è cosi nato di nuovo, germogliato dallo Spirito Santo: “Oh, profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio! Quanto inscrutabili sono i Suoi giudizi e ininvestigabili le Sue vie!” (Romani 1:33). Lo Spirito Santo è lo Spirito di Verità. Lo Spirito di Dio è uno Spirito Vivente. Che benedizione abbondante e straordinaria!

Questa grande verità ci sta costantemente rincorrendo ma noi esseri terreni non la sappiamo riconoscere appieno; questa solenne verità è contenuta nelle viventi e straordinarie Parole della Sacra Scrittura.

Il nostro bene è stare vicini a Dio Padre. Difatti l’Evangelo non è nient’altro che Amore divino; la sua priorità è assoluta perché il Verbo è Cristo, il Verbo è Dio (Giovanni 1:1). Il nostro rifugio sicuro è dimorare nel Cortile dove Dio passeggia con noi.

I sogni, le visioni e le immagini sono soprattutto esperienze visive spirituali: vedere e possedere. Vedere con gli occhi dello spirito. Si tratta di essere sommamente e integralmente responsabili perché siamo stati scelti dall’Onnipotente per lavorare e fruire nel campo di Dio Padre, nella Sua straordinaria vigna.

Possedere nel terreno di Dio Padre momentaneamente, far fruttare i talenti personali con onestà (cf Matteo 25:16), ma senza dimenticare di ri-consegnare ogni giorno tutto a Dio, senza oblii calcolati, senza distrazioni, senza fare proselitismo, perché tutto quello che Lui ci dà è un meraviglioso prestito. Tutto appartiene all’Eterno, noi siamo solo gli amministratori, i momentanei procuratori delle Sue grazie divine per servirLo con correttezza, onore e rigore.

Grande sollievo sapere e vivere questa verità, in modo profondo e concreto! Chi lavora tenacemente e ininterrottamente per il Regno di Dio e segue i comandi e le Sue normative, conosce lo Spirito Santo, penetra con rispetto, nobiltà e purezza nei segreti di Dio Padre; ascolta il Suo unico e inconfondibile linguaggio; vive collegato e unito con le Sue profondità eterne.

“Benedirò il Signore che mi consiglia; anche il mio cuore m’istruisce di notte” (Salmo 16:7): chi presta attenzione e medita sulla propria vita onirica (oneiros: atto del sognare), sa molto bene che l’Eterno ci istruisce anche nel nostro naturale assopimento. Oppure durante quel sonno particolare che Lui ci procura momentaneamente per parlarci o operare delle cose veramente importanti.

E’ l’attimo, a dir poco misterioso, in cui Dio Padre agisce; è successo in Adamo per creare la donna (cf Genesi 2:21). E’ avvenuto anche con Abrahamo (cf 15:12): in quei frangenti Dio Padre Gli ha comunicato molti eventi notevoli sui suoi futuri discendenti.

“Tutti dormivano, perché il Signore aveva fatto cadere su di loro un sonno profondo” (1Samuele 26:12): l’Eterno usa questa meravigliosa facoltà umana per facilitare alcune particolari missioni delle Sue schiere. Esistono, a tale proposito, testimonianze innumerevoli, ampie e profonde in questo specifico settore, quasi inverosimili.

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SPIRITO ANIMA E CORPO

Prima di entrare nell’argomento è bene specificare che purtroppo ci sono molte persone credenti che pensano a se stesse come creature formate da due parti solamente: anima e corpo. Le persone che continuano ad avere questa ridottissima e sbagliatissima meta-cognizione continuano a confondere a ingarbugliare e a mescolare le proprie reazioni emotive (confusione intellettuale) con la preziosissima vita spirituale. Esse sono sfere ben distinte. Universi che devono comunicare con armonia e collaborazione, ma da osservare e vivere con un’adeguata e commisurata “divisione” (Ebrei 4:12).

L’essere umano è SPIRITO, ANIMA e CORPO (1 Tessal. 5:23). Paolo ci comunica che noi siamo una trinità. Si tratta della triplice natura dell’essere umano. “Parola del Signore che ha disteso i cieli e la terra, e che ha formato lo SPIRITO dell’uomo dentro di lui” (Zaccaria 12:1).

Maria, la madre di Gesù, ci comunica nel suo magnifico cantico: “L’ANIMA mia magnifica il Signore, e lo SPIRITO mio esulta in Dio, mio Salvatore” (Luca 1:46). “E’ lo Spirito che vivifica; la carne non è di alcuna utilità” (Giovanni 6:63). Non occorre essere colti per capire tali cose, basta leggere il grande Libro di Dio.

Noi umani siamo uno spirito; abbiamo un’anima e un corpo. Dio Padre si preoccupa molto dello sviluppo del nostro spirito perché solo così l’anima si RINNOVA, lo segue con sottomissione e prende il carattere dello spirito e non della carne: “infatti ciò che brama la carne è inimicizia contro Dio” (Romani 8:7).

Molti docenti biblici identificano lo spirito dell’uomo con l’inconscio e molte volte con la psiche profonda; con queste particolari espressioni ci troviamo sempre nella sfera dell’anima, dove abitano le emozioni, l’inconscio, il subconscio, la volontà terrena, la fede emotiva, l’intelletto, l’immaginazione, l’amore umano-terreno, i sentimenti e la memoria.

Le emozioni dell’amore terreno sono spesso macchiate di egoismo. L’anima è la sede della personalità, qui prendono forma anche i pensieri, gli ideali, le scelte e i giudizi. L’anima con tutte le sue caratteristiche, appena elencate, inizia a svilupparsi adagio nella sua vita intra-uterina. Mentre lo spirito incomincia a vivere, appena la cellula maschile incontra quella femminile: qui il Soffio di Dio Padre interviene subito. Incomincia la Vita, inizia il miracolo.

Se è diventato uno SPIRITO RISORTO, il cristiano, “è spirito vivificante” (1Corinzi 15:45). L’Amore di Dio vive nel nostro spirito ed è eterno. La straordinaria esperienza della nuova nascita avviene nel nostro spirito. La “fede di Dio” (Marco 11:22), vive solo nel cuore del nostro spirito personale e si nutre della Parola. Verità assoluta.

Il nostro spirito è quella parte che è stata creata a immagine e somiglianza di Dio. Tutto l’essere è una combinazione di Cielo e terra: “Ma quel che rende intelligente l’uomo e lo spirito, è il soffio dell’Onnipotente” (Giobbe 32:8). Difatti quando si ama con l’Amore di Dio Padre, si istaura l’armonia e la gioia in noi e allora tutte le porte interiori si spalancano e tutte le benedizioni del Cielo sono pronte per fare ingresso e risiedere in noi.

Spesso ci troviamo di fronte a persone che si permettono di maneggiare e stravolgere quello che viene dallo spirito, perché non conoscono il proprio spirito e tanto meno lo Spirito Santo. La guida primaria dovrebbe essere dello spirito personale che si è collegato adeguatamente con lo Spirito di Dio.

Quando abbiamo ricevuto nel cuore Gesù come nostro Salvatore e Redentore, il nostro spirito personale è risuscitato. Solo il nostro spirito si può ricongiungere con Dio Padre. Solo il nostro spirito può adorare Gesù il Cristo. Solo con lo spirito, aperto all’Altissimo, si diventa esseri spirituali superiori. Se è l’anima che ha assunto il comando, diamo spazio, nella nostra mente, al nemico che s’infiltra tranquillamente per lavorare e farci del male. Qui l’anima non è stata rinnovata.

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Anche i sogni e le visioni, in questo caso, possono essere danneggiati dal nemico di Dio; ma le persone battezzate nello Spirito Santo, sanno molto bene come non farsi attaccare e ingannare. E’ il pregevole e importante compito dello Spirito Santo di dirigere e condurre il nostro spirito che a sua volta GOVERNA con ordine e cortesia la nostra anima e il nostro corpo.

Lo Spirito di Dio vuole riempirci, modellarci, usarci grandemente; siamo così dei veri cristiani, veri adoratori, seduti “nei luoghi celesti in Cristo Gesù” (Efesini 2:6). La nostra anima quando ha fatto la scelta, collabora con il nostro spirito, lo deve fare con attenzione, premura e riguardo, ma non deve mai essere la protagonista. Con l’entrata di Gesù Cristo in noi, con la nuova nascita, non siamo più un’anima controllata dal corpo (la carne) ma siamo un’ anima controllata e guidata dallo Spirito Santo. Che straordinaria bellezza, che incanto!

I SOGNI NELLA CULTURA ANTICA

Fin dai tempi antichi l’essere umano ha sempre cercato di comprendere e usare al meglio il sogno onirico. A quel tempo esisteva ovunque la credenza che la signora terra fosse la madre di tutti i sogni. Nell’Antica Grecia gli esseri umani che stavano poco bene usavano recarsi nel tempio del dio della salute chiamato Asclepio, dove “seminavano” e “incubavano” un sogno onirico. Incubare significa propriamente “dormire nel santuario”.

Dopo svariati riti come lavarsi bene che è segno di purificazione e pregare, dormivano in sale apposite, tipo cliniche, situate all’ interno del tempio chiamate Abaton, per ricevere nel sonno un sogno curativo e dopo aver ricevuto il messaggio particolare richiesto al loro dio, esso veniva interpretato e “usato” propriamente dal sacerdote del tempio che era anche medico, ed essi qualche volta guarivano.

La loro testimonianza del fatto era contestualmente incisa su tavolette di argilla. Alcune di esse sono arrivate anche a noi. Oggi i cristiani sanno molto bene che Asclepio era un idolo contrassegnato da un serpente; un intrigo di convenzione ideato dalla mente carnale, limitata e offuscata dell’essere umano, senza il vero Dio. ”In quel giorno, gli uomini getteranno ai topi e ai pipistrelli gli idoli d’argento e d’oro, che si erano fatti per adorarli; ed entreranno nelle fessure delle rocce e nei crepacci delle rupi per sottrarsi al terrore del Signore e allo splendore della sua maestà, quando egli sorgerà per far tremare la terra” (Isaia 2:20-21). Altra grande profezia dell’Eterno.

Questa ricercata e artefatta procedura avveniva anche a Roma, nell’isola Tiberina

dove in un tempo molto lontano, era situato il tempio pagano del dio medico. Alla luce della Bibbia possiamo dire che questa non era una vera guarigione. Non si trattava di una guarigione divina, neanche parziale.

Si trattava di una guarigione della carne, non spirituale. Non avvenivano ravvedimenti, consacrazioni e purificazione dall’Onnipotente. Le persone non sperimentavano per niente la “nuova nascita”. Inoltre l’eventuale guarigione arrivava dalla “sponda” del male.

Nascere di nuovo, dare il proprio cuore a Gesù, abbiamo detto, che è il miracolo più grande per noi cristiani; è l’avvenimento più maestoso e imponente di tutte le guarigioni descritte nella Bibbia. E’ la guarigione interiore più grandiosa. Solo così Gesù Cristo, il Messia, l’Unto di Dio è al centro della nostra vita. Lui ci ha dato giustificazione, redenzione e noi siamo entrati con grazia in un Regno nuovo.

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ALCUNI SOGNI NELLA BIBBIA

Per quanto riguarda la Sacra Bibbia, possiamo attestare che esistono innumerevoli passi che parlano di sogni e visioni con delle istruzioni dell’Eterno, per un chiaro discernimento divino. Chi la legge con serietà e attenzione, accompagnato dall’Insegnante più eccelso dell’universo che è lo Spirito Santo, comprende come questo sacro Libro di Dio ci istruisce con dovizia di particolari, su come riconoscere le visioni e i sogni che vengono dallo Spirito di Dio, quelli che vengono dalla psiche (anima) e quelli dove agiscono interferenze del nemico.

Molti cultori e studiosi della Bibbia, purtroppo, liquidano questo fenomeno dicendo che non bisogna ascoltare i sogni ma “Guai a colui che contesta il Creatore” (Isaia 45:9). Difatti chi non prende i sogni sul serio, non accetta seriamente neanche se stesso e gli altri nella totalità.

La sacra spiegazione, nella Parola, non è assolutamente così superficiale e sbrigativa. E’ molto più ampia e profonda, necessariamente deve essere compresa. E’ Parola di Dio perciò degna di un vivido intendimento spirituale e un ascolto del cuore con accordo e consonanza. In verità esiste un’enorme differenza tra sentire, ascoltare, meditare e proclamare.

Tutto è molto più limpido quando siamo stati battezzati nello Spirito Santo dal Maestro Gesù e di conseguenza abbiamo fatto una seria divisione tra ciò che viene dall’anima e ciò che è competenza dello spirito. Questa sana operazione può farla solo il Padre Celeste attraverso la Sua Parola. Per questo è importantissimo leggere la Sacra Scrittura, un’autorevole regola di fede e di condotta, unica, incontrovertibile e infallibile.

Proclama chiaramente l’Eterno: “Pensano forse di far dimenticare il mio nome al mio popolo con i loro sogni che si raccontano l’un l’altro, come i loro padri dimenticarono il mio nome per Baal? IL PROFETA CHE HA AVUTO UN SOGNO, RACCONTI IL SOGNO; COLUI CHE HA UDITO LA MIA PAROLA, RIFERISCA LA MIA PAROLA FEDELMENTE” (Geremia 23:28).

In queste ultime parole scritturali si evince chiaramente che i sogni e le rivelazioni raccontati fedelmente sono approvati dal Signore. Alcuni versetti più avanti l’Eterno ammonisce e chiarisce: “Ecco, io vengo contro quelli che profetizzano sogni falsi, che li raccontano e traviano il mio popolo con le loro menzogne e con la loro temerarietà, sebbene io non li abbia mandati e non abbia dato alcun ordine” (Geremia 23:32). Questo passo ci dice che è molto chiaro che esistono delle persone vanitose, corrotte che amano primeggiare. Queste persone alterano e manipolavano i sogni con furbizia e meticolosità. Pensano forse di non essere controllati dall’Eterno?

I sogni leali, puntuali e autentici, raccontati fedelmente, sono un grande dono di Dio; il popolo non deve trasformarli e modificarli per un tornaconto personale, fallato e deviato lontano dalle Sue bellissime e fedelissime parole, immagini e similitudini.

Perciò la Parola di Dio, se letta con lo spirito innestato allo Spirito di Dio, spiega che abbiamo:

1- I veri sogni e le vere visioni che vengono dallo Spirito Santo. Come abbiamo visto Dio Padre Onnipotente ci suggerisce di raccontarli e testimoniarli fedelmente. Essi sono sempre accompagnati da tanta gioia, giubilo, letizia e festosità: li riconosciamo subito, anche perché sono abbinati dai colori dell’arcobaleno, straordinari e pieni di significato. Le visioni e i sogni che vengono da Dio sono profetici, d’ incoraggiamento, consolazione, edificazione, ammonimento ed insegnamento.

2- I sogni che vengono dal proprio essere; desideri personali che possiamo anche provocare, chiamati sogni della psiche o dell’anima (cf Geremia 23:16). Esistono delle tecniche secolari chiamate “Come incubare i sogni”, e “Come seminare i sogni”, ed è così che essi vengono molto spesso distorti, trasformati, saccheggiati e ricostruiti dagli umani a proprio vantaggio con un profitto personale sconveniente. Sono tecniche molto antiche ma sono usate ampiamente anche oggi. Qui l’anima si presenta confusa e per niente fedele se non ha dato ancora il comando prioritario allo spirito.

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3- I sogni con interferenze e intromissioni del nemico di Dio. Lui fa dei piani perfidi e malvagi per noi, spesso i sogni ci raccontano quello che lui sta progettando per la nostra vita. Il nemico vuole attaccare e stravolgere i sogni fedeli delle persone, desidera malvagiamente far ammalare il popolo dell’Eterno, per esempio con l’insonnia. Spesso ci vuole ingannare. Gesù ci informa chiaramente che lui è il padre della menzogna; viene per rubare, uccidere distruggere. Mostra sempre molta invidia dei bellissimi doni che il Padre fa ai Suoi figli.

Noi figli del Dio vivente, possiamo contrastare gli iniqui propositi del nemico con uno strumento possente e prodigioso che è la preghiera costante, la lode e l’adorazione. Questi sogni si riconoscono quasi subito perché essi ci portano tanta paura, turbamento, confusione e spesso spavento. Dobbiamo fare molta attenzione ai metodi del nemico, egli inizia a lavorare con astuzia sempre dall’esterno da noi, come ha fatto con Giobbe.

Mentre Dio Padre opera con noi, figli, iniziando sempre, dall’interno ovvero nel nostro spirito, la parte più preziosa.

Se seguiamo gli ordinamenti dell’Onnipotente, i Suoi decreti, Egli ci aiuta prodigiosamente, ci conferisce qualcosa di speciale, ci fornisce il Suo cibo prelibato, la manna celeste. Il Padre fa questo importante lavoro nel segreto, anche mentre noi dormiamo, camminiamo per la casa, nel nostro cortile. L’Eterno ci dà il Suo cibo senza che ce ne accorgiamo. Importante è far entrare quest’alimento in noi tenendo sempre i canali (sensi spirituali) puliti, integri. Questa è la vita in abbondanza di cui parla Gesù nella Sua Parola.

E’ bene discernere, distinguere sempre lo Spirito di Dio, lo spirito dell’uomo carnale e quello del maligno.

L’Eterno ci istruisce molto bene nella Sua Parola come intendere e decifrare i sogni onirici. Ci consegna delle chiavi pregiate per farlo. Usiamole accuratamente. “In pace mi coricherò e in pace dormirò, perché tu solo, o Signore, mi fai abitare al sicuro” (Salmo 4:8). “Sarai fiducioso perché avrai speranza; ti guarderai bene attorno e ti coricherai sicuro” (Giobbe 11:18). Prima di coricarci è bene ostacolare il nemico di Dio meditando i Salmi 91 e 121 nello Spirito.

Il seguente brano è tratto da una vibrante pagina della Sacra Scrittura. Esso ci spiega un bellissimo colloquio che avviene tra l’ Eterno e il re Salomone che accade in sogno: “Il re si recò a Gabaon per offrirvi sacrifici, perché quello era il principale fra gli alti luoghi; e su quell’ altare Salomone offrì mille olocausti. A Gabaon l’Eterno apparve di notte, in sogno, a Salomone, Dio gli disse: “Chiedi ciò che vuoi che io ti conceda”...Salomone rispose: “Dà dunque al tuo servo un cuore intelligente, perché io possa amministrare la giustizia per il tuo popolo e discernere il bene dal male”... Dio rispose: “ecco, io faccio come tu hai detto; e ti do un cuore saggio e intelligente: nessuno è stato simile a te nel passato, e nessuno sarà simile a te in futuro… “SALOMONE SI SVEGLIO’ E CAPI’ CHE ERA UN SOGNO” (1 Re 3:4-5; 9;12;15).

Alcuni commentatori della Bibbia sostengono che Salomone presso il santuario ha “incubato” un sogno, ma la Parola di Dio non ne parla per nulla. La cosa principale e importante, per noi veri cristiani, è che l’Eterno ha risposto subito a Salomone; era un suo desiderio impellente vista la sua giovane età e il suo grande compito. L’Eterno promette a Salomone, in sogno, prosperità spirituale e una grande abbondanza materiale e protezione in tutte le aree della sua vita. Tutto si è adempiuto puntualmente per lungo tempo. E’ biblico. Il Re Salomone, figlio del re Davide, è stato il re più saggio e più ricco di Israele.

Ora possiamo dare uno sguardo profetico, per quanto riguarda questo interessante tema, al monumentale libro di Giobbe che proclama: ”Dio ci parla ora in un modo ora in un altro: ma non gli si presta attenzione. Parla per via di sogni, di visioni notturne, quando un sonno profondo cade sui mortali, quando sui loro letti cadono assopiti; allora egli apre gli orecchi e dà loro in segreto degli ammonimenti” (Giobbe 33:14-19).

Noi esseri umani portiamo sicuramente molto ritardo nel capire quello che Dio ci vuole dire dal cielo e quello che il Padre desidera fare per il suo amato popolo eletto. Questi versi

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parlano chiaramente di sogni e di visioni ma pochissima gente, anche oggi, riesce a distinguere bene un sogno da una visione, non è descritto neanche nei libri accademici in modo chiaro e distinto. Dovremmo essere molto umili per dichiarare che non sappiamo tutto.

Molte persone asseriscono erroneamente che i sogni avvengano di notte e le visioni di giorno, ma non è così schematico, anche le Scritture ci raccontano che le cose stanno diversamente. Questa straordinaria scrittura ci parla di “sonno profondo” (33:15) che cade sui mortali quando stanno assopiti sui loro letti; pertanto in questo libro ispirato, “soffiato” dallo Spirito di Dio, sicché sacro, scritto da migliaia di anni, qualcuno dice che è il libro più antico della Bibbia, è molto chiaro che l’attività onirica avviene quando siamo in FASE REM cioè durante il “sonno profondo” come dichiara attualmente anche l’ambito scientifico (neurofisiologia).

Non ci dobbiamo sorprendere da questo insegnamento profetico, tanto antico e tanto moderno insieme, perché la Bibbia ha sempre avuto ragione, è il Libro dell’Eterno.

GLI AMMONIMENTI BIBLICI

Nel testo di Giobbe il termine biblico “ammonimenti” (33:16), ha un significato notevole e oltremodo intenso e penetrante. Gli ammonimenti sono delle esortazioni, dei segni pregiati che il Divino fa scaturire dalla nostra interiorità, essi sono nel nostro “bagaglio” interiore, protetti da sempre; essi dormono, ma appena vengono alla luce e si svegliano del tutto noi li riconosciamo con le nostre pregevoli qualità come la nostra consapevolezza e il nostro discernimento spirituale, la nostra prodigiosa “logica” divina. Come gli ammonimenti si svegliano, noi siamo pronti a metterli in atto.

Li identifichiamo, li ravvisiamo perché li abbiamo difesi, nutriti per anni, portano il ravvedimento, la luce, la vita vera; sono i nostri piccini, i nostri gioielli che abbiamo tenuti con noi senza troppa responsabilità e coscienza, però sapevamo che erano tanto preziosi. Questo significa che abbiamo a livello interiore tutto quello che ci serve per seguire i decreti, i comandi del Padre. Noi possiamo diventare figli del Dio Vivente, ma qualcuno purtroppo non l’ha compreso ancora.

Dopo la venuta di Gesù Cristo non abbiamo più bisogno delle tavole di pietra, dove è scritta la legge perché lo Spirito Santo ci ha comunicato che questi ammonimenti divini sono scritti dentro di noi, essi sono nel nostro spirito, sulle tavole del nostro cuore sensibile. Il Signore lo aveva ampiamente promesso.

Per grazia di Dio se gli prestiamo un po’ di attenzione essi vengono fuori dal nostro nascondiglio; le gemme sbocciano e diventano come dei “fiori messaggeri”. Angeli. Difatti, gli ammonimenti divini, sono paragonati anche a dei boccioli spirituali che se “irrigati” e tutelati con dedizione vengono a darci la libertà in Cristo. E’ l’Amore annunciato nel Vangelo.

Dio Padre ci incita a ritornare al primo amore (cf Apocalisse 2:4) e di non dubitare la verità ma di dubitare il dubbio perché esso è delimitato e insufficiente. Abbiamo principalmente due tipi di dubbio, un dubbio negativo che porta all’incredulità e un dubbio positivo che ci fa cercare Dio Padre con tutto il cuore, esso rafforza la vera fede, non ci fa cadere nella passività.

Qualche volta il dubbio si manifesta, non per incredulità, ma solo come richiesta di aiuto a Dio. L’incredulità, per il pianeta spirituale, è comunque il più grave dei nostri comportamenti e atteggiamenti; può generare depressione e diventare un grosso veicolo che diamo involontariamente al nemico per operare nella nostra mente con facilità.

Unico strumento che afferma la verità e dissolve ogni dubbio è la Sacra Bibbia; leggerla, meditarla e memorizzarla è sicuramente un piacere e un onore e tanta salute: “Figlio mio, sta attento alle mie parole, inclina l’orecchio ai miei detti; non si allontanino mai dai tuoi occhi,

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conservali in fondo al cuore; poiché sono vita per quelli che li trovano, salute per tutto il loro corpo” (Proverbi 4:20-22). La Sacra Bibbia è l’unica autorità normativa e il resto è secondario. Dice Gesù con tanto amore: “Le parole che io vi ho dette sono spirito e vita” (Giovanni 6:63).

Alcuni testi scritturali ci dicono che Dio “sigilla” gli ammonimenti: “Egli, allora, si rivela all’orecchio dell’uomo e vi sigilla gli ammonimenti che Egli lancia” (Giobbe 33:16). Sigillo, dal latino = sigillum. Primariamente sigillo è un segno di qualcosa che deve accadere, una sorta di firma regale. Nella Parola abbiamo la “firma” di Dio; con essa Egli desidera dare ai suoi diletti figli, con un linguaggio tenerissimo come quello di una madre, i Suoi provvedimenti e i Suoi decreti per il loro benessere, ordine, bellezza, salute, prosperità, consolazione e soprattutto la loro salvezza eterna. Questi doni giungono a noi al tempo stabilito dalla volontà dall’Eterno non dalla nostra.

Quando accettiamo lo Spirito Santo, siamo sigillati, diventiamo gli eredi dell’Onnipotente. A volte Dio “sigilla” anche un nostro sogno o una nostra visione spirituale per proteggerci, difenderci da una “conoscenza” ancora troppo ardita, impetuosa e soprattutto precoce per noi; essa potrebbe farci diventare inadeguati, stranamente supponenti e saccenti. Dio Padre conserva la comprensione di quei sogni per il Suo tempo stabilito. Ecco perché alcuni miei sogni spirituali, molto consistenti e accesi, non sono riuscita a decodificare: Dio non mi ha ancora dato il significato.

Egli ci difende e ci protegge da un’eventuale congettura sbagliata, ci lascia nella riflessione più intensa e penetrante: si tratta comunque di un ammonimento d’amore che nasce dal rigore divino. Dio ci mantiene lontani dall’orgoglio, non perché non desidera per noi, figli il vero discernimento di quello che Lui ci manda a dire, ma perché quel particolare materiale divino lo dobbiamo cullare, farci amicizia, finche non è arrivato il momento adatto per noi, la preparazione giusta, un balzo di qualità spirituale per capire il messaggio dello Spirito Santo, perché tutto avviene a modo Suo e a tempo Suo. E’ importante comprendere che il Padre Celeste non rivela tutto subito.

Nel campo spirituale c’è un ordine straordinario che noi esseri piccoli e fragili ancora non riusciamo a ratificare e decifrare bene. Dobbiamo attendere il tempo di Dio. Perché? Questa proficua disposizione la Sacra Scrittura la spiega chiaramente così: “Per distogliere l’uomo dal suo modo di agire e tenere lontano da lui la superbia; per salvargli l’anima dalla fossa, la vita dalla freccia mortale” (Giobbe 33:17-18). I messaggi del Padre, i Suoi decreti, le Sue leggi sono per il nostro recupero, la nostra salvezza totale, la nostra fioritura spirituale, la nostra edificazione. E’ tutto semplicemente glorioso!

Sigillare significa anche “timbrare” o stampare qualcosa, per esempio lo Spirito Santo stampa la Sua Parola nei nostri cuori. “In Lui anche voi, dopo aver udito la Parola della verità, l’evangelo della vostra salvezza, e aver creduto, siete stati sigillati con lo Spirito Santo della promessa” (Efesini 1:13). Chi ignora quei sigilli divini, trascura le opere e le grazie di Dio Padre.

Noi siamo sigillati con lo Spirito Santo ed anche la vita onirica, le visioni e le profezie che vengono dal Cielo. Tutto è contrassegnato da questa rispettabilità e dignità poiché noi credenti, essendo progenie di Dio, non siamo più creature, ma siamo diventati figli (cf Giovanni 1:12). Abbiamo una completezza e un’identità precisa e di conseguenza piena autorità per il Regno dei cieli. Gesù Cristo con la Sua opera compiuta ci ha regalato questa preziosa identità e autorità spirituale.

Lo Spirito Santo “sigilla” e preserva i nostri sogni e le nostre visioni per conoscere il loro significato ricco e completo nel periodo più propizio; a volte subito, a volte dopo qualche tempo perché la grande portata conoscitiva potrebbe farci diventare superbi.

Spesso in una visione o in un sogno sono insiti svariatissimi simboli e significati, non ci dobbiamo illudere di aver colto proprio tutta la portata “conoscitiva” anche se contestualmente lo Spirito Santo ci ha spiegato i codici, i significati biblici. Lui ci dice solo quello che siamo equipaggiati a comprendere in quel determinato momento della nostra crescita spirituale. Abbiamo detto che i doni sono dello Spirito Santo, non appartengono a noi, è solo un privilegiato prestito, uno splendido “favore” che viene dal Regno.

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Noi siamo solo dei semplici delegati terreni, dei canali dei beni celesti. Esistono gli orgogliosi e i manipolatori spirituali; è chiaro che con questo comportamento iniquo abbiamo a che fare con una fede emotiva, una radice velenosa e qualcuno non coperto può essere ingannato facilmente.

Spesso il significato di certi nostri sogni e visioni, è parziale perché Dio lo sta proteggendo nel Suo grembo: “e ti terrò come un sigillo, perché io ti ho scelto” dice il Signore degli eserciti” (Aggeo 2:23b). Dio Padre ci ha scelto, è innegabile: dobbiamo mantenere, in merito, una coscienza illuminata dallo Spirito Santo, una responsabilità degna e lucida, consapevole e retta. Dobbiamo saper attendere e avere piena fiducia del Suo operato. “Egli ha formato il cuore di tutti” (Salmo 33:15a).

Un’altra scrittura potente ci suggerisce: “Il Signore disse: ‘Ascoltate le mie parole. Se ci sarà un vostro profeta, io, il Signore in visione a lui mi rivelerò, in sogno parlerò con lui” (Numeri 12:6). Le profezie, i sogni e le visioni sono sempre in stretto accordo; se vengono da Dio, i messaggi insiti, non si disconfermano mai.

Dio istruisce e informa il Suo popolo di continuo in diversi modi. E’ asserito inoltre: “Egli dà un premio a quelli che ama, mentre essi dormono” (Salmo 127:2b). “Quando ti coricherai, non avrai paura; starai a letto e il tuo sonno sarà dolce” (Proverbi 3:24).

Molta gente si chiede: “Perché esiste la vita onirica nell’esistenza dell’essere umano?” Le persone genuinamente cristiane, quelle che leggono assiduamente la Parola, hanno la risposta spirituale più giusta. Il Padre vuole prepararci, informarci in svariati modi, perché la Sacra Scrittura non è solo una storia bellissima che annuncia la salvezza eterna, ma è soprattutto il Libro della Rivelazione divina e i simboli dei sogni e della Parola di Dio sono perenni e universali.

La Bibbia ci parla di ravvedimento, di recupero, della giustificazione, della redenzione, della restaurazione, della rigenerazione e continua santificazione dell’uomo caduto perché il Regno, che Adamo aveva venduto al nemico, è arrivato con Gesù sulla terra. “Ravvedetevi perché il regno dei Cieli è vicino” (Matteo 4:17) ci dice con tanta passione il Maestro: “e quelli che ha predestinati li ha pure chiamati; e quelli che ha chiamati li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati li ha pure glorificati” (Romani 8:30).

LA CREATIVITA’ DIVINA DEI SOGNI BIBLICI

“I saggi furono avvertiti in sogno” (Matteo 2:12)

“Là vi sarà una strada maestra, una via che sarà chiamata ‘la Via Santa’; nessun impuro vi passerà; essa sarà soltanto per quelli che seguiranno la ‘Via’; …. vi cammineranno i redenti” (Isaia35:8-9).

Le tecniche per interpretare i sogni a livello scientifico sono metodi e procedimenti precisi, quasi matematici. E noi umani di fronte al sogno, ci troviamo davanti ad una operazione che va risolta secondo le leggi e le regole dell’onirologia (scienza che tratta dei sogni).

Personalmente non m’interessano più, da qualche tempo in modo notevole, le interpretazioni dei sogni che vengono solo dalla psiche, essa è terrena, spesso confusa, specialmente se si è sottomessa alla carne. Ora m’interessano prevalentemente i sogni che vengono dallo spirito che è risorto perché esso si è miracolosamente innestato e collegato allo Spirito di Dio, alla Sua Volontà Suprema.

Quest’assunto sovviene dal mio spirito quando realizzo e osservo che il mio tempio è entrato nel Tempio di Dio. E’ diventato UNO con il Redentore. Difatti nella preghiera

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sacerdotale Gesù prega al Padre: “affinché siano UNO come NOI” (Giovanni 17:11); “perché voi tutti siete UNO in Cristo Gesù” (Galati 3:28). In queste parole si ravvedono tanti significati spirituali profondi incontrastabili e inoppugnabili.

Esistono svariatissime interpretazioni scientifiche in merito ai sogni che vengono dalla psiche, molto interessanti, ma esse non sono in conformità e allineamento con la Scrittura. Chi legge diligentemente la Parola con il cuore aperto e con gli occhi spirituali non ha più bisogno di questi metodi didattici, questi programmi schematici e riduttivi, specialmente coloro che vivono continuamente la Pentecoste.

Questi procedimenti sono sicuramente un valido aiuto per i non cristiani ma i sogni che vengono dallo Spirito Santo non hanno bisogno di tanta interpretazione perché sono biblici. Qui i messaggi che ci arrivano spesso sono chiari, concisi ed anche concreti, non si presentano annunci coperti e traslati, sono segnali sereni e trasparenti. Le risposte che cerchiamo per decifrarli sono nella Parola di Dio: investighiamola con coraggio e audacia.

Come riconoscere e identificare un sogno che procede dallo Spirito Santo, uno dall’anima (psiche) e uno che è intralciato dal nemico?

1 - Primariamente dovremmo chiedere Guida divina al Padre della Luce. Nel senso che ci dobbiamo affidare allo Spirito Santo, lasciarci condurre con fiducia, con tutto il nostro essere. 2 - Dobbiamo vivere in profondità la Parola di Dio, ben radicati e saldi e aggrapparci continuamente alle promesse di Dio. 3 - Le rivelazioni dello Spirito Santo, le Sue parole, le visioni, le trame del sogno inviate al nostro spirito, devono corrispondere e coincidere armoniosamente con la Parola di Dio (Gesù Figlio di Dio), con la Parola fatta carne (Gesù Figlio dell’Uomo) e con il Logos diventato Rhema attraverso le rivelazioni dello Spirito Santo. Queste preziosissime dimensioni si devono incontrare, intrecciare e fondere per una conferma continua.

Per sapere con certezza se siamo guidati dallo Spirito Santo, dobbiamo confrontare, giudiziosamente, ogni atteggiamento, ogni parola, ogni pensiero, ogni nostra scelta con i principi e i decreti della Scrittura. Per i battezzati nello Spirito Santo questo compito è abbastanza semplice e spontaneo. Sappiamo di essere nello Spirito di Dio. Sappiamo che i metodi terreni possono evolvere o regredire ma le leggi di Dio, i principi dell’Eterno, MAI: ESSI SONO PERFETTI ED ETERNI.

Dobbiamo collaborare e dipendere dallo Spirito Santo ed eleggerLo nostro Maestro, nostra Guida Suprema. Inoltre le visioni e i sogni che vengono da Dio portano una gioia grande (la gioia del Cielo non della terra) ed in più sono straordinariamente colorati. Dio Padre è anche colore. Dovremmo scrutare e considerare, con fiducia, i sette colori dell’arcobaleno, i colori biblici. I colori della salute mentale e spirituale. Sono colori principe.

Mentre i colori: nero, marrone e grigio sono i colori della depressione in genere. Un assunto che vale anche per i sogni. A tale proposito, sono state fatte molte ricerche scientifiche, anche sui bambini, che lo confermano ampiamente.

Questi sono i primi elementi per discernere.

L’ ARCOBALENO BIBLICO CI INSEGNA

Abbiamo detto che l’Eterno ha usato l’arcobaleno come veicolo, come ponte, come tramite, nella Sua Parola, per parlarci del Suo maestoso Patto operato con tutta la Sua umanità e la terra: “L’ arcobaleno dunque sarà nelle nuvole e io lo guarderò per ricordarmi del patto perpetuo fra Dio e ogni essere vivente” (Genesi 9:16).

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Ezechiele paragona l’immagine della gloria di Dio all’arcobaleno (cf Ezechiele 1:28). Giovanni vede, più volte, l’universo spirituale contrassegnato dall’arcobaleno (cf Apocalisse 4:3;10:1). Ricordiamo con enorme piacere che la sintesi dei sette colori dell’arcobaleno è il bianco.

Non dimentico che quando frequentavo le scuole medie e il professore di scienze ci fece osservare un esperimento importantissimo per me già allora. Aveva in mano una ruota di cartone pitturata con tutti i colori dell’arcobaleno, la faceva girare velocemente con una macchina speciale e come la ruota girava, i colori diventavano bianchissimi. Quando la ruota si fermava, ricomparivano tutti i colori dell’arcobaleno. Il fenomeno alquanto prodigioso non è solo spirituale, è anche scientifico.

I bellissimi colori dell’arcobaleno sono sette: rosso, arancio, giallo, verde, azzurro, indaco e viola. Sono i colori più incantevoli e ridenti della natura. La luce che illumina la terra è costituita da questi sette colori. La meravigliosa luce regale che ci invia lo Spirito Santo è formata dai succitati colori: “grazia a voi e pace da colui che è, che era e che viene, dai sette spiriti che erano davanti al suo trono” (Apocalisse 1:4).

Le lampade che si trovano di fronte al Trono di Dio sono sette (cf Apocalisse 4:5). Rappresentano le sette manifestazioni dello Spirito di Dio che conosciamo. Da sempre sette è il numero del riposo, della completezza, della pienezza e della perfezione. Nella Bibbia questo numero lo troviamo assiduamente (735 volte).

Per il delicatissimo lavoro di discernimento spirituale, sopra descritto, dovremmo contemporaneamente pregare molto, meditare la Parola e chiedere allo Spirito Santo l’ intendimento divino e la sapienza che viene dall’Alto. “Daniele aveva il dono di interpretare ogni specie di visioni e di sogni” (Daniele 1:17); il grande profeta biblico pregava, digiunava e leggeva con perseveranza i rotoli sacri (9:1-3).

Daniele era un essere integralmente e interamente eletto, il Cielo lo chiama: “Daniele, uomo molto amato” (10:11). Il suo cuore era ispirato dallo Spirito di Dio. Il suo spirito personale era collegato costantemente con l’ Eterno. Noi comunichiamo con il mondo materiale per mezzo del corpo e dell’anima con tutte le loro innumerevoli proprietà e abilità. Invece comunichiamo con l’universo spirituale per mezzo del pregiatissimo spirito.

I libri accademici ci comunicano che il sogno con tutte le sue peculiari caratteristiche è universale e per tutte le culture spirituali è un messaggio inviato dal loro Dio. ”Saul consultò l’Eterno, ma l’Eterno non gli rispose né tramite i sogni, né mediante l’urim, né per mezzo dei profeti” (1 Samuele 28:6). Questo passo molto triste, riguardo alla vita del re Saul che aveva disubbidito a Dio e non si era ravveduto sinceramente, ma molto istruttivo per chi legge accuratamente e scrupolosamente la Parola, ci suggerisce che a quel tempo i sogni erano come le profezie e le rivelazioni da Dio. Anche il termine urim significa rivelazione, verità e luce.

ALCUNI STUDI SCIENTIFICI

Esiste una notevole differenza tra sogni onirici e visioni. I sogni sono i più conosciuti e anche i più frequenti nelle persone. E’ pressoché impossibile non sognare: è un bisogno fisiologico molto importante per il benessere umano in generale. Difatti scienziati medici e ricercatori, di questo interessante settore, hanno dimostrato e confermato ampiamente la rilevanza della vita onirica per la salute mentale e psicologica dell’essere.

In alcuni esperimenti scientifici, i neurologi ricercatori, toglievano parzialmente o completamente negli individui presi in esame, l’attività onirica e costatavano che trascorso del

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tempo in questo stato essi andavano incontro a squilibri mentali. Quest’aspetto ci fa riflettere molto sull’importanza di questo fenomeno umano a livello fisiologico ed anche spirituale.

La scienza medica neurofisiologica ha accertato, da ottanta anni circa a questa parte, con macchinari ricercati ed esperimenti accurati, che noi esseri umani sogniamo tutte le notti; produciamo da quattro a cinque sogni ogni notte circa, dipende anche dalle ore di sonno e dall’età anagrafica.

La mente con il sogno onirico si ristora, elimina scorie psichiche, tossine psichiche accumulate durante la giornata appena trascorsa. Con la scoperta della fase REM (Rapid Eye Movement: movimento oculare rapido), è stato dimostrato scientificamente, che gli esseri umani sognano attraversando, ogni notte, delle fasi particolari descritte accuratamente nei libri scientifici accademici.

L’attività onirica avviene quando il sonno è più profondo come descrive anche il libro di Giobbe e come asserisce copiosamente oggi la ricerca scientifica. Ci sono persone che dicono di non sognare per niente, il motivo è che non ricordano e anche perché non sono ben aggiornate in questo interessante ambito e su quello che accade all’essere umano nella sua interiorità.

Alcuni non ricordano perché non prestano attenzione a questa misteriosa e avvincente manifestazione della vita personale. “Prestare attenzione a un fenomeno attiva il fenomeno stesso”: un aforisma pratico molto aderente e pertinente per la vita onirica.

Durante gli esperimenti soggetti adulti, agganciati a dei sensori speciali, erano svegliati durante le fasi del sogno (sonno Rem), precisamente durante la fase del “sonno profondo”, fase del movimento oculare rapido e nell’80% dei casi i soggetti dichiaravano di aver sognato intensamente. Gli occhi, dietro le palpebre, nel momento del sogno, si muovono andando avanti e indietro come se stessero assistendo alla scena di un film e il battito del cuore è notevolmente più accelerato, anche l’attività psicogalvanica è leggermente alterata in quei frangenti.

I sogni onirici, anche se sono investigati ampiamente dalla scienza medica, sono esperienze personalissime, i nostri pensieri sono come tradotti in immagini e simboli: linguaggi universali. Qui si tratta di un segreto da svelare perché tutto l’essere umano è un mistero grande.

Sono sorpresa nel sentire che cultori della Parola spesso non parlano bene dei sogni notturni, forse per paura; invece questa facoltà umana è sicuramente un grande dono o “favore” che ci ha fatto l’Onnipotente. Un dono che si deve investigare con correttezza e onestà. Anche chi fa ricerca scientifica secolare, deve sapere fermamente che quello che non comprendiamo poggia sul mistero, altrimenti si va incontro a grosse problematiche.

Ogni notte, le persone, vivono quattro o cinque fasi di sonno distinte, di circa novanta minuti ogni fase: in ognuno di questi periodi avviene un sogno onirico. La ricerca scientifica ha accertato che il primo sogno della notte dura circa dieci minuti, il seguente sogno venti minuti, cosi via, fino ad arrivare a quello della mattinata che dura circa quaranta o quarantacinque minuti.

Quest’ultimo sogno della notte è il più lungo, più profondo, più ricco di emozioni, di sensazioni, per questo è quello che si ricorda più facilmente. La trama del sogno è considerata una gradevole lettera che viene “inviata” alla nostra coscienza dal nostro essere più profondo (inconscio).

I sogni onirici sono abbastanza facili da comprendere per chi ha fatto un training di meditazione sui simboli e conosce bene il linguaggio delle parabole. E’ favorito chi osserva accuratamente il mondo circostante: regno minerale, vegetale, animale ed etico-umano. E per chi è dotato di una curiosità acuta e originale. Rilevante è la “testimonianza interiore” che ci porge il fratello cui abbiamo interpretato il sogno.

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Essi contengono significati metaforici, sovrapposti, tracce di storie diversificate, valori antichi e moderni. Le trame dei sogni sono spesso delle incredibili storie, hanno in genere un inizio, una dinamica, abbastanza lunga e una lisi ovvero una conclusione.

Un sogno onirico si può interpretare anche in settanta modalità, ma la direzione, l’indirizzo delle metafore e dei simboli ovvero la spiegazione psicologica e pedagogica è sempre orientata verso lo stesso “sentiero clinico”: l’inclinazione e la “tendenza” sono simili. Si può cambiare il metodo d’interpretazione del sogno stesso ma il suo messaggio, la sua attualizzazione e il suo indirizzo sono di solito gli stessi. Il simbolo contiene significati immensi, stratificati, il discorso razionale al paragone è limitato.

Da esso si evince se vive, in quella determinata persona, presa in esame, una sorta di patologia psicologica o psichiatrica, qualunque sia il metodo onirico di approccio clinico, essa si evidenzia in modo abbastanza chiaro comunque. Attraverso un sogno o una serie di sogni si può vedere se una persona soffre di problemi psichiatrici, psicologici e sociali e quant’altro, dove è arrivato il soggetto in esame con il suo progresso evolutivo, la sua crescita emozionale, nonché LA SUA CRESCITA SPIRITUALE.

Con una serie di sogni si può rilevare, anche se il soggetto in esame, gode di ottima salute e benessere in tutti i campi della sua vita. E’ confortante sapere che nel contenuto della traccia del sogno, il pensiero dell’individuo agisce come se andasse alla ricerca di accorgimenti, espedienti, attraverso i quali possono collegarsi all’idea del BENE. Lode al Creatore!

E’ interessante conoscere dove è arrivata la scienza medica nella sua ricerca, dei prodigi naturali della persona. Questa dissertazione è sicuramente avvincente ma sappiamo che essa è parecchio parziale per noi cristiani nati di nuovo; manca l’essenziale, manca il discernimento, l’intendimento, l’intuizione dell’ “uomo interiore” (Efesini 3:16). Manca il CENTRO che è il CRISTO, non l’uomo. Quando l’essere umano vive con grazia il “CRISTO DENTRO DI ME” questa assenza la constata fortemente.

DISTINGUERE SOGNI E VISIONI

Per comprendere i sogni e le visioni in un modo esclusivamente spirituale dobbiamo leggere molto la Sacra Scrittura, abbiamo detto, specialmente le parabole che ci ha regalato Gesù, perché così assorbiamo e assimiliamo facilmente le leggi spirituali dell’illustrazione e delle similitudini usate da Gesù il Maestro dei maestri.

Mentre le visioni le producono solo una cerchia ristretta di persone, dicono i grandi servi e serve di Dio che hanno ricevuto il dono di comprendere la vita onirica e le visioni delle persone, come gli antichi saggi della Bibbia. Visioni e sogni spirituali-biblici ci fanno intendere maggiormente il piano di Dio Padre Onnipotente e la Sua Natura.

Le visioni si distinguono dai sogni onirici perché avvengono generalmente da svegli; sono chiare, distinte e dirette, molto, molto eloquenti e significative. Quando arriva una visione biblica, subito si avvertono il potere e l’amore dello Spirito Santo: Gesù Cristo, nella Sua grande misericordia, desidera condividere la bellezza del Suo Regno con noi. Esse non hanno molto a che fare con i sogni perché sono più intense e reali, sono molto evidenti, non lasciano nessun dubbio.

Nelle visioni ci sono meno metafore e più particolari rispetto ai sogni onirici, esse sono più condensate e nitide. Nel settore spirituale si presentano con molte differenze individuali. Le visioni hanno insito un messaggio molto grande per la propria vita spirituale e quella degli altri. Molto spesso le persone ci raccontano che sono, in quei secondi, come in estasi. Ci riferisce Pietro a tale proposito: ”Io ero nella città di Ioppe in preghiera e, rapito in estasi, ebbi una visione” (Atti 11:5).

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Le visioni possono arrivare anche all’interno di un sogno, com’è avvenuto al profeta Daniele, in questi casi bisogna saperle riconoscere, distinguere. Daniele ricevette delle visioni dentro un sogno: “Daniele ebbe un sogno, mentre era a letto, ed ebbe delle visioni nella sua mente” (Daniele 7:1). La modalità la decide lo Spirito Santo perché tutto dipende dalla finalità della visione. Qualche volta lo Spirito Santo ci dà subito il significato della visone stessa. Altre volte, dall’Alto è indicato di attendere, ai figli di Dio, per la progressione del significato.

Molto spesso avviene un improvviso rapimento dello spirito, specialmente quando i contenuti della visione sono tutti del Regno, come nel mio caso. Mentre le immagini assomigliano alle visioni solo che sopraggiungono quando si è completamente svegli con occhi aperti, molto spesso durante la predicazione della Parola di Dio e durante le “parole di conoscenza”. Sono tutti doni dello Spirito Santo. ”Ora a ognuno è data la manifestazione dello Spirito Santo per il bene comune” (1Corinzi 12:7).

Le scienze umane come la neurologia e la psichiatria ci informano che in linea generale non si sogna per nulla appena s’incomincia a dormire, s’inizia a sognare solo dopo almeno trenta minuti circa dall’inizio del sonno. So per esperienza che non tutti verificano questa procedura, compresa la sottoscritta che incomincia a sognare immediatamente con l’arrivo del sonno e che ricorda spesso un suo sogno anche se dorme solo dieci secondi.

A tale proposito un servo di Dio avendo fatto studi accurati in questi settori, ha asserito che la manifestazione (diversamente da quello che dice la scienza) è possibile ma avviene solo se una persona abiti in una profonda vita interiore, il suo ego è stato sostituito con il Cristo. Quando il credente ha separato diligentemente l’uomo psichico da quello spirituale, ha dato la Guida giusta, ha collocato lo spirito al centro della sua vita, ha “incontrato” dentro di sé l’Unità, il Divino, il Cristo, l’Eternità.

In passato avevo cercato assiduamente spiegazioni nelle scienze umane, per questa mia peculiare fenomenologia che vige in me da sempre, ma non ne ho trovate. Ora sono abbastanza soddisfatta di questi precisi insegnamenti, inoltre nel mio ambiente attuale conosco alcune persone che vivono tranquillamente questa simpatica caratteristica spirituale.

I processi, della vita onirica, derivano in massima parte dall’attività dell’emisfero cerebrale destro. Studiosi e ricercatori sul sonno e sogno hanno scoperto che vi è una peculiare differenza nella generazione delle onde alfa degli emisferi destro e sinistro di un cervello normale; ulteriori ricerche indicano che le due metà sono specializzate in due tipi diversi di pensiero.

L’emisfero sinistro si specializza in attività numeriche, verbali, lineari, logiche e scientifiche, mentre quello destro in quelle artistiche, spaziali, non lineari, emozionali, intuitive e persino spirituali. A queste ultime attività dell’emisfero cerebrale destro è annoverato anche il sogno onirico poiché i sogni sono “visivi”, non razionali, pre-verbali, molto creativi. Essi sono basati sul pensiero associativo, inoltre non ricorrono a sequenze spazio-temporali logiche.

E’ importante rilevare che l’emisfero cerebrale sinistro comanda la nostra parte destra e viceversa. Alcune persone usano molto di più uno dei due emisferi. Comunque l’individuo completo è colui in grado di utilizzare tutto il suo potenziale emisferico, chi usa entrambi gli emisferi cerebrali con saggezza, sia le capacità razionali, pragmatiche sia quelle intuitive e spirituali. Se vogliamo raggiungere un equilibrio esistenziale ideale, ottimale, dovremmo saper utilizzare con facilità e armonia tutto quanto Dio Padre ci ha donato.

E’ bene sapere che gli esseri umani sono equipaggiati di sensi fisici, sensi psichici e sensi spirituali. I sensi fisici li conosciamo tutti, s’incominciano a studiare e a elencare durante la scuola elementare. In genere, per la scienza medica, i sogni notturni sono “generati” dai sensi psichici; nel senso che essi vengono dalla psiche (anima = dal greco psiche).

Mentre i sensi spirituali sono menzionati e connotati come i canali dello Spirito in noi. I cristiani hanno aperto le antenne per i sensi spirituali dell’udito, dell’olfatto, della vista, del tatto, del gusto.

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Le persone attente e unte nello spirito hanno il giudizio e l’intendimento spirituali più giusti per dare il taglio adeguato nel separare con grazia e garbo quello che viene dall’anima e quello che viene dallo Spirito. ”Infatti, la parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l’anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore” (Ebrei 4:12).

La separazione fra l’anima e lo spirito è indispensabile per entrare nella vita spirituale globale: è biblico. I credenti che non sono più carnali devono arrivare a possederla non più a livello di lettura o conoscenza ma mediante l’esperienza diretta e personale. Come vediamo è LA PAROLA SANTA CHE CI CHIEDE DI DIVIDERLI. Solo Dio con la Sua Parola ci aiuta a farlo.

Alcuni agenti acquisiti dall’anima possono dare inquinamento e di conseguenza far assopire il nostro spirito, specialmente se essa è sottoposta alla carne; ma quando abbiamo sperimentato questa speciale e necessaria divisione la nostra comunione, la nostra coscienza, la nostra capacità intuitiva (funzioni dello spirito), aumentano moltissimo. Lo Spirito Santo divide, per farci comprendere le leggi di Dio, MA POI RIUNISCE.

Il nostro Consigliere, il nostro Paracleto abita nel nostro essere perciò le Sue istruzioni ci vengono dall’interno. Dobbiamo cercare la guida sempre interiormente. Guidare in ebraico significa illuminare, brillare, scintillare.

Quando i sogni, le visioni e le immagini bibliche vengono dallo Spirito Santo, c’è un appuntamento, un incontro divino tra lo Spirito di Dio e il nostro spirito. Le nostre profondità si agganciano a quelle di Dio. Si compenetrano. E’ glorioso! I cristiani che sono arrivati a questa maturità spirituale hanno ricevuto una benedizione speciale dall’Alto; hanno raggiunto nel loro cuore la sapienza dell’ uomo interiore descritto da Paolo nelle sue lettere. Io in Cristo; Cristo in me.

Nel libro di Giobbe è spiegato che Dio Padre ci parla anche attraverso i sogni e le visioni per salvarci, proteggerci e consolarci, ma Lui vuol darci molto più di questo. Procedendo attraverso il nostro processo di crescita e protezione, quando ci sopraggiunge un sogno o una visione, specialmente se essi sono squisitamente spirituali-biblici, siamo portati a pensare che ci debba essere un valido motivo, per cui Dio Padre ce li ha consegnati. La nostra personale spiegazione spirituale dipende (aiutati dallo Spirito Santo) dal tipo di periodo di prova o di deserto o burrone o valle oscura che stiamo attraversando.

Personalmente, camminando appartata nella valle delle lacrime, mi sono chiesta più volte: “come è possibile che mi stia succedendo tutto questo: Tu oh Dio mi hai donato la fede, mi hai dato delle parole profetiche, delle visioni di luce grandiose, delle immagini e delle rivelazioni bibliche bellissime, ma nella mia vita sta succedendo esattamente il contrario di quello che mi hai promesso! Perché Padre mio? ”

Ora so, dopo tanti studi biblici, letture, meditazioni e convivenze con lo Spirito Santo nella valle del pianto, che vivere questo singolare processo è soavemente scritturale. Basta ricordare tutta la storia di Giuseppe e i suoi fratelli, a lui è successo di vivere, per lungo tempo, il contrario di quello che desiderava e di quello che raccontavano i suoi sogni e di quello che aveva pianificato l’Eterno per la sua vita connessa alla grande missione del suo popolo.

Giuseppe nella sua fede forte e genuina quante volte avrà gridato all’Eterno: ”Perché mi sta succedendo l’esatto contrario di quello che mi hai promesso?” Ma la sua enorme fiducia in un Dio grande e potente l’ ha reso paziente, saldo e risoluto con un carattere spirituale forte come voleva l’Eterno. I suoi sogni sono morti, sono transitati insieme con lui nella fossa, nella valle oscura e lo Spirito di Dio, sempre vigile, li ha autenticamente e spontaneamente risorti. Ci troviamo di fronte ad uno dei tanti decreti, assetti, disposizioni e linguaggi dello Spirito Santo.

Come sempre vorrei prendere spunto dalla santa Parola: ”Giuseppe fece un sogno, e lo raccontò ai suoi fratelli; allora questi lo odiarono più che mai. Egli disse loro: ‘Ascoltate, vi prego, il sogno che ho fatto. Noi stavamo legando dei covoni in mezzo ai campi, ed ecco il mio covone si alzò e restò diritto; i vostri covoni si radunarono intorno al mio covone e gli si inchinarono davanti’. Allora i suoi fratelli gli dissero: ‘Regnerai forse tu su di noi o ci

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dominerai?’. E lo odiarono ancora di più a causa dei suoi sogni e delle sue parole.” (Genesi 37:5-8).

I fratelli di Giuseppe sapevano benissimo che quei covoni avevano a che fare con loro. A quel tempo i sogni erano come diamanti rari che procedessero dal Cielo. Il fatto poteva sembrare già clamoroso ma se leggiamo il versetto nove vediamo che Giuseppe fece un altro sogno e lo raccontò ai suoi fratelli dicendo: “Ho fatto un altro sogno! Il sole e la luna e undici stelle s’inchinarono davanti a me” (Genesi 37:9). La nostra inclinazione naturale è complicare il sogno, amplificarlo nel comprenderlo, ma più lo rendiamo esteso, più difficile sarà capirlo. Dobbiamo ridurlo nella sua forma naturale più semplice e agevole.

I fratelli capirono anche che i loro sforzi si dovevano piegare, vanificare davanti a Giuseppe; ma la cosa più sorprendente è che circa quindici anni dopo il grano è la vera motivazione che li ha fatti andare in Egitto e incontrarsi con lui dopo averlo venduto.

A causa di questo grano, i fratelli, s’inchinarono tutti al cospetto del viceré dell’Egitto (Giuseppe). Lui ancora non sapeva esattamente questo a quel tempo ma i fratelli capirono la vera essenza di quel sogno: “noi ci dovremmo inchinare a te, i nostri sforzi saranno tutti per la tua gloria e il tuo onore! No, di certo”. I killer di quei sogni, quindi, incominciarono a fermare Giuseppe; ma la Mano di Dio Onnipotente non si può fermare o bloccare. Difatti, quando arriviamo al significato dell’adempimento personale dei sogni di Giuseppe, realizziamo il perché l’Eterno gli abbia dato il sogno o la visione del grano e non di un’altra cosa.

L’Onnipotente usa anche i dettagli del sogno per portarlo a un compimento totale. In Giuseppe tutto si è adempiuto perfettamente. Solo dopo la realizzazione dei sogni spirituali era tutto molto chiaro per lui. Così è per tutti i figli di Dio. Per ogni sogno, visione o profezia che riceviamo, più grande è la chiarezza, maggiore è il costo, nel senso che Dio Padre ci mette continuamente alla prova duramente.

In altre parole prima che la grande promessa, insita nel sogno profetico, si realizzi dovremmo vivere una grossa esperienza di dolore, di rifiuto e di umiliazione profonda che si qualifica come l’esatto contrario di quello che ci ha promesso l’Eterno a Suo tempo.

Durante il tragitto, dell’affascinante storia biblica, Giuseppe ha spiegato altri sogni profetici fino a decifrare e illustrare il sogno specifico del faraone che lo avrebbe portato a diventare viceré d’Egitto. Qualcuno può chiedersi: ma come ha fatto Giuseppe a essere così chiaro, conciso e soprattutto profetico nell’esaminare quel sogno?

Ogni volta c’è stata la rivelazione dello Spirito Santo. “Giuseppe rispose al faraone dicendo: ”Non sono io, ma sarà Dio che darà al faraone una risposta favorevole” (Genesi 41:16). Replica straordinaria degna di un figlio di Dio.

I nostri desideri dovrebbero essere i desideri che l’ Eterno ha per noi. La Sua volontà dovrebbe essere anche la nostra. Prima che la grande promessa biblica si avveri, succederà a chiunque l’ ha abbracciata con coraggio e sottomissione a Dio, di vivere una situazione contrapposta, con grande amore e dolore per la prova stessa.

Dietro la montagna dolorosa c’è una grande luce, c’è la gloria di Dio Padre che ci aspetta. Le cadute fanno parte del processo e dello sviluppo dell’andamento. “Tutti i sentieri del Signore sono bontà e verità per quelli che osservano il suo patto e le sue testimonianze” (Salmo 25:10).

Anche i nostri sogni onirici e le nostre visioni spirituali appassiscono, muoiono e rifioriscono con noi, ci danno indicazioni, avvertenze pregiate che dobbiamo saper cogliere con la conoscenza spirituale. Essi risorgono meravigliosamente solo se seguiamo attentamente e diligentemente con amore tutte le ordinanze della Parola. “La luce spunta nelle tenebre per gli onesti, per chi è misericordioso, pietoso e giusto” (Salmo 112:4).

Questo succede perché, non solo Gesù ci sta cogliendo ma perché noi stiamo afferrando le sacre e preziosissime promesse della Bibbia. Essa contiene migliaia di promesse

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Sandra Marinsalta

e noi le dobbiamo abbracciare tutte, le dobbiamo proclamare tutte. Personalmente le desidero tutte e l’ annuncio tutte con perseveranza.

Tutte le cose cooperano al bene: questa grande promessa biblica è anche per me. E’ amore divino. Non possiamo scappare da questo tipo di amore. E’ un esemplare di amore che Dio Padre dimostra a noi Suoi diletti figli costantemente. La nostra preghiera quotidiana è di vittoria assoluta. “Io ti darò i tesori nascosti nelle tenebre, le ricchezze riposte in luoghi segreti, affinché tu riconosca che io sono il Signore che ti chiama per nome, il Dio d’Israele” (Isaia 45:3).

Non dobbiamo mai smettere di sognare.

MESSAGGI PROFETICI NELLE VISIONI DI LUCE

“I cieli si aprirono, ed io ebbi delle visioni divine” (Ezechiele 1:1)

L’ Eterno mi proteggeva, ero e sono sotto il Sangue di Cristo, Lui mi aveva vestita con un vestito spirituale nuovo, ero avvolta e protetta dal Sangue dell’Agnello di Dio, ero permeata e vestita di luce. A livello spirituale ero una donna risorta, la mia carne era morta, le mie vecchie aspirazioni erano sepolte, ero una nuova creatura, la mia volontà era ed è la volontà di Dio Padre. Il mio spirito ancora bambino cresceva splendidamente, lo nutrivo tutti i giorni con il pane di Gesù. Ero consapevolmente redenta. Nel Sangue di Gesù c’è un’infinita e misteriosa potenza.

Ricevo una visione notevolmente confortante, sono nel mio letto, sveglia con gli occhi chiusi, è l’alba, di colpo vedo il volto di me stessa illuminato a un metro e mezzo di distanza. Un volto rinnovato, molto disteso, tranquillo e rilassato. Nonostante le malattie mi sento compenetrata dalla pace di Gesù. Improvvisamente dagli occhi chiusi vedo uscire una luce bianca immensa, si muove con eleganza e stile, è sfolgorante (non terrena) con grandi e lunghi raggi che potevano vedere solo i miei occhi spirituali. E’ una delizia, una festa divina, una sorpresa immane, una gioia santa molto lunga: “Allora i giusti risplenderanno come il sole nel Regno del Padre loro” (Matteo 13.43). Ero immersa in una quiete beata.

Dio Padre Onnipotente sapeva bene che non potevo piangere con gli occhi fisici ma solo con il mio cuore, con la mia anima e il mio spirito. Non producevo lacrime e questo era molto doloroso e frustrante; un residuo fastidioso dell’intervento chirurgico. Che prezzo stavo pagando!

Gesù Cristo, mio migliore amico, mio compagno celeste, mi conosce perfettamente per questo mi ha fatto questo grande regalo. Questa era una visione che veniva dallo Spirito Santo, non ha bisogno di spiegazioni elaborate, non occorrono, la matrice è divina: “ma ora siete luce nel Signore” (Efesini 5:8) dice Paolo con amore. Come m’incoraggiava e mi tranquillizzava il Consolatore! Che Gentiluomo, che Artista, che Sapienza divina! Egli mi sorprende continuamente. “Ma tutte queste cose è l’unico e il medesimo Spirito che le opera distribuendole a ciascuno come vuole” (1Cor.12:11).

Ho ricevuto questa visione diverse volte, si differenziava solo nel colore della luce, a volte essa è celeste chiaro, indaco o solo bianca.

Alcune notti successive vedo in visione, con gli occhi chiusi, la scatola, dove ripongo l’aloe per gli impacchi agli occhi. Le dimensioni della scatola sono di circa venti centimetri di diametro; essa si presenta subito, davanti al mio essere come un fulmine, tutta illuminata di luce bianchissima, non statica ma essa danza e vibra molto

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lentamente con grazia davanti al mio volto. Sembra un diamante non terreno. Non riesco a descrivere l’armonia dei movimenti. E’ tutto inenarrabile, non completamente accessibile. Inizialmente sembra il sole a mezzogiorno, ma poi diventa più grande e diversa del sole. Sono i sensi spirituali che vedono, gli occhi psichici e fisici si accecherebbero.

I raggi colpiscono le mie mani, il mio viso, i miei sensi spirituali, ancora una volta stupiti per questo raro fenomeno. La luce divina riempie di beatitudine traboccante il mio cuore. Difatti questa luce beatissima irradia ovunque poi m’invade nell’intimo. E’ una visita dello Spirito Santo. Sono sempre stupita, anche se il Signore mi ha donato cinquemila e cinquecento visioni di luce circa. Benedetto sia l’Eterno.

Questi eventi prodigiosi mi hanno fatto pensare ancora una volta alla “perfetta guarigione” che aspettavo con pazienza. Nello stesso giorno sento, attraverso la televisione cristiana, un pastore profeta che racconta che ha ricevuto dallo Spirito Santo delle visioni di miracoli creativi che stanno avvenendo in tutta la terra. Per me era la conferma divina che aspettavo. Lo Spirito Santo ha una Sua volontà ed è sempre il protagonista dell’universo e del cosmo.

Dopo sette anni di attesa, le lacrime sono tornate senza nessuna cura medica. Che meraviglia! La visione era profetica. Dio Padre ha solennemente premiato la mia fede, la mia grande calma e pazienza. Non servono altri commenti. “Abbiate in mente le cose di lassù, non quelle che sono sulla terra” (Colossesi 3:2), ci suggerisce Paolo di Tarso.

La lettura continua della Sacra Parola era per me un bisogno immenso; incredibile per la gente profana. Che letizia, che gioia sapere e costatare che la Parola non inganna mai. La Parola di Dio non crea mai confusione, edifica, conforta, educa, chiarisce, separa ciò che è vile da ciò che è santo.

Provo costantemente un amore immenso per lo Spirito Santo e soffro terribilmente, il mio cuore sanguina, quando mi accorgo che qualcuno lo rattrista; Gli chiedo scusa per me stessa e per l’offesa che sta ricevendo da un mio simile. “Perché la nostra momentanea, leggera afflizione ci produce un sempre più grande smisurato peso eterno in gloria, mentre abbiamo lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono; poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne” (2Corinzi 4:17-18).

Quando conosciamo lo Spirito Santo personalmente, vediamo di là del processo temporale: “Egli svela le cose profonde e nascoste; conosce ciò che è nelle tenebre, e la luce abita con lui” (Daniele 2:22). Loderò il Signore Gesù finché vivrò, salmeggerò e adorerò il mio Dio finché esisterò. Non tornerò mai indietro.

Ricordo costantemente il seme che da sé germoglia e si sviluppa. Spiega Gesù il Maestro: “Il Regno di Dio è come un uomo che getti il seme nel terreno, e dorma e si alzi, la notte e il giorno; il seme intanto germoglia e cresce senza che egli sappia come. La terra da se stessa dà il suo frutto: prima l’erba, poi la spiga, poi nella spiga il grano ben formato” (Marco 4:26-28).

Il Cielo e la terra sono sempre legati, uniti: ecco un’altra spiegazione del simbolo dell’arcobaleno. Difatti il contesto di questa parabola è agricolo ma la musica e il canto è del Cielo. Qui sulla terra ogni suono dell’adorazione al Redentore proviene dal Trono. Non dobbiamo mai dimenticare che l’adorazione, fatta nello spirito, promuove la presenza di Dio. Amen.

“In Lui era la Vita, e la vita erala luce degli uomini” (Giovanni 1:4)

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Sandra Marinsalta 07/08/2009

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