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Silvia Stefanovichj CISL Nazionale Capability approach and work: riflessioni sulla situazione italiana Working seminar “Alliances to fight poverty” Rome, 29th of April 2011

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Page 1: Silvia Stefanovichj CISL Nazionale Capability approach and work: riflessioni sulla situazione italiana Working seminar Alliances to fight poverty Rome,

Silvia StefanovichjCISL Nazionale

Capability approach and work: riflessioni sulla situazione italiana

Capability approach and work: riflessioni sulla situazione italiana

Working seminar “Alliances to fight poverty”Rome, 29th of April 2011

Working seminar “Alliances to fight poverty”Rome, 29th of April 2011

Page 2: Silvia Stefanovichj CISL Nazionale Capability approach and work: riflessioni sulla situazione italiana Working seminar Alliances to fight poverty Rome,

1. Il quadro dell’occupazione in Italia e le aree critiche

per la creazione di un mercato inclusivo

1. Il quadro dell’occupazione in Italia e le aree critiche

per la creazione di un mercato inclusivo

Page 3: Silvia Stefanovichj CISL Nazionale Capability approach and work: riflessioni sulla situazione italiana Working seminar Alliances to fight poverty Rome,

UominiUomini DonneDonne

Tasso di Tasso di occupazioneoccupazione

Tasso di Tasso di disocc.disocc.

Tasso di Tasso di occupazioneoccupazione

Tasso di Tasso di disocc.disocc.

20012001 68,468,4 7,17,1 43,443,4 12,212,2

20022002 69,169,1 6,76,7 44,444,4 11,511,5

20032003 70,070,0 6,56,5 45,145,1 11,311,3

20042004 69.869.8 6.66.6 45.945.9 10.610.6

20052005 69.869.8 6.26.2 45.745.7 10.710.7

20062006 70.570.5 5.45.4 46.346.3 8.88.8

2007 2007 70.770.7 4.94.9 46.646.6 7.97.9

20082008 70.370.3 5.55.5 47.247.2 8.68.6

20092009 68.668.6 6.86.8 46.446.4 9.39.3

2010 2010 (III trim)(III trim) 67.667.6 6.86.8 45.8 45.8 8.78.7

L’occupazione ha smesso di crescere, la disoccupazione è contenuta

L’occupazione ha smesso di crescere, la disoccupazione è contenuta

Il quadro dell’occupazione in ItaliaIl quadro dell’occupazione in Italia

Page 4: Silvia Stefanovichj CISL Nazionale Capability approach and work: riflessioni sulla situazione italiana Working seminar Alliances to fight poverty Rome,

Crisi produttiva e mercato del lavoroCrisi produttiva e mercato del lavoro

   Valori assoluti Valori assoluti (migliaia)(migliaia)

Variazioni percentualiVariazioni percentuali su III trim 2009su III trim 2009

AgricolturaAgricoltura 904904 1,31,3

IndustriaIndustria 6.4956.495 -2,3-2,3

          industria in industria in senso strettosenso stretto

4.5894.589 -3.2-3.2

          costruzionicostruzioni 1.9091.909 0,00,0

Servizi Servizi 15.39015.390 -0,5-0,5

TotaleTotale 22.78922.789 -1,0-1,0

Occupati per posizione professionale e settore di attività economica – III trim 2010 Occupati per posizione professionale e settore di attività economica – III trim 2010

A rischio il manufatturieroA rischio il manufatturiero

Fonte: IstatFonte: Istat

La struttura economica italiana è sempre più caratterizzata da PMI e da un ridimensionamento del settore industriale rispetto al terziario

Page 5: Silvia Stefanovichj CISL Nazionale Capability approach and work: riflessioni sulla situazione italiana Working seminar Alliances to fight poverty Rome,

Crisi produttiva e mercato del lavoroCrisi produttiva e mercato del lavoro

Occupati per sesso e ripartizione geografica – III trim 2010Occupati per sesso e ripartizione geografica – III trim 2010

Sud: la “crisi nella crisi”Sud: la “crisi nella crisi”

Fonte: IstatFonte: Istat

Ripartizioni Ripartizioni geografichegeografiche

Valori assoluti (migliaia)Valori assoluti (migliaia)

Maschi eMaschi eFemmine Maschi FemmineFemmine Maschi Femmine

Variazioni perc. su III trim. 2009Variazioni perc. su III trim. 2009

Maschi eMaschi eFemmine Maschi FemmineFemmine Maschi Femmine

TotaleTotale 22.78922.789 13.61013.610 9.1799.179 -1,0-1,0 -1,5-1,5 -0,1-0,1

NordNord 11.77711.777 6.7876.787 4.9904.990 -0,7-0,7 -0,9-0,9 -0,4-0,4

CentroCentro 4.8124.812 2.7902.790 2.0212.021 -0,1-0,1 -0,9-0,9 1,21,2

MezzogiornoMezzogiorno 6.2006.200 4.0334.033 2.1682.168 -2,1-2,1 -3,0-3,0 -0,6-0,6

Page 6: Silvia Stefanovichj CISL Nazionale Capability approach and work: riflessioni sulla situazione italiana Working seminar Alliances to fight poverty Rome,

Crisi produttiva e mercato del lavoroCrisi produttiva e mercato del lavoro

Principali indicatori – III trim 2010Principali indicatori – III trim 2010

Giovani: un’altra “crisi nella crisi”Donne: la crisi “prima della crisi”

Giovani: un’altra “crisi nella crisi”Donne: la crisi “prima della crisi”

Fonte: IstatFonte: Istat

   Totale Totale Variaz. in Variaz. in punti punti percent. su percent. su III trim III trim 20092009

MaschiMaschi FemmineFemmine

Tasso  occupazioneTasso  occupazione 56,756,7 -0,8-0,8 67,6 (-1,2%)67,6 (-1,2%) 45,8 (-0,3)45,8 (-0,3)

Tasso Tasso disoccupazione disoccupazione giovanile (15-24 anni)giovanile (15-24 anni)

24,724,7(ma a (ma a

gen. 29,4)gen. 29,4)

1,21,2 23,623,6 26,226,2

Tasso inattività Tasso inattività 38,638,6 0,60,6 27,327,3 49,849,8

Page 7: Silvia Stefanovichj CISL Nazionale Capability approach and work: riflessioni sulla situazione italiana Working seminar Alliances to fight poverty Rome,

2. La transizione scuola/lavoro e il rilancio del contratto di apprendistato

2. La transizione scuola/lavoro e il rilancio del contratto di apprendistato

Page 8: Silvia Stefanovichj CISL Nazionale Capability approach and work: riflessioni sulla situazione italiana Working seminar Alliances to fight poverty Rome,

Facilitare la transizione dalla scuola al lavoroFacilitare la transizione dalla scuola al lavoro

Tempi (eccessivamente lunghi)

Esiti (inoccupazione/disoccupazione anche intellettuale / job

mismatch, scarso orientamento nella scelta del percorso formativo e nei passaggi tra gradi e ordini)

Modi (rete amicale/informale mentre quella pubblica di servizi

per l’orientamento e l’impiego registra ritardi e debolezze)

Tre dimensioni chiave delle criticità:

Page 9: Silvia Stefanovichj CISL Nazionale Capability approach and work: riflessioni sulla situazione italiana Working seminar Alliances to fight poverty Rome,

Facilitare la transizione dalla scuola al lavoroFacilitare la transizione dalla scuola al lavoro

Interventi necessari:

• potenziare l’intermediazione, sviluppare l’orientamento al lavoro anche internalizzando la funzione di career service e placement in scuole/atenei;

• implementare le buone pratiche per la costruzione di un sistema a rete (i cui nodi siano gli enti locali, le istituzioni scolastiche, le agenzie formative accreditate, le università) animato da figure professionali specializzate, in grado di gestire strumenti di rilevazione e bilanci di competenze,

• anticipare il contatto tra studenti/impresa lungo tutto il percorso scolastico e formativo, secondario e terziario, incidendo sui contenuti e metodologie dei percorsi formativi per avvicinare le culture del sapere/lavoro, teoria/praxis..

• valorizzare i percorsi in alternanza e l’apprendistato, utile recuperare e specializzare figure docenti con ruoli di tutoring/counselling/holding.

Page 10: Silvia Stefanovichj CISL Nazionale Capability approach and work: riflessioni sulla situazione italiana Working seminar Alliances to fight poverty Rome,

Rilanciare il contratto di apprendistatoRilanciare il contratto di apprendistato

Il contratto di apprendistato:• è fondato sull’integrazione dei sistemi

lavoro/formazione• è in grado di offrire percorsi di inserimento e

crescita professionale con una realistica prospettiva di stabilità

• offre un quadro di tutele e diritti tipici del rapporto di lavoro standard.

L’apprendistato poco utilizzato e non valorizzato nella sua componente formativa, Solo il 20% degli apprendisti riceve “una qualche forma di formazione”. Per il rilancio dell’Apprendistato:

• Valorizzare la dimensione formativa (interna o esterna) dell’apprendistato e le potenzialità della formazione in alternanza;

• Prevedere sistemi di riconoscimento e certificazione delle competenze che permettano allo stesso tempo di valorizzare la vocazione formativa delle imprese e la spendibilità in contesti diversi delle competenze acquisite.

• Coinvolgere maggiormente le parti sociali e la bilateralità.

• Incremento degli incentivi alle imprese.

Page 11: Silvia Stefanovichj CISL Nazionale Capability approach and work: riflessioni sulla situazione italiana Working seminar Alliances to fight poverty Rome,

3. Il sistema degli ammortizzatori sociali e le sue criticità

3. Il sistema degli ammortizzatori sociali e le sue criticità

Page 12: Silvia Stefanovichj CISL Nazionale Capability approach and work: riflessioni sulla situazione italiana Working seminar Alliances to fight poverty Rome,

Cassa integrazioneguadagni ordinaria

Cassa integrazioneguadagni straordinaria

(solo industria, indotto, grande distribuzione, con più di 15 dipendenti)

Indennità di mobilità(solo industria, indotto, grande distribuzione, con più di 15 dipendenti)

Indennità ordinariadi disoccupazione(tutti i soggetti che perdono il lavoro, compresi a termine, con 2 anni anzianità assicurativa e 52 contributi settimanali)

Il sistema di ammortizzatori sociali in ItaliaIl sistema di ammortizzatori sociali in Italia

in costanza del rapporto di in costanza del rapporto di lavorolavoro

con interruzione del rapporto con interruzione del rapporto di lavorodi lavoro

Indennità di disoccupazione con requisiti ridotti(lavoratori con 78 gg. di lavoro ma che devono avere 2 anni di anzianità assicurativa)

Contratti di solidarietà

Page 13: Silvia Stefanovichj CISL Nazionale Capability approach and work: riflessioni sulla situazione italiana Working seminar Alliances to fight poverty Rome,

• Finanziamento con assicurazione obbligatoria gestita dall’Inps.MA Ammortizzatori “in deroga” sono a carico della fiscalità generale, per le aziende in crisi escluse dal sistema ordinario

• Molti lavoratori a termine restano di fatto esclusi dal sistema

• Carattere quasi esclusivamente assistenziale, senza collegare le indennità a interventi mirati alla ricollocazione dei disoccupati.

• In Italia, nonostante ci siano state alcune sperimentazioni regionali, è tuttora assente un reddito minimo o di ultima istanza.

• Finanziamento con assicurazione obbligatoria gestita dall’Inps.MA Ammortizzatori “in deroga” sono a carico della fiscalità generale, per le aziende in crisi escluse dal sistema ordinario

• Molti lavoratori a termine restano di fatto esclusi dal sistema

• Carattere quasi esclusivamente assistenziale, senza collegare le indennità a interventi mirati alla ricollocazione dei disoccupati.

• In Italia, nonostante ci siano state alcune sperimentazioni regionali, è tuttora assente un reddito minimo o di ultima istanza.

Il sistema di ammortizzatori sociali in ItaliaIl sistema di ammortizzatori sociali in Italia

Page 14: Silvia Stefanovichj CISL Nazionale Capability approach and work: riflessioni sulla situazione italiana Working seminar Alliances to fight poverty Rome,

Le politiche attive del lavoro in ItaliaLe politiche attive del lavoro in Italia

Principali problemi: fortissime disomogeneità territoriali e conflitto di competenze istituzionali modelli regionali diversi di mix tra pubblico e privatoscarsità di risorse (quasi l’1.5% del PIL - contro la media UE del 2% - di cui il 60% per le pol. passive)

Principali problemi: fortissime disomogeneità territoriali e conflitto di competenze istituzionali modelli regionali diversi di mix tra pubblico e privatoscarsità di risorse (quasi l’1.5% del PIL - contro la media UE del 2% - di cui il 60% per le pol. passive)

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L’Italia fatica a realizzare un sistema di servizi per l’impiego che passi → dalla burocrazia ai servizi→ dal monopolio pubblico a un sistema misto e dialogante tra pubblico e privato

L’Italia fatica a realizzare un sistema di servizi per l’impiego che passi → dalla burocrazia ai servizi→ dal monopolio pubblico a un sistema misto e dialogante tra pubblico e privato

Nella maggior parte dei centri per l’impiego si gestiscono le liste del collocamento mirato per le persone con disabilità, le basse qualifiche del pubblico impiego, la certificazione stato di disoccupazione ai fini del riconoscimento dell’indennità di disoccupazione.

Nella maggior parte dei centri per l’impiego si gestiscono le liste del collocamento mirato per le persone con disabilità, le basse qualifiche del pubblico impiego, la certificazione stato di disoccupazione ai fini del riconoscimento dell’indennità di disoccupazione.

Page 15: Silvia Stefanovichj CISL Nazionale Capability approach and work: riflessioni sulla situazione italiana Working seminar Alliances to fight poverty Rome,

4. Possibili linee di evoluzione

4. Possibili linee di evoluzione

Page 16: Silvia Stefanovichj CISL Nazionale Capability approach and work: riflessioni sulla situazione italiana Working seminar Alliances to fight poverty Rome,

Accordo sugli ammortizzatori (Feb 2009+ Apr 2011) e provvedimenti anti – crisi

Accordo sugli ammortizzatori (Feb 2009+ Apr 2011) e provvedimenti anti – crisi

Estensione temporanea a tutte le imprese e a tutte le tipologie contrattuali dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga

Nuovi ammortizzatori: indennità apprendisti, indennità per i somministrati (tramite la bilateralità), indennità fine lavoro per lavoratori a progetto (tramite la bilateralità)

Allargamento e flessibilizzazione degli ammortizzatori ordinari (compreso miglioramento normativa contratti di solidarietà)

Politiche attive del lavoro: tutte le indennità sono state condizionate alla effettiva disponibilità dei lavoratori a firmare una dichiarazione di immediata disponibilità (d.i.d.) ad un lavoro o ad un percorso di pol. attive; per i soli percettori di ammortizzatori in deroga le politiche attive sono state effettivamente avviate dalle regioni

Incentivi al reimpiego : le doti per il reimpiego sono state estese ai percettori ai ammortizzatori in deroga

Stanziamento di 8 miliardi di euro per gli anni 2009-2010, di cui 2,65 resi disponibili dalle Regioni, a valere sui programmi regionali FSE. Stanziamento 2011: 1 miliardo.Estensione degli ammortizzatori “in deroga”, affidati alla concertazione regionale

Page 17: Silvia Stefanovichj CISL Nazionale Capability approach and work: riflessioni sulla situazione italiana Working seminar Alliances to fight poverty Rome,

Accordo Linee Guida Formazione (Feb 2010)Accordo Linee Guida Formazione (Feb 2010)

Rilevazione dei fabbisogni professionali e di competenzeunità operativa straordinaria attivata presso il Ministero del lavoro per la raccolta dei fabbisogni di competenze e figure professionali rilevati nei territori e nei diversi settori produttivi, in collegamento con unità regionali

Strumenti e percorsi di inserimento lavorativo, formativi, di orientamento•rilanciare il contratto di apprendistato•promuovere i tirocini, anche definendo un quadro normativo più efficiente•accordi di formazione-lavoro per il rientro anticipato dei cassaintegrati•programmi di formazione nei luoghi produttivi inattivi •possibilità di impiego dei lavoratori inattivi quali tutori nell’ambito di attività formative

Bilateralità e fondi interprofessionali•utilizzare i fondi interprofessionali anche per la formazione di lavoratori in cig e mobilità e metterli in sinergia con le risorse pubbliche •coinvolgere le strutture delle parti sociali e della bilateralità nelle fasi di raccolta e gestione dei dati e informazioni sui fabbisogni

Rilevazione dei fabbisogni professionali e di competenzeunità operativa straordinaria attivata presso il Ministero del lavoro per la raccolta dei fabbisogni di competenze e figure professionali rilevati nei territori e nei diversi settori produttivi, in collegamento con unità regionali

Strumenti e percorsi di inserimento lavorativo, formativi, di orientamento•rilanciare il contratto di apprendistato•promuovere i tirocini, anche definendo un quadro normativo più efficiente•accordi di formazione-lavoro per il rientro anticipato dei cassaintegrati•programmi di formazione nei luoghi produttivi inattivi •possibilità di impiego dei lavoratori inattivi quali tutori nell’ambito di attività formative

Bilateralità e fondi interprofessionali•utilizzare i fondi interprofessionali anche per la formazione di lavoratori in cig e mobilità e metterli in sinergia con le risorse pubbliche •coinvolgere le strutture delle parti sociali e della bilateralità nelle fasi di raccolta e gestione dei dati e informazioni sui fabbisogni

Orienta l’organizzazione della formazione e le risorse finanziarie ai fabbisogni delle imprese e ai lavoratori disoccupati/ sospesi.Promuove una sinergia tra risorse pubbliche e private (Fondi Interprofessionali delle parti sociali).

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Criticità ancora in essereCriticità ancora in essere

Tutela del lavoro flessibile : ancora poco coperto dagli ammortizzatori sociali, soprattutto a causa dei requisiti contributivi (che sono gli stessi dei lavoratori a tempo indeterminato)

Contratti di solidarietà: ancora poco utilizzati (15% delle istanze cigs)

Politiche attive : stanno partendo, con molte criticità, solo per i percettori di ammortizzatori in deroga (mentre la d.i.d. va rilasciata da tutti i percettori di sostegno al reddito). In ogni caso perché la d.i.d. non si riduca ad un mero adempimento burocratico e le politiche attive decollino, i servizi per l’impiego, pubblici e privati, devono essere in grado di offrire occasioni di formazione e di lavoro. Inoltre è carente l’integrazione tra servizi pubblici e privati per il lavoro.

Rilevazione dei fabbisogni: è positivo che venga tracciato per la prima volta un modello, ma la sua realizzazione appare lenta, anche a causa della tradizionale debolezza italiana su questo punto

Delega alla riforma degli ammortizzatori sociali contenuta nel “collegato lavoro” (legge 183/2010)

Delega alla riforma degli ammortizzatori sociali contenuta nel “collegato lavoro” (legge 183/2010)

Page 19: Silvia Stefanovichj CISL Nazionale Capability approach and work: riflessioni sulla situazione italiana Working seminar Alliances to fight poverty Rome,

Silvia StefanovichjCISL Nazionale

Grazie dell’attenzioneGrazie dell’attenzione

Working seminar “Alliances to fight poverty”Rome, 29th of April 2011

Working seminar “Alliances to fight poverty”Rome, 29th of April 2011