shelton il digiuno per la salute

A Jay1, morto di cancro l’11 marzo 1977,e a tutte quelle persone che, dovunque, soffrono inutilmente.

1Lo zio di Jean Oswald

Herbert M. Shelton nacque a Wylie, Texas, nel 1895. Nel 1920prese il Dottorato in Fisiologia Terapeutica all’International Colle-ge of Drugless Physicians di Chicago. Nel 1924, completo sia ilsuo Dottorato alla Scuola Americana di Chiropratica che quelloalla Scuola Americana di Naturopatia in New York. Mentre si tro-vava in questa citta egli diede numerose conferenze sui principidietetici e naturopatici. Il dott. Shelton lavoro come collabora-tore al Physical Culture Magazine di McFadden, come cronistasalutare per il New York Evening Graphic, come editore al Howto Live, ed ha pubblicato la propria rivista mensile Dr. Shelton’sHygienic Review per quarantun’anni. Egli fu anche uno dei primiorganizzatori della Societa Americana di Igiene Naturale e, nel1949, fu eletto come suo primo presidente. Il dott. Shelton, au-tore di quaranta libri e supervisore di oltre 30.000 digiuni, ha vis-suto per molto tempo ad Alamo Heights, Texas, con sua moglieIda Shelton. Egli preferiva non essere conosciuto come membrodi un culto terapeutico ma, semplicemente, come Igienista.

Jean A. Oswald e nata a Hales Corners, Wisconsin. Tramiteuna borsa di studio ha frequentato il Carthage College, Kenosha,Wisconsin e poi lavorato come artista commerciale in California.Nel 1971 si e laureata all’Universita di Winsconsin in Educazione(Pedagogia). Jean Oswald insegna al Sistema di Scuola Pubbli-ca di Milwakee e sta, attualmente, lavorando ad un libro intitolatoSanbur of the Rio Grande.

Nel marzo del 1963, un aereo biposto si schianto sul fianco diuna montagna, nella Columbia inglese del nord.Ralph Flores, un pilota californiano di quarantadue anni e laventunenne Helen Klauben, una universitaria di Brooklin, so-pravvissero per sette settimane senza cibo. I due vissero nellaboscaglia, nutrendosi solo della neve che scioglieva.Non solo furono ritrovati in buone condizioni, ma anche leferite riportate nella caduta dell’aereo si erano cicatrizzate.

Nota: Una persona che desiderasse digiunare, dovrebbe farlo solo dietro unappropriato controllo igienista. Siate sicuri di parlare al vostro igienista dell’usoche voi eventualmente fate di un qualsiasi medicinale.

Tutti gli igienisti sono concordi nel ritenere che l’uso di medicinali durante ildigiuno e notevolmente pericoloso e deve essere regolato da una persona compe-tente. Non si raccomanda il cosiddetto≪digiuno lungo≫ nei soggetti con diabete,tubercolosi o altre malattie in stato avanzato e/o debilitanti. Il digiuno in gravi-danza e durante l’allattamento dovrebbe essere evitato. Riteniamo che, per tuttoil periodo del digiuno, vi debba essere un costante e strettocontrollo generale.Anche quando si interrompe il digiuno, e necessario un esperto competente, as-sieme ad una cura appropriata di alimentazione durante il periodo seguente, dettodi ≪regolazione≫.

INTRODUZIONE

Questo importante libro sara profondamente criticato daimedici. Affermerannoche esso si basa su≪testimonianze anedottiche≫ che i medici non gradiscono. Ameno che, naturalmente, il medico non scriva lui stesso degli aneddoti chiaman-doli poi ≪rapporti del caso≫, che il medico gradisce in maggior misura. Afferme-ranno che questo libro si basa su studi di ricerca≪ingannevoli≫. I medici, pero,amano questi studi, ma nessun medico vi dira che i ricercatori, privatamente, sonoconcordi nel ritenere questi studi come≪il cieco che accompagna il cieco≫: i me-dici non gradiscono che voi conosciate i loro piccoli segreti. Sempre i mediciaffermeranno che il lavoro non si basa sulla≪analisi statistica≫. I medici amanole statistiche. Essi non vi racconteranno perola classica storiella del macellaioche vende cervelli. Si vendevano i cervelli dei pediatri ad un dollaro a libbrae quelli degli psichiatri a cinque dollari a libbra. Quando fu chiesto al macel-laio perche i cervelli dei dottori erano cosı cari, egli rispose: ≪Sapete quantimedici dovete uccidere per ottenere una libbra di cervello?≫. I medici nonamano svelare i loro piccoli trucchi; essi sanno solo giocare con le statistiche (efanno proprio questo).

I medici diranno che il digiuno e nocivo per la salute, pericoloso e privo dibasi scientifiche. I medici non amano il digiuno, a meno che non lo prescrivano,senza mai controllarlo, chiamandolo poi con nomi diversi. Cosı, l’ostetrico negail cibo alla donna incinta, ed al suo bambino, chiamando tutto cio ≪controllo delpeso≫ e piu tardi nega il cibo alle donne durante il travaglio, chiamando tutto cio≪alimentazione per endovenosa≫.

Piu tardi, egli fara ancora digiunare il bambino, permettendogli di mangiaresolo dopo un digiuno di alcune ore (di solito quattro) per timore che il bambinopossa viziarsi. Tutti i medici mettono a digiuno i loro pazienti durante il periododi permanenza in ospedale, talvolta coscientemente, quando sostituiscono i raggix ed i tests alla colazione ed al pasto. Essi non lo chiamano≪digiuno≫, ma piutto-sto≪N.P.O.≫ (dal latino≪nihil per os≫ cioe,≪niente per bocca≫). Inconsapevol-mente, talvolta i medici mettono a digiuno i loro pazienti quando, negli ospedali,

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IL DIGIUNO PER LA SALUTEdi Oswald/Shelton

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vengono serviti senza molto tatto dei cibi≪istituzionali≫, poveri di calorie oppurequando quei pazienti debilitati dalla malattia (od anche dai tests e dal trattamento)non vengono aiutati a consumare al letto il loro pasto. Anchese questi digiuniprescritti dalla Religione Medica nel Tempio del suo destino sfociassero in unaepidemia da malnutrizione ospedaliera, i medici non chiamerebbero mai tutto cio≪digiuno≫. Preferiscono che nella cartella clinica si legga:≪Il paziente rifiuta ilnutrimento≫. I medici non amano veder digiunare i loro pazienti; preferiscononon farli mangiare.I medici considerano le pratiche del digiuno, confermatedalla storia di ogni cultura, con un certo divertimento mescolato allo sdegnoed alla condiscendenza, senza negare un minimo di tolleranza.

Infatti, essi tollerano il digiuno totale di due giorni che `e parte della mia re-ligione (Yom Kippur, il ≪digiuno bianco≫, ≪Tische B’Av≫, il ≪digiuno nero≫).Ulteriormente, i medici ebrei che conoscono le retrizioni della religione Kosher,ignorano totalmente il grande numero di mezzi digiuni che sono prescritti dallareligione stessa.

I medici hanno un loro preciso sistema di credenze: la religione della MedicinaModerna.

Se la vostra fede nella chiesa della Medicina Moderna comincia a vacillare,se la relazione con il vostro medico none cosı ≪sacra≫ come di solito, e avetecapito che il vostro medico crede che≪si puo migliorare la vita con la chimi-ca≫ e se avete compreso il suo scarso back-ground nel campo dellanutrizione,allora questo libro e per tutti voi .

Se avete una qualsiasi condizione fisica con la quale il vostro medico viha raccomandato di≪imparare a conviverci≫ oppure se vi ha ammonito che≪non si puo piu fare nulla≫, allora questoe il libro per tutti voi.

Non fate presente anticipatamente al vostro medico che state digiunando. Que-sto termine, come la parola≪vegetariano≫, sconvolge i dottori e li rende nervosi;se voi fate domande al medico, potra sfidarvi con:≪Quale scuola di medicina ave-te frequentato?≫. E non ditegli che dopo il digiuno la vostra salute e migliorata, ameno che non vogliate sentirvi direun’altra frase fatta che tutti i medici usanoquando i loro pazienti migliorano senza seguire i loro consigli: ≪Siete statofortunato! ≫. Dopotutto, la Medicina Moderna preferirebbe far morire i pazientiusando i suoi metodi, piuttosto che rimetterli in salute impiegando metodi che imedici definiscono da≪ciarlatani≫.

¤dizioniPDFwww.edpdf.it

. . . come una foglia nel vento. . .

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Cosı, se volete provare una strada nuova, una strada per migliorare oppure perstare bene, io vi prescrivero massicce dosi de≪Il digiuno per la salute≫ di Jean A.Oswald e Herbert M. Shelton.

Robert S. Mendelsohn, M.D.

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2Il dottor Robert S. Mendelsohn, M.D., e nato a Chicago ed ora vive ad Evenston nell’Illinois.Si e laureato in medicina nel 1951, all’Universita di Chicago. Per dodici anni, e stato lettore alNorthwestern University Medical College e, per altri dodici anni, e stato professore aggiunto di pe-diatria e di salute comune e Medicina preventiva all’Universita dell’Illinois. Ha tenuto conferenzein varie scuole di medicina ed in colleges che praticano la chiroterapia, in tutto il paese.

E stato anche presidente della Federazione per la salute nazionale ed ex direttore nazionaledel servizio di consultazione medica (Project Head Starts). E stato presidente del Comitato diautorizzazione all’esercizio della professione medica per lo stato dell’Illinois.

Ha ricevuto molti riconoscimenti per la bonta del suo lavoro e per la validita del suo insegna-mento. Il dottor Mendelsohn e apparso in oltre cinquecentoprogrammi televisivi ed e l’autore di≪Confessions of a medicai heretic; male practice: how doctors manipulate women≫. Attualmentepubblica un periodico≪The people’s doctor≫ (≪Il dottore della gente≫, P.O. Box 742, Evanston,IL, 60204).

Ha anche uno spazio sul≪Columbia features≫, cosı come sul≪Let’s live magazine≫ e sull’≪RNmagazine≫ . Il suo consiglio ai medici, ai dottori ed alle infermiere, e quello di Ippocrate,venerabile medico greco:≪Primo, non fare del male≫.



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PREFAZIONE

Nel mio libro ≪Food combining made easy≫ (≪La facile combinazione deglialimenti≫) (1982), ho espresso una verita importante tramite le seguenti parole.Quando abbiamo liberato, con mezzi igienici, il corpo dal suo carico di tossine,ne abbiamo ristabilito anche la sua energia nervosa. Quandol’eliminazione e stataeffettuata e le capacita digestive e di assimilazione sonorecuperate, abbiamo ungraduale ritorno alla buona salute. Finche non si fa tutto cio, la migliore delle dietenon puo dare e non dara i risultati desiderati. Molti malati sono morti per una ma-lattia acuta o cronica, durante la stretta osservanza delleloro diete, attestando cosıla loro scarsa validita, quando esse non sono appoggiate datecniche e condizioniottimali per quanto riguarda l’igiene. I fattoriigienici non hanno molta importan-za a livello e trattamento locale; il loro maggiore e forse unico valore risiede neibenefici che essi danno all’organismo. Cosı, mentre il cibonon ha valore se usatolocalmente, nessuno puo mettere in dubbio il suo valore quando esso e usato datutto il corpo. Quindi, come base indispensabile al lavoro dell’igienista, dobbiamoassicurare a chi cerca la salute il pieno beneficio che ogni mezzo igienico puo darenella sua pienezza, poiche solo cosı potremo dare a chi cerca la salute, la buonasalute, una possibilita di recupero.

Sotto questo aspetto, la parolaIgiene Naturaleacquista un vero significato,allo stesso tempo nuovo, sensazionale, intenso e delizioso. E necessario puntua-lizzare che, il solo cibo, importante sia nei soggetti sani che in quelli malati, nonbasta ad assicurare la conservazione e la restaurazione della salute.

E solo nel suo collegamento psicologico con l’acqua, con l’esercizio, con ilsonno, con il riposo, e con altri elementi del sistema igienico, che esso manife-sta il suo vero valore. Di questimezzi combinati (che contribuiscono, in egualmisura, al processo di miglioramento della salute), basta ricordare che sarebbeimpossibile dare un valore superiore ad un mezzo rispetto adun altro, datoche, semplicemente, ognuno di essi e indispensabile e datoche la buona salu-te e riacquistata con un sistema igienico, non con un fattore igienico isolato:bisogna usare tutti i mezzi in maniera combinata. Non si deve pensare che,

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come fatto scientifico, esso debba rappresentare tutto l’insieme dei fattori igienicigia menzionati, che nella loro plenaria combinazione, rispondono ai bisogni fi-siologici degli organismi viventi e che costituiscono il mezzo ed il materiale perrestaurare una salute ottimale.

La cura naturale od igienica della malattia e composta da fattori concorren-ziali, molteplici ed interdipendenti e non puo essere ritenuta responsabile dei fal-limenti che avvengono nella applicazione univoca ed ascientifica di uno o piuelementi igienici, da parte di una persona non esperta.

Mio padre era stato colpito dall’asma quando io ero un ragazzo, soffrendonepoi a piu riprese per un certo numero di anni. Durante questoperiodo, egli provotutte le cure per l’asma che gli erano state prescritte dai medici che aveva con-sultato, ma si sottoponeva anche a cure che gli erano state consigliate da amici oconoscenti. Queste cure gli portarono un miglioramento temporaneo, ma non unaguarigione completa. Le cure dovevano essere ripetute piuvolte. Prendiamoneuna come esempio.

Ricordo ancora che mio padre respirava i vapori delle fogliedi stormonio. Ilnarcotico contenuto nei vapori causava un rilassamento temporaneo dei bronchi,cosı mio padre poteva respirare piuttosto bene, ma, come ilsollievo dato dall’op-pio o dalla morfina, l’effetto dei vapori di stormonio era solo temporaneo. Non esolo ripetendo lo stato di sollievo che si arriva alla guarigione vera e propria.

Il tempo passo: due guerre mondiali, qualche altra piccolaguerra, mentreintanto il mondo aveva fatto i suoi passi in avanti nella ricerca di una cura definitivaper l’asma. Vi fu l’era dell’adrenalina e degli antistaminici, seguita dalla attualemoda della desensitizzazione, tramite iniezioni di antigeni.

Come per il comune raffreddore, non c’e cura per l’asma. Durante gli 80 anniche sono passati da quando mio padre prese l’asma, migliaia di asmatici sonoguariti senza ricadute, seguendo i consigli sul modo di vitache Jean Oswald dain questo libro. Senza usare medicine (che portano reazioniinevitabili e malattieiatrogeniche), ma puntando sugli aspetti normali dell’esistenza, si e raggiunta unasalute durevole e soddisfacente.

La prima necessita e quella di rimuovere le cause del deterioramento dellasalute, per poter tornare ad uno stato ottimale. La causa e molteplice, mai iso-lata. Naturalmente, dobbiamo includere nel nostro insiemedi fattori-causa ogniatto, abitudine, circostanza od ogni materiale che potrebbe deteriorare a lungo oa breve termine il vigore dell’organismo o di una delle sue parti. La diminuitafunzionalita prodotta dall’insieme dei fattori debilitanti, arresta la secrezione e laescrezione, producendo uno stato tossiemico al di fuori delquale si evolvono lemalattie per le quali un individuo e predisposto. Cercare di curare una malattia,



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come l’asma ad esempio, senza rimuoverne le cause, e come tentare di riportarealla lucidita un ubriaco che continua a bere. La seconda necessita per la guarigio-ne, e rappresentata dal bisogno che ognuno di noi ha di una vita≪in salute≫ (fisica,mentale e psicologica: un tipo di alimentazione misurata; sole, calore e pulizia),attraverso la quale possiamo tornare ad uno stato di salute ottimale. Invece diusare tutte le cause di malattia conosciute nei tre regni della natura, sforzandocivanamente di curare la malattia, l’Igiene naturale impiegai normali sostegni vitaliper costruire e mantenere un alto livello di salute.

Come ho gia detto:≪Vi sono alcune condizioni proprie fondamentali al benes-sere mentale e fisico dell’uomo e dobbiamo capire che, come problema scientificoin senso stretto e come problema individuale, la salute e mantenuta nella misurain cui queste condizioni fondamentali sono fornite o negate. Questa e una del-le prime importanti verita che si riferiscono alle nostre organizzazioni mediche,verita che dobbiamo imparare se vogliamo portare la salutesu una base meno ca-suale di quella attuale. Quando con il nostro modo di vita violiamo, per ignoranzao per eccesso di conoscenza, alcune leggi organiche la cui osservanza puo farciconservare la salute, dobbiamo inevitabilmente soffrire per le conseguenze di ogniviolazione≫. ≪La salute attraverso una vita salutare≫: e questa la parola d’ordinedella Igiene naturale. C’e bisogno di educazione piuttosto che di trattamento.

L’avvincente storia di Jean Oswald e raccontata in modo semplice e convin-cente e porta in se un messaggio di speranza non solo per quelli che soffrono diasma, ma anche per quelli che soffrono di una qualsiasi malattia, come dimostra-to dalla sua spiegazione delle malattie minori. Ma in piu, tutta la storia rivelal’assoluto bisogno di continuare a vivere in salute per consolidare e mante-nere i miglioramenti fatti . Qualsiasi ritorno al precedente modo di vita, chegenera la malattia, pone colui che≪costruisce≫ la malattia nella stessa sgradevolecondizione della scrofa biblica che fu lavata per poi tornare nella sporcizia dellamangiatoia. Come la scrofa aveva bisogno di un altro bagno, cosı chi costruisce lasalute e devia dalle precise direttive igieniche, avra presto bisogno di una puliziainterna. Solo il digiuno permette al corpo di liberarsi dal carico di tossine. Il di-giuno non e una cura, bensı un essenziale fattore-elemento in un tipo di vita che,nella sua pienezza, e il solo mezzo valido per riacquistaree mantere la salute.

Herbert M. Shelton, D.P., N.D.



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PRESENTAZIONE

Il dottore del futuro non dara medicine;al contrario fara interessare il suo paziente alla dieta,

alla struttura umana, alle causeed alla prevenzione della malattia.

Thomas Edison

Questo libro e il frutto di esperienze individuali nel superamento dello sta-to asmatico, sebbene il mio particolare problema di salute non sia il centro dellatrattazione. Piuttosto, voglio presentare un metodo rivoluzionario per riacquisirela salute, un metodo che ho sperimentato io stessa attraverso il digiuno. Non homangiato nulla per ventotto giorni ed ho bevuto soltanto acqua distillata. Attra-verso questa pulizia del sistema, puo avvenire l’eliminazione dei problemi tossiciacuti, minimizzando cosı la malattia. Ho scoperto che il corpo cura da solo le sueferite e si autoringiovanisce; basti pensare al fatto che nessuno che ha trascuratoun poco la sua salute e mai morto o ha mai causato malattie irreversibili. Duran-te il mio digiuno, ho interrotto le medicine che mi erano state prescritte perche icomponenti sintetici reprimono i sintomi e non hanno alcun potere curante. Laguarigione invece, risulta spesso dal cambiamento che facciamo, da una vita cheaiuta la formazione della malattia, ad un altro≪modus vivendi≫ piu sereno edarmonico.

Sei capitoli del libro riportano gli eventi accaduti all’Istituto del dottor Scott, ilNatural Health Institute di Cleveland, Ohio.Mentre digiunavo, sotto il controllodi un igienista, il dottor Scott, tenevo anche un diario delle nostre conversa-zioni e registravo i cambiamenti fisici e mentali, sia su me stessa, sia su altrepersone che digiunavano. Ogni circostanza corrisponde a verita anche se i no-mi ed i luoghi sono alterati per riservatezza. Durante la miapermanenza di seisettimane, nel Marzo 1977, ho visto una notevole processione di persone-pazienticon le quali ho spontaneamente condiviso le storie interiori, la paura e la frustra-zione. Abbiamo confrontato le nostre esperienze di dolore edi tristezza, di falsoorgoglio represso e della nostra vanita, perche cercavamo la stessa realizzazione:migliorare la salute.

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Chi cercava la salute e soffriva di cuore, di artrite, di bronchiti, di problemidigestivi, di lesioni alla spina dorsale, di insonnia, di problemi cutanei, di calcolirenali, di obesita, di assuefazione a droghe, di ipoglicemia, di prostata, di cataratte,di depressione e di schizofrenia ottenne notevoli miglioramenti durante e dopo ildigiuno, adottando inoltre un diverso stile di vita, piu naturale. Insieme notammoche la colpa della malattia era spesso proprio e solo nostra.I nostri problemi disalute, creati senza volerlo dal nostro stile di vita e spesso aggravati da dannosirimedi, ci portarono pian piano a scoprire il nostro errore di base. Non avevamola piena responsabilita della nostra salute (sia buona checattiva) e non avevamoneanche vissuto secondo le leggi naturali.

Per comprendere la lontananza di questo trattamento da quello convenzionale,e necessario sapere qualcosa in riguardo allo sfondo storico in cui si e sviluppatoil sistema dell’Igiene naturale, un sistema fisiologico.

Esso non e nuovo: e stato introdotto in questo paese nel 1830, come movi-mento di educazione che mirava ad ottenere un ritorno alla buona salute attraver-so corrette abitudini di vita. Molti tra i suoi promotori erano dottori che avevanoscoperto che la medicina tradizionale, con il suo grande usodi medicinali, nonpoteva rappresentare il miglior metodo nella cura della salute. Sfortunatamentepero, verso il 1890, l’Igiene naturale fu influenzata dal fatto che un numero sempremaggiore di medici cominciava ad aver fiducia nell’uso dei medicinali, dell’elet-tricita, delle applicazioni di acqua, del freddo e della chirurgia. Sin dal 1900, gliinsegnamenti della professione medica non solo avevano≪catturato≫ il sistemascolastico pubblico, ma si erano anche immedesimati nel governo e nell’esercito,nella marina e in tutte le organizzazioni commerciali ed industriali.

Verso la meta degli anni venti, il dottor Herbert M. Sheltonha portato avantiuna profonda revisione del concetto di Igiene naturale, attraverso numerosi scritti,pubblicazioni e conferenze.

Quindi, nel 1928, il dottor Shelton ha fondato una scuola di salute a SanAntonio (Texas).

Nel 1932 ha tenuto delle conferenze sull’Igiene naturale a Milwaukee (Wi-scounsin); qui ha passato alcune ore in carcere per aver appoggiato delle ideerivoluzionarie ed≪antimediche≫.

Tuttavia, questo arresto temporaneo non lo scoraggio. Subito dopo, egli con-tinuo a tenere conferenze sull’Igiene naturale in molti stati dell’Unione. Nel suolavoro, il dottor Shelton e stato coadiuvato da molti collaboratori e da gente ma-lata che, tramite lui stesso od indipendentemente, aveva iniziato a comprendere levere cause della malattia. Uno dei suoi fedeli sostenitori,il Dottor David Scott ,comincio ad interessarsi all’Igiene naturale nel 1948 quando, all’eta di ven-



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tisei anni, fu colpito da una malattia al fegato che era peggiorata dopo l’usodi un medicinale, l’atabrina, prescrittogli contro la malaria, durante il ser-vizio militare nel Pacifico del Sud. Un anno piu tardi, dopo aver studiato itesti di Shelton sull’Igiene, si sottopose ad un digiuno di ventotto giorni. Essofu seguito da un altro digiuno di ventun giorni e da un’altra serie di digiuniminori (da sei a dieci giorni). Dopo aver adottato uno stile di vita completa-mente naturale, le condizioni del suo fegato migliorarono sensibilmente. Nel1957, sette anni dopo aver ottenuto la laurea alNational College of ChiropraticdiChicago (Illinois), il dottor Scott fondo l’Istituto di Igiene naturale e della Salutedi Cleveland, uno dei dodici centri di Igiene naturale che esistono nel mondo. Neitrentadue anni passati, circa quindicimila≪ricercatori della salute≫ hanno benefi-ciato dei suoi metodi naturali. Sono stati registrati sia i prelievi sanguigni settima-nali, sia gli studi a lungo termine, su ospiti che digiunarono per cinquantaquattrogiorni.

La mia esperienza personale, non cosı prolungata ma egualmente positiva, estata registrata e puo essere rintracciata nel Cleveland Institute. Il motivo di averriguadagnato la salute e di aver cambiato il mio stile di vitami e sembrato validoper giustificare la nascita di un libro. Il mio scopo e quellodi aiutare la gentea capire che l’Igiene naturale e uno stile di vita; questo documento non intendedare suggerimenti medici od affermare che chiunque puo digiunare senza alcuncontrollo.

Io non sono un medico, sono una insegnante profana ed offrir`o qui, soltan-to le reazioni di chi cerca di migliorare la propria salute, poiche questa nuova≪coscienza della salute≫ ha migliorato e cambiato la mia esistenza.

Questo libro potra suggerire a coloro la cui salutee ancora cattiva, unmezzo per tornare alla normale funzionalita. A quelli in buona salute, l’appli-cazione dei programmi igienici dara una buona salute, prolungando e migliorandol’esistenza, soltanto dopo una stretta osservanza dei principi dell’Igiene naturale.

Jean A.Oswald



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COLLABORATORI

Le storie dei casi di digiuno vengono documentate grazie all’esperienza cumu-lativa di undici igienisti che hanno controllato un totale di duecentomila digiuniper un periodo di sessanta anni. Le persone menzionate in questo elenco hannocontribuito alla documentazione.

Gerald Benesh, D.C., N.D.,:Escondido, California: ha contribuito con le storiedei casi 45-51, frutto della sua esperienza dopo il controllo di trentamiladigiuni, sin dal 1941.

John M. Brosious, D.C., N.C.,: Redington Shores, Florida: ha contribuito conle storie dei casi 52-57, dopo una esperienza trentacinquennale nel campodella Igiene.

Keki R. Sidhwa, D.O., N.D.,: autore, ha selezionato i casi 58-64, dalla sua Casadella Salute (Essex, Inghilterra) che egli ha aperto nel 1957.

Robert Gross, D.C., Ph.D.,:ha contribuito con i casi 65-69, dalla Pawling Heal-th Marnor di Hyde Park (New York), dove ha controllato piu ditrentamiladigiuni sin dal 1959.

Alee Burton, D.O., D.C.,: ha condiviso la sua esperienza, offrendo i casi 70-76, dal suo Hygiea Natural Hygiene Institute del Nuovo Galles del Sud(Australia) che egli ha aperto nel 1961.

Vivien V. Vetrano, B.S., D.C.: Brownsville, Texas, ha contribuito con i casi 77-83, grazie all’esperienza ottenuta dopo il controllo di trentamila digiuni, sindal 1965.

Panayotis Coumentakis, D.C.,Ph.D.:autore, ha personalmente documentato icasi 84-89, dalla sua pratica di igienista iniziata ad Atene(Grecia) nel 1968.

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Ralph C. Cinque, D.C.: ex direttore dell’Utopia Health Center, Yorktown, Te-xas, ha offerto i casi 90-94 grazie alle sue esperienze di igienista fatte sindal 1976.

Frank D. Sabatino, D.C.: ha controllato casi di digiuno sin dal 1979 ed ha do-cumentato i casi 95-99 dallo Shankrila Health Institute, aBonita Springs(Florida).

Norman Allard, D.C.: Austin, Texas, ha controllato i casi di digiuno sin dal1980 ed ha offerto il caso numero 100.



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Parte I

MEDICINA, CHIRURGIAE CURE CONTRO

L’IGIENE NATURALE

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Capitolo 1

CHI HA MESSO IL VELENONELLA MEDICINA?

Di solito un paziente od un ammalato devono passare attraverso una serie di prati-che convenzionali: visita in ambulatorio (da 15 a 70 dollari); studio≪storico≫ delpaziente ed esame medico (da 20 a 300 dollari); raggi X (da 18 a300 dollari);esame del sangue (da 16 a 200 dollari); analisi delle urine (da 8 a 20 dollari)1.

Prima o poi, attraverso i tests, il paziente spera che il medico possa identifi-care la causa e quindi farsi un’idea della malattia. Questa `e la sfida piu difficileche il medico possa lanciare nella sua professione perche ci sono centinaia di pos-sibilita che coinvolgono numerosissimi tests. Sfortunatamente, l’interpretazionedei tests causa confusione per l’estrema complessita del corpo umano. Nessunmedico puo sapere con esattezza cio che accade all’interno del corpo, senza fareun’esplorazione chirurgica.

Cosı, come molta gente, condizionata dal≪metodo americano≫, mi sono sot-toposta ai tradizionali metodi della medicina nel 1976. Completamente confusa,mentre sedevo dal dottore, mi chiedevo perche a ventinove anni dovevo lottare perrespirare, sconfiggere gravi allergie, l’asma e l’eccesso di peso; soffrivo anche diemicranie con affaticamento costante e talvolta il mio polso era irregolare.

Dato che molti dottori ci hanno detto che l’ottanta per centodelle malattie e diorigine nervosa, sono persino arrivata a dubitare della miastabilita emotiva. Nudafino alla cintola, ho reclinato la testa sul tavolo da visita mentre il dottore lasciavala stanza. Ho ripercorso le tappe della mia esistenza ed ho capito che non avrei

1I prezzi cambiano nelle varie parti del paese a seconda del tipo di cura e delle variazioni delleparcelle mediche. Tuttavia gli autori non assumono alcuna responsabilita sulla esattezza delle cifrestimate. (N.d.A.)

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mai potuto comprendere cosa volesse dire≪essere in salute≫.

A sette anni, avevo gia avuto tutte le tipiche malattie infantili come il morbillo,gli orecchioni e la varicella. A nove anni, avendo ereditatodai miei genitori unaforma di allergia al polline, presi una pillola contro il raffreddore per calmare imiei starnuti. Quando una pillola non bastava a calmare gli attacchi, ne prendevodue. A dodici anni, tre pillole non facevano piu effetto e quindi il dottore miprescrisse una cura piu massiccia.

Poco piu tardi, per curare le tonsille, dovetti far ricorsoalla pennicellina equesti due medicinali mi aiutarono solo ad introdurre sostanze estranee nel miocorpo.

A quattordici anni mi tolsero le tonsille, la prima difesa che ha a lungo im-pedito alle tossine di entrare nel mio corpo. Questo bizzarro intervento (praticatomolto negli anni cinquanta), e oggi raramente effettuato perche molti medici loritengono una≪castrazione≫. Quattro anni dopo la tonsillectomia, senza giudizioe pensando all’indipendenza, comiciai a fumare sigarette.Dal momento che nonavevo piu la mia prima difesa, non potevo che dare ancora pi`u problemi ai mieipolmoni.

A venti anni i miei malanni si ripresentarono con insistenza. Dato che quandoero malata riuscivo a riprendermi solo con le medicine, cambiai sia medico chemedicinali. Un allergologo M.D. 2, mi diede delle iniezionidesensibilizzanti dafare settimanalmente. Esse (sette dollari l’una) avrebbero dovuto rendermi menosensibile al polline, alla lana, alle penne dei volatili, aipeli degli animali, all’erbaed alla polvere. Tre anni e quarantotto iniezioni dopo, le mie allergie croniche sichiamavano≪asma≫, che e il risultato di una irritazione e di spasmi bronchialidovuti a reazioni allergiche. Il passo successivo da fare era di nascondere i sinto-mi della mia malattia perche soffrivo anche di emicranie e quindi mi fu dato uncomposto alquanto potente. Dopo qualche mese, questo medicinale comincio adarmi effetti collaterali; cominciai ad accusare problemial fegato.

A ventotto anni prendevo due pillole al giorno ed il mio organismo si eraassuefatto alle inalazioni che facevo per calmare l’asma. Ora sapevo di starmale perche avevo smesso volentieri di fumare il mio pacchetto giornaliero disigarette ed i fumatori cominciavano a darmi noia. Avevo imparato quello cheanche George B. Shaw sapeva bene:≪Quando si accende una sigaretta, c’e unpo di fuoco da una parte ed un grande pazzo dall’altra≫.

I miei bronchi si erano ammalati, impedendomi di respirare con facilita. Michiedevo se continuare a pagare i conti del dottore, farmi unviaggio oppure in-vestire i miei soldi in una cripta. Mentre mi decidevo su questi fatti, il medicotorno, distogliendomi dai miei pensieri. Gli dissi che mi sentivo come se la na-



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turale resistenza del mio corpo fosse stata distrutta. M.D.2 mi indirizzo ad unospecialista in malattie polmonari perche i raggi x del mio petto rivelavano alcunestrane macchie, dette≪fibrosi≫ oppure≪tessuto macchiato≫. Lasciai il suo ufficiodopo aver ritirato le lastre dei miei polmoni per farle controllare dallo specialista.

Lo specialista M.D.3, mi disse che avrei dovuto subito lasciareil mio lavoro diinsegnante di gioielleria e di uso dei metallia causa del contatto con l’amianto,un riconosciuto agente cangerogeno, con l’acido solforico, nitrico, e con i vaporitossici dei metalli. Dopo che io lasciai il mio lavoro, mi disse di abbandonare icorsi di ceramica per adulti che stavo effettuando. Per sei anni mi ero esposta aifumi del vetro, alla polvere di argilla ed ai velenosi vaporidella fornace. M.D.3 miinformo che avrei dovuto interrompere l’uso dell’inalatore, perche≪. . . danneggiagli alveoli polmonari e sara presto ritirato dal commercio≫, disse.

Usando l’inalatore, ero diventata una specie di cavia umana, cosa che oggisuccede troppo spesso. Nel libro del dottor Sidhwa,≪Medicine sotto processo?Verdetto, “colpevoli!”≫, il dottor William Bean spiega:

≪I guadagni maggiori si fanno quando un medicinale e immessosul mercato primache un altro medicinale “rivale” possa essere scoperto, fornito di un nome e quindiautorizzato. Tutto questo iter dura solo qualche mese. A meno che non vi sia laprospettiva di grandi guadagni – una pillola autorizzata infretta ci uccide in fretta –l’investimento in genere non conviene. I segreti del commercio devono restare tali ameno che un avversario non aumenti i prezzi. In questa situazione, non servono i testsdi mesi e mesi per stabilire il grado di tossicita di un prodotto≫.

Dato che il dottor M.D.3 aveva previsto il ritiro dell’inalatore dal commercio,me ne prescrisse un altro, sicuro (?), con tre pillole giornaliere contro l’asma cro-nica. In seguito, il medico mi avviso di tornare al centro per una nuova serie diradiografie, da ripetere ogni tre settimane. Mi dissero che ad ogni radiografia lemacchie sui miei polmoni aumentavano in quantita, peggiorando il deterioramen-to del tessuto polmonare. Nel frattempo fui sottoposta ad ogni tipo di tests, chedovevano accertare un eventuale cancro. Cominciai a temereper la mia vita epensavo che avrei avuto un infarto anche prima che sapessi diavere un tumore.Anche con le medicine di oggi, il tumore polmonare, il piu pericoloso di tutti,e fatale al novantaquattro per cento dei casi, e sapevo che dopo la diagnosi nonpotevo sperare di vivere a lungo; forse poco meno di un anno.

Nel suo studio, il dottor M.D.3, mi disse che dovevo sottopormi ad un paio diinterventi≪esplorativi≫, uno ad una ghiandola linfatica ed un altro che compor-tava l’incisione di circa dieci centimetri nella parte inferiore di uno dei miei pol-moni. Questa biopsia, una rimozione chirurgica di una piccola parte di un organo,colorato e poi esaminato al microscopio, era descritta comeun tipo di chirurgia



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≪minore≫. Pensai che dieci centimetri di incisione non sono niente di≪minore≫.Il mio petto era intorno al luogo dell’incisione e scommettoche neanche il medicol’avrebbe chiamata≪chirurgia minore≫ se io gli avessi detto di volergli fare unaincisione di dieci centimetri a circa quindici sotto il suo ombellico! Mentre parla-vamo dei miei polmoni, egli fu occupato da tre telefonate e dovette assentarsi perqualche minuto. Quando torno disse:≪Ci rivedremo in ospedale fra tre giorni≫.Il dottore non aveva piu tempo per discutere i dettagli. Dato che il medico me-dio vede circa centosettantacinque pazienti a settimana, il tempo che mi era statoconcesso era ormai scaduto e la sala d’attesa era ormai affollata da pazienti po-co ≪pazienti≫. Mi chiedevo se queste erano le abituali procedure della medicinamoderna;il tavolo operatorio segue l’intossicazione del corpo. Dopo aver let-to molti articoli che parlavano di due milioni e quattrocentomila operazioniinutili, di medicina fantasma, di chirurghi dal bisturi all egro e di pazienti chemorivano per complicazioni postoperatorie, non me la sentivo di entrare incamera operatoria senza sapere che cosa doveva essere fattoe perche. Volevosapere quali rischi avrei corso, le procedure e le alternative. Dato che si dovrebbesentire piu di un medico, perche ognuno decide le sue procedure, volli sentirnedegli altri.

Un’altra opinione mi fu data da un altro medico specialista,M.D.4. Questomedico si interesso molto alle mie frequenti palpitazioni: mi disse che il≪tessutomacchiato≫ che appariva ai raggi x, impediva al sangue di arrivare ai capillari deimiei polmoni. L’impedimento aumentava sempre piu ed il cuore non riusciva adistribuire il sangue in maniera omogenea. Quando i polmonisono indeboliti, essipossono danneggiare il cuore a causa dello sforzo eccessivoa cui esso e sottopo-sto. Anche il medico M.D.4. mi raccomando, come il dottore M.D.3, l’incisionedella ghiandola linfatica e la biopsia polmonare. Mi disse:≪Finche non diamo unnome alla tua malattia, non potremo darti nessuna medicina≫. Aggiunse poi cheoltre al cancro c’erano altre malattie polmonari come la sarcoidosi, tubercolosi,silicosi od enfisema che avrebbero potuto svilupparsi. Queste pero potevano esse-re individuate solo con una biopsia. Non mi piaceva il suono di quelle parole. Laparola≪salute≫ non era stata mai pronunciata; sentivo solamente le parole≪ma-lattia≫, ≪malore≫, ≪trattamento≫, ≪medicine≫ e ≪chirurgia≫. Il medico parlavain termini negativi, dandomi l’idea di un corpo≪minato≫ e rendendomi cosı piutesa. Cercai di evitare lo stress psicologico al quale ero sottoposta perche sapevoche l’ansia non faceva altro che peggiorare la situazione della mia asma e avrebbeulteriormente irritato il mio sistema respiratorio. Il dottor M.D.4 sembrava stan-co, sovrappensiero, irritabile, con uno strano colorito giallastro, e sembrava nonconoscere molto piu di me i problemi della mia salute. Quindi, decisi di non farmipiu visitare da lui e me ne andai. Stavo andando verso la porta, quando l’infermie-ra mi chiamo dicendomi:≪Il dottor Speedby sara fuori citta per qualche tempo, e



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posso prenotare la vostra biopsia, al piu presto, tra cinque settimane. Quale giornopreferite?≫. ≪Cinque settimane!≫ dissi,≪potrei essere gia morta! Non prenotate,vi chiamero io≫.

Dato che non conoscevo la natura delle malattie sospettate di svilupparsi neimiei polmoni,decisi di consultare una enciclopedia medica, perche ero io cheavevo il male, non il medico. Non avrei mai potuto creder che il medico fosserealmente interessato al mio problema. Il libro di medicinaconteneva notizie suseicento malattie diverse, con tremila cure diverse. Non c’e da meravigliarsi se unmedico e esitante prima di darvi le medicine!

Dare un nome preciso ad una malattia ed una medicina efficace allo stessotempo, credo sia proprio impossibile. Siccome sapevo che nessun termine precisoavrebbe potuto dare un nome alla perdita del mio tessuto polmonare, fui presa daansia e paura.E strano, come si possa diventare piu sicuri quando sai che la tuamalattia ha un nome preciso e che qualcun altro, forse, ha il tuo stesso problema.Comunque, dopo aver notato che il termine≪fibrosi≫ indicava la sostituzione deltessuto normale con tessuto≪a macchie≫, decisi di lasciare la mia malattia sen-za un nome. L’unico modo per poterne avere uno, sarebbe statala biopsia ma sitrattava di un prezzo troppo alto da pagare.Credevo che il trauma chirurgico diquesti interventi minori potesse originare un cancro oppure una malattia cheavrebbe potuto danneggiare l’intero sistema. Sia il medico che io, senza vo-lerlo, potevamo causare un pericolo piu serio, provocandoun tumore dove primanon esisteva.

Cercai quindi un’altra opinione ed un altro medico: M.D.5, un famoso e sti-mato dottore, un clinico di fama internazionale. Questi, dopo aver studiato il miocaso disse:≪A questo punto una biopsia non e necessaria≫. Mi fece il nomedi tutte le cose che avrebbero potuto darmi fastidio e in primo luogo le sigaret-te che sono il principale fattore che determina il cancro ai polmoni e che da unaspiegazione ed una causa ad un quarto delle morti per cancro del paese.

Egli disse: ≪Oltre al cancro al polmone, il fumo causa malattie cardiache,tumori alle labbra, alla bocca, alla laringe, all’esofago,alla vescica, ai reni, allostomaco ed al pancreas≫.

Questo medico mi spiego la differenza tra flusso di fumo≪principale≫ (quelloinalato dal fumatore dalla sua sigaretta) e flusso di fumo≪laterale≫ (quello inalatoda un non fumatore che e vicino ad un altro fumatore).

Gli studi fatti dalla Associazione americana del Polmone, hanno dimostratoche nel flusso di fumo≪laterale≫ vi e una percentuale doppia di nicotina e ca-trame e che c’e il triplo del composto 3-4 benzopirene, considerato il principaleagente causativo del cancro. Il flusso di fumo≪laterale≫ e piu pericoloso perche



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il fumatore e in qualche modo protetto dal filtro della sigaretta stessa. Per un nonfumatore, i filtri sono rappresentati dai polmoni verso i quali il fumo inalato sidirige. Il non fumatore quindi assorbe la stessa quantita di nicotina, catramee benzopirene del fumatore stesso. Questo potrebbe anche spiegare perche moltinon fumatori sono colpiti da cancro ai polmoni.

M.D.5 mi suggerı diverse pastiglie per l’asma ed un altro tipo di inalatore.Avrei dovuto praticare esercizi di respirazioni e ritornare dopo quattro mesi perun controllo radiografico.

Il dottor Marcus Bach, autore ed educatore, afferma che l’ottanta percento delle persone che si rivolgono al medico, per stessa ammissione dei me-dici, migliorano con o senza medicine, solo se fanno quello che sie detto loroe se prendono cura di loro stessi. Io devo far parte dello sfortunato venti percento. Non migliorai, sebbene evitassi il fumo delle sigarette, i vapori del miolavoro e praticassi i miei esercizi. Con il passare delle settimane, cominciai adaccusare un costante affaticamento; il battito cardiaco era irregolare e la mia asmapeggiorava, specialmente nelle prime ore del mattino. Qualcosa causava ancora iltipico ≪fischio≫ asmatico ma non sapevo di che cosa si trattasse. Dovetti ancorafar ricorso alle pillole ed all’inalatore per poter respirare. Sebbene esitante, decisidi prendere le nuove pillole perche era il solo modo di avereun sollievo che cono-scessi. Ancora una volta ne uscii stressata e con disturbi emotivi i quali, da soli,possono causare alterazioni metaboliche che, se continue,hanno buone possibilitadi portare al cancro.Un giorno, mentre ero in farmacia a far riempire la miaricetta, mi successe qualcosa. Ero stanca di vedere il mio farmacista prenderemedicine dagli scaffali (solo veleni con l’etichetta).

Se fossi stata in salute il solo fatto di prendere medicinalimi avrebbe messopaura e fatto sentir male. Come avrebbe potuto essermi utileuna medicina ora chestavo male? Cominciai cosı a ragionare con piu logica. Erostata io stessa, pensai,ad avere provocato la mia malattia, come se un destino misterioso mi avesse per-seguitato senza motivo. Senza capire che potevo avere un certo grado di controllosulla mia longevita ero gia pronta ad incolpare qualsiasigerme o forza esterna,piuttosto che ammettere di essere ammalata solo per mia stessa responsabilita.

Mi trovavo in farmacia, circondata da cure e da medicinali; allora presi unflacone di calmante per la tosse etornai indietro nel tempo, alla mia infanziaricordando, la mia reazione quando bevevo sciroppi per la tosse. La miamente ingenua mi suggeriva di sputare tutto nel water, perche altrimenti ilsapore dello siroppo mi avrebbe fatto vomitare.

Eppure talvolta, presi lo sciroppo per la tosse e l’unico bene che riusciva adarmi era quello di concentrare otto piccoli colpi di tosse in uno solo, piuttosto



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grande. Da adulti ci allontaniamo dal modo di agire dei bambini cosı ingenuo enaturale;le medicine coprono benissimo le malattie ma prima o poi, il pro-blema piu piccolo sfocia in uno piu grande se la medicinae presa per troppotempo. Alcuni pensano che c’e qualcosa che li fara star bene: ma devono trovarla.Pero una cura non puo essere scoperta al di fuori del corpo;bisogna scoprirla nelsuo interno. Mi attendevo la buona salute; non vedevo tutto cio come un qualcosache avessi dovuto fare io stessa. Si trattava di mettere da parte pillole e pozioni esostituirle con un modo di vita salutare. La malattia puo essere prevenuta se noivogliamo che non si sviluppi.Dato che il farmacista non vendeva cio di cuiavevo bisogno, lasciai la farmacia senza la mia ricetta e mi diressi verso laCooperativa del Cibo Naturale per esaminare i libri sul modo di vita secondoNatura.



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Capitolo 2

IL DIGIUNO PU O SALVARE LAVOSTRA VITA?

Un libro sull’Igiene naturaleintitolato: ≪Il digiuno puo salvare la vostra vita≫,conteneva un numero di telefono che mi condusse ad un≪meeting≫ sulla salute,sotto la direzione del dottor Bernard Sharp, podologo ed igienista naturale. Al-l’incontro, ho appreso che sin dal 1948, una Societa americana di Igiene naturaleorganizzava dei corsi in tutta la nazione, corsi che volevano insegnare alla gentecome vivere secondo le leggi naturali.La gente che era guarita e ringiovanitadigiunando e seguendo i principi igienici, dava parte del proprio tempo allapromozione dell’iniziativa. La filosofia dell’Igiene naturale dice:≪Nessun me-dico, dottore o medicina e trattamento possono curarvi. Il corpo puo curarsi dasolo, quando gli diamo cio che serve allo sviluppo della vita≫. Non fui moltod’accordo con questa filosofia. Certo, e vero che la maggior parte delle medicinenon sono utili, ma non possiamo affermare questo per tutte lemedicine, pensai.Mi sedetti all’ultima fila, vicino alla porta, tenendo disponibile la mia mente allenuove idee ma anche pronta ad andarmene se fosse stato necessario.

Circa trenta persone di ogni eta ascoltavano con attenzione il dottor Sharp rac-contare che lui stesso aveva sofferto per 35 anni prima di aver scoperto e quindiadottato i principi della Societa di Igiene Naturale. Sin dall’eta di 21 anni egliaveva sofferto di acidosi, con un umore molto scontroso ed una sensazione co-stante di calore che si diffondeva dallo stomaco alla bocca.Questo attacco potevaessere leggero od anche abbastanza forte; cio dipendeva dallo stato d’animo deldottor Sharp ed anche dal suo tipo di pasto. Dato che il bicarbonato era il metododi cura piu semplice e meno caro, il dottor Sharp comincio ad usarlo fino a seivolte al giorno per calmare l’acidita ed il senso di malessere. Oltre all’acidita, eglisoffriva anche di diarrea cronica, aggravata da crampi ed accumulo di gas, che lo

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costringevano a≪frequentare≫ il bagno piu volte al giorno. La parte al disottodella cintura era cosı gonfia ed irritata che il dottor Sharpera costretto a portare lebretelle.

≪Quando ero particolarmente emozionato o teso sembrava che le mie viscerescoppiassero≫, ci disse. Scoppiare? La sua frase mi fece un poco ridere; quandomi guardai intorno pero, nessun altro rideva, cosı dovetti trattenermi. Il dottorecontinuo a raccontare il suo caso personale. Tra il 1949 ed il 1969, egli consultodei gastroenterologi molto famosi. Gli fu diagnosticata una colite e colon spatico.Gli furono prescritte pillole contro l’acidosi ed un tipo dialimentazione leggera.Cosı, il dottor Sharp si rassegno a tollerare ed a vivere con il suo malanno, poichenon trovava altre soluzioni. I suoi problemi durarono cosıfino al 1969, quando, acinquantaquattro anni, conobbe per caso il metodo dell’Igiene naturale attraversouna rivista che conteneva un articolo di Herbert M. Shelton.Da quel giorno,egli lesse moltissimi articoli sull’Igiene naturale ed inizio a seguire con ferreaattenzione un certo tipo di alimentazione.

Era un miracolo: in un mese, l’acidosi scomparve, la sensibilita addominalediminuı e comincio a sentirsi bene, come non gli era mai accaduto.

. . . ≪Avevo sempre avuto problemi di peso, ma i chili sembravano scioglier-si≫, disse.

. . . ≪Dopo 6 mesi, mangiando vegetali crudi, frutta, noci e semi avevo persocirca diciassette chili≫.

A sessantatre anni, il dottor Sharp aveva ritrovato un corpoagile, simile aquello di un diciottenne; non piu un dolore, un fastidio, unraffreddore, una febbreod una influenza. L’unico suo dispiacere era quello di non aver scoperto questometodo trentacinque anni prima. Dato che non mi sembrava cheil dottor Sharpavesse dei problemi di peso (era molto giovanile, magro e vitale), egli dovevapraticare quello che cercava di insegnare.

Il dottor Sharp diceva di essere un esempio di come si potessevivere seguen-do le leggi della natura. Da buon igienista naturale, egli non fumava, non beveva,non usava sostanze o medicine, sale, zucchero o caffeina e non consumava nep-pure cibi in scatola o confezionati. Tuttavia, egli cerca ilsole, l’aria pura, il riposoe l’esercizio, combinando tutto cio con un’attenta sceltadei cibi. All’improvviso,mentre il dottore parlava, una donna seduta al mio fianco, mi prese il braccio ebisbiglio :≪Che fanatico, non e vero?≫. Risposi con un cenno della testa mentre,incuriosita, continuavo ad ascoltare il dottore che stava spiegando in che modoun igienista torna alla salute digiunando, senza usare medicine. . . . ≪Il digiuno –spiego il dottor Sharp – e stato usato con successo nel trattamento dell’asma, delleallergie, dell’alcoolismo, delle malattie cardiache, delcancro, del diabete, dell’ar-



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trite, della sclerosi multipla, dell’insonnia, dei calcoli renali, della sinusite, del-l’eczema polmonare cutaneo, dei tumori benigni, dell’ulcera e della schizofrenia,in qualsiasi condizione psicologica≫.

Poi il dottor Sharp indico un signore che sedeva in fondo alla sala, dicendo:≪Wally, perche non vieni qua davanti e ci racconti del tuo digiuno di quarantagiorni?≫.

Preso di sorpresa, Wally si alzo ed un po controvoglia, arrivo di fronte all’au-ditorio. Comincio, raccontandoci i suoi problemi con una tromboflebite.

L’infiammazione di una vena puo portare alla formazione di un embolo chia-mato≪tromboflebite≫, all’interno della vena stessa. Conoscevo solo un’altra per-sona che era stata colpita da questa malattia: Richard Nixonla cui tromboflebitegli aveva procurato dei problemi piuttosto seri. Nonostante questa infiammazionenon e fatale pensavo che comunque Nixon sarebbe potuto morire per tutte le me-dicine che aveva preso. Wally racconto di aver avuto doloriper sette anni e di nonessere riuscito a migliorare la situazione delle gambe. . . .≪Non riuscivo quasi piua camminare – disse –, ma dopo il digiuno di quaranta giorni misentii meglio: ildolore, il gonfiore ed il colorito rossastro abbandonarono le mie gambe e da alloranon sofrii piu di flebiti≫.

Il racconto di Wally, improvvisato e spontaneo era stato pi`u convincente diquello di un rappresentante di commercio.Pronuncio solo poche parole sincereche venivano direttamente dal cuore ed io sapevo che stava dicendo la verita.Quando qualcosa si nasconde sotto termini difficili, penso sempre che si tratti diuna falsita.La verit a e semplice e non ha bisogno di maschere.

Dopo l’incontro,mi procurai molti libri sul digiuno scritti da autori diversi,perche si trattava di un argomento del quale io ero totalmente all’oscuro. Scopriiche il termine≪digiuno terapeutico≫ implica la rinuncia ad ogni cibo, tranne cheall’acqua. Viene usato per≪incitare≫ e riportare la salute, ma non deve essereconsiderato una≪cura≫.

Non c’e alcuna cura, c’e solo la guarigione. Essa dipende dalla ripresa dellasalute cellulare e questoe quella che si chiama guarigione. Solo il corpo puoricostruire e revitalizzare, quando le condizioni per la salute e la vitalita sonopresenti. Il digiuno prepara queste condizioni che rinnovano le cellule viventi delcorpo. Il digiuno permette di dimostrare che il corpo ha un fantastico potere:quello di autoguarirsi ed auto-ringiovanire.

Scoprii che le origini erano molto antiche (tanto quanto la vita) ed era statopraticato da ogni tipo di societa civile.

Gli egiziani, i costruttori delle piramidi, usavano il digi uno per curare



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la sifilide e credevano che digiunare per tre giorni ogni mese, conservasse lagioventu. La loro ingenuita imbarazza ancora l’uomo moderno che pensa a comepotevano fare i greci a tirare su massi di molte tonnellate oppure alla ragione perla quale era stato trovato un rasoio nella Grande Piramide a Giza.

Ma anche se esistono controversie sul potere delle piramidiegizie, studiai illoro caso e notai che anche loro vedevano nel digiuno una forma di terapia. Ilgrande Ippocrate, padre della medicina occidentale, ci dice: ≪Un medico euno che cura la dieta del suo paziente quando eglie ancora in buona salu-te≫. Quando Ippocrate trattava casi difficili, prescriveva sempre il digiuno.Anche Socrate e Platone avevano notato la relazione che c’e tra cibo e men-te. Entrambi dicono di aver digiunato dieci giorni:≪per raggiungere l’efficienzamentale e fisica≫.

Piu tardi Plutarco, il famoso biografo (46-120 A.C.), disse: ≪Invece di usaremedicine, digiuniamo un giorno≫.

Allo stesso modo,il digiuno fu usato dai primi cristiani: esso e menzionatosettantaquattro volte nella Bibbia. Mose digiunava come Elia, Gesu ed il suodiscepolo Luca. Il digiuno fu usato come atto di autodisciplina ed autosacri-ficio, ma anche come mezzo di purificazione spirituale, mentale e corporale.Dopo aver saputo che la storia antica parlava dei buoni effetti del digiuno, cambiaiil mio punto di riferimento ed esaminai testi meno antichi.

Durante il sedicesimo secolo, Paracelso, il famoso medico svizzero, affermoche il digiuno era:≪la cura migliore≫. Un secolo piu tardi, il russo, dottor VonSeeland asserı che il digiuno era un processo terapeutico di grande beneficio perl’umanita. Gia nel diciannovesimo secolo, in America, abbiamo i primi casi didocumentazione del digiuno terapeutico da parte di Isaac Jennings M.D., (1788-1874) un pioniere nel campo dell’Igiene naturale, che si erareso conto della fal-lacita dei tradizionali metodi della medicina, scoprendone quindi di naturali chemantengono e restituiscono la salute. Nel 1882, il dottor Jennings scrisse quantosegue:

≪Nessuna persona che creda nell’esistenza di un Creatore Supremo e che osservi l’or-dine esatto e l’armonia delle cose che la circondano, mettera in dubbio il fatto che ilsuo corpo, cosı tremendamente e stupendamente ben fatto, sia frutto di principi costi-tuiti e che l’intero corpo umano sia controllato da una leggeespressa. L’obbedienzadi questa legge fisica rendera piu facile l’osservanza della legge morale≫.

Nel 1830, un altro igienista, Sylvester Graham (1794-1851)condivise il pen-siero di Jennings:



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≪Il solo aiuto che l’abilita umana e la scienza possono dare al corpo che deve guarire,e la stretta osservanza delle caratteristiche fisiologiche del sistema. Per prima cosa,il medico dovrebbe comprendere bene i poteri e le leggi del corpo. In secondo luo-go, egli dovrebbe capire la natura del male ed infine, di regola, accertarne la causa.Infatti, come fa giustamente notare Ippocrate, chi cerca dicurare una malattia senzaconoscerne le cause, e simile ad un cieco nel buio≫.

Sebbene Sylvester Graham scrisse libri interminabili ed articoli in cui affer-mava che il mezzo piu certo per arrivare alla salute, era un giusto modo di vivere,senza dottori o medicine, il suo libro≪La scienza della vita umana≫, un volumedi seicentocinquanta pagine pubblicato nel 1843, fu respinto dal pubblico e le sueteorie vegetariane furono condannate. Pero, nonostante l’opposizione del pubbli-co ai suoi insegnamenti Graham e conosciuto come pioniere dell’Igiene naturale,e questa e la ragione del suo attuale successo.

Una seguace di Graham, igienista, Mary Gove (1810-1884), fula prima arispondere alla richiesta di Graham: una donna che tenesse conferenze sulla con-dizione femminile e delle donne. Ammiro Mary Gove per aver scritto nel 1840,quanto segue:

≪Le donne hanno vissuto per cosı tanto tempo protette dalla maggioranza, che quasinon sanno cosa sia un’azione indipendente. La gente ha un modello per le donne, percui noi tutte dovremmo essere uguali come piselli. La salute, la mente, la bellezza ela felicita vengono tutte sacrificate al processo di≪forma≫. L’unico rimedio che ledonne hanno per uscire da questa schiavitu, e quello di iniziare a giudicarsi ed agire.Dio ha fatto la donna per se stessa, cosı come l’uomo. Essa non deve essere vittimadell’uomo o di una falsa opinione≫.

Un’altra igienista, Harriet Austin, M.D. (1826-1891), fu la prima ad ottenereil dottorato in medicina.

La dottoressa Austin era contraria al reggiseno ed ai corsetti ed indossava solopantaloni.

I suoi scritti, molto importanti, costituiscono un contributo fondamentale allaletteratura dell’Igiene. La dottoressa Austin precisa questo punto:

≪Gli uomini, le donne ed i bambini mangiano, bevono, dormono esi vestonosecondo mode che sfidano la natura. Quando il sistema cede alle offese giornaliere,invece di cercare, riconoscere e rimuovere la malattia, dovremmo affidarci a coloroche agiscono e curano veramente. Centinaia d’anni di pratica hanno dimostrato lafallibilita delle solite pratiche≫.

Vi fu poi un certo dottor Edward A. Kitterige M.D., di Boston.Il dottorKitterige praticava digiuni di sette o quattordici giorni p er curare le malattie.



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Nel 1850, egli affermava:≪In ogni caso, ho ragione per credere che i miei pazientinon solo migliorano prima, ma soffrono piu di febbre e riprendono le forze primadi una persona che prende medicinali≫.

Verso la fine del 1800, un altro medico americano, il dottor Edward DeweyM.D., della Pensylvania, afferma:≪Togliete il cibo ad un ammalato ed avreteiniziato cosı non la morte per fame dell’ammalato, ma dellamalattia stessa≫.

L’eminente Thomas Low Nichols M.D., (1815-1901) che sposoMary Gove, ed’accordo con Dewey e da questa spiegazione:

≪Quello che e buono per l’uomo sano, spesso non lo e per quello malato. Per l’uomosano e bene mangiare, bere, stare in esercizio, lavorare edavere ogni tipo di diverti-mento.La cosa migliore per l’uomo malato pero, puo essere quella di digiunaree far riposare mente e corpo. Gli sforzi per digerire, stare in esercizio e≪tirarsisu≫, sono causa di esaurimento. Il digiuno e riposo assoluto dello stomaco, e uno deipiu semplici metodi di cura, sia delle malattie acute sia diquelle dispeptiche. In casodi malattia acuta, non si dovrebbe prendere nessun cibo finche la malattia stessa nonsia curata.Digiunare e bere acquae quello che serve all’apparato digerente. Intutte le malattie croniche che dipendono oppure sono collegate alla dispepsia, l’interosistema digestivo ha bisogno di riposo, assoluto riposo, piu di qualsiasi altra cosa. La-sciate che un tale paziente non mangi e beva acqua per tre settimane e sara meglio diun normale trattamento ospedaliero di molti mesi≫.

Alla fine del diciannovesimo secolo, il dottor Felix Oswald (1815-1906) cidice:

≪Nella malattia, lo stimolo non puo avvicinare la guarigione, neanche di un’ora. Vie una forte tendenza progressiva nella nostra costituzione fisica; la natura non ha bi-sogno di suggeritori. Non appena termina il processo riparatore, le normali funzio-ni dell’organismo riprendono tanto spontaneamente quantoil flusso di un fiume cheriprende dopo la eliminazione di un ostacolo≫.

Dato chenei primi anni del 1900, la dipendenza dai medicinali aumentava,un numero sempre maggiore di dottori comincio ad obiettarel’uso delle medicinenella guarigione delle malattie.

Il dottor Charles Page M.D., (1840-1925), era contrario all’uso delle medici-ne nel controllo dei sintomi, poiche sarebbe come≪rispondere alle grida d’aiu-to di un uomo che affoga, dandogli un pugno in testa≫. Un altro medico, JohnTilden, M.D. (1851-1940) dell’Illinois, decise di non prescrivere medicine. Egliinvece, insegnava ai suoi pazienti a vivere in modo da non creare≪condizioni ditossicita≫.

Questo e cio che diceva:



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≪Il mondo della medicina cerca da sempre un metodo di cura per la malattia nono-stante l’ovvio fatto che la natura non ha bisogno di cure ma solo di un’opportunita permostrare le sue capacita di autocurarsi. Non ci sono cure per la malattia. La salute, edil modo per costruirla e mantenerla, sono le certezze che dobbiamo possedere≫.

Fino alla sua morte (1940, a 89 anni), il dottor Tilden non ricevette alcun aiutodalla professione medica, bensı solo opposizione e condanna. Le sue numero-se pubblicazioni sulla teoria≪toxemica≫, la sua rivista (lo≪Stuffed Club≫) edil suo mensile≪Health Rewiew and Critique≫, contribuirono a tener vive le sueidee, sviluppate poi da dottori moderni, progressivi e dalle ampie vedute che con-sideravano il problema coinvolto nella medicina e nella chirurgia. Uno di questiprodigiosi igienisti, il dottor Herbert M. Shelton, noto l’inconsistenza dei sistemiterapeutici tradizionali, sostenuta dal motto:≪salute attraverso una vita salutare≫.Quasi esclusivamente da solo, egli porto la giovane scienza dell’Igiene naturaledalla polvere alla luce, valutando i lavori dei vecchi igienisti. Nel 1922, Sheltonscriveva cosı ai suoi lettori:

≪L’arte di trattare il male con tutti i tipi di medicinali velenosi e con ogni misura di-struttiva, puo chiamarsi≪scienza della medicina≫ ed i giornali medici, cosı come iquotidiani, possono sempre essere pieni di nuovi annunci discoperte o di grandi pro-gressi nell’arte della≪cura≫. Ma queste scoperte, con cui si riempiono i giornali, nonfanno altro che aggiungere veleno al corpo umano.E fatto noto che, piu la medicina≪migliora≫, piu essa perde alcun senso. Ci chiediamo spesso in che modo, gli antichipotessero navigare i mari senza compasso: quei marinai erano a casa loro in mareaperto, molto piu di un medico nella stanza del malato≫.

Dopo la lettura di questo articolo, scritto e pubblicato daldottor Shelton,scoprii che i≪medici≫ non sono tecnicamente≪dottori≫.

MEDICO O DOTTORE. QUALE DEI DUE?

Sir John Forbes, un noto medico inglese, che scriveva nel secolo scorso in un momen-to in cui il termine≪medico≫ era ancora d’uso popolare, affermo:≪Impieghiamo ipoteri piu forti e convincenti per mettere da parte e contrastare la forza della natura. Sipuo persino affermare che l’aiuto del medico e chiesto, coscientemente, per disturbare,ostruire e distruggere il normale ordine dei fenomeni naturali≫.La ragione per la quale ho ripreso Forbes, non e motivata dalla sua critica alle pra-tiche mediche (le sue parole intuiscono nell’azione del corpo malato una spinta cu-rante), ma per sottolineare il fatto che egli si riferiva alle medicine della sua profes-sione come medico. La parola≪medico≫ (physicin inglese, n.d.t.), viene dal gre-co ≪physis≫ che significa≪natura≫. Stessa radice hanno le parole≪fisiologico≫,≪fisiologia≫, ≪medico≫ eccetera.



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Il termine arrivo a significare≪medicamento≫ o ≪medicina≫, attraverso l’uso, datoche Galeno aveva classificato le medicine come≪naturali≫ per distinguerle dal cibo,dall’acqua, dall’aria, dal sole, dalla temperatura, dall’esercizio, dal riposo e dal sonno,dal lavarsi, dai movimenti delle viscere e dalle influenze emotive, considerate come≪innaturali≫. Con la parola≪medico≫, Forbes intende gli elementi naturali secondola classificazione di Galeno; piu o meno la stessa cosa che aveva in mente Shakespea-re quando fece affermare ad uno dei suoi personaggi:≪Dai la medicina in pasto aicani≫, quella stessa medicina che, come dice Josh Billing, :≪... un cane neanchetoccherebbe≫.Quando i nostri nonni dicevano di essere stati≪imbottiti≫ di medicine oppure quan-do affermavano di essere stati≪medicinalizzati≫, si riferivano a questo uso≪catar-tico≫ delle medicine stesse. Le prime scuole di medicina erano chiamate≪scuolemediche≫. Insegnanti di medicina avevano le loro cattedre nelle scuole; vi furonoautori che scrissero libri sulle istituzioni e sulle scuoledi medicina, che sfornavanomedici o dottori.FrancoisRabelais, famoso autore francese (le vite di Gargantua e di suo figlio Panta-gruele), era dottore in medicina. Egli visse prima che cominciasse la moda di sfornaredottori in medicina. Collegandoci a tutto cio, e interessante notare che William Pennscrisse un≪Libro di Medicina≫ per la cura medica di chi si stabiliva a Penn’s Wood.Questo libro e conservato dalla Pensylvania Historical Society. Il primo college dimedicina fu fondato, in America, nel 1765 a Philadelfia, comeparte dell’Universitadella Pensylvania.Si trattava di un corso di tre anni ed i titoli di accesso richiesti erano praticamentenulli. Il giovane riceveva poi il≪dottorato in medicina≫. John Morgan M.D., insegnomedicina in questo college. Per tutto il diciannovesimo secolo, la medicina era princi-palmente≪physic≫. Il medico era dapprima uno stregone, poi un medico, quindi undottore.Il titolo di dottore era un errore, dato che significava≪insegnante≫. Dapprima lescuole di medicina sfornavano dei≪tirocinanti≫. Per diventare dottore, il tirocinante,doveva seguire un corso speciale per insegnare.Il vecchio sistema e mantenuto in Inghilterra, dove uno studente si laurea in medicinadopo quattro anni di studio e come tale, egli puo praticare la medicina. Per poterlainsegnare, il neomedico deve sottoporsi a due altri anni di studio, dopo i quali puodivenire dottore. L’uomo di medicina e piu propriamente detto medico; e una com-binazione delle parole≪physic≫ ed ≪ician≫ (in inglese≪medico≫ si dice≪physi-cian≫ n.d.t.); l’ultima parola significa≪dotto≫ o ≪colui che ha studiato≫. La parola≪ician≫ si ritrova, ad esempio, in≪musicista≫ (musician),≪matematico≫ (mathema-tician,≪elettricista≫ (electrician),≪imprenditore di pompe funebri≫ (mortician).Unmedicoe una persona che ha studiato l’arte di dare medicine(≪dare medicine≫ ininglese≪to drug≫ che vuole anche dire≪drogare≫ n.d.t.).Non possiamo dare colpe ai medici che non vogliono essere caratterizzati come tali,ma essi non sono dottori od insegnanti. Dovrebbero quindi abbandonare i loro falsititoli≫.

In seguito, il dottor Shelton, nel suo trentaseiesimo libro≪L’igiene naturale: ilprimo modo di vita dell’uomo≫ (San Antonio: Dr. Shelton’s Health School 1968),doveva parlare di Igiene in questi termini:



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≪La maestosa forza dell’Igiene sta nella sua naturalezza, nella sua appropriatezza adandare incontro alle necessita dell’organismo umano. Le meraviglie di cui essa eresponsabile restano latenti nella sua semplicita, nellasua armonia con le forze dellavita e nella mancanza di forze distruttive nelle sue relazioni col corpo. Le pratichedell’Igiene nascono dalle verita piu cristalline; per quanto si tratti di un sistema, essoe fondato sulla natura delle cose. Quando interferiamo coni sistemi della natura ecerchiamo di sostituirli, scopriamo che i≪nostri sistemi≫, sono inadeguati e sfocianonella rovina≫.

Grazie al dottor Shelton, il nostro secolo possiede la maggior parte di datiscientifici registrati. Dopo aver letto alcuni lavori di Shelton, mi sono interessata ailavori di un altro igienista naturale di professione, il dottor Cristoper Gian-CursioM.D. Il dottor Gian-Cursio, nato nel 1910, si e avvicinato all’Igiene naturale dopoaver sofferto di una malattia di cuore apparentemente incurabile.

Egli era stato influenzato dalla lettura dei lavori di Herbert M. Shelton, neglianni trenta. Dopo la sua guarigione, avvenuta con tecniche igieniche, e dopol’apertura dei centri igienici a Miami Beach ed a Rochester,Gian-Cursio scrissequanto segue:

≪Tutto puo essere aiutato dall’Igiene naturale. Ho visto persone allo stadio finaledel loro male migliorare notevolmente. Sebbene essi non possedessero i fattori adat-ti alla sopravvivenza, vivendo in modo costruttivo, hanno potuto vivere piu a lungomigliorando anche la propria condizione morale≫.

Durante la sua lotta per la promozione dell’Igiene naturalee per la libertamedica, come molti promotori di idee nuove,il dr. Gian-Cursio fu perseguitopenalmente ed arrestato piu volte. Un suo arresto viene da lui stesso raccontatonel 1945:

≪L’asserzione di praticare la medicina senza laurea o abilitazione, per la quale io fuiarrestato, e uno dei risultati delle azioni di quelli che hanno denunciato i principi e lepratiche dell’Igiene naturale, come principi da ciarlatani. Ma invece di accusarmi diessere ciarlatano e praticare la≪ciarlataneria≫, mi accusano di praticare la medicinasenza laurea od abilitazione. In poche parole, essi chiamano ≪ciarlataneria≫ ed≪anti-medica≫ l’Igiene naturale e poi parlano di essa come della≪pratica della medicina≫.Entrambe queste interpretazioni contraddittorie dell’Igiene naturale sono false. Essanon e ne la pratica della≪ciarlataneria≫, ne la pratica della medicina. Tuttavia, mi siaccusa di praticarle entrambe≫.

Il dottor GianCursio ha dedicato tutta la vita all’Igiene naturale ed all’uma-nita. Ha controllato piu di trentamila digiuni dal 1937.E uno dei leaders piueminenti nel campo dell’Igiene, nel ventesimo secolo:≪Ho letto abbastanza≫,mi dissi, non appena decisi di sottopormi ad un digiuno controllato. Dopoaver discusso il mio caso con il dottor Sharp che mi indirizz`o al dottor Scott, fissaiun appuntamento al suo Istituto di Salute Naturale, per il mese seguente.



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Capitolo 3

DI CHI FIDARSI

Prima di fare le trecentonovanta miglia che separano Milwaukee dal Natural Heal-th Institute del dottor Scott, fui messa in guardia da molti sul mio ricovero. Quan-do mi curavo con i metodi tradizionali, nessuno mi faceva maitroppe domande;ora che stavo cominciando a digiunare, la gente mi guardava con uno sguardostrano. . . immaginate di che tipo! Cercai di dare loro una semplice spiegazione.Dissi che quando un animale sta male, si isola istintivamente e riposa il suo corposenza prendere cibo, finche non si sente meglio.

Ma questa logica e semplice spiegazione di una legge di natura, non servıa molto. La maggior parte della gente reagiva negativamente: una certa R.N.(infermiera-capo) mi disse che, con una settimana di digiuno, avrei completamen-te rovinato la mia salute, perche il mio stomaco sarebbe arrivato ad uno stato diedema, molto pericoloso. Uno specialista in allergie (taleM.D.), mi disse di averemolti dubbi sull’uso del digiuno nella cura dell’asma e dell’allergia. Un tecnicoradiologo (B.S.) disse:≪. . . e cosı il dottor Scott pratica la chiroterapia. Ah! Manon hanno studiato abbastanza da essere chiamati dottori! Ecomunque che cos’eun igienista? Un dentista?≫.

Una certa M.S., una insegnante, disse:≪Se vuoi digiunare, non devi lasciareMilwaukee: ti daro il mio attico per solo 10 dollari al giorno!≫. B.A, un altroinsegnante, disse:≪No, non lo fare. Il tuo stomaco si restringera per poi dilatarsidi nuovo!≫. Un certo M.D. (medico generico), mi disse di non essere d’accordocon D.C. (un chiroterapista), aggiungendo che gli americani spendono due o trebilioni di dollari all’anno per inutili cure.

Egli disse gridando:≪Questa stupidaggine di digiuno non fa altro che allonta-narti dalle cure appropriate di cui tu hai bisogno!≫.

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Ma quelli che strillano di piu, sanno di meno. Non sapevo a chi dare la miafiducia, ma sicuramente, imparai una cosa: ben pochi dottoristimano il lavorodei naturalisti o dei chiroterapisti. La maggior parte dei dottori crede di avere i≪diritti di autore≫ sulle cure ed un chiroterapista non ha alcun diritto di trattare lemalattie≪con un pugno alla schiena per un dolore al collo≫. D’altro lato, alcunichiroterapisti credono, come i medici, che il loro sia l’unico metodo che possaportare i pazienti alla guarigione, all’armonia con la natura. Essi accusano il me-dico di rilasciare ricette senza esaminare la causa della malattia. Siccome io sonouna profana, senza esperienza in riguardo alla malattia ed alla salute, osservavo lerivendicazioni di entrambi, pronta ad accettare tutti e due.

Credevo che D.C. sarebbe forse stato tentato di correre da M.D. per un po’di pennicillina. I dottori, pensavo, potevano usare qualche conoscenza pratica deimeccanismi naturali del corpo e dei valori della nutrizione. Secondo l’espertodi nutrizione, il dottor Cartlon Fredericks M.D., gli studenti di medicina di ventianni fa avevano solo cinque ore di studio dedicate alla nutrizione, mentre ne ave-vano ben quattromila dedicate al trattamento con medicine.Oggi l’AssociazioneMedica americana ha stabilito una legge che propone la presenza, nel curriculumuniversitario del futuro medico, di una adeguata istruzione sull’aspetto della nu-trizione. Capii che la soluzione piu sicura era quella di tenermi informata sia deipunti di vista dei medici, sia di quelli degli esperti in nutrizione, leggendo gior-nali, libri di medicina e settimanali sulla salute. Scoprendo delle informazionicontraddittorie, mi rendevo conto che la verita era difficile da raggiungere. I gior-nali davano notizie di parte, esagerate o distorte, del tipo– l’operazione e riuscita,ma il malato e morto –. I fatti tecnici arrivano agli editori, con il risultato di in-formazioni errate o tests insufficienti, – un giorno la saccarina e sicura, il giornodopo puo non esserlo piu. . . – oppure: –≪. . . mangiare molte marasche, puo cau-sare tumori≫. 0 ancora:≪Mangiare i mirtilli conservati puo causare il cancro, cos`ıcome gli eccessivi rapporti sessuali≫.

La maggior parte delle volte ero confusa e non sapevo a cosa credere. Due set-timane prima di partire per Cleveland, lessi due articoli digiornale, che servivanosolo a creare malintesi sul digiuno. Il primo affermava che il digiuno deteriorai tessuti sani, porta ad una disidratazione rischiosa che puo condurre a disordinimaggiori nell’equilibrio corporeo.

Il secondo articolo affermava che un solo giorno di digiuno causava debolezza,perdita di acqua e sale di cui il corpo ha bisogno e poteva provocare uno sbilancia-mento chimico del corpo. Il secondo giorno di digiuno e peggiore. Mal di testa,svenimenti ed una piu forte debolezza sono molto comuni. Lagrande e rapidaperdita di peso e dovuta al fatto che la maggior parte delle calorie di cui il corpoha bisogno, sono prodotte dalle proteine del corpo stesso. Icorpi dei morti che



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si muovevano, descritti nella seconda guerra mondiale, testimoniano che i musco-li umani ci danno energia fino all’ultimo. Gli individui con un certo numero dimalattie, o le persone piu anziane che devono mantenere la loro massa muscolare(perche per loro e piu difficile sviluppare i muscoli), non dovrebbero digiunare,dice il medico. Dopo aver letto tutti e due gli articoli non fui convinta; i pro su-peravano i contro. Certo, dipende molto dall’individuo ed in quale misura essocrede nel trattamento. Mi preparavo a rispettare i miei appuntamenti, perche ilmio asma peggiorava ed ogni altra cosa era fallita.

Una settimana prima di partire per Cleveland, lessi la≪Rivista Igienica≫ deldottor Shelton. Sapevo che l’ Igiene non era un ramo della medicina ma nonsapevo che essa non fosse neanche un ramo della chiroterapia, prima di leggere ilseguente articolo:

VENDIAMOCI AL FIUME

Perche dare l’Igiene al chiropraticante? Vi sono quelli che vogliono incorporare l’I-giene nella chiropratica. Essi affermano che la chiropratica non usa medicine e che le duepratiche potrebbero benissimo fondersi insieme. Essi desiderano entrare nei Colleges dichiroterapia per insegnare il digiuno, dimenticando che esso e solo un fattore dell’Igie-ne. Sebbene alcuni chiropraticanti tengano corsi di nutrizione, il loro pensiero in questocampo non e andato oltre quello del medico.

Essi si trovano ancora in uno stato di indecisione, quando pensano che una buonanutrizione possa avvenire solo con le pillole di vitamine e qualche tabella. L’Igiene sibasa sulle leggi della vita. Cio si riferisce alla fisiologia ed ai suoi principi. Le leggidella vita insegnano ed insistono sul fatto che la malattia non e una azione errata ma egiusta in relazione alle cose che non sono normali, che non hanno un rapporto normalecon il corpo. Non sto cercando di sminuire o dichiarare guerra alla chiropratica. Ammirola loro devozione nel lavoro e nella loro cultura. Sto solo cercando di dimostrare chel’Igiene non puo mai essere parte della chiropratica, perche le due filosofie sono diversealla base. I chiropraticanti possono adottare, come fanno molti, alcuni principi igienici mala loro pratica non sara mai completamente≪Igienica≫. Possiamo andare nei Colleges adinsegnare loro il digiuno, che e cio che alcuni igienisti propongono di fare. Questa sara unaconoscenza positiva per i chiropratici, ma sara positivo per l’Igiene? Servira a diffonderel’Igiene? A cosa servira tutto questo ai fini dell’Igiene? Ilaureati diverranno igienisti?Quelli che praticano la chiroterapia impareranno come far digiunare i loro pazienti, manon insegneranno loro i principi di base dell’Igiene; sapranno dire come digiunare, manon sapranno come nutrirli dopo il digiuno. Dunque, i benefici del digiuno sarebbero dibreve durata.

L’Igiene si mescolera con la chiropratica ed il paziente non sapra mai che era stato ildigiuno a guarirlo. L’aggiustamento ricevera tutti i suoicrediti. La chiropratica e basatasoltanto sull’ipotesi che la malattia sia causata da un mancato allineamento delle vertebre



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che irrita o schiaccia un nervo nello spazio intervertebrale, riducendo cosı il rifornimentodel nervo stesso e causando il male. Basta ridurre questa pressione sul nervo ed il malescompare, come ci viene insegnato. Abbiamo gente che viene da noi dopo anni ed anni diquesto trattamento, senza aver ricevuto alcun beneficio. I loro sintomi non sono scomparsineanche dopo il perfetto allineamento della spina dorsale.Se la filosofia della chiropraticafosse vera, tutti questi casi recuperabili sarebbero statirisolti.

Non sapendo cosa altro fare per questi pazienti, molti di questi casi sono rimandatial medico, con le parole≪Non siete un caso da chiroterapia≫. Se il mancato allineamen-to della spina dorsale fosse la causa vera della malattia, lasalute sarebbe un problemadavvero semplice. Puo esserci il mancato allineamento di una o piu vertebre, ma chequesto possa impedire il rifornimento di un nervo e un fattodiscusso anche dagli stessichiropraticanti.

Se questo fatto non causa l’interruzione del rifornimento del nervo, come puo causarela malattia?

Se l’Igiene sopravvivera, lo fara per i propri meriti. Essa non puo nascondersi dietronessun’altra professione. Cercando di proteggerci dalla legge, stiamo sfavorendo l’Igiene:≪. . . ecco perche dobbiamo entrare nei Colleges di chiropratica, “ci dicono”, affinche l’I-giene venga classificata come una parte della chiropratica≫. Ma l’Igiene e piu grande dellachiropratica, perche coinvolge tutto cio che nella vita ha un peso rilevante sull’organismo.Come puo dunque diventare parte di qualcosa di piu piccolo?

Se viene pienamente compresa, l’Igiene annulla e cancella la chiropratica. Comepotranno gli insegnanti entrare nelle scuole di chiropratica ad insegnare il digiuno, seessi sono veri igienisti, senza parlare minimamente dei principi dell’Igiene? I principidell’Igiene quindi, si opporranno ai rimedi della chiropratica, nel senso che questi ultimisono irritanti, non necessari e spesso nocivi perche causano microtraumi.

Per quanto tempo i Colleges di chiropratica permetteranno cio? Se insegnamo un ti-po di Igiene alla≪acqua di rose≫, i chiropraticanti non dovrebbero mai sentirne parlareperche la impiegherebbero ed applicherebbero male. Come puo un vero igienista propor-re che un dottore≪igienico≫ sia chiamato≪chiropraticante specializzato in nutrizione≫?Come puo mescolarsi l’Igiene con un qualsiasi altro metododi cura? L’Igiene riconosceche ogni metodo di cura e effettuato dall’organismo stesso. Nulla che sia applicato ester-namente od internamente, nessuna manipolazione o trattamento possono curare il corpo.Le medicine, la manipolazione, gli ultrasuoni, gli ultravioletti, ed altre procedure e trat-tamenti senza nerbo, impediscono e prevengono la cura, producendo allo stesso tempo,dannosi effetti collaterali.

Il primo principio igienico, e della cura igienica, e che≪essa deve essere semprein relazione all’organismo vivente, sia nelle sue attivit`a normali, sia in quelle anormalied alle cose che sostengono e costituiscono, in diversa misura, i fenomeni fisiologici ebiologici≫.

Esprimero lo stesso concetto in termini diversi per un chiarimento: ≪Una qualsiasisostanza o processo che non sia un fattore-elemento in fisiologia, non puo avere alcunvalore nella struttura vivente, in qualsiasi circostanza di vita≫.

In altre parole,cio che none utile quando sie in salute, none utile anche quando



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si sta male. Le cose che hanno una normale relazione fisiologica con l’organismo, sonole sole cose di cui dobbiamo servirci quando siamo malati. Uno stadio di malattia non hacambiato l’organismo cosı profondamente, da dover usare veleni o mezzi che non usiamoquando siamo in buona salute.

Gli stessi mezzi sono usati dall’organismo vivente, sia durante lo stato di malattia, chein quello di salute.

Quando e in salute, il corpo non ha bisogno (e non puo) essere manipolato od esserecurato con medicine perche esse non hanno alcuna relazionecol corpo stesso.

Quando e malato, l’organismo vivente ha bisogno soltanto di quelle cose che sono,naturalmente, in relazione con esso. Se non si puo usare unasostanza quando si e insalute, perche essa renderebbe malata una persona sana, tanto meno potremmo usarla perla persona malata.

Le cure chiropratiche non sono necessarie nello stato di salute, come non lo sono du-rante la malattia, a meno che non vi sia veramente lo spostamento di un osso, causato daun trauma. Gli≪aggiustamenti≫ dei chiropratici non sono elementi della vita. L’uomoprimitivo non conosceva l’arte di aggiustare la spina dorsale. La chiropratica, semplice-mente, non e parte dello schema della natura. Il cibo, l’acqua, l’aria, il sole, l’esercizio,la temperatura costante e il riposo sono le cose che, in realta, hanno una relazione con gliorganismi viventi. Questi sono gli aspetti che≪costruiscono≫ la salute e tutto cio che enecessario in caso di malattia. Le stesse cose che fanno diventare un organismo adulto,che curano le nostre ferite, che rigenerano giornalmente i tessuti, sono quei poteri che, dasoli, possono curare il corpo afflitto da una qualsiasi malattia.

Classificare l’Igiene come una branca della chiropratica, `e cosı assurdo che vorreisapere se quelli che caldeggiano questo progetto, sappianomai cosa e l’Igiene. Mettere lagrande idea dell’Igiene vicino all’idea filosofica, per la quale i nervi urtati sono la causadella malattia, e impensabile.

L’Igiene e molto piu di tutto questo! Per le lauree, i primichiropraticanti hanno dovutolottare molto.

In quei giorni, essi erano uomini coraggiosi, con un grande senso dell’onore, che por-tavano avanti molte battaglie per i loro titoli di studio. Essi credevano nella loro chiropra-tica; vivevano per questa causa e se uno di questi uomini si fosse ammalato, non sarebbemai andato dal medico. I chiropraticanti credevano nei loro≪aggiustamenti≫ ed attende-vano, fino a che la natura non provvedesse, come di solito faceva, non necessariamenteper mezzo dell’aggiustamento;la natura cura a dispetto di ogni trattamento.

Ogni cura ha luogo indipendentemente dai trattamenti, non per mezzo di essi.Il corpo possiede questa tendenza di autoconservazione, che esso attua inesorabil-

mente, fino al raggiungimento della perfetta salute. Dovremmo faticare, in seguito perammalarci di nuovo!

L’Igiene e un modo di vita. La chiropratica e qualcosa che si usa, principalmente,quando si e malati. Vi sono quelli che devono effettuare i loro ≪aggiustamenti≫ setti-manalmente, ma il solo fatto che vi siano bilioni di persone che godono di ottima salute,senza praticare gli aggiustamenti chiropratici, confermache essi non sono una parte natu-rale dello schema cosmico. Nessuno puo vivere senza Igiene. Essa e una parte integrante



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di ogni pianta ed animale viventi sulla terra. Tutte le cose viventi hanno la loro particolareIgiene. Esse hanno bisogno di aria, di sole, di riposo, di esercizio, di un sano nutrimento edi acqua per un normale sviluppo e funzionamento, siano essepiante o animali. La saluteo la malattia dell’organismo dipende dal rifornimento di queste necessita base per la vita.Esse fanno sempre parte della vita degli animali. Se il rifornimento di questi elementi escarso o eccessivo, l’organismo soffre e si ammala. Si puo dire dunque che, l’Igiene, cifa cercare un qualcosa al di fuori di esso, per curarlo? Oppure cerchiamo la causa del-la malattia, per rimuoverla affinche il corpo possa curarsie guarire da solo? Cerchiamomedicine od interventi, oppure tentiamo di ridare al corpo malato cio di cui esso ha ve-ramente bisogno per ristabilirsi? Voi, lettori della rivista, sapete che noi non cerchiamocose che non sono in relazione fisiologica con gli organismi viventi.

Noi rimuoviamo le cause della malattia e formiamo le condizioni per arrivare allabuona salute, lasciando ai poteri curativi del corpo, il compito di fare il resto. Come sipuo tentare di fondere sotto uno stesso nome una teoria che afferma che la malattia derivada un allineamento errato delle vertebre, ad un’altra per laquale la malattia e prodotta dal-l’uomo stesso, con un errato sistema di vita? Non si puo. Se si terranno corsi di digiunoagli studenti di chiropratica, essi lo potranno usare nel loro tirocinio. Non conosceranno,pero, i principi dell’Igiene che di conseguenza non saranno mai insegnati ai loro pazienti.Essi, dunque, crederanno come il chiropraticante, che la malattia e causata dall’allinea-mento errato delle vertebre. Quindi i chiropraticanti useranno il digiuno come una praticaterapeutica, non come un periodo di riposo fisiologico che permette al corpo di correggereogni tipo di sviluppo patologico.

Il problema pero e molto piu complesso di quello che sembra. Esso va molto piu inla delle false idee sull’Igiene: si tratta di una cosa troppo importante, che non puo essereliquidata cosı facilmente.

Se dessimo loro un tipo di Igiene totale, non sarei qui a sostenere questa battaglia, manei Colleges chiropratici possiamo esporre una Igiene dimezzata o mutata. Gli studenti dichiropratica non conosceranno i veri principi dell’Igiene, quindi saranno laureati in chi-ropratica con pochissimi rudimenti di Igiene. Saranno cos`ı impegnati dalla pratica dopola laurea, che non avranno tempo per lo studio dell’Igiene. La filosofia della chiropra-tica, inculcata nei loro cervelli per quattro anni, non permettera loro di valutare l’Igienerazionalmente. Dunque la loro pratica sara la chiroterapia e l’Igiene si perdera per il mon-do. E facile lasciare che≪gli altri diffondano l’Igiene≫, ≪Io devo fare la mia vita≫, virisponderanno. Quelli che non sono cresciuti con l’Igiene non lotteranno per mantenerlapura.

Non avremo piu Igiene ne igienisti; essa sara ancora una volta messa nel dimenticatoiodella letteratura del passato≫.

Cosı, dopo aver compreso piu chiaramente che l’Igiene naturale comprende ilsuo proprio sistema, partii per Cleveland il diciassette marzo 1977.

Mentre mi dirigevo in taxi dall’aeroporto all’Istituto, ilguidatore mi fece no-tare: ≪Qui abbiamo di tutto: neve, nevischio, pioggia, smog e nebbia≫. Pensai:



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≪Bene, mi ricordera casa≫.

Fortunatamente l’Istituto, situato sul lato di una collina, a fianco di un granaio,era in qualche modo lontano dall’aria poco salubre della citta. Questa piccolaparte della campagna trasformava le immagini di malattia inimmagini di salute.Siccome dobbiamo≪pensare≫ alla salute per poter≪stare≫ in salute, il luogocreava armonia con la natura poiche ci si≪trasforma≫ in relazione al luogo in cuici si trova.

Il palazzo del diciannovesimo secolo accanto ai maestosi alberi, era per me uncambiamento totale rispetto alle visuali che si hanno dagliospedali delle modernecitta. Fui accolta e scortata all’interno da due infermiere vestite di blu. Non appe-na strinsi la mano al dottor Scott,notai l’aspetto energico e salutare del dottoree delle infermiere che erano l’esempio vivente di come si potesse vivere, se-guendo i dettami igienici. Non c’era molta gente nell’Istituto, dato che la curaigienica e ben poco popolare; il ritmo di lavoro era lento e questo dava modo aimedici di seguire meglio ogni paziente. Mi fu detto di non usare medicine, perchesarebbero potute risultare tossiche durante un digiuno chepresuppone l’astinenzadal cibo. I medicinali sono definiti come≪nutrimenti inutili o veleni che il corpotenta di rifiutare≫. ≪Le medicine mascherano un grosso problema, creandone unomaggiore – disse il dottor Scott – a questo punto le medicine dovrebbero essereusate solo sotto stretto controllo medico, ma siccome non sono dottore e non hodottori in questo Istituto, le medicine non possono essere usate≫.

Tutto cio mi sembro positivo, perche avevo appena evitato di essere esplora-ta ed operata da un dottore. Poi, il dottor Scott mi disse:≪Le medicine dannosollievo ai sintomi; noi qui cerchiamo di rimuovere le causedei sintomi, piut-tosto che curarli temporaneamente≫. Dopo aver riempito il modulo di registra-zione, Katy, una delle infermiere, mi accompagno alla mia stanza, passando perl’Istituto.

La vecchia costruzione era composta da quartieri attivi perle infermiere, dasette stanze che ospitavanosedici digiunatori (alcuni in stanze da due persone,altri in stanze da tre), da una cucina, e da una sala da pranzo.Non avevo mai vistoun digiunatore, cosı sembrava che stessi entrando in un filmal rallentatore, i cuipersonaggi si muovevano cautamente in una atmosfera di piena tranquillita. Sem-brava che i digiunatori avessero un copione, ma io non ne avevo e mi sentivo fuoriluogo. Senza parlare, ma osservando, continuai a seguire Katy, ascoltando i suoidiscorsi preparatori che dovevano orientare il mio digiuno. Ogni mattina, avreidovuto consegnare un campione di urine per il test che avrebbe dimostrato in qua-le efficente modo si stavano eliminando le tossine, i prodotti velenosi dello sprecodi proteine e del mio corpo. Molti≪eliminatori≫ di proteine sono sottoprodotti diun metabolismo proteico estraneo. Mi fu chiesto di pesarmi giornalmente.



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Katy disse:≪La media della perdita di peso e di una libbra1al giorno.Se i di-giunatori sono magri, essi perdono meno peso; se sono grassi, perdono un pocodi piu≫. Katy mi avviso di lavarmi con una spugna, usando meno sapone possibilesenza usare shampoo, dentifricio o deodoranti perche questi articoli impedisconol’eliminazione delle tossine. Ad esempio, un deodorante anti-traspirazione frenal’espulsione naturale delle tossine. Prima di andarsene, Katy mi indico la mia cre-denza e la toilette, e mi diede due libri≪Digiuno terapeutico≫ e≪Le combinazionitra gli alimenti≫.

Non mi ponevo domande, ma pensavo:≪Voglio proprio fare tutto cio?≫. Eccodi nuovo il mio vecchio scetticismo. Il digiuno, per l’infermiera, poteva essereuna routine; per me era una cosa nuova. Cominciai a disfare levaligie ed inqualche modo, mi sentivo contenta di essere sola in stanza (il letto a fianco almio era vuoto). Due stanze adiacenti erano divise da altre porte doppie di colorebianco. Nella stanza accanto alla mia, c’erano due donne, Marie, una madre ditrentaquattro anni, canadese, sofferente di colite e colonspastico e Sharon, unaradiologa ventottenne di Pittsburgh, malata di ipoglicemia, una malattia di moda,come l’ulcera≪americana≫.

Dato che non sapevo molto sull’ipoglicemia, tranne che era il risultato di unoscompenso zuccherino (troppo zucchero nel diabete, troppopoco nell’ipoglice-mia), domandai erroneamente a Sharon in che modo era stata colpita dalla ma-lattia. Mi disse balbettando che la malattia causava un affaticamento cronico,depressione, mancanza di rapporti sessuali, obesita, irritabilita, pigrizia, per finirecon il mal di testa, l’insonnia, gli incubi, l’allergia e l’asma. Io ascoltavo, mentredisfacevo le valigie. Notai un libro≪Corpo, mente e zucchero≫ sul suo comodinoe pensai che doveva averlo appena letto, perche sapeva tutto sulla sua malattia.

Sharon disse che un nutrizionista, il dottor Jay Hoffman affermava che il no-vanta per cento della popolazione soffriva di ipoglicemia etalvolta molti pazientinon sapevano neanche di essere malati. Non appena disse questo, ebbi la sensa-zione che qualcosa fosse scattato dentro di me, perche lei aveva menzionato alcunidei miei sintomi. Poco zucchero nel sangue? Pensai che io stessa ero ipoglicemi-ca, perche soffrivo di asma, soprattutto nelle prime ore del mattino, quando i livellidi glucosio sono bassi. Continuavo a disfare la mia valigetta, mentre cercavo dinascondere tutte le creme da notte, i trucchi e la lacca per capelli; pensavo di averportato con me molti prodotti commerciali inutili. Di nascosto del dottor Scott,misi il mio inalatore sotto il letto, dove era facilmente raggiungibile in caso si fos-sero ancora presentati i miei attacchi notturni di asma. Nonavevo ancora accettatole sue conclusioni che affermavano l’inutilita delle medicine. Mentre appendevoil cappotto nell’armadio, Marie, dalla stanza vicina, affermo che il mio corpo ed i

1circa 0,435 chili



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miei vestiti odoravano di aereo e portavano con se le impurita del mondo esterno.Odore di aereo! Pensai:≪Questa e nuova! lo non odoro di nulla!≫.

Piu tardi, imparai cheil digiunatore percepisce gli odori con piu facilit a,perche i suoi sensi migliorano in ricettivita ed egli puodivenire un vero e propriosegugio. Sentendomi assai agitata, decisi di andare fuori afare una passeggiataper far prendere aria ai miei vestiti e per far sparire questoparticolare odore dalmio corpo.

Mentre camminavo lungo un grande viale circolare vicino all’Istituto, feci unastima delle mie finanze. Trentacinque dollari al giorno, compresi esami di la-boratorio, stanza e visite del dottore, sia mattutine che serali. Pensai:≪Nientemale!≫.

Confrontata al costo di un giorno in ospedale, questa mi sembrava una ciframolto bassa. Ma comunque, la spesa non aveva alcuna importanza. Lottavo persopravvivere e questa era la mia ultima speranza. Ricordai di aver imparato lateoria della selezione naturale di Darwin quando ero ancoramolto giovane; que-sta teoria afferma che la natura seleziona i soggetti piu adatti alla sopravvivenzain un dato luogo e quelli che non riescono a sopravvivere scompariranno prestodalla faccia della terra. Sebbene avessi passato ventiquattro anni a scuola, non miconsideravo una≪sapiente≫, perche non conoscevo le leggi che governano allabase la vita e la morte. Mi venne in mente una visualizzazionedel nostro sistemascolastico ed educativo. Immaginai una enorme pianta umanache trasformavale menti per conformarle ed insegnare non≪come≫ pensare ma≪cosa≫ pensare.Quelli che sono lungo la pianta, hanno vari gradi di educazione e sono chiusi inscatole di cartone che portano, al di sopra, delle lettere.

Queste persone hanno gradi molto popolari come B.S. (diplomato in scienze),B.A. (diplomato in lettere), M.A. (dottore in lettere), M.D. (dottore in medicina),R.N. (infermiera diplomata), D.C. (direttore centrale), eD.O. (direttore di ospe-dale); al di sopra, abbiamo la F.A.C.D. (federazione dei dottori), poi i vari D.P.M.,D.D.S., M.F.A., Ed D., e Ph.D. (dottore in filosofia).

Ero cosı confusa che avrei voluto dare il D.D.T. al B.S. e poilanciare unS.O.S..

Ad un lato della pianta, ho visto una persona incapace che aveva il grado diPh.D. e vicino ad essa un’altra capace che non conosceva per`o il significato diquesta sigla.

Questo puo avvenire talvolta, pensai, perche alcuni enfatizzano il prestigio in-vece della conoscenza che dovrebbe accompagnare il grado. Gli studenti, saturatidai fatti, sono spesso educati in un enorme caos e non sanno piu tornare verso il



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buonsenso.

Sebbene io fossi stupidamente dell’avviso contrario di quello dei professionistigraduati, non ero proprio dispiaciuta. Mi stavo avvicinando alla porta della miastanza, quando una ventata gelida fece sparire dalla mia mente la≪pianta umana≫.

Quando tornai all’interno, mi resi conto che era stata applicata una delle re-gole dell’Istituto: erano le dieci di sera, e le luci erano state spente. Il giornoseguente avrei iniziato il mio digiuno, la cui durata era ancora sconosciuta.



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Parte II

DIARIO DI UN DIGIUNO DIVENTOTTO GIORNI

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Capitolo 4

Prima Settimana:ASMA ED ARTRITEMIGLIORANODURANTE UN DIGIUNO

4.1 PRIMO GIORNO

Altezza: 5’ 4”Pressione sanguigna: 100/60Peso: 146 libbre1

Il 18 Marzo era un giorno decisivo per me; il primo giorno del mio digiunoche, come stabilito, sarebbe dovuto durare ventotto giorni. Ricomincio la stessaroutine. Sarei sopravvissuta?Ogni mattina, tra le sette e le otto e trenta, ildottor Scott misurava la mia pressione sanguigna e controllava il mio statomentale e fisico. La pressione sanguigna, la forza con cui il cuore pompa il sanguecontro le pareti dei vasi sanguigni, indica l’efficienza delle funzioni cardiache. Visono due pressioni nei vasi sanguigni per ogni singolo battito cardiaco.

La prima, registrata in millimetri di mercurio, rappresenta la pressione sisto-lica, la forza del battito cardiaco quando il cuore si contrae e spinge il sangueattraverso le arterie. La seconda, la pressione diastolica, e quella che esiste nei

1c.a 63.5 kg

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vasi, quando il cuore si rilassa tra una contrazione e l’altra e si prepara per unaltro battito.

La mia pressione era in un certo modo bassa (100/60), ma meno pericolosadella pressione alta. Il mio dottore mi aveva detto che avevoavuto un polso moltobasso e pressione altrettanto bassa per sette anni. Il dottor Scott mi disse che il fu-mo, l’alcool, la mancanza di cibi freschi, troppi cibi raffinati e sonno insufficiente,sono alcune delle cause che alterano la pressione sanguigna. Egli sembrava averragione perche tra le cause che aveva citato, riconoscevo molte delle mie colpe.

In seguito il dottor Scott mi lascio per andare a controllare Sharon e Marie,le mie compagne nella stanza adiacente. Cominciai ad osservare attentamente ilmeraviglioso lampadario di cristallo che era a circa due metri e mezzo dalla miatesta. Di fronte a me, c’era il dipinto di una piantagione di cotone, risalente alXIX secolo, che copriva tutto il muro. Tre enormi finestre di legno lavorato, conle tendine verdi di naylon, lasciavano entrare il sole che illuminava tutta la stanza.Vicino alle finestre c’era una porta che dava suun prato di cinque acri, dove tuttii digiunatori facevano lunghe passeggiate al sole e all’aria fresca, un aspettonecessario per chi segue il programma igienico.

Dalle undici, avevo gia cominciato a pensare al cibo. Pensavo esattamenteall’ultimo pasto che avevo consumato prima del digiuno: insalata verde e man-dorle, un pasto raccomandato dagli igienisti. Comunque, undigiuno puo iniziareindipendentemente da cio che si e consumato nell’ultimo pasto prima del digiunostesso. La parte fondamentale era la preparazione del mio atteggiamento mentale,ma il mio disperato tentativo di riconquistare la salute erada solo un incentivosufficiente per il digiuno. Immediatamente, per distrarmi dall’idea del cibo, fe-ci una passeggiata per il corridoio ed incontrai una digiunatrice che mi disse dichiamarsi Verna e di essere di Madison nel Wiscounsin. Vernadigiunava perchesoffriva di pressione alta e di vene varicose alle gambe.

Dopo aver preso pillole contro la pressione alta per due anni, essa era diven-tata furba perche suo suocero, che studiava per diventare medico, le diceva chele pillole contro la pressione alta espandono le arterie e possono causare unattacco cardiaco dopo un uso prolungato. Dopo tre giorni di digiuno, la pres-sione di Verna scese da 170/90 a 140/80; essa perse sei delle quindici libbre chedesiderava perdere e diceva che la perdita di peso l’avrebbeaiutata ad abbassarela pressione.

≪Non mi avvicinero piu alle medicine, ne prendero piu pillole≫, mi disse. Ver-na doveva avere circa cinquantacinque anni e pensavo fosse una≪bandiera≫ del-l’Istituto perche mi indicava con precisione le persone che stavano digiunando,per quale ragione e per quanto tempo. Venni a sapere chela maggior parte dei



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digiunatori venivano qui per evitare una operazione o per curare una ecces-siva dipendenza dai medicinali. Gli ospiti, avendo tutti tentato i soliti metodi dicura, senza successo, si erano preparati al digiuno come alla ≪ultima spiaggia≫.La molta gente che si rivolgeva alle cure dell’Igiene Naturale, era stata tormentatada dolori continui che nessun medico riusciva a diagnosticare con precisione o acomprendere pienamente. Altri venivano per ripulire il loro corpo dai veleni pre-senti nel mondo che ci circonda oppure per perdere peso. Verna disse che c’eraun giovanotto ventisettenne del Bronx, Richard, che aveva digiunato per trentaseigiorni per guarire la sua bronchite cronica.

≪Accidenti! Trentasei giorni!≫, pensai. La curiosita mi condusse verso la suastanza. Dovevo vedere quest’uomo. Era seduto lı, sul letto, vestito di jeans efelice di rispondere ad ogni mia domanda. Richard, un uomo alto, con le spallee il collo stretto, aveva capelli marroni e ricci e baffi castani con qualche accentofulvo. Portava occhiali con lenti bluastri. Richard era molto debole e parlava convoce soffice. Mi disse che sperava di interrompere presto il digiuno, e, mentreparlava, notai che aveva una patina bianca sulla lingua. Appresi in seguito che undigiuno e completo quando la patina scompare, quando tornal’appetito e l’alitodiventa dolce oppure quando il colore scuro delle urine si rischiara leggermente.Richard attendeva il giorno in cui sarebbe scomparso il sapore salato dalla suabocca oppure il giorno in cui si sarebbe manifestato il segnale che il suo digiunodoveva essere interrotto.≪La mia bocca ha un sapore sgradevole; come se stessirisentendo i sapori delle medicine che ho preso. Ecco come bisogna liberarsene:attraverso il respiro e la saliva≫, disse Richard. Tiro fuori la lingua per farmivedere quanto era bianca.

Mentre lo guardavo, chiedendomi se il suo discorso presupponesse un rinno-vato ricorso alle medicine, lo ascoltavo attentamente. Disse che i sintomi del suomale iniziarono quando era ancora un bambino, con un raffreddore si ripete perpiu di una volta e fu trattato con medicine che sopprimevanoi sintomi; questo tipodi trattamento soppressivo, fatto per un lungo periodo di tempo, crea un’irritazio-ne cronica per cui, per Richard, la tosse e l’espettorato divennero inconsciamenteveri problemi. Questi sintomi si presentavano dapprima durante il raffreddore,dopo quasi per tutto l’anno. La bronchite gli aveva reso difficile la respirazione,che, tra l’altro, era disturbata da un forte≪sibilo≫.

≪Da giovane – disse Richard – ero io che inducevo psicologicamente la tosse:tossivo per essere coccolato. Piu tossivo e piu attenzioni ricevevo≫.

Richard fu portato, a causa del suo male, dai migliori specialisti sin dall’eta dicinque anni. Gli furono prescritte pillole contro l’allergia, punture settimanali, edinalatori bronchiali. Con le medicine, Richard peggioro progressivamente fino allacronicita. Con la cura igienica e lontano dalle medicine, per la prima volta dopo



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ventidue anni, Richard vedeva migliorare anziche peggiorare la sua situazione.

≪Per guarire e prevenire la bronchite cronica, e necessarioeliminare tutte lefonti di infezione e d’irritazione nel naso, nella gola, nella bocca e nelle cavita, enei condotti bronchiali≫, mi disse Richard, il cui respiro, durante i trentasei gior-ni passati in questo luogo, lontano dalle pressioni e dalle richieste di lavoro, eranotevolmente migliorato. Il≪sibilo≫ era molto diminuito d’intensita da quandoegli era arrivato qui la prima volta. Non aveva alcun vero dolore fisico o attacchidurante il giorno, tranne dei violenti colpi di tosse. Mi parlo di ≪risveglio spiri-tuale≫ e pensai che Richard doveva essere molto avventuroso come tipo: volevavedere sin dove si potesse arrivare con il suo digiuno.

Parlammo per quasi un’ora, scambiandoci le nostre esperienze ed i nostri≪ali-menti respiratori≫. Rassicurata, lasciai Richard dopo aver compreso uno dei be-nefici dell’Igiene e del suo tipo di cura. Il progresso e la guarigione di Richardmi aiutarono per il mio digiuno, e ci spronammo molto scambiandoci le nostreesperienze. Proteggevamo la salute, la gioia, e la pace delle nostre menti, mentreavevamo eliminato, parlando, le idee di dolore e malattia. Se l’ambiente positivoattrae i buoni sentimenti, esso aiuta anche a rimuovere i dubbi ed i modi di vederelimitati.

≪Se vogliamo guarire i nostri corpi, dobbiamo prima guarire le nostre menti≫,afferma U.S. Anderson in≪Tre parole magiche≫.

Quando le paure ed i sentimenti negativi scompaiono il corposi avvia al mi-glioramento della salute. Il ricordo del mio pomeriggio conRichard si affievolıun poco con la lettura ed il riposo.

Come al solito, la sera, dalle otto alle dieci, il dottor Scott rispondeva alle do-mande dei pazienti e li aiutava a superarei problemi del digiuno come la nausea,la febbre, le vertigini od i mal di testa. Durante la visita il dottor Scott controllola mia condizione fisica, valutando i riflessi del mio piede. Faceva pressione subi-to sotto le dita dei piedi, sulla pianta, dove si trovano, mi spiego, i centri di riflessodei polmoni e dei condotti bronchiali. Oltre ai problemi respiratori, questo meto-do poteva rivelare i danni al fegato che dovevano poi essere confermati dall’esamedel sangue. Per meglio capire la prova dei riflessi, lessi≪Terapia di Zona≫, chetrovai nella piccola biblioteca dell’Istituto.

La ≪terapia di zona≫ si riferisce alla terapia di pressione diretta sulle parti≪chiave≫, e di solito e tanto accurata nella diagnosi quanto i raggi Xe i tests dilaboratorio. Tenendo la mia mente disponibile, mi resi conto di raddoppiare lemie possibilita di guarigione se mi fossi sottoposta ad entrambi i metodi.



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4.2 SECONDO GIORNO

Perdita di peso: 1 libbra e 3/4Pressione: 100/60

Al dodicesimo giorno del suo digiuno Marie non si sentiva molto bene: avevapassato una notte praticamente insonne, dato che aveva dormito solo tre ore. Lefu detto di stendersi supina, e riposare, comunque, per permettere al suo corpo disfruttare al massimo le proprie capacita curative. L’aggiunta del cibo le avrebbepermesso di rimettere in moto i processi digestivi, ma quando fosse terminata lasomministrazione del cibo stesso, gli organi vitali si sarebbero ripresi e riposati.Nell’altro letto, Sharon, al sesto giorno di digiuno, era abbastanza vitale ed insi-steva perche io visitassi i suoi amici al piano di sopra. Eramolto arzilla, saliva lescale con abilita, mentre pensavo se fossi stata io capace di fare lo stesso dopo seigiorni senza cibo.

Al secondo piano c’erano quattro stanze doppie. Sharon busso delicatamentealla prima porta e mi presento Mae, una anziana signora di sessantasette anni delVermont, che soffriva di artrite. Questo era il suo terzo digiuno in tre anni e datoche ogni volta si sentiva meglio, tornava annualmente per uncontrollo.

≪Ogni passo era una tortura. – disse Mae – I miei polsi erano deformati,rigidi e mi davano dolore. Le notti erano peggiori del giorno. Prendevo aspirine ecortisone, ma nulla calmava i miei dolori≫.

Dopo il digiuno, Mae non ebbe piu problemi di movimento e rigidita alleginocchia.

Essa aggiunse:≪Da quando non mangio piu uova, carne, formaggio e nonbevo piu latte intero, mi sento benissimoed i livelli del mio acido urico sononormali≫. Essa pensava che l’acido urico avrebbe causato ulteriori danni. Maeintanto piegava le sue agili dita e sorrideva luminosamente: il suo entusiasmo eracontagioso. Dopo quattordici giorni di digiuno Mae e Tillie, la sua compagna distanza, si avviavano ad interrompere il digiuno il giorno seguente. Anche Tillieera una vecchia digiunatrice (il suo primo digiuno era durato ventiquattro giornicon la perdita di peso di 29 libbre2); essa soffriva di diverticolite e di problemidigestivi. Ladiverticolite , condizione in cui si formano dei piccoli sacchi nelcolon (la parte piu grande dell’intestino crasso), aveva causato a Tillie lo sviluppodi alcune fistole. Il digiuno si mostro essere l’unico mezzoper arrestare questacondizione e prevenire un’ulteriore irritazione.

2circa 12,6 chili.



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L’anno precedente Tillie aveva digiunato quattordici giorni e non si era maisentita cosı bene come alla fine di questa sua prima esperienza. Tutti si compli-mentavano con lei per il suo aspetto giovanile e salutare. MaTillie torno all’I-stituto dopo aver ignorato il modo di vita suggerito dall’Igiene. Il suo problemasi ripresento sei mesi dopo il nostro incontro, quando essaricomincio a mangiarecibi cotti e raffinati . Il sensibile sistema digestivo di Tillie non poteva assimilarecibi male combinati come le proteine, gli amidi, oppure i cibi non naturali, poveridi crusca. La fermentazione e la putrefazione nel suo intestino, causate dal ci-bo non scelto, prepararono nuovamente le condizioni per ammalare l’organismo.Parlammo per poco tempo e mentre me ne andavo, capii che il vero valore dell’I-giene naturale era tutto nelle sue parole. Non era parlando con il dottor Scott ocon le sue infermiere che avrei potuto capire questo metodo:dovevo parlare con idigiunatori stessi.

Nella stanza accanto incontrai Vickey ed Ann: Ann era al quinto giorno didigiuno, Vickey al quarto. Vickey disse:≪Ho guidato 500 miglia per arrivarequi. Questo particolare centro di digiuno e quello piu vicino a casa mia≫. Essaaffermo di aver preso parecchie medicine, ma non specificoquali. Dato che Vic-key era molto nervosa e non proprio a suo agio, pensai che l’uso che essa facevadelle medicine era eccessivo perchepiu medicinali e tossine introduciamo nelcorpo, piu difficile e il digiuno. L’agitazione di Vickey mi stava innervosendo.Improvvisamente, essa si alzo, dicendo di voler andare in macchina a prendereuna sigaretta. Dopo una nostra paziente opera di persuasione, Vickey si sedette eSharon ed io decidemmo di andare via.

Dall’altra parte del corridoio, vi era una stanza dove due uomini stavano di-giunando. Invece di visitarli e forse disturbarli, decidemmo di proseguire verso ilpiano inferiore.

La sera tornai a trovare Richard. Egli stava leggendo≪Voi potete fare i vostrimiracoli≫ e mi mostro una parte del libro. Esso diceva:

≪Se arriva il dolore sotto forma di mal di testa, l’individuo intelligente ne cercageneralmente la causa, e molto spesso, esso scopre che esiste un avvelenamen-to tossico che non e stato eliminato. Se l’individuo meno intelligente ha unmal di testa, egli prendera un poco di aspirine dicendo: “Ecco, ora tutto sirisolvera”≫.In effetti il problema si risolvera, ma solo temporaneamente, non con la corre-zione del dolore ma paralizzando il nervo che causa il doloredalla fonte finoal cervello, dove qualcosa potrebbe e dovrebbe essere fatto≫.

L’autore Napoleon Hill ideo una≪tessera del miglioramento fisico≫, che pen-sava dovesse essere data a coloro che erano malati. Il dottorHill crede che il



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dolore fisico sia una benedizione, poiche ci costringe a riposare il corpo e cosı ascoprire i poteri della nostra mente. La sua tessera dice:≪Congratulazioni perla fortuna che avete. Ora che disponete di questo santo periodo di riposo, ser-vitevi dal migliore dei dottori, il “dottor Tempo” che sa di cosa avete bisogno econtrollera che l’abbiate≫.

Richard, dicendosi d’accordo con il dottor Hill, affermavadi capire meglio sestesso, perche con il digiuno il suo ritmo di vita era rallentato.

≪Oggi e il mio trentasettesimo giorno di digiuno e mi sento benissimo! Il miosolo problema e che il mio corpo, soprattutto i piedi, si raffredda di notte perchela circolazione sanguigna diminuisce durante il digiuno≫.

Notai che Richard aveva una serie di borse di acqua calda vuote, ma era troppostanco per riempirle di nuovo, ed anch’io lo ero. Quindi me neandai, in tempoper il controllo serale del dottor Scott.

4.3 TERZO GIORNO

Perdita di peso: una libbra e mezza3

Pressione: 100/60

Mi svegliai da un profondo sonno e provai una gran fame. Ieri gia ne avevosentito gli stimoli per tre volte, ma sapevo che fino al quartogiorno cio era nor-male. La mente e forte e, a questi stimoli, io mi sforzavo di rispondere pensando aqualcosa di diverso dal cibo e risolvendo cosı il mio problema. Mentre guardavofuori dalla finestra, vidi Verna ed un uomo camminare insieme. Anch’io andaifuori a raggiungerli. Speravo che il fatto di parlare con glialtri mi risparmiasse ilcolloquio con me stessa e Verna era sicuramente una grande intrattenitrice. Essami presento Tom. Egli era stato indirizzato all’Istituto dal suo medico, per preve-nire un previsto attacco cardiaco. Tom disse che le sue arterie avevano cominciatoad indurirsi e a riempirsi di depositi di colesterolo. La formazione di un trombonell’arteria coronaria poteva interrompere il flusso sanguigno verso il cuore, per-che egli soffriva anche di pressione alta che causava l’aumento della spinta controle pareti arteriose da parte del sangue. Tom disse:≪Ero molto spaventato: miopadre ebbe un infarto a quarantacinque anni a causa del qualemorı. Io ne ho soloquaranta; dipende tutto da me≫.

Tom digiuno per dieci giorni, perdendo 40 libbre4 e la sua pressione sanguigna

3c.a. 0,65 kg.4c.a. 17,4 kg



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scese quando i depositi di colesterolo cominciarono ad essere usati dal corpo comecibo, durante il digiuno.

Il dottor Scott gli aveva detto che, per questa ragione, molta gente con una ma-lattia arteriosclerotica avanzata scopriva che i dolori alpetto, causati dall’angina,scomparivano dopo un lungo digiuno, effettuato sotto controllo medico.

Entro due giorni, Tom avrebbe lasciato l’ospedale per riposarsi, prima di tor-nare al lavoro. Cio vuol dire che un ospite,per ogni giorno di digiuno, devecalcolare un giorno di riposo dopo la cura. Ad esempio dopo un digiuno ditrenta giorni, c’e bisogno di altri trenta giorni di riposoper rimettersi in forze.Il tempo totale di guarigione non deve essere passato necessariamente in Istituto.Un digiuno di dieci giorni richiede quattro giorni di riposoin Istituto; un digiu-no di diciotto giorni ne richiede sette; un digiuno di ventotto giorni ne richiedequattordici.

Mentre camminavo, ascoltavo Tom che andava in estasi per il cibo dell’Istitu-to. Mi aveva parlato del menu: un avogado, una papaya, una mela ed una pera,sedano e ribes.

≪Basta con la carne, con il formaggio e con il sale! – egli disse – Il saleirrita, crea dannose abitudini alle sostanze chimiche che il corpo conserva finoad originare la malattia≫. In precedenza, Tom aveva usato il sale dappertutto,danneggiando cosı il senso del gusto; dopo il digiuno, eglipoteva gustare ognisapore perche il suo sistema era stato liberato dall’eccesso di sale.≪Una ragioneper la quale l’infarto e cosı comune nella mia famiglia – Tom aggiunse –e cheabbiamo tutti le stesse a abitudini: il fumo e l’alcool cheerano d’altrondeanche i≪vizi≫ di mio padre. Io imparai a mangiare da lui. Ecco perche oraho i suoi stessi problemi al cuore. Non posso invertire le tendenze ereditarie maposso cambiare le mie abitudini di vita≫.

Dopo un quarto d’ora di passeggio e di chiacchiere, Verna ed io eravamo unpoco stanche. Troppo sole puo essere snervante e cosı ritornammo alle nostrestanze. Il dottor Scott ci aveva detto che il camminare e un’eccessiva attivita pote-vano essere svantaggiosi per il digiunatore dato che sottraggono, tramite l’attivitafisica, l’energia vitale, diminuendo cosı l’energia totale disponibile. Questo ral-lenta l’escrezione delle tossine, e inibisce il processo curativo. Le attivit a fisichesprecano l’energia che serve all’eliminazione delle tossine ed alla≪riparazio-ne≫. Se un digiunatore e estremamente attivo le tossine sono eliminate in misuraminore. Questo fatto mi imbarazzo, perche io avevo pensato esattamente il con-trario. L’esercizio e incoraggiato quando si segue una dieta a basso contenutocalorico, quando si deve diminuire di peso piu rapidamentee quando si vuole pre-venire l’obesita. Ma durante un digiuno puo anche essere vero il contrario, perche



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il metabolismo del digiuno stesso e totalmente differente.

La perdita di peso e maggiore quando il digiunatore resta in posizioneorizzontale, perche la cura e l’eliminazione delle tossine sono cosı favorite edaccelerate, come disse il dottor Scott.

Durante il digiuno dobbiamo attenderci la diminuzione di tono muscolare,ma quando ricominciamo a consumare il cibo la forza ritorna.Le osservazionidi Verna sostenevano la conclusione del dottor Scott:≪I digiunatori attivi nondimagrisono come i digiunatori che riposano≫.

Dato che i tessuti morbidi, e grassi sono i primi a sciogliersi, perche sono imeno importanti per il sistema, Verna ed io comprendemmo chepotevamo faresolo il nostro bene rimanendo a letto.

La sera, io, Sharon e Marie ricevemmo la visita di Ann. Ci volle molto pocoprima che cominciassimo a parlare di cibo. Marie disse che l’anno prima, unuomo aveva digiunato per undici ore, per lasciare subito dopo l’Istituto, ed andarea mangiare un enorme pizza. Egli non torno piu.

Verna doveva aver gia sentito la parola≪pizza≫ perche, prima che me ne ac-corgessi, si era gia distesa sul letto libero a fianco al mio.Ora eravamo in cinquenelle due stanze adiacenti divise dalla doppia porta che tenevano aperta. Ann sisedette su una sedia ed io, Sharon e Marie ci distendemmo sui letti: cominciammoa discutere dell’educazione dei bambini secondo i dettami igienici.

Marie disse che la sua bambina, che aveva appena compiuto sette anni, nonaveva carie, non era stitica ed anche se avesse avuto un raffreddore si sarebbetrattato di un qualcosa di leggero. Essa si vantava della superiorita costituzionalee della salute di sua figlia, perche pensava che cio dipendesse dal fatto che la suapiccola non aveva subito vaccinazioni e non mangiava che cibi naturali.

≪Non troverai pane bianco o marmellata a casa mia≫, disse Marie. Invecedi farina e zucchero, la piccola era stata abituata a mangiare mele, uva, fichi,albicocche, ciliege ed ogni tipo di frutta.

Marie disse:≪Non devo temere che mia figlia diventi irritabile o prenda abitu-dini irreversibili, perche ho letto un libro che parlava dell’educazione dei bambinisecondo i dettami igienici≫.

Verna fece osservare che molta gente tiene a nutrire meglio isuoi animali che ifigli. Naturalmente il possessore di un animale nutre il suo amico del cuore con ilcibo di cui esso ha bisogno per crescere e secondo il suo sistema digestivo; troppagente, comunque, lascia che la pubblicita influenzi il men`u dei loro bambini, per-mettendo che il sistema del profitto stimoli l’interesse deibambini stessi. Jumbo



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Jack passa davanti agli occhi innocenti dei bambini e le mamme e i papa fanno ditutto per soddisfare le voglie dei loro piccoli. Comunque, se gli sponsor televisivinon cambieranno le loro tattiche noi non dobbiamo insegnareai bambini ad esse-re stupidi. Si presume che ogni nuova generazione produca individui piu saggi diquella precedente. Permettendo ai giovanissimi di fidarsi in maniera errata dellatelevisione, commettiamo un grave errore irresponsabile edannoso. Quando unnumero maggiore di adulti usera la conoscenza disponibiledell’Igiene naturale,solo allora la generazione seguente potra capire le cause della carie infantile, del-le allergie, del diabete, dell’obesita, dell’iperattivita, delle malattie cardiache, delcancro e di tutte quelle altre malattie dell’era moderna. Sharon, coinvolta nellaconversazione, osservo:≪Scommetto che la mia famiglia e l’esempio meno in-dicato per mostrare cosa voglia dire≪vivere in modo igienico≫. Ad ogni pic-nicmio zio George si lascia andare a flatulenze che il mio piccolofratello imita imme-diatamente pensando che si tratti di una condizione normaledell’esistenza umana.Qualunque cosa faccia George, Jimmy lo imita≫.

Verna disse:≪La flatulenza e un’abitudine universale!≫. Essa stava seduta sulletto, poi si giro verso Marie e disse:≪Conosco dei genitori che non permetto-no ai loro figli di bere il caffe, ma non hanno niente in contrario se essi bevonodrink leggeri, che sono anche peggiori. Cosa fate quando i vostri vicini invitano ivostri figli a feste dove vi sono pop-corns e torte?≫. Marie rispose:≪Non possotenere mia figlia in una prigione, cosı naturalmente la lascio andare non volendoche si ribelli contro i miei punti di vista. Quando e tra gli altri tocca a lei sce-gliere. Inoltre, quando i bambini crescono trattengono nelloro inconscio le primeabitudini alimentari. Io cerco solo di fare del mio meglio e cerco di assicurarmiche lei sappia la ragione per la quale dovrebbe scegliere, infuturo, dei cibinutrizionali ≫. ≪Sento il dottor Scott arrivare dal corridoio. – disse Verna –Vilascio perche ricevo una romanzina ogni volta che non sono aletto≫.

≪Pace e silenzio provvedono alla tranquillita e alla conservazione dell’ener-gia≫, direbbe il Dott. Scott.

Anne allora salı al piano di sopra e tutti stavano a letto mentre il dottore facevala sua visita abituale.

4.4 QUARTO GIORNO

Perdita di peso: un libbra e tre quartiPressione: 100/80



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Alle tre del mattino, sentii che il dottore si stava dirigendo verso la cameradi Richard, che aveva appena passato il trentanovesimo giorno di digiuno. Datoche il dottore viveva vicino al1’Istituto, aveva potuto essere rintracciato anche aquest’ora in cui Richard chiedeva di interrompere il digiuno stesso.

Pensai:≪D’accordo, Richard. Ma non avresti potuto scegliere un’orapiu co-moda, magari al mattino?≫. Il vocio smise, ma non riuscii piu a riaddormentarmi.Al contrario, pensai alle ragioni che avevano spaventato Richard, che, dopo tuttiquei giorni di elevazione spirituale, si era fatto prenderedal panico. Alle otto delmattino, mentre il dottor Scott misurava la mia pressione sanguigna, chiesi notiziedi Richard. Mi disse che fisicamente Richard non correva alcun pericolo, ma l’in-terruzione del digiuno era necessaria.Quando un digiunatore si impaurisce ocomincia a perdere fiducia nella cura, il digiuno stesso deveessere interrotto.Il digiuno lungo puo portare a stati d’ansia, perche la sensibilita viene notevol-mente stimolata. Sorprendentemente, l’esperienza di Richard non mi scoraggio,dato che ero conscia del fatto che molte paure grottesche suldigiuno derivano da-gli stereotipi che riceviamo dalla societa in cui viviamo.Ero ancora sicura, dopoaver visto gli altri ospiti che, sotto un attento controllo medico il digiuno e sicuro,da un gradevole beneficio e non e affatto pericoloso. Sapevo che: ≪se si muoredurante un digiuno cio accade a causa di un precedente deterioramento dell’orga-nismo, non a causa del digiuno stesso. Esso non causa la morte. La morte permancanza di cibo avviene solo quando le riserve di cibo corporeo si sono esaurite.Quindi essa non avviene immediatamente, poiche e ancora possibile mantenere lefunzioni degli organi vitali, sacrificando gli organi meno essenziali. La natura eun processo biologico, spontaneo, e dato che questo e l’unico tipo di cura che ilcorpo sappia fare, essa puo avvenire sia digiunando che banchettando.

Dei casi senza speranza che sono gia arrivati allo stadio diirreversibilita, nonpotranno essere recuperati quando ci si rivolgera al digiuno per un aiuto. Il peri-colo, quasi sempre, non e quallo di far morire di fame l’ammalato, ma, piuttosto,di farlo mangiare fino alla morte. Quando un male e allo stadio terminale, sembracrudele nutrire troppo il malato che gia soffre abbastanzanella sua agonia≫.

Sapevo anche che≪la stampa da di solito enorme risalto alle morti avvenu-te durante un digiuno, attribuendo il fatto solo ad esso, anche se ci sono benaltre cause. Le migliaia di persone che digiunano e vivono, che digiunano erecuperano la salute, non sono menzionate. Parenti terrorizzati e intraprendentigiornalisti si assicurano pero che il mondo riceva tutte leinformazioni necessa-rie su una morte per digiuno. Per noi e abbastanza normale che tra migliaia dicasi trattati possa esserci anche un decesso, sia tra coloroche cercano la salutedigiunando, sia tra quelli che la cercano mangiando.

Ma possiamo essere certi che se avessimo i mezzi per registrare le esperienze



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di un migliaio di individui in venti anni e piu, mentre essi digiunano o mangiano,potremmo dimostrare che la mortalita e maggiore tra le persone che fanno tre pastial giorno, piuttosto che in quegli individui ammalati che digiunano≫. Dopo che ildottor Scott uscı, il mattino ando in qualche modo avanti.Io, Sharon e Marie leg-gemmo libri sull’Igiene naturale e discutemmo su come ci si doveva comportare≪igienicamente≫. Riuscii anche a capire, con mio grande interesse, perche nonero in grado di digerire i meloni.I meloni non sono sottoposti nello stomaco alprocesso digestivo. Tutta≪la digestione≫, di cui hanno bisogno, avviene nel-l’intestino. Se mangiati normalmente, essi sono trattenuti nello stomaco soloper pochi minuti perche passano subito nell’intestino. Ma se i meloni sonomangiati con altri cibi che richiedono una digestione normale, essi vengonotrattenuti nello stomaco con tutto il cibo per la digestionegastrica. Dato che imeloni fermentano molto rapidamente in un luogo caldo, essitenderanno adoriginare fastidiosi gas interni se mangiati con altri cibi. Mangiate il meloneda solo, oppure lasciatelo da parte.

Appresi che anche lo zucchero, come i meloni, non e digeritonello stomaco,ma nell’intestino. Se la digestione e lenta, lo zucchero etrattenuto nello stomacoe puo avvenire la fermentazione. L’uso continuato dello zucchero in queste con-dizioni, giorno dopo giorno, puo dare origine, a causa dell’infiammazione, a degliirritanti tossici che causano le ulcere e possono, in seguito, portare al cancro.

Nel pomeriggio arrivo una certa Lisa, diciannovenne con i capelli scuri: lamia nuova compagna di stanza, dato che occupo il posto accanto al mio. Sebbeneio amassi la privacy di una stanza tutta mia, accolsi con gioia questa compagnaperche avevo gia contato tutti i cristalli del lampadario, il numero delle balle dicotone dipinte sul muro e quello degli spazi aperti nel termosifone.

Dopo avere messo la borsa e lo zaino sull’armadio, Lisa disse: ≪Ho letto diquesto posto sul settimanale≪Woman’s Day≫ e pensavo che fosse una societa peril dimagrimento. Sono venuta qui per perdere quattro chili emezzo e dopo setteore di guida. . . Sono un poco sorpresa! Ho persino portato la tuta e le scarpe daginnastica!≫.

Abbastanza disgustata, essa si lascio cadere sul letto e dormı tutto il pomerig-gio. Dopo il tramonto del sole, Richard si fermo da noi per dirci che aveva bevutocirca 450 grammi di succo d’arancia. Gli avevano dato un bicchiere di succo d’a-rancia da alternare ad un bicchiere di succo di verdura ogni quattro ore, e quelgrande bicchiere doveva bastare fino al mattino successivo.Egli non si spiegavacosa gli fosse successo quella mattina presto.

≪Ho avuto paura, piu o meno, ed ho deciso di interrompere il digiuno. Ora stomeglio≫. Egli era ancora molto debole e ci lascio dicendo che era pronto per fare



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un’ottima dormita.

4.5 QUINTO GIORNO

Perdita di peso: una libbra e tre quartiPressione 100/80

Nessuno di noi ha dormito, tranne Lisa. Marie ha sofferto di un forte senso dipressione tutta la notte, e ha sperato che il colon spastico si stesse curando assiemea tutti i suoi organi. Ci ha detto:≪Non e una brutta crisi; sono sicura che i mieiorgani digestivi hanno bisogno di riposo≫.

Oggi al risveglio sentivo le vertigini. La deglutazione sembrava indebolita.Volevo usare degli sciaqui orali perche la mia lingua era molto patinata, ma glisciacqui, ritardano l’espulsione delle tossine. Il miglioramento della mia respira-zione comunque compensava il cattivo sapore della mia bocca. Dato che anche il≪fischio≫ era migliorato, ho preso il mio inalatore dal nascondiglio el’ho gettatonella valigetta. Ero stata un’idiota a pensare che il sicuro(?) inalatore fosse il miobiglietto per la salute, mentre non mi rendevo conto che i miei alveoli bronchialisi stavano ulteriormente rovinando.

Entro Verna dicendo che una specie di≪palla di pelliccia≫ le dava la sensa-zione di essersi introdotta nel suo esofago senza andare nesu, ne giu. Anchelei aveva passato la notte sveglia a bere acqua calda, sperando cosı di sentirsimeglio. Verna, con un pesante asciugamani intorno al corpo,disse: ≪Le tossi-ne stanno uscendo dalla mia pelle. Accidenti! Non posso sopportare l’odore delmio corpo≫. Lisa, delusa perche si aspettava di trovarsi in un club ginnico, pre-se una copia del≪Sistema igienico, Volume II≫ e commento che l’unica igieneche le avevano insegnato a scuola era quella di non sedersi mai nei bagni pubblici.L’anno precedente nella scuola di economia domestica che essa frequentava avevaimparato a friggere ed a bollire le verdure.

Disse Lisa:≪Usavamo la farina bianca, zucchero e sale; facevamo il caff`e al-l’arancio, pasticcini di Boemia al mirtillo e dolci. Credo che alcune classi ci dianol’esatto esempio di come ci si possa rovinare la salute primadi arrivare a vent’an-ni!≫. Poi uscı, con il cuscino sotto un braccio, ed il libro in mano, lamentandosiancora dei suoi professori che erano stati in realta la sua rovina. Noi, troppo stan-che per conversare, passammo il resto del pomeriggio come Lisa: isolate in unaattenta lettura, alternata a brevi momenti di sonno.

La sera precedente alla sua partenza in aereo, Tom venne ad augurarmi buona



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fortuna.≪Avrei dovuto scoprire prima il digiuno, perche mi sento piAo giovane didieci anni. Mi sento come se fossi nato di nuovo!≫, mi disse. Tom non fumava piule sue venti sigarette giornaliere da tre mesi, ed ora preferiva i pasti naturali allasua precedente dieta grassa, ricca di proteine e di sale. Aggiunse poi:≪Sai, nellavita facciamo delle cose che poi ci accorgiamo ci hanno causato delle malattie≫.Mi sentii meglio dopo aver parlato con Tom, perche la sua entusiastica determi-nazione nel cambiare le abitudini precedenti che gli avevano causato la malattiaispirava fiducia. Il suo taxi si fermo a fianco all’istituto,mentre io lo salutavo conla mano.

4.6 SESTO GIORNO

Perdita di peso: una libbraPressione 100/60

Mentre il dottor Scott commentava il ritmico battito cardiaco del cuore di Lisasentimmo un rumore sordo venire dal bagno. Un colpo ed un tonfo. ≪Non possouscire da qui!≫. Sentimmo gridare. Un’anziana donna, al suo primo giorno didigiuno, si era accidentalmente chiusa in bagno. Invece di alzarmi, pronta a sfrut-tare queste occasioni, incrociai le gambe, reclinai la testa ed attesi finche il dottoredopo mezz’ora riuscı a liberare la vecchietta.

Circa a meta della mattinata dopo che ero tornata da una passeggiata al soledi dieci minuti, entrai nella mia stanza e dissi:≪Chi sta mangiando i salvavita?Lisa! Non lo puoi fare!≫. Era solo al secodo giorno di digiuno ed era ovvio cheera stata colta dalla≪nostalgia dello zucchero≫. Lisa mi racconto di aver divoratotre porzioni di gelato guarnito al cioccolato prima di iniziare il digiuno. ≪Lozucchero e la sola cosa che voglio mangiare≫, disse. La vidi chiudere il rollo concura mentre nascondeva nella sua borsa il≪dolce vizio≫.

Piu tardi verso le cinque Tillie e Mae si fermarono da me prima della lorocena. Era il primo pasto di Tillie a base di verdure (cotte a vapore) dopo il digiuno,mentre Mae era al suo secondo pasto.

La portata principale consisteva in insalata, germogli di fagioli, carote, cavoli,anici, rape, funghi ed avogado. La seconda consisteva in dueverdure cotte a vapo-re: cavolfiore con carciofi e burro non salato. Sia Mae che Tillie dissero che solodopo un digiuno si possono apprezzare i delicati sapori delle varieta di vegetali.Tillie si giro verso di me e disse:≪Ero veramente una confusionaria quando entraiqui, quattro settimane fa, il digiuno mi ha salvato la vita≫. Tillie sapeva che se la



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sua diverticolite non fosse stata sotto controllo, i diverticoli infiammati avrebberopotuto causare la completa occlusione dell’intestino. Si tratta di una condizioneprecancerosa, un avvertimento ed un’irritazione costantepuo produrre nel tempo,una condizione cancerosa irreversibile.

Quando le due donne lasciarono la stanza, mi resi conto che un’allettante odo-re, proveniente dalla cucina, si era≪insinuato≫ nella mia stanza, ma non provaialcun desiderio di cibo. Attendevo un miglioramento della mia salute e questo miaiutava a portare avanti il digiuno.

La sera Marie, Sharon, Lisa ed io parlammo del cibo francese fritto, inscatola-to, congelato, devitaminizzato, pastorizzato, omogeneizzato e compresso che era-vamo abituate a mangiare; tutte noi, condizionate dalla societa, eravamo riluttantiad abbandonare la torta di mele che tanto amavamo fin dall’infanzia. Decidemmoche vi e maturita quando la mente e felice e soddisfatta nelle necessita legittimee ≪genuine≫ del corpo. A meno che non si abbia un desiderio di morte, non po-tremmo pensare a nessuna logica scusante per non migliorarela nostra salute ecambiare le nostre abitudini alimentari. Andammo a dormire, pensando allo svi-luppo di un atteggiamento che ci permettesse di scegliere quello di cui il corpoaveva≪veramente bisogno≫ e non solo quello che noi≪volevamo mangiare≫.

4.7 SETTIMO GIORNO

Perdita di peso: una libbra e tre quartiPressione 100/80

Ogni settimana alle sette e trenta del mattinoil dottor Scott ci sottopo-neva all’esame del sangue: ne analizzava i risultati nel pomeriggio e poi se nediscuteva insieme la sera.

Dopo una settimana di digiuno, mi ero resa conto che il mio corpo nel suocomplesso era ringiovanito. La mia forza era maggiore come succede spessoa chi digiuna. Fu in questo glorioso giorno che avvertii il mio primo movimentointestinale, normale e regolare ed anche piuttosto ordinato. Capisco che il mo-vimento degli intestini possa diventare argomento di conversazione fondamentaleper i ≪vecchi≫ conoscitori dei metodi igienici. Sembra che questi ultimi abbianoabbandonato l’esclusivo interesse per il sesso solo al fine di orientarsi verso i mo-vimenti dell’intestino e verso le vecchie ed inutili pasticche per il fegato. Notaiche sia la funzione del fegato che la funzione dell’intestino sono in relazione nor-male con la vita e dovrebbero essere considerate in un loro contesto preciso. Dato



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che la digestione e in riposo durante il digiuno anche l’intestino si trova nella stes-sa condizione. I movimenti dell’intestino avvengono quando il corpo determinaquesto bisogno. Alcuni pazienti del dottor Scott non ebberomovimenti intesti-nali neanche dopo quaranta o cinquanta giorni di digiuno, mentre altri avevanodei movimenti intestinali giornalieri. Alcuni digiunatori sono, a volte, colpiti dadiarrea che, pero, ha sempre un effetto benefico.

Jack Trop, l’autore di≪Non dovete ammalarvi≫, dice cheuna persona, du-rante il digiuno, non dovrebbe preoccuparsi dei movimenti intestinali piu diquanto ci si possa preoccupare della regolazione del flusso sanguigno o del battitocardiaco.

Condussi quindi un indagine sull’intestino. Marie, al diciassettesimo giornodel suo digiuno, non ebbe alcun movimento intestinale, comepure Tillie che eraal ventiquattresimo giorno. Variano semplicemente le reazioni. Alcuni pazienti,in genere quelli con problemi al fegato, avevano una leggeradiarrea anche dopotrenta giorni. Ed i clisteri? Essi non erano raccomandati perche poco≪naturali≫.

Il dottor Scott disse:≪I clisteri sono snervanti, ed indeboliscono le pareti del-l’intestino. Ho imparato presto che la gente che usa regolarmente i clisteri nonrecupera piu una funzione intestinale normale≫. Il dottor Shelton afferma:≪Iclisteri, i lassativi a base di erbe, le acque minerali e gli altri mezzi che forza-no l’azione intestinale (massaggi, manipolazioni, bagni caldi e freddi, trattamentielettrici, uso di una qualsiasi medicina), dovrebbero essere completamente evitatidurante il digiuno≫. Nel pomeriggio, mentre Lisa era fuori, venne Ann che nonriusciva ad adattarsi al nervosismo di Vickey e sentiva il bisogno di andarsene. Erala prima volta dopo dieci anni che Vickey non prendeva anfetamine, barbiturici,o fumava sigarette o consumava caffe, ed i suoi nervi stavano cedendo sempre dipiu. Ann sperava che Vickey si addormentasse, perche non riusciva a stare distesaed erano tre notti che non riposava. Ann comincio a raccontarmi il suo problemache consisteva in un sovrappeso di otto libbre. Entrambi i suoi genitori erano obesie lei da bambina era stata molto pesante: ad un anno pesava gi`a piu di tredici chilie cio permise a molte cellule di svilupparsi nel suo corpo; le cellule grasse nonpotevano diminuire in quantita, poteva diminuire la loro taglia se il peso si fossemantenuto ai livelli regolari.Ma con gli anni, seguendo le abitudini alimentaridei suoi genitori, essa divenne adulta frustrata, grassa edinfelice.

Per venti anni diversi medici le consigliarono le diete piudisparate, ma essanon ne poteva seguire nessuna a causa dell’appetito≪rapace≫ che la sopraffacevain alcuni momenti della giornata.

Lei sapeva che il cibo eccessivo era la causa della sua pressione sanguignaalta, eppure, non poteva fare nulla per astenersi dal mangiare. Quando Ann sco-



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prı di avere poco zucchero nel sangue, capı che le diete raccomandate venti anniprima dai medici erano esattamente l’opposto di cio di cui aveva bisogno, e nonfacevano altro che peggiorare i suoi sintomi. Mi disse, poi,che nessun medicol’avvertı mai della sua ipoglicemia. Poi aggiunse:≪Durante l’ipoglicemia, avreimangiato di tutto, tranne cio che era inchiodato al muro!≫. Questo grande appe-tito si presentava quando il livello del suo glucosio scendeva a livelli molto bassi,effettivamente pericolosi, senza rifornire il cervello della sua quantita di glucosio.Quando questa condizione comunemente detta≪fame di zucchero≫ si presentava,Ann divorava dolci in continuazione, cadendo cosı in un circolo vizioso. Piu zuc-chero assorbiva, piu ne avrebbe mangiato perche l’immmissione di zucchero nelsangue stimola il pancreas che produce piu insulina per immagazzinare l’eccessodi zucchero. Effettivamente l’insulina eccessiva nel sangue aiuta la persona grassaa diventare ancora piu grassa.

Ann aveva fatto parte di tutti i clubs che si occupavano di diete compresa la≪Weight Watchers≫ e ≪Weight Loosers≫, ed attualmente era membro popolaredella ≪Mangiatori Anonimi≫, un gruppo che segue gli stessi dodici passi degli≪Alcoolisti Anonimi≫. Il principio che sorregge i≪Mangiatori Anonimi≫, comedice Ann, e quello di dirigere le energie dei suoi componenti verso quelle perso-ne che vogliono sconfiggere il problema dell’obesita. Essiusano gli stessi libridella≪Alcoolisti Anonimi≫ sostituendo la parola≪cibo≫ ad≪alcool≫, e la parola≪mangiare≫ con≪bere≫. Ann sospettava che anche i suoi amici della≪Mangia-tori Anonimi≫, soffrissero di ipoglicemia senza saperlo. Allo stesso modo Ann siconvinse che suo fratello che era nell’≪Alcollisti Anonimi≫; aveva poco zuccheronel sangue. Gli avrebbe consigliato un digiuno perche aveva il suo stesso proble-ma di dipendenza fisica e psichica. Un lungo digiuno lo avrebbe forse liberatodalla sua tremenda trappola e dal suo atteggiamento insensato.

Ann riconobbe senza problemi che lo sbilanciamento fisico del suo sistema po-teva essere controllato con i principi igienici. La perditadi ventuno libbre5 in novegiorni (maggiore e il sovrappeso, piu veloce sembra essere la perdita di peso), fuun buon inizio per lei. Attraverso il digiuno, mi disse, si stava liberando dall’ideadi indegnita personale e da quel pensiero invisibile e negativo che alleggiava nelsuo corpo.

Ann aggiunse poi:≪Il digiuno e piu facile del dimagrimento perche i mieilivelli di glucosio non sono stimolati. Se fossi a dieta avrei fame gia primadi mangiare e mi chiederei subito cosa ci fosse a pranzo immediatamente dopocolazione≫.

Lisa torno e la conversazione ebbe termine. Ann ando a consolare la sua ner-5c.a. 9.1 kg



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vosa compagna di stanza. Lisa ed io discutemmo dei nostri primi esami sangui-gni, risultati che avremmo presto ricevuto. Li attendemmo con curiosita perchesapevamo che questi risultati potevano dirci tutto quello che accadeva nel nostrocorpo.

Piu tardi, una nuova ospite, Dores, dopo aver ricevuto i risultati del suo primoesame entro nella stanza e grido:≪Mi faranno diventare pazza! Ho appena spe-so centoquarantanove dollari per un medico che non ha saputodiagnosticarmi itrigliceridi alti ed un tasso basso di zucchero nel sangue! Mi diceva soltanto cheavevo la pressione alta!≫. Dores, come altri ospiti, erascioccata dall’ineguatezzadegli esami sanguigni rilasciati dal suo ospedale locale. Il dottor Scott le spiegoche cio accade percheuno studio piu attento del sanguee possibile, quando ilcibo non e immesso in circolo. L’esame del sangue ha una procedura molto de-licata: se la provetta del sangue e agitata troppo violentemente o se il sangue none recente questo puo falsare l’accuratezza dell’intero sangue. Dores dovette andarvia perche io ero la prima per il consulto del dottore. Il dottor Scott mi informosubito che avevo uno scarso tasso di zucchero nel sangue e mi consiglio di leggere≪Voi e l’Ipoglicemia≫, reperibile nella sua biblioteca.

Quindi mi spiego che la fibrosi del polmone e un processo conil quale il corpocerca di autocaricarsi e di ridurre il tessuto≪macchiato≫. Questa e una condizionedi molti americani, che ne siano coscienti o meno. L’infiammazione che persisteper qualche tempo, puo progredire sino alla fibrosi. Alcunemalattie che termina-no in≪osi≫ oppure in≪ite≫ possono anche portare al cancro, ma nella mia attualecondizione, la catena della patologia era ancora reversibile. Vi era solo questo≪tessuto macchiato≫ e qualche≪disquilibrio≫. Se viene trascurato, un processodi degenerazione progressiva puo svilupparsi e portare alla completa disorganizza-zione degli organi regolatori interni. Il fallimento dellaregolamentazione internapermette alle cellule di subire quella mutazione detta≪cancro≫. Quando cio acca-de ne la scienza, ne gli antibiotici, ne la chemioterapiao i trattamenti radiologicipossono arrestare le conseguenze e riparare i danni.

≪Comprendere il significato di un avvertimento e non liquidarlo con una scrol-lata di spalle.Un individuo intelligente adotta delle abitudini di vita gi uste,prima che si sviluppi un male piu serio. La continuata disorganizzazione, delcorpo esaurira il potere autocurante della natura≫, mi disse il dottor Scott. Quandoil dottore mi lascio andai a stendermi sul mio letto e pensaiche siccome ero≪ilcervello≫ collegato a questo corpo≪fisico≫, avrei dovuto essere io stessa il miodottore. Non c’e alcun medico che possa prendersi la responsabilita della mia sa-lute e sapere esattamente come mi sento. Considerando che ildottore era un’inse-gnante non potevo attendermi un miglioramento a meno che nonavessi cooperatocon la natura e non avessi aiutato me stessa a superare lo stress della mia situa-



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zione. Mi addormentai, pensando di diventare la vera ed unica responsabile dellamia buona o cattiva salute6.

6Le analisi del sangue settimanali sono spiegate nell’appendice B



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Capitolo 5

Seconda Settimana:GLI IPOGLICEMICI SONO≪MUTILATI METABOLICI ≫

5.1 OTTAVO GIORNO

Perdita di peso: una libbraPressione sanguigna: 100/60

Il 25 Marzo 1977, una nuova parola si e aggiunta alla mia≪lista≫ di malanni:sono un’ipoglicemica. Questa condizione precede frequentemente il diabete.Sapevo di poter contrarre questa malattia, perche essa erastata frequente nella miafamiglia, e sapevo che poteva anche essere mortale. Attualmente, il diabete e laquinta causa di morte per malattia, negli Stati Uniti, mentre, all’inizio del secoloera solo la ventisettesima. Il dottor Ira J. Laufer, vicepresidente dell’Associazionedel diabete di New York, crede che:≪al tasso attuale di proliferazione, e possibileche il diabete colpisca, in futuro, qualunque persona≫. Egli crede che il diabetesia≪uno dei problemi piu urgenti per la salute pubblica del mondo di oggi≫.

Nel libro ≪Il diabete spiegato≫ del dottor Laufer ed H. Kadison, questo puntoviene messo in luce:≪Se il numero delle morti causate da un attacco cardiaco, daarteriosclerosi, da un blocco renale e da attacchi cerebrovascolari fosse riportatoalla sua causa-origine, ci si accorgerebbe che la loro≪origine≫ risale agli effetti oalle complicazioni del diabete cronico, diagnosticato o meno, sul sistema cerebro-vascolare o sui reni. Se ognuna delle morti, registrate comecausate da≪malattia

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cardiaca≫ od ≪attacco cardiaco≫, fossero analizzate piu a fondo, si scoprirebbe ilruolo determinante del diabete nello scatenamento di malattie piu pericolose≫.

Nel mio caso,il diabete sarebbe potuto sopravvivere, se avessi costrettoil pancreas, in special modo i meccanismi che producono l’insulina (le isoledi Langerhans), ad una stimolazione costante, attraveso ilconsumo di cibi ebevande errate. Quando i livelli del glucosio sono alti, a causa di un immagazzi-namento eccessivo di carboidrati, il pancreas produce automaticamente l’insulina.La funzione dell’insulina e quella di controllare l’eccesso di zucchero.

Dunque, l’aggiunta di troppo zucchero nella dieta, e simile all’eruzione di unvulcano sulle gia citate≪Isole di Langerhans≫. Un ipoglicemico produce troppainsulina, abbassando quindi eccessivamente il livello di zucchero nel sangue. Leghiandole adrenaliche devono svolgere dunque un≪superlavoro≫ per riportare iltasso di zucchero nel sangue, a livelli normali.Nell’ipoglicemia, il pancreas eforte e le ghiandole adrenaliche sono deboli. Nel diabete avviene il contrariopoiche il pancreas produce poca insulina.

L’ipoglicemia diventa diabete se il livello di zucchero nelsangue si alza ec-cessivamente, a causa dell’indebolimento del pancreas, e lo zucchero in eccessopuo riversarsi nelle urine.

Il diabete e ben≪stabilito≫, quando il deterioramento dell’attivita pancreaticae cosı grave, da non poter piu rifornire il corpo della quantita di insulina necessa-ria. Imparai chela maggior parte dei diabetici puo ancora controllare il livellodello zucchero nel sangue, con una dieta ben regolata.

Per la mia ipoglicemia, il dottore mi disse di eliminare lo zucchero raffinatodalla mia dieta, rinunciando quindi a dolci, canditi, torte, gelati e cosı via.La fa-rina ed i cibi ricchi di amido, come gli spaghetti o i maccheroni, non devonoessere mangiati. Questi cibi, ricchi di carboidrati, hanno uno scarso valore nutri-zionale reale e solo troppe calorie.Ipoglicemia o no, una persona non dovrebbemangiare farina o zucchero.

Il dottor Scott disse:≪Gli ipoglicemici sono≪mutilati metabolici≫. Essi nondovrebbero mangiare zucchero altamente concentrato,neanche, al naturale, nel-la frutta , poiche contribuisce ad innalzare drasticamente il livello di zucchero nelsangue.Bisogna evitare, ad esempio, l’uva passa, i datteri, le peresecche, lealbicocche, i fichi, le prugne ed anche le banane fresche. Non bisogna con-sumare affatto alcool, sotto qualsiasi forma: vino, birra,cordiali o cocktails nonsono fatti per gli ipoglicemici.Il caff e e la Coca-Cola devono essere dimenti-cati, perche stimolano la produzione di insulina. L’intera idea, per il controllodell’immagazzinamento di zucchero, e quella di eliminaregli abbassamenti o gliinnalzamenti troppo repentini dei livelli del glucosio. Cio puo essere raggiunto



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mangiandofrutti molto succosi (ma non succo di frutta). La polpa del frutto ten-de a rendere meno improvviso il cambiamento dei livelli di glucosio, rispetto alsucco di frutta estratto senza la polpa.Questo pasto, unito al≪grasso≫ di unavocado oppure a dei cibi altamente proteici uniti a insalata verde, aiuta amantenere i livelli di zucchero nel sangue abbastanza stabili, per molte ore.

L’ipoglicemia puo essere controllata con il programma giornaliero di alimen-tazione igienica, che include frutta succosa e fresca, un avocado intero, abbondan-te insalata verde con germogli e noccioline non salate. Ad esempio,un avocadocon un frutto agrodolce, come la mela, la pera, o la papaya,e un’ottima com-binazione. I frutti acidi ed agrodolci posseggono meno zucchero (e sono piu≪succosi≫) rispetto ai frutti dolci. Percio, quando un frutto aspro oacido e combi-nato con un avocado (un frutto grasso che si digerisce piu lentamente), il livello dizucchero nel sangue resta normale per parecchie ore. Cio rende il metodo igienicodi alimentazione, il miglior modo per tentare il controllo dell’ipoglicemia. Il dot-tor Scott ha scoperto cheil consumo giornaliero di un avocado non aumenta illivello del colesterolo. Egli afferma che i grassi altamente proteici complicano lasituazione degli ipoglicemici aggiungendo del nutrimentoeccessivo che, se scar-samente metabolizzato, causa una seria tossiemia. Ad esempio, un’alimentazionecon molta carne e latte (e quindi con molte proteine) puo aumentare il livello diacido urico e dunque, causare l’artrite. La stessa alimentazione puo innalzare illivello del colesterolo, causando una malattia vascolare.

La mia compagna di stanza, Lisa, ed io discutemmo sui modi in cui le reazioniipoglicemiche potessero influenzare la mente ed il nostro corpo. Il livello del suoglucosio era di quaranta, il mio di cinquanta.Quando c’era poco zucchero nelmio sangue, cercavo, inconsciamente, di andare a prendere le sigarette: il fu-mo, infatti, aumenta leggermente i livelli dello zucchero nel sangue. Lo stimo-lo della nicotina mi faceva sentire meglio. Quindi, dipendevo sia fisicamenteche mentalmente dalle sigarette. Nelle prime ore del mattino, quando il livellodel tasso zuccherino nel sangue era piu basso, l’ipoglicemia mi dava problemi direspirazione. Invece della sigaretta, raggiungevo l’inalatore che cancellava tem-poraneamente il mio malanno; l’inalatore, pero, aumenta ilivelli di zucchero, equindi, ne diventai dipendente. Dipendevo dai medicinali contenuti nell’inalatoreche innalzavano il mio tasso zuccherino e miglioravano la mia respirazione. Essonon faceva altro che irritare cronicamente i miei polmoni.

Le infiltrazioni di medicinali erano estranee e peggioravano la fibrosi del miopolmone, senza eliminare la causa del mio≪sibilo≫. Comunque, un’alimentazio-ne corretta elimina la causa primaria del male, stabilizzando il tasso di zuccheronel sangue. Il medicinale puo migliorare solo temporaneamente i sintomi accusa-ti per un’alimentazione errata. Non avrei mai potuto tornare in buona salute, se



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avessi tentato di eliminare l’effetto, senza eliminare la causa.

Quando Lisa aveva poco zucchero nel sangue ella, come me, avvertiva un au-mento della frequenza cardiaca, con tremore diffuso alle mani. Lisa disse che ilsuo amore per lo zucchero si manifesto, quando assaggio delle uova di cioccolatae dei fagioli canditi (era ancora bambina naturalmente!). Ad ogni festa ne mangiodi piu, sempre piu, finche essi non divennero parte della sua abituale alimentazio-ne, causando un’eccessiva≪voglia di dolci≫. Lisa si sentiva spesso debole e perrecuperare l’energia, ricorreva ai dolci. Sia il candito che il cioccolato la aiu-tavano ad aumentare rapidamente il tasso di zucchero nel sangue, ma subito dopoesso diminuiva: ed ecco quindi l’origine dell’aumento della frequenza cardiacae gli altri sintomi dell’ipoglicemia. Cosı queste forme altamente concentrate dienergia, le diedero una forma di dipendenza poiche Lisa cerco altri ≪stimolan-ti≫ piu potenti. Essi creavano una sete anormale che sfocio inuna ritenzioned’acqua.

Lisa grido:≪Ehi, silenzio!≫, mentre prendeva i suoi salvavita dalla borsetta e ligettava nel cestino.≪Il livello del mio zucchero e quaranta! Diventero diabetica senon riusciro ad eliminare lo zucchero. Non c’e dubbio: mi sento un po’ marcia!≫,disse Lisa, mentre si infilava le scarpe da tennis. Uscı e nontorno per tutto ilpomeriggio. La sera, piu tardi, Lisa chiese al dottor Scottse un ipoglicemicoavesse potuto mangiare frutta dolce tra i pasti.

≪Questo non e raccomandabile – replico egli – perche nessun tipo di cibodeve entrare nello stomaco, prima della piena digestione del pasto precedente.Se devi fare uno spuntino continuo il dottor Scott un frutto aspro, comeun arancio dolce maturo, e la scelta migliore≫.

In piu, egli affermo chei frutti dolci spesso sono mangiati in quantita ec-cessiva, e non possono essere tollerati dai≪mutilati metabolici≫ nei confronti deicarboidrati. Anche i meloni, durante il pasto, non sono un cibo ideale per l’ipo-glicemico, perche i meloni si combinano scarsamente con gli altri cibi e dunque,dovrebbero essere mangiati da soli. Essi non mantengono i livelli di zucchero nelsangue per parecchie ore e cio e positivo, finche l’ipoglicemico non riacquista leforze e si ristabilizza. Essendo sensibile all’immagazzinamento di zucchero,l’i-poglicemico deve imparare a contentarsi della frutta asprao acida, che con-tiene meno zucchero concentrato. Mangiare un frutto dolce causa la ricerca disempre piu zucchero: la reazione dell’insulina e eccessiva ed essa abbassa impro-priamente il tasso di zucchero nel sangue. Questo rapido abbassamento del livellodi zucchero nel sangue porta ad una≪domanda≫ di zucchero emotivamente in-tensa poiche, momentaneamente, qualsiasi cosa puo soddisfare (zucchero, alcool,caffe, the o sigarette). Solo il bilanciamento nutritivopuo riportare la buona sa-lute ed un buon tasso di zucchero nel sangue, con le conseguenze emotivamente



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stabilizzanti che ne derivano.

5.2 NONO GIORNO

Perdita di peso: mezza libbraPressione sanguigna: 100/60

Piu vitale e la persona, piu intensa dovra essere l’opera di≪pulizia≫ durante ildigiuno. Le≪crisi di pulizia≫ (come sono chiamate) possono includere eruzionicutanee, febbre, mal di testa, diarrea, nausea ed altre reazioni che, comunque,faranno presto il loro corso affinche il digiunatore si rimetta presto. L’individuodebilitato e meno vitale paghera anche per essersi oppostoalle leggi naturali. Lamalattia dell’individuo tende ad essere degenerativa in natura ed associata a stadiavanzati di tossiemia. Lo stato meno vitale implica un digiuno di ≪pulizia≫ piuprolungato oppure parecchi digiuni, con un miglioramento graduale della salute eritorno alla vitalita.

Alla fine di un digiuno completo, ogni senso di malore scompare ed in boccaritorna un sapore dolce. Pensavo, nel mio caso, di essere vitale perche gia sentivoi sintomi della eliminazione del flemma dai miei polmoni. Inghiottire era diven-tato difficile. Era anche chiaro che avrei avuto dei problemirespiratori duranteil mio digiuno. Mi veniva data acqua calda invece di acqua a temperaturaambientale per facilitare l’eliminazione della flemma dei miei polmoni.

Alle otto e trenta, Marie interruppe il suo digiuno di ventuno giorni, con quin-dici grammi di succo fresco di arancia. Era contenta di aver perdutto otto chili:ora pesava circa quarantotto chili.

Marie disse con entusiasmo:≪Non sono piu in sovrappeso! Per stare bene davecchi dovremmo perdere peso, non aumentarlo. Dopo il digiuno il dottor Scottmi ha detto che sarebbe stato meglio se fossi restata a letto per altri due giorni erestata inattiva. Fisicamente, sono debole, ma mentalmente sono molto piu agiledi prima≫.

Mentre ascoltavo le parole di Marie, mi sedetti vicino a Sharon che, come giasapevo, soffriva di ipoglicemia da sei anni. Le domandai delle sue esperienze.Sharon mi disse che i problemi iniziarono quando essa comincio a sentirsi croni-camente depressa: soffriva di insonnia e si svegliava alle due del mattino, senzapiu poter riprendere sonno. Sharon si spavento, non appena comincio a pensare alsuicidio, come all’unico modo per liberarsi dei suoi problemi e dunque ando dalsuo medico. Egli le prescrisse delle pillole contro l’insonnia. Comunque dopo 2



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settimane, le pillole non avevano risolto il suo problema. Con i barbiturici Sharonpoteva dormire durante la notte, ma durante il giorno si sentiva depressa, esaustae non vedeva nessuno scopo nella sua esistenza.

Sharon aggiunse:≪Mi svegliavo stanca e dovevo “tirarmi” fuori dal letto. Nonmi riuscivano neanche le piu semplici faccende di ogni giorno e persino pensaremi risultava difficile. Volevo attenuare la mia stanchezza mangiando, ma dopoogni pasto mi sentivo peggio. Sapevo cio che pensavano i miei amici. Sta tuttonella tua mente. Non c’e niente di sbagliato in te! Era una situazione disperata.Mi sentivo presa in trappola e senza speranza; avevo persinopaura di confidarmicon gli amici piu intimi≫.

Sharon torno piu volte dal suo medico, perche i barbiturici non eliminavano lacausa della sua malattia. Dato che nessuna scala puo misurare la gravita del male,il suo medico non fu in grado di stabilirne la gravita o l’esistenza. Dopo cinquevisite Sharon noto che il dottore aveva un certo risentimento nei suoi confronti,per il suo≪rifiuto≫ di migliorare; come se il dottore volesse rimproverarla peravegli portato via troppo tempo, che egli avrebbe potuto dedicare a pazienti conmalattie piu serie. Dato che il suo medico era abituato a trattare le malattie conle medicine, se ne torno ai suoi tests ed alle visite perchesentiva di dover farequalcosa.

Un giorno il dottore disse a Sharon che essa soffriva di depressione maniacale.Egli scrisse la ricetta per una medicina, ilcarbonato di litio, usato appunto perla depressione maniacale. A casa, Sharon trovo questa parola in un libro medi-co, e scoprı che psicosi maniacodepressiva e la malattia di quelle persone ospitidegli ospedali psichiatrici. Alcune di loro hanno tendenzesuicide. Disorientata econfusa, essa accetto la diagnosi, ma cerco di avere una seconda opinione.

Il secondo medico le disse di conoscerecasi di pazienti, morti dopo l’usodel carbonato di litio che da gravi effetti collaterali . Il dottore fece in modo disottoporre Sharon a vari esami presso un ospedale locale: uno di questi era untestdi tolleranza al glucosiodi sei ore.

Durante il test, Sharon bevve una≪pinta≫ di sciroppo di glucosio, ed i livellidel glucosio presente nel suo sangue erano controllati ogniora, per registrare lesue reazioni.

≪Stavo per diventare pazza! Il nostro cervello dipende in continuazione dailivelli di glucosio. I miei si alzavano e si abbassavano velocemente: l’esame mi hadistrutto≫ disse Sharon. Dopo lo studio degli esami, il medico scelse per Sharonla dieta≪Harris≫, dal nome dell’eminente dottore Steale Harris, M.D.I. La dietaHarris ha avuto spesso successo con gli ipoglicemici. Comunque, a causa del suoalto tasso di grassi e di proteine, Sharon vide aumentare il suo colesterolo nel giro



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di due mesi.

Quindi, le fu prescritto un nuovo infuso: una tazza di latte scremato, mezzocucchiaio di olio di castano, un cucchiaino di vaniglia, un pacchetto di surrogatodi zucchero e due cucchiaini di lecitina. A questo, Sharon aggiunse un cucchiaiodi lievito di birra, aumentando gradualmente la dose, fino adarrivare a quattrocucchiai da tavola in quattro settimane. Tutto questo era mischiato nel mescolato-re e messo in frigorifero. Preso al mattino, questo infuso fermentava lentamente,mantenendo il glucosio ad un livello costante. Dapprima, questo trattamento pro-dusse un miglioramento dell’azione intestinale e lo stimolo alcoolico faceva sen-tire Sharon in ottima forma. La cura proseguı benissimo peraltri cinque mesi. Poiil ≪super lievito≫ che Sharon usava comincio a procurarle una≪super diarrea≫:andava al bagno sette volte al giorno. Dato che il lievito causa la fermentazione, lamia amica aveva trasformato il suo stomaco in un deposito di gas in movimento.

Dopo alcuni tristi giorni di diarrea, un suo amico ipoglicemico, curato consuccesso alPawling Health Marnor di Hyde Park, a New York, le consiglio conurgenza un digiuno. Il suo amico non fu mai sottoposto all’esame di tolleranzadel glucosio, perche, durante il digiuno, l’esame del sangue e migliore per stabi-lire lo scarso livello di zucchero nel sangue.Il digiuno ristabilisce l’omeostasio il bilanciamento chimico e questo include il normale livello di zucchero nelsangue. Facendo cosı, essa non sarebbe di certo peggiorata a causadell’alcoo-lismo e dei danni che esso comporta al fegato ed al cervello (causando anche latossiemia).

Il resto della giornata e la sera passarono velocemente, dato che parlammo conaltri ospiti ipoglicemici.Scoprii che molti dottori avevano detto ai loro pazien-ti che una condizione detta≪ipoglicemia≫ non esisteva affatto. Pensai chese un medico non poteva tenersi ben informato con le ultime pubblicazioni,avrebbe di certo negato l’esistenza di una malattia, piuttosto che studiarnel’effetto . Il medico male informato aveva spesso accusato i pazienti ipoglicemicidi causare loro stessi il male, con un atteggiamento psicologico errato. Questonon e vero.Lo scarso tasso di zucchero nel sangue, se trascurato, puo portaread un disequilibrio psichico, persino alla pazzia, ad un irreparabile dannomentale ed anche alla morte. L’ipoglicemiae molto piu responsabile, nellaformazione dei mali mentali e psichici, di quello che sia lecito pensare.

Molti ipoglicemici, nel nostro paese, sono stati erroneamente indirizzati aglipsichiatri, chiusi in prigione od in manicomio. Il dottore newyorchese John W.Tintera ha stimato chel’ottanta per cento dei pazienti ricoverati negli ospedalipsichiatrici americani, sono colpiti dall’ipoglicemia. Alcuni si sono liberati daquesto≪sbilanciamento zuccherino≫, con un suicidio.



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La sera, prima di andare a dormire, Lisa si lamento ancora una volta del suobasso livello di zucchero nel sangue. Ma Lisa, come dissi, estata fortunata ascoprire la sua≪nostalgia dello zucchero≫ a diciannove anni, invece che a trenta,come e accaduto a me.

≪Neanche la gente famosa e immune dall’ipoglicemia, – dissia Lisa – MervinGriffin, Burt Reynolds, Andy Warhol e William Dufty sono ipoglicemici. E for-se anche Elvis Presley era ipoglicemico. Egli aveva difficolta a mantenere il suopeso, ed una volta sentii alla radio che Elvis, durante i suoitours e specialmentedopo i concerti, ordinava sempre una porzione di gelato misto con frutta e noc-ciole. Lo zucchero che si trova nei gelati eleva i trigliceridi. Ed allo stesso tempoaffatica il cuore. Presley era affamato di zucchero. . . che ne pensi?≫.

Dato che non ebbi risposta, continuai a parlare.≪Alcuni anni fa,sentii direche ad Elvis erano stati precritti dei barbiturici per l’ins onnia. I barbituricistimolano e favoriscono il basso tasso zuccherino nel sangue. Accidenti, scom-metto che Elvis doveva avere poco zucchero nel sangue! Allora Lisa, che pensi?≫.Quando vidi Lisa dormire soporitamente, capii che stavo parlando da sola. Miaugurai la buonanotte, chiusi gli occhi, mi misi sotto le coperte e mi addormentai.

5.3 DECIMO GIORNO

Perdita di peso: mezza libbraPressione: 90/60

Ogni giorno, mi sentivo una forza sempre maggiore di quella del giornoprecedente: oggi, pero, era diverso. Dato che stando in piedi avevo avuto del-le vertigini pensai che stava passando il≪periodo di forza≫ e mi avviavo versoquello della debolezza.Stavo quindi la maggior parte del tempo sdraiata apancia all’aria per permettere al sangue di affluire al cervello ed evitare laspossatezza.

Quel pomeriggio, Therese, una nuova ospite, arrivo vicinoalla porta dellanostra stanza. Era intorno ai quaranta anni, piuttosto taciturna e la sua pelle biancami ricordava la Geraldine di Flip Wilson.

Therese osservo con impazienza:≪Dannazione! Ho girato per due volteintorno all’Istituto e non riuscivo ad entrare! C’erano cinque porte diverse!≫.

Sia Lisa che io, ci scusammo per non averla scorta durante il suo primo≪gi-ro≫ ma non l’avevamo vista finche non era arrivata vicino alla porta. Tutti fecero



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l’immediata conoscenza di Therese, a causa del suo vocione che si sentiva perl’intera costruzione, ed anche perche essa non si preoccupo mai di nascondere lasua diffidenza nei confronti del digiuno e dell’Igiene naturale. Therese ci dissedi non essere interessata al digiuno: era stato suo figlio,≪fissato con la salute≫,a procurarle un appuntamento ed a condurla qui, per 580 miglia da Montreal, inCanada.

Therese esclamo:≪Sto qui in questo posto dimenticato da Dio, volente o no-lente. Mio figlio mi ripeteva da tre mesi di iniziare un digiuno. Alla fine ho ac-cettato, soprattutto per liberarmi di lui.Lui pensa che una cura in questo posto,significa risparmiarmi l’operazione. Questa e la terza volta che ho problemi coni calcoli renali. Per due volte ho superato le crisi, ma stavolta non ho avuto for-tuna. Ho un dolore proprio qui!≫ disse, indicando il luogo dove si trovano i reni.Therese affermo poi di aver sofferto, per tredici anni, di un eccessivo accumulo dicalcio nell’organismo. A casa, i dottori le avevano consigliato la rimozione di treo quattro ghiandole paratiroidee, per rallentare la produzione di calcio; ma, al con-trario, avrebbe digiunato per dieci giorni. Therese scrollo le spalle e disse:≪Saraquel che sara≫. Poi se ne ando perche era arrivata l’infermiera per registrarla.

La sera, Therese riapparve ai piedi del letto di Marie per chiedere dove fosse latelevisione. Nella sua voce, c’era un po’ di paura.≪Devo vedere i miei spettacolipreferiti. Dov’e?≫.

Marie rispose:≪Non c’e nessuna televisione, perche disturba il riposo deisensi. Tanto qui nessuno guarda le pubblicita degli alimentari≫. Therese uscı,borbottando qualche parola tra i denti. L’unico evento interessante del mio decimogiorno di digiuno era stato l’incontro con questa nuova arrivata.

5.4 UNDICESIMO GIORNO

Perdita di peso: una libbraPressione: 80/60

Il semplice alzarsi dal letto era uno sforzo per me. L’energia continuava a di-minuire rispetto al giorno precedente e la debolezza mi sopraffaceva. Riuscivo atenere ferma la mia mano, ma dentro mi sentivo poco bene.Evidentemente la ni-cotina, la caffeina ed altre droghe erano in via di eliminazionee questo tenevai miei nervi in stato di allerta. Therese veniva di tanto in tanto, e non faceva chelamentarsi. Ora era nervosa, perche non aveva una stanza privata. Io mi chiedevoperche ne volesse una privata visto che faceva dentro e fuori le camere altrui. Essa



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era in corridoio quando chiese:≪Qualcuno potrebbe gentilmente rispondere aduna semplice domanda? Cosa c’entrano le piante dei piedi con1a condizione deimiei reni?≫. ≪I riflessi della pianta del piede sono collegati a tutti gli organi≫,disse Marie.

≪Questa e veramente bella!≫, disse Therese ridendo fragorosamente a boccaaperta e mettendo cosı in mostra la sua dentatura.≪Dopo che il dottor Scott ebbeterminato di premermi sui piedi, pensavo di non poter piu camminare. E cosasignifica vietare l’uso del dentifricio? Al diavolo tutte queste sciocchezze!≫. Lavedemmo andare verso il bagno con la sua valigetta, e sentimmo anche il rumoredi uno spray: un forte odore si diffuse nel corridoio e dando fastidio ai nostri sensi.

Nel pomeriggio, mentre tutti erano pacificamente immersi nella lettura, The-rese, al suo secondo giorno di digiuno, si sedette vicino a Sharon, commento ne-gativamente il colore della sedia, aggiungendo che questa avrebbe potuto esseretappezzata di nuovo. Quindi annuncio con fierezza:≪Non ho alcuna intenzionedi abbandonare i miei piatti cotti, gli arrosti, e le mie speciali pietanze di carne.Chi diavolo vuole vivere come il dottor Scott? Non se n’e maisentito parlare,non e umano. Tutti vanno ai banchetti, ai pic-nic e partecipano ai barbecues. Pervivere da igienista, si dovrebbe essere eremiti sociali. Lateoria vegetariana e unamenzogna. L’alimentazione dell’uomo richiede carne e verdure≫.

Marie non era d’accordo e disse a Therese che il sistema digestivo di unapersona non e uguale al sistema digestivo di un animale che si nutre di carne.≪Noi siamo erbivori – disse Marie con fermezza – non abbiamo l’intestino adattoa digerire la carne e neanche i denti giusti per masticare. I carnivori hanno intestinipiu corti per poter meglio digerire la carne. Perche ancheDarwin ha affermato chei carnivori migliorano le loro possibilita di vita, quandodiventano meno carnivori?Lo stesso vale per le persone≫.

Therese rise e disse:≪La persona e onnivora. Dobbiamo mangiare carnealtrimenti non assorbiamo abbastanza proteine≫.

Marie rispose:≪La persona e erbivora. La carne e una proteina di secondamano. Le proteine contenute nelle piante sono migliori di quelle animali≫.

Stava per scoppiare una lite.≪Vere sciocchezze! Esse sono strutturalmenteuguali! Se Gesu Cristo mangio carne, posso farlo anch’io!≫, grido Therese.

Marie replico: ≪Forse a quel tempo la carne non era come oggi: non eranoaggiunti dei conservanti per far sembrare carne gia conservata fresca e quindi,portatrice di cancro. Poteva andare bene a quel tempo, ma oggi no≫.

Therese, che non stava ascoltando Marie, grido:≪Mia madre ha mangiatocarne per tutta la vita ed e vissuta fino ad ottantuno anni!≫. Marie le chiese se sua



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madre fosse vissuta sino a quell’eta in buona salute, ma Therese eluse la domanda.

≪Scommetto che tua madre mangiava poca carne e non tutti i giorni, – disseMarie – Lei non era esposta, come noi, alla pubblicita.Le industrie della carneci spaventano, perche ci fanno credere che il nostro fabbisogno di proteine siatre volte maggiore di quello reale. E una grossa bugia! I salami, gli hot-dogs,lo steak. . . ci stiamo avvelenando con troppe proteine≫. ≪Io no – strillo Therese–, io non compro carne marcia ma solo della migliore qualita! Mio marito nonsarebbe disposto a fare questo, specialmente ora che ha cinquant’anni≫.

Le donne si stavano innervosendo e nessuna delle due era disposta al compro-messo. Io, allora, domandai a Lisa:≪Nessuna delle due ha ragione. Le personesono frugivore, non e vero?≫. Lisa rispose:≪Non lo so. Non ha mai imparato cosamangiare. Sono ancora sconvolta dal consiglio dei miei professori: mi dicevanodi bere otto bicchieri di acqua al giorno e mi insegnavano a cuocere i maccheronicon le croste di pane, latte e formaggio≫. ≪Ah non accusare tutti gli insegnanti!≫,dissi.

Mentre Lisa ed io stavamo parlando, Marie si alzo, dicendo di avere bisognodi un po’ d’aria fresca, ed uscı a passeggio. Therese ci osservava dalla stanzaadiacente. Noi avevamo pensato di conoscere molto tramite ilibri, ma sapeva-mo anche che gli atteggiamenti, le critiche ed i commenti negativi di Therese ciavrebbero sconfitto, se lei avesse iniziato a parlare sul serio. Therese, pensai,agisce come se fosse un’immortale eccezione biologica alleleggi della natura, ecrede che le leggi, che regolano la malattia e la morte nel suocorpo, siano dif-ferenti. Dato che ognuno di noi e della stessa natura, le leggi fisiologiche sonole stesse anche per Therese, perche noi tutti siamo schiavidelle stesse indulgen-ze, delle stesse abitudini e delle stesse pratiche. Non appena Therese uscı dallastanza, torno un’atmosfera pacifica.

5.5 DODICESIMO GIORNO


Dopo il controllo della mia pressione sanguigna, effettuato come al solito daldottor Scott, arrivo Therese. Auguro freddamente buongiorno a Marie, fece ungiro e si venne a sedere vicino a me, su una sedia. Therese mi disse di essereal terzo giorno di digiuno, e che ogni giorno il dottor Scott le toglieva qualche



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altra sua abitudine alimentare. Egli affermava che alcuni cibi le causavano unosbilanciamento del sistema, che portava alla formazione dei calcoli.

≪Il primo giorno e toccato alla carne≫ disse Therese.≪Oh, come amo lefettine! Non saprei mai rinunciarvi≫ aggiunse, essendo una schiava del cibo, cometutte noi del resto.

Il secondo giorno, il dottor Scott mi ha proibito il caffe. In tutta la mia vita,non ho mai superato le due tazzine al giorno. Il terzo, mi ha imposto di nonconsumare i prodotti con il latte, specialmente i gelati. C’e troppo zucchero. Checosa mi togliera domani?≫, si chiese Therese. Io risposi dicendo che non era ildottor Scott ad essere severo: era la natura stessa ad esserlo. Mi sorpresi. Nonera una risposta sbagliata, pensai; anche se sapevo che neanch’io sarei riuscitaa seguire un programma cosı rigido. Con la nostra discussione, Therese capıche il suo problema renale, ed anche il mio di tipo≪respiratorio≫, era laconseguenza di anni ed anni di un sistema di vita errato. Entrambe potevamoammettere di essere colpevoli per la nostra malattia. Ma la guarigione non sarebbestata possibile, cambiando soltanto le nostre abitudini alimentari. Il cibo non euna cura, ma piuttosto esso aiuta nella costruzione di un organismo in salute.Seintendevamo veramente stare bene, dovevamo ricostruire completamente inostri modi di vita e di pensiero. Un compito non facile.

Therese disse:≪Siamo i dottori di noi stessi≫. Si alzo dalla sedia e chie-se in prestito quattro libri del dottor Shelton.≪Vado in camera mia≫, affermo,allontanandosi con i libri sotto il braccio.

Quel giorno, piu tardi, Anne, quella che faceva parte dei≪Mangiatori Ano-nimi≫, irruppe letteralmente nella nostra stanza per salutarci.Aveva un buonaspetto, molto radioso nel complesso. Essa disse sorridendo: ≪Non mi sono maisentita meglio in vita mia. Ho riacquistato il bilanciamento del sistema; il grassonon ingrassa se si vive secondo gli esempi dati dall’Igiene≫.

Evidentemente, le sue cellule grasse erano diminuite e la sua energia era tor-nata normale. Ci disse che il suo vecchio appetito aveva pocoa che fare con cioche c’era nel suo stomaco dato in parte (la causa e molteplice, mai singola) daquello che si trovava nel suo sangue, cioe dallo scarso contenuto di zucchero, edin parte dalla poca insulina, prodotta dalle isole di Langerhans.

La mia mente era libera ed Anne quindi poteva facilmente entrare a far partedei miei pensieri. Lo spirito di Anne sembrava guardare ben oltre i suoi occhi,come se non fosse stato una parte di quel corpo grossolano.Essa comincio apiangere dalla felicita. Non potevo veramente immaginare il dolore che Anneavesse provato nell’essere obesa dalla nascita. Sembrava che vivesse conti-nuamente all’inferno e che fosse colpita da un appetito ossessivo; finalmente era



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riuscita a guarire grazie al digiuno. Cercai di comprenderetutto, sapendo che ildolore degli altri e il solo facile da sopportare. Siccome le emozioni sono moltoaccentuate durante il digiuno, quando vidi le lacrime di Anne mi commossi an-ch’io. Fu uno dei miei momenti piu belli. Quando essa se ne ando, mi sentii moltotriste, perche sapevo che non l’avrei piu rivista.

5.6 TREDICESIMO GIORNO


Il dottor Scott disse che la mia condizione fisica era buona e che avrei potutoproseguire il digiuno. I compiti piu semplici (aprire le finestre, scrivere lettere,cercare libri) erano diventate mansioni complicatissime,poicheero debole e mimuovevo con cautela. Anche alzarmi era un problema. Mi sedetti sull’aladel letto per pochi minuti per riacquistare il senso dell’orientamento e rialzarmi,anche per permettere al sangue di arrivare al cervello.

Dopo aver passato un mattino apparentemente senza riposo, mi sentii meglionel pomeriggio; presi in prestito da Marie un libro che lei aveva portato da casae che si chiamava≪Eric≫ di Doris Lund. Il libro, pubblicato nell’ottobre 1975,e prodotto come dramma televisivo nel 1977, racconta la verastoria del figliodell’autrice, Eric.

A diciassette anni, dopo l’eruzione di piu vesciche sulle gambe, gli fu diagno-sticata la leucemia (il cancro del sangue). Gli furono immediatamente prescrit-te massiccie dosi di prednisone e di un medicinale contro la leucemia chiamato≪mercaptopurina≫, oltre ad un antibiotico per guarire le bolle causate, sullesuegambe, dallo staffilococco. Il dottore disse ai genitori cheEric poteva ancora ave-re da sei mesi a due anni di vita. Il ragazzo non seppe mai nulladella diagnosie gli venne detto che soffriva di anemia. Dopo otto settimane, a causa del grossoconsumo di medicine, il viso di Eric comincio a subire gli effetti del cortisone.In un anno, il ragazzo era arrivato a prendere dodici pasticche al giorno, e gli fuinsegnato a portare gli antibiotici in una tasca e le pillolecontro la leucemia nel-l’altra. Le sue medicine furono costantemente sostituite,dato che Eric cominciavaad essere resistente alle precedenti. La madre di Eric disse: ≪Le cellule immatureimpazzite si erano sviluppate da quelle buone, lasciandoloindifeso≫. Piu leg-gevo, piu ero propensa ad attendermi l’inattendibile dagli effetti collaterali dellemedicine. Spesso Eric restava in ospedale fino alle quattro oalle cinque del pome-riggio, per permettere ai dottori di controllare gli effetti collaterali delle medicine



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somministrategli la mattina. Uno di questi effetti collaterali era rappresentato daalcune ulcere sulla bocca, che spesso sanguinavano e, rendevano le sue labbra ildoppio, causandogli difficolta nel parlare e nel mangiare.Egli non poteva neanchesorridere. Fu ammesso che alcune medicine erano ancora a livello sperimentale equindi non e piu somministrata ai pazienti affetti da leucemia. Eric fu sottopostoa molte trasfusioni, ma le sue reazioni non erano positive: morı all’eta di ventidueanni1.

≪Che storia deprimente!≫, pensai, mentre mettevo via il libro. Mi sentii terri-bilmente male e capii che una lettura cosı emotivamente intensa non era fatta perme, specialmente durante il digiuno. Provai un senso di confusione. Eric morı acausa della malattia o delle medicine? E cosa sarebbe successo senza medicine?Sarebbe morto prima o vissuto piu a lungo? Ero tormentata dalla mia abitudinementale di voler capire ogni cosa. Dato che cio puo essere frustrante, riportai illibro a Marie e decisi di limitare la mia lettura ad argomentipiu leggeri, per nonmettere troppo al lavoro la mia mente e per non trovarmi poi indifficolta. Primadi addormentarsi, Tillie, che aveva un aspetto molto salutare, mi auguro arrive-derci; con se, essa aveva delle pigne che aveva trovato fuori dall’Istituto. I mieisensi erano molto piu acuti, ed il loro odore sembro riempire la stanza. Tillie sisedette sul bordo del letto e comincio a raccontare di essere fermamente decisa anon rovinare i benefici del digiuno, come le era successo l’anno scorso.

≪Andai a casa e per due settimane riuscii a cambiare le mie abitudini. Poi homandato tutto all’aria≫, disse Tillie.

≪Bevevo birra e mangiavo come un re≫. Il ritorno alle vecchie abitudiniimplica la ricomparsa della malattia. Tillie, convinta che un modo di vita piugiusto fosse l’unica maniera, per correggere la sua diverticolite, disse:≪Bisogna

1Eric soffriva di leucemia linfatica acuta. Tutte le varieta di leucemia sono acute o croniche.Nella forma acuta, la sopravvivenza puo essere di alcune settimane o mesi. Le forme cronichepossono far sopravvivere da tre a dieci anni ed attaccano, ingenere, le persone oltre i trentacinqueanni d’eta. Alcune delle medicine, o le combinazioni di medicine somministrate ad Eric,sopprimevano sintomi e questo faceva sembrareche si stesse rimettendo.

Purtroppo il suo miglioramento, spesso anche drammatico, era stato temporaneo perche coltempo, divento refrattario alle medicine. Il trattamentocon le medicine o con i raggi X diminuivala velocita di progressione del male, ma restava comunque fatale.

Il dieci per cento dei casi di Leucemiae causato dalle radiazioni, sia da quelle del mondocircostante, sia quelle causate dall’uso di raggi per scopimedici. La leucemia puo sopravveniread ogni eta, presso ogni razza, ed e aumentata (in incidenza) del cinquanta per cento negli ultimiventi anni.

Secondo uno studio del 1964, il rischio maggiore di leucemiae collegato, ad esempio, allacontaminazione della madre, prima del concepimento di un bambino, alla contaminazione delledonne incinte e del bambino stesso. Il rapporto esteso sullaleucemia del 1964 e preso dal≪Modernhome Medical Advisor≫ di Morris Fishbein, Doubleday e Co. New York, 1969



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essere molto forti psicologicamente per prendersi la responsabillita di se stessi enon e facile restare lontani dai cibi convenzionali. Moltagente non regge a lungo.Fai attenzione!≫, avvertı Tillie.

Poi aggiunse:≪Da bambina, quaranta anni fa, mia nonna mi dava l’olio di ri-cino per guarire una malattia. Forse questa vecchia superstizione ha qualche pro-prieta curativa magica.Durante il digiuno urinando, ho eliminato una enormequantit a di olio di ricino ≫.

≪Sara vero?≫ pensai. Tutto cio e stupefacente. Tillie si alzo, mi prese la manoe disse:≪Resisti tesoro. Abbi fiducia nel dottor Scott. So per certo che egli agiscecon coscienza≫. Tillie mi aveva dato un grande stimolo per continuare il miodigiuno. Dopo che Tillie se ne fu andata, presi una pigna e la tenni vicina persentire il suo profumo, finche non mi addormentai.

5.7 QUATTORDICESIMO GIORNO


Verna, il nostro punto d’appoggio, e Richard, il ricco del Bronx con la bron-chite, arrestarono il digiuno. Dopo tredici giorni di digiuno e quattro di riposo,Verna lascio l’Istituto. Era stata una delle mie prime conoscenze di questo luogo,e le cose sarebbero state diverse senza di lei.

Verna si sentiva di nuovo attaccata alla vita, dato che il suostato generale eranotevolmente migliorato.Era in grado di leggere senza occhiali, perche la suavista era molto piu acuta, come il suo udito,d’altra parte. Verna perse del peso,e le sue vene varicose si≪sgonfiarono≫; ho letto spesso e sentito parlare di questofenomeno, ma era la prima volta che lo vedevo io stessa.

Le vene varicose erano notevolmente migliorate dall’inizio del suo digiuno.Verna pensava che sarebbero sicuramente scomparse se avesse saputo dei digiuniquando queste erano ancora piccole.

≪La cosa migliore sarebbe curare i problemi quando sono “piccoli”, cosa cheio ho dimenticato di fare≫, disse Verna.≪Da giovane, prendevo delle pillole con-tro la sinusite, contro il mal di gola, contro la febbre ed i mal di testa. Non mi eromai chiesta se queste medicine facessero bene oppure male≫.

Richard disse:≪Ma oggi e diverso. Non tutte le persone prendono a caso lepillole. Si esaminino le cause≫.



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Prima di partire, Verna mi diede degli articoli di cancelleria e il suo indirizzo,in modo che potessi scriverle in seguito. Richard poi portoi bagagli di Verna finoalla macchina; lı i due si abbracciarono e Verna partı.

A sera, dopo aver ricevuto i risultati del mio secondo test del sangue mi ac-corsi che il mio acido urico era aumentato. Cio accadeva perche l’eliminazionetossicae maggiore nella seconda e nella terza settimana. Il dottor Scott dice-va che l’acido urico aumentava durante un digiuno ma anche che man mano chequesto proseguiva, si normalizzava. Alla fine, io speravo diraggiungere un livellonormale. Seppi chemolti ospiti avevano problemi alla schiena e con l’artriteproprio a causa dell’acido urico che si depositava nelle articolazioni. Il DottorScott diceva che l’artrite si aggravava consumando troppe proteine animali; sa-rebbe stato meglio ottenere le stesse proteine dalle noccioline e dalle verdure, chenon creano problemi del genere. Chiunque soffre di artrite afferma di accorger-si della malattia, prima che questa attacchi a fondo le ossa.Quasi nessuno peroaveva fatto niente, prima di scoprire l’Igiene Naturale.



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Capitolo 6

Terza Settimana:UNA GRAVE MALATTIA E RESAREVERSIBILE

6.1 QUINDICESIMO GIORNO


Il primo Aprile 1977, venni svegliata di soprassalto e di buonora da There-se, che disse con voce tonante alla mia compagna di stanza:≪Potrei comandareun esercito!≫. Era al sesto giorno di digiuno, e certo era in buone condizionia giudicare dal tono della sua voce. Ovviamente, essa si trovava nella≪fase diringiovanimento≫ del suo digiuno.

Fui contenta che Therese mi avesse svegliato perche mi stavo spaventando delmio sogno: carne di manzo salata, cruda e cipolle sul pane di segale, che con-sumavo in grandi quantita. Il sogno era incredibilmente realistico, come nessunaltro. Questo insieme non igienico mi fece chiedere che cosastesse organizzandoil subconscio.

Alle otto e mezza, Jessica l’infermiera, porto quattro once di succo d’aranciaper Lisa. Di nascosto, la vidi gustare il succo e poi stendersi sul letto, come seavesse scoperto un sogno. Il succo d’arancia, comunque, nonmi attirava. Mi sen-tivo piu attratta dall’aria fresca ed il sole, cosı uscii sul portico. Stavo applicandocosı una legge del dottor Shelton riguardo al bagno di sole.

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La mia regola e di cominciare con 5 minuti di esposizione dalla parte anterio-re del corpo e 5 minuti dalla parte posteriore per il primo giorno e di aumentarequesto tempo di un minuto su ciascun lato ogni giorno fino al ventesimo, dopo delquale io lo diminuisco. Vi sono persone su cui non si insiste per questo≪aumentorazionale≫, ed altre a cui non si fanno fare proprio questi bagni di sole duran-te il digiuno. Non credo che queste leggi inflessibili, cosıcome sono applicate,possano addirsi a tutte le necessita dei digiunatori.

I bagni di sole giornalieri, scoprii, sono degli aspetti importanti del sistemaigienico complessivo. Essi aiutano a tenere il corpo pulito. ≪I raggi chimici delsole sono gli aspetti piu potenti ed “energetici” dell’esistenza, dato che aumentanol’emitazione dei globuli rossi, la pigmentazione della pelle, accelerano la crescitadei capelli (un suggerimento per chi li perde) ed aumentano l’attivita metabolica.

Il calore dei raggi aumenta l’attivita della pelle, promuove l’assorbimento e larimozione del tessuto morbido ed accelera la crescita e la guarigione. Un caloremoderato inibisce l’attivita nervosa, dilata i vasi sanguigni, rilassa i muscoli, fa di-minuire l’attivita cardiaca, abbassa la pressione sanguigna ed aumenta la capacitarespiratoria≫.

Sicuramente, se mi privassi dell’aria fresca, mi priverei anche della buonasalute.

Mentre ero seduta sul prato in cerca di sole, arrivo un ospite dell’Istituto, piu omeno della mia eta e si presento come Loretta, un’infermiera diplomata di Chica-go. Questo era il suo secondo digiuno. Due anni fa, a Loretta fu diagnosticata lamalattia di Crohn, conosciuta anche come≪ileite terminale≫, che consiste in ulce-re o piaghe sulla parete dell’ileo, l’ultima parte del≪piccolo intestino≫ che sfocianel colon o nel≪grande intestino≫. L’ileite terminale e una malattia progressiva (enon curabile con mezzi medici) della membrana di rivestimento interno, che puoportare ad un’occlusione, ad un’ulcerazione od alla formazione di una massa confistole. Loretta mi disse che il suo dottore le aveva dato due mesi di vita. I suoifigli e suo marito trovarono difficile accettare la realta diquesta malattia mortale.Loretta disse:≪L’agonia che ho sofferto per mesi e indescrivibile. Non so comesono riuscita ad uscirne senza esaurimento nervoso≫.

Poco dopo il suo ricovero in un ospedale locale, essa decise di non sottoporsipiu alle cure tradizionali e decise di digiunare, sebbene la gente la ritenesse pazzaed incapace di pensare correttamente. Loretta mi disse che sarebbe potuta morirese avesse accettato le cure a base di medicine che l’ospedalele proponeva; ma,dopo un digiuno di ventinove giorni, la carenza del sangue sicorresse ed oralei conduceva una normale esistenza in salute e la malattia di Crohn era soloun ricordo.



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≪Ogni anno penso di digiunare per dieci giorni.Il digiuno normalizza il miosangue ed il mio metabolismo. Da un anno sono tornata al cibo convenzionale;il digiuno ti apre una nuova strada, ti da una disciplina e tirinforza la mente≫,disse Loretta. Aggiunse che il sole se ne era andato e che stava sentendo piuttostofreddo, e dato che anch’io stavo gelando, rientrammo entrambe. La mia menteera in uno stato di confusione, cosı mi scusai e mi diressi verso la mia stanza periniziare la lotta con i miei pensieri. Una grave malattia erastata resa reversibile.Il digiuno aveva salvato anche lei. Le medicine l’avrebberopeggiorata? La storiaera difficile da credere.

6.2 SEDICESIMO GIORNO

Perdita di peso: tre quarti di libbraPressione: 80/60

Ancora una volta i miei sogni sono stati emotivamente realistici e di una chia-rezza molto accentuata. Stavolta sognai di essere distesa su un letto mobile, chegirava, per l’esattezza, per poi fermarsi. Quando alzai la testa, vidi tre uominimascherati, uno da ogni lato del letto, che mi guardavano conattenzione e con-centravano sul mio petto una luce intensa. Quando vidi uno diquesti uominiprendere un coltello, cercai di liberarmi le mani, ma non riuscivo a muoverle. Erolegata al letto. Cercai di muovere le gambe, ma erano legate anch’esse. Prima checominciassi a gridare, i miei occhi si aprirono, e vidi il dottor Scott che sistemaval’apparecchio per la pressione intorno al mio braccio. Lo osservavo stranamenteed egli mi disse:≪Che cosa c’e? Stavi sognando?≫.

≪Era un incubo; sono contenta che mi abbiate svegliato≫, risposi.

In seguito, quando il dottor Scott era gia andato via, cercai sul dizionario Web-ster la definizione di≪medicina≫1. Webster dice che la medicina e una sostanzachimica, somministrata per prevenire o curare una malattia, come nella medicinavera e propria. La frase successiva spiega l’altro significato della parola≪drug≫,cioe ≪stupefare≫ od ≪avvelenare≫. Un altro dizionario, il Thorndike-Barnhart,dice che una medicina e≪una sostanza diversa dal cibo che produce un cambia-mento chimico nel corpo. Se il corpo ne riceve beneficio, possiamo parlare dimedicina, in caso contrario, di veleno≫.

Queste definizioni contraddittorie stimolavano in me alcune domande.E come

1In inglese drug sta ad indicare tantomedicinaquantodroga



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se fosse disegnata una linea tra i≪benefici≫ di una medicina ed i suoi effettinegativi. Non vi era altra cura, oltre la correzione della causa.

Pensai che sarebbe stato meglio restare ignoranti, piuttosto che apprende-re delle informazioni non totalmente accurate. Le mie esperienze comincia-vano a mostrarmi le cose com’erano sul serio, non come sembravano essere.

La sera, Lisa parlo degli effetti di un anno di pillola contraccettiva e chiese aldottor Scott quale fosse il metodo piu sicuro.

Il dottor Scott rispose:≪Astinenza≫.

Lisa non ne fu molto divertita, cosı come Sharon e Marie che lo ascoltava-no; anch’io ero diventata seria e la sola persona che stava ridendo era il dottorScott. Lisa disse≪Su, andiamo!≫. Egli rispose con un sorriso:≪Beh, credo unprofilattico≫.

6.3 DICIASSETTESIMO GIORNO

Perdita di peso: una libbraPressione: 80/60

La notte scorsa non ho fatto nessun sogno. Come avrei potuto?Sebbene avessiavuto altre notti agitate, quella scorsa era stata impossibile. Per tre ore, ho tossitoa causa del flemma; la notte piu brutta, senza dubbio. Ma la mattina sentivo cheil mio petto era meno congestionato e che respiravo con moltafacilita. La puliziaeffettuata dai fattori ambientali e naturali stava raggiungendo i suoi scopi: la miasalute migliorava.

Improvvisamente entro Therese gridando:≪Lo sapevo, lo sapevo! Il dottorScott mi ha lasciata in pace per due giorni, ma ora ricominciadi nuovo! Nientesale, niente spezie, niente aceto, niente cibi fritti, niente verdure bollite e maicombinare un cibo ricco di amido con uno ricco di proteine≫.

Lisa disse ad alta voce:≪Dimentichi qualcos’altro, Therese: niente sesso!≫.

Marie disse:≪Ma, Therese, non c’e alcun bisogno di cibi fritti, induriscono learterie≫.

Poi Sharon affermo:≪Le gemme delle spezie e l’aceto causano la fermenta-zione. E “fermentazione” e una parola un po’ meno brusca di “gas”. Ho cercatodi estrarre le vitamine ed i minerali dalle verdure tramite l’ebollizione, ma non vabene.Credo che comprero una pentola a pressione, come si usa qui≫. Therese



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arguı:≪Unire una proteina con un amido. Cosa c’e di male? I miei hanno sempremangiato proteine ed amidi, carne e patate assieme≫.

Marie disse:≪Quasi tutti gli animali, tranne gli uomini, mangiano un ciboallavolta≫.

Lisa la interruppe e disse:≪Ti sbagli. I maiali non mangiano un cibo allavolta≫.

Marie rispose:≪Ho detto quasi tutti gli animali, Lisa; ma se tu vuoi mangiarecome un maiale, per me puo anche andare bene≫.

Quindi Marie spiego la ragione per cui l’uomo non dispone disucchi digestiviadatti ad assimilare amidi e proteine assieme. Suggerı a Therese ed a Lisa distudiare i fatti ed i principi che sostengono le combinazioni di cibi migliori, chepossono assicurare una buona digestione ed una buona assimilazione.

Cibo, cibo, cibo, pensai; ecco di che cosa si parla. Avevo fatto un buon≪la-vaggio del cervello≫, per quando me ne andro. Mi sentivo vile. Cosı, mi chiusi incamera e passai la giornata, fino alla sera, lontana da tutti.

6.4 DICIOTTESIMO GIORNO


Oggi c’e stato un sole molto bello. Mi sentivo meglio e disposta a parlare congli altri. ≪Che bella giornata!≫, ho pensato, non appena ho aperto la porta dellastanza. Si sentiva Therese trafficare in bagno con le sue boccette. Accidentalmen-te, ho aspirato con forza, dimenticando che l’odore avrebbepotuto irritare le mienarici. Lisa, intanto, mi aveva gia fatto due domande:≪Gli orsi mangiano un ciboalla volta? Ed i topi,. . . che cosa mangiano, i topi?≫. Le ho risposto, dicendo cheforse mangiano un po’ di tutto, come molta gente e come me.

Poco dopo, Loretta ha portato alcuni articoli che aveva conservato a casa. Perstimolare la discussione, mi ha dato un articolo che Lisa e Marie mi hanno chiestodi leggere ad alta voce.≪Okay≫, ho risposto mentre guardavo Loretta trafficarecon alcune coperte, sulle quali poi si e seduta comodamente. Ho cominciato aleggere:



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≪Uno dei flagelli del mondo d’oggi e il cancro. La sofferenza che esso causa,lo rende una delle malattie piu temute. La sua “mortalita”e confermata dal-le statistiche: oltre un migliaio di americani muore, ogni giorno, a causa delcancro. Non importa quanti soldi si sono spesi: alla fine c’esempre la mortedell’ammalato. Il fatto piu importante, pero, e che oltre un quarto della nostrapopolazione soffrira di cancro nel prossimo futuro e presto tutti ne moriranno.A questo punto, ci si pone una domanda: il cancro e veramentemortale dopotutto? Dunque, perche cosı tanta gente dovrebbe morire dicancro? Ecco, pero,i risultati di uno studio durato ben 23 anni del dottor HardinB. Jones, dell’Uni-versita della California, dipartimento di fisica medica:coloro che sono affettida cancro ed hanno rifiutato le cure mediche, sono vissuti in media dodicianni e mezzo. Quelli che si sono sottoposti alle stesse cure hanno vissuto,sempre in media, solo tre anni in piu≫.

Lisa rispose dicendo:≪Ma questa e un’esagerazione! Se questo articolo econcepito per screditare la professione medica, allora e un colpo basso. HardinJones? Chi e?≫.

≪Chi lo sa? Ma so per certo che questo non e il tipo di statistica che si trovasu un giornale locale≫, disse Marie.

Quindi Loretta aggiunse:≪Penso che in tutto cio vi sia un po’ di verita, mai medici professionisti saranno d’accordo nel negarla. Il loro lavoro gli da damangiare. Se una persona investe tempo e denaro per imparareun mestiere, sipuo trascurare, talvolta, di aver imparato delle cose errate≫.

≪Ecco. . . leggi quest’altra pagina≫, disse Loretta, e mentre mi passava l’altrofoglio cambio la sua posizione sulle coperte:

I MEDICI SONO IN SCIOPEROGLI IMPRESARI DI POMPE FUNEBRI FANNO LA FAME

Una volta, Sylvester Graham fece un’osservazione sulle “virtu mortali dell’ar-te della cura”. Non solo questa osservazione e diventata famosa, ma e stataanche giustificata dalla sempre maggiore inappropriatezzadei mezzi usati daquella che Graham chiama “mera associazione di intossicazioni”, nella cura enel trattamento del malato. In ogni test, in cui sono stati confrontati metodidi cura con medicine ad altri che, invece, le escludevano, questi ultimi sonosempre risultati “vincitori”. Una conferma a questa notizia ci arriva da Israele.La “Jewish Press” (Brooklyn, New York 19 giugno 1973) riporta il seguentearticolo da Tel Aviv: “Il numero dei funerali e diminuito di circa la metadall’i nizio dello sciopero dei medici, la scorsa settimana, secondo i datidella Societa per le esequie di Gerusalemme”≫.



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Lisa grido:≪Santo Dio! Il cinquanta per cento!≫. Mi fu detto di continuare aleggere:

≪Le statistiche conservate dalla Societa per le esequie di Gerusalemme di-mostrarono una simile diminuzione dei funerali avvenuta venti anni prima, inoccasione di un altro sciopero dei medici. Non si pote dare nessuna immediataspiegazione a questa coincidenza. Ma il fatto che la diminuzione del numerodei funerali avvenga in maniera cosi rapida, dopo l’inizio dello sciopero, e digrande rilevanza.Questa diminuzione cosi forte dei funerali, in una sola settimana, suggerisceche“le virt u mortali dell’arte della cura” stavano uccidendo gli israelianipiu velocemente delle pallottole arabe. L’attuale esperienza israeliana neripete una simile, accaduta sempre in Israele, venti anni prima. Sembra chenon abbiano imparato nulla dalla prima lezione≫.

Lisa disse:≪Credevo che col tempo si diventasse piu furbi, non piu stupidi≫.

E Marie: ≪Non e sempre vero. Talvolta l’uomo inventa dei macchinari piumoderni e costosi, che poi non sa neanche usare≫.

Continuai nella lettura:

≪Invece di cercare “un’immediata spiegazione della coincidenza”, bisogna chela gente di Israele tragga esperienza da questi dati e non costruisca piu, infuturo, dei colleges medici ben equipaggiati e degli ospedali con tutti i ritrovatipiu recenti della tecnica; ascolteranno essi, al contrario, la voce degli igienistidi Israele, costruendo dei centri di Igiene?Quando i medici scioperarono, aToronto e in Olanda, solo pochi anni fa, vi furono simili crolli del tasso dimortalit a≫.

Finii di leggere proprio quando una nuova ospite entro nella stanza e chiesese qualcuno avesse voglia di giocare a bridge. Vi fu un silenzio generale, nessunadi noi aderı subito a quella richiesta. Poi, e fui la prima adesserne sorpresa,dissi: ≪Gioco io!≫. Sentivo in me molta energia. Diedi gli articoli a Loretta eseguii l’ospite nel corridoio, dove c’era un tavolo da gioco. Anche se sapevo cheil dottor Scott disapprovava lo stimolo mentale, giocai permezz’ora. Giocare acarte e stata un’ottima idea: abbiamo riso insieme e le risate mi hanno fatto sentiremagnificamente.

La sera arrivo Therese e disse:≪Ho superato i miei calcoli, i calcoli renali≫.

Si sedette sul bordo del letto per un po’, poi disse:≪Credo che chiameromio figlio per dirglielo. So che cosa mi rispondera: Vedi!? Non c’e piu bisognodell’operazione adesso! Ora potrei anche smettere≫.

Therese uscı, chiedendo a tutti delle monetine per poter fare la sua telefonata.



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6.5 DICIANNOVESIMO GIORNO


Therese, che non si sentiva molto bene, disse che il suo digiuno di 10 gg.sarebbe stato interrotto il giorno seguente, perche sarebbe dovuta tornare al lavoro.

≪Non credo di essere pronta ad interrompere il digiuno: sentola nausea. Misto avvicinando a quella che si chiama “crisi”. Non e bello smuovere tutto dentrodi te, e poi interrompere il digiuno. Se ricominciassi a mangiare, forse stareimeglio, ma non farei altro che impedire l’eliminazione delle tossine.E il corpoche ci suggerisce il momento in cui fermare il digiuno e il mionon e pronto. Devotornare al lavoro, ma tornero questa estate, quando avro piu tempo per un digiunocompleto≫.

Therese ci disse che l’intervento non e una cura appropriata per la sua malattia,perche se non avesse rimosso la sua causa, si sarebbe trovata, per la quarta volta,con dei calcoli al rene. I reni sono dei filtri. Quando il rene smette di funzionarearrivano i problemi. Quando i≪rifiuti≫ e l’acqua non vengono eliminati, si forma-no i calcoli che ostacolano la normale funzione corporea. Cosı e importantissimoeliminare i≪rifiuti≫, ma anche nutrirsi correttamente.

≪Nessuno soffrirebbe di calcolosi renale, se si vivesse correttamente≫, disseTherese.

Appena se ne ando, ci guardammo con sorpresa e stupore primadi cominciarea ridere. Era proprio Therese a parlare? Che cambiamento!

Nel primo pomeriggio, dopo che Sharon e Lisa ebbero mangiatoe ci fu im-partita la lezione di cottura e combinazione dei cibi, osservai le due prepararele valigie, come avevo fatto il giorno prima con Marie. Sarebbero partite insieme,perche Lisa aveva offerto un passaggio a Sharon fino all’aereoporto. In seguito,Richard si fermo nella loro stanza per salutarle e per commentare le loro linee e lalucentezza dei loro capelli.

Lisa affermo:≪Mi sento piena di energia. Il digiuno attenua la tensione, elimi-na l’ansieta e guarisce l’acne≫. Il loro aspetto giovanile e l’atteggiamento deciso,mi spinsero a continuare il digiuno. Ci conoscevamo bene, e quindi ci scambiam-mo gli indirizzi promettendo di scriverci. Richard ed io le salutammo dal porticatoe, non appena se ne furono andate, egli torno nella sua stanza. Ero sola e cio midava tranquillita. Sei ore piu tardi, il letto accanto al mio fu occupato da una nuovaospite, Rhonda, insegnante specializzata in educazione fisica. Per dieci anni ella



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aveva partecipato a gare di cross, ma dovette rinunciarvi quando comincio a sen-tire un intenso dolore, alla zona dell’osso sacro, che le impediva le accelerazioniveloci, le corse, gli allenamenti e i lavori con i pesi. I raggi della zona lombo-sacrale della sua spina dorsale mostrarono chei dischi intervertebrali si stavanoschiacciando. Un ulteriore esame fisico rivelo un trofismo ed un’irritazione allabase dei nervi. Il suo medico le prescrisse quattrocento grammi di Motrin, cheessa prendeva giornalmente.

Rhonda disse:≪Non miglioravo affatto. Il dolore era insopportabile. Miavevano gia prenotato per la trazione≫.

Poi, due settimane piu tardi, ascolto a Detroit, presso uncentro di Igiene na-turale, una conferenza registrata, sul digiuno. Cosı scelse il digiuno invece dellatrazione.

Rhonda avrebbe digiunato per venticinque giorni, perche questo era il tem-po concessole dal lavoro e dalla scuola. Dato che stavamo conoscendoci, Rhondami disse:≪Nessuno ama le pigne come te!≫. Mi fece rendere conto che avevoinconsciamente preso una pigna e che ne stavo respirando il profumo. Rhondacomincio ad osservarmi, come se agissi in modo molto strano. Le spiegai in chemodo i nostri sensi si acutizzano durante il digiuno. Siccome non volevo sem-brarle strana, misi la pigna fuori della mia portata, sull’armadio. Quindi Rhondachiese:≪Come ti senti dopo diciannove giorni?≫. Le risposi dicendo che c’eranodei giorni buoni ed altri cattivi, cosı come ne ha chi mangia. Le assicurai che tut-to andava bene: mi accorsi pero che Rhonda aveva gli stessi dubbi che avevo io,quando arrivai all’Istituto per la prima volta. Era facile dare coraggio e sentimentipositivi. Sebbene altri mezzi per il ritorno alla salute abbiano fallito il loro scopo,la validita dell’astinenza dal cibo puo essere ancora discussa, poiche si tratta diuna procedura non comune.La cura intelligente e difficile da capire, finchenon la si prova di persona.

6.6 VENTESIMO GIORNO


Le prime parole che Rhonda disse, non appena sveglia, furono: ≪Tutto questopuo sconfiggere la trazione≫. Quindi mi chiese se avessi sete o fame. Le dissi chesolo durante i primi giorni provai l’impulso per il cibo, pi`u per abitudine che peraltro. Ora non avevo alcun appetito e neanche sete.



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In media bevevo diciotto once di acqua distillata al giorno:non potevo berne dimeno perche avrei rischiato la disidratazione.Bevevo acqua solo quando avevosete, perche il suo consumo in grande quantita non aiuta il corpo a liberarsi delletossine.

Il resto del giorno e del pomeriggio lo passai seduta su quella sedia vecchia,forse poco bella a vedersi, ma comoda, da cui ero solita parlare quando c’eraSharon. Sebbene tentassi di leggere o, talvolta, di parlarecon Rhonda. mi sentivoancora molto sola ed il tempo passava lentamente. Parecchieore dopo, mentreandavo a letto, incontrai Richard che mi offrı un fiore: se l’era procurato nelgiardino. Richard e un ragazzo in gamba, pensai, mentre cominciavo ad assopirmi.

6.7 VENTUNESIMO GIORNO

Perdita di peso: un quarto di libbraPressione: 80/60

Piuttosto che sedere ancora sulla vecchia sedia, decisi di fare di un divano dipelle nera, il mio nuovo≪posto di riposo≫, perche mi permetteva una visione mi-gliore, rispetto alla ristrettezza della mia stanza. Il divano si trovava nel corridoio,vicino ad una delle cinque porte che collegano l’Istituto con l’esterno. Mentre leg-gevo, potevo sentire le infermiere, Jessica e Katy che cantavano mentre la signoraScott suonava l’organo. La musica era stimolante e mi mise dibuon umore. . . masmise presto, all’arrivo di un nuovo ospite.

Dopo la registrazione, un uomo di una cinquantina d’anni, elegantemente ve-stito di blu, prese un bagaglio di pelle rossiccia e si diresse verso la stanza oppostaal punto in cui mi ero seduta. Dato che trovai molto attraentii suoi capelli briz-zolati, non riuscii a staccargli gli occhi di dosso, e lo vidiportare la valigia incamera sua. Mi passo davanti per tre volte. Alla fine si ferm`o e mi disse sorriden-do: ≪Ciao, io sono Roger≫. ≪Ed io sono Jean≫ risposi, mentre mi chiedevo seegli fosse veramente affascinante o se la mia attrazione perlui dipendesse dal fattoche non avevo avuto contatti con l’esterno da molto tempo. Egli torno ancora allamacchina, ma stavolta, invece delle valigie, aveva con se un televisore portatile dadiciassette pollici. Quando il mio sguardo ando a posarsi sullo schermo nero feciuna grande smorfia di disgusto. Sapevo che non avrebbe potutousarlo e pensavose fosse il caso di dirglielo, ma preferii tacere, soprattutto per timidezza. Rogersi diresse verso la sua stanza; la porta si chiuse ed ancora una volta mi concentraisul mio libro.



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Cinque minuti dopo, con mia grande sorpresa, Roger venne a sedersi all’altrolato del divano, con un’aria ardita. Mi chiese come avessi scoperto l’Igiene equali miglioramenti avessi avuto durante il mio digiuno. Mentre rispondevo allesue domande, mi resi conto di avere l’alito un po’ pesante e questo, certamente,avrebbe dato fastidio a Roger. Tenendomi ad una buona distanza, feci a lui lestesse domande.

Piu parlavo e piu mi sentivo a disagio. Era impossibile essere dolci con unalingua cosı secca, dopo ventuno giorni di digiuno.

Seppi che Roger era venuto qui nella speranza dievitare un intervento chi-rurgico a cuore aperto. Era gia stata decisa una piccola operazione per l’inseri-mento diun by-pass, ma, all’ultimo momento, Roger aveva deciso di digiunare,dopo che un amico gli aveva parlato delle possibilita di recupero e di ricostruzio-ne dei poteri vitali che, l’astinenza dal cibo, riesce a daresia al cuore che ad ognialtro organo.

Roger affermo, poi, di conoscereparecchie persone che erano state sotto-poste ad interventi a cuore aperto: adesso erano costrette aconsumare settepillole al giorno, per mantenere la pressione sanguigna regolare.

≪Questi sedativi cardiaci interferiscono con la normale funzione del cuore epossono causargli solo dei problemi≫, disse. Poi si ricordo di una circostanzache aveva coinvolto suo cognato. Dopo un primo attacco cardiaco, i medici gliconsigliarono un’operazione immediata. Morı sedici ore dopo l’intervento. Avevatrentanove anni.

≪Non ho nulla da perdere – disse Roger –. Digiunero per abbassare la pres-sione ed il tasso di colesterolo. Se questo non funziona, mi operero≫.

Parlammo per un’ora. Stranamente, quando si parla con una persona di ses-so opposto, le energie sembrano aumentare. Madato che ero sposata da soliotto mesi, decisi che un’ora fosse abbastanza e tornai nellamia stanza,dopoessermi scusata con Roger.

I risultati del mio terzo esame del sangue mi resero piu felice, quella sera. Illivello dello zucchero nel sangue, che all’inizio era di cinquanta, ora si trovavaa sessantacinque, ma cio e normale in una persona che digiuna. Il colesterolo el’acido urico erano diminuiti. Il mio≪sistema≫ si andava normalizzando; questomi spinse a continuare ancora il digiuno e mi dette la pazienza necessaria perraggiungere il mio scopo: uno stato di salute totalmente nuovo.



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Capitolo 7

Quarta Settimana:CHEMIOTERAPIA,WURSTEL E GELATO

7.1 VENTIDUESIMO GIORNO


La notte scorsa e stata la peggiore da quando ho iniziato il mio digiuno. Hoeliminato moltissimo muco dai polmoni: sono stata molto inquieta e non hoavuto alcuna voglia di scrivere nel mio diario.

7.2 VENTITREESIMO GIORNO


Oggi mi sento meglio: i miei nervi si sono calmati e sono moltoserena mentreosservo le infermiere che raccolgono i tulipani ed i lilla nel giardino. Poi vengonoa metterne un po’ in ogni stanza.

Richard, il ricco giovanotto del Bronx, si e fermato da me per salutarmi, poichela sua permanenza nell’Istituto, durata otto settimane, eterminata. Mi ha detto

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che entro i dodici giorni seguiti al suo digiuno di trentanove, poteva fare centoflessioni e chela sua condizione fisica era perfino migliore di quella che avevanove anni prima, quando ancora frequentava il liceo. Il suo respiro era ancoraun po’ ≪rumoroso≫, ma egli si attendeva un miglioramento costante, perche nonavrebbe usato medicine≪soppressive≫ ed avrebbe seguito una dieta non viscosa.Mi ha spiegato che questa dieta elimina i cibi senza alcun valore e trattiene gli≪scarti alimentari≫ e gli acidi che fermentano.

≪Alcuni cibi agiscono come la colla, se sono consumati in eccesso.Il latte dimucca, il bianco dell’uovo,i cereali ed i farinacei ci potrebbero dare un’ottimacolla per la pittura ≫, disse Richard.

Gli risposi:≪Hai ragione. Gli insegnanti d’arte hanno mescolato acqua e fari-na per molti anni. Sembra simile alla colla Elmer≫. Quindi Richard mi mostro unalista di trentacinque domande che aveva fatto al dottor Scott. Dato che avevamodei problemi respiratori simili, ho studiato il foglio ed hoappreso cheil grassoanimale puo ostruire la circolazione nei vasi sanguigni. Il consumo di cibigrassi non ci aiutera a mantenere alto il livello della nostra salute. Una domandachiedeva cosa fare quando si presentano dei problemi respiratori durante la febbreda fieno. La risposta consigliava una mono-dieta (consumo diun solo alimento),fino alla soluzione del problema. Le arance, in questo caso, sono un’ottima scelta.Dopo aver letto trentaquattro domande tecniche, arrivai all’ultima: ≪Dovro ordi-nare un gelato misto con o senza nocciole e panna montata?≫. Con aria stupitadiedi un’occhiata a Richard e gli chiesi:≪Che cosa ha risposto il dottor Scott aquesta domanda?≫.

≪Ha detto. . . che avrei fatto meglio a mettermi al lavoro≫, poi presela miabottiglia di acqua bollente e la riempı di nuovo. Era ora di andare, per lui.

Richard mi manchera. Per tre settimane ci eravamo visti ogni mattina ed ognisera.

Lo accompagnai fuori, e ci abbracciammo. Poi lo salutai con la mano, finchepotei vederlo.

Qualche ora piu tardi, Therese, piu leggera di quattordici libbre e con un aspet-to dolce, venne in camera mia per aspettare l’arrivo di suo figlio. Sebbene sapesseche il suo digiuno era stato interrotto in un momento cruciale (il momento di≪pu-lizia≫), sembrava che il lavoro fosse la cosa piu importante per lei. Se avessecontinuato il digiuno, lo avrebbe perduto.

≪Il sistema che usa la nostra societa sembra basato su due verbi: lavoraree morire. Non c’e tempo da dedicare alla salute. Tornero quest’estate percompletare il digiuno≫, disse Therese.



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Ci fu un attimo di silenzio, con lo sguardo stava cercando suofiglio, fuori dallafinestra. Poi disse:≪Non avrei mai potuto apprezzare il sapore dell’avocado, senon avessi prima digiunato. Mangero avocadi al posto dei prodotti del latte: fannosparire la voglia di formaggio. Il formaggio e fatto di grassi per il settanta percento e puo favorire l’ostruzione delle arterie, il colesterolo e l’aumento dell’acidourico. Il dottor Scott mi ha detto cheil grasso “naturale” dell’avocado nonaumenta l’acido urico o il colesterolo≫.

Ebbe appena il tempo di finire la frase, che arrivo suo figlio.Mentre lasalutavo, speravo che potesse completare il suo digiuno in estate, come avevastabilito.

La sera mi incontrai con Roger: lui usciva dal bagno, mentre io ci stavo en-trando. Quando uscii mi accorsi che mi stava aspettando: arrossii un poco perchesi poteva ancora sentire il rumore dello scarico del bagno. Ci sedemmo sul divano,nel corridoio, e mi chiese se credevo che Satana sostenesse il male. Incapace dirispondere, lo guardai e feci uno strano rumore con la gola. Mi schiarii la voce,mentre mi domandavo se Roger stesse parlando seriamente.≪Satana?≫ chiesi. Elui: ≪Allora andiamo ancora piu indietro: credi che Satana esista?≫. ≪Beh, forse.– risposi – Se ne parla nella Bibbia. Esiste Dio ed anche Satana≫. ≪Hai ragione– disse Roger – Il digiuno sminuisce il valore della carne e solleva lo spirito. Du-rante il digiuno ti e capitato di leggere la Bibbia o di commentare spiritualmenteil Cristo? ≫. Risposi di no. Non ero in grado di dire molto su questo argomento,poiche non avevo studiato la Bibbia. Diedi solo una piccolarisposta, poi fu Rogera condurre la conversazione, saltando da un tema biblico ad un altro.

Sebbene fossi attratta da quest’uomo, dal suo sorriso e dal tono della sua voce,fui felice quando la conversazione termino: era diventatatroppo intensa per me.Augurai a Roger la buonanotte e, piu sollevata, me ne andai.

Parlai un po’ con Rhoda, la mia compagna di stanza, poi mi addormentai.

7.3 VENTIQUATTRESIMO GIORNO


Dato che oggi era la domenica delle Palme, l’Istituto ha avuto piu visitatori delsolito. I visitatori, ammessi soltanto la domenica pomeriggio, erano vari perche idigiunatori provenivano da Stati diversi, molti dei quali assai distanti dall’Istituto.



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Durante il digiuno non sentii la necessita di avere notizieda casa; era piu facileparlare con i digiunatori. Non avevo bisogno di sentirmi dire che avevo l’aspetto diuna morta e che avrei fatto meglio a mangiare, prima di moriredi fame. Quindi, iltelefono era il mezzo migliore per parlare con parenti ed amici. Quella domenica,sebbene non avessi avuto visite, parlai fino a stancarmi con iparenti e gli amicidegli altri ospiti. Quando questi se ne andarono, alle quattro del pomeriggio, eromolto affaticata e andai a letto.

Mi svegliai alla sera e seppi che il dottor Scott aveva invitato tutti gli ospiti aseguire un programma televisivo intitolato:La piu grande storia mai raccontata.Eravamo una decina, poiche gli altri erano rimasti nelle loro stanze, cosı ci riu-nimmo in una stanza molto accogliente, lontana dalla cucina, dove era situato uncaminetto acceso che diffondeva una luce naturale. Dato cheero troppo deboleper stare seduta a lungo su una sedia, mi stesi sul materasso che lo stesso Scottaveva provveduto a portarmi. Roger si sedette su una sedia, dietro di me, e ad uncerto punto bisbiglio:≪La mia televisione non puo essere usata, ma tutto questodimostra che il dottor Scott vuole farcela vedere. Il dottorScott e cristiano, eccoperche! Ricorda quello che ti ho detto: il digiuno sviliscela carne ed eleva lospirito≫. Specifico bene queste parole al mio orecchio, poi si riaccomodo sullasua sedia.

Dopo un’ora e mezza, ero gia addormentata, cosı persi l’ultima mezz’ora delprogramma. Roger mi dette dei colpetti sulla spalla:≪Svegliati≫, mi disse, e poi sioffrı di aiutarmi a portare la coperta ed il cuscino in camera mia. Mi sentivo comese avessi fallito un corso per lo sviluppo spirituale, in cuiRoger era il professore.Risposi gentilmente di no e raccolsi la mia bottiglia di acqua bollente prima diandarmene. Non avrei voluto addormentarmi durante il programma, perche oranon ero affatto stanca. Mi sarebbe servito da lezione, pensai. Le quattro orerestanti le avrei passate lottando col letto.

Alle tre del mattino stavo ancora ad occhi aperti ed ero ben sveglia. Guar-dai fuori dalla finestra e vidi che anche un’altra persona soffriva di insonnia. Erauna giovane di circa venticinque anni che non avevo mai vistoprima. Andava sue giu per il portico e, ad un certo punto, accese una sigaretta. Vidi brillare la bracead ogni sua profonda tirata e mi sentii affascinata da quellaluce, come non mi eramai successo in precedenza. Credetti che la mia vista fosse migliorata durante ildigiuno.

Quando la giovane rientro mi accorsi che l’odore del fumo era rimasto sui suoiabiti e si poteva avvertire anche a distanza. Alla fine mi addormentai, erano le seidel mattino.



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7.4 VENTICINQUESIMO GIORNO

Perdita di peso. mezza libbraPressione: 80/60

Il dottor Scott arrivo alle sette. Stavo malissimo. Mi guardo e gli dissi che isegni che poteva vedere sul mio viso erano dovuti all’insonnia della notte prece-dente.

Fortunatamente mi riaddormentai e non ebbi visite di Roger,che avrebbeancora discusso sulla Bibbia.

Durante la giornata venni a sapere che non ero stata la sola adaver notato lagiovane mentre fumava, sotto il portico. Era una cosa avvilente, pensai, ora tuttilo sapevano e lo sapeva anche il dottor Scott che, per evitarle ulteriori tentazioni,ando a chiederle le sigarette. Ma lei non smise, e avrebbe fatto meglio a stareattenta poichequalunque professionista dell’Igiene puo dimettere gli ospitidella sua clinica che si rifiutano ripetutamente di cooperare.

Ero nella solita posizione, sulla vecchia sedia, quando arrivo una nuova ospite.Si chiamava Mary ed aveva intorno ai quarant’anni. Soffrivadi schizofrenia, unostato nel quale la mente si divide e perde la sua organizzazione facendo nascere, inchi ne soffre, pensieri contraddittori. Infatti, quando ciincontrammo, mi disse diessere spesso confusa, poco coordinata e molto incerta di fronte ai problemi dellavita. Non riusciva ad integrarsi nella societa, quindi si estraniava molto spesso.

Mary, ne ero abbastanza sicura, aveva poco zucchero nel sangue.Era convin-ta che la nutrizione, carente nel periodo della sua infanzia, le avesse causatoun disorientamento mentale, una depressione cronica ed un esaurimento.

≪Lo zucchero, quel dannatissimo zucchero raffinato! Ne sono dipendente!Ecco che cosa ha causato i miei problemi mentali. Lo sbilanciamento deilivelli di glucosio≫. Mi disse questo mentre si spogliava e metteva via le sue cose.Era molto spigliata con le procedure dell’Istituto, come sesi fosse gia sottopostain precedenza a delle cure igieniche.

Mi spiego che nella schizofrenia il corpo non riceve i componenti chimici ne-cessari, a meno che non si segua un’alimentazione regolare.Il dottor Scott midisse che il buon funzionamento del cervello dipende dalla presenza di un giustonumero di varie componenti, dall’ossigeno alle proteine. Dunque, il comporta-mento anormale e dovuto allo sbilanciamento chimico o ad irregolarita del corpo.Quindi, se Mary avesse digiunato e fosse riuscita a fare a meno dello zucchero, lasua schizofrenia poteva essere controllata.



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Mary disse:≪Avrei voluto che gli psichiatri fossero esperti in nutrizione. Mol-ti “indietreggiano” quando si cerca un misterioso difetto cerebrale. La dieta igie-nica e stata il miglior aiuto per me. Conosco altra gente cheha perduto il suocomportamento anormale durante il digiuno≫.

Per due volte mi passo davanti con il fondoschiena nudo. Unavolta potevosopportarlo, due no. Non mi piaceva. Sebbene capissi che la guarigione da unproblema mentale e simile a quella da un problema fisico, decisi che noi nonsaremmo mai diventate amiche e, senza esitare, me ne tornai in camera.

Quando uscii dalla sua stanza vidi due persone che aiutavanoun uomo clau-dicante a scendere da un’automobile, di fronte all’Istituto. Poi, aiutandosi con unbastone l’uomo si porto verso la porta di ingresso. Piu tardi seppi che quell’uomo,che aveva ottanta anni, digiunava periodicamente per avereun po’ di sollievo dallasua artrite.

Poco dopo incontrai un uomo che mi sembrava essere poco oltrei sessant’anni.Si chiamava Ken e digiunava perche la sua prostatasi era troppo allargata.

Col passare dei giorni, divenne impossibile tenere il contodegli ospiti chearrivavano. La capacita dell’Istituto era di sedici persone e, grazie alla rotazioneche c’era, potevo vedere una persona nuova al giorno. Dopo unpo’, tutte le storiee i problemi mi sembravano simili, perche la loro causa era sempre la conseguenzadi un’inadeguata consapevolezza della salute.

Cercai di restare sveglia, per poter poi dormire di notte. Cosı, dopo averpassato tutta la serata a leggere, mi addormentai facilmente.

7.5 VENTISEIESIMO GIORNO


Sebbene il tempo passasse lentamente, qualcosa mi rendeva piu sopportabili ifastidi del digiuno, per la prima volta, da una anno e mezzo a questa parte, riuscivoa respirare senza “sibili” o rumori vari da parte dei miei polmoni. Sebbene fossifisicamente debole, il mio morale si elevo assieme alla mia salute, ed il sistemanervoso ritrovo una nuova stabilita. Persino il tempo, oggi molto brutto, nonpoteva disturbare la nuova euforia che avevo scoperto, perche passai la mattinataa guardare le gocce di pioggia cadere sui vetri, mentre ascoltavo della musica≪country≫ con delle cuffie.



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A meta della mattinata, mentre guardavo fuori dalla finestra, notai una Cadil-lac color argento parcheggiata nella rotonda, fuori dall’Istituto. Vi sedevano unuomo, una donna e una ragazza. Stavano guardando la costruzione molto atten-tamente; infine, la donna e la ragazza, che evidentemente erala figlia, si mosserodalla macchina per dirigersi verso la mia porta, pensando sitrattasse dell’entra-ta dell’Istituto. Mi preparai ad accoglierle: lentamente poggiai a terra prima unpiede, poi l’altro. Sentivo le vertigini, comunque rimasi in piedi vicino alla portae, con le gambe malferme, l’alito ben poco fresco e la lingua sporca come i mieicapelli, accolsi gli ospiti come se fossi stata una gentile cameriera di un ristorantealla moda.

La donna piu anziana mi sorrise chiedendo:≪State digiunando?≫. ≪Sı, e ilmio ventiseiesimo giorno≫, risposi.≪Accidenti!≫ disse con sorpresa.

Mentre Rhonda era andata a chiamare l’infermiera arrivo ilmarito della don-na. Aveva un’aria disgustata quando lascio cadere la sua pesante valigia sul mioarmadio. Le preziosissime pigne che mi aveva regalato Tillie, andarono in fran-tumi. Egli stava fumando un sigaro puzzolente e gia mi avevanauseato. Dopoaver riempito la nostra stanza con il fumo del suo sigaro, uscı fuori per andarlo aspegnere sul prato. L’infermiera, la signora e la ragazza sparirono.

Da sola, nella stanza piena di fumo, pensai di dare al dottor Scott un cartelloche mostrasse la vera entrata: volevo evitare il traffico di gente nella nostra stanza.

L’uomo torno abbastanza presto e si comporto come un vecchio orso. Luiguardava me, ed io guardavo lui chiedendomi se non avesse visto le pigne sull’ar-madio, prima di poggiarci sopra la sua valigia.

≪State digiunando?≫, mi chiese.≪Sı, da ventisei giorni≫ gli risposi. Sapevoche anche lui me lo avrebbe domandato.≪Accidenti!≫ esclamo, strabuzzando gliocchi. Poi fece una pausa e continuo:≪Mia moglie vuole digiunare. Ha letto deldigiuno su un settimanale femminile. Personalmente, credosia un po’ pazza. Cicredereste che ho guidato per cinquecento miglia per arrivare qui?≫.

L’uomo e senz’altro il pazzo piu interessante che ci sia, pensai. Proprio quandostavo per rispondere, tornarono sua moglie e sua figlia. La donna sarebbe rimastaper digiunare. Sentii suo marito dirle che sarebbe tornato entro due settimane. Poilui e la ragazza tornarono verso la macchina.

Non potei scoprire la causa per cui la donna si trovava all’Istituto, ma cio nonaveva importanza perche sapevo che il digiuno dava beneficialla mente e a tutto ilcorpo. Qualunque fosse stato il suo problema, avrebbe fattotutto il possibile perimparare i dettami dell’Igiene naturale.

Dato che tutte le cose belle hanno termine, la mia euforia si trasformo in ner-



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vosismo. Sebbene fossi stata attenta a non addormentarmi durante il giorno, lasera non riuscii a prendere sonno. Siccome restai sveglia per meta della nottata,ne approfittai per osservare ancora una volta la donna che stava fumando una si-garetta. Stavolta si allontano dall’Istituto, mentre mi divertivo a seguirecon lamia vista acuta, la brace della sua sigaretta. Mi addormentai poco dopo le tre delmattino.

7.6 VENTISETTESIMO GIORNO


Il dottor Scott disse che il mio digiuno stava andando bene. Era facile per luidire questo, pensai. Non riuscivo a riposare e l’isolamentocominciava a pesarmi.Quando il dottor Scott se ne ando rimasi seduta con la testa tra le mani, pensandoa cosa avrei potuto fare in seguito.Osservai la mia pelle e notai che era coper-ta interamente da una patina. La mia vecchia pelle mi aveva abbandonato.Quindi osservai le mie unghie, erano di un bianco lucente e dure come nonmai. Nei momenti di privazione, il corpo sa usare il calcio a sua disposizione.Il dottor Shelton ha scritto tutto cio ed io scoprii che aveva ragione. Dopo averstudiato le unghie delle mani, passai a quelle dei piedi. Ovviamente ero cosı an-noiata che non sapevo come passare il tempo. Non avevo vogliadi leggere. Lamia mente era satura poicheavevo letto tutti i libri dell’Istituto ed anche unaparte dell’elenco telefonico.

Alla fine mi venne l’idea dell’allucinazione, uno stato in cui delle impressionifalse diventano reali. Sentii dire che, durante un digiuno,si potevano avere delleallucinazioni sonore (voci e rumori) oppure visive (visioni).

Non ero sicura del modo in cui si stabilissero queste allucinazioni pero. Con-centrandomi profondamente, cercai di percepire suoni e vedere oggetti che nonerano presenti. Mi vennero in mente i disegni che gli uomini primitivi avevanofatto nelle caverne tremila anni fa, disegni che avevo vistoin un libro di storiadell’arte. I disegni si riferivano alla malattia ed ai primirudimentali tentativi dioperazione. Sapevo che, nell’antichita, i demoni erano ritenuti responsabili del-la malattia. Alcuni teschi di uomini primitivi avevano dei fori nel cranio, forsefatti per sconfiggere il≪demone≫. Meditai e mi concentrai su queste immaginidemoniache, ma non accadde niente di strano. Allora provai ancora una volta. Misforzai di pensare ad un’altra superstizione dell’antichita. Gli uomini dell’anti-chita usavano anche l’elettroshock per curare la malattiae il ≪demone≫: facevano



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ricorso ad un pesce elettrico. Si e avuta notizia di un pesceelettrico che avrebbeucciso un cavallo.

Mi concentrai di nuovo ed attesi una nuova≪allucinazione≫ che mi avrebbesvelato alcuni aspetti inconsci della mia mente. Ah!E tutta una sciocchezza,pensai. Non si possono avere allucinazioni durante il digiuno. Se qualcuno vidice di avere poteri anormali durante un digiuno, non credetegli. Non e propriovero.

Nella tarda mattinata stavo leggendo≪La scienza e la fine arte del digiuno≫, emi accorsi che il dottor Shelton confermava la mia posizione:

≪Dato che la dottoressa Linda Hazzard aveva molta esperienzadi digiuni, lescrissi chiedendole se le fossero capitati dei casi di digiuno in cui la psicheaveva presentato dei poteri sovrannaturali. Mi rispose conuna lettera, in da-ta 8 dicembre 1931. Disse che lo sviluppo di poteri sovrannaturali durante ildigiuno non era assolutamente possibile, e che il digiuno schiarisce la mente,non la appesantisce, ne produce assolutamente nessun sintomo di anormalitamentale. Nessun digiunatore che ho avuto in cura, e mai diventato chiaroveg-gente od altro≫. Nessuno di loro e diventato ‘sensitivo’ o ha tentato di portarsisu “un altro piano spirituale”. Nessuno di loro ha avuto “visioni celesti”, oha volato con i diavoli. Nessuno di loro e mai stato ipnotizzato e controllatoda “intelligenze positive”, sia dal punto di vista fisico, sia da quello mentale,tramite l’ipnosi o la medianicita≫.

Il pomeriggio passo in qualche modo, ed arrivo la sera. Alle nove e mezza,ricevetti la visita di Roger. Mi disse che passava la maggiorparte del tempo dasolo a riposare a letto. Si sentiva benone: il digiuno andavabene e la sua pressionesi era normalizzata.

Prima di andarsene mi disse:≪Forse posso aiutarti a sconfiggere Satana≫.Quindi mi diede un libro,≪Parlando del diavolo≫.

≪Leggilo domani e dimmi se lo trovi ridicolo o no≫, poi se ne ando.

7.7 VENTOTTESIMO GIORNO


Durante la mattinata, ebbi la precisa sensazione che il mio digiuno stesse perterminare. Lo sapevo, era una sensazione. Erano il mio corpoe la mia mente a



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dirmelo. Presi il libro di Roger dal comodino, anche se non avevo molta vogliadi leggerlo oggi. Dopo poche righe, mi accorsi che la letturanon sarebbe statafruttuosa e decisi di andare fuori. Il sole sulla schiena mi dava delle buone sen-sazioni: mi ero stesa a pancia in sotto su una panca, e mi divertivo a raccoglieredei fili d’erba e ad esaminarli.La mia mente ritorn o indietro di un mese, aifunerali di mio zio Jay, due giorni dopo il mio arrivo a Cleveland. Eglimorıdi cancro, all’eta di sessantadue anni, l’undici marzo 1977, tre anni prima delsuo pensionamento. Ricordo benissimo il funerale, come se sedessi ancora conzia Dee, di fronte alla bara di zio Jay. Per la maggior parte del tempo, cercai dinon guardare zio Jay nella bara, perche non avevo voglia di ricordarlo cosı: avevaperso molto peso e le forme del viso e delle mani erano state addolcite con unpo’ di trucco. Mentre sedevamo assieme, zia Dee mi disse che la vita, per lorodue, era appena iniziata. Cerco di ricacciare indietro le lacrime, mentre la gente sifermava per stringerle la mano.

Ricordai cheZio Jay conduceva una vita tranquilla, e mangiava una quan-tit a media di zucchero, cibi raffinati e carne. Di rado, beveva unpo’ pi u dibirra durante il mese. Non aveva mai fumato, era calmo e non sipreoccupa-va mai eccessivamente di nulla. Mio zio aveva un grande cuore, era il tipo dipersona che chiunque vorrebbe avere vicino.

Tornando indietro nel tempo,esaminai le circostanze che lo avevano por-tato alla morte. Nel gennaio del 1975, zio Jay comincio a lamentare dei dolorialla parte sinistra del corpo, al basso ventre ed al petto. Non era mai stato male inprecedenza e non era mai stato ricoverato in ospedale. Senzaesitare, egli si recodal medico che lo mise in guardia contro un attacco cardiaco sospettato. Imme-diatamente, zio Jay fu ricoverato, per dieci giorni, nel reparto di terapia intensivain un ospedale locale. Dopo lo studio dei suoi esami, gli fu detto che aveva avutoun infarto. Il giorno dopo, il dottore aveva cambiato opinione: si fermo nella stan-za, per dire a zio Jay che non si trattava affatto di un attaccocardiaco. Tre giornidopo, il medico convoco sia mio zio che mia zia, per dire loroche il male di Jayera causato da un infarto. Questo nuovo cambiamento di opinione confuse i mieiparenti che non si fidavano piu del giudizio del medico.

Alla fine dei dieci giorni di terapia intensiva, a zio Jay fu diagnosticata un’in-sufficienza coronarica. Fu rispedito a casa, con una ricettaper il Valium e peralcune medicine che avrebbero aiutato il cuore. Tuttavia i dolori al lato sinistrodel corpo e al basso ventre continuavano. Essi furono diagnosticati come spasmimuscolari1.

1I primi sintomi di problemi alla prostata includono dolori a lla zona pelvica o al bassoventre. Il cancro della prostata e la terza causa di morte per cancro, negli uomini di oltre cinquan-tacinque anni di eta. Sarebbe bene che, a causa di questa alta incidenza, tutti gli uomini fossero



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Zio Jay prendeva regolarmente le medicine per il cuore ed i tranquillanti, men-tre zia Dee cercava una seconda opinione medica, dato che i dolori al fianco e albasso ventre si facevano sempre piu forti.

Il secondo medico prescrisse dei nuovi tranquillanti: aveva diagnosticato unostrappo muscolare.

Quattro mesi piu tardi, zio Jay comincio a notaretracce di sangue nelle urine.Un urologo lo sottopose ad un’operazione di urgenza.Gli fu rimossa la prostata,perche era completamente attaccata dal cancro. Dopo l’operazione fu dettoa zia Dee che il cancro di Jay si era diffuso alla spina dorsale, al fegato, almidollo osseo: era ormai allo stadio finale.

Zio Jay fu portato da un radiologo che doveva sottoporlo a venti sedute dicobaltoterapia.

Questo tipo di trattamento si basa sulla teoria che alcuni agenti possono di-struggere anche le cellule sane.

Dopo la cobaltoterapia, il dottore consiglio a zio Jay di continuare le sue me-dicine, per arrestare i dolori al basso ventre. Un anno piu tardi, dopo che il doloreera diventato piu esteso e costante, il radiologo lo sottopose ad altre venti appli-cazioni di cobaltoterapia. In seguito, notai un estremo declino: ogni giorno erasempre peggio, i suoi movimenti erano sempre piu scoordinati e poteva cammi-nare solo con l’aiuto di un bastone. Aveva perso quasi tutti icapelli e l’uso delbraccio destro. Non aveva appetito, ed il corpo non riuscivapiu ad assimilare cioche egli mangiava.

Ora lo zio Jay era curato da un quarto dottore, specialista intumori. Fu curatocon la chemioterapia e con trasfusioni di sangue, come un qualsiasi altro malatoesterno. Talvolta, quando gli parlavo, egli si dimostrava incoerente: erano glieffetti collaterali delle pillole che prendeva. La sua mente non era in grado diseguire una conversazione; di solito si fissava su oggetti inesistenti.

Poco tempo dopo, zio Jay comincio ad accusare dei vuoti di memoria. Fu inquel periodo che decisi di andare a trovare mio padre e mia madre. Papa era dasolo, sul balcone, e guardava il panorama con uno sguardo molto malinconico,mentre teneva il cappotto in mano come se dovesse uscire per andare chissa dove.Non stava proprio agendo come il papa che conoscevo: non aveva neanche notatoil mio arrivo. Non era quella persona allegra e gioiosa, oggiera diverso ed iosapevo che qualcosa non andava.

a conoscenza dei primi sintomi di questa malattia, spesso fatale. Le statistiche sul cancro dellaprostata sono state prese dal libro di Robert Rowan e Paul Gillette,≪Your Prostate≫ (New York:Doubleday and Co. 1973, p. 36).



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Vidi l’alto profilo di mio padre girarsi verso di me: si era tirato su gli occhialiper asciugarsi le lacrime.

≪Jay sta male, molto male. Dee lo ha vegliato per tutta la notte. Dopo averpreso qualche medicina, ha cominciato a delirare. Era completamente impazzito.Dee si e cosı spaventata che ha chiamato il medico alle tre del mattino. Ma eglinon poteva fare nulla. Ho detto soltanto di portare zio Jay nel suo studio nelpomeriggio≫.

≪Non posso permetterlo. Jay non sa piu neanche chi e, singhiozzo mio padre.Gli stavo vicina, ma entrambi guardavamo nel vuoto. Poi venne anche mia madresul balcone. Si vedeva benissimo che aveva pianto a lungo. Mia madre era moltoattaccata alla sua sorella gemella.

I miei genitori, Dee e Jay avevano formato un quartetto affiatatissimo per oltretrenta anni.

Mia madre disse:≪Ora andremo a casa loro per vedere che cosa si puo fare≫.

Salutai mio padre e mia madre e ce ne andammo, ognuno nella suadirezione.

Alcune settimane piu tardi, zio Jay entro in ospedale. Ricordo bene le miemolte visite, all’ottavo piano di un ospedale moderno e sterilizzato.

Ad ogni visita, il suo colorito, che era gia abbastanza pallido, si avvicinavasempre piu a quello delle lenzuola. Ad entrambe le braccia aveva delle flebo, inpiu aveva un catetere per poter urinare. Mentre parlavamo vicino al parcheggioed osservavamo il fumo di una fabbrica vicina che inquinava l’aria, potevo vederele infermiere che entravano ed uscivano dalla stanza di zio Jay. Lo spostavano, lopulivano, gli misuravano la febbre oppure gli davano delle medicine. Alcune losvegliavano quando avrebbe avuto piu bisogno di riposo. Delle giovani tirocinantiservivanoi pasti. Le vidi distribuire dei w urstel, del pane bianco, dei fagioliverdi troppo cotti e delle coppette di gelato come dessert. Di solito, alla finedi ogni pasto c’era un caffe, zuccherato o con la crema.

L’ultima volta che vidi mio zio Jay, fu ai piedi del suo letto:era ormai inuno stato di semicoma e respirava solo grazie all’ossigeno.Gli tenevo le manie quando i suoi occhi vitrei incontrarono i miei,gli diedi un bacio di addio.Appena uscii dalla stanza scoppiai a piangere. Non riuscii piu a trovare la stradaper l’ascensore e mi trovai ad una specie di incrocio. Non sapendo dove ero finita,cercai di avvicinarmi alla scala piu vicina e proprio mentre stavo per iniziare ascendere, sentii il lamento orribile di un paziente vicino.Corsi giu per le scalecome una pazza, per otto piani, decisa ad uscire da quell’ospedale.

Questi pensieri≪emotivi≫ mi resero piuttosto nervosa durante il mio digiuno.



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Giravo continuamente la testa, come se cercassi di mettermicomoda su quellapanca. Senza rendermene conto, non stavo strappando piu semplici fili d’erba, mazolle di terra, e radici; sotto la mia panca ora c’era molta sporcizia. All’improvvisomi accorsi che Roger stava venendo verso di me. Mi alzai e gli lasciai la panca,spiegandogli che sarei voluta tornare nella mia stanza.

Roger mi disse:≪Hai la faccia a strisce, come la sedia≫. Poi mi si avvicinoe mi carezzo una guancia, asciugandomi una lacrima che era rimasta in una dellemie ≪strisce≫, subito sotto l’occhio. Rimasi in silenzio.≪Non andartene≫, disseRoger.≪Beh, devo proprio andare. Ho preso abbastanza sole≫, risposi. Appenatornata nella mia stanza, decisi di riposarmi; guardando ilcielo scurirsi sempredi piu, e il giorno, trasformarsi in notte. Dato che i risultati del quarto esamedel sangue mostravano dei netti miglioramenti, decisi, assieme al dottor Scott, diinterrompere il mio digiuno il mattino seguente.



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Parte III

REGOLAZIONE DOPOIL DIGIUNO

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Capitolo 8

I NUOVI VALORI DEL CIBO

Avevo capito bene perche nessuno poteva digiunare a lungo,senza un adeguato ecompetente controllo medico.L’interruzione del digiuno deve essere effettuatacon molta cura, altrimenti potreste capire quale e la differenza tra la vita e lamorte. Un mio conoscente mi racconto di aver intrapreso, dasolo, un digiunodi diciotto giorni. Mi disse che il digiuno vero e proprio fu facile, ma la suainterruzione fu drammatica.

≪Dopo il digiuno, avevo un appetito tremendo! Non potevo controllarmi .Se cominciavo a mangiare, continuavo. . . continuavo. . . continuavo. Non avreimai dovuto digiunare al di fuori di un centro di Igiene. Mi sono quasi ucciso≫, midisse.

Anche quando si digiuna sotto il controllo medico, possono esserci dei pro-blemi. Il professor Arnold Ehretriporta il caso di un digiuno di ventotto giorni,interrotto da un medico incompetente che fece mangiare al suo paziente delle pa-tate bollite. Fu necessaria un’operazione per rimuovere ilcibo che era rimastonell’intestino, contratto dal lungo digiuno. Il paziente morı. Non c’e da stupirsi seesistono cosı tante paure sul digiuno: un’altra relazioneci informa della morte diuna persona che, dopo essersi astenuta dal cibo per trentunogiorni, interruppe ildigiuno con dei panini alla carne. Questa storia basta per spaventare chiunque. Masotto un attento controllo, io non ero spaventata. Avevo assistito all’interruzionedel digiuno di Richard (trentanove giorni) e di Marie (ventuno giorni) e sapevoche non era possibile morire a causa del trattamento, a meno che non si curasseromalattie allo stadio terminale. Considerando il fatto che la maggior parte dei pa-zienti curati qui soffre di problemi di salute gravi, questoe un fatto positivo chedimostra l’importanza del digiuno, effettuato sotto un competente controllo. Lacosa positiva e che i digiunatori possono parlare assieme delle loro esperienze.

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Alle otto e trenta del mattino le papille gustative della mialingua, intorpidite inprecedenza dal tabacco, dal sale, dalle spezie, dallo zucchero e dai cibi raffinati,furono ≪risvegliate≫ da quattro once di succo di un’arancia fresca. In seguito,alle undici e mezza, alle due, alle cinque ed alle otto e trenta, mi fu servitoaltrosucco d’arancia, alternato a succo di verdura. Ad ogni bicchiere, la quantitaaumentava di due once.

Consumai dei succhi per un altro giorno, ed il terzo mi furono servititre frutti acidi per colazione e tre aspri per pranzo. La cenacomprendevadell’insalata cruda e mezzo avocado. Il quarto giorno mangiai le stesse cose,sia a colazione che a pranzo, ma a cena oltre all’insalata, mangiai una piccolaparte di broccoli cotti a vapore.

Ogni giorno mangiavo con ospiti diversi che variavano in numero, da due aotto. La ripresa dal digiuno era facile. La mia forza ed il tono muscolareaumentavano velocemente e mi sentivo molto energica. Sembrava come sefossi rinata.

Sei giorni dopo, riuscivo a tollerare perfettamente il sistema di alimentazioneigienica, sistema che avrei trasformato in≪modo di vita≫. La colazione era ser-vita alle otto e trenta del mattino. Era lontana dal solito uovo, bacon, toast ecaffe. Non si servivano affatto piatti di avena bollita, dolci danesi o torte di mir-tilli. Mangiavamo noci e frutta aspra. Erano pasti insoliti e poco ortodossi, maancora una volta,le norme che non combaciano con quelle della realta, sonostate disprezzate dagli ignari e derise dagli ignoranti. George Bernard Shawdisse che il novantacinque per cento delle persone accetta le cose come sono el’altro cinque per cento ne fa di diverse. Il progresso e fatto da questo cinque percento. Io mi sentivo in un piccolo gruppo a parte.Ero forse l’unica a mangiaremandorle per colazione.Mi cominciarono a venire dei dubbi: per quanto avreipotuto mantenere questo sistema di nutrizione superiore? Non esisteva nessunatavola calda che vendesse delle noci. Eppurela colazione era deliziosa. Una odue arance, un grappolo d’uva, una bella fetta di ananas, seguita da quat-tro once di noccioline senza sale. Le noci potevano essere consumate al mattinoper raccogliere il beneficio delle proteine, che fa aumentare il metabolismo nellagiornata. Esse devono essere fresche e non salate, perche dopo la tostatura, diven-tano pericolose.Ogni volta che≪diamo calore≫ ad un cibo grasso (sia animaleche vegetale), avviene l’idrogenazione che origina dei componenti non dige-ribili i quali restano nel corpo. Il dottor Scott raccomandava le noccioline,le mandorle, le noci americane, le nocciole e le noci brasiliane. Le arachidie il morgano erano esclusi per il loro eccessivo contenuto diamido. Siccome lacombinazione acido-amido e povera, non e raccomandabile, in quanto potrebbecausare indigestione e (in qualche caso) irritazione dellostomaco. Le arachidi e il



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morgano dovrebbero essere mangiati con delle insalate fresche.

Molti di noi, abituati ai cibi convenzionali, non capisconoche tutte le noc-ciole, generalmente parlando, sono delle fonti concentrate di proteine. Esseci forniscono, in modo pulito e naturale, le stesse sostanzecontenute nella carne.Non hanno prodotti di scarto o parassiti. Le carni (maiale, salsiccia o ba-con) sono contaminate da un milione di organismi batterici per oncia. Tutti itipi di noci contengono vitamine, minerali, carboidrati, ormoni necessari alla for-mazione di un tessuto corporeo di buona qualita.Se propriamente masticate ecombinate, esse sono digerite facilmente. Credevo che fossero un po’ indigeste,e lo erano, se unite alla birra e alle ciambelle.

Il dottor Scott non consigliava i semi di girasole, il sesamoed i semi di zuc-ca. ≪I semi sono per gli uccelli≫, diceva. I lamponi non erano serviti all’Istituto,anche perche contenevano semi. Sebbene si tratti di fruttiaspri che si combinanobene con le noci, essi possono essere insoddisfacenti per qualche persona. Que-sta puo essere la ragione per la quale alcuni cibi, che presentano difficolta nellarimozione dei residui commerciali, sono evitati all’Istituto. Ecco perchei frutticon molta buccia come le arance, l’uva e l’ananas, che sono meno attacca-ti dai pesticidi, erano serviti per colazione. Il dottor Scott insisteva affinche sitrattasse difrutti completamente maturi e deliziosamente dolci. La mancanzadella maturazione totale puo causare alla gente dei problemi con i frutti acidi. Inpiu egli disse, il ritorno ad un’alimentazione ricca di proteine avrebbe causato unacondizione tossica, nella quale il consumo di frutta acida sarebbe stato ancora piuproblematico. Egli diceva sempre chela principale causa della tossemiae ildanneggiamento del fegato, causato da una alimentazione ricca di proteine,sia animali che vegetali, e dal consumo di medicine e sostanze chimiche.

A mezzogiorno fu servito un bicchiere di succo di verdura, mezz’ora primadi pranzo. L’infermiera, Jessica, mi diede il permesso di dividere i recipienti,preparati in uno≪spremiverdure≫.

Succo di mela e carota1 mela di media grandezza;3 carote di media grandezza.

Succo di mela e sedano1 mela di media grandezza3 gambi di sedano.

Succo di verdura2 carote di media grandezza;2 gambi di sedano;1 foglia di lattuga romana.

Succo di sedano e pomodoro1 pomodoro grande2 gambi di sedano

Piu o meno i recipienti riempivano un bicchiere di sei once (1 oncia = circa28 grammi). Potevano essere serviti prima di un frutto o di un vegetaleoppure a



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pranzo o a cena. Il pranzo consisteva in un avocado intero, sedano, papaya, acinidi uva bianca senza semi, ribes, una mela o una pera.Ci fu detto di sbucciarela mela e la pera. Sebbene nella buccia vi siano molti nutrimenti e vitamine,eprobabile che in superficie vi siano quegli additivi chimiciche possono portaread una intossicazione.All’uva, invece, la buccia non viene tolta. Questo fruttodeve essere lavato con acqua fresca di rubinetto, senza usare, per la sua pulizia,alcuna delle soluzione che si trovano in commercio.

Una delle combinazioni di frutta che preferivo era compostada due melegialle, un mango (di solito fra due portate) frullato fino a che non raggiunge laconsistenza di un budino, servito con un sedano, un avocado edue varieta diuva. Pensavo al modo in cui gustavo un dessert che aveva ben poco o nessunnutrimento.

Talvolta, per pranzo, consumavamo un drink di frutta o dell’insalata di frutta.I menu venivano cambiati per variare i pasti.

DRINK DI FRUTTA (per due persone)

2 frutti di papaya4 arance sbucciate1 fetta di ananas2 mele

Frullare il tutto.

INSALATA DI FRUTTA (per tre o quattro persone)

3 mele3 pere1 chilo d’uva2 pompelmi.

Tagliare tutta la frutta a fettine in una ciotola.Frullare il tutto.Guarnire l’insalata con la salsa ottenuta.Unire delle fettine di avocado e servire con sedano.

In teoria, la frutta non dovrebbe essere alterata, tagliata, fatta a fette o frullataperche perde il suo valore nutritivo. La frutta sbucciata che resta sulla bilancia,cambia colore, perde sapore e puo ossidarsi. Anche la frutta cotta oppure al forno,distrugge il suo valore nutritivo. Le ciliegie, le mele, l’uva passa e le banane,ad esempio, aggiunte al pane, alle torte o ai pasticcini perdono i loro nutrimentivitali, gli aminoacidi, gli enzimi, le vitamine e i minerali.



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Quando la frutta e esposta a fonti di calore, essa diventa uncibo scadente chepuo nutrire il corpo solo in parte. Se uniamo alla frutta lo zucchero, il miele, losciroppo o altre≪dolcezze≫, non facciamo altro che sciupare il tutto ed appesan-tire la digestione. Il problema si pone quando combiniamo o cuociamo la fruttain maniera errata: cio puo portare a malattie come l’allergia, l’esantema cutaneo,e a problemi intestinali.La banana, tagliata a fette nell’insalata di frutta, eral’unico frutto dolce servito all’Istituto. Dato che il cinq uanta per cento degliospiti era colpito da ipoglicemia, i frutti dolci erano evitati perche causavanoloro un drastico aumento dei livelli di zucchero nel sangue. I datteri, le pru-gne, l’uva passa, i fichi ed ogni tipo di frutta secca e stata evitata perche e spessotrattata con sorbato di potassio, glicerina o biossido di solfuro. Il cibo servitoall’Istituto era concepito per essere digerito anche dagliorganismi piu sensibilie da tutti i pazienti, indipendentemente dal loro problema di salute. Per coloroche non hanno problemi digestivi, la frutta dolce seccata con mezzi naturali ed ingiuste condizioni puo essere un buon diversivo nell’ambito del sistema nutritivoigienico. Naturalmente, l’igienista ha a disposizione molti altri tipi di frutta.

La cena era servita alle cinque e mezzo. La portata principale consisteva inun’abbondante porzione di insalata con lattuga romana, rossa o del tipo≪Boston≫.La lattuga congelata non era raccomandata, perche difficile da digerire e poveradi minerali. In piu, l’insalata conteneva cavoli rossi,funghi, fagioli, germogli dierba medicaed era guarnita con carote grigliate e barbabietole rosse, che le dava-no un colore attraente. Ogni sera, i vegetali freschi, aggiunti all’insalata, venivanocambiati. Gli ospiti dunque non potevano dire che i pasti fossero monotoni: pocoa poco, potevano rendersi conto della grande varieta di vegetali impiegati all’I-stituto. La porzione di insalata era enorme e costituiva la maggior parte delpasto. Vidi Jessica contare e mettere dodici piccoli pomodori, per ogni porzionedi insalata. Se all’insalata erano accompagnate delle patate al forno, i pomodorivenivano esclusi. Questo avveniva solo con le patate, dato che acido ed amidohanno una combinazione molto scarsa tra loro.

Il condimento per l’insalata era ottenuto sia con meta che con un avocadointero a persona, secondo i gusti. L’avocado doveva essere tagliato a fettinenell’insalata o frullato.

CONDIMENTO DI AVOCADO (per tre persone)2 avocado ben pelati3 pomodori1/4 di succo di sedano

Frullare.Se non seguito da un amidaceo, nell’insalata si puomettere un limone o un pompelmo.



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L’altra portata del pasto, consisteva in alcuni vegetali propriamente cottia vapore. Alcune selezioni comprendevano abelmosco epatate al forno, fagiolie broccoli, carciofi e patate dolci oppure asparagi e cavolfiore serviti con burrodolce non salato. La selezione di due soli vegetali e migliore perche una varietadi cibo piu ampia stimola l’appetito, conducendo ad un consumo smodato, alla≪monotonia alimentare≫ e peggiorando la digestione.

8.1 CLASSIFICAZIONE DELLA FRUTTA

8.1.1 Frutti acidi

Acerola Arancia Prugne acerbeUva spina Ananas FragoleRibes Melograno TamarindoPompelmo Mele acerbe MandarinoCedro Uva acerba PomodoroLimone Pesca acerba

In teoria, si dovrebbecombinare solo la frutta che si trova nello stesso grup-po. Tutti i cibi si digeriscono meglio quando non sono mescolati ad altri di qualitadiversa. La frutta acida si combina bene con le proteine. Dovremmoevitare dimangiare frutta e amidacei nello stesso pasto. Quando lo zucchero e l’acido diun frutto si combinano con un amidaceo, si sviluppa la fermentazione.

8.1.2 Frutti aspri (agrodolci)

Mela Uva PapayaAlbicocca Mirtillo Paw pawMora selvatica Kiwi PescaCiliegia Mango Pera(matura e fresca) Mangosta LamponeSambuco Mora di gelso Prugna dolceFico fresco Nettarina

La frutta aspra e le proteine non rappresentano una buona combinazione per-che lo zucchero richiede allo stomaco certi processi chimici, mentre la proteina nerichiede altri. La frutta aspra si combina bene con un avocado o con quella acida,



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dando una buona≪unione≫. I frutti aspri si combinano bene anche con i fruttidolci.

8.1.3 Frutti dolci

Banana Uva moscata SapotigliaCarruba Kaki Uva passaDattero Prugna FicoTutti i tipi di frutta secca (pere, albicocche, ecc.)

I frutti dolci e le proteine sono una combinazione scadente.Essi non si com-binano bene neanche con i frutti acidi. Ottima e invece la loro combinazione coni frutti aspri (mela). Ad un pasto del genere si puo aggiungere lattuga o sedano.

8.1.4 Meloni

Melone Melone persiano CocomeroAnguria Melata Melone muschiato

Melone a banana

I meloni non si combinano bene con nessun altro cibo.Richiedono ben po-ca digestione. Se sono consumati da soli passano presto nell’intestino. Lacombinazione dei meloni con altri cibi ne prolunga il loro arresto nello stomaco,causando indigestione, gas o altri fastidi.Per chi ha una buona digestione, imeloni si combinano bene con i frutti aspri.

8.1.5 Cibi neutri

Lattuga verde Cicoria PrezzemoloLattuga rossa Cetriolo CrescioneLattuga romana Radichella Cardo svizzeroSedano Indivia Cavolo riccio

I cibi neutri possono essere combinati con qualsiasi cibo.La mela, in genere,si combina bene con tutti i cibi, tranne che con gli amidacei. Usateli a discre-zione, a seconda di come vi sentite e scoprite il meraviglioso mondo della buonadigestione.



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8.1.6 Grassi

Avocado Crema Olio d’olivaBurro Carne grassa Olio di sesamoOlio di mais Lardo Olio di soiaOlio di semi di Noci Olio di girasolecotone Olio di noci Sego

L’effetto inibente del grasso sulla secrezione gastrica che ritarda la dige-stione delle proteine per due o piu ore, non lo rende adatto al consumo conproteine. Dunque, non mangiate grassi con le proteine.

8.1.7 Amidacei

Tutti i cereali Fagioli secchi ArachidiTutti i tipi di patate Piselli secchi ZuccheRadice di caladio Carciofi di Gerusalemme

8.1.8 Medi amidacei

Barbabietole Cavolfiore SassefricaCarote Mais Rape

Gli amidacei non si combinano bene con le proteine, perche lo stomaco se-cerne un tipo diverso di succo gastrico, a seconda che si consumi un cibo ricco diproteine o un cibo ricco di amido. Gli amidacei non si combinano con gli acidi,mentre vanno benissimo con l’insalata fresca e le verdure.



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8.2 GIUSTA COMBINAZIONE DELLEPROTEINE

I cibi che contengono un alto tasso di proteine sono i formaggi (non lavorati),gli avocado, i cereali secchi, la soia, tutti i tipi di semi e ipiselli. Altri cibi adalto contenuto proteico comela carne fresca, il latte, le olive, le arachidi e loyogurt non sono inclusi, normalmente nella dieta igienica. Raramente questiultimi cibi si trovano≪al naturale≫, perche per la loro lavorazione si usano spessoadditivi chimici. Dato che ben poca gente cerca di evitare totalmente questi cibi,ricordiamo che essi sono ritenuti la causa della debolezza fisica, ma indichiamoanche la loro combinazione piu giusta. La portata principale della sera consistevain una insalata abbondante.L’insalata poteva comprendere una qualsiasi delle seguenti verdure fresche.Siate ben sicuri di non unire all’insalata anche i germogli,questi ci servono comericca fonte di proteine e vitamine.



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Erba medica Cardone AbelmoscoAnice Carota Pepe rossoAsparago Cavolfiore ScalognoBambu Aglio AcetosaBasilico Grano (giovane) SpinacioBarbabietola Melanzana Pomodoro (*)Tropei di barbabietola Scarola RapaBroccoli Finocchio FagiolinoCavoli di Bruxelles Cibi neutri ZucchinoCavolo Piselli

(*) se non seguito da un amidaceo cotto.

Il migliore modo per mangiare consisterebbe nel nutrirsi esclusivamente diverdure fresche.Conosco solo una persona chee ≪cresciuta≫ mangiando ver-dura fresca e niente altro. Si chiama Mark Huberman, ex-presidente dellaAme-rican Hygiene Society. Huberman, che ha trentuno anni, non ha mai mangia-to cibi cotti . Ma dato che i casi come il suo sono piuttosto rari, e dato che pochepersone desidererebbero mangiare solo verdura fresca,si possono accettare an-che le verdure cotte a vapore. Dopo l’insalata, all’Istituto veniva servitaunacombinazione di due verdure cotte a vapore.

I cibi cotti a vapore eranofatti bollire fino a diventare teneri , anche se re-stavano sempre consistenti, senza mai spappolarsi. Qualsiasi coppia di verdure sicombina bene con questi cibi tranne i pomodori, se sono seguiti da un amidaceo(patate, riso scuro ed orzo). Piu avanti, troverete una tabella dei tempi di cottura avapore di alcuni cibi. Questi tempi sono approssimativi: essi possono variare se-condo il gusto personale e secondo la natura della verdura (che puo essere tenera,giovane, matura o colta in altitudine) servita durante il pasto. L’altitudine e unfattore che influenza la cottura di una verdura. Se ne cuociamo poi in grandequantita, il tempo di cattura sara maggiore, ma ricordate: minore e il tempo dicottura a vapore, maggiore sara la quantita di vitamine e di minerali tratte-nuti dalla verdura . Un altro fattore che influenza il tempo di cottura a vapore eiltipo di calore impiegato. All’Istituto si usava una cucina elettrica, la migliore (edanche la piu pulita) per la cottura dei cibi.



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Vegetali Quantit a Tempo di cottura ClassificazioneCarciofi (Gerusalemme) 3 libbre(*) 30/40 min. vegetale medio amidaceoAsparagi 1 libbra 5/8 min. vegetale teneroFagiolini (fili) 1 libbra 12/15 min. vegetale teneroBarbabietole 1 libbra 30/40 min. vegetale medio amidaceoBroccoli 1 libbra 10 min. vegetale teneroGermogli (di Bruxelles) 1 libbra 10 min. vegetale non amidaceoCavolo (verde o rosso) 1 libbra 10/15 min. vegetale non amidaceoCarota (a fettine) 1 libbra 10/15 min. vegetale medio amidaceoCavolfiore 1 libbra 10 min. vegetale medio amidaceoSedano 1 libbra 10 min. vegetale teneroCardo 1 libbra 5 min. vegetale non amidaceoGranturco 4 spighe 15/20 min. vegetale medio amidaceoGranturco (non lavorato) vegetale non amidaceoMelanzana (a fette) 1 grande 5/10 min. vegetale non amidaceoFinocchio 1 libbra 5/8 min. vegetale non amidaceoCavolo riccio 1 libbra 5/8 min. vegetale non amidaceoCavolorapa 1 libbra 10/15 min. vegetale non amidaceoAbelmosco 1 libbra 5 min. vegetale frescoPastinaca (a fette) 1 libbra 10 min. vegetale non amidaceoPiselli verdi 1 libbra 5 min. legumiPiselli (baccelli) 1 libbra 5 min. legumiPepe (pianta) 4, grandi 5/8 min. vegetale frescoPatate bianche 4 intere 30/40 min. vegetale amidaceoPatate dolci 4 intere 30/40 min. vegetale amidaceoSassefrica 1 libbra 10/15 min. vegetale medio amidaceoSpinaci 1 libbra 5 min. vegetale frescoSchiacciata (di zucchine) 1 libbra 15/20 min. vegetale non amidaceoSchiacciata (noci di burro) 2 libbre 15/30 min. vegetale amidaceoPomodoro 1 libbra 5/8 min. vegetale acidoRapa 1 libbra 15/20 min. vegetale medio amidaceo

Tabella 8.1: TEMPI DI COTTURA A VAPORE (APPROSSIMATI)(*) 1 libbra = 0,4536 Kg.

Un paio di giorni prima della mia partenza, ho preso alcunericette di Jessica.Si trattava di quelle dell’Istituto, basate sul consumo di molta insalata. Per quantomi riguarda, preferisco una coppia di vegetali cotta a vapore, ma per quelli che incucina vogliono sbizzarrire la loro fantasia, ecco le ricette:

VERDURA GRASSA (per quattro persone)

1 tazza di zucchine1 tazza di sedano tagliato a quadratini1 tazza di baccelli di piselli



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1 tazza di abelmosco1 tazza di germogli di mango3/4 di tazza di acqua distillata1/2 tazza di pianta di pepe rosso tagliato.

Mettete l’acqua in una pentola di acciaio inossidabile e aggiungete tutte leverdure tranne i germogli, l’abelmosco e la pianta di pepe rosso. Far bollire iltutto, poi lasciare al minimo per dieci minuti.Aggiungete gli ingredienti mancanti e cuoceteli a fuoco lento per cinque-dieciminuti. In seguito togliete la pentola dal fornello e aggiungete due cucchiai diburro non salato. Servite con riso scuro.

Preparazione del riso scuro

2 tazze di riso scuro corto3 tazze di acqua distillata

Mettere l’acqua e il riso in una pentola. Far bollire, poi mettere il fuoco alminimo e far cuocere per un’ora.

SUPREME DI CAVOLFIORE(per quattro persone)

1 cavolfiore1 pacco di asparagi1/4 di tazza di olio pressato e freddo o di burro non salato

Cuocere il cavolfiore intero a vapore e preparare gli asparagi per lo stesso tipodi cottura. Prendete un piatto grande dove metterete il cavolfiore al centro e gliasparagi ai lati. Con il cucchiaio spargete l’olio o il burronon salato sul cavolfiore,prima di servire il tutto, preferibilmente dopo un’abbondante porzione di insalata.



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NAVI DI ZUCCHINE(per quattro persone)

Schiacciata di 4 zucchine intere8 carote di media grandezza

Cuocere a vapore in una pentola ben adattata con una reticella. Mescolate lecarote, in un frullino, con due cucchiai di burro fuso non salato. Tagliare longitu-dinalmente le zucchine e riempitele con il composto gia frullato. Il prezzemolo,se volete guarnire le zucchine, e un’ottima scelta. Servite dopo un’abbondanteinsalata di vegetali non amidacei.

CREMA DI PATATE

6 patate di taglia media (cotte a vapore)1/3 di tazza di burro non salato

Frullate le patate ed il burro aggiungendo acqua distillata, fino ad ottenereuna salsa omogenea. Aggiungete del prezzemolo ben sminuzzato. Potete metterequesta crema sull’insalata oppure su un vegetale cotto non amidaceo.

SOUFFLE DI GRANTURCO(per quattro persone)

3 tazze di granturco crudo1 tazza di abelmosco ben sminuzzato1 tazza di sedano ben sminuzzato1 tazza di pepe rosso ben sminuzzato

Liberate il granturco dalle spighe. Mettetelo in un frullino e mescolatelo congli altri vegetali. Cuocetelo al forno, in una casseruola, a350 gradi per 45 minuti.Prima di servire si puo aggiungere del burro non salato. Servire con un altrovegetale non amidaceo.



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INSALATA DI PATATE

3 tazze di patate cotte a vapore e tagliate a dadini1/2 tazza di sedano crudo a dadini1/2 tazza di carote crude a dadini1/2 tazza di aglio di serpe

Salsa2 avocadi maturi1 tazza di succo di sedano

Frullare gli avocadi e il succo di sedano. Versare il composto sulle verdure.Mescolare bene e servire con foglie di insalata verde.

PATATE CON SEDANO E PREZZEMOLO(per quattro persone)

6 patate grandi, cotte a vapore o al forno1 tazza di succo di sedanoprezzemolo (a volonta)

Tagliare le patate e scavarle nel centro. Mescolarle con succo di sedano eprezzemolo. Servirle con palline di burro non salato e con unvegetale fresco,dopo un’abbondante porzione di insalata.

INSALATA DI FAGIOLINI(per quattro persone)

2 quarts1 di fagiolini;4 zucchine schiacciate cotte a vapore;1/3 di tazza di burro non salato.

Frullare le zucchine, meta dei fagiolini ed il burro non salato. Versare il con-

1circa due litri e mezzo. Il≪quart≫ e un’unita che si usa per la pesatura di alcune verdure.N.d.T.



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dimento ottenuto sui fagiolini rimasti e mescolate con cura; servite dopo un’ab-bondante porzione di insalata.

Nelle prossime pagine troverete due tipi di menu settimanali. Non lasciatevispaventare dall’alto contenuto calorico delle noci e dell’avocado. Le calorie nonsono state conteggiate.E il tipo di cibo e la sua combinazione che fa la differenza.Se si desidera perdere del peso, limitate il consumo di frutta e eliminate gliamidacei. Se si vuol mantenere un certo livello di energia, bisogna consumarela frutta, altrimenti potete nutrirvi di insalata verde, ab bondanti porzionidi avocado ed erba medica. Chi e a dieta puo saziarsi anche solo con mezzoavocado, invece di uno intero.

Il dottor Scott pensava che la pelle riflettesse lo≪status≫ del metabolismodei grassi. Per alcuni giorni, durante e dopo il digiuno, la pelle sara secca e≪squamata≫.

Talvolta, negli individui molto intossicati, la pelle potra subire una vera e pro-pria ≪muta≫, ma il ripristino del metabolismo nutritivo restituira ben presto allapelle la sua elasticita e lucentezza.

Questo cambiamento e causato dal raggiungimento di livelli corretti di gluco-sio e dalla normalizzazione del metabolismo dei grassi. Perraggiungere questostato, alcune persone devono consumare rossi d’uovo crudi,burro dolce crudo olatte intero e formaggio non salato.

Il dottor Scott affermo:≪Questi cibi possono essere utili a quelle persone chehanno il colesterolo basso a causa diun danno al fegato e quindi la perdita dellanormale regolazione ormonale. Le stesse persone non riescono a digerire lenoci e i semi≫.

Il dottor Scott desiderava porre l’accento sul fatto chele noci potrebberoessere non tollerate da persone con problemi epatici. Sembra che esse riescanoa metabolizzare le proteine contenute nelle noci che si consumano normalmente.

Il metabolismo incompleto delle proteine causa la tossiemia ed un ulterioredanneggiamento del fegato. I sintomi comuni sono rappresentati da varie formedi indigestione che favoriscono la fermentazione dei cibi,difficolta addominalied allergie. Questo stato toxemico puo portare una vera moltitudine di malattie.Dato che il fegato e un organo≪silenzioso≫ (nel senso che non ci da dei sintomiparticolari), ci si potrebbe accorgere di una malattia epatica solo quando essa e inuno stato avanzato.

≪Una persona saggia sa riconoscere i segnali della tossicit`a del corpo. I primi



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comprendono un senso di malessere generale ed un cambiamento eccessivo delcolore delle urine e delle feci≫, disse il dottor Scott.

Sebbene i seguenti menu siano ottimi, in generale, essi potrebbero non es-sere adatti per persone con particolari problemi di salute.Un particolare tipo dialimentazione puo anche non addirsi ad ogni caso. I problemi particolari richiede-ranno una modifica effettuata da un esperto supervisore.Le quantit a specifichedi cibo varieranno secondo le capacita di assimilazione, il gusto, il desiderio,la preferenza e la disponibilita di ognuno.

8.3 MENU TIPO

LUNEDI

Colazione2 arance;1 pompelmo;qualche fetta di ananas;100 gr. circa di mandorle.

PranzoSucco di pomodoro e sedano(mezz’ora prima del pasto);1 pera;50 gr. di uva bianca;1/2 papaya;1 avocado;gambi di sedano (50 gr.)

CenaAbbondante insalata verde;asparagi;pasticcio giallo;(per i non vegetariani, 100gr. di pesce alla grigliapossono essere serviti dopol’insalata evitando pero lemandorle a colazione)a.

aNessun centro di Igie-ne Naturale serve dei cibi abase di carne;i cibi crudisono preferiti a quelli cot-ti a vapore perche fornisco-no una≪attrattiva≫ migliore(N.d.A.).

MARTED I

ColazioneMelone muschiato e angu-ria nella quantita desidera-ta (non raccomandato per gliipoglicemici).

Pranzo50 gr. di uva Tokay;50 gr. di uva Concorde;mango e mela gialla frullatie guarniti con prezzemolo;1 avocado;1 nettarina (1 pesca noce)

CenaSucco di carote e sedano(mezz’ora prima del pasto);abbondante insalata con sal-sa di avocado (senza pomo-dori);patate dolci;carciofi di Gerusalemme conburro non salato.



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MERCOLED I

ColazionePompelmo e ananas;1/4 di litro di fragole conpanna.

PranzoSucco di mela e carota (mez-z’ora prima del pasto);abbondante porzione di in-salata;100 gr. di formaggionon la-vorato;cavolo riccio.

CenaInsalata di frutta;1 avocado;gambi di sedano.

GIOVED I

ColazioneDrink di frutta (3 arance eun’abbondante fetta di ana-nas);100 gr. di cocco.

PranzoSucco di verdura (una com-binazione qualsiasi, mezz’o-ra prima del pasto);1 pesca;2 prugne;lamponi neri e ciliege a vo-lonta;cetrioli.

CenaAbbondante porzione di in-salata con avocado (senzapomodori);cavolini di Bruxelles cotti avapore;cavolfiore;grano fresco con burro nonsalato.

VENERDI

Colazione2 mandarini;papaya;mirtilli.

PranzoFichi freschi;albicocche fresche;datteri;foglie di lattuga romana(non raccomandato per gliipoglicemici).

CenaAbbondante insalata con po-modori;1 pompelmo;100 gr. di semi di girasole(solo se ben tollerati).

SABATO

Colazione1-2 arance;1 mela;100 gr. di noce americana.

Pranzo1 papaya;1 mango;1 kaki;cetrioli;gambi di sedano.(Questo pranzo rappresentaun’ottima combinazione).

CenaAbbondante insalata;cavolo rosso;melanzane al forno;(per i non vegetariani, 100gr. di gallina al fornopossono seguire l’insalata,eliminando, pero, le nociamericane della colazione).



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DOMENICA

Colazione1-2 banane;50 gr. di uva passa (senzasolfuro);50 gr. di prugne (la frut-ta secca non e raccomandataper gli ipoglicemici).

PranzoPiselli crudi;2 pomodori;pere crude;abelmosco crudo;1 pianta di pepe verde;100 gr. di acagiu(se ben tollerato).

CenaSucco di carote e sedano(mezz’ora prima del pasto);insalata verde;≪sucy≫ di verdura;riso scuro.

LUNEDI

Colazione120 gr. d’uva;2 banane;datteri.

PranzoInsalata di verdure;cavolo cinese;asparagi;radice di caladio (cotta avapore).

CenaInsalata di verdure;spinaci;schiacciata gialla;fagioli al forno.

MARTEDI

Colazione2 pere;2 kaki;1 banana;1 bicchiere di latte acido.

PranzoInsalata di verdure;broccoli;fagiolini;patate irlandesi.

CenaInsalata di verdure;abelmosco;spinaci;100 gr. di pinoli.

MERCOLED I

ColazioneAnguria.

PranzoInsalata di verdure;melanzane al forno;cardo;2-3 fette dipane di frumen-to intero con burro dolcenon salato.

CenaSucco di verdure (una com-binazione qualsiasi, mezz’o-ra prima del pasto);zucchine;spinaci;100 gr. di acagiu.



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GIOVED I

ColazioneAlbicocche e prugne (nellaquantita desiderata).

PranzoInsalata di verdura;cavolo verde;carote;patate dolci.

CenaInsalata con pomodori;barbabietola;fagiolini;100 gr. di pistacchio.

VENERDI

ColazionePesche;ciliegie e albicocche (nellaquantita desiderata).

PranzoSucco di verdure (una com-binazione qualunque, mez-z’ora prima del pasto);barbabietola;carote;fagioli al forno .

CenaInsalata di verdure;spinaci;cavolo;100 gr. di noci.

SABATO

ColazioneMeloni

PranzoInsalata di verdure;cardo;100 gr. di formaggiosvizzero non lavorato.

CenaInsalata di verdure;abelmosco;2-3 fette di pane di granocon burro non salato.

E importante che nell’alimentazione non predominino gli acidi. Il tipo di ali-mentazione comune e fin troppo acido; si da troppa importanza alla carne, ai dolci,ai pasticcini e ai cibi conservati che contribuiscono allo sviluppo di molte malat-tie (l’artrite o l’arteriosclerosi, ad esempio). Ricordate che almenoil 70/80% delvostro cibo dovrebbe essere alcalino, poiche ha grande valore nutritivo e ci per-mette di resistere meglio alle malattie. Notate che alcuni frutti, come le arance,il pompelmo e il cedro, universalmente ritenuti≪acidi≫, producono in realta unareazione alcalina all’interno del corpo.

Qui di seguito diamo una lista di frutti e altri cibi alcalinio acidi.



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8.3.1 Frutti alcalini

Mele Arance Cedro (usato per dare sapore)Albicocche Papaya Uva passa (ben matura dalAvocadi Pere punto di vista agarico)Banane (mature) PescheCiliegie (fresche) Ananas (maturo) PomodoriMeloni Bacche MandariniUva Uva sultaninaPompelmo DatteriLimoni (usati perdare sapore)

Fichi

8.3.2 Frutti acidi

Banane acerbe (NR) Prugne (leggermente acide)Mirtilli (NR) Gelatine di frutta conservateOlive verdi (NR) Frutta conservata in vetro, zuc-

cherata, inscatolata, secca, trat-tata con solfuro (NR)

NR. = Cibo non raccomandato dagli igienisti.

8.3.3 Vegetali alcalini

Germogli di erba medica Cardi Cipolla (NR)Fagioli (non maturi) Cetrioli PrezzemoloFagiolini Melanzane PastinacaRape Indivia Pepe (verde e rosso)Broccoli Aglio (NR) PatateCavoli Porri (NR) ZuccheCarote Lattuga Ravanelli (NR)Cavolfiori Funghi (NR SpinaciSedano perche poco dige-

ribili)

8.3.4 Vegetali acidi

Carciofi Fagioli (secchi) LenticchiePunte di asparago Cavoli di Bruxelles Rabarbaro (NR)



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8.3.5 Prodotti caseari alcalini

Burro (NR) Siero di latte (NR)Yogurt (fatto in casa) latte fresco (umano, di mucca, di capra)

8.3.6 Prodotti caseari acidi

Burro (non salato) Formaggio (NR)Formaggio (non lavorato) Gelato (NR)Giuncata Latte (NR se non fresco)

8.3.7 Carni alcaline

Nessuna

8.3.8 Carni acide

Tutti i tipi di carne carne di pesce e di volatili (NR).

8.3.9 Noci alcaline

Mandorle, castagne (arrosto) (NR), noce di cocco (fresca)

8.3.10 Noci acide

Tutti gli altri tipi di noci.

8.3.11 Cereali alcalini

Pannocchia (intera), miglio.



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8.3.12 Cereali acidi

Tutti i cereali raffinati e inscatolati (NR)Grano saraceno (non alterato)OrzoPane (lavorato) (NR)Pannocchie (se non intere, come le pop-corn)Maccheroni e spaghetti (NR)Avena (non lavorata)RisoSegale (non alterata)Pane integrale (non lavorato)

8.3.13 Altri elementi acidiQuesti cibi non sono raccomandati

Bevande alcoliche Caffe SalseCoca-cola Te Bianco d’uovoSoft-drinks Torte AcetoCacao Pasticcini SpezieCioccolato Frollini Lievito

Dopo l’interruzione del mio digiuno, rimasi all’Istituto per altre due settimanee persi circa nove chili seguendo il sistema igienico alimentare. Dunque, la miapermanenza in Istituto era conclusa ed ora toccava a me partire. Mentre facevo levaligie, mi ricordai di Roger che, giA da tre giorni ormai, era partito. Poco primami aveva detto che non si sarebbe fatto operare al cuore, ma che avrebbe atteso unanno per vedere i risultati di questa nuova disciplina e del programma dietetico.Aveva in mente di sottoporsi anche alla dieta di Pritikin.

Il dottor Scott disse a Roger cheun uomo di quarant’anni, con un digiunodi venti giorni, avrebbe potuto rigenerare le cellule come durante la sua gio-ventu, ed esse sarebbero state simili a quelle di un diciottenne. A cinquantaanni, notai che Roger sembrava piu giovane di quando era arrivato. Prima dellasua partenza, il livello del suo colesterolo e la sua pressione sanguigna erano tor-nati a livelli normali. Durante il periodo in cui conobbi e frequentai Roger, eglimi disse spesso delle frasi indimenticabili.



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Lo ricordo dire: ≪Credo che Satana sia dietro ogni male≫. Ma i ricordi diRoger scomparvero, mentre prendevo le pillole per l’asma e l’inalatore che ave-vo portato da casa. Esaminavo le lettere Rx sull’etichetta.Queste lettere eranosopravvissute per duemila anni, dai tempi di Ippocrate, pensavo, nel gettare le pil-lole nel cestino. Tenni l’inalatore in mano e pensai a tutte le volte che lo avevousato per calmare l’asma. Decisi di tenerlo con me, e lo misi in un angolo dellavaligetta. Non era che io dubitassi del programma igienico odei poteri curatividel corpo. . . avevo paura di me stessa. Se non avessi saputo vivere in modo salu-tare, avrei potuto ricominciare ad usare l’inalatore. Chiusi la valigetta, feci i mieisaluti, ringraziai il dottor Scott, presi un taxi fino all’aereoporto e poi un aereo perMilwaukee.



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Capitolo 9

CAMBIARE UN MODO DI VITA

Il nuovo equilibrio del mio corpo era facilmente individuabile, in particolare quel-lo dei miei livelli normali di glucosio, un qualcosa che (ne sono certa) solo unipoglicemico puo capire.Dato che il livello di zucchero nel mio sangue si eranormalizzato, le zanzare non mi tormentavano piu. Il mio corpo comincioad autoregolarsi. La respirazione era semplice e facile; comunque, siccome lafibrosi del polmone rimane irreversibile, essa non ebbe alcun miglioramento dopoil digiuno. Ricordate:il digiuno non crea nuove cellule, ma rigenera quellegia presenti. Le cellule malate e quelle vecchie sono≪ringiovanite≫ dal digiuno.Sembrava che io potessi rallentare il processo di invecchiamento, per cui non solomi sentivo giovane, ma lo ero anche fisicamente.

Subito dopo la mia partenza dall’Istituto, notai di aver acquisito una sensibilitaed una capacita percettiva particolari nei confronti delle cose che mi circondava-no. L’aereoporto mi era sembrato completamente malsano,l’aria stagnante dellacitt a mi aveva infastidito, i gas di scarico e le luci forti mi facevano lacrimaregli occhi e i rumori di tutti i giorni si erano fatti pi u forti. La mia pelle erasimile a quella di un neonatoe quindi ogni tipo di sapone risultava, per me, ir-ritante. Avevo abbandonato anche il trucco. Quando mi mettevo il rimmel, lamia pelle sembrava rifiutarlo e i miei occhi lacrimavano. Le mie palpebre comin-ciarono a gonfiarsi e non riuscii piu ad usarlo. Quella che era stata una praticanormale, diventava ora fastidiosa e non potevo far altro cheessere completamentenaturale, sperando di non spaventare quelli che erano abituati a vedermi con unpo’ di trucco.

Non appena arrivai a casa decisi sinceramente di cambiare lemie abitudini ali-mentari ed il mio modo di vita, che avevano causato la mia malattia. Cosı,liberaila credenza dal caffe, dal sale, dallo zucchero, dalle spezie e dalle bottiglie o

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dalle scatole di prodotti che contenevano sostanze chimiche. Fortunatamente,il mio prezioso marito, Jim, decise anch’egli di fare a meno di tutto cio. I nostripasti si sarebbero basati su noci e frutta acida (colazione), frutta aspra (pranzo) everdure (cena). Dato che dovevamo praticamente ripartire da zero, decidemmo dicomprare solo cibi naturali.

Jim ed io pensammo, quindi, di andare in drogheria, decisi a comperare cibifreschi, e riempimmo un foglio con i nomi di varie verdure e frutti. Lasciando ilcarrello in attesa, cercammo un ananas maturo.E un po’ complicato trovarne dibuoni, perche la colorazione esterna dell’ananas ha ben poco a che fare con il suosapore.Un ananase maturo quando le foglie che sono in cima si piegano confacilit a. Se una foglia e troppo dura e non si muove quando cercate di piegarla,non compratelo.

Stavamo tornando al nostro carrello, quando ci accorgemmo che una donnaaveva messo a soqquadro i nostri acquisti pensando che fossero le verdure rimastein giornate e aveva preso il nostro ananas. Ci disse:≪Oh! E vostro? Beh, chiedoscusa≫.

Mentre continuavamo i nostri acquisti, una donna ci chiese:≪Che cosa sonoquelle cose ovali?≫. ≪Degli avocadi≫, le risposi. Mi disse che erano acquistati dirado.≪Ho sentito dire che sanno di lardo e che sono troppo costosi. Li cuocete alforno?≫, mi chiese.

Ma imparai ben presto chel’acquisto degli avocadi e del cibo naturale giu-sto era semplice e non piu costoso dell’acquisto dei cibi convenzionali. Ciregolammo solo diversamente. Se un frutto o un vegetale erano fuori stagione,ve ne erano molti altri a nostra disposizione.Una lista di cibi e verdure di sta-gione ci aiutava a risparmiare. Questa lista varia da Stato a Stato e puo essereconsultata solo con una certa approssimazione:

Periodi migliori per l’acquisto di frutta fresca

Mele . . . . . . . . . Settembre-AprileAlbicocche . . . . . . Giugno-LuglioAvocado . . . . . .Gennaio-MaggioBanane . . . . . . . . . . . .Tutto l’annoBacche . . . . . . . . . Giugno-LuglioMirtilli . . . . . . . . . . Giugno-AgostoMeloni . . . . . . Giugno-SettembreCiliegie . . . . . . . . . .Giugno-Luglio

Uva . . . . . . . . . . . . . Luglio-AgostoPompelmi . . Settembre-MaggioArance . . . . . . . . . . . . Tutto l’annoPesche . . . . . . . . . . . . . . . . . .LuglioPere . . . . . . . . Agosto-NovembreAnanas . . . . . . . . Maggio-GiugnoPrugne . . . . . . . . . . Luglio-AgostoFragole . . . . . . . . Maggio-GiugnoAngurie . . . . . . . . . Luglio-Agosto



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Periodi migliori per l’acquisto di verdura fresca

Carciofi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . AprileAsparagi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Aprile-GiugnoRape . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . LuglioBroccoli . . . . . . . Ottobre-Novembre, Gennaio-AprileCavolini di Bruxelles . . . . . . . . . Novembre-DicembreCavolfiore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Settembre-MarzoGranturco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Agosto-Settembre

Cetrioli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Giugno-AgostoMelanzane . . . . . . . . . . . . . . . . Agosto-Ottobre, MarzoLattuga . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tutto l’annoSpinaci . . . . . . . . . . .Marzo-Giugno, Ottobre-GennaioAbelmosco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . LuglioPepe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Maggio-OttobrePatate (bianche) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tutto l’annoPomodori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Luglio-Settembre

Usciti dalla drogheria ci dirigemmo presso la Cooperativa alimentare per com-prare dellenoci freschee non salate, come quelle brasiliane o come le mandorle.Questepossono essere conservate in recipienti a tenuta d’aria nelfrigoriferoanche per mesi. Scoprimmo che le noci erano meno care della carne. Senza cibiraffinati, bevande ed altri cibi non essenziali, il totale mensile delle nostre spesealimentari era minore di venti dollari.

Un igienista australiano, il dottor Alec Burton, afferma che una famiglia diquattro persone puo risparmiare molto denaro se segue il tipo di alimentazioneigienistica, poiche spendera meno per i conti dal dottoree dal dentista. Cosı seuna persona afferma che il cibo naturale e piu costoso, egli sta dicendo qualcosadi sbagliato e non desidera vivere≪naturalmente≫.

All’inizio, come in tutte le mie cose, ero molto rigida con mestessa. Sebbenepero rifiutassi qualsiasi cosa che non si riferisse all’Igiene, i miei sensi ricomin-ciarono presto a tollerare i rumori e gli odori circostanti.Con il passare dellesettimane, il mio sistema perse la sua sensibilita, perch´e mi era impossibile evi-tare il fumo, l’aria di citta e tutti gli altri tipi di≪contaminazione≫ che si trovanonella lattuga, nella verdura e nella frutta. Principalmente,seguivo il programmae non parlavo dei cibi che mangiavo o della ragione per cui ne rifiutavo al-tri. A meno che non me lo chiedessero, non parlavo mai dell’Igiene naturale,altrimenti sarei diventata troppo autoritaria.

Dopo quattro mesi, mangiai qualcosa che non era consigliatodal programmaigienico. Presi del pesce. Pensai che fosse un affare. Una volta ogni tanto non erapoi sbagliato, dal momento che il consumo di cibi giusti era parte del programma.



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Se mi fossi mantenuta in forma, se fossi stata al sole e all’aria fresca e se avessiavuto un atteggiamento mentale positivo, la mia salute si sarebbe mantenuta sulivelli accettabili.

Dopo il pesce, pero, mangiai del pollo, del tacchino e poi della carne divitello. Ben presto mi accorsi che qualche cosa non andava per il giusto verso,ma non sapevo cosa. Alla fine ignorai completamente il programma alimentarespecialmente quando mi trovavo con altra gente. Piu tempo passava, piu trovavodifficile seguirlo. Incontravo delle persone che non si curavano delle leggi chegovernano la vita e la salute. Sentii gente dire:≪Solo una volta non fa male≫.Ed ancora:≪Se mi preoccupassi tanto della morte, non impareri a vivere≫. ≪Chipuo controllare la longevita? Dovrei vivere in queste ristrettezze e poi magarimorire investito da un’auto? Il destino umano puo essere assurdo≫. ≪Ho piusoddisfazione dalla mia pipa, che da qualsiasi altra cosa almondo. Continuero afumare e a rischiare. La malattia non puo sopravvivere nella nicotina≫. ≪Morireiavvelenato dal DDT se dovessi mangiare verdura e lattuga. Lanutrizione e cosınoiosa! ≫. ≪A chi importa se, nella bara, peso qualche chilo in piu o in meno.Quale ragione c’e, ad ogni modo, per prolungare il dramma?≫. ≪Posso mangiareun po’ di tutto: un po’ di formaggio, un po’ di birra. La moderazione, in tutte lecose, non ha mai fatto male a nessuno≫. ≪Preferisco vivere come sto facendo ecampare solo 10 anni che vivere come igienista e vivere 30 anni di piu≫.

Non mi ci volle molto per cominciare ad accettare una filosofiacome que-sta. Pensavo di poter aggirare la natura e liberarmene. Comunque, fu piu facilerazionalizzare i miei pensieri che cambiare le mie abitudini che avevano moltapresa su di me. Prima che me ne rendessi conto, ricominciai ilmio ≪grande amo-re≫ con la tazzina di caffe ogni mattina. Sapete,il caff e mi dava una≪spinta≫;esso, infatti, stimola le funzioni del corpo oltre le sue capacita normali. Ave-vo l’abitudine di autostimolarmi e preferivo questo stato artificiale. Dato che leabitudini nocive sono quelle che progrediscono, vanno avanti, mi trovai presto abere due tazze di caffe al giorno. Sette mesi dopo il mio digiuno, mi capito dimangiare una fetta di carne. Lo scrittore William Dufty ci dice che gli orientaliconoscevano benissimo la carne. Essa e maschile ed e detta≪yang≫, e stabiliscenel nostri sistema un forte≪yen≫ che deve essere bilanciato dal suo contrario, unqualcosa di molto dolce e femminile, cioe da uno≪yin≫.

Dopo aver finito il mio≪filetto mignon≫, dato che ero al ristorante, ordinaiun liquore≪Galliano≫. Uno solo non mi sembrava troppo buono, cosı ne ordinaiun altro. Non avrei dovuto prenderlo: le mie mani cominciarono a tremare edavevo anche delle palpitazioni cardiache. Non sapevo che lereazioni ipoglicemi-che possono ripresentarsi facilmente e che, per evitarle, bisogna soltanto nutrirsiappropriatamente.



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In poco tempo, avevo perso la funzionalita ristabilita della mia armonia corpo-rea. Il mio sistema era stato cosı sconvolto che non sarei potuta tornare indietro.Non appena tornarono di nuovo l’asma, l’ipoglicemia ed i chili perduti, miresi conto di essere in crisi.

Questo modo di vivere indisciplinato porta alle medicine edalla rimozionedegli organi, senza un’adeguata abnegazione da parte mia per eliminare la causa.Dato che la maggior parte delle malattie puo essere trattata con la dieta piuttostoche con le medicine, non avevo scelta: dovevo cambiare.

Come prima cosa eliminai la carne, perche porta alla costipazione ed alla tos-sicita, ed io ero costipata e mi trovavo in uno stato molto≪tossico≫: Le proteinecontenute nella carne possono essere nocive ed agiscono sulcorpo come stimolan-ti. ≪Stimolante≫ ed≪irritante≫ sono sinonimi. Quando si invecchia un qualcosadi stimolante puo causare la malattia. Dunque, l’alimentazione ricca di proteinedella carne contribuisce allo sviluppo dei tumori, dell’indurimento delle arterie,dell’artrite ed alla seconda causa di morte: nel mondo la malattia cardiaca. Quan-do mangiamo della carne, siamo ingannati a danno della nostra salute perche ipascoli sono pieni di pesticidi artificiali e di fertilizzanti che lasciano dei resi-dui nella carne dell’animale.A causa dei costi elevati, gli animali sono spessonutriti con un impasto fatto di carta di giornale, melassa, plastica, penne dianimali o legno trattato. Alla loro alimentazione si aggiungono delle vitami-ne sintetiche e sovente anche degli antibiotici. Tutto cio produce un grassomolto duro e bianco, in sostituzione di quello normale, giallo e morbido, chepuo portare all’infarto. La cosa peggiore e pero che la carne puo causare il cancro.L’autrice Linda Clark ci dice che una percentuale di carne che va dall’80 all’85% eche e attualmente sul mercato, e stata trattata, durante l’allevamento del bestiame,constisbestrolo. Si tratta di un ormone femminile sintetico, come l’estrogene, cheaggiunge alla carne del peso, sotto forma di grasso ed acqua.Lo stisbestrolo puocausare il cancro. Esso e stato vietato in trentasei paesi prima di essere esclusodall’uso che se ne fa in veterinaria, anche negli Stati Unitinel 1978.

Non solo il pasto e trattato con agenti chimici, ma anche l’animale che lo con-suma. Vengono usati dei tranquillanti per migliorare il suo appetito e perfarlo aumentare di peso velocemente. Le dita dei piedi deglianimali sonomozzate per ridurre la loro mobilit a e quindi farli ingrassare. Per rispar-miare tempo gli vengono iniettati degli enzimi per accelerare il processo diinvecchiamento, prima della macellazione. Invece dei soliti tre o quattro anni, imetodi moderni permettono di macellare il bestiame dopo dodici o diciotto mesi.Stupefacente, non e vero? Dopotutto, gli allevatori di bestiame trovano abbastan-za allettante il profitto di novanta milioni di dollari l’anno: abbastanza per poternutrire di medicine i loro animali.



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Per non parlare, poi, delle sostanze chimiche usate per la loro conservazione.Alcune sono combinate con altre sostanze che producono degli agenti cancero-geni, come nelle medicine contro il botulismo o come nel nitrato o nel nitrito disodio. Queste sostanze producono un colore sul rosa e sono usate per conservareil buon aspetto del prosciutto, dei wurstel, della pancetta, del pesce affumicato etalvolta del manzo. Cercate il loro nome sull’etichetta deiprodotti ed evitateli.Sono pericolosamente tossici. Il nitrito fa in modo che l’emoglobina presente nelsangue non possa piu svolgere la sua funzione, che e quelladi portare l’ossigenoal sangue.

L’ ≪individuo medio≫ consuma poco meno di un chilo di carne di manzo asettimana. Io sono uscita dalla≪media≫, avendo ben considerato il tipo di lavo-razione della carne e la vita non naturale degli animali. Alla fine, ho capito chela maggior parte delle carni non sono una fonte di nutrimentoideale. Piu impa-ravo piu avrei voluto cambiare strada. In precedenza, non avevo idea del maleche facevo al mio corpo e sapevo ben poco sulla posizione delle mie ghiandole,delle mie arterie e sulla loro funzione.La mia ignoranza era in relazione al tipodi cibo che mettevo nel mio corpo. Non mangiai piu filetto, indipendentementedall’eleganza del ristorante.

Poiche ci vogliono quasi cinque anni prima che i risultati di un test raggiunga-no il pubblico, credetti che i problemi della carne e del cancro fossero indiscutibili.La sola cosa intelligente da fare era smetterla di mangiare carne.

Dopo aver evitato la carne rossa, cercai di eliminare anche il pesce. Non e chedubitassi del suo valore alimentare, ma consideravo l’ammontare di mercurio ebatteri che si trovava nel pesce.

Mi fu piu facile vivere in modo totalmente igienico, che seguire questo metodoa meta. Comunque, il pesce perse molto del suo fascino, quando venni a sapereche era al quinto posto nella lista dei cibi≪contaminati≫.



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11 CIBI ED IL LORO LIVELLO DI CONTAMINAZIONE

Secondo il servizio di salute pubblica dell’Amministrazione per il cibo e le medicine, non sidevono superare questi≪livelli di guardia≫ se dei prodotti devono essere consumati.Negli Stati Uniti,un qualsiasi cibo che si trovi a questi o a piu bassi livelli puo essere accettatoper la vendita al pubblico.

1. Asparagi (in scatola o surgelati) .

Il 10% di germogli infestati oppure sei asparagi con uova di scarafaggio; o quaranta tripidi,o cinque insetti in un campione di cento grammi.

2. Cioccolata: liquore di cioccolata .

Fino a sessanta frammenti di insetti microscopici per centogrammi di prodotto, oppurecento frammenti in un campione di prodotto, oppure una mediadi un pelo e mezzo perogni campione, fino a quattro peli per campione.

3. Chicchi di caffe .

Infestati, danneggiati, ammuffiti o con il 10% di insetti.

4. Pasta di fichi .

Tredici teste di insetti in due campioni di cento grammi.

5. Pesce (fresco o surgelato)Il 5% di pesce o di filetti con un≪chiaro odore di decomposizio-ne≫ sul 25% della superficie del pesce; oppure il 20% di filetti di pesce con un≪leggeroodore di decomposizione≫ sul 25% della superficie del pesce.

6. Luppolo .

Una media di 2.500 afidi per cento grammi.

7. Pepe .

Una media di insetti dell’1 %, oppure un milligrammo di escrementi per libbra.

8. Popcorn .

In sei campioni di dieci once ciascuno: un pelo per ogni campione, oppure un pelo per ogniventi grani masticati per libbra con peli nel 50% dei campioni.

9. Spinaci (in scatola o surgelati) .

In un campione di cento grammi: cinquanta afidi o spine, due vermi degli spinaci o il 10%di decomposizione.

10. Fragole (congelate, intere, a fette).

Quantita di muffa del 55% in meta dei campioni.

11. Conserva di pomodoro (salsa per la pizza o altre salse).

In un campione di cento grammi: 30 uova di insetti, quindici uova ed una larva o due larve;oppure muffa per il 40% (30% per la salsa di pomodoro).

Il caffe si trovava al terzo posto in questa classifica e cionon mi sembro moltopositivo. Sapevo che anche le mie due tazze di caffe sarebbero ben presto state



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eliminate.Il caff e bevuto da soloe una delle cose peggiori che un ipoglicemi-co possa fare, perche stimola incessantemente il pancreas alla produzione diinsulina. Se la quantita del mio sangue fosse stata di cento sarebbe improvvisa-mente scesa a cinquanta, producendo in me tutti i sintomi di un vero ipoglicemico.Il mio sistema aveva bisogno delle vitamine e dei minerali della frutta e delle ver-dure, non dell’effetto stimolante della caffeina. Se voleva un sistema bilanciatoche desiderava cose normali, dovevo lasciar perdere il caffe. Secondo i miei puntidi vista, la vita era diventata una lotta continua tra l’autocontrollo e l’intemperan-za. Sebbene ne sapessi tutto, il mio problema era come applicare bene questa miaconoscenza che, altrimenti, sarebbe rimasta inutile.

Gli ospiti dell’Istituto mi avevano avvertito: sarebbe stato facile ≪risveglia-re≫ i sintomi della malattia, se fossi tornata ad un tipo di alimentazione errata edio sapevo che un digiuno non da benefici se si ritorna alle abitudini precedenti.Ma dato che io sono una persona che rientra nella media e che impara solo conl’esperienza e con gli errori, tentai di ritornare a vivere secondo i dettami dell’I-giene. Erano passati sei mesi. Ora era novembre, e come al solito, mi recai alconvegno annuale degli insegnanti di Milwaukee. Gli incontri si tengono in varialberghi.

Mentre assistevo ad una conferenza sugli adolescenti ed i bambini iperattivi,notai cheagli insegnanti era servito del caffe e delle nocciole zuccherate, iltutto gratuitamente. Il medico che presentava la conferenza reggeva in manouna tazzina di caffe, e si scuso perche il bar dell’albergo che ci ospitava non eraancora aperto e non poteva quindi servire le insegnanti. Quindi inizio chiedendoalle cinquanta insegnanti di spiegare la natura dell’iperattivita. Sembrava nervoso.Siccome lo zucchero e una delle cause dell’iperattivita,mentre parlava mi diver-tivo a studiarlo per vedere se c’erano tracce dello zuccherodelle nocciole sul suomento. . . non ve n’erano, cosı dedussi che il suo nervosismoera causato dal caffe.

Appresi chele anfetamine erano usate frequentemente per trattare l’i-perattivit a. Le anfetamine, che sono estremamente stimolanti per le personenormali, agiscono in modo contrario nei bambini iperattivie li calmano. Ma leanfetamine piu forti (dexedrina e ritalina) producono dannosi effetti collaterali.

≪I bambini che prendono queste medicine potranno, da adulti,soffrire di ma-lattie cardiache, perche la medicina disturba il normale funzionamento del cuore≫,disse il medico. Avrei desiderato sapere in che modo le anfetamine eliminassero lacausa del male, mentre non davano altro che numerosi effettidannosi. Dopo un’o-ra di dibattito sulle medicine, medicine e ancora medicine,un insegnante chiesese esisteva una relazione tra lo zucchero e l’iperattivita. L’idea fu contestata, ilsoggetto della nutrizione fu abbandonato e la conferenza ebbe termine. Osser-vai gli insegnanti convenuti e pensai che quelli che erano rimasti a casa stavano



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senz’altro meglio.

Non appena uscii notai un gruppo di insegnanti che si erano accalcati attornoad un tavolo. Con curiosita, mi avvicinai per vedere che cosa stava succedendo.Alcuni pasticceri offrivano i loro dolci gratuitamente, gli stessi venduti davantialle scuola, per ottenere fondi in favore delle attivita del loro club. Gli insegnantiprovavano quelle cose soffici da masticare. Abitualmente anch’io avrei parteci-pato, ma stavolta invece me ne andai, desiderosa di sapere sec’e ancora qualchesperanza per la salute dei giovani. Poco dopo l’inizio del nuovo anno, il 1979,mentre ero al lavoro in una scuola media superiore, ironicamente, uno studentemi chiese di aiutarla a risolvere il suo problema di economiadomestica. Anita,una delle mie studentesse piu brillanti, mi diede il suo foglio e chiese:≪Qualeparte della torta farcireste per prima? La cima o i lati?≫. Esaminai il problema erisposi:≪Come potrei saperlo?≫. Osservando il foglio su cui Anita aveva scritto,riempiendo gli spazi bianchi, lessi:

Pezzi di cioccolato semi-dolce sono usati nelle ricette perla glassatura dei dolci.Il setaccio prepara lo zucchero per rendere gradevoli i gelati.Una sola crostae generalmente migliore per la torta di crema.In genere le torte di frutta hanno due croste.Troppo zucchero rende i dolci duri e poco soffici.

Poi Anita disse:≪Ecco la ricetta che faremo oggi≫:

1 tazza di farina;50 gr. di cioccolata;

1 tazza di burro;1/2 tazza di latte intero;

2 tazze di zucchero.

Smisi di leggere, misi giu il suo foglio e dissi:≪Dopo che avrai mischiatotutte queste cose non cuocerle, non le mangiare. Invece, porta questo impiastronell’aula d’arte e vedremo se sara possibile incollarci lacarta. O forse potremmofarci una buona vernice≫.

Cominciammo a ridere tutte e due.

Suono la campanella; Anita prese i suoi libri. Mentre la osservavo andar via,mi ricordai di Lisa, la ragazza di diciannove anni all’Istituto del dottor Scott col-pita da scompenso zuccherino, che si era lamentata di un’insegnante che secondolei, le aveva insegnato a rovinarsi la salute ancora prima dei venti anni. Dalla mia



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aula d’arte, mi avviai alla mensa della scuola. Osservavo lafila degli studenti coni loro ≪hot-dog≫ in mano, mentre un insegnante che controllava la fila stessa michiese:≪Non mangi oggi?≫.

≪Ah, no, ho portato qualcosa da casa≫, gli risposi, mentre osservavo il vassoiodi uno studente con un dolce fritto al cioccolato della grandezza di un piattino, cheera proprio di fronte a me.

Nella sala dei professori, mi sedetti e tirai fuori dalla borsa un avocado, unamela, un po’ d’uva, e alcuni gambi di sedano che erano in una busta di carta. L’a-vocado era il frutto principale della mia dieta e, senza dubbio, mi stava nauseandoe stancando.

Proprio mentre stavo per mordere la mia mela, un insegnante di arti industrialimi chiese:≪Credi che se mangero questo grasso “hot-dog”, diventero impoten-te?≫. Prima che potessi rispondere, improvvisamente egli si alzo e comincio a la-mentarsi:≪Uno studente deve aver usato questa forchetta prima di me. Unrebbiomi va in bocca, un altro nelle narici≫, mi disse mentre se ne andava per cambiar-la. Un minuto dopo, Mark, un mio buon amico, un insegnante di matematica edintellettuale che manteneva un’aria di superiorita nei confronti degli altri, vennea sedersi vicino a me. Mi piaceva la sua compagnia, perche tutto cio che facevasembrava sempre molto importante. Credo che si debba fare cosı. Se capiamo chele nostre azioni non sono utili, non sappiamo piu portarle atermine.

Sapevo cheMark era un cuoco raffinato e un buongustaioe spesso cenavanei clubs o in raffinati ristoranti. Dato che Mark ed io avevamo gli stessi proble-mi nel controllo del peso, parlavamo spesso delle diete che avremmo iniziato illunedı. . . per interromperle il giorno successivo.

Egli disse:≪Stasera un amico ha invitato me e mia moglie ad una cena di setteportate, a base di cibi francesi≫.

Mi spiego che ogni coppia mette la sua portata. Il pasto inizia con degli anti-pasti caldi a base di lumache fritte e cime di funghi e terminacon un dessert, chepoi e una bevanda di prugne e pesche.

Egli si giro poi verso di me e disse con aria infelice:≪Ma queste cene abbon-danti mi stanno distruggendo. Non mi sento troppo bene: ho dei dolori al petto, illivello del mio colesterolo e alto edil mio dottore mi ha prescritto delle pillolecontro la pressione alta. Forse dovrei seguire una dieta a base di noci, verdura efrutta, come fai tu≫.

Trovai difficile rispondere, perche non ero senz’altro un esempio di≪signorasalute≫ ed i miei malanni erano molto piu dei suoi. Infatti, quando Mark se neando, cominciai a pensare alle cinque portate che dovevanoesserci tra l’antipasto



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e il dessert. Dopo il lavoro, Ernie, una mia vecchia conoscenza, mi disse;≪Ehi!Sei stata da qualche chiropraticante a Cleveland, non e vero? Qualcuno mi hadetto che sarai co-autrice di un libro che parlera di quel posto. E vero? Beh,io penso che i chiropraticanti siano piu sicuri dei dottori. Loro, comunque, nonpossono farti del male. Non ti lasciano macchie, forse qualche livido, ma nessunamacchia. Che cosa fanno? Ti massaggiano i muscoli? Ti sottopongono a qualchevortice?≫.

≪Beh, no, io . . .≫.

≪Ascolta, se vuoi fare una dieta veramente grande, prova questa. Io ho buttatogiu ben venti libbre. Il segreto e semplice: non consumarecarboidrati. Puoimangiare tonnellate di carne, sai: tacchino, pollo e manzo in qualsiasi quantita etutte le uova ed i formaggi che vuoi. E non hai fame. Puoi persino mangiare burroin quantita e non aumentare di peso. Metti anche questo nel tuo libro!≫.

≪Sono cosı scoraggiata, Ernie≫.

≪Sı, beh, ora devo andare. Mia moglie sta male. Devo trovare qualche com-pressa per il raffreddore. Anche il cane e malato. Mia moglie ha appena spesoquattordici dollari per una bottiglietta di pillole per cani! Se il cane non le pren-dera, io. . . beh, meglio finirla qui. Vado a prendere una birra. Poi devo accompa-gnare il mio ragazzo dal dentista e devo comprare una torta per il compleanno diSusie. Devo sbrigarmi≫.

Piu tardi, la sera stessa, Jim ed io accettammo l’invito ad una cena nientecucina francese, di sette portate, ma un pesante gulash, seguito da un BrandyBenedict che mi fece sentire il bisogno di qualcosa che ricacciasse indietro la miainsulina.

Ci ero ricaduta: non stavo piu seguendo il sistema igienistico. Dopo avervomitato, capii perche le medicine erano cosı diffuse:seguire un modo di vitasalutare richiede disciplina. E piu facile concedersi qualche≪strappo≫ alleregole e coprire i sintomi con le medicine.

Una settimana piu tardi rividi Ernie:≪Ehi! Come sta venendo il libro? Sai, hopensato a te l’altra notte. Stavo ascoltando questo disco diSteve Martin.E cosıdivertente. Martin dice: “Un mio libro sta per uscire. Ne sono orgoglioso. Per me,e un lavoro serio e spero che lo comprerete. Si intitola Comeandare d’accordocon tutti. Non l’ho scritto da solo, ma con quest’altro sc. . ., anzi. . . nevrotico”.Eh, eh. . . ho pensato a te≫.

≪Perche? Forse pensi che io sia “nevrotica?”≫, gli chiesi. ≪Oh no! Tu nonsei nevrotica! Vedi, la ragione per cui ho pensato a te e perche tu sei andata in unluogo salutare, giusto? Dunque, tu sei coautrice di un librosu una buona dieta a



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base di noci e frutta che tu stessa non riesci a seguire! Vedi il nesso? Hai capito?≫.

≪Penso di essere nevrotica≫, gli risposi.

≪Beh, ora io vado. Susie ha l’influenza. Mia moglie sta ancora male, ed ancheil cane e malato. Il mio ragazzo deve tornare dal dentista. Devo scappare≫.

Dopo aver parlato con Ernie, mi chiesi se ci sarebbero volutialtri trentadueanni per cambiare il mio modo di vita. Credo che l’abitudine ele nostre≪creazio-ni≫ non sempre corrispondano. Come avrei potuto aiutare gli altri se non riuscivoad aiutare me stessa? La mia natura autodistruttiva, che talvolta mi poneva di fron-te a degli atteggiamenti assurdi, non mi permise di mantenere un’ottima salute neidue anni che seguirono il mio digiuno di ventotto giorni. Dato che il mio peso eraaumentato di circa dieci chili, dalla fine del digiuno, decisi di tornare dal dottorScott e ricominciare di nuovo. Era il 1979.



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Parte IV

STORIE DEI CASI DI DIGIUNO

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Capitolo 10

RESTANDO IN CONTATTO(CASI 1/19)

Quando tornai all’Istituto del dottor Scott, nell’agosto 1979, notai che non c’eranostati grossi cambiamenti. Incontrai soltanto alcuni ospiti con problemi familiari.Sapevo che cosa aspettarmi durante il mio secondo digiuno e non avevo dunquebisogno che gli altri mi rassicurassero.Digiunai per dieci giorni e dopo altriquattro di ricovero mi ritrovai in buona forma.

Poco prima che lasciassi l’Istituto, Helen, un’ospite al secondo giorno di di-giuno, mi fece vedere quello che aveva nascosto nella sua valigetta. Un barattolodi miele. Essa insistette affinche ne mangiassi. Tiro fuori il barattolo nel quale ioavrei dovuto immergere il mio dito. Esitai ed Helen disse:≪Dai! E buono!≫. Nemangiai un poco. Helen aveva passato il suo dito sul bordo delbarattolo e stavagustando il suo miele.

Le chiesi: ≪Per quanto pensi di restare?≫, pensando che il dottor Scott nonavrebbe gradito il suo modo di integrare il suo≪digiuno≫. Essa rispose:≪Due otre settimane, tanto quanto basta. Ho una cataratta. Sto diventando cieca da unocchio. Il mio dottore dice che non puo farci nulla: si tratta dell’eta, secondo lui.Poi ho sentito parlare del digiuno. Ecco perche sono qui≫.

≪Oh!≫, dissi, mentre la vedevo prendere dalla valigetta una scatola che conte-neva sei pillole bianche.

Helen disse:≪Ho portato del Darvon≫.

≪Darvon! – esclamai, sapendo che il Darvon e un tremendo “assassino” che hacausato gia parecchie morti – Non dovresti prendere medicine durante il digiuno,non te l’hanno detto?≫.

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≪Sı, me l’hanno detto, ma se sto male? Allora ho portato anchequalcheaspirina≫.

Allora ricordai. Durante il mio primo digiuno, pensavo di non poter viveresenza il mio inalatore; lo mettevo sotto il letto, in caso mi fossi sentita male.Anche le medicine contenute nell’inalatore erano pericolose. Andai nella miastanza e poi tornai da Helen per portarle degli articoli sulle medicine ed il digiunoche le sarebbero serviti come≪informazione≫. I brani sono stati scritti dal dottorHerbert M. Shelton:

IL DIGIUNO ED I PERICOLI DELLE MEDICINE

Per centotrenta anni, gli igienisti hanno fatto in modo che il loro sistema non si confon-desse con quello medico. I primi igienisti affermarono che icasi per loro piu difficilida risolvere, erano quelli trattati in precedenza con medicine. Tutte le medicine so-no veleni e la loro somministrazione causa un danno ai tessuti ed all’equilibrio dellefunzioni del digiunatore. Non ci sono eccezioni a questa regola.Gli igienisti hanno deplorato ogni sforzo che mirasse alla fusione dei due sistemi.Siamo stati avvertiti, specialmente, in riguardo alla somministrazione di medicine aidigiunatori. Abbiamo affermato che e piu pericoloso dareuna medicina ad un di-giunatore, piuttosto che ad una persona che mangia. L’attuale attivita dei medici chesperimentano il digiuno come mezzo di dimagrimento, permettendo ai loro pazientidi bere soft-drinks e caffe con zucchero, e solo una fonte in piu di problemi. Alcuniriguardano i digiunatori che, con l’uso di queste sostanze,ottengono risultati questio-nabili, mentre i digiunatori che non le consumano sono in perfetta salute. Durante ildigiuno, e bene evitare delle possibili fonti di danneggiamento, perche l’organismoche digiuna e piu esposto ai danni delle medicine, rispetto all’organismo che si nutre.I sostenitori del digiuno hanno osservato a lungo che la somministrazione di medici-ne e piu pericolosa, quando l’individuo sta digiunando piuttosto che quando si nutre.Questa osservazione e la conseguenza dell’esperienza fatta nel periodo in cui il meto-do orale era quello piu usato per la somministrazione dellemedicine, ma mentre ciopuo essere vero anche per le medicine date per via intramuscolare, il problema non esempre cosı chiaro. Quando ad un digiunatore sono date medicine per via orale, esseentrano subito in contatto con la membrana che ricopre lo stomaco e con l’intestinoe non vengono digerite con il cibo. La nausea, il vomito, le coliche, la diarrea ed iproblemi addominali occasionati dalla medicina sono piu improvvisi e costanti, quan-do l’apparato digestivo e vuoto. In una persona che mangia,invece, le medicine sonotrattenute dal cibo e non entrano in contatto con le membraneche ricoprono l’apparatodigestivo. Quando un medicinale e somministrato tramite iniezione, la presenza o me-no di cibo nell’apparato digestivo non offre protezioni contro le medicine, ne rallentail loro tempo di assorbimento nel sangue. Comunque, chi digiuna aumenta la sensibi-lita del proprio sistema nervoso; in questo modo, non ci sono differenze notevoli neirisultati che seguono la somministrazione per via endovenosa delle medicine ad undigiunatore o ad una persona che mangia.



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Qualche tempo fa, dopo anni di digiuni conclusi senza alcun problema, ebbi alcunicasi di digiunatori che, dopo alcuni giorni di cura, perdevano sangue dal naso. Era untipo di sviluppo nuovo e inaspettato e, da principio, era un po’ inquietante. Perche idigiunatori perdevano sangue in modo cosı improvviso? Feci alcune domande a que-ste persone e scoprii che tutte loro erano state curate con medicine anticoagulanti. Laperdita di sangue non duro per molto. Non vi furono sviluppipiu gravi, ma l’espe-rienza era sufficiente a sottolineare i pericoli a cui ci si espone con il consumo dellemedicine.Per anni ho cercato di scoprire le cause di questi sviluppi, riferendomi all’uso dellemedicine che rappresentano una moda, simile a quella dei vestiti delle donne. Unosviluppo occasionale ed insolito si puo spiegare con le differenze che ci sono tra gliindividui, ma quando lo sviluppo si presenta≪in serie≫, si deve cercare un denomina-tore comune. Sono due le fonti di danneggiamento del tessutodel tratto digestivo che,oggi, sono esaminate: i raggi X ed il radio da un lato, l’aspirina dall’altro, In casi diulcera peptica l’uso dei raggi X nella diagnosi e frequentee viene impiegato in moltecircostanze.E inevitabile che i tessuti gastrici ed intestinali e il sangue siano note-volmente deteriorati. Non solo disturbiamo il processo di guarigione, ma riduciamoanche i tessuti che poi potrebbero≪cedere≫. Una simile degradazione dei tessuti ri-sulta dalla dipendenza sempre maggiore degli americani neiconfronti dei salicilati, siapresi sottoforma di medicine, sia sottoforma di un qualsiasi altro composto. A poco apoco, gli americani si stanno sacrificando sull’altare del grande dio≪sollievo≫.Piu si studia l’aspirina, piu divengono chiari i suoi effetti devastanti. L’aspirinadanneggia il sangue e causa ulcere gastriche e duodenali e, se presa per un certoperiodo, puo causare la perdita di molto sangue e portare all’anemia.

Il giorno seguente, Helen mi disse che la lettura dei brani leera stata di grandeaiuto. Io osservai che non avrei piu preso pillole per sollevarmi dai sintomi delmale, sia se avessi digiunato, sia se no. Le dissi che non avevo agito in mododiverso durante il mio primo digiuno all’Istituto del dottor Scott.

Dopo il mio digiuno di dieci giorni, mi sentivo molto piu forte di prima.Avevo perso quasi cinque chili, stavo benissimo e cercavo dinon perdere questasensazione.

Durante i sei mesi seguenti, riordinai le informazioni avute dai digiunatoriincontrati all’Istituto di igiene naturale del dottor Scott nel marzo 1977. Rimasi incontatto con loro tramite lettere e conversazioni telefoniche e andai al Congressoannuale sull’Igiene naturale americana a Medford, nel Massachussett. Parlai nonufficialmente con i digiunatori e le loro reazioni nei confronti del regime igienicoerano spontanee. Nel 1979 avevo individuato tutti i digiunatori, tranne uno, ilventisettenne del Bronx, Richard, che aveva digiunato trentanove giorni per unabronchite cronica.

I casi seguenti (1/19) documentano i risultati delle loro esperienze di digiunoe post-digiuno nell’ordine in cui le ho conosciute presso l’Istituto del dottor Scott.Per favore, ricordate che l’Igiene non deve essere giudicata dall’uso parziale fatto



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da quelli che non la seguono in modo corretto o da chi tenta di fondere il sistemasu cui si basa con quello delle medicine.

10.1 CASO 1Marie (35 anni) – La radiologa

Colite Digiuni: 10 giorni nel 1976Colon spastico 21 giorni nel 1977. 10 giorni nel 1979

All’epoca del suo primo digiuno, nel 1976, Marie pesava circa sessantaduechili. Dopo aver perso quindici chili in due anni, essa avevadeciso di digiuna-re periodicamente per mantenere il suo peso di quarantasette chili. Marie e altacirca un metro e cinquantasette centimetri. Nel 1979, lo stato generale della suasalute era buono, sebbene Marie affermava di avere ancora qualche≪cattiva abi-tudine≫ (mangiava troppo e combinava male i cibi). Marie mi disse di credere chemolti dei suoi problemi digestivi dipendessero dal fatto che inghiottiva i cibi sen-za masticarli, e mangiava troppo velocemente. Mi disse che sua figlia, che adessoaveva otto anni, aveva imparato a combinare propriamente i cibi e a masticarlimolto bene.

10.2 CASO 2Sharon (29 anni)(Diagnosi di≪mania depressiva≫)

Depressione Digiuno: 18 giorni nel 1977IpoglicemiaInsonniaProblemi saltuari di alcoolismo

Sebbene Sharon sia sempre stata magra, essa affermava di mangiare troppicarboidrati e di bere. Tutto cio scompigliava il suo sistema per giorni.

Sin dal suo digiuno comincio a mangiare meno carne e non prese barbiturici nela sua prescitta dose giornaliera di malto. La sua energia aumento e divento menodepressa e stanca. Talvolta, la fame di≪carboidrati≫ di Sharon era insaziabile e



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se non riusciva a controllarla propriamente, diventava nervosa, irritabile, tesa epolemica.

Sharon disse:≪Piuttosto che vergognarmi della mia condizione di ipoglice-mica, cercai di capirla e controllarla. Avevo bisogno di un aiuto per scoprire unmio modo di vita e l’ho trovato nel trattamento igienico≫. Quando Sharon segue ilsistema di alimentazione igienico, e resta all’aria aperta, il livello del suo glucosioresta costante, la sua insonnia scompare e il suo bisogno di alcool migliora.

10.3 CASO 3Verna (56 anni)(La ≪bandiera≫)

Pressione sanguigna alta Digiuno: 10 giorni nel 1977Vene varicose

Mi sono tenuta in contatto con Verna per corrispondenza. In un anno, essa ac-quisto di nuovo quattro dei sei chili e mezzo che aveva perduto durante il digiuno.Dato che Verna era tornata in piedi, le sue vene varicose tornarono alla grandez-za precedente.≪Ma sono ancora sei chili sovrappeso! Non posso mantenere ilmio peso, cosı faccio ricorso alle pillole≫, mi scrisse Verna. Aveva ricominciatoa prendere pillole contro la pressione alta, sebbene sapesse che le pillole formanoun insieme chimico che paralizza i nervi. Le pillole interrompono l’azione vitaleche porta alla scomparsa dei sintomi.

Quando chiesi a Verna se seguiva il menu igienico, mi rispose con una let-tera in cui mi dava una risposta negativa. Purtroppo, l’entusiastica Vernaavevaripreso le sue vecchie abitudini.

10.4 CASO 4Mae (68 anni)(La nonna)

Artrite Digiuno: 10 giorni nel 1976. 14 giorni nel 1977. 10 giorni nel 1979



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Mae non prende piu ne aspirina, ne cortisone per la sua artrite. Crede di mi-gliorare ogni anno di piu dopo aver escluso le uova, il formaggio, il latte e la carne.Il tipo di alimentazione tiene il suo acido urico su livelli normali, come dice leistessa.

Aggiunge di avere qualche problema in riguardo allo stress ed alle preoccu-pazioni ed afferma:≪Mi preoccupo di tutto, soprattutto per i miei nipoti≫. Nonimporta in che modo positivo riesca a mangiare: sa che la salute ideale sara rag-giunta dopo l’abbandono delle sue frustrazioni mentali negative.≪Non migliorerose non mi mettero d’accordo con le mie emozioni≫, mi disse Mae.

Quando e tornata ad un centro di Igiene, Mae ha detto ai suoi parenti e agliamici che sarebbe partita per una vacanza di≪cura≫. ≪Non posso dire loro: vadoa digiunare – osservo – Non capiscono. Io sono magra e pensano che per unapersona cosı minuta sia pericoloso digiunare . . . Ma subitodopo aver interrotto ildigiuno, il mio peso torna normale e . . . mi sento molto piu attiva e sveglia≫.

10.5 CASO 5Tillie (60 anni)(Digiunatrice occasionale)

Diverticolite Digiuni: 14 giorni nel 1976. 24 giorni nel 1977

Dopo aver perso dieci chili e mezzo durante il suo primo digiuno, riguadagnoil peso perduto in un anno. Con un secondo digiuno, Tillie ne perse tredici. Nel1979, aveva ripreso cinque chili.

Tillie mi disse che il digiuno non aveva risolto i suoi problemi di peso. Osservoche col passare degli anni, il cibo era diventato piu importante del sesso elei mangiava in continuazione: non aveva imparato a sopprimere lo stimolodell’appetito. Tillie mi racconto di evitare i cibi che contenevano semi ochecausano gas.Avevo scelto di sostituire le noci con la carne magra, anche se inpiccole quantita, e preferiva le verdure cotte a vapore a quelle crude. Questotipo di alimentazione le porto dei miglioramenti e Tillie lo proseguı. Conclusedicendo che il digiuno, fatto di tanto in tanto, le avrebbe prolungato la vita.



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10.6 CASO 6Anne (34 anni)(Membro della ≪mangiatori anonimi≫)

Obesita Digiuno: 10 giorni nel 1977

Due mesi dopo il digiuno, Anne riprese i nove chili perduti poiche era tornataalle vecchie abitudini alimentari. Anne mi disse singhiozzando:≪Con l’autocon-trollo, ho raggiunto uno stato di confusione≫.

Invece di chiederle del suo digiuno fallito, le domandai di suo fratello.≪Gli ecapitato un terribile incidente – mi disse –. Aveva bevuto ede andato fuori stradacon la macchina. Sarebbe potuto morire. Le cure dell’ospedale, i medici e gliinfermieri gli hanno salvato la vita. Presto tornera a casa≫.

La salutai. Credevo che Anne avesse potuto avere una possibilita di guarire,perche era disposta a cambiare il suo modo di vita ed ammetteva, comprendendo-lo, il suo comportamento alimentare≪impulsivo≫.

10.7 CASO 7Vickey (37 anni)(La digiunatrice nervosa)

Dipendenza da medicine Digiuno: 10 giorni nel 1977

Sin dal suo primo digiuno di dieci giorni, Vickey aveva interrotto l’uso deibarbiturici e delle anfetamine.

Con l’esperienza imparo che il caffe non faceva altro che renderla ancora piunervosa, e quindi elimino questa abitudine. Attualmente Vickey segue il sistema dialimentazione igienistica, ma fuma anche mezzo pacchetto di sigarette al giorno.Osservo:≪Qualcuno avrebbe dovuto farmi saltare in aria prima che smettessi difumare. La morte e una possibilita un po’ stupida≫.



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10.8 CASO 8Tom (41 anni)(Il fumatore rinato)

Pressione sanguigna alta Digiuno: 10 giorni nel 1977Colesterolo alto

Tre anni dopo il digiuno, Tom aveva mantenuto i nove chili di peso perduti.Disse che stava facendo del suo meglio per stare lontano dalle sigarette, dalle uova,dal formaggio, dalla carne grassa, dall’alcol e dal sale. Per la maggior parte deltempo egli esegue delle combinazioni perfette dei cibi. Tomnon prende medicinee la sua pressione sanguigna e normale, cosı come il suo colesterolo.

Tom mi disse di aver provato lo≪jogging≫ per un certo periodo, ma decise chela corsa era necessaria solo quando era inseguito da qualchetipaccio. Egli volevadigiunare di nuovo, ma dato che aveva solo l’assicurazione del medico che noncomprende quella della cura igienistica, non pote sottoporsi ad un altro digiunocontrollato.

10.9 CASO 9Lisa (20 anni)(L’affamata di zucchero)

Acne Digiuno: 10 giorni nel 1977Ipoglicemia

Dopo il suo digiuno, Lisa non mangio piu zucchero raffinato. Ora, si sentemolto piu forte e ha capito che le calorie dello zucchero chehanno poco valorenutritivo, la allontanavano da altri nutrimenti di cui lei aveva bisogno. Dato chenel 1977, il livello del glucosio nel suo sangue era di quaranta, le fu fatto unaltro esame un anno piu tardi, presso un altro ospedale locale. Stavolta, il suoglucosio era a livelli normali.Lisa era diventava completamente vegetariana ela sua acne era scomparsa, poiche aveva abbandonato i cibi fritti e lo zuccheroraffinato .

Sia Lisa che io scoprimmo che gli igienisti negano che l’ipoglicemia e il dia-bete siano le eredita che ci lascia un errato metabolismo dei carboidrati. Ci puo



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essere una tendenza ereditaria per questa condizione, ma cio non significa che lamalattia debba assolutamente progredire. Se vi fosse un’incapacita ereditaria nelcontrollo dei carboidrati, la malattia si sarebbe manifestata dalla nascita. Lisa erasicura che il suo miglior stile di vita attuale, l’avrebbe protetta dal diabete.

10.10 CASO 10Therese (44 anni)(La donna che si lamenta)

Calcoli renali Digiuno: 10 giorni nel 1977. 14 giorni nel 1978

Dopo il suo primo digiuno, Therese torno dal radiologo che le aveva indivi-duato i calcoli al rene. Sulle nuove lastre non c’era alcun segno di calcoli.Eranostati sgretolati ed espulsi. Nel 1978,Therese e suo figlio≪pazzo per la salute≫,come era solita chiamarlo, tornarono all’Istituto del dottor Scott. Entrambidigiunarono per due settimane.

Therese mi disse che era valsa la pena di abbandonare le sue vecchie abitudini,a favore di una salute migliore.

Non mangiava piu prodotti caseari, cibi fritti o carne ed attualmente sta cam-biando altre sue abitudini alimentari attraverso la giustacombinazione dei cibi, perprevenire il ritorno dei calcoli renali.≪Roma non e stata costruita in un giorno≫,mi disse Therese.

10.11 CASO 11Loretta (31 anni)(L’infermiera)

Malattia di Crohn Digiuni: 29 giorni nel 1976. 10 giorni nel 1977. 10 giorni nel 1978

La malattia di Crohn non e stata ancora sconfitta. Puo essere reversibile se cisi rivolge ad un igienista, allo stadio iniziale della malattia. Se, tuttavia, l’Igiene si



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scopre solo dopo anni di guarigioni e ricadute, non possiamoattenderci una pienaguarigione.

Loretta mi racconto di essere ingrassata quattro chili e mezzo in un anno: que-sto peso viene smaltito pero con il digiuno annuale. Se lascia il Natural HealthInstitute del dottor Scott con un peso normale, non puo mai fare a meno di ri-cominciare ad ingrassare, poicheLoretta mangia troppo. ≪Se non digiunassiannualmente, peserei molto di piu≫, osservo. Escludendo il piccolo problema dipeso, Loretta mi disse di essere in buona salute.

10.12 CASO 12Roger (51 anni)(Il Cristiano)

Dolori al petto Digiuno: 14 giorni nel 1977Colesterolo altoTrigliceridi alti

Roger mi racconto di non aver mai dato troppa importanza al suo corpo e, perconseguenza, il suo cuore fu sottoposto a lavoro eccessivo che indebolı le altreparti del corpo. Egli ha scelto di evitare l’intervento a cuore aperto e naturalmentespera di non aver sbagliato. Egli rifiuta la chirurgia perch´e crede che ogni voltache muoviamo o rimuoviamo un organo, gli altri sono costretti ad edeguare le lorofunzioni per compensare la sua perdita. Questo sforzo compensativo appesantiscenotevolmente il sistema ed accorcia la durata della vita.

Prima della cura igienica, la pressione sanguigna di Roger era 180/130; nel1979 rimase a 145/95 senza medicine.

Egli segue scrupolosamente il modo di vita igienistico e damolta importanzaall’esercizio, all’aria fresca e al sole. I suoi dolori al petto sono scomparsi e ilivelli dei trigliceridi e del suo colesterolo sono normali.

Roger spera che il suo unico digiuno possa servire per eliminare i dolori alpetto. I dolori al petto erano causati dall’irritazione tossica del sistema nervososimpatico che tratteneva le arterie, gia strette, in uno stato spastico causando dolorial cuore o al petto. Non appena il carico di tossine venne eliminato, cesso lospasmo delle arterie e la circolazione del sangue si normalizzo, mentre i sintomidel suo male scomparvero.



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Roger termino la sua conversazione dicendomi di credere che: ≪Le mentimigliori sono quelle che si trovano nei corpi piu curati≫.

10.13 CASO 13Rhonda (23 anni)(L’atleta)

Problemi alla spina dorsale Digiuno: 25 giorni nel 1977

Rhonda, che aveva perso circa dieci chili durante il suo digiuno di venticin-que giorni, pesava quarantasette chili al momento di lasciare l’Istituto del dottorScott. In seguito, ingrasso di quattro chili e mezzo. Protesta dicendo che il me-todo igienico di alimentazione e difficile da seguire; il suo problema maggiore el’ ≪astinenza≫ dalla carne e dal formaggio lavorato.

L’intenso dolore alla parte bassa della schiena era scomparso e non prendevapiu Motrin. Sei mesi dopo il digiuno, Rhonda vinse una gara su un circuito citta-dino. Osservo con grande felicita che≪La cosa piu bella che mi e capitata nellavita e stata la scoperta del digiuno≫.

10.14 CASO 14Anonima (25 anni)(La fumatrice notturna)

Fumatrice Digiuno: 10 giorni nel 1977

Dopo il digiuno abbandono definitivamente le quindici sigarette al giorno cheera solita fumare.



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10.15 CASO 15Mary (42 anni)(assuefatta allo zucchero ed agli amidacei)

Ipoglicemia Digiuni: 10 giorni nel 1976Schizofrenia 10 giorni nel 1977. 10 giorni nel 1979

Dopo il suo secondo digiuno, Mary ricomincio a mangiare zucchero raffinatoe non riusciva a spiegarne la ragione. Scosse la testa e disse: ≪Ero veramenteassuefatta allo zucchero≫.

Quando mangiava cibi come la farina bianca o lo zucchero raffinato, che noncontengono le sostanze costituenti i tessuti, finiva letteralmente≪a pezzi≫. Datoche il consumo di zucchero e d’amidacei porta all’acidita gastrica, e Mary stessae ipoglicemica, i cibi contenuti nel suo stomaco diventavano rapidamente acidi.L’acidita intossicava il suo sangue, distruggeva i mezzi di trasporto dell’ossige-no e la portava verso l’anemia. Dato che nel 1977, Mary era arrivata a pesareappena quarantuno chili, decise di sottoporsi ad un nuovo digiuno nel 1979 perriguadagnare qualche chilo e ricostruire i suoi globuli rossi. Le persone che so-no sottopeso possono regolare il loro sistema con il digiuno; in seguito e piufacile mettere su alcuni chili.

Mary controlla giornalmente l’equilibrio tra sostanze acide ed alcaline presen-ti nel suo corpo con le cartine≪phydrion≫ che compra in farmacia. Controllaspesso anche il suo Ph, affinche le sostanze acide non prendano il sopravvento,come accade spesso per gli ipoglicemici. Mary capisce che ilsistema igienico lasta aiutando a superare uno stato di confusione mentale e anche le sue tensioni,migliorando la qualita del suo sonno. Crede che la mente possa creare cio chevuole.≪Possiamo ammalarci se la mente decide di creare la malattia≫, osservavaMary.

10.16 CASO 16Anonimo (81 anni)(L’invalido)

Artrite Digiuni: 10 giorni nel 1976. 10 giorni nel 1977



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. 10 giorni nel 1979

Per quest’uomo il digiuno e stata la cura piu benefica mai tentata. Egli credeche il digiuno lo abbia aiutato a sentirsi piu giovane e la sua artrite e diventatameno dolorosa, dopo i digiuni periodici di dieci giorni.

10.17 CASO 17Ken (62 anni)(Il digiunatore di successo)

Prostata larga Digiuni: 10 giorni nel 1977. 10 giorni nel 1978

La malattia di Ken colpisce sei uomini su dieci, dopo i sessanta anni di eta.Sel’allargamento della prostata non viene arrestato, potrebbe sopravvenire, coltempo, un blocco urinario. Dopo il suo digiuno, il male di Kenscomparve dasolo e la sua capacita urinatoria miglior o notevolmente. I suoi digiuni perio-dici ed il costante riposo al letto crearono un’atmosfera adatta alla guarigione edallo scorrimento del flusso sanguigno verso la prostata. L’unica azione che Kencompie riguarda proprio l’osservanza del modo igienico di esistenza per evitareun ulteriore dolore e congestione.

10.18 CASO 18Helen (54 anni)(La donna con problemi alla vista)

Cataratta Digiuno: 14 giorni nel 1979

Helen ha messo da parte il miele, l’aspirina ed il Darvon dopoil quarto giornodi digiuno. Scoprı che non serviva mescolare il sistema igienico con quello medi-co: era come cercare di mescolare l’olio con l’acqua. Helen scoprı che i principifondamentali dei due sistemi rappresentano due≪opposti≫, esattamente come idue mezzi di cura. Se avesse tentato di usare entrambi i metodi, orientandosi ver-so le medicine come verso un altro mezzo di guarigione, non avrebbe tratto pienogiovamento dalla cura igienica.



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In seguito, Helen si affido completamente all’Igiene e ai metodi che impie-ga per ristabilire e conservare la salute ed effettivamente, la sua salute miglioro.Dopo aver digiunato per dodici giorni, la sua vista torno quasi normale e lecataratte erano scomparse. Gli occhi sono una parte del corpo come la pelle,i polmoni o il cuore ed Helen dovette cambiare le sue abitudini altamente≪tos-siche≫ per cambiare lo stato dei suoi occhi.≪La sparizione delle cataratte misembro un miracolo≫, mi disse Helen.

10.19 CASO 19Richard (27 anni)

Bronchite Digiuno: 39 giorni nel 1977

Riuscii a rintracciare Richard soltanto nel marzo del 1980.Egli mi telefonoed io gli dissi: ≪Richard! E bello risentirti. Sono passati piu di tre anni. Comestai?≫.

≪Benissimo. Sono andato via dal Bronx e ho iniziato un nuovo lavoro≫.

Parlammo per circa mezz’ora; prima di agganciare gli chiesi: ≪Come va labronchite?≫.

≪Bene, da quando non prendo piu medicine – rispose –. Ma ho sempre i mieiattacchi di febbre da fieno durante l’alta stagione. Il riposo ed un digiuno di unoo due giorni possono aiutare. Ehi!E difficile da spiegare l’energia che mi sentivodopo trentanove giorni di digiuno. L’Igiene naturale e il solo tipo di cura in cui hofiducia≫.

Quindi, un mese piu tardi, dopo aver rintracciato tutti gliamici che avevanodigiunato alNatural Health Institutedel dottor Scott, ebbi l’onore di recarmi allaHealth Schooldel dottor Shelton, a San Antonio, nel Texas, dove, assieme alui,ordinai altre 80 storie di casi di digiuno.



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Capitolo 11

L’UNITA DELLA MALATTIA(Casi 20/100)

Le seguenti storie dei casi includono una diagnosi medica dimalattie come l’a-sma, l’artrite, la schizofrenia e la colite. Le malattie furono diagnosticate da unmedico, non da un igienista. Essi hanno dei punti di vista diversi sulla naturadella patologia. Il medico, al contrario dell’igienista, divide la patologia in piu ditrentamila categorie diverse. Ad esempio, l’asma ha questonome non perche siaessenzialmente diversa dalle altre malattie oppure per la sua causa, ma per la suaposizione. L’asma e in relazione con le vie respiratorie e con i polmoni. Dunque ivari malanni divengono entita separate che il medico tratta in modo specifico conle medicine.

A causa della confusione e dei molti errori fatti nel tentativo di effettuare unadiagnosi e nel trattamento di parti anatomiche singole, l’igienista vede la malattiacome una condizione≪totale≫ del corpo. La stessa condizione del sangue e dellapelle che causa l’asma puo causare l’artrite, la schizofrenia e la colite. La malatiadei polmoni, quella delle articolazioni e quella del cervello non sono malattiediverse, ma piuttosto malattie con posizioni diverse.

Anche l’igienista riconosce che non possono esserci due malattie perfettamen-te uguali tra loro e che molti sintomi angosciosi come i dolori, la febbre ed il maldi testa non possono essere classificati ed identificati con una sola malattia. Ognimale ha carattere generale e tutti coloro che cercano la salute dovrebbero riposareal letto, finche non si siano normalizzate le attivita di secrezione del corpo. Dun-que, l’igienista riconosce l’unita della malattia. In ogni sua manifestazione, essa euna, come il sintomo, e quindi la cura deve essereuna. Nei casi seguenti (20/44),controllati dal dottor Herbert M. Shelton, come in quelli successivi (45/100), pre-

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sentati da altri 10 igienisti, la diagnosi medica e seguitadai risultati della stessasemplice cura igienica.

11.1 CASO 20K.M. (10 mesi)

Polmonite Digiuno: 4 giorni nel 1927

Sebbene cinque medici avessero predetto la morte di Kate, dopo quattro giornidi digiuno, i sintomi di debolezza generale, la febbre, la tosse e l’espettorato colorruggine scomparvero. Per oltre venti anni mi sono tenuto in contatto con Kate ela sua salute continuava ad essere eccellente.

E un errore credere che i bambini molto giovani o gli anziani non possano di-giunare con profitto. Per fortuna pochi bambini cosı piccoli richiedono un digiunodi piu di due o tre giorni. Ho avuto solo pochi casi che hanno richiesto un digiunolungo. Quando la natura toglie l’appetito al bambino piccolo, gli si dovreb-be permettere di digiunare finche non torni la necessita del cibo. I bambinipossono digiunare per giorni senza pericoli.

Essi perdono di peso rapidamente, ma sono altrettanto veloci a riguadagnarlo.E raro che la durata del digiuno del bambino sia simile a quella dell’adulto. Nonho mai esistato a far digiunare un bambino e devo ancora vedere qualcuno che neabbia timore.Il bambino che non viene nutrito riposa pacificamente e dormeper la maggior parte del tempo. I genitori non immaginano quanta sofferenzainutile essi causano al loro bambino febbricitante e quantaansia causano in lorostessi, quando nutrono il bambino malato.

11.2 CASO 21J.A. (20 anni)

Tumore al seno Digiuno: 3 giorni nel 1927

Joan aveva sentito i pareri di quattro medici diversi in precedenza e le diagnosierano comuni: aveva un cancro al seno ed esso sarebbe dovuto essere rimosso.Ma la ghiandola del seno di Joan che produceva il latte era diventata grande come



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una palla di biliardo.Dopo il digiuno di tre giorni, il seno riacquisto la suagrandezza normale.

Joan rimase in contatto con laHealth Schoolper tredici anni, e non vi fu alcunaricaduta della malattia.

11.3 CASO 22C.M. e J.M. (8 e 10 anni, sorelle)

Febbre tifoidea Digiuno: 8 giorni nel 1929

La durata normale della febbre tifoidea e di tre settimane.Tuttavia, dopo ottogiorni di digiuno, entrambe le ragazze guarirono dalla febbre alta, dalla nausea,dalla diarrea, dal vomito e da un’estrema debolezza.

11.4 CASO 23R.D. (28 anni)

Sterilita Digiuno: 10 giorni nel 1932

Ci sono diverse ragioni che spiegano la sterilita. Molti rispondono favorevol-mente al digiuno ed altri no. In questo particolare caso,Rachelle ebbe ventottoaborti spontanei. Dopo un digiuno di dieci giorni e quattro mesi di dieta a basedi frutta e verdura cruda, essa rimase incinta e partorı in perfetta salute.

11.5 CASO 24J.R. (34 anni)

Sifilide1 Digiuno: 16 giorni nel 1933

Il test di John Wassermann (un esame per la sifilide) conferm`o lo sviluppodella malattia che era al suo stadio iniziale. Dopo il digiuno di sedici giorni, la

1Non tutti gli igienisti ammettono nei loro centri di Salute Naturale i pazienti con sifilide(N.d.A.).



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bolla iniziale della sifilide guarı. Rimasi in contatto conJohn per altri trenta annidurante i quali non ebbe mai ricadute.

11.6 CASO 25M.C. (32 anni)

Fibroma uterino Digiuno: 28 giorni nel 1933

Due medici avevano raccomandato a Marylin un’isterectomiatotale. Tuttavia,dopo i ventotto giorni di digiuno, il fibroma, della grandezza di un pompelmo, siriassorbı completamente.

11.7 CASO 26L.S. (65 anni)

Problemi cardiaci Digiuno: 15 giorni nel 1933

Delle molte migliaia di persone che muoiono annualmente perproblemi car-diaci, probabilmente non piu di tre o quattro stanno digiunando al momento deldecesso. Mi e capitato un caso di morte, causato da scompenso cardiaco, duran-te la mia esperienza di igienista. Lois era stata sovrappesoper molti anni conuna pressione sanguigna molto alta e con problemi nervosi, glaucoma e diabete.Naturalmente, il cedimento del cuore fu attribuito al digiuno, ma la notizia chemolta gente nella stessa condizione, e che mangia regolarmente, muore ogni gior-no, non viene menzionata. La gente che non ha mai digiunato puo consumare unpasto abbondante, andare al letto per un pisolino e non svegliarsi piu. Queste coseaccadono ogni giorno.

Il digiuno e la fame non sono sinonimi; non sono neanche due≪processi≫.La fame significa morte e porta alla morte. La fame e quel periodo di astinen-za volontaria o obbligatoria che continua anche dopo l’esaurimento delle riservenutritive. Il ritorno della fame segnala la linea di confine tra digiuno ed inedia.Durante il digiuno, il corpo vive grazie alle sue riserve nutritive; durante la fameesso attacca i tessuti, nel tentativo di nutrirsi.

Da cio che e stato detto, e possibile che una persona muoiadurante un digiu-no, ma non e il digiuno stesso a causare la morte. Siccome il digiuno non finisce



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per danneggiare i tessuti vitali o funzionanti e nessun tessuto puo essere danneg-giato dall’astinenza, la cui durata non e importante, la morte di un digiunatore einvariabilmente causata da altri aspetti, ma non dal digiuno stesso.

11.8 CASO 27C.M. (62 anni)

Tumore canceroso del petto2 Digiuno: 5O giorni nel 1934

La diagnosi di Catherine era stata verificata con una biopsiapoco prima delsuo arrivo alla Health School. Dopo il digiuno, il tumore al seno sinistro si eraridotto alla grandezza di una noce, mentre in precedenza eragrosso come un pom-pelmo. Tre anni piu tardi, nel 1937, quando Catherine torn`o alla Health School,il tumore era ridiventato molto grande. Quando le chiesi se aveva seguito la dietaa base di frutta cruda e verdura, mi rispose di no. Le consigliai un nuovo digiu-no. Catherine decise di non farlo: un digiuno di cinquanta giorni poteva bastareper tutta la vita. La vidi nel 1939 per l’ultima volta. Il suo tumore era sempregrande come un pompelmo. Comunque Catherine non digiuno piu e non tornoalla Health School. Dato che molte volte mi hanno chiesto se il cancro puo esserecurato con il digiuno, esporro il mio punto di vista.Ho visto dei cancri ridursinotevolmente durante il digiuno, ma non ne ho mai visto uno scomparire to-talmente. In alcuni casi, la crescita del tumore continua, anche dopoun digiunolungo. Durante il digiuno, solo i tumori benigni possono essere riassorbiti.Il digiuno non cura il cancro, ed io sono convinto che esso puo facilitare lamorte nei casi di cancro al fegato e al pancreas. In altri casi, l’astinenza dalcibo puo prolungare l’esistenza e diminuire le sofferenze.

E importante sottolineare il fatto (penso che sia un fatto) che l’organismo vi-vente puo≪adattarsi≫ solo fino ad un certo punto oltre il quale c’e il disastro.L’essenza dell’essere organizzato risiede in alcune qualita indistruttibili che lomantengono al di la di quel≪punto≫ in cui, le condizioni dell’esistenza organicarispondono e soddisfano le esigenze intrinseche del corpo.

2Non tutti gli igienisti ammettono nei loro centri dei pazienti con questo male (N.d.A.).



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11.9 CASO 28E.G. (9 anni)

Malattia di Bright Digiuno: 14 giorni nel 1934

La maggior parte dei casi di malattia di Bright (infiammazione dei reni) sihanno con pazienti anziani ed il deterioramento dei reni e sempre piu grave diquello di questa ragazza molto giovane. Non tutti guariscono cosı rapidamente,ed alcuni non guariscono affatto. In questo caso particolare tuttavia, i polsi e leanche di Eva, che erano piu grandi delle gambe, si ridusseroad una taglia normaledopo due settimane di digiuno.

Sei anni dopo, ricevetti la visita di Eva che mi informo di non aver avuto piuproblemi di reni.

11.10 CASO 29J.S. (30 anni)

Frigidit a Digiuno: 27 giorni nel 1935

Dopo tre mesi di cura igienica e dopo la promozione desiderata nel suo lavoro,il problema di Jo Ellen fu attenuato.

11.11 CASO 30T.S. (26 anni)

Cecita Digiuno: 30 giorni nel 1935

Tutti gli osservatori che hanno esperienza di digiuno, hanno notato un miglio-ramento della vista durante il digiuno stesso.Ebbi un caso di cecita completa,da un occhio, che persisteva da molti anni e che fu guarito completamentesolo da un digiuno intrapreso per perdere peso. Molti cambiamenti patologi-ci nell’occhio e nei nervi ad esso collegati possono portarealla cecita, e dunquesarebbe folle attenderci il ritorno della vista in tutti i casi. Queste guarigioni nonavvengono sempre.



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11.12 CASO 31K.T. (34 anni)

Edema da malnutrizione Digiuno: 40 giorni nel 1938

Il digiuno combinato ad un cambiamento del modo di vita port`o, in cinquemesi, ad una completa guarigione.

11.13 CASO 32D.L. (41 anni)

Polipi nasali Digiuno: 24 giorni nel 1938

A causa del suo male, Doug subı sette operazioni. La rimozione dei primipolipi, pero, non risolse il problema. Seguirono, infatti, altri polipi.

Due mesi dopo il digiuno, Doug era completamente guarito.

11.14 CASO 33R.L. (25 anni)

Ulcera gastrica Digiuno: 19 giorni nel 1939

Ron fu colpito da ulcera gastrica, mentre si trovava nell’esercito. Fu congedatoe rimandato a casa. A quel tempo, i medici intervenivano ancora chirurgicamentesull’ulcera gastrica. Ron rifiuto l’intervento e venne alla Health Scool. Quando lalascio si era liberato della sua ulcera. Gli fu insegnato come vivere per mantenerei progressi fatti e per continuare a migliorare la salute.

Nel marzo 1948 ricevetti una lettera da Ron: la sua salute eraancora eccel-lente. Ron scrisse:≪Indipendentemente da cio che dice la gente, la vostra teoriae sempre la migliore≫. La ≪mia teoria≫ afferma che la guarigione e un proces-so continuo. Guariamo continuamente le nostre ferite piu piccole alle quali nonrivolgiamo un’attenzione cosciente. I piccoli graffı, tagli, lividi, le storte e glistrappi che sopravvengono quasi giornalmente, ma che sono cosı insignificanti danon farci correre ai ripari, vengono facilmente guariti. Talvolta il processo e cosı



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rapido che una contusione o un problema cosı piccolo viene guarito durante lanotte. Quando ci diamo un colpo di martello su un dito, i tessuti diventano lividie si uniscono. In un giorno o due, il dito guarira e l’incidente sara dimenticato,anche se non abbiamo usato nessun agente curativo. La guarigione di malannipiu seri si raggiunge tramite gli stessi poteri e processi con i quali si guariscono imalanni minori. La differenza e che ci vuole piu tempo.

11.15 CASO 34J.M. (49 anni)

Ninfomania Digiuno: 16 giorni nel 1939

E l’unico caso di ninfomania che ho mai curato.La paziente perse la suaspinta sessuale durante il digiuno e non la riacquisto piu dopo la fine dellacura. Questo deve essere interpretato come un beneficio per la suamalattia. Possoaggiungere che la sua vita sessuale rimase normale.

11.16 CASO 35S.A. (35 anni)

Pazzia Digiuno: 39 giorni nel 1940

La cura igienica miglioro notevolmente la condizione mentale di Stan. Housato il digiuno nei casi di malattia mentale e non ho alcun dubbio: il digiunoe di grande beneficio e ritengo chequando la persona con problemi mentalirifiuta il cibo, non fa altro che aiutare istintivamente il suo corpo nell’operadi ricostruzione. Molta gente e guarita e non ha piu problemi mentali dopo ildigiuno. Tutti coloro che hanno esperienza nel campo del digiuno, hanno vistocasi di pazzia guarire durante il digiuno mentre altri casi sono migliorati.

11.17 CASO 36M.B. (39 anni)

Morbo di Parkinson Digiuni: 30, 14, 14 giorni nel 1941



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Gli sviluppi di questo caso sono tipici, ma Monica riuscı a guarire. La pienaguarigione e abbastanza rara. La maggioranza dei digiunatori fa cosı tanti progres-si da essere considerata ancora una≪parte attiva≫ della societa, anche se sussisteun certo tremore. Monica rimase alla Health School per nove mesi ed aveva sof-ferto del morbo di Parkinson per sei anni. Dopo un digiuno di trenta giorni, ilsuo tremore si ripresento, ma non cosı violentemente comein precedenza.Dopoil secondo digiuno, i tremori furono minori e dopo il terzo scomparvero. Ri-masi in contatto con Monica per oltre dieci anni e non vi furono nuovi episodi ditremore.

11.18 CASO 37D.R. (60 anni)

Ritmo cardiaco anormale Digiuno: 21 giorni nel 1946Pressione sanguigna altaInsonnia

Quando Dolores venne alla Health School la sua pressione eradi 180/90.Do-po ventuno giorni di digiuno (seguito da una dieta di una settimana a basedi frutta fresca e verdure), la sua pressione era normale, 110/70, il ritmo car-diaco era anch’esso stabilizzato e la sua insonnia aveva lasciato il posto al sonno,ottenuto senza medicine o pillole.

L’abilita del medico nell’incantare il paziente e nel nascondergli la sua veracondizione,≪alleviando≫ i sintomi, fa in modo che il paziente stesso veneri ilsuo dottore, cosı come fanno i parenti del malato. Essere incoscienti o almenoinconsapevoli della propria malattia, non rimuoverne la causa per riportare allasalute la parte colpita, o addirittura ignorarla, sembra essere lo scopo del pazientemale informato e del dottore ignorante. Quindi, se il paziente guarisce a dispettodi queste pratiche negative, dobbiamo cercarne la causa nonsolo negli aspetti cheportano alla guarigione, ma anche in quelli che l’hanno ritardata.

11.19 Caso 38A.M. (25 anni)

Eccessive dosi Digiuno:90 giorni nel 1946di siero e di vaccini



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Al suo arrivo, Allan pesava settantanove chili. Voleva digiunare a causa delgran numero di vaccini e sieri che gli erano stati inoculati quando era nell’esercito.

Al sessantatreesimogiorno di digiuno, incoraggiai Allan ad interrompere lacura, dato che avevo notato un’estrema debolezza. Tuttaviaegli insistette, affer-mando di non sentirsi troppo debole e continuo a digiunare,esponendosi ognigiorno al sole con lunghe passeggiate.

Il digiuno di novanta giorni fu seguito da altri tre giorni incui ad Allan fuservito succo d’arancia e di verdure. Il terzo giorno, egli mangio due arance intereper colazione, tre per pranzo e quattro per cena. Da alloraAllan ha perduto circatrentuno chili.

Dopo essersi trattenuto due mesi alla Health School, in seguito al periodo delpost-digiuno, si pote constatare la bonta della sua salute. Sebbene questo sia statoil digiuno piu lungo da me controllato,vi sono stati almeno tre casi di digiuno,sotto controllo medico, che sono durati oltre trecentogiorni.

11.20 CASO 39F.J. (38 anni)

Sclerosi multipla avanzata Digiuno: 14 giorni nel 1954

Non esistono due casi identici di sclerosi multipla, poich´e non sono mai lestesse parti del cervello e del sistema nervoso ad essere colpite. In questo casoparticolare il dottor J., un optometrista, abbandono il suo lavoro e lascio il suoufficio ad altri. Egli aveva detto:≪I trattamenti precedenti a base di medicinemi hanno fatto peggiorare progressivamente≫. La sua condizione era cosı graveche egli dovette essere trasportato alla Health School. Dopo un digiuno di duesettimane ed altre cinque settimane di permanenza alla Health School per unadieta a base di frutta fresca e verdure, il dottor J., notevolmente migliorato nellasalute, uscı con le sue gambe.

11.21 CASO 40C.C. (46 anni)

Bursite Digiuno: 21 giorni nel 1955



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Non si dovrebbe usare nessuna medicina per trarre sollievo dal dolore. Se essoe notevole,sottoponendo la parte eventualmente infiammata al calore, si avr aun certo miglioramento. La toxemia e la causa principale dell’infiammazionedel tessuto. La bursite si sviluppa nel soggetto toxemico; non puo evolversi nellepersone il cui sangue e sano. Nei soggetti meno toxemici, laguarigione e rapida;in quelli piu toxemici diviene piu lenta e spesso non e neanche definitiva. Infatti,se la toxemia non e eliminata, la guarigione non potra avere luogo.Si sa bene cheprima o poi, la bursite guarisce spontaneamente, ma questae una condizioneche si ≪autodelimita≫. In poche parole, cio vuol dire che la guarigioneespontanea e che qualsiasi trattamento non influisce sulla guarigione stessa.Qualsiasi miscuglio puo spesso prolungare il problema persettimane o mesi.

In questo caso, i depositi di calcio avevano causato una limitazione motoria.Il digiuno port o all’assorbimento ed alla rimozione del calcio.

11.22 CASO 41A.B. (70 anni)

Sordita all’orecchio sinistro Digiuno: 42 giorni nel 1960Prostata largaSinusiteImpotenza

Al trentaseiesimo giorno di digiuno, Art riguadagno l’udito all’orecchio si-nistro per la prima volta dopo sei anni. La sua prostata era tornata quasi alladimensione normale. Dopo il digiuno ed una ulteriore permanenza di tre setti-mane alla Health School, per una dieta a base di frutta frescae verdura, anchela sua impotenza scomparve. La sua sinusite miglioro. Ho condotto una serie didigiuni con persone dai settanta agli ottantacinque anni dieta e non mi sembrache le persone cosı anziane debbano formare una classe a sestante.Gli animaliadulti di qualsiasi specie, compreso l’Homo Sapiens, possono digiunare piua lungo degli animali giovani della stessa specie. Oggi, gli anziani sopportanomeglio il digiuno. I bambini che crescono lo tollerano un po’meno bene, anche senon presentano grossi problemi.La gente non invecchia se usa il digiuno comemetodo per arrivare alla guarigione. Dunque, non esito mai, se si tratta di fardigiunare una persona anziana; cerco di assisterla con piuattenzione rispetto ad undigiunatore giovane, non perche essa non tolleri bene il digiuno, bensı perche puoessere vittima di stati di debolezza nascosta che consigliano di evitare il≪digiunolungo≫.



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11.23 CASO 42S.O. (40 anni)

Tumore addominale Digiuno: 7 giorni nel 1960

Su alcuni tumori il digiuno non ha alcuna influenza, ma graziead esso migliaiadi tumori sono stati rimossi completamente. Il processo e simile a quello coinvoltonella rimozione dei depositi di grasso dai tessuti. In questo caso particolareil tu-more, individuato nella parte bassa dell’addome, a sinsitra, della grandezzadi un uovo, si dissolse completamente dopo un digiuno di sette giorni.

11.24 CASO 43S.O. (40 anni)

Alcoolismo Digiuno: 26 giorni nel 1960

Sandra, un’alcoolista cronica, aveva lasciato che la sua salute peggiorasse pro-gressivamente. Era solita bere e trascurare l’alimentazione, sostituendo persino undrink alla colazione del mattino. Arrivo infine a trascurare la famiglia, gli amici ea contrarre debiti.

Ben di rado la causa e esclusivamente fisica. I problemi contingenti di Sandra(solitudine e un rapporto matrimoniale complesso) contribuirono ad aggravare ilsuo problema.

Sandra riuscı a guarire in un anno, dopo aver seguito una dieta igienica edaver frequentato la≪Alcoolisti Anonimi≫. Quando si riconoscera l’alcoolismocome malattia cronica, potremo anche capire come e perche il digiuno puo aiutarenel superamento di questa condizione.E un periodo di riposo durante il qua-le l’organismo, sfruttato troppo a lungo, si sottopone a degli ≪aggiustamenti≫ e≪riparazioni≫ per recuperare le energie perdute. Quando il digiuno e giunto a ter-mine ed il corpo si e liberato del suo carico di tossine e (cosa ben piu importante)il sistema nervoso ha riacquistato la salute, scompare il bisogno di alcool.

L’alcoolismo e una malattia che coinvolge delle anormalita strutturali. L’in-spessimento e l’indurimento delle patine della bocca, dello stomaco e della golasono espedienti≪difensivi≫ necessari. La degenerazione o la sclerosi del fegatorappresentano, naturalmente, degli sviluppi terminali.Quando l’alcoolista digiu-na, le patine inspessite vengono rimosse, mentre se ne formano delle nuove.



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La nuova patina che ricopre lo stomaco, la gola, la lingua e labocca non saraspessa ed insensibile alle medicine o ai cibi, ma sottile, delicata e sensibile perpermettere di gustare i sapori fini e delicati dei cibi.

Le ghiandole ed i nervi, resi impotenti da uno stimolo eccessivo, ritornano aduno stato perfettamente funzionale, se hanno l’opportunita di riattivarsi. Questo eil solo modo per far riacquistare loro una certa funzionalita.

11.25 CASO 44T.F. (35 anni)

Gonorrea Digiuno: 12 giorni nel 1960

I sintomi di Todd (febbre, diarrea e dolore) scomparvero rapidamente dopo unacura a base di penicillina. Dopo pochi giorni pero, egli decise di interromperla,ed i suoi sintomi si ripresentarono. Cosı, ancora una volta, egli fu costretto afare ricorso alla penicillina. La inturreppero di nuovo, mai sintomi erano ancorapresenti. Dopo un digiuno di dodici giorni, Todd si libero definitivamente dei suoisintomi.

***

Questi casi sono stati controllati dal dottor Gerald Benesh, D.C., N.D., che haportato avanti piu di trentamila digiuni sin dal 1941. La maggior parte dei digiunisi e svolta al Benesh’s Sanatorium (Charlotte, North Carolina) ed al Paradise Val-ley Health Ranch (Escondido, California).Il dottor Benesh, uno dei promotori della Societa americana di Igiene naturale, haattualmente un ufficio ad Escondido, in California3.

11.26 CASO 45F.H. (32 anni)

Rara malattia degli occhi Digiuni: 70 + 40 giorni nel 1948. 21 giorni nel 1949

3Alcuni clienti famosi del Dr. Benesh sono: John Barrymore, Dyan Cannon,David e KeithCarradine, Gavin MacLeod, Steve Reeves, Cicely Tyson, Bill Walton e Dick Wilson.



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Frank, un marinaio, aveva chiesto aiuto ai migliori specialisti in malattie ocu-lari del mondo. La diagnosi medica fu di≪retinis pigmentosa≫. Prima del suodigiuno al Sanatorium, la sua capacita visiva era soltantodel quindici per cen-to, grazie anche ad occhiali molto spessi. Dopo i tre digiuni, Frank guarı com-pletamente e divenne ufficiale in seconda di una nave che viaggiava sui GrandiLaghi.

11.27 CASO 46T.C. (47 anni)

Tumori al seno Digiuni. 19 giorni nel 1963. 25 giorni nel 1964

Sebbene le fosse stata raccomandata una mastectomia, Terrydecise di digiu-nare. Dopo il secondo digiuno, i tumori scomparvero. Il dottor Benesh rivideTerry nel 1980: si era mantenuta in salute, poiche aveva seguito per diciassetteanni un programma igienico completo.

11.28 CASO 47B.H. (58 anni)

Vene varicose Digiuni: 14 + 12 + 14 giorni nel 1977

Bob aveva dei forti crampi alle gambe e camminava con difficolta. I suoimedici gli consigliaronol’inserimento chirurgico di vasi artificiali. Tuttavia, laprognosi era discutibile, e se l’intervento fosse fallito,sarebbe stato necessarioamputare tutte e due le gambe. Dopo il terzo digiuno Bob guarı completamente.Ora egli fa delle belle passeggiate, lavora ed assapora ancora il gusto di vivere.

11.29 CASO 48R.O. (16 anni)

Tumore addominale Digiuno: 22 giorni nel 1977 Mal di testa



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Rachelle aveva un tumore della grandezza di un’arancia che faceva pressionesull’aorta addominale e sui reni, causando l’aumento dellapressione sanguigna,forti mal di testa e cecita. Un ospedale della West Coast raccomando la rimozio-ne chirurgica del tumore. Grazie alla cura igienica, digiuno ventidue giorni e iltumore scomparve.

11.30 CASO 49C.B. (20 anni)

Dolore alla schiena Digiuni: 7 + 8 + 7 giorni nel 1978

Carolyn aveva un forte mal di schiena. Le consigliarono un intervento chirur-gico per fondere le due vertebre malate. Ma dopo tre digiuni ed alcuni esercizicorrettivi, si libero del suo dolore.

11.31 CASO 50A.J. (32 anni)

Obesita Digiuni: 7 + 7 + 7 + 10 + 10 giorni nel 1980Cisti ovarica

La signora Andrea veniva da un suburbio di Glendale in California e siccomeaveva dei bambini piccoli, non si sentiva in grado di intraprendere un digiuno lun-go sotto controllo medico. Cosı, il dottor Benesh le suggerı di farepiu digiuni, mapiu brevi, restando a casa. In un anno, Andrea perse circa cinquantacinquechili e la cisti ovarica era guarita.

11.32 CASO 51R.Z. (36 anni)

Tumore al cervello Digiuno: 8 giorni nel 1981

Due medici sospettavano un tumore pituitario, proprio al centro del cervelloche sarebbe potuto essere la causa degli accecanti mal di testa di Rex, della nausea



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e delle sue periodiche mancanze di vista. Gli raccomandarono la chirurgia anchese la lesione di una fibra nervosa avrebbe potuto causare la perdita della vista,dell’udito e del controllo dei muscoli facciali di una partedel viso. Dopo averseguito i principi igienici, Rex guarı ed attualmente prosegue le sue normaliattivit a.

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I casi seguenti sono stati controllati personalmente dal dottor John M. Bro-sious, D.C., N.D., tra il 1944 ed il 1959. La maggior parte deidigiuni si e svoltaal Kahagon Health Home di Ducannon, in Pennsylvania. Il dotto Brosious, atti-vamente coinvolto nel movimento dell’Igiene da trentacinque anni, ha un ufficioattivo a Redington Shores, in California.

11.33 CASO 52L.B. (28 anni)

Ascessi al seno Digiuno: 29 giorni nel 1944Mastite

Dopo un parto, Louise sviluppo tre ascessi sul seno. Il suo medico le consigliodi farsi ricoverare e di curarsi con la penicillina. Le disseanche che sarebbe statonecessario incidere gli ascessi per prevenire un eventualecancro. Al contrario,essa decise di digiunare.Durante il digiuno, gli ascessi liberarono molto pus emateriale vario e questo processo continuo per parecchi mesi, anche dopo ildigiuno. Il dottor Brosious consiglio di non arrestare l’espulsione di materialepurulento dagli ascessi. Sin dal 1944, Louise ha effettuato molti digiuni e, da unesame fatto nel 1980, il suo seno appariva normale. Il cancronon si sviluppo, alcontrario di cio che il suo medico aveva previsto nel 1944.

11.34 CASO 53C.L. (18 anni)

Eczema Digiuni. 28 giorni nel 1951. 10 giorni nel 1952. 10 giorni nel 1953



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Carmen dovette abbandonare gli studi superiori a causa di una grave forma dieczema≪umido≫, di cui soffriva sin dalla nascita.La sua testa era completa-mente rasata ed aveva delle croste al viso, sulle mani, sullegambe e su tuttoil corpo. Non era in grado di lavorare e non aveva grandi speranze per ilfuturo. Durante il digiuno, le lenzuola del suo letto dovevano essere cambia-te ogni giorno, talvolta due volte al giorno, a causa del sangue e della pellemorta che Carmen perdeva. Dopo sei settimane, torno a casa, con una percen-tuale di miglioramento dell’80%. Dopo due ulteriori digiuni, l’eczema si dissolsecompletamente.

11.35 CASO 54D.C. (34 anni)

Emorroidi Digiuno: 14 giorni nel 1955

Dolly aveva due emorroidi esterne, entrambe della grandezza di una noce.Dopo il digiuno le emorroidi scomparvero.

11.36 CASO 55E.H. (38 anni)

Osteoartrite Digiuno: 14 giorni nel 1957

Erwin guidava un treno tra Harrisburg e New York. La sua artrite era tantograve da impedirgli di lavorare. Al quattordicesimo giornodi digiuno, l’artrite erascomparsa. Il dottor Brosious non rivide piu Erwin, ma gli fu riferito chein menodi due anni dopo il digiuno, Erwin aveva ricominciato a fumare, a bere alcoole a mangiare cibi non freschi ed era di nuovo preda della sua malattia .

11.37 CASO 56A.R. (50 anni)

Problemi intestinali Digiuno: 21 giorni nel 1957



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Agnes era un’infermiera di chirurgia. Il suo medico le diagnostico un can-cro nella parte piu piccola dell’intestino e cerco di convincerla in tutti i modi adoperarsi tanto che Agnes abbandono persino il suo lavoro. Digiuno per ventunogiorni e cambio il suo modo di vita. Il dottor Brosious rivide Agnes nel 1975 efino a quella data non aveva piu sofferto di problemi intestinali.

11.38 CASO 57C.N. (44 anni)

Angina Digiuno: 28 giorni nel 1958

Chad aveva forti dolori al cuore e non riusciva neanche ad alzarsi dal letto.Arrivo alla Health Home su una barella. Dopo venti giorni didigiuno, Chad potevaandare a letto ed alzarsi da solo; dopo ventotto giorni, era in grado di camminare.Egli continuo le sue attivita abituali dopo il digiuno.

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I casi seguenti sono stati controllati personalmente dal dottor Keki R. Sidhwa,D.O., N.D., direttore della Shalimar Health Home nella regione inglese dell’Es-sex. Egli ha controllato piu di tredicimila digiuni sin dal1952. Nato a Bombay(India), egli e autore di quattro libri ed ha tenuto lunghe conferenze sull’Igienenaturale in Europa, in America ed in India.Il dottor Sidhwa e anche uno dei fondatori della British Natural Hygiene Society.Quelli che seguono sono alcuni dei casi da lui trattati.

11.39 CASO 58E.B. (51 anni)

Attacco cerebrale Digiuno: 25 giorni nel 1972

Ventiquattr’ore prima del suo arrivo alla Shalimar Health Home, Ed ebbe unattacco cerebrale che colpı la parte sinistra del corpo, modificando l’atteggiamentodella bocca, della lingua, della gamba e del braccio. Egli digiuno per venticinquegiorni e guarı completamente, anche se zoppicava leggermente. Da allora, egli



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digiuna dagli otto ai dieci giorni ogni due anni per controllare la pressionealta e la tendenza ad ingrassare.

Nel 1972 la sua pressione sanguigna era di 200/135, mentre nel 1981, essa siera stabilizzata a 150/90.

11.40 CASO 59L.C. (52 anni)

Glaucoma Digiuno: 21 giorni nel 1976

Lucas veniva dal Ghana, in Africa occidentale. Digiuno ventuno giorni edin seguito non ebbe piu dolori all’occhio. Non vide piu neanche i soliti lampidi luce. Egli si sentiva molto meglio al momento di lasciare la Shalimar HealthHome, dopo un soggiorno di cinque settimane.

11.41 CASO 60J. Z. (9 anni)

Malattia di Hodgkin Digiuni: 12 giorni nel 1976. 7 + 7 giorni nel 1976. 7 giorni nel 1979

Jenny arrivo alla Shalimar dalla Francia. Le era stata diagnosticata la malattiadi Hodgkin. Dopo aver effettuato una biopsia in un ospedale francese, fu operataper rimuovere una ghiandola linfatica dal collo e fu sottoposta a trattamenti ra-diologici, con conseguente perdita dei capelli. Dato che laprognosi dell’ospedalenon lasciava molta speranza, i suoi genitori scelsero la cura igienica.Dopo il pri-mo digiuno di Jenny, le ghiandole linfatiche gonfie tornarono alla grandezzanormale ed i capelli ricominciarono a ricrescere. Il primo digiuno di Jenny fuseguito da altri tre digiuni piu brevi.

Successivamente, Jenny frequento la scuola ed il suo sangue, anche secondogli esami medici, era tornato normale.



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11.42 CASO 61R.A. (29 anni)

Malattia da parassita Digiuno: 41 giorni nel 1977

Rene era vissuta nei Caraibi sin dalla giovinezza ed era stata colpita dalBi-lharziasis, una malattia da parassita. Era stata curata in ospedali specializzati inmalattie tropicali, ma non aveva avuto alcun miglioramento, soffrendo anzi di pro-blemi digestivi continui. Il suo fegato si era ingrossato edera anche troppo duro.≪Sembrava quasi una pietra≫, osservo il dottor Sidhwa. I suoi medici le suggeri-rono un’operazione chirurgica. Al contrario, Rene, scelsedi digiunare. Ben prestoil suo fegato torno normale, sia nella dimensione che nellaconsistenza. La sua di-gestione si normalizzo e per la prima volta dopo molti anni,essa si sentı in salutee piena di energia. Alcuni successivi esami ospedalieri confermarono la completaguarigione della ragazza.

11.43 CASO 62D.M. (4 anni)

Meningite spinale Digiuno: 7 giorni nel 1979

Parecchi medici avevano previsto la morte di Dean. Allora siricorse a undigiuno di sette giorni dopo il quale la febbre scomparve, larigidita del collo ed iforti dolori alla spina dorsale svanirono. Dean torno perfettamente normale, senzaalcuna ricaduta.

11.44 CASO 63A.N. (40 anni)

Ipertiroidismo Digiuno: 7 giorni nel 1980

Arnold soffriva di ipertiroidismo e prendeva delle pasticche di Valium per inervi. Dopo il digiuno ha abbandonato questo farmaco, ha migliorato la sua saluteed e in grado di affrontare il movimentato mondo degli affari.



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11.45 CASO 64W. O. (34 anni)

Sclerosi multipla Digiuno: 27 giorni nel 1982

Erano quattro anni che Wanda soffriva di sclerosi multipla ele era stato con-sigliato l’uso di una sedia a rotelle, poiche quasi non riusciva piu a camminare.Vedeva male da un occhio, tanto da impedirle la lettura. Il suo corpo sembrava ad-dormentato, e Wanda aveva spesso dei tremori alle mani, ai piedi ed alle gambe.Al termine del suo digiuno camminava normalmente ed era in grado di leggerecon entrambi gli occhi. Dopo aver passato sette settimane allo Shalimar, Wandariusciva a camminare per due miglia al giorno e poteva anche correre per alcuniminuti.

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I casi che seguono sono stati controllati dal dottor Robert Gross, D.C., Ph.D.,che ha curato con i sistemi dell’Igiene oltre trentamila clienti sin dall’apertura delPawling Health Marnor, nel 1959.Il dottor Gross, un ex pugile professionista,ha spesso tenuto delle conferenze sul problema della nutrizione degli atleti pressoospedali e scuole di medicina.Joy Gross, direttrice del Pawling Health Marnor ad Hyde Park(New York), e l’au-trice diThe 30-Day Way to a Born-Again Body. Il suo primo libro, pubblicato nel1978, descrive il programma nutritivo svolto alla Marnor edi metodi per arrivarealla buona salute4.

11.46 CASO 65D.M. (46 anni)

Arteriosclerosi Digiuno: 14 giorni nel 1978Nevralgie

Dawn era soggetta a vuoti di memoria ed il suo medico le disse che le suearterie si stavano indurendo precocemente. Alla Marnor, Dawn digiuno per due

4Il secondo libro di Joy GrossThe Vegetarian Child, pubblicato nel 1983, contiene un docu-mento che spiega i principi della cucina e dei menu vegetariani. Joy da utili consigli ai genitoripreoccupati dai possibili effetti sociali negativi sullo stile di vita dei loro bambini. (N.d.A.).



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settimane. Il suo sistema circolatorio miglioro notevolmente dopo la perdita dicirca dodici chili, e non ebbe piu nessun dolore di natura neurologica.

11.47 CASO 66N.D. (29 anni)

Gotta Digiuni. 7 + 7 + 8 + 6 giorni nel 1979.Raffreddore

Dopo dodici settimane alla Marnor, il raffreddore e la gottadi Ned scompar-vero.

11.48 CASO 67D. M. (36 anni)

Colesterolo alto Digiuni: 10, 12, 8, 10 giorni nel 1979Mormorio cardiacoPressione altaTrigliceridi alti

David aveva sempre preso Valium per i nervi ed Isodil e Inderal per il cuore.Il dottor Gross lo mise a dieta:per cinque giorni egli avrebbe mangiato fruttiaspri e verdure, mentre le sue medicine erano ridotte a scalare. Il Valiumfu completamente eliminato e le medicine per il cuore furonodimezzate. Neisette giorni seguenti, David mangio solo un’arancia al giorno. ≪Questa proceduratempra gli effetti delle medicine≫, disse il dottor Gross. Dopo quattro digiuniad intervalli irregolari, la pressione sanguigna di David miglioro ed il mormoriocardiaco scomparve.

Il medico di David era stupefatto quando egli torno per un controllo: decisecosı di diminuire ulteriormente le medicine per il cuore. Dieci mesi piu tardi, gliesami del colesterolo e dei trigliceridi di David risultarono normali, come pure lasua pressione sanguigna. Furono completamente eliminate quindi le medicine.



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11.49 CASO 68J.C. (50 anni)

Artrite Digiuno: 10 giorni nel 1980Obesita

Il reverendo John pesava circa centododici chili e soffrivadi una grave formadi artrite delle articolazioni e delle ginocchia. Fu sottoposto ad iniezioni di cor-tisone consigliate dal suo ortopedico per lenire il dolore egli fu consigliato unintervento chirurgico, per rimuovere il liquido formatosinelle ginocchia. Dopoaver letto molti libri sull’Igiene egli decise di sottoporsi ad una dieta igienica mo-dificata, grazie alla quale perse quattordici chili. Ancorapreda dei dolori, decisedi digiunare. Quando il reverendo arrivo alla Marnor, dovette essere aiutato perandare nella sua stanza. Dopo il digiuno perse undici chili ed ora pesa circa ot-tanta chili. I suoi dolori scomparvero completamente assieme alla rigidita delleginocchia e torno in grado di camminare regolarmente.

11.50 CASO 69J.B. (25 anni)

Colite ulcerativa Digiuno: 23 giorni nel 1982

Justin, un agente di cambio, era stato colpito da colite ulcerativa. Per un anno,il suo medico lo curo con la sulfadina (un antibiotico) e conuna dieta leggeraa base di pasta e uova, caffe, formaggio, carne e molto pane. Mentre Justinseguiva questa dieta, il suo peso di circa novantatre chili scese a settantatre chi-li. Justin non sopportava piu le medicine che doveva prendere. Un giorno trovonella biblioteca della sua citta il libroTriumph Over Disease by Fastin, di JackGoldstein. Dopo averlo letto, Justin decise di tentare con il digiuno.

Alla Marnor, Justin digiuno ventitre giorni.Dal settimo al ventesimo giornoelimino il tessuto morto con i movimenti delle viscere. Al ventunesimo gior-no ebbe dei notevoli movimenti intestinali. Dieci giorni dopo il digiuno guarıcompletamente ed acquisto nove chili e mezzo.

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I casi che seguono sono stati controllati dal dottor Alec Burton, D.O., D.C.,direttore dell’Hygiea Natural Hygiene Institute, nel Nuovo Galles del Sud, Au-stralia, che egli ha aperto nel 1961. Il dottor Burton e il fondatore della Societaaustraliana di Igiene naturale ed e presidente del Collegedi Osteopatia del Gallesdel Sud. Ha tenuto conferenze alla American Natural Convention sin dal 1967.

11.51 CASO 70L.S. (21 anni)

Schizofrenia Digiuni: 35, 18, 6 giorni nel 1961. 14 giorni nel 1962

Lynn era stata ricoverata in ospedale, dove aveva ricevuto cinque elettroshockse medicine contro la depressione. Quando Lynn arrivo, il suo comportamento eraillogico, bizzarro e lunatico ed essa era incostante anche nei confronti di quelli chetentavano di aiutarla. Durante il digiuno di trentacinque giorni, la sua condizionementale andava dalla psicosi a momenti di remissione che indica la≪normalita≫.Al termine del digiuno non c’erano segni di un comportamentoanormale.

Dopo altri tre digiuni, Lynn raggiunse la completa guarigione, anche se resta-rono alcune limitazioni di carattere intellettivo ed emotivo. In seguito, Lynn sisposo e diede alla luce tre bambini.

11.52 CASO 71D.L. (21 anni)

Impotenza Digiuno: 25 giorni nel 1966

Dan soffriva di impotenza da due anni ed il suo psichiatra lo curava con estrattiormonali. Egli aveva desideri sessuali normali, ma non riusciva ad arrivare all’e-rezione. Durante il digiuno di venticinque giorni, Dan divenne molto piu ansiosoe fu spesso vittima di allucinazioni. Nei primi dieci giornila sua sete era eccessivadato che beveva piu di due litri di acqua al giorno. Nonostante le costanti atten-zioni, nel periodo dal quindicesimo al ventesimo giorno di digiuno, Dan ebbe deiperiodi di depressione seguiti da una certa euforia.

Dopo il digiuno, grazie anche ad una dieta igienica, Dan guarı completamente.



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La rigenerazione sessuale e un fatto comune dopo il digiuno. Molte specieanimali lo usano proprio come mezzo specifico di≪ringiovanimento≫ sessuale.Questo aspetto puo considerarsi valido anche per gli uomini.

11.53 CASO 72S.H. (14 anni)

Appendicite Digiuno: 5 giorni nel 1967

Susan era stata colpita da febbre, dolori addominali, nausea e vomito che du-ravano ormai da trentasei ore. Il suo medico le consiglio l’appendicectomia, maal contrario, i genitori scelsero per lei la cura igienica. Al terzo giorno di digiuno isintomi scomparvero. Il digiuno ha permesso a Susan di guarire in cinque giorni.

11.54 CASO 73S.B. (13 anni)

Leucemia linfatica acuta Digiuni: 14+8+12 giorni nel 1968. 20 giorni nel 1980

Sonia fu portata all’Hygiea Natural Hygiene Institute tre settimane dopo cheun medico le aveva diagnosticato una leucemia.L’inizio della malattia fu im-provviso, senza≪avvertimenti≫ di nessun genere. I genitori di Sonia deciserodi non lasciare la ragazza sotto il controllo del medico, dato che un loro fami-liare, colpito dalla leucemia, era deceduto a causa del fallimento del trattamentochemioterapeutico. Sonia aveva delle emorragie interne, era molto debole, pallidae febbricitante. I suoitre digiuni intermittenti furono intrapresi in un periodocomplessivo di quattro mesie furono seguiti da una dieta a base di frutta everdura fresca. Sonia digiuno ventidue giorni nel 1980, tredici anni dopo la pri-ma diagnosi. Il dottor Burton osservo che era senz’altro debole, ma che riusciva,anche se con qualche limitazione, a condurre una vita normale. Attualmente, lostato del suo sangue non presenta preoccupazioni.



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11.55 CASO 74K.M. (43 anni)

Anemia Lupus Digiuni. 14 + 16 + 26 + 16 + 14 giorni nel 1971

Per cinque anni Kate aveva preso delle medicine per curare i sintomi dellafebbre, della nausea, del vomito, dei dolori muscolari e delle lesioni cutanee. Datoche con le cure mediche la sua condizione peggiorava progressivamente, decise didigiunare. Il periodo deicinque digiuni intermittenti fu intramezzato da altri incui Kate visse secondo i dettami igienici. Dato che si noto un certo miglioramento,fu instituito un ulteriore programma diginnastica aerobica. In seguito non ebbepiu dolori ai muscoli, la febbre scomparve, mentre le lesioni cutanee guarironoe lo stato del suo sangue si normalizzo. Grazie anche ad un’energia migliore edalla sua nuova stabilita psichica,Kate riuscı, in tre anni, ad arrivare alla buonasalute.

11.56 CASO 75D.C. (14 anni)

Mastoidite Digiuno: 14 giorni nel 1977

Dean aveva preso degli antibiotici per curare un’infezioneall’orecchio ed idolori, il gonfiore e lo stato di deformita che ne conseguivano. Un intervento didrenaggio all’orecchio porto un miglioramento soltanto temporaneo.

Quando arrivo, Dean aveva la febbre gia da due settimane e forti dolori ac-compagnati da perdite di liquido dal padiglione auricolare. Durante il secondogiorno di digiuno, l’ascesso mastoideo si ruppe, dando luogo all’attivita di dre-naggio che si intensifico col passare del tempo. Due settimane dopo il digiuno,egli guarı completamente. Dopo la guarigione, rimase solouna piccola cicatricedietro l’orecchio.

11.57 CASO 76I.B. (21 anni)

Calcoli renali Digiuno: 14 giorni nel 1982



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Ian aveva preso delle medicine che l’avevano aiutato a sopportare la febbree i forti dolori alla schiena e ai fianchi.Nella sua urina c’era molto sangueed un’alta percentuale di calcio e Ian riusciva a urinare conmolto dolore.Prima di arrivare all’Hygiea, aveva sofferto per circa un mese. Durante il digiuno,Ian riuscı a liberarsi di tre calcoli molto grandi. Prima della sua partenza, l’esamedelle urine confermo l’assenza di sangue e la riduzione del30% del tasso di calcio.

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Il dottor Vivian V. Vetrano, B.S., D.C., ex direttrice dellaChateau des SagesHealth School a Brownsville nel Texas, ha controllato oltretrentamila digiuni sindal 1965. Il dottor Vetrano e stata co-direttrice della Health School del dottorShelton per quindici anni.E stata anche la presidentessa della Societa americanadi Igiene naturale. Attualmente frequenta l’ultimo anno diuna scuola di medicina.

11.58 CASO 77R.H. (48 anni)

Polimiosite Digiuni: 11 + 21 giorni nel 1965. 28 giorni nel 1966

Dato che la salute di Rosemary era ben poco affidabile, le fu tolta tutta la suasicurezza. I precedenti trattamenti contro polimiosite (infiammazione dei musco-li) avevano compreso il cortisone e altre medicine a carattere sperimentale. Lamedicina moderna non le lascio speranze: i suoi dolori peggiorarono e si credevache Rosemary sarebbe morta ben presto.

Quando si rivolse alla cura igienica,i suoi muscoli erano duri come il legnoe le era impossibile muovere la testa o le dita in qualsiasi direzione. Duranteil suo primo digiuno di undici giorni non ci furono progressievidenti. Il dottorVetrano disse:≪Talvolta ci vogliono due o tre digiuni soltanto per liberarsi daglieffetti negativi delle medicine≫.

Rosemary, delusa, torno a casa, cambio il suo modo di vita enon prese piumedicine. Sei mesi piu tardi, digiuno per ventuno giorni.Il dottor Vetrano af-fermo: ≪Durante il suo secondo digiuno, ha fatto notevoli miglioramenti poichenon ha perduto le sue energie per combattere contro le medicine prese≫.

Dopo il terzo digiuno, l’anno dopo, Rosemary guarı completamente.



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11.59 CASO 78N.P. (42 anni)

Scleroderma Digiuno: 31 giorni nel 1968

Lo scleroderma e una grave malattia che causa l’indurimento e l’inspessimentodella pelle e del tessuto connettivo degli organi interni. La malattia non da treguae la medicina moderna non ha nessuna cura risolutiva. Dato che gli organi internidi Nancy non erano molto deteriorati la sua guarigione fu totale.

11.60 CASO 79B.D. (32 anni)

Lesioni da incidente Digiuno: 52 giorni nel 1975

Byron era stato investito da un grosso camion quando aveva cinque anni. Lesue vertebre, i suoi muscoli e i legamenti erano stati schiacciati. Dal giorno del-l’incidente, egli non fu piu in grado di camminare normalmente o di correre senzacadere. Per 27 anni il migliore medico del paese gli disse chesarebbe stato un≪semi-invalido≫ per il resto dei suoi giorni.

Poi, Byron scoprı l’Igiene edopo un digiuno di cinquantadue giorni, eb-be dei miglioramenti parziali, liberandosi dei tessuti malati. Dopo un annodi esercizi correttivi per i muscoli, Byron fu in grado di camminare e correrenormalmente.

11.61 CASO 80S.E. (53 anni)

Distrofia muscolare Digiuni: 15 giorni nel 1975. 8 giorni nel 1976. 11 giorni nel 1977

Durante i quattro anni di cure mediche, Shawn aveva subito notevoli peggio-ramenti progressivi. I suoi medici avevano previsto soltanto l’uso della sedia a



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rotelle: era questione di tempo. Quando egli si rivolse al dottor Vetrano, eraestremamente debole.≪I miei muscoli sembravano paralizzati≫, disse Shawn.

Dopo il primo digiuno condusse una vita molto riservata, cercando soltantodi adottare i principi igienici. Due anni piu tardi torno dal suo medico, dopo ilterzo digiuno. Il medico si stupı della sua guarigione e disse:≪State molto megliorispetto all’ultima volta che ci siamo visti!≫.

Nel 1981, il dottor Vetrano osservava che la salute di Shawn stava migliorando:invece di essere su una sedia a rotelle, viaggiava per il paese in lungo e in largo.

11.62 CASO 81F.B. (27 anni)

Alitosi Digiuno: 3 giorni nel 1977Tonsillite

Faye era stata colpita da tonsillite ed il suo medico le ordino una tonsillecto-mia immediata. Dopo tre giorni di digiuno, il gonfiore, il dolore ed i depositi diinfezioni sulle sue tonsille erano scomparsi. Dopo dieci giorni di vita prettamenteigienica, il suo alito torno fresco.

11.63 CASO 82A.B. (26 anni)

Ansieta Digiuno: 28 giorni nel 1977Dipendenza da droga

Ami aveva consumato molta marijuanae cocainaper vari anni e si era ammala-ta poiche aveva preso troppe vitamine, specialmente la C.I suoi polsi erano statimolto sfregiati dai suoi ripetuti tentativi di suicidio. Il suo intelletto si stavadeteriorando: non riusciva a leggere, a concentrarsi oppure a lavorare. Con lacura igienica, i suoi attacchi d’ansia divennero meno frequenti e gravi. Ami avevaimparato a riposare e stendersi quando si preannunciavano queste crisi.

Dopo undici mesi passati sotto il diretto controllo del dottor Vetrano, Ami



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si libero dalla dipendenza dagli stupefacenti. Ora e impiegata e ben capace disostenersi da sola.

11.64 CASO 83P.N. (35 anni)

Digiuno preventivo Digiuno: 14 giorni nel 1981

Pam godeva di ottima salute, ma non attese una malattia per poter digiunare.Scelse di farlo per prevenire problemi futuri. Digiuno duesettimane.

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Il dottor Panayotis Coumentakis, D.C., Ph.D, ha controllato oltre ottomila di-giuni ad Atene (Grecia) sin dal 1968.Il dottor Coumentakis, fondatore della Societa greca di Igiene naturale, e autoredi tre libri sull’Igiene naturale. Quelli che seguono sono alcuni dei casi che egliha controllato ad Atene.

11.65 CASO 84T.S. (7 anni)

Scarlattina Digiuno: 7 giorni nel 1970

Dopo il terzo giorno di digiuno, Theoni non aveva piu problemi con la febbrealta. Dopo sei giorni, l’esantema rosso e turgido ed il prurito erano completamentescomparsi.

11.66 CASO 85A.L. (5 anni)

Varicella Digiuno: 4 giorni nel 1972



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Durante il digiuno, Amalia fu tenuta al caldo. Il freddo impedisce l’elimina-zione del male e ritarda la guarigione. Erano passati quattro giorni di digiuno,quando i sintomi di vomito, di esantema e dolore scomparvero.

Il dottor Coumentakis ha aiutato piu di trecento bambini a guarire dalla vari-cella, dal morbillo, dagli orecchioni e dalla tosse convulsa, impiegando il digiuno,una dieta adeguata ed altri mezzi igienici.

11.67 CASO 86M.Y. (20 anni)

Psoriasi Digiuno: 15 giorni nel 1973

Melina soffriva da dodici anni di una malattia cronica dellapelle che si eraestesa alle ginocchia, ai gomiti, alle palpebre, all’addome ed al cuoio capelluto,prima che essa scoprisse l’Igiene. Il suo digiuno di quindici giorni fu seguito daaltri digiuni piu brevi. Secondo il dottor Coumentakis, laguarigione completavenne raggiunta solo dopo due anni di cura.

11.68 CASO 87K.A. (50 anni)

Herpes Digiuno: 12 giorni nel 1973

Kostas aveva grandi bolle fredde disposte a grappoli sulle labbra e sulla boccache scomparvero dopo il suo digiuno. Con una stretta osservanza del programmaigienico, le bolle non ricomparvero piu. Tuttavia, non sempre ci si puo attenderela guarigione.

11.69 CASO 88M.L. (27 anni)

Verme solitario Digiuno: 14 giorni nel 1973



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Il verme solitario puo essere trasmesso agli uomini per mezzo di larve che sitrovano nella carne e nel pesce poco cotti. Queste larve si attaccano alle paretidell’intestino per poter crescere. Dopo il digiuno e dopo laricostruzione delledifese corporee, il parassita fu eliminato. Gli igienisti credono che i parassiti sianoelementi≪accidentali≫ ed avventizi della malattia e non la causa della malattiastessa.

Le cattive abitudini mentali e corporee riducono i poteri del corpo e permet-tono ai parassiti di stabilirsi nell’intestino.I parassiti intestinali non dannoproblemi a chi ha una digestione o una resistenza fisica normali.

11.70 CASO 89N.L. (30 anni)

Problemi mestruali Digiuno: 21 giorni nel 1982

Nana aveva crampi molto forti ed una notevole diarrea. Il suodigiuno diventuno giorni fu seguito dall’adozione di un sistema di vita prettamente igienico.

In seguito non ebbe piu problemi mestruali.

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Il dottor Ralph C. Cinque, D.C., diplomatosi al Western State Chiropratic Col-lege di Portland (Ohio), ha completato il suo internato nel 1976 presso la HealthSchool del dottor Shelton. Dopo aver aperto uno studio a Sherman Oaks (Califor-nia), egli ha fondato l’Utopia Health Center a Yorktown (Texas) nel 1979.I digiuni che seguono sono stati controllati dal dottor Cinque.

11.71 CASO 90I.F. (45 anni)

Fibroma uterino Digiuno: 14 giorni nel 1976

Il fibroma di Irene era grande come un’arancia. Digiuno per quattordici giornied il tumore non era piu individuabile. I chirurghi, che le avevano raccomandato



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un intervento d’urgenza, rimasero stupefatti poiche avevano previsto che Irene,con le cure del dottor Cinque, non sarebbe potuta vivere a lungo.

11.72 CASO 91R.Z. (32 anni)

Problemi alla vista Digiuno: 21 giorni nel 1979

Rayan arrivo all’Utopia con un occhio coperto da una benda:soffriva di sdop-piamenti visivi che si erano manifestati improvvisamente.Qualcosa disturbavala funzionalita del muscolo oculare sinistro, un qualcosache sembrava≪trattene-re≫l’occhio.

Il problema fu risolto gradualmente durante un digiuno di ventuno giorni.Rayan si libero della benda prima di lasciare l’Utopia Center.

11.73 CASO 92U.E. (5O anni)

Artrite reumatoide Digiuno: 22 giorni nel 1979

Ursula soffriva di terribili dolori alle mani, alle spalle ealle ginocchia. Dopoil digiuno si sentı benissimo. Non appena Ursula riprese a mangiare tornaronoil gonfiore e i dolori e quando lascio l’Istituto, non era ancora guarita dai suoisintomi. Tuttavia, Ursula stessa noto un miglioramento della sua salute di circa ilcinquanta per cento.

11.74 CASO 93G.F. (92 anni)

Circolazione sanguigna debole Digiuno: 7 giorni nel 1979

La circolazione sanguigna debole e caratterizzata da dolori forti alle gambedurante la deambulazione, causati dall’insufficienza vascolare. Gene non poteva



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camminare se non con grande fatica. Dopo il digiuno egli riusciva, senza alcunproblema, a fare il giro del palazzo in cui abitava.

11.75 CASO 94C.M. (23 anni)

Epilessia Digiuno: 21 giorni nel 1982

Il medico di Carrie disse che non sarebbe potuta sopravvivere senza dilantina,che le serviva per controllare gli attacchi. In tre settimane il dottor Cinque la li-bero dalla dilantina. Carrie ebbe parecchi attacchi in questo periodo. In seguitocomincio il digiuno che proseguı per ventuno giorni. Ci furono episodi di tremoreall’inizio del digiuno, ma scomparvero il ventesimo giorno. Carrie non ebbe al-cuna ricaduta dopo la ripresa dell’alimentazione. Due settimane dopo, essa lasciol’Utopia, non evidenziando alcun problema neurologico.Nell’epilessia, quandosi rimuove la causa della putrefazione intestinale, poniamo termine allo sta-to di irritazione evitando, cosı, le convulsioni che ne sono conseguenza. Lacura igienica mira anche a correggere il processo digestivoe quello dell’assimi-lazione per evitare i problemi intestinali e per≪pulire≫ le ovaie e l’utero, fontidi irritazione dei nervi. Per riconquistare la salute, un epilettico ha bisogno dimolte settimane poiche deve scoprire la causa del suo male etrovare una stabilitanervosa.

***

Il dottor Frank D.Sabatino, D.C., diplomato al Palmer College of Chiropratica Davemport (Iowa), ha completato il suo periodo di internato alla Health Schooldel dottor Shelton. Questi che seguono sono alcuni dei casi da lui controllatipresso lo Shangrila Natural Hygiene Institute a Bonita Springs (Florida). Il dot-tor Sabatino ha controllato gli esami del sangue dei suoi pazienti con un sistemamonitorizzato.

11.76 CASO 95T.H. (62 anni)

Leucemia linfatica cronica Digiuno: 21 giorni nel 1979



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Quando Tania arrivo allo Shangrila era molto stanca e in preda a febbri bassema costanti. Dopo tre giorni di digiuno, la temperatura corporea si normalizzo enon ricorse piu ne durante ne dopo il digiuno.

Il giorno del suo arrivo, i globuli bianchi ammontavano a sessantatremila. Irisultati dei suoi esami sanguigni, effettuati durante il digiuno sono esposti nellatabella5:

Normale Dopo 8 giorni 21◦ giornoColesterolo 150-220 315 243Trigliceridi 10 - 110 - + eta 232 142Acido urico 2-7 7,6 5,6Globuli bianchi 5.000 - 10.000 38.000 13.000

I livelli, tutti molto alti all’ottavo giorno di digiuno, indicano i fattori di affati-camento dei reni e del fegato.

Con il passare dei giorni di digiuno, la situazione dei globuli bianchi miglioromentre Tania sentiva aumentare la sua energia. Il dottor Sabatino la rivide seimesi dopo e noto la stabilita dei suoi globuli bianchi e della sua vitalita, mantenutaanche grazie all’alimentazione igienica.

11.77 CASO 96C.M. (32 anni)

Anemia Digiuno: 10 giorni nel 1980Colite ulcerativa

Tre medici avevano previstola morte di Cliff entro un mese, se egli non sifosse sottoposto ad un intervento per l’asportazione del colon. Cliff defecavada quindici a venti volte al giorno e nei suoi escrementi, c’era sempre delsangue. Quando arrivo allo Shangrila, prendeva quattro medicinediverse. Il suotasso di emoglobina non era mai stato piu alto di 9,8 (valorinormali tra 14 e18) durante l’anno e mezzo trascorso sotto controllo medico. Durante il digiuno,con l’astinenza dal cibo il suo tasso di emoglobina aumentoa 10,8 e dopo duesettimane, arrivo a 12,3. Il dottor Sabatino vide Cliff otto mesi dopo la fine deldigiuno. Egli non prendeva piu medicine e la funzionalitadel suo intestino si eranormalizzata. Nel 1982, Cliff era ancora vivo e vegeto.

5Non tutti i risultati dei tests sono inclusi nei casi citati.



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11.78 CASO 97B.C. (20 anni)

Gastrite cronica Digiuno: 29 giorni nel 1981

Bruce soffriva da due anni a causa di crampi allo stomaco e gasintestinali. Isuoi esami del sangue rivelarono un’infiammazione ed una congestione del fegato.Durante il digiuno ebbe una forte diarrea ed elimino molto gas. Dopo il digiuno,Bruce inizio ad alimentarsi con i menu igienici ed i suoi problemi scomparvero.

11.79 CASO 98S.L. (52 anni)

Calcoli biliari Digiuno: 20 giorni nel 1981

La presenza dei calcoli era stata accertata con un esame radiografico, prima deldigiuno. Dopo il digiuno, un altro esame, radiografico dimostro che i calcoli eranostati dissolti. Saul aveva risolto il suo problema senza alcun fastidio evidente.

11.80 CASO 99P.W. (58 anni)

Diabete Digiuno: 7 giorni nel 1981

Phil aveva preso trentacinque unita di insulina al giorno per un anno. Al mo-mento del suo arrivo, il livello dello zucchero nel sangue era di 181. Dopo il setti-mo giorno di digiuno, il tasso di glucosio scese a 130 e Phil imparo a controllarlosenza far ricorso all’insulina.

Il digiuno non e raccomandabile per quei diabetici che hanno preso insulinaper piu di due anni. Cio impedisce ogni miglioramento ad una certa percentualedi diabetici, ma non c’e alcun modo per separare queste persone da quelle chepotrebbero morire se private dell’insulina.

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Il dottor Norman Allard, D.C., diplomato al Palmer Chiriopratic College diDavenport (Iowa), ha completato il suo internato con il dottor Vivian V. Vetra-no allo Chateau des Sages Health School, nel 1980. Secondo ildottor Allard, idigiunatori saranno tutti uniti da un comune denominatore.

11.81 CASO 100Uomo, donna e bambino

Tutte le malattie in una Digiuni: X giorni nel 1983

Il dottor Allard ha intuito l’unita della malattia ed ha scoperto un tipo di rea-zione universale al digiuno. Tutti coloro che digiunerannoe vivranno secondo iprincipi igienici, andranno incontro al benessere fisico, emotivo e mentale con unaumento dell’energia. I sensi diventano piu ricettivi e cisi potra attendere ancheun miglioramento delle funzioni sessuali.

***

Nel 1981, quando la Health School chiuse, il dottor Shelton si trasferı da SanAntonio ad Alamo Heights, dodici miglia lontano dalla≪School≫. Mentre ci tro-vavamo a casa sua, nell’aprile 1983, fummo d’accordo nel ritenere chela gente satroppo poco riguardo al digiuno ed all’Igiene Naturale: entrambi speravamoche, entro alcuni decenni, ci fossero stati piu igienisti eche sarebbero state dispo-nibili piu statistiche sul digiuno. Speravamo anche che tutti coloro che cercavanola salute, si sarebbero orientati verso la cura della causa della malattia piuttostoche verso la soppressione dei suoi sintomi.

Dal dottor Shelton imparai molte cose sul dolore ed anche ci`o che accadequando viene soppresso. Egli mi disse cheil dolore e un sintomo che i medici oaltri curatori cercano di sopprimere . Con i loro svariati mezzi, essi controllanola tosse, abbassano la temperatura corporea, inibiscono ladiarrea, risolvono gliattacchi di asma, allentano le tensioni dei nervi, riduconol’azione del cuore, ar-restano la sudorazione notturna e sopprimono temporaneamente altri sintomi. Innessuno di questi casi, la soppressione e un rimedio duraturo. I sintomi si ripre-sentano sempre, dopo un breve periodo di tempo, se il paziente non muore acausa del trattamento. Si pensa alla soppressione del sintomo come ad una cura,ed invece si tratta dell’unico metodo di≪cura≫ che le scuole di medicina cono-scono. Una persona puo soffrire di asma per anni, sopprimendo i suoi sintomi a



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piu riprese, ma alla fine essa morira a causa della sua malattia e del trattamentoa cui e stata sottoposta.≪La maggior parte dei pazienti muore a causa deltrattamento, non della malattia≫ , affermo il dottor Shelton.

Mentre osservavo il piatto paesaggio del Texas da una finestra, iniziai a parlarecon il dottor Shelton della sua collezione di libri.≪Quanti libri≫ pensai, mentre ilmio sguardo andava da uno scaffale all’altro. Molti sono simili, altri hanno quasicentocinquanta anni.

Avrei desiderato restare piu a lungo per poterli leggere.

Il dottor Shelton aveva ventisette anni quando comincio a cercare libri,scrivendo a varie librerie ed anche a negozi dell’usato.Egli completo la suabiblioteca all’eta di settanta anni. Essa ci e stata molto utile per la ricerca delleinformazioni da dare alla gente circa i benefici dello stile igienico di vita.

Prima di andare via e tornare a Milwaukee, io ed il dottor Shelton parlammodei pericoli ai quali la salute si espone durante il lavoro nel campo dell’arte. Moltiartisti, medici, dottori e studiosi dei problemi della sicurezza sul lavoro si sonoresi conto che i pigmenti di cadmio scoperti sulla tavolozzadei pittori possonocausare malattie ai polmoni o ai reni, aumento della pressione sanguigna, proble-mi ai nervi, cancro alla prostata, anemia, irritazione delle mucose nasali. Alcunipigmenti di colore verde smeraldo contengono l’arsenico che puo irritare gli occhied il naso, causare il cancro della pelle e dei polmoni e problemi gastrointestina-li. Il benzene che si trova nei solventi puo danneggiare il midollo spinale ed icromosomi e portare alla leucemia. Oggi, vi sono molte proposte per la totale eli-minazione dell’amianto nelle sue varie forme dalle aule scolastiche e dagli studid’arte.

Il dottor Shelton mi prego di avere cura di me stessa e di continuare a costruireuna buona salute.

Gli risposi dicendo:≪Lo faro dottor Shelton. Riesco a controllare il mio asma,perche evito le cose a cui sono allergica. Non mangio e non fumo piu negli studid’arte. Ora riesco a respirare di nuovo. Il mio modo di viveree migliore, ma devoancora migliorare il mio autocontrollo. Non so se potro maidiventare un’igienista;comunque continuero a provarci≫.

Dissi al dottor Shelton che avevo compreso il valore del sistema igienico comemetodo di approccio omogeneo ai problemi della salute, della malattia e dellaguarigione. Il sistema insiste su un approccio totale ed organico nei confronti deiproblemi della vita.E un sistema composto di molti mezzi di cura interdipendenti;non si tratta di una dieta, di una≪cura≫ di digiuno, di sole o di riposo. Nessun



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elemento isolato potra mai rappresentare l’intero sistema. Il riposo, il sonno, ilcibo giusto, l’esercizio, l’aria, l’acqua, il sole ed un influsso esercitato sulla mentee sul corpo sono elementi igienici che devono essere ottenuti secondo le esigenzeed i bisogni del mio corpo, non secondo degli standards di laboratorio. Nessunodegli elementi deve prevalere sugli altri.Il cibo consumato in eccessoe unospreco. Troppo esercizio stanca, cosı come un’esposizione prolungata al sole.Dovevo semplicemente conoscere i miei limiti.

Il tempo trascorso con il dottor Shelton era volato via ed eraquasi ora di an-dare all’areoporto.≪Il volo per Milwaukee parte tra un’ora – dissi –. Come vorreiche anche nel Nord ci fosse questo clima caldo! Sono sicura che a casa l’aria saramolto piu fredda. Quando e stata l’ultima volta che siete venuto a Milwaukee, dot-tor Shelton?≫. Vidi i suoi occhi brillare e notai che esitava a rispondere.Quindimi risposi da sola:≪Ah, sı! Quella volta che teneste una conferenza sull’Igienenaturale a dei profani! Era nel 1932. Non ero neanche nata allora. Beh, se dovre-ste visitare Milwaukee oggi, sono sicura che l’accoglienzasarebbe ben diversa≫.Egli mi sorrise. Lo baciai sulla guancia e dissi:≪Grazie e addio, dottor Shelton≫.



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Appendice A

ESAMI DEL SANGUE

Rappresento qui solo le voci piu comuni dei miei esami del sangue settimanaliche ne comprendevano trentanove. Wally Jaeger, un ospite del dottor Scott chesoffriva di tromboflebite, che ha digiunato 40 giorni mi ha permesso di usare isuoi esami del sangue per un confronto.

Per la definizione dei termini rimando al glossario, nelle ultime pagine delpresente volume.

(Quantita in milligrammi)

Durante il digiuno Dopo il digiunoTasso normale 1 sett. 2 sett. 3 sett. 4 sett. 1 sett. 4 sett.

Bilirubina Sopra 1,5 1,5 1,4 1,3 1,2 1,1 1,1Glucosio Digiuno 65 - 105 51 58 65 61 99 87Trigliceridi 10 - 110 + Eta 132 80 91 101 191(*) 169Colesterolo 150-250 244 228 196 168 171 161Albumina 3,8 - 5,2 4,1 4,1 4,3 4,1 4,1 3,8Acido urico 2-7 13,0 14,0 10,5 8,5 6,0 5,0Globuli bianchi 5M - 10M 6M 6M 7M 7M 7M 7M

Tabella A.1: ESAMI DEL SANGUE: DIGIUNO DI 28 GIORNIdi Jean Oswald, Eta 30

(*) La quantita di trigliceridi nuo aumentare temporaneamente durante il digiunoper poi normalizzarsi.

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(Quantita in milligrammi)

Durante il digiuno Dopo il digiunoTasso normale 1 sett. 2 sett. 3 sett. 4 sett. 5 sett. 6 sett. 1 sett. 4 sett.

Bilirubina Sopra 1,5 0,8 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,2 0,4Glucosio Digiuno 65 - 105 64 52 70 68 68 72 101 97Trigliceridi 10 - 110 + Eta 191 122 117 125 112 120 190 188Colesterolo 150-250 270 273 233 196 177 171 170 180Albumina 3,8 - 5,2 4,1 4,2 4,2 4,1 3,9 3,9 4,0 3,5Acido urico 27 7,0 16,0 19,0 15,0 14,0 11,0 4,7 5,0Globuli bianchi 5M - 10M 5M 5M 5M 5,6M 5M 5M

Tabella A.2: ESAMI DEL SANGUE: DIGIUNO DI 40 GIORNIdi Walter Jaeger, Eta 54

(*) La quantita di trigliceridi nuo aumentare temporaneamente durante il digiunoper poi normalizzarsi.

DEFINIZIONE DEI TERMINI

Acido urico : Acido cristallizzabile proveniente dalle urine. Se il tasso di acido urico nel sangueaumenta, esso puo causare la gotta, l’artrite o problemi aireni.

Albumina : Importante proteina che si trova nei tessuti vegetali ed animali. E abbondante nellecellule cancerose e scarsa nel sangue di chi e colpito dal cancro stesso.

Bilirubina : Pigmento rosso solubile che si trova nella bile e nei calcoli biliari. Talvolta e pre-sente nelle urine o nei tessuti se colpiti dall’ittero. In alcune malattie del fegato, il tassosanguigno di bilirubina aumenta.

Colesterolo : Sostanza grassa importante per il metabolismo corporeo. Si trova nel sangue, nelcervello, nei reni, nel latte, nel rosso d’uovo, nei grassi animali, nella bile, nel fegato,nelle ghiandole adrenaliche, nei calcoli biliari, in variecisti, nei tumori e nelle arteriedanneggiate.

Globuli bianchi : Prodotti dal midollo spinale e dalla milza. I globuli bianchi fagocitizzano i bat-teri ed annullano il materiale estraneo al corpo. Essi sono anche relazionati alle proceduredella guarigione della difesa e della≪riparazione≫ dei danni corporei.

Glucosio : Forma semplice di zucchero solubile in acqua.E un componente naturale del sangue.Quando il tasso di glucosio nel sangue aumenta abbiamo il diabete, mentre quando e scarsoabbiamo l’ipoglicemia.

Trigliceridi : Combinazione di acidi grassi che si trova nella maggior parte delle verdure e deigrassi animali.E uno dei lipidi del sangue che, come il colesterolo, aumentain quantitadurante una malattia cardiaca o vascolare.



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Appendice B

STATISTICHE SUL DIGIUNOTERAPEUTICO

Malattia Numero dei casi Guarigioni Miglioramenti Casi stazionariDispepsia 21 18 3 0Piorrea 20 8 12 0Asma 19 16 0 3Eczema 18 11 4 3Tumori benigni 18 14 3 1Insonnia 17 13 2 2Ulcera 14 8 4 2Diabete 14 12 2 0Calcoli renali 12 10 2 0Sinusite 12 9 3 0Calcoli biliari 11 6 5 0Anemia 11 7 4 0Gonorrea 8 8 0 0Poliomelite 8 6 2 0Appendicite 6 6 0 0Epilessia 5 3 2 0Acne Vulgaris 5 3 2 0Sclerosi multipla 4 0 2 2Tubercolosi 2 2 0 0

Questi 225 casi furono attentamente controllati dal dottor William Esser, N. D., D.C.,dal 1945 al 1947, a Lake Worth (Florida).

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Malattia Numero dei casi Guarigioni Miglioramenti Casi stazionariPressione alta 54 38 16 0Artrite 42 28 10 4Catarro 39 36 2 2Costipazione 36 31 3 2Epatite 36 34 2 0Gotta 33 18 12 3Psoriasi 32 18 10 4Malattie cardiache 31 18 13 0Problemi mentali 29 19 10 0Bronchite 24 22 1 1Colite 23 11 12 0Emorroidi 23 18 5 0Vene varicose 23 20 2 1Febbre da fieno 22 7 15 0

Questi 447 casi furono attentamente controllati dal dottor Robert Gross, D.C., Ph.D.,dal 1957 al 1963 ad Hyde Park (New York).

Malattia Numero dei casi Miglioramenti Casi stazionariPressione alta 141 141 0Colite 88 77 11Sinusite 67 64 3Anemia 60 52 8Emorroidi 51 48 3Artrite 47 39 8Bronchite 42 39 3Calcolosi 41 36 5Tumori benigni 38 32 6Malattie cardiache 33 29 4Asma 29 29 0Ulcera 23 20 3Febbre da fieno 19 17 2Gotta 11 11 0Piorrea 8 6 2Cancro 5 5 0Sclerosi multipla 4 3 1

Questi 714 casi furono attentamente controllati dal dottor Gerald Benesh, D.C., e daldottor James McEachen, D.C., dal 1952 al 1958 ad Escondito (California).



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Appendice C

CENTRI DI IGIENE NATURALE

DR. SCOTT’S NATURAL HEALTH INSTITUTE19160 Albion Road – Cleveland (Strongsville) OH 44136Direttore: Dr. David J. Scott – (216) 238-6930

ESSER’S HYGIENIC REST RANCHP. O. Box 6229Lake Worth, FL 33461Direttore: Dr. William Esser – (305) 965-4360

FINEWAY HOUSE101 Ocean AvenuePalm Beach, FL 33404Direttore: Dr. J.L. Fine – (305) 842-0099

HYGIEA NATURAL HYGIENE INSTITUTE31 Cobach Road, ArcadiaNew South Wales 2159, AustraliaDirettore: Dr. Alec Burton – (Sidney) (61) 2-653-1115

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LIFE SCIENCE HEALTH CENTER439 E. MainYorktown, TX 78164Direttore: Dr. Henry E. Stephenson – (512) 564-3670

MARTIN’S HEALTH MANOR90 Stouffville RoadGormley, Ontario LOH 1GO CanadaDirettore: Dr. Philip Martin – (416) 773-1045

PAWLING HEALTH MANORP.O. Box 401Hide Pard, NY 12538Direttore: Joy Gross – (914) 889-4141

SHALIMAR HEALTH HOMEFirst AvenueFrinton-On-SeaEssex, England CO13 9E7Direttore: Dr. Keki R. Sidhwa – (44) 2-556-2823

THE BAY’N GULF HEALTH RESORT18207 Gulf BoulevardRedington Shore, St. Petersburg, FL 33708Direttore: Dorothy K. Brosius (813) 382-4213(Solo per cure dimagranti)

THE CALIFORNIA HEALTH SANCTUARY6344 Pacheco Pass HighwayHollister, CA 95023Direttore: Arthur Andrews – (408) 637-1920



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THE HEALTH OASISRt. 2, Box 10Tilly, AR 72679Direttore: Bernice Davidson – (501) 496-2364

THE SHANGRILA NATURAL HYGIENE INSTITUTEBonita Strings, FL 33923(813) 992-3811



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Appendice D

GLOSSARIO

Acidosi : una condizione in cui nel corpo viene prodotta troppa sostanza acidache ne sconvolge il normale equilibrio. L’acidosi e caratterizzata da unagrave≪mancanza d’aria≫ e puo essere causata dalla diarrea cronica o daldiabete. All’ultimo stadio la malattia puo portare al coma.

Adrenalina : sostanza prodotta dalle ghiandole adrenaliche che aiuta acontrol-lare e regolare la pressione sanguigna ed il battito cardiaco. L’aumento del-l’adrenalina causera un’accelerazione della frequenza cardiaca e l’aumentodella sudorazione.

Allergia : grave reazione dei tessuti corporei nei confronti di vari elementi pre-senti nell’ambiente.

Antibiotico : medicinale che puo inibire lo sviluppo (ma anche uccidere) i batte-ri.

Arteriosclerosi : indurimento delle arterie prodotto dall’aumento del tessuto fi-broso con depositi di grasso e di calcio sulle pareti delle arterie. Il risultatodi questi avvenimenti e la diminuzione dell’elasticita dei vasi sanguigni e,quindi, la perdita della capacita di espansione e contrazione dei vasi stessi.

Assimilazione : trasformazione del cibo digerito in parti dell’organismovivente.

Asma : e caratterizzata da un indebolimento della respirazione, appesantita daltipico ≪sibilo≫, dalla tosse e dal senso di oppressione e contrazione al petto.E frequentemente relazionata a fenomeni allergici. Gli asmatici sono spessodei soggetti molto emotivi.

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Barbiturici : classe di medicine che inducono il sonno o allentano la tensionenervosa.

Biopsia : rimozione di un frammento di tessuto per l’esame microscopico confini diagnostici.

Bronchite : infiammazione dei condotti bronchiali nei polmoni.

By pass cardiaco : l’intervento con by pass cardiaco, consiste nel prendere unavena dal corpo del paziente per usarla di ausilio al cuore, affinche questopossa portare il sangue nuovo dall’aorta direttamente allearterie, lontanodalla zona inattiva.

Cataratta : opacizzazione del cristallino. La cataratta puo causarela cecita se siespande in tutto l’occhio ed assume un colore simile a quellodel latte.

Chemioterapia : trattamento chimico della malattia mentale e del cancro. Ilproblema di base di questo trattamento e stato quello dellaricerca di com-ponenti capaci di distruggere le cellule malate senza attaccare la normalestruttura cellulare.

Colite : infiammazione o infezione dell’intestino. Le persone colpite da colitesono spesso emotive e molto intelligenti.

Condotti bronchiali : portano l’aria ai polmoni. Il diametro di questi condotti `eregolato dai muscoli che si trovano sulle loro pareti.

Cortisone : farmaco usato per curare i sintomi di molte malattie. Il cortisone ini-bisce il processo infiammatorio relazionato alle malattie delle articolazioni,previene il rigetto nei trapianti e puo essere usato in casodi insufficien-za adrenalica, nella cura di malattie della pelle, della leucemia, dell’edemacerebrale, dell’asma, dei reni e degli occhi. L’uso prolungato di questo far-maco puo aggravare il diabete, aumentare la pressione cardiaca, aggravarele infezioni e rallentare la crescita nei bambini.

D.C. (dottore in chiriopratica) : colui che crede che la maggior parte delle ma-lattie dipenda da anormalita strutturali e dal loro effetto sul sistema nervoso.

Depressione maniacale: depressione caratterizzata da periodi di euforia alter-nati a periodi di depressione.

Diabete : malattia associata alla scarsa produzione di insulina cheporta ad un ec-cessivo tasso di zucchero nel sangue e nelle urine. Il diabete e accompagna-to dal gonfiore, dall’aumento dello stimolo urinatorio e dall’incapacita da



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parte del pancreas di secernere l’insulina.Dopo alcuni anni puo soprav-venire la cecita, una crisi renale oppure, sopravvenendo un’infezionecancrenosa, puo rendersi necessaria l’amputazionedelle gambe.

Digiuno : astensione volontaria dal cibo, per far riposare il corpo intero, conil solo consumo di acqua pura. Quando si sospendono l’assimilazione e ladigestione, aumenta il ritmo di eliminazione delle tossine. La pressione san-guigna diminuisce e la guarigione e facilitata. Le cellulevecchie e quellemalate sono rinnovate e rigenerate, a meno che la malattia non abbia rag-giunto uno stadio irreversibile. Il grasso in eccesso ed i depositi superfluisono consumati come cibo durante il digiuno, mentre le cellule ed i tessutidegli organi vitali vengono conservati intatti.

Digiuno completo : digiuno prolungato durante il quale l’alito diventa gradevo-le, l’appetito torna e la lingua perde il colorito biancastro. Tutti questi ef-fetti non si presentano sempre in un solo caso. La lunghezza di un digiunocompleto varia a seconda della quantita di tossine presenti. Alcuni digiuna-no una settimana, altri parecchie settimane; altri ancora hanno bisogno diparecchi digiuni per guarire e per portare a termine un digiuno completo.

Disidratazione : processo in cui l’eliminazione d’acqua supera il processodiassimilazione della stessa.

Diverticolite : i diverticoli sono dei sacchetti, spesso infiammati, che sitrovanonell’intestino e si notano, piu spesso, nei pazienti anziani.

D.O. (dottore in osteopatia) : i medici specializzati in osteopatia credono che lefunzioni corporee rappresentino un’unita e che nessuna parte di questa unitapuo essere danneggiata senza danneggiare le altre. Questimedici hannoimparato le tecniche osteopatiche di manipolazione ed anche le proceduremediche, ostetriche e chirurgiche.

Enfisema : malattia progressiva dei polmoni durante la quale molti alveoli pol-monari sono distrutti. Come conseguenza, l’aria resta intrappolata nei pol-moni.

Esame sanguigno: aiuta a determinare quantita di sostanze presenti nel sanguetra le quali i globuli bianchi e rossi, in ogni millimetro cubo di sangue.

Fame : se lasciamo proseguire un digiuno completo, arriveremo adun punto incui il corpo comincera a consumare le sue strutture vitali per potersi nutri-re. Al contrario del digiuno, questo stato e pericoloso e puo danneggiarel’organismo.



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Fermentazione : collasso batteriologico dei carboidrati complessi che porta allaproduzione di alcool, acido acidico e cosı via. Quando tutto questo accadenell’intestino, la produzione di cui si e parlato puo avere carattere tossico.

Fibrosi : sostituzione di cellule funzionanti con tessuto≪macchiato≫, segnale diuna malattia progressiva.

Fistola : stretto condotto che collega impropriamente due aree diverse del corpo.Una fistola puo essere causata dalla guarigione incompletadi una ferita op-pure da una crescita imperfetta. Di solito la fistola contiene ed espelle unfluido.

Flebite : infiammazione delle vene. I sintomi sono gonfiori, fragilita e arrossa-mento lungo la vena.

Gastroenterologo : specialista in malattie dello stomaco e dell’intestino.

Ghiandole adrenaliche : due aree, di circa 1 centimetro per 3, che si trovanosopra ai reni.

Guarigione : processo naturale attraverso il quale le strutture cellulari sono ri-portate alla normalita. Si tratta di una funzione delle cellule viventi che puoessere incoraggiata con uno stile di vita salutare.

Igienista : diplomato e specialista in chiropratica, naturopatia o medicina, cheimpiega il digiuno ed insegna le giuste abitudini di vita, laprevenzione dellemalattie ed altri princıpi dell’Igiene naturale.

Insulina : secrezione delle cellule pancreatiche specializzate dette≪isole di Lan-gerhans≫ che regolano l’impiego di zucchero da parte del corpo.

Ipoglicemia : condizione caratterizzata da un basso tasso di zucchero nel sangue.L’ipoglicemia puo essere causata da un uso eccessivo dellozucchero checausa una forte secrezione di insulina da parte dei pancreas.

Isole di Langerhans : grappoli di cellule nel pancreas che producono l’insulinae la immettono direttamente nel sistema circolatorio.

Leticina : sostanza grassa che si trova nei tessuti dei nervi, nel sangue, nel latte,nel rosso d’uovo, in alcune verdure.

Leucemia : tipo di cancro in cui alcuni globuli bianchi crescono in modo disor-dinato. Sebbene non se ne conosca la causa esatta, si pensa che alcune so-stanze chimiche, l’esposizione alla radioattivita e problemi generali possanodare un contributo fondamentale allo sviluppo della malattia.



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Linfa : liquido che si trova tra le cellule ed e trasportato da quest’area fino ai vasied alle ghiandole linfatiche.

Malattia di Crohn : malattia irreversibile che colpisce gli intestini.

Maligno : velenoso, che mette in pericolo la vita, non benigno. Il cancro e untumore maligno.

Mastite : infiammazione del seno.

Metabolismo : sfruttamento, da parte del corpo, degli zuccheri e dei grassi chemantengono il giusto peso ed il funzionamento del corpo stesso.

Palliazione : sollievo dai sintomi.

Patologia : spossatezza e impurita evidenti in malattia.

Podologo : dottore specializzato nella cura dei piedi.

Polipo : massa di tessuto che cresce in eccesso.

Prednisone : insieme chimico a base di cortisone con la stessa capacitad’azionee d’uso. Esso produce, tuttavia una minore ritenzione di sodio.

Prostata : ghiandola maschile dellagrandezza di una noceche si trova subitosopra la vescica. Se si ammala, essa puo ostruire il condotto urinario. Larimozione della prostata puo modificare la produzione dello sperma, ma nonha alcuna conseguenza sull’attivita sessuale vera e propria.

Putrefazione : degenerazione batterica del cibo che contiene molte proteine.Questo processo porta alla formazione di prodotti tossici maleodoranti.

Radiologo : specialista laureato in medicina (M.D.) che segue un periodo in in-ternato di tre anni. I suoi compiti sono quelli di effettuarela radioterapia ediagnosi con l’aiuto dei raggi X.

Radioterapia : uso dei raggi X, di sostanze radioattive o di altre forme di energia,nel trattamento del cancro e di altre malattie.

Sarcoidosi : malattia durante la quale si formano dei grumi simili a tumori. Isintomi di questa malattia sono simili a quelli del cancro o della tubercolosi.La sarcoidiosi dei polmoni puo causare tosse, affaticamento e febbre.

Schizofrenia : malattia mentale caratterizzata da un’eccessiva chiusura in sestessi, indifferenza e stati di allucinazione. Spesso viene sminuita anchel’intelligenza del soggetto colpito.



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Silicosi : perdita dell’elasticita del tessuto polmonare, causatadall’inalazioneprolungata della polvere che contiene silice.

Sinusite : infiammazione dei seni nasali.

Staffilococco : nome generico di un batterio che si sviluppa nei gruppi di cellule.

Stanchezza: primo stadio del cambiamento fisico di un individuo rispetto al-la normale condizione di salute. La stanchezza e causata dall’eccessivoimpiego di energie.

Stimolante : ogni cosa che sia in grado di aumentare l’attivita dei processi vitalio di alcuni organi.

Terapeutico : qualsiasi aspetto di purificazione e rinvigorimento che miri allasalute e alla vita.

Tossine : sostanze dannose che possono essere sottoprodotti delle funzioni cellu-lari o delle medicine e delle droghe. Le tossine sono eliminate attraverso ilfegato (nella bile), i reni (nell’urina) ed i polmoni (nell’aria).

Tossiemia : condizione dei tessuti e del sangue durante la quale i rifiuti delmetabolismo si accumulano in modo eccessivo.

Tromboflebite : sviluppo di grumi nelle vene accompagnato da un’infiammazio-ne.

Urologo : medico specializzato nelle malattie dell’apparato genitale urinario ma-schile e femminile.

Valium : calmante una volta molto noto. Il Valium,se assunto da donne in statointeressante, puøcausare malformazioni al feto.

Vene varicose : termine usato per riferirsi ai vasi≪legati≫ o gonfi.



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Indice

COPERTINA 1

INTRODUZIONE 3

PREFAZIONE 6

PRESENTAZIONE 9

I MEDICINA, CHIRURGIAE CURE CONTROL’IGIENE NATURALE 14

1 CHI HA MESSO IL VELENO NELLA MEDICINA? 15

2 IL DIGIUNO PU O SALVARE LA VOSTRA VITA? 22

3 DI CHI FIDARSI 31

II DIARIO DI UN DIGIUNO DI VENTOTTO GIORNI 41

4 Prima Settimana:ASMA ED ARTRITE MIGLIORANODURANTE UN DIGIUNO 424.1 PRIMO GIORNO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 424.2 SECONDO GIORNO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 464.3 TERZO GIORNO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 484.4 QUARTO GIORNO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 514.5 QUINTO GIORNO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 544.6 SESTO GIORNO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 554.7 SETTIMO GIORNO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56

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5 Seconda Settimana:GLI IPOGLICEMICI SONO≪MUTILATI METABOLICI ≫ 615.1 OTTAVO GIORNO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 615.2 NONO GIORNO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 655.3 DECIMO GIORNO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 685.4 UNDICESIMO GIORNO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 695.5 DODICESIMO GIORNO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 715.6 TREDICESIMO GIORNO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 735.7 QUATTORDICESIMO GIORNO . . . . . . . . . . . . . . . . . 75

6 Terza Settimana:UNA GRAVE MALATTIA E RESA REVERSIBILE 776.1 QUINDICESIMO GIORNO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 776.2 SEDICESIMO GIORNO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 796.3 DICIASSETTESIMO GIORNO . . . . . . . . . . . . . . . . . . 806.4 DICIOTTESIMO GIORNO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 816.5 DICIANNOVESIMO GIORNO . . . . . . . . . . . . . . . . . . 846.6 VENTESIMO GIORNO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 856.7 VENTUNESIMO GIORNO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86

7 Quarta Settimana: CHEMIOTERAPIA,WURSTEL E GELATO 887.1 VENTIDUESIMO GIORNO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 887.2 VENTITREESIMO GIORNO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 887.3 VENTIQUATTRESIMO GIORNO. . . . . . . . . . . . . . . . . 907.4 VENTICINQUESIMO GIORNO. . . . . . . . . . . . . . . . . . 927.5 VENTISEIESIMO GIORNO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 937.6 VENTISETTESIMO GIORNO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 957.7 VENTOTTESIMO GIORNO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 96

III REGOLAZIONE DOPOIL DIGIUNO 101

8 I NUOVI VALORI DEL CIBO 1028.1 CLASSIFICAZIONE DELLA FRUTTA . . . . . . . . . . . . . .107

8.1.1 Frutti acidi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1078.1.2 Frutti aspri (agrodolci). . . . . . . . . . . . . . . . . . .1078.1.3 Frutti dolci . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1088.1.4 Meloni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .108

8.1.5 Cibi neutri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1088.1.6 Grassi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1098.1.7 Amidacei . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1098.1.8 Medi amidacei . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .109

8.2 GIUSTA COMBINAZIONE DELLEPROTEINE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .110

8.3 MENU TIPO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1178.3.1 Frutti alcalini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1218.3.2 Frutti acidi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1218.3.3 Vegetali alcalini. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1218.3.4 Vegetali acidi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1218.3.5 Prodotti caseari alcalini. . . . . . . . . . . . . . . . . . .1228.3.6 Prodotti caseari acidi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1228.3.7 Carni alcaline. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1228.3.8 Carni acide. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1228.3.9 Noci alcaline . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1228.3.10 Noci acide . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1228.3.11 Cereali alcalini. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1228.3.12 Cereali acidi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1238.3.13 Altri elementi acidi

Questi cibi non sono raccomandati. . . . . . . . . . . . . 123

9 CAMBIARE UN MODO DI VITA 125

IV STORIE DEI CASI DI DIGIUNO 137

10 RESTANDO IN CONTATTO(CASI 1/19) 13810.1 CASO 1

Marie (35 anni) – La radiologa. . . . . . . . . . . . . . . . . . .14110.2 CASO 2

Sharon (29 anni)(Diagnosi di≪mania depressiva≫) . . . . . . . . . . . . . . . . .141

10.3 CASO 3Verna (56 anni)(La ≪bandiera≫) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .142

10.4 CASO 4Mae (68 anni)(La nonna). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .142

10.5 CASO 5Tillie (60 anni)(Digiunatrice occasionale). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .143

10.6 CASO 6Anne (34 anni)(Membro della≪mangiatori anonimi≫) . . . . . . . . . . . . . . .144

10.7 CASO 7Vickey (37 anni)(La digiunatrice nervosa). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .144

10.8 CASO 8Tom (41 anni)(Il fumatore rinato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .145

10.9 CASO 9Lisa (20 anni)(L’affamata di zucchero) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .145

10.10CASO 10Therese (44 anni)(La donna che si lamenta). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .146

10.11CASO 11Loretta (31 anni)(L’infermiera) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .146

10.12CASO 12Roger (51 anni)(Il Cristiano). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .147

10.13CASO 13Rhonda (23 anni)(L’atleta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .148

10.14CASO 14Anonima (25 anni)(La fumatrice notturna). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .148

10.15CASO 15Mary (42 anni)(assuefatta allo zucchero ed agli amidacei). . . . . . . . . . . . . 149

10.16CASO 16Anonimo (81 anni)(L’invalido) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .149

10.17CASO 17Ken (62 anni)(Il digiunatore di successo). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .150

10.18CASO 18Helen (54 anni)(La donna con problemi alla vista). . . . . . . . . . . . . . . . .150

10.19CASO 19Richard (27 anni). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .151

11 L’UNITA DELLA MALATTIA(Casi 20/100) 15211.1 CASO 20

K.M. (10 mesi) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .15311.2 CASO 21

J.A. (20 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .15311.3 CASO 22

C.M. e J.M. (8 e 10 anni, sorelle). . . . . . . . . . . . . . . . . .15411.4 CASO 23

R.D. (28 anni). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .15411.5 CASO 24

J.R. (34 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .15411.6 CASO 25

M.C. (32 anni). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .15511.7 CASO 26

L.S. (65 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .15511.8 CASO 27

C.M. (62 anni). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .15611.9 CASO 28

E.G. (9 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .15711.10CASO 29

J.S. (30 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .15711.11CASO 30

T.S. (26 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .15711.12CASO 31

K.T. (34 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .15811.13CASO 32

D.L. (41 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .15811.14CASO 33

R.L. (25 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .15811.15CASO 34

J.M. (49 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .15911.16CASO 35

S.A. (35 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .159

11.17CASO 36M.B. (39 anni). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .159

11.18CASO 37D.R. (60 anni). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .160

11.19Caso 38A.M. (25 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .160

11.20CASO 39F.J. (38 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .161

11.21CASO 40C.C. (46 anni). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .161

11.22CASO 41A.B. (70 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .162

11.23CASO 42S.O. (40 anni). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .163

11.24CASO 43S.O. (40 anni). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .163

11.25CASO 44T.F. (35 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .164

11.26CASO 45F.H. (32 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .164

11.27CASO 46T.C. (47 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .165

11.28CASO 47B.H. (58 anni). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .165

11.29CASO 48R.O. (16 anni). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .165

11.30CASO 49C.B. (20 anni). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .166

11.31CASO 50A.J. (32 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .166

11.32CASO 51R.Z. (36 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .166

11.33CASO 52L.B. (28 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .167

11.34CASO 53C.L. (18 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .167

11.35CASO 54D.C. (34 anni). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .168

11.36CASO 55E.H. (38 anni). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .168

11.37CASO 56A.R. (50 anni). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .168

11.38CASO 57C.N. (44 anni). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .169

11.39CASO 58E.B. (51 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .169

11.40CASO 59L.C. (52 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .170

11.41CASO 60J. Z. (9 anni). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .170

11.42CASO 61R.A. (29 anni). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .171

11.43CASO 62D.M. (4 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .171

11.44CASO 63A.N. (40 anni). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .171

11.45CASO 64W. O. (34 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .172

11.46CASO 65D.M. (46 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .172

11.47CASO 66N.D. (29 anni). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .173

11.48CASO 67D. M. (36 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .173

11.49CASO 68J.C. (50 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .174

11.50CASO 69J.B. (25 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .174

11.51CASO 70L.S. (21 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .175

11.52CASO 71D.L. (21 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .175

11.53CASO 72S.H. (14 anni). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .176

11.54CASO 73S.B. (13 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .176

11.55CASO 74K.M. (43 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .177

11.56CASO 75D.C. (14 anni). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .177

11.57CASO 76I.B. (21 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .177

11.58CASO 77R.H. (48 anni). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .178

11.59CASO 78N.P. (42 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .179

11.60CASO 79B.D. (32 anni). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .179

11.61CASO 80S.E. (53 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .179

11.62CASO 81F.B. (27 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .180

11.63CASO 82A.B. (26 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .180

11.64CASO 83P.N. (35 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .181

11.65CASO 84T.S. (7 anni). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .181

11.66CASO 85A.L. (5 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .181

11.67CASO 86M.Y. (20 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .182

11.68CASO 87K.A. (50 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .182

11.69CASO 88M.L. (27 anni). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .182

11.70CASO 89N.L. (30 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .183

11.71CASO 90I.F. (45 anni). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .183

11.72CASO 91R.Z. (32 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .184

11.73CASO 92U.E. (5O anni). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .184

11.74CASO 93G.F. (92 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .184

11.75CASO 94C.M. (23 anni). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .185

11.76CASO 95T.H. (62 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .185

11.77CASO 96C.M. (32 anni). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .186

11.78CASO 97B.C. (20 anni). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .187

11.79CASO 98S.L. (52 anni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .187

11.80CASO 99P.W. (58 anni). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .187

11.81CASO 100Uomo, donna e bambino. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .188

A ESAMI DEL SANGUE 191

B STATISTICHE SUL DIGIUNO TERAPEUTICO 193

C CENTRI DI IGIENE NATURALE 195

D GLOSSARIO 198

E . . . altri libri in PDF 213

Appendice E

. . . altri libri in PDF

Sono stati anche digitalizzati, tra gli altri, i libri che seguono e scaricabili coneMule durante iweek-end. Tutti eccellenti. Cercali ...

Diversi libri sono dedicati al DIGIUNO, un rimedio che non costa nulla ...approfondisci! Chissa, potra esserti utile.

Gli altri titoli:

Digiuno terapeutico dell’Associazione Igiene Naturale Italiana

Digiuno razionale, per il ringiovanimento fisico mentale e spirituale del Prof.Arnold Ehret

Il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Mucodel Prof. Arnold Ehret (Pre-gevole per tante intuizioni valide e per quanto e scritto sul digiuno ma AT-TENZIONE: la dieta di Ehret non vale per chiunque, con qualunque costitu-zione fisica ... e lui inoltre non distingue a seconda della costituzione fisica,non parla di canali energetici nel corpo, non sa nulla di prana/etere, non par-la delle qualita energetiche dei diversi alimenti ... e questa dieta presupponecomunque che si accompagni al digiuno e lunghi bagni di sole ... meglioleggere anche qualche libro sulla dieta macrobiotica, prima di cacciarsi neiguai).

Ipertensione e malattia circolatoria Come prevenirle e disfarsene naturalmentesenza ricorrere a medicine ma adottando un sistema di vita corretto, del dr.Herbert SHELTON

Il digiuno pu o salvarti la vita del dr. Herbert SHELTON (uno dei migliori li-bri sull’argomento). Tante malattie gravi, incurabili perla medicina uffi-ciale, possono essere guarite semplicemente digiunando e in breve tempo.Occorre forza di volonta.

Assistenza igienica ai bambinidel dr. Herbert SHELTON

Sieri e Vaccini del dr. Herbert SHELTON

La Facile Combinazione degli Alimenti del dr. Herbert SHELTON [molto im-portante combinare correttamente i cibi]

Tumori e Cancri del dr. Herbert SHELTON, c’e anche una critica feroce maonesta sulla cosidetta ricerca scientifica in campo oncologico (era il 1950)tutt’oggi attualissima. Si parla anche di errate diagnosi.Non ci fanno unabella figura i medici. Shelton era un Igienista Naturale, nonun Medico.

L’antico segreto per ringiovanire

Lo Yoga della Nutrizione di M. Aivanhov

Il Vangelo Esseno della Pacescoperto da Edmond B. Szekely, un classico, poe-tico.

La scoperta del Vangelo Esseno della Pacedescrive come Szekely ha scopertoil Vangelo Esseno della Pace.

Di cancro si puo guarire . . . con l’aloe arborescenspreparata secondo la ricettadi Padre Romano Zago.

Vegetarismo e Occultismodi Leadbeater

Alcool e Nicotina di Rudolf Steiner

Alimentazione per vivere sani di Rudolf Steiner

FLUORO, pericolo per i denti, veleno per l’organismo di L. Acerra

SUGAR BLUES, il mal di zucchero, una dipendenza dal sapore dolcissimo diWilliam Dufty [un classico che mette in guardia dai gravi pericoli per lasalute derivanti dal consumo di zucchero raffinato]

Consigli pratici per una vita macrobiotica di Ferro Ledvinka

La dieta macrobiotica di Georges Ohsawa [libro davvero importante]

Latte e Formaggio, rischi e allergie per adulti e bambini di Claudio Corvino [con-tro la disinformazioni della lobby dei produttori di latte &derivati]. Unavolta letto questo libro, uno di latte e derivati non ne vuolepiu saper nulla.

Intestino Libero, curarsi e purificarsi con l’igiene intestinale del dott. BernardJensen, corredato da foto alquanto crude ed esplicite ... es. foto di corde dimuco nero e colloso ...

Essiac il famoso rimedio contro il cancro di Rene Caisse. Con Informazionianche su alghe Klamath, probiotici, enzimi digestivi

Noni, la pianta magica dei guaritori polinesiani di Lubecke e Hannes

Cucinare per il corpo e per lo spirito di Roggero Guglielmo [valido libro di cu-cina macrobiotica con facili ricette]

Il segreto di Igea. Guida pratica al digiuno autogestitodell’Associazione Igie-nista Italiana. Una guida semplice, chiara, completa. Utile anche a chi haproblemi di dipendenza (tabacco, droga, cibo, farmaci . . . )

Le istruzioni per la pulizia del fegato con i sali di Epson della dr. Hulda Clark.Corredate da documentazione fotografica che mostra i calcoli biliari espulsiapplicando questo metodo facile, veloce, incruento e indolore e soprattuttoefficace. Molto importante dare la stura al fegato periodicamente.

Ortotrofia, l’arte di nutrirsi per fortificarsi di A. Mosseri, igienista francese

Ortotrofia, la salute con il cibo di A. Mosseri

Mangiate secondo le leggi della naturadi A. Mosseri

Il miracolo degli alimenti vivi dr. Kristine Nolfi sul crudismo (la Nolfi e cosıguarita da un cancro al seno)

Miracoli , come fare accadere quello che vuoidi S. Wilde

IL CERCHIO NON SI CHIUDE SE . . .

Se queste informazioni sono state utili a te e le trovi valide e seprovi il desiderio di ringraziare e mostrare la tua riconoscenzaallora sappi che il modo corretto di ringraziare consiste nel prodi-garsi per diffonderle in altre direzioni – condividere la Verita contante altre persone in difficolta a causa della diffusa opera di di-sinformazione in atto, ad opera dei media soprattutto – dandocontinuazione cosı al lavoro di quanti hanno operato (senza sco-po di lucro, i piu) per portarle a te, attraverso . . . il tempo e lospazio.Se hai capito, tanto meglio.

Il presente file e stato ottenuto con softwareopen-source: in ambiente Linux(OpenSuse), formattato con LATEX, interfacciato daKile. . .Oslo, settembre 2008.

shelton il digiuno per la salute

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