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L’isola che non c’è I 18 anni di vita del gruppo L’incontro di una vita Il racconto dell’unico figlio carpigiano di Nomadelfia Il confronto serve se tende all’unità Pluralismo senza miopie Una copia 1,00 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1, DCB Ufficio Postale di Carpi (MO) Numero 24 - Anno 23º Domenica 22 giugno 2008 SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI S 2 Cortile in festa per gli 80 anni di don Benito Poltronieri che celebra il 55° di sacerdozio e il 46° alla guida della comunità EDITORIALE EDITORIALE SORDOBIMBI p. 4 DON ZENO p. 12 SPECIALE SAN GIUSEPPE p. 14 Pier Giuseppe Levoni i apre il 29 giugno l’anno dedicato a San Paolo, l’apostolo delle genti, colui che più di ogni altro ha descritto e illuminato i primi passi, a volte difficili e controversi, della Chiesa. Di lui oggi spesso si cita un appello, evocato per sottolineare la necessità e l’urgenza del dialogo ecumenico; assai meno, si protrebbe dire mai, per denunciare i rischi e lo scandalo che talora provo- cano certe “contese” più o meno esplicite in ambi- to cattolico. Alla comunità di Corinto l’apostolo scriveva: “Fratelli, io vi esorto ad avere tutti un medesimo linguaggio e a far sì che non ci siano divisioni fra di voi, ma che siate perfettamente uniti, d’uno stesso pensiero e del medesimo senti- re”. Se fra i Corinti si diceva “Io sono di Paolo”, “io di Apollo”, “io di Pietro”, oggi ci sono i tifosi del cardinale Tizio, del vescovo Caio, del priore Sempronio. E, si badi bene, queste “preferenze” non riguardano tanto una più che legittima intima adesione a questa o quella spiritualità, come nei secoli è sempre accaduto, bensì gli orientamenti pastorali concernenti l’intera comunità ec- clesiale, sia particolare che universale. Ebbene, per tale dimensione già il Conci- L’incontro di una vita Il racconto dell’unico figlio carpigiano di Nomadelfia L’isola che non c’è I 18 anni di vita del gruppo Oltre le parole Un regista alla scuola di Santa Croce Oltre le parole Un regista alla scuola di Santa Croce Parroco fedele Parroco fedele 13 PAGINA 7 PAGINA Mercato contadino Cibi di casa nostra Parte bene l’iniziativa al Foro Boario 6 PAGINA Diritti del malato Un Difensore per tutti Bilancio dello sportello del Ramazzini 9 PAGINA Mirandola Caro amico ti scrivo Costi chiede, Caroli risponde Centenario 5 PAGINA Fatta per durare Una rilettura della storia di Cmb Fatta per durare Una rilettura della storia di Cmb 10 PAGINA Volontariato L’Ancora del quartiere Parrocchia e centro anziani un anno insieme

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L’isola che non c’èI 18 anni di vita del gruppo

L’incontro di una vitaIl racconto dell’unico figlio carpigiano di Nomadelfia

Il confronto serve se tende all’unità

Pluralismo senza miopie

Una copia 1,00Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46)

art. 1, comma 1, DCB Ufficio Postale di Carpi (MO)

Numero 24 - Anno 23ºDomenica 22 giugno 2008

SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI

S

2

Cortile in festa per gli 80 anni di don Benito Poltronieriche celebra il 55° di sacerdozio e il 46° alla guida della comunità

EDITORIALEEDITORIALE

SORDOBIMBI p. 4 DON ZENO p. 12 SPECIALE SAN GIUSEPPE p. 14

Pier Giuseppe Levoni

i apre il 29 giugno l’anno dedicato a SanPaolo, l’apostolo delle genti, colui che piùdi ogni altro ha descritto e illuminato i primi

passi, a volte difficili e controversi, della Chiesa.Di lui oggi spesso si cita un appello, evocato persottolineare la necessità e l’urgenza del dialogoecumenico; assai meno, si protrebbe dire mai, perdenunciare i rischi e lo scandalo che talora provo-cano certe “contese” più o meno esplicite in ambi-to cattolico. Alla comunità di Corinto l’apostoloscriveva: “Fratelli, io vi esorto ad avere tutti unmedesimo linguaggio e a far sì che non ci sianodivisioni fra di voi, ma che siate perfettamenteuniti, d’uno stesso pensiero e del medesimo senti-re”.Se fra i Corinti si diceva “Io sono di Paolo”, “iodi Apollo”, “io di Pietro”, oggi ci sono i tifosi delcardinale Tizio, del vescovo Caio, del prioreSempronio. E, si badi bene, queste “preferenze”non riguardano tanto una più che legittima intimaadesione a questa o quella spiritualità, come neisecoli è sempre accaduto, bensì gli orientamentipastorali concernenti l’intera comunità ec-clesiale, sia particolare che universale.Ebbene, per tale dimensione già il Conci-

L’incontro di una vitaIl racconto dell’unico figlio carpigiano di Nomadelfia

L’isola che non c’èI 18 anni di vita del gruppo

Oltre le paroleUn regista alla scuoladi Santa Croce

Oltre le paroleUn regista alla scuoladi Santa Croce

Parroco fedeleParroco fedele13PAGINA

7PAGINA

Mercato contadino

Cibi di casanostraParte bene l’iniziativaal Foro Boario

6PAGINA

Diritti del malato

Un Difensoreper tuttiBilancio dello sportellodel Ramazzini

9PAGINA

Mirandola

Caro amicoti scrivoCosti chiede,Caroli risponde

Centenario

5PAGINA

Fatta per durareUna rilettura della storia di Cmb

Fatta per durareUna rilettura della storia di Cmb 10PAGINA

Volontariato

L’Ancoradel quartiereParrocchia e centroanziani un anno insieme

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2 22 giugno '08

Zona 1Cattedrale - San Francesco -San NicolòModeratore: monsignor RinoBottecchi

I Parroci della prima zonapastorale hanno affrontato ilmomento di verifica sce-gliendo due angolazioni: lostile dei comportamenti nel-la vita delle parrocchie e leiniziative proposte aventicontenuti specifici sul temadella misericordia e conso-lazione.All’interno delle parrocchiesi riscontra una maggiorepropensione alla collabora-zione, al dialogo al sentirsiun’unica famiglia. Pazienzae misericordia si è chiamatiad esercitare per far progre-dire ognuno in questa dire-zione accettando anche la-cune e pigrizie. Da parte deiparroci è presente l’esigen-za di poter contare semprepiù su collaboratori laiciaffidabili e generosi in parti-colare a livello di ConsiglioPastorale e Consiglio per gliAffari Economici.La realizzazione di alcunimomenti formativi o liturgi-ci a livello di zona favoriscenel tempo la consapevolez-za dell’appartenenza allaChiesa in modo più apertoma mantenendo precisi rife-rimenti, senza scadere nel-l’individualismo anche nel-la partecipazione alla vitadella comunità.Sul piano delle proposte pa-storali molto è stato incen-trato sull’annuncio della Pa-

Al termine dell’anno le zone pastorali e le parrocchiesono chiamate alla verifica del lavoro svolto in rispostaalle indicazioni del Vescovo contenute nelle linee pastoralisulle Beatitudini della misericordia e della consolazione.Ecco quanto emerso nelle Zone 1 e 2

Passo dopo passo“viviamo il nostro essere santi”

ta condivisa a livello di zonadi unificare presso la par-rocchia di San Nicolò l’atti-vità delle Caritas parroc-chiali con l’attivazione diun centro di ascolto che vie-ne animato dai volontaridelle tre parrocchie. L’ini-zio è stato buono sia nellapartecipazione degli opera-tori sia nel servizio prestatoai poveri che chiedono aiu-to.

Zona 2Corpus Domini – Madonnadella Neve – Santa Croce –Gargallo – PanzanoModeratore:don Carlo Malavasi

Nella zona 2 hanno lavoratoalla verifica sia i parroci siail consiglio pastorale di zona,che si è arricchito anche del-le rappresentanti delle duecomunità religiose presentia Santa Croce, le Suore dellaProvvidenza per i sordomutie le Suore di Santa Cecilia.Il presupposto al lavoro diuna zona pastorale è l’armo-nia e lo spirito di collabora-zione tra i sacerdoti e questoaspetto nella zona due è vis-suto con impegno: regolarigli incontri mensili di con-fronto e dialogo con il pran-zo insieme, programmateinsieme alcune celebrazionipenitenziali e i ritiri di av-vento e quaresima.In aderenza al piano pasto-rale è stata posta attenzionealla celebrazione dell’unzione degli infermi a li-vello parrocchiale anche senelle realtà più piccole non è

Dal consiglio pastoralediscusse le linee per il 2008/2009Mitezza, giustizia e pace: si apre con il vescovo Bregantini

Sarà il vescovo di Campobasso Giancarlo Bregantini atenere la relazione di apertura al convegno diocesano diinizio dell’anno pastorale il prossimo settembre. E’ quantoha anticipato il vescovo Elio chiudendo la riunione delconsiglio pastorale del 4 giugno dedicata alla discussio-ne della bozza delle linee per l’anno 2008/2009.Dopo il confronto con gli uffici di curia e con il consi-glio presbiterale è stato monsignor Tinti a presentare ildocumento e a sottoporlo all’esame del consiglio percommenti e indicazioni di cui tenere conto prima dellastesura definitiva.Continuando il percorso indicato dalle beatitudini iltema del prossimo anno sarà “Beati i miti e gli operatoridi giustizia e di pace”. La mitezza si accompagna ad unaforte dimensione spirituale mentre affrontando giustiziae pace emerge in modo preponderante la valenza sulpiano sociale e pubblico, come documenta la costante esempre aggiornata elaborazione di pronunciamenti delmagistero. Vivace il dibattito tra i consiglieri, stimolatoanche dall’attualità dei temi proposti nel documento, altermine del quale il Vescovo ha ringraziato per le pun-tuali annotazioni o sottolineature sia a livello del testoche in termini di accentuazione di determinate sensibili-tà.

stato facile farla accettare.Da qui la proposta, ecco ilfrutto di una verifica seria,di una celebrazione comunea livello di zona dell’unzionedegli infermi così da unifor-mare e condividere anche daun punto di vista dei conte-nuti dottrinali il valore delsacramento.Uno dei settori di maggiorecoinvolgimento della zonariguarda l’attenzione aglianziani, a fine giugno infattisi realizzerà un incontro dizona e don Marino Mazzolie suor Clemente sono statiincaricati della formazionedegli operatori. Sul territo-rio opera l’associazione ilFaro che ha esteso l’attivitàanche a Santa Croce eGargallo ed è un validissi-mo strumento di presenza evicinanza che si avvale divolontari delle parrocchie.Infine un altro tassello stra-tegico riguarda la sinergiadelle Caritas parrocchiali conla costituzione di un centrounico per gli aiuti alimentariai bisognosi al quale, seguen-do il metodo collaudato dal-la San Vincenzo ed espostoin una serata di formazione,potranno accedere gli ope-ratori e non le singole perso-ne richiedenti. Ciò imponeuna conoscenza diretta dellesituazioni di bisogno e ladisponibilità a seguirle adomicilio e con regolarità.

La verifica della parrocchiadi San Giuseppe è a pagina14.

A cura di Luigi Lamma

rola di Dio che è essa stessamessaggio e promessa diconsolazione e misericordia.Vengono sottolineate le vi-talità dei centri di ascolto,seppure diminuiti di nu-mero, le celebrazioni co-munitarie della peniten-za, l’attenzione al sacra-mento dell’unzione de-gli infermi e alla visitadegli ammalati e deglianziani nelle case conil confortodell’eucaristia.In questa direzione sicolloca anche la scel-

E ssere segni visibilie credibili dellaconsolazione e

della misericordia. Eraquesto il mandato affida-to dal vescovo Elio allaChiesa di Carpi all’iniziodell’anno pastorale 2007/2008 ampiamente decli-nato nelle Linee dal titolo“Viviamo il nostro esseresanti e beati ricevendo eirradiando consolazionee misericordia”.Al termine dell’anno èutile dedicare il tempoalla verifica a livelloparrocchiale e associati-vo di quanto realizzato,raccogliendo indicazionie stimoli per modificare operseverare in certescelte. Per portare fruttiuna verifica dovrebbeessere approfondita ecentrata sul tema dellelinee pastorali, questoalmeno la richiestarivolta ai consigli pasto-rali parrocchiali e dizona per completare illavoro dell’anno eprepararsi ad affrontareil prossimo. Al momentosono state inviate all’at-tenzione del Vescovo edel Vicario generale leverifiche di due zonepastorali (1 e 2) e di unaparrocchia (San Giusep-pe Artigiano). Nei prossi-mi numeri di Notizieospiteremo i contributiche perverranno da altrezone e singole parroc-chie.

ontinua dalla primaC Pluralismo senza miopie

sce la condivisione e la collaborazione fra le compo-nenti della comunità.Con intuizione profetica Giovanni Paolo II convocò aRoma, nella vigilia di Pentecoste del 1998, leaggregazioni ecclesiali, quelle di più consolidata tra-dizione e i nuovi movimenti, proprio per evidenziareche il pluralismo è fecondo solo se non alimentachiusure egoistiche, gelosie miopi, ma apre al dialogoe alla corresponsabilità pastorale, valorizzando pie-namente risorse spirituali e culturali.Ora, se è vero che lo spirito di comunione è un donodi Dio per il quale, come ha insegnato Cristo, occorrepregare, è altrettanto vero che esso richiede disponi-bilità ed impegno da parte nostra.C’è quindi anzitutto un problema di formazione piùsolida e meno unilaterale affinché si acquisisca laconvinzione che, solo inserendosi nelle linee pastora-li della Chiesa italiana e di quelle della diocesi, trovaintegrale compimento ogni programmazione partico-lare.

Pier Giuseppe Levoni

lio, osservando che “i vescovi spesso sono difficil-mente in grado di svolgere in modo adeguato e confrutto il loro ministero, se non realizzano una coope-razione sempre più stretta e concorde con gli altrivescovi”, aveva invitato a valorizzare pienamente ilruolo delle conferenze episcopali “per l’incrementodel bene che la Chiesa offre agli uomini, specialmenteper quelle forme di apostolato che sono appropriatealle circostanze presenti”.E’ pertanto assai poco in linea con lo spirito concilia-re, tanto citato quanto purtroppo spesso ignorato nellasua reale consistenza, continuare il gioco stucchevoledell’esaltazione o della critica verso questo o quello,anziché approfondire e dialogare effettivamente al-meno sulle indicazioni dei più importanti documentimagisteriali, quali ad esempio la recente enciclica diBenedetto XVI sulla speranza cristiana o la Notadell’episcopato italiano dopo il Convegno Ecclesialedi Verona.E’ solo a questo livello che diventa fruttuoso il con-fronto, si individuano le priorità pastorali, si favori-

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322 giugno '08COPERTINACOPERTINA

Francesco Bonini

stata un visita pasto-rale a tutto tondo, ildecimo viaggio ita-liano di Benedetto

XVI. La meta era il primoapprodo italiano di Pietro,alla “fine della terra”, SantaMaria di Leuca, e poi Brin-disi, porta di partenza diun’antichissima strada delmare che porta verso iBalcani e il vicino Oriente,“questo lembo d’Europaproteso nel Mediterraneo,tra Oriente e Occidente”. Èl’occasione per “rinnovareil messaggio cristiano di co-operazione e di pace fra tut-ti i popoli, specialmente traquelli che fanno corona aquesto mare, antica culla diciviltà, e quelli del Vicino eMedio Oriente”. Così il Paparipete le parole pronunciateall’assemblea dell’Onu, unpasso complesso che meri-ta rileggere con attenzione:“L’azione della comunitàinternazionale e delle sueistituzioni, supposto il ri-spetto dei principi che sonoalla base dell’ordine inter-

E’

Il Papa in Puglia guardandoai popoli del Mediterraneo

Un futuro di pacee cooperazione

nazionale, non deve maiessere interpretata comeun’imposizione indesideratae una limitazione di sovra-nità. Al contrario, è l’indif-ferenza o la mancanza diintervento che recano dan-no reale. Ciò di cui vi èbisogno è una ricerca più

profonda di modi di preve-nire e controllare i conflitti,esplorando ogni possibilevia diplomatica e prestandoattenzione e incoraggiamen-to anche ai più flebili segnidi dialogo o di desiderio diriconciliazione”. Di frontealle tante aree di crisi che si

affacciano sul Mediterraneo– fino al nucleare iraniano,dagli imprevedibili svilup-pi – si tratta di un’indica-zione preziosa di equilibrioe di prospettiva. In questacornice aperta il Papa hainserito anche le indicazio-ni più propriamente pasto-

rali, che culminano nellapreghiera a Maria perché“difenda sempre questa vo-stra Città e Regione, l’Ita-lia, l’Europa e il mondo in-tero dalle tempeste che mi-nacciano la fede e i verivalori; permetta alle giova-ni generazioni di prendere

il largo senza paura per af-frontare con cristiana spe-ranza il viaggio della vita”.È vero: Benedetto XVI ri-corda che la “comunità cri-stiana non può e non vuolemai sostituirsi alle legitti-me e doverose competenzedelle Istituzioni”. Però “lestimola e le sostiene nei lorocompiti e si propone sem-pre di collaborare con esseper il bene di tutti, a partiredalle situazioni di maggio-re disagio e difficoltà”. Eccoallora due indicazioni stra-tegiche: la prima, in unaRegione tra le più giovanid’Italia è proprio per i gio-vani, cui ricorda che, nono-stante la disoccupazione ele seduzioni materialistichedi diverso genere, prospet-tive credibili si possonocostruire nella barra drittadi progetti, aspirazioni, fu-turo, basati sulla soliditàdell’identità. Confermare lebasi dell’identità cristiana,per i giovani, per le fami-glie, per il tessuto socialeprofondo, diventa così prin-cipio e garanzia di stabilitàe di sviluppo.

iovedì 12 giugno siè svolta, in Vatica-no, la conferenzastampa di presenta-

zione dell’”InstrumentumLaboris” della XII assem-blea generale ordinaria delSinodo dei vescovi che siterrà, dal 5 al 26 ottobre2008, sul tema “La Paroladi Dio nella vita e nellamissione della Chiesa”.Proponiamo alcune dichia-razioni di monsignorNikola Eterovic e dimonsignor FortunatoFrezza, rispettivamentesegretario generale e sot-tosegretario del Sinodo deivescovi.

Favorire la letturadella Bibbia“Nel campo della diffusio-ne della conoscenza dellaBibbia tra i credenti c’èancora molto da fare. È suf-ficiente ricordare che la Bib-bia è stata tradotta in 2.454lingue, mentre nel mondovi sono fino a 6.700 lingue,di cui 3.000 sono conside-rate come principali”. Loha detto monsignor NikolaEterovic, durante la confe-renza stampa in Vaticano.Monsignor Eterovic ha ag-giunto che “la Bibbia è il

libro più tradotto e diffusonel mondo, ma, purtroppo,non è il più letto”. Ha fattoinfatti riferimento ai datidella recente ricerca Gfk-Eurisko, secondo la qualeil 38% degli italiani prati-canti avrebbe letto un bra-no biblico negli ultimi 12mesi. “Occorre però sotto-lineare che tale percentua-le non tiene conto della co-noscenza biblica che deri-va dalla partecipazione allamessa, domenicale o quo-tidiana, e alla suaattualizzazione nelle ome-lie e conferenze varie. Èvero - ha osservato - che lamaggioranza delle perso-ne considera la Bibbia comedifficile da intendere. Perquesto il Sinodo si interro-gherà su come guidare ifedeli a una lettura profon-da ed ecclesiale della Bib-bia”.

I fedeli desideranobuone omelie“La Parola di Dio è un temagigantesco anche per una

grande assemblea qual è ilSinodo dei vescovi”.Monsignor FortunatoFrezza ha aperto così il suointervento alla conferenzastampa. “L’ Instrumentumlaboris - ha spiegato mons.Frezza - si autogiustificacome documento sussidia-rio, espressione dell’attua-lità della Parola, della suacontemporaneità con laChiesa universale medesi-ma. In ogni caso in questodocumento le grandi que-stioni dottrinali,catechetiche, liturgiche,pastorali riguardanti la ri-velazione divina e il suopercorso nella Chiesa si tro-vano tutte delineate, ela-borate almenoembrionalmente”.Monsignor Frezza haevidenziato in particolarela questione dell’omelia, ilcui termine ricorre più vol-te nel documento a sottoli-neare l’”urgenza di annun-cio”. A questo proposito,l’”Instrumentum” affermache “alla fame della Parola

di Dio, non sempre corri-sponde una predicazioneadeguata da parte dei pa-stori della Chiesa per ca-renze nella preparazioneseminaristica o nell’eser-cizio pastorale”. “Questariflessione - ha spiegato ilsottosegretario - da un latoevidenzia una situazione chea volte lascia a desiderare,ma dall’altro esprime il de-siderio, forte ancora oggi,dell’assemblea dei fedelidi avere buone omelie ebuone spiegazioni per pe-netrare le letture della li-turgia”.

Il prossimo Sinodo dei Vescovisu “La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa”

Ancora molto da fareGCos’è il Sinodo dei vescoviIl Sinodo dei vescovi è un’istituzione permanentevoluta da Paolo VI il 15 settembre 1965 in risposta aldesiderio dei Padri del Concilio Vaticano II per mante-nere vivo l’autentico spirito formatosi dall’esperienzaconciliare. Sinodo è una parola greca “ syn-hodos “ chesignifica “riunione”, “convegno”. Il significato origi-nario della parola, “camminare insieme”, esprime l’es-senza del Sinodo il qua-le è “un’espressione par-ticolarmente fruttuosa elo strumento dellacollegialità episcopale”come disse Giovanni Pa-olo II. Il Sinodo si attuacome luogo di incontrodei vescovi tra di loro,attorno e con il SommoPontefice, per lo scam-bio di informazioni edesperienze, per la comu-ne ricerca di soluzionipastorali. Può anche es-sere definita un’assem-blea dei rappresentantidell’episcopato cattolicoche ha il compito di aiu-tare con i suoi consigli ilPapa nel governo dellaChiesa universale. Per laXII assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vesco-vi il Papa ha nominato relatore generale il cardinalMarc Ouellet, arcivescovo di Québec (Canada), e se-gretario speciale, monsignor Wilhelm Emil Egger,vescovo di Bolzano-Bressanone. I 250 padri sinodaliattesi in Vaticano in ottobre rappresenteranno 113Conferenze episcopali nazionali e 13 Chiese orientalicattoliche “sui juris”. Si attende da parte del Papa lanomina di esperti, uditori, addetti stampa e delle altrefigure necessarie all’ordinato svolgimento del Sinodo.

la notadella settimana

Nikola Eterovic

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4 22 giugno '08 COPERTINACOPERTINA

Stefano Cattini*

uando ho avuto ilprimo vero incon-tro con i bambini

sordi, nell’Istituto delle Fi-glie della Provvidenza perle sordomute a Santa Cro-ce di Carpi sono rimastocolpito dalla peculiarità delloro mondo, per questo,leggendo un passo nel li-bro del giornalista polac-co Rykard Kapucidski, “Inviaggio con Erodono”, nonposso fare a meno di pen-sare ai miei primi, ormailontani viaggi. Forse hotrovato una prospettiva chemi permette di compren-dere un po’. Forse quandonon si conoscono i nomidelle cose ci si sente comela prima volta che si arrivain Asia e la gente ti circon-da dicendoti cose che noncomprendi. Provi a guar-darti attorno e le paroleassomigliano a tantecornicette floreali. A quelpunto fai un sorriso, dici“thank you” e scappi dovepuoi, a ripararti con il pocoche conosci o credi di ri-conoscere.Essere sordi non significasolo non riuscire a sentiresuoni e rumori, ma impli-ca un diverso modo di vi-vere intellettivamente, so-cialmente, affettivamente,e forse persinofilosoficamente. Serviva davvero una chia-ve, a me per capirli, e aloro, per riuscire a godere

mi sono fermato a guarda-re per provare ascoprire lentamente segretie magie.Ho vissuto un anno tra ibambini della scuola, unanno intero, indimentica-bile.E’ una scuola speciale, nonsolo perché ci vivono bam-bini sordi, ma perché sirespira un’atmosfera serenadove imparare è gioia evivere è arte. Tutto è im-portante per creare questaserenità: i muri antichi dellacasa con le sue aule tutte

diverse; la campagna chericorda le nostre origini einsegna a dialogare con lanatura; le suore, personesemplici e concrete; esem-pio perfetto di una caritàcristiana, sempre più dif-ficile da trovare; le mae-stre per le quali l’impulsoad amare viene ancor pri-ma dell’istinto all’insegna-mento. Il mio sguardo si èsoffermato principalmentesui bimbi sordi, desidero-so di conoscerli per po-terli raccontare. Ho sco-

Un anno di riprese alla scuola di Santa Croce per il registaStefano Cattini che racconta questa esperienza “speciale” eringrazia bambini e insegnanti: “hanno arricchito il mio mondocon qualcosa che va oltre le parole”

Nell’isola dei sordobimbi

bene questa difficoltà, egrazie alle loro parole an-ch’io ora ne sono più con-sapevole.Questa scuola e i suoi pic-coli e grandi abitantihanno parlato alla mia sen-sibilità e mi hanno donatoun percorso di vita e diamore che ho deciso diraccontare in un documen-tario che intitolerò “L’isoladei sordobimbi” e saràpronto all’inizio del 2009.Ho maturato nel tempo laconvinzione che l’Istitu-to abbia un valore d’espe-rienza imprescindibile.Questo patrimonio meri-ta un maggiore riconosci-mento a livello naziona-le, affinché molti più bam-bini, sordi e non, possanotrarne beneficio. La scuo-la di Santa Croce non èchiusa in se stessa, anzi,ha sperimentato molto,continua a farlo, e compiele sue scelte con la sensi-bilità di chi non ha finireconditi e non è assue-fatto al sistema dominan-te. Alle suore e ai bambi-ni che mi hanno ospitato,sempre gioiosi, sulla loropreziosa “isola” di gran-de e variegata umanità,va un grazie sincero. Grazie per aver arricchitoil mio mondo con qualco-sa che va oltre le parole.

* Registadocumentarista,

associato D.E-R eSequence Ass. Cult.

Q

perto molto più di quantomi aspettassi, e hocompreso che è sempretroppo poco, perché nonesistono due sordiuguali, ma tanti “sordo-bimbi” straordinariamen-te unici. Questa loro individualità èuna grandissima risorsa maallo stesso tempo anche unproblema per chi deve con-sigliare programmi riabi-litativi o creare leggi chene disciplinino il percorsoeducativo. I loro genitori conoscono

maggiormente della ric-chezza variopinta del mon-do che gli udenti avevanocostruito a loro quasi esclu-siva immagine.Ma come si poteva trasfe-rire questa chiave, se chidoveva riceverla non ave-va mai nemmeno pensatoche potesse esistere unaporta, un lucchetto, unaserratura, qualcosa insom-ma che richiedesse di es-sere aperto? Forse un modoc’era e chi lo conoscevameglio l’avevo propriodavanti agli occhi. Così

“..il primo round della mia lottacon l’India si svolse sul terrenolinguistico. Capivo che ognimondo aveva il proprio segretoe che la sola chiave per acce-dervi era la lingua. Senza diessa, il mondo che si volevaconoscere rimaneva impenetra-bile e incomprensibile anche arestarci per anni. Inoltre mi eroreso conto di un nesso tra inomi e le cose: una volta rien-trato in albergo, mi accorgevoche in città avevo notato solociò di cui conoscevo già ilnome. Per esempio, mi ricorda-vo di un’acacia vista per stra-da, ma non dell’albero che lestava accanto, che nonsapevo come si chiamasse.Avevo capito, insomma, chequante più paroleavessi conosciuto, tanto piùricco, pieno e variegato misarebbe apparso il mondo in cuimi trovavo”.

Rykard Kapucidski

Rubrica a cura della FederazioneNazionale Pensionati CISL

Carpi - Viale Peruzzi - tel. 059 682322Mirandola - Via Marsala 53 - tel. 0535 21259Modena - Numero verde gratuito 800 031333

24^ FESTA SINDACALE DEIPENSIONATI CISL DI VIGNOLA

Quasi duecento pensionati hanno partecipato allafesta dei pensionati di Vignola. Il programma preve-deva la celebrazione della S. Messa, officiata da S. E.mons. Sergio Govi, Vescovo di Bossangoa nellaRepubblica del Centro Africa. Durante la cerimoniaGianni Graziosi, segretario del sindacato pensionatiCisl del distretto di Vignola, ha rivolto un commossoe affettuoso ricordo agli iscritti scomparsi, in parti-colare a tre amici che ci hanno lasciato quest’anno:Alma Malagoli, fondatrice della Cisl, Mario Pfnister,presidente del Comitato consultivo misto di Vignolae Umberto Bedetti, delegato sindacale di Montombraro.E’ seguito un incontro, presieduto da Pietro Pifferi,segretario provinciale Fnp Cisl, con il sindaco diVignola, Roberto Adani che ha presentato un’appro-fondita relazione sull’Ufficio di Piano e sul Fondoper la non autosufficienza. Premesso che Vignola sipone come prima esperienza regionale nel formarel’Azienda Servizi alla Persona, il sindaco ha chiaritoche anche per il nuovo Ufficio di Piano, previsto dalPiano Sociale Sanitario, Vignola presenta le caratte-ristiche per applicare il modello regionale. L’Ufficiorisponde all’esigenza di riconsegnare agli Enti Loca-

li la capacità di governare integrati assieme gli aspettisociali e sanitari espressi. Lo scopo è di avere un Pianounico sociosanitario per il triennio 2009-2011 cherisponda ai bisogni espressi soprattutto dalle famiglie,in particolare da quelle anziane in situazione di nonautosufficienza, con i servizi che il territorio è in gradodi assicurare. Occorre, inoltre, distinguere tra chi offrei servizi sociali e sanitari e chi controlla e valuta la loroqualità, cioè tra chi gestisce e chi controlla. E’, quindi,lo strumento operativo del comitato distrettuale deisindaci per gli indirizzi programmatici e per i controlli

sulla qualità dei servizi offerti dai gestori.L’Ufficio di Piano privilegia le forme associative deiComuni (Unione dei Castelli e Comunità Montanaest nel caso di Vignola). Per evitare che il governounificato dei problemi sanitari e sociali si allontanidalla residenza dei cittadini, l’organizzazione del-l’Ufficio prevede l’apertura di nove sportelli, uno perComune. La struttura ‘corposa’ dell’Ufficio non com-porterebbe costi aggiuntivi rispetto al Cois. Il finan-ziamento del Fondo regionale è raddoppiato nell’ar-co di tre anni, superando i sei milioni di euro, per lamanovra fiscale della Regione. Graziosi ha, condivi-so dai presenti, chiesto che ogni cittadino sia infor-mato con una guida di questo percorso. Ha conclusol’incontro Francesco Falcone, segretario generaledella Cisl di Modena. La festa, invece, si è trasferitaa un vicino ristorante con pranzo, intrattenimentodanzante, cabarettistico e una sottoscrizione volonta-ria a premio.

ICI E VIOLENZA CONTRO LE DONNE

Una nota amara: 20 milioni di euro previsti dalla Finan-ziaria 2008 per combattere la violenza presente infamiglia contro le donne saranno utilizzati per finanzia-re l’abolizione dell’ICI.

Stefano Cattini

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522 giugno '08CRONA CARPICRONA CARPI

Cmb ha scelto di celebrare il Centenariocon sobrietà e orgoglio, rendendo omaggio

al passato e prepararandosi alle sfide del futuro

Un orizzonte lungo

Annalisa Bonaretti

a via del saggio èfare”, dice Lao-Tsu;certamente i padrifondatori di Cmb non

lo conoscevano eppure, sen-za saperlo, hanno vissuto lamassima più celebre delmaestro.Ed è proprio sull’importan-za del saper fare che si èincentrata la tavola rotonda“Lavoro e responsabilità so-ciale” che si è svolta al Tea-tro Comunale lo scorso 13giugno.Moderata da AntonelloPiroso, direttore del tg La7,ha avuto come ospiti PierLuigi Bersani, “ministroombra del Pd ma non un’om-bra di ministro”, GuglielmoEpifani, segretario genera-le Cgil, Giuliano Poletti,presidente Legacoop, Raf-faello Vignali, parlamenta-re e già presidente dellaCompagnia delle Opere.L’economista GiulioSapelli, autore del volumepresentato per il Centenario“L’impresa per la giustiziasociale” e il presidente CmbCarlo Zini sono stati“cooptati” perché hanno datoforfait il ministro del WelfareMaurizio Sacconi ePierluigi Stefanini, presi-dente Unipol. Il primo, as-sente per i tanti impegni dilavoro, ha inviato una letterain cui toccava i temi dellacooperazione, il secondo haassistito all’assemblea deisoci nel primo pomeriggio,ma non ha potuto trattenersi.Un peccato perché, nella ta-vola rotonda, un banchieremancava, comunque è stataugualmente interessante e iltema non richiedeva un in-tervento finanziario. Anchese non è mai troppo tardi perparlare della responsabilitàsociale degli istituti di credi-to.

Tutto si tieneIl presidente Carlo Zini e ilresponsabile marketing CmbRuben Saetti hanno apertoil pomeriggio carico di sto-ria e passione. Un’atmosfe-ra tipica emiliana che riesceancora a sorprendere, persi-no a commuovere, chi non èdelle nostre parti. Le duecuratrici del volume “Doveva a finire la fatica”, MariaCanella e RobertaGarruccio, si sono sorpresedell’accoglienza e dell’affet-to dimostrato dai soci: la gra-titudine per un lavoro benfatto non è merce scontata.Basta un pomeriggio comequesto per farci sentire dav-vero dei privilegiati: perchéviviamo in una zona dove illavoro c’è, perché gli uomi-ni e le donne sanno darsi dafare oggi come ieri, perchénonostante un’intelligenzaarguta e brillante sappia far-si ironia, l’ironia non diven-ta mai troppo caustica o ci-nica, anzi, spesso si addolci-sce e da “smorfia” diventasorriso. Insomma, se anchenoi dovessimo tracciare unbilancio della giornata, di-remmo che, su tutto, c’è unagrande umanità, quella che

“L

Un Centenario orientato al lato umano, lasciando insecondo piano le opere, questo lo stile scelto dal presi-dente Carlo Zini per aprire la giornata del 13 giugnoquando, al Teatro Comunale prima e a Palazzo dei Piodopo, si è celebrato il primo secolo di vita di Cmb.Zini è partito dall’inizio, da quel 15 agosto 1908 quando13 muratori misero i primi mattoni per costruire questagrande storia che oggi conta 1.300 soci.Permettetemi una riflessione personale anche se natu-ralmente il suo peso è politico; è solo per me e i mieifamigliari che ha il valore della tenerezza.Dopo 63 anni Zini ha restituito i giusti meriti a unpresidente che, non essendo comunista, dopo quasi 20anni alla guida della cooperativa e portando ottimirisultati, era stato costretto alle dimissioni.Una tessera con la falce e il martello il nonno - ilpresidente in questione, Umberto Bonaretti era miononno – non l’avrebbe mai accettata a nessun prezzo elui ha saputo pagare il più alto.Gli sono stata sempre profondamente grata e ricono-scente per questo esempio di rettitudine e coerenzamorale e oggi lo sono verso un presidente che ha sceltola verità. Non è sempre facile e anche se i tempi, adessocon il Pd, sono favorevoli, non era scontato.Il nonno era un socialdemocratico, sapeva accoppiare ilsocialismo con il liberalismo, indubbiamente con lalibertà. “Una libertà senza un po’ di socialismo è perico-losa; un socialismo senza libertà è comunismo”, il suoinsegnamento. Ma allora lo capirono in pochi.

“Umberto Bonaretti, il presidente che guidò la Coopera-tiva in un difficile periodo (1928-1945, prima eravicepresidente, ndr) con passione e attaccamento aivalori originari consentendole di attraversare indenneuna fase assai delicata della sua storia… Nel momentodel congedo si mostra fiero di consegnare ai suoi succes-sori un organismo sano, forte e possente, pronto aintraprendere in ogni suo ramo la necessaria opera diricostruzione”.Ogni presidente ha dato tanto a Cmb: oltre al nonnoUmberto, Alfredo Martinelli, Record Forghieri,Tervano Gualdi, Cesare Rinaldi e, oggi, Carlo Zini.Ha concluso, Zini, con un auspicio: “Voglia l’avvenireaccrescere le fortuna della Cooperativa, riservandoleuna vita lunga e sempre più prospera e fiorente”.Il nuovo secolo comincia con una parola antica, “l’avve-nire”, comunque sotto i migliori auspici.

A.B.

Il tempo è galantuomoCarlo Zini racconta la Cmbattraverso i suoi uomini

Carlo Zini

alla fine lega tutti, rossi, bian-chi e neri o quello che èrimasto di loro, benestantiborghesi e la classe operaia.Tutti facciamo parte dellastessa terra, tutti abbiamo unpezzetto della nostra storiafamiliare o personale che siintreccia con quella di unaltro diverso da noi, così,tout se tient.E questo “tutto si tiene” èstato ribadito più volte nelcorso della tavola rotonda.

Il sindacalistaEpifani ha fatto Epifani: ve-derlo in televisione o sulpalco del Teatro Comunaleè più o meno la stessa cosa.Piuttosto algido il sindacali-sta che ha detto delle cosecondivisibili. E prevedibili.“Siamo qui a celebrare i 100anni di Cmb e stamattina i102 anni della Camera delLavoro di Carpi, un movi-mento di emancipazione eliberazione come le coope-rative. Che destinano gli uti-

li al loro finanziamento, unantidoto allafinanziarizzazione”. Ha cri-ticato chi “fa i soldi attraver-so i soldi” e ha raccontato diuna grande azienda tedesca,la Nivea, che ha come pro-prietario il Comune diAmburgo. “O guardiamo aquello che avviene nel restodel mondo – ha osservatoEpifani – o facciamo unabrutta fine”. Scongiuri a par-te, l’affermazione non è daprendere sottogamba. Havoluto essere ancora piùchiaro precisando che “nelmercato del lavoro, qualcu-no finisce spennato e qual-cuno più ricco.Non vorremmo finire comei polli di Renzo. Per quantoriguarda la superiorità mo-rale dell’impresa cooperati-va, non può essere il sinda-cato a dirlo, ma possiamoaffermare che la strutturaproduttiva del Paese sareb-be più povera senza le im-prese cooperative”.

Il ministro ombraCome ha precisato Bersani,“il 7% del pil lo fa la coope-razione; sull’ultimo milionedi lavoratori, 270 mila sonoquelli impegnati nelle coo-perative. Noi li mettiamotutti in regola, non è un casose la cooperazione pratica-mente non è coinvolta conquella terribile realtà dellemorti bianche. E’ un fattoche, dove c’è la cooperazio-ne, l’andamento dei redditi èmeno divaricato, il mecca-nismo della ridistribuzionefunziona. Dietro alla parolasinistra c’è l’idea di equili-brio sociale, facciamo benattenzione, senza questo lasocietà non sta insieme. Bi-sogna darci una regolata,come Italia. Cmb, come al-tre cooperative, ha l’assolu-ta capacità di aderire alleragioni per le quali è nata equesta è la cosa più modernapossibile”. Gli interventi diBersani hanno messo al cen-tro al gestione dei redditi –

tema decisamente sentitoquello dei salari in questitempi di impennate dei prez-zi e di inflazione in rialzo –e ha ricordato un concettoche ama ripetere spesso an-che Zini: “Un fattore distin-tivo di Cmb è l’appartenen-za al territorio. Se sei delterritorio, non puoi scappa-re, devi fare e dare del tuomeglio”. E’ così che nasce esi alimenta la buona reputa-zione. Dimostrata dalla du-rata delle imprese: quante,fra quelle capitalistiche, han-no 100 anni? Bersani ne haelencate una manciata.Ansaldo, rimpicciolita;Edison, data via; Fiat, so-pravvissuta grazie alle poli-tiche pubbliche. “Forse c’èla Beretta”, ha concluso.

Compagni delle opereChe nel mondo globalizzatodove la finanza ha spazi trop-po grandi il lavoro e la pro-duzione siano sotto pressio-ne è indubbio, ma occorre

fare di tutto affinché ci siaspazio e dignità per tutti.Soprattutto per i giovani acui non dobbiamo togliere lasperanza. Vignali si è fattointerprete “della questioneeducativa, la vera emergen-za di questo Paese. I soldivanno ai professori, non aibidelli o ai muri”. Cmb rin-grazia.Ha ammesso, il parlamenta-re, che lavorando insieme,Compagnia delle opere e si-nistra, hanno imparato a co-noscersi e stimarsi e, allafine, sono diventati amici.Ha citato lse:’esempio tipi-camente italiano dei “distret-ti industriali: il darwinismo,nel nostro Paese, non ha maiavuto cittadinanza”.Poletti, imolese doc, con lasua parlata romagnola e lesue battute ha conquistatotutti. Ha semplificato con-cetti difficili, ha notato chefinalmente nel mondo si ri-comincia a parlare di pro-dotti e non solo di finanza,con una battuta “adesso fan-no i derivati sulla gallina” hatagliato al testa al toro e haindicato un percorso da in-traprendere. “Dobbiamo co-minciare a ragionare comeEuropa, altrimenti andiamoa vangare”. Ha elogiato lacooperazione “quella stranabestia che fa cambiare anchele persone. L’impresa pensaprima al capitale poi agliuomini, noi abbiamo inver-tito l’ordine dei fattori”. Fun-ziona, da qualunque parte siguardino i risultati.

Il mestiereSapelli, studioso della coo-perazione, ha espresso variconcetti come “nella grandecompetizione globale, iplayers, i giocatori, sono leimprese e gli stati. Ci saràuna competizione fortissima,in alcuni settori la dimensio-ne sarà determinante”. Hafatto qualche accenno al suolibro edito per il Centenario,“L’impresa per la giustiziasociale”, ha ringraziato Pa-olo Zaccarelli, responsabi-le delle risorse umane Cmbche si è prodigato per i varieventi celebrativi, “l’infati-cabile, l’acuto, il colto ami-co”.Un buon clima certo, ma nondi melassa. Bastava guar-darsi intorno, nei palchiancor più che in platea, pervedere i volti dei soci: belli,veri, alcuni segnati dalla fa-tica, altri solo da un sorrisodi soddisfazione. Risuona-no, come un’eco, le paroledi Bersani: “La cooperazio-ne e l’edilizia spesso si in-contrano, Cmb ne è una pro-va. Ti insegnano un mestie-re e chi ha un mestiere unlavoro lo trova sempre, an-che nei tempi moderni. Sia-mo qui a festeggiare un Cen-tenario, ma non stupiamocise Cmb è durata un secolo,per forza dura, è fatta perdurare. Sai che non è micatua, è di quelli che l’hannofatta e di chi l’avrà dopo. Pernoi l’orizzonte è lungo”.Forse non c’è niente di piùconcreto di un’idea che osasfiorare l’ideale.

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6 22 giugno '08

Annalisa Bonaretti

rima era il Tribunaledel malato fondato unaventina d’anni fa daIsa Bertolini,

caposala di Medicina I e dal-l’ostetrica Edi Ferrari; dal2002 è cambiato il nome –Ddm, Difensore dei diritti delmalato – ma non il suo com-pito.Ponte tra queste due diverserealtà nominali, praticamen-te identiche nella sostanza,Ornello Casarini, responsa-bile da 15-20 anni – non liricorda più nemmeno lui – diquesta associazione. Asso-ciazione che è tra le fondatrici,e ne fa parte attiva, del Coor-dinamento regionale dei centriper la tutela dei diritti delmalato Eras (Emilia RomagnaAttiva Solidale), con sede aBologna, che assicura la co-pertura assistenziale in tuttala Regione, potendo contaresedi attive in ogni provincia,ma con competenza su tuttoil territorio italiano.“Tra il Distretto, l’ospedaledi Carpi e il Ddm. è attivo unprotocollo d’intesa volto asveltire e migliorare le pro-cedure d’inchiesta – spiegaOrnello Casarini -. I nostrirapporti con le direzioni delDistretto guidato da Clau-dio Vagnini e dell’ospedaledi cui Teresa Pesi è diretto-re, sono improntati al rispet-to a alla collaborazione. Icontatti con l’Ufficio legaledella Azienda sanitaria diModena si sono sempre di-mostrati produttivi e soddi-sfacenti”.Lo sportello Ddm è apertopresso il Ramazzini al pianoterreno, nel corridoio d’in-gresso con accesso da viaMolinari, in uno spazio mes-so a disposizione dalla dire-zione che fornisce anche ilsupporto logistico. “Graziealla liberalità della Fonda-zione Cassa di Risparmio diCarpi, che cogliamo l’occa-sione per ringraziare pubbli-camente, il nostro sportelloha potuto dotarsi di arreda-mento e dei moderni suppor-ti tecnici necessari per esple-tare al meglio la propria mis-sione”, sottolinea AlbertoSpaggiari che assieme allostesso Casarini e a EgidioCaruso, Emma Franzoni,Maura Guidetti è uno deicinque volontari attivi al Ddm. “Al momento siamo in cin-que – dichiara Casarini - maaumenteremo presto di dueunità”.“Sono circa duecento i citta-dini che, ogni anno, si rivol-gono a noi per esporre la-mentele, denunce o anche soloper avere chiarimenti o in-formazioni – sostieneSpaggiari -. Non sono rare levolte in cui ci viene chiestodi trasmettere elogi nei con-fronti dell’organizzazionesanitaria”.I risultati ottenuti nel campodei risarcimenti dovuti pererrori medici (129 mila eurolo scorso anno, tra Carpi e

Modena), gli incontrichiarificatori con i responsa-bili di comportamenti nonconsoni, le molteplici azioniautonome tendenti al miglio-ramento generale del tratta-mento dei pazienti e deifamigliari, costituiscono unbilancio positivo e confor-tante per questa associazio-ne.“Il Tribunale del malato pri-ma, il Difensore dei dirittidel malato poi, ha sempreoperato, e intende continua-re a farlo, con la massimaserietà e discrezione, vaglian-do ogni richiesta con curaper evitare polemiche inutilitra i cittadini e l’unità opera-tiva ospedaliera e cercando

di non illudere con false pro-messe di risarcimenti laddovenon esistano concrete possi-bilità di ottenerli”, commen-ta il veterano Ornello Casarini.Va detto che il cittadino chesi rivolge ai volontari del Ddmtrova persone vincolate daun patto di assoluta riserva-tezza, capaci di consigli uma-ni, etici, procedurali e legali,che lo affiancano nel percor-so più idoneo a soddisfare ilsuo bisogno di chiarezza e dirispetto, nel suo diritto allasalute e, soprattutto, alla di-gnità.

Info: 059 659477;[email protected]

Bilancio dell’attività del Difensore dei diritti del malato

Dignità e salute

CRONA CARPICRONA CARPI

P

Il rischio clinico per l’Azienda Usl

Il rischio clinico è un problema in cui gli addetti ailavori si confrontano quotidianamente. AlessandraDe Palma è il direttore dell’Unità operativa di Medi-cina legale e Gestione del rischio dell’Azienda Usl enota come il percorso intrapreso a Modena negliultimi anni stia dando “risultati lusinghieri”. Ammetteche si sta cercando di “gestire il rischio con segnalazionitempestive e anche per quelli che definiamo quasi-incidenti informiamo subito la persona per affrontareinsieme il problema”.Se si esaminano i numeri, si può ragionevolmentepensare che i risultati sono piuttosto buoni: solo130richieste di indennizzo in una provincia che conta ottoospedali, sette distretti, 108 strutture che eroganoprestazioni (sei milioni quelle ambulatoriali, 60 milaricoveri all’anno).Ancora troppi i contenziosi tra pazienti e Aziendasecondo Alessandra De Palma che vorrebbe azzerarli.Parecchio lavoro anche sulla gestione del paziente:l’informazione ricopre un ruolo primario come l’at-teggiamento trasparente. Conoscenza per generarefiducia, la via alla buona sanità è anche così che sirealizza.

A.B.

In relazione all’articolo pubblicato sull’ultimo numeroe relativo alla situazione delle chirurgie dell’Ospedaledi Carpi, sono state fatte dal dottor Natalini affermazio-ni non vere sul Policlinico di Modena, che per dovere diesattezza e precisione, devo correggere.I tempi di attesa delle chirurgie generali del Policliniconon sono di otto giorni come afferma il dottor Natalini;saremmo oltremodo soddisfatti se così fosse!Ma la crescente domanda di prestazioni, nonostantel’impegno organizzativo e gestionale che ha visto ilPoliclinico di Modena incrementare la propria attivitàchirurgica nel corso dell’anno 2007 del 7%, determinauna situazione molto diversa da quella descritta daldottor Natalini.Le nostre liste d’attesa sono distinte in tre differenti areedi urgenza: A urgenza assoluta, dove trovano colloca-zione soprattutto gli interventi per tumori, area B urgen-za differibile e area C per tutte le altre patologie nonurgenti. Ad oggi 15 giugno 2008 la area A ha tempi diattesa medi di 15 giorni, la area B fra i 30 ed i 60 giorni,la C fra i 70 ed i 175 giorni.

Stefano CencettiDirettore generale A.O. Policlinico di Modena

Grazie della precisazione; il dottor Natalini si riferivaalla situazione modenese, dunque a Baggiovara e alPoliclinico. I dati che ci fornisce sono sempre, decisa-mente molto migliori di quelli del Ramazzini dove, peralcuni interventi, le liste d’attesa sono di due anni.L’equivalente di un “mai” o “non so”.

A.B.

Non solo riabilitazioneInaugurato il poliambulatorio Fkt

“Quel Gesù che avete ricevuto nella Comunione andateadesso a incontrarlo nei malati”, con queste parole dimadre Teresa don Claudio Pontiroli ha benedetto lanuova sede del poliambulatorio Fkt raccomandandosi diricordare sempre che “prima della malattia, c’è il malato.Ma non ho bisogno di dirlo a voi che lo dimostrate con unattento lavoro quotidiano e con la progettazione intelli-gente e umana di questo nuovo centro”.Che bello e funzionale lo è davvero: è strutturato su trelivelli di attività per aumentare efficacia ed efficienza.“L’attività ambulatoriale – spiega la titolare MauriziaViviani – si svolge all’interno di cinque studi attrezzatiper le visite specialistiche e gli esami diagnostico-stru-mentali. Fisioterapia e riabilitazione si effettuano all’in-terno di appositi box attrezzati che garantiscono il mas-simo comfort e riservatezza, adeguatamente climatizzatie serviti di filodiffusione. Inoltre abbiamo portato all’in-terno del centro la piscina riabilitativa – prima erasempre nostra ma esterna - progettata e realizzata secon-do le più attuali acquisizioni scientifiche in tema diriabilitazione in acqua”.Il poliambulatorio Fkt risponde a molte domande disalute: fisioterapia, terapia fisica, piscina riabilitativa glistrumenti sempre diretti da mani esperte e grande com-petenza; sono presenti praticamente tutte le specialitàmediche ed è possibile effettuare parecchi esami e pre-stazioni specialistiche.“L’Fkt nasce come struttura privata nel 1989 rivolta afisioterapia e riabilitazione – precisa Maurizia Viviani –arricchite dal 2006 con la dotazione della piscinariabilitativa. Contiamo su numerose discipline speciali-stiche per offrire ai nostri pazienti percorsi assistenzialicompleti”.

A.B.

Nel 2007 in Italia il Tribu-nale per i diritti del malatoha ricevuto 24.300segnalazioni di errori medi-ci e altri disservizi sanitari.I settori più a rischio, se-condo le denunce dimalpractice: ortopedia(18,7%), oncologia(12,1%), chirurgia generale(9,5%), ostetricia-ginecolo-gia (6,9%), odontoiatria(5,4%), cardiologia e neu-rologia (entrambe con il4%).

In Italia si contano circa 30mila denunce all’anno percolpe professionali vere opresunte di medici e infer-mieri o per disservizi dellestrutture sanitarie.Fino agli anni Novanta nelnostro Paese era difficilis-simo dimostrare la colpa deimedici, oggi le cose sonodecisamente cambiate.Un bene? Un male? Comein tutti gli eccessi l’uno el’altro. Una volta la catego-ria era veramente intocca-bile, l’Ordine faceva muroe, come si dice, “cane nonmangia cane”, insomma erauna rarità trovare un medi-co che si mettesse contro uncollega. Oggi una minorsoggezione nei confronti deimedici e un esercito di av-vocati spinge il paziente o ilfamigliare ad agire.Del cambiamento parlano inumeri: l’Ania, l’associa-zione che raggruppa il 91per cento delle compagnieitaliane, nel 1995 registravapoco più di 17 mila denuncedi malasanità coperte da pre-mi per 35 milioni di euro.Nel 2005 le vertenze sonostate 28.500 e i premi oltredieci volte superiori infattitoccano i 381 milioni dieuro.Le assicurazioni dichiaranodi perdere denaro; la puntamassima del profondo ros-so sarebbe stata toccata nel1998 quando, per 100 euroincassati, ne venivano ver-sati 313.Il maggior gruppo assicura-tivo italiano, Generali-Assitalia, nel solo 2007 harisarcito 180 milioni di euroa 2.500 pazienti.

Nel 2007 i casi più costosiper le assicurazioni sono sta-ti quelli riguardanti i particon invalidità totale dei ne-onati (da 2 a 4 milioni emezzo di euro), la mancatadiagnosi di tumori mortali(un milione), i danni orto-pedici più gravi (400 milaeuro), le trasfusioni di san-gue infetto (rimborsi dai 200ai 400 mila euro).Oltre ai vari danni risarcibilialla vittima (patrimoniale,morale, biologico, esisten-ziale), la giurisprudenza haesteso il diritto ai rimborsianche ai famigliari.Più danni da pagare per gliospedali, più spese e più de-biti per questi che così sonocostretti a risparmiare. Inquesto modo gli errori au-mentano, e la spirale rico-mincia. Una certezza c’è,ed è che i malati hanno per-so quel timore reverenzialenei confronti del medico.Ma, con esso, anche quellafiducia che è, di per sé, unamedicina.

Ornello Casarini

Alberto Spaggiari

VIA GUIDO FASSI, 11 - TEL E FAX 059-650267www.wineandwine.it

Chirurgia, una precisazione

Maurizia Viviani, seconda a sinistra, con lo staff

Denunce e risarcimentiin aumento

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722 giugno '08CRONA CARPICRONA CARPI

Annalisa Bonaretti

andata davvero bene,la gente era parec-chia soprattutto se te-

niamo conto della mattina-ta. Una pioggia così certa-mente non ha aiutato, ma aonor del vero, appena hasmesso, il mercato si è riem-pito”, commenta AndreaAldrovandi, vicepresidenteprovinciale di Coldiretti.Afferma che gli espositori,una quindicina provenientiprevalentemente dalle Ter-re d’Argine, hanno finitovelocemente i loro prodot-ti, tutto quello che c’era èandato venduto e le personehanno dimostrato una note-vole curiosità nel voler co-noscere vita, morte e mira-coli di merce e aziende pro-duttrici.Insomma, una scommessaal momento vinta se si esa-mina il gradimento dei clien-ti, ma c’è ancora tutto oquasi da mettere a punto,compreso il giorno che deveancora essere deciso anchese si propende per il giove-dì, da sempre la giornatadel mercato.“E’ importante sottolineareche questo mercato è per iproduttori agricoli e non peri commercianti – precisaAldrovandi - e che lenormative che lo vincolanosono quelle dell’agricoltu-ra e non del commercio, ineffetti c’è un decreto legi-slativo del ministero del-l’Agricoltura. Questa inizia-tiva prende vita perché ilmondo agricolo ha vogliadi mettersi in gioco, di met-tere la propria faccia da-vanti al consumatore – com-menta -. C’è voglia di usci-re dall’anonimato degli scaf-fali dove tutta la merce èuguale, il sistema distribu-tivo è anonimo e noi vo-gliamo dare il nostro con-tributo nell’affermare che itempi stanno cambiando, chec’è il desiderio dei consu-matori di riappropriarsi deiprodotti locali e stagionali.I commercianti non devonoavere paura del farmer’smarket, come si fa a pensa-re che 10-15, massimo 20aziende che vogliono ven-dere i loro prodotti possanocompetere con dei gigantiquando non addirittura conle multinazionali? L’obiet-tivo –conclude AndreaAldrovandi - è tutelare ilconsumatore e l’ha capitobenissimo l’assessore allePolitiche economiche Al-berto Allegretti che si èdato veramente molto da fareper far partire il Mercatodel contadino”.Per adesso, limitiamoci aregistrare il buon inizio delfarmer’s market e a dire cheil consiglio comunale ha

Mangiare sano aiutasalute e ambienteCongresso Mondiale del Biologico:dal 16 al 20 giugno Modena ha ospitatoil XVI Organic World Congress

“Siamo orgogliosi - spiega Graziano Poggioli, assesso-re provinciale ad Agricoltura e alimentazione - che lascelta, per l’edizione 2008, sia caduta su Modena, terri-torio di pionieri non solo per quanto riguarda metodi etecniche di coltivazione sostenibili, ma di una cultura delvivere in armonia con la terra. E i nostri prodotti dieccellenza (molti dei quali Dop, Doc e Igp) sono cono-sciuti in tutto il mondo. Il Congresso mondiale Ifoamèl’occasione per presentare a una platea internazionale ilmodello emiliano e per promuovere attività ed eventi,anche culturali, per far conoscere qualità e valori delbiologico”.

Il settore del biologicoCon 30,4 milioni di ettari certificati e un mercato delvalore di 26 miliardi di euro, l’agricoltura biologica è increscita. Secondo il rapporto Ifoam l’Italia è al quintoposto nel mondo con 1,07 milioni di ettari convertiti albiologico (l’Australia rimane sempre in testa con 11,8milioni di ettari). Il nostro Paese è leader in Europa anchenella produzione di vini bio, con 30 mila ettari di terrenoa viticoltura biologica. Modena e l’Emilia-Romagnasono state scelte come sedi del Congresso mondialeIfoam per i primati che vantano. L’Emilia Romagnarappresenta un’eccellenza internazionale con 4.102 im-prese certificate e 92 mila ettari di superfici agricolecoltivate a biologico. E’ al primo posto in Italia pernumero di mense scolastiche (127), quasi il 15% dei pastibio serviti ogni giorno nelle scuole d’Italia (112 mila su924 mila).Numeri e dati parlano chiaro: a partire dalle primeesperienze di agricoltura biologica, avviate a Modenaalla metà degli anni ’70, il territorio ha sviluppato attivitàavanzate e ha contribuito a promuovere la cultura delbiologico e di uno stile di vita sano e sostenibile. Neglianni ’80 sono nate le prime “Fattorie didattiche”, moltedelle quali biologiche. Oggi sono 53 e ogni anno apronole porte a chiunque sia interessato a vivere un contattodiretto con la natura e con le tradizioni contadine. Standardaltissimi contraddistinguono poi la produzione biologicadei prodotti tipici: dall’aceto balsamico tradizionale alprosciutto, dal Parmigiano Reggiano al Lambrusco. Mail territorio modenese è all’avanguardia anche nei pro-grammi di educazione alimentare e nell’introduzione dimenu bio nelle mense delle scuole. Sono 343 gli asili e lescuole interessate dal servizio di pasti biologici (con oltre12.700 pasti al giorno) e l’obiettivo a breve termine è diportare al 65% l’utilizzo di prodotti da agricoltura biolo-gica nella refezione scolastica.

E’

Cucina regionale e di ricerca

istituito il Mercato contadi-no, approvando all’unani-mità nella seduta del 12 giu-gno il disciplinare per losvolgimento di questa atti-vità, inquadrata in normenazionali.Alberto Allegretti ha ricor-dato, presentando la deli-bera in aula, come altri co-muni della provincia stianosperimentando questa ini-ziativa, sollecitata da asso-ciazioni di categoria e divolontariato e nei confrontidella quale l’amministrazio-ne locale si è resa disponi-bile a svolgere un ruolo dipartner. Si chiamerà Mer-cato contadino dell’Unionedelle Terre d’argine, parti-rà a Carpi e poi negli altricomuni dell’ente se saràpossibile avviare un percorsocondiviso, offrirà prodotti

di stagione nell’area del-l’ex Foro Boario, sotto latettoia del parco GiovanniPaolo II, proponendo an-che attività di animazione,didattiche e informazione.“Già sabato 14 giugno si ètenuto un primo momentodi festa, una sorta di vetrinadel farmer’s market che verrà– ha detto Allegretti –. Sitratterà di un appuntamentoperiodico, quindicinale omensile è da vedere, riser-vato comunque agli impren-ditori agricoli: non credia-mo che possa fare concor-renza al commercio tradi-zionale e speriamo che iprezzi di vendita dei pro-dotti, che dovranno esseredi provenienza provincialeo al massimo regionale,possano essere sensibilmen-te più bassi. Non sarannoconsentite inoltre trasforma-zioni di alimenti in loco eda parte nostra esenteremoper un anno dal pagamentodel canone di occupazionedi suolo pubblico gli opera-tori. A gestire il mercatosarà un soggetto terzo, chenascerà di concerto fra i sin-goli imprenditori e le asso-ciazioni agricole, e che siconvenzioneranno con l’entelocale”.Tutti i consiglieri interve-nuti hanno sottolineato po-sitivamente l’importanza diquesta nuova iniziativa. Chiindicando nel valore didat-tico del Mercato la veranovità, chi puntando sul rap-porto prezzo/qualità garan-tito dagli espositori, chi se-gnalando la necessità dipubblicizzare bene l’even-to, chi notando come ilMercato contadino possavalorizzare anche il luogoin cui si svolge, chi infinespiegando che il farmer’smarket potrebbe fare davolano per altre iniziativeche mettano al centro del-l’attenzione il settore agri-colo e le sue specificità lo-cali.“Si tratta di un lavoro, quel-lo svolto dall’assessorato inquesti mesi, da appoggiare– ha dichiarato RobertoAndreoli, capogruppo diForza Italia – perché rap-presenta un esempio di comeun ente locale si debba rap-portare con il mondo im-prenditoriale, dando oppor-tunità e strumenti, quasi acosto zero. Auspico che ilMercato possaconcretizzarsi in tempi bre-vi, sfruttando la stagioneestiva”.Allegretti in conclusione didibattito ha ricordato chenon sarà il Comune a deci-dere la periodicità del Mer-cato contadino e che l’entelocale non darà incentividiretti a chi opererà.

Il biologico in dati

Scenario mondiale (Fonte: Ministero delle Politiche Agricole)Il giro d’affari del biologico è di 26 miliardi di euroGli operatori del settore biologico sono 720 milaGli ettari coltivati a biologico sono 31 milioni

Scenario europeo (Fonte: Ministero delle Politiche Agricole)Il giro d’affari del biologico è di 15 miliardi di euroGli ettari coltivati a biologico sono 6 milioni e 800 mila

Scenario italiano (Fonte: Ministero delle Politiche Agricole)Il giro d’affari del biologico è di 2,2 miliardi di euroGli operatori del settore biologico sono 51 milaGli ettari coltivati a biologico sono 1 milione e 147 mila

Secondo l’ultimo Rapporto Ifoam (International Federation ofOrganic Agriculture Movements) l’Italia è al 5° posto nella classi-fica dei Paesi produttori di biologico: al primo posto c’è l’Australia(11,8 milioni di ettari coltivati a biologico), seguita da Argentina(3 milioni), Cina (2,2 milioni) e Stati Uniti (1,6 milioni). L’Italia èleader nel settore della viticoltura biologica con 30 mila ettari diterreno coltivati a biologico (seguono Francia e Spagna con 15mila).

Il biologico in Emilia-Romagna(Fonte: Direzione Agricoltura della Regione Emilia-Romagna)

PRODUZIONELe produzioni biologiche certificate sono 4.017 (ultimo datodisponibile del 31/12/06), di cui 3.135 aziende agricole e 882trasformatori o preparatori di prodotti ottenuti con metodo biolo-gicoLe aziende con allevamento biologico sono 560Gli ettari coltivati a biologico sono 85 mila (75 mila sono certificaticome “biologici”, 10 mila sono in conversione)

CONSUMI(dati primo semestre 2007 tratti da Indagine Ismea/AcNielsen)Il consumo dei prodotti biologici ha avuto un incremento del 9,8%rispetto allo stesso periodo dell’anno precedenteIl consumo familiare di prodotti biologici è cresciuto del 10%(+51% per prodotti legati all’infanzia, + 2,6% per riso e pasta, +28% per surgelati)

ATTIVITA’(dati indagine Prober – Associazione produttori biologici ebiodinamici Emilia-Romagna)Nel 70% dei Comuni dell’Emilia-Romagna (233) utilizzano mate-rie prime biologiche nelle mense scolasticheIn 12 Comuni si raggiunge lo standard qualitativo del 100% bionelle mense di elementari, materne e nidiIl 50% per cento dei Comuni impegnati nella ristorazione scolasti-ca (167) possono essere definiti “biologici” per la qualità e laquantità delle componenti bio dei menù

INVESTIMENTIIn base all’ultimo Piano di Sviluppo Rurale (PSR 2000/2006) laRegione Emilia-Romagna ha destinato al settore biologico 150milioni di euro per il “sostegno alla competitività delle imprese”(ammodernamento, insediamento dei giovani agricoltori) e perinterventi ambientali.

Approvato dal Consiglio all’unanimità il Disciplinare.Sabato 14 giugno una prova del farmer’s market in città

Mercato contadino, pronti viaApprovato dal Consiglio all’unanimità il Disciplinare.Sabato 14 giugno una prova del farmer’s market in città

Mercato contadino, pronti via

Andrea Aldrovandi Alberto Allegretti

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8 22 giugno '08 CULTURA E SOCIETA'CULTURA E SOCIETA'

Chiusura d’anno del Lions A.Pio con tre onorificenze

Valori e sobrietàD e t t o F a t t o&

L’EsperimentoViale De Amicis ha sempre stimolato la fantasiadegli urbanisti carpigiani, forse per quel suo correrea ridosso delle antiche mura, avanguardia dellacittà verso la campagna… Chissà. Fatto sta che, daldopoguerra, viale De Amicis è stata a doppio senso,a senso unico verso est e a senso unico verso ovest.Ma negli ultimi dieci anni è assurta a luogo privile-giato di sperimentazioni come nessun’altra via. DueGiunte fa è stata creata una pista ciclabile, dimez-zando un marciapiede già striminzito; una Giunta faè stata divisa in tre tronconi: uno a senso unico, unoa doppio senso e il terzo ancora a senso unico; poi èstata aggiunta una fila di posti auto parallela allacarreggiata. Ma è la Giunta attuale che ha compiutol’Esperimento con la E maiuscola.Complice la chiusura di Corso Fanti per lavori diripavimentazione, l’assessore D’Addese ha così tra-sformato la viabilità di viale De Amicis: primotroncone a senso unico verso ovest, secondo tronconea tre-corsie-tre a doppio senso, terzo troncone a duecorsie, ma (forse) a senso unico per le auto e (forse)a doppio senso per i bus.Il “forse” è d’obbligo, perché la segnaletica oriz-zontale indicherebbe che tutti possono circolare adoppio senso, ma quella verticale posta agli incrocidelle traverse che danno su viale De Amicis lo vietaalle auto. Insomma, se l’Esperimento è fatto perincrementare il numero di contravvenzioni, può giàritenersi riuscito.

Saverio Catellani

Un club femminile non poteva non premiare con la suamassima onorificenza, il Melvin Jones Fellow, delledonne. E le ha scelte con cura, donne di ieri e donne dioggi ma con in comune una cosa, l’eternità. Eternità deldono dell’amore per Mamma Nina e suor Angela Bertelli,eternità dell’arte per Serena Daolio. Una serata gioiosaarricchita dalla presenza del Vescovo Elio Tinti, diMamma Teresa, della madre di suor Angela e dell’unicapremiata presente, la soprano Serena Daolio.Così si è conclusa la presidenza di Franca Bartolamasi.Un’annata ricca la sua, punteggiata da vari momenti incui spiccavano valori importanti. Portarli all’attenzionedi tanti è stato indubbiamente un merito della presidente,del suo consiglio e delle socie di un club che sicontraddistingue sempre per vitalità.

A.B.

Suor Angela Bertelli“La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidio-sa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca dirispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, nontiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia,ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede,tutto spera, tutto sopporta. La carità non avrà mai fine”.L’inno alla Carità tratto dalla lettera ai Corinzi di sanPaolo e il suo accostamento a suor Angela Bertelliriteniamo riesca a esprimere nel modo migliore la moti-

vazione della onorificenza che oggi vogliamo conferir-le. Crediamo infatti che la Carità sia stato il più bel donoche Angela abbia ricevuto, e che per mezzo della Caritàsia stata capace di dedicare la sua vita ai più deboli.

Mamma NinaIl Lions Club Carpi A.Pio, conferendole la più altaonorificenza Lions, vuole ricordare Mamma Nina nel50° anniversario della sua morte, per sottolineare la suacapacità di donarsi totalmente sacrificando anche i suoiaffetti personali. La sua opera nata in nome di un amorepiù grande e universale nella costante fiducia nellaDivina Provvidenza, consente ancora oggi l’assistenzaall’infanzia ed alla maternità in difficoltà.

Serena DaolioSe all’inizio di una carriera non priva di incognitepoteva apparire soltanto un bel talento virtuale, SerenaDaolio è ormai diventata una accattivante realtà nelmondo dell’opera. E’ questo l’itinerario compiuto dallacantante concittadina che, con grande impegno di studioe forti ambizioni, ha saputo portare a matura consapevo-lezza le cospicue attitudini e doti naturali. Ciò le haconsentito di conquistare sempre più ampi consensi dipubblico e di critica e di aspirare ad ancor più prestigiositraguardi.

La buona nascita oltre i confiniDopo un anno di lavoro, GiuseppeMasellis presenta l’attività dell’Iaham,l’associazione internazionale per lamedicina umanitaria

“C’è la necessità diriaffermare che la materni-tà è un bene comune da tu-telare per tutti i popoli; lanascita è un momento cheancora oggi deve essere stu-diato e il suo sapere deveessere diffuso – ha sottoli-neato Giuseppe Masellis,direttore del dipartimentodi Ostetricia e Ginecologiadell’azienda sanitaria pro-vinciale e direttore dellasezione Iahm dell’EmiliaRomagna il 14 giugno alClub Giardino in occasionedel primo anniversario del-l’Istituzione a Carpi dellasezione Iahm dell’EmiliaRomagna inaugurata nel2007 -. C’è la necessità disupportare la nascita con laricerca, ma è anche indi-spensabile un aiuto direttoalla vera e propria assisten-za. Una società che non in-veste sulla tutela della ma-ternità è destinata ad un fu-

turo incerto. Una societàgiusta – ha proseguito ilmedico - deve proteggere lasalute dei più deboli: dob-biamo operare insieme perpromuovere la salute delladonna e del bambino. Unasocietà ha il dovere di di-fendere questo principio. Noivogliamo contribuire a dif-fondere questo principio”.Lo ripete da tempo Masellise non si stanca di continua-re a farlo. Ha toccato conmano i tanti bisogni di mi-lioni di donne del terzomondo e li ha fatti propri.Dopo l’esperienza fatta daMasellis in Ghana e Beninsu mandato dell’Iahm In-ternazionale, sono stati pre-sentati i progetti di soste-gno alla salute della donnae del bambino e la missioneprevista in Guatemala nelprossimo ottobre.Al termine della serata sonostate consegnate tre ambu-lanze, messe a disposizionedell’Azienda Usl di Mode-na, da inviare nei tre paesiormai cari a Masellis:Guatemala, Ghana e Benin.

A.B.

L’Iahm, InternationalAssociation forHumanitarian Medicine, èun’organizzazione non go-vernativa e no-profit fon-data nel 1984 presso l’Or-ganizzazione Mondialedella Sanità e riconosciu-ta dal Ministero degli Af-fari Esteri Italiano e nel2006 dall’Onu come Ongin Special ConsultativeStatus with Economic andSocial Council.

Da sinistra Anna Zanasi, madre di suor Angela, Mamma Teresa, il vescovo Elio,Franca Bortolamasi, l’assessore Marcella Valentini, Serena Daolio

Al fine di raccogliere fon-di da destinare all’UnitàOperativa di Nefrologia eDialisi della nostra cittàsabato 21 giugno appun-tamento al Circolo LorisGuerzoni di via Genova aCarpi. Col patrocinio delComune e il contributo diRadio Bruno, a partire dalle20,30, si potrà godere diuna piacevole serata disolidarietà. Grazie al la-voro dei numerosi volon-tari sarà possibile gustareottimi piatti della cucinatradizionale e specialitàsenegalesi tutte da scopri-re. A ritmo di musica siesibiranno poi gli allievidella Scuola di ballo RedMoon Dance, guidata daimaestri Enrico Coa e Bar-bara Benatti, unitamentealla Emilia Dance Show

di Correggio e la sezioneflamenco dell’Accademiadi Danza, Arte e Spettaco-lo di Carpi. La cena preve-de un costo di 20 euro e ilricavato sarà devoluto al

reparto per l’acquisto diattrezzature mancanti o ina-deguate: un defibrillatoresemiautomatico, unelettrocardiografo, unamacchina per la dialisi con

sistema Cvvh, unHemochron e un paio dicomputer.Per ulteriori informazio-ni: 348.1220555 oppure339.6289288.

Al Circolo Loris Guerzoni sabato 21 giugnoSolidarietà per la Nefrologia e Dialisi di Carpi

Giuseppe Masellis

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922 giugno '08MIRANDOLA CONCORDIAMIRANDOLA CONCORDIA

Il sindaco Costi chiede l’Azienda Usl di Modena risponde:sette nuovi infermieri per l’ospedale di Mirandola

Serve stabilitàLaura Michelini

ntro le prime due set-timane di luglio al-l’ospedale diMirandola saranno in

servizio sette nuovi infer-mieri, di cui cinque a tempoindeterminato e due a tem-po determinato. È questo ilrisultato ottenuto attraver-so la lettera che nei giorniscorsi il sindaco di MirandolaLuigi Costi aveva indiriz-zato a Giuseppe Caroli,direttore generale del-l’Azienda Usl di Modena.“Sono stato informato che,in vista del periodo estivo,si prevedono riduzioni im-portanti dei servizi offertidall’ospedale di Mirandola,a causa della cronica caren-za di personale – ha scrittoCosti riferendosi alle crisicicliche del personale inservizio al Santa Maria Bian-ca –. Comprendo bene ledifficoltà di reperimentodella manodopera, specieinfermieristica, e la praticadi ridurre le attività estiveper facilitare il godimentodelle ferie per tutto il perso-nale”.Ma per offrire un servizioqualificato e per tutti, obiet-tivi fondamentali per unospedale, occorre risolverequesta carenza cronica didipendenti: “Il ciclico ri-proporsi di crisi del perso-nale e il prolungamento disituazioni di emergenzaorganizzativa (come nel casodella degenza di Ortopediae Chirurgia) generano uncomprensibile stato di in-certezza e di preoccupazio-ne tra i dipendenti e nel-l’opinione pubblica”.In conclusione nella lettera

a Caroli, Costi in sostanzaha chiesto “oltre a provve-dimenti adeguati a fronteg-giare la situazione contin-gente, risposte ed atti chemettano finalmente un puntofermo nella organizzazionedei servizi, consentano aimedici e a tutto il personaledi lavorare serenamente einterrompano le infondatee dannose speculazioni sulruolo e sul futuro dell’ospe-dale”.La risposta non si è fattaattendere: “La preoccupa-zione del sindaco Costi ècomprensibile – ha dettoCaroli – così come è indub-bio che abbiamo un obietti-vo comune che è quello dioffrire a chi si rivolge al-l’ospedale di Mirandola unservizio efficiente, con unnumero adeguato di perso-nale. Questo anche per

l’Azienda è un obiettivoprimario”.“E’ un passo avanti, - com-menta Costi a proposito dellenuove assunzioni – ma ve-diamo che si concretizzi.Migliorare la dotazione dipersonale è difficile, manecessario. Come è neces-sario por fine alla situazio-ne di transizione senzafine delle degenze di Orto-pedia e Chirurgia. C’è unproblema di posti letto, masoprattutto c’è bisogno distabilizzare la situazione”.E, dato che la salute e l’as-sistenza sanitaria sono untema di primaria importan-za per tutti i cittadini, c’èbisogno di tenere informatal’opinione pubblica su quelloche succede in ospedale esu programmi e prospettivefuturi: “L’uscita pubblica –così commenta il sindaco la

sua lettera a Caroli – serve ainformare i cittadini sul fat-to che la situazione del-l’ospedale non è lasciata ase stessa, che si sta lavoran-do per gestire le crisi e chenon c’è nessuna prospetti-va di chiusura. E’ vero peròche, nei confronti di altrienti come Anas o ferrovie,la denuncia pubblica è a volteun mezzo per scuotere leburocrazie e la politica”.L’entrata in servizio di set-te nuovi infermieri si va adaggiungere ai lavori diristrutturazione e migliora-mento della struttura del-l’ospedale di Mirandola:recentemente sono stati con-segnati il Day Hospital e ilnuovo reparto di endoscopia,mentre altri lavori sono ap-pena iniziati e porterannotra le altre cose all’amplia-mento del complesso.

Da sinistra Renata Della Corte, presidentessa Ammi,Pierfranco Conte, e Nunzio Borelli

Serata dedicata all’oncologiaper il Circolo Medico diMirandola con il clinicomodenese Pierfranco Conte.Prevenzione e terapie mirateper combattere i tumoriimpongono delle scelte

Nunzio Borelli*

Nella splendida cornice diVilla Fondo Tagliata,Pierfranco Conte,oncologo di fama interna-zionale, direttore diparti-mento di Oncologia del Po-liclinico di Modena, recen-temente rientrato daChicago dove ha parteci-pato al Convegno della So-cietà Americana diOncologia, ha tenuto unalezione magistrale dal tito-lo “Progressi nella lotta con-tro i tumori: dal paziente algene e… viceversa”.Il docente modenese ha in-trattenuto i presenti trat-tando un tema molto rile-vante dal punto di vista dellasalute e della qualità dellavita e con un forte impattoemotivo. Oltre due terzi ditutti i tumori, ha sottoline-ato Conte, dipendono dalnostro stile di vita relativoin particolare al fumo ditabacco e all’alimentazio-ne. Il professor Conte, che

nel 2007 ha ricevuto ilprestigioso premio interna-zionale Claude Jacquillat perl’Oncologia, ha affascinatogli astanti parlando di tera-pie molecolari epersonalizzate per quel tipodi tumore e per quello spe-cifico paziente.La patologia tumorale haun impatto enorme come diseguito riportato.Di tutti i tipi di tumore, unterzo è prevenibile e le evi-denze suggeriscono che, conuna diagnosi precoce attra-verso metodi come loscreening, un ulteriore ter-zo potrebbe essere trattatoefficacementeMentre in Europa un nume-

ro crescente di pazienti ri-ceve una diagnosi di tumo-re, il tasso di mortalità stadiminuendo. I pazienti af-fetti dalle forme più comu-ni di tumore come quellodella mammella, del colon-retto e ora anche quellopolmonare possono trarrebenefici da trattamenti in-novativi che hanno portato

ad esiti significativamentemigliori rispetto a qualchedecennio fa. Tuttavia, l’ac-cesso a queste terapie puòessere problematico. Nono-stante i provati benefici deinuovi trattamenti, l’acces-so dei pazienti a tali terapieavviene più in funzione delluogo di residenza che delbisogno che ne hanno, con

Medico, storico, letterato, poeta, artista e, soprattutto,estremo conoscitore e affezionato indagatore della suaMirandola. A Vilmo Cappi, in occasione del suo90esimo compleanno, il Comune e la FondazioneCassa di Risparmio di Mirandola hanno dedicato unagrande festa giovedì 12 giugno nell’Auditorium delCastello.Cappi, per lunghi anni medico condotto del Comunedi Mirandola, è stato definito “la figura più eminentedi intellettuale a tutto tondo che la città dei Pico abbiaprodotto” nella seconda metà del Novecento ed oltre.Si laurea in Medicina a Bologna nel 1943 e vienesubito dopo arruolato per la Scuola di Sanità a Firenze.Dopo l’8 settembre sceglie di aderire alla Resistenza,operando prevalentemente nella I Brigata “Giustizia eLibertà” del Partito d’Azione di Bologna, in qualità disanitario e meritando due croci al merito e la medagliadi Benemerenza per i volontari di guerra. Nel 1945ottiene il diploma di Ufficiale Sanitario all’Universitàdi Modena e inizia la sua attività di aiuto medico edirigente del Laboratorio di analisi cliniche all’Ospe-dale Santa Maria Bianca di Mirandola, dove rimanefino al 1951, coprendo contemporaneamente il ruolodi ufficiale sanitario comunale. Dal 1951 al 1988 hasvolto l’attività di medico condotto e poi di medico dibase.Impegnato nella vita politica e sociale della città, nel1946 ha fondato e diretto con Renzo Pivetti il giornale“La Bassa”. E’ nominato assessore alla Sanità subitodopo la Liberazione. Nel frattempo comincia a pubbli-care ricerche su monumenti, avvenimenti, tradizione,chiese, istituzioni e personaggi di Mirandola e dellaBassa modenese. E’ stato Ispettore onorario ai monu-menti e ai Beni artistici e ambientali del Comune (dal1950 al 1985) e ha avuto numerosi altri incarichi incampo scientifico e letterario. Ancora oggi Cappi stasvolgendo ricerche su argomenti storici.

Dal Direttore e dalla Redazione di Notizie gli augurial dottor Vilmo Cappi per l’invidiabile traguardoraggiunto e per quanto ha donato alla comunitàmirandolese con il suo appassionato impegno di me-dico e storico.

Festa a Mirandola per i 90 di Vilmo Cappi

Memoria storicadella città

grandi differenze di utiliz-zo tra uno Stato europeo el’altro. Le variazioni nelladisponibilità dei trattamen-ti sono dovute a differenzenella legislazioneregistrativa, che determinail tempo necessario all’arri-vo dei nuovi farmaci sulmercato locale, nonché allerisorse disponibili per i Si-

stemi SanitariNel 2004 i costi totali soste-nuti per il tumore dai varisistemi sanitari rappresen-tano soltanto il 5% dellaspesa farmaceutica totale(con una spesa di circa 125euro per cittadino); ciò di-mostra che le risorse allocatesono significativamentesproporzionate rispetto alpeso della patologia.Sebbene le nuove terapieincrementino la spesa sani-taria nel breve periodo, deveessere riconosciuto il lorovalore per i pazienti in ter-mini di sopravvivenza equalità della vita e il lororuolo nel miglioramento delcosto sociale ed economicodel cancro nel lungo termi-ne.Il professor Conte, a con-clusione della magnificaserata, ha ricordato che perregistrare un nuovo farma-co antitumorale occorrono600 milioni di dollari.

* Presidente Circolo Medico“M. Merighi” di Mirandola

E

Risorse inadeguate

Giuseppe CaroliLuigi Costi

Da sinistra Edmondo Trionfini, Vilmo Cappi e Gino Mantovani

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10 22 giugno '08

L’Ancora compie un anno

ata dalla collabora-zione tra la parroc-chia di S. Agata e il

Centro Sociale Anziani diCibeno, L’Ancora dellaSolidarietà ha compiuto ilprimo anno di vita.Lo scopo dell’associazione èquello di attivare una serie diservizi a sostegno degli an-ziani del quartiere per mi-gliorarne la qualità della vita.Imola Ferrari, instancabi-le coordinatrice e portavo-ce del gruppo composto da35 volontari, illustra i risul-tati di questo primo anno diattività: “Abbiamo comples-sivamente assistito 94 an-ziani e prestato vari servizianche a favore dei disabilidell’Ushac. Complessiva-mente abbiamo eseguito piùdi 1.600 interventi e per-corso 11.500 chilometri. Consoddisfazione posso dire chein pochi mesi siamo diven-tati un punto di riferimentoper i cittadini del quartieredi Cibeno Pile”.La maggior parte degli in-terventi riguardano il tra-sporto degli anziani presso

L’associazione di volontariato nata dalla collaborazionetra parrocchia e centro anziani nel quartiere di Cibeno

le strutture ospedaliere, dalmedico, in farmacia o losvolgimento di altre com-missioni per loro conto. In

questo senso si è rivelatoutilissimo l’automezzo ac-quistato grazie al contribu-to della Fondazione Cassa

di Risparmio di Carpi. Nu-merose sono state anche levisite dei volontari a casadelle persone sole, per far

loro un po’ di compagnia.“Il dono del proprio tempoè la cosa più semplice checiascuno può donare, eppu-

re la più preziosa e tantogradita dagli anziani – ag-giunge Imola – stare in com-pagnia è infatti il modo piùefficace per allontanare de-pressione e malinconia”. C.C.

L’Ancora compie un anno

NLa festa di com-pleanno si terràsabato sera 21giugno presso ilCentro SocialeAnziani di Cibeno, con cenae intrattenimento musicale.Prenotazioni in Parrocchia,al Centro Sociale e al nume-ro telefonico 059 6311049.

CULTURA E SOCIETA'CULTURA E SOCIETA'

Imola Ferrari

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1122 giugno '08

Si è conclusa la 25° edizione della Festa più pazza del mondoIncontri, musica, mostre e una costante compagnia: la pioggia

La realtà: il luogodove la veritànon appassisce

iove o non piove? Questa domanda ci ha accompa-gnati costantemente per tutti i quattro giorni della25° edizione della Festa più pazza del mondo chesi è svolta a Carpi dal 12 al 15 giugno. E infatti la

pioggia è venuta, meno di quanto avrebbe potuto, spessoal momento giusto, cioè senza disturbare troppo, qualchevolta disturbando molto e costringendo a rivedere luoghi,orari e modalità degli appuntamenti.Senz’altro la pioggia ha tenuto molti lontani dalla Piazza,che di fatto si è riempita solo sabato sera; il giovedì ed ilvenerdì addirittura eravamo davvero tre gatti, anche secoraggiosissimi ed impavidi.Eppure la minaccia della pioggia è stata per noi il costanterichiamo a vivere avendo presente che io, te , noi e tuttoil resto non dipende dalla mia, tua, nostra volontà e abilità,ma istante per istante dal fare di Dio.Dio che, per Amore, fa noi – desideri, bisogni, pensieri,progetti, libertà, corpi e anime – e la realtà – pioggia,piazza, sole, tutto –.Perciò siamo stati nella festa – sotto la pioggia, sotto il ditodi Dio – lietamente.In questa letizia i vari appuntamenti – dagli incontriculturali al calcetto sul telo saponato - hanno risaltatociascuno per quanto di bello e vero vi è accaduto.E dunque questi giorni non sono stati inutili. Un passo dicoscienza e di esperienza - che in tanti ci siamo testimo-niati nella fatica del lavoro e nell’antieconomicità dellanostra impresa - si è verificato.Anzi ce ne sono stati tanti quante le risposte che ci siamodati tra noi alla domanda: “Cosa abbiamo imparato questavolta?” .

Davide Cattini

P

Servizio fotografico a cura di Foto ZuarriSul prossimo numero di Notizie, spazio agli approfondimenti di

incontri ed eventi della Festa più pazza del mondo.

Si è conclusa la 25° edizione della Festa più pazza del mondoIncontri, musica, mostre e una costante compagnia: la pioggia

La realtà: il luogodove la veritànon appassisce

1122 giugno '08

MOSTRA DEI 25 ANNI DELLA FESTA

LA STREGA ROSSELLA E I PICCOLI INDIANI

LA TESTIMONIANZA DI DON IVO SILINGARDI

TETO E LELE PRESENTANO LA CORRIDA CARPIGIANALA CORRIDA CARPIGIANA

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12 22 giugno '08 VITA DELLA CHIESAVITA DELLA CHIESA

Gianbusto di Nomadelfia(Mazelli)

el giro di tre anni eroscappato da casa duevolte, tra la 5ª ele-mentare e la 2ª me-

dia. Tutte e due le volte fuipescato a Bologna e par-cheggiato nel carcereminorile di via del Pratello.Mio padre fu convocato inQuestura e gli venne comu-nicato che se la famiglianon riusciva, a educarmi cipensava l’Istituto dandomianche un mestiere o facen-domi studiare.Negli anni Venti mio padreGino era stato aiutante diZeno quando era presiden-te dell’Azione Cattolicadiocesana di Carpi.Così ne parlò a don Zeno,dicendo: “Al ga l’argintviv, cosa devo fare?”. “Nonlasciarlo nel carcereminorile. Mettilo un po’ ditempo qui con i miei ragaz-zi e fra qualche mese lopotrai riprendere. ”.Entrai a Nomadelfia diFossoli il 2 febbraio 1948 a13 anni. Scappavo da casanon per problemi familiari,ma per togliermi di dosso ibusti di ferro - crocieremetalliche ortopediche - cheogni anno mi rinnovaval’istituto Rizzoli di Bolo-gna. Erano vere camere ditortura, necessarie per cu-rare la grave doppia scoliosidi cui ero affetto.A Nomadelfia fui affidatoalla famiglia di Geneo eVera, che avevano 14 figlitra “nati e rinati”. Provvi-denza volle che due giornidopo la mia entrata inizias-sero le adunanze per la Co-

stituzione: partecipavamotutti dai 12 anni in poi.L’Opera Piccoli Apostoli sitrasformava nella Città diNomadelfia, con una suaCostituzione.Sentivo parlare don Zeno diquesta nascente città dellafraternità, del Vangelo vis-suto nel sociale, ascoltavoun parlare nuovo, pensavoche non avevo mai sentitonessuno parlare così. Poiero edificato dalla famigliache mi ospitava e mi tratta-va come un figlio.Intanto procedeva la siste-mazione e trasformazionedel campo di concentramen-to, le mura perimetrali ve-nivano abbattute. Noi ra-gazzini aiutavamo gli adul-ti con le martelline a ripuli-re i mattoni che servivano asistemare i capannoni e tra-sformarli in appartamentidecenti per le famiglie.Ero talmente coinvolto eaffascinato di questa vitache dopo tre o quattro mesii miei genitori insistevanoperché tornassi a casa, maio non ho più voluto tornar-ci. Seguivamo don Zeno cheandava a tenere conferenzenelle piazze per proporre alpopolo il Movimento per laFraternità Umana.Cominciarono ad arrivaremolti visitatori perché di

Nomadelfia parlava la stam-pa nazionale ed estera.Ma nel 1952, arrivò la per-secuzione: don Zeno e i sa-cerdoti furono allontanati,si tentò di sciogliereNomadelfia. Venivanocamionette della “Celere”con i poliziotti che strappa-vano letteralmente i figlidalle braccia delle madri perriportarli nei collegi.Ho sofferto addirittura in-cubi notturni e sognavo chemi volevano portare via da

Nomadelfia con la forza.Ma in quel periodo un ami-co di Milano, Mario DegliInnocenti, mi portò per piùdi un turno estivo in cam-peggio in Val d’Aosta aipiedi del Gran Paradiso.Intanto mio padre firmò inQuestura un affidamentoalla Popolazione deiNomadelfi e tutto si risolse.Nel 1953, quando mi trova-vo a Collegara di Modenacon altri Nomadelfi, ospitinella villa del fratello di don

Zeno, avvocato Giovanni,don Zeno mi mandò a Romacon una lettera riservata daconsegnare al compositoreCarlo Rustichelli chel’avrebbe poi inoltrata inVaticano. Seppi poi che erauna delle ripetute richiesteal Papa Pio XII per ottenerela riduzione allo stato laicale.Poi fui trasferito al “Villag-gio Brollo”, a Limbiate vi-cino a Milano dove stavanascendo una borgata diNomadelfia; là ero respon-

sabile del magazzino vive-ri.Nel 1954 Don Zeno ci riunìtutti alla Nomadelfia diGrosseto nella tenutaRosellana e riunì le fami-glie in gruppi familiari: nonpiù la famiglia che vive dasola, ma fraternizzata conaltre. Molte famiglie nonaccettarono e si ritirarono.Abitavamo in tende e ba-racche di legno, oltre alledue case poderali. Vita mi-sera, nessun aiuto perNomadelfia dall’esterno. Sipuò riassumere quel perio-do in “fame e... sassi”, chetoglievamo dai campi peruna miglioria fondiaria.Avevamo la consolazione elo sprone di avere don Zenotra noi perché aveva otte-nuto la laicizzazione “progratia”.Nel 1956 don Zeno mi chia-mò a Roma per aprire unufficio di Nomadelfia, inun appartamento in Via delGallinaccio, al largo delTritone, tra Fontana di Trevie Piazza di Spagna. DonZeno e Irene facevano i pen-dolari per i contatti conGoverno, parlamentari,Vaticano e benefattori, men-tre io gestivo l’ufficio.Il 6 gennaio 1962 don Zenoriprende l’esercizio del sa-cerdozio, celebra la “secondaprima Messa” e diventa par-roco della parrocchia co-munitaria di Nomadelfia.Poi mi sono sposato conMina e, in 35 anni di matri-monio, abbiamo avuto die-ci figli tra “nati e rinati”: traquesti cinque sono rimastia Nomadelfia e oggi sonoNomadelfi effettivi.

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Dopo l’entusiasmo el’interesse suscitatidalla fictionsu don Zeno Saltinil’unico figliocarpigianodi Nomadelfiaracconta...la sua vera storia

Sopra, dall’archivio di Nomadelfia una foto del1952 dove Gianbusto, primo a sinistra, è condon Zeno ed altri ragazzi (Foto Gasparini)Sotto Gianni e Mina a destra, con i figli,in occasione del matrimonio di Zeno e Silvia

60 anni fa…Un incontro, una vita60 anni fa…Un incontro, una vita

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1322 giugno '08

Virginia Panzani

ortile, gente che va,gente che viene”. E’uno di quei modi di

dire che gli abitanti di que-sta piccola comunità alleporte di Carpi, da semprefieri della propria identità,si tramandano di generazio-ne in generazione. Un’iden-tità collettiva a cui appar-tiene da ben 46 anni il par-roco, don BenitoPoltronieri, che, al contra-rio di quanto dice il prover-bio, è sì arrivato a Cortilema da lì non se ne è andatoe ha continuato a servirecon dedizione la comunitàa lui affidata, alla quale daotto anni si è aggiunta an-che quella di San MartinoSecchia. Ed è proprio la“sua” gente che si stringeràintorno a lui domenica 22giugno per festeggiarne l’80°compleanno e il 55° di sa-cerdozio.

Don Benito, qual è stato ilsuo cammino di formazio-ne prima di arrivare a Cor-tile?Sono nativo di Mortizzuolo,una parrocchia che nel tem-po ha dato numerosi sacer-doti alla nostra Diocesi. En-trato in Seminario a Carpi,sono stato ordinato sacer-dote il 28 giugno 1953, pri-mo fra coloro che sono staticonsacrati da monsignorArtemio Prati. Subito doposono stato inviato aMirandola, dove ho rico-perto per otto anni il man-dato di vicario parrocchia-le. Lì ho avuto modo di se-guire le attività giovanilipresso l’Oratorio e di cura-re il servizio agli ammalatidell’Ospedale. Una bellaesperienza che mi è rimastanel cuore.

Così come lei è rimastonel cuore di tanti di queiragazzi, oggi non più tali,che la ricordano semprecon affetto. Al 1961 risaleinvece la sua nomina aparroco di Cortile. Qualerealtà sociale ed ecclesialetrovò al suo arrivo?Trovai una situazione piut-tosto problematica, non certofacile. C’era stata da pocoun’alluvione che aveva cau-sato la morte di una perso-na. Dopo poco ce ne fu un’al-tra e tutto questo contribuì acreare un atteggiamento diprofondo sconforto nellagente. A ciò si aggiungeva-no i forti contrasti ideologi-co-politici che agitavanoquegli anni ancora vicini allafine della seconda guerra

mondiale. Di fronte a que-sta realtà, con l’aiuto delSignore non mi sono persod’animo e anzi ho trovatoun validissimo sostegnonella presenza delle SuoreFrancescane di Palagano,che hanno davvero contri-buito alla ripresa della co-munità, puntando sulle nuo-ve generazioni tramite lascuola materna e il dopo-scuola.

Oggi, purtroppo, le suorenon ci sono più, come datempo sono chiuse la scuolamaterna parrocchiale e lascuola elementare. Corti-le è stata dunque meno-mata dal fenomeno di at-trazione esercitato dallacittà vicina, Carpi. E’ vero

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Cortile e San Martino Secchia in festaper gli 80 anni di don Benito Poltronieri

Un parroco e la sua genteCortile e San Martino Secchia in festaper gli 80 anni di don Benito Poltronieri

Un parroco e la sua genteCortile e San Martino Secchia in festaper gli 80 anni di don Benito Poltronieri

Un parroco e la sua gente

Grazie don Benito!

Il Vescovo ha recente-mente accettato larinuncia scritta in unalettera da don BenitoPoltronieri. La ragioneprimaria è indubbiamen-te l’età, veneranda, delparroco di Cortile, chelascia un grande vuoto etanta tenerezza neiparrocchiani, che co-munque avranno iltempo per abituarsiall’idea. Infatti donBenito resterà parrocofino alla Sagra e dallaSagra a settembrediventerà amministratoreparrocchiale.Il Vescovo, che ringraziadon Benito per il suoprezioso servizio e per lafedeltà alla Chiesa, staprovvedendo affinché laparrocchia di Cortilecontinui sulle ormelasciate dal proprioparroco.

però che questo “esodo” èin qualche modo diminui-to negli ultimi anni?La chiusura della scuolamaterna e quellaconcomitante della scuolaelementare sono state dueeventi, per così dire,emblematici dell’attrazioneesercitata dallo sviluppourbano di Carpi. E pensareche un tempo non esistevaneppure una strada direttache collegava Cortile allacittà. Molta gente ha perciòabbandonato il paese nati-vo e qui sono rimasti so-prattutto gli anziani. Tutta-via, da circa cinque o seianni a questa parte si è no-tata una sorta di controesodo.Passato il boom iniziale,alcuni stanno ritornando aCortile, che rimane una re-altà senza dubbio più tran-quilla e vivibile di Carpi.

Nonostante questi cambia-menti, la parrocchia diCortile non ha mai smes-so di essere vivace e atti-va. Oltre alle attività pa-storali ordinarie, qualisono le iniziative che lacaratterizzano?Innanzitutto, abbiamo unaSchola Cantorum molto at-tiva non solo nell’anima-zione della liturgia ma an-che con una serie di operecaritative a favore dellanostra comunità e delle mis-sioni. Negli ultimi anni conla Caritas parrocchiale ab-biamo dato vita ad una scuoladi alfabetizzazione per gli

stranieri e a numerosi mo-menti di incontro con gliimmigrati residenti nellazona. Un’attenzione parti-colare è sempre riservataagli anziani per i quali siorganizza una tombola ognisecondo giovedì del mese.Infine, il nostro fiore al-l’occhiello: un bel gruppodi Giovani, fra cui parecchistudenti universitari, e Gio-vanissimi di Azione Catto-lica. Sono loro che curanola liturgia e l’educazione deipiù piccoli con attività qua-li, ad esempio, il centro esti-vo.

Qual è il bilancio dei suoi55 anni di ministero sa-cerdotale?Se potessi tornare indietro,direi nuovamente e con fedeil mio sì al Signore. Ho po-tuto sperimentare che, no-nostante i miei limiti e lamia piccolezza, Lui mi havoluto chiamare al sacer-dozio e alla grande missio-ne di guidare i fratelli allasua conoscenza e al suoamore. E’ questa la gran-dezza di Dio: saper trarre ilbene anche dagli strumentipiù inadeguati. Sono e saròsempre infinitamente gratoper tutto questo alla Prov-videnza.

Domenica 22 giugno

Festa degli ottantenniNell’80° compleanno

Nel 55° anniversario di sacerdozioNel 46° anniversario di permanenza

a Cortiledel parroco

don Benito Poltronieri

Ore 17.30Solenne concelebrazione presieduta damonsignor Elio Tinti con la presenza di

numerosi sacerdotiA seguire

Festoso rinfresco per tuttiPresentazione del libro“I giorni e il cammino.

Un parroco e la sua gente”

Un libro per due parrocchie

Domenica 22 giugno sarà presentato il libro “I giorni e il cammino. Unparroco e la sua gente. Ottant’anni di fede e carità e ancora di speranza”realizzato dal Circolo Anspi “Perla” e dalle parrocchie di Cortile e SanMartino Secchia, con il coordinamento di Alberto Spaggiari.“Un volume – commenta don Benito con la modestia che lo contraddistingue– che è ben lungi da qualsiasi forma di trionfalismo. Si tratta infatti di un testoche vuole ricostruire le origini della storia, delle fede e della devozione delledue comunità nel corso del tempo. Non a caso è dedicato agli anziani,ottantenni come me e non”.Dopo il saluto del Vescovo e di don Benito, nelle pagine del libro è possibileripercorrere la storia fotografica delle due parrocchie, arricchita dai contributidi due illustri studiosi, Alberto Gasparini e Marta Lucchi. La conclusioneè affidata a don Rino Malagoli, parroco di Limidi.

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14 22 giugno '08

L’Isola che non c’è ha compiuto 18 anni

I “nostri” ragazzi

Don Lino Galavotti

sono cose di cui tuttiparlano, mentre dialtre è difficile sen-tirne parlare anche

perché sono meno appari-scenti, e, per questo, ritenutenormali. E forse è anche beneche sia così perché noi inSan Giuseppe vogliamo chel’Isola sia considerata unpoco il cuore della parroc-chia. Tutti sanno che i nostridisabili imparano faticosa-mente, passo dopo passo,tutti i meccanismi della vitaquotidiana che i non disabilisvolgono senza pensarci. Equesto è vero anche per lavita di fede. Ma la voglia dicomunicare, la curiosità, il

piacere di esprimersi sono lestesse nel portatore di handi-cap e nel “normodato”.E’ per questo allora che que-sta volta vogliamo far sape-re a tutta la nostra Chiesa diCarpi che il gruppo deidisabili che vive nella par-rocchia di San GiuseppeArtigiano e che normalmen-te viene chiamato “L’Isolache non c’è”, ha completatoil suo diciottesimo anno divita. La festa, come ognianno, l’abbiamo vissuta lasera di Pentecoste. E’ statauna serata un po’ fredda, conun cielo bellissimo, caricodi stelle e soprattutto con lapartecipazione attiva di tantidella comunità parrocchialeche, con i genitori dei ragaz-

zi, hanno goduto della capa-cità espressiva dei ragazzidell’Isola che hanno permes-so a tutti di ripercorrere in-sieme il lungo cammino fat-to in questi 18 anni di vita.Diciotto anni. Si fa presto adirlo, ma sono la somma diuna amorosa dedizione didecine di operatori, che ne-gli anni si sono necessaria-mente susseguiti attorno aun nucleo fedelissimo e com-patto che ha continuato acredere, progettare, animarepomeriggi, serate, campiestivi e campi invernali, re-cite, uscite e gite culturali,pellegrinaggi (tra gli altri,ricchissimo di fede e di gio-ia, quello vissuto a Lourdese suggestivo quello a Roma

L’Isola che non c’è ha compiuto 18 anni

I “nostri” ragazzi

nell’anno Santo), castagnate,celebrazioni, catechesi, gio-chi, lavoretti e abilità ma-nuali. E’ stata davvero unamagnifica serata rallegrataanche dalla presenza di ospitid’onore per i quali non pos-siamo che nutrire un profon-do affetto: i ragazzi del Cen-tro “L’Abbraccio”, con iquali abbiamo dei rapporticontinuativi e sereni. Un’ul-tima cosa: chi volesse darciuna mano può sempre veni-re. Sarà un dono di Dio pertutti.

Chi non crede ai miracoliPuò imparare dagli anzianie dai meno abiliChe bisogna meravigliarsiPer capire qualcosa dellavita.

Ci

Appuntamento ormai tradi-zionale nel mese di giugnoper la parrocchia di San Giu-seppe Artigiano con la festadi santa Clelia Barbieri.La comunità parrocchiale ela comunità delle Suore Mi-nime dell’Addolorata desi-derano far conoscere sem-pre di più e meglio la piccolagrande Santa, Patrona deicatechisti della nostra Re-gione, e invitano ad un in-contro, domenica 22 giugno,tutti coloro che voglionoapprofondire il carisma e laspiritualità di santa Clelia.Clelia Barbieri giovane ca-techista ci ispiri un grandeamore ed una grande pas-sione per l’annuncio delVangelo, come lei, in tempinon certo facili si fece tra-smettitrice della verità chesalva, così possiamo rispon-dere totalmente alla grandechiamata alla santità, cheCristo rivolge a tutti i bat-tezzati.Santa Clelia invita anche noicristiani della Chiesa di Carpi

ad amare Dio e a testimo-niarlo quotidianamente nel-la nostra vita, vivendo l’or-dinario, in modo “straordi-nario”.

In festa per Santa Clelia Barbieri

Vivere l’ordinarioin modo straordinario

Il consiglio pastorale parrocchiale ha verificato il camminodell’anno alla luce delle linee pastorali che il Vescovo haaffidato alla Diocesi su consolazione e misericordia

Siamo stati visibili e credibili?

SPECIALE SAN GIUSEPPESPECIALE SAN GIUSEPPE

eguendo passo dopopasso le indicazionicontenute nel docu-mento delle linee

pastorali per l’anno 2007/2008 il consiglio pastoraledella parrocchia di San Giu-seppe ha esaminato il pro-prio percorso rispetto allapriorità indicata: irradiare ericevere consolazione emisericordia.Sacramento della peniten-za e unzione degli infermisono ormai da anni inseritinella programmazione or-dinaria dei momenti forti diAvvento, Quaresima e del-la sagra. Quest’anno è stataproposta ai giovani lapenitenziale in Cattedralecon una buona risposta.Altro ambito ormai conso-lidato nella comunità par-rocchiale è quello che ruotaattorno alla Caritas, che haun proprio consiglio, speci-fici ambiti di intervento (ilcentro di ascolto) e coordi-na altre proposte quali ora-torio, centro anziani, grup-

po disabili Isola che nonc’è. Anche il prezioso ser-vizio svolto dai ministridell’eucaristia al domiciliodi anziani e ammalati è co-ordinato dalla Caritas.In una parrocchia dalle di-mensioni enormi (circa12.000 abitanti) la cura del-le visite alle famiglie, comeveniva richiesto nelle lineepastorali, potrebbe appari-re un’impresa titanica. In-vece grazie ad una suddivi-sone del territorio in picco-le zone sacerdoti, diaconi esuore riescono a coprirlainteramente assicurando conquesto gesto la presenza dellacomunità anche a chi non

frequenta e non crede. Po-chissimi infatti sono i casidi rifiuto della visita da par-te delle persone. Anche al-cuni laici della Caritas visi-tano le famiglie bisognosee gli ammalati.Anche la parrocchia di SanGiuseppe può ora contaresulla preparazione di alcunilaici missionari del Vangeloche hanno ricevuto il man-dato dal Vescovo nel corsodella Veglia di Pentecoste.Essi sono pienamente inse-riti nelle iniziative promos-se nell’ambito della catechesie della preparazione ai sa-cramenti di giovani, adulti ecoppie di sposi. L.L.

S

Margheritae Andrea,sposi nel Signore

Domenica 15 giugnonella chiesa parroc-chiale di San Giu-seppe Artigiano aCarpi hanno pronun-ciato il loro “sì” persempre davanti alSignore MargheritaPivetti e AndreaBerardis, circondatidall’affetto di tantiamici e di tutta lacomunità parrocchia-le riconoscente perl’impegno profusoda Margherita nelservizio educativo eliturgico. Ai novellisposi e alla nuovafamiglia l’augurio diun sereno camminonell’amore e nel-l’unità.

L’estate si avvicina … ricomincia il GrEst per i bambinied i ragazzi dall’ultimo anno di scuola materna allaterza media. La novità di quest’anno è infatti, la possi-bilità di iscrivere anche i pulcini, cioè i bambini chehanno terminato l’ultimo anno di scuola materna.Il GrEst si svolge fino al 31 luglio, presso i locali dellaparrocchia e quelli di Santa Clelia.Strepitosi laboratori vi aspettano: artemania, calcio,chitarra, cucina, hip hop, ping pong e tennis per iragazzi dalla 4a elementare in poi. Per i ragazzi piùpiccoli invece, sono stati organizzati i corsi di biodanza,mani abili, espressione e do re mi.Esclusivamente per le medie: laboratorio di giornali-smo e biciclettate. Ci divertiremo insieme con giochi asquadre, gioco libero e giochi sull’acqua. Sono previsteinoltre due gite a carattere culturale e ricreativo, unpernottamento in tenda e tante uscite in piscina.Non mancherà la tradizionale festa a fine giugno, in cuipotrete vedere e sentire quanto prodotto dai nostriragazzi durante le attività di laboratorio. Sarà possibilepranzare al sacco tutti insieme.

Le iscrizioni proseguono fino ad esaurimento posti,si raccolgono presso l’Oratorio (dal lunedì al vener-dì dalle ore 16.30 alle ore 19). Chiedere di Annalisa,Giovanni o Stefano. Vi aspettiamo numerosi !!!

Aperte le iscrizioni al centro estivoparrocchiale dal 9 giugno al 31 luglio

Tutti al GrEst

Il programma

Questo il programmadella giornata dispiritualità che si terràdomenica 22 giugnopresso il Centro Pasto-rale Santa Clelia in viaLonghena,18 a Carpi.Alle ore 17 incontrosulla figura e sulcarisma di santa Clelia,seguirà alle 18,30 laSanta Messa, presiedu-ta da monsignor ArturoTesti, originario diCarpi ed attuale Rettoredel Santuario dellaBeata Vergine di S.Luca, a Bologna. Saràpossibile anche ammi-rare alcuni dei lavoriconfezionati dallesignore che frequentanoil Centro PastoraleSanta Clelia.

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1522 giugno '08

Corpus Domini - CarpiSagra parrocchiale 20-23 giugno

VENERDÌ 20 GIUGNO• Ore 19.30: Apertura del ristorante con il capocuoco

Rosario. Menù di pesce (solo su prenotazione: 18euro)Gnocco fritto e tigelle, patatine, melone e prosciutto,affettati vari, dolci casalinghi, cocomero, gelati, caffé

• Ore 21: Apertura della pesca

SABATO 21 GIUGNO• Ore 19.30: Apertura del ristorante con il capocuoco

Rosario. Menù: tortelli della Lara o maccheroni alpettine al ragù o alla boscaiola (primi); grigliate,gnocco fritto e tigelle, patatine, melone e prosciutto,affettati vari (secondi); dolci casalinghi, cocomero,gelati, caffè

• Ore 21: Apertura della pesca• Ore 21.30: Musica con il gruppo B4band quintetto jazz

DOMENICA 22 GIUGNO• Ore 19.30: Apertura del ristorante con il capocuoco

Rosario. Menù: tortelli della Lara o maccheroni alpettine al ragù o alla boscaiola (primi); grigliate,gnocco fritto e tigelle, patatine, melone e prosciutto,affettati vari (secondi); dolci casalinghi, cocomero,gelati, caffè

• Ore 21: Apertura della pesca• Ore 21.30: Serata musicale

LUNEDÌ 23 GIUGNO• Ore 19.30: Apertura del ristorante con il capocuoco

Rosario. Menù: tortelli della Lara o maccheroni alpettine al ragù o alla boscaiola (primi); grigliate,gnocco fritto e tigelle, patatine, melone e prosciutto,affettati vari (secondi); dolci casalinghi, cocomero,gelati, caffè

• Ore 21: Apertura della pesca• Ore 21.30: Concorso poesie dei nostri bambini “Negli

occhi della mia mamma” e esibizione del piccolo corodi voci bianche

Seminario Vescovile Corso Fanti, 44 a CarpiTel 059 653835 – E-mail: [email protected] - Martedì e venerdì dalle16 alle 19 - mercoledì e sabato dalle 9 alle 12

Letta per voi dal Centro Multimedia…a cura di Giuliano Raimondi

COMMUNIOCon quello della Trasfi-gurazione Communio dedi-ca alla serie dei misteri del-la vita di Cristo il suo setti-mo quaderno. (Dei quader-ni pubblicati finora ricor-diamo l’anno con i relativititoli. Nel 2002 l’introdu-zione generale ai misteridella vita di Cristo, nel2003l’Incarnazione, nel 2004 Lavita nascosta, nel 2005 ilBattesimo, nel 2006 Le nozzedi Cana, e nel 2007 l’An-nuncio del Regno).Il quaderno si apre con icontributi di carattere biblicodi Adalbert Rebic e PatrizioRota Scalabrini, il cui in-tento è di leggere le narra-zioni sinottiche dellaTrasfigurazione, mettendo-ne in rilievo tutta la ric-chezza dei temi in essa con-tenuti. In particolare Rota

Scalabrini si sofferma ad il-lustrare con profondità teo-logica i legami che intercor-rono tra gli avvenimenti delTabor e quelli del Calvario.Lubomir Zak riflette sullatrasfigurazione di Cristo comeprima esperienza del signifi-cato profondo della Rivela-zione.L’articolo di Giorgio Fedaltoaffronta l’episodio dellaTrasfigurazione secondo latradizione patristica bizantinae dà conto degli autori e delleloro riflessioni.Anche l’arte non ha mancatodi soffermarsi a riflettere sulnostro tema. Maria AntoniettaCrippa svolge alcune consi-derazioni sullecomplementarietà della tra-dizione pittorica occidentalecon quella orientale a propo-sito della Trasfigurazionestessa.

Il breve ritratto di una vita“trasfigurata”attraverso unalunga esperienza di dolore,come fu quella di Itala Mela,è oggetto del breve scritto diMadre Canopi.Chiudono il quaderno duearticoli, che prendono spun-to dall’attualità ecclesiale eculturale. Nel primo M. Ga-gliardi offre un’interessanterilettura delle due enciclichedi BenedettoXVI mettendo-ne al contempo in rilievo laloro attualità per la vita dellaChiesa.Nel secondo V. Strada, in

Estate in missione 2008Il saluto ai volontari in partenza

L’associazione Volontariper le Missioni e il Cen-tro MissionarioDiocesano promuovonoper sabato 21 giugno aSan Giacomo Roncoleun incontro di saluto peri volontari che nel corsodel 2008 hanno scelto difare un periodo di servi-zio missionario a soste-gno di alcuni progetti por-tati avanti con i nostrimissionari.Il programma della serata prevede il ritrovo dei parte-cipanti alle 17,30 (presso famiglia Galavotti Gina, viaScartabella, 4 a San Giacomo Roncole), poi le testi-monianze dei volontari che sono tornati dal Benin e iprogetti di quelli che partono questa estate. Alle 19,30nella vicina Cappella della Madonna di mezzo l’assi-stente don Germain celebrerà la santa messa cui segui-rà la cena insieme.All’incontro interverrà il vescovo monsignor ElioTinti.Info: Daniela Aleotti, cell. 339.8954204 [email protected]

Estate in Missione 2008: rientri e partenzeQuesto il programma dell’estate 2008Francesca Mantovani e Alfonsina Budri hannotrascorso il mese di aprile presso la missione di CarlaBaraldi a Perèrè in Benin.Carmen Gasparini e Elisa Merighi andranno per 2mesi, luglio e agosto, presso la Missione di LucianoLanzoni in Madagascar.Anna Severino per due mesi, luglio e agosto, e LucaBertoli per un mese, agosto, presso la Missione delleSuore della Divina Provvidenza per i bambini sordo-muti a San Paolo in Brasile.Francesca Bedogni, Franco Manzoli e Daniela Aleottiper un mese, settembre, presso la Missione di CarlaBaraldi in Benin.

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Confezione materassia mano e a molle

Parrocchia della CattedraleFesta di fine anno

Per festeggiare insieme la conclusione delle attivitàparrocchiali e oratoriali sabato 21 giugno si terràall’Oratorio Eden una cena a base di gnocco fritto etigelle. A seguire un momento di festa insieme.Sarà inoltre l’occasione per festeggiare il 50° anniver-sario di sacerdozio di monsignor Rino Bottecchi e didon Francesco Cavazzuti.

Messa per il 50° di sacerdozioDomenica 22 giugno alle ore 10.45 sarà celebrata inCattedrale la Messa nel 50° anniversario di sacerdoziodi monsignor Rino Bottecchi, don FrancescoCavazzuti e don Gino Barbieri. Sarà presentemonsignor Vescovo.

Pastorale Giovanile – EffatàUn corso per “Baristi analcolici”

Il problema dell’alcol riguarda sempre di più adolescenti egiovani come emerso di recente nel convegno che si èrealizzato a Carpi (vedi Notizie del 15 giugno). In risposta aquesta situazione che presenta ampi risvolti educativi esociali la Pastorale Giovanile di Carpi si è interrogata ed hascelto di sensibilizzare educatori e animatori di circoli efornire elementi pratici per un’efficace alternativa all’alcol.Giovedì 26 giugno alle ore 18 all’oratorio Eden si terrà unincontro con esperti sul tema “Giovani e alcol” per unamigliore conoscenza di cause ed effetti dell’abuso di alcoli-ci. A questa sessione teorica ne seguirà una pratica nel corsodella quale un insegnante della Scuola Alberghiera Nazarenoterrà un mini-corso pratico per “Baristi analcolici” doveverranno presentati cocktail e bevande analcoliche di sicuroeffetto per allietare feste e incontri tra giovani.

Per molti fedeli la zona pastorale rappresenta ancora unanovità, difficile da inquadrare e faticosa da cogliere appienonelle sue potenzialità. Così è, almeno, per la quarta zonapastorale, che riunisce le parrocchie di S. Giuseppe Artigia-no, S. Agata-Cibeno, S. Marino, Fossoli, Budrione e Migliarina.Nondimeno si sono già mossi i primi passi sulla via di unacerta collaborazione e scambio tra le parrocchie. L’ultimainiziativa in ordine di tempo si è svolta sabato 14 giugnopresso la parrocchia di S. Giuseppe, con un incontro per glisposi della zona pastorale, rivolto in particolare a coloro chefrequentano i vari gruppi parrocchiali. Si è trattato di una“prima volta”, peraltro proposta a “fine anno pastorale”, equindi non sorprende una partecipazione piuttosto modesta,anche se una cinquantina di persone sono comunque accorseper ascoltare i coniugi Raffaella e Gabriele Benatti delCentro Nazareth di Modena. Il tema proposto: Come viverela Consolazione e la Misericordia in famiglia, richiamavadirettamente le linee pastorali proposte dal Vescovo.

La relazione è stata davverointeressante, anche perché iconiugi Benatti, genitori di cin-que figli di età compresa tragli otto e i vent’anni, hannopresentato la loro bella e sti-molante esperienza, ricca di fede e d’amore. La conferenzae i successivi lavori di gruppo sono stati centrati su di unatteggiamento indispensabile da vivere in famiglia: il perdo-no, poiché tutti, ogni giorno, hanno qualcosa da perdonare oper cui chiedere perdono. Un perdono da chiedere subito –hanno detto i coniugi Benatti - perché “non tramonti il solesulla vostra ira”, anche quando si ha (o si ritiene) d’averragione. Un perdono che stempera, che libera, che risolleva,che rilancia. Il perdono: via di perfezione e strada maestraper la santità. Che sia anche l’ingrediente segreto per unmatrimonio felice? C.C.

Zona 4 - Incontro degli sposi: Perdonarsi in famiglia

occasione del cinquante-simo della pubblicazionede Il dottor Zivago, rileg-ge, situandolo nel conte-sto di oppressione e di ri-gida censura di quegli anni,il “caso Pasternak”.

VITA DELLA CHIESAVITA DELLA CHIESA

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16 22 giugno '08

Ernestina BagnoliMaria Luisa Rebecchi

on staremo a raccon-tare i preparativi , lozaino pesato eripesato mille volte

per non superare i 9 -10 kg.(il peso dello zaino è unaspetto determinante e poici si accorge presto di quan-te cose si può fare a meno!),ma cercheremo di ricorda-re gli attimi più intensi esignificativi di questa espe-rienza.La prima tappa, la più im-pegnativa per il dislivellodi circa 1200 m., conduceal passo di Roncisvalle at-traverso un paesaggio splen-dido di dolci pendii e fittiboschi ed è quasi comeripercorrere gli antichi pas-si dei pellegrini medioevalie rivivere un pezzo dellastoria europea.Dopo circa sette ore di cam-mino appare la possentestruttura della Collegiata eil pellegrino viene accoltonel rifugio che si trova nel-l’antico hospital. Momentodi profonda suggestione labenedizione del pellegrino,in spagnolo, francese e nel-le lingue principali, che sicelebra ogni sera ed è unrito che coinvolge tutti co-loro che sono in cammino oper fede o per motivi cultu-rali o semplicemente pervivere un’esperienza fuoridall’ordinario.Si riprende il cammino egiorno dopo giorno, dap-prima si attraversano i bo-schi e le colline dellaNavarra, passando per pic-coli paesi che sembrano ri-masti fermi nel tempo, fin-ché si raggiunge Pamplona,la prima importante città delpercorso iacopeo, che ac-coglie il visitatore con unbellissimo ponte medioevalee le antiche mura. Si arrivain un luogo topico per ilpellegrino: Puente la Reina,dove i cammini versoSantiago si congiungono,divenendo “uno solo”. Poila Rioja, dove l’occhio delpellegrino spazia su estesepianure ondulate interrottequa e là da piccoli paesi cheracchiudono veri e propritesori di arte e cultura ecustodiscono leggende emiracoli legati alla storiadel Cammino.

La Castiglia accoglie il pel-legrino e si incomincia dinuovo a salire per raggiun-gere i Monti Oca, doveappare all’improvviso, iso-lato, il Monastero di SanJuan de Ortega, luogo cari-co si storia e di maestriaarchitettonica. Si raggiun-ge Burgos, dopo un lungo emonotono attraversamentodi una brutta e sterminataperiferia, con la splendidaCattedrale ed altri tesori dinotevole pregio artistico.Inizia poi una delle partipiù interessanti e suggesti-ve del cammino: la Meseta,immenso altopiano con in-terminabili pianure e coltu-re di grano che si susseguo-no all’infinito, con villaggidi case intonacate di pagliae fango, i campanili su cuinidificano le cicogne. Pic-coli paesi che sopravvivo-no perché c’è il Cammino,ti riportano nella dimensio-ne di un tempo che si èfermato.Si arriva a Leon, con laCattedrale e i colori e laluce delle vetrate, Astorga,la cui storia è strettamentelegata a quella del Cammi-no e ci si avvicina ai Montide Leon, dove, in un am-biente naturale di profondisilenzi e in un intrico di

arbusti fioriti, si tocca unodei luoghi più emblematici:la Croce di ferro. E’ un altopalo di legno sormontato dauna piccola croce di ferroche si innalza su unamontagnola di sassi, da se-coli portati dai pellegrinicome segno di devozione edi richiesta di protezione.Il percorso prosegue attra-verso la vallata del Bierzo,

entra finalmente nella partevecchia della città, “la cittàdi pietra”, ed ecco la piazzado Obradoiro, dominatadall’imponente facciata ba-rocca della Cattedrale.Il Cammino è concluso; oraè il momento dell’incontrocon il Santo, il momentodel ringraziamento, dellacommozione, degli abbrac-ci e del ritrovarsi per l’ulti-ma volta con i compagni diviaggio tante volte incon-trati e salutati, con cui ab-biamo scambiato impressio-ni e percorso insieme trattidel Cammino, di cui abbia-mo conosciuto storie sor-prendenti ed emozioni quo-tidiane, che abbiamo comun-que sempre rispettato neldesiderio di solitudine e disilenzio.Chi sono questi pellegrini?Si incontrano persone di tuttele età e nazionalità (dai pa-esi europei agli Stati Uniti,dal Giappone al Sud Africaed anche dalla Corea), per-sone che, in maggior parte,effettuano il Cammino dasole, affrontano disagi fisi-ci, dalle inevitabili vesci-che ai piedi alle tendiniti,avversità meteorologiche esole cocente, che si incon-trano alla sera nei rifugipredisposti per loro lungo ilpercorso e, dopo una doc-cia tonificante, ritrovano lavoglia e l’energia per rac-contare e rivivere le emo-zioni della giornata trascorsae l’entusiasmo per ripartireil giorno dopo.Si pone inevitabilmente laseconda domanda : perchési fa il Cammino? Diventadifficile indagare ed espor-re le motivazioni individuali:chi per fede, chi per ragioniculturali, chi per compiereun’esperienza fuori dai rit-mi e dai tempi della norma-lità e comunque prevale laricerca di una dimensioneintima e personale, la ten-sione verso una meta dovecontano soprattutto le mo-tivazioni interiori . E’ uncammino di scoperta, … enon solo delle bellezze del-la natura, delle idee e delleopere che gli uomini hannorealizzato nel tempo.Per chi si accinge ad intra-prendere il Cammino... sem-pre Ultreia e, raggiunta lameta, …Suseia.

UFFICIO DIOCESANO PELLEGRINAGGI

Corso M. Fanti, 13 - 41012 Carpi (MO) – Tel. 059-652552 - [email protected]

24-27 settembreSan Giovanni

RotondoIn occasione dell’ostensione delcorpo di San Pio da Pietrelcinal’Ufficio diocesano promuove unpellegrinaggio a San Giovanni Ro-tondo dal 24 al 27 settembre 2008.Il pellegrinaggio prevede anche lavisita a Trani, Barletta e Alberobello.Accompagna don Rino Malagoli.

Iscrizioni entro il 30 luglio.

28 LUGLIO - 2 AGOSTO 2008 pullman28 LUGLIO - 1 AGOSTO 2008 aereo

GIUBILEOA LOURDES

Luogo di consolazione e misericordia

PELLEGRINAGGIO DIOCESANO“Lourdes è quella fonte dove la coscienza ritorna pulita” (Giovanni Paolo II)

Ultimi posti dispobibili

VITA DELLA CHIESAVITA DELLA CHIESA

N

luogo carico di suggestio-ne, simbolo della spirituali-tà del Cammino. Siamo inGalizia, l’ultima parte delpercorso, purtroppo la piùfrequentata e rumorosa.Ormai Santiago è vicina (uncippo ci dice che mancano100 chilometri); si attraver-sano gli ultimi paesi e sigiunge al Monte del Gozo(Monte della Gioia) da dove,

per la prima volta, si scor-gono in lontananza le torridella Cattedrale di Santiago.Purtroppo oggi il luogo de-turpato da enormi costru-zioni ha perso gran partedella suggestione e della spi-ritualità di un tempo. Si scen-de nella moderna e anoni-ma periferia e si entra nellacittà di Santiago. Attraver-so la Porta del Cammino si

L’estate è tempo di vacanze alla ricerca di occasioni per rigenerarsi nel corpo e nellospirito. Ernestina Bagnoli e Maria Luisa Rebecchi, socie del Club Alpino Italiano diCarpi, hanno compiuto l’intero cammino che da Saint Jean Pied de Port, villaggiofrancese ai piedi dei Pirenei porta al santuario di Santiago de Compostela. Semprea piedi, 31 tappe, 800 chilometri, un’esperienza unica, un’immersione nella natura,un cammino di ricerca interiore. Ecco il loro racconto

In cammino verso Santiago

L’estate è tempo di vacanze alla ricerca di occasioni per rigenerarsi nel corpo e nellospirito. Ernestina Bagnoli e Maria Luisa Rebecchi, socie del Club Alpino Italiano diCarpi, hanno compiuto l’intero cammino che da Saint Jean Pied de Port, villaggiofrancese ai piedi dei Pirenei porta al santuario di Santiago de Compostela. Semprea piedi, 31 tappe, 800 chilometri, un’esperienza unica, un’immersione nella natura,un cammino di ricerca interiore. Ecco il loro racconto

In cammino verso Santiago

Rientrato il pellegrinaggiodiocesano da Armenia e GeorgiaDue popoli uniti attorno

alla loro Chiesa

Il pellegrinaggio è presente in tutti i popo-li. Ha radici bibliche e l’esodo ebraicodall’Egitto e il pastore errante Abramo neattestano l’antichità e il profondo senso.Con questo spirito sono partiti i pellegrinidiocesani per l’Armenia e la Georgia ehanno vissuto le loro giornate conoscendoe toccando i più diversi punti di vista:storico, folcloristico, culturale, economi-co, sociologico, psicologico e soprattuttoreligioso e ascetico. Una relazione e unacronaca più dettagliata verrà pubblicatasul prossimo numero di Notizie.

La sede patriarcale di Etchimiadzin, centro spirituale dell’Armenia

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1722 giugno '08CULTURA E SPETTACOLICULTURA E SPETTACOLI

MANIFESTAZIONIDomenica 22 giugnoMirandola – Centro Commerciale della MirandolaDomenica 22 giugno il Gruppo Sportivo Podisti Mirandolesiorganizza il 31° Trofeo Umbertina Smerieri. La partenza è fissataalle ore 9 dal Centro Commerciale della Mirandola. In occasionedella manifestazione viene organizzato il 1° Trofeo intitolato aBassoli Gerardo.Informazioni ed iscrizioni: Pollastri Paolo tel. 0535.24947

CABARETMercoledì 25 giugnoCarpi – Up & Down, Circolo Tennis, via Marx 36Serata di cabaret, mercoledì 25 giugno, al ristopub “Up & Down”con Salvo Spoto. Dalle ore 22.30 il noto artista catanese intratter-rà il pubblico con la sua comicità effervescente. L’ingresso èlibero, con consumazione obbligatoria. Per informazioni:3294354987 Katia.

BAMBINIDa lunedì 23 giugnoCarpi – Parco delle Rimembranze, via Vittorio VenetoLunedì 23 giugno inizia “Oltre il Colore”: dieci laboratori perdare ad ogni giorno un colore diverso. I laboratori sono rivolti abambini dai 3 ai 10 anni accompagnati dai genitori o dai nonni esi protrarranno fino a giovedì 24 luglio. Si terranno a gruppi di 20- 25 bambini per volta, ad intervalli di 30 - 40 minuti circa.Verranno utilizzate tecniche miste e materiali diversi per ogni perogni appuntamento e sono previste creazioni individuali e digruppo. La partecipazione è libera e gratuita.

APPUNTAMENTI

Daniele Franda

aCarpiEstate è uncontenitore di eventistraordinario – di-

chiara Alberto Bellelli,assessore alla Cultura –, èun onore avere in PiazzaMartiri dei volti noti dellamusica italiana. Invito peròa non fermarsi a questi treconcerti: l’estate sarà pie-na di eventi nel centro sto-rico e in periferia. Que-st’anno abbiamo amplia-to gli spazi, arrivando nellefrazioni della nostra città:Gargallo, Fossoli,Budrione, Migliarina eSanta Croce saranno pro-tagonisti tanto quanto Piaz-za Martiri”. Una propostaa tutto tondo, grandi nomie iniziative capillari, quellache l’amministrazione co-munale ha allestito perl’estate 2008 con la colla-borazione di Studio’s.Lo conferma anche il sin-daco Enrico Campedellinel corso della conferen-za stampa di presentazio-ne della rassegna estivacarpigiana: “La cultura èstrategica anche per la cre-scita della città”. Si con-ferma così l’attenzione chela città rivolge a contenutie contenitori culturali: ilrecupero di Palazzo Pio,la costruzione della Bi-blioteca multimedialeLoria e la riqualificazionedi tutto il centro storico,sono solo alcuni esempidegli sforzi compiuti dalComune e dalla Fonda-zione Cassa di Risparmiodi Carpi negli ultimi tem-pi.E dunque la cultura di-venta il motore con cuispingere Carpi verso unaripresa economica, dopol’impasse degli ultimi anni.“Fare vivere sempre lanostra città – continua

Campedelli –, creare mo-menti di incontro esocializzazione attraver-so occasioni ricreative,aggregative e culturali:questa è la filosofia diLaCarpiEstate che, al dilà dei grandi nomi che siesibiranno in piazza Mar-tiri (e che ogni anno ri-chiamano sempre più pub-blico nel nostro bellissi-mo centro storico), pro-pone una serie di manife-stazioni adatte a tutta lafamiglia, con centinaia diappuntamenti che, penso,potranno accontentare tut-ti”. I grandi nomi a cui siriferisce il sindaco sonotre: Jovanotti, Subsonicae Gianna Nannini prota-gonisti della scena musi-cale internazionale saran-no le ciliegine sulla tortadell’estate carpigiana. Ledate da appuntare sul ca-lendario sono: 9 luglio, ilgiorno dell’esibizione diJovanotti, 23 luglio, l’or-mai consueta tappa delRadioBrunoEstate, 27 lu-glio, la data del concertodei Subsonica e 9 settem-bre, quando il tour diGianna Nannini si ferme-rà a Carpi. Ma, come giàdetto, non ci sono solo igrandi cantanti a tenereviva l’estate di chi rimanea casa: un percorso lungofino al 27 settembre e com-posto da jazz, danza, sport,poesia, letteratura e artifigurative si snoderà in varipunti della città. Tutto que-sto completamente gratui-

prevendita per gli altri).“Grazie a partner comeCmb e Denny Rose è sta-to possibile realizzare que-sta grande proposta cul-turale” ha affermatoBellelli. Il marchio di

Daniela Malpighi pro-muove il concerto diJovanotti, il cui ricavatoverrà devoluto in benefi-cenza ad Emergency, con-solidando la collaborazio-ne tra Denny Rose e l’as-sociazione di Gino Stra-da. “Questo contributo –ha spiegato DanielaMalpighi – servirà a fi-nanziare il progetto attivoin Sudan: qui Emergencyha realizzato il centro dicardiochirurgia Salam incui confluiscono pazientidi ben undici Stati africa-ni”. Altro importante ap-porto è quello di Cmb, cheoffrirà le esibizioni diGianna Nannini e deiSubsonica (quest’ultimo incollaborazione con DennyRose). “E’ un piacere e ungrande onore – ha dettoCarlo Zini, presidente Cmb– festeggiare i cento annidella nostra cooperativamettendo a disposizionealcuni dei più importantinomi della musica italia-na. E’ molto importantecreare questi momenti dicoesione sociale per tuttala città”.

LaCarpiEstate con Jovanotti, Subsonicae Gianna Nannini: in Piazza Martiri (e non solo)inizia l’estate carpigiana all’insegnadei grandi nomi e della solidarietà

Un’estate da cantare

Giovedì 19 giugnoalle 18 presso la

Libreria La FenicePresentazione

del librodi BrunettoSalvarani

Giovedì 19 giugno alleore 18 presso la LibreriaLa Fenice di Carpi (viaMazzini 15) sarà presen-tato nel corso di un in-contro aperitivo il librodi Brunetto Salvarani“Da Bart a Barth. Per unateologia all’altezza deiSimpson” (EditriceClaudiana, prefazione diGioele Dix, postfazionedi Paolo Naso). Oltre al-l’autore, interverrannoPaola Sacchetti, coor-dinatrice pedagogica delComune di Carpi,Odoardo Semellini, ope-ratore culturale ed esper-to di fumetti, e ClaudioVaretto, pubblicitario edesperto di cartoni anima-ti.

Effetto musica chiude con il jazzDue concerti al Barchessone Vecchio

a San Martino Spino

Prosegue al Barchessone Vecchio di San Martino Spinodi Mirandola, “Effetto Jazz”, appendice di “EffettoMusica”, la stagione concertistica organizzata dall’UnioneComuni Modenesi Area Nord. Venerdì 20 giugno 2008,ore 21,30 si esibirà badn del mirandolese Gianni VanciniBand. Il gruppo è composto da: Gianni Vancini - sax;Luca della Corte - piano elettrico; Gianluca Malavasi- basso elettrico; Eugenio Polacchini - chitarra elettri-ca; Jerry Galavotti – batteria; Stefano Bussoli –percussioni.L’ultimo appuntamento di “Effetto Musica” si svolgeràvenerdì 27 giugno sempre al Barchessone Vecchio, ore21,30, con il concerto jazz dell’Andrea Papini Quintet.

“L

Jovanotti perEmergency grazie a

Denny Rose“Questo contributo – haspiegato DanielaMalpighi – servirà a fi-nanziare il progetto atti-vo in Sudan: quiEmergency ha realizza-to il centro dicardiochirurgia “Salam”in cui confluiscono pa-zienti di ben undici Statiafricani”.

to, eccezion fatta per ilconcerto di Jovanotti (i bi-glietti sono già in venditapresso i soliti circuiti alprezzo di 15 euro piùprevendita per i posti sot-to il palco, 10 più

Il concertodel Centenario

di Dorando Pietri

Il 23 luglio sempre inpiazza Martiri si terràpoi l’ormai tradizio-nale appuntamento conla tappa carpigiana delRadioBrunoEstate an-ticipando di poche orela celebrazione delCentenario della par-tecipazione di Doran-do Pietri alla Marato-na di Londra e l’inau-gurazione del monu-mento a lui dedicato.Il concerto è a curadel Comitato per ilCentenario in collabo-razione con l’assesso-rato allo Sport e be-nessere.

AlbertoBellelli

L’omicidiodi Giovanni Pico

A Mirandola lapresentazione del libro“Enigmi del passato”

L’omicidio di Giovanni Pico(ma anche l’agguato a GiulioCesare, l’omicidio di PierPaolo Pasolini e molti altricasi celebri) saranno al cen-tro dell’incontro di domeni-ca 22 giugno alle ore 18.30all’Auditorium del Castel-lo. Il Comitato nazionale perla valorizzazione dei Benistorici, culturali e ambien-tali, il Comune di Mirandolae la Fondazione cassa diRisparmio di Mirandola or-ganizzano infatti la presen-tazione del volume edito daRizzoli “Enigmi del passa-to”. A scriverlo sono statiLuciano Garofano, diretto-re dei Ris di Parma, GiorgioGruppioni dell’Università diBologna e Silvano Vinceti,presidente del Comitato Benistorici, culturali e ambien-tali. Le indagini sui resti diPico, promosse dal Comita-to e condotte dai Ris di Par-ma e dalle Università diBologna, Lecce e Pisa, ven-gono finalmente illustrate espiegate al grande pubblico.Il volume contribuisce cosìa far luce sulle circostanzecontroverse della morte delfilosofo di Mirandola, dopouna lunga ed approfonditainchiesta che ha fatto me-glio conoscere anche lesembianze del filosofomirandolese.

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18 22 giugno '08 AGENDAAGENDA

UNITALSIUnione Italiana Traspor-to Ammalati a Lourdes eSantuari internazionaliAccanto all’organizzazio-ne di pellegrinaggi ai san-tuari italiani ed esteri, visono numerose proposte diincontro con gli ammalati.

Sede di Carpi: via San Bernardino da Siena,14 - 41012 - Carpi (MO), Tel e fax: 059640590. Orario: martedì - giovedì 17.30-19.Sede di Mirandola: c/o Parrocchia delDuomo, via don Minzoni 3, 41037 Mirandola(MO), Tel: 0535 21018 – Fax: 0535 27330.Orario: ogni sabato dalle 9 alle 12.

AGAPE DI MAMMA NINA

Casa di accoglienza femmi-nile secondo il carisma dellavenerabile Mamma NinaSaltini. Gestita anche conl’aiuto di volontari.

Sede: via Matteotti 91 – Carpi - Tel 059641015 – Fax 059 6223181.

COOPERATIVA SOCIALE NAZARENO

Nasce nel Novembre 1990in Carpi con lo scopo di ac-cogliere, valorizzare ed aiu-tare persone con disabilità edisturbo mentale.

Sede: Via Bollitora Interna, 130 - 41012Carpi -Tel. 059 664774 - Fax 059 664772, e-mail segreteria: [email protected], sito internet: www.nazareno-coopsociale.it/

UFFICIO DIOCESANO PER L’EDUCAZIONE E LA SCUOLA

Si propone come punto diriferimento, coordinamentodi sostegno di iniziative e diformazione e aggiornamen-to rivolte a chi opera nellascuola e nel mondo dell’edu-cazione. Tiene i contatti conle comunità parrocchiali conle scuole e con il territorio.

Sede: C.so Fanti 13 – Carpi Tel 059686048 –fax 0596326530 - Orario: lunedì 9-11;venerdì 10-12 (o per appuntamenti)

CURIA VESCOVILE

La curia diocesana è com-posta da persone e uffici cheda vicino collaborano con ilVescovo nel suo ufficio pa-storale. Accanto a quelli giàindicati con sede esterna,sono presenti i seguenti uf-fici: beni culturali, catechi-stico, liturgico, per la pasto-rale sociale e del lavoro, perla pastorale familiare, per lapastorale della salute, per lapastorale scolastica e inse-gnamento della religione cat-tolica, per il tempo libero,turismo e sport.

Sedi: Curia Vescovile, Corso Fanti, 13 -Carpi. Tel 059 686048.

UFFICIO PELLEGRINAGGI

Organizza e coordina i pel-legrinaggio diocesani; dispo-nibili in sede diverse pubbli-cazioni sui luoghi di pelle-grinaggio.

Aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12.E-mail: [email protected] .

UFFICIO MISSIONARIO

Tiene i contatti con tutti imissionari della Diocesi neidiversi Paesi del mondo ecoinvolge la comunità suprogetti in loro sostegno.

Aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12,30e il martedì dalle 15 alle 18. Tel e fax 059689525. E-mail:[email protected] .

ASSOCIAZIONE SOLIDARIETÀ MISSIONARIA ONLUS

Legata all’attività del Cen-tro Missionario diocesano, èun servizio in più a favoredei missionari della Diocesidi Carpi per offrire possibili-tà aggiuntive di intervento.

Sede: c.so Fanti, 13 - Carpi. Tel e Fax 059689525. e-mail: [email protected]

ASSOCIAZIONE VOLONTARI PER LE MISSIONI

Nata nell’ambito del CentroMissionario per favorire lapreparazione e l’invio di vo-lontari presso le missioni neipaesi in via di sviluppo. Pro-muove iniziative atte a fi-nanziare i progetti che ver-ranno realizzati.

Sede: c.so Fanti, 13 - Carpi. Tel 3402482552 e Fax 059 689525. e-mail:[email protected]

EFFETÀ

Si impegna nella promozio-ne dei diritti dell’infanzia edell’adolescenza e nell’inno-vazione e sperimentazionedi servizi socio-educativi(doposcuola, sostegno ai di-sturbi specifici dell’apprendi-mento, campi gioco estivi,formazione degli educatori distrada e dei centri di aggrega-zione).

Sede: c/o Oratorio Eden, via S. Chiara, 18;Recapito: c.so Fanti, 44 - Carpi. Tel 059 686889.

TEOLOGIA ED EVANGELIZZAZIONE ONLUS

Associazione costituitasi inoccasione del 25° anniversa-rio di ordinazione sacerdota-le di monsignor GildoManicardi, per sostenere gio-vani della Diocesi di Carpiche scelgano di studiare teo-logia dopo le superiori.

Sede: c.so Fanti, 89–Carpi. Tel/fax. 059/685210.

Direttore Responsabile: Luigi Lamma - Coordi-namento di Redazione: Annalisa Bonaretti – Co-ordinamento Area Ecclesiale: Benedetta Bellocchioe Virginia Panzani – Redazione: Laura Michelini(Mirandola – Concordia), Daniele Franda, SaverioCatellani, Corrado Corradi - Fotografia: PaoloSantini, Roberto Rossi - Art Director: ClaudioVaretto.Editore: Notizie soc. coop.

GRAFICA E IMPAGINAZIONE:Compuservice sas - 059/684472

Una copia 1,00(i.i) - Copie arretrate 2,00(i.i)ABBONAMENTO ORDINARIO 35,00 (i.i)ABBONAMENTO SOSTENITORE 50,00 (i.i)BENEMERITO 100,00 (i.i)Registrazione del Tribunale di Modena n. 841 del 22.11.86 - C.C.P.n. 15517410 intestato a Notizie, Settimanale della Diocesi di Carpi- Stampa: Galeati industrie grafiche Spa - www.galeati.it - Autorizza-zione Prot. DCSP/1/1/5681/102/88/BU del 13.2.90. Notizie fruiscedei contributi statali diretti di cui alla Legge 7 agosto 1990 nr. 250.

Ai sensi del D.Lgs n. 196 del 30/06/1993 si comunica che i dati deidestinatari del giornale, forniti all'impresa editrice Notizie scrl all'attodella sottoscrizione dell'abbonamento, o diversamente acquisite daenti e associazioni collegati, sono contenuti in un archivio informaticoidoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali dati sarannoutilizzatti, salvo divieto espresso per iscritto dagli interessati, oltreche per il rispetto al rapporto di abbomaneto o di invio pacchi, ancheper le proprie attività istituzionali, ivi comprese la comunicazione,l'informazione e la promozione, nonchè per conformarsi ad obblighinormativi e di legge.

Settimanale della Diocesi di Carpi

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PERIODICA ITALIANAE ALLA FISC

FEDERAZIONE ITALIANASETTIMANALI CATTOLICI

Via don E. Loschi, 8 – 41012 Carpi (Mo)Tel. 059/687068 – Fax 059/630238

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Amministrazione:[email protected]

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“Ella andò a raggiungerequelli che l’amarono

e ad attenderequelli che l’amano”

San Bonaventura

Venerdì 13 giugno 2008si è addormentata

confidando nel Signore

TURCI MARIA LUISANORMA

I figli, nell’impossibiliàdi farlo di persona, ringraziano

quanti hanno condivisocon loro questo momento

di commozione.

I famigliari ringrazianola dottoressa Chiara Pavesi

e tutto il personale del Day Surgerydella Medicina I e II,

e dei servizi domiciliaridell’ospedale di Carpi

per le amorevoli cure prestate.

Peregrinatio Mariae

In occasione del 150° anniversariodelle apparizioni, la statua dellaMadonna di Lourdes pellegrina inEmilia Romagna giungerà a Carpimartedì 8 luglio e sosterà nellachiesa di San Nicolò fino al pome-riggio di giovedì 10 luglio. Neigiorni di permanenza della statua sisusseguiranno diversi momenti dipreghiera in onore della Madonna.

Per ulteriori informazioni o per even-tuali esigenze di trasporto dei ma-lati rivolgersi a:Unitalsi – Sottosezione di Carpi,via San Bernardino da Siena, 14– tel. e fax 059 640590.

Associazione Porta ApertaRicerca di personale

L’associazione Porta Aperta diCarpi per sostituzione di maternitàricerca personale con il seguente

profilo:1) Addetto/a di “segreteria e ascolto

al pubblico” presso il centro diascolto di via Peruzzi, con contratto

part-time di 20 ore settimanali dagiugno 2008 a marzo 2009.

2) Responsabile per “animazionecon le scuole” presso il centro

Recuperandia di via Montecassinocon contratto part-time di 24 ore

settimanali da luglio 2008a maggio 2009.

Informazioni e curriculum:Porta Aperta, via Peruzzi 38, tel.

059 689370, [email protected]

Apertura al pubblico lunedì,martedì, giovedì e venerdì

dalle 9,30 alle 11,30e dalle 16,30 alle 18,30.

Su Raitre un talk show spiritualeTra i partecipanti monsignor Gildo Manicardi

Si intitola “Il cielo e la terra” il primotalk show spirituale proposto da Raitreche vedrà la partecipazione di cinqueesponenti delle grandi religioni e un filo-sofo laico chiamati a confrontarsi sullegrandi questioni dell’esistenza. A rap-presentare la religione cattolica saràmonsignor Ermenegildo Manicardi,rettore dell’Almo Collegio Capranica diRoma, l’imam sunnita Sergio Pallavicini,il pastore valdese Daniele Garrone, ilrabbino benedetto Carucci Viterbi, ilmonaco buddista Giuseppe Jiso Forzanie il docente di filosofia teoretica Mauri-zio Ferraris. La prima puntata è in pro-gramma venerdì 20 giugno alle ore 23,45su Raitre e sarà dedicata al tema dellafelicità (seguiranno poi nei venerdì suc-cessivi allo stesso orario le puntate dedi-cate alla morte e all’aldilà, al male, al-l’anima e alla bellezza).

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1922 giugno '08AGENDAAGENDA

AGENDA del VESCOVO

ORARIO SS. MESSE

Segreteria vescovile Corso Fanti 7 Carpi - Tel. 059 686707

In grigio gli orari modificati dall'elenco pubblicato in precedenza.

Le parrocchie sono pregate di segnalare eventuali variazioni.

Frequenza per la diocesi FM 90,2La Tv dell’incontro

Digitale terrestre - Canale 801 Sky - “E’ TV” Bologna

Nella tua grande bontà rispondimi, o Dio

Domenica 22 giugnoLETTURE: Ger 20, 10-13; Sal 68; Rm 5,12-15; Mt 10,26-33XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIOANNO A – IV SETT. SALTERIO

Dal vangelo secondo MatteoIn quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Non temete gli uomini poiché non v’ènulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non debba esseremanifestato.Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio predicatelo sui tetti.E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; temetepiuttosto colui che ha il potere di far perire e l’anima e il corpo nella Geenna.Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure neanche uno di essi cadrà a terra senza che il Padrevostro lo voglia. Quanto a voi, perfino i capelli del vostro caposono tutti contati; non abbiate dunque timore: voi valete più dimolti passeri! Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini,anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chiinvece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinneghe-rò davanti al Padre mio che è nei cieli».

Martedì 24 giugno – Natività di San Giovanni BattistaGiovanni Battista è l’unico santo, oltre alla Madre del Signo-re, del quale si celebra con la nascita al cielo anche la nascitasecondo la carne. Fu il più grande fra i profeti perché potéadditare l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo. Lasua vocazione profetica fin dal grembo materno è circondatadi eventi straordinari, pieni di gioia messianica, che preparanola nascita di Gesù, mentre il battesimo di penitenza cheaccompagna l’annunzio degli ultimi tempi è figura del Batte-simo secondo lo Spirito.

Giovedì 26 giugno – San Josemaria Escrivà de BalaguerNato nel 1902 e ordinato sacerdote nel 1925, JosemariaEscrivà iniziò a Madrid un’instancabile opera dedicata inparticolare ai poveri e ai malati nelle borgate e negli ospedali.Nel 1928 per una speciale illuminazione divina fondò l’OpusDei, che promuove fra cristiani di tutte le condizioni sociali unavita coerente con la fede in mezzo al mondo attraverso lasantificazione delle opere quotidiane. Alla sua morte, nel 1975,la sua fama di santità si è diffusa in tutto il mondo, comedimostrano le molte testimonianze di grazie ricevute. Il 6ottobre 2002 è stato canonizzato nel corso di una solennecerimonia presieduta da Giovanni Paolo II alla presenza dioltre 300 mila fedeli.

Il quotidianodei cattolici

Zona Pastorale 1Prima messa festiva• 17,00: casa protetta Quadrifoglio/Carpine (p.zza Dona-

tori di Sangue 1) • 18,00: Cattedrale • 18,30: S. Nicolò• 19,00: S. Francesco • 19,30: Ospedale

Festive• 7,15: S. Bernardino da S. • 7,30: S. Chiara • 8,00:

Cattedrale, S. Nicolò • 9,00: Ospedale, Tenente Marchi• 9,30: Cattedrale, S. Nicolò • 10,00: casa protettaQuadrifoglio/Carpine (p.zza Donatori di Sangue 1) •10,30 Cimitero, S. Francesco • 10,45: Cattedrale •11,00: S. Nicolò • 12,00: Cattedrale • 17,30: S. Nicolò• 18,00: Cattedrale • 19,00: S. Francesco – Ospedale

Zona Pastorale 2Prima messa festiva• 19,00: Quartirolo, S. Croce, Corpus DominiFestive• 8,00: Quartirolo • 8,30: Corpus Domini, S. Croce •

9,45: Quartirolo • 10,00: Corpus Domini, Gargallo •11,15: Quartirolo, S. Croce • 11,30: Corpus Domini,Panzano

Zona Pastorale 3Prima messa festiva • 17,30: Cortile • 19,00: S. Bernardino R., LimidiFestive• 8,00: Limidi • 9,30: S. Bernardino R, S. Martino Secchia

• 10,00: Limidi • 11,00: S. Bernardino R, Cortile •11,15: Limidi • 17,00: S. Bernardino R.

Zona Pastorale 4Prima messa festiva• 19,00: S. Agata-Cibeno, S. Giuseppe Artigiano, S. Ma-

rino Ponticelli, Fossoli • 21,00: BudrioneFestive• 8,00: S.Marino • 9,30: S. Giuseppe A., S. Agata-Cibeno

• 10,00: Fossoli, Migliarina • 11,00: S. Giuseppe A.,S.Marino • 11,15: S. Agata-Cibeno, Fossoli, Budrione •17,00: Fossoli (prima domenica del mese) • 18,30: S.Giuseppe A.

Zona Pastorale 5Prima messa festiva• 18,00: Novi di Modena • 19,00: Rolo, S. Antonio in M.

• 20,30: RoveretoFestive• 8,00: Rovereto • 8,30: Novi di Modena • 9,30: Rolo,

Rovereto • 10,00: Novi di Modena • 11,00: Rovereto,S. Antonio in M. • 11,15: Rolo • 17,00: Novi di Modena

Zona Pastorale 6Prima messa festiva• 17,00: Mirandola Casa di Riposo • 17,30: Mirandola S.

Francesco • 18,00: Cividale • 18,30: Mortizzuolo •19,00: Mirandola Duomo • 20,00: S. Giacomo Roncole

Festive• 7,30: Mirandola Ospedale • 8,00: Mirandola S. France-

sco • 8,30: Cividale • 9,30: Mortizzuolo, S. GiacomoRoncole • 9,45: S. Giustina • 10,30: Mirandola Duomo,Cividale, S. Martino Carano • 11,15: Mirandola S.Francesco • 11,30: Mortizzuolo, S. Giacomo Roncole •12,00: Mirandola Duomo • 17,00: Mirandola S. France-sco • 18,30: Mirandola Duomo

Zona Pastorale 7Prima messa festiva• 18,30: Concordia • 19,00: Fossa, S. Possidonio •

20,30: VallaltaFestive• 8,00: Concordia, S. Possidonio • 9,00: Vallalta, S.

Caterina • 9,30: Fossa, S. Possidonio • 10,00: Concor-dia • 10,45: S. Giovanni • 11,00: Vallalta • 11,15:Fossa • 11,30: S. Possidonio, Concordia

Zona Pastorale 8Prima messa festiva• 17,00: San Martino SpinoFestive• 9,00: S. Martino Spino • 9,30: Gavello • 11,00: S.

Martino Spino, Quarantoli • 11,15: Tramuschio

GIOVEDI’ 19· ore 10,30: Carpi, S.Ignazio: Visita al Museo Diocesano

con il Clero

VENERDI’ 20· dalle ore 11 alle ore 13: riceve i Collaboratori della Curia

e i Sacerdoti· ore 21: Carpi, Sala Duomo: Incontro con i medici Catto-

lici

SABATO 21· dalle ore 11 alle ore 12,30: udienze private· ore 18: San Giacomo Roncole: Casa Galavotti: incontro

con i Volontari per le Missioni per saluto ai volontari inpartenza questa estate per le Missioni

DOMENICA 22· ore 10,45: Carpi, Cattedrale: Partecipa alla Messa di Don

Francesco Cavazzuti, di Mons. Rino Bottecchi e DonGino Barbieri nel loro 50° di sacerdozio

· ore 17,30: Cortile: Partecipa alla S.Messa per l’80°compleanno di Don Benito Poltronieri e rinfresco con iSacerdoti e i parrocchiani

LUNEDI’ 23· da lunedì 23 a sabato 28 a Marola agli Esercizi spirituali

dei Vescovi della Regione Emilia – Romagna

DA DOMENICA 29 GIUGNO AL 19 LUGLIOCure marine per consolidare la salute del corpo e dello

spirito

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DOMENICA

A B B I G L I A M E N T O

DONNA - UOMO - BAMBINO

22 GIUGNO22 GIUGNOAPERTO10-13 15.30-19.30

Strada Statale Modena - Carpi, 290 · Appalto di Soliera (Mo)tel. 059-5690308