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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 1

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “C. COLOMBO” Test Center accreditato AICA

ECDL – European Computer DrivingLicence - ECDL - Webstarter

VIA MEDAGLIE D’ORO, 117 – 74100 TARANTO

TEL./FAX SEGRETERIA: 0997366169

[email protected]

sito web : www.colombo.gov.it

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 2

Premessa 4

Il territorio 9

Il quartiere “Montegranaro-Salinella” 11

Presentazione della scuola 12

Utenza e bisogni dell’utenza

Risorse umane

13

15

Risorse strutturali 16

Obiettivi generali del Processo Formativo 17

Finalità della scuola secondaria di 1° grado

Profilo delle competenze dello studente al termine del primo ciclo di istruzione

18

19

Mappa POF 21

Il Piano dell’Offerta Formativa 22

Obiettivi POF 23

Organizzazione didattica 24

Organigramma 25

Curricolo per competenze 26

Curricolo d’Istituto

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Metodologie

Strategie

27

33

49

51

Verifica e valutazione

Certificazione delle competenze

51

54

Griglia di valutazione delle competenze

Valutazione del comportamento

55

58

Criteri di valutazione degli alunni 60

Autoanalisi e autovalutazione di istituto

Progetto CAF

Invalsi

61

64

68

Il curricolo locale 72

Il curricolo locale (schema) 73

Il curricolo nazionale 74

Attività alternativa per gli alunni che non si avvalgono della religione cattolica 75

Il centro sportivo

Integrazione ed inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali

Bisogni Educativi speciali

76

78

79

Integrazione alunni diversabili

Integrazione alunni con disturbi specifici dell’apprendimento

81

83

Integrazione alunni stranieri e Protocollo di accoglienza

BES non certificati: azioni di intervento

89

94

Progetti di istruzione domiciliare e per il servizio della scuola in ospedale

Sportello di ascolto

Biblioteca Scolastica

Progetto Erasmus +

97

98

99

101

Progetti curriculari ed extracurricolari 105

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 3

Solidarietà e Unicef 108

Progetti extracurricolari (schema) 110

Progetti Pon (Fse e Fesr) e ambienti per l’apprendimento (FESR) 111

Rapporti scuola-famiglia 112

Patto educativo di corresponsabilità 113

Viaggi d’istruzione e visite guidate 115

Rapporti con il territorio 123

La formazione dei docenti 124

La continuità educativa

Orientamento

125

127

Accoglienza 134

Criteri di formazione delle classi 135

La scuola in rete 136

Incarichi a.s. 2014-2015 138

Funzioni strumentali al POF 139

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 4

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “C. COLOMBO”

Test Center accreditato AICA

ECDL – European Computer DrivingLicence

ECDL - Webstarter

VIA MEDAGLIE D’ORO, 117 – 74100 TARANTO

TEL./FAX SEGRETERIA: 0997366169

[email protected]

PREMESSA

La Scuola secondaria di 1° grado “C. Colombo” nel rispetto della legge n.107 del 13

luglio 2015 progetta la propria offerta formativa per innalzare i livelli di istruzione

e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili di

apprendimento, per contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, per

prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica, per realizzare

una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione

e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva,

per garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di

istruzione permanente dei cittadini.

Definisce e realizza” interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo

sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle

famiglie ed alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire

loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del

sistema di istruzione e con l’esigenza di migliorare l’efficacia del processo di

insegnamento e di apprendimento” (Art.1 del Regolamento dell’Autonomia).

La scuola, difatti, garantisce percorsi flessibili, diversificati e funzionali alle esigenze

e vocazioni di ciascun alunno per formarlo come cittadino consapevole e

responsabile, opera per favorire l’inclusione di ciascun allievo al fine di realizzare

appieno il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento per tutti gli studenti in

situazione di difficoltà e verifica periodicamente e con sistematicità i progressi di

ogni singolo alunno (C.M. n.8 del 6 marzo 2013).

La rivoluzione digitale, la globalizzazione, la convivenza di culture e religioni diverse

determinano profonde trasformazioni sociali e culturali e richiedono, pertanto,

continue innovazioni metodologiche e contenutistiche dell’azione educatrice.

La scuola “Colombo” raccoglie le sfide e le trasforma in ulteriori opportunità nel

rispetto delle individualità, riconoscendo i talenti e promuovendo la crescita di tutti e

di ciascuno.

Ed è in tale ottica che la scuola si impegna anche alla diffusione della cultura

d’impresa. Questo comporta educare il giovane, con particolari iniziative didattiche,

sin dalle scuole medie affinché sviluppi capacità organizzative, capacità di

problem-solving, capacità relazionali e capacità di gestire risorse.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 5

Sviluppare la coscienza civica, imparare a convivere in armonia con le tante diversità

presenti nella scuola e nella società, interpretare criticamente il mondo globalizzato e

tecnologicamente avanzato in cui le ragioni dell’avere spesso prevalgono su quelle

dell’essere sono esigenze fatte proprie dall’insegnamento di “Cittadinanza e

Costituzione”e rappresentano finalità irrinunciabili della scuola secondaria di primo

grado “Colombo”. La materia si propone di ‘rimuovere gli ostacoli di ordine

economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini,

impediscono il pieno sviluppo della persona umana’…(art.3 Costituzione).

Un’attenzione particolare è riservata agli alunni con Bisogni Educativi Speciali. Gli

interventi didattici individualizzati e personalizzati interagiscono con i servizi del

territorio, contribuiscono allo sviluppo della cultura dell’inclusione e promuovono i

valori dell’uguaglianza e della pari dignità di tutti i cittadini senza distinzione di

condizioni personali e sociali (art.3 Costituzione).

La scuola “Colombo” accoglie gli alunni stranieri e ne promuove l’integrazione e

l’inserimento consapevole ed equilibrato nella comunità scolastica e territoriale

attraverso percorsi personalizzati e l’utilizzo di strumenti compensativi e misure

dispensative.

Nel corso del triennio le attività previste tendono a mantenere il necessario livello di

motivazione allo studio e alla partecipazione alle attività didattiche.

Le verifiche sono periodiche; le strategie di rinforzo, di approfondimento e di

recupero sono varie e collegate alle carenze o alle potenzialità.

I risultati sono monitorati e confrontati con gli standard di riferimento diffusi in

ambito UE ed OCSE.

Voti, prove oggettive, verifiche, scrutini, rilevazioni INVALSI, certificazioni delle

competenze accompagnano in modo trasparente il percorso di ogni singolo alunno e

garantiscono la valutazione corretta del raggiungimento dei traguardi. La loro

comunicazione agli alunni ed alle famiglie è tempestiva.

I voti che valutano apprendimento e comportamento sono trasparenti e coerenti con il

percorso formativo seguito.

L’offerta formativa della scuola “Colombo” abbandona la strada dei programmi

pletorici e si orienta verso una solida acquisizione di conoscenze, abilità e

competenze di base che permetta ai nostri alunni di scoprire la bellezza di ciascuna

disciplina e di maturare interesse per la conoscenza.

E’ per questo che la scuola ha introdotto nella sua pratica educativa nuovi linguaggi e

ricorre a contenuti digitali utilizzando tutte le opportunità del Programma Nazionale

Scuola Digitale (http://www.indire.it) per cui si è dotata delle nuove tecnologie, dalle

reti di PC, alla navigazione Internet, ai programmi informatici più aggiornati, agli

scanner, alle lavagne interattive multimediali, alle nuove opportunità

dell’apprendimento on-line.

L’aggiornamento delle dotazioni multimediali della scuola è costante e sostenuto con i

fondi strutturali europei (FESR).La scuola è dotata di collegamenti Wi-fi nell’intero

edificio grazie anche al progetto Wi-fi del Miur.

Nello svolgimento della propria azione educativa la Scuola secondaria di 1° grado

“C. Colombo” assume – in particolare per l’anno scolastico 2015-2016 - come

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 6

criterio condiviso di guida e come sfondo integratore per l’azione didattica la

tematica trasversale“Io ce l’ho fatta..adesso tocca a te” che entrerà nella

progettazione locale del 20% per la valorizzazione del territorio attraverso l’esempio

e l’attività dei personaggi tarantini che si sono distinti nei vari campi della cultura.

Il raggiungimento di traguardi essenziali

Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il

quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal

Parlamento europeo e del Consiglio dell’unione europea (Raccomandazione del 18

dicembre 2006) che sono:

Comunicazione nella madrelingua;

Comunicazione nelle lingue straniere;

Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;

Competenza digitale;

Imparare a imparare;

Competenze sociali e civiche;

Spirito di iniziativa ed imprenditorialità;

Consapevolezza ed espressione culturale.

La scuola secondaria di primo grado Colombo, in linea con le Indicazioni Nazionali

per il curricolo del 2012, intende promuovere e consolidare le competenze culturali

basilari e irrinunciabili tese a sviluppare progressivamente, nel corso della vita, le

competenze-chiave europee.

Il curricolo d’istituto si ispira anche alle competenze chiave di cittadinanza in Italia

(D.M.139 del 22.8.2007) che rappresentano un altro irrinunciabile punto di

riferimento per la didattica. Esse sono:

Costruzione del sé

1. Imparare ad imparare

2. Progettare

Relazione con gli altri

3. Comunicare

4. Comprendere

5. Rappresentare

6. Collaborare e partecipare

7. Agire in modo autonomo e responsabile

Rapporto con la realtà

8. Risolvere problemi

9. Individuare collegamenti e relazioni

10. Acquisire ed interpretare l’informazione

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 7

Pertanto il curriculum formativo dei nostri allievi garantisce traguardi adeguati allo

sviluppo della loro età evolutiva, tradotti in conoscenze coese, coerenti e aperte ai

successivi sviluppi del percorso scolastico.

In particolare sono considerati traguardi essenziali:

- una buona preparazione in Italiano

- una buona preparazione in Matematica

- una buona preparazione in Scienze

- una buona preparazione in Lingua inglese

L’uso corretto e consapevole della lingua italiana ricopre un ruolo di rilievo per

l’esercizio del diritto di parola e di cittadinanza.

Buone competenze matematiche e scientifiche costituiscono una esigenza urgente per

colmare il gap formativo evidenziato dalle rilevazioni PISA-OCSE tra l’Italia e le

altre nazioni sviluppate e tra le aree diverse del nostro Paese.

La scuola “Colombo” si apre alla cultura scientifica laboratoriale e predispone un

curriculum atto a superare la scissione tra cultura umanistica e cultura scientifica.

La lingua inglese acquisita in maniera chiara e adoperata correntemente è traguardo

necessario ed essenziale della nostra scuola. E’ considerata un veicolo comunicativo

indispensabile allo sviluppo di una cittadinanza attiva in un mondo globalizzato.

Sintesi delle priorità

Il nostro curriculum è costruito sui reali bisogni formativi degli adolescenti che ci

sono affidati.

Le attività proposte mirano a garantire a tutti competenze che trasformano i nostri

allievi in studenti consapevoli della conoscenza e dell’impegno nello studio.

L’apertura alle nuove tecnologie, alle attività laboratoriali informatiche, scientifiche,

linguistiche, musicali, la promozione della pratica sportiva, i progetti innovativi

tendono a far emergere e a valorizzare potenzialità, talento e creatività dei nostri

alunni.

Gli alunni della scuola “Colombo” acquisiscono vari metodi di studio (“imparare ad

imparare”) con il contributo di tutti gli insegnanti che seguono il modello del team-

teaching, della pari dignità degli insegnanti e degli insegnamenti impartiti.

Considerazioni finali

La scuola “Colombo” si impegna con il suo Piano di Offerta Formativa a fare

dell’esperienza scolastica degli alunni un segmento fondamentale per la loro crescita

umana, sociale, culturale e civile. Nei tre anni gli studenti costruiscono saperi essenziali, acquisiscono metodi

interpretativi per comprendere la società e il mondo, sviluppano competenze

indispensabili per proseguire nel loro iter scolastico e formativo per tutto l’arco della

vita.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 8

Con la sua proposta di attività, con le sue modalità didattiche e le iniziative particolari,

la nostra scuola, rispondendo ad un principio fondamentale della Costituzione,

contribuisce a “rimuovere gli ostacoli (…) che, limitando di fatto la libertà e

l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e

l’effettiva partecipazione (…) all’organizzazione politica, economica e sociale del

Paese” [art. 3].

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 9

IL TERRITORIO TARANTO

Città della Puglia, capoluogo di provincia, di circa 200.000 abitanti.

Sorge a 15 m. sul livello del mare, è situata sul Mar Ionio.

Attualmente la città si compone di 3 parti:

-a nord la zona del porto commerciale;

-al centro, su un’isola, la città vecchia;

-a sud i quartieri moderni.

I tre nuclei urbani, allineati da Nord-Ovest a Sud-Est e collegati fra loro da ponti, di

cui uno girevole, dividono il Mar Piccolo, vasto bacino interno, dal mare aperto.

Di grande importanza è il porto militare, ospitato nella parte più occidentale del Mar

Piccolo.

E’ soprattutto centro industriale con un’industria siderurgica, cementifici, raffinerie di

petrolio, industrie alimentari, tessili, chimiche e di abbigliamento; praticata la pesca.

Ancora in via di sviluppo il turismo.

IL NOME E’ legato alle sue origini, infatti un’antica leggenda narra che, circa 120

anni prima della fondazione di Roma, Taras, figlio di Nettuno, sbarcò

sulla costa jonica e vide un delfino mentre celebrava un rito in onore

del divino padre.

L’apparizione fu interpretata come un segno del cielo e pertanto in quel luogo Taras

fondò la città di Taranto.

IL PASSATO

Preistoria: ritrovamenti archeologici, di straordinario interesse la necropoli con

corredi funerari di grande varietà e bellezza, resti di un acquedotto e di terme.

Età greca: fondata da coloni spartani verso il sec. VIII, Taranto sostenne molte

guerre con le popolazioni indigene, su cui prevalse, divenendo celebre per le

ricchezze ed il fasto, in quella Magna Grecia che rinnovò sulle sponde dello Jonio lo

splendore della civiltà greca.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 10

Età romana: nel 281 fu sconfitta da Roma che la sottomise.

Età medievale: fu conquistata da Goti, Longobardi, Bizantini, Saraceni e Normanni

che ne fecero un importante feudo, poi passò agli Svevi e in seguito agli Angioini.

Età moderna: raggiunse un nuovo grande splendore sotto il governo dei del Balzo e

degli Orsini.

Età contemporanea: nel 1860 fu conquistata da Garibaldi che la tolse ai Francesi,

divenendo parte del Regno d’Italia.

Oggi: la città e le sue contrade ricordano gli antichi monumenti di una civiltà ellenica

che le fu propria e che riaffiora nelle testimonianze dei reperti archeologici conservati

nel Museo Nazionale.

Il suo centro storico custodisce palazzi di notevole prestigio architettonico.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 11

IL QUARTIERE “MONTEGRANARO-SALINELLA”

Cenni storici

La scuola è situata nella V Circoscrizione “Montegranaro-Salinella”, così detta in

quanto, in tempi remoti, vi aveva sede una estesa coltivazione di frumento o, più

semplicemente, un grande deposito, che serviva probabilmente a conservare tutto il

grano necessario al sostentamento dell’antica città.

Delimitato dalle vie Japigia, Leonida, Demostene, Magna Grecia,Virgilio, il quartiere

si estende sul territorio che divide l’insenatura interna del golfo da quella esterna, un

triangolo che partendo da Montegranaro giungeva al Pizzone, dove inizialmente

sorgeva l’antica Taras.

Al di là di questa striscia di terra, là dove aveva inizio la via Profundaria, secondo la

maggior parte degli storici, si estese probabilmente la prima necropoli tarantina.

I resti delle mura che cingevano questa area sono stati ritrovati in parte nell’area

dell’ospedale della Marina Militare ed in parte lungo Corso Italia, dove è possibile

vedere grossi blocchi di pietra con iscrizioni in lingua greca, oltre ai resti di un

acquedotto e di un edificio probabilmente sorto accanto a delle terme.

La zona denominata Salinella, secondo gli scritti di Plinio il Vecchio, era

caratterizzata dalla presenza di due laghi (Salina e Salinella) dai quali si raccoglieva,

dopo l’annuale prosciugamento, un’ottima qualità di sale, utile alla conservazione dei

cibi. Intorno ai due specchi d’acqua si coltivava la bambagia.

Il presente Il quartiere, nella conformazione attuale, è sicuramente tra i più popolosi ed abitati,

costituendo una delle aree di principale interesse economico della città.

L’area identificata come Montegranaro si connota quale valida alternativa

commerciale e abitativa alle vie del centro.

Dal 2005, in seguito alla nuova organizzazione delle circoscrizioni cittadine, il rione

“Italia-Montegranaro” è stato accorpato al quartiere “Salinella” dando vita alla nuova

denominazione.

Dei tanti problemi affrontati, restano ancora aperte alcune questioni da risolvere al

fine di dotare il quartiere di attività sociali e culturali, senza trascurare le necessità più

immediate come l’illuminazione o le condotte fognarie.

Sono allo studio diverse soluzioni per una nuova pianificazione urbanistica dell’area.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 12

PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA

L’edificio, costruito nel 1977 ed entrato in funzione nel 1979, è situato in via

Medaglie d’Oro 117. E’ composto da due corpi di fabbrica affiancati, il primo formato

da un solo piano, il secondo strutturato su tre piani con aule confortevoli e luminose di

recente oggetto di manutenzione ordinaria.

La scuola dispone di due palestre coperte e due scoperte con campo di pallavolo e

pallacanestro, di un’aula magna con postazione multimediale e palco per attività

teatrali, di un laboratorio scientifico-tecnologico, di un laboratorio linguistico

multimediale, di un laboratorio artistico-espressivo, di un laboratorio musicale, di una

biblioteca per gli studenti, didue aule d’informatica una delle quali Test Center

accreditato AICA per l’ECDL – European Computer Driving License - e per l’ECDL

Webstarter.

Le dotazioni tecnologiche sono in gran parte dovute al FESR (Fondo Europeo di

Sviluppo Regionale).

La scuola dal 20 febbraio 2015 è dotata di defibrillatore e di personale docente e ATA

formato per utilizzarlo in caso di necessità avendo frequentato corsi specifici del

programma “Scuola cardioprotetta “.

La scuola dispone, inoltre, di lavagne multimediali interattive ( 32 LIM) in tutte le

classi e in tutti i laboratori e di altri sussidi didattici per alunni e docenti utilizzati per

agevolare ogni tipo di attività.

L’ingresso per docenti, personale della scuola e utenti è in via Medaglie d’Oro

mentre, per ragioni di sicurezza, l’ingresso e l’uscita degli alunni avviene da via De

Carolis. La scuola è dotata di Piano di Sicurezza redatto e regolarmente aggiornato

dal Responsabile per la Sicurezza (RSPP).

Alcuni lavori di messa a norma sono stati di recente eseguiti dal Comune di Taranto.

La scuola

La palestra interna La palestra esterna

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 13

UTENZA

Il bacino di utenza della nostra scuola è ricco e vario: la maggior parte degli studenti

risiede a Taranto, nel quartiere “Montegranaro- Salinella”, altri provengono da altri

quartieri della città, anche periferici, o dai Comuni limitrofi.

In generale, l’utenza risulta eterogenea per condizioni sociali ed economiche, per

istruzione e cultura, per costumi e valori.

Gli alunni della nostra scuola sono generalmente motivati poiché il contesto sociale

di provenienza è attento alla loro formazione umana e culturale. E’ presente, tuttavia,

una fascia di alunni per i quali la scuola è l’unico luogo di aggregazione

socioculturale.

Le famiglie sono sensibili alle esigenze della scuola, danno importanza alle iniziative

proposte, concorrono al miglioramento dell'offerta anche attraverso la partecipazione

agli Organi Collegiali. Solo una minoranza è poco attenta ai bisogni dei ragazzi e

poco si interessa al loro andamento scolastico e alla loro educazione, che viene,

pertanto demandata unicamente alla scuola.

Per le situazioni particolari sopra citate la scuola attiva percorsi educativi

personalizzati e progetti specifici.

Gli studenti della Scuola secondaria di 1°grado nell’a.s. 2015-16 sono

complessivamente732.

Bisogni dell'utenza

Le finalità della scuola sono definite a partire dalla persona che apprende, con

l’originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni

che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali. La definizione e la realizzazione delle

strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e

complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, delle

sue capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. Lo

studente è quindi posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti:

cognitivi,affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa

prospettiva, i docenti pensano e realizzano i progetti educativi e didattici in relazione

costante con i bisogni fondamentali e i desideri degli alunni.

Le attese e i bisogni educativi sono quindi articolati e differenti, inevitabilmente

condizionati dal contesto socio-culturale di provenienza. Essi rappresentano lo

stimolo ad ampliare l’offerta formativa, al fine di armonizzare eventuali squilibri

nella formazione degli alunni e di legarli il più possibile alla scuola, intesa come

ideale referente educativo capace di assicurare a tutti percorsi di inclusione.

In questi ultimi anni, inoltre, vi è un aumento di famiglie di origine straniera e la

scuola è impegnata nell’accoglienza di nuove esigenze culturali e formative

attraverso progettualità che favoriscono l’intercultura e la valorizzazione delle

differenze.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 14

Le risposte che la scuola, attraverso l’articolazione del piano dell’offerta formativa,

intende dare ai bisogni prioritari, rappresentano gli strumenti per combattere il

fenomeno della dispersione scolastica, intesa in senso lato come insuccesso

scolastico, assenze, abbandono, demotivazione allo studio, scarsa stima di sé.

Gli alunni più disinteressati verranno coinvolti, attraverso interventi di motivazione e

di orientamento, previa adeguata ricerca metodologica, in attività di recupero,

connesse con l’impegno curricolare ed extracurricolare, da svolgere in gruppi non

numerosi e diversi dalle classi ordinarie.

Per gli alunni amanti dello studio e capaci di acquisire nuove abilità e competenze,

perché ciascuno sviluppi al massimo le proprie potenzialità di crescita, sono proposte

invece iniziative specifiche di approfondimento.

Per gli studenti con bisogni educativi speciali sono elaborati percorsi didattici

personalizzati per l’inclusività.

La nostra scuola, proponendosi di mettere al centro del processo di apprendimento gli

allievi , le loro esigenze e le loro peculiarità, di "accompagnare" la loro crescita

personale , di formarne e potenziarne le capacità individuali, di aiutarli a scoprire

consapevolmente le proprie attitudini, ha individuato i seguenti

Bisogni degli Alunni:

star bene a scuola

avere la possibilità di mettersi in relazione con gli altri

poter sperimentare situazioni di confronto e di crescita

rispondere a curiosità di tipo cognitivo

acquisire consapevolezza di sé, autostima e ruolo sociale

Bisogni delle Famiglie:

ricevere uno stimolo culturale e pedagogico nella propria azione educativa

svolgere un ruolo partecipativo nella vita scolastica

instaurare un rapporto di fiducia con l'agenzia scolastica

trovare nella scuola un supporto nell'affrontare situazioni difficili

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 15

RISORSE UMANE

DIRIGENTE SCOLASTICO

DOCENTI

LETTERE 17

MATEM E SCIENZE 10

LINGUA INGLESE 5

LINGUA SPAGNOLA 2

LINGUA FRANCESE 1

TECNOLOGIA 4

ARTE E IMMAGINE 4

MUSICA 4

SC. MOTORIE 4

RELIGIONE 2 SOSTEGNO 10

ALUNNI

CLASSI PRIME

246

CLASSI SECONDE

234

CLASSI TERZE

252

ATA

COLLABORATORI SCOLASTICI

10

DGSA

AMMINISTRATIVI

5

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 16

RISORSE STRUTTURALI

EDIFICIO

SALA

PROFESSORI

SEGRETERIA

PRESIDENZA

AULA MAGNA

BIBLIOTECA

LABORATORI

INFORMATICO

SCIENTIFICO

MUSICALE

LINGUISTICO

ARTISTICO-

ESPRESSIVO

PALESTRE

COPERTE

SCOPERTE

AULA SOSTEGNO

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 17

OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO

FORMATIVO

SCUOLA CHE

COLLOCA NEL MONDO

SCUOLA CHE

COLLOCA NEL MONDO

SCUOLA DELLA

PREVENZIONE DEI DISAGI

E DEL RECUPERO

DEGLI SVANTAGGI

SCUOLA DELLA

PREVENZIONE DEI DISAGI

E DEL RECUPERO

DEGLI SVANTAGGI

SCUOLA

DELLA MOTIVAZIONE

E DEL SIGNIFICATO

SCUOLA

DELLA MOTIVAZIONE

E DEL SIGNIFICATO

SCUOLA DELL’IDENTITA’SCUOLA DELL’IDENTITA’

SCUOLA ORIENTATIVASCUOLA ORIENTATIVA

SCUOLA

DELL’EDUCAZIONE

INTEGRALE

DELLA PERSONA

SCUOLA

DELL’EDUCAZIONE

INTEGRALE

DELLA PERSONA

LA SCUOLA

SECONDARIADI

I GRADO

LA SCUOLA

SECONDARIADI

I GRADO

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 18

FINALITA’ DELLA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

La finalità generale della scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona,

all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale

europea, nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione

delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle

famiglie.

In tale ottica alla scuola spettano alcune finalità specifiche:

Rimuovere ogni ostacolo alla frequenza

Promuovere il successo scolastico di tutti gli studenti, con particolare

attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio

Prevenire l’evasione dell’obbligo e contrastare la dispersione

Perseguire il miglioramento della qualità del sistema di istruzione

Valorizza il talento e le inclinazioni di ciascuno

Fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità

consapevole e aperta

Guidare gli alunni ad elaborare il senso della propria esperienza

Promuovere negli studenti la pratica consapevole della cittadinanza

Offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi

culturali di base

Far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per

apprendere a selezionare le informazioni

Promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie che siano

in grado di fare da bussola negli itinerari personali

Far acquisire le competenze trasferibili dalle situazioni scolastiche alla vita

sociale

Favorire l’autonomia di pensiero degli studenti, orientando la propria didattica

alla costruzione di saperi a partire da concreti bisogni formativi.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 19

PROFILO DELLE COMPETENZE DELLO

STUDENTE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI

ISTRUZIONE Il profilo che segue descrive le competenze riferite alle discipline di insegnamento e

al pieno esercizio della cittadinanza, che gli studenti della scuola secondaria di primo

grado Colombo devono mostrare di possedere. Tali competenze costituiscono

l’obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano (Iindicazioni nazionali

per il curricolo- 2012).

Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati

a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella

comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità,

le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la

propria personalità in tutte le sue dimensioni.

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli

strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere

ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica

di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della

società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole

condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune

esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a

compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.

Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di

comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie

idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

Nell’incontro con persone di diversa nazionalità è in grado di esprimersi a

livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione

essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua

europea.

Riesce ad utilizzare una lingua europea nell’uso delle tecnologie

dell’informazione e della comunicazione.

Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di

analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi

quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale

gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di

avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni

complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.

Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerche di

senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 20

Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della

comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere

informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di

controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.

Possiede un patrimonio di conoscenze digitali e nozioni di base ed è allo stesso

tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed

impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.

Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita.

Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha

attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in

cui questo può avvenire: momenti educativi informali, e non formali,

esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che

frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche,

volontariato, ecc.

Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e

chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi

espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. E’ disposto ad analizzare

se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 21

IL POF

SI ARTICOLA

IN

CURRICOLO

LOCALE 20%

CURRICOLO

NAZIONALE

80%

CURRICOLO

REGIONALE

PUNTI CARDINE

SI FONDA

SU

SI AVVALE

DI

FUNZIONI

STRUMENTALI

ATTUATO IN

ORARIO

SCOLASTICO

CURRICOLARE

ORARIO

SCOLASTICO

EXTRACURRIC.

CHE

COMPRENDE CHE ATTIVA

PROGETTI

PER

CONSEGUIRE

MIGLIORARE

E AMPLIARE UNA PROFICUA

COLLABORAZIONE

TRA

ATTIVITA’

LABORATORIALI

LILILI

QUALI

VALORIZZAZIONE

DELLE IDENTITA’

RISPETTO

DELLE

DIVERSITA’

CONSAPEVOLEZZA

DEI DIRITTI E DEI

DOVERI

RISPETTO DELLE

REGOLE DELLA

SOCIALITA’

CHE

COLLABORANO

MIGLIORARE OTTIMIZZARE

F.S 2

F.S.4 F.S.3

CHE

S’IMPEGNANO

PER

LE RISORSE

UMANE

POTENZIALITA’ RISULTATI

CHE

S’IMPEGNANO

PER

LE RISORSE

UMANE

POTENZIALITA‘ ’

RISULTATI

CON I

COORDINATORI

OPERATORI

SCOLASTICI

FAMIGLIE TERRITORIO L’OFFERTA

FORMATIVA

F.S. 1

F.S 1

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 22

IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Il Piano dell’Offerta Formativa è:

- il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale della

scuola che esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed

organizzativa

- un atto di indirizzo interno per orientare verso il conseguimento di una finalità,

armonizzando le attività

- un atto dichiarativo di intenti da portare a conoscenza di alunni e famiglie.

Il Piano dell’Offerta Formativa si articola attraverso:

- il collegamento alle indicazioni nazionali per il curricolo (profilo dello studente al

termine del primo ciclo di istruzione, traguardi per lo sviluppo delle competenze,

obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina)

- la progettazione e la realizzazione di interventi educativi, di formazione e

istruzione tesi allo sviluppo della persona, adeguati alla domanda delle famiglie e

alle caratteristiche dei soggetti coinvolti.

Pertanto la scuola individua:

- Le esperienze di apprendimento più efficaci

- Le scelte didattiche più significative

- Le strategie più idonee e le modalità più efficaci ed efficienti, rivolte a determinati

soggetti che vivono in un determinato luogo, al fine di garantire il successo

formativo.

- i contenuti necessari per personalizzare i percorsi formativi

La scuola Colombo basa la propria azione educativa, conformemente al documento

Cultura Scuola Persona, sui seguenti PUNTI – CARDINE:

Valorizzare l’identità

Rispettare la diversità

Avere consapevolezza dei diritti e dei doveri

Rispettare le regole della socialità

Imparare ad imparare

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 23

OBIETTIVI DEL POF

Fornire supporti adeguati affinchè ogni persona sviluppi un’identità

consapevole e responsabile

Rispettare le varie forme di diversità, disabilità o di svantaggio

Promuovere l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della

violenza di genere e di tutte le discriminazioni

Interagire con la società contemporanea attraverso la conoscenza ed il

rispetto dei diritti e dei doveri

Sviluppare competenze e capacità di scelta in relazione alle attitudini di

ognuno attraverso un metodo di lavoro efficace

La scuola promuove apprendimenti significativi per tutti gli alunni attraverso:

La valorizzazione dell’esperienza e delle conoscenze degli alunni per

ancorarvi nuovi contenuti

L’attuazione di interventi adeguati nei riguardi delle diversità per fare in

modo che non diventino disuguaglianze

Lo sviluppo dell’esplorazione e della scoperta al fine di promuovere la

curiosità e l’interesse verso nuove conoscenze

La collaborazione nell’apprendimento attraverso forme di interazione e

scambio sia all’interno della classe, sia attraverso la formazione di gruppi di

lavoro

La promozione del proprio modo di apprendere consapevolmente al fine

di “imparare ad apprendere” e costruire il proprio sapere

La realizzazione di percorsi in forma di laboratorio, per favorire

l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 24

ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

La scuola ha adottato un orario obbligatorio di 30 ore settimanali di insegnamenti

curriculari (italiano, storia, cittadinanza e costituzione, geografia, matematica, scienze,

lingue straniere, educazione artistica, musicale, tecnica, motoria).

L’orario scolastico prevede per tutte le classi e tutti i giorni, dal Lunedì al Venerdì,

l’uscita alle 14:00.

L’ingresso è fissato alle ore 8:00.

La scuola favorisce l’ inserimento dei nuovi alunni in un clima di fiducia e di serenità

che si realizza tramite incontri con gli alunni delle quinte classi elementari durante

l’anno precedente l’iscrizione e incontri con le famiglie prima dell’inizio delle lezioni

per conoscere gli insegnanti e gli spazi disponibili.

Ogni anno la scuola si attiva per iniziative di accoglienza tese a rassicurare gli alunni

nel nuovo ambiente e finalizzate a favorire l’integrazione, la conoscenza e lo stare

bene insieme.

Anche per l’anno in corso, il collegio dei docenti ha approvato la suddivisione

dell’anno scolastico in due quadrimestri: il primo si chiuderà il 31gennaio 2016, il

secondo l’8 giugno 2016.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 25

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 26

CURRICOLO PER COMPETENZE

Il curricolo rappresenta lo strumento principale della progettazione con cui la scuola

può rispondere alla domanda educativa degli alunni e delle loro famiglie.

La caratteristica fondamentale del curricolo è la sua progettualità, ossia la capacità

di individuare con chiarezza i fini complessi del percorso di apprendimento e cercare

di raggiungerli usando flessibilmente come mezzi le discipline, i traguardi per lo

sviluppo delle competenze e gli obiettivi di approfondimento individuati nelle

Indicazioni Nazionali. Il curricolo di istituto è perciò espressione della libertà

d’insegnamento e dell’autonomia scolastica e la sua costruzione è un processo

attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa.

Il curricolo per competenze della scuola secondaria di primo grado Colombo

pertanto:

definisce: le finalità, i risultati di apprendimento attesi per gli allievi, le strategie, i

mezzi, i tempi, gli strumenti e i criteri di valutazione, le risorse interne ed esterne e la

rete di relazioni che permetteranno agli allievi di conseguire la competenze.

E’ strutturato: per Obiettivi di Apprendimento, in riferimento agli Obiettivi

Generali del Pof e alle Indicazioni Nazionali, nel rispetto dei Traguardi per lo

sviluppo delle competenze e del profilo dello studente al termine del primo ciclo di

istruzione.

E’ scandito: per Obiettivi Specifici di Apprendimento.

Sviluppa: il processo formativo per il raggiungimento delle

competenze culturali di base, quali requisiti fondamentali per accedere al sapere e

per continuare ad apprendere, competenze sociali per relazionarsi e lavorare in

gruppo,competenze disciplinari relative ai contenuti delle discipline,

competenze trasversali che riguardano i processi attivabili in vari campi.

Prevede: la scelta dei contenuti disciplinari in rapporto agli Obiettivi di

Apprendimento.

Intende: il Curricolo in termini qualitativi più che nozionistici, con

l’individuazione di saperi irrinunciabili sempre in continua evoluzione.

Costituisce: l’80% del Curricolo Nazionale.

Prevede: verifiche: - quadrimestrali

- finali

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 27

CURRICOLO D’ISTITUTO

Il Curricolo d’Istituto è il documento attraverso il quale la Scuola traduce gli

standard presenti nelle Indicazioni Nazionali in percorsi disciplinari

contestualizzati all’ambiente e condivisi da tutti i docenti. Esso indica, con

riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai

traguardi per lo sviluppo delle competenze, per ciascuna disciplina e per le classi

1^, 2^ e 3^ della scuola secondaria di 1° grado (primo ciclo d’istruzione) gli

obiettivi finali, gli obiettivi di apprendimento e le competenze da raggiungere.

Il Curricolo d’istituto

è una parte importante del POF

rappresenta la sintesi della progettualità formativa e didattica della scuola

persegue le seguenti finalità:

- orientare alla conoscenza di sé e allo sviluppo delle relazioni interpersonali e

con l’ambiente vitale

- offrire situazioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base

- aiutare ad apprendere e a selezionare le informazioni

- valorizzare le diversità presenti nella scuola, evitando che la differenza si

trasformi in disuguaglianza.

A partire dal curricolo di istituto, i docenti individuano le esperienze di

apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più

idonee, con attenzione all'integrazione fra le discipline e alla loro possibile

aggregazione in aree, così come indicato dal Regolamento dell'autonomia

scolastica, che affida questo compito alle istituzioni scolastiche.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 28

Il Percorso formativo

Le competenze sono definite attraverso le conoscenze, le abilità e le attitudini in

relazione al contesto e mirano a realizzare lo sviluppo personale, la cittadinanza

attiva, l’inclusione sociale.

CONOSCENZE

assimilazione di

informazioni attraverso

l’apprendimento

Teoriche Pratiche

ABILITA’

capacità di applicare

conoscenze per portare a

termine compiti e risolvere

problemi

Cognitive Pratiche

CAPACITA’

ESPERIENZE PERSONALI,

MOTIVAZIONE, STRATEGIE,

BISOGNI, ATTITUDINI

COMPETENZA Saper eseguire un compito rielaborando le conoscenze e le abilità in

contesti diversi

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 29

Il percorso formativo si sviluppa attraverso:

gli obiettivi formativi,

i traguardi delle competenze,

gli obiettivi di apprendimento

AMBITO

FORMATIVO

COMPETENZA

CHIAVE

OBIETTIVI FORMATIVI

DA CONSEGUIRE AL TERMINE DELLA

SECONDARIA DI PRIMO GRADO

COSTRUZIONE DEL SE’

IMPARARE

AD IMPARARE

Organizzare il proprio apprendimento scegliendo ed utilizzando varie

fonti e varie modalità di informazione, anche in funzione dei tempi

disponibili e del proprio metodo di studio e di lavoro.

PROGETTARE

Elaborare e realizzare progetti, riguardanti lo sviluppo delle proprie

attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per

stabilire le fasi procedurali e verificare i risultati raggiunti.

RELAZIONE

CON

GLI ALTRI

COMUNICARE

Comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico,

scientifico) utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico,

simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e

multimediali)

Esprimere eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure,

atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi

(verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze

disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e

multimediali).

COLLABORARE E

PARTECIPARE

Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, gestendo la

conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla

realizzazione delle attività collettive nel rispetto dei diritti fondamentali

degli altri.

AGIRE IN MODO

RESPONSABILE E

AUTONOMO

Inserirsi nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e

bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i

limiti, le regole, le responsabilità.

RAPPORTO CON LA

REALTA’ NATURALE

E SOCIALE

RISOLVERE

PROBLEMI

Affrontare situazioni problematiche formulando ipotesi di soluzione,

individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati,

proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e

metodi delle diverse discipline.

INDIVIDUARE

COLLEGAMENTI E

RELAZIONI

Individuare e rappresentare, collegamenti e relazioni tra fenomeni,

eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari,

e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica,

individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed

effetti e la loro natura probabilistica.

ACQUISIRE E

INTERPRETARE

L’INFORMAZIONE

Acquisire la capacità di analizzare l'informazione ricevuta nei diversi

ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone

l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 30

AMBITO

COMPETENZA

CHIAVE

OBIETTIVI FORMATIVI

PRIMO ANNO

COSTRUZIONE DEL

SE’

IMPARARE

AD IMPARARE

Avviare l’organizzazione del proprio apprendimento in

modo responsabile, utilizzando le informazioni ricevute, anche

in funzione dei tempi disponibili e del proprio metodo di

studio e di lavoro

PROGETTARE

Elaborare e realizzare semplici compiti di

apprendimento via via più complessi, utilizzando il metodo

sperimentale nei vari ambiti disciplinari.

RELAZIONE

CON

GLI ALTRI

COMUNICARE

Comprendere semplici messaggi di genere diverso

utilizzando i linguaggi di base appresi,anche mediante supporti

cartacei e informatici.

Esprimere eventi, fenomeni, atteggiamenti, stati d’animo,

emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale,

matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze

disciplinari, anche mediante supporti (cartacei, informatici e

multimediali).

COLLABORARE E

PARTECIPARE

Inserirsi nel gruppo, accettandone le regole, contribuendo

alla realizzazione di attività collettive nel rispetto dei diritti

fondamentali degli altri.

AGIRE IN MODO

RESPONSABILE E

AUTONOMO

Inserirsi nella vita sociale facendo valere i propri diritti ,

riconoscendo quelli degli altri e assumendo le proprie

responsabilità.

RAPPORTO CON LA

REALTA’ NATURALE

E SOCIALE

RISOLVERE

PROBLEMI

Affrontare semplici situazioni problematiche formulando

ipotesi di soluzione, individuando le fonti e le risorse adeguate,

raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni

utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi

delle diverse discipline.

INDIVIDUARE

COLLEGAMENTI E

RELAZIONI

Individuare e rappresentare collegamenti e relazioni tra

contenuti disciplinari, cogliendone analogie e differenze,

coerenze e incoerenze, cause ed effetti sia nello spazio che nel

tempo.

ACQUISIRE E

INTERPRETARE

L’INFORMAZIONE

Acquisire la capacità di ricercare l’informazione richiesta

sia nel contesto formale di apprendimento, sia nella vita

quotidiana.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 31

AMBITO

COMPETENZA

CHIAVE

OBIETTIVI FORMATIVI

SECONDO ANNO

COSTRUZIONE DEL

SE’

IMPARARE

AD IMPARARE

Organizzare il proprio apprendimento in modo

responsabile, utilizzando le informazioni ricevute, anche in

funzione dei tempi disponibili e del proprio metodo di studio

e di lavoro

PROGETTARE

Elaborare e realizzare compiti di apprendimento

via via più complessi, utilizzando il metodo sperimentale nei

vari ambiti disciplinari

.

RELAZIONE

CON

GLI ALTRI

COMUNICARE

Comprendere messaggi di genere diverso utilizzando i

linguaggi di base appresi, anche mediante supporti cartacei e

informatici.

Esprimere eventi, fenomeni, norme, procedure,

atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando

linguaggi diversi e diverse conoscenze disciplinari, anche

mediante supporti (cartacei, informatici e multimediali).

COLLABORARE E

PARTECIPARE

Interagire in gruppo, accettandone le regole, cercando di

gestire le conflittualità, contribuendo alla realizzazione di

attività collettive nel rispetto dei diritti fondamentali degli

altri

AGIRE IN MODO

RESPONSABILE E

AUTONOMO

Inserirsi nella vita sociale facendo valere i propri diritti,

riconoscendo quelli degli altri e assumendo consapevolmente

le proprie responsabilità

RAPPORTO CON LA

REALTA’

NATURALE

E SOCIALE

RISOLVERE

PROBLEMI

Affrontare situazioni problematiche formulando ipotesi di

soluzione, individuando le fonti e le risorse adeguate,

raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni

utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi

delle diverse discipline.

INDIVIDUARE

COLLEGAMENTI E

RELAZIONI

Individuare e rappresentare collegamenti e relazioni tra

fenomeni ed eventi disciplinari, cogliendone analogie e

differenze, coerenze e incoerenze, cause ed effetti sia nello

spazio che nel tempo.

ACQUISIRE E

INTERPRETARE

L’INFORMAZIONE

Acquisire la capacità di analizzare l’informazione che

viene trasmessa, sia nel contesto formale di apprendimento,

sia nella vita quotidiana.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 32

AMBITO

COMPETENZA

CHIAVE

OBIETTIVI FORMATIVI

TERZO ANNO

COSTRUZIONE DEL

SE’

IMPARARE

AD IMPARARE

Organizzare il proprio apprendimento scegliendo ed

utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione,

anche in funzione dei tempi disponibili e del proprio metodo

di studio e di lavoro.

PROGETTARE

Elaborare e realizzare progetti, riguardanti lo sviluppo

delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le

conoscenze apprese per stabilire le fasi procedurali e

verificare i risultati raggiunti.

RELAZIONE

CON

GLI ALTRI

COMUNICARE

Comprendere messaggi anche complessi di genere diverso

trasmessi utilizzando linguaggi diversi mediante diversi

supporti cartacei, informatici e multimediali. Esprimere

eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure,

atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando

linguaggi diversi e diverse conoscenze disciplinari, mediante

diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali).

COLLABORARE E

PARTECIPARE

Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di

vista, gestendo la conflittualità, contribuendo

all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività

collettive nel rispetto dei diritti fondamentali degli altri.

AGIRE IN MODO

RESPONSABILE E

AUTONOMO

Inserirsi nella vita sociale e far valere al suo interno i propri

diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le

opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.

RAPPORTO CON LA

REALTA’

NATURALE

E SOCIALE

RISOLVERE

PROBLEMI

Affrontare situazioni problematiche anche complesse

formulando ipotesi di soluzione, individuando le fonti e le

risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo

soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti

e metodi delle diverse discipline.

INDIVIDUARE

COLLEGAMENTI E

RELAZIONI

Individuare e rappresentare collegamenti e relazioni tra

fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a

diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo,

cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e

differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti

ACQUISIRE E

INTERPRETARE

L’INFORMAZIONE

Acquisire la capacità di analizzare e interpretare le

informazioni .

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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

ITALIANO

attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura

la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche

un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare

opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.

realizzazione di giochi o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione

di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.

riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione

dell’emittente.

anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer,

ecc.).

nelle attività di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e

rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o

presentazione con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici.

un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti.

ipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo,

regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario.

linguaggi verbali con quelli iconici e sonori.

(fondamentale; di alto uso; di alta disponibilità).

base alla situazione

comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate.

loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo.

applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al

lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e

complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per

comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri

scritti.

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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

STORIA

l’uso di risorse digitali.

zioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa

organizzare in testi.

– anche digitali – le conoscenze storiche acquisite

operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni.

comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo

contemporaneo.

petti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle

forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino

alla nascita della Repubblica, anche con possibilità di aperture e confronti con il

mondo antico.

contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.

neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione.

relazione con i fenomeni storici studiati.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

GEOGRAFIA

cardinali e alle coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande

scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi.

eografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini

del telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi

geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali.

ntandoli in particolare a quelli

italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e

architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare.

tempo e valuta gli effetti di azioni dell’uomo su sistemi territoriali alle diverse scale

geografiche.

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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

scegliendo ed utilizzando varie fonti e modalità di informazione e di formazione,

anche in funzione dei tempi disponibili, delle strategie, del metodo di studio.

ttare: elaborare progetti relativi alle proprie attività di studio, utilizzando le

conoscenze apprese per stabilire obiettivi,strategie d’azione, verificando i risultati.

mediante diversi supporti; rappresentare eventi, concetti, norme …, utilizzando

linguaggi diversi e supporti diversi.

vista, valorizzando le proprie e altrui capacità.

modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e

consapevole nella vita sociale e far valere i propri diritti e bisogni, riconoscendo

quelli altrui, le regole, le responsabilità.

re e verificare ipotesi.

dalle opinioni.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ITALIANO ASCOLTO e PARLATO

LETTURA

nformazioni implicite ed esplicite

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io

SCRITTURA

RIFLESSIONE SULLA LINGUA

gli elementi di una comunicazione

STORIA USO DELLE FONTI

ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI

i in base alle informazioni e alle conoscenze

STRUMENTI CONCETTUALI

convivenza civile

PRODUZIONE SCRITTA E ORALE

CITTADINANZA E COSTITUZIONE della

Costituzione Italiana

nell’ambito delle proprie esperienze e dal contesto scolastico

ncipali

relazioni tra persona, famiglia, società, Stato

grado di rivolgersi, per le proprie necessità, ai principali servizi erogati

uzioni europee e degli organismi di cooperazione

internazionale

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Adottare nella vita quotidiana comportamenti responsabili per la tutela e il rispetto

dell’ambiente e delle risorse naturali

GEOGRAFIA ORIENTAMENTO

LINGUAGGIO DELLA GEOGRAFICITA’

PAESAGGIO

utela del paesaggio

REGIONE E SISTEMA TERRITORIALE

applicandolo all’Italia, all’Europa, agli altri continenti

ortata nazionale,

europea, mondiale

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

MATEMATICA

padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il

risultato di operazioni.

sentazioni e

ne coglie le relazioni tra gli elementi.

prendere decisioni.

coerenza.

sul processo risolutivo, sia sui risultati.

passare da un problema specifico a una classe di problemi.

utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione

riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta.

naturale.

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atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso

esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili

in molte situazioni per operare nella realtà

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO MATEMATICA NUMERI

oni,sottrazioni,moltiplicazioni, divisioni e confronti tra i numeri

conosciuti (numeri naturali, numeri interi, frazioni e numeri decimali) quando

possibile a mente oppure utilizzando gli usuali algoritmi scritti, le calcolatrici e i fogli

di calcolo.

seguire addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni. divisioni e confronti tra i numeri

relativi.

plausibilità di un calcolo già fatto.

sulla retta.

consapevoli del significato.

semplificare calcoli e notazioni.

più numeri.

divisore comune più grande, in matematica e in diverse situazioni concrete.

scomposizione per diversi fini.

prietà associativa e

distributiva per raggruppare e semplificare le operazioni.

soluzione di un problema.

i, essendo

consapevoli del significato delle parentesi.

SPAZIO E FIGURE

accuratezza opportuni strumenti (riga, squadra, compasso, software di geometria).

appresentare punti segmenti e figure sul piano cartesiano.

(triangoli, quadrilateri, poligoni regolari, cerchio).

e elementari, ad esempio

triangoli.

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concrete.

assegnata.

π , ad esempio come area del cerchio di raggio 1, e alcuni

modi per approssimarlo.

circonferenza, conoscendo il raggio.

piano.

a rappresentazioni bidimensionali.

degli oggetti della vita quotidiana.

RELAZIONI E FUNZIONI

Costruire interpretare e trasformare formule che contengono lettere per esprimere

in forma generale relazioni e proprietà.

particolare le funzioni del tipo y = ax, y = a/x, y = ax2, y =2 n e i loro grafici.

Collegare le prime due al concetto di proporzionalità.

DATI E PREVISIONI

onico.

le distribuzioni delle frequenze e delle frequenze relative e le nozioni di media

aritmetica e mediana.

eventi elementari, discutere i modi

per assegnare a essi una probabilità, calcolare la probabilità di qualche evento,

decomponendolo in eventi elementari disgiunti.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

SCIENZE

comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi,

utilizzando le conoscenze acquisite.

semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni

ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni.

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microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti.

tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i

modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali.

delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita

ecologicamente responsabili.

campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO SCIENZE FISICA E CHIMICA

raccogliere dati su variabili di differenti fenomeni.

conserva.

oncetti di trasformazione chimica; sperimentare reazioni non

pericolose anche con prodotti chimici di uso domestico.

ASTRONOMIA E SCIENZE DELLA TERRA

notturno e diurno, utilizzando planetari o simulazioni al computer.

luna.

con ricerche sul campo ed esperienze concrete, i principali tipi di

rocce ed i processi geologici da cui hanno avuto origine.

BIOLOGIA

ionamento delle diverse specie

di viventi.

macroscopico dei viventi con un modello cellulare.

a trasmissione dei caratteri ereditari acquisendo le

prime elementari nozioni di genetica.

la cura e il controllo della propria salute attraverso una corretta alimentazione;

conoscere per evitare consapevolmente i danni del fumo e delle droghe.

e preservare la biodiversità nei sistemi ambientali.

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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

LINGUA INGLESE

lingua standard su argomenti familiari, o di studio che affronta normalmente a scuola

e nel tempo libero.

acconta avvenimenti ed esperienze personali,

espone argomenti di studio.

argomenti noti.

formativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre

discipline.

familiari.

zzazione e li

confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto.

apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente

con i compagni nella realizzazione di attività e progetti.

apprendere.

2^ LINGUA COMUNITARIA ti familiari.

semplice e diretto su argomenti familiari e abituali.

del proprio ambiente.

dall’insegnante.

- comunicativi e culturali

propri delle lingue di studio

imparare.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO LINGUA INGLESE

Comprensione orale

ricavarne informazioni specifiche.

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Comprensione scritta

graduate.

Produzione e interazione orale

lessico, strutture e funzioni linguistiche note.

Produzione scritta

Riflessione Linguistica tture, lessico e funzioni linguistiche in modo corretto

Cultura e Civiltà

Paesi anglofoni e operare confronti con la propria

2^ LINGUA COMUNITARIA (FRANCESE/SPAGNOLO)

Comprensione orale

chiaramente e identificare il tema generale di brevi messaggi orali o di brevi testi

multimediali in cui si parla di argomenti conosciuti.

Comprensione scritta

informazioni specifiche in materiali di uso corrente.

Produzione ed interazione orale .

mimica e gesti

Produzione Scritta

la comprensibilità del messaggio.

Riflessione sulla lingua e cultura

Aspetti relativi alla cultura implicita nella lingua relativa all’ambito personale e alla

quotidianità.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

ARTE E IMMAGINE

progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo,

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 43

scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con

l’integrazione di più media e codici espressivi.

significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti

multimediali.

ficative prodotte nell’arte antica, medioevale, moderna e

contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e

ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali

prodotti in paesi diversi dal proprio.

del proprio territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione.

lizzando il

linguaggio appropriato.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ARTE E IMMAGINE

ESPRIMERSI E COMUNICARE

dallo studio dell’arte e della comunicazione visiva.

zzare consapevolmente gli strumenti, le tecniche figurative (grafiche,

pittoriche e plastiche) e le regole della rappresentazione visiva per una produzione

creativa che rispecchi le preferenze e lo stile personale.

uso comune, immagini fotografiche, scritte,

elementi iconici e visivi per produrre nuove immagini.

seguendo una precisa finalità operativa o comunicativa, anche integrando più codici e

facendo riferimento ad altre discipline.

OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI

appropriato, gli elementi formali ed estetici di un contesto reale.

erpretare in’immagine o un’opera d’arte utilizzando gradi progressivi

di approfondimento dell’analisi del testo per comprenderne il significato e cogliere le

scelte creative e stilistiche dell’autore.

i nell’opera d’arte e nelle

immagini della comunicazione multimediale per individuarne la funzione simbolica,

espressiva e comunicativa nei diversi ambiti di appartenenza (arte, pubblicità,

informazione, spettacolo).

COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE D’ARTE

elementi essenziali del contesto storico e culturale a cui appartiene.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 44

principali periodi storici del passato e dell’arte moderna e contemporanea, anche

appartenenti a contesti culturali diversi dal proprio.

-artistico e museale del

territorio sapendone leggere i significati e i valori estetici, storici e sociali.

dei beni culturali.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

MUSICA

attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a

generi e culture differenti.

all’analisi e alla

riproduzione di brani musicali.

partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali,

nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando

anche sistemi informatici.

anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-

culturali.

a con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali,

servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO MUSICA

strumentali di diversi generi e stili, anche avvalendosi di strumentazioni elettroniche.

utilizzando sia strutture aperte, sia semplici schemi ritmico-melodici.

costitutivi del linguaggio musicale.

progettare/realizzare eventi sonori che integrino altre forme artistiche, quali danza,

teatro, arti visive e multimediali.

sicale, ampliarne l’orizzonte

valorizzando le proprie esperienze, il percorso svolto e le opportunità offerte dal

contesto.

elaborazioni sonore e musicali.

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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

TECNOLOGIA

le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi

naturali.

rocessi di trasformazione e risorse o di produzione di beni e

riconosce le diverse forme di energie coinvolte.

di tipo tecnologico, riconoscendo opportunità e rischi.

diversità in relazione al funzionamento, al tipo di energia ed ai materiali usati.

realizzazione di semplici prodotti anche di tipo digitale.

disponibili sul mercato ed esprime valutazioni.

ando il

linguaggio del disegno tecnico, seguendo le regole dell'assonometria e delle

proiezioni ortogonali.

maniera metodica e razionale compiti operativi complessi anche collaborando e

cooperando con i compagni.

immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO TECNOLOGIA

misurazioni e rilievi grafici e fotografici sull’ambiente scolastico o sulla

propria abitazione.

oggetti e processi.

avandone informazioni

qualitative e quantitative.

potenzialità.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

nei limiti.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 46

situazione.

-relazionali del linguaggio motorio per entrare in

relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair-play)

come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole.

bene” in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione.

il bene comune.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL TEMPO

sport.

inusuali.

-temporali funzionali alla realizzazione del

gesto tecnico in ogni situazione sportiva.

ente naturale e artificiale anche attraverso ausili

specifici (mappe, bussole).

IL LINGUAGGIO DEL CORPO COME MODALITA’ COMUNICATIVO-

ESPRESSIVA

idee, stati d’animo e storie mediante gestualità e posture svolte in forma individuale,

a coppie, in gruppo.

di

gioco.

IL GIOCO, LO SPORT, LE REGOLE E IL FAIR PLAY

gioco in forma originale e creativa, proponendo anche varianti.

comportamenti collaborativi e

partecipa in forma propositiva alle scelte di squadra.

anche il ruolo di arbitro o di giudice.

oni competitive, in gara e non, con

autocontrollo e rispetto per l’altro, sia in caso di vittoria sia in caso di sconfitta.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 47

SALUTE E BENESSERE; PREVENZIONE E SICUREZZA

applicarsi a seguire un piano di lavoro consigliato in vista del miglioramento delle

prestazioni.

applicare tecniche di controllo respiratorio e di rilassamento muscolare a conclusione

del lavoro.

propria e l’altrui sicurezza.

anche rispetto a possibili situazioni di pericolo.

riconoscendone i benefici.

integratori, di sostanze illecite o che inducono dipendenza ( doping, droghe, alcool)

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELIGIONE CATTOLICA

· L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e

porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A

partire dal contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente,

sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo.

· Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia

della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini.

Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le

vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne una

interpretazione consapevole.

· Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne

individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo

imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale.

· Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in

vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la

complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per

relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo

circonda.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO RELIGIONE CATTOLICA

Dio e l’uomo · Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue esperienze tracce di una ricerca

religiosa.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 48

· Comprendere alcune categorie fondamentali della fede ebraico-cristiana

(rivelazione,

promessa, alleanza, messia, risurrezione, grazia, Regno di Dio, salvezza…) e

confrontarle con quelle di altre maggiori religioni.

· Approfondire l’identità storica, la predicazione e l’opera di Gesù e correlarle alla

fede cristiana che, nella prospettiva dell’evento pasquale (passione, morte e

risurrezione), riconosce in lui il Figlio di Dio fatto uomo, Salvatore del mondo che

invia la Chiesa nel mondo.

· Conoscere l’evoluzione storica e il cammino ecumenico della Chiesa, realtà voluta

da Dio, universale e locale, articolata secondo carismi e ministeri e rapportarla alla

fede cattolica che riconosce in essa l’azione dello Spirito Santo.

· Confrontare la prospettiva della fede cristiana e i risultati della scienza come letture

distinte ma non conflittuali dell’uomo e del mondo.

La Bibbia e le altre fonti · Saper adoperare la Bibbia come documento storico-culturale e apprendere che nella

fede della Chiesa è accolta come Parola di Dio.

· Individuare il contenuto centrale di alcuni testi biblici, utilizzando tutte le

informazioni necessarie ed avvalendosi correttamente di adeguati metodi

interpretativi.

· Individuare i testi biblici che hanno ispirato le principali produzioni artistiche

(letterarie, musicali, pittoriche…) italiane ed europee.

Il linguaggio religioso · Comprendere il significato principale dei simboli religiosi, delle celebrazioni

liturgiche e dei sacramenti della Chiesa.

· Riconoscere il messaggio cristiano nell’arte e nella cultura in Italia e in Europa,

nell’epoca tardo-antica, medievale, moderna e contemporanea.

· Individuare gli elementi specifici della preghiera cristiana e farne anche un

confronto con quelli di altre religioni.

· Focalizzare le strutture e i significati dei luoghi sacri dall’antichità ai nostri giorni.

I valori etici e religiosi · Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue esperienze tracce di una ricerca

religiosa.

· Riconoscere l’originalità della speranza cristiana, in risposta al bisogno di salvezza

della condizione umana nella sua fragilità, finitezza ed esposizione al male.

· Saper esporre le principali motivazioni che sostengono le scelte etiche dei cattolici

rispetto alle relazioni affettive e al valore della vita dal suo inizio al suo termine, in

un contesto di pluralismo culturale e religioso.

· Confrontarsi con la proposta cristiana di vita come contributo originale per la

realizzazione di un progetto libero e responsabile.

In considerazione degli assi culturali le competenze vengono acquisite attraverso:

Asse dei linguaggi : Italiano, Lingue Straniere, Arte e Immagine, Musica , Scienze

Motorie

Asse logico matematico scientifico-tecnologico: Matematica, Scienze, Tecnologia

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 49

Asse storico- sociale:Storia, Geografia, Religione.

Ciascun asse culturale prevede 4 livelli di acquisizione delle competenze:

Livello

Avanzato

A

L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando

padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e

sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni

consapevoli.

Livello

Intermedio

B

L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove,

compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze

e le abilità acquisite.

Livello

Base C

L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove,

mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper

applicare basilari regole e procedure apprese.

Livello

Iniziale D

L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in

situazioni note.

METODOLOGIE

Nel Piano dell'offerta formativa, poiché l'attenzione rivolta alle finalità formative si

coniuga con le modalità di apprendimento, il Collegio dei Docenti si prefigge di

promuovere capacità (saper fare) e atteggiamenti (saper essere) attraverso

conoscenze essenziali, nuclei concettuali fondanti che devono necessariamente essere

compresi ed assimilati consapevolmente.

Per tale motivazione la nostra scuola fa riferimento a metodi, procedure e strategie di

tipo attivo in cui gli alunni non restano passivi recettori delle conoscenze, ma sono

coinvolti e divengono artefici del proprio processo di apprendimento.

Le diverse metodologie adottate, rispettose della libertà di insegnamento e della

specificità della disciplina, presentano orientamenti e tipologie comuni finalizzati a:

- valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni

- stimolare la curiosità degli alunni

- aumentare il loro livello di motivazione, partecipazione e apprendimento

- conseguire il successo formativo

- attuare interventi adeguati nei riguardi della diversità

- favorire l’esplorazione e la scoperta

- incoraggiare l’apprendimento collaborativo

- promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 50

- realizzare percorsi in forma di laboratorio.

Esse sono:

- personalizzazione: diversificare i percorsi di apprendimento per garantire

il diritto allo studio, interpretando i bisogni e le esigenze di ciascun alunno;

- apprendimento per scoperta: acquisire autonomia nel pensare, progettare,

decidere e valutare;

- attività laboratoriale: costruire percorsi significativi d’apprendimento per

coniugare momenti operativi e momenti conoscitivi;

- apprendimento cooperativo: promuovere le diverse potenzialità di ciascuno per

perseguire fini comuni attraverso l’operare in gruppo;

- contestualizzazione dell’apprendimento: favorire l’apprendimento efficace che si

sviluppa in un contesto, il più possibile reale, in cui si applicano e si costruiscono

conoscenze e abilità;

- problematizzazione dell’apprendimento: mettere gli alunni di fronte ad un

problema e chiedere loro di risolverlo non solo fa crescere le loro competenze, ma

rende più motivante tutta l’attività di apprendimento;

- Sviluppo di schemi logici e di processi cognitivi: la competenza deriva dal

possesso di schemi logici e cognitivi che consentono la mobilizzazione di conoscenze

e abilità da un contesto noto a uno non noto e tali schemi si sviluppano con un’azione

intenzionale mediante la pratica. La vera innovazione didattica che consenta di

sviluppare competenze consiste nello sviluppo dei processi cognitivi attraverso cui i

nostri alunni trattano, elaborano e trasferiscono le conoscenze: processi percettivi,

mnestici, induttivi, deduttivi, dialettici e creativi;

- Essenzializzazione dei contenuti : dedicare una considerevole parte del tempo a

concetti chiave, idee produttive e questioni essenziali permettendo agli studenti di

approfondire meglio queste nozioni ed i significati correlati;

- La pedagogia del progetto:favorisce l’acquisizione di competenze complesse,

perché offre agli allievi l’abitudine di vedere i procedimenti appresi a scuola come

strumenti per raggiungere degli scopi che possono percepire e che stanno loro a

cuore. Inoltre, i compiti da eseguire nel quadro di un progetto riferito ad una

situazione extrascolastica sono quasi sempre, dei compiti complessi. Non sono

collegati, in modo evidente per l’allievo, a una disciplina scolastica .

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STRATEGIE

Attività collettive

Lavori di gruppo

Attività a classi aperte

Attività individuali

Attività individualizzate: recupero, consolidamento, potenziamento

La lezione si connoterà come input a fare, a motivare, ad affrontare problemi, per

questo il compito dell'insegnante sarà:

1. Pubblicizzare gli obiettivi

2. Motivare al lavoro da svolgere

3. Attirare l'attenzione

4. Verificare la presenza dei prerequisiti necessari ad un apprendimento significativo

5. Parcellizzare gli apprendimenti in sequenze modulari

6. Fornire il modello della prestazione richiesta

7. Provvedere al transfert (generalizzazione)

VERIFICA – VALUTAZIONE

“Agli insegnanti compete la responsabilità della valutazione delle competenze e la

cura della documentazione didattica, nonché la scelta dei relativi strumenti nel

quadro dei criteri deliberati dagli organi collegiali. Le verifiche intermedie e le

valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi e i traguardi

previsti dalle Indicazioni e declinati nel curricolo.

La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari, attiva le azioni da

intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a

termine.

Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di

apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo”(Indicazioni nazionali per

il curricolo-2012);serve come accertamento finalizzato alla messa a punto e al

controllo delle procedure didattiche la cui efficacia e validità si misura con la capacità

di condurre i diversi allievi al conseguimento di livelli omogenei di apprendimento

attraverso itinerari flessibili e differenziati.

L’attività di valutazione si sviluppa nel corso dell’intero anno scolastico seguendo un

percorso che parte dalla conoscenza degli alunni, attraverso l’osservazione

sistematica e la rilevazione oggettiva degli apprendimenti, elementi indispensabili per

poter calibrare l’attività didattica e la programmazione.

Si considerano i progressi compiuti in relazione al perseguimento degli obiettivi

prefissati in termini di conoscenze acquisite, capacità espresse, comportamenti

maturati.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 52

La valutazione complessiva tiene conto quindi degli esiti cognitivi conseguiti o non

raggiunti.

La valutazione assume il carattere non “selettivo”, ma “orientativo”, diventa uno

strumento che serve all’insegnante per orientare l’alunno sulla via giusta non per

giudicarlo o condannarlo. Orientare significa guidare l’alunno ad esplorare se stesso,

a conoscersi nella sua interezza, a riconoscere le proprie capacità ed i propri limiti, a

conquistare la propria identità, a migliorarsi continuamente. La valutazione diventa

proattiva quando riconosce ed evidenzia i progressi compiuti dall’alunno nel suo

cammino, gratifica i passi effettuati, cerca di far crescere in lui le ‘emozioni di

riuscita’ che rappresentano il presupposto per le azioni successive.

Fondamentale è la collegialità della valutazione che trova la sua massima

espressione nel consiglio di classe.

La valutazione scaturirà da tre momenti importanti:

Valutazione diagnostica: mira a prendere coscienza della situazione

d’ingresso e dà indicazioni sull’intera classe.

Valutazione formativa: fornisce indicazioni continue sull’apprendimento in

itinere.

Valutazione sommativa: verifica le conoscenze e le abilità conseguite al

termine dell’unità di apprendimento.

e favorirà lo sviluppo delle capacità di autovalutazione e di orientamento

dell’alunno.

La valutazione sommativa, quadrimestrale, terrà conto :

dei livelli di partenza,

dell’esito degli interventi personalizzati

dei risultati delle prove di verifica

dei progressi rilevati nel processo di maturazione

Per arrivare a:

VALUTARE il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento

ACCERTARE il conseguimento delle competenze raggiunte

CERTIFICARE l’assolvimento dell’obbligo e le competenze raggiunte dagli

alunni.

La valutazione delle competenze non prevede esclusivamente l’uso di prove

standardizzate, ma deve essere autentica.

La valutazione autentica è un vero accertamento della prestazione perché da essa

apprendiamo se gli studenti possono in modo intelligente usare ciò che hanno

appreso.

La valutazione autentica, inoltre, persegue l’intento di coinvolgere gli studenti in

compiti che richiedono di applicare le conoscenze nelle esperienze del mondo reale.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 53

Essa offre la possibilità sia agli insegnanti che agli studenti di autovalutarsi, in

conformità a ciò, migliorare il processo di insegnamento o di apprendimento: gli

insegnanti per sviluppare la propria professionalità egli studenti per diventare

autoriflessivi e assumersi il controllo del proprio apprendimento.

Per la valutazione delle competenze la scuola utilizza le seguenti modalità:

A. COMPITI DI REALTA’

B. OSSERVAZIONE SISTEMATICA

C. AUTOBIOGRAFIE COGNITIVE

La verifica è effettuata attraverso:

- prove oggettive strutturate (questionari aperti, questionari V/F, questionari a

scelta multipla, tabelle, mappe concettuali, fruizione e produzione di diverse

tipologie testuali) per accertare le competenze acquisite di conoscenza,

comprensione, analisi e sintesi

- prove soggettive (interrogazioni orali) per attestare l’acquisizione della

capacità espressiva e del codice competente.

Per gli alunni in difficoltà, diversamente abili o stranieri di alfabetizzazione

nulla o minima si prevedono prove personalizzate da valutare in modo

coerente agli obiettivi concordati per ogni singola situazione.

Sono stati individuati alcuni criteri di valutazione del docente e quelli adottati dal

docente per gli alunni:

CRITERI di valutazione del docente:

- criterio della collegialità

- criterio della corresponsabilità

- criterio della coerenza e della trasparenza

- criterio dell’imparzialità

CRITERI di valutazione per gli alunni:

- valutazione delle competenze (disciplinari e trasversali) acquisite

- valutazione dell’alfabetizzazione culturale

- valutazione della partecipazione e relazionalità

- valutazione dell’impegno

- valutazione dell’attenzione

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 54

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo

dello studente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per

la partecipazione sociale. Esse sono oggetto di certificazione alla fine della classe

terza di scuola secondaria di primo grado.

Sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale, la Colombo progetta percorsi per la

promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze. Particolare attenzione

pone a come ciascuno studente mobilita e orchestra le proprie risorse, conoscenze,

abilità, atteggiamenti, per affrontare efficacemente le situazioni che la realtà

quotidianamente propone, in relazione alle proprie potenzialità e attitudini.

Solo a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle

competenze è possibile la loro certificazione al termine della scuola secondaria di

primo grado, attraverso i modelli adottati a livello nazionale.

La certificazione delle competenze assume come sue caratteristiche peculiari la

complessità e la processualità. Complessità in quanto prende in considerazione i

diversi aspetti della valutazione: conoscenze, abilità, traguardi per lo sviluppo delle

competenze, atteggiamenti da utilizzare in un contesto problematico e più articolato

rispetto alla semplice ripetizione e riesposizione dei contenuti appresi. Processualità

in quanto tale operazione non può essere confinata nell’ultimo anno della scuola

secondaria di primo grado, ma deve sostanziarsi delle rilevazioni effettuate in tutti gli

anni precedenti che documentino il grado di avvicinamento degli alunni ai traguardi

fissati per ciascuna disciplina e alle competenze delineate nel Profilo dello studente.

Gli esiti delle verifiche e valutazioni effettuate nel corso degli anni confluiscono,

legittimandola, nella certificazione delle competenze da effettuare al termine della

scuola secondaria di primo grado.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 55

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE

Competenze di Cittadinanza Valutazi

one

Imparare ad Imparare

Descrittori Indicatori

Conoscenza di sé

(limiti, capacità..)

È pienamente consapevole delle proprie capacità e dei propri punti

deboli e li sa gestire.

A

È consapevole delle proprie capacità e dei propri punti deboli e li sa

gestire.

B

Riconosce le proprie risorse e capacità e inizia a saperle gestire C

Si avvia a identificare punti di forza e di debolezza e cerca di

gestirli.

D

Uso di strumenti

informativi

Ricerca in modo autonomo e spontaneo fonti e informazioni.

Sa gestire in modo appropriato, produttivo e autonomo, i diversi

supporti

A

Ricerca in modo autonomo fonti e informazioni.

Sa gestire in modo appropriato, produttivo e autonomo i diversi

supporti

B

Ricerca e utilizza in modo autonomo fonti e informazioni.

Sa gestire i diversi supporti

C

Guidato/a ricerca e utilizza fonti e informazioni e riesce a gestire i

supporti di base

D

Acquisizione di

un metodo di

studio e di lavoro

Metodo di studio personale, produttivo e creativo, utilizzando in

modo corretto e proficuo il tempo a disposizione

A

Metodo di studio personale, produttivo , utilizzando in modo

corretto il tempo a disposizione

B

Metodo di studio abbastanza autonomo ed efficace , utilizzando in

modo adeguato il tempo a disposizione

C

Metodo di studio ancora dispersivo, incerto, non sempre adeguato D

Progettare

Descrittori Indicatori

Uso delle

conoscenze

apprese per

realizzare un

prodotto.

Utilizza in maniera completa le conoscenze apprese e approfondite

per ideare e realizzare un prodotto.

A

Utilizza in maniera completa le conoscenze apprese per realizzare

un prodotto.

B

Utilizza nel complesso le conoscenze apprese per realizzare un

prodotto.

C

Utilizza parzialmente le conoscenze apprese per realizzare un

semplice prodotto

D

Organizzazione

del materiale

per realizzare un

prodotto

Organizza il materiale in modo razionale e originale A

Organizza il materiale in modo corretto e razionale B

Organizza il materiale in modo appropriato C

Organizza il materiale in modo non sempre corretto D

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 56

Comunicare comprendere rappresentare

Descrittori Indicatori

Comprensione e

uso dei linguaggi

di vario genere

Comprende tutti i generi di messaggi e di diversa complessità

trasmessi con supporti vari.

A

Comprende tutti i generi di messaggi trasmessi con diversi supporti. B

Comprende nel complesso messaggi di generi diversi trasmessi con

supporti vari

C

Comprende semplici messaggi trasmessi con alcuni supporti D

Uso dei linguaggi

disciplinari

Si esprime utilizzando in maniera sicura, corretta, appropriata e

originale tutti i linguaggi disciplinari mediante supporti vari.

A

Si esprime utilizzando in maniera corretta e appropriata i linguaggi

disciplinari mediante supporti vari.

B

Si esprime utilizzando abbastanza correttamente i linguaggi

disciplinari mediante supporti vari.

C

Si esprime utilizzando in modo semplice ed essenziale i linguaggi

disciplinari.

D

Collaborare e partecipare

Descrittori Indicatori

Interazione nel

gruppo

Interagisce in modo collaborativo, partecipativo e costruttivo nel

gruppo.

A

Interagisce in modo partecipativo e costruttivo nel gruppo. B

Interagisce attivamente nel gruppo C

Collabora in parte nel gruppo D

Disponibilità al

confronto

Gestisce in modo positivo la conflittualità e favorisce il confronto A

Gestisce in modo positivo la conflittualità ed è sempre disponibile al

confronto

B

Gestisce in modo positivo la conflittualità ed è quasi sempre

disponibile al confronto

C

Cerca di gestisce in modo positivo la conflittualità D

Rispetto dei

diritti altrui

Conosce e rispetta sempre e consapevolmente i diversi punti di vista

e ruoli altrui.

A

Conosce e rispetta sempre i diversi punti di vista e i ruoli altrui B

Conosce e rispetta diversi punti di vista e i ruoli altrui C

Generalmente rispetta sempre i diversi punti di vista e i ruoli altrui D

Agire in modo autonomo e responsabile

Descrittori Indicatori

Assolvere gli

obblighi

scolastici

Assolve in modo attivo e responsabile gli obblighi scolastici A

Assolve in modo regolare e responsabile gli obblighi scolastici B

Assolve in modo regolare gli obblighi scolastici C

Assolve in modo discontinuo gli obblighi scolastici D

Rispetto delle

regole

Rispetta consapevolmente le regole A

Rispetta sempre le regole B

Rispetta generalmente le regole C

Rispetta saltuariamente le regole D

Risolvere problemi

Descrittori Indicatori

Risoluzione di

situazioni

problematiche

Riconosce i dati essenziali, autonomamente individua le fasi del

percorso risolutivo in maniera originale anche in casi articolati e

nuovi.

A

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 57

utilizzando

contenuti e

metodi delle

diverse discipline

Riconosce i dati essenziali, individua le fasi del percorso risolutivo

anche in casi di una certa complessità e nuovi.

B

Riconosce i dati essenziali, individua le fasi del percorso risolutivo,

relativamente a situazioni già affrontate.

C

Riconosce i dati essenziali in situazioni semplici e individua solo

parzialmente le fasi del percorso risolutivo

D

Individuare collegamenti e relazioni

Descrittori Indicatori

Individuare e

rappresentare

collegamenti e

relazioni tra

fenomeni, eventi

e concetti

diversi

Individua in modo preciso e ordinato i collegamenti e le relazioni tra i fenomeni,

gli eventi e i concetti appresi. Li rappresenta in modo corretto e creativo.

Individua in modo preciso e ordinato i collegamenti e le relazioni tra i fenomeni,

gli

eventi e i concetti appresi. Li rappresenta in modo corretto.

A

B

Individua in modo preciso e ordinato i collegamenti e le relazioni

tra i fenomeni, gli eventi e i concetti appresi. Li rappresenta in modo

adeguato

C

Guidato/a individua i principali collegamenti tra fenomeni e concetti

appresi e li rappresenta

D

Individuare

collegamenti fra

le varie aree

disciplinari

Opera autonomamente e in modo corretto e creativo collegamenti

fra le diverse aree disciplinari, anche in relazione a problematiche

complesse.

A

Opera autonomamente e in modo sicuro e corretto collegamenti

completi fra le diverse aree disciplinari

B

Opera autonomamente e in modo corretto collegamenti completi fra

le diverse aree disciplinari

C

Guidato riesce ad operare semplici collegamenti fra le diverse aree

disciplinari

D

Acquisire e interpretare l’informazione

Descrittori Indicatori

Capacità di

analizzare

l’informazione

Valutazione

dell’attendibilità

e dell’utilità

Analizza spontaneamente e autonomamente l’informazione, ricavata

anche dalle più comuni tecnologie della comunicazione.. Ne valuta

consapevolmente l’attendibilità e l’utilità

A

Analizza autonomamente l’informazione, ricavata anche dalle più

comuni tecnologie della comunicazione. Ne valuta

consapevolmente l’attendibilità e l’utilità

B

Analizza autonomamente l’informazione, ricavata anche dalle più

comuni tecnologie della comunicazione. Si avvia a valutarne

l’attendibilità e l’utilità

C

Deve essere guidato nella ricerca di informazioni richieste, ricavate

anche dalle più comuni tecnologie della comunicazione

D

Distinzione di

fatti

e opinioni

Sa distinguere in modo corretto e preciso fatti e opinioni A

Sa distinguere in modo corretto fatti e opinioni B

Sa distinguere in modo abbastanza corretto fatti e opinioni C

Deve essere guidato nella distinzione tra i fatti principali. D

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 58

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

Per la valutazione del comportamento e quindi per l’assegnazione del voto di

condotta da esprimere in decimi sulla scheda, si tiene conto dei seguenti indicatori:

assumere comportamenti responsabili verso se stessi, gli altri e l’ambiente

portare a termine con affidabilità gli impegni presi

rispettare le regole convenute (come da Regolamento di istituto);

assumersi la responsabilità dei propri doveri di alunno nei diversi contesti

educativi.

La valutazione espressa dal Consiglio di classe in sede di scrutinio intermedio o

finale non può riferirsi ad un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio

complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine

all’intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della valenza formativa ed

educativa cui deve rispondere l’attribuzione del voto sul comportamento, il Consiglio

di classe tiene in debita evidenza e considerazione i progressi e i miglioramenti

realizzati dallo studente nel corso dell’anno.

La valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata

dallo studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica

dello stesso al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 59

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO OBIETTIVI :

Assumere comportamenti responsabili, di sé, degli altri e dell’ambiente.

Portare a termine gli impegni presi.

Rispettare le regole convenute.

Assumersi la responsabilità dei propri doveri di alunno nei diversi contesti educativi.

VOTO CRITERI

10 -comportamento corretto responsabile ed educato

-rispetto degli altri, dei loro diritti e delle diversità

-promozione di comportamenti solidali

-osservanza del regolamento d’istituto

-rispetto degli ambienti,delle strutture e dei materiali della scuola

-frequenza assidua delle lezioni e rispetto degli orari

-partecipazione motivata e consapevole alle attività

-impegno, volontà, disponibilità a collaborare costruttivamente

9 -comportamento corretto ed educato

-rispetto degli altri, dei loro diritti e delle diversità

-osservanza del regolamento d’istituto

-rispetto degli ambienti, delle strutture e dei materiali della scuola

-frequenza regolare delle lezioni e rispetto degli orari

-attenzione e partecipazione alle attività

-puntualità negli adempimenti scolastici, disponibilità a collaborare

8 - comportamento generalmente corretto ed educato

-globale rispetto degli altri e delle diversità

-rispetto del regolamento d’istituto

-frequenza nel complesso regolare, occasionali assenze e ritardi

-buona partecipazione e collaborazione alle attività

7 - comportamento non sempre corretto ed educato

-non sempre rispettoso degli altri e dei loro diritti

-osservanza non sempre puntuale del regolamento d’istituto

- sostanziale rispetto degli ambienti,delle strutture

-richiami scritti nel registro di classe

-frequenza irregolare e scarsa puntualità in classe

-limitato interesse, saltuario impegno

6 - comportamento inadeguato

-limitato rispetto degli altri e dei loro diritti

-inosservanza del regolamento d’istituto

-scarso rispetto delle strutture e dei materiali della scuola

-ammonizioni verbali e richiami scritti per comportamenti scorretti

-ripetute assenze e ritardi non giustificati

-saltuario interesse per le attività e comportamento fonte di disturbo

5 -Comportamento irresponsabile

-mancanza di rispetto per gli altri e le diversità

-scarso rispetto per le strutture e i materiali scolastici

-richiami scritti e sospensione per un periodo superiore a 15 giorni

-continue assenze e ritardi non giustificati

-interesse e impegno assenti per le attività

N.B. ALLA FORMULAZIONEDELLA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

CONCORRE ALMENO LA MAGGIORANZA DEGLI INDICATORI RIFERITI A

CIASCUN VOTO

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 60

CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

LIV. VOTO CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITÀ’ OBIETTIVI

TRASVERSALI

Acquisizione

dei contenuti

Applicazione delle

conoscenze

Abilità linguistiche ed

espressive

Rielaborazione ed

applicazione delle

conoscenze in contesti

nuovi

Organizzazione dei

contenuti

Impegno

Partecipazione

Metodo di lavoro

Progresso

nell’apprendimento

A 9-10 Ha conoscenze

complete, con approfondimenti

autonomi.

Comunica in modo proprio,

efficace ed articolato. Affronta autonomamente

anche compiti complessi,

applicando le conoscenze in odo corretto e creativo.

E’ autonomo ed organizzato.

Collega conoscenze attinte da ambiti pluridisciplinari.

Analizza in modo critico, con un

certo rigore. Documenta il proprio lavoro,

cercando soluzioni adeguate per

situazioni nuove .

B 8 Ha conoscenze

complete.

Comunica in maniera chiara

ed appropriata.

Affronta compiti anche complessi in modo

accettabile.

Ha una propria autonomia di

lavoro.

Analizza in modo complessivamente corretto e

compie alcuni collegamenti,

arrivando a rielaborare in modo abbastanza autonomo.

C 7 Conosce adeguatamente gli

elementi

fondamentali della disciplina.

Comunica in modo adeguato anche se semplice.

Esegue correttamente

compiti semplici, affronta quelli più complessi se

guidato.

E’ un diligente ed affidabile esecutore, pur non avendo piena

autonomia.

Opera collegamenti semplici.

D 6 Conosce gli elementi minimi

della disciplina.

Comunica in modo semplice con qualche incertezza.

Esegue semplici compiti

senza errori sostanziali

Coglie gli aspetti fondamentali ma le sue analisi sono semplici e

non approfondite.

E 5 Ha conoscenze

incerte ed

incomplete

Comunica in modo non

sempre coerente e proprio

Applica le conoscenze minime con errori pur non

gravi e imprecisioni

Ha difficoltà a cogliere i nessi

logici e quindi ad analizzare i

temi, questioni e problemi e a fare collegamenti.

F 3-4 Ha conoscenze

frammentarie e

gravemente lacunose

Comunica in modo

decisamente stentato e

improprio. Non arriva ad applicare le

conoscenze minime e

commette gravi errori anche nell’eseguire semplici

esercizi.

Ha difficoltà a cogliere concetti e

relazioni essenziali che legano tra

loro i fatti anche più elementari.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 61

AUTOANALISI E AUTOVALUTAZIONE

D'ISTITUTO

DAL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE AL PIANO DI

MIGLIORAMENTO

A partire dall’anno scolastico 2014/15 la scuola secondaria di primo grado, come

tutte le scuole del sistema nazionale di istruzione (statali e paritarie), è stata coinvolta

nel processo di autovalutazione con l’elaborazione finale del Rapporto di

Autovalutazione (RAV) pubblicato il 30 settembre.

Con la chiusura e la pubblicazione del RAV si è aperta la fase di formulazione e

attuazione del Piano di miglioramento (PdM). A partire dall'inizio del corrente anno

scolastico tutte le scuole sono tenute a pianificare un percorso di miglioramento per il

raggiungimento dei traguardi connessi alle priorità indicate nel RAV. Il gruppo di

docenti che si occupa dell’autovalutazione sta pertanto definendo i processi di

miglioramento, sia a livello organizzativo che didattico, che determineranno una

diversa pianificazione e valutazione del POF. Destinataria del miglioramento sarà

l’intera comunità scolastica. Il Piano di Miglioramento rappresenterà una parte

integrante del POF e assieme agli altri progetti interni concorrerà al miglioramento

della performance dell’istituto.

In questa fase sono state individuate le PRIORITÀ intese come “obiettivi generali

che la scuola si prefigge di realizzare attraverso l’azione di miglioramento”.

Sono stati definiti i TRAGUARDI di lungo periodo, che “riguardano i risultati

attesi a lungo termine in relazione alle priorità strategiche” e che “articolano in

forma osservabile e/o misurabile i contenuti delle priorità e rappresentano le

mete verso cui la scuola tende nella sua azione di miglioramento”. Sono stati

definiti gli OBIETTIVI DI PROCESSO, che “rappresentano una definizione

operativa delle attività su cui si intende agire concretamente per raggiungere le

priorità strategiche individuate” e che “costituiscono degli obiettivi operativi da

raggiungere nel breve periodo (un anno scolastico) e riguardano una o più aree di

processo”.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 62

Il Rapporto di Autovalutazione ha permesso quindi di individuare i punti di forza e

di debolezza ricorrenti nella organizzazione della nostra scuola. Sulla base delle

criticità emerse, per il suo miglioramento relativo agli ESITI, sono state individuate

le seguenti PRIORITA’:

- Migliorare i risultati di italiano e matematica nelle prove standardizzate

nazionali e in quelle strutturate intermedie e finali per classi parallele

- Diminuire la varianza fra le classi

Sono stati stabiliti i seguenti TRAGUARDI:

- Uniformare gli esiti delle classi che si posizionano al di sotto, alla media della

scuola

- Contenere la varianza fra le classi rispetto alla tendenza nazionale

L’AREA DI PROCESSO su cui si è deciso di intervenire riguarda CURRICOLO,

PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE e si pone, a breve termine, i seguenti

OBIETTIVI DI PROCESSO:

- Formare docenti su progettazione per competenze e valutazione delle stesse

- Definizione, sperimentazione ed implementazione di un curricolo verticale per

competenze corredato da modelli comuni per la progettazione didattica.

- Costruire prove complesse per la misurazione delle competenze nelle tre classi

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 63

Attori del Piano di Miglioramento

La responsabilità della gestione del processo di miglioramento è affidata al dirigente

scolastico, che si avvarrà delle indicazioni del nucleo interno di valutazione costituito

per la fase di autovalutazione e per la compilazione del RAV, eventualmente

integrato o modificato. L'azione sinergica del dirigente scolastico e del nucleo di

valutazione sarà finalizzata a:

- favorire e sostenere il coinvolgimento diretto di tutta la comunità scolastica, anche

promuovendo momenti di incontro e di condivisione degli obiettivi e delle modalità

operative dell'intero processo di miglioramento;

- valorizzare le risorse interne, individuando e responsabilizzando le competenze

professionali più utili in relazione ai contenuti delle azioni previste nel piano;

- incoraggiare la riflessione dell'intera comunità scolastica attraverso una

progettazione delle azioni che introduca nuovi approcci al miglioramento scolastico,

basati sulla condivisione di percorsi di innovazione;

- promuovere la conoscenza e la comunicazione anche pubblica del processo di

miglioramento

Orientamenti per la predisposizione del PdM

La predisposizione del PdM muove dalle priorità e dai traguardi espressi dalla scuola

nel RAV e si attua tenendo conto di alcuni passaggi che sono così riassumibili:

A -Lavorare sui nessi tra obiettivi di processo e traguardi di miglioramento

È dunque necessario analizzare in dettaglio i nessi esistenti tra i processi e i traguardi,

valutando con attenzione l'impatto e la fattibilità di ogni processo, in modo da

finalizzare al meglio le risorse umane e finanziarie da mettere in campo nel processo

di miglioramento.

B - Pianificare le azioni

Una volta stabiliti in via definitiva gli obiettivi di processo del primo anno, la scuola

è invitata a pianificare con precisione le azioni da mettere in atto per raggiungerli. È

opportuno che per ogni obiettivo siano anche chiaramente indicati i risultati attesi e

gli indicatori sulla base dei quali la scuola potrà periodicamente compiere delle

valutazioni sullo stato di avanzamento e sul raggiungimento dei risultati previsti.

C- Valutare periodicamente lo stato di avanzamento del PdM

Il nucleo interno di valutazione potrà programmare delle verifiche periodiche dello

stato di avanzamento del PdM, confrontando la situazione di partenza con il

traguardo indicato nel RAV e rilevando l'entità dei risultati conseguiti

D - Documentare l'attività del nucleo di valutazione

Uno dei fattori di successo dei PdM sta proprio nella partecipazione di tutta la scuola

alle azioni di miglioramento, nella condivisione a tutti i livelli della direzione

strategica che la scuola adotta, nella consapevolezza diffusa del percorso intrapreso e

dei risultati che esso produce. La documentazione di questi aspetti può fornire

elementi utili per una lettura di ampio respiro dell' efficacia del PdM, tenendo conto

anche degli effetti a lungo termine.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 64

PROGETTO CAF & EDUCATION

“Alle singole istituzioni scolastiche spetta la responsabilità dell’autovalutazione, che

ha la funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera organizzazione dell’offerta

educativa e didattica della scuola, per svilupparne l’efficacia, anche attraverso dati di

rendicontazione sociale o emergenti da valutazioni esterne” (Indicazioni nazionali

per il curriculo - 2012). Per questo motivo la scuola secondaria di primo grado

“Colombo” dall’anno scolastico 2012-13 ha aderito al progetto CAF&

EDUCATION. Esso costituisce motivo di orgoglio per la scuola perché è stata

certificata in novembre 2013 “Effective CAF User”.

Il Common Assessment Framework (CAF – Griglia Comune di Autovalutazione) è

uno strumento di Total Quality Management,ispirato dal modello di eccellenza

EFQM.

Il CAF si fonda sul principio che risultati eccellenti relativi alla performance

organizzativa, ai cittadini/clienti, al personale, e alla società si ottengono attraverso

una leadership che guidi le politiche e le strategie, la gestione del personale, delle

partnership, delle risorse e dei processi. Il CAF considera l’organizzazione da diversi

punti di vista contemporaneamente, secondo l’approccio olistico di analisi delle

performance organizzative. Il modello raggruppa quelli che si ritiene siano i fini e gli

obiettivi di qualunque organizzazione (quelli sulla base dei quali se ne misura la

performance) in quattro categorie – e li pone sulla destra. Pone poi sulla sinistra

quelli che vengono ritenuti i fattori organizzativi funzionali al raggiungimento dei fini

(raggruppandoli in cinque categorie).

Il modello perciò risulta diviso in due parti: la parte sinistra è composta dai Fattori,

cioè gli elementi di tipo organizzativo, la parte destra dai risultati (vedi figura).

Figura 1: Modello CAF

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 65

I diversi modelli possono parzialmente differire nelle definizioni dei fattori e dei

risultati, mal’elemento comune è dato dalla continua interazione tra fattori e risultati:

i fattori devono continuamente essere adeguati e migliorati per migliorare i risultati,

per rendere l’organizzazione dinamica ed in grado di rispondere alle richieste del

contesto in cui opera; d’altra parte, i risultati sono la misura del successo o meno di

quanto l’organizzazione ha strutturato nella parte Fattori. I fattori abilitanti sono

rappresentati da: la leadership, il motore di ogni processo di cambiamento

organizzativo; le politiche e strategie, la gestione delle risorse umane, la gestione

delle risorse proprie e di partnership, la gestione dei processi.

Quando si parla di autovalutazione si intende un processo consapevole e condiviso

mediante il quale un’organizzazione pubblica e/o privata analizza e valuta

periodicamente il proprio “stato di salute”.

Scopo dell’autovalutazione/autodiagnosi è quindi comprendere lo stato e le

potenzialità dell’organizzazione riguardo a quelle competenze e capacità (capability)

che risultano critiche rispetto alla mission che l’organizzazione stessa si prefigge. La

finalità ultima è quella di cogliere gli elementi di debolezza e di forza a fronte delle

missioni e degli obiettivi, per poi pianificare le iniziative mirate all’adeguamento

delle capability relative. In questi termini il processo di autovalutazione permette

all’organizzazione di ottenere ulteriori valori aggiunti:

− l’identificazione del “modello di business” ovvero l’identificazione delle missioni

e degli obiettivi strategici. Infatti, dovendo il processo di autovalutazione partire

dall’analisi critica delle missioni dell’organizzazione, esso costringe il management a

definirle ove non lo siano o lo siano in maniera completa;

− la presa di coscienza del senso pieno del concetto di miglioramento continuo,

inteso non solo come miglioramento incrementale - quel tipo di miglioramento che si

compie quando si è in presenza di una performance cronicamente al di sotto degli

obiettivi per portarla al livello voluto - ma come cambiamento sostanziale,

innovativo, che comporta la messa in campo di nuove capability o l’acquisizione di

nuove competenze all’interno dell’amministrazione;

− il miglioramento come processo guidato dai risultati, dal momento che

l’autovalutazione si basa: sui risultati di performance dell’organizzazione , o più

precisamente dagli scarti fra tali risultati e gli obiettivi e fra i risultati proprie quelli

di organizzazioni assunte a riferimento; sulle evidenze in relazione allo stato dei

“fattori abilitanti. Essere guidati dai risultati e dai fatti significa anche che non si

assume alcun modello come un “dogma”, ma che il modello stesso è soggetto al

principio del miglioramento continuo: in caso di contrasto fra ciò che emerge dalle

evidenze emergenti dalla realtà e il modello, è questo che si deve adattare alla realtà.

Infine essere guidati dai risultati significa che i risultati sono il punto di partenza per

eventuali benchmarking;e infine che i risultati dell’autovalutazione e degli eventuali

benchmarking sono l’input principale al piano di miglioramento.

I vantaggi dell’adottare strumenti di autodiagnosi adeguati, all’interno di un ciclo

PDCA guidato dal modello, sono numerosi e funzionali agli obiettivi che

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 66

l’organizzazione vuole perseguire. Essi si traducono nel miglioramento delle

capacità di:

interpretare meglio i problemi collettivi, da cui identificare fini adeguati

(mission, vision,obiettivi strategici) da tradurre poi in obiettivi operativi

(qualità come “fare le cose giuste”);

raggiungere gli obiettivi posti (qualità come “fare le cose bene”);

ricavare informazioni sullo stato dell’organizzazione più attendibili, questo

perché l’autodiagnosi è condotta direttamente dal personale che opera nel

processo e che conosce “da vicino” le aree di debolezza e quelle di forza della

sua amministrazione;

ottenere un personale motivato. Il personale direttamente coinvolto è motivato

ad analizzare i propri risultati e a pianificare il miglioramento, si sente più

partecipe della vita dell’organizzazione e produce un lavoro qualitativamente

più elevato;

ottenere un adeguamento delle competenze. Le richieste di risorse di cui

dotarsi e gli interventi individuati sono motivati ed obiettivi, in quanto

discendono da una analisi attenta della situazione operativa.

La scuola per effettuare l’autovalutazione, ha steso “ un rapporto descrittivo dei

risultati dell’autovalutazione” preparato dal gruppo di autovalutazione, articolato in

modo sintetico e contenente:

- i punti di forza

- le aree da migliorare

- i punteggi

I risultati di performance si possono migliorare solo agendo sui fattori che li

generano. E’ l’autovalutazione dei fattori abilitanti quindi che porta a scoprire le

cause, cioè le debolezze dell’organizzazione. Perciò le aree da migliorare che il

rapporto individua sono quelle relative ai fattori abilitanti.

Analogamente riguardo ai punti di forza, questi si identificano in primo luogo a

livello di performance, però la diagnosi identifica le cause organizzative – e queste

devono essere messe in evidenza. Naturalmente il rapporto sottolinea le coerenze fra

debolezze sui risultati e aree di miglioramento individuate a livello di fattori.

Eventuali incoerenze richiederanno ulteriori indagini.

La scuola secondaria di primo grado Colombo ha scelto il CAF perché ha

fiducia nell’efficacia dello strumento ai fini del proprio miglioramento. Si pone

come obiettivo assolutamente primario l’autovalutazione: l’individuazione dei

punti forti e delle aree deboli per avviare il Piano di miglioramento.

Dall’analisi del RAV della Colombo sono emerse delle criticità nel sistema, sono

state fissate le aree di miglioramento più significative come priorità e fattibilità e

sono stati definiti i seguenti progetti di miglioramento: “Star bene a scuola”,

“Cresciamo insieme”, “Misuriamoci”avviati nell’a.s. 2013/2014.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 67

Il primo progetto ha avuto durata biennale, è stato rivolto ai docenti della scuola, è

stato finalizzato ad incrementare il loro coinvolgimento nelle attività intraprese dalla

scuola, alla capillarizzazione delle informazioni, all’individuazione di un sistema di

controllo preciso, allo sviluppo di un sistema di misurazione degli obiettivi

operativi,ad un maggiore coordinamento tra le varie attività organizzate dalla scuola,

ad un monitoraggio sistematico del grado di soddisfazione del personale

dell’istituzione.

Il secondo ha durata triennale, i destinatari sono alunni e famiglie, si propone di

migliorare le attività di monitoraggio relative ai bisogni e alle aspettative dei portatori

di interesse.

L’ultimo progetto, anch’esso di durata triennale, si riferisce all’area della didattica, è

diretto ai docenti ed è finalizzato a migliorare il coinvolgimento del personale

nell’implementazione di politiche e strategie coerenti con il POF e la valutazione

della performance e il monitoraggio dei percorsi.

Gli ultimi due progetti giungeranno a conclusione durante il corrente anno scolastico.

Attuale composizione del Gruppo CAF/GDM per l’Autovalutazione

o Massimo Romandini, Dirigente

o Francesca Esposito, F.S. Area 4 , referente CAF/GDM

o Carla Cimmarrusti, docente di lettere

o Vincenza Mantovani, vicaria DS

o Angela Picciarelli, 2° collaboratore DS

o Silvia Oggianu, F.S. Area 1

o Ettore Mastelloni, F.S. Area 2

o Greco Maria, docente di lettere

o Lombardo Alessandra, docente di inglese

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 68

INVALSI

La scuola provvede alle prove e ai monitoraggi Invalsi attraverso i suoi referenti

(Funzione Strumentale n° 4).

La Scuola ha partecipato,e parteciperà anche durante il corso di quest’anno scolastico

qualora dovessero essere attivati, ai seminari di informazione e sensibilizzazione

sull’indagine OCSE PISA e alle altre ricerche nazionali e internazionali riservate ai

docenti delle scuole del 1° ciclo .

L’obiettivo è garantire almeno pari standard minimi di qualità del servizio scolastico

in tutto il territorio nazionale, fissando indicatori di risultato coerenti con gli obiettivi

europei , rendendo più equo il sistema di istruzione e promuovendo nel contempo le

eccellenze.

Sono stati definiti alcuni indicatori differenziati per tipologia di servizio. Per quanto

riguarda il sistema scolastico è stato individuato un obiettivo generale “Elevare le

competenze degli studenti e la capacità di apprendimento della popolazione”, che

sarà misurato sulla base dei seguenti indicatori (scelti fra i benchmark definiti per il

sistema istruzione dal Consiglio dei Ministri europei):

1. diminuzione degli abbandoni scolastici precoci e conseguente aumento del

tasso di scolarizzazione per la scuola secondaria superiore, misurato con

l’indicatore relativo alla percentuale di giovani (età 18-24 anni) con titolo di

studio inferiore al diploma di scuola secondaria di secondo grado e che non

partecipa ad altre attività formative (Indagini sulle Forze del Lavoro e UOE);

2. livello di competenze degli studenti, misurato con la percentuale di studenti 15-

enni con un livello basso di competenza nell’area della lettura (comprensione

nella lingua madre indagine OCSE-PISA),

3. livello delle competenze degli studenti, misurato con la percentuale di studenti

15-enni con un livello basso di competenza nell’area della matematica

(indagine OCSE-PISA).

La Scuola secondaria “Colombo”, in linea con le indicazioni emerse nei seminari

in oggetto e con il progetto Caf di autovalutazione,ha avviato ormai da tempo

un’analisi dei dati delle prove Invalsi della scuola al fine di confrontarli con

quelli nazionali per una riflessione didattica sulle tipologie delle prove,sui

risultati ottenuti dagli allievi per progettare interventi didattici specifici.

I docenti prendono sistematicamente visione dei risultati e dei percorsi formativi

dei singoli alunni individuando i punti di debolezza, di forza e i correttivi da

utilizzare nei percorsi di miglioramento da applicare nel proprio sistema

scolastico.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 69

Dall’analisi effettuata è emerso che:

• bisogna abituare i ragazzi alla tipologia di prova INVALSI ;

• bisogna intensificare il tipo di intervento specifico;

• bisogna potenziare la concentrazione degli alunni durante lo svolgimento delle

prove;

• è necessario potenziare la capacità logica nei ragazzi.

Interventi della scuola:

• offrire materiali ai docenti approntando un kit di esercitazione (i libri di testo

sono carenti in tal senso e si sottolinea uno scollamento tra l’editoria scolastica

e la realtà INVALSI )

• impegnare gli alunni nella realizzazione di almeno un paio di simulazioni

all’anno.

• addestrare in relazione ai tempi di svolgimento della prova

• far esercitare nella lettura e comprensione del testo come competenza

trasversale

• far superare le problematizzazioni stereotipate

• rendere più autonomi i nostri alunni (in generale nel lavoro scolastico,in

particolare nella ricerca dei dati di un problema)

• sensibilizzare le famiglie

Per migliorare occorre: • la partecipazione di tutte le figure della scuola

• la sensibilizzazione di tutti i docenti nell’analizzare, leggere e interpretare i

risultati delle prove dei propri alunni

• lo scambio nei dipartimenti tra docenti della stessa area disciplinare

• mettere a punto strumenti e strategie per migliorare nelle prove

• modificare l’azione didattica ma senza pensare che questa sia solo

addestramento alle prove

Queste strategie didattiche hanno reso possibile il miglioramento nelle Prove

Invalsi delle performance dei nostri studenti che ottengono costantemente

risultati superiori rispetto alle medie nazionali e regionali, come si può

evincere dai grafici sotto riportati relativi agli esami del primo ciclo dell’a.s.

2014/15.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 70

Istituzione scolastica nel suo complesso MATEMATICA

Istituto

Media del

punteggio

percentuale

al netto del

cheating

Esiti degli

studenti

al netto del

cheating

nella stessa

scala del

rapporto

nazionale

Punteggio

PUGLIA

(50,4)

Punteggio

Sud

(48,8)

Punteggio

Italia

(53,5)

Punteggio

percentuale

osservato

TAMM00600C 60,1 197,1

67,4

Istituzione scolastica nel suo complesso ITALIANO

Istituto

Media del

punteggio

percentuale

al netto del

cheating

Esiti degli

studenti

al netto del

cheating

nella stessa

scala del

rapporto

nazionale

Punteggio

PUGLIA

(58,5)

Punteggio

Sud

(57,0)

Punteggio

Italia

(60,3)

Punteggio

percentuale

osservato

TAMM00600C 66,1 194,0

74,9

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 71

Risultato complessivo della prova di Italiano Scuola Secondaria di Primo Grado

C. Colombo - Classi terze a.s 2014-15

Risultato complessivo della prova di Matematica Scuola Secondaria di Primo Grado

B. Colombo - Classi terze a.s.2014-15

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 72

IL CURRICOLO LOCALE Il Curricolo locale, introdotto dalla legge di riforma n° 53/03, evidenzia la nuova

dimensione dei rapporti interistituzionali tra scuola e territorio.

L’articolo 2 della citata legge afferma: “I piani di studio personalizzati, nel rispetto

delle istituzioni scolastiche, contengono un nucleo fondamentale omogeneo su base

nazionale, che rispecchia le tradizioni e l’identità nazionale e prevedono una quota,

riservata alle regioni, relativa agli aspetti di interesse specifico delle stesse, anche

collegate con le realtà locali”.

La scuola, in riferimento alle sue peculiari finalità, deve promuovere lo sviluppo della

personalità e, nel contempo, farsi carico della diffusione dei valori condivisi della

società.

Pertanto, nel formare l’uomo e il cittadino, la scuola deve far sì che l’alunno sia e

diventi cittadino del proprio paese, dell’Italia, dell’Europa, del mondo, del “villaggio

globale”, ma che abbia consapevolezza delle proprie radici, tradizioni, costumi,

linguaggi relativi alla cultura locale.

Il percorso delineato, per la quota di Curricolo locale (20%), ha la finalità di guidare

gli alunni nella costruzione di una consapevole identità personale e culturale

attraverso la memoria del passato nel continuo confronto con il presente, anche in

considerazione della presenza di altre culture e stili di vita nel rispetto del principio

dell’integrazione interculturale e della tematica trasversale dello sfondo integratore

” Io ce l’ho fatta ..adesso tocca a te!”

Il progetto formativo extracurricolare “RivogliAMO Taranto. Formazione e

promozione del territorio”inoltre , è finalizzato alla scoperta e alla valorizzazione

del territorio.

Saranno dedicati al curricolo locale anche alcuni momenti particolari: Accoglienza,

Natale, Carnevale, Pasqua, fine anno.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 73

ATTUATO PER IL 20% DEL MONTE ORE ANNUALE COMPLESSIVO

IN

ORARIO SCOLASTICO

CURRICOLARE

ORARIO SCOLASTICO

EXTRACURRICOLARE PERSEGUE

LA VALORIZZAZIONE

DELLE DIVERSE IDENTITA’

PER EDUCARE AD UNA

CITTADINANZA UNITARIA E

PLURALISTA

PER

MIGLIORARE E AMPLIARE

L’OFFERTA FORMATIVA

ATTIVITA’

LABORATORIALE

PROGETTI

IL CURRICOLO LOCALE

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 74

IL CURRICOLONAZIONALE

ATTUATO PER L’80 % DEL MONTE ORE

ANNUALE COMPLESSIVO

MIRA AL CONSEGUIMENTO

DI TRAGUARDI

ESPLICITATI ATTRAVERSO

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

CONOSCENZE

ABILITA’

COMPETENZE

PER

LO SVILUPPO DI

CONOSCENZE, ABILITA’

E COMPETENZE

LO SVILUPPO

DELLA

PERSONALITA’

ALFABETIZZAZIONE

CULTURALE DI BASE

MEDIANTE

PROMOZIONE

DELL’ESPERIENZA

ESERCIZIO DELLA

CITTADINANZA ATTIVA

DISCIPLINE

CONTENUTI

NELLE

INDICAZIONI PER IL

CURRICOLO

SVILUPPATE

ATTRAVERSO

LE

PROGRAMMAZIONI

ANNUALI

VALUTATE

NEL

DOCUMENTO

DI VALUTAZIONE

ATTRAVERSO

VERIFICHE PERIODICHE

COMPITI DI REALTA’

OSSERVAZIONI SISTEMATICHE

BIOGRAFIE COGNITIVE

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 75

ATTIVITA’ ALTERNATIVA PER GLI ALUNNI CHE NON

SI AVVALGONO DELLA RELIGIONE CATTOLICA

In applicazione del diritto di ciascun alunno di avvalersi di un insegnamento

alternativo all’ora di religione, la Scuola Colombo propone un’attività laboratoriale

afferente la Biblioteca scolastica.

Si sa che i moderni mezzi di comunicazione di massa catturano sempre di più i

giovani che leggono sempre meno impoverendo, di conseguenza, sia la parola che il

pensiero. Solo chi è educato alla lettura sentirà la necessità di continuare a farlo

alimentando la propria cultura e il proprio patrimonio linguistico. Partendo, quindi, dal

presupposto che la pratica della lettura è un importante indicatore di alfabetizzazione e

di cultura, la Biblioteca Scolastica deve essere intesa come centro di risorse per

l’apprendimento, come laboratorio culturale al servizio della didattica al fine di

promuovere l’educazione alla lettura, la libera espressione e lo stimolo

all’informazione.

Le finalità del progetto sono:

Sviluppare curiosità e attenzione verso i libri e la lettura;

Imparare inventariare e catalogare i libri della nostra Biblioteca;

Stimolare la riflessione e la formazione di senso critico;

Considerare la Biblioteca quale luogo di incontro, di confronto, di

socializzazione e di operatività creativa, oltre che come bene comune da rispettare;

considerare la collaborazione quale utile strumento per l’apprendimento.

Le attività previste sono:

Catalogare e inventariare i libri di nuova acquisizione

Verificare che la scheda del prestito, da parte dei vari alunni, sia compilata in

ogni sua parte;

Verificare che i dati della scheda siano riportati sul registro dei prestiti;

Alla fine dell’anno scolastico predisporre un elenco di coloro che li hanno presi

in prestito e non li hanno ancora resi.

Per gli alunni che non volessero essere impegnati nell’attività laboratoriale sopra

menzionata esiste anche la possibilità di rimanere in classe o spostarsi in altra

classe del corso per potenziare lo studio dell’italiano o della matematica

o,compatibilmente con l’orario scolastico, di entrare un’ora dopo o uscire

un’ora prima da scuola.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 76

IL CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO (Linee Guida MIUR 4/08/09)

La globalizzazione presenta situazioni sempre nuove e problematiche la cui

soluzione richiede capacità critiche ed emotive di riferimento.

I giovani studenti manifestano spesso il loro disagio nei confronti di un mondo

complesso e in continua evoluzione con l’abbandono scolastico, scorretti stili di vita,

cattiva alimentazione e sedentarietà.

Le esperienze ludico-motorie sono le più idonee ad aiutare i giovani adolescenti

affinchè acquisiscano maggiore serenità e fiducia, imparino a confrontarsi con gli

altri, a fare “squadra”, a “mettersi in gioco” in modo totale, per il piacere di vivere

il proprio corpo con serenità.

Consapevole di tali problematiche, la scuola “Colombo” potenzia l’attività sportiva

scolastica nel percorso educativo per aiutare i giovani a vivere l’agonismo e la

competizione come momento di verifica di se stessi.

Obiettivo finale è lo sviluppo di una nuova cultura sportiva, un’educazione alla

competizione, alla capacità di vivere correttamente la vittoria, ma anche di elaborare

la sconfitta come esperienza di crescita personale che contribuisce all’apprendimento

della capacità di modulare e controllare le proprie emozioni.

Nel quadro degli indirizzi nazionali, la scuola “Colombo” riorganizza l’avviamento

alla pratica sportiva e coinvolge così fasce sempre più ampie di studenti, compresi

quelli con disabilità, per una loro piena integrazione.

La scuola “Colombo” ha istituito al suo interno un Centro Sportivo Scolastico come

possibile completamento dell’insegnamento curricolare di Scienze Motorie con ore

settimanali aggiuntive di avviamento alla pratica sportiva e con pratica sportiva ,

anche in orario curricolare, gestita anche da tecnici esterni.

Gli studenti potranno aderire liberamente alle attività programmate organizzate,

indicando la disciplina sportiva che intendono praticare.

Il Centro Sportivo Scolastico della nostra scuola organizza le seguenti attività per il

corrente anno scolastico e la partecipazione ai Giochi Sportivi:

- Badminton

- TaeKwon Do

- Flag Football

- Basket

- Pallatamburello

- Pallaspugna (calcetto indoor)

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 77

Tali attività avranno carattere continuativo per tutto l’anno scolastico e saranno

legate al complessivo processo formativo dei nostri giovani studenti, seguendo il

principio della pari dignità di tutti gli insegnamenti.

Con la costituzione di un C.S.S. la scuola “Colombo” vuole creare nello stile di vita

dei suoi alunni un’abitudine sportiva, percepita come attività regolare e

tendenzialmente quotidiana.

Il C.S.S. favorirà la partecipazione a manifestazioni sportive studentesche ed il

lavoro svolto dagli alunni sarà certificato e considerato nella definizione delle

competenze acquisite al termine del ciclo scolastico.

Anche quest’anno verrà proposta la possibilità di partecipare ad allenamenti e

competizioni sciistiche , natatorie e velistiche che avranno luogo fuori sede.

Verranno infine prese in esame anche possibili proposte pervenute da A.S.D. in

corso di anno scolastico che possano in modo serio e professionale ampliare l’offerta

formativa, anche in affiancamento curricolare.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 78

INTEGRAZIONE E INCLUSIONE DEGLI STUDENTI

CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

(Direttiva 27.12.2012 e C.M. 8/2013)

Una scuola che ‘include’ è una scuola che ‘pensa’ e che ‘progetta’ tenendo a mente

proprio tutti.

Una scuola che, come dice Canevaro, non si deve muovere sempre nella condizione

di emergenza, in risposta cioè al bisogno di un alunno con delle specificità che si

differenziano da quelle della maggioranza degli alunni‘normali’ della scuola.

Una scuola inclusiva è una scuola che si deve muovere sul binario del miglioramento

organizzativo perché nessun alunno sia sentito come non appartenente, non pensato e

quindi non accolto.

L’ inclusione è’ un processo che si riferisce alla globalità della sfera educativa-

sociale- politica, guarda tutti gli alunni e le loro potenzialità indistintamente e

differentemente, interviene prima sul contesto, poi sul soggetto per arrivare alla piena

integrazione di tutti.

La scuola ha il compito di attivare percorsi di inclusione, attraverso:

L’ identificazione precoce di possibili difficoltà

il binomio insegnamento/apprendimento che procede tenendo conto della

pluralità dei soggetti, utilizza strategie e metodologie specifiche, capaci di

rispondere alle diversità degli alunni

la flessibilità degli interventi che promuovono le potenzialità di ciascun alunno

la valorizzazione della vita sociale

La Direttiva Ministeriale 27/12/2012 e la C.M. n.8 prot. 561 del 6/03/2013

definiscono la necessità di elaborare percorsi didattici per rafforzare l’inclusività

nella scuola e mirano:

al potenziamento della cultura dell’inclusione

all’ approfondimento delle competenze in materia degli insegnanti

alla valorizzazione della funzione del docente di sostegno, quale risorsa

aggiuntiva assegnata a tutta la classe

ad un nuovo modello organizzativo nella gestione del processo di integrazione

scolastica e di presa in carico dei BES da parte dei docenti

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BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)

L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile

esplicitamente alla presenza di deficit. Ci sono alunni che presentano una richiesta di

speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi

specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla

non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture

diverse. Quest’area dello svantaggio scolastico, che comprende problematiche

diverse, viene indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali.

Vi sono comprese tre grandi sotto-categorie:

della disabilità;

dei disturbi evolutivi specifici

dello svantaggio socioeconomico,linguistico, culturale.

Per “disturbi evolutivi specifici” si intendono, oltre ai disturbi specifici

dell’apprendimento, anche i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della

coordinazione motoria, ricomprendendo – per la comune origine nell’età evolutiva –

anche quelli dell’attenzione e dell’iperattività, mentre il funzionamento intellettivo

limite può essere considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo

specifico.

Tutte queste differenti problematiche, comprese nei disturbi evolutivi specifici, non

vengono o possono non venir certificate ai sensi della legge 104/92, non dando

conseguentemente diritto alle provvidenze ed alle misure previste dalla stessa legge

quadro, e tra queste, all’insegnante per il sostegno.

Alunni con disturbi specifici

Gli alunni con competenze intellettive nella norma o anche elevate, che per specifici

problemi possono incontrare difficoltà a Scuola, devono essere aiutati a realizzare

pienamente le loro potenzialità. Fra essi, studenti con DSA (Disturbo Specifico

dell’Apprendimento) sono stati oggetto di importanti interventi normativi, che hanno

ormai definito un quadro ben strutturato di norme tese ad assicurare il loro diritto allo

studio ( legge 170/2010).

Tuttavia esistono altre tipologie di disturbi, non esplicitati nella legge 170/2010, che

hanno diritto ad usufruire delle stesse misure dispensative e compensative previste

per i DSA in quanto presentano problematiche specifiche in presenza di competenze

intellettive nella norma. Si tratta, in particolare, dei disturbi con specifiche

problematiche nell’area del linguaggio o, al contrario, nelle aree non verbali o di

altre problematiche severe che possono compromettere il percorso scolastico.

Un approccio educativo adeguato dovrebbe dar modo di individuare strategie e

metodologie di intervento correlate alle esigenze educative speciali, nella prospettiva

di una scuola sempre più inclusiva e accogliente.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 80

Al riguardo, la legge 53/2003 e la legge 170/2010 costituiscono norme primarie di

riferimento cui ispirarsi per le iniziative da intraprendere con questi casi.

Alunni con deficit da disturbo dell’attenzione e dell’iperattività

Gli studenti con problemi di controllo attentivo e/o dell’attività sono definiti con

l’acronimo A.D.H.D. L’ADHD si può riscontrare anche spesso associato ad un DSA

o ad altre problematiche, ha una causa neurobiologica e genera difficoltà di

pianificazione, di apprendimento e di socializzazione con i coetanei.

Con notevole frequenza l'ADHD è in comorbilità con uno o più disturbi dell’età

evolutiva: disturbo oppositivo provocatorio; disturbo della condotta in adolescenza;

disturbi specifici dell'apprendimento;disturbi d'ansia; disturbi dell'umore, etc.

In alcuni casi il quadro clinico particolarmente grave – anche per la comorbilità con

altre patologie – richiede l’assegnazione dell’insegnante di sostegno, come previsto

dalla legge 104/92. Tuttavia, vi sono moltissimi ragazzi con ADHD che, in ragione

della minor gravità del disturbo, non ottengono la certificazione di disabilità, ma

hanno pari diritto a veder tutelato il loro successo formativo.

Vi è quindi la necessità di estendere a tutti gli alunni con bisogni educativi speciali le

misure previste dalla Legge 170 per alunni e studenti con disturbi specifici di

apprendimento.

Funzionamento cognitivo limite

Anche gli alunni con potenziali intellettivi non ottimali, descritti generalmente con le

espressioni di funzionamento cognitivo limite o borderline, ma anche con altre

espressioni (per es. disturbo evolutivo specifico misto) e specifiche differenziazioni -

qualora non rientrino nelle previsioni delle leggi 104 o 170 - richiedono particolare

considerazione.

Si tratta di bambini o ragazzi il cui QI globale risponde a una misura che va dai

70agli 85 punti e non presenta elementi di specificità. Per alcuni di loro il ritardo è

legato a fattori neurobiologici ed è frequentemente in comorbilità con altri disturbi.

Per altri, si tratta soltanto di una forma lieve di difficoltà tale per cui, se

adeguatamente sostenuti e indirizzati verso i percorsi scolastici più consoni alle loro

caratteristiche, gli interessati potranno avere una vita normale. Gli interventi

educativi e didattici hanno come sempre ed anche in questi casi un’importanza

fondamentale.

Nella sottocategoria dello svantaggio culturale e linguistico si inseriscono gli

alunni stranieri che la scuola accoglie e integra.

La scuola secondaria di 1° grado “Colombo”, pertanto, adotta una didattica che sia

‘denominatore comune’ per tutti gli alunni e che non lasci indietro nessuno: una

didattica inclusiva più che una didattica speciale che realizzi pienamente il diritto

all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà.

Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un

Piano Didattico Personalizzato, che ha lo scopo di definire, monitorare e

documentare – secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata - le

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strategie di intervento più idonee, i criteri di valutazione degli apprendimenti e gli

strumenti previsti dalla normativa.

INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSABILI (legge 104/92-D.M. 26.06.92-Nota MIUR 4.08.2009)

L’integrazione scolastica degli alunni tutti e in particolare di quelli con disabilità

rappresenta la concezione più alta del “fare scuola” e riguarda la finalità

fondamentale dell’istruzione che è la promozione del pieno sviluppo della

persona. La scuola oltre a progettare e realizzare percorsi formativi e perseguire

obiettivi didattici trova il suo momento prioritario nel favorire e promuovere la

crescita degli alunni tutti integrando in questo processo chi è diversamente abile,

chi è socio-culturalmente svantaggiato, chi ha problemi di comportamento e/o

apprendimento o che appartiene ad altre culture ed etnie.

La scuola concorre con le altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo e

impedimento alla frequenza; cura l’accesso facilitato per le persone con disabilità e

combatte l’evasione dell’obbligo scolastico e la dispersione.

La convinzione ormai consolidata che tutti i docenti abbiano una corresponsabilità

nell’azione educativa e formativa si allarga a tutto il personale della scuola.

La integrazione/inclusione è dunque imprescindibile dallo sviluppo della

comunicazione, delle esperienze, delle relazioni sociali che l’alunno diversamente

abile raggiunge grazie alla partecipazione e al coordinamento di tutte le

componenti scolastiche, nonché dalla definizione e dalla realizzazione delle

strategie da adottare che scaturiscono da una corretta e puntuale progettazione

individualizzata che deve coinvolgere le famiglie gli Enti Locali, l’ASL.

La scuola fa suo il principio che caratterizza la Convenzione ONU per i diritti delle

persone con disabilità che il Parlamento italiano ha ratificato con la Legge n.18 del

3 marzo 2009 accogliendo il “modello sociale della disabilità”e individuando nel

contesto culturale e sociale un fattore determinante per raggiungere livelli di

crescita, sviluppo e autonomia.

I momenti concreti in cui si esercita il diritto all’istruzione dell’alunno con disabilità

sono rappresentati in primo luogo dall’individuazione di bisogni educativi speciali e

successivamente dalla risposta adeguata e precisa che la scuola è in grado di dare.

Il PEI (Piano Educativo Individualizzato) riguarda la crescita personale e sociale

dell’alunno disabile e rimane lo strumento fondamentale di pianificazione puntuale

degli interventi educativi, formativi e riabilitativi.

STRATEGIE E METODI:

1. Predisposizione di un ambiente accogliente, integrante e inclusivo

2. Didattica differenziata/inclusiva

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3. Strategie didattiche metacognitive

4. Cooperative learning (apprendimento in gruppi cooperativi)

5. Tutoring (l’alunno che insegna all’altro alunno)

6. Tecnologie informatiche

7. Laboratori di recupero e sviluppo

L’integrazione degli alunni nella comunità scolastica, coinvolge attivamente tutti i

docenti che insieme procedono alla pianificazione, elaborazione, attuazione, verifica

e valutazione di:

8. piani educativi individualizzati;

9. programmazioni didattiche differenziate.

Sono previsti interventi:

o individuali;

o nel piccolo gruppo;

o nel gruppo classe;

o con la partecipazione ad attività laboratoriali;

o con la partecipazione degli alunni ai progetti e a tutte le iniziative

di scuola.

Il recupero delle abilità strumentali prevede, in primo luogo, l’individuazione degli

alunni con difficoltà di apprendimento, quindi la costruzione di programmazioni

differenziate, elaborate dai docenti di classe.

L’efficacia dell’integrazione/inclusione scolastica si realizza anche attraverso una

serie di iniziative relative alla:

10. formazione ed autoformazione continua di tutto il gruppo docente e del

personale ella scuola;

11. flessibilità dell’organizzazione educativo – didattica

12. continuità educativa orizzontale e verticale con specifiche azioni di

orientamento;

13. collaborazione attiva e stipula di accordi tra la scuola, le famiglie e i vari

soggetti istituzionali presenti sul territorio.

14. programmi di miglioramento del servizio scolastico

Nel piano dell’offerta formativa, per gli alunni diversamente abili frequentanti la

classe terza è prevista infine la partecipazione al progetto“Prossimi al traguardo”.

Inoltre, è offerto il servizio di “Assistenza Specialistica per l’integrazione

scolastica in favore degli alunni disabili” del Comune di Taranto.

PROCEDURA DI CONTROLLO del processo d’insegnamento/apprendimento: - Valutazione diagnostica: ad inizio

anno scolastico

- Valutazione formativa: in itinere

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- Valutazione sommativa: a fine anno scolastico.

GRUPPO H “OPERATIVO”

E’ composto dal Dirigente Scolastico, dal docente coordinatore di classe, dai docenti

curricolari, dall’insegnante di sostegno, dai genitori dell’alunno e dai rappresentanti

dell’èquipe socio-sanitaria.

Il Gruppo H “operativo” si riunisce, salvo particolari problemi, tre volte all’anno:

inizio e fine anno scolastico. Ha il compito della stesura e dell’aggiornamento del

PDF (Profilo Dinamico Funzionale), della progettazione e della verifica del PEI

(Piano Educativo Individualizzato), di indicare al Gruppo H d’Istituto le ore di

sostegno per il successivo anno scolastico ed ogni altro adempimento necessario.

INTEGRAZIONE ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI

DI APPRENDIMENTO

Premessa Generale La Legge n. 170 del 8.10.2010, “ Nuove norme in materia di disturbi specifici di

apprendimento in ambito scolastico”, riconosce la dislessia, la disgrafia, la

disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, denominati

DSA, che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate e in assenza di

patologie neurologiche, ma possono costituire una limitazione importante di alcune

attività della vita quotidiana e del percorso formativo scolastico (art.1).

Le finalità che la legge intende perseguire riguardano:

la garanzia del diritto all’istruzione e l’assicurazione delle pari opportunità di

sviluppo;

la possibilità di favorire il successo scolastico attraverso misure didattiche di

supporto;

la riduzione dei disagi emozionali e relazionali connessi alla situazione;

l’adozione di forme di verifica e valutazione adeguate alle necessità formative

degli studenti;

la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari;

la sensibilizzazione al problema e la formazione adeguata per gli insegnanti.

La legge riserva alla scuola il compito di organizzare tutte le misure didattiche ed

educative di supporto necessarie per il raggiungimento delle finalità della legge

(art.5); gli studenti con diagnosi DSA hanno diritto di fruire di appositi

provvedimenti dispensativi e compensativi, comprendenti strumenti e tecnologie

specifiche, dell’uso di una didattica individualizzata e personalizzata e di forme

flessibili di lavoro scolastico.

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Diventa perciò necessario individuare delle linee guida condivise relative alle

modalità di accoglienza dell’alunno con diagnosi DSA .

Questo documento è parte integrante del POF e si propone di:

Definire pratiche comuni all’interno dell’istituto;

Facilitare l’accoglienza, l’inserimento e un proficuo percorso formativo degli

studenti con DSA;

Accompagnare gli studenti con DSA agli esami di stato.

La scuola secondaria di primo grado richiede agli studenti la piena padronanza delle

competenze strumentali e l’adozione di un efficace metodo di studio. Le difficoltà

che l’alunno con DSA incontra possono essere notevolmente contenute e superate

individuando opportunamente le strategie e gli strumenti compensativi nonché le

misure dispensative. Per questo la scuola “Colombo” predilige strategie didattiche

finalizzate alla personalizzazione dell’apprendimento per garantire ad ogni

studente una propria forma di eccellenza cognitiva, attraverso la possibilità di

coltivare le proprie potenzialità intellettive e sviluppare i propri personali talenti.

Con la personalizzazione si persegue l’obiettivo di raggiungere i medesimi traguardi

attraverso itinerari diversi. Questa strategia implicala messa a punto di nuove forme

di organizzazione didattica e di trasmissione dei processi del “sapere” e del“saper

fare” individuate e predisposte nei piani di apprendimento coerenti con le capacità,

i ritmi e i tempi di sviluppo degli alunni.

FASI DEL PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA 1. ISCRIZIONE, ACQUISIZIONE DELLA SEGNALAZIONE

SPECIALISTICA;COMUNICAZIONI

2. STESURA E SOTTOSCRIZIONE DEL P.D.P.

3. VALUTAZIONE INTERMEDIA E FINALE

4. PROCEDURA DA SEGUIRE IN CASO DI SOSPETTO DI DIFFICOLTA’

RIFERIBILE A DSA

5. INDICAZIONI OPERATIVE PER L’ESPLETAMENTO DELLE PROVE

DEGLI ESAMI DI STATO.

1. ISCRIZIONE, ACQUISIZIONE DELLA SEGNALAZIONE

SPECIALISTICA; COMUNICAZIONI Soggetti coinvolti: Dirigente Scolastico, coordinatore di classe /presidente di

interclasse, referente DSA, alunno, famiglia, segreteria didattica.

1.A. ISCRIZIONE

Le pratiche d’iscrizione devono essere seguite da un assistente amministrativo che si

occupi dell’iscrizione degli studenti con DSA in modo continuativo.

La famiglia, unitamente al normale modulo d’iscrizione, consegnerà la diagnosi del

medico specialista, che verrà protocollata e allegata al fascicolo dell’alunno.

1.B. ACQUISIZIONE DELLA SEGNALAZIONE SPECIALISTICA

L’acquisizione della diagnosi, da parte dell’istituzione scolastica, è atto fondamentale

per lo sviluppo del P.D.P. Nel rispetto dei tempi tecnici per la stesura di tale

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documento, è necessario che la famiglia presenti tale documentazione al momento

dell’iscrizione o comunque entro il mese di novembre, per poter effettuare

l’integrazione alla programmazione del c.d.c./i. e del singolo docente, almeno per il

secondo quadrimestre. Pertanto, le diagnosi presentate oltre tale scadenza, verranno

regolarmente protocollate e ne verrà informato, tramite il coordinatore di

classe/presidente di interclasse, il c.d.c./i. ma la formulazione del P.D.P. sarà

effettuata nell’anno scolastico successivo.

1.C. COMUNICAZIONI

L’assistente amministrativo, acquisite le diagnosi di DSA al momento della normale

iscrizione o in corso d’anno, ne darà comunicazione al Dirigente Scolastico, al

coordinatore di classe e al referente DSA Il referente DSA avrà cura di controllare

che esse rispettino quanto sancito dalla legge 08/10/2010, art.3 e dalle circolari

MIUR (03/02/11, 04/04/11, 26/05/11). In caso contrario contatterà la famiglia, per

chiarimenti e/o integrazioni.

2. STESURA E SOTTOSCRIZIONE DEL P.D.P. Soggetti coinvolti: coordinatore di classe/presidente di interclasse, referente DSA,

componenti c.d.c./i, famiglia, alunno.

Quando in una classe viene inserito uno studente con DSA, il referente DSA e il

coordinatore di classe informano il Consiglio di classe sull’argomento:

1. fornendo adeguate informazioni sui Disturbi Specifici di Apprendimento e/o la

patologia specifica;

2. fornendo riferimenti per reperire materiale didattico formativo adeguato;

3. presentando le eventuali strategie didattiche alternative (tra cui le tecnologie

informatiche) compensative.

Il coordinatore di classe/presidente di interclasse(coadiuvato dal referente DSA, se lo

ritiene opportuno), in occasione del primo c.d.c./i (settembre-ottobre), mette a

conoscenza l’intero c.d.c./i del caso, raccoglie osservazioni di tutti i componenti del

c.d.c./i. al fine di stilare (eventualmente con l’aiuto del referente DSA) il

PERCORSO DIDATTICO PERSONALIZZATO (P.D.P.). Esso verrà approvato

nella seduta successiva (novembre): costituirà un allegato riservato della

programmazione e del fascicolo personale dell’alunno.

In relazione al P.D.P. del c.d.c./i. ogni singolo docente stilerà, il P.D.P. relativo alla

propria disciplina, nel quale avrà cura di specificare eventuali approfondimenti e/o

integrazioni in merito a obiettivi, misure dispensative e strumenti compensativi e lo

allegherà al proprio piano di lavoro presentato per l’intera classe.

Il P.D.P. del c.d.c./i., una volta redatto, va presentato dal coordinatore di

classe/presidente di interclasse alla famiglia per la condivisione e accettazione. In tale

sede potranno essere apportate eventuali ultime modifiche e dopo sarà sottoscritto

dalla famiglia (e dell’alunno, se maggiorenne). Il coordinatore di classe lo farà poi

controfirmare da tutti i componenti il C.d.C. e dal Dirigente Scolastico, rendendolo

così esecutivo.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 86

Nel caso di acquisizione della diagnosi ad anno scolastico avviato (entro novembre) il

coordinatore di classe/presidente di interclasse convocherà un c.d.c./i. straordinario e

seguirà la procedura sopra illustrata.

Il P.D.P. del c.d.c./i. e del singolo docente verrà stilato seguendo i modelli predisposti

e reperibili a scuola; esso deve contenere e sviluppare i seguenti punti:

1. dati relativi all’alunno;

2. descrizione del funzionamento delle abilità strumentali;

3. caratteristiche comportamentali;

4. modalità del processo di apprendimento;

5. misure dispensative;

6. strumenti compensativi;

7. modalità di verifica e criteri di valutazione;

8. accordi con la famiglia/studente;

9. firme delle parti interessate (Dirigente Scolastico, coordinatore di classe,

docenti, genitori, alunno (se maggiorenne).

3. VALUTAZIONE INTERMEDIA E FINALE Soggetti coinvolti: coordinatore di classe/presidente di interclasse, componenti

c.d.c./i., referente DSA.

Nel corso dell’attuazione del protocollo il P.D.P. sarà oggetto di verifiche intermedie

e finali come prevede la legge (art. 3 comma 2: “ per gli studenti che, nonostante

adeguate attività di recupero didattico mirato, presentano persistenti difficoltà, la

scuola trasmette apposita comunicazione alla famiglia”). In particolare alla pagella

del primo quadrimestre e a quella del secondo quadrimestre verranno allegate

comunicazioni che evidenzino le eventuali “difficoltà persistenti”.

4. PROCEDURA DA SEGUIRE IN CASO DI SOSPETTO DI DIFFICOLTA’

RIFERIBILE A DSA Soggetti coinvolti: componenti c.d.c./i., coordinatore di classe/presidente di

interclasse, referente DSA, famiglia, alunno.

Nel caso in cui un docente abbia il dubbio che un suo alunno possa essere affetto da

DSA, segnala il caso al coordinatore di classe (che potrà avvalersi della consulenza

del referente DSA), il quale, con discrezione, convocherà i genitori, invitandoli a

recarsi presso gli enti preposti (art. 3, comma 1 della legge 170 ) per una eventuale

diagnosi del disturbo rilevato.

5. INDICAZIONI OPERATIVE PER L’ESPLETAMENTO DELLE PROVE DEGLI ESAMI DI STATO.

Soggetti coinvolti: componenti c.d.c., coordinatore di classe, componenti della

commissione d’esame

Nel documento del Consiglio di Classe del 15 maggio il coordinatore si farà carico di

controllare che ogni singolo docente abbia specificato:

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tutte le informazioni sugli strumenti compensativi e dispensativi, con

riferimento alle verifiche, ai tempi e al sistema valutativo utilizzati in corso

d’anno;

le modalità, i tempi e i sistemi valutativi per le prove d’esame;

le simulazioni delle prove d’esame.

La Commissione d’esame per la predisposizione della terza prova scritta e per le altre

due prove prenderà in considerazione:

tempi più lunghi;

utilizzo di strumenti informatici, se utilizzati in corso d’anno;

possibilità di avvalersi di un insegnante membro della commissione per la

lettura dei testi delle prove scritte.

Per quanto riguarda la lingua straniera, in attesa delle ordinanze applicative della

legge, rimane valida la norma di cui alla Nota 4674 del 10.05.2007, secondo la quale

non è possibile dispensare gli alunni dalla prova scritta in lingua straniera; le

difficoltà dovranno essere compensate mediante l’assegnazione di tempi più estesi,

l’utilizzo di alcune tecnologie informatiche, valutazioni più attente al contenuto che

alla forma, l’integrazione orale della prova scritta.

STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE

didattici facilitanti l’apprendimento (immagini, mappe …).

immagini,…)

che si inizia un nuovo argomento di studio.

enze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le

discipline.

orientare l’alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali.

l’operatività e allo stesso tempo il dialogo, la riflessione su quello che si fa”;

ie di

apprendimento negli alunni.

MISURE DISPENSATIVE Nell’ambito delle varie discipline l’alunno viene dispensato:

- dalla lettura ad alta voce;

- dal prendere appunti;

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 88

- dai tempi standard (dalla consegna delle prove scritte in tempi maggiori di quelli

previsti per gli alunni senza DSA);

- dal copiare dalla lavagna;

- dalla dettatura di testi/o appunti;

- da un eccesivo carico di compiti a casa

- dalla effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati;

- dallo studio mnemonico di formule, tabelle; definizioni

STRUMENTI COMPENSATIVI L’alunno usufruirà dei seguenti strumenti compensativi:

- libri digitali

- tabelle, formulari, procedure specifiche , sintesi, schemi e mappe

- calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante

- computer con videoscrittura, correttore ortografico, stampante e scanner

- risorse audio (registrazioni, sintesi vocale, audiolibri, libri parlati, …)

- software didattici free

- computer con sintetizzatore vocale

CRITERI E MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE Si concordano:

- verifiche orali programmate

- compensazione con prove orali di compiti scritti

- uso di mediatori didattici durante le prove scritte e orali (mappe mentali, mappe

cognitive..)

- valutazioni più attente alle conoscenze a alle competenze di analisi, sintesi e

collegamento con eventuali elaborazioni personali, piuttosto che alla correttezza

formale

- prove informatizzate

- valutazione dei progressi in itinere

PATTO CON LA FAMIGLIA E CON L’ALUNNO

Si concordano:

- riduzione del carico di studio individuale a casa,

- l’organizzazione di un piano di studio settimanale con distribuzione giornaliera del

carico di lavoro.

- le modalità di aiuto: chi, come, per quanto tempo, per quali attività/discipline chi

segue l’alunno nello studio

- gli strumenti compensativi utilizzati a casa (audio: registrazioni, audiolibri,…)

strumenti informatici (videoscrittura con correttore ortografico, sintesi vocale,

calcolatrice o computer con fogli di calcolo,…. )

- le verifiche sia orali che scritte. Le verifiche orali dovranno essere privilegiate.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 89

Il Consiglio di classe, infine, farà sì che si crei un clima della classe accogliente,

praticando una gestione inclusiva della stessa, tenendo conto degli specifici bisogni

educativi degli alunni e studenti con DSA.

Il referente, presente nella scuola, ha funzione di sensibilizzazione ed

approfondimento delle tematiche nonché del supporto ai colleghi direttamente

coinvolti nell’applicazione didattica delle proposte.

Particolare importanza riveste, nel contesto finora analizzato il rapporto con le

famiglie degli alunni con DSA; a tale scopo saranno predisposti incontri con le stesse

a seconda delle opportunità e delle singole situazioni in esame.

INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI “A ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà senza distinzione di razza, di

colore, di sesso, di lingua, di opinione politica, di origine nazionale e sociale, di

ricchezza, di nascita o di altra condizione” (art. 2 - Dichiarazione Universale dei

Diritti Umani 1948).

L’Italia ha scelto la piena integrazione di tutti nella scuola e l’educazione

interculturale come suo orizzonte culturale: si delinea così una “scuola delle

cittadinanze, europea nel suo orizzonte, radicata nell’identità nazionale, capace di

valorizzare le tante identità locali e, nel contempo, di far dialogare la molteplicità

delle culture entro una cornice di valori condivisi”.

La Scuola Colombo accoglie e integra gli alunni stranieri ed individua alcune linee

guida per costruire un dialogo proficuo:

- apprendimento della lingua italiana e valorizzazione della lingua e della cultura

d’origine

- integrazione tra alunni italiani e alunni stranieri in funzione di un reciproco

arricchimento

- prevenzione e contrasto di ogni forma di intolleranza

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L’INSERIMENTO

DEGLI ALUNNI STRANIERI

Circolare Min. n. 24 (prot. n. 1148/A6) dell’1/03/2006 L’aumento progressivo, negli ultimi anni, del numero di alunni stranieri rappresenta un dato di

grande rilevanza che chiama in causa le scuole italiane e, in particolare, la loro capacità di

accoglienza ed integrazione. Si tratta di un fenomeno che, pur di notevole complessità, può

costituire uno stimolo e una risorsa nella progettazione dei percorsi formativi delle nuove

generazioni. L’azione della scuola deve tendere a valorizzare tutta la ricchezza di esperienze e

riflessioni compiute in questi anni. La consapevolezza di patrimonio di civiltà europea, l’incontro

aperto con altre culture e modelli di vita, la garanzia per tutti i cittadini, italiani e non, di acquisire

nelle nostre scuole una reale esperienza di apprendimento e di inclusione sociale, sono obiettivi a

cui le istituzioni scolastiche devono mirare con il concorso e la collaborazione dei soggetti

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educativi presenti sul territorio: famiglie, enti locali, università, associazioni, istituzioni a vario

titolo interessate.

D. L.vo n. 286/98 “Testo Unico delle disposizioni concernenti la

disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero” ,

art. 38

D.P.R. n. 394/99 “Norme di attuazione del testo unico…”, art. 45

1. ISCRIZIONE

Gli uffici di segreteria:

Nel momento in cui la famiglia dell’alunno/a straniero/a si presenta per l’iscrizione

l’incaricato/a:

procede all’iscrizione servendosi del modello in uso;

raccoglie informazioni e documenti di rito (anagrafici, sanitari, fiscale…);

raccoglie informazioni e documenti necessari relativi alla scolarità (scolarità

pregressa, biografia linguistica, conoscenza e alfabetizzazione in lingua 1…) su

un’apposita modulistica integrativa;

consegna ai genitori il materiale e le note informative sulla scuola che l’alunno si

appresta a frequentare (Si tratta di note informative essenziali: orari,

giustificazioni assenze, colloqui, mensa... tradotte da mediatori culturali nelle

diverse lingue)

Il dirigente accerta se sono state praticate agli alunni le vaccinazioni obbligatorie e

richiede la presentazione della relativa certificazione.

In ogni caso, la mancanza di vaccinazioni non può precludere l’ingresso a scuola, né

la regolare frequenza. Se il minore non è vaccinato e la famiglia dichiara di non

volerlo vaccinare, il Dirigente comunica la circostanza alla ASL di competenza

(Circolare Ministero della Sanità e della Pubblica Istruzione del 23 settembre 1998).

2. PRIMA CONOSCENZA

In questa fase è utile raccogliere informazioni:

a) sulla storia personale e scolastica dell’alunno,

b) sulla situazione familiare,

c) sulle caratteristiche psicologiche essenziali,

d) sugli interessi dell’alunno

incaricando la commissione della scuola che effettua:

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- COLLOQUI CON LA FAMIGLIA per…

conoscere la situazione familiare (composizione del nucleo familiare, lingua

parlata in casa, cause dell’immigrazione, progetto permanenza in Italia);

raccogliere i dati biografici e la storia scolastica (età, classe frequentata nel

paese d’origine, durata e calendario del sistema scolastico di provenienza,

informazioni sulla scuola nel paese d’origine);

raccogliere una serie d’informazioni sulla famiglia e sul Paese d’origine;

raccogliere una serie d’informazioni sull’alunno, sul suo percorso scolastico

(se esistente), sul suo profilo linguistico;

- COLLOQUI CON L’ALUNNO per

osservare i comportamenti, le abilità le competenze già acquisite;

formulare prime ipotesi sull’inserimento: a quale livello del curricolo

scolastico italiano potrebbe collocarsi, quali i punti di forza e i problemi

didattici.

La commissione:

organizza la fase di osservazione dell’alunno straniero

propone le prove di rilevazione delle competenze;

propone modifiche e aggiornamenti al protocollo di accoglienza

Infine redige una relazione con una sommaria biografia scolastica dell’alunno, sulla

base della quale si avvia la procedura di assegnazione alla classe.

3. PROPOSTA DI ASSEGNAZIONE DELLA CLASSE

L’inserimento scolastico degli alunni/e stranieri/e avviene sulla base della Legge

40/98 sull’immigrazione straniera in Italia e sul D.P.R. n. 394/99.

Salvo diversa indicazione del Collegio Docenti, l’alunno viene ammesso a

frequentare nella classe corrispondente all’età anagrafica. Diversamente essa viene

assegnata dopo aver accertato competenze, abilità e livelli di preparazione

dell’alunno ed il corso di studi eventualmente seguito dall’alunno nel Paese di

provenienza. E’ bene evitare il suo inserimento nelle sezioni con presenza straniera

predominante, con elevato numero di alunni e dove sussistano altre situazioni di

difficoltà rilevanti.

I programmi scolastici vanno semplificati e adattati ai livelli di competenza dei

singoli alunni stranieri.

Qualora se ne ravvisi la necessità è utile attivare specifici interventi per facilitare

l’apprendimento della lingua italiana.

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4. INSERIMENTO NELLA CLASSE

Stabilita la classe di frequenza dell’alunno straniero, gli insegnanti di classe:

analizzano le problematiche e cercano soluzioni organizzative, in

collaborazione con i referenti dei progetti di integrazione.

raccordano le programmazioni educative e didattiche di classe insieme agli

insegnanti referenti dei progetti di integrazione.

nell’attività di classe ricercano forme di partecipazione dell’alunno straniero

che non ha ancora una sufficiente competenza linguistico-strumentale

adeguano i curricoli e le programmazioni alle abilità linguistiche raggiunte

dagli alunni stranieri

considerano l’insegnamento della lingua italiana trasversale alle discipline

utilizzano tutte le risorse a disposizione, tra cui i mediatori culturali e/ o gli

alunni/e stranieri presenti da tempo nella scuola che abbiano una adeguata

conoscenza della lingua italiana e svolgano una funzione tutoriale nei

confronti dei neoarrivati, specialmente nel primo periodo d’inserimento.

Insomma, gli insegnanti che accolgono l’alunno/a in classe individuano, sulla base

delle risorse interne ed esterne disponibili, percorsi di facilitazione e le modalità con

le quali rendere più facile l’inserimento da attivare a livello relazionale e didattico.

5. RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA E COLLABORAZIONI CON IL

TERRITORIO

Il docente referente facilitatore intrattiene rapporti costanti con la famiglia con

l’ausilio, ove necessario, di un mediatore linguistico-culturale, al fine di rendere

efficace il processo di inserimento dell’alunno nella vita scolastica.

Per promuovere la piena integrazione dei bambini stranieri nel più vasto contesto

sociale e per realizzare un progetto educativo che coniughi insieme pari opportunità

con il rispetto delle differenze, la scuola si avvale delle risorse del territorio, della

collaborazione con servizi, associazioni, luoghi di aggregazione, biblioteche e, in

primo luogo, con le amministrazioni locali per costruire una rete di intervento, che

rimuova eventuali ostacoli e favorisca una cultura dell’accoglienza e dello scambio

culturale.

6.1 PIANO DI STUDI PERSONALIZZATOPER GLI ALUNNI STRANIERI

Fasi di elaborazione del PSP

A. Programmazione

Per programmare i necessari interventi di prima alfabetizzazione e/o i percorsi

disciplinari appropriati è necessario che il Consiglio di Classe venga a conoscenza

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della storia scolastica precedente dell’alunno straniero e di ogni altra informazione

fornita dalla Commissione Accoglienza.

Una volta delineata la situazione iniziale dell’alunno, anche avvalendosi dell’aiuto

della F.S 3, ciascun docente, nell’ambito della propria disciplina, dovrà

opportunamente selezionare i contenuti individuando i nuclei tematici

fondamentali, al fine di permettere il raggiungimento almeno degli obiettivi minimi

previsti dalla programmazione.

Ogni scelta effettuata dal Consiglio di Classe deve essere contenuta nel Piano di

Studio Personalizzato.

B. Verifica

Analogamente alla semplificazione di obiettivi e contenuti, il Piano di Studio

Personalizzato dovrebbe prevedere anche prove di verifica ridotte, semplificate e,

occasionalmente, differenziate.

C. Valutazione coerente con il PSP

La normativa prevede un “adattamento dei programmi di insegnamento in relazione

alle competenze dei singoli alunni” (comma 4 dell’art. 45 del D.P.R. 394/99).

Il Piano di Studio Personalizzato dovrà essere punto di riferimento essenziale per

valutare l’alunno straniero, inoltre i Consigli di Classe potranno prendere in

considerazione tutti o solo in parte i seguenti indicatori:

il percorso scolastico pregresso;

gli obiettivi effettivamente raggiungibili, rispetto alla situazione di partenza;

i risultati ottenuti nell’apprendimento dell’italiano;

i risultati ottenuti nei percorsi disciplinari programmati;

la motivazione, la partecipazione e l’impegno;

la progressione e le potenzialità d’apprendimento.

I destinatari

Gli alunni stranieri per i quali prevedere la progettazione di un Piano di Studio

Personalizzato sono quelli non ancora in possesso di un livello di competenza in

italiano tale da garantire loro un uso indipendente della lingua. In base ai descrittori

forniti dal Quadro Comune di Riferimento elaborato dal Consiglio d’Europa questi

studenti si collocano ai livelli A1 e A2 (uso elementare della lingua) e, se necessario,

al livello B1 (uso indipendente della lingua).

A1: E’ in grado di capire frasi ed espressioni familiari, quotidiane molto semplici

per soddisfare bisogni concreti.

E’ in grado di presentare se stesso o altri, porre domande , rispondere ad

interrogativi.

E’ in grado di comunicare in maniera molto semplice, a condizione che

l’interlocutore parli lentamente, in modo chiaro.

A2: E’ in grado di capire frasi ed espressioni usate frequentemente e di senso

immediato (p.es., informazioni sulla propria persona e sulla famiglia, oppure su

acquisti, lavoro, ambiente circostante).

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 94

E’ in grado di comunicare in situazioni semplici e abituali che comportano un

diretto scambio di informazioni su temi ed attività familiari.

E’ in grado di descrivere la propria provenienza e formazione, l’ambiente

circostante e relazionale.

A questo secondo livello l’alunno sa cogliere l’essenziale di un messaggio semplice e

molto chiaro, che contenga parole di uso comune e che tratti argomenti familiari.

Non è ancora in grado di gestire una conversazione prolungata, di prodursi in un

monologo (un’interrogazione, ad esempio). Può leggere testi di qualche riga su

argomenti semplici e concreti e può scrivere una brevissima comunicazione, un

appunto.

B1: E’ in grado di capire i punti principali di un discorso, a condizione che venga

usata una lingua chiara e standard e che si tratti di argomenti familiari inerenti al

lavoro, alla scuola, al tempo libero, ecc. parla la lingua.

E’ in grado di esprimersi, in modo semplice e coerente, su argomenti familiari

inerenti alla sfera dei suoi interessi.

E’ in grado di riferire un’esperienza o un avvenimento, di descrivere un sogno, una

speranza o un obiettivo e di fornire motivazioni e spiegazioni brevi relative a

un’opinione o a un progetto

Giunto al livello B1 l’alunno possiede la lingua della prima comunicazione e può

iniziare a farpropria la lingua per lo studio.

BES NON CERTIFICATI: AZIONI DI INTERVENTO

La Scuola Secondaria di I° grado “Colombo”, nel pieno rispetto della Direttiva

Ministeriale, attua le seguenti azioni strategiche:

1. Individuazione di un Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) che si occupi delle

problematiche relative a tutti i BES e svolga le seguenti funzioni:

rilevazione dei BES presenti nella scuola (su segnalazione dei Consigli di

Classe)

raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere

anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o

in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione;

focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle

strategie/metodologie di gestione delle classi;

rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;

raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi

sulla base delle effettive esigenze, ai sensi dell’art. 1, c. 605, lettera b, della legge

296/2006, tradotte in sede di definizione del PEI come stabilito dall'art. 10

comma 5 della Legge 30 luglio 2010 n. 122 ;

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elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti

gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese

di Giugno) dopo aver analizzato criticamente gli interventi di inclusione

scolastica operati nell’anno appena trascorso. Nel mese di settembre, in relazione

alle risorse effettivamente assegnate alla scuola, il Gruppo provvederà ad un

adattamento del Piano.

Inoltre il Gruppo di lavoro per l’inclusione costituisce l’interfaccia della rete

dei CTS e dei servizi sociali e sanitari territoriali per l’implementazione di azioni

di sistema (formazione, tutoraggio, progetti di prevenzione, monitoraggio, ecc.).

All’inizio di ogni anno scolastico il Gruppo propone al Collegio dei Docenti una

programmazione degli obiettivi da perseguire e delle attività da porre in essere, che

confluisce nel Piano annuale per l’Inclusività; al termine dell’anno scolastico, il

Collegio procede alla verifica dei risultati raggiunti.

2. Elaborazione di percorsi individualizzati e personalizzati per alunni con bisogni

educativi speciali non certificati attraverso Piani Didattici Personalizzati

deliberati dai Consigli di Classe.

Il Piano di intervento prevede:

- osservazioni sistematiche effettuate dai docenti dei Consiglio di Classe in

modo particolare all’inizio dell’anno e poi costantemente durante tutto il

periodo scolastico;

- confronto tra i docenti in sede di Consiglio di Classe e compilazione di

griglie predisposte dal GLI per la rilevazione delle situazioni critiche nella vita

scolastica quotidiana;

- segnalazione dei “casi problematici” al GLI e alla FS3;

- incontro informativo con le famiglie dei ragazzi individuati per accordi

didattico- educativi comuni e per l’autorizzazione a consultare il servizio dello

psicologo dello sportello di ascolto della scuola;

- incontri degli alunni individuati con lo psicologo che opera nella scuola;

- individuazione nel Consiglio di Classe nella Programmazione coordinata

degli alunni con BES non certificati;

- compilazione ad opera dei membri dei Consigli di Classe dei Piani Educativi

e didattici Personalizzati predisposti dal GLI secondo i criteri individuati

nelle Direttive Ministeriali del 27 dicembre 2012 e del 6 marzo 2013;

Comunicazione e condivisione con le famiglie degli alunni con BES dei PDP

e firma degli stessi;

- monitoraggio dell’efficacia dell’azione didattica anche attraverso incontri

sistematici con le famiglie per apportare eventuali aggiornamenti al PDP in

relazione alle risposte dell’alunno e ai suoi bisogni formativi;

- verifica e valutazione degli interventi nei singoli casi.

3.individuazione di STRUMENTI RISORSE METODOLOGIE DIDATTICHE

tra le quali:

Apprendimento cooperativo per sviluppare forme di cooperazione e di rispetto

reciproco fra gli allievi e veicolare :conoscenze/abilità/competenze

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Tutoring (apprendimento fra pari: lavori a coppie)

Didattica laboratoriale

In sintesi la scuola secondaria di primo grado “Colombo”

Si impegna ad essere una comunità integrante ed inclusiva garantendo il diritto

alla personalizzazione dell’apprendimento a tutti gli studenti in situazione di

difficoltà

Favorisce la centralità del bambino/ragazzo

Realizza la sintesi fra sapere e fare, sperimentando in situazione

Procede in modo strutturato e sequenziale, proponendo attività con modello

fisso e dal semplice al complesso, per facilitare nell’alunno l’esecuzione delle

consegne, la memorizzazione e l’ordine nell’esposizione dei contenuti.

Attiva percorsi di formazione finalizzati a migliorare le competenze del

personale della scuola nell’ambito della didattica inclusiva.

Sostiene la motivazione ad apprendere

Lavora perché l’alunno possa accrescere la fiducia nelle proprie capacità

Le tipologie di BES dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi

o di ben fondate considerazioni psicopedagogiche.

Nel caso un alunno manifesti BES anche in corso d’anno e in maniera non

continuativa ma per un periodo limitato nel tempo, il relativo PDP verrà redatto nel

minor tempo possibile al fine di rimuovere quanto prima gli ostacoli al processo di

apprendimento.

Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI):

ref. Monfredi (F.S. 3)

Oggianu (F.S.1)

Mantovani (Collaboratore del DS)

Picciarelli (Collaboratore del DS)

D’Amicis (docente di sostegno)

Salomone (docente di sostegno)

Galli (docente curriculare) Albano (docente curriculare)

Il Piano di Inclusività è stato aggiornato a fine giugno 2015.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 97

PROGETTI PER L’ISTRUZIONE DOMICILIARE E

PER IL SERVIZIO DELLA SCUOLA IN OSPEDALE

La scuola Colombo, attenta alle esigenze di tutti gli studenti e al fine di assicurare il

diritto allo studio anche agli alunni malati (Carta europea dei diritti dei bambini

degenti in ospedale; Art. 4 comma 1, lett.l della Legge n.285/1997) prevede

interventi formativi personalizzati a domicilio per gli alunni colpiti da gravi

patologie invalidanti ed impossibilitati a frequentare la scuola per periodi di tempo

superiori ai trenta giorni.

Tali iniziative didattiche sono volte al potenziamento ed alla qualificazione

dell’offerta formativa per l’integrazione scolastica degli alunni ricoverati in ospedale,

seguiti in regime di day-hospital o in terapia domiciliare. Promuovono, inoltre, la

continuità della relazione insegnamento/apprendimento contribuendo così a colmare il

vuoto socio-cognitivo del discente affetto da grave patologia tenendo ben saldo il

contatto tra lo studente e la scuola di appartenenza.

Fondamentale per la realizzazione e la buona riuscita degli interventi

personalizzati è il lavoro integrato scuola-famiglia-struttura sanitaria in modo da

coniugare progetto didattico e progetto terapeutico.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 98

SPORTELLO DI ASCOLTO

“uno spazio per parlare “

La scuola, dopo la famiglia, è la principale agenzia di formazione dell’individuo.

Essa non è solo luogo di trasmissione delle conoscenze, ma luogo di vita dove si

impara la convivenza civile e la positiva relazione con i coetanei e con gli adulti. La

presenza dello sportello di ascolto (attivo nella nostra scuola dall’a.s. 2009/2010) si

inserisce in un progetto educativo più ampio, teso a valorizzare l’individuo nella sua

interezza in coerenza con gli obiettivi generali del processo formativo.

Lo sportello è gestito dalla psicologa e psicoterapeuta, dott.ssa Maria Guzzi, in

collaborazione con la docente referente, prof.ssa Angelamaria Frunzio.

Lo sportello di ascolto è uno spazio dedicato ai ragazzi, ai genitori ed ai docenti. Il

colloquio con la psicologa non ha fini terapeutici ma di couseeling, perciò ha il fine

di considerare e sperimentare modalità di relazione più funzionali al benessere degli

allievi. Esso rappresenta una buona occasione per affrontare e risolvere

problematiche inerenti la crescita, la dispersione scolastica, il bullismo e le situazioni

di potenziale rischio. Inoltre, in risposta alla nuova normativa scolastica sui BES, lo

sportello si propone in sinergia con gli insegnanti e i genitori di garantire fattivamente

a tutti gli alunni una scuola davvero inclusiva mettendo su campo, dopo le opportune

segnalazioni ed osservazioni, tutti i facilitatori possibili e rimuovendo tutte le barriere

all’apprendimento e alla partecipazione di tutti gli alunni al di la della varie etichette

diagnostiche.

I contenuti di ogni colloquio sono coperti dal segreto professionale. Tuttavia,

dovessero emergere delle aree-problema su cui fosse importante intervenire dal punto

di vista educativo-preventivo, la psicologa fornirà alla famiglia e alla scuola

opportune indicazioni.

Oltre ai colloqui individuali sono possibili, su richiesta dei docenti, incontri con le

classi gestiti con il metodo del circle-time, al fine di fornire specifiche indicazioni

psico-pedagogiche da integrare nelle attività curriculari.

Per la consulenza della psicologa occorre sempre prima contattare la prof.ssa Frunzio

e prenotare un colloquio.E necessario inoltre che i genitori degli alunni firmino il

consenso informato per consentire ai propri figli l’accesso allo sportello.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 99

BIBLIOTECA SCOLASTICA

L’educazione alla lettura si inserisce a pieno titolo tra le opportunità formative che

devono essere garantite agli studenti lungo l’arco di tutta la loro carriera scolastica, al

fine di educarli ad un uso competente dell’informazione.

La Biblioteca Scolastica si prefigge, pertanto, le seguenti finalità:

Attività informative: Presentazione di libri, visite presso qualche libreria.

Attività di promozione del libro: Incontri con autori, presentazione di libri,

Concorsi.

Attività di promozione alla lettura: Lettura ad alta voce, gare di lettura.

Le proposte, per quest’anno scolastico, sono le seguenti:

La “Festa dei lettori” (24-25 settembre), in occasione della quale tutte le classi

saranno coinvolte nella lettura ad alta voce di testi la cui tematica è “Parole sacre”.

Seconda edizione della manifestazione “Libriamoci. Giornate di lettura nelle

scuole” (dal 26 al 31 ottobre 2015)

Invenzione, progettazione e produzione di libri a fumetti. “La festa del libro”.

Presentazione di alcune novità editoriali ed incontri con l’autore.

“La bancarella dello scambio del libro”.

“La Biblioteca della scuola ha anche bisogno di te”: campagna di incremento del

patrimonio librario della scuola. Chi desidera potrà donare i libri già letti alla scuola al

fine di incrementare il patrimonio della biblioteca.

“Visita” presso una libreria.

Visita presso la Biblioteca Comunale.

Maratona di lettura e/o Concorso di scrittura.

La gestione della Biblioteca per l’a.s. 2015/2016 si articolerà nei seguenti punti:

Far conoscere ai ragazzi il patrimonio librario della Biblioteca scolastica sia

mediante la consegna ad ogni classe dell’elenco dei libri ivi presenti sia mediante

visite da concordare con i docenti di lettere che sono disponibili;

Invio a tutte le classi di un’informativa sull’uso della biblioteca: dove è situata,

come funziona il prestito;

Pubblicizzazione delle iniziative della biblioteca;

Coinvolgimento delle famiglie nella gestione della biblioteca, al fine di avere un

progetto condiviso e un maggior numero di ore di apertura della stessa;

Possibilità per gli alunni che rinunciano all’ora di religione di imparare le

nozioni elementari per la catalogazione, il prestito e quindi la gestione di una

Biblioteca.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 100

Come già per gli anni scorsi, si prediligerà il principio della collaborazione quale utile

strumento per l’apprendimento, pertanto, sarà nominato, per ogni classe, un aiuto

bibliotecario che avrà il compito di :

Raccogliere le richieste dei libri dei compagni di classe;

Verificare che la scheda del prestito sia compilata in ogni sua parte;

Trascrivere la scheda sul registro dei prestiti;

Chiedere la restituzione dei libri a coloro che li hanno presi in prestito e allo

scadere della riconsegna non li hanno ancora resi;

Controllare che i libri non siano stati sciupati.

L’orario di apertura della biblioteca sarà quanto prima affisso sulla porta della

Biblioteca e comunicato a tutte le classi . Da quest’anno scolastico la dotazione libraria

è consultabile dal sito della Colombo.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 101

PROGETTO ERASMUS +

“Communication and Culture” - C.&C Dopo l’entusiasmante esperienza del progetto Comenius“Eatbetter, Move more”

(annualità 2013-2015), la nostra scuola ha confermato il privilegio di continuare ad

esplorare e conoscere l’Europa, grazie al nuovo ed innovativo progetto ERASMUS

Plus “Communication and Culture”che coinvolge oltre alla nostra scuola e alla

scuola coodinatrice spagnola, “Colegio Nuestra Señora del Carmen”, la Bulgaria, la

Croazia, la Polonia e la Finlandia.

Le attività previste dal partenariato sono integrate nelle normali attività della scuola e

rientrano nel percorso di studi degli alunni.

Il partenariato con scuole di diversi paesi offre l’opportunità ad alunni ed insegnanti

non solo di acquisire e migliorare le proprie conoscenze, ma anche di accrescere la

propria capacità di lavorare in gruppo, di programmare, di intraprendere attività in

collaborazione, di utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, di

migliorare la capacità di comunicare in altre lingue accrescendo la motivazione

all’apprendimento delle lingue straniere.

Obiettivo del partenariato rivolto agli alunni è accrescere la consapevolezza di

sé, della propria cultura e di quella dei paesi partner attraverso un confronto

diretto con coetanei negli altri paesi.

Gli obiettivi operativi del programma sono i seguenti:

migliorare la qualità e aumentare il volume della mobilità degli scambi di

allievi e personale docente nei vari Stati membri;

migliorare la qualità e aumentare il volume dei partenariati tra istituti

scolastici di vari Stati membri, in modo da coinvolgere in attività educative

congiunte gli allievi nel corso della durata del programma;

incoraggiare l'apprendimento delle lingue straniere moderne;

promuovere lo sviluppo, nel campo dell'apprendimento permanente, di

contenuti, servizi, soluzioni pedagogiche e prassi innovative basati sulle TIC;

migliorare la qualità e la dimensione europea della formazione degli

insegnanti;

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 102

migliorare le metodologie pedagogiche e la gestione scolastica;

alzare il livello di educazione in Europa, favorire la mobilità e creare più

occupazione;

raggiungere una cooperazione europea strategica, in ottica del progetto Europa

2020, da un punto di vista educativo;

rendere più semplice il riconoscimento di certificati e attestati a livello

europeo;

promuovere i valori dell’Unione Europea;

Il progetto “COMMUNICATION AND CULTURE”, oltre ad abilitare gli scambi

e la cooperazione tra le scuole partner,si pone i seguenti obiettivi generali:

RENDERE gli studenti consapevoli della storia della comunicazione e del rapporto

tra comunicazione e cultura.

CONDIVIDERE e imparare nuove strategie e tecniche per l'insegnamento

(attuazione nuove metodologie)

PRATICARE nuove lingue, soprattutto l'inglese, attraverso l'interazione di studenti

e insegnanti durante le attività in ogni scuola e durante le mobilità.

USARE Condividere ITC , scrivere, produrre ... comunicare

CREARE un senso di cittadinanza europea in insegnanti e studenti

TEMA DEL PROGETTO

Capire e farsi capire sono le competenze essenziali per lo sviluppo dell'essere umano.

Comunicando pensiamo, esprimiamo e riceviamo informazioni.

Con il nostro progetto lavoreremo con gli studenti sui modi diversi che gli esseri

umani hanno utilizzato nel corso della storia comune per trasmettere idee,

sensazioni, emozioni attraverso i sensi, il linguaggio del corpo, la musica, la

spiritualità, il colore, la tecnologia, la scrittura e molti altri modi.

TIPOLOGIA DEL PROGETTO

"Comunication and Culture" è un progetto di Partenariato scolastico

Erasmus + (attività chiave KA2) che prevede mobilità per studenti e docenti di

istruzione secondaria, di durata biennale (anni scolastici 2015/16 e 2016/17)

Per due anni scolastici, viaggeremo nel tempo alla scoperta di come uomini e

donne dei nostri Paesi e delle culture europee abbiano avuto la necessità di

comunicare utilizzando tutte le risorse disponibili: dai codici segreti, al

linguaggio musicale o alla matematica, per giungere ai modi attuali e futuri

della comunicazione.

È un progetto interdisciplinare che abbraccia tutte le discipline scolastiche

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 103

In ogni mobilità in un paese partner, si metterà a fuoco un tema principale che

riassumerà, concluderà o metterà in risalto il precedente lavoro svolto dalle

diverse scuole.

Si favorirà l'esperienza culturale e di apprendimento per insegnanti e studenti.

Ad ogni mobilità parteciperanno 2 docenti e cinque alunni.

TEMPI

Anno 1: La storia della comunicazione "Dalla pietra al tablet"

Anno 2: La comunicazione al giorno d'oggi “Comunichiamo"

ATTIVITÀ DEL PROGETTO:

Il progetto si articola in due anni scolastici, e ogni anno scolastico è diviso in tre

trimestri. Alcune attività ricorreranno per i due anni di partnership: newsletter, sito

web, e-mail, videoconferenze, pagina facebook del progetto, articoli di giornale,

forum pedagogico degli insegnanti, ecc

A) ATTIVITÀ PRINCIPALI

Sono previste sei attività chiave, cioè le più importanti e fondamentali del progetto,

una per ogni trimestre.

- KA1: Linea Tempo: Come punto di partenza del nostro progetto, renderemo gli

studenti consapevoli della storia della comunicazione che ci accingiamo a percorrere

nei prossimi due anni. Creeremo una sorta di "gigante" linea del tempo (si pensi ad un

rotolo di carta da imballaggio lungo un corridoio, per esempio) con poster, flashcard,

attività, foto, codici interattivi (da catturare con i telefoni cellulari) etc.

- KA2: Un dizionario di proverbi e detti multilingue in cui "comuni" proverbi (le

parole hanno significato diverso, ma simile). Essi saranno tradotti in inglese con una

illustrazione.

- KA3: Coppie di scuole si scambieranno messaggi in codice... e i partner dovranno

decodificarli utilizzando indizi, indagini e algebra.

- KA4: Comunicazione e Cultura Wiki: nei nostri corsi di tecnologia / informatica,

creeremo un progetto wiki (si tratta di una wikipedia creata tra i nostri studenti,

aggiungendo, correggendo, condividendo delle informazioni) sulla storia della

comunicazione.

- KA5: Spot TV: qual è l'invenzione più importante nel vostro paese? Gli studenti

potranno creare annunci per vendere questo prodotto.

- KA6: pittura astratta: Uno degli aspetti della comunicazione che è molto studiato

oggi è la telepatia e noi faremo esperimenti sulla telepatia

B) ATTIVITA 'MINORI

Oltre a queste attività principali, sono previste attività minori per affrontare tutti i

diversi aspetti della storia delle comunicazioni

ANNO 1

L'età ANTICA - Il Medioevo – L’ETA’ CONTEMPORANEA : Segni, pitture

rupestri, letteratura orale, testi sacri, dramma, letteratura, algebra, rilegatura, stampa,

Radio, TV, telefono, posta, codice Morse

ANNO 2

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 104

Dalla invenzione di internet (1971) - un PC in ogni casa - Da Oggi in poi:

Email, Telefoni cellulari Internet, SMS, Le reti sociali, whatsapp

C) ATTIVITA'DEL FOLCLORE

Folklore è comunicazione. Attraverso il nostro folklore comunichiamo una vasta

gamma di argomenti: da quelli religiosi, pagani, dai temi legati alla morte ad

argomenti correlati all’ amore.

Durante il nostro progetto è importante che si arrivino a conoscere i costumi e le

tradizioni di diversi paesi, soprattutto durante le mobilità, ad esempio con vere e

proprie perfomance.

La valutazione:

I docenti , nelle loro scuole , effettueranno valutazioni regolari , adeguate all'età degli

studenti . Esse comprendono questionari , discussioni , relazioni scritte.

Le Mobilità:

Nel nostro progetto sono previste delle mobilità, cioè dei viaggi nelle città di

appartenenza delle scuole partner a cui possono partecipare docenti, alunni, genitori e

personale scolastico.

Gli alunni verranno selezionati tenendo conto dei seguenti criteri:

MERITO (avere conseguito una valutazione di 10 in Inglese , Seconda lingua

comunitaria, Comportamento)

Ottime COMPETENZE INFORMATICHE

Disponibilità ad OSPITARE uno studente partner

In condizioni di parità si favorirà l’alunno più svantaggiato economicamente

Sono previste tre mobilità per ciascuna annualità con gli studenti , più un incontro di

progetto solo per i docenti, secondo il seguente calendario:

NOVEMBRE 2015: 1° INCONTRO DI PROGETTO IN SPAGNA (SOLO PER

DOCENTI)

DICEMBRE 2015: PRIMA MOBILITA’ IN POLONIA (VARSAVIA)

MARZO 2016: SECONDA MOBILITA’ IN ITALIA (TARANTO)

GIUGNO 2016: TERZA MOBILITA’ IN BULGARIA (VIDIN)

SETTEMBRE 2016: 2° INCONTRO DI PROGETTO IN ITALIA (SOLO PER

DOCENTI)

OTTOBRE 2016: QUARTA MOBILITA’ IN CROAZIA (POŽEGA)

FEBBRAIO 2017: QUINTA MOBILITA’ IN FINLANDIA (KAARINA)

MAGGIO 2017: SESTA MOBILITA’ FINALE IN SPAGNA (SAN FERNANDO DI

CADIZ).

Per tutta la durata del progetto, sarà data particolare importanza alla sua diffusione sul

territorio, utilizzando ogni forma di pubblicizzazione: stampa locale e on line, TV, pagina

facebook del progetto, conferenze, pubblicazioni, opuscoli, mostre, esposizioni ,

rappresentazioni . Saranno pubblicate puntualmente notizie riguardo l’avanzamento del

progetto anche sul sito Erasmus+ e la scuola sarà disponibile a fornire il proprio supporto

ad altre scuole e insegnanti .

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 105

PROGETTI EXTRACURRICULARI E CURRICULARI

Al fine di creare occasioni di crescita della personalità dei singoli alunni e

potenziarne le capacità e le competenze, la scuola programma numerosi progetti in

orario aggiuntivo. Tra questi alcuni caratterizzano l’offerta formativa del nostro

istituto: Coro, Teatro, Trinity, CAMBRIDGE, ECDL, Latino Recupero di

Italiano e Matematica, Pomeriggi musicali.

La scuola partecipa a progetti di educazione alla salute, educazione ambientale,

legalità, pari opportunità e intercultura, cittadinanza attiva, coordinati

rispettivamente dalle docenti referenti, prof.sse Lo Barco, Boccadamo e Albano.

Sono previste attività, iniziative che impegneranno gli alunni in incontri con esperti,

concorsi, produzione di video, elaborati, lavori grafico – pittorici.

Per ciò che concerne l’aspetto relativo alle pari opportunità, si rifletterà in maniera

approfondita sulle violenze e sui maltrattamenti in famiglia, sul rapporto genitori-

figli.

In collaborazione con l’A S L di Taranto, sia per gli alunni che per i genitori, oltre le

suddette tematiche, verranno sviluppati progetti di educazione alla salute. Saranno

previsti incontri con personale qualificato per la prevenzione delle malattie più note.

La Colombo ha presentato domanda di partecipazione, come scuola capofila, al

Progetto didattico-divulgativo per la promozione della cultura scientifica nelle

scuole “Alla ricerca …dell’alieno”in collaborazione con il Liceo scientifico

Battaglini e l’Istituto comprensivo parificato Maria Ausiliatrice di Taranto; enti

partner sono la Fondazione Michelagnoli onlus, l’Istituto Talassografico di Taranto e

il CERN.

Il progetto, di carattere scientifico/divulgativo/ educativo, affronta la tematica

ambientale e scientifica, ormai di moda, riferita alla presenza nei nostri mari di

organismi “alloctoni”, cioè non appartenenti al Mediterraneo. La presenza di questi

“alien” è strettamente legata al cambiamento del clima che ha causato la

tropicalizzazione della fauna marina e un inquinamento biologico molto pericoloso

per le specie marine originarie del Mediterraneo. L’attività didattica ha le seguenti

finalità:

- Conoscenza della presenza e della persistenza di NIS nei Mari di Taranto

finalizzato all’influenza che le stesse potrebbero avere sulla comunità autoctona.

-Acquisizione della consapevolezza del grande patrimonio tecnico-scientifico di

Taranto relativamente allo sfruttamento delle risorse del mare

-Conoscenza delle principali linee di sperimentazione per l’implementazione e il

miglioramento della qualità. e quantità. di produzione e della commercializzazione

dei mitili

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 106

-Acquisizione della consapevolezza dell’importanza della salvaguardia ambientale

del mare legata alla conservazione della biodiversità.

-Conoscenza dei delicati equilibri che caratterizzano i bacini costieri, delle alterazioni

dovute al degrado ecologico e dei sistemi di bonifica o di messa in sicurezza di

emergenza.

-Potenziamento della capacità di sperimentazione e di utilizzo di strumenti scientifici.

- Sviluppo nei giovani della capacità di comunicazione scientifica attraverso

l’apprendimento delle tecniche di divulgazione e l’uso degli strumenti multimediali.

-Sviluppo nei giovani della capacità di organizzare eventi per la divulgazione-tecno-

scientifica.

-Educazione dei giovani a proporsi per lo sviluppo del proprio territorio.

Per la legalità è prevista la partecipazione ai progetti “Generazioni connesse:

progetto sul tema della sicurezza in internet”, e” Una vita da social".

Il progetto “Generazioni Connesse” (Safer Internet Centre Italy II) promuove

strategie finalizzate a rendere Internet un luogo più sicuro per gli utenti più giovani,

favorendone un uso positivo e consapevole.

Il progetto è coordinato dal MIUR, in partenariato col Ministero dell’Interno-Polizia

Postale e delle Comunicazioni ed altri enti quali “Save the Children Italia”,”Autorità

Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza”, Università degli Studi di Firenze e Roma, con

lo scopo di migliorare e rafforzare il ruolo del S.I.C. italiano, quale punto di

riferimento a livello nazionale per quanto riguarda le tematiche relative alla sicurezza

in Rete ed al rapporto tra giovani e nuovi media.

La nostra scuola, che parteciperà al progetto per l’intero anno scolastico 2015/2016,

affronterà in modo specifico una delle problematiche più comuni emerse in questi

ultimi anni, il “Cyberbullismo”.

Il progetto è rivolto a studenti, docenti, educatori e genitori.

Il progetto “Una vita da social”invece è in collaborazione con la Polizia di stato, ha ci

seguenti obiettivi:

Sviluppare uno strumento in grado di promuovere una più matura riflessione

sull’uso responsabile e legale dei social network per prevenire comportamenti

compulsivi e/o illegali;

Informare genitori e insegnanti dell’esistenza di strumenti di controllo e di

restrizione d’accesso alla rete internet;

Fornire istruzioni su come installare ed usare un software di protezione.

Il progetto prevede la visita ad un TRUCK BRANDIZZATO: Un Tir brandizzato

esternamente con il logo del progetto, raggiungerà le scuole con l’obiettivo di

accrescere l’interesse per l’iniziativa.

Saranno attivati anche progetti di educazione stradale.

I ragazzi, infine, saranno guidati a lavorare e riflettere su tematiche sociali, attraverso

letture, consultazione di documenti, visione di film che riguardano il mondo dei

ragazzi e rappresentazioni teatrali.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 107

Per l’intercultura è previsto, ove finanziato dal MIUR, un progetto di

insegnamento e potenziamento dell’italiano come L2 rivolto agli studenti di

recente immigrazione, in rete con le scuole Leonida-Moro e XXV Luglio-Bettolo nel

rispetto del documento ministeriale “Diversi da chi? Raccomandazioni per

l'integrazione degli alunni stranieri e per l' intercultura”. Referente del progetto la

prof.ssa Mignini.

Anche per il corrente anno scolastico sarà proposto agli alunni il Progetto Cinema,

organizzato dalla docente referente Oggianu. La scuola secondaria di primo grado

“Colombo” ha aderito all’iniziativa denominata “La scuola adotta il cinema”,

proposta dal cinema teatro Ariston di Taranto, realizzata dal Ministero dei Beni

Culturali e in collaborazione con L’Agiscuola, allo scopo offrire agli adolescenti gli

strumenti culturali necessari ad orientarsi nel mondo della comunicazione in generale

ed in particolare in quello cinematografico, che si serve di linguaggi espressivi e di

tecniche narrative articolate e complesse, ma coinvolgenti e capaci di sviluppare

competenze di lettura ed interpretazione della realtà nuove ed efficaci. Il progetto

inoltre rappresenta un’opportunità per la maturazione delle capacità critiche di

valutazione di un testo filmico e di un’opera d’arte in generale; offre luoghi idonei al

confronto di idee e punti di vista.

Saranno realizzati per l’art. 9 CCNL, Aree a rischio e a forte processo

immigratorio, i progetti di tipo teatrale e linguistico destinati ai ragazzi in

difficoltà , disabili e normodotati, definiti “a rischio”.

La scuola partecipa, inoltre, ad iniziative locali e nazionali quali la Festa dei Lettori

(referente la Prof.ssa Cimmarrusti), le Olimpiadi di problem solving e a gare

nazionali per l’eccellenza in campo scientifico e logico matematico (giochi

UNIBOCCONI).

Progetto di potenziamento per le terze classi è anche quello destinato ad un gruppo di

ragazzi di terza media chiamato “RivogliAMO Taranto.Formazione e promozione

del territorio nell’Era Digitale”. Il progetto mira a specifici obiettivi didattici, quali

sensibilizzare gli studenti alle problematiche della loro città, alla creazione di un

collegamento effettivo tra scuola territorio e vissuto quotidiano, alla conoscenza di

alcuni siti storici, al rispetto del territorio in cui viviamo.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 108

SOLIDARIETA’ E UNICEF

La solidarietà fa parte del patrimonio umano e della predisposizione di ogni uomo

verso l’altro. Essere solidali vuol dire acquisire un ruolo attivo di garanzia e tutela dei

diritti di tutti gli esseri umani, contribuire con azioni anche piccole e quotidiane a

diffondere un modo di essere basato sulla convivenza, sulla cooperazione e sulla

condivisione. In un tipo di società come la nostra, fondata sulla ricerca del benessere

materiale, molto spesso si rischia di perdere di vista i valori positivi quali l’amore,

l’altruismo, la generosità, il rispetto per gli altri, che sono gli unici valori che rendono

possibile la convivenza tra individui diversi. Per questo le istituzioni educative

principali, quali la famiglia, la parrocchia e la scuola hanno il dovere di collaborare

nel processo di costruzione della personalità dei ragazzi per l’affermazione di questi

valori.

Gli interventi educativi programmati terranno conto degli Obiettivi formativi presenti

nel Curricolo d'Istituto e avranno la finalità di sensibilizzare i ragazzi alla solidarietà,

al rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo, di far conoscere le varie realtà sociali

del territorio in cui vivono, informarli e sensibilizzarli sui problemi e i conflitti che si

verificano nel mondo, affinché essi stessi siano strumento di promozione di una

società basata sul rispetto dei diritti umani di tutti

Gli obiettivi formativi sono i seguenti:

Educare alla convivenza, alla solidarietà e alla partecipazione

Abituare al dialogo, al rispetto degli altri e alla libera discussione

Conoscere e riflettere sulla condizione dei bambini nel Mondo

Leggere e analizzare documenti approvati da alcuni Stati a tutela

dell’infanzia

Educare all’interculturalità e al confronto con gli altri

Educare all’interiorizzazione e al rispetto delle regole come strumento

indispensabile di una civile convivenza

Favorire la cooperazione, la condivisione e la responsabilità

Formare atteggiamenti e comportamenti permanenti di non violenza e di

rispetto delle diversità

Educare al rispetto dei beni comuni

Promuovere una educazione interculturale che permetta di conoscere le

culture diverse, individuando e rimuovendo pregiudizi che ostacolano il

confronto e la pacifica convivenza.

ATTIVITA’

Molteplici saranno gli ambiti di intervento come l’accoglienza , l’integrazione degli

alunni diversamente abili, gli alunni stranieri, le iniziative di solidarietà, la

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 109

valorizzazione degli spazi scolastici, la comunicazione e la partecipazione dei

genitori alla vita della scuola, i rapporti con enti e associazioni presenti sul territorio.

I ragazzi saranno i protagonisti attivi di tutte le iniziative, saranno guidati a lavorare

e riflettere su tematiche sociali, attraverso letture, consultazioni di documenti, visione

di film che riguardano il mondo dei ragazzi e rappresentazioni teatrali. Si partirà dal

rispetto delle regole di classe/regolamento scolastico, per passare alla conoscenza

della Dichiarazione dei diritti del fanciullo e della Dichiarazione universale dei Diritti

dell’uomo; si affronteranno problemi quali bullismo, vandalismo, violenza, lavoro

minorile, per sviluppare il senso critico nei ragazzi e la capacità di risolvere un

conflitto e di comunicare efficacemente. La scuola parteciperà, come negli anni

passati, alla XI Rassegna provinciale del volontariato e della solidarietà che si

svolgerà il 9/10/2015 nel centro di Taranto. Il programma prevede il coinvolgimento

dei ragazzi a laboratori creativi e visite guidate alla scoperta dei vicoli del Centro

storico; inoltre i ragazzi in questa occasione potranno assistere alle simulazioni di

interventi messi in atto dalle associazioni di volontariato impegnate nell’ambito del

soccorso della protezione civile. Per il sesto anno consecutivo verrà attuato il progetto

“Verso una scuola amica” promosso da MIUR-UNICEF con l’obiettivo di favorire la

conoscenza e l’attuazione della Convenzione sui diritti dell’infanzia e

dell’adolescenza nel contesto educativo. Il Progetto, ispirato ai principi generali della

Convenzione– non discriminazione, diritto all’ascolto e alla partecipazione, diritto

alla vita e allo sviluppo, superiore interesse del bambino – è finalizzato a supportare

esperienze volte a promuovere l’assunzione di responsabilità, la capacità di stabilire

relazioni interpersonali positive e competenze di cittadinanza.

Tale progetto è monitorato durante l’anno attraverso l’anno attraverso

l’autovalutazione e incontri organizzati dalla commissione provinciale dell’Unicef di

Taranto, a cui partecipano i referenti delle scuole “amiche” per definire le strategie di

intervento da attuare durante l’anno.

SCHEMA DELLE ATTIVITA’

Partecipazione a iniziative di solidarietà

Partecipazione alla XI Rassegna del Volontariato e della solidarietà che si terrà

il 9/10/2015 nel centro storico di Taranto

Partecipazione alla marcia dei diritti dei minori

Partecipazione alla “Settimana dei ragazzi”, manifestazione conclusiva

organizzata in ogni “SCUOLA AMICA”

Divulgazione di notizie, documenti, informazioni relativi a ricorrenze

significative

Visione di film e rappresentazioni teatrali

Produzione di elaborati scritti, cartelloni e disegni.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 110

PROGETTI

VIENE

MIGLIORATA AMPLIATA

PROGETTI

EXTRACURRICULARI

L’OFFERTA FORMATIVA

RECUPERO MATEMATICA

CAMBRIDGE KET

POMERIGGI MUSICALI

ALLA COLOMBO

PROGETTI

PON

ATTIVITA’ TEATRALE

EDUCAZIONE ALLA SALUTE

E ALL’AMBIENTE

RECUPERO ITALIANO

PROSSIMI AL

TRAGUARDO

ECDL START/CORE

CORO

LATINO

ORIENTAMENTO

TRINITY

ATTRAVERSO

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 111

PROGETTI PON FSE

Per quanto riguarda l’attuazione dei progetti PON finanziati dal Fondo Sociale

Europeo (FSE) relativi alla formazione del personale della scuola sulle

metodologie didattiche e sulle competenze disciplinari e alla formazione degli

studenti per migliorare i livelli di conoscenza e di competenza dei giovani nella

discipline scientifico-matematiche, in lingua madre e nelle lingue straniere, per il

corrente anno scolastico la scuola presenterà come di consueto la sua candidatura

alle azioni poste in bando del Piano Integrato degli interventi presentati nell’ambito

del Programma Operativo Nazionale (PON) “Competenze per lo sviluppo”.

AMBIENTI PER L’ APPRENDIMENTO (FESR)

La nostra scuola si è dotata di apparecchiature multimediali e di LIM in tutte le classi

grazie all’approvazione dei PON FESR “Ambienti per l’apprendimento” – Obiettivo

E Azione 1”Realizzazione di ambienti dedicati per facilitare e promuovere la

formazione permanente dei docenti attraverso l’arricchimento delle dotazioni

tecnologiche e scientifiche e per la ricerca didattica degli istituti”.

Anche per l’ anno in corso la scuola partecipa al PON FESR AMBIENTI PER

L’APPRENDIMENTO per progetti di ampliamento o adeguamento

dell’infrastruttura e dei punti di accesso alla rete LAN/WLAN, con

potenziamento del cablaggio fisico e aggiunta di nuovi apparati.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 112

RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA

I rapporti scuola-famiglia sono particolarmente significativi nell’ambito dei Consigli

di Classe per la risoluzione di eventuali problematiche educative e didattiche.

Diversi sono i livelli di partecipazione dei genitori, come stabilito e regolamentato dai

Decreti Delegati: colloqui individuali, riunioni di classe, assemblee di istituto.

All'inizio dell'anno scolastico si organizzano incontri coi genitori delle classi prime,

per avere informazioni necessarie ad una migliore conoscenza degli alunni e per una

prima riflessione sul passaggio scuola elementare/scuola media.

Per facilitare i colloqui individuali genitori/docenti e per informazioni più dettagliate

sul rendimento scolastico degli alunni sono stati programmati i seguenti incontri:

un'ora settimanale al mattino con i singoli docenti , secondo un orario stabilito

e comunicato agli alunni, nella prima settimana di ogni mese; due colloqui pomeridiani l'anno in cui i genitori possono parlare con gli

insegnanti (a dicembre e ad aprile);

due incontri con i coordinatori di classe per la consegna delle schede di

valutazione (febbraio e giugno);

un incontro con i coordinatori entro il mese di ottobre per la presentazione

della programmazione annuale e per l’elezione dei genitori rappresentanti di

classe.

In caso di specifiche necessità, sono inviate comunicazioni scritte ai genitori seguite

da incontri con i docenti in momenti compatibili con l’orario di servizio.

Durante il corso dell’anno scolastico possono essere indette assemblee per discutere

problematiche inerenti le iniziative didattiche e formative per cui sia richiesta la

compartecipazione dei genitori.

I genitori hanno inoltre la possibilità di partecipare a incontri pomeridiani con la

presenza di esperti, sui temi della preadolescenza, del rapporto ragazzi/adulti ed

hanno sempre la possibilità di riunirsi nella sede scolastica in modo autonomo, se

necessario e su richiesta.

Nel rispetto delle indicazioni ministeriali, la nostra scuola ha predisposto un

documento condiviso con i genitori: il PATTODICORRESPONSABILITA’

EDUCATIVA sottoscritto dal Dirigente Scolastico, dai genitori e dagli studenti.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 113

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’

(art. 5 bis DPR 21-11-2007, n°235. Nota ministeriale 31- 07-2008, prot. n° 3602)

TRA

1. Il dirigente scolasticoMassimo Romandini, in rappresentanza della Scuola Secondaria di 1° grado “C. Colombo” di Taranto;

2. Lo/a studente/ssa ___________________________________, iscritto/a a frequentare nel corrente anno scolastico 2008-2009 la classe__ sez. __ presso la Scuola Secondaria di 1° grado “C. Colombo” di Taranto;

3. Il genitore _____________________________________________________________________________.

Per “patto educativo di corresponsabilità” si intende l’insieme degli impegni reciproci che docenti e genitori assumono per assicurare ad ogni studente/ssa un’esperienza positiva di apprendimento e di socializzazione nell’ambiente scolastico.

I DOCENTI SI IMPEGNANO:

• a conoscere lo/a studente/ssa, le sue potenzialità e le sue modalità di apprendimento attraverso

opportuni momenti e strumenti di osservazione, favorendo il recupero di situazioni di ritardo e svantaggio, concorrendo alla piena integrazione degli studenti diversabili;

• a creare un ambiente sereno che permetta allo/a studente/ssa di usufruire in modo significativo delle

opportunità educative e di crescere integralmente come persona per conseguire il successo formativo; • a relazionarsi con gli studenti dimostrando disponibilità ed attenzione ai loro bisogni; • ad instaurare e a coinvolgere gli studenti, in relazione alle diverse età, motivando decisioni che li

riguardano; • a mantenere il segreto d’ufficio sulle notizie riguardanti gli studenti; • a dichiarare, motivare e documentare la propria proposta formativa ai genitori; • a verificare individualmente e collegialmente l’attività educativa-didattica, garantendo la massima

trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni, mantenendo un costante rapporto con le famiglie.

I GENITORI SI IMPEGNANO:

• ad assicurare la regolarità della frequenza del/la proprio/a figlio/a ed il rispetto dell’orario scolastico; • a conoscere la proposta della scuola, partecipando attivamente alle assemblee ed ai momenti

formativi, offrendo la propria collaborazione per la realizzazione di specifici progetti di classe e contribuendo a instaurare un positivo clima di dialogo;

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 114

• a conoscere l’esperienza scolastica del/la proprio/a figlio/a, visionando i quaderni e gli altri elaborati, partecipando ai colloqui individuali, anche chiedendo chiarimenti ed offrendo informazioni;

• ad aiutare il/la proprio/a figlio/a a sviluppare atteggiamenti di fiducia e di rispetto verso gli insegnanti; • a favorire nel/la proprio/a figlio/a atteggiamenti di apertura e curiosità nei confronti dell’esperienza

scolastica; • a sostenere gli interventi educativi della scuola e concordare alcune strategie per richiamare il/la

proprio/a figlio/a al rispetto delle regole della convivenza democratica; • ad aiutare il/la proprio/a figlio/a a vivere il momento dell’esecuzione dei compiti come impegno

personale, responsabilizzandolo gradualmente per favorire in lui l’autonomia;

LO/A STUDENTE/SSA SI IMPEGNA: a prendere coscienza dei propri diritti-doveri rispettando la scuola intesa come insieme di persone,

ambienti e attrezzature; a rispettare i tempi programmati e concordati con i docenti per il raggiungimento del proprio

curricolo, impegnandosi in modo responsabile nell’esecuzione dei compiti richiesti; ad accettare, rispettare e aiutare gli altri e i diversi da sé, impegnandosi a comprendere le ragioni dei

loro comportamenti; a rispettare le norme del Regolamentod’Istituto.

Per garantire la continuità educativa ed informativa tra scuola e famiglia si stabiliscono, inoltre, i seguenti criteri:

• assemblea di classe convocata entro il primo mese dell’anno scolastico per conoscere:

l’offerta formativa con l’esplicitazione di ciò che la scuola offre e chiede all’utente; la programmazione didattica annuale nelle sue linee essenziali e le modalità di lavoro;

la struttura organizzativa della scuola e delle classi (orari, materiale scolastico, compiti,

attività );

• incontri individuali quadrimestrali; • eventuali colloqui individuali o assemblee, qualora si rendessero necessari, anche su richiesta dei

genitori. IL GENITORE LO/A STUDENTE/ESSA ________________________________ ________________________________

IL DIRIGENTE SCOLASTICO (Massimo Romandini)

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 115

VIAGGI DI ISTRUZIONE e VISITE GUIDATE

REGOLAMENTO“ GITE SCOLASTICHE”

Premessa

I DPR 275/1999 e 347/2000 hanno attribuito completa autonomia alle istituzioni

scolastiche anche in materia di uscite/visite guidate e viaggi di istruzione, in

Italia e all'estero.

Pertanto, nel momento in cui la scuola organizza una qualsiasi uscita (da quelle

di un giorno alle settimane bianche o ai viaggi di integrazione culturale o

connessi ad attività sportive), le circolari emanate a suo tempo dal Ministero non

hanno più valore prescrittivo, ma assumono solo la funzione di suggerimenti di

comportamento.

La nota dell’11.04.2012, prot. n. 2209, ha definitivamente chiarito che

“L’effettuazione di viaggi di istruzione e visite guidate deve tenere conto dei criteri

definiti dal Collegio dei docenti in sede di programmazione dell’azione educativa

(cfr. art. 7, D.lgs. n. 297/1994), e dal Consiglio di istituto o di circolo nell’ambito

dell’organizzazione e programmazione della vita e dell’attività della scuola (cfr. art.

10, comma 3, lettera e), D.lgs. n. 297/1994).

A decorrere dal 1° settembre 2000, il “Regolamento recante norme in materia di

autonomia delle istituzioni scolastiche”, emanato con il D.P.R. 275/1999, ha

configurato la completa autonomia delle scuole anche in tale settore; pertanto, la

previgente normativa in materia (a titolo esemplificativo, C.M. n. 291 – 14/10/1992;

D.lgs n. 111 – 17/03/1995; C.M. n. 623 – 02/10/1996; C.M. n. 181 – 17/03/1997;

D.P.C.M. n. 349 – 23/07/1999), costituisce opportuno riferimento per orientamenti

e suggerimenti operativi, ma non riveste più carattere prescrittivo.”

TIPOLOGIA DELLE VISITE E DEI VIAGGI

Le uscite didattiche a piedi o con l’utilizzo di mezzi di trasporto noleggiati, in

orario scolastico.

Le visite guidate che superano l'orario scolastico (ma non vanno oltre la

giornata).

I viaggi di istruzione della durata di più giorni con l'uso di mezzi pubblici o

noleggio.

Gli scambi educativi all'estero (v. Erasmus +).

Per uscite didattiche si intendono le attività effettuate dalle classi al di fuori

dell’ambiente scolastico, ma nel territorio circostante (per interviste, visite ad

ambienti naturali, a luoghi di lavoro, a mostre ed istituti culturali che si trovano nel

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 116

proprio quartiere e nella propria città, manifestazioni culturali e didattiche), purché si

svolgano con una durata non superiore all’orario scolastico giornaliero.

Per visite guidate si intendono le visite che le scolaresche effettuano nel proprio

comune o in comuni diversi , ovvero nel proprio comune ma per una durata superiore

all’orario scolastico giornaliero. Le visite guidate si effettuano presso parchi naturali,

località di interesse storico-artistico, complessi aziendali, monumenti, mostre,

gallerie, ecc.

Per viaggi di istruzione si intendono tutti i viaggi che si svolgono per più di una

giornata: viaggi di integrazione culturale (gemellaggi fra scuole o fra città, scambi

interscolastici, ecc.); inoltre, viaggi connessi ad attività sportive, campeggi, campi-

scuola, settimane bianche.

Lo scambio culturale, regolato da apposita circolare ministeriale, ha natura, finalità,

e modi di realizzazione specifici.

LE FINALITA'

La scuola considera le uscite didattiche, le visite guidate a musei, le mostre, le

manifestazioni culturali, le visite a enti istituzionali o amministrativi, la

partecipazione ad attività teatrali, musicali e sportive, la partecipazione a concorsi

provinciali, regionali, nazionali, a campionati o gare sportive, a manifestazioni

culturali e didattiche, i gemellaggi fra scuole, i viaggi di istruzione e altre possibili

manifestazioni di integrazione culturale parte integrante e qualificante dell'offerta

formativa, momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione,

esperienza di apprendimento e di crescita della personalità dell'alunno.

Alla base di queste iniziative dovranno esservi:

le motivazioni culturali

le motivazioni didattico-educative sottolineate dai docenti dei consigli di classe

nella programmazione annuale.

SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA'

La realizzazione delle visite e dei viaggi non deve cadere in coincidenza con altre

particolari attività istituzionali della scuola (elezioni scolastiche, scrutini, ecc.),

evitando anche l’ultimo mese di lezione, i giorni prefestivi e i periodi di alta stagione

turistica.

DURATA

Le uscite didattiche si svolgeranno in orario antimeridiano, con una durata

non superiore all’orario scolastico giornaliero.

Per le visite guidate è stabilito il rientro nella medesima giornata, al massimo

entro le ore 22.00.Le visite sono consentite nell’ambito geografico della

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 117

regione Puglia. Eventuali deroghe ai confini anzidetti sono ammesse con

preventiva delibera del Consiglio di Istituto.

I viaggi d'istruzione possono protrarsi anche oltre la durata di un giorno,

purché deliberati dal Consiglio di Istituto e compatibili con la volontà e la

disponibilità degli insegnanti accompagnatori e dei genitori.

I viaggi d'istruzione di più giorni devono avere una durata media di tre giorni.

Per le terze classi possono durare fino a cinque giorni.

Gli scambi culturali (Comenius) vengono disciplinati da regole specifiche

previste dalla Comunità Europea

DESTINATARI

Alle uscite didattiche, alle visite guidate, ai viaggi di istruzione e agli scambi

culturali potranno partecipare tutti gli alunni regolarmente iscritti alla scuola.

Alle uscite didattiche, che sono parte integrante delle lezioni scolastiche, dovranno,

di norma, partecipare tutti gli alunni della classe o delle classi interessate.

Alle visite guidate e ai viaggi d'istruzione dovrà partecipare la metà più uno degli

alunni della classe, salvo casi determinati da situazioni particolari da valutare di

volta in volta.

Di norma non dovrà essere prevista la partecipazione dei genitori alle visite e ai

viaggi, trattandosi di attività scolastiche strettamente legate all'attività didattica, come

nel caso dei viaggi. La partecipazione dei genitori degli alunni potrà essere

consentita, nei casi eccezionali (v. alunni diversabili), sentito il parere dei docenti e

della dirigenza, alle seguenti condizioni:

non dovrà comportare oneri a carico del bilancio del Consiglio d’Istituto;

i genitori dovranno partecipare a tutte le attività programmate per gli alunni;

i genitori rilasceranno alla scuola la richiesta formale di partecipazione e di

assunzione di responsabilità in proprio

E’ assolutamente vietata la partecipazione di altre persone (parenti, amici, ecc.)

che non siano gli accompagnatori designati, il Dirigente scolastico, gli alunni per i

quali è programmata l'iniziativa e i genitori (limitatamente a quanto specificato al

comma precedente).

FINANZIAMENTO

L'intero onere finanziario dei viaggi e delle visite di istruzione, quando non siano

possibili contributi da parte dell'Amministrazione Comunale o quando la visita non

sia offerta da Enti o privati, è ripartito tra i genitori degli alunni partecipanti.

Le spese per la realizzazione di viaggi connessi ad attività sportive dovranno essere

imputate agli appositi capitoli di bilancio. Anche le quote di Enti e Istituzioni diverse

dovranno sempre essere versate sul bilancio dell’Istituto.

A norma di legge non è consentita la gestione extra-bilancio, pertanto le quote di

partecipazione dovranno essere versate sul c/c postale intestato alla scuola oppure sul

c/c bancario dalle singole famiglie.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 118

Ciascun genitore dovrà effettuare personalmente il versamento e consegnare le

ricevute dei propri versamenti al Coordinatore di classe, che, dopo averle raccolte,

provvederà a portarle in Segreteria.

In caso di mancata partecipazione dell’alunno al viaggio di istruzione non sarà

possibile la restituzione della quota totale, ma dalla stessa verranno detratte le quote

relative al pagamento dei servizi comuni (quota pullman, prenotazioni obbligatorie,

ecc.).

Nel caso venissero individuati dai docenti alunni impossibilitati a partecipare per

motivi economici, su proposta della Giunta Esecutiva, il Consiglio di Istituto potrà

predisporre un contributo in favore di quegli alunni che si trovano in disagiate

condizioni economiche, ove i fondi lo permettessero, integrando la quota di

partecipazione direttamente o tramite contributi degli Enti Locali

CONSENSO DELLE FAMIGLIE

"Per gli alunni minorenni è tassativamente obbligatorio acquisire il consenso scritto

di chi esercita la potestà familiare" (C.M. 291/92 punto 4.4).

Il consenso dei genitori, acquisito secondo il modello fac-simile allegato, dovrà

essere unito alla richiesta di autorizzazione avanzata dai docenti al Dirigente

Scolastico.

L’uscita didattica costituisce una normale condizione di lavoro della scolaresca,

pertanto, verrà richiesta ai genitori l’ autorizzazione per tutte le uscite che rientrano

nel tempo scuola.

Le famiglie verranno opportunamente e preventivamente informate dall'insegnante

con avviso scritto distribuito con circolare del Dirigente.

I genitori degli alunni interessati alle iniziative dovranno autorizzare per iscritto la

partecipazione del proprio figlio/a. Le autorizzazioni dei genitori devono essere

acquisite almeno 30 giorni prima della partenza.

GARANZIE ASSICURATIVE

"Tutti i partecipanti (alunni e docenti accompagnatori) alle uscite, alle visite e ai

viaggi devono essere garantiti da polizza assicurativa contro gli infortuni"(C.M.

291/1992).

LA COMMISSIONE VIAGGI

(composta da D.S., D.S.G.A., e collaboratori del DS)

Dirigente Scolastico

supervisione e partecipazione a tutti i momenti organizzativi.

verifica della rispondenza dei progetti ai criteri fissati in Consiglio d’Istituto

DSGA:

aspetti amministrativo-contabili (anche con l’ausilio di un assistente di

segreteria), inclusi i bandi e le richieste specifiche alle agenzie

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 119

I° collaboratore:

collaborazione con i Consigli di classe per l’individuazione dei viaggi e

degli scambi culturali coerenti con la specifiche programmazioni (entro

novembre)

II° collaboratore:

collaborazione con i Consigli di classe per l’individuazione dei viaggi e

degli scambi culturali coerenti con la specifiche programmazioni (entro

novembre),

acquisizione con il DSGA di adeguate informazioni presso diverse agenzie

di viaggio secondo i criteri approvati dal Comitato,

preparazione di materiale informativo e illustrativo per famiglie e studenti

e la relativa, sollecita informazione alle famiglie.

Il Comitato relaziona al dirigente sui risultati conseguiti.

Il Responsabile del viaggio

E’ il capofila eletto fra i Docenti accompagnatori

E’ la persona cui fanno riferimento il dirigente, gli alunni, i genitori, i docenti e

la segreteria

Riceve in consegna i documenti relativi al viaggio (elenco nominativo dei

partecipanti distinti per classe, con i relativi recapiti telefonici, i documenti

relativi all’hotel, ai ristoranti e alle visite prenotate con lettere di richiesta su

carta intestata con il timbro della scuola e firma del dirigente, indicante il

numero degli studenti, degli insegnanti e degli eventuali accompagnatori)

Nello svolgimento delle attività programmate, il docente designato

responsabile del gruppo può, ove necessario, procedere alla suddivisione degli

studenti per gruppi d’interesse piuttosto che per classe di appartenenza; in tal

caso egli provvederà anche a designare, per ciascun gruppo di studenti, il

docente o i docenti incaricati della vigilanza sul gruppo loro affidato per tutta

la durata dell’attività specifica.

È dotato di una somma congrua per sopperire a eventuali imprevisti

È tenuto a redigere la Relazione Consuntiva alla fine del viaggio controfirmata

da tutti i docenti accompagnatori.

OBBLIGHI E RESPONSABILITÀ DEI DOCENTI ACCOMPAGNATORI

I docenti accompagnatori sono soggetti all'obbligo di una attenta e costante

vigilanza sugli alunni, con l'assunzione delle responsabilità di cui all'articolo

2047 del Codice Civile, integrato dalla norma di cui all'art. 61 della legge

11/07/80 n. 312 che limita la responsabilità patrimoniale del personale della

scuola ai soli casi di dolo e colpa grave.

In caso di comportamenti particolarmente gravi degli alunni, i docenti

accompagnatori decideranno quali provvedimenti immediati adottare, anche in

corso di viaggio.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 120

Soltanto gli insegnanti comandati ad accompagnare e gli alunni partecipanti sono

coperti da assicurazione scolastica.

Il Coordinatore di Classe è tenuto:

· a raccogliere le autorizzazioni firmate dai genitori degli studenti poste in calce alla

circolare di ciascuna gita;

il docente capofila è tenuto

· a rispettare il programma: tutti gli studenti partecipanti devono seguire le iniziative

proposte (visite a musei, monumenti, luoghi storici, ecc.);

· a controllare che i voucher di viaggio (se previsti) dei partecipanti corrispondano al

numero inserito nei documenti di viaggio (nel caso di assenti modificare a penna,

controfirmare con il responsabile del servizio e comunicare immediatamente alla

scuola);

· a riferire immediatamente alla scuola eventuali infortuni, anomalie e/o disfunzioni

dei servizi offerti.

Sarà cura degli uffici competenti porre rimedio al problema.

· a produrre, al termine dell’iniziativa, una relazione scritta sull’esperienza effettuata;

· a riconsegnare, all’arrivo, gli studenti minorenni ai familiari.

E’ richiesto, per tutti i partecipanti, il documento di identità.

I docenti, nel rispetto della normativa vigente, sono tenuti a far in modo che gli alunni

fuori dalla scuola non offendano la disciplina, il decoro, la morale.

Sono vietati comportamenti che possano ledere la propria ed altrui sicurezza; i

trasgressori sono perseguibili con provvedimenti disciplinari e rispondono in prima

persona dei danni provocati.

Nei viaggi di istruzione potrebbe essere previsto un deposito cauzionale per il

soggiorno in albergo, che verrà restituito, totalmente, al momento della partenza, se

non saranno riscontrati danneggiamenti da parte del gruppo.

I docenti accompagnatori si attengono alle disposizioni impartite dal docente

responsabile ed hanno obbligo di vigilanza sugli studenti per tutta la durata

dell’attività fuori sede, dal momento in cui accolgono gli studenti nel punto di raduno

concordato fino al rientro nel luogo concordato.

Durante tutta l’attività fuori sede, ciascun docente accompagnatore deve verificare il

rispetto del programma definito, l’osservanza degli orari e l’erogazione del contenuto

formativo previsto, nonché vigilare sul comportamento degli studenti a lui affidati.

In particolare, per le attività fuori sede che comportino il pernottamento, i docenti

accompagnatori sono tenuti a verificare che tutti gli studenti loro affidati, all’orario

stabilito, siano rientrati nelle camere e assegnate per il periodo notturno.

I docenti di sostegno accompagnatori sono ugualmente soggetti all’obbligo della

vigilanza sul gruppo classe ed in particolare sugli alunni diversabili loro affidati.

COMUNICAZIONE DI EVENTUALI PATOLOGIE E/O NECESSITA’ DI

ASSUMERE FARMACI

Al fine di predisporre tutte le misure cautelative della salute dei partecipanti, è

richiesto alle famiglie degli studenti minorenni di comunicare alla Scuola, al

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 121

momento dell’adesione all’attività fuori sede, eventuali patologie, allergie o

intolleranze da cui gli alunni sono affetti, e l’eventuale necessità di assunzione di

farmaci.

Pertanto, i docenti accompagnatori non assumono alcuna responsabilità relativamente

all’assunzione di farmaci da parte degli studenti loro affidati, fatto salvo esplicito

accordo tra la scuola e i genitori di studenti minori o diversabili per la

somministrazione di farmaci sulla base del Protocollo sopra citato.

NORME DI COMPORTAMENTO PER GLI ALUNNI

Gli alunni sono tenuti a partecipare a tutte le attività didattiche previste dal

programma, sotto la direzione e la sorveglianza dei docenti o del personale incaricato,

senza assumere iniziative autonome. Gli studenti sono responsabili dei propri effetti

personali (cellulari, denaro, indumenti ecc.)

Dovranno, inoltre, mantenere un comportamento sempre corretto nei confronti dei

loro compagni, degli insegnanti, del personale addetto ai servizi turistici ed rispettoso

delle attrezzature alberghiere, dei mezzi di trasporto utilizzati, dell'ambiente e del

patrimonio storico-artistico. Il risarcimento di eventuali danni materiali provocati

dagli studenti sarà comunque a loro carico.

Eventuali episodi d'indisciplina segnalati nella relazione finale dei docenti

accompagnatori avranno conseguenze disciplinari, previo accertamento dei fatti

occorsi.

Il Consiglio di classe potrà altresì disporre la non partecipazione al viaggio degli

alunni per i quali la scuola ha preso particolari provvedimenti disciplinari relativi al

comportamento scorretto durante l’anno scolastico

ATTUAZIONE DEL REGOLAMENTO

Il presente Regolamento entrerà in vigore dopo l’approvazione in Consiglio d’istituto

e la diffusione tramite apposita circolare interna a firma del Dirigente, oltre che la

pubblicazione sul sito web della scuola.

Eventuali modifiche, temporanee o definitive, nelle norme in esso contenute saranno

discusse e deliberate dagli OO.CC. della scuola.

PROPOSTE DI VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE

Uscite in orario scolastico:

• IL TRENO DEI TRULLI, GROTTAGLIE, TARANTO MEDIEVALE,

TARANTO FASCISTA

Orario extrascolastico

Per le prime :

CATAMARANO O MASSERIA DIDATTICA senza pernotto

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 122

Per le seconde

MELFI-LAGOPESOLE O LECCE e SALENTO senza pernotto.

Viaggio delle seconde “per merito” in due soluzioni

47 alunni + 3 docenti a volta periodo fine novembre prima sett. di dicembre

Quirinale C/E/F/H Senato A/B/D/G/I/L)

riservata ai 10 e 9 in condotta e media dell’8 minimo per tutta la scuola

Per le terze :

La ROMA del Novecento - 4 giorni 3 pernotti

TRIESTE e i luoghi della I^ Guerra Mondiale - 5 giorni e 4 pernotti con tappe

intermedie periodo aprile

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 123

RAPPORTI CON IL TERRITORIO La scuola ritiene che Famiglia, Enti locali, Associazioni, Parrocchie, pur nella

diversità e specificità di fruizione, debbano lavorare su un progetto comune che ha

come obiettivo la formazione integrale dell’alunno.

Per questo la scuola si apre al territorio attraverso rapporti di collaborazione, ne

raccoglie le istanze da trasformare in bisogni formativi, ne valorizza le risorse

culturali, educative ma anche strumentali e professionali presenti.

Saranno collaboratori tra gli altri:

- il Comune e la Provincia

- i Vigili del fuoco

- la Polizia di Stato

- i Carabinieri

-la Protezione civile

- la Biblioteca comunale

-La libreria Dickens

- le redazioni di quotidiani locali e nazionali

- il Museo

- l’Azienda sanitaria locale

- la Parrocchia di riferimento

- le Associazioni di volontariato

- le Associazioni del privato sociale

-Università

- gli Enti di beneficenza

-Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Paisiello” ed enti e associazioni

musicali

-Enti e associazioni sportive

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 124

LA FORMAZIONE DEI DOCENTI

La formazione ed autoformazione continua dei docenti sono presupposti essenziali

per una “scuola di qualità”, finalizzata a rispondere in maniera adeguata ai bisogni

educativi degli alunni.

L’aggiornamento è dimensione permanente della professionalità docente e va inteso

come processo di formazione continua.

Pertanto, la formazione degli insegnanti diventa l’elemento in grado di determinare i

cambiamenti e le innovazioni che la scuola deve intraprendere sia nel campo

educativo sia in quello dell’istruzione, per poter stare al passo con una società in

continua trasformazione.

La scuola, per arricchire il curricolo professionale di tutti i docenti e per elevare le

competenze degli stessi, prevede percorsi di formazione adeguati alle esigenze

didattiche.

La formazione tecnologica sarà garantita da corsi di autoformazione a scuola tra i

docenti sulle tecnologie informatiche ed in particolare sull’utilizzo del registro

elettronico e delle LIM.

Sono previsti corsi di formazione sulle seguenti tematiche:

la didattica per competenze

la didattica inclusiva

Metodi e organizzazione dell’insegnamento

Formazione in rete sulla Indicazioni Nazionali con approfondimento sulla

certificazione e valutazione delle competenze Saranno organizzati anche corsi di formazione destinati a docenti e genitori sulle

problematiche giovanili, corsi sulla “media education”con la dott.ssa Maria

Guzzi.

Si ricorrerà, inoltre, per le molteplici attività della scuola ai due Dipartimenti:

Dipartimento linguistico-storico-geografico-sociale

Coordinatore Prof.ssa Mantovani

Dipartimento matematico-scientifico-tecnologico

Coordinatore Prof.ssa Rosa

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 125

LA CONTINUITA’ EDUCATIVA La continuità educativa è considerata una delle condizioni essenziali per assicurare

agli alunni il conseguimento delle finalità dell’istruzione obbligatoria.

La scuola secondaria di 1° grado riveste un ruolo particolarmente importante nell’iter

scolastico: è momento conclusivo del primo ciclo in cui gli alunni costruiscono la

propria identità ed in cui si pongono le basi e si sviluppano le competenze per

continuare ad apprendere, ma è anche orientativa verso il successivo ciclo di studi.

I rapporti con le altre scuole muovono, quindi, dall’esigenza di garantire all’alunno

un percorso formativo organico e completo che promuova uno sviluppo equilibrato di

tutti gli aspetti della sua personalità.

La continuità va perseguita e realizzata al fine di individuare gli elementi comuni per

delineare l’iter formativo dell’alunno nella conquista dell’io, dell’autostima,

dell’identità, dell’autonomia.

Consapevoli dell’importanza del passaggio da un segmento all’altro di

scolarizzazione, i docenti considerano fondamentale il raccordo tra i vari ordini di

scuola, per un confronto proficuo nell’intento di tracciare un percorso produttivo e

complementare.

Attraverso la progettualità dell’accoglienza, la scuola secondaria di primo grado

Colombo si propone di:

tare, valorizzando l’identità

personale dell’alunno;

attività comuni;

Obiettivi educativi e didattici

Contenuti e attività attiche rivolte agli alunni dei due ordini di scuola;

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 126

Durata/Modalità di svolgimento Fase di informazione:

scuole primarie durante gli open days

Incontri periodici fra i docenti dei due ordini di scuola per:

azione;

Fase di accoglienza

peculiarità della scuola.

laboratoriali

La scuola curerà, con i docenti di riferimento, i rapporti di collaborazione sia con la

scuola primaria, sia con gli istituti superiori:

- Funzione strumentale AREA 1 per Accoglienza e continuità: Prof.ssa Oggianu

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 127

ORIENTAMENTO

La scuola considera l’orientamento non soltanto come informazione e riflessione

strumentale alla scelta delle scuole superiori, ma soprattutto come processo formativo

atto a promuovere nell’alunno la consapevolezza delle proprie attitudini,

rafforzandone capacità e autostima. Pertanto, l’orientamento è parte della

programmazione dei consigli di classe ed è inserito negli obiettivi educativi e

didattici di tutte le discipline.

L’orientamento formativo scolastico ha come obiettivo quello di mettere l’alunno in

grado di acquisire capacità, abilità, competenze utili per compiere scelte coerenti e

consapevoli.

L’alunno per inserirsi nell’ambiente sociale e nell’attività produttiva deve acquisire

conoscenza della realtà in cui vive e, parallelamente, consapevolezza dei propri

interessi, valori, motivazioni, attitudini in modo da essere in grado di collocare se

stesso all’interno di tale realtà.

Il percorso verso la conoscenza di sé si consolida attraverso un’assunzione

progressiva e graduale di responsabilità, una serie di scelte ponderate e autonome che

formano la personalità in itinere.

La scuola attiva, inoltre, costanti contatti con gli Istituti superiori del territorio

affinchè gli alunni di terza media possano essere adeguatamente informati sulle

offerte formative delle diverse scuole e sui nuovi assetti determinati dalle ultime

disposizioni ministeriali relative alla Riforma degli Istituti Superiori. L’attività di

orientamento risulta indispensabile per la scelta consapevole della scuola secondaria

di secondo grado.

Docenti che si occupano dell’orientamento Scolastico: Docenti di cittadinanza e

costituzione

PROGETTO ORIENTAMENTO

Conoscere Conoscersi Progettare Decidere

L’orientamento è un processo continuo e si sviluppa durante tutto l’arco

dell’esperienza formativa e professionale della persona. E’ diretto a favorire la

produzione di saperi ed esperienze indispensabili per realizzare in modo autonomo e

consapevole un apprendimento continuo, rispettoso delle potenzialità personali e

delle caratteristiche del contesto sociale.

Il traguardo potrà ritenersi raggiunto se le conoscenze disciplinari e interdisciplinari

(il sapere) e le abilità operative (il fare) apprese ed esercitate nel sistema formale (la

scuola) e informale (la vita sociale nel suo complesso) saranno diventate competenze

personali di ciascuno.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 128

Pertanto un ragazzo è riconosciuto competente quando, facendo ricorso a tutte le

capacità di cui dispone, utilizza le conoscenze e le abilità apprese per :

� esprimere un personale modo di essere e sa proporlo agli altri;

� interagire con l’ambiente naturale e sociale che lo circonda, e lo influenza

positivamente;

� risolvere i problemi che di volta in volta incontra;

� riflettere su se stesso e gestire il proprio processo di crescita, anche chiedendo

aiuto, quando occorre;

� comprendere, per il loro valore, la complessità dei sistemi simbolici e culturali;

� imparare ad apprendere;

� apprendere una dimensione comunitaria dell’apprendimento;

� conferire senso alla vita.

Obiettivi formativi

� formare abilità e capacità funzionali al “saper scegliere” sia nel quotidiano o nelle

situazioni a maggior grado di complessità;

� promuovere capacità di impostazione e di soluzione dei problemi;

� individuare nel soggetto le prime manifestazioni attitudinali e gli interessi per

specifiche esperienze disciplinari;

� riconoscere le competenze di base acquisite e motivare a ulteriori

approfondimenti;

� fornire adeguate conoscenze ed esperienze per una lettura analitica e di

interpretazione del contesto locale socio-economico e culturale, nella prospettiva di

una società multietnica e globalizzata

Obiettivi didattici:

� Promuovere il benessere dei ragazzi, facilitando la conoscenza di sé e la

valorizzazione dell’io

� Aiutare l’alunno ad acquisire consapevolezza della realtà

� Favorire l’inserimento, individuando ed esplicitando eventuali elementi di disagio

e aiutando a risolvere i conflitti relazionali

� Favorire l’acquisizione da parte degli alunni di un efficace metodo di studio

� Abituare l’alunno a riflettere sul proprio percorso scolastico, evidenziando le

caratteristiche del suo operare e modo di pensare ai fini dell’orientamento

� Guidare l’alunno, in collaborazione con la famiglia , verso una scelta adeguata

rispetto agli interessi e alle attitudini o qualità posseduti

� Favorire nell’alunno la ricerca delle informazioni utili (in cartaceo e sul web) ai

fini dell’orientamento personale, rendendolo autonomo nella scelta della propria

strada

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 129

CLASSI PRIME

FINALITÁ OBIETTIVI PROPOSTE di ATTIVITÁ

CONOSCENZA

DI SE’

Conoscere le proprie

possibilità fisiche ed

intellettuali.

Accettare il cambiamento ed

organizzarsi per affrontarlo,

anche aumentando

l’autostima.

Schede dell’Accoglienza.

Test d’ ingresso disciplinari.

Presentazione

dell’organizzazione della nuova

Scuola (struttura, orario,

articoli del Regolamento

d’Istituto).

CONVIVENZA

CIVILE

ACQUISIZIONE

DEL METODO

DI

STUDIO

Conoscere le relazioni

interpersonali nella

classe.

Conoscere ed applicare

le regole di convivenza

per stare bene con se

stessi e gli altri.

Saper pianificare il

proprio lavoro scolastico.

Saper usare i libri di

testo.

Allungare i tempi di

attenzione

Analisi delle situazioni che

possono mettere a proprio agio

o a disagio un compagno.

Riflessioni sulle parole e gli

atteggiamenti che feriscono.

Presentazione di alcuni Articoli

del Regolamento d’Istituto.

Condivisione e stesura del

Regolamento di Classe .

Attività di apprendimento

collaborativo in gruppi di

lavoro.

Organizzare le attività in Classe

e lo studio a casa (uso del

diario, impostazione grafica di

una pagina, criteri per

l’esecuzione dei compiti).

Individuazione delle parole

chiave, dei concetti e

costruzione di schemi e

semplici mappe.

Assumere posture e

atteggiamenti per evitare

distrazioni.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 130

CLASSI SECONDE

FINALITÁ OBIETTIVI ATTIVITÁ

CONOSCENZA DI

SE’

Conoscere le proprie

possibilità fisiche ed

intellettuali.

Comprendere l’importanza

di corrette relazioni

interpersonali nella classe.

Accettare il cambiamento

ed organizzarsi per

affrontarlo, anche

aumentando l’autostima.

Consapevolezza delle proprie

potenzialità e dei propri limiti.

Riflessioni sul valore degli

affetti e della solidarietà.

Discussione sul

condizionamento degli amici.

Riflessioni sulle proprie

emozioni.

Riflessione sulla ricaduta delle

proprie scelte.

CONVIVENZA

CIVILE

Conoscere le relazioni

interpersonali nella classe.

Conoscere ed applicare le

regole di convivenza

per stare bene con se stessi

e gli altri.

Presa di coscienza di eventuali

pregiudizi.

Consapevolezza della loro

ricaduta negativa nel contesto

sociale.

Superamento dei pregiudizi.

ACQUISIZIONE /

CONSOLIDAMEN

TO DEL METODO

DI STUDIO

Saper pianificare il

proprio lavoro scolastico.

Saper usare i libri di

testo.

Allungare i tempi di

attenzione

Imparare ad apprendere.

Attività per il consolidamento

delle abilità di organizzazione

tempo/spazio/contenuti relativi

al lavoro scolastico.

Discussione sulle motivazioni

dell’ impegno.

Prendere appunti.

Attività per consolidare le

strategie di attenzione.

Riflessioni sulle difficoltà

incontrate e sulle strategie

adottate per superarle, sugli

errori commessi, sui propri

punti di forza.

CONOSCENZA

DEL MONDO DEL

LAVORO

Conoscere le basi

dell’economia: risorse e

lavoro.

Conoscere l’ evoluzione del

mondo del lavoro

Analisi e classificazione dei

settori di produzione e dei loro

elementi costitutivi; analisi

della loro trasformazione.

Visita a un’ azienda

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 131

CLASSI TERZE

FINALITÁ OBIETTIVI ATTIVITÁ

CONOSCENZA DI SE’

E AUTOVALUTAZIONE

Conoscere le proprie

possibilità: fisiche ed

intellettuali (presa di

coscienza della propria

situazione nelle varie

discipline in ordine a

conoscenze e abilità).

Conoscere le

problematiche dell’ età

adolescenziale.

Attività per favorire la

consapevolezza delle

proprie attitudini e

inclinazioni/interessi.

Riflessioni sui rapporti

interpersonali: in famiglia

e nel gruppo dei pari

(dentro e fuori la scuola).

Schede di autovalutazione.

Somministrazione di test

su interessi e attitudini.

CONVIVENZA

CIVILE

Conoscere ed applicare le

regole di convivenza per

stare bene con se stessi e

con gli altri

Approfondimento sul

Patto di Corresponsabilità.

Lettura e approfondimento

di articoli del

Regolamento d’Istituto

ACQUISIZIONE /

CONSOLIDAMENTO

DEL METODO DI

STUDIO

Consolidare/potenziare un

efficace metodo di studio

Sviluppare la

consapevolezza critica.

Imparare ad apprendere

Discussione sulle

motivazioni all’impegno.

Analisi e confronto delle

informazioni diffuse dai

mass media.

Riflessioni sulle difficoltà

incontrate e sulle strategie

adottate per superarle,

sugli errori commessi, sui

propri punti di forza.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 132

CONOSCENZA DEL

MONDO DEL LAVORO

Conoscere l’offerta

formativa e di lavoro del

territorio.

Saper cercare informazioni

sulle opportunità di studio

e di formazione

professionale.

Scegliere con

consapevolezza il proprio

futuro percorso scolastico,

anche in funzione degli

sbocchi professionali.

Gli Istituti secondari

di secondo grado.:

calendario relativo agli

open day, e materiale

informativo sull’istruzione

secondaria e sulla

formazione professionale.

Incontro, aperto anche ai

genitori, con un esperto

dell’orientamento.

Analisi della propria

situazione scolastica, sia in

base ad attività proposte

da schede

specifiche,sia alle

valutazioni delle varie

discipline, sia a quelle

espresse dagli insegnanti.

CONOSCENZA DELLA

REALTÁ ECONOMICA

Conoscere alcuni aspetti

della realtà economica.

Conoscere le

problematiche

adolescenziali in relazione

al mondo del lavoro.

L’ economia monetaria e

la sua evoluzione.

Le leggi della domanda e

dell’ offerta.

Riflessioni su:

disoccupazione giovanile,

lavoro minorile,

formazione

professionale,mobilità,

nuove professionalità,

Visita ad un’ azienda del

Territorio.

Il Progetto di Orientamento si articola in due fasi :

Orientamento in entrata:

� incontri con i genitori degli alunni delle classi V, per presentare l’organizzazione e

la struttura della scuola secondaria di primo grado.

� incontri con gli alunni delle classi V (assistere a delle lezioni con i compagni delle

classi prime della scuola secondaria; visitare la scuola con i compagni più

grandi….)

� incontri con i docenti delle primarie.

Orientamento in uscita:

L’attività ha durata triennale; è un percorso educativo e formativo, per promuovere e

potenziare negli alunni le capacità di autoconoscenza e di autovalutazione, per

favorire una migliore riuscita scolastica e la competenza critica di scelta.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 133

Attività

� Test e questionari di autovalutazione e autoanalisi

� Test di autorientamento

� Discussione libera e guidata

� Intervento di esperti

� Attività di laboratorio

� Visite alle scuole aperte

Metodologia

� Metodo induttivo e deduttivo

� Lavoro di gruppo (cooperative learning) e di piccolo gruppo tutorato

Mezzi e Strumenti

computer

lavagna multimediale

libri

Verifica

Si proporrà ai genitori e agli alunni un questionario per verificare l’efficacia

dell’attività di orientamento

Valutazione

Si considereranno i livelli di partenza e i progressi conseguiti in itinere sia in

relazione all’apprendimento sia alla crescita integrale della persona.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 134

ACCOGLIENZA

L’accoglienza è un momento fondamentale per l’inserimento dei nuovi alunni.

Consiste in specifiche attività finalizzate a favorire:

- l’integrazione

- la conoscenza

- lo stare bene insieme

Le attività di accoglienza mirano a:

- vincere e attenuare l’iniziale disagio psicologico derivante dall’ambiente

sconosciuto e dal nuovo ciclo di studi;

- facilitare l’inserimento dei nuovi alunni nel gruppo scuola;

- promuovere attività che accompagnino i ragazzi nel loro iter formativo;

- creare occasioni e spazi di incontro da riservare ai ragazzi.

Questo l’obiettivo generale:

Favorire l’inserimento degli alunni nella scuola secondaria di 1° grado per

metterli a proprio agio.

Obiettivi formativi:

- conoscere la personalità di ciascun alunno;

- far crescere negli alunni la stima di sé e la disponibilità a socializzare e ad

apprendere.

Abilità trasversali:

- capacità di riflettere, analizzare, collegare informazioni;

- partecipare alle proposte didattiche con creatività.

Attività:

-ricerca e focalizzazione delle caratteristiche personali, dei bisogni e degli interessi.

Strumenti:

-questionari

-elaborazione dati

-giochi di simulazione

-animazioni grafiche

-riflessioni.

La scuola secondaria di 1° grado Colombo consapevole dell’importanza di questo

momento dell’esperienza scolastica di ciascun alunno organizza, ormai da anni, una

festa di benvenuto per tutti i ragazzi e per i genitori che li accompagnano nel loro

primo giorno di scuola. Tema dell’evento di quest’anno è stato”Una scuola per

l’Europa.” I docenti organizzatori sono stati: Boccuni, Basile, De Grandis, Loforese,

Mallardi, Oggianu, Sebastio Fulvio, Pucci, Picciarelli.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 135

CRITERI DI FORMAZIONE DELLE CLASSI

Il Consiglio d’Istituto definisce i criteri di formazione delle classi, considerando le

proposte del Collegio Docenti.

Il criterio fondamentale si basa sul principio della equieterogeneità.

Vengono effettuati colloqui fra i docenti delle classi quinte elementari e quelli della

scuola media che si interessano della continuità educativa (Funzione Strumentale

Area 1, prof.ssa Oggianu e 1°collaboratore del Preside, prof.ssa Mantovani ) per il

“passaggio delle informazioni” funzionali alla formazione delle classi. In seguito,

l’intero “fascicolo personale” dell’alunno viene trasmesso dalla scuola elementare

alla scuola media.

La formazione delle classi, curata da una commissione preposta, avviene tenendo

conto della richiesta da parte delle famiglie della seconda lingua comunitaria scelta

(spagnolo o francese).

Nella formazione delle classi si attueranno i seguenti criteri:

parità numerica;

equilibrata distribuzione di maschi e femmine;

opzione dei genitori per la stessa sezione già frequentata da un loro figlio;

opzione dei genitori per la stessa classe o per classi diverse nel caso di gemelli;

eterogeneità del gruppo-classe con distribuzione degli alunni per fasce di

livello.

Per i casi particolarmente delicati, supportati da motivazioni e documentazione di

carattere riservato, il Dirigente scolastico potrà operare in deroga ai criteri stabiliti.

Per gli alunni diversabili si provvederà ad un’equa e motivata distribuzione nelle

classi, considerando adeguatamente i singoli casi.

L’ambiente classe, così eterogeneamente strutturato, costituisce la base in cui gli

studenti acquisiscono CONOSCENZE – ABILITA’ – COMPETENZE necessarie al

proseguimento degli studi.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 136

LA SCUOLA IN RETE

“Le Istituzioni Scolastiche possono promuovere accordi di rete o aderire ad essi per il

raggiungimento delle proprie finalità”(D.P.R. 275/99, art.7).

L’accordo può riferirsi a attività didattiche, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di

formazione e aggiornamento, ad aspetti amministrativi.

La scuola Colombo è consapevole dell’importanza del confronto e dello scambio con

realtà vicine e lontane per approfondire tematiche, individuare percorsi comuni,

realizzare progetti.

Accordi e protocolli sono stati sottoscritti con gli Istituti comprensivi Renato Moro,

XXV Luglio-Bettolo e Battisti per avviare le attività di formazione sulle

Indicazioni Nazionali come da piano regionale (C.M. 26 settembre 2013) e per

organizzare il progetto di insegnamento e potenziamento dell’italiano come L2.

La Colombo si presenta anche come soggetto capofila di una rete comprendente

la Fondazione Michelagnoli di Taranto (prof. Luigi Esposito), l’Istituto Maria

Ausiliatrice di Taranto, il Liceo Scientifico “Battaglini” di Taranto, l’Istituto

Talassografico “Cerruti”-CNR di Taranto (dott. Rubino) per un progetto

finalizzato alla promozione e alla diffusione della cultura tecnicoscientifica, intesa

come cultura delle scienze matematiche, fisiche e naturali e come cultura delle

tecniche derivate.

La Colombo ha aderito anche alla rete di sei scuole fra Taranto e provincia per la

presentazione dei progetti previsti dall’Avviso pubblico del 15 settembre 2015, prot.

AOODPIT/938, per la diffusione nelle scuole della metodologia CLIL e

l’arricchimento dell’offerta formativa per il corrente anno scolastico. La rete “CLIL

NET”, di cui la Colombo è partner, comprende l’IC Sciascia di Taranto (scuola

capofila), l’IC Moro di Taranto, l’IC Viola-Battisti di Taranto, l’IC XXV luglio-

Bettolo di Taranto, l’IC Don Bosco di Grottaglie. La rete ha presentato un

progetto CLIL di 10 ore dal titolo “Light for life” (Luce per la vita). Per la Colombo

parteciperanno due classi prime. La proposta progettuale trae ispirazione dall’“Anno

Internazionale della Luce”e si focalizza sul ruolo che la luce riveste nella nostra vita

in tutti i suoi molteplici aspetti e impieghi: da quello naturalistico a quello scientifico-

tecnologico, dall’artistico allo storico-linguistico. La luce è energia, benessere,

progresso e vita. Il progetto si articola in percorsi didattici multidisciplinari che

conducono alla riscoperta del valore della luce e ad un suo impiego consapevole e

ottimale nell’ottica di un progresso ecosostenibile. La fase didattica sarà preceduta

dalla fase di formazione/autoformazione dei docenti per 15 ore in presenza e 5 a

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 137

distanza (novembre2015-gennaio 2016). Seguiranno le due fasi dell’intervento in

classe e della verifica-valutazione a fine anno.

Altri accordi e protocolli sono stati sottoscritti con l’ArciRagazzi di Taranto, l’Enaip,

l’Enap, la Scuola Edile di Taranto, CIFIR Taranto, Liberamente Cemea Taranto,

Associazioni sportive e musicali e altre realtà territoriali sia sociali sia culturali

Gli accordi e i partenariati consentono alla scuola la realizzazione di progetti e attività

specifiche per l’arricchimento dell’offerta formativa pertanto si propone di aderire ad

altre reti territoriali laddove ne ricorra l’opportunità, in coerenza con i principi di

disponibilità e collaborazione.

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 138

INCARICHI

TITOLARE/RESPONSABILE/REFERENTE/

MEMBRI

COLLABORATORI DEL DS

MANTOVANI 1° collaboratore (sostituzione DS,

delega firma, accoglienza e rapporti con i docenti,

formazione e aggiornamento)

PICCIARELLI 2° collaboratore (segretario

verbalista del Collegio Docenti, sito web, rapporti con

gli alunni)

GRUPPO CERTIFICAZIONE COMPETENZE

E CURRICOLO DI SCUOLA Barone, Basile, Esposito, Izzinosa, Lombardo,

Manfrini, Mantovani,Oggianu,Picciarelli, Pucci, Rosa

ACCOGLIENZA, CONTINUITÀ E FORMAZIONE

CLASSI IN ENTRATA Oggianu(F.S.1)

ORIENTAMENTO SCOLASTICO Docenti di Cittadinanza e costituzione

COMMISS. ELETTORALE

Galizia(presidente)-Galli

SPORTELLOASCOLTO Frunzio GRUPPO ERASMUS+ Suriano (ref.), Galizia, Cosi, Lombardo, Muzul,

Izzinosa, Ottardo, Laguardia, Picciarelli

Legalità, intercultura, Solidarietà e

UNICEF Albano

AMBIENTE E SALUTE Lobarco, Boccadamo

VIAGGI ISTR. E VISITE GUIDATE DS-DSGA-Mantovani-Picciarelli

BIBLIOTECA, ANIMAZIONE ALLA LETTURA E

CONCORSI Cimmarrusti

GLI (GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE)

Monfredi(F.S. 3), Oggianu (F.S.1), Mantovani e

Picciarelli, D’Amicis e Salomone (docenti sostegno)

Galli e Albano (docenti curriculari)

REF. LABOR. SCIENT. E MATER. DIDATTICI Rosa

REF. LABORATORIO LINGUISTICO Mantovani

REF. LABORATORIO MUSICALE Mallardi

REF. LABORATORI INFORMATICI Mastelloni (F.S. 2)

REF.LABORATORIO ARTISTICO De Grandis GRUPPO CAF/UNITA’ DI

AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO DS, Cimmarrusti, Esposito (referente), Oggianu,

Mastelloni, Mantovani, Picciarelli, Lombardo, Greco

ATTIVITA’ MOTORIE e CSS Manfrini COORDINATORI DIPARTIMENTI

(costituiscono anche la Commissione di

Studio per le Nuove Indicazioni)

DIPARTIMENTO LINGUISTICO-STORICO-

GEOGRAFICO-SOCIALE

COORDINATORE: Mantovani

DIPARTIMENTO MATEMATICO – SCIENTIFICO-

TECNOLOGICO

COORDINATORE: Rosa GRUPPO PER BULLISMO Mignini, Muzul, Salomone RAPPORTI CON IL TERRITORIO, ENTI,

ASSOCIAZIONI, STAMPA e RETI

ISTITUZIONALI

DS, Mantovani, Picciarelli (coll. DS)

COORDINATORI E SEGRETARI DEI

CONSIGLI DI CLASSE 1+1 per consiglio

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Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/16 139

FUNZIONI STRUMENTALI AL POF

AREA 1 -Gestione e coordinamento del

POF: progettazione e realizzazione in

itinere delle attività curriculari . Cura dei

documenti ufficiali. Accoglienza e

continuità nel primo ciclo. Progetto

Cinema. Nuove Indicazioni per il

Curricolo. Valorizzazione delle eccellenze

Prof.ssa Silvia Oggianu

AREA 2 -Sostegno ai docenti per la

documentazione e l’informazione e utilizzo

delle tecnologie multimediali.

Prof.re Ettore Mastelloni

AREA 3 – Gruppo H istituzionale e

integrazione. Coordinamento delle attività

di compensazione e recupero nell’ambito

del disagio e dello svantaggio

nell’apprendimento.

Prof.ssa Rosa Monfredi

AREA 4 -Valutazione didattica ed

autoanalisi del sistema.

Monitoraggi Invalsi.

Prof.ssa Esposito