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SCUOLA DI INGEGNERIA Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Edile Anno Accademico 2014/2015 Tesi di Laurea: PROGETTO DI PARZIALE RICOSTRUZIONE E RECUPERO STRUTTURALE DI PALAZZO VITALE AD AQUILONIA (AV) CANDIDATI Alberto Bartoletti Michele Caputo mob. 3284223333 mob. 3490791642 [email protected] [email protected] RELATORE: Prof. Ing. Maurizio Orlando CORRELATORE: Prof. Ing. Claudio Borri Ing. Marco Pio Lauriola

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SCUOLA DI INGEGNERIA

Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Edile

Anno Accademico 2014/2015

Tesi di Laurea:

PROGETTO DI PARZIALE RICOSTRUZIONE E RECUPERO STRUTTURALE DI PALAZZO VITALE AD AQUILONIA (AV)

CANDIDATI

Alberto Bartoletti Michele Caputo

mob. 3284223333 mob. 3490791642

[email protected] [email protected]

RELATORE:

Prof. Ing. Maurizio Orlando

CORRELATORE:

Prof. Ing. Claudio Borri

Ing. Marco Pio Lauriola

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L’oggetto di studio della tesi è la riabilitazione strutturale di un Palazzo settecentesco situato ad Aquilonia

(AV). Allo stato attuale l’edificio si trova nella condizione di rudere, essendo stato quasi completamente

distrutto durante il terremoto del Vulture del 1930. L’intervento proposto consiste nel consolidamento della

struttura originaria ancora presente e successiva sopraelevazione con struttura lignea a tecnologia XLAM.

La prima parte del lavoro è sostanzialmente incentrata sull’analisi dell’edificio, volta a valutare il

comportamento dello stesso nei confronti del sisma e, più in generale, mirata ad individuare eventuali

carenze dal punto di vista statico. Trattandosi di un edificio risalente al 1700 è stato necessario approfondire

l’evoluzione costruttiva dello stesso in modo tale da poter scegliere parametri più consoni per la

modellazione strutturale e per le verifiche di resistenza. Nella seconda parte del lavoro invece si è proceduto

alla valutazione e al confronto di soluzioni alternative al fine di valutarne la convenienza sia in termini

strutturali che economici.

Il palazzo Vitale: inquadramento e vicende costruttive

Il Palazzo Vitale è il risultato di una rifusione di tre differenti corpi di fabbrica costruiti nell’arco di

cinquant’anni. La massima configurazione del Palazzo si è avuta sicuramente all’inizio del XX secolo.

Palazzo Vitale. Stato attuale.

Palazzo Vitale. Stato di progetto.

I NUCLEO

II NUCLEO

III NUCLEO

Palazzo Vitale. Evoluzione morfologica.

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I resti mostrano un fabbricato che si sviluppa su tre livelli con un’impronta a terra di circa 1500 mq ed un

fronte di circa 70 m. Per quanto riguarda lo sviluppo in altezza invece, il fronte principale dell’edificio risulta

interrato per due piani lasciando il terzo liberamente accessibile dalla strada principale del vecchio centro

abitato.

Dai rilievi effettuati sul campo sono state definite le seguenti caratteristiche delle strutture:

- Murature in elevazione “a sacco” realizzate in pietra calcarea, arenaria e pietrisco, legate mediante

malta di calce di mediocre qualità;

- Archi e volte realizzati con le stesse pietre delle murature;

- Solai quasi sempre ad orditura semplice, realizzati in legno di castagno, quercia e abete.

Parametri e analisi dei carichi

Per gli edifici esistenti la norma prevede tre tipologie di interventi: Adeguamento, Miglioramento e

Riparazione o interventi locali. Considerando che il Palazzo oggetto di studio è un immobile vincolato, la

norma permette di limitarsi ai soli interventi di miglioramento.

Per la definizione dei parametri da utilizzare per le verifiche, considerando le scarse informazioni sui dettagli

costruttivi e la mancanza di indagini in situ, è stato ipotizzato un Livello di Conoscenza LC1 per il quale la

norma prescrive l’utilizzo del valore minimo per le tensioni e quello medio per i moduli elastici.

Valutati i vari carichi agenti sulla struttura (neve, vento, peso proprio e carico accidentale), sono stati

successivamente definiti gli Spettri di Progetto agli SLE e agli SLU con una vita nominale di 50 anni e una

Classe d’uso III (Cu=1,5). Per lo spettro agli SLV, considerando la presenza di due sistemi costruttivi (Muratura

e XLAM) è stato utilizzato il fattore di struttura minore dei due sistemi, ossia quello appartenente alla

sovrastruttura lignea (q0=3,00).

Progetto e verifica statica della sopraelevazione in XLAM

La struttura portante di sopraelevazione è realizzata in pannelli di legno massiccio a strati incrociati che

poggiano sulla struttura in muratura precedentemente consolidata. Gli orizzontamenti invece, sono realizzati

con solai a semplice orditura di travi in legno massiccio. Tutta la struttura è realizzata in legno C24, ad

esclusione degli architravi realizzati in legno lamellare GL24H.

Il sistema Xlam, nato alla fine degli anni ’90, è un sistema versatile utilizzabile per la realizzazioni di pareti e

di solai. Le unioni fra le varie parti strutturali sono realizzati con elementi metallici (hold-down) e con viti,

chiodi e tirafondi. Per garantire il comportamento scatolare dell’intero organismo strutturale è necessario

Palazzo Vitale. Caratteristiche delle struttura: murature a sacco e volte a botte.

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che alcune connessioni fra i diversi elementi strutturali siano dotate di opportune riserve di sovraresistenza

in maniera tale da rimanere sempre in campo elastico evitando eccessive deformazioni (in accordo con il

principio della gerarchia delle resistenze).

La verifica delle strutture in legno (pareti e travi) è stata condotta tenendo in considerazione una resistenza

al fuoco R=60 min utilizzando, per le pareti il contributo del solo materiale legno mentre, per le travi, il calcolo

è stato effettuato con il metodo della sezione efficace (EC5).

Progetto e verifica statica della sottostruttura in muratura

Per valutare lo stato delle strutture in muratura sono state eseguite verifiche statiche sulle volte a botte e

sulle murature. Le volte sono state verificate utilizzando il Metodo di Mèry che utilizza come indice di stabilità

la curva delle pressioni. Dalle verifiche effettuate risulta che le volte presenti ai primi due livelli dell’edificio

non necessitano di interventi di consolidamento.

Le verifiche a pressoflessione eseguite sui maschi invece, hanno evidenziato chiaramente la necessità di

interventi di consolidamento.

Per una completa analisi dello stato di fatto, sono state eseguite verifiche a ribaltamento semplice. Tali

verifiche hanno evidenziato come, soprattutto nel fronte posteriore (sul fronte principale è presente l’effetto

benefico del terrapieno), siano necessari interventi atti a prevenire il distaccamento delle pareti.

Palazzo Vitale. Verifica delle Volte a botte attraverso

l’implementazione del metodo grafico di Mèry.

Palazzo Vitale. Verifiche a ribaltamento semplice (in rosso le murature non verificate).

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Interventi di consolidamento

Le verifiche effettuate sullo stato di fatto hanno sostanzialmente evidenziato la necessità di interventi di

consolidamento.

A livello di fondazione, non avendo a disposizione informazioni più dettagliate, è stata valutata l’idea di

allargare la base fondale in modo tale da distribuire il carico su una superfice più ampia con una conseguente

diminuzione della pressione di contatto tra suolo e struttura.

Per quanto riguarda invece i maschi murari, non potendo usare tecniche invasive essendo il Palazzo Vitale un

edificio vincolato, per poter incrementare la resistenza della muratura, sono state previste iniezioni di miscele

leganti. L’intervento consiste nel far penetrare la miscela legante, in pressione o tramite colata, nei vuoti

presenti, in modo tale da migliorare le caratteristiche portanti della struttura. Dai calcoli effettuati, si è

riscontrato che il valore di resistenza a compressione delle murature consolidate con tali iniezioni è circa 4

volte il valore della resistenza a compressione relativa al livello di conoscenza LC1 dettato dalla norma.

Infine, per contrastare invece l’azione ribaltante delle pareti fuori dal loro piano e per conferire all’edificio

un comportamento scatolare, sono state dimensionate e posizionate sulla facciata posteriore una serie di

catene metalliche.

Palazzo Vitale. Consolidamento delle fondazioni: allargamento della base fondale.

Palazzo Vitale. Consolidamento murature: iniezione di miscele leganti.

Palazzo Vitale. Consolidamento murature: posizione e particolare delle catene metalliche.

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Modellazioni numeriche

Per cogliere il comportamento globale della struttura è stato necessario costruire un modello numerico che

tenesse conto della geometria dell’edificio, delle azioni esterne presenti e del comportamento meccanico del

materiale.

Per indagare meglio tale aspetto sono stati perciò costruiti 4 modelli:

Modello 0: rappresentante la sola sottostruttura consolidata non sopraelevata;

Modello A: rappresentante la sottostruttura consolidata con sopraelevazione in Xlam;

Modello B: rappresentante la sottostruttura consolidata con sopraelevazione in muratura;

Modello C: rappresentante la sola sopraelevazione in Xlam.

Nei modelli A e C è stata posta particolare attenzione alla discretizzazione dei pannelli e relative unioni. I

pannelli Xlam necessitano di unioni verticali ed orizzontali (in testa ed al piede) che incidono sensibilmente

sul modulo elastico tangenziale equivalente Geq del sistema parete. Perciò ai fini computazionali sono stati

calcolati i Geq di ogni singola parete, ricavandone poi 4 valori tipo che sono stati assegnati ad altrettanti

materiali fittizi assegnati a loro volta agli elementi “shell” nel modello numerico.

Si è dunque passati allo studio dei vari modelli.

SOTTOSTRUTTURA CONSOLIDATA (Modello 0)

Palazzo Vitale. Modellazione numerica: esploso modello completo.

Palazzo Vitale. Modellazione numerica: vista del Modello 0.

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L’analisi modale svolta sul modello 0 ha mostrato una forma modale principale traslativa in direzione X (quella longitudinale).

Le verifiche dei maschi murari agli SLV per pressoflessione risultano tutte soddisfatte, mentre quelle a taglio risultano non soddisfatte, in particolar modo in direzione X per quanto riguarda i maschi dell’allineamento frontale. Questo implica che la struttura non è a norma per quanto riguarda gli SLV, e quindi non garantisce le prestazioni per la vita nominale imposta dalla normativa per le strutture e l’utilizzo di questo tipo.

Dal taglio sollecitante agli SLU e SLV e taglio resistente si è ricavato il coefficiente α utile per risalire all’accelerazione di picco massima sopportabile dalla struttura. Tramite essa è possibile risalire al Tempo di Ritorno dell’azione sismica e quindi alla vita nominale garantita da quest’opera siffatta, ottenendo una vita nominale pari a 12 anni.

SOTTOSTRUTTURA CONSOLIDATA CON SOPRAELEVAZIONE IN XLAM (Modello A – Modello C)

Per la verifica degli elementi Xlam sono stati analizzati sia il modello A che il modello C. Infatti esistono delle linee guida redatte dalla Regione Toscana dal titolo “Orientamenti interpretativi in merito ad interventi locali o di riparazione locali in edifici esistenti” che consentono di studiare una struttura poggiante su una base notevolmente più rigida (come nel caso di un telaio in acciaio su base in muratura o in setti in c.a.) come se fosse incastrata alla base, considerando quindi la sottostruttura infinitamente rigida. Ciò è consentito solo qualora siano rispettate 2 condizioni:

Le differenze di spostamento in sommità devono essere minori del 10%;

Le forme modali principali devono essere simili.

L’edificio in oggetto studiato tramite i modelli A e C soddisfa entrambe le condizioni sopracitate (presentando contrariamente alla soluzione precedente, una prima forma modale traslativa in direzione Y), tuttavia le tensioni che si vengono a creare alla base dei pannelli in Xlam risultano sensibilmente maggiori nel modello A (globale), per cui il modello C è stato abbandonato.

Sono stati perciò verificati gli spostamenti d’interpiano agli SLO (essendo la struttura in classe d’uso III) e svolte le verifiche a pressoflessione nel piano agli SLV per quanto riguarda i pannelli Xlam.

Sono poi stati verificati tutti i tipi di unione, sollecitati a taglio (presidi allo scorrimento) e trazione (presidi al ribaltamento) dalle azioni orizzontali (sisma e vento). Per quanto riguarda i presidi al ribaltamento sono stati previsti 2 tipi di hold-down a seconda dell’entità delle tensioni generate, mentre per i presidi allo scorrimento sono state utilizzate viti incrociate per i collegamenti orizzontali in testa e al piede e chiodi ring per le unioni verticali tra pannelli.

Le verifiche dei maschi murari agli SLV per pressoflessione risultano ancora tutte soddisfatte, mentre quelle a taglio risultano non soddisfatte. Si nota come in direzione X le verifiche a taglio anche se non verificate mostrano sempre un taglio resistente superiore al 90% del taglio sollecitante. Ben più onerosa risulta essere

Palazzo Vitale. Modellazione numerica: vista del Modello A (a sx) e del Modello C (a dx).

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invece la sollecitazione dei maschi in direzione Y dove il taglio resistente offerto copre mediamente solo il 60%.

Quindi, analogamente a quanto fatto per il modello 0, è stata calcolata la vita nominale di questa soluzione progettuale ottenendo un valore di 14 anni, lievemente maggiore della soluzione precedente.

SOTTOSTRUTTURA CONSOLIDATA CON SOPRAELEVAZIONE IN MURATURA (Modello B)

Lo studio dei modi di vibrare di questa soluzione mostra ancora una forma modale principale traslativa in direzione Y.

Le verifiche a pressoflessione agli SLV dei maschi murari sono ancora pienamente soddisfatte, mentre per quanto riguarda quelle a taglio risultano pienamente soddisfatte nei maschi in direzione X e non soddisfatte in direzione Y coprendo però mediamente l’80% del taglio sollecitante.

Per cui nuovamente è stata calcolata la vita nominale garantita dalla soluzione ottenendo un valore di 18 anni.

CONFRONTI ED INDAGINE DEI RISULTATI

Avendo ottenuto risultati non facilmente prevedibili, se ne sono indagate le possibili cause.

Per prima cosa è stato modificato lo spettro di risposta del modello A (con sopraelevazione in Xlam) eguagliandolo a quello dei modelli in muratura aventi un fattore di struttura q0=3,6 in modo tale da poter confrontare strutture sottoposte alla stessa accelerazione.

Si è poi scelto come livello di confronto quello alla base della struttura, comune a tutte e tre le soluzioni progettuali.

Studiando lo sforzo normale nei 3 casi si è visto come risulti maggiore nel modello B (soprelevazione in muratura) e minore nel modello 0 (senza sopraelevazione) in percentuale diversa nei casi di SLU piuttosto che SLV a causa dei diversi coefficienti presenti nelle combinazioni di carico dettate dalla norma.

La sopraelevazione comporta un aumento di taglio resistente direttamente proporzionale all’aumento di massa. Parallelamente, l’aumento di massa genera anche un aumento di taglio sollecitante che in direzione X si ottiene nella soluzione senza sopraelevazione (Modello 0) mentre in direzione Y si ottiene nella soluzione con sopraelevazione in muratura (Modello B). A tali risultati si giunge tenendo in considerazione per i primi due piani il fronte risulta contro-terra favorendo quindi, per il modello 0, una prima forma modale traslazionale in X, ed una in direzione Y per le altre soluzioni.

Palazzo Vitale. Modellazione numerica: vista del Modello B.

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Il rapporto tra taglio resistente e taglio sollecitante in direzione X risulta inferiore all’unità solo nel caso senza sopraelevazione. In direzione Y invece tale rapporto è sempre inferiore all’unità ottenendo il valore minimo nei casi di sopraelevazione (circa 0,7) e massimo per il modello 0 (circa 0,9).

Oltre ai confronti in termini di massa e tensioni, sono state analizzate le differenze che intercorrono tra i due spettri utilizzati.

Si è riscontrato che il periodo principale di ogni soluzione, adoperando lo stesso fattore di struttura, si colloca sul plateau dello spettro a cui corrisponde quindi la stessa accelerazione di progetto.

Invece, utilizzando per il modello A il proprio fattore di struttura (q0=3), si nota che il periodo fondamentale ottenuto si colloca nel ramo discendente dello spettro a cui corrisponde un’accelerazione di poco inferiore a quella associata agli altri modelli.

Questo ci consente di considerare attendibili i dati fin qui ottenuti che mostrano come la soluzione strutturalmente più vantaggiosa risulta essere (anche se di poco) la ricostruzione in muratura.

Palazzo Vitale. Grafico di confronto tra il

taglio resistente offerto da ogni modello e il

relativo taglio sollecitante associato in

direzione longitudinale (dir. X).

Palazzo Vitale. Grafico di confronto tra il

taglio resistente offerto da ogni modello e il

relativo taglio sollecitante associato in

direzione trasversale (dir. Y).

Palazzo Vitale. Grafico di confronto tra le

accelerazioni di progetto associate ad ogni

modello.

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In conclusione, essendo l’edificio vincolato e quindi limitato ad interventi poco invasivi ed avendo uno scarso livello di conoscenza dello stesso, gli interventi di consolidamento e parziale ricostruzione pianificati possono classificarsi come solo miglioramento dell’edificio.

Tali interventi permettono di ottenere una vita nominale di 14 e 18 anni rispettivamente per le soluzioni di ricostruzione con sovrastruttura in Xlam e sovrastruttura in muratura con un’incidenza annua dell’intervento di sopraelevazione (considerando solo il costo di materiali e manodopera) pari a 31.500€ per la soluzione in Xlam e 21.600€ per quella in muratura.

Una soluzione economica per aumentare la vita nominale dell’edificio può essere quella di modificare la classe d’uso dell’immobile (da CU III a CU II) e contemporaneamente attuare una campagna d’indagine conoscitiva del manufatto più approfondita (tale da passare da LC1 a LC2). Tale accortezza porterebbe ad incrementare la vita nominale dell’edificio del 50% (pari a 27 anni per la soluzione in Xlam e 33 anni per quella in muratura).

Inoltre, in questo modo, si avrebbe anche un dimezzamento dell’incidenza annua dell’intervento di sola sopraelevazione passando da 31.500€ a 16.400€ per la soluzione in Xlam e da 21.600€ a 11.800€ per quella in muratura.

Palazzo Vitale. Confronto tra i modelli A e B

in termini di Vita Nominale ed economici.

Palazzo Vitale. Confronto tra i modelli A e B

in termini di Vita Nominale ed economici con

cambio di classe d’uso e aumento del Livello

di Conoscenza.

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