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1 ARCHITRAVI, ARCHI E PIATTABANDE, VOLTE Il Mattone a vista: conoscerlo bene per usarlo meglio. Fascicoli di buona pratica estratti ed adattati dal “Manuale del mattone faccia a vista” di Giorgio F. Brambilla. © 2000 Edizioni Laterservice. A cura di Juan Martin Piaggio, progetto grafico Angelini Design. ELADIO DIESTE, SILOS ORIZZONTALE A VERGARA (URUGUAY) I.P. 3

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ARCHITRAVI, ARCHI E PIATTABANDE, VOLTE

Il Mattone a vista: conoscerlo bene per usarlo meglio. Fascicoli di buona pratica estratti ed adattati dal “Manuale del mattone faccia a vista” di Giorgio F. Brambilla. © 2000 Edizioni Laterservice.

A cura di Juan Martin Piaggio, progetto grafico Angelini Design.

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ARCHITRAVI ARCHI E PIATTABANDE, VOLTE

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ARCHITRAVI ARCHI E PIATTABANDE, VOLTE

ARCHITRAVIARCHITRAVI IN CEMENTO ARMATOPer gli architravi in cemento armato gli appoggi sulle spallette possono essere lasciatiin evidenza o nascosti dietro listelli in laterizio.

Per piccole luci (fino a due metri) in genere è sufficiente un’armatura con un tondinodi 12 mm di diametro per ogni testa di spessore della muratura.

ARCHITRAVI IN ACCIAIOÈ importante coordinare le dimensioni del-l’architrave con le dimensioni dei mattoni.Le travi HEB 120 corrispondono esattamen-te alla modularità del mattone unificato.

L’altezza delle travi IPE 180 corrispondequasi esattamente a tre corsi di mattoni.La larghezza è però di poco inferiore a unatesta: la trave può essere posizionata afilo interno (una parte della faccia supe-riore del mattone su cui poggia la traverimane scoperta: questa soluzione va benesolo per murature di mattoni pieni protetteda una gronda sporgente), o a filo esterno(lo spazio fra serramento e trave va chiusocon una fascia).

ARCHITRAVI IN MATTONILa muratura in mattoni ha una resistenza a trazione trascurabile. Pertanto gli architra-vi in mattoni vanno sempre armati e adeguatamente connessi con le spallette laterali.Se esposti all’intemperie, conviene dotarli anche di gocciolatoio.

• Per evitare infiltrazioni d’acqua piovana, bisogna riempire bene dimalta il giunto verticale in corrispondenza delle testate delle travi.• Se l’architrave è più lungo di 1,50 m occorre prevedere alle dueestremità dei giunti di dilatazione.

Armatura con angolari di acciaioL’angolare può essere posato sia tagliando i mattoni dell’architrave (a,b), sia tagliando i mattoni delle spallette (c). I mattoni dell’architravevanno sempre posati sull’angolare interponendo un letto di malta.

In un muro in mattoni faccia a vista il modo in cui si supera il vuoto di una bucatura raramente viene nascosto, e spesso diventa motivo

di arricchimento formale della facciata.

fronte

pianta

sezione fronte

pianta

sezione

a b c

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ARCHITRAVI ARCHI E PIATTABANDE, VOLTEARCHITRAVI ARCHI E PIATTABANDE, VOLTE

Armatura con tondini di acciaioPer luci fino a 1,5 m i tondini possono essere alloggiati nelgiunto di malta sopra l’architrave, inserendo delle piccolestaffe nei giunti verticali per collegare i mattoni, disposti

di coltello, con l’armatura. Per grandi luci itondini possono essere inseriti nei mattoniall’interno di appositi fori praticati con untrapano, oppure in incavi realizzati con la“clipper” nella parte non in vista, sago-mando i mattoni in forma di C o di L. I ton-dini devono comunque essere annegatinella malta affinché facciano corpo unicocon la muratura. L’armatura deve prose-guire oltre le spallette anche nel caso incui i mattoni disposti di coltello si ferminoa filo delle spallette stesse.

Armatura con tralicci metalliciAi tralicci, di solito in acciaio zincato, sonoabbinati dei gancetti di sospensione a

forma di “U” che vengono inseriti nei giuntiverticali di malta dell’architrave ogni 25-30 centimetri.

Dopo aver predisposto una struttura orizzontale di soste-gno si procede come segue:• realizzazione del primo corso di mattoni;• posa della malta; • posa del traliccio di lunghezza pari alla luce dell’aper-tura più almeno 25 cm per parte;• inserimento dei gancetti a “U” a cavallo del filo sinu-soidale infilandoli dall’alto all’interno dei giunti verticalidi malta ancora fresca.

Per luci limitate può esseresufficiente un solo traliccionel primo corso sopra l’ar-chitrave. Per luci maggiori(fino a 3,5 m) deve essereinserita una serie di tralicci,uno per ciascuno dei giunti orizzontalisoprastanti (in funzione dei carichi pre-visti).

Armatura con travi in cemento armatoI mattoni dell’architravedevono essere legati allatrave in cemento armatomediante apposite staffe

inserite nei giunti verticali di malta.

Esecuzione degli architravi in mattoni

I mattoni per l’architrave devono essere diuguali dimensioni e senza imperfezioni.

La centina deve sporgere dal-l’ultimo corso dello spessoredel giunto orizzontale di malta.

Sezione e intradosso di alcuni architravi in mattoni e c.a.

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ARCHITRAVI ARCHI E PIATTABANDE VOLTEARCHITRAVI ARCHI E PIATTABANDE, VOLTE

ARCHI E PIATTABANDE

Per evitare le colature di malta sulla faccia inferioredei mattoni, è opportuno fissare dei listelli o dellestriscette di spugna o di gomma sulla centina pernon riempire la parte inferiore dei giunti dell’intra-dosso con la malta, permettendone così l’eventualestuccatura dopo la rimozione della centina stessa.

ELLITTICO POLICENTRICO RAMPANTE ZOPPO

A TUTTO SESTO A SESTO RIBASSATO A SESTO RIALZATO A SESTO ACUTO

Il muro, ai lati dell’architrave, va pro-seguito fino alla quota di estradosso.Sulla centina si tracciano dei segni diriferimento per la posa dei mattoni.Due fili orizzontali serviranno per alli-neare la parte superiore e quella infe-riore dell’architrave.

La posa viene fatta dai lati verso ilcentro:• stendere uno strato di malta sulprimo mattone e posizionarlo ad unaestremità dell’architrave;• senza rimuovere la mano dal mat-tone appena posato, verificare la suaverticalità con la bolla e la sua posi-zione mediante i fili di allineamento;• per posare l’ultimo mattone, sten-dere la malta sui suoi due lati e suilati degli ultimi due mattoni posati;inserire il mattone lentamente assicu-

randosi che la malta non scivoli sulfondo e non vada ad imbrattare le faccein vista dei mattoni.

L’arco è il grande tema dell’architettura in muratura portante. Sebbene oggi, grazie ai nuovi materiali (acciaio, c.a., ecc.), non sia più una soluzione inevitabile,

lo si usa per dare gestualità al muro, per rapportarlo alla misura umana.

PARTI DELL‘ARCO

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ARCHITRAV ARCHI E PIATTABANDE VOLTEARCHITRAVI ARCHI E PIATTABANDE VOLTE

MARIO BOTTA, EDIFICIO A FIRENZE

MARIO BOTTA, TORRE A LUGANO (CH)

CENTINELa costruzione della centina comporta lacreazione della forma curva prevista,sagomando un singolo pannello di le-gno, se la luce è piccola, o costruendouna trave reticolare per luci maggiori.La faccia superiore della centina puòessere realizzata con stretti listelli dilegno accostati; per carichi non elevatisi usano dei fogli di compensato inchio-dati alla centina. Durante la costruzionedelle centine vengono anche fissati icentri di riferimento dai quali, con unfilo o con un'asta in legno, potranno poiessere individuate le direzioni dei giunti.

Quando non è possibile fissare un filo oun’asta, per tracciare sulla centina ladirezione dei giunti di malta, si puòricorrere ad una sagoma in legno.

Negli archi ribassati, i piedritti chesostengono la centina sono bloccatimediante un travetto messo per traver-so, al quale si fissa il filo che, dal centrodell’arco, viene teso per individuare ladirezione dei giunti di malta.

Gli archi si realizzano in generecon mattoni comuni. La curvaturaè ottenuta creando dei giunti aforma di cuneo: maggiore è ilraggio di curvatura, minore è ladifferenza di larghezza del giuntofra intradosso ed estradosso. Lalarghezza dei giunti è normal-mente non inferiore a 5 mm nelpunto più stretto e non superiorea 20 mm nel punto più largo.

La grande precisione dei mattoni estrusirende molto evidente la forma a cuneodei giunti: questo aspetto è meno visibi-le negli archi con mattoni in pastamolle, meno regolari degli estrusi.Molte aziende producono mattoni spe-ciali per archi a forma di cuneo in mododa avere giunti di malta di spessoreregolare; è importante ricordarsi di ordi-narli con sufficiente anticipo sulla dataprevista per il loro impiego, in quantonormalmente non sono disponibili amagazzino.

MARIO BOTTA, CASA A MANNO (CH)

massimo20 mm

minimo5 mm

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ARCHITRAVI ARCHI E PIATTABANDE VOLTEARCHITRAVI ARCHI E PIATTABANDE VOLTE

DISARMOIl disarmo della centina è un momentomolto delicato: se avvengono dei bruschiassestamenti dell'arco, si possono for-mare delle crepe. Bisogna pertanto pen-sare a come verrà effettuato il disarmofin dalla costruzione della centina.

Puntello telescopico metallico conregolazione dell’altezza mediantemanicotto filettato

Cunei contrapposti (o biette) perla regolazione in altezza e ildisarmo delle centine

Sistema antico per il disarmograduale delle centine con sacchidi juta pieni di sabbia

COSTRUZIONE DI UN ARCO A TUTTO SESTOPer l’esecuzione occorre:• segnare la posizione dei giunti ai latidel mattone di chiave e quindi dividerein spazi uguali un lato e poi l’altro;• posare un mattone per parte control-lando sempre l’allineamento rispetto alcentro;• prima di inserire il mattone di chiave,stendere la malta sia sulle sue duefacce che sui mattoni di controchiave.

COSTRUZIONE DI ARCHIRIBASSATI E PIATTABANDEPer archi ribassati e piattaban-de è necessario posare ulterioricorsi di muratura oltre la linead’imposta per creare i pianid'imposta inclinati.

COSTRUZIONE DI ARCHI ELLITTICIIl tracciamento della centina si effettua fissando una corda a due chiodi conficcati neifuochi dell'ellisse (A e B) e facendo scorrere sul pannello di compensato una matitache tenga la corda sempre tesa. Per segnare la direzione dei giunti, fissare tra di lorocon dei perni quattro assicelle di uguale lunghezza in modo da realizzare un rombosnodato. La corda impiegata per il tracciamento viene fatta passare per tre dei suoivertici in modo che il rombo, scorrendo lungo l'intradosso dell'arco, si adatti alle dire-zioni dei due rami della corda: la diagonale del rombo indica la direzione del giunto.

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ARCHITRAVI, ARCHI E PIATTABANDE VOLTEARCHITRAVI ARCHI E PIATTABANDE VOLTE

PIATTABANDEI conci di una piattabanda sono dispostia raggiera come quelli di un arco (e per-tanto essa spinge sulle spalle); tuttavial’intradosso e l’estradosso della piatta-banda sono piatti come quelli di unarchitrave.

La piattabanda non richiede la predi-sposizione di una centina particolare masemplicemente l'impiego di un robustoasse di legno come supporto provvisorio.La luce, normalmente, non supera ilmetro e mezzo e le configurazioni piùusuali hanno un rapporto fra raggio eluce compreso tra 1 e 2.

Piattabande alla romana:semplice e sgravata delpeso superiore grazie a unarco di scarico o “sordino”

Piattabande alla francese:semplice e a tre teste consemi-incastro alle spalle

LOUIS KAHN, BIBLIOTECA AD EXETER, NEW YORK

VOLTE

Volte a cupola sferica e a vela

Dalla scomposi-zione geometricadella volta abotte in unghie efusi è possibileottenere voltecomposte a cro-ciera o a padi-glione

Con l'avvento dei profilati in acciaio e del cemento armato l’uso delle volte si è ridotto,anche perché occorrono complesse centine, molta mano d'opera, tempi di esecuzione più lunghi. Sono inoltre strutture spingenti, che richiedono tiranti o contrafforti. In compensosono di grande bellezza, anche perché valorizzano la perizia costruttiva di chi le ha fatte.

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ARCHITRAVI, ARCHI E PIATTABANDE VOLTEARCHITRAVI, ARCHI E PIATTABANDE VOLTE

VOLTE A BOTTE

A tutto sesto A sesto ribassato A sesto acuto Ellittica

Volte a botte a filari longitudinali Volte a botte a filari trasversali

Volta a botte a spina di pesce diritta Volta a botte a spina di pesce inversa

FABRIZIO CARÒLA, CENTRO DI FORMAZIONE E RICERCAPER LE TECNOLOGIE DI COSTRUZIONE PER IL SAHEL (MALI)

VOLTE NUBIANEHassan Fathy ha ripreso, in nume-rose costruzioni, l’antichissima tec-nica di erezione delle volte cheancora oggi si usa in Nubia,nell’Alto Egitto, dove il legname percasserature è scarso e caro. Levolte vengono erette senza centinagrazie al fatto che i corsi non sonoverticali ma inclinati (ogni corso siappoggia al precedente).

SEQUENZA DELLA COSTRUZIONE DI UNA VOLTA A CORSI INCLINATICHE SI APPOGGIANO A UN MURO DI FONDO

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ARCHITRAVI, ARCHI E PIATTABANDE VOLTEARCHITRAVI, ARCHI E PIATTABANDE VOLTE

SOLAI IN VOLTINE E LONGARINE

Sono tipici dei fabbricati industriali e rurali della seconda metà dell'Ottocento. Essi sonocostituiti da putrelle in acciaio a intervalli di 90-100 cm, che sorreggono volte ribassatedi mattoni semipieni o forati, normalmente posati di coltello, oppure di mattoni pieniposati di piatto. La monta di queste volte è tale per cui l'estradosso rimane in pratica afilo dell'ala superiore delle putrelle. I fianchi dei voltini venivano spesso riempiti conmalta alleggerita con scorie di alto forno (la loppa), oggi sostituite dall'argilla espansa.La costruzione delle voltine ha inizio con la posa delle putrelle che vengono alloggiate emurate nelle apposite sedi, controllandone l’equidistanza e il parallelismo, nonché la

messa in bolla e a piombo. Se è previsto che la spinta dei voltini venga assorbita dapiatti o tondini di ferro saldati a intervalli regolari tra una putrella e l'altra, questidovranno essere predisposti prima di iniziare la messa in opera dei voltini stessi. Seinvece le spinte delle singole voltine affiancate si compenseranno le une con le altre, infase di costruzione è necessario puntellare le putrelle con dei puntoni di legno, per evita-re che si flettano lateralmente facendo crollare le voltine stesse.

VOLTE IN LATERIZIO ARMATOAssociando il mattone (pieno o forato) aun’armatura mediante un minimo di malta,si possono creare delle strutture voltate sottilie leggere per coprire luci anche grandissime,che esaltano il colore caldo del mattone.Maestro indiscusso di queste tecniche, anco-ra poco conosciute, è stato Eladio Dieste che,in 50 anni di attività, ha costruito più di1.000.000 m2 di coperture in mattoni. Il prin-cipio fondamentale, che rende possibilecostruire queste strutture così grandi e tutta-via leggerissime, è l’impiego sistematico, neldisegno delle volte, della curva catenaria, percui le volte stesse, sottoposte a carichiuniformemente distribuiti, sono soggette asola compressione, sfruttando dunque almeglio le caratteristiche del laterizio; in que-sto modo la verifica più cogente diventaquella contro lo svergolamento da carico dipunta (cioè una verifica di forma), mentrerisulta indifferente se il mattone sia pieno oforato: con mattoni forati di 10 cm di spesso-re, e con una cappa di completamento di 3cm, sono state coperte luci fino a 50 m.

ELADIO DIESTE, DEPOSITO NEL PORTODI MONTEVIDEO (URUGUAY)

DA G. COPPERI, G. MUSSO, “PARTICOLARI DI COSTRUZIONI MURALIE FINIMENTI DI FABBRICATI”, 1885

SEZIONE TRASVERSALEE LONGITUDINALE

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ARCHITRAVI, ARCHI E PIATTABANDE VOLTEARCHITRAVI, ARCHI E PIATTABANDE VOLTE

VOLTE AUTOPORTANTIQueste volte si comportano come granditravi rettilinee con sezione a V e pertantonon necessitano di travi di sostegno.Gli appoggi possono essere distantianche 30 m, con sbalzi fino a 15 m.

VOLTE A DOPPIA CURVATURANella chiesa di Atlántida, che è la suaopera più conosciuta, Dieste ha per laprima volta utilizzato la tecnica del late-rizio armato. La copertura è un guscioondulato che poggia su pareti anch’esseondulate.

VOLTE A DENTI DI SEGALe volte a denti di segahanno una sezione a Sche le rende estrema-mente robuste. Il casse-ro, piuttosto complesso,può tuttavia essere riuti-lizzato per tutti gli ele-menti della volta.

ELADIO DIESTE, PENSILINA A SALTO (URUGUAY)

COMPLETAMENTO DELLA VOLTA

ELADIO DIESTE, CAPANNONEA JOANICÒ (URUGUAY)

COPERTURA CONTINUA DELLA CHIESA DI ATLÁNTIDA (URUGUAY)

PREPARAZIONE DEL CASSERO

SEZIONE IN CHIAVE

SCHEMA ASSONOMETRICO DI UNA SERIE DI VOLTE AUTOPORTANTI

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ARCHITRAVI, ARCHI E PIATTABANDE VOLTE

Lo scasseramento, grazie alla sezionecatenaria, può avvenire dopo poche ore.Queste volte sono quelle che permettonodi superare le luci maggiori.L’ondulazione si va smorzando verso gliappoggi, per cui non è necessario averegrandi travi di bordo.

VOLTE ONDULATEQueste volte hanno una sezio-ne costante, per cui non è pra-tico appoggiarle su travi dibordo (che sarebbero altequanto la sezione della volta),ma piuttosto conviene farlepartire direttamente da terra.Si usano per coprire grandispazi come silos orizzontali permateriale sfuso. Il casseroviene riutilizzato per tutti glielementi della volta.

POSA DEI LATERIZI

IL CASSERO MOBILE PER LA COSTRUZIONEDELLE VOLTE ONDULATE

Andil - Sezione produttori laterizi faccia a vista - Via Alessandro Torlonia 15, 00161 RomaTel. 06.4423.6926 - Fax 06.4423.7930 - www.laterizio.it - e-mail: [email protected]