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Scuola di Formazione Teologica Coscienza e libertà nell’uomo

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Scuola di Formazione Teologica

Coscienza e libertà nell’uomo

Bibbia e Morale…

Avere una coscienza “ben formata”: DOVE trovare il materiale per questa formazione?

Nella Bibbia NON troviamo soluzioni ai problemi di oggi: “come” è vera questa affermazione…?

Bibbia e Morale Radici bibliche dell’agire

cristiano

Edito dalla Pontificia Commissione Biblica, presso la Libreria Editrice Vaticana nel 2008

Due obiettivi principali:1 - Situare la Morale Cristiana nell’orizzonte della antropologia e della teologia biblica: solo così appare meglio la sua specificità in rapporto alle etiche filosofiche ed alle morali proposte da altre religioni;

2 - NON è facile utilizzare la Bibbia quando si cercano risposte ad alcune problematiche o situazioni delicate… Però vi sono elementi (metodologici) per compiere questo cammino!

Morale rivelata:

NO codice di comportamento, personale o collettivo, quanto piuttosto un CAMMINO PROPOSTO;

E’ “seconda” rispetto all’iniziativa di Dio = Creazione + Alleanza;

infatti la Legge stessa è DONO di Dio.

Due parti del documento della PCB:

1 - Secondo la prospettiva canonica dei Libri della Scrittura, il primo presenta la Bibbia con il suo caratteristico legame di antropologia e teologia;

2 - Nel secondo non troviamo soluzioni preconfezionate ai problemi moderni, bensì criteri per individuare un agire umano buono.

Il dono della Creazione

L’uomo fatto ad immagine di Dio:

Prospettiva “soteriologica”: legame fra Creazione e Storia della Salvezza.

Essere CREATURA: dato fondamentale dell’esistenza e

quindi dell’agire umano

Nulla è per caso e nulla è auto-creato dall’uomo, bensì tutto determinato dalla volontà e potenza creatrice di Dio;

un Dio che è trascendente rispetto al mondo, da cui tutto dipende radicalmente: di Lui l’uomo è immagine e somiglianza!

Caratteristiche dell’essere “ad immagine di Dio”:

Razionalità = capacità ed obbligo di conoscere il creato, per poter discernere;

Libertà = capacità e dovere di decidere, quindi la responsabilità delle decisioni prese;

Guida (sotto il dominio di Dio) = impegno di amministrazione “creativa” del mondo fatto da Dio, riconoscendosi però un ruolo secondario!

Dignità = essendo esseri “relazionali”, dice la nostra capacità di rapporto con le altre persone umane e con Dio stesso;

Chiamata alla santità = rispetto e tutela onnicomprensiva della vita umana.

Il dono dell’Alleanza

Oltre alla Creazione, Dio ha manifestato il suo Amore per gli uomini rivolgendosi ad essi specialmente con lo scegliersi il popolo d’Israele, stipulando con esso un’Alleanza (alleanza che rivela anche un modo di camminare giusto, cioè insegna il bene ed il male).

Concetto “originale”

Solo nella Bibbia si trova un’Alleanza fra contraente divino e uno o più contraenti umani;

Questi i tratti principali del Dio d’Israele:

accompagna (nel deserto);

libera (dalla schiavitù e dalla morte);

dona (se stesso e la Legge);

raccoglie (il popolo attorno ad un progetto di vita insieme).

Alleanza unilaterale

Dono gratuito di Dio: è soprattutto la Legge (il “cammino”) con le sue esigenze etico-cultuali che permette all’uomo di entrare e rimanere nell’alleanza;

La libertà umana è una conseguenza, non è costitutiva: viene interpellata con il suo accettare o con il suo opporre un rifiuto!

Conseguenze…

Prima c’è la conoscenza di Dio, e del suo piano di salvezza, poi c’è la Legge (il “cammino”) e le sue esigenze;

questa morale (in situazione di Alleanza) è data per preservare la libertà (sia interiore che esteriore) nel quotidiano!

Cfr. “prologo” al Decalogo…

Questa prospettiva di liberazione personale e sociale, in un’ottica di

morale rivelata

permette di guardare e di parlare dei diritti inalienabili dell’uomo come assolutamente subordinati alla sovranità universale di Dio;

Il tema dei diritti umani è patrimonio anche di altri credenti o non credenti, ma non si deve cancellare Dio dal contesto!

La nuova Alleanza in Gesù:

Dono ultimo di Dio;

La venuta del Regno;

Le sue implicazioni morali.

Fondamentale, per il rapporto fra Dio e Israele (e per tutti gli uomini)

è la persona di Gesù

Quello che ha fatto e detto, nonché il suo “destino”;

Quali orientamenti per la vita morale ne derivano?

Dinamica importante: GIA’ e NON ANCORA

La realtà futura del Regno di Dio invade e determina la situazione presente;

La definitività della condizione con Dio (male sconfitto, giustizia ristabilita, …) è esperienza futura, ma i contorni di questo futuro aiutano a determinare già ora cosa è buono e cosa lo è meno;

C’è una dimensione escatologica della vita e dell’etica cristiana!

Altre due caratteristiche della nuova Alleanza in Gesù:

Conoscenza di Dio (nella conoscenza ed imitazione della vita del Figlio);

Il perdono dei peccati.

Ultima Cena/Eucaristia

Gesù diede alla sua morte di condannato un senso completamente opposto, rendendola occasione e causa di un amore eterno, di comunione con Dio (e con i fratelli), nonché mezzo per fondare l’alleanza definitiva.

Dimensione morale…

Perché non sia una farsa, la celebrazione dell’Eucaristia deve essere fatta in piena coerenza con la vita (cfr. dimensione comunitaria!);

Non però pranzo dei perfetti, bensì continuo richiamo alla conversione e modo per dare vitalità all’alleanza, che rinnova la vita ed i comportamenti della Chiesa (e del mondo).

Oltre il dono: il perdono!

Alla proposta da parte di Dio, la risposta dell’uomo non è sempre adeguata…;

Dio non è giudice o vendicatore, ma si impietosisce delle sue creature cadute, le invita al pentimento ed alla conversione, perdona le colpe.

Visto che le azioni malvagie/cattive son una distorsione dell’ordine cosmico,

Dio si mostra nella sua verità: non è il creditore severo che conteggia dei debiti, quanto il Creatore benevolo che riporta gli uomini alla condizione di esseri amati e che ripara i danni causati al mondo!

Meta escatologica: orizzonte che ispira l’agire morale.

La meta escatologica è l’ultimo grado possibile di unione a Dio: implica la Sua trascendenza e si realizza in Cristo;

Richiede nell’uomo la disponibilità ad impostare il suo agire terreno entro l’orizzonte della pienezza di vita, della perfetta unione con Dio.

Risvolti pratici…

Siamo già ora portatori di una vita nuova che avrà una “fioritura” in seguito: vita “nascosta” in Cristo;

Guardare al futuro come punto di riferimento: “crescendo” fra vita presente e meta ultima;

Scelte precise: crescere nell’amore, ma anche “evitare” tutto ciò che è anti-Regno di Dio.

Prospettiva “bipolare”

Lo sguardo del cristiano è spostato dal presente al futuro, alla pienezza di vita che l’attende;

L’attenzione però è richiamata costantemente al presente ed all’impegno incessante perché, nel futuro, si realizzi la pienezza di questa vita.

Fino a qui:

Elementi che la teologia e l’antropologia biblica evidenziano, mostrando una specificità della morale cristiana (rivelata) rispetto ad una visione filosofico-umana o a quella che deriva da altre tradizioni religiose.

La Scrittura, però, propone anche dei criteri per poter discernere il bene in situazioni che non sono direttamente trattate da essa!

La realtà è mutata profondamente anche solo dai tempi di Gesù

Ma non per questo la Scrittura non ha nulla da dire, anche se per decenni si è tentato di marginalizzarla…

Cosa fare quando la Bibbia non ci dà risposte complete?

Come integrare i dati biblici ai dati scientifici (teologici, filosofici) per elaborare un discorso morale su alcune questioni?

Due + Sei criteri

Due criteri fondamentali: conformità alla visione biblica dell’essere umano + conformità all’esempio di Gesù;

Sei criteri più specifici: convergenza; opposizione; progressione; dimensione comunitaria; finalità; discernimento.

Fondamentali

Conformità alla visione biblica dell’essere umano: il fatto che molti dei contenuti etici della Scrittura può essere ritrovato anche in altre culture, significa che la morale biblica non è originale e che quindi è necessario usare solo la ragione (i credenti infatti non hanno il monopolio delle buone azioni!)…?

Conformità alla visione biblica

Il ragionamento non tiene del tutto…: in ambito morale la Bibbia non ha l’esclusiva dei contenuti, ma accoglie purificando e portando a maturazione quanto trova nelle culture circostanti;

Ciò che è veramente umano (ed assimila a Dio), ossia la purificazione di ciò che è disumano, trova inserimento nel quadro dell’Alleanza!

Una certa posizione morale, su un tema “nuovo”:

E’ conforme alla teologia della Creazione, cioè alla visione dell’uomo in tutta la sua dignità, perché immagine di Dio?

E’ conforme alla teologia dell’Alleanza, cioè dell’uomo chiamato (come singolo e come gruppo) ad una intima comunione con Dio ed alla collaborazione efficace?

(Il tutto trova il suo compimento nel Cristo)

Conformità all’esempio di Gesù

Il comportamento di Gesù, vera immagine di Dio, è da considerare normativo, un ideale più o meno inaccessibile, una fonte di ispirazione o un semplice punto di riferimento?

Nel Figlio, in rapporto privilegiato con il Padre

Anche noi siamo figli, anche se i suoi insegnamenti riflettono quello che sarà “vero” solo nella pienezza del Regno:

sono però dei veri imperativi morali, forniscono un orizzonte di fondo, che conduce il discepolo a cercare e trovare modi concreti di vivere i valori e la visione di fondo del Vangelo;

per vivere meglio nel mondo, in attesa del Regno!

Confrontati con una “pratica”, scatta la domanda:

Fino a che punto questa pratica è compatibile con la visione biblica dell’essere umano?

E fino a che punto si ispira alla figura ed all’esempio di Gesù?

Criteri specifici

1) Convergenza:

la Bibbia manifesta in molti punti una convergenza fra la sua visione morale e le leggi (ed orientamenti) di molti popoli;

Si può parlare di una “saggezza naturale”, un valore potenzialmente universale

Risvolto pratico: questo può incoraggiare la Chiesa di oggi ad entrare in dialogo con la cultura moderna, con i sistemi morali di altre religioni o di dottrine filosofiche, in una comune ricerca di norme di comportamento nei problemi moderni.

Contrapposizione

La Bibbia si oppone in modo chiaro a certe norme o abitudini praticate da società, gruppi o individui: rifiuto determinato per fedeltà a Dio.

Risvolto pratico: i comportamenti sbagliati di oggi che richiedono una chiara e decisa presa di posizione NON sono certo l’idolatria denunciata dai profeti dell’AT;

Più spesso è la libertà, che fa dell’individuo (o dello Stato) un assoluto, oscurando la trascendenza e prescindendo da Dio:

Tutto ciò va svelato e reso noto!

Progressione

La Bibbia attesta una sorta di “affinamento” della coscienza rispetto alle norme morali (Esilio per Israele, Insegnamento di Gesù + azione dello Spirito):

Come la Rivelazione, così anche la morale biblica ha un carattere graduale e storico, per conoscere la volontà di Dio serve una progressione…

Esempio: legge del taglione!

Risvolto pratico: vanno elaborati dei percorsi affinché le persone possano avanzare passo passo sul cammino della perfezione evangelica, lasciandosi interpellare (nella loro vita) dalla radicalità dell’etica cristiana, sul piano personale e sociale (Divorziati fedeli, imprenditori generosi, omosessuali casti, politici a servizio, ecc…).

Dimensione comunitariaLa Bibbia mette in evidenza la dimensione essenzialmente comunitaria della vita morale: NON siamo individui isolati, ma parte di una comunità, del popolo di Dio, come i tralci della vite.

Questo genera degli impegni e delle qualità morali, così come Gesù ha mostrato e richiesto ai suoi discepoli: simili alle norme di comportamento “naturali”, hanno la loro fonte e la loro ragione d’essere nell’identità della comunità, che è CORPO di Cristo.

Risvolti pratici: una sollecitazione verso l’aspetto comunitario costringe a ripensare ad un esasperato individualismo, che porta alla esclusione (o alla mancanza di cura nei confronti) dei più deboli;

Questo vale anche per la compagine mondiale, fra nazioni!

FinalitàLa speranza di una vita futura con Dio, fondata sulla risurrezione di Gesù, fornisce una motivazione decisiva per cercare la volontà di Dio e per osservarla come norma del proprio agire; (forse “troppo” una volta, e “poco” adesso…?)

La vita umana è orientata ad un “giudizio”, un rendiconto per il quale è rilevante e decisivo il nostro attuale modo di vivere; l’apertura al “futuro” è garantito dalla morte e resurrezione di Gesù!

Risvolti pratici: La vita umana spesso si rapporta in maniera primaria (se non addirittura esclusiva) al presente, apprezzato per le sue opportunità ma anche perché è l’unico momento in cui possiamo esercitare il nostro impegno;

Sapere di avere davanti a sé una Ulteriorità può aiutare a mettere una gerarchia fra i valori: il Fine chiama ad un “eroismo”, alla testimonianza, al sacrificio per qualcosa (qualcuno) che vada “oltre” me: la speranza cristiana NON è disinteresse al presente in vista del futuro, bensì vivere consapevole di una pienezza “oltre” che però chiama ad un impegno serio “ora”!

Esempio: ecologia…

Discernimento

Non si possono mettere sullo stesso piano tutte le regole morali presenti nella Bibbia, né si può riconoscere lo stesso valore ai vari “esempi” morali in essa presenti;

Generi letterari, fondamenti teologici, retroterra culturali (Haustafeln di Paolo)…

NO a letture fondamentaliste della Scrittura!

Cura per l’esegesi dei testi;

Una sana teologia biblica;

Discernimento dei responsabilità della Comunità;

In vista della FORMAZIONE della coscienza!

Torniamo alla Morale Rivelata…

Così concepita, è molto meglio di un codice di comportamenti da adottare o evitare;

Si inscrive in un orizzonte spirituale: accoglienza del dono gratuito di Dio che precede e orienta la risposta dell’uomo;

Morale che non ci chiude nella nostra perfezione, ma ci apre agli altri, ad azioni in loro favore.

NON direttive precise

Bensì l’evidenziazione di alcuni criteri generali e specifici dedotti dalla Bibbia stessa, per orientare la riflessione e la decisione personale e comunitaria:

accostamento alla morale secondo uno spirito differente, che soffia direttamente dalla Scrittura.

In questo modo detta Morale appare:

Preoccupata della dignità dell’uomo;

In cerca del suo modello perfetto in Gesù;

Rispettosa delle culture ed in dialogo con esse;

Coraggiosa nel denunciare ogni opzione morale incompatibile con la fede;

Ispirata all’evoluzione delle posizioni morali, per educare le coscienze ad un affinamento continuo;

Capace di conciliare i diritti individuali e le aspirazioni personali con le esigenze e gli imperativi della vita collettiva (amore);

Abile a suggerire un orizzonte morale più ampio che, fondato sulla speranza, supera le limitazioni alle realtà terrestri;

Preoccupata di accostare con prudenza le questioni difficili, ricorrendo all’esegesi, al discernimento dell’autorità ed alla coscienza ben formata!

Buona notte!!!!!!!