rotatrack secondo numero 2013/2014

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1 ROTATRACK ROTATRACK ROTATRACK ROTATRACK DIARIO DI BORDO DEL DISTRETTO 2090 DIARIO DI BORDO DEL DISTRETTO 2090 DIARIO DI BORDO DEL DISTRETTO 2090 DIARIO DI BORDO DEL DISTRETTO 2090 A.S. 2013 A.S. 2013 A.S. 2013 A.S. 2013-2014 2014 2014 2014 N°2 N°2 N°2 N°2 Il saluto dell’Erreddì Il saluto dell’Erreddì Il saluto dell’Erreddì Il saluto dell’Erreddì Voci dal distretto Voci dal distretto Voci dal distretto Voci dal distretto SOS SENIGALLIA SOS SENIGALLIA SOS SENIGALLIA SOS SENIGALLIA #amollomanonmollo #amollomanonmollo #amollomanonmollo #amollomanonmollo Racconti dai Club Racconti dai Club Racconti dai Club Racconti dai Club

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ROTATRACKROTATRACKROTATRACKROTATRACK

DIARIO DI BORDO DEL DISTRETTO 2090DIARIO DI BORDO DEL DISTRETTO 2090DIARIO DI BORDO DEL DISTRETTO 2090DIARIO DI BORDO DEL DISTRETTO 2090 A.S. 2013A.S. 2013A.S. 2013A.S. 2013----2014201420142014

N°2N°2N°2N°2 Il saluto dell’ErreddìIl saluto dell’ErreddìIl saluto dell’ErreddìIl saluto dell’Erreddì

Voci dal distrettoVoci dal distrettoVoci dal distrettoVoci dal distretto

SOS SENIGALLIASOS SENIGALLIASOS SENIGALLIASOS SENIGALLIA #amollomanonmollo#amollomanonmollo#amollomanonmollo#amollomanonmollo

Racconti dai ClubRacconti dai ClubRacconti dai ClubRacconti dai Club

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INDICEINDICEINDICEINDICE L’EDITORIALE………………………………………………….3 LA PAROLA ALL’ERREDI…………………………………4 VOCI DAL DIRETTIVO IL SEGRETARIO……………………………………………. 9 IL PREFETTO………………………………………………..10 IL DZ UMBRIA……………………………………………..11 IL DZ MARCHE ………………… ……………………….12 COMMISSIONE PUBBLICO INTERESSE………...13 UN ANNO DI COMUNICAZIONE……………………14 “NEMMENO CON UN FIORE”…………………………15 RICORDI DAL SIRDE ……………………………………16 ASSISI: III A.D. …………………………………………….17 GRAN GALA’ DEGLI AUGURI……………………….18 DAL ROTARACT, AL ROTARY………………………20 SOS SENIGALLIA:#AMOLLOMANONMOLLO………………………. 21 GLI ANGELI DEL FANGO: TRA BUIO E SPERANZA ………………21 ROTARY E ROTARACT INSIEME NEL SEGNO DEL SERVICE ..23 DA FUORI DISTRETTO PER SENIGALLIA……………………………... 24 VOCI DA SENIGALLIA: ROTARACT CLUB VALLE DEL METAURO… 25 ANGELI DEL FANGO…ANCHE TRA GLI AVISSINI…………………... 26 …ED ORA LA PAROLA AI CLUB ATESSA……………………………. 30 ASCOLI PICENO…………………. 33 FABRIANO …………………………35 PERUGIA EST……………………..37

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L’EDITORIALEL’EDITORIALEL’EDITORIALEL’EDITORIALE

Ed ecco, anche quest’anno, una nuova edizione del nostro amato Rotatrack. La rivista che raccoglie, idealmente, l’anima del nostro Distretto e le emozioni di un intero anno, conserva i bilanci di chi ha tenuto le redini e le voci dei Club, racconta le situazioni di emergenza e lo spirito di servizio dei soci rotaractiani del 2090. Uno spirito ‘guerriero’ che, anche quest’anno, è dovuto scendere in campo dopo la tragica alluvione a Senigallia e che abbiamo voluto raccontarvi perché, ancora una volta, ci si soffermi a riflettere su quanta bellezza possa nascere anche nelle situazioni più difficili. Mi sono commossa nel leggere le testimonianze di quanti sono andati a prestare soccorso, tornando da Senigallia col cuore gravido di emozione… Questa è la vera essenza del Rotaract. Questo merita di essere diffuso e ricordato nel tempo. Questo è quello che mi porterò come ricordo, adesso che il mio percorso rotaractiano sta volgendo al termine. Voglio dimenticare le chiacchiere sterili, le discussioni inutili, i toni che talvolta si sono fatti accesi. Tutto questo c’è stato – lo sappiamo tutti – tutto questo ci sarà ancora, perché il Rotaract è la vita in piccolo e la vita è fatta anche di piccoli, grandi contrasti. Ma il Rotaract, come la vita, è dominato soprattutto dalla bellezza, quel genere di bellezza che riluce nei momenti più neri, che nasce da una mano tesa e dall’aiuto non richiesto ma offerto con prontezza e sincero spirito di vicinanza fraterna. La bellezza educherà il mondo, dice Papa Francesco. E questa bellezza è, per me, la chiave di lettura di queste pagine. Complimenti a noi tutti, per ciò che di bello siamo riusciti a fare in questo anno. Auguri di cuore a voi, perché la bellezza dello spirito vi accompagni sempre nel vostro percorso rotaractiano e, soprattutto, di vita.

Maria Nicole Iulietto Commissione Rotatrack

a.s. 2013-2014

Eccoci giunti alla fine di un altro anno all’insegna dell’amicizia e del service. Spirito di servizio racchiuso anche nelle pagine di questo giornale, per far vivere e rivivere quelle sensazioni, emozioni ed esperienze, viste da ciascuno di noi in modo unico e particolare. Proprio questa pluralità di fare service costituisce uno dei maggiori punti di forza del Rotaract, portando ad un continuo confronto ed arricchimento le diverse realtà dei singoli Club. Nella mia esperienza, quest’anno il service è composto da tanti volti pieni di sorrisi stanchi,coperti di fango e ricordi di vite altrui. Alcuni di quei sorrisi li potete trovare in quest’edizione conclusiva del nostro Rotatrack, insieme a tutte le

altre forme di service che avete voluto condividere con noi ancora una volta. Cecilia Burattini Commissione Rotatrack a.s. 2013-2014

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LA PAROLA ALL’ERREDI’LA PAROLA ALL’ERREDI’LA PAROLA ALL’ERREDI’LA PAROLA ALL’ERREDI’ Redigere un articolo di chiusura di un anno sociale vissuto da Rappresentante Distrettuale, è come guardarsi allo specchio e osservare il proprio riflesso. Né più, né meno. Un riflesso composto da tante sfaccettature: mi viene in mente come metafora il prisma attraversato dalla luce solare che crea la suddivisione nei sette colori che compongono lo spettro solare. La luce del Rotaract è entrata nella mia vita in quest’anno da Rappresentante Distrettuale e mi ha permesso di scoprire tanti lati di me, alcuni che conoscevo bene, altri completamente sconosciuti. Mesi di preparazione, di studio sulle procedure, sui contenuti da affrontare e da applicare, fino alla stesura del programma che ha visto il suo apice il 9 giugno 2013 a San Benedetto del Tronto, il giorno del S.I.D.E. (Seminario Informativo Dirigenti Eletti), quando sono state presentate le linee programmatiche per l’anno sociale rotaractiano 2013/2014. Il Congresso Distrettuale a Fabriano, tenutosi il 6 luglio 2013, ha siglato il passaggio di consegne e da quel momento il peso del collare ha rappresentato la responsabilità di guidare un Distretto importante, complesso, diverso, meraviglioso, dove la sua migliore ricchezza è proprio la diversità dovuta alle quattro regioni che ne fanno parte: la forza dell’Abruzzo, la dedizione delle Marche, l’essenzialità del Molise e l’orgoglio dell’Umbria. Tutte caratteristiche che rendono il Distretto 2090 unico. Il motto che ha intitolato l’annata è: “illumina il tuo talento”. Il logo è rappresentato dal sole del Rotaract che illumina i nostri percorsi di vita e ci permette di scoprire i talenti nascosti dentro ognuno di noi. In un’epoca di congiuntura economica sfavorevole e di crisi di valori, il Rotaract è un punto fermo per noi giovani che abbiamo difficoltà a “illuminare” la nostra strada. Il programma si è articolato in tantissime attività, classificate nelle cinque vie d’azione rotariane: interna, pubblico interesse, internazionale, professionale e giovani. Riportarle tutte sarebbe impossibile! Una novità, tra le tante di quest’anno, è stata l’importanza riservata alla comunicazione, alla quale è stata ritagliata un’apposita commissione così da poter lavorare trasversalmente con tutte le commissioni, con tutti i membri del Direttivo, informare i social network e i media delle attività del Distretto 2090 e permettere quindi a tutti i Club di “far sapere” in merito alle proprie attività rotaractiane. I momenti salienti che mi hanno permesso di vivere l’essenza del Rotaract sono stati un’infinità. Il primo fra tutti risale a lunedì 23 dicembre 2013. Per spiegare questo momento allego all’articolo l’immagine qui accanto. Il soggetto di questa immagine è un Sole che mi è stato disegnato da Chiara quando abbiamo consegnato i “DREAMbox” all’ospedale pediatrico “Salesi” di Ancona, più conosciuto in Italia come “L’ospedale dei bambini”. Chiara ha 4 anni ed è affetta dalla “bua cattiva” come dice alla sua mamma. La “bua cattiva” è la leucemia e ciò le comporta il ricovero periodico nel reparto di onco-ematologia pediatrica del Salesi. Quando siamo entrati nella sua camera, protetti per motivi igienico-sanitari con mascherine

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e ciabattine, mi ha colpito la quantità di giochi e di colori presenti nella sua stanza; sua mamma cerca di non farle vivere la malattia in maniera grigia e spenta. La speranza è presente in ogni angolo della sua stanza, in ogni colore. Appena ci ha visti, Chiara sembrava avvolta da un velo di tenera timidezza, tipica dell’infanzia e io mi volevo togliere quella mascherina che faceva da filtro tra il mio sorriso e il sorriso di Chiara. Poi Chiara, una volta superata la timidezza, si è avvicinata e ha aperto il DREAMbox. Mi sono seduta per terra e abbiamo iniziato a tirare fuori tutto il materiale. A quel punto Chiara ha preso i pennarelli e il quaderno e ha iniziato a disegnare: tanto bene ha disegnato il Sole, simbolo del mio anno da RRD, di luce e di splendore. Il sole che dobbiamo portare sempre con noi, come una stato di grazia, alto lucente e splendente anche quando la vita ci toglie tutto, il simbolo della speranza e della vita. La mamma ci ha ringraziato. La cosa più “strana” è stata quella di tornare a casa e ripensare alla giornata delle consegne: ripensare non tanto a quello che abbiamo dato, ma soprattutto a ciò che abbiamo ricevuto, a ciò che è rimasto dentro di noi. Ѐ la vita, con le sue immense gioie e i suoi dolori che non si rielaborano, che non passano. Ma LA VITA È ADESSO e dobbiamo andare avanti. Con la speranza e con il sorriso. Un altro momento importante, durato 4 giorni e preparato in 12 mesi, è stato il “S.I.R.D.E Perugia 2013: a Rotaract Fairy Tale” (Seminario Informativo Rappresentanti Distrettuali Eletti): I Evento Nazionale Rotaract, contestualizzato nella cornice internazionale di “Eurochocolate” a Perugia, con quasi 300 persone provenienti da tutta Italia. L’intero ricavato dell’evento è stato destinato al service distrettuale “Una Goccia per la Vita” che si prefigge l’obiettivo di finanziare i progetti dei reparti di onco-ematologia pediatrica del nostro Distretto. I progetti che andremo a finanziare sono:

-Ancona: allestimento di una sala di attesa per i genitori dei bambini in day-hospital e/o una sala notte per i genitori dei

bambini ricoverati; - Perugia:

finanziamento alla ricerca, in particolar modo per lo studio dei

riarrangiamenti cromosomici coinvolgenti l’eterocromatina. La ricerca rappresenta oggi il presupposto per una diagnosi corretta: conoscere per riconoscere ed è importante supportare i giovani che la fanno; - Pescara: finanziamento e organizzazione di attività ludico-ricreative per i degenti pediatrici sia ricoverati sia in day-hospital. Nel nostro Distretto Rotaract, il service nazionale “DREAMbox” e il service distrettuale “Una Goccia per la Vita” si sono incontrati nei reparti ospedalieri dove sono ricoverati i bambini che rappresentano il futuro della società e sono le categorie sociali che necessitano di più attenzione. Rivolgersi a loro, è stata una scelta ben precisa ed è in linea con i nuovi programmi del Rotary International: childwood and woman. La ciliegina sulla torta si chiama “Emergenza Senigallia”. 3 maggio 2014: alluvione. Ѐ scattata immediatamente l’emergenza per una città messa in ginocchio, zone completamente distrutte a causa della forza inarrestabile delle acque del fiume Misa, miste a fango. Un’ondata che ha raggiunto i due metri di altezza e ha travolto tutto ciò che ha incontrato: persone, edifici,

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automobili. I più disagiati sono stati gli anziani che rimangono con difficoltà, isolati, senza luce e senza provviste. Di fronte a questa situazione, il Distretto Rotaract 2090 si è unito e compattato, coscienzioso di ciò che stava succedendo nella nostra amata Senigallia. Per me è stata una stretta al cuore vedere la città delle mie vacanze ridotta in quello stato. In meno di 24 ore abbiamo organizzato le squadre rotaractiane degli “Angeli del Fango”, con soci e non provenienti da tutta Italia. Il Rotary ha realizzato, grazie ad una sponsorizzazione, delle tshirt ad hoc in quanto sul campo bisogna essere “riconoscibili”. Le case sono praticamente aperte e i fenomeni di sciacallaggio sono iniziati fin da subito. L’Emergenza Senigallia è stata gestita con esperienza e c’è stato un vero e proprio gioco di squadra con il Rotary Club Senigallia: siamo stati bravi. Ho ascoltato i consigli di chi aveva gestito L’Aquila e li ho riapplicati. Ormai, purtroppo, siamo abituati e collaudati. È stato aperto dal Presidente del RC Senigallia Federico Biondi un Conto Corrente pro alluvione, sottoscritto dal Governatore Luigi Falasca e da me, e Cristiano ha immediatamente concesso il finanziamento. Ora è stata individuata una scuola da recuperare: è la scuola dell’infanzia “San Gaudenzio” di Senigallia. C’è da fare ancora tanto, l’estate è alle porte e Senigallia deve rifiorire per forza e per amore. Il 2090 c’è: forza 2090. Insieme si può. Vi ho descritto le esperienze più salienti, quelle più importanti in termini di portata e di impegno, in termini di coinvolgimento emotivo, di sacrifici, di organizzazione e di tempo. Se mi giro alle mie spalle, mi accorgo che abbiamo realizzato tanto. Di solito, per carattere, sono ipercritica nei miei confronti. Ci siamo accorti a fine marzo, a conclusione degli Interclub di Zona, che il programma era per un buon 90% completato e che da quel momento in poi avremmo potuto essere un pochino più spensierati e ci saremmo divertiti di più, con qualche ora di sonno in più e qualche preoccupazione in meno. Confesso che era nei piani anche riuscire a terminare gran parte delle attività in programma, visite comprese, intorno a Pasqua, preventivando così il sopraggiungere di eventuali problematiche in itinere e permettere anche ai Club di essere più liberi nelle attività dell’ultimo trimestre dell’anno. Tutto questo è stato reso possibile solo ed esclusivamente grazie alla squadra: ogni singolo membro ha lavorato per garantire il funzionamento della macchina Distretto Rotaract 2090, una macchina grande, piena di ingranaggi, articolata in tante funzioni. Lo ammetto, ci ho messo del mio per arricchirla e complicarla abbastanza! La chiave di volta è stata quella di aver avuto accanto a me persone che sono veri leader nel lavoro che svolgono nel quotidiano e hanno offerto la loro professionalità al Rotaract. Non ho voluto “yes man” e ho preteso sempre il confronto diretto. Ho scelto persone serie, di carattere, testarde e caparbie più di me, che hanno avuto la pazienza di seguirmi, di assecondarmi, di rimproverarmi e di gioire insieme a me: “Happyness only real when shared”. Sono stati proprio i loro “NO”, le loro riflessioni – “Francy, pensaci bene, stai sbagliando”, “Francy, perché non fai così? Forse è meglio..” – a indirizzarmi sulla via giusta e non sempre quella comoda, senza mai scendere a compromessi, nemmeno nelle amicizie.

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Ad inizio anno, presentando lo Staff Distrettuale, ho riportato la citazione del grande cestista Michael Jordan: “Per vincere una partita serve il talento, ma per vincere un intero campionato serve la squadra”. Posso affermare con oggettività che è stato proprio così. È normale che ci siano stati momenti difficili, intoppi, ma sta nel gioco, in qualsiasi percorso si decida di intraprendere. Abbiamo risolto qualsiasi problematica e situazione, riflettendo, confrontandoci, litigando, discutendo, ma siamo cresciuti, io in primis. Il Rotaract è CRESCITA. Un percorso di crescita personale, unico e irripetibile. Una palestra di vita a tutti gli effetti. Ci si ritrova in situazioni che nel quotidiano non capitano così facilmente, ma il Rotaract è proprio in quei momenti che forgia il carattere, forma la persona, sintetizza i comportamenti. Tutte le occasioni che il Rotaract propone attraverso le vie d’azione rotariane nelle quali si articola, permettono di sviluppare noi stessi, offrendo spunti di riflessione e punti di vista a diversi livelli. Semplicemente il confrontarsi quotidianamente con persone diverse è da paragonare allo sportivo che si allena in tutte le situazioni metereologiche, per temprare il proprio fisico e prepararlo ai movimenti della gara. Il Rotaract mi ha aiutato in un aspetto: la tempistica. Sono per natura una ritardataria cronica, che preferisce sempre dormire i famosi “5 minuti in più”. Grazie a tutte le “gite fuori porta” del fine settimana che mi hanno portato in giro per tutta Italia, ho potuto mettermi alla prova con la pianificazione al secondo dei miei spostamenti. Fortunatamente le due basi a Fabriano e Perugia mi hanno decisamente facilitata: treni, aerei, viaggi in macchina…la valigia ormai cammina da sola e per la cronaca ne ho rotte due. Girare come una trottola mi ha stancata fisicamente, soprattutto perché il lunedì mattina il lavoro chiamava puntuale e non ho avuto grossi tempi di recupero. Allo stesso tempo, però, mi sento di ringraziare tutti i 40 Presidenti che ho incontrato sia nelle visite programmate, sia negli eventi: dove ho potuto sono stata presente e la stanchezza del lunedì mattina è stata ampiamente ripagata dall’affetto che ho ricevuto dai soci in ogni appuntamento e dall’impegno tangibile che tutti i Club, nelle persone dei Presidenti, hanno profuso per raggiungere i tantissimi obiettivi che insieme ci siamo posti ad inizio anno. Il Rotaract mi ha permesso quindi d’altra parte di conoscere tantissima gente del 2090, di tutta Italia e di tutta Europa. Con qualcuno ho avuto la possibilità di stringere amicizie importanti, che sono sicura mi porterò anche dopo l’esperienza rotaractiana. Un pensiero lo riservo ai miei colleghi Rappresentanti Distrettuali: chapeau a tutti gli RRD italiani. Grandi leader, forti personalità, da ognuno ho imparato qualcosa o per lo meno me lo auguro. Un gruppo di rotaractiani di esperienza, di professionalità marcate, dedite al servizio e a tanti sacrifici. Un rapporto splendido si è stretto con il Governatore Luigi Falasca e la Signora Anna Maria. Ringrazio ufficialmente il Governatore Luigi Falasca che mi ha appoggiato incondizionatamente e mi ha indirizzato fin da subito alla riflessione, sintesi perfetta di “ragione e cuore” (parole testuali!). Sono stata proprio fortunata: il Dottor Luigi Falasca, oltre ad essere un medico con una professionalità di tutto rispetto, mi è stato vicino personalmente, come un padre con la propria figlia. Il dialogo ha permesso che potessi provare a trasmettere al Distretto, sotto la mia guida, principi fondamentali di cui necessitiamo, a prescindere dal Rotaract, nella vita di tutti i giorni: l’essenza e la concretezza. I fatti rimangono, le parole vengono portate via dal vento. Un motto che sempre ripete il Governatore è “Se servi, servi, se non servi, non servi”, riassumendo così l’invito a darsi da fare, senza perdersi in chiacchiere. Ringrazio anche la Signora Anna Maria, che impersona la fermezza e la dolcezza: dietro ad un grande uomo c’è sempre una grande donna! Grazie al Delegato Rotary per il Rotaract Massimo De Liberato: confermo che si è reso disponibile h24! Sempre presente, fisicamente e telefonicamente, disponibile con tutti: un integerrimo rotariano, vestito di una rotaractianità di esperienza. Si è stabilito un rapporto diretto e le nostre chiacchierate iniziano ormai dal tema “Rotaract” e terminano in tutti i campi dello scibile umano.

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Battute a parte: i suoi consigli e le sue azioni dirette sul campo da “Manuale del Rotaract e del Rotary” ci hanno aiutato, così da riuscire a colmare le mie mancanze. In un anno così pesano molto i sacrifici che sono stati tanti, non solo quelli fisici; sono stata lontana dai miei affetti, ho trascurato le mie amicizie: sono stati tutti molto comprensivi e nei momenti di affaticamento ci sono sempre stati, tutti. I miei genitori sono le persone che più mi sono state accanto, aiutandomi a 360°, sempre pronti a facilitarmi la vita e venendomi sempre incontro. La mia famiglia è stata la mia forza costante, rappresentando sempre il mio punto di riferimento e li ringrazio per il supporto e la pazienza: non era semplice gestire arrivi e partenze, disfare e fare valigie in 1 ora per raggiungere i vari luoghi del Distretto. Le raccomandazioni di ricordarmi collare, spillette e gagliardetti sono stati gli incipit di ogni pre-partenza! Non solo: hanno assistito ai miei sfoghi, alle mie preoccupazioni e anche lì, sono stati sempre pronti a consigliarmi e a farmi riflettere. Tanti sacrifici, ma di più sono state le soddisfazioni che sono iniziate ad arrivare già il 15 aprile, quando il Senato della Repubblica ha aperto le porte al Rotaract Italia e tutti i Rappresentanti Distrettuali hanno presentato il Progetto di Service Nazionale “DREAMbox”. Finalmente siamo arrivati ad avere un interlocutore importante come il Senato, al quale mostrare le nostre attività e a far vedere, toccando con mano, cosa è il Rotaract. Inoltre il progetto “DREAMbox”, portato avanti in sinergia da tutti i Distretti d’Italia, ha vinto il premio come miglior progetto di service Rotaract per l’Europa, il Medio Oriente e l’Asia Centrale. Un risultato unico nella storia del Rotaract italiano, considerando che la densità di Rotary Club e Rotaract Club più alta nel mondo, risulta proprio essere in queste zone. A fine mandato mi sento come se mi fossi liberata delle paure e delle negatività, come se ormai potessi affrontare qualsiasi situazione mi si presenti. Sono cosciente di avere una consapevolezza maggiore di fronte alle persone, alle reazioni che devo avere, agli atteggiamenti da assumere. In questo periodo finale mi sento un po’ come una farfalla che è in procinto di trasformazione e di liberazione dallo stato di crisalide: la metafora della crisalide che realizza se stessa divenendo farfalla, sottende l’idea che ogni persona porta in sé la possibilità e il diritto di crescere e di trasformarsi, sviluppando al meglio le proprie capacità e potenzialità. Per diventare una vera farfalla, la crisalide deve riuscire a rompere il bozzolo nel quale è avvenuta la trasformazione per potersene liberare e prendere il volo. Al contrario del bruco, che ha tessuto il suo bozzolo a poco poco, in maniera graduale, la futura farfalla non può liberarsene allo stesso modo, lasciandolo gradualmente. Dovrà raccogliere abbastanza forza nelle ali da riuscire a rompere questa costrizione fatta di seta in un unico tentativo. È grazie a questa prova e alla potenza che richiede di accumulare nelle giovanili ali, che la farfalla sviluppa la muscolatura in grado di farla volare in seguito. Questa è la metafora del mio percorso da Rappresentante Distrettuale: tutte le prove mi hanno permesso di sviluppare in me la forza necessaria per passare allo stadio successivo. Alcune prove sono state dure e pesanti da affrontare, ma si è innescato in me un meccanismo di voler superare le situazioni a viso aperto e prendere la giusta decisione, molte volte scelte difficili. Per questo motivo la sofferenza della futura farfalla ha un senso perché nasce dallo sforzo che le permetterà di volare: è il prezzo della sua liberazione, è non soltanto utile, ma indispensabile. La bellezza della farfalla nei suoi colori e nella sua libertà di volare rappresenta proprio il miglioramento che il Rotaract mi ha apportato nell’affrontare la vita: un Rotaract per me tutto da vivere con dedizione e passione, al di sopra di ogni interesse personale.

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Grazie Distretto Rotaract 2090: onorata di essere stato il 30° Rappresentante Distrettuale. Grazie Rotaract. Francesca

Francesca Roscini Rappresentante Distrettuale Distretto 2090

a.s. 2013-2014

VOVOVOVOCI DAL DIRETTIVOCI DAL DIRETTIVOCI DAL DIRETTIVOCI DAL DIRETTIVO

IL SEGRETARIO DISTRETTUALEIL SEGRETARIO DISTRETTUALEIL SEGRETARIO DISTRETTUALEIL SEGRETARIO DISTRETTUALE

Il tempo passa veloce, inesorabile si accavalla quasi a rimarcare quello che la vita ti ha insegnato: tutto muta, tutto cambia forma e, quando finalmente hai acquisito le doti necessarie per comprendere a pieno ciò che stai svolgendo, le lancette annunciano che il tempo per te è scaduto. Ti senti confuso, spaesato, e questa sensazione ti ricorda il momento esatto in cui tutto è iniziato. Essere Segretario Distrettuale è stata una bellissima sfida, un impegno preso con grinta e determinazione dal primo momento in cui ho detto a Francesca “va bene, ci sto!”. La coerenza delle decisioni prese valgono tanto quanto una promessa solenne, il rispetto per chi ha creduto in te e nelle tue potenzialità, la voglia di crescere e di rinnovarsi senza mai essere statici, senza mai arrendersi di fronte alle sfide: sono queste le motivazioni che mi hanno spinto ad accettare. Dal primo momento ho sempre detto a Francesca che ammiravo profondamente il suo coraggio nello scegliere come braccio destro una persona come me. Chi mi conosce lo sa: sono critica con me stessa, non meno con chi mi è vicino e con le persone a cui tengo particolarmente. In questo anno non sono mancate discussioni accese e pensieri contrastanti, ma una volta in campo le nostre mani si sono unite verso un unico obiettivo: fare service, fare Rotaract. Il nostro interesse è stato quello di fare servizio, di lavorare per il Distretto e accettare le sfide che puntualmente si sono presentate sul nostro cammino con la neutralità che dovrebbe accomunare ogni esecutivo distrettuale senza nessun fine personale. Ovvio è che siamo esseri umani e che, come tutti, abbiamo simpatie ed antipatie ma questo non ha influito sulle nostre scelte seppur a volte sofferte. Difficilmente si parla di questi temi negli articoli finali, ci si stringe su argomenti come amore, amicizia, stanchezza avvertita dopo un intero anno, ma ho ritenuto opportuno ribadire anche qui il mio pensiero senza cadere nelle frasi fatte e negli inutili ghirigori di chi vuole essere ricordato come un dolce e adorabile segretario che si è immolato per la causa… in fondo non sono stata proprio io ad accettare? Nessuno mi ha obbligata. Non parlo di quanto faticoso sia stato perché nella vita di tutti i giorni ci sono cose ben più impegnative di queste, e la mia è stata una felice scelta non una costrizione. Ci sono stati momenti difficili, situazioni in cui ho dovuto tenere duro rimarcando il nostro dovere nel rispettare le regole, passando quindi per la ‘rompiscatole’ di turno, quella troppo rigida dalla “bacchetta facile”. Ma se il nostro Distretto è così forte lo dobbiamo soprattutto a chi è venuto prima di noi, all’impegno nel redigere un regolamento e alla nostra responsabilità nell’onorarlo. Il rispetto di chi ci ha preceduto è fondamentale per una crescita sana e continuativa negli anni. Non esiste il “mio” anno, il “tuo” anno…esiste il Distretto 2090. Questo è quanto!

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Sicuramente avrei potuto impegnarmi maggiormente, non si è mai perfetti fino in fondo e c’è sempre quel quid in più che mi auguro acquisisca chi verrà dopo di me, anche attraverso i miei errori, e che il tutto contribuisca a rendere il Distretto migliore. Non mi resta che ringraziare chi mi ha dato la possibilità di crescere attraverso questo ruolo, a colei che mi ha chiamata giorno e notte, a l’unica in grado di spostarsi con una rapidità stile superwoman da un estremo all’altro del Distretto, sempre tenendo sotto controllo il telefono e le mille notifiche. Ringrazio inoltre la nostra squadra, professionisti affermati nella vita lavorativa che con le loro capacità hanno regalato al Rotaract il giusto concetto di impegno e solidarietà, sempre a disposizione di tutti pur avendo mille cose a cui pensare. Infine un ringraziamento particolare va ad Alessandro Pala: attraverso il suo esempio sono riuscita a comprendere la vera essenza di questa associazione, rispettando prima di tutto me stessa e ciò in cui realmente credo senza mai scendere a sterili compromessi. Quest’anno rimarrà sicuramente tra i ricordi più significativi della mia vita rotaractiana; non sono stata io a dare qualcosa a voi, ma è l’intero Distretto che lascia qualcosa in me: una maggiore padronanza delle mie capacità e dei miei desideri per il futuro, la voglia di migliorarmi continuamente attraverso il lavoro e il sacrificio senza mai tirarmi indietro e senza mai dimenticare la giusta dose di umiltà. La strada, la più semplice non è mai quella giusta. L’obiettivo è quello di comprendere ciò che realmente vogliamo senza mai arrenderci e io sono pronta a farlo! Grazie 2090. Grazie Rotaract!

Stefania Pazienza Segretario Distrettuale

a.s. 2013-2014

IL PREFETTO DISTRETTUALEIL PREFETTO DISTRETTUALEIL PREFETTO DISTRETTUALEIL PREFETTO DISTRETTUALE

Potrei iniziare con "è giunta la fine dell'anno ed è tempo di bilanci" ma sarebbe troppo banale e alluderei a dire è TUTTO FINITO E DOBBIAMO TIRARE LE SOMME. Beh, io non la penso così, credo che la fine dell'anno rotaractiano sia sì un momento di bilanci e risultati per il percorso che si

sta per concludere, ma più di tutti sia l'inizio, l'inizio di un momento in cui siamo cresciuti e maturati, pronti quindi a nuove sfide e avventure. Personalmente far parte di questa squadra distrettuale mi ha portato molte soddisfazioni e altrettante gioie sia a livello personale che professionale. Sono stata sempre discreta sulla mia carica non facendone mai vanto, pur amando tantissimo questo "lavoro". Beh, a fine/inizio anno devo dire che fare il prefetto Distrettuale è uno dei ruoli più "fighi" che ci siano. Sai di dover far funzionare tutto alla perfezione ma soprattutto un prefetto deve essere molto abile con gli imprevisti e far sembrare che non sia successo nulla, ecco.... credo di essermela cavata più che bene. Inoltre, il panico negli occhi dei presidenti organizzatori degli eventi clou del distretto, essendoci passata prima di loro, l’ho capito alla prima occhiata/telefonata e ho cercato con tutte le forze di rassicurarli e dir loro che sarebbe andato tutta alla grande e così ogni volta è stato. Ringrazio Francesca per la fiducia e per essersi sempre fidata ciecamente di me e del mio intuito, dandomi talvolta delle decisioni da prendere che richiedevano grande responsabilità; dopotutto sono proprio queste ultime che ti fanno maturare e migliorare. Ringrazio anche i compagni d'avventura che sono stati stupendi e sempre disponibili; loro sono le classiche persone che pur solo per un caffè ci saranno sempre: dopotutto condividere l'esperienza dell'esecutivo distrettuale crea

un fil rouge molto particolare.

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Spero che tutti, una volta nella vita, possiate provare il vero spirito di FARE SQUADRA e di far parte dei MAGNIFICI CINQUE!!! Con affetto, Benedetta

Benedetta Gandini Prefetto Distrettuale

a.s. 2013-2014 IL DZ UMBRIAIL DZ UMBRIAIL DZ UMBRIAIL DZ UMBRIA Ripercorrere un anno intenso come quello appena trascorso non è molto semplice, soprattutto per una serie di cambiamenti nella mia vita personale che mi hanno costretto a

determinate scelte. Ho accettato la carica di Delegato di Zona con pieno senso di

responsabilità ma anche con

la consapevolezza che il rapporto di amicizia e di fiducia che mi lega a

Francesca Roscini avrebbe reso le cose più facili e avrebbe permesso un anno pieno di emozioni e gioie rotaractiane. E così è stato. La previsione era giusta, e i tanti eventi organizzati sul territorio umbro, molto partecipati, sono il motivo per cui possiamo ritenerci tutti ampiamente soddisfatti. Ma facendo il bilancio di questa meravigliosa annata non posso pensare solo in maniera cinica e aritmetica al numero totale degli eventi. Quest’anno infatti la Zona ha visto una particolare complicità tra i diversi Club, talvolta suggellata da riusciti gemellaggi. Devo poi porre l’attenzione sui numerosi nuovi soci che sono entrati a far parte della nostra famiglia sin dal primo evento umbro, e tra questi ho anche avuto il piacere di spillettarne ben tre. L’eterogeneità dei nostri eventi ha permesso alla Zona Umbria di essere anche quest’anno protagonista nel Distretto. Lo spirito goliardico durante il Brindisi dei Presidenti del Club di Assisi (Club che ho avuto modo di qualificare già una volta come trascinatore e punta di

diamante della Zona e del Distretto, giudizio che non è mutato nel tempo), l’attaccamento alle tradizioni territoriali nella Quintana di Foligno, l’attenzione a particolari temi posta in numerosi convegno organizzati dai Club di Terni (contraddistinto per la grandissima capacità organizzativa dimostrata poi durante il Ballo di San Valentino), Perugia, Spoleto (che con spirito di iniziativa in tantissime occasioni ha portato novità e idee nuove all’interno della Zona), Trasimeno (Club preso in mano a metà anno da Elio Viola che ha gestito al meglio la situazione con l’importante peso di responsabilità dovuto anche all’organizzazione della A.D.), il profumo di cultura che emanano gli eventi del Club Perugia Est e l’originalità nell’organizzare la cena con delitto (e non solo) da parte del Club di Città di Castello, gli eventi di Zona come l’aperitivo di Zona e il Torneo di Calcetto (alla II edizione), molto partecipati con cui abbiamo realizzato un grande Service con il minimo sforzo, e gli eventi distrettuali di Assisi, Trasimeno, Perugia, Città di Castello, Spoleto e Terni, che hanno messo in mostra le nostre qualità di fronte alla società e ai Distretti Rotaract di tutta Italia, sono le numerose facce di una Zona che si è sempre impegnata durante l’anno a raggiungere lo scopo rotaractiano, servire divertendosi. Di chi è il merito? Senza identificare una persona o un gruppo in particolare, credo che il merito sia di chiunque interpreti il Rotaract con vero spirito di amicizia e soprattutto al di sopra di ogni interesse personale. Spirito di amicizia vuole dire, a mio avviso, confrontarsi con chi ha opinioni diverse dalle nostre, in modo leale e corretto. Durante l’anno abbiamo avuto, e sono contento di questo, motivo di confronto, talvolta con il sottoscritto, talvolta tra Presidenti di diversi Club. Ho sentito ancor di più in questi momenti il senso di responsabilità per la carica che ho ricoperto e sono

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orgoglioso di aver assunto la responsabilità per tutto quanto il mio operato, e rivendico con altrettanto orgoglio la nomina a Socio Amico di più di un Club della Zona, che oggi sento, ancor più di ieri, come Club di appartenenza, segno di una mia sempre vicinanza, disponibilità e amicizia nei loro confronti.

Credo quindi di terminare l’anno sereno per avere un successore che farà sicuramente meglio del sottoscritto, un amico come pochi del calibro di Lorenzo Pellegrini al quale vanno i miei sinceri auguri di un’ottima annata e di vivere le stesse emozioni che ho vissuto io durante questo bellissimo percorso.

Federico Aversa Delegato Zona Umbria

a.s. 2013-2014 IL DZ MARCHEIL DZ MARCHEIL DZ MARCHEIL DZ MARCHE

Un anno intenso di Rotaract sta giungendo al termine. È arrivato il momento di tirare le somme e di valutare tutto quello che si è fatto fino ad oggi. Sono numerose le attività che i Club marchigiani hanno svolto durante questo anno, animate da un grande spirito di iniziativa e di unione, creando nuove sinergie fra i Club. Le attività hanno incrementato le amicizie e i rapporti interpersonali. Ogni singolo Club si è messo in gioco con numerose attività sul territorio. Un anno ricco di iniziative e di successo dove molti Club hanno dato e dove il Distretto è stato presente nel coordinamento delle varie attività. 16 Presidenti….un’unica squadra. Ci tengo a sottolineare la grande passione e dedizione che ogni Presidente, ogni socio ha avuto nell’organizzazione delle attività e degli eventi.Un grande impegno e collaborazione è stato messo, soprattutto, nello svolgimento del Service di Zona che ciascun Club ha deciso di intraprendere, oltre ai numerosi Service, distrettuali e non, che ogni Club autonomamente ha portato avanti. Un service rivolto al bene dei bambini e alle loro famiglie che vivono momenti difficili come quelli della malattia e dell’ospedalizzazione. Senza il loro impegno e costante partecipazione, sicuramente non saremo riusciti a portare a termine questo grande progetto.Posso dire che da DZ mi rimarranno sicuramente le amicizie, quelle vere e sincere, che sono nate in questo anno e che proseguiranno indipendentemente dal Rotaract. Ho avuto l’opportunità di conoscere persone nuove e di approfondire la conoscenza di altre. Il Rotaract è fatto di volti e di persone che dedicano ogni giorno il loro impegno e la loro passione per questa meravigliosa e gigantesca associazione.Sono stata orgogliosa di aver portato avanti questa zona così ampia come le Marche, lavorando insieme, creando un gruppo unito e coeso basato sull’amicizia. Spero di essere stata per i Presidenti un valido aiuto e un sostegno nei momenti di incertezza o di difficoltà. Un ringraziamento particolare a Francesca per la fiducia che mi ha dato affidandomi questo ruolo e… ai miei colleghi DZ con i quali ho avuto l’opportunità di confrontarmi e di aiutarci reciprocamente.È ora di passare il testimone…faccio un grande in bocca a lupo ad Eleonora, con la consapevolezza che farà un ottimo lavoro e che saprà guidare la Zona nel migliore dei modi.

Chiara Greci Delegato Zona Marche

a.s. 2013-2014

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COMMISSIONE AZIONE PUBBLICO INTERESSE: COMMISSIONE AZIONE PUBBLICO INTERESSE: COMMISSIONE AZIONE PUBBLICO INTERESSE: COMMISSIONE AZIONE PUBBLICO INTERESSE:

la quinta essenza del Rotaractla quinta essenza del Rotaractla quinta essenza del Rotaractla quinta essenza del Rotaract Durante quest’anno sociale ho avuto l’onore e l’onere di presiedere, a mio avviso, una della commissioni più importanti che si possano trovare all’interno del distretto Rotaract. La Pubblico Interesse rappresenta la quinta essenza della nostra associazione, la commissione che ti permette di “toccare con mano” il risultato che il Distretto è riuscito a raggiungere durante un intero anno sociale. Una commissione che basa il suo risultato sull’operatività, sul rimboccarsi le maniche, sullo scendere in piazza e sulle attività ed eventi organizzati dai soci e dai vari Club, il tutto lontano da quelle logiche non propriamente rotaractiane che purtroppo da qualche tempo a questa parte si sono insinuate a “tempo pieno” nel nostro Distretto. Con serietà e impegno siamo riusciti a raggiungere risultati molto soddisfacenti: dalla donazione dei DREAMbox presso i reparti di Ancona, Perugia e Pescara, per quanto riguarda l’ambito distrettuale, a quello nazionale attraverso l’allestimento e il rinnovamento di una sala del reparto di oncoematologia pediatrica dell’Ospedale Santo Bono. Per non dimenticare: • La realizzazione di una sala d’attesa, il finanziamento alla ricerca e delle attività ludico ricr,eative presso i reparti di oncoematologia pediatrica dell’Abruzzo delle Marche e dell’Umbria reso possibile attraverso i fondi raccolti da eventi locali di Zona e Distrettuali tutti sotto lo stesso “marchio”: UNA GOCCIA PER LA VITA . • I due service di sensibilizzazione che abbiamo portato avanti: Nemmeno con un Fiore, con un Forum Distrettuale organizzato dai Club di Terni e Spoleto; la collaborazione con la Fondazione Veronesi attraverso la campagna di prevenzione oncologica. • La raccolta fondi organizzata per continuare a sovvenzionare l’oramai ultracinquantennale progetto End Polio Now e per Il Mio Service, finanziando campagne di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale. In ultimo, ma non per minore importanza, vorrei soffermarmi sui service che rientrano nell’ambito Ovunque è 2090. Fin dall’inizio dell’anno sociale ho puntato e spinto molto su questo tipo di attività perché ritengo sia doveroso aiutare in primis le comunità locali all’interno delle quali orbitiamo con la nostra associazione. Soprattutto attraverso i service “cittadini” possiamo dimostrare a noi stessi e agli altri chi siamo, che cosa facciamo e cosa siamo in grado di raggiungere grazie anche all’impegno dei singoli soci e degli aspiranti che con il loro prezioso contributo ci permettono di arrivare a risultati straordinari. Mi permetto di dare un consiglio in primis ai prossimi Presidenti di Club e in generale a tutti i soci del Distretto: ben vengano le attività volte al ricavo di somme di denaro, ma ben vengano soprattutto le attività che ci vedono impegnati in prima persona per dare un serio aiuto alle nostre comunità. Vorrei concludere ringraziando i Presidenti per la collaborazione e l’efficienza con la quale avete risposto alle mie numerose richieste e ringraziando Francesca, per aver confidato in me e nelle mie capacità affidandomi appunto…la quinta essenza del Rotaract!!! Con la speranza di essere stato quanto più disponibile e chiaro possibile, con la consapevolezza

di aver ricoperto quest’incarico e aver servito il Distretto e la Nostra associazione sempre e soltanto al di sopra degli interessi personali…vi auguro buon Rotaract!

Alessandro Pala Presidente Commissione Azione Pubblico Interesse

a.s. 2013/2014 Rotaract Club Chieti

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La presidenza della Commissione Comunicazione è stata un’esperienza davvero fantastica. Mi ha permesso di vivere MOLTO da vicino, sostdel lavoro è stata alleviata sia dalla piacevolezza di quello che ho fatto sia, e soprattutto, dai compagni d’avventura. Il primo, e più torchiato, è stato Luigi Petrella, il commissario per il sito web. È merito suo la realizzazione dei siti del distretto e del SIRDE, in un fantastico lavoro dicommissarie per i rapporti con la stampa: Francesca Ranalli, Cecilia Burattini, Rossella Travaglini e Maria Nicole Iulietto. Con loro il lavoro nonprogramma d’inizio anno ma già solo aver pensato e proposto un più serio rapporto con la carta stampata ha dato i suoi frutti, riconosciuti durante l’anno nei numerosi comunicati stampa pubblicati. Inoltre hanno avviato la redazione di un indirizzario delle testate che resterà nella disponibilità del Distretto. C’è ancora strada da fare in questo ambito, ma sono sicuro che si raggiungeranno ottimi risultati. In corso d’anno è arrivato Nicola Laurora, estremamente disponibile e con tantiInizialmente il suo compito era quello di collaborare con i club per realizzare i siti web ospitati gratuitamente sotto il dominio del distretto ma, vista la scarsa domanda (e questo vuole suonare come un velato richiamo), si è impegnl’aggiornamento del sito distrettuale, oltre che nella realizzazione dell’sostegno della Sardegna. La sfida che ci ha lanciato il Rotary in merito alla comunicazione è stata davvemotivo di crescita in un ambito davvero interessante. Ho cercato di “fare” il massimo, di imparare a “saper fare” sempre meglio, per “far sapere” tutto quello che il nostro fantastico Distretto ha fatto a più persone possibile e nel modo miringraziare Francesca per avermi assegnato la responsabilità di questa Commissione, ringraziare nuovamente tutti i miei commissari e salutare voi tutti. P.s. L’unico rimpianto è quello di non essere riuscito ad avlasciare quest’immagine un po’ particolare, ma che trovo molto adatta… Claudio Voltattorni Presidente Commissione ComunicazioneRotaract Club San Benedetto del Troa.s. 2013/2014

UN ANNO DI COMUNICAZIONEUN ANNO DI COMUNICAZIONEUN ANNO DI COMUNICAZIONEUN ANNO DI COMUNICAZIONE

La presidenza della Commissione Comunicazione è stata un’esperienza davvero fantastica. Mi ha permesso di vivere MOLTO da vicino, sostanzialmente, tutti gli eventi dell’anno e la fatica del lavoro è stata alleviata sia dalla piacevolezza di quello che ho fatto sia, e soprattutto, dai compagni d’avventura. Il primo, e più torchiato, è stato Luigi Petrella, il commissario per il sito

È merito suo la realizzazione dei siti del distretto e del SIRDE, in un fantastico lavoro di squadra. Poi le

per i rapporti con la stampa: Francesca Ranalli, Cecilia Burattini, Rossella Travaglini e Maria Nicole Iulietto. Con loro il lavoro non è andato secondo il programma d’inizio anno ma già solo aver pensato e proposto un più serio rapporto con la carta stampata ha dato i suoi frutti, riconosciuti durante l’anno nei numerosi comunicati stampa pubblicati. Inoltre hanno avviato la

un indirizzario delle testate che resterà nella disponibilità del Distretto. C’è ancora strada da fare in questo ambito, ma sono sicuro che si raggiungeranno ottimi risultati. In corso d’anno è arrivato Nicola Laurora, estremamente disponibile e con tantissima voglia di fare. Inizialmente il suo compito era quello di collaborare con i club per realizzare i siti web ospitati gratuitamente sotto il dominio del distretto ma, vista la scarsa domanda (e questo vuole suonare come un velato richiamo), si è impegnato nella collaborazione con Luigi per la manutenzione e l’aggiornamento del sito distrettuale, oltre che nella realizzazione dell’eshop

La sfida che ci ha lanciato il Rotary in merito alla comunicazione è stata davvemotivo di crescita in un ambito davvero interessante. Ho cercato di “fare” il massimo, di imparare a “saper fare” sempre meglio, per “far sapere” tutto quello che il nostro fantastico Distretto ha fatto a più persone possibile e nel modo migliore possibile. Non mi resta quindi che ringraziare Francesca per avermi assegnato la responsabilità di questa Commissione, ringraziare nuovamente tutti i miei commissari e salutare voi tutti.

P.s. L’unico rimpianto è quello di non essere riuscito ad avere una foto di gruppo, allora voglio lasciare quest’immagine un po’ particolare, ma che trovo molto adatta…

Presidente Commissione Comunicazione Rotaract Club San Benedetto del Tronto

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UN ANNO DI COMUNICAZIONEUN ANNO DI COMUNICAZIONEUN ANNO DI COMUNICAZIONEUN ANNO DI COMUNICAZIONE

La presidenza della Commissione Comunicazione è stata un’esperienza davvero fantastica. Mi

anzialmente, tutti gli eventi dell’anno e la fatica del lavoro è stata alleviata sia dalla piacevolezza di quello che ho fatto sia, e soprattutto, dai compagni d’avventura. Il primo, e più torchiato, è stato Luigi Petrella, il commissario per il sito

Inizialmente il suo compito era quello di collaborare con i club per realizzare i siti web ospitati gratuitamente sotto il dominio del distretto ma, vista la scarsa domanda (e questo vuole suonare

ato nella collaborazione con Luigi per la manutenzione e eshop per le polo a

La sfida che ci ha lanciato il Rotary in merito alla comunicazione è stata davvero stimolante e motivo di crescita in un ambito davvero interessante. Ho cercato di “fare” il massimo, di imparare a “saper fare” sempre meglio, per “far sapere” tutto quello che il nostro fantastico

gliore possibile. Non mi resta quindi che ringraziare Francesca per avermi assegnato la responsabilità di questa Commissione, ringraziare

ere una foto di gruppo, allora voglio

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“NEMMENO CON UN “NEMMENO CON UN “NEMMENO CON UN “NEMMENO CON UN FIORE”FIORE”FIORE”FIORE”

ll forum "Nemmeno Con Un Fiore - La violenza di genere tra diritto, corpo e mente", organizzato il 17 maggio dai club Rotaract di Spoleto e Terni, rappresenta la sintesi dell'impegno annuale dei club del nostro distretto per la sensibilizzazione contro la violenza di genere. L'obiettivo del Service, da subito chiaro, è stato quello di stimolare la comprensione reciproca, abbattendo ogni sessismo, sottolineando le differenze tra generi non più per farne armi di ulteriori, sanguinose battaglie, ma al fine di accettarle e accoglierle per ciò che realmente sono: un valore. Le esposizioni dei cinque relatori hanno permesso di analizzare compiutamente

ogni conseguenza della violenza di genere: quelle cliniche e psicologiche sulla vittima, attraverso l'intervento curato dal Dott. Massimiliano Casavecchia, quelle penali sull'autore, sintetizzate dall'Avv. Dino Parroni in un'esegesi della normativa sulla violenza sessuale, fino a considerare le ripercussioni che l'aggressività manifestata tra le mura domestiche può avere sullo sviluppo della personalità del minore che vi assiste. Fondamentale, nell'ottica di favorire la valorizzazione e la comprensione della diversità, è stato l'intervento dell'Avv. Mattia Masotti, che ha fornito un quadro dettagliato delle forme di violenza delle donne sugli uomini, argomento spesso sottaciuto e trascurato. Da tutto ciò è emersa, rimarcata, l'esigenza di impegnare noi stessi, con tutte le nostre forze, ad educarci vicendevolmente al rispetto, a rifiutare la logica del "tutto è subito". Il Consigliere Regionale Raffaele Nevi ha posto l'accento sulla vitale importanza degli interventi nelle nostre scuole, come quelli promossi dalla Regione Umbria, di esperti psicologi che possano contribuire ad educare i più piccoli, aiutandoli a cogliere le tante sfumature della sensibilità e della delicatezza verso il prossimo. Interventi vani, tuttavia, se, come sottolineato dal Dott. Christian Cursi, non supportati da un esempio sereno e costante all'interno delle nostre famiglie. È necessario proteggere il bambino dalla violenza: assistere a comportamenti aggressivi, anche nei primi mesi di vita - quelli in cui si percepisce ogni stimolo, pur non comprendendolo coscientemente - può determinare il rischio che tali azioni violente vengano riprodotte in età adolescenziale o adulta. Benché l'anno stia volgendo al termine, mi auguro che in tutti noi resti sempre vivo e forte il valore di ciò che abbiamo imparato avvicinandoci a situazioni tanto drammatiche quali quelle vissute dalle vittime di violenza: l'aggressività, insieme a tutti i suoi figli, si sconfigge con l'esempio, con il coraggio di non utilizzarla, praticando il rispetto.

Marta Maestripieri Commissario Service “Nemmeno con un fiore”

a.s. 2013-2014 Rotaract Club Spoleto

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DOLCI RICORDIDOLCI RICORDIDOLCI RICORDIDOLCI RICORDI DAL SIRDE…DAL SIRDE…DAL SIRDE…DAL SIRDE…

Il 18, 19 e 20 ottobre 2013, in occasione di Eurochocolate, si è tenuto il SIRDE - Seminario Informativo Rappresentanti Distrettuali Eletti, un evento nazionale che ha visto la partecipazione di più di trecento persone provenienti da tutta Italia, unite verso un unico grande obiettivo: fare service! Quando la nostra RRD Francesca Roscini mi ha chiesto di far parte dell’organizzazione sono stata felicissima; sono stati mesi di duro lavoro, impegnativi, stancanti ma è stata anche una buona occasione per conoscersi meglio, stringere amicizie e collaborare tra Club; tutte cose che non hanno potuto che rinsaldare il nostro spirito rotaractiano. L’avventura è iniziata i primi dell’anno: ogni settimana ci riunivamo dopo cena ed ognuno di noi dava qualche idea e studiava le migliori soluzioni affinché l’evento potesse riuscire nel migliore modo possibile! Mi ricordo le giornate spese per chiedere

permessi e autorizzazioni; il continuo correr qua e là e… la tanta cioccolata! Il ‘quartier generale’ dei tre giorni dedicati all’evento è stata la Posta Dei Donini, splendida location sita a San Martino in Campo, che ha accolto calorosamente tutti gli ospiti. La prima sera si è svolta all’interno della SPA della stessa struttura mentre la seconda presso Villa Fidelia a Spello dove, nello specifico, ho svolto il ruolo di Prefetto insieme a Marco Amico. La cena di gala del sabato è stata ospitata dalla limonaia della Posta dei Donini in un clima di festa e di spirito benefico. Che altro dire…. è stata un’esperienza unica ed emozionante allo stesso tempo e spero di aver trasmesso queste sensazioni anche a coloro che vi hanno partecipato!

Maria Vittoria Setti Consigliere Distrettuale

Rotaract Club Perugia Est a.s. 2013-2014

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Rotaract Club Assisi, l'impegnoRotaract Club Assisi, l'impegnoRotaract Club Assisi, l'impegnoRotaract Club Assisi, l'impegno continuacontinuacontinuacontinua 16/11/12: Grande Successo per la III Assemblea Distrettuale Distretto Rotaract 2090

Il “Sedici” è un numero speciale. Chissà, forse perché è bello da vedere, magari perché cade a metà esatta dell'adolescenza, tra la magia dell'infanzia e la realizzazione d'una vita adulta, o sarà perché è più di tre lustri e ragionevolmente meno di un giubileo. Sia come sia, qualsiasi sedicesima ricorrenza è speciale, e merita un'attenzione tutta particolare. Così, giunti alla XVI Edizione de “La Castagnata”, il Rotaract Club Assisi, guidato dal Presidente Filiberto Franchi, si è impegnato al massimo per fare qualcosa di speciale e diverso, pur rimanendo nel solco della tradizione di questo Club, sintetizzata dall'ormai celebre motto “Renidendo Servire” (vale a dire, “Servire col Sorriso”). Magari aggiungendo una sfida nuova, come l'organizzazione di una Assemblea Distrettuale. Così, una volta ricevuto dal Distretto Rotaract 2090 l'onore (e l'onere) di organizzare la III Assemblea Distrettuale, la potente e collaudata macchina organizzativa di questo gruppo di amici che è il Rotaract Club Assisi si è messa in moto con il solito eppur sempre nuovo impegno. Così è nata “Laudes Creaturarum”. Una Castagnata più incentrata sull'incanto del Creato e delle Creature, su quell'unità dell'Uomo con la Natura che è il marchio indelebile che la città di Assisi, come tutta l'Umbria, lascia su chiunque la visiti. Da qui la scelta di una location immersa nel verde, ma con una vista mozzafiato sulla Città Serafica: l'Hotel “Valle di Assisi”, che ha ospitato l'intero Evento, dai lavori pomeridiani della Assemblea Distrettuale (nel corso dei quali il Distretto 2090 ha votato l'adesione al MultiDistretto del Mediterraneo) alla Cena di Gala, il cui intero ricavato è stato devoluto al Service Distrettuale “Una Goccia per la Vita”, dedicato al finanziamento dei Reparti di Oncoematologia Pediatrica d'eccellenza presenti nel Distretto (Perugia, Ancona e Pescara). Ospiti d'eccezione della serata Simone Venier (canottiere italiano, medaglia d'argento alle Olimpiadi nel 4 di coppia) e Valeria Altobelli, attualmente co-conduttrice della nota trasmissione televisiva “Forum” (e finalista del concorso “Miss Mondo” nel 2004). Estremamente significativo il loro intervento congiunto, nel quale invitano tutti i giovani ad essere protagonisti del proprio presente e del proprio futuro (che è il futuro di tutti). Un messaggio che il Rotaract Club di Assisi ha fatto

proprio da tempo, con una convinzione rafforzata dai traguardi raggiunti mettendo insieme null'altro che le nostre idee, il nostro impegno, il nostro entusiasmo e la nostra amicizia. Tante le sorprese della serata, tra cui il saluto del Governatore del Distretto Rotary 2090 Luigi Falasca e del Presidente del Rotary Club Assisi Emanuel Concetti, impegnati proprio ad Assisi nel Forum del Distretto Rotary 2090. Tra gli oltre 120 ospiti della serata, provenienti da tutto il Distretto (Umbria, Marche, Abruzzo e Molise) ricordiamo e ringraziamo il Rappresentante Distrettuale

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Distretto Rotaract 2090 Francesca Roscini, il Delegato Rotary per il Rotaract Distretto Rotary 2090 Massimo Deliberato, il Vice R.R.D Massimiliano Crusi, il Segretario Distrettuale Stefania Pazienza, il R. D. Incoming Costanza Scoponi, il Tesoriere Distrettuale Cristiano Venturini, il Prefetto Distrettuale Benedetta Gandini, il Delegato Zona Umbria Federico Aversa e Past RRD Distretto Rotaract 2090 Stefano Pala, Gino Petronio, M. Elena Castori. Ancora una volta, e ne siamo certi, mille altre volte... Renidendo Servire!.

Rotaract Club Assisi

I Club del Fermano: Gran Galà degli AuguriI Club del Fermano: Gran Galà degli AuguriI Club del Fermano: Gran Galà degli AuguriI Club del Fermano: Gran Galà degli Auguri

"Trovarsi insieme è un inizio, restare insieme un progresso, lavorare insieme un successo".

(Henry Ford)

Non esiste frase più indicata per sottolineare uno degli aspetti più autentici e fondamentali del nostro Rotaract: la collaborazione. Lavoro di squadra, partecipazione collettiva, compresenza di forze ed energie: tanti i termini utilizzabili per definire una realtà rotaractiana in cui il valore associativo emerge e si rafforza quotidianamente. La forza della collaborazione tra Club apparentemente diversi sta nel fatto di essere uniti tutti dai medesimi principi. Questa caratteristica ha portato ad una facilità di comunicazione e scambi di idee, con un conseguente aumento della produttività rispetto a quella del Club preso come singolo. Ciò che spinge alla collaborazione è infatti la possibilità di raggiungere obiettivi più lontani, riuscendo ad aumentare anche il nostro “livello di divertimento” nello svolgere compiti comuni. Ed è così che i Club Alto Fermano, Fermo, La Marca e Montegranaro hanno avuto l’onore (e l’onere) di ospitare uno degli eventi più importanti della vita di questa associazione: il Gran Galà degli Auguri del nostro Distretto Rotaract. Una serata piena di emozioni e di soprese che si è svolta sabato 14 dicembre 2013 nella splendida Villa Sofia di Monte San Pietrangeli: una sala calda ed accogliente, ricca di decori, dipinti, grandi quadri in stile caratterizzata dal suggestivo “cielo in una stanza” e da un piccolo borgo, riproduzione di uno scorcio della casa della Loren comparso in un conosciutissimo film.

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Più di 170 persone hanno contribuito a rendere realmente concrete le capacità e le potenzialità dei quattro club e festeggiare il Natale, ormai alle porte. Il ricavato della serata sarà devoluto al service distrettuale “Una Goccia per la Vita”, allo scopo di finanziare direttamente i progetti dei reparti di oncoematologia pediatrica dei centri d’eccellenza di Ancona, Pescara e Perugia. Dopo i saluti iniziali del Prefetto Distrettuale, i quattro Presidenti del Fermano, rispettivamente Ludovica, Paolo, Alessio e Federica, prendono la parola descrivendo questo evento come una sfida ed il grande impegno profuso in questo percorso lungo e non sempre facile, ma colmato dalla soddisfazione di vedere così numerose le persone intervenute. Hanno sottolineato l’importanza della vicinanza dei propri Rotary padrini. Estremamente significativo l’intervento dell’Assistente del Governatore, Dalmazio Greci, che ha avuto modo di vedere quanto i quattro Club hanno lavorato insieme, con tanta volontà ed impegno, grande collaborazione, assiduamente e soprattutto con tolleranza reciproca nello scambiarsi i ruoli, l’uno soccorrendo l’altro nel momento del bisogno. A concludere il Rappresentante Distrettuale Francesca Roscini si è complimentata con tutti e quattro i club per il lavoro svolto, per essersi messi in gioco, aver scoperto i loro limiti ed esaltato le loro capacità, illuminando il loro talento. Nel corso della serata è stato presentato il gioco della “Ruota della Fortuna” con ricchi premi donati da molti sponsor che abbiamo ringraziato per la loro sensibilità e disponibilità. Infine, è stato mostrato un video, frutto di un grande lavoro da parte del Presidente della

Commissione Azione Interna, Andrea Urbinati, in cui tutti i Past

Rappresentanti Distrettuali hanno inviato un loro messaggio di auguri. La serata è poi proseguita con l’intrattenimento di un gruppo musicale “Le Pailettes Girl Band” ed il loro repertorio frizzante e coinvolgente pensato per far divertire tutti, nessuno escluso

Chiara Greci Delegato Zona Marche

a.s. 2013-2014

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DAL ROTADAL ROTADAL ROTADAL ROTARACT…AL ROTARYRACT…AL ROTARYRACT…AL ROTARYRACT…AL ROTARY Il 3 giugno 2014 è una data che avrò sempre nel cuore perché sono entrata a far parte del Rotary Perugia Distretto 2090. È per me un grande onore essere membro di questa grande famiglia che subito mi ha accolta con molto affetto e ringrazio in particolare il Presidente del Rotary Perugia Dott. Alfredo Gallina. Sono stata presentata dal Prof. Andrea Bollino che ha parlato con il cuore, ricordando anche la mia famiglia ed in particolare la figura di mio Padre, scomparso nel 2010. Il mio cammino rotariano è incominciato nel Rotaract: sono infatti entrata grazie alla presentazione di persone a me molto care e vicine, l’Avv. Carolina Ansidei di Catrano e il Dott. Gabriele Galatioto. Un altro giorno che avrò sempre nel cuore è il 2 luglio 2012 quando ho ricevuto dal Rotaract Club Perugia Distretto 2090 il Paul Harris Fellow a Casalina (Pg). All’interno del Rotaract ho capito i nobili valori e gli ideali che animano il Rotary attraverso i services che ho svolto, ad esempio, presso l’ospedale S. Maria della Misericordia a Perugia per il Telefono azzurro e recentemente collaborando anche al service “Dreambox”, insieme alla RD Distretto 2090 Dott. Ing. Francesca Roscini. Quest’ultimo service ha vinto il premio internazionale del Rotary International come miglior progetto di service per l’Europa, Medio Oriente e Asia centrale. Ho potuto constatare che in ospedale regna la speranza. Speranza, argomento che è stato al centro della relazione del Prof. Mario Bellucci, nella conviviale del 27 maggio 2014. Ho provato una profonda commozione quando ha citato la speranza che possiamo ritrovare tra i ricoverati all’ospedale; il pensiero è andato subito a mio Padre che sento presente anche in questa tappa importante della mia vita. Grazie al Rotaract ed al Rotary ho potuto e posso affrontare con maggior coraggio la grave perdita subita. Quindi entro a far parte di questa grande famiglia Rotary con la speranza di poter contribuire attivamente alle iniziative che saranno intraprese e dare quindi una mano concreta alla realizzazione degli obiettivi Rotariani da me totalmente condivisi.

Dott. Angela Maria Spalazzi Caproni

Rotary Club Perugia – Distretto 2090

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SOS SENIGALLIA: #AMMOLLOMANONMOLLOSOS SENIGALLIA: #AMMOLLOMANONMOLLOSOS SENIGALLIA: #AMMOLLOMANONMOLLOSOS SENIGALLIA: #AMMOLLOMANONMOLLO

GLI ANGELI DEL FANGO: TRA BUIO E SPERANZAGLI ANGELI DEL FANGO: TRA BUIO E SPERANZAGLI ANGELI DEL FANGO: TRA BUIO E SPERANZAGLI ANGELI DEL FANGO: TRA BUIO E SPERANZA Buio, silenzio. L’acqua aveva portato via tutto. Mobili, vestiti, linee telefoniche, collegamenti elettrici. Mezza città sprofondata in un silenzio assoluto. Sordo. Era stata l’acqua, con la sua forza devastante che insieme al fango aveva travolto la città. Ma soprattutto aveva spento i ricordi, portando con sè le parti più intime di ogni persona. Quello che ognuno di noi accumula di solito per anni nelle cantine... perché non voglio buttarlo... perché mi ricorda un momento, un giorno, una persona. Silenzio. Era la sera del 3 maggio. La domenica la città cerca di capire, come quando ci si risveglia da una sbronza. La gente frastornata si muoveva tra quella catasta di rifiuti cercando un appiglio, qualcosa da fare. Ricominciare. E cosi ecco che la città che la sera prima sembrava avere perso ogni speranza si rianima, si riaccende. Ognuno di noi ha lasciato dietro di sè i programmi per la prima domenica di maggio... doveva essere festa, quella del patrono della città. Ma invece l’unica cosa da fare era ricominciare, aiutare i propri amici, i propri vicini, la gente della propria città a ricominciare. E allora ecco lo spirito del Rotary farsi strada. Bisogna fare. Dobbiamo fare. Vogliamo fare. Organizziamo un “piano d’attacco”. Serve aiuto, servono forze da fuori. Il Rotaract! Contattiamo immediatamente l’RD del 2090 Francesca e con lei mettiamo a punto una strategia. Lei si occupa dei reclutamenti. Noi del posto gestiamo le squadre. E cosi arrivano i primi ragazzi, da Jesi, Filottrano, e poi da Mantova, Torino, Milano, Porto San Giorgio, Fano, San Benedetto del Tronto, Mugello. Armati fino ai denti per la nostra battaglia contro il fango... la battaglia contro la disperaz ione di chi ha perso case, macchine, vestiti. E allora via in prima linea: voi due qui, voi di qua. Arriva una telefonata... due vecchietti all’angolo sono soli e non hanno nessuno ... andiamo, portiamo un po’ di speranza anche a loro. E così giorno dopo giorno, da mattina a sera senza sentire stanchezza... È dura da affrontare... il fango, l’odore, non va via. Macchia i vestiti come ha macchiato la vita di circa 6000 persone che difficilmente dimenticheranno. Ma poi “spalata” dopo “spalata” iniziano i sorrisi. Iniziano a diventare realtà gli sforzi che ognuno di noi faceva... e allora sei contento. E continui, e trasmetti il sorriso a quelle persone che di ridere non ne avevano più voglia. Poi arrivano delle ragazze sconosciute... la mamma aveva preparato della pizza e dell’acqua per i volontari e loro giravano la città per offrirceli... non erano sconosciute.... Erano degli Angeli del Fango. Come noi, come altri 1000 ragazzi che ha nno speso tutto quello che avevano per “servire” il prossimo. “Servire al di sopra dei propri interessi personali”. Dopo una settimana la città riprendeva le proprie sembianze. Certo un maquillage... ma necessario. Da una parte si deve cominciare. Mentre andiamo a pranzo passiamo davanti ad una casa. I proprietari, di fuori, erano appena arrivati. Non sapevano cosa fare. Noi sì, noi avevamo già sconfitto il nostro nemico in decine di battaglie. Di fronte a noi un'altra squadra: siamo con voi. E cosi, davanti allo sguardo incredulo di due persone che ancora non avevano neanche realizzato cosa fosse successo abbiamo ricominciato a lavorare. Tre al giardino, due in casa. Voi le pale e gli altri l’idro... Tre ore dopo eravamo esausti, abbracciati insieme in una foto ricordo che i due proprietari hanno voluto per ricordarsi degli Angeli del Fango. Ma non è stato solo questo. Quel fango che non voleva più andarsene dalle case è servito a cementare rapporti, amicizie, di quelle che difficilmente si

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dimenticano. Oggi che abbiamo contato anche i danni, oggi che ancora aspettiamo lo stato d’emergenza per la città, abbiamo ancora voglia di fare. Vogliamo fare per i più piccoli. La scuola d’infanzia San Gaudenzio. L’applauso dei bambini cui è stato detto che il Rotary ristrutturerà la loro scuola, i pavimenti, le porte, le finestre... per loro sono più importanti i giochi, quei giochi che l’acqua ha travolto ma che non riuscirà a tenere lontani. La solidarietà, il calore delle persone, l’amore dei vicini li risistemeranno in giardino. Riguardo le foto. Quelle degli Angeli, quelle di amici con cui ho condiviso momenti meravigliosi. Perché senza conoscerci ci siamo battuti insieme. E la serenità, la gioia che ho conosciuto in quei giorni rimarrà impressa nella mente e soprattutto nel cuore come i volti degli Angeli del Fango, venuti da lontano a sporcarsi di fango per noi. Ernesto Tassi Presidente Incoming Rotary Club Senigallia a.s. 2013-2014

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Rotary e Rotaract insieme nel segno del serviceRotary e Rotaract insieme nel segno del serviceRotary e Rotaract insieme nel segno del serviceRotary e Rotaract insieme nel segno del service È con un “grazie” pieno di commozione che Lucail momento di partire. È racchiuso tutto in quella parola e in quello sguardo il senso del service allestito dal Rotary e dal Rotaract in occasione della drammatica alluvione che ha colpito Senigallia tra il 3 ed il 4 maggio. Abitazioni, come quella di Luca, ma anche strade, alberghi, uffici: tutto aveva bisogno dell'intervento di braccia volenterose per spazzare via quel fango che in poche ore aveva cancellato oggetti e ricordi. Ed è così che ho deciso di copportunità, data dall’accordo tra il DistrettoDue giorni a Senigallia. Partenza infrasettimanale, la più difficile per organizzarsi con il lavoro, ma le emergenze, si sa, non guardano in faccia niente e nessunancora in ginocchio ma più che determinata a rialzarsi: una popolazione laboriosa e dignitosa con le maniche rimboccate per riconquistare la normalità, per riportare una comunità al suo vivere regolare, anche in vista della stagione estiva, tanto importante per il tessuto economico e sociale locale.Oltre al prezioso lavoro di comunicazione e coordinamento da parte del Rappresentante Distrettuale Franesca Roscini, impeccabile e generosa l'organizzazione in loco di Ernesto Tasspresidente incoming del Rotary di Senigallia, che ci ha smistati nelle case dove ancora c'era da fare, ripulire, sistemare, salvare il salvabile o smaltire quello che non poteva essere recuperato.Un'esperienza di servizio, di vero volontariato e di coCon il valore aggiunto di una genuina collaborazione tra Rotary e Rotaract: al di là dei formalismi, un intervento gestito insieme a dimostrare che, davvero, l'unione fa la forza.

Rotary e Rotaract insieme nel segno del serviceRotary e Rotaract insieme nel segno del serviceRotary e Rotaract insieme nel segno del serviceRotary e Rotaract insieme nel segno del service

È con un “grazie” pieno di commozione che Luca, rotaractiano di Senigallia, ci saluta quando è il momento di partire. È racchiuso tutto in quella parola e in quello sguardo il senso del service allestito dal Rotary e dal Rotaract in occasione della drammatica alluvione che ha colpito

l 3 ed il 4 maggio. Abitazioni, come quella di Luca, ma anche strade, alberghi, uffici: tutto aveva bisogno dell'intervento di braccia volenterose per spazzare via quel fango che in poche ore aveva cancellato oggetti e ricordi. Ed è così che ho deciso di copportunità, data dall’accordo tra il Distretto 2090 e la Protezione civile. Due giorni a Senigallia. Partenza infrasettimanale, la più difficile per organizzarsi con il lavoro, ma le emergenze, si sa, non guardano in faccia niente e nessuno. All'arrivo trovo una città ancora in ginocchio ma più che determinata a rialzarsi: una popolazione laboriosa e dignitosa con le maniche rimboccate per riconquistare la normalità, per riportare una comunità al suo vivere

agione estiva, tanto importante per il tessuto economico e sociale locale. Oltre al prezioso lavoro di comunicazione e coordinamento da parte del Rappresentante Distrettuale Franesca Roscini, impeccabile e generosa l'organizzazione in loco di Ernesto Tassi, presidente incoming del Rotary di Senigallia, che ci ha smistati nelle case dove ancora c'era da fare, ripulire, sistemare, salvare il salvabile o smaltire quello che non poteva essere recuperato. Un'esperienza di servizio, di vero volontariato e di condivisione. Con il valore aggiunto di una genuina collaborazione tra Rotary e Rotaract: al di là dei formalismi, un intervento gestito insieme a dimostrare che, davvero,

E dopo l'Aquila (nel 2009 ho partecipato alla mobilitazione post terremoto, prestando servizio nella tendopoli di San Gregorio) ho potuto riassaporare quello spirito di servire la comunità al di sopra dei propri interessi, ideale in grado di dare vera sostanza all'essere rotaractiani e rotariani, opportunità di cresciabitua a pensare che, vada come vada, il destino degli altri riguarda sempre un po' anche noi.

Rotaract Club Perugia

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Rotary e Rotaract insieme nel segno del serviceRotary e Rotaract insieme nel segno del serviceRotary e Rotaract insieme nel segno del serviceRotary e Rotaract insieme nel segno del service

, rotaractiano di Senigallia, ci saluta quando è il momento di partire. È racchiuso tutto in quella parola e in quello sguardo il senso del service allestito dal Rotary e dal Rotaract in occasione della drammatica alluvione che ha colpito

l 3 ed il 4 maggio. Abitazioni, come quella di Luca, ma anche strade, alberghi, uffici: tutto aveva bisogno dell'intervento di braccia volenterose per spazzare via quel fango che in poche ore aveva cancellato oggetti e ricordi. Ed è così che ho deciso di cogliere questa

Rotaract: al di là dei formalismi, un intervento gestito insieme a dimostrare che, davvero,

E dopo l'Aquila (nel 2009 ho partecipato alla t terremoto, prestando servizio

nella tendopoli di San Gregorio) ho potuto di servire la comunità

al di sopra dei propri interessi, ideale in grado di dare vera sostanza all'essere rotaractiani e rotariani, opportunità di crescita umana che ci abitua a pensare che, vada come vada, il destino degli altri riguarda sempre un po' anche noi.

Diletta Paoletti

Rotaract Club Perugia

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DA FUORI DISTRETTO PER SENIGALLIADA FUORI DISTRETTO PER SENIGALLIADA FUORI DISTRETTO PER SENIGALLIADA FUORI DISTRETTO PER SENIGALLIA Martedì 6 Maggio 2014, dopo la terribile alluvione che aveva colpito Senigallia il weekend precedente, ho deciso, senza pensarci un attimo, di partire in direzione della località marchigiana. Non solo l'amicizia che mi lega a molti rotaractiani del distretto 2090 (con cui per altro siamo gemellati sia a livellodistretto Rotaract che a livello di clubha spinto a partire, ma soprattutto la voglia da ‘neorotariano’ di essere finalmente utile, di “sporcarsi le mani” e vivere a pieno il concetto di servire al di sopra di ogni interesse personale. Una volta arrivato nel tardo pomeriggio, sono stato raggiunto da Ernesto, Presidente Incoming del RC Senigallia ed Enrico, Presidente del RAC Senigallia, persone gentilissime e straordinarie che mi hanno subito fatto sentire a casa. Abbiamo visitato il centro storico che, con mio grande stupore, era perfetto, sembrava non fosse successo nulla. Era la zona di Senigallia che per fortuna si era “salvata”.mia esperienza da volontario con gli altri ragazzi ha avuto inizio. Dopo aver lasciato alla protezione civile i nostri dati, siamo partiti con Ernesto alla volta della casa di Luca, rotaractiano di Senigallia e lì abbiamo iniziato il nostro lavoro. Anch'io venivo da un evento drammatico due anni fa la mia provincia è stata teatro di forte scosse pensavo che l'acqua potesse arrivare a fare simili danni. Abbiamo passato tutta la giornata a casa di Luca e del cugino a buttare via roba e a spalare fango

quadricipite, non è per nulla facile.

DA FUORI DISTRETTO PER SENIGALLIADA FUORI DISTRETTO PER SENIGALLIADA FUORI DISTRETTO PER SENIGALLIADA FUORI DISTRETTO PER SENIGALLIA

Martedì 6 Maggio 2014, dopo la terribile veva colpito Senigallia il

weekend precedente, ho deciso, senza pensarci un attimo, di partire in direzione

Non solo l'amicizia che mi lega a molti con cui per

altro siamo gemellati sia a livello di distretto Rotaract che a livello di club) mi ha spinto a partire, ma soprattutto la voglia da ‘neorotariano’ di essere finalmente utile, di “sporcarsi le mani” e vivere a pieno il concetto di servire al di sopra di ogni

arrivato nel tardo pomeriggio, sono stato raggiunto da Ernesto, Presidente Incoming del RC Senigallia ed Enrico, Presidente del RAC Senigallia, persone gentilissime e straordinarie che mi hanno subito fatto sentire a casa.

o che, con mio grande stupore, era perfetto, sembrava non fosse successo nulla. Era la zona di Senigallia che per fortuna si era “salvata”. Mercoledì 7 Maggio la mia esperienza da volontario con gli altri ragazzi ha avuto inizio. Dopo aver lasciato alla

otezione civile i nostri dati, siamo partiti con Ernesto alla volta della casa di Luca, rotaractiano di Senigallia e lì abbiamo iniziato il nostro lavoro. Anch'io venivo da un evento drammatico due anni fa la mia provincia è stata teatro di forte scosse di terremoto – e sinceramente non pensavo che l'acqua potesse arrivare a fare simili danni. Abbiamo passato tutta la giornata a casa di Luca e del cugino a buttare via roba e a spalare fango

tra una difficoltà e l'altra dettata dal fatto che tutte le condutture fognarie erano ovviamente fuori uso. Arrivati a sera, dopo docce rinfrescanti, ci siamo goduti la serata con una carbonara fantastica che ci ha fatto dimenticare per un attimo i problemi e la pesante giornata appena trascorsa. Giovedì 8 Maggio sarei dovuto ripartire al pomeriggio ma ho preferito fermarmi un giorno in più per poter dare ancora nel mio piccolo un contributo. La mattina, espletati i doveri con la protezione civile, sotto un timido raggio di sole, siamo andati a concludere il lavoro a casa di Luca per poi dirigerci dopo pranzo in una farmacia di un socio Rotariano del RC Senigallia. La situazione lì mi ha lasciato veramente basito e noi ragazzi potevamo fare ben poco; abbiamo dato una mano nei limiti del possibile con manovalanza, portavia lastre di vetro e mettendole sui camion, ma capite bene che la situazione per noi, in un interrato in cui l'acqua ti arriva al

quadricipite, non è per nulla facile.

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sono stato raggiunto da Ernesto, Presidente Incoming del RC Senigallia ed Enrico, Presidente del RAC Senigallia, persone gentilissime e straordinarie che mi hanno subito fatto sentire a casa.

o che, con mio grande stupore, era perfetto, sembrava non fosse Mercoledì 7 Maggio la

mia esperienza da volontario con gli altri ragazzi ha avuto inizio. Dopo aver lasciato alla otezione civile i nostri dati, siamo partiti con Ernesto alla volta della casa di Luca, rotaractiano

di Senigallia e lì abbiamo iniziato il nostro lavoro. Anch'io venivo da un evento drammatico – e sinceramente non

Abbiamo passato tutta la giornata a casa di Luca e del cugino a buttare via roba e a spalare fango tra una difficoltà e l'altra dettata dal fatto

utture fognarie erano

Arrivati a sera, dopo docce rinfrescanti, ci siamo goduti la serata con una carbonara fantastica che ci ha fatto dimenticare per un attimo i problemi e la pesante giornata

i dovuto ripartire al pomeriggio ma ho preferito fermarmi un giorno in più per poter dare ancora nel mio

La mattina, espletati i doveri con la protezione civile, sotto un timido raggio di sole, siamo andati a concludere il lavoro a casa di Luca per poi dirigerci dopo pranzo in una farmacia di un socio Rotariano del

La situazione lì mi ha lasciato veramente basito e noi ragazzi potevamo fare ben poco; abbiamo dato una mano nei limiti del possibile con manovalanza, portando via lastre di vetro e mettendole sui camion, ma capite bene che la situazione per noi, in un interrato in cui l'acqua ti arriva al

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Ci siamo spostati da qui e abbiamo dato una mano dove potevamo, cioè praticamente dappertutto, partendo dal palazzetto dello sport: la vista del parquet completamente sollevato mi ha lasciato di sasso, non sembrava più un campo da basket ma uno da skate!!! Infine siamo andati a Borgo Bicchia, la zona più colpita dall'alluvione e lì è stata veramente dura solo alla vista; ce ne vorrà di tempo secondo me prima che tutto torni come prima ma noi siamo forti e ce la faremo. La sera ci siamo ritrovati ancora tutti insieme e siamo andati a mangiare una pizza sul lungomare; non c'è niente di più piacevole che finire una dura giornata di service così, con l'informalità e la consapevolezza di chi è felice e soddisfatto di aver fatto del proprio meglio! La mattina di venerdì 9 Maggio, con la morte nel cuore, mi sono fatto accompagnare da Ernesto in stazione per tornare a casa. Il mio tempo a Senigallia per il momento era finito, ma il mio cuore è rimasto lì, ancorato, impresso in quei luoghi che non avevo mai visto ma a cui so già rimarrò legato per sempre. Non vedo già l'ora di tornare e di godermi la splendida “Rotonda sul mare”. Sono fiero di essere Rotariano e di avere conosciuto in quei giorni persone come Ernesto, grande coordinatore ma soprattutto grande Uomo. Sicuramente ci rivedremo in periodi decisamente migliori!! Un ‘brava’ anche all'instacabile RD 2090 Francesca che ha organizzato la nostra discesa al meglio in tutto e per tutto; nella sfortuna, c'eravate voi, grandissimi organizzatori e persone fantastiche. Orgoglioso di Voi e di aver intrecciato il mio percorso rotariano con il vostro. Ad Maiora!

Alberto Mattioli Rotary Club Mantova Castelli

Distretto 2050

VVVVOCI DA SENIGALLIA:OCI DA SENIGALLIA:OCI DA SENIGALLIA:OCI DA SENIGALLIA:ILILILIL ROTARACT CLUB VALLE DEL ROTARACT CLUB VALLE DEL ROTARACT CLUB VALLE DEL ROTARACT CLUB VALLE DEL METAUROMETAUROMETAUROMETAURO Ho partecipato come volontario in occasione dell’alluvione che ha colpito Senigallia per tre giorni, assieme ad alcuni Soci del mio Club, il Rotaract Valle del Metauro. Il mio aiuto si è concentrato in due strutture alberghiere site in una piccola via, a venti metri dalla spiaggia e dal famoso lungomare di Senigallia. È stata sicuramente un’esperienza forte e importante. Innanzitutto il fango e l’acqua, una situazione di piena emergenza e disagio. La tv, la radio e i vari mezzi di informazione non riescono a descrivere nei dettagli i danni provocati da un’alluvione; riportano immagini di fiumi d’acqua, mezzi di soccorso, sirene, ambulanze, uomini della protezione civile. Ma i danni maggiori sono quelli che non vengono mostrati e che rimangono nascosti nei garage, nelle case, nei seminterrati e nei primi piani invasi dall’acqua e dal fango. È lunedì, il mio ultimo giorno da volontario. I due seminterrati degli alberghi in cui abbiamo lavorato sono stati pressoché ripuliti del tutto come la casetta verde lì vicino, che fungeva da deposito. Rimangono i muri scrostati, l’ascensore ancora pieno d’acqua, le caldaie da rifare, una stanza riempita con bicchieri, piatti e vettovaglie da ripulire, gli impianti elettrici non più funzionanti. Il giorno prima, il camion della nettezza urbana è passato per la quarta volta in due giorni per raccogliere nella via tutte quelle cose divenute rifiuti ormai irrecuperabili e irreparabili: divani, congelatori, frigoriferi, poltrone, materassi ma anche quaderni, libri e vestiti. Tanti oggetti il cui valore, molte volte, non è solo economico ma anche affettivo. Nel condominio di fronte un carro attrezzi, con difficoltà, porta via una macchina rimasta ferma nel garage allagato. Nella disgrazia, però, ho avuto modo di cogliere un messaggio positivo e molto forte. Numerosi sono stati i ragazzi rotaractiani e non che sono andati ad ingrossare le fila dei volontari. Rotaractiani da Pavia, Milano, San Benedetto del Tronto, Fabriano, Fano e dal Mugello, mossi

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dallo spirito dell’azione e del voler fare. Rotaract è Rotary in Action e l’esperienza di Senigallia ne è stata un ottimo esempio. La sorpresa più piacevole è avvenuta domenica mattina; ritrovo ore 8 al centro della Protezione. Arriva una macchina: sono i ragazzi del Rotaract Mugello che, dopo la sveglia alle 4 di mattina, si sono recati a Senigallia per portare il loro contributo. Ripartiranno il tardo pomeriggio tutti infangati. È questo lo spirito che anima chi vuole mettersi al servizio degli altri. Enrico Seregni Presidente Rotaract Club Valle del Metauro a.s. 2013-2014

ANGELI DEL FANGO …. ANCHE FRA GLI AVISINIANGELI DEL FANGO …. ANCHE FRA GLI AVISINIANGELI DEL FANGO …. ANCHE FRA GLI AVISINIANGELI DEL FANGO …. ANCHE FRA GLI AVISINI

Venerdì 6 maggio, prime ore del mattino, 4 ragazzi con zaino in spalla, anzi, borsoni e valige faticosamente infilate nel piccolo bagagliaio della panda dell’Avis di Tolentino, si mettono in viaggio. Direzione: la costa. Non sanno ancora cosa si troveranno ad affrontare e nemmeno cosa aspettarsi da questa esperienza. Ma partono con tanta voglia di mettersi alla prova. Non è il resoconto di un viaggio avventuroso, o il racconto di una vacanza all’insegna della movida e delle feste, perché i giovani non sono solo questo. È l’esperienza di un gruppo di giovani avisini provenienti dalle Avis di Tolentino, Esanatoglia e Matelica che hanno colto al volo una richiesta d’aiuto lanciata da una città ferita. La bellissima Senigallia è stata colpita da gravose piogge che hanno portato il 3 maggio all’esondazione del fiume Misa, la quale, rapidamente, ha raggiunto e travolto diverse aree della città e zone limitrofe. Per gli abitanti è stato un colpo durissimo, l’acqua ed il fango hanno velocemente invaso le abitazioni di moltissimi cittadini, causando danni enormi a tantissime famiglie. Interi quartieri sono stati sommersi dall’acqua, molti degli esercizi stagionali che iniziavano a prepararsi per accogliere i vacanzieri estivi hanno visto il loro lavoro ricoperto dalla melma. Immediatamente i ragazzi e le diverse associazioni di Senigallia si sono adoperati a portare aiuto alle persone colpite dal terribile evento e si sono apprestati a cercare aiuti e volontari attraverso le proprie associazioni, dando pubblicità alla richiesta attraverso facebook o tramite il classico passaparola. Proprio attraverso il passaparola, la richiesta del Rotaract 2090 è arrivata anche nell’entroterra marchigiano, a un giovane avisino tolentinate che lo ha prontamente diffuso alle altre Avis del maceratese. La risposta è stata rapidissima: altri tre avisini delle sedi di Matelica ed Esanatoglia hanno aderito e nel giro di un paio di giorni siamo partiti. Non ci conoscevamo ancora e non sapevamo

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cosa saremo andati a fare e quale tipo d’aiuto occorresse; sicuramente non immaginavamo la moltitudine di persone che, come noi, hanno accolto la richiesta di aiuto. Arrivati al punto di raccolta, il vice presidente del Rotary club, Ernesto Tassi, ci ha accolto e accompagnato all’hotel Sabra, storico albergo di Senigallia, duramente colpito dall’alluvione, che ospita e rifocilla i volontari del Rotary. Sotto la veranda dell’albergo, piena di scarponcini e stivali infangati, conosciamo altri rotaractiani con cui condivideremo l’esperienza. Ernesto ci spiega il lavoro (ripuliremo i piani interrati e i piani terra delle zone investite dalla piena) e assegna a ogni gruppo le zone e gli edifici presso cui intervenire. Iniziamo subito! Ci fermiamo per il pranzo, durante il quale si fa il punto della situazione, si ride e si scherza e si recuperano le forze per il secondo round. Infangati fino ai capelli, completiamo il nostro lavoro e verso le 6 rientriamo in albergo dove, tolte le scarpe, che pesano almeno 3 kg di più a causa del fango attaccato, raggiungiamo la nostra camera. Rapida doccia e anche se stanchi, siamo pronti per passare una bella serata con il gruppo del Rotary. Nonostante il fango abbia ricoperto la città, i suoi cittadini mantengono la loro ospitalità dignitosamente e tengono a dimostrare la loro riconoscenza ai volontari come possono. La prima sera il ristorante “PuntoPiù” ci offre una cena tradizionale squisita, mentre la seconda è il vice presidente del Rotary a offrirci una pizza deliziosa presso la pizzeria “Michele da Ale” resa ancora più interessante da due camerieri d’eccezione ed eccezionalmente divertenti. La mattina, di nuovo insieme, lavoriamo sodo, svuotando cantine e appartamenti, sgomberiamo stanze piene di fango, ripuliamo o gettiamo ciò che il fango ha reso irrecuperabile, laviamo armadi e pareti, portiamo via mobili ormai inutilizzabili, materassi intrisi, laviamo pelli e sedie e risistemiamo stradine secondarie non asfaltate. Con i tiracqua buttiamo il fango verso le pompe d’aspirazione messe a disposizione, sperando che l’acqua non risalga da qualche scarico. Il lavoro è duro e le persone che hanno bisogno sono tante, ma non siamo l’unico gruppo di volontari presenti. Oltre a quelli del comune, della Croce Rossa, della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco arrivano continuamente ragazzi che offrono, come noi, il loro aiuto; alcuni addirittura hanno portato da casa gli scopettoni per liberare i pavimenti dal fango. E così, nel giro di poco ti trovi a condividere il lavoro con studenti delle superiori che finita la scuola hanno preferito essere vicini a chi aveva perso tanto, giovani universitari che, avvicinandosi la sessione d’esame, sacrificano (più o meno volentieri) un pomeriggio o una giornata di studio per rendersi

utili. O ancora con ragazzi in cerca d’impiego che scelgono di dedicare una giornata o il tempo di cui dispongono per dare una mano e perfino giovani lavoratori che hanno preso le ferie per essere qui e fare la differenza. Indipendentemente da come sono arrivati, chiamati o organizzati dalle proprie associazioni o su iniziativa propria, questi giovani volontari sono perfettamente riconoscibili: dagli abiti sporchi di fango e un sorriso, stanco ma soddisfatto e pieno.

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Coscienti o meno che la propria presenza è stata sentita dalla popolazione di Senigallia, la quale, dopo il fiume annuale di vacanzieri estivi che popolano la città e il terribile fiume di fango di questo inizio maggio, ha visto arrivare un fiume di solidarietà a dir loro che non sono soli. Ed è bellissima quest’immagine dei giovani che si è qui manifestata; una gioventù solidale e impegnata, diversa da quella su cui troppo spesso lasciamo che si speculi: “bamboccioni”, ragazzi disinteressati, impegnati solo nella ricerca del divertimento e troppo presi a vivere nel proprio mondo e col proprio cellulare. Voglia di fare, voglia di esser utili, senza aver paura di sporcarsi (non solo le mani) riuscendo a tirar fuori un sorriso o la speranza da queste persone duramente provate. Questa é la gioventù che insieme si impegna. Fra una risata e uno scherzo, le carriole piene di oggetti sono svuotate, giornali e libri buttati e un pensiero va alle nostre cantine e a cosa avremmo fatto se fossimo stati noi a subire tutto questo, ma intanto gli schizzi dell’acqua che rimbalzano dalle pareti ti fa concentrare di nuovo sul momento presente, intanto dal balcone una signora ci ringrazia e ci offre una merendina per fare una pausa. Già solo l’offerta ti carica di nuove energie. Per le strade i volontari della Caritas girano armati di maxi buste, strapiene di bottigliette d’acqua, succhi, merendine, guanti, scopettoni e quant’altro, per ristorare chiunque ne avesse bisogno, distribuendo pasti e fornendo le “armi del mestiere”a chi ne era sprovvisto. Durante i giorni della nostra permanenza con i volontari del Rotary, abbiamo visto un gran via vai di volontari susseguirsi e darsi il cambio. Ragazzi provenienti da Milano, Torino, Pavia, Bologna, Fano, Filottrano, Fabriano hanno dato il loro contribuito. Un flusso continuo che ha offerto un supporto costante ed un aiuto materiale alle persone colpite. Persone simpaticissime e volenterose, al fianco delle quali abbiamo lavorato e scherzato e che ringraziamo per l’esperienza che ci hanno permesso di vivere ospitandoci come fossimo membri della loro stessa associazione, in uno spirito di sussidiarietà e supporto, proprio del volontariato, guardando solo allo scopo comune.

I ragazzi SOS alluvione Senigallia, sulla loro pagina web, si sono riferiti ai volontari come alle “gocce di un mare di persone che in silenzio ha riportato la speranza, la forza e un sorriso dove non c’era più.” Esattamente come le gocce del mare, il nostro contributo personale è stato piccolo, per quanto sincero, ma non per questo poco importante per le persone che l’hanno ricevuto. Ed altrettanto grande è stata la lezione che abbiamo imparato da questa esperienza, dalla vicinanza con tantissimi volontari, dal contatto con la sofferenza e la

prostrazione di molti e l’orgoglio di affrontare a testa alta e con positività una situazione che ha rischiato di piegar loro la testa, ma soprattutto la necessità di non abbandonare o lasciare che altri perdano la speranza. Quando siamo partiti non avevamo altro da offrire se non il nostro tempo, le nostre energie e la nostra vitalità; senza chiedere niente in cambio. Eppure al ritorno abbiamo ricevuto tanto,

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spiritualmente e moralmente. Eravamo felici di aver potuto vivere il sentimento di fratellanza che lega tutti i volontari, il sentirci parte non di “un” gruppo, ma “del” gruppo che ha un’influenza positiva sulla società e sentirci semplicemente utili pur senza bisogno di mostrare alcun talento. Tutto ciò è stato gratificante, appagante e coinvolgente. La gioia del volontario e l’energia che in lui si rinnova nasce dal desiderio personale di essere d’aiuto ed è come un’onda, rapida e travolgente quando ti tiri su le maniche e ti rendi conto che anche tu hai contribuito a fare qualcosa di buono. Avissini partecipanti a “SOS Alluvione Senigallia”: SIMONE PIERONI (Avis Comunale di Tolentino), FEDERICA DILEVRANO (Avis Comunale

di Matelica), (PAMELA TRABALLONI e DANILO GIARDINI (Avis Comunale di Esanatoglia). Senigallia 09-10-11 maggio 2014.

Federica Dilevrano

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ED ORA….ED ORA….ED ORA….ED ORA….LA PAROLA AI CLUBLA PAROLA AI CLUBLA PAROLA AI CLUBLA PAROLA AI CLUB

1° TORNEO DI POKER TEXAS HOLD’EM1° TORNEO DI POKER TEXAS HOLD’EM1° TORNEO DI POKER TEXAS HOLD’EM1° TORNEO DI POKER TEXAS HOLD’EM Il Rotaract di Atessa presenta un torneo di beneficenza sul tavolo verde. Il Club Roraract Atessa Media Val di Sangro, nel pomeriggio di domenica 16 febbraio 2014 si è messo alla prova con un evento nuovo e particolare. Per la prima volta nella storia del club abbiamo organizzato un torneo di Poker Texas Hold’em. Nell’accogliente sala del ristorante” La Castellana” ad Atessa, il riscontro è stato più che positivo, con una larga partecipazione da parte dei ragazzi sia della nostra città, che dei paesi limitrofi. Abbiamo previsto un costo d’iscrizione di venti euro, comprensivo di un gustoso aperitivo preparato dallo staff della Castellana, con la degustazione di prodotti tipici della tradizione abruzzese. Il Torneo si è sviluppato con livelli da 8 minuti e 10000 chips per ogni player; ha visto come vincitore del primo premio Trotta Fabrizio, il quale è riuscito ad aggiudicarsi un bellissimo televisore Philips 32 pollici led/hd. Il secondo posto è stato aggiudicato a Romagnoli Fabio che ha vinto una fotocamera Canon 16 mp, mentre il terzo premio è stato conquistato dal Dott. Pasquale Tieri (delegato Rotary per il Rotaract del nostro club) che è riuscito a vincere dell’ottimo vino Tatone della Cantina Spinelli. L’evento è stato realizzato per il service distrettuale OVUNQUE è 2090, presentando una manifestazione d’interesse sportivo, sociale e culturale che ha avvicinato tanti ragazzi al Rotaract, facendo conoscere il nostro forte spirito di amicizia e i valori della nostra associazione. Il presidente del Club, Annalisa Antichi complimentandosi con i vincitori e con tutti i players del torneo, ha riservato un ringraziamento particolare ai ragazzi del club di Pescara Ovest, Nico, Mattia e Francesca che hanno partecipato al torneo. A tutti i soci e in particolare a due soci amici del nostro club, Amadio Pellicciotta e Luzio Gargarella che si sono resi disponibili per la buona riuscita dell’evento con la considerazione che queste iniziative nascono sempre nel segno dell’amicizia e del service.

Francesco Barattucci Segretario A.R. 2013/2014

Rotaract Club Atessa MVDS

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Spettacolo teatrale “Malafemmena Napoli canta”Spettacolo teatrale “Malafemmena Napoli canta”Spettacolo teatrale “Malafemmena Napoli canta”Spettacolo teatrale “Malafemmena Napoli canta” Il Rotary e il Rotaract Atessa Media val di Sangro promuovono musica e poesia a favore dei ragazzi disabili del territorio. Nel pomeriggio di domenica 12 Gennaio 2014 il Rotary e il Rotaract Club di Atessa Media Val di Sangro hanno presentato lo spettacolo teatrale “Malafemmena, Napoli canta” presso il teatro comunale “A. di Jorio” di Atessa. Lo spettacolo, che ha visto un’ampia partecipazione, ha riempito il teatro ed è stato caratterizzato dall’interpretazione delle più belle canzoni napoletane, accompagnate da battute, detti e poesie di Eduardo e Totò. “Il GAP Villa Colle”, ovvero Gruppo di Animazione Parrocchiale di Villa Santa Maria e Colledimezzo, ha lasciato un sorriso sulla bocca di tutti gli spettatori che non hanno potuto fare a meno di lasciarsi coinvolgere dalla musica napoletana e dai detti e le battute di Totò e Eduardo. Una serata speciale che ha animato il teatro con la tradizionenapoletana e italiana, promossa dal Rotary e dal Rotaract di Atessa in collaborazione con l’assessorato alla cultura e con il patrocinio del comune di Atessa al fine di sostenere il Rotary Campus. Il Rotary Campus è una settimana di vacanza, sotto la responsabilità e la cura dei Rotary Club abruzzesi e molisani, offerta a ragazze/i diversamente abili. Una vacanza “speciale” dove i ragazzi e i familiari possono godere dei numerosi confort, ma soprattutto è un’esperienza di vita vera, fatta di sincera spontaneità e di tanto amore. Nel Campus i ragazzi si sentono protagonisti e uguali a tutti; vivono, mangiano, dormono, giocano ed operano fianco a fianco agli organizzatori e a tutti i rotariani che frequentano il Campus durante il loro soggiorno. Il mondo della disabilità è un mondo molto difficile e complicato che solo chi vive dal di dentro, anche se con ruoli diversi, può capire. I problemi personali, le necessità oggettive, la sfiducia, lo sconforto e la “rabbia”, sono solo alcuni aspetti tragici che vive chi vorrebbe fare ma non può, chi vorrebbe dire ma non può, chi vorrebbe camminare ma non può. Nel Campus, invece, nei pochi giorni di svago vissuti insieme, tra attività ludiche e culturali, oltre duecento partecipanti trovano il calore della solidarietà umana che li conforta e li spinge a continuare e a portare la loro “croce” con meno fatica. La serata si è poi conclusa con i ringraziamenti al pubblico da parte del presidente del Rotary di Atessa, Giuseppe Ciccarelli, la presidentessa del Rotaract di Atessa, Annalisa Antichi e l’assessore alla cultura del comune di Atessa, Antonello Scarinci. Non mancano gli applausi per Antonio Di Lello, autore e regista dello spettacolo che da anni si impegna nell’organizzazione di concerti e spettacoli a sfondo benefico. RAC Atessa Media Val di Sangro

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UNA LOTTERIA…DA SOGNOUNA LOTTERIA…DA SOGNOUNA LOTTERIA…DA SOGNOUNA LOTTERIA…DA SOGNO Il Rotaract Club Atessa Media Val di Sangro si è visto organizzatore di una lodevole iniziativa denominata Lotteria Rotaract della Dea Bendata. La lotteria ha visto una larga partecipazione da parte della popolazione locale ma anche il coinvolgimento di molte persone di altre province e regioni. Ciò a testimonianza del fatto che il Rotaract è una realtà in costante espansione ed è una realtà che coinvolge moltissime persone, che sono ben felici di dedicare parte del loro tempo e delle loro disponibilità per contribuire a realizzare quei progetti di beneficenza che da anni vede impegnato il Rotaract Atessa Media val di Sangro. Tale lotteria ha avuto ad oggetto la vendita di biglietti per la vincita di un cellulare Apple IPHONE 5s da 16 gb dal valore di €729. La vendita dei biglietti è iniziata il 10 Aprile e si è conclusa, vista la straordinaria partecipazione, nell’arco di sole due settimane. L’estrazione si è avuta giovedì 24 Aprile alle ore 20,00. Il ricavato di questa lotteria sarà devoluto in beneficenza all’iniziativa nazionale “Dream Box”.

Il sapore della Costa dei TrabocchiIl sapore della Costa dei TrabocchiIl sapore della Costa dei TrabocchiIl sapore della Costa dei Trabocchi Il Rotaract Atessa e il Rotaract Campobasso consolidano il gemellaggio con una giornata di cultura, tradizione e gusto. È nato nel 2006 il gemellaggio con il Rotaract Club di Campobasso. Quell’anno, alle prese con le prime responsabilità, il Rotaract di Atessa muoveva i primi passi da neonato club del Distretto 2090. Sono passati un po’ di anni e con il “cambio generazionale” dei soci i rapporti con il club molisano si erano un po’ allentati, così quest’anno, tra i progetti che avrei voluto portare avanti da presidente, avevo in mente di riprendere il filo che ci legava con Campobasso e continuare il percorso rotaractiano insieme. Il 21 Novembre, in occasione della “Cena con Delitto“ del Club di Campobasso, siamo andati da loro e, dopo le presentazioni tra i soci dei due club, si è fin da subito instaurato un rapporto di sintonia, continuato durante il corso dell’anno fino ad arrivare a domenica 8 Giugno, quando in una calda giornata di sole Luigi Petrella, con altri ragazzi del suo club, alcuni soci del loro Rotary padrino e il presidente Rotary di Termoli con la sua signora, ci hanno raggiunti nella bellissima Costa dei Trabocchi.

La giornata è iniziata con la visita guidata alla bellissima Abbazia di San Giovanni in Venere a Fossacesia del XIII secolo. Dopo la visita delle navate interne abbiamo passeggiato nel chiostro tra i reperti storici posti lungo il porticato e nella cripta, sita sotto l’altare maggiore, decorata da affreschi del Duecento. La bellezza storica dell’abbazia è anche dovuta alla sua privilegiata posizione, con un panorama mozzafiato sulla Costa dei Trabocchi. Non abbiamo lasciato spazio

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solo all’immaginazione e per conoscere meglio le bellezze dell’Abruzzo siamo stati a pranzo sul Trabocco: un’imponente costruzione di legno, sul mare, utilizzata nell’antichità per la pesca. Durante il pranzo, con specialità di pesce tipiche della costa, insieme all’“erreddì” Francesca Roscini, il delegato zona Abruzzo Giorgio Cabrini e il delegato zona Molise Silvia Sticca, abbiamo consolidato il nostro gemellaggio con una pergamena e con l’impegno da parte dei due club di mantenere vivo e saldo il rapporto forte di amicizia impegnandoci nel “servire al di sopra di ogni interesse personale”. Anche Lucio De Angelis (assistente del governatore per il Molise), Giulio Giordano (delegato Rotary per il Rotaract Incoming del Club di Campobasso), Antonio de Marinis (presidente del Rotary Club di Termoli) e la signora Cecilia, Riccardo Cantelmi (delegato Rotary per il Rotaract Incoming del Club di Atessa) e Gianfranco Barattucci (prefetto del Rotary Club Atessa) hanno testimoniato a favore di questo impegno dando il loro supporto morale. La giornata si è conclusa con tanti sorrisi, con un piacevole “arrivederci a presto”, e con una grande felicità nel mio cuore per aver presieduto, quest’anno, un club fantastico, unito nell’obiettivo di rendersi sempre disponibili per gli altri, muovendo i propri passi nel nome di un’associazione speciale, il Rotaract.

Annalisa Antichi Presidente Rotaract Club Atessa Media Val di Sangro

a.s. 2013-2014 I MILLE ..ED UN SERVICE DI ASCOLI PICENOI MILLE ..ED UN SERVICE DI ASCOLI PICENOI MILLE ..ED UN SERVICE DI ASCOLI PICENOI MILLE ..ED UN SERVICE DI ASCOLI PICENO Che dire… sono orgogliosa del mio club e delle nostre conquiste. Come tutte le famiglie abbiamo attraversato un periodo di rodaggio, che ci è servito per conoscerci meglio, e alla fine dell’anno ognuno ha messo in luce le proprie qualità. Ammetto, con il mio entusiasmo, di aver “travolto” il Club con tantissime idee che poi si sono trasformate in realtà, ma la cosa di cui vado più fiera è che il Rotaract Club Ascoli Piceno, quest’anno come non mai, abbia concentrato le sue energie per coinvolgere la città di cui porta il nome. Dal primo evento del 28 Settembre sulla Formazione Rotaract e Interact, al Forum 2.0 sulle Professioni del Futuro, dal Torneo di Burraco e Bridge per Emporio Solidale ed Anffas alla collaborazione con l’AIRC, dal Convegno sulla vicenda dei Fucilieri di Marina, alla Conferenza “Nemmeno con un fiore”. La collaborazione con le istituzioni, che hanno accolto entusiasticamente le nostre iniziative, è stata di fondamentale importanza. Vedere il loro interessamento ci ha permesso di andare avanti con il nostro programma a servizio della collettività. Il Forum Distrettuale “RotaractBarCamp: Notizie dal futuro: lavori emergenti e nuovi business”, tenutosi il 23 Novembre presso l’Auditorium della Fondazione Carisap, ci ha permesso di sperimentare una formula molto diffusa in America che prevede l'interazione con gli utenti del web seguendo la formula del BarCamp. Alcuni relatori, tra cui il Prof. Gian Luca Gregori (Pro-Rettore dell’Università Politecnica delle Marche) e il Dott. Franco Bucciarelli (Pres. Confindustria Giovani Imprenditori), hanno introdotto i loro argomenti che sono stati postati in tempo reale sui principali Social Network e seguiti da domande poste dagli utenti che hanno alimentato la discussione esprimendo opinioni e formulando domande. Il format 2.0 ha riscosso molto successo.

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Il Convegno “Luci ed ombre sulla vicenda dei Fucilieri di Marina”, tenutosi il 24 Febbraio presso la “Sala dei Savi” di Palazzo dei Capitani, organizzato grazie alla collaborazione con il nostro amico Gen. Ciro Cocozza, è stato un successo. Abbiamo invitato a relazionare sull’argomento il Gen. B. (ris.) Fernando Termentini, esperto in materia di sminamento umanitario e bonifica degli ordigni esplosivi, il quale ha collaborato con la Commissione Superiore della Sanità per le problematiche relative all'utilizzo di munizionamento all'uranio impoverito, ripercorrendo tutte gli avvenimenti che hanno travolto i nostri marò per tenere viva l’attenzione sull’argomento. Non da ultimo, la Conferenza “Nemmeno con un fiore” sulla tematica della violenza sulla donna, tenutosi il 12 Aprile presso la “Sala Ceci” della Pinacoteca di Ascoli Piceno, che ha visto protagonista la Regista Romana Francesca Comencini, la quale nonostante i suoi impegni si è messa a servizio di noi giovani per portare la sua esperienza di ambasciatrice del movimento che

rappresenta. Una serata piacevolissima che ha fatto luce su un mondo che sembra così distante quando invece è proprio dietro l’angolo. Ma adesso “basta lacrime”! Ho voluto riportare un breve excursus riguardante i due eventi di sensibilizzazione che abbiamo ideato sulle indicazioni del distretto perché credo sia proprio questa una delle linee d’azione che il Rotaract deve perseguire: conoscere, farsi conoscere e far conoscere affinché il mondo diventi un posto migliore. A questo punto concludo ringraziando tutte le persone che hanno creduto in noi e che hanno contribuito a rendere questo anno, un grande anno. Forza Ragazzi! Forza Rotaract!

Ilaria Babini

Presidente Rotaract Club Ascoli Piceno a.s. 2013-2014

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FABRIANFABRIANFABRIANFABRIANO TRA DIVERTIMENTO…O TRA DIVERTIMENTO…O TRA DIVERTIMENTO…O TRA DIVERTIMENTO… Mantova e Fabriano rinnovano la loro amicizia in terra marchigiana… in attesa della prossima trasferta Anche quest’anno tra i Distretti 2090 e 2050 è stata rinnovato e rinforzato il rapporto di amicizia. Il 26 aprile a Fabriano è stata una serata di condivisione, divertimento e tante risate, dove la presidente del Rotaract Club di Fabriano, Giorgia Maracchini, e il Vice Presidente del Rotaract Club di Mantova, Michele Lucchi, hanno firmato la carta di Gemellaggio in presenza del nostro RD Francesca Roscini.

…E PENNELLI!!!…E PENNELLI!!!…E PENNELLI!!!…E PENNELLI!!! Con l’aiuto del Maestro Moschini, a Fabriano non è mai troppo tardi per scoprirsi artisti Il Rotaract ci dà la possibilità di contribuire concretamente al miglioramento nei diversi ambiti della realtà sociale che ci circonda. “Creatività senza tempo” è un progetto innovativo, che non ha precedenti nella nostra comunità che si proponeva di rivalorizzare la figura dell’anziano con la stimolazione manuale attraverso un laboratorio d’arte in compagnia di piccoli artisti, scolari della scuola materna “ Don Petruio”, coadiuvati dal pittore Moschini. Dal 15 Febbraio 2014 al 31

Maggio 2014, il laboratorio si è articolato in dodici incontri, con cadenza settimanale. Risultato diverso da quello stabilito in partenza in cui gli incontri di Sabato mattina sarebbero stati a cadenza bisettimanale, dato che il tempo previsto era estremamente esiguo rispetto all’entusiasmo ed al coinvolgimento crescente che andava creandosi. Coinvolgimento che si cercato di estendere

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a tutta la città, affidandoci alle pagine de “L’Azione”, giornale locale settimanale diffuso capillarmente in tutto il territorio ed agli speaker della radio locale “ Radio Gold”. Il Progetto si è concluso con l’allestimento di una mostra con tutti i lavori realizzati dal 6 al 15 Giugno 2014 in un locale in pieno centro storico. Per promuovere l’evento ed incrementare la risonanza del progetto, “Creatività senza tempo” è diventato anche una pagina facebook, dove sono pubblicate foto e video dei vari incontri, in parte già presenti nelle pagine personali dei soci, entusiasti e massimamente partecipativi in questo progetto. L’inaugurazione 6 Giugno 2014 è avvenuta alla presenza delle massime autorità locali e testate giornalistiche sia locali che regionali. La mostra si è poi conclusa con un’asta di beneficenza. I risultati di questo progetto hanno superato di gran lunga le nostre aspettative. Sin dal primo incontro abbiamo avuto immediato riscontro dell’accoglienza positiva ricevuta da una delle partecipanti al laboratorio, ospite della casa di riposo che, al momento dei saluti, ci ha ringraziato con un “Ci avete tenuti tanto allegri.” L’entusiasmo iniziale da noi nutrito si è trasformato in profonda e stupita ammirazione all’osservare il crearsi ed il cementarsi di un effettivo legame di solidale amicizia tra i bambini ed i loro nonnini, in cui tempere e pennelli hanno costruito un vero ponte tra le estremità della vita.

Giorgia Maracchini

Presidente Rotaract Club Fabriano

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UN ANNO DA PREUN ANNO DA PREUN ANNO DA PREUN ANNO DA PRESIDENTE. UN ANNO DI PERUGIA ESTSIDENTE. UN ANNO DI PERUGIA ESTSIDENTE. UN ANNO DI PERUGIA ESTSIDENTE. UN ANNO DI PERUGIA EST....

Il mio primo evento Rotaract è stato il “Trasimeno on the Rocks” nell’anno in cui a capo del distretto c’era Stefano Pala. Il mio aspirantato al Perugia Est è iniziato quando RD era Gino Petronio. Il mio ingresso è stato con l’RD Maria Elena Castori, che già conoscevo. Con grande onore (e impegno) ho fatto il segretario al Presidente del mio club, Ludovico Fagugli, durante l’anno da RD di Giulia Carrara. Chiudo la mia esperienza rotaractiana con un grazie, grande come il mondo, da Presidente del Rotaract Club Perugia Est nell’anno dell’RD Francesca Roscini la quale iniziava l’anno da conoscente e lo finisce (non senza frizioni) da amica. Amicizia nata grazie anche all’impegno comune sul fronte dei service, vero motivo dell’esistenza del Rotaract e motivo del mio avvicinamento a questa organizzazione. Come potrei tralasciare, tra i ringraziamenti, Maria Nicole Iulietto che, con grande onore per il sottoscritto, ha accettato di essere la mia Vice Presidente, la quale mi è stata sempre vicina, mettendo la sua immensa esperienza a disposizione, dimostrando che quel Paul Harris che porta se lo è meritato fino in fondo. Il motto di quest’anno è “Illumina il tuo talento”. Ecco, il Rotaract non è solo service, ma anche crescita personale, un mezzo per realizzare i propri sogni e migliorare, seppur di poco, le vite degli altri. Per questo sono orgoglioso di quello che, insieme al mio club, abbiamo realizzato quest’anno. Abbiamo, nonostante qualcun altro ci abbia letteralmente ‘rubato’ l’evento, realizzato la VI edizione del Processo Storico, un evento allestito la prima volta sotto la presidenza di Mattia Masotti, che ripercorreva la storia di Perugia, “processando” un personaggio storico e ripercorrendo così, anno dopo anno, i fatti storici della nostra città. Quest’anno la scelta è ricaduta su Cinicchia, un brigante umbro della seconda metà dell’Ottocento, giudicato colpevole dalle 150 persone del pubblico (per la prima volta, perché gli imputati venivano sempre assolti dalla giuria popolare). Segno dei tempi che cambiano… Uno degli eventi a cui sono più legato è un evento nato grazie alla mia passione per l’arte. Pareva impossibile riuscire ad organizzare qualcosa all’interno della Galleria Nazionale dell’Umbria, piena di tesori d’arte. La costanza mia, e di tutto il club, ci ha permesso, per primi in assoluto, di

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organizzare una cena all’interno del museo, dopo aver fatto una visita guidata (anzi tre, vista la grande affluenza). Museo aperto per noi fino a mezzanotte e che ha visto protagonisti, dopo cena, dei ragazzi dell’AGiMus, associazione giovanile di musicisti di Perugia. Un evento talmente bello che abbiamo dovuto dire, a più di cento persone, che non c’era più posto. Grazie all’ottima riuscita, e alla “qualità” degli ospiti intervenuti, si è instaurato un rapporto personale e di fiducia con la Galleria Nazionale, ed in modo particolare con il Responsabile della Galleria Nazionale Giovanni Luca Delogu, grazie al quale, con grande determinazione, abbiamo superato tutti gli ostacoli, anche burocratici.

Degno di nota è anche il nostro impegno a favore di due grandi associazioni: la Croce Rossa Italiana, per la quale abbiamo donato, in prima persona e letteralmente, il nostro sangue, e l’AUCC, per la quale abbiamo venduto tantissime piantine e fatto i pacchetti-regalo, (seppur con scarsi risultati sul piano estetico!), durante le feste natalizie. Come dimenticare, poi, la seconda edizione del Gran Ballo di Perugia. 350 persone, grazie a noi, hanno preso la macchina del tempo nel momento in cui (nonostante il temporale) hanno passato il portone di Palazzo Gallenga Stuart, attuale sede

dell’Università per gli Stranieri di Perugia. Oltre il portone li aspettava un palazzo che, dopo quasi cent’anni, ha riacquistato la sua antica funzione: quello che un tempo era infatti il salone delle feste (oggi Aula Magna) ha visto ballare gli intervenuti sui valzer più belli, e poi su balli meno “tradizionali”. Una storia, quindi, che continua, non dimenticando il passato, ma adattandola ai giorni nostri, cercando di trasmettere alle generazioni future quella che è anche la storia della nostra città. Ed è forse per questo motivo che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha voluto conferirci una seconda medaglia, dopo quella dello scorso anno, come riconoscimento per il valore culturale dell’evento. Proprio per l’importanza della conoscenza della cultura italiana e perugina abbiamo destinato parte del nostro service a delle borse di studio per alunni meritevoli dell’Università per Stranieri. Ringrazio tutti i membri del Rotaract intervenuti ai nostri eventi, e invito tutti a partecipare in futuro a quelli altrui. È inutile far parte di un’associazione presente in tutto il mondo, se poi si rimane chiusi tra le mura del proprio club e della propria città. Anche quando andate in giro per il mondo, cercate il Rotaract (o Rotary) locale, e portatevi dietro un gagliardetto da scambiare. Sicuramente non vi occuperà tutto questo spazio in valigia ma questo gesto vi darà contezza della dimensione enorme del Rotary. Una meravigliosa enormità concretizzatasi anche grazie ai gemellaggi con altri club. Come dimenticare il gemellaggio con il club Hartderg-Oberwart (Austria), grazie all’avvicinamento con Arno Teuschler che ha frequentato il nostro club durante il suo soggiorno perugino, e quello Ascoli Piceno. Con Ascoli Piceno, ci siamo avvicinati in un momento, per loro, di grande difficoltà: la scomparsa della loro socia Maria

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Cristina Cocca. Io non conoscevo Maria Cristina, ma tramite le sensazioni che mi hanno dato i soci del club ho potuto veramente avere la sensazione di averla conosciuta e provare dolore per la sua perdita. Questo credo sia il vero senso di un gemellaggio e il vero sentimento che scaturisce da un gemellaggio: non formalismo ma vera vicinanza con il club gemellato, con i suoi membri e le sue finalità. Proprio per Maria Cristina abbiamo istituito, insieme all’AUCC e al club di Ascoli una borsa di studio a suo ricordo. Vedete, il simbolo del Rotary è una ruota dentata, che può muovere un’altra ruota dentata che a sua volta ne muove un'altra, e che con questo meccanismo mette in atto il movimento di quella grande macchina che sono il Rotary, il Rotaract e l’Inner Wheel. Oleate sempre questo meccanismo, e cercate di aggiungere sempre nuove “ruote”, cogliete dal Rotaract tutta l’esperienza che potete, e lasciate più possibile di voi, della vostra personalità e della vostra professionalità. Non fate rompere o fermare questo meccanismo. Oppure, a farne le spese, sarà il service, e chi con quel service può vivere un po’ meglio, come quei bambini a cui abbiamo consegnato i dream box, e ai quali abbiamo esaudito i desideri scritti sulle letterine. Ripeto ciò che ha detto il Governatore Falasca: “Se non servi, non servi”. Il service di quest’anno, per il quale ci siamo anche candidati ai premi “Carlo Cattaneo” e “Stefano Stefanelli” è “Eterno e angeli”. Abbiamo scoperto quest’opera proprio mentre facevamo i sopralluoghi per l’evento “A cena con l’arte” e abbiamo deciso di sposarlo e dargli un significato più ampio.“Eterno benedicente e Angeli” era un’opera collocata sopra al celeberrimo “Trasporto di Cristo”, oggi custodito alla Galleria Borghese di Roma. Gli esperti, alla luce di altre opere del Maestro urbinate e dei numerosi cartoni preparatori di Raffaello (oggi ripartiti in giro per il mondo) stanno valutando la paternità di Raffaello. L’eventuale scoperta della paternità di Raffaello non solo metterebbe la parola fine alle varie dispute di attribuzione ma farebbe aumentare il valore, economico e culturale, dell’opera, così da conferire ancora più prestigio alla Galleria Nazionale dell’Umbria che la custodisce, e a Perugia, città che la ospita. Senza contare la visibilità che il Rotaract avrebbe in ambito mediatico anche a livello internazionale quale promotore della scoperta di un’opera di Raffaello a tutti sconosciuta, dopo circa 500 anni dalla scomparsa del grande pittore. Sarebbe la prima volta che un Rotaract Club italiano supporta, finanzia e partecipa ad un progetto finalizzato alla riscoperta di un’opera d’arte, seguendone il percorso di studio e riconoscimento della paternità. Come però vi dicevo non è solo un service di restauro. Tutto ciò è finalizzato alla maturazione di una sensibilità artistica ‘attiva’ dagli effetti innumerevoli: per comprenderlo meglio sarebbe opportuno pensare a quanto ha prodotto, per contro, l’ignoranza in campo artistico nel corso della storia del nostro paese. Si pensi, ad esempio, alla diffusa insensibilità artistica di coloro che hanno lavorato nel campo dell’edilizia e che ha portato, nel corso degli anni ’50 e ’60 della storia del nostro paese, alla piaga della proliferazione degli ecomostri e dell’abusivismo edilizio di cui ancora oggi possiamo vedere le terrificanti tracce lasciate sul territorio. L’avvicinamento dei membri del Rotary e del Rotaract all’arte in chiave attiva, con la diffusione mediatica del messaggio di una rinnovata attenzione da parte delle istituzioni alla nostra storia, contribuirà seriamente al rinnovamento della coscienza artistica della cittadinanza, che guarderà con occhi nuovi allo spazio che lo circonda, alla ricerca dell’utopistica ‘città ideale’, vagheggiata dagli artisti del passato e dallo stesso Raffaello. Ripeto, attenzione, noi non organizziamo “solo” eventi e non raccogliamo “solo” fondi. Quello che ho imparato in questi anni di Rotaract è che la nostra associazione deve farci crescere e deve darci una consapevolezza: che tutto ciò che noi immaginiamo, sogniamo e a cui aspiriamo diventi realtà. Facciamo girare queste ruote, mettiamoci nel nostro meglio. Lanciamo il nostro cuore oltre ogni ostacolo. Ringrazio, infine

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tutti i miei soci, senza i quali non avrei potuto realizzare, e scrivere, tutto ciò, e tutti i presidenti e soci degli altri club. Concludo questo articolo e la mia esperienza Rotaractiana parafrasando il motto del Presidente del Rotary International Ron Burton: “Viviamo il Rotact, e cambiamo vite”. Vi voglio bene.

Errico Biagioli Presidente Rotaract Club Perugia Est

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