risvegliarsi al punto zero - (gregg braden)

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Page 1: Risvegliarsi Al Punto Zero - (Gregg Braden)
Page 2: Risvegliarsi Al Punto Zero - (Gregg Braden)

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INDICE

RISVEGLIARSI AL PUNTO ZERO....................................................................................3

CAMMINARE TRA I MONDI............................................................................................42

SVILUPPO SPIRITUALE E DISTURBI NEURO-PSICHICI.............................................73

IL CERCHIO DELLE STELLE.........................................................................................80

VERSO LA NUOVA ERA ................................................................................................82

LA DANZA SACRA.........................................................................................................84

LA MIA PICCOLA ANIMA...............................................................................................87

UNIVERSO ORGANICO..................................................................................................89

DNA .................................................................................................................................91

IPOTESI DI COSCIENZA ................................................................................................94

DOTTOR HAMER............................................................................................................96

LA CENTESIMA SCIMMIA..............................................................................................97

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RISVEGLIARSI AL PUNTO ZERO

Tutte le tradizioni indigene, parlando di unità e forza fanno riferimento allo Spirito, a Dio. La preghiera Hopi della Compassione inizia così: Ti sento o Spirito Ti sento attraverso le orecchie del mio spirito lupo, Ti sento o Spirito, negli alberi mentre il vento mormora tra le fronde che coprono il mio villaggio nella sera. Ascolto la tua voce nell’acqua mentre scorre sulle pietre del ruscello che passa accanto alla mia famiglia, alla mia gente. Ti sento o Spirito in tutte le cose Ti vedo o Spirito, ti vedo attraverso gli occhi del mio spirito falco. Ti vedo nel viso dei bambini del mio villaggio quando fisso i loro occhi e ti vedo quando guardo le stelle nella volta del cielo notturno che copre la mia casa Ti vedo al lavoro nelle pennellate del paesaggio dipinto nel deserto che mi circonda, Ti vedo o Spirito in tutte le cose. Ti assaporo o Spirito, attraverso la lingua del mio spirito serpente Assaporo la tua brama per la mia saggezza Assaporo la tua tolleranza verso il mio apprendimento Assaporo la tua compassione per l’anima mia Assaporo la tua compassione per l’anima mia.

----------------------- RISVEGLIARSI AL PUNTO ZERO INIZIAZIONE COLLETTIVA Registrazione di una conferenza tenuta al Seattle Centre nella città di Seattle nello stato di Washington il 25 febbraio 1995 la conferenza é riportata su cassetta video dalla quale é stato tratto il testo che segue] Nonostante non conosca tutti quanti in questa sala, posso dirvi che c’è qualcosa di insolito che sta succedendo nella vostra vita e vi spiegherò di che cosa si tratta. I ritmi del sonno stanno cambiando in tutto il mondo radicalmente. Si sta esperimentando che si dormono le solite 6-8-10 ore, ma al risveglio si è terribilmente stanchi, come se non si avesse dormito, senza ricordarsi nulla. Io lo chiamo il “black-hole-sleep”, sonno-buco-nero, i corpi sono stanchi, le gambe fanno male, le mascelle sono indolenzite e anche i muscoli delle braccia, poi c’è un periodo di sogni vividi che non necessariamente hanno un significato e poi si ricade nel sonno “buco-nero”. So che la vostra percezione del tempo è accelerata e vi sembra che il tempo vada più in fretta. Voglio ora che voi capiate di cosa si tratta. Vediamo succedere cose che non sono mai successe prima. Vi accadranno cose il cui significato sarà chiaro solo per voi. Anche se non vi è ancora successo, forse un giorno vi troverete insieme alla vostra famiglia o a degli amici o in giro per compere il sabato pomeriggio e improvvisamente succederà qualcosa che colpirà solo voi, che avrà significato solo per voi. Queste esperienze infatti sono individuali e senza punti di riferimento: nessuno a cui chiedere, nessuno da cui andare, né libro da consultare. E in effetti non ne avete bisogno perché quello che conta è solo ciò che avviene dentro di voi. Voglio mostrarvi che state vivendo un processo che è stato programmato migliaia di anni fa quando non si avevano i parametri di riferimento con la Terra che abbiamo noi ora. Non avete bisogno di recarvi nei luoghi sacri nelle camere sacre, perché state vivendo, nel vostro soggiorno, ciò che quei luoghi sacri fornivano migliaia di anni fa. Per capire tutto ciò non avete più bisogno di recarvi nei luoghi sacri, come si faceva nell’antichità. Il nostro soggiorno è oggi il nostro luogo sacro e ci da la stessa sacralità del luogo sacro di migliaia di anni fa.

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Voglio dimostrarvi che siete tutti degli iniziati. Nessuno ve lo ha detto prima e sono contento di essere io il primo a farlo. State vivendo un’iniziazione collettiva che vi sta preparando ad un processo, ad un avvenimento che non è stato ancora compreso dalla scienza e dalla fisica occidentale del XX secolo . Si tratta di un processo senza rischi, molto naturale e a cui si sopravvivrà. Quello che lo rende spaventoso o preoccupante è non comprenderlo nella sua interezza. Vi dimostrerò tra breve come per il nostro corpo questo processo sia familiare, e vi mostrerò come ci sia un potere che, dopo essere rimasto racchiuso nel corpo, vi verrà restituito e di cui dovrete riappropriarvi dopo averlo ignorato per centinaia e centinaia di secoli di civiltà tecnologica. Accennerò ogni tanto ai luoghi sacri. Cosa rende sacro un luogo? Sono stato due settimane in Inghilterra lo scorso anno per partecipare a una conferenza sui disegni circolari nei campi coltivati e sono anche andato con un gruppo a Stone Enge. Circa il processo che stiamo per esaminare, voglio parlarvi della Terra e del corpo, perché quello che sta succedendo al nostro corpo non è un fatto isolato, ma è collegato a quanto avviene al nostro sistema solare. Vi voglio raccontare ciò che è avvenuto proprio prima del Natale 1994. La navicella spaziale Ulisse, che attualmente sta osservando il sole, perché anche sul sole sta accadendo qualcosa che preoccupa molto gli scienziati, la navicella è stata inviata per misurare il campo magnetico del sole, che finora abbiamo sempre misurato dalla Terra, poiché quello che sta succedendo al suo polo Nord e Sud, è molto simile a ciò che avviene ai poli terrestri. Come vedrete i campi magnetici dei poli terrestri stanno calando molto rapidamente sulla sollecitazione di qualcosa di sconosciuto. La navicella Ulisse ha rilevato che il sole sta perdendo il suo magnetismo. I suoi campi magnetici stanno scendendo rapidamente. E’ andata a misurare al polo Sud, all’equatore e tra breve si sposterà al di un ciclo, ma non ne abbiamo capito il significato. Non perdete di vista il sole. Nel 1986-87 sul “Scientific Journal” sono apparsi vari articoli riguardanti tantissimi disturbi magnetici solari, le tempeste solari che sono passate da 30-40 l’anno alle attuali 300 al mese. Anche su Giove accadono strani fenomeni. Prima però voglio parlarvi polo Nord e ci si aspetta di trovare dappertutto lo stesso calo costante dei parametri magnetici. I testi sacri hanno predetto che ciò sarebbe successo alla fine di qualcos’altro. Nella scienza della geometria sacra, che è qualcosa di molto divertente e interessante collegato con l’intuizione e la forma e può essere anche usata con i numeri c’è una serie di numeri che, non capisco perché non venga insegnata nelle scuole, poiché si tratta di una serie di numeri molto potente che governa le proporzioni del corpo umano, il rapporto tra uomo-donna e le popolazioni, il sistema radicale degli alberi e il sistema arboreo, come i lampi illuminano il cielo e come le acque di un corso d’acqua di biforcano e scendono a valle. Insomma una serie di numeri veramente potente, ed è così: 1 1 2 3 5 8 13 21 34 55 … …

Questi numeri si ottengono sommando i primi due (1+1) quindi 1+2 =3; 2+3= 5; 5+3=8 ecc. Questa è chiamata la serie di numeri di Fibonacci. I rapporti, le misure del corpo umano. Se si misura la prima falange della punta del dito più lungo di qualsiasi dito di qualsiasi persona, otteniamo un numero e poi dalla punta della seconda falange. Queste misure saranno diverse per ognuno di noi, ma se dividiamo questi numeri uno per l’altro, il rapporto sarà lo stesso perché la proporzione è la stessa, perché viviamo un codice, viviamo il codice cosmico. Il modo in cui i nostri organi sono predisposti nel nostro corpo è determinato da questa serie di numeri. 21 – Giove è stato colpito da 21 frammenti del nucleo della cometa … Forse ignorate quanti problemi abbia avuto la creazione per ottenere questi 21 frammenti, perchè qualcosa di molto interessante è successo qualche giorno prima di questo impatto. Una cometa o un asteroide – non si sa esattamene cosa fosse – si frammentò in 21 pezzi, proprio qualche giorno prima dell’impatto 3 frammenti si disintegrarono e così ne rimasero 18. Due pezzi si divisero, diventando 22, 1 si disintegrò e così si ebbero di nuovo 21 pezzi. Il 21 sembra essere un numero molto importante, il 21 è un numero della serie di numeri di ciò di cui abbiamo parlato. I nostri scienziati erano molto preoccupati per quell’avvenimento, perché sapevano che l’onda d’urto viaggia attraverso lo spazio verso la Terra.- La Terra è stata colpita 21 volte dalle onde d’urto. L’attività di Giove ha un impatto sul movimento dei vapori acquei nell’atmosfe-ra e sull’attività sismica terrestre. Gli scienziati sono preoccupati perché Giove essenzialmente è un pre-sole con tutte le caratteristiche del sole che non si è mai acceso, ma potrebbe accendersi come un nuovo sole. Quello che è successo è che quando i frammenti hanno urtato l’atmosfera di Giove, i vari strati dell’atmosfera si sono accesi e quello che non sappiamo è se continueranno a bruciare lentamente, come fanno ora o se addirittura si incendieranno. Se Giove dovesse diventare un nuovo sole. Qui c’è il nostro vecchio sole e qui c’è la Terra, potrebbe succedere quello che gli antichi testi hanno sempre detto e cioè che alla fine del ciclo non ci sarà più oscurità sulla Terra. Noi abbiamo sempre creduto che ciò fosse una metafora, mentre ora stiamo verificando la possibilità che la Terra venga inondata da due diversi tipi di luce. Interessante vero? Tutto

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questo si collega con la profezia degli Hopi sulla Stella Azzurra. Non so se la conoscete: dovrebbe avverarsi verso la fine di questo ciclo. Voglio condividere con voi la visione di quest’immagine al computer in cui si vedono come sono le onde d’urto mentre si muovono nell’atmosfera di Giove. Molto interessante: 21 impatti, 21 onde d’urto. E’ stata anche notata la gigantesca macchia rossa di questa tempesta su Giove, che non rassomiglia a nessuna tempesta terrestre e che ha iniziato a mostrare delle caratteristiche anomale, ruotando in direzione diversa. Questo cambio di rotazione è iniziato verso la fine degli anni 80. Siamo vicini a qualche cambiamento. Cosa lo causa? Penso che, se anche non credete che stia accadendo qualcosa di strano, se non l’avete notato direttamente, non dovrete guardare troppo lontano. Verso la fine degli anni 80 le testate a maggior diffusione hanno iniziato ad essere molto preoccupate per i nuovi fenomeni: decadimento degli strati atmosferici, il buco nell’ozono, il surriscaldamento o il raffreddamento del pianeta e ci si domanda: sono fenomeni localizzati? Sono fenomeni isolati? Vari tipi di cambiamenti globali: nuovi virus, nuovi batteri, nuove e sconosciute malattie a cui il nostro corpo non sa come reagire. Come mai succedono tutte queste cose, come mai i campi magnetici della Terra sono così gravemente alterati? Che cosa succede con i meravigliosi disegni nei campi coltivati? E’ bene che cominciate a pensarci. Ne parleremo più tardi più approfonditamente. Vediamo un imprevisto incremento dell’attività sismica globale. E’ qualcosa che non ci viene comunicata e a cui non viene data la giusta enfasi dai mezzi d’informazione. Voglio dirvi qualcosa che è successo nel dicembre 1994 in Giappone e che non si era mai verificato prima di allora. Uno degli avvenimenti tramite i quali gli scienziati hanno iniziato a riconsiderare il modo in cui pensavano fosse strutturata la Terra, dato che non avevano mai supposto che potessero accadere cose del genere. Verso la fine del 1994 in Giappone non c’è stato 1 o 2 o 5 o10o 15 –20-30-40-50- o 60, ma ben 70 terremoti, uno dopo l’altro. Uno dopo l’altro come non avevamo mai registrato prima. Molti erano sulle isole disabitate, altri nel mare, altri su isole popolate. Ho letto delle statistiche che riportavano che dal ‘63 500.000 persone sono morte durante i terremoti. Di queste soltanto 183 negli Stati Uniti. Questi sono i confini delle placche sismiche, che definiscono dove le placche sono situate sulla Terra. Lungo questi confini possiamo vedere dove si svolge un’attività tellurica senza precedenti. Ho avuto l’opportunità nel Giugno 1994 di essere in Perù con un gruppo e un giorno ci trovavamo in barca sul lago Titicaca. Eravamo sull’acqua mentre in Bolivia si verificava uno dei terremoti con il più profondo epicentro che si sia mai visto finora nell’America del sud. Un epicentro di 400 miglia sotto la superficie terrestre, e non avevamo sentito niente in Perù, ma a Denver, in Colorado e a Toronto, Canada, lo hanno registrato ben forte. Gli scienziati se ne chiedono la ragione. Questo significa che c’è qualcosa che sta accadendo alla Terra che non comprendiamo e c’è qualcos’altro che accade e non capiamo. Si stanno manifestando delle meravigliose forme geometriche, incredibilmente simmetriche nei campi di cereali, non solo in Inghilterra, non solo negli Stati Uniti, ma in tutti quei paesi che coltivano cereali, come Bolivia, Canada Perù, Cina, URSS. Si vedono disegni che all’inizio gli scienziati dicevano essere realizzati da vortici d’aria naturali che, mischiandosi insieme, producevano casualmente delle figure. Più tardi vi farò vedere delle immagini riprese nel 94, in cui vedrete delle cose bellissime come questa, magari ora può non avere un significato particolare per voi, ma capirete poi come queste immagini siano piene di importanza, come siano simboli sacri, rappresentazioni di geometria sacra. Vorrei inoltre che voi capiste come qui, ove è nascosta una profonda simbologia, ci sia anche un incredibile rispetto per la vita di queste messi. Le Spighe infatti sono solo piegate, non sono distrutte, sono reclinate con un’angolazione di 51 gradi e perfettamente in grado di dare il loro frutto, allorquando si tratti di veri, autentici cerchi, perché ce ne sono, purtroppo, anche di falsi: ma in questo caso le messi sono rovinate. Lo vedremo meglio più tardi. Così sono tante le cose strane a cui stiamo assistendo. Stiamo vedendo nuove malattie, nuovi batteri, nuovi virus, stiamo vedendo che il sole sta passando attraverso un fenomeno anomalo che non abbiamo mai visto prima, stiamo vedendo quello che sembra il compiersi di antiche profezie, anche se questo è soggettivo, perché non possiamo ancora dire se, per esempio, le profezie degli Hopi stanno avverandosi. Avvenimenti sismici anomali, fenomeni meteorologici mai verificatisi prima d’ora, temporali a 2500 metri in montagna in Messico a fine dicembre mentre avrebbe dovuto esserci neve. Insomma cosa sta succedendo? Perché tutto ciò sta accadendo? Gli astrologi stanno trovano qualcosa di interessante. Vi voglio mostrare qualcosa di completamente nuovo. Questo è il soffitto del tempio di Dendere in Egitto. Questo è il calendario da cui è derivato il nostro calendario astrologico. Questo è lo zodiaco. Voglio farvi vedere proprio come è perché tutto ciò sconcerta gli archeologi e capirete quello che loro rifiutano di accettare circa il mistero di questo calendario. Tutti i segni, i segni zodiacali sono qui riportati nell’esatto ordine, precisamente come noi li conosciamo, tranne il fatto che si muovono in modo sbagliato. Si muovono in senso contrario. Per esempio normalmente c’è l’ariete che viene dopo i pesci, mentre qui ci sono i pesci dopo l’ariete. Perché mai questo calendario si muove in questo senso? Avrete una risposta molto interessante tra pochi minuti.

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1961 – Un astronomo, Robert Stanly, mi sembra che lavorasse presso l’osservatorio di Fexa, scoprì che stava accadendo qualcosa di strano. I suoi strumenti iniziarono a captare nell’atmosfera terrestre un crescente numero di particelle di luce chiamate fotoni. Iniziò a mapparle e mappandole scoprì che la Terra si sta muovendo attraverso una fascia o cintura di luce densa, di luce più densa. Gli antichi testi Maya lo avevano predetto, come si legge nei lavori di José Aruelles dove si parla del periodo, alla fine di questo ciclo, in cui ci si muove attraverso quelli che chiamano fasci di luce sincronizzata, di come la Terra sia sintonizzata su questi raggi, di come tutta la luce sulla Terra sia in sintonia con questi raggi. 1992 – gli scienziati del laboratorio nazionale di Los Alamos, fecero una scoperta di cui pubblicarono i dati nell’estate del 92. La Terra si sta muovendo attraverso quella che chiamarono la nuova frequenza misteriosa, che sembra emanata dal centro della Via Lattea. Non sanno perché si sia attivata e che cosa significhi. Comunque sia ci siamo dentro ora. Quello che vi chiedo è di tenere tutto ciò a mente, mentre andiamo avanti nella discussione. Ci sono molte terribili profezie e molte informazioni in proposito. Che cos’è questa cintura fotonica? Che cosa succede mentre ci dirigiamo verso di essa? Tutto smette di funzionare? Si hanno giorni di oscurità? Voglio che sappiate che ci siamo dentro proprio ora. Ha una durata di 2000 anni e ci siamo dentro da oltre mille anni. Ora ci stiamo muovendo verso il suo centro. Il sistema solare si sta muovendo verso il suo centro. Alla fine del ciclo, alla fine del decennio, alla fine del secolo saremo sempre più vicino al suo centro. Poi per 1000 anni ci muoveremo verso l’altra parte. Ci tornerò sopra fra poco. Tenetelo bene a mente per capire cosa sta succedendo. Facendo riferimento ai testi antichi ci domandiamo: perché i rapporti si stanno intensificando? Perché alcuni schemi emotivi si stanno smuovendo nel nostro corpo? Cosa succede? E come risponde il corpo alle malattie del sistema immunitario? Dobbiamo iniziare a guardare la Terra. Cosa sta succedendo alla Terra? Vi voglio mostrare una serie di diapositive che possono aiutarvi a capire questo processo. Cominciamo così: se compriamo dal ferramenta un pezzo di ferro e ci avvolgiamo intorno un filo di rame, conduttore di elettricità, attraverso cui facciamo passare elettricità, succede che la barra di ferro sviluppa un campo magnetico con un polo nord e un polo sud. Se su questa stessa barra, attraverso lo stesso filo si inverte il flusso di elettricità, si avranno sempre due polarità, ma i poli saranno invertiti: quello che era nord diventa sud e il sud diventa nord. Voglio farvi dedurre che sono gli elettroni che si muovono in modo circolare e seguono il filo in un certo modo circolare, intorno alla barra di ferro che producono i campi magnetici. Usiamo un’analogia che è molto adatta per spiegare ciò che sta succedendo alla Terra ora. Quando studiavo per diventare geologo uno dei più grandi misteri in geologia era la provenienza dei campi magnetici della Terra. Non si capiva. Quello che la scienza sta ora cominciando a capire è che quanto ci è stato detto nei testi antichi è da reimparare comparandolo con le nostre attuali conoscenze. E’ il campo magnetico della Terra che genera le stesse onde dell’esperimento che vi ho mostrato. Il nucleo centrale della Terra… Abbiamo diversi strati: la crosta sottile, la condensazione, gli oceani, il mantello con uno spessore di 2900 km di materiale liquefatto e poi c’è il nucleo che si divide in esterno e interno. Recentemente abbiamo scoperto che nel nucleo centrale della Terra c’è molta pressione e che non è molto liquido. Il nucleo esterno è liquido. Il nucleo interno è più solido, più elastico.. E’ il movimento della Terra che ruota intorno a questo fulcro ferroso che crea i campi magnetici del nostro Pianeta. Avete capito? E’ chiaro? Tutto ciò diventerà importante e più comprensibile tra un minuto. Quello che succede è questo: Questo è uno strumento di alta tecnologia, è facile da trasportare. La Terra ruota intorno al nucleo fisso ferroso centrale. Relativamente fisso. Anche l’altro nucleo ruota intorno, all’interno del pianeta e mentre ciò accade si genera il magnetismo del nostro pianeta e ciò è molto importante. Non so se ne siete consapevoli. Forse non lo leggerete sui quotidiani ma le riviste scientifiche riportano questo tipo di informazione: i campi magnetici stanno decrescendo molto rapidamente. Il magnetismo terrestre sta diminuendo. Ora vi dico che i campi magnetici si formano perché la terra ruota. Più velocemente la Terra ruota, più forte sono questi campi. Vi sto dicendo che stanno rallentando. Cosa significa questo? La Terra sta rallentando: esattamente questo. E rallenta velocemente Rallenta così velocemente che ogni anno all’Ufficio Naz. Delle Misurazione di Bolder in Colorado, si debbono regolare gli orologi al cesio per fronteggiare questo rallentamento e per avere ancora 24 ore al giorno, in quanto le giornate attualmente si stanno allungando. Il rallentamento è minimo in sé stesso, ma cumulativamente dicono che se non si regolano gli orologi, alla fine del decennio, quello che doveva essere mezzogiorno, diventerà mezzanotte. Tutto ciò avviene molto velocemente, vedrete fra un minuto, perché tutto ciò è importante per il vostro corpo. Questo grafico mostra che cosa accade nei campi magnetici. Qui c’è il campo magnetico e qui è dove siamo oggi e questo è duemila anni fa. 2000 anni fa la Terra ebbe un picco, il più alto e forte campo magnetico che la Terra abbia mai avuto. Significa che la Terra girava molto più velocemente, ed era vero. I testi antichi, i rotoli di pergamena del Mar Morto, qualcuno ne ha parlato ma non ci è permesso vederli.

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Il codice di Enoch, ad esempio, dice che c’erano 360 giorni l’anno. E noi ne abbiamo 365, abbiamo rallentato e continuiamo a farlo. I campi magnetici sono calati considerevolmente in 2000 anni ed ora siamo al punto più basso della magneticità planetaria in 2000 anni. Ci sono domande? - E’ lineare? Non è lineare: buona domanda, perché ora vi mostrerò qualcosa alla lavagna e poi ritorneremo ai numeri. Questi sono i campi magnetici terrestri e stanno decrescendo non con un’equazione lineare. Non si può misurare 10 – 5 anni fa e disegnare una linea retta e dire cosa succederà tra 10 anni. E’ una diminuzione geometrica e cioè più diminuisce e più è veloce. Chiamo campo B questa magneticità. Facile da capire: è grande. Vi voglio mostrare che non è una novità, non è nuovo per la Terra. Guardate qui cosa c’è riportato: vedete queste due colonne, questa colonna che sto indicando? Le aree scurite di questa colonna sono quelle che indicano la magneticità normale. Questo significa che erano dove sono ora. Consideriamo ora cosa significa “normale” Stiamo vivendo un tempo di normale magneticità. La colonna vicina riporta ogni volta che i campi magnetici cambiano direzione di 180° . guardate quante volte è accaduto negli ultimi 4 milioni e ½ di anni. La Terra è andata incontro ad un’inversione magnetica, circa 14 volte e, per quello che so io, non è mai successo con 6 miliardi e ½ di persone viventi sul pianeta. Cosa succede al corpo umano quando vive su un pianeta che va incontro a un’inversione magnetica? Ero a una trasmissione radiofonica di Lora Lee, quando un ascoltatore ha posto una domanda su cui non sono molto informato. Evidentemente circolano molte notizie sul fatto che si sta raccogliendo molto ghiaccio al polo nord, che farà girare la Terra in questo modo e si crede che sia questo ciò che determinerà la trasformazione. Desidero chiarire che da questo grafico non si deduce che la Terra faccia così. Quando parlo di inversione magnetica di 180° non intendo che la Terra faccia così. La Terra resterà così come è sempre stata ma i campi, la direzione dei campi, si invertirà. Vi mostrerò fra qualche minuto cosa causerà questo cambio di direzione. Negli ultimi 4 milioni e ½ di anni è stata registrata geologicamente 14 volte. Gli antichi testi ci dicono che è successo anche recentemente. Così recentemente che non è stato registrato geologicamente: non è ancora registrato nella roccia. Può essere successo circa 3.500 anni fa. Può essere. Se avete capito questo, aspettate e tenetelo a mente per un po’. Vorrei ora descrivere un altro parametro che raffronterò con l’altro. Ogni secondo, ogni singolo secondo che percepite, la Terra ha una sua pulsazione elettromagnetica e pulsa x numero di volte al secondo. Questo numero di volte storicamente è stato relativamente costante, è stato circa 8 volte al secondo. Questa misurazione è chiamata hertz al secondo o 8 cicli al secondo, questo è noto come la Risonanza di Schumann. Lo potete verificare. Negli ultimi anni, dagli inizi del 900 fino agli anni 80 c’è stato un periodo con 7.8 cicli al secondo. Questo significa che ogni secondo la Terra pulsava 7.8 volte. Direte: non me ne sono accorto! Si che ve ne siete accorti: il vostro corpo se ne è accorto. La vostra mente è condizionata a ricevere queste piccole pulsazioni insieme in un unico e conseguente continuum, così si ha l’impressione di non registrarlo, ma ci sono tecniche di meditazione per mettere la mente da parte e concentrarsi per avvertire queste pulsazioni. Bene, nell’ ‘86-87 è cominciato a succedere qualcosa di interessante: il numero delle pulsazioni ha iniziato ad aumentare. Qui siamo a metà dell’ ‘80 e questo è il 1994, quando è stato realizzato questo grafico, sono passate da 7.8 a 8 a 8.2 a 8.3 a 8.6. Nel 94 erano a 8.6 cicli al secondo. La Terra pulsa più velocemente. Il nostro corpo sta tentando disperatamente di armonizzarsi con queste pulsazioni: vuole mantenere la sintonia. Questa è la ragione per cui vi sembra che il tempo vada più veloce. Percepite che il tempo è accelerato ma in realtà quello che percepite sono le pulsazioni più veloci del vostro corpo che stanno cercano di accordarsi al pulsare della Terra da 7.8 volte al secondo a 8.6 cicli al secondo. Questo va bene, ma dove stiamo andando? Quanto diventeranno veloci questi battiti? Questo è perché voglio mostrarvi il nostro grafico di alta tecnologia. Ritorniamo alla nostra potente serie di numeri che governa non solo le proporzioni del nostro corpo e come le foglie si formano sull’albero, i rami e le radici e l’acqua, e le donne e gli uomini e la popolazione, ma governa anche molti dei parametri terrestri, incluso il magnetismo e le frequenze. Si dovrebbe andare verso il seguente numero intero integro della nostra esperienza. Questo è ciò che le esperienze riportano negli antichi testi. Tra breve entreremo in un ciclo di 13 Hertz per secondo, il fortunato – o sfortunato – numero 13. 13 cicli al secondo. C’è qualche domanda? - Come si chiamano le pulsazioni del corpo? Sono misurate in Hertz e potete costruire lo strumento per misurare le vostre frequenze cellulari di base. Esistono ottimi strumenti, scanners che possono farlo attualmente e che vengono usati negli istituti di

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ricerca. Tali scanners provengono dalle tecnologie militari, per poter essere usati sul corpo debbono essere molto sensibili. Così abbiamo questa sequenza di risonanze di base che prima era più o meno 7.8 cicli al secondo e ora inizia a crescere. Come possiamo immaginare c’è un punto in cui questi due parametri convergeranno e forse si incontreranno. C’è un punto in cui questi parametri si avvicineranno molto, fin quasi ad incontrarsi. Questo sarà il punto con il magnetismo che comincerà a cadere fino a zero e dove la frequenza comincerà ad aumentare fino a circa 13 cicli al secondo. Questo piccolo punto innocente del grafico, questo punto, è quello di cui parlano da migliaia di anni tutti i più importanti sistemi di mia conoscenza: le varie religioni, i testi antichi, le scuole misteriche, le profezie, i misteri per cui la gente ha dato la vita. Siamo tutti molto preoccupati per quello che quel punto significa nella nostra vita e quello che dovremmo fare per mantenerci mentre ci muoviamo verso quel tempo e quell’esperienza della Terra. Quel punto viene chiamato in vari modi ed ha vari significati. Viene chiamato cambiamento, punto di svolta epocale, negli antichi testi. E’ il punto a cui si riferiscono i Maya nel loro calendario. E’ il punto dove il tempo si ferma e poi inizia di nuovo tutto. Questo è il punto di inversione dei poli magnetici. E’ il tempo dell’energia cristica sulla Terra, da un certo punto di vista ed è il punto da cui inizia la New Age, la Nuova era, da un altro punto di vista. Vi torna fino ad ora? Ecco cosa è successo. Quanti di voi sanno usare il computer? Fino ad un certo punto molte persone lo sanno usare. In alcuni disegni del libro si vede che la Terra sta ruotando intorno a questo nucleo. Abbiamo il polo nord e sud e questi campi magnetici. Adesso esaminiamo l’aspetto fisico e vi faccio vedere cosa significa. La rotazione sta rallentando. Come geologo non credevo che potesse mai accadere, invece è già avvenuto nella storia, almeno una volta. Quando il campo magnetico si abbassa significa che la rotazione della Terra sta rallentando. Sembra che negli ultimi 11 mila anni ci sia stata almeno una volta in cui la Terra si sia fermata nella sua rotazione per un breve periodo di tempo. Proprio immobile. Quello è il punto zero del campo magnetico della Terra e dopo un breve tempo inizia a ruotare di nuovo ma nella direzione opposta. Gli Hopi lo hanno registrato e gli Hopi ne parlano: il giorno in cui il sole sorse due volte da due diverse direzioni nello stesso giorno, il giorno più lungo. E’ successo e sono sopravvissuti, sono sopravvissuti a questa esperienza. Zacharia Siccin, nel suo libro, credo che sia “The lost realm”, il Regno perduto, sa questo e dice che, se la luce di questo proiettore fosse il sole e la Terra si fermasse per un periodo di tempo, vorrebbe dire che in qualunque luogo si fermasse, quella parte sarebbe illuminata per un periodo di luce solare più lungo e l’altra parte no. Infatti, cercando nei testi trovò nello stesso periodo la parte scura, nei testi peruviani, e la parte luminosa, nei testi biblici. Poiché dal punto di vista degli israeliti c’è stato il giorno più lungo, perché il sole non era tramontato per oltre 20 ore e dal punto di vista peruviano, perché il sole non era spuntato per lo stesso lasso di tempo. Geologicamente possiamo vedere che 11 mila anni fa è realmente successo. Alcune aree del pianeta, come il Polo Nord, erano molto calde e ci vivevano animali tropicali che mangiavano cibo tropicale, e sembra che sia successo molto velocemente, in un attimo, come dicono i geologi ed è anche riportato nei testi antichi che è successo in un attimo. Quegli animali del polo Nord, Canada e Siberia, si congelarono completamente e i loro corpi sono tutt’oggi commestibili, una volta scongelati e il contenuto del loro stomaco è sempre commestibile, perché tutto è avvenuto molto velocemente,. Si pensava che un processo come quello avvenisse in centinaia di anni. Poi si pensava dai 50 agli 80 anni e ultimamente si era arrivati a 30 anni, Ora, nel 1994 si dice: “ Sì è successo molto velocemente”. Può accadere molto velocemente. Questa è la descrizione fisica di ciò che sta succedendo. Sappiamo che è già accaduto, ma quello che, credo, non sia mai successo prima è l’aumento simultaneo delle frequenze delle vibrazioni della Terra proprio mentre tutto questo sta accadendo. Non trovo nessun’altra prova che le due cose siano accadute contemporaneamente. Oggi a noi sta succedendo. Voglio mostrarvi perché questo è importante per il vostro corpo. Vedremo alcune sequenze incredibili che mostrano il significato e il rapporto tra vibrazione e forma. Quando la materia è immersa in questa frequenza cosa fa? Cosa succede alle cellule quando sono immerse in una frequenza in aumento? Non voglio che lo sappiate soltanto da un punto di vista mentale, ma voglio che sappiate cosa succede. Non so cosa vi succederà. Ma so che è la fine di un ciclo e vedrete accadere cose mai viste prima e voglio che sappiate che non dovrete andare da qualcuno per capire. Non dovrete andare da un veggente non dovrete andare da un esperto che vi dica cosa dovrete fare. Voglio che voi sappiate cosa significa per voi e voglio che vi sentiate a vostro agio in questo processo. Sembra che questo meccanismo, che tutto ciò si sia già verificato prima. La domanda è: Che cosa lo attiva, che cosa lo mette in moto? Ve lo mostrerò fra alcuni minuti. Se volete una risposta adesso, allora vi dico che è una vibrazione, è una frequenza che si è mossa e a cui la terra sta cercando di adattarsi. Vedrete come un suono può

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influenzare un pianeta – è incredibile! – e lo potrete constatare per tante altre cose nella vostra vita. Ora qui è dove l’argomento diventa molto delicato, a volte difficile, ma molto interessante. Abbiamo appena descritto quello che successe quando il magnetismo cadde a zero e la frequenza raggiunse un valore limite di circa 13 cicli al secondo. L’ho descritto geologicamente ed è riportato storicamente. La definizione biblica per questo momento storico – che non ha niente a che vedere con la religione – voglio veramente fare una netta distinzione con la religione. La definizione biblica per questo processo è il termine “resurrezione”. Resurrezione planetaria. Resurrezione significa semplice-mente vibrazione cosciente della materia. Cellule, corpo, rocce, pietre e qualsiasi cosa: vibrazione consapevole verso un diverso stato di spazio dimensionale. Questo è quello che significa. Vibrazione consapevole della materia verso un altro stato di spazio dimensionale. Così se credete a quello che dicono e mostrano i testi la Terra si sta muovendo verso un momento molto speciale che potreste considerare come un tempo di resurrezione planetaria. Viene richiesto ai vostri corpi di sintonizzarsi con la Terra in modo che possiate diventare parte di questo processo. La vostra vita quotidiana e le vostre relazioni sono gli strumenti che vi permettono questa sintonizzazione. (Torna tutto fino a qui?) Le scuole misteriche antiche lo sapevano e ci hanno lasciato molte informazioni. Le scuole egiziane i rotoli del Mar Morto, che tuttora ci viene impedito di consultare. Perché? Pensavo che fossero rimasti intatti soltanto 15 o 20 rotoli, non avevo capito invece che sono stati trovati e rimessi insieme più di 20.000 frammenti e ognuno di questi 20.000 frammenti convalida tutti i libri del vecchio testamento e la nostra Bibbia, secondo il punto di vista degli Esseni. Il che significa che esistevano prima del Vecchio Testamento. Ma sono ben più completi. I nostri testi biblici, la maggior parte delle volte sono stati condensati, rimaneggiati e a volte non sembrano molto significativi, ma se si leggessero come erano originariamente, questi testi sarebbero veramente molto significativi e aiuterebbero a dissolvere la preoccupazione e la paura relativa a questi accadimenti. Ci sono molte controversie relative alla nostra capacità di assimilare o meno le informazioni sul cambiamento. Ciò che potrebbe significare per noi vedere che questo cambiamento è scritto nei testi antichi, con le conseguenti preoccupazioni, è una delle ragioni per cui nell’Agosto 1993, il tribunale Israeliano ha rilasciato una serie di diritti d’autore per quei rotoli ed ha sancito di non divulgarli. Così non ci viene permesso di sapere che cosa viene riportato in quei rotoli. Questo è un frammento del libro biblico di Enoch. Si tratta di un testo molto affascinante. Particolarmente dove Enoch parla a suo figlio matusalemme e gli descrive dettagliatamente il processo che stiamo vivendo anche noi adesso, rifacendosi all’ultima volta che si è verificato. E’ veramente molto interessante: descrive nei dettagli quello che succede ai cicli della luna, ai cicli del sole e continua raccontando di quei giorni del cambiamento sulla Terra, quando i frutti non maturavano nel tempo debito. Finché si arriva ad un punto in cui la volta celeste si ferma, rimane immobile. Questo è uno dei misteri. Cosa fa rimanere immobile la volta del cielo? E’ la terra che non si muove? Questo è il solo modo che mi fa capire perché il cielo sembra star fermo e dopo di allora il precedente cielo scompare, muore ed un nuovo cielo compare. Tutto è molto dettagliata – a dire il vero molto noioso - vedere quello che succede giorno per giorno, mentre la Terra affronta questo cambiamento è un po’ noioso. Questo libro dei rotoli del Mar Morto, è stato tradotto in molte lingue, fu anche portato ad Alessandria d’Egitto e bruciò nell’incendio della Biblioteca alessandrina. Alcune copie però sono state portate in Africa, in particolare in Etiopia, dove alcuni esemplari sopravvissero e nella metà dell’ottocento, un tedesco di nome Lawrence iniziò a tradurlo, così anche se con qualche difficoltà si può reperire oggi una traduzione del libro di Enoch e di altri testi biblici che ci fanno vedere la realtà in modo diverso da quello che ci è stato raccontato. Le scuole misteriche hanno lasciato i loro insegnamenti alle persone anche perché imparassero come sopravvivere a questo processo. C’è un insieme di prove che mostrano che quello che conosciamo come Gesù Cristo, non solo studiò ma padroneggiò queste tecniche non una sola, ma svariate volte. I testi tibetani raccontano di un uomo chiamato Isaia, proveniente dalla Terra Santa di Israele che, per primo non solo studiò ma padroneggiò le tecniche divulgate da Buddha, 500 anni prima e continuò a studiare e padroneggiare gli insegnamenti della scuola misterica tibetana e della scuola misterica egiziana e quando – 18 anni dopo tornò a casa sua – disse: ora io e mio Padre siamo Uno. Questo è il profeta Isaia. Ci sono molte prove che dimostrano che lui è passato attraverso molte delle stesse esperienze che hanno affrontato gli altri profeti. Nelle scuole misteriche si apprende come mantenere il proprio corpo nell’ambiente, proprio l’esperienza che la Terra sta ora iniziando ad offrirci. Dandoci così la possibilità di vedere da dove potrebbero derivare un certo tipo di interpretazioni sbagliate. Le scuole misteriche erano edificate su luoghi sacri come quella di Macho Pichu in Perù, dove molti templi sono cavità che permettevano di esperimentare quello che state vivendo ora. In queste cavità c’erano stanze dove si poteva simulare basso magnetismo ed alta frequenza, quindi immergervi il proprio corpo ed imparare così a rapportarsi con le proprie emozioni e sentimenti. Oggi non avete bisogno di andare lì, perché lo state vivendo qui nei templi delle vostre relazioni, i templi della vostra vita. Le tradizioni tibetane,

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il Monte Kailash, la montagna più sacra del Tibet, le loro tradizioni sono molto simili a quelle che abbiamo appena descritto attraverso le quali sono passati i vari profeti e che sono valide tuttora. Le tradizioni egiziane erano insegnate nelle scuole misteriche all’interno della Sfinge, nelle Piramidi, come vedremo fra poco. Il Monastero sacro in cima al monte Sinai. Torniamo indietro con le diapositive perché voglio che sentiate bene la sensazione di questi luoghi di potere, luoghi energetici, con fortissime vibrazioni. Il luogo sacro di Macho Pichu, Monte Kailash, in Tibet, molto, molto potente, una delle montagne più belle del mondo, la Sfinge e le scuole misteriche che erano collegate alla Sfinge. Sotto la Sfinge, da poco è stata scoperta una camera, o meglio un tunnel. La scoperta risale all’autunno del 93, ancora non è stata aperta al pubblico. Le piramidi, ne parleremo tra poco, il monte Sinai è probabilmente uno dei luoghi più puri e sacri dove io sia stato. Il monastero, l’ambiente circostante e le scuole misteriche che vi erano installate. Ora voglio che vi rendiate conto che per gli americani non c’è bisogno di andare in giro per il mondo perché abbiamo dietro casa un luogo di grandissimo potere: questo è Behar Caput, nelle Canyion Chaco: è stato definito lo Stone Enge dell’America del Nord. C’è una tecnologia così sofisticata che non l’hanno creduta possibile fino al 1979. Non si capiva come potessero calcolare i cicli solari, non si credeva che fossero in grado di calcolare i cicli solari di 20 – 25 anni e i cicli lunari contemporaneamente, senza usare l’orizzonte come punto di riferimento. Lo stavano facendo dall’alto nel cielo. Quando si va a Canyon Chaco si inizia a vedere non uno ma molteplici luoghi simili a questo. Questo si chiama Pueblo Bonito, un posto che ha oltre 1200 stanze e 36 diverse grotte, ognuna di misura differente, ognuna sintonizzata diversamente, che davano agli iniziati la possibilità di immergersi nei vari campi energetici, addestrando i loro corpi a sintonizzarsi con questi campi in modo da conoscersi, conoscere le proprie reazioni in tutto lo spettro vibratorio, in tutti gli estremi. Ricordatevelo perché dopo parleremo dei vostri estremi, di come reagite agli estremi. Ora vi voglio mostrare il risultato di una ricostruzione. Secondo voi assomiglia alla tecnologia nordamericana? Non vi è un esempio simile in nessun’altra parte del mondo. Vi era una cultura incredibilmente avanzata a Canyon Chaco, nel Nuovo Messico, se potete andare a visitarlo è bene. Questo è il restauro interno di una grotta dove avvenivano le cerimonie d’iniziazione. Guardate come sembra egiziano, non sembra davvero nordamericano. Torniamo per un attimo in Egitto. A 90 miglia da Luxor c’è uno dei più misteriosi templi egiziani: il tempio di Osiride o della Resurrezione. Voglio parlarvi un po’ di questo e mostrarvi qualcosa d’interessante. Osservate la costruzione: questi enormi blocchi di granito messi a incastro: il tutto è ricavato da un unico blocco. Purtroppo il tempio sarà fra breve sommerso dalle acque e non sarà più visibile. Le acque della diga di Assuan stanno per invaderlo. Nell’ 87 in questo tempio per la prima volta, si iniziò a percepire cosa insegnavano le scuole misteriche. Vi voglio mostrare un paio di immagini. Il governo egiziano e gli egittologi non amano mostrare queste raffigurazioni agli occidentali. Non amano mostrare queste scene, perché sono scene sessuali e temono una errata interpretazione. Questa è la storia di Iside e Osiride che erano marito e moglie. Noi li chiamiamo “dei”, ma in verità essi appartengono al ciclo precedente, al periodo prima che la Terra affrontasse il precedente cambia-mento epocale. Si amavano moltissimo. Il fratello di Osiride era molto geloso di lui e lo uccise. Iside fu sconvolta dalla sua morte, così sconvolta che mise insieme il suo potere e la sua energia femminile di nascita e di generazione che riportò in vita suo marito Osiride per una notte, così da ricongiungersi a lui come è mostrato qui. Questo è il ka, lo spirito, come dicono gli egiziani, che veniva dal membro maschile eretto. Da questa unione nacque il loro unico figlio Horus. Dopo Osiride disse: non voglio più vivere qui, ti ho dato un figlio ed io proseguo. Qui c’è Iside che lo protegge con le sue ali, mentre Osiride sta affrontando il processo che noi chiamiamo resurrezione, infatti questo è il tempio di Osiride, della resurrezione. Così è come appare oggi. Non sembra egiziano. La sua architettura non sembra egiziana. Qui era nell’87: era pieno di erbacce, sterpaglie, serpenti; non era consigliabile camminarci intorno. Siccome volevamo visitarlo fu costruito questo piccolo pontile dove si poteva passare 4 per volta. Quando siamo entrati dentro, guardate cosa abbiamo iniziato a vedere tra queste colonne, tra queste pareti. Se avete studiato geometria sacra saprete che questo è uno dei suoi più significativi, potenti, risonanti simboli. Viene chiamato IL FIORE DELLA VITA. Se non l’avete studiata, sappiate che questi stessi simboli sono dei misteri di per sé e non sono accessibili a tutti perché non sono di facile comprensione. Questi simboli non sono né dipinti, né intagliati, né incisi nella parete di granito. Ma misteriosamente e letteralmente sembrano marcati da un fulmine nella parete di granito massiccio.

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Sopra questa cavità sorge un tempio che risale a 6.000 anni fa. Se ne deduce che questa cripta è ancora più antica: non si sa neppure chi l’abbia edificata. I testi antichi ci indicano che qui c’era una scuola misterica, dove sono state lasciate le chiavi della vita e la comprensione dei suoi schemi è un insieme armonico d’informazione in sé stesso. Un sistema d’informazioni a 2 dimensioni: ogni codice di vita che può essere conosciuto, non vissuto, non sperimentato emozionalmente, ma conosciuto mentalmente si trova in questo disegno. Da qui non si vede bene l’intero schema. Voglio mostrarvi come appare veramente. Qui c’è tutta la geometria sacra. Per occhi non addestrati, questo è solo è solo un insieme di linee. In effetti c’è una serie di linee curve che va in questo verso ed un’altra in quest’altro. Nella scienza della geometria sacra ogni unione di queste due linee è chiamata mandorla mistica e rappresenta l’unione del maschile e del femminile su cui torneremo più tardi. Ora è bene ne abbiate un’idea così quando ne riparleremo già avrete appreso qualcosa. Si tratta di uno schema di informazioni bidimensionale, l’unione del maschile e del femminile. In termini occidentali del XX secolo si può dire che il femminile è il magnetismo e il maschile è l’elettrico. Informazione elettroma-gnetica: è questo lo schema in cui viviamo. Se per caso avete seguito dei corsi di geometria sacra già sapete che si inizia a vivere fisicamente in questo modo dal momento che si è concepiti nel ventre materno. Cominciate a vivere molto precisamente schemi di geometria sacra già nel ventre. Oggi non imparerete questo specificatamente, ma voglio che ne siate consapevoli. Ho voluto mettere questa pagina di segni di cui non si conosceva bene l’origine. Questi sono segni massonici, usati dalle antiche scuole misteriche e nessuno sapeva da dove provenissero, ma ora abbiamo la matrice, la sagoma e siamo così in grado di risalire alla loro origine. Guardate le sagome, se si sovrappongono i segni, si capisce che sono aspetti del fiore della vita. Il segno in sé stesso, le linee scure che vediamo e che abbiamo visto durante la nostra storia, non sapendo da dove provenissero. Cominciamo ora a capire che erano molto importanti. Quest’informazione è stata la base per ogni credo di qualsiasi religione conosciuta: la tradizione giudeo-cristiana, indù, musulmana, buddista, tibetana. Nello studio comparato di forme e suono, cosa l’umano significa per la vibrazione. Anche la genetica del nostro corpo sembra usare il fiore della vita come matrice. Gli amminoacidi – parleremo ancora di amminoacidi più tardi – gli amminoacidi del vostro corpo, ogni amminoacido, come per esempio la lanina, che è questa ed ha una forma specifica. Finora non si sapeva da dove venissero le loro varie forme, il modo in cui sono rappresentati. Guardate qui la lunghezza degli schemi di legame agli angoli: tutto sembra essere già definito, quando sono riportati sulla sagoma del fiore della vita. Glicina: la sua lunghezza e gli angoli, Leucina,.. si può continuare a farlo per tutti e 20 gli amminoacidi. E si vedrà comparire sempre questa vibrazione. Vi voglio mostrare come, perché voglio che lo vediate bene. Questa vibrazione è la sagoma, la matrice che governa non solo quello che succede lassù. Ma va giù, alla base essenziale del nostro materiale genetico. Voglio che sappiate che potrete pure andare in giro per il mondo in ognuna delle varie scuole misteriche, in tutti i luoghi sacri da cui vi sentite attratti e fare esperienze varie, ma non ce n’è alcun bisogno, perché la più grande e potente scuola misterica che possiate mai sperimentare è proprio qui, quella che state vivendo e che vi ha portato qui in questa stanza oggi. E’ di questa che parleremo per il resto dell’incontro. Questo è qualcosa di molto bello, voglio mostrarvi qualcosa, prima questo e poi uno spezzone di video. Allora qui c’è il modello concettuale di pensiero sottoposto ad alto magnetismo: la componente elettrica e la componente magnetica. La frequenza sta aumentando, il magnetismo sta diminuendo. Perché ce ne interessiamo? Perché ci interessa questo avvenimento? Se è così importante perché non ne troviamo notizia nel Telegiornale? Gli scienziati si sono resi conto che queste cose stanno accadendo, hanno notato questi fenomeni, ma non capiscono la profonda correlazione degli avvenimenti che si stanno verificando. Essenzialmente credono che siamo immuni dagli effetti della caduta del magnetismo e dell’aumento delle frequenze. Posso farvi una domanda? Perché quando avete un pensiero, quando avete un sogno, perché questo sogno si può realizzare? Perché si può materializzare nel vostro mondo, se veramente lo volete? Cosa succederebbe se tutti i vostri sogni diventassero veri? La vostra vita diventerebbe molto confusa. Tutte le vite lo sarebbero, questa chiacchierata sarebbe molto confusa. Una delle ragioni per cui non succede è che il pensiero e i sentimenti diventano molto importanti in quest’esperienza. La porzione elettrica dell’espe-rienza elettromagnetica: i vostri pensieri sono di natura elettrica, i vostri sentimenti sono di natura elettrica. Quando avete una sensazione, quando siete distrutti per un rapporto finito o siete in estasi per un nuovo rapporto, questa cosa che chiamate sentimenti, non è altro che informazione elettrica che pulsa attraverso le cellule, la matrice del vostro corpo. Il sentimento è un campo elettrico: ecco cos’è!

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Ora nel mondo tridimensionale abbiamo sentimenti elettromagnetici; la componente magnetica non è sopra, in questo modo, ma sta sotto 90 gradi e quello che voglio farvi notare è che la componente magnetica dei sentimenti è il collante, è la parte appiccicosa che tiene gli schemi mentali insieme, è la porcheria che vi impedisce di capire immediata-mente a cosa veramente si riferiscono i vostri pensieri e sentimenti. Vi state muovendo verso uno spazio dove il campo magnetico si allontana e tutto quello che resta è il sentimento; tutto quello che resta è il pensiero. State ora scoprendo che potete manifestare velocemente nella vostra vita; vi risulta? A molte persone succede. Dicono che bisogna stare attenti a cosa si pensa perché le cose incominciano a succedere molto velocemente. Proprio ora state vivendo nel vostro pianeta, nel vostro soggiorno, un tempo in cui i campi magnetici stanno diminuendo gradatamente e voi state avendo un fortissimo accesso a voi stessi, come conoscenza, senza campi magnetici. In qualsiasi luogo sacro, nelle stanze, le stanze di risonanza armonica, gli iniziati potevano immergersi in queste stanze e simulare tutto questo. 3000-5000 anni facevano questo e dicevano: quando gli umani vivranno questa realtà, ecco cosa succederà. E ce lo hanno tramandato, ma non è stato ben compreso e ora lo stiamo riscoprendo da soli, possiamo sempre guardare a ciò che ci è stato lasciato per aiutarci a capire di che cosa si tratta. Voglio mostrarvi un video che collega il tutto. Questo è un disegno altamente tecnologico della cellula umana. Dentro c’è tutto, il DNA, il mitocondrio e gli altri componenti, c’è proprio tutto. Più di ogni altra cosa sembra una ragnatela, una rete a maglie sottili. Voglio chiamarla griglia e quello che voglio trasmettervi è che una griglia è semplicemente un insieme d’informa-zioni regolarmente spaziato. Solo questo. Le cellule del vostro corpo non sono diverse dalle cellule di questa griglia se non nella loro espressione. Le cellule del vostro corpo sono parte di insiemi di informazioni regolarmente spaziate. Voi siete legati alla creazione attraverso insiemi di informazioni regolarmente spaziati. Potete o non potete averlo notato. Potete o non potete esserne consapevoli, in questo modo siete veramente tutt’uno con la creazione. Questa è l’unità. Quello che voi fate influenza la creazione e quello che fa la creazione influenza voi attraverso queste griglie, questi schemi. Quindi vedete ora da dove provengono questi schemi. Così ogni cellula del vostro corpo – non importa quale – una singola cellula della pancia per esempio è sintonizzata con una griglia di informazioni e si esprime come cellula del corpo. Quella stessa cellula è anche sintonizzata agli altri insiemi d’informazione, qui, qui e qui e si esprime nel solo modo che conosce in quella sintonia che potete o non potete vedere nelle cellule e chiamerete e penserete a questo come a una più alta espressione dimensionale delle cellule. Questo è il sé superiore della cellula, il sé superiore della cellula, la più alta dimensione della cellula. Forse l’espressione della quarta dimensione della cellula, la quinta espressione dimensionale. Viviamo in un mondo di griglia su griglia, di insiemi di informazioni regolarmente spaziati tenute insieme da vibrazioni che si manifestano tutte simultaneamente e stanno andando verso un cambiamento, proprio ora. Avete domande? Alzate la mano! Se avete capito tutto, questo ci aiuterà a capire cosa sta accadendo nel mondo ora. Qui abbiamo la quarta densità, la transizione e la terza densità. Siete condizionati. State vivendo in un insieme d’informazione regolarmente spaziato, chiamato terza dimensione. Che cosa definisce la tridimensio-nalità? Un certo magnetismo e certe frequenze. Il magnetismo sta cambiando, diminuendo, e le frequenze pure stanno cambiando, stanno aumentando, questo non ha più lo stesso significato per voi. Vi state muovendo verso uno spazio di transizione che vi porterà a questo quassù. Ma prima che ci arriviate c’è un periodo di transizione, di interfaccia, un tempo in cui tutte e due le realtà sono presenti contemporaneamente ed ora siamo proprio qui, siete proprio qui. State vivendo una connessione fra due realtà molto forti. Quante persone sentono che stanno vivendo in due realtà differenti? Come se si fosse fuori della realtà. Dobbiamo veramente essere straordinariamente forti e potenti per riuscire a integrare queste due realtà anche per 5 minuti e ancor più per 20 anni! Non so quando tutto ciò sia iniziato. I testi Maya dicono che intorno al 1992 saremmo entrati in questa dimensione e che tra il 1992 e il 2012 vivremo in questo interfaccia fra 2 mondi, 2 realtà. I testi antichi lo dicono: parlano di voi, di questi tempi storici. Parlano di voi e dicono: Voi che camminate tra i mondi. Non siete né l’uno né l’altro, ma vi viene richiesto di vivere in entrambi. I rapporti che voi molto potentemente state attirando nella vostra vita e come vi sentite in base a ciò che questi rapporti vi offrono, sono gli strumenti che vi servono a sintonizzare i vostri corpi per sopravvivere a questa esperienza. Molte persone dicono: No! Voglio seguire solamente un cammino spirituale. Ho un lavoro schifoso, un capo cattivo, il matrimonio è un disastro. La transizione fra questi 2 mondi è quello che ci viene chiesto di vivere ora. Ognuno di noi lo sente in un modo o nell’altro. Alcuni avvertono un basso livello di ansietà. Non sanno da dove viene. Sentono solo una tensione. Alcuni dicono che niente funziona più come prima. Quello che fanno ora sembra non avere più significato e non sanno perché o cosa fare. Alcuni sentono un formicolio interno, una sensazione elettrica che pulsa attraverso il loro corpo e cambia i loro ritmi del sonno. Sono tutti aspetti per apprendere, sapete. Voi state

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sintonizzando il vostro corpo con queste griglie e state spostandovi gradualmente da questa verso quest’altra. I campi magnetici. Qui è dove l’idea del computer viene a proposito: l’analogia con il computer. Quando avete un computer, avete la memoria del computer. Lo spegnete per il fine settimana e andate a casa. Poi tornate il lunedì mattina, accendete di nuovo il computer e tutto quello che c’era: il sistema operativo, le vostre icone, tutto riappare.

Come succede tutto ciò se avete tolto quel contatto per tutto il fine settimana. Perché tute le informazioni sono ancora nel computer se avete tolto il contatto? La ragione per cui tutto questo è ancora lì è perché, anche se avete tolto il contatto c’è una piccola batteria messa nel computer dalla fabbrica che da’ una piccola ma continua carica che permette di mantenere al suo posto l’allineamento magnetico.

Quando apparvero i primi IBM ogni 4 anni, più o meno, quando si accendevano, non succedeva niente, perché le batterie si esaurivano e niente teneva più insieme queste particelle. Quello che si doveva fare era di ricaricare il sistema.

Ora vi mostro il perché dell’analogia. Mentre la rotazione della Terra decresce, i campi magnetici continuano a diminuire e viene generata una carica vibrazionale continua: la carica elettrostatica può essere misurata, come è stato rilevato sin dal 1899 a Colorado Sprint. Questa carica tiene i campi magnetici al loro posto e sta scomparendo velocemente. Questo è importante, perché tutto quello che credete su di voi, quello che vi è stato detto: tutti i vecchi condizionamenti, le vecchie paure, tutti i pregiudizi di quelli che sono venuti prima di voi, vivono come schemi bloccati nei campi magnetici. I campi magnetici li tengono al loro posto. Con la caduta di questi campi c’è la possibilità, che state esperimentando proprio ora, di cambiare e sostituire i vecchi schemi. Quando i campi arriveranno al punto zero, i vecchi schemi svaniranno, come succedeva con le batterie che si esaurivano nel computer. I vecchi schemi non ci sono più e con i campi che iniziano a ruotare di nuovo nuovi schemi devono sostituirli, perché la Terra che riprende a ruotare nella direzione opposta, crea nuovi campi. Si ricrea un nuovo sistema, è come resettare il sistema. Guardate che bella possibilità avete ora. Vi è stato finora chiesto di vivere in un mondo di paura, controllo pregiudizi e vi viene ora chiesto di invertire il vostro punto di vista, mentre ancora state vivendo in questo mondo. Voglio condividere con voi la scelta di essere qui in questa stanza oggi, con una grande opportunità che vi state dando, perché in qualche modo è un impegno a vivere la vita che sta permettendo la semina della nuova saggezza contenuta nei nuovi campi magnetici: voi siete la generazione ponte tra due modi di essere. Che meraviglioso e potente momento per essere vivi. Vi viene chiesto di imparare a non aver paura, vi viene chiesto di imparare a non odiare. Vi voglio mostrare gli strumenti, come le vostre vite vi aiuteranno a farlo. State vivendo l’iniziazione delle scuole misteriche e nessuno ve lo ha detto. Tra poco vi voglio condurre attraverso alcune delle antiche iniziazioni dei vari templi. E’ un processo molto affascinante: voglio essere molto chiaro perché questa non è una profezia. La linea tratteggiata nel libro dice: Questa non è una profezia. Tutto ciò è noto fino a questo punto. Nel momento in cui ci sarà una situazione ideale, noi entreremo nel cambiamento dei tempi con la caduta del magnetismo al punto zero e le frequenze a 13 cicli al secondo.

Quello che io credo possa accadere è che raggiungeremo uno di questi parametri più velocemente dell’altro e questo cambierà il processo molto rapidamente. Non credo che avverrà con lo stesso ritmo. Lasciate che vi mostri questo: se prendo una bottiglia d’acqua e dico: Questo è il nucleo liquido della Terra, e cammino attraverso la stanza, l’acqua oscilla e si muove, anche se rallento e mi fermo. L’acqua si ferma quando io mi fermo? No, continua a oscillare un po’. Realisticamente credo che questo è ciò che state per vedere. E’ che la Terra si muove nello spazio e si muove mentre va verso il punto zero. Non credo che i campi magnetici oscilleranno una volta, credo che faranno così: due o tre volte.

Come reagiranno le persone? Immaginate cosa si proverà? Cosa succede con la luna piena? Chi di voi lavora in una stazione di polizia o in un ospedale lo sa. E la luna piena è soltanto una leggerissima sollecitazione in un campo magnetico. Cosa succede se l’intero insieme dei campi magnetici di un pianeta fa così due o tre volte nel giro di poche ore? Vi dico cosa succederà. Probabilmente – e voglio essere molto chiaro, non c’è assolutamente giudizio – non c’è un modo buono e un modo cattivo, né giusto, né sbagliato, di sperimentare tutto ciò. Quando si verificherà il fenomeno dell’inversione, per la maggior parte degli esseri umani di questo pianeta, probabilmente ci saranno stati così tanti rapidi cambiamenti che non avranno avuto il tempo di assimilarli.

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Cosa succede quando nella vostra vita ci sono così tanti cambiamenti che non riuscite a governarli? Cosa fate? Smettete di funzionare! La maggior parte degli umani andrà probabilmente e semplicemente a dormire. Diventerà incosciente durante quel periodo di tempo. La maggior parte. Ce ne saranno invece altri che avranno imparato e questi vivranno quel periodo in maniera consapevole e saranno molto attivi nel piantare i semi della nuova saggezza in quei 3 giorni di zona nulla. La zona nulla dell’elettromagnetismo della Terra. Se il caso vi ha voluto qui in questa stanza, oggi, sarete fra quelli svegli e non c’è un modo buono o cattivo di farlo, non c’è un modo giusto o sbagliato. La maggior parte delle persone non deve neanche sapere quello che state apprendendo voi qui, perché la loro vita è al limite della sopravvivenza. La loro vita è piena di dolore e stanno cercando di vivere giorno per giorno. Vi voglio mostrare lo schema di un ologramma e vi voglio mostrare perché quest’ologramma è così potente. Perché nello schema oleografico di consapevolezza solo pochi imparano, ma tutti ne traggono beneficio. Se poche persone possono iniziare a pensare diversamente, tutto l’insieme ne sarà influenzato e tutto l’insieme si muoverà verso il cambiamento ed è per questo che la nostra vita ora è così importante. Ogni volta che imparate a modificare il vostro punto di vista – anche solo di poco – tutto l’insieme ne viene beneficiato in qualche modo. Non è necessario che 6 miliardi e mezzo di persone cambino perché il tutto cambi. Lasciatemi fare un esempio. Lasciatemi raccontare una storia: Tom Canyon, un buon amico mio che ha scritto il libro: stati del cervello racconta una storia di alcuni esploratori spagnoli che, circumnavigando l’Africa per raggiungere nuovi continenti, arrivarono in una baia dove nessun uomo bianco aveva mai approdato prima di allora. Lasciarono le loro navi al largo e con barche a remi raggiunsero la spiaggia e furono accolti dallo sciamano della tribù che non aveva mai visto – prima di allora – un uomo bianco. Lo sciamano gli chiede: - Da dove venite? Essi risposero: - Veniamo da un paese lontano, con quelle barche grandi laggiù, che abbiamo lasciato e abbiamo poi

usato queste piccole barche per arrivare qui a terra. Lo sciamano guardò da dove avevano indicato e chiese: - Quali grandi barche?

E loro risposero: - Quelle barche laggiù, con le vele dispiegate.

E lo sciamano: - Non riesco a vederle! Proprio non le vedo! Non riusciva a vederle perché erano oltre la sua struttura di riferimento. Non riusciva a riconoscere gli schemi che stava guardando. Non le aveva mai viste prima e non sapeva come tradurre quegli schemi. Voi fate lo stesso e ve lo avvalorate. E’ incredibile ma è vero. Non ci volle molto tempo comunque prima che lo sciamano dicesse: - Sì, se uso i miei occhi un po’ diversamente, mi sembra di iniziare a vedere qualcosa laggiù. E iniziò a vedere le navi e qui arrivò la parte più interessante. Poco dopo l’intera tribù, anche quelli che non erano con lo sciamano sulla spiaggia, cominciarono a vedere le barche, anche senza aver vissuto l’esperienza direttamente. Perché? Perché riuscivano a vederle? Possiamo chiamarla: Risonanza Collettiva. Una volta che una persona fa un’esperienza, tutti gli altri, in qualche modo usufruiscono della stessa. Tutto quello che si deve fare è sintonizzarsi. Quale fu il dono dell’essere di riferimento? L’essere universale che è venuto nel nostro mondo e che noi chiamiamo Gesù. Qual’è stato il suo dono? Quand’ero piccolo mi insegnarono che il suo dono fu morire per i miei peccati. Ma tutto ciò non aveva alcun significato per me. Perché mai egli sarebbe dovuto morire per qualcosa che non avevo ancora fatto? Cominciamo ora a vedere che prima di tutto ci hanno detto che è morto: e proprio qui sta l’errore. Gesù è l’uomo che non è mai morto. Perché se fosse morto il suo messaggio sarebbe andato perduto. Lui resuscitò e ciò è molto diverso dal morire. E facendo questo consapevolmente lo ha impiantato nelle vostre griglie. E’ stato il primo a farlo. Qualcuno doveva farlo per permetterci di esperimentarlo. E’ stato il ponte vivente. Così come lo sciamano è stato il ponte vivente che vide cose nuove e le impiantò poi nella sua tribù in modo che tutti potessero raggiungerle. Qualcuno doveva farlo per primo: questo è stato il dono. Il dono è stato la sua vita e che cosa la sua vita ha ancorato nella nostra matrice consapevole e non la sua morte. Stiamo tutti vivendo questo processo in questo momento. Abbiamo l’occasione, semplicemente cambiando il

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nostro punto di vista di affrontare le situazioni che si presentano nella nostra vita, ancorandole a una nuova saggezza, dentro una nuova struttura, dentro il nuovo mondo che sta arrivando. Credo che sia una possibilità molto forte. Certamente unica sotto tutti i punti di vista. I campi magnetici, che normalmente hanno mantenuto insieme questi schemi, stanno calando per permetterci di avere accesso alle nostre cellule, un accesso interiore, per darci la possibilità di cambiare. Voglio mostrarvi una parte di un video di Hans Jenni. Conoscete il suo lavoro? All’inizio degli anni 40 sviluppò una serie di tecniche che sono diventate una scienza chiamata Cimetica che è semplicemente la relazione tra suono e forma. Voglio mostrarvi delle illustrazioni, uno spezzone di video su cosa succede quando proiettate il suono dentro un mezzo diverso e lo schema che ne risulta. Voglio che vediate da questo che. Per ogni suono c’è uno schema ripetibile, prevedibile, invariato. Quando cambiamo il suono cambia anche lo schema, se si ripete il suono lo schema si ripete. Vediamo il video. Quello che state vedendo sono piccole particelle di sostanza secca che rispondono alle vibrazioni. Questo suono è appena percettibile; qualcuno può a malapena sentire questo suono. Potete sentire questo ora. Potete sentire questo? Quando la frequenza cambia, anche lo schema cambia. Qui viene usata sabbia e lycopodium. Il lycopodium si muove verso il centro del campo e prende forme circolari, la sabbia forma delle linee. Ogni materia ha un modo speciale di comportamento. Guardate la semplicità. Guardando da vicino i piccoli granelli appare come un gran caos,, sembra che non abbia nessun significato. Ma se si guarda il disegno da lontano c’è un ordine. Il lycopodium da solo forma una figura, transizione verso una forma mobile che ruota vorticosamente e poi si torna di nuovo alla figura. Le figure di sabbia rappresentano onde fisse ma ora possiamo anche osservare onde in movimento. Quello che succede è che ci sono due onde che interferiscono. I temi che interferiscono si allineano, ogni particella segue un suo ordine particolare. Osservando la figura ingrandita, le particelle ruotano. L’area si definisce dalla rotazione delle particelle. Se guardate senza sapere che cosa è, vi può sembrare di guardare dentro un telescopio e osservare lo spazio. Cosa spinge le nostre galassie? Cosa guida il nostro sistema solare? Cosa guida la rotazione terrestre prima di tutto? La risposta a una vibrazione. Gli antichi ci dicono che questa vibrazione è cambiata, dicono che stiamo vivendo in un sogno e che il sogno è appena cambiato. La Terra sta rispondendo a un’inversione di frequenza. Ora si producono due nuove frequenze. Le figure oscillano in avanti e indietro. Sorge una domanda: quando il vostro cuore batte, cosa spinge il vostro cuore a pulsare? Cosa spinge il vostro sangue a pulsare attraverso il vostro corpo? Cosa spinge la Terra a pulsare da 7.8 cicli al secondo a 8.6. E’ sintonizzato con qualcosa! Vedrete come state vivendo un circuito sacro. E questo circuito sacro sta cercando di trovare una nuova sintonia. Voglio che ora vediate che questa è una griglia di un insieme di informazioni, regolarmente spaziato, tenuto al suo posto dalle vibrazioni. Viviamo in un mondo di griglia, sopra griglia, sopra griglia, che permettono alla materia di formare legami, alle cellule di unirsi agli atomi di formarsi e tenersi insieme in legami geometrici che permettono le nostre esperienze. Cosa tiene queste griglie al loro posto? Suono, su suono, su suono! Il suono sta cambiando e la Terra deve cambiare. Non è interessante? Un insieme di notizie molto interessanti. Voglio che sappiate perché tutto quello che avete appena visto è molto significativo. Quello che avete visto sono vibrazioni sintonizzate con schemi di materia e vi è stato dimostrato, attraverso qualcosa di visibile, ma le vibrazioni si sintonizzano con schemi di materia anche in un mezzo che non si può vedere. Quando avete una sensazione su qualcosa questa è vibrazione. Quando avete paura, per esempio, nella nostra cultura la paura ha molte maschere di cui non siete magari nemmeno consapevoli. Alcune sensazioni a volte non sono nemmeno vostre. Vedrete come state vivendo gli schemi di altre persone solo perché siete sintonizzati con le griglie connesse a queste persone. Non sono assolutamente i vostri schemi. Vedrete come il semplice cambiamento del punto di vista possa modificare queste griglie ed è quello che state facendo come iniziati in questo processo di iniziazione collettiva che altro non è se non uscire fuori dagli schemi altrui. Se avete una paura che avete lì da 20, 30, 50 anni, c’è uno schema che è racchiuso nelle cellule del vostro corpo e vedrete in seguito che questo ha un significato per la vostra genetica, significa qualcosa per il vostro sistema immunitario. State imparando il dono della tecnologia interiore che vi permette di sintonizzare diversamente il vostro corpo, e non avete bisogno di niente. Non avete bisogno di cristalli, né di dispositivi elettromagnetici o di medaglioni particolari che allontanano i raggi elettromagnetici. Potete imparare ad usarli per divertimento ma non ne avete bisogno. Un gruppo di scienziati stava lavorando insieme e si pose la domanda di quanta materia ci fosse nell’universo all’inizio e subito dopo l’inizio. Si resero conto che non se ne sapeva niente e che ne avevano solo un’idea molto relativa. Così tradussero la loro idea relativa in un’equazione, un’equazione matematica. Essi dissero: “Cerchiamo di vedere i primi momenti dopo la creazione, vediamo cosa succede in quest’equazione”.

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Ed ebbero un’intuizione abbastan-za giusta: scoprirono – e si può vedere andando dall’alto in basso – ammassi di materia che cominciano a svilupparsi e spazi vuoti qua e la. Quello che iniziarono a scoprire è che il 90% del nostro universo sembra mancante. Poterono far riferimento solo al 10% del nostro universo. Molto interessante. Questa è un’altra cosa che è successa proprio dopo il Natale del 94, quando il telescopio dell’Hable stava cercando una spiegazione a un qualcosa che è stato definito con due parole che non dovrebbero essere insieme, che non hanno nulla a che vedere una con l’altra: Luce / Scura (Dark Light) Non si dovrebbero usare questi due termini insieme nella stessa frase. Quello che credono è che quando si guarda la via lattea o qualsiasi altra galassia spiraliforme si vede qui la galassia e lì ci sono spazi vuoti, dove però sembra che stia succedendo qualche altra cosa. Qui c’è una massa che non si è in grado di spiegare in alcun modo. Quello che succede probabilmente è che queste stelle sono così vecchie che non si riesce nemmeno a vederle, pur mantenendo ancora la loro gravità e la loro massa. Hable l’avrebbe potuto vedere. Hable non fu in grado di vederle e quando tornò indietro disse che non c’era niente. Non c’era niente di quello che l’Hable era stato addestrato a vedere, c’era solo materia scura, luce scura. Così il problema per gli scienziati e gli astrofisici è che il 90% della creazione non può essere spiegato entro un periodo relativamente breve dopo che la creazione ha avuto inizio: questo è il problema che si pone ora. Contemporaneamente gli scienziati della vita, i biologi, che studiano le fasi cerebrali e altri scienziati che hanno comunque a che fare con il funzionamento del cervello hanno tirato fuori alcuni anni fa la teoria, che forse già conoscete, che il 90% del cervello umano essenzialmente non viene utiliz-zato. Usiamo soltanto il 10% del nostro cervello. Ci sono tante teorie di come viene utilizzato il 90% del cervello che non si usa. Per esempio se una parte del cervello è danneggiata la restante parte lo rimpiazza. Sì succede questo in qualche modo. Vi pongo una domanda: quali parametri i biologi e quali parametri gli astrofisici hanno mancato di considerare nei nuovi modelli? Cosa non stanno considerando ora? Cosa è? C’è una risposta: le frequenze. Sì, sono le frequenze che non stanno tenendo presente. Questo è il 10% del cervello che viene usato, questo è il 90% che non viene usato, quello che non hanno considerato è la dimensionalità perché la dimensionalità non è ben capita dalla fisica occidentale, non è stata compresa nel giusto senso finora. Quello che stanno iniziando a comprendere è quello che la fisica dei quantum ci sta permettendo di arguire nell’astrofisica e cioè: Poco dopo l’inizio della creazione il 90% di questa creazione accelerò così velocemente la sua frequenza la sua vibrazione da andare oltre quello che chiamiamo mondo tridimensionale. E’ là, sta solo vibrando in una zona in cui non ci aspettiamo di vedere succedere qualcosa. Qui c’è il cervello, interfaccia verso stati, spazi dimensionali superiori. Perché quello che ora gli scienziati stanno supponendo è che forse il 90% del cervello umano che non usiamo è sintonizzato con quel 90% di creazione e che pur potendo infatti usare il 100% del nostro cervello, ne usiamo soltanto il 10%, che siamo abituati a considerare, proprio come facciamo per il 10% della creazione in cui viviamo, cioè il nostro mondo tridimensionale che percepiamo. Questo è il nostro concetto di dimensionalità. Nell’istante in cui la creazione iniziò, e qui al posto della cellula umana immaginiamo una massa di universo, il 90% prese a vibrare così velocemente che entrò in sintonia con questa griglia, o con questa, o con quest’altra griglia. Ma non fu più in sintonia con questa griglia, quella della terza dimensione, quindi consapevolezza come frequenza. Cominciarono a sospettare qualco-sa i biologi dell’Istituto di Ricerche di Stanford a St. Francisco al Motorola Inst. Quando cominciarono a studiare non tanto gli schemi riguardanti il sonno ma i fenomeni riguardanti il channaling, le vere canalizzazioni, le canalizzazioni consape-voli. Durante i processi di canalizzazione, le persone erano collegate a dei macchinari. Vi voglio mostrare qui una mappa delle fasi cerebrali secondo una definizione che ne fa la scienza occidentale. Questo è come definiamo gli stati del cervello. Scoprirono che coloro che canalizzano informazioni in realtà iniziano a farlo in stato di veglia e non solo in alfa o beta e che probabilmente è la fase in cui la maggior parte si trova ora. Però se fate una pausa e vi accingete a dormire, forse entrate in interalfa, siete ancora svegli ma pur sempre rilassati. Queste fasi sono misurate in onde, in hertz, ciclo per ciclo. Così in stato di sonno profondo, in rilassamento la fase delta può misurare da 1,5 a 4 vibrazioni al secondo. Teta è da 4 a 8 vibrazioni al secondo. Alfa è da 8 a 12 vibrazioni. Quello che trovarono durante le canalizzazioni fu sconcertante per i ricercatori dell’università di Stanford, che ancora se ne stanno occupando. Noi ci troviamo abitualmente in fase di veglia, poi, per esempio andiamo a casa e ci rilassiamo, guardiamo la TV, facciamo meditazione o qualsiasi altra cosa, entrando così in un’altra fase. Invece chi fungeva da canale di trasmissione era attivo simultaneamente non solo qui o qui o qui ma in tutte queste fasi, era sveglio in quella che chiamiamo stato di rilassamento e in quella del sonno profondo, era sveglio in fase teta, era sveglio in alfa in beta, in beta alto e in K complesso e in super beta

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alta.. Come quando si sta affrontando un problema e in un batter d’occhio si ha un’intuizione in cui ci si sente totalmente in contatto con la creazione e poi tutto sparisce: questo è lo stato super beta alto. Trovarono quindi che questi soggetti erano attivi in tutte queste fasi e si chiesero come questo fosse possibile. Io credo che quello che i canalizzatori stanno mostrando ora funzioni come esempio, come espressione del tipo di consapevolezza verso cui ci stiamo muovendo, che non ha ancora un nome. Avete un nome per questo? Si tratta di realtà simultanea di quello che sta accadendo in questo momento nel nostro mondo: realtà simultanea di tutti questi stati dimensionali. Questo ha una profonda applicazione nelle terapie in termini di persone che sono capaci di sintonizzarsi con specifiche realtà, una delle quali è quella che stiamo affrontando ora. Definita da un certo magnetismo e da certe frequenze: 7.8 e 8.6 cicli al secondo, qualsiasi siano gli attuali valori del magnetismo. Voglio mostrarvi una cosa molto interessante: guardate qui! Parliamo ora della fase di veglia tra 12 e 23 cicli al secondo in cui si dice che siete svegli se vibrate, se siete sintonizzati con questa risonanza ma, per definizione, anche se gli scienziati non credono che stia succedendo qualcosa, per definizione la Terra, che è tradizionalmente intorno a 7.8 cicli al secondo, la Terra è stata addormentata, è stata in uno stato di profondo rilassamento, di autocura, negli ultimi 200.000 anni. Così mentre stiamo andando incontro la cambiamento dei tempi e ci svegliamo a 13 cicli per secondo, saremmo appena in fase di veglia ci staremmo appena svegliando, questo è quello che i testi antichi e le tradizioni orientali ci hanno detto per anni. State dormendo e cominciate a svegliarvi. Per nostra propria definizione possiamo dimostrare che la Terra sta cominciando a risvegliarsi e tutte le forme viventi che vivono sulla terra e che sono sintonizzate con la Terra, partecipano a questo risveglio. Cervello – cellule. Bene, quando eravamo a scuola ci è stato detto che le cellule del nostro corpo si deteriorano e invecchiano, così come il sistema immunitario, il metabolismo e tutte le funzioni regolatorie. Voglio fare ora un distinguo tra invecchiamento e deterioramento. Voglio farvi una domanda e avrete la risposta a fine giornata.: Fra 20 minuti saremo più vecchi di quanto eravamo 20 minuti fa? Ve ne preoccupate particolarmente? No, perché non ci si deteriora in 20 minuti. Perché allora ci deterioriamo mentre invecchiamo? Dobbiamo proprio farlo? No. Quello che state per scoprire è che sempre c’è una scelta. La morte sta diventando una scelta, il deterioramento sta diventando una scelta. Non c’è nessuna ragione per cui questo debba succedere, anche se ci è stato detto per anni e ora siamo in grado di dimostrarlo. Credo che questa sia un’informazione più che strabiliante. Tutte le risposte sono nelle condizioni ambientali esterne: siamo condizionati! Noi diciamo che il cervello regola tutte le cellule del nostro corpo. E’ vero, il cervello regola le cellule del nostro corpo, ma non è tutto. Il cervello non potrebbe mai farlo da solo. Il cervello ha una pulsazione; a cosa è sintonizzato il cervello? Deve essere sintonizzato con qualcosa? E ancora, gli antichi testi lo hanno detto, è riportato nei testi Veda, in quelli riportati nelle piramidi, in quelli Maya e nel sistema di credenze e negli stili di vita dei popoli indigeni. Quello che ci hanno detto è che il nostro cervello è sintonizzato con il nostro cuore e fino a due anni fa non sapevamo che cosa significasse. Due anni fa, nel Nord della California Al Hard M… Institute, si iniziò a convalidare matematicamente questa relazione, al relazione cuore-cervello-cellule. Tra il cervello e il cuore e le cellule, c’è un circuito di risonanza sintonizzata. Quando il cuore batte, il suo battito corrisponde a qualcosa? Con cosa è sintonizzato? Deve essere sintonizzato con qualcosa? Non può lavorare da solo? Quello che scoprirono è che il cuore è sintonizzato con la Terra ed è quello che i popoli indigeni ci hanno detto per tanto, tanto tempo. C’è un collegamento tra noi e il nostro pianeta e il modo in cui ci sentiamo riguardo al nostro pianeta-madre. Esiste quello che viene chiamato: il circuito sacro. Cominciarono a sospettare qualcosa i biologi dell’Istituto di Ricerche di Stanford a St. Francisco al Motorola Inst. Quando cominciarono a studiare non tanto gli schemi riguardanti il sonno ma i fenomeni riguardanti il channaling, le vere canalizzazioni, le canalizzazioni consape-voli. Durante i processi di canalizzazione, le persone erano collegate a dei macchinari. Vi voglio mostrare qui una mappa delle fasi cerebrali secondo una definizione che ne fa la scienza occidentale. Questo è come definiamo gli stati del cervello. Scoprirono che coloro che canalizzano informazioni in realtà iniziano a farlo in stato di veglia e non solo in alfa o beta e che probabilmente è la fase in cui la maggior parte si trova ora. Però se fate una pausa e vi accingete a dormire, forse entrate in interalfa, siete ancora svegli ma pur sempre rilassati. Queste fasi sono misurate in onde, in hertz, ciclo per ciclo. Così in stato di sonno profondo, in rilassamento la fase delta può misurare da 1,5 a 4 vibrazioni al secondo. Teta è da 4 a 8 vibrazioni al secondo. Alfa è da 8 a 12 vibrazioni. Quello che trovarono durante le canalizzazioni fu sconcertante per i ricercatori dell’università di Stanford, che ancora se ne stanno occupando.

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Noi ci troviamo abitualmente in fase di veglia, poi, per esempio andiamo a casa e ci rilassiamo, guardiamo la TV, facciamo meditazione o qualsiasi altra cosa, entrando così in un’altra fase. Invece chi fungeva da canale di trasmissione era attivo simultaneamente non solo qui o qui o qui ma in tutte queste fasi, era sveglio in quella che chiamiamo stato di rilassamento e in quella del sonno profondo, era sveglio in fase teta, era sveglio in alfa in beta, in beta alto e in K complesso e in super beta alta.. Come quando si sta affrontando un problema e in un batter d’occhio si ha un’intuizione in cui ci si sente totalmente in contatto con la creazione e poi tutto sparisce: questo è lo stato super beta alto. Trovarono quindi che questi soggetti erano attivi in tutte queste fasi e si chiesero come questo fosse possibile. Io credo che quello che i canalizzatori stanno mostrando ora funzioni come esempio, come espressione del tipo di consapevolezza verso cui ci stiamo muovendo, che non ha ancora un nome. Avete un nome per questo? Si tratta di realtà simultanea di quello che sta accadendo in questo momento nel nostro mondo: realtà simultanea di tutti questi stati dimensionali. Questo ha una profonda applicazione nelle terapie in termini di persone che sono capaci di sintonizzarsi con specifiche realtà, una delle quali è quella che stiamo affrontando ora. Definita da un certo magnetismo e da certe frequenze: 7.8 e 8.6 cicli al secondo, qualsiasi siano gli attuali valori del magnetismo. Voglio mostrarvi una cosa molto interessante: guardate qui! Parliamo ora della fase di veglia tra 12 e 23 cicli al secondo in cui si dice che siete svegli se vibrate, se siete sintonizzati con questa risonanza ma, per definizione, anche se gli scienziati non credono che stia succedendo qualcosa, per definizione la Terra, che è tradizionalmente intorno a 7.8 cicli al secondo, la Terra è stata addormentata, è stata in uno stato di profondo rilassamento, di autocura, negli ultimi 200.000 anni. Così mentre stiamo andando incontro la cambiamento dei tempi e ci svegliamo a 13 cicli per secondo, saremmo appena in fase di veglia ci staremmo appena svegliando, questo è quello che i testi antichi e le tradizioni orientali ci hanno detto per anni. State dormendo e cominciate a svegliarvi. Per nostra propria definizione possiamo dimostrare che la Terra sta cominciando a risvegliarsi e tutte le forme viventi che vivono sulla terra e che sono sintonizzate con la Terra, partecipano a questo risveglio. Cervello – cellule. Bene, quando eravamo a scuola ci è stato detto che le cellule del nostro corpo si deteriorano e invecchiano, così come il sistema immunitario, il metabolismo e tutte le funzioni regolatorie. Voglio fare ora un distinguo tra invecchiamento e deterioramento. Voglio farvi una domanda e avrete la risposta a fine giornata.: Fra 20 minuti saremo più vecchi di quanto eravamo 20 minuti fa? Ve ne preoccupate particolarmente? No, perché non ci si deteriora in 20 minuti. Perché allora ci deterioriamo mentre invecchiamo? Dobbiamo proprio farlo? No. Quello che state per scoprire è che sempre c’è una scelta. La morte sta diventando una scelta, il deterioramento sta diventando una scelta. Non c’è nessuna ragione per cui questo debba succedere, anche se ci è stato detto per anni e ora siamo in grado di dimostrarlo. Credo che questa sia un’informazione più che strabiliante. Tutte le risposte sono nelle condizioni ambientali esterne: siamo condizionati! Noi diciamo che il cervello regola tutte le cellule del nostro corpo. E’ vero, il cervello regola le cellule del nostro corpo, ma non è tutto. Il cervello non potrebbe mai farlo da solo. Il cervello ha una pulsazione; a cosa è sintonizzato il cervello? Deve essere sintonizzato con qualcosa? E ancora, gli antichi testi lo hanno detto, è riportato nei testi Veda, in quelli riportati nelle piramidi, in quelli Maya e nel sistema di credenze e negli stili di vita dei popoli indigeni. Quello che ci hanno detto è che il nostro cervello è sintonizzato con il nostro cuore e fino a due anni fa non sapevamo che cosa significasse. Due anni fa, nel Nord della California Al Hard M… Institute, si iniziò a convalidare matematicamente questa relazione, al relazione cuore-cervello-cellule. Tra il cervello e il cuore e le cellule, c’è un circuito di risonanza sintonizzata. Quando il cuore batte, il suo battito corrisponde a qualcosa? Con cosa è sintonizzato? Deve essere sintonizzato con qualcosa? Non può lavorare da solo? Quello che scoprirono è che il cuore è sintonizzato con la Terra ed è quello che i popoli indigeni ci hanno detto per tanto, tanto tempo. C’è un collegamento tra noi e il nostro pianeta e il modo in cui ci sentiamo riguardo al nostro pianeta-madre. Esiste quello che viene chiamato: il circuito sacro. Ognuno di voi vive questo circuito tutti i giorni della propria vita il circuito cellule – cervello—cuore—Terra. Siete sintonizzati. Le cellule del nostro corpo sono sintonizzate con il vostro cervello, che è sintonizzato col vostro cuore , che è sintonizzato alla Terra. Vi domandate: Ma perché siamo sempre sintonizzati con questo circuito? Prendiamo una roccia: a qualsiasi cosa sia sintonizzata la Terra, questa roccia lo è pure: è sempre in risonanza con la Terra. La roccia è sempre in piena consapevolezza, ma la roccia non ha scelta. La roccia non ha il libero arbitrio. Voi avete la possibilità, attraverso le vostre emozioni, attraverso le relazioni della vostra vita, di generare gli schemi di interferenza che vi impediscono di avere il circuito sintonizzato automaticamente.

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Ve lo voglio mostrare. Qui c’è che quando il cuore parla alla Terra, e qui si vedranno gli echi dell’elettrocardiogramma nella griglia della Terra. Questo è il lavoro elaborato dall’Hard M… Institute. Vi voglio mostrare come funzionano un paio di grafici. Quello più in basso è quello delle pulsazioni elettromagnetiche della Terra. Così qui ci sono i battiti del cuore della Terra. Quello che vedete qui è 0 cicli al secondo; qui è 8 cicli al secondo. Abbiamo detto che la Terra è attestata ora tra 7.8 e 8.6, più o meno in questo punto. Il secondo dall’alto è il battito del cuore della stessa persona, non il battito del cuore che sentite con le vostre orecchie, ma il battito elettromagnetico di quello stesso cuore. Guardate cosa fa! Voglio porre in rilievo due cose per il cuore e la Terra. Ogni volta che c’è un picco qui, c’è un picco anche qua. Tutte le volte che c’è un avvallamento qui c’è un avvallamento anche qua. Posso mostrarvi la stessa cosa anche qui giù, ma non so se si vede bene. Non è molto a fuoco. Qui c’è il cuore, qui c’è la Terra. Ogni volta che c’è un picco qui, c’è un picco qua, se c’è un picco, c’è un picco, se c’è un avvallamento, c’è un avvallamento. La cosa interessante è che la Terra è solo capace di tenere questa sintonizzazione fino a circa 8 cicli per secondo e poi la perde, mentre il cuore umano è capace di mantenere la sintonizzazione eccezionalmente fino a 16 e 24 cicli al secondo. Cosa sta succedendo? Le persone sotto esame in quel momento stavano sentendo quello che in quel momento erano capaci di generare come sentimento d’amore, quello che per loro significava amore, in quel momento, è relativo, cambia, quello che stavano vedendo è che localmente la Terra rispondeva a quello, gli alberi del luogo rispondevano a quello, anche le piante rispondevano, perché facevano la stessa cosa sia gli alberi che le piante. C’era una relazione a doppio senso: non solo la persona rispondeva alla Terra, ma anche la Terra rispondeva alla persona, La cosa interessante è questa, cioè che quando questi rilevamenti sono stati fatti nel novembre del 92, la Terra non poteva mantenere una frequenza superiore a questa, ma l’uomo poteva, l’essere umano poteva. La Terra sta imparando da noi, così come noi impariamo dalla Terra. E’ stata la prima volta che sono riusciti a misurare che veramente succede ciò, che esiste questa relazione, questo circuito. Ecco qua cosa succede: c’è risonanza e potere della creazione. Centro dell’universo, centro galattico, centro delle stelle, centro planetario, centro del cuore, centro del cervello, centro cellulare. C’è un circuito e voi siete parte di questo circuito. Le vostre cellule sono sintonizzate a qualcosa: il vostro cervello. Il vostro cervello è sintonizzato con qualcosa: il vostro cuore, il vostro cuore è sintonizzato con la Terra e la Terra è sintonizzata con qualcosa: è sintonizzata con la stella più vicina che è il nostro sole. Per quanto riguarda il sole, ho detto all’inizio che sta andando incontro a un cambiamento del suo campo magnetico, e la Terra sta provando a rispondervi. La nostra stella, il nostro sole è sintonizzato con qualcosa: i nostri scienziati hanno rilevato un raggio, che hanno chiamato raggio di sintonizzazione da José Arguelles, proveniente dal centro della Via Lattea. Avete visto prima che ogni volta che c’è un cambio di vibrazione, la materia deve rispondervi: lo avete visto. Così, se questa vibrazione varia, ogni componente di questo circuito deve variare, deve farlo. Se la Terra si sta muovendo attraverso una diversa vibrazione, e questa luce è la vibrazione, essa deve cambiare per rispondervi. Voglio fare una domanda: Come può cambiare la Terra? Come può la Terra cambiare il suo modo di esprimersi? Sospendendo la sua attività. Infatti il solo modo che la Terra conosce, per adattarsi alla nuova vibrazione è quello di cambiare la sua forma. In che modo può la Terra cambiare forma? Ci sono 12 placche multi-tettoniche, che scivolano in continuazione lungo la sua superficie e stanno rispondendo al suo nuovo tono. C’è un nuovo tono nella creazione. La Terra ha bisogno di cambiare la sua forma per adattarvisi. Lo vuole. Di questi tempi ci sono persone che credono che, visti i progressi tecnologici, si possano costruire macchinari che impediscano alla Terra di prendere una nuova forma e pensano anche che si possano costruire macchinari che impediscano alla Terra di entrare in questo processo. Non capiscono. Pensano che dietro questi cambiamenti ci sia qualcosa di sbagliato. Pensano che, siccome si stanno verificando questi cambiamenti, ci deve essere qualcosa che non va, perché non capiscono i termini del processo: è il loro cammino! Non c’è niente di sbagliato nel loro cammino. Quello che stanno imparando è che anche loro sono parte della creazione. Non credo che saranno in grado di costruire un macchinario che possa fermare questo, credo che arriveranno a comprendere che non è il caso di farlo. Il governo sa che questo sta accadendo e pensano che sta accadendo qui, pensano che avvenga qui, pensano di costruire dei bunker di cemento, di starci dentro qualche giorno e poi uscire quando tutto è passato. Non capiscono che sta avvenendo qui dentro a causa della risonanza. Tutto ciò non viene compreso fino in fondo dalla tecnologia occidentale. Questo circuito è qui: il circuito sacro in cui stiamo cercando di vivere. Esso esiste. Come mai non vi siamo sempre sintonizzati? Che cosa ci impedisce di sintonizzarvici? Possiamo scegliere: abbiamo la libera scelta: le emozioni.

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Ora vediamo che la paura è lo schema di interferenze che impedisce la risonanza tra Terra---cuore---cervello---cellule. Guardate cosa abbiamo fatto, abbiamo creato la cultura della paura. La paura è il solo schema di interferenza che impedisce la risonanza tra Terra--cuore—cervello---cellule. La paura è la sola cosa che ce lo impedisce. Qualcuno dice: - Bene, non ho paura, di che cosa devo aver paura? Sono le paure degli altri che ci fanno tremare come foglie. E’ come cadere dentro un incubo. Molte persone definiscono così la paura. Voglio mostrarvi come avviene. La paura ha molte maschere ed è attraverso le paure che ci siamo allontanati dal nostro pianeta. I popoli indigeni ci hanno avvisato che stiamo facendo. Qui è mostrato come lo facciamo. Fondamentalmente ci siamo tagliati fuori. Non c’è relazione tra il nostro cuore e la nostra Terra. Essenzialmente non amiamo il nostro mondo nel modo giusto. Ce l’hanno già detto da tempo. Vi ricordate, tornando indietro, agli anni 50 e 60 tutti i sacchetti di carta e i bicchieri di carta che spargevamo in giro nella natura e nell’oceano e per anni, nessuno che li raccoglieva, nessuno che se ne preoccupava? Non solo non amiamo il nostro pianeta, ma ce ne siamo anche allontanati. Gli indigeni ci avevano messo in guardia. Il nostro cervello Siamo diventati una società molto mentale, basata sulla parte sinistra del nostro cervello e sulla tecnologia, lontana dal sentire del cuore. Quando si fa questo, il cuore fisicamente ne risente, infatti le malattie di cuore sono uno dei maggiori problemi di questi tempi e questo non è un giudizio verso chi ha questi problemi, poiché essi in fatti stanno imparando al meglio delle loro possibilità. Stiamo vivendo un condizionamento di risonanza collettiva e vedremo come ciò accade e come non dobbiamo esserne parte. Io credo che questa sia una delle ragioni per cui le tradizioni indigene stanno prendendo piede in maniera così forte e non solo quella dei nativi americani, ma anche quelle del resto del mondo. Queste tradizioni ci dicono che abbiamo bisogno di essere in questo circuito, ci insegnano di avere amore e rispetto per il nostro corpo e per il nostro mondo ed è quello che stiamo imparando a fare proprio ora. Qui infatti parliamo ora delle maschere della paura. Nella nostra cultura la paura ha molte maschere. Se siete coinvolti in una relazione, sia che si tratti di lavoro, che con un’altra persona o una relazione romantica o con genitori, coniugi, parenti vari e se potete identificare questa relazione con una di queste parole, vuol dire che nella vostra vita c’è una parte di paura. Guardate qui e vedrete. Non avevate pensato all’aggressività come paura, agli schemi di controllo come paura? Nei seminari più lunghi ci soffermiamo molto su questi aspetti. Voglio condividere con voi quello che ho sperimentato in giro per il mondo e che è molto interessante. Durante gli incontri le persone compilano fogli e fogli, facendo una lista dei sentimenti che sperimentano nelle loro relazioni. Quello che è veramente affascinante è che sembriamo tutti far parte della stessa famiglia, perché usiamo le stesse parole. Le persone in Perù descrivono, nella loro lingua, i rapporti familiari nello stesso modo che facciamo noi a New York, come a San Francisco, ma poiché non facciamo parte della stessa famiglia, perché allora succede questo? Come mai nella nostra cultura c’è così tanta rabbia, dolore, aggressività, controllo e così tanti aspetti di sfiducia? La paura è proprio l’unico schema che non vi permetterà di mantenere la vostra risonanza sintonizzata con quel circuito. Vi ho appena raccontato una storia che riguarda tutto ciò. Vi ricordate lo sciamano nativo che era lì quando gli spagnoli arrivarono nel nuovo mondo? Lo sciamano fu in grado di vedere le navi per primo e dopo di lui tutti gli altri furono in grado di fare altrettanto. Fu un fenomeno di risonanza collettiva. Fu impiantato nelle loro griglie. La paura vive nelle vostre griglie e probabilmente non è neppure la vostra paura. Molti degli schemi che vi state vivendo, proba-bilmente non sono neppure vostri. Posso farvi una domanda? Se siete al supermercato, diciamo al Supermercato di Larry e c’è un bambino di 2 anni vicino al corridoio della minestra in scatola Campbell e i genitori se ne vanno. Cosa accadrà più comunemente? Molto facilmente quel bambino comincerà a strillare a perdifiato perché guardandosi intorno non troverà più i suoi genitori. Perché? Perché quel bambino dovrebbe essere spaventato? Perché quel bambino invece non potrebbe pensare: “Uh che bello sono qui da solo e qui c’è proprio una bella fila di lattine bianche e rosse da esplorare”. Di cosa è spaventato il bambino? Un’altra domanda: Se avete un rapporto non soddisfacente con una persona, questo rapporto forse è infelice, o con maltrattamenti e non siete ancora riusciti a porre fine a questo rapporto. L’altra persona ci riesce e vi lascia e voi ne siete sconvolti, ne siete feriti, perché? Perché si soffre quando finisce un’esperienza che ha causato dolore? C’è una domanda: - Paura dell’ignoto.

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La paura dell’ignoto è una delle componenti. Ha toccato esattamente uno degli aspetti che vedremo in seguito. Probabilmente scoprirete che per il bambino di due anni la paura di restare solo non ha molto a che vedere con la lontananza dei genitori. Ciò è stato solo un catalizzatore che gli ha fatto contattare un qualcosa di molto più profondo. Ma se succede a voi che una persona che era nella vostra vita con una relazione che non funzionava per nessuno dei due vi lasci e voi ne siete devastati, sconvolti, quel dolore probabilmente ha ben poco a che vedere con la persona che vi ha appena lasciato ma è il catalizzatore di qualcosa di molto profondo. Ho avuto occasione di lavorare per anni con clienti nell’area di San Francisco e a proposito di paura, ho visto, riferendomi ad un elenco come questo, che tutte le paure si riducono essenzialmente a 3 paure fondamentali che tutti proviamo. Per esempio nella vostra vita siete sollecitati da tanti problemi di autostima e di non essere meritevoli. Come potremmo non esserlo? Sin da quando siamo nati, che cosa ci è stato detto? Ci è stato detto che non siamo abbastanza bravi, che non potremo mai riuscire ad esserlo, che siamo esseri inferiori solo perché siamo stati portati su questa Terra come esseri fisici. L’atto del nascere è un peccato. Venire al mondo è un peccato. E ci crediamo: è un condizionamento. Anche se non ve ne rendete conto consapevolmente, vi voglio mostrare come, geneticamente siete sintonizzati con le griglie di dove risiede questa paura. Non lo sapete, non sapete che ciò sta accadendo. Quello che succede nella vostra vita è che avete a che fare con problemi di autostima, con la incapacità di ricevere, potreste attirarvi le migliori persone del mondo disponibili a darvi il massimo, ma non siete in grado di accettare quello che hanno da offrirvi perché non credete di meritarvelo. Avete quindi attirato le relazioni adatte a far fronte a queste aspettative. Se questo accade vuol dire che state avendo la paura universale di non essere abbastanza bravi , di non essere meritevoli: è nelle griglie. Vi voglio mostrare che significato ha. E’ uno schema che si trova nelle griglie e forse non è neanche il vostro schema. Forse avete fatto questo tipo di esperienze: avete avuto un rapporto con qualcuno e ora siete soli. C’era una persona in casa con voi e ora siete soli, oppure attirate rapporti che non potranno funzionare nemmeno in un milione di anni. E’ impensabile che possano funzionare! Attirate un uomo e poi lo mandate via, ne attirate un altro e poi lo mandate via… Cosa state facendo? Se voi siete sempre quello che viene lasciato, che viene rifiutato, che vi state dando la possibilità di sperimentare, il problema è dell’abbandono: ha poco a che vedere con queste persone. Ogni volta che vi lasciano attivano il loro schema solo per voi, così che possiate risolvere il vostro problema e guarirne. Perché mai vogliamo andare incontro a tutto questo? Perché vogliamo farlo? E’ attraverso, gli schemi della vostra vita, i rapporti della vostra vita e attirando gli schemi a voi utili e cercando di equilibrarvi, che voi state sintonizzando il vostro corpo per affrontare l’esperienza del punto zero. I vostri rapporti diventano i vostri templi. Invece di andare nei templi egiziani voi avete il tempio dei vostri rapporti. Essi vi stanno insegnando e preparando a questo incredibile cambiamento. Nel risolvere questi schemi vi accorgete che il cambiamento vi spaventa. Non ha più lo stesso significato. Questo non è separato da questo: questo è lo strumento. Capisce? E ancora di più: ho lasciato lo spazio per un’altra paura, ma non l’ho potuta trovare. Non lavoro più per i clienti, ma quando lo facevo, la maggior parte delle persone con cui ho lavorato si concentravano su uno di questi schemi di base: la cosa interessante è che, quando avete uno di questi schemi è una vibrazione - e avete visto che la vibrazione tiene gli schemi. Quando venite in un mondo dove siete subito collegati alle griglie preesistenti e non sapete come fare per essere diversi. Nascete con queste paure addosso e passate tuta la vita nel tentativo di uscirne fuori. Queste paure sono ciò che vi impedisce di sintonizzare il vostro corpo al circuito sacro, alla risonanza d’insieme: cellule-cervello-cuore-Terra.

LE 3 PAURE La prima paura è quella di non essere abbastanza buoni e bravi ed esprime il problema dell’autostima nelle relazioni. La perdita di collegamento e la paura di essere abbandonati è l’altra. Quanti di voi hanno provato la sensazione e si sono chiesti: Ma dove sto andando? Qual è la mia origine? Cosa sto facendo? Vi sentite come se vi avessero abbandonato. Come razza, come specie, c’è questo sentimento di essere stati abbandonati e ci sentiamo persi. E’ come se qualcuno ci avesse portato qui e ci avesse lasciato; tagliati fuori dal tutto, senza che ce ne rendessimo conto, restando così separati. Vi voglio mostrare il mito della separazione. Vi voglio mostrare quanto sia facile guarire da questo senso di separazione e perché sembri invece così difficile.

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La terza è la paura di arrendersi e lasciarsi andare. La paura di non essere capaci di avere abbastanza fiducia e arrendersi al primo insuccesso della vita. Questi sono i problemi che ci troviamo ad affrontare ora nel XX secolo e questo è quello che qualsiasi iniziato del Tibet o Egitto o Cina, di tutto il mondo, compresi gli indiani d’America, ha fatto quotidianamente. Loro lavoravano con questi problemi. Ma guardiamo quello che fate voi e vediamo come è diverso da quello che hanno fatto loro. Loro avevano la fortuna di andare in un tempio, isolare un aspetto della loro personalità e lavorarci sopra consapevolmente per anni e voi non lo fate. Nessuno vi aveva detto che siete degli iniziati. Quello che fate è di attivare il cosiddetto tempio delle relazioni e di colpo ne arrivano due o tre contemporaneamente. E cercate di tirarvene fuori senza sapere cosa stia succedendo. Risolvete questi problemi e vi permettete di sintonizzarvi col circuito sacro muovendovi con grazia attraverso il processo che si chiama: lo spostamento, il cambiamento. Vi mostrerò come è facile farlo accadere. Cosa succede qui sotto? Sono 200 blocchi grigi, neri e bianchi, sono un esperimento del laboratorio della Bell Telephone Co. Ne avete sentito parlare? Cosa vedete quassù? Sono gli stessi 200 blocchi sistemati diversamente. Non c’è nessun Abramo Lincoln qui. Ora, se prendo questo disegno e lo faccio vedere in un paese dove Abramo Lincoln è sconosciuto, diranno che questo è un insieme di blocchi messi a caso. Quello che state vedendo è un esempio del vostro condizionamento. Siete condizionati a guardare il vostro mondo e non a vedere. Capite cosa sto dicendo? Siete condizionati a cercare schemi che vi sono familiari e qualsiasi cosa appaia nel vostro mondo cercate di paragonarlo a qualcosa che già conoscete. Se siete capaci di vedere veramente ciò di cui parlano gli sciamani nativi, come per esempio nel libro “A scuola dallo stregone, l’arte di vedere” di Carlo Castaneda, se foste capaci di vedere non vedreste Abramo Lincoln, vedreste 200 blocchi. Allo stesso modo di questa espressione visiva, lo stesso succede con i vostri sentimenti e le vostre emozioni. Siete condizionati a provare sentimenti collettivi che probabilmente non sono nemmeno vostri. Sono bloccati nelle griglie e voi siete condizionati a sintonizzarvici. Vi voglio mostrare come è facile staccarsi da queste griglie. Non avete bisogno di altro che di cambiare il vostro punto di vista: cambiare la vostra prospettiva. Si tratta di una tecnologia molto sofisticata. Potete modificare il vostro sistema immunitario cambiando il vostro punto di vista. Rendetevi conto che si tratta di una tecnologia veramente incredibile e di cui nessuno ne ha mai parlato prima.. Voglio raccontarvi qualcosa, un esempio della mia vita che ogni tanto racconto. Non lo avevo mai fatto in un video e questo è interessante. Qui si parla del prezzo del giudizio e dell’essere impauriti. Questo concetto è preso dai concetti delle arti marziali. Siete venuti in questo mondo collegati con griglie che non sono vostre: paura del buio, paura dell’ignoto, paura di essere soli, paura dei cambiamenti. Queste cose non vi rappresentano, siete solo collegati con loro. Vi faccio vedere come siete sintonizzati geneticamente. Così avete una carica, se avete paura avete una carica. Ecco cosa succede nella vostra vita quando vi attirate dei rapporti, quando vi disponete verso una carriera, quando attirate un supervisore o dei compagni di lavoro o coniugi, o vari coniugi, o moli partners, parenti, amici, vi mostreranno dove sono queste paure.. Ecco cosa succede. Quando siete voi che portate a spasso questo mucchietto di emozioni per tutta la vostra vita, ed esse hanno una carica, questa è una delle persone che avete attirato nella vostra vita, per esempio, e anche lei ha una carica e quando vi incontrate c’è una reazione. I vostri pulsanti sono stati appena premuti. C’è stata una discussione ieri sera allo show di Lora Lee su a chi era stato premuto il pulsante e a chi non. Parlando della differenza che c’è tra Cristo Gesù e la religione. Cristo non c’entra niente con la religione. E’ la religione che si è sviluppata intorno a lui, ma non era quello che lui voleva. La persona che si sentiva il pulsante premuto, aveva una carica, un sentimento molto forte di paura. Sarebbe stato salutare per lui riuscire a riconoscere il pulsante se avesse avuto il discernimento di riconoscerlo. Non so se ci sia riuscito dopo che ha attaccato il ricevitore. Non so cosa succederà nella sua vita. Quello che vi viene chiesto è di imparare a togliere la carica dai sentimenti. Non vi viene chiesto di non sentire, di non avere sentimenti, state imparando a provare emozioni senza la carica e quando un’esperienza senza carica arriva non ha più lo stesso significato per voi. Se avete la carica, reagendo, date via il vostro potere: questo è molto forte specialmente nel mondo degli affari. Se entrate in una sala riunioni e pensate che verrete tartassati, sicuramente vi distruggeranno. Se avete una carica date via il vostro potere reagendo. Se restate indifferenti quando qualcuno si sfoga contro di voi, egli non vi toccherà minimamente e quando avrà finito potrete percepire che siete voi che avete il potere, avete voi il controllo della situazione. L’abilità di sentire senza carica è la definizione della scienza della compassione degli Esseni. Stiamo vivendo, imparando a vivere senza giudicare.

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Voglio farvi un esempio, voglio darvi un esempio molto chiaro di come funziona perché non risulti un concetto nebuloso. Voglio mostrarvi una serie di belle immagini di geometria frattale riportate sul video, per mostrarvi la natura oleografica dei rapporti della vostra vita. Questo è un concetto molto potente. Vi racconto una storia, si tratta di un esempio tangibile, di come impariamo durante la nostra vita. Questo è stato un esempio tanto chiaro per me che voglio condividerlo con voi perché potrebbe esservi utile. Nel ‘93 ho avuto una serie di esperienze che mi hanno aiutato a capire le mie paure. Alcune delle mie paure. Giudicare è una paura. Il giudicare è una paura molto forte. Nel 93, senza saperlo, ho molto attentamente e magistralmente attirato nella mia vita, più o meno nello stesso periodo di tempo, tre persone. Con una avevo una storia romantica, con un’altra un rapporto d’affari e una era un amico che non conoscevo molto bene e che aveva accettato di vivere nella mia proprietà nel Messico del Nord, gratuitamente, facendo in cambio lavori di falegnameria e al momento mi era sembrata una buona cosa. Già dopo poche settimane che avevo attirato nella mia vita questi rapporti, ognuna di queste persone iniziò a evidenziare dei comportamenti caratteriali che mi fecero diventar matto, mi fecero proprio impazzire. Ero solito viaggiare, come faccio anche ora, dando seminari, così non detti la giusta considerazione a quelle sensazioni. Dicevo: “Va be’ fra due o tre giorni sarò in California, poi vedrò cosa succederà al mio ritorno”. Andò avanti così per un paio di settimane. Quando torno a casa seguo una routine: subito fuori dall’aeroporto, vado al Bancomat, prelevo dei soldi per pagare il parcheggio della macchina, ritirare i miei animali e poi faccio 4 ore di strada verso Nord, per arrivare a casa. Anche quel giorno andai a prelevare i soldi al Bancomat. Avevo appena fatto un ulteriore versamento di un migliaio di dollari per pagare il restauro di una casa nella mia proprietà e non mi riuscì di prelevare nemmeno 20 dollari per pagare il parcheggio. Era domenica pomeriggio e non capivo cosa stava succedendo. Alla fine andai a casa e scoprii che era stato effettuato un prelievo non autorizzato dal mio conto dalla persona in cui avevo riposto la mia fiducia e che tutti i soldi che avevo risparmiato fino a quel momento, erano spariti con pochissime speranze di riaverli indietro. Dissi: “Oh, mamma mia, ho appena avuto un brutto voto”. Stavo avendo problemi con la persona che lavorava nella proprietà e il rapporto di affari non andava bene perché pur facendo quello che dovevo fare non ero pagato puntualmente. Tutto ciò mi danneggiava. Mi sedetti e cominciai a guardar bene queste cose. Feci una meditazione e mi venne da pensare, come ci è stato insegnato, che quando qualcuno vi fa qualcosa, vi sta mostrando come voi siete in quel momento. Se qualcuno è arrabbiato vi sta mostrando la vostra rabbia. Allora dissi: - Va bene, mi stanno facendo vedere qualcosa queste persone. Cosa? Vidi mancanza di integrità, vidi mancanza di fiducia, vidi mancanza di onestà. Dissi: - Questo vorrebbe dire che non ho integrità?, che non ho fiducia? E che non sono onesto? Questa cosa non mi convinceva per niente e ci pensai su e poi dissi: - No, l’integrità e la fiducia è quello su cui si basa questo lavoro: non ho questi aspetti ma, accidenti se non ho carica! Ho messo una grossa carica su questi sentimenti. Avevo una carica così forte su questi aspetti, che avevo attirato nella mia vita tre persone che in 30 giorni, mi mostrarono questa carica in maniera così evidente da non poterla ignorare. Me la fecero vedere. Così mi resi conto che mi facevano vedere non quello che io sono, ma come io giudico. Questo è un concetto molto forte e dovete avere un alto livello di profonda conoscenza della vostra vita per capirlo. Certo, se per strada qui a Seattle, racconto questa storia al primo che passa mi dirà: “Altro che, ti hanno semplicemente fregato!” ed è un altro modo di vedere la storia. Voglio raccontarvi il seguito della storia, perché è molto interessante vedere come funzionano queste cose. A casa c’erano degli operai che stavano facendo dei lavori e che avrei dovuto pagare con i soldi messi da parte per loro, tornato a casa e così gli dissi: - Potete pure smettere di lavorare, sono rimasto senza niente e non posso più pagarvi. Immaginavo che si sarebbe tutto fermato. Invece dissero: - E’ bello stare nel Nuovo Messico d’estate! Crediamo in quello che stai facendo e, se sei d’accordo, ti proponiamo uno scambio. Risposi: - Certamente! Ma cosa posso offrirvi che vi può interessare? Dissero:

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- Ci piacerebbe venire in Perù con te con le nostre mogli. Sei d’accordo a barattare un viaggio in Perù con il lavoro a casa tua? Risposi: - Certo! Che mi farà molto piacere! Così iniziarono ad accadere cose del genere. Il lavoro continuò come prima. Tutto il lavoro fu fatto, io imparai la mia lezione sul giudicare, insomma tutto risultò al meglio. Esaminai poi la possibilità di riavere indietro i miei soldi, così scoprii che la persona a cui avevo accordato la mia fiducia aveva già violato non una legge civile, ma una legge penale e aveva un processo in corso. L’unica possibilità che avevo era di citarla in giudizio, ma sarebbe stata fuori dal mio controllo e, una volta provata la sua colpevolezza, sarebbe stata messa in prigione per un po’ di tempo. E proprio questo non volevo che le succedesse. Così le telefonai per comunicarglielo e dissi: - Questo è quello che sto prendendo in considerazione in questo momento. Credo che ci penserò un po’ su. Lasciai che anche lei ci pensasse un po’ su. Quel giorno dovevo andare a Pueblo Taos e incontrai un mio amico, chiamato Corvo d’acqua, (Water Crow), che costruisce degli enormi acchiappasogni, molto belli. Degli acchiappasogni con un diametro di circa 2 metri e mezzo. Mi chiese cosa mi stava succedendo e glielo dissi, allora mi raccontò lui una storia. Disse che quando il suo bisnonno era giovane, uccise un bisonte. Allora c’erano i bisonti nel Messico del Nord e gli lasciò in eredità infatti la sola cosa che aveva del suo bisnonno ed era la testa del primo bisonte ucciso da lui e questo rappresentava un oggetto pieno di significato. Un giorno una signora di Taos, che aveva una gioielleria, andò a trovarlo e gli disse: - Mi piacerebbe usare la testa del suo bisonte per esporla nella mia galleria. E lui le rispose: - Va bene, sono d’accordo. E così la portò via. Dopo poche settimane andò a Taos e passò a vedere cosa stava succedendo. La galleria era chiusa. La tipa se n’era andata e la testa di bisonte se n’era andata con lei. Lui era sconvolto. Gli chiesi: - Cosa facesti? Mi rispose: - Non feci niente, perché è lei che deve convivere con questa cosa. Questa risposta fu molto significativa per me in quel momento. Così chiamai quella persona che mi aveva imbrogliato e le dissi: - Guarda non farò niente contro di te, perché non volevo prolungare il rapporto, non volevo esporla in tribunale, non volevo cancellare i miei impegni per seguire questa storia e mi sentii molto bene facendo così. Sentii molto giusto finirla lì.. Non passarono che poche settimane, il denaro finì e quella persona rimase peggio di prima Lasciò la città. Evidentemente non aveva imparato niente. La cosa interessante fu che, nel momento in cui capii che queste persone mi avevano mostrato il mio giudicare, esse automaticamente scomparvero dalla mia vita ed io non dovetti far niente, perché non c’era nessuna carica che mi trattenesse ulteriormente. Niente mi aveva più in suo potere. Ora un lato veramente interessante circa il mio rapporto d’affari, è che io avevo l’impressione che, sia io che quella persona avremmo potuto lavorare bene insieme perché i nostri compleanni cadevano nello stesso giorno, mese e anno. E allora io dissi: - E’ molto interessante, siamo tutti e due del cancro, sono sicuro che lavoreremo bene insieme. Dopo 10 minuti che ci eravamo conosciuti, egli mi guardò dritto negli occhi e mi disse qualcosa che volli ignorare, mi guardò negli occhi e mi disse: - Sono il tuo doppione malvagio. Disse così ed io non ci feci caso. Lo ignorai. La ragione per cui vi racconto questo è perché dentro di me qualcosa che ognuna di quelle tre persone mi aveva detto mi aveva avvertito di non lasciarmi coinvolgere, mentre io, attraverso la logica, non volli prestare alcuna attenzione a quegli avvertimenti. La mia logica diceva: “Siamo nati lo stesso giorno, perché non potremmo lavorare insieme?” oppure “Abbiamo gli stessi scopi nella vita, perché non potremmo essere sentimentalmente attratti?” o “Viviamo nella stessa zona del paese, perché non dai uno sguardo alla mia casa, ci vivi, mentre io sono in giro?” Quella era la mia logica, ma io sentivo qualcosa di differente e non gli detti importanza. Ecco perché ve lo voglio dire perché è così che funzioneranno gli specchi del vostro giudicare. Avrete delle intuizioni e non

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le prenderete in considerazione finché poco dopo arriverà qualcuno che ve ne farà una tanto grossa che non potrete ignorarlo. Voglio che sappiate che accade lo stesso con gli abusi. Mi sono occupato per anni di violenza carnale, sia maschile che femminile, nella California del Nord: sequestri di persona. E anche se questi fatti sembrano accadere inaspetta-tamente, e non c’è da parte mia nessun biasimo e nessun giudizio, non interpre-tatelo così per favore, non ho mai visto nessuna di queste persone che non avesse attirato tutto ciò su di se. In molti modi diversi, per tutta la sua vita, senza saperlo. Anno dopo anno, fin da quando erano bambini, sia gli uomini che le donne, furono violati, furono violati per esempio all’università dove lavoravano per i professori e i professori prendevano il loro lavoro e lo pubblicavano senza menzionarli: anche questa è una violazione, ma non lo sapevano. Anche facendo la fila al supermercato si può essere violati in due secondi, aspettando di pagare, se qualcuno passa loro avanti e loro non dicono niente: questa è una violazione. Voglio che voi capiate da questo che sono gli schemi della vostra vita che vi aiutano a capire chi siete nei vostri estremi e che vi prepareranno ad assimilare e ad affrontare il tremendo cambiamento che avviene in molti strati diversi, su molti livelli. Potreste avere uno schema vecchio di 15-20 anni che potreste non riconoscere perchè è molto grande e dentro questo schema lo schema di un mese e dentro quello schema quello di due minuti, quello in fila per pagare il conto, tutti questi schemi vi diranno la stessa cosa con varie sfumature, se avrete la saggezza di riconoscere ciò nella vostra vita. Se non ce l’avete succederà qualcosa. L’essere veramente potente che voi siete, attrarrà nella vostra vita una situazione che non potrete ignorare. Non deve succedere in questo modo, non è una storia molto interessante? Fu interessante per me. Mi ha insegnato perché pensavo di conoscere la furia, ma non conoscevo la furia finché non fui violato, ma poi imparai la differenza che c’è tra rabbia e furia, perché io ero infuriato per la violazione e non aver più il mio denaro. Informazione oleografica Questa schema lo conoscete? Si chiama il Set di Mandelbrot. Cos’è? E’ la rappresentazione grafica e la figura del punto in cui ordine e caos si incontrano. Mia madre l’ha sempre trovato difficile. Mi diceva: “Ma come si fa ad avere la raffigurazione di un punto matematico? Questa è la figura che i numeri producono quando li mettiamo nel computer ci mostrano l’equivalente grafico del punto in cui l’ordine e il caos convergono. Questo è il punto in cui gli indigeni dicono che noi siamo stati per lungo tempo, dicono: “questo è dove siamo ora, l’ordine del nostro mondo. E il caos del nostro mondo sta diventando ordine. Quello che preferisco credere è che l’ordine sta facendo strada a un altro ordine più alto. Credo che sia questo che sta succedendo. Voi vivete questo ordine e vi voglio mostrare un esempio dell’ologramma. La vostra esperienza è oleografica. Ve ne ho appena dato un esempio. L’esperienza che fate a livello più ampio e quella che avete in due minuti hanno lo stesso principio a due livelli differenti. Succede ripetutamente per quanto penetriate profondamente nella vostra vita, quegli schemi si ripeteranno sempre. Voglio mostrarvelo graficamente. Voglio mostrarvi qualcosa chiamato Julia set, che è l’aspetto femminile del Mandelbroks head. Quello che farò con il Julia set lo descriverò mentre procediamo. Voglio portarvi attraverso l’intero corso dell’equazione matematica e in pochi minuti vedrete il dispiegarsi di un’intera vita. Comincia con l’equilibrio, l’equilibrio del Mandelbot set e va avanti molto velocemente. La raffigurazione è bella, le figure, le esperienze di quest’equazione che, di tanto in tanto, si avvicina molto all’equilibrio, al Mandelbrot. Ma non lo raggiunge, si ritira e una volta, durante il corso di quest’equazione, troverà l’equilibrio perfetto, durerà per un battito di cuore e poi scomparirà. E’ l’unica volta che troverà l’equilibrio fino alla fine della sua vita. Lo vivrete e probabilmente non troverete mai l’equilibrio della vostra vita e probabilmente neanche lo vorrete perché durante il periodo di equilibrio, non succede niente. Quando trovate l’equilibrio nella vostra vita è questo un segnale per la creazione che siete pronti per una nuova esperienza. Questo è il segnale. Così i 20 secondi che avete di equilibrio, assaporateli perché non dureranno a lungo. Passiamo ad un’altra concezione: questo è il video sul Mandelbrot. Queste sono serigrafie molto belle, realizzate a Cambridge (Massachusset). Questo è il set di Mandelbrot, e, entrando dentro questo gruppo di figure, per quanto a fondo si vada, ciò che si trova è che si torna sempre dove si è cominciato. Lo schema è proprio come lo schema dei vostri rapporti e questo è quello che io voglio che voi vediate. Questi sono piccoli Mandelbrot. Questo è un Mandelbrot che vi conduce dentro un altro Mandelbrot. Il Mandelbrot è questo schema qui, ci troviamo dentro, tanto dentro quanto lo volete e per quanto lontano voi, qui dentro, andiate, lo schema si ripete proprio come gli schemi della vostra vita e delle vostre esperienze. Vivrete questo processo in equilibrio tra ordine e caos, perlomeno cercherete di vivere in equilibrio. Questo schema si fermerà fra pochi minuti per quanto riguarda il video, ma nella realtà si tratta di uno schema molto significativo e, per quanto si entri profondamente in questa equazione, lo schema si ripete ripetutamente, di nuovo. Potete

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andare dove volete, nella vostra vita, ma gli schemi vi seguiranno. Avrete sempre gli stessi problemi, perché gli schemi si ripetono. Conosco della gente che aspetta una nave spaziale che li porti via dalla Terra, poiché non sono felici con lo schema della loro vita. Ma non sanno che porterebbero con loro quegli schemi. Noi siamo qui per risolvere gli schemi, non per sfuggirli. E qui si torna indietro. Per quanto piccolo è l’ordine che considerate, mentre guardate la figura grande, la figura grande si ripete per voi su scala, ingrandita, con tutte le piccole cose della vostra vita, messe in evidenza su scala più piccola. Ogni giorno, nella vostra vita, vivete un’iniziazione. Venite messi alla prova per vedere come riuscite a mantenere il vostro equilibrio e come vi sentite senza carica. Quand’anche non riusciste a vedere lo schema nella sua interezza, voglio che sappiate che non siete capaci di una pazienza senza significato, non siete capaci di rapporto, senza significato. Nel modo in cui permettete alla gente di parlarvi, o come vi rivolgete a quella persona che è in fila con voi, o nel rapporto a due, tutto ciò è un test per voi, è il vostro modo di mostrare chi e che cosa voi credete di essere in un dato momento. Così viviamo con le consapevolezze, questa è la chiave. Ad un certo punto raggiungete il livello dal quale potrete vedere il tutto e troverete il punto dell’equilibrio, il memograf dell’equilibrio. Questo è un Julia set, equilibrio perfetto. Questo è una vita che inizia, questo siete voi alla nascita e vedete quest’equazione in tutte le sue possibili varianti, tutte le sue mutazioni, tutte le varianti di esperienze maschili e femminili, come un tutto unico. Vivrete tutto ciò nella vostra vita, cercando di ritrovare quest’equilibrio e nessuno ve l’aveva mai detto! Vedete come ogni tanto questo stia quasi per essere un memograf. Quasi, ma non ci riesce, quasi in equilibrio, ma non completamente. Si avvicina all’equilibrio molte volte, ogni giorno della vostra vita e poi se ne allontana. La volta in cui, durante la vita, quest’equazione raggiun-ge un perfetto equilibrio immediatamente si passa a una nuova serie di esperienze. La prossima volta che trova quell’equilibrio, sarà la fine della sua vita. Così la fine della vostra vita, questa volta, non è la vostra morte; la fine della vostra vita è la nascita di una nuova saggezza, di una nuova vita che chiamiamo “La svolta epocale” e cominciate da un punto di equilibrio e questo è quanto state cercando di raggiungere proprio adesso. In quest’equazione la fine della vostra vita è un punto di perfetto equilibrio. Interessante vero? Guardate questo: nel ‘91 in un campo di grano appena fuori Cambridge, in Inghilterra, guardate che cosa abbiamo trovato, in un cerchio di grano (Crop circle). Per noi è stata la prima volta ma i nativi americani ci dissero: “Ve l’avevamo già detto che siamo al punto in cui ordine e caos convergono. Abbiamo un bel cerchio di grano in un campo coltivato, definitivamente un Mandelbrot, è la prima equazione, il primo glifo in un cerchio di grano che può essere sicuramente convalidato matematicamente. C’è una domanda: “ Qual’è il caos e qual è l’ordine”. Credo che il caos è ordine, è un certo tipo di ordine in sé stesso: è l’ordine che fa posto a un ordine più alto. Quello che state guardando è una membrana in cui quelle due esperienze convergono. Così quello che cerchiamo di fare, usando la prospettiva del lato destro del cervello, voi l’avete già visto intuitivamente con il vostro corpo, con i vostri occhi. Vi fa capire che cos’è quell’equilibrio, che cos’è quell’ordine. Non è una bellissima equazione? Le scuole misteriche Continuo a rare riferimento alle scuole misteriche perché ci insegnano la scienza della compassione, e cioè dell’imparare a sentire senza carica. Per me è la nostra compassione feconda che conquista quel sentimento. Se siete addormentati è il momento di svegliarvi per questa parte, perché questa sarà la chiave di collegamento per il tutto. Voglio mostrarvi il rapporto tra quello che sentite, le vostre emozioni, che voi state così abilmente sviluppando mentre attirate a voi i rapporti con gli altri. Voglio mostrarvi il rapporto tra le vostre emozioni e quello che stanno facendo all’espressione genetica del vostro corpo, al vostro DNA, a come vi collegate con le griglie della paura o come vi scollegate da esse. Vi state tutti scollegando adesso, che lo sappiate o no, lo state già facendo. Mi viene sempre da ridere quando vedo questo. La società occidentale e tecnologica, orientata sulla parte sinistra del cervello, definisce la vita come uno schema di comportamento che i sistemi chimici mostrano quando raggiungono un certo livello di complessità. Ho lavorato per Walter M… a Denver. Costruirono il Viching, che andò a cercare la vita su Marte. Andammo alla ricerca della vita e cademmo in questa categoria. In questa categoria non la trovammo e deducemmo che lassù non c’è vita.

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Nella nostra cultura non abbiamo imparato a distinguere tra vita e coscienza, credo che se avessimo cercato la coscienza, l’avremmo trovata, ma non riuscimmo a trovare vita biologica. Voglio cominciare a parlare del materiale genetico del vostro corpo meno tecnicamente possibile, perché è importante che voi capiate. La doppia elica del vostro DNA. Tutti abbiamo sentito parlare del DA. Tutti i canali televisivi ne stanno parlando, tutti i libri stanno dicendo che il DNA sta cambiando. Voglio mostrarvi quello che penso e, forse per la prima volta, quello che sta succedendo. Esattamente quello che significa per il vostro corpo. Delle due strisce del DNA, una si stacca e contiene tutta l’informazione di cui ha bisogno per formare nel vostro corpo un gruppo di composti che si chiamano amminoacidi. E da questi amminoacidi derivano le proteine, le proteine che vi permettono di essere quello che siete: capelli, ossa, denti, funzione metabolica, tutto quanto. Vorrei richiamare la vostra attenzione su questo: qui ci sono gli amminoacidi. Vediamone alcuni, come per esempio la alanina, e la serina. Quello che vorrei che voi vedeste è come ciascuno di loro abbia una forma un tantino differente, una conformazione un po’ differente. La alanina sembra un piccolo lecca-lecca, la serina ha le due sfere collegate fra di loro e un’altra qui. La fililanina è una catena circolare, ciascuna è un tantino differente. Così i 20 amminoacidi che abbiamo nel nostro corpo, voi ne conoscete alcuni: il criptofano per esempio, o la vanina, o la lisina. Il criptofano è stato tolto dal mercato qualche anno fa e stanno cercando di toglierne altri dalla circolazione. Sono tutti rappresentati da un codice di 3 lettere, voglio che lo vediate bene. I 20 amminoacidi rappresentano i 20 schemi di cui siamo consapevoli finora e funzionano così. Quindi ora vediamo la funzione della doppia elica del DNA. Qui abbiamo le doppie strisce, le due unità, la doppia elica del DNA e da qualche parte, lungo queste strisce queste cose appaiono e codificano da qualche parte. Uno dei grandi misteri è stato finora , come possono questi sapere dove codificare lungo queste strisce, dove comparire. Vedete che ognuno di questi amminoacidi è un po’ differente nella forma. Penso che tutti riusciate a vederlo. Ora vedremo che la catena laterale è definita di 3 lettere. Allora, gli amminoacidi vengono definiti catene laterali dai biologi, come forse già saprete ognuno di essi ha una forma diversa e ognuno è stato contrassegnato con un codice di 3 lettere, sulla base di come si combina con Carbonio, Idrogeno e Ossigeno. Per esempio la serina, nel nostro codice del XX secolo viene definita come UCU e l’acido aspartico è GAU. Così per le forme di vita basate sul carbonio abbiamo – e non è così male come sembra – una matrice di 64 possibilità che chiamiamo Codice genetico: questa è leucina, con questo codice, e fililanina con quest’altro. Vorrei richiamare la vostra attenzione su un mistero tutt’ora irrisolto. Forse ne siete a conoscenza sin dai tempi di scuola. Come mai di queste 64 possibilità solo 20 sono disponibili per noi a tutt’oggi: i 20 amminoacidi. Guardando da un altro punto di vista dei 64 punti possibili, noi possiamo toccarne solo 20. Guardate un’altra cosa qui, notate le differenti forme di ognuno di essi: Nel mio libro, chiamato Microchakra, ho coniato il termine microchakra applicandolo agli amminoacidi, i quali hanno un funzionamento molto, molto simile a quello dei chakra del corpo. I chakra del corpo sono organi non ancora fisici, che ruotano molto velocemente e ruotando i sintonizzano sulle griglie che abbiamo appena visto essere create dalla vibrazione della creazione. Ed è così che ci sintonizza alla creazione. I chakra del vostro corpo, che sono collegati con le ghiandole endocrine del vostro corpo, vibrano e si armonizzano con le griglie della creazione. Ognuna di queste forme ha una configurazione un po’ diversa e ognuna di queste forme è una microantenna che si sintonizza geneticamente su un certo insieme di informazioni: è un’antenna a forma di microchakra. Si capisce? Abbiamo 64 possibilità di antenna, 64 stazioni su cui possiamo sintonizzarci. Ma di queste gli umani ne hanno solo 20 accese. 20 amminoacidi. Ecco qui guardate come funziona: VVA è il codice che usiamo normalmente per la leucina. UGU è un codice differente, una differente combinazione, Ma è ancora leucina. Perché non è qualcos’altro? CUU è certo diverso dagli altri due, ma è sempre leucina. CUC, CUA, CUG abbiamo 6 combinazioni differenti che ci danno tutte la stessa cosa. Perché 6 amminoacidi separati? 6 antenne separate, ci fanno sintonizzare su 6 differenti griglie, perché? Che succede con tutte le altre informazioni con cui noi siamo sintonizzati, perché non ce le abbiamo? Questo è il mistero. Gli scienziati dicono varie cose: sono superflue, non funzionano più, si disattivano a certe condizioni, a certe temperature, con una certa pressione. Può essere vero, ma io credo che quello che stiamo vedendo è qualcosa che sta succedendo adesso, un qualcosa che sta succedendo in questi ultimi anni e che ci riguarda tutti. Che cosa determina quello di questi codici che viene attivato? Negli ultimi anni abbiamo scoperto che c’è un pulsante che spegne e accende i codici del vostro corpo, che permette di avere un sistema immunitario forte o debole, c’è un interruttore che permette di avere una capacità forte o debole, di riparazione delle cellule, di rigenerazione è un interruttore che permette di determinare come si risponde ai raggi ultravioletti o al buco dell’ozono. Sapete qual è il pulsante? Il

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pulsante sono le emozioni. Il pulsante è il sentire Come ci si sente determina quale dei 64 codici viene attivato e quali sono le configurazioni dei codici. Ora vediamo infatti il potenziale dei luoghi dei codici. Ecco come funziona: se considerate questa linea verde qui, essere le due eliche del DNA sapete che, quando sentite la vibrazione – e l’avete visto sullo schermo – quando sentite le vibrazioni, quando sentite un’emozione, chiamiamola “paura”. La paura è una vibrazione che ha un’onda lunga e lenta, a basa frequenza. Primariamente, con il lavoro di Dane Winter del Hard M… Institute, è stato scoperto e visto che l’emozione programma il DNA, l’emozione determina in quali luoghi, lungo il DNA si accende e si spegne. Funziona così: questa è la lunga e lenta onda della pura, la paura. Guardate quante volte, quante possibilità ci sono quando quest’onda interseca il DNA. Questo è l’unico posto dove quei codici possono essere accesi. Così nella paura guardate quante possibilità ci sono di accendere quelle stazioni. Ora vediamo i luoghi potenziali di codificazione: l’onda dell’amore, più corta e ad alta frequenza. Quando amate c’è un’onda di frequenza più alta. Guardate quante più possibilità i sono di accendere i codici con un’onda di amore di frequenza più alta. Nell’amore avete accesso a più stazioni, vi sintonizzate alle griglie che vi hanno allontanato dalle cose che vi avrebbero permesso di essere lì all’inizio. Le emozioni programmano il DNA, come dice Dane Winter. L’onda lunga dell’emozione programma l’onda corta del DNA. Certo lo sospettavamo, ma ora possiamo provarlo matematicamente per la prima volta. Come ci sentiamo determina il modo in cui codifichiamo geneticamente. Posso farvi una domanda? Siete stati mai con qualcuno depresso per anni, anni e anni. La depressione è una forma di paura, è un aspetto di essa. Ci sono molte altre cose insieme, è una specie di miscuglio di molte altre cose. Quello che succede, se siete depressi per 30-40 anni è che vi siete limitati a quello su cui vi siete potuti sintonizzare. Che succede al corpo che è depresso? Che succede al sistema immunitario? Comincia ad atrofizzarsi, non avendo ciò che gli serve a produrre gli amminoacidi necessari a mantenerlo in salute, a mantenerlo vitale. Ora si dice che se impariamo a non aver paura, impariamo ad amare, ma non è vero. Perché quello che stiamo vedendo, quello che stiamo scoprendo è che quando la paura se ne è andata, tutto quello che rimane è lo schema che chiamiamo amore. La paura è una distorsione di quello schema . Non è che dobbiamo imparare a non aver paura per poi imparare ad amare! Questo è tutto ciò che vi si chiede di fare come iniziato appartenente ad una collettività. Mentre frequentate la scuola misterica della vostra vita, poiché mentre fate ciò vi collegate con le griglie che vi permettono di procedere in un modo molto differente, che vi permettono di raggiungere la risonanza con le informazioni utili a farvi comprendere la creazione per farvi capire chi siete e perché siete ciò che siete. Semplicemente spostando il vostro punto di vista e sentendo in modo di verso avete la possibilità di riorganizzare ciò che vi sta succedendo a livello molecolare, all’espressione genetica del vostro corpo. Questo è quello che veniva offerto dalle scuole misteriche e che, da un certo punto in poi, non è stato più compreso ed è quello che sta succedendo a voi, oggi, mentre passate attraverso i tempo dei vostri rapporti. Mentre voi risolvete i vostri rapporti – dal momento che non potete sfuggire loro – mentre li risolvete, quello che state facendo è imparare ad accedere a codici che non sono mai stati raggiunti prima. Cominciamo a trovare tutto questo anche in vari libri sotto il nome di mutazione genetica spontanea. Non si capisce perché succede, ma si vedono pazienti terminali che non muoiono e ci si domanda come mai non muoiano. I dottori non avevano più speranze, quei malati non avevano niente e nessuno che li potesse aiutare, ma avevano una scelta: o arrendersi al desiderio di morire, che era quello che stavano facendo, oppure attingere dalla parte più profonda del loro essere e poi cambiare il loro punto di vista e questo è quello che hanno fatto. Quello che fanno è cominciare a mangiare differentemente, tentare in modo un po’ diverso, forse fare un po’ di movimento, forse pregare, respirare in modo diverso, e semplicemente facendo così accendono quei codici che non avevano acceso prima e ora tutto questo può essere documentato. Questo sta succedendo veramente a certe persone. Pensate un po’ a questo: se definiamo l’essere umano geneticamente, quelle persone sono diverse. Nei pochi anni prima della fine del ciclo, stiamo letteralmente dando vita, all’interno della nostra specie, a una nuova specie genetica che non assomiglia all’altra ma ha la stessa impronta genetica e che sta ancorando la saggezza che permetterà a tutti di entrare in sintonia con le informazioni delle nuove griglie. In queste griglie il deteriorarsi non vuol più dire la stessa cosa. La malattia non ha più lo stesso significato. I raggi ultravioletti non vogliono dire la stessa cosa. I raggi a bassa frequenza che sono irradiati nei centri urbani, non vogliono dire la stessa cosa. Il controllo della mente non vuol dire la stessa cosa. L’AIDS non vuol dire la stessa cosa. Non possono avere lo stesso significato perché non c’è risonanza. Si capisce? Voglio mostrarvi qualcosa di molto interessante. Potrà sembrare che stiamo cambiando discorso, ma non è vero. Vi voglio mostrare i cerchi nel grano, vi voglio mostrare come le informazioni riportate nei cerchi del grano possono esserci di aiuto in questo momento.

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Questo è un glifo che è comparso un’unica volta in un campo a Fr…field in Inghilterra, nel ‘93 ed è stato chiamato “Il serpente” o anche “il cervello” . La prima volta che lo vidi, pur non essendo un biologo, intuitivamente dissi: “Rappresenta qualcosa di genetico”. Forse lo sentirete anche voi quando lo vedrete e non ci pensai più finché un giorno, mentre stava nevicando forte nel New Messico e l’elettricità era andata via e il computer non funzionava, non avendo altro da fare, tirai fuori questo fascicolo e cominciai a studiarlo. Vi faccio vedere il ragionamento che ho seguito: Lasciate che vi mostri quello che io credo ci sia dietro, in rapporto a quanto abbiamo fatto. In termini di tecnologia del XX secolo, rappresentiamo il DNA con un disegno circolare. Disegniamo così il DNA. Vi descrivo questo per farvi vedere cosa ho fatto. Questo cerchio nel grano è essenzialmente composto da 10 segmenti e quindi ha 9 punti di rottura. 9 punti di rottura separati. Analizzai le varie rotture e mi ci vollero parecchie settimane, poi arrivai a una tavola come questa: guardai ogni sezione esistente e la sua lunghezza relativa e mi chiesi se c’era una correlazione. Ma non c’era. Considerai ogni sezione come una porzione di tutto l’insieme, ma non c’era nessuna proporzione. La considerai come una proporzione del cerchio del DNA e non trovai niente. Cominciai così a riportare ognuna di queste rotture sul cerchio del DNA e in ogni posto dove c’era la rottura, quello che mi aspettavo di vedere era un posto dove si formassero nuovi amminoacidi nel corpo umano. Ma non è per niente quello che ho visto. Vi mostro invece quello che ho trovato: fu questo: Ognuna di queste 9 rotture si sovrapponeva da qualche parte su questo disegno circolare. Questi sono importanti per il numero delle anomalie. Guardate qui: 1, 2, 3, 4, 5, 6, di queste nuove rotture si sovrapponevano su qualcosa che la genetica chiama URF, punti non definiti in lettura, il che significa che nel DNA umano ci sono punti che non capiamo, che non sappiamo a cosa servono. Al momento sembrano inutilizzati. Eccoli qui. Questi sono i punti in cui questi segmenti, se io li raddrizzo nei punti in cui si sovrappongono, cominciano a toccare. Non ci mostrano gli amminoacidi, ma si sovrappongono in tutti quei punti in cui c’è il nostro materiale genetico che adesso non utilizziamo. Se guardate qui, senza sapere niente sull’argomento, la cosa non avrà molto significato per voi. Ed è per questo che i contatti diventano così importanti per voi. Siamo a pochissimi anni dalla svolta, dalla svolta epocale. Il magnetismo sta calando velocemente e le frequenze stanno aumentando. Ai nostri corpi si richiede di divenire tutto quello che si può divenire. Uno si sente come la pubblicità del corpo dei marines: “Sii tutto quello che puoi essere”. Se dovessimo sviluppare nuovo materiale genetico, nei nostri corpi, questi sono i posti dove noi potremmo aspettarci di vedere che qualcosa sta accadendo e questo è esattamente quello che stiamo cominciando a vedere e vi viene da qualcosa di benigno, insolito, come un cerchio di grano apparso in Inghilterra nel ‘93. Interessante, no? Quello che iniziamo a vedere succedere è che, mentre ci muoviamo verso questo periodo di punto zero, la svolta epocale, iniziamo a vedere che nuovi schemi genetici si attivano nel nostro corpo, iniziando a produrre nuovi amminoacidi. Questa è una cosa che, a dirla, è molto forte e ardita. C’è molta gente che non è d’accordo, ma si può leggere apertamente: Mutazione Genetica spontanea. Non se ne capisce la ragione, ma avviene. Le persone a cui avviene non muoiono per le cose per cui nell’opinione altrui avrebbero dovuto morire, perché il loro sistema immunitario viene rafforzato. Questo li fa sintonizzare su griglie dove gli schemi non hanno più lo stesso significato. Va bene? Vi porterò in alcuni dei templi in Egitto, per mostrarvi come funziona questo processo di iniziazione. Funzionò allora e così potrete vedere cosa significa per voi oggi.. questo è l’esterno di Vendere… in Egitto e quello che state guardando è il viso, che è stato cancellato, di un essere conosciuto come Ator, che rappresenta i poteri dell’amore e della guarigione. Quando i Cristiani Copti arrivarono, siccome avevano problemi con queste cose, cancellarono e violarono tutte le cose che vediamo in Egitto. Ci è stato insegnato, in primo luogo dal lavoro degli archeologi di Napoleone alla fine del 700 che i templi egiziani erano dedicati agli dei. Ma, gli Egiziani stessi, vi diranno che non è vero, semplicemente, non è vero. Ogni tempio aveva un essere che simbolizzava quello che succedeva in quel tempio, ma non li adoravano ed i templi non erano dedicati a loro. Il tempio era la possibilità di evidenziare un aspetto della personalità umana, della psiche umana e viverla e padroneggiarla forse in pochi mesi o in tutta una vita magari anche morendo, per padroneggiare questo aspetto della psiche. Per esempio abbiamo il tempio di Secmet che vedrete fra qualche minuto. Secmet è considerata la dea della guerra. Ha una figura felina, con la testa di leone e il corpo di donna e dove c’è Secmet ci si prepara alla guerra o ci si prepara ad evitare la guerra, si cerca di avere una buona guerra. Quello che gli Egiziani, le scuole misteriche vi diranno è che Secmet non è la dea della guerra, ma riguarda il guerriero che è in ciascuno di voi, negli individui e insegna a padroneggiare questo guerriero e quando è giusto fare appello a questo guerriero e rompere le barriere di quello che succede nella vostra vita e quando invece non lo è e quando non va bene averlo dentro di voi. Gli iniziati solevano spendere anni, a volte fino alla morte, cercando di imparare quella lezione. C’erano templi dove apprendevano la lezione della lussuria. Imparavano la lezione della rabbia, della paura, della luce o del buio. Voi state vivendo ciò nelle vostre vite quotidiane, ma non andate nei templi per farlo, la vivete nei templi delle vostre relazioni. Vi si chiede di padroneggiare la vostra rabbia, la vostra

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lussuria, le vostre paure, quando è il momento opportuno di agire il guerriero nelle vostre relazioni, oppure no, quando non vi serve. Se foste giovane e qualcuno vi facesse del male, chiamereste in aiuto il guerriero per superare quel momento e vi potreste anche dimenticare il perché l’avete chiamato e forse 40 anni dopo, a causa di quel guerriero, il vostro dimenticare non è più la cosa giusta per quel momento perché i rapporti con gli altri si stanno deteriorando e state perdendo un lavoro dietro l’altro. Questi sono i modi in cui viviamo quest’iniziazione e risolvendo quegli schemi della vostra vita, stiamo attivando nei nostri corpi, quei codici che ci permettono di muoverci agevolmente attraverso questo periodo di tempo. Eravamo in un tempio, nell’87, questo è il guardiano del tempio, (mi piace questa diapositiva). Eravamo in un tempio e siccome era stato coperto di fango non era stato violato e rovinato. Nell’87 è stata la prima volta che si è potuto veramente vedere che aspetto ha uno jator. Questi esseri bellissimi. Questa è la parte superiore delle colonne che sono ancora sepolte per circa 9 metri. Tom Canyon lavora con l’energia degli jator. Il suo lavoro è molto interessante. Ecco la rappresentazione di questi bellissimi esseri che ci aiutano a capirci e ci aiutano a conoscerci. Questa è la chiave. Vogliamo conoscerci in tanti, tanti modi. Sono belle queste figure. Ho fatto questa fotografia nell’87 e l’ho vista riprodotta in tantissime pubblicazioni. Le persone sono veramente attirate da quest’immagine. Le donne in particolare. Quando siamo in Egitto perdo un intero gruppo di donne in un tempio. Mi guardo intorno e non ci sono più, ma so dove andarle a scovare: hanno trovato gli jator. C’è una domanda: Da dove venivano questi esseri? Ci vorrebbe tutto un seminario solo per questo, solo per stabilire da dove provenivano questi esseri e cosa dicevano agli Egiziani e cosa offrivano perché in molti gruppi vennero per offrire la loro saggezza e la loro tecnologia, tecnologia interiore, a quelli che avevano il discernimento di capirlo e assimilarlo. Proprio fuori da Luxor, questo è Luxor la mattina presto, c’è il tempio di Secmet e lì c’è un’apertura che a mezzogiorno o con la luna piena, di notte, illumina il viso di Secmet. Non si vede bene. Qui è dove gli iniziati usavano andare durante questa cultura. Imparavano a padroneggiare il guerriero dentro di loro. Voglio che sappiate come funziona questo tempio. Ci sono molte prove che ogni iniziato dovrebbe padroneggiare. Anche i testi biblici dicono che colui che conosciamo come Gesù Cristo, fosse un iniziato non solo degli Esseni, ma anche un alto sacerdote dell’ordine di Melchisedech e la scuola misterica di Melchisedech è ancora esistente: è uno dei pochi buoni brani che ancora siano rimasti. Gesù padroneggiò questi insegnamenti. Dovette imparare sui vari aspetti di se stesso, padroneg-giandoli e, così facendo, li ha per sempre fermati, radicati, agendo come un ponte vivente così che oggi sono diventati per noi più accessibili. Credo che questo sia il dono, questo è il dono che fu offerto e in quell’offrire siamo diventati diversi da quello che eravamo. Si capisce? Voglio farvi vedere brevemente come avveniva quest’iniziazione perché la vivrete prima o poi nella vostra vita. Questi templi non erano luoghi di sepoltura, anche se è questo che ci è stato insegnato a scuola. La verità è che non è mai stato trovato nessuno in nessuna delle piramidi, anche se ci si trova un contenitore di granito, che avrebbe potuto contenere un corpo. Ma, come vedrete, i corpi lì dentro vi entravano solo per un breve periodo di tempo, per imparare qualcosa. A un certo punto della loro vita, gli iniziati potevano padroneggiare completamente, al meglio, tutti gli aspetti della loro personalità, dopo essersi recati in tutti i templi lungo il Nilo e dopo aver appreso quello che c’era da apprendere sulla loro rabbia, la loro paura, la loro lussuria, la loro furia, la gelosia, il giudicare. Proprio come state facendo voi ora che state vivendo questa parte dell’iniziazione. A un certo punto finivano, non importa quando. A volte potevano impiegare tutta la vita e morivano imparando un aspetto. Proprio come facciamo noi, che possiamo morire imparando la paura, la rabbia e l’odio, perché il nostro cuore cede oppure cede il nostro corpo. A questo punto, dopo aver superato vittoriosamente tutti i vari aspetti cominciavano un processo in questo tempio, in quella che conosciamo come la grande piramide di Giza e iniziavano a fare la loro esperienza, primariamente in 3 camere. I testi antichi riportano che ci sono oltre 30 stanze in superficie e ne vengono scoperte ancora delle nuove. Nelle 3 stanze principali iniziava allora un processo che voi, invece, state vivendo adesso, quasi vivendo adesso e che iniziava così: ognuna di queste camere offriva loro un ambiente diverso, perché fuori c’era la sabbia. Voi state vivendo tutto questo qui e non avete bisogno di andare lì. La stanza inferiore - se non ci siete mai stati dovete immaginare che si trova a 85 metri sotto la superficie, nel buio completo, nel silenzio completo: niente motori, niente aerei, niente telefono, niente frigoriferi, niente aria condizionata - questa stanza è geometricamente costruita per immergere gli iniziati in un campo di quella che chiameremo pura luce scura e in essa avrebbero avuto la possibilità di conoscere le loro paure, poiché ogni paura residua che potevano ancora avere e che non fosse stata elaborata ed eliminata con l’iniziazione, sarebbe venuta alla luce, in superficie, in questa pura luce scura e avrebbero avuto la possibilità di superarla o morire. Fino all’87 c’era gente che si infilava qui dentro e moriva e non ne sapeva il perché. C’è stata messa una grata di acciaio per impedire alla gente di infilarcisi perché provavano le loro peggiori paure senza esser pronti a farlo.

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A un certo punto della vostra vita attirerete molto abilmente e con grande maestria una situazione o un avvenimento, una circostanza che per voi sembrerà la cosa peggiore che vi sarebbe mai potuta capitare. Solo per voi, e per nessun altro, perché saranno le vostre paure. Potreste persino voler morire, perché potreste non vedere nessuna via d’uscita. Forse vi è già capitato e, mentre iniziate a provare questo state provando quello che gli antichi chiamavano la notte oscura dell’anima. Voglio che sappiate che il giorno in cui inizierà la vostra notte oscura dell’anima, per voi quello dovrebbe essere un giorno di grande festa, perché non potrà mai verificarsi finché non avrete la padronanza degli strumenti necessari per superarla. Non avrete mai una notte oscura dell’anima finché non sarete in grado di padroneggiarla. Quando avrete accumulato gli strumenti necessari per padroneggiarla, quello sarà il segnale che vi permetterà di attirare quelle relazioni, quelle circostanze nella vostra vita, ma voi ignorate tutto ciò. Guardate come vanno le cose. Se qualcuno ve lo dicesse sarebbe differente. Direste: “OK, devo semplicemente superare questo brutto periodo e dopo tutto andrà bene" Così vi si chiederà o di cedere a quest’esperienza, qualunque essa sia, o di scavare nella parte più profonda del vostro essere e tirar fuori tutti gli strumenti di cui siete consapevoli, che voi avete e forse anche scoprirne altri, che non sapevate di avere. Così ne uscirete e sarete una persona diversa. Sarete cambiati, lo dovrete essere. Potreste avere ripetute notti oscure dell’anima. Se tornate a casa una sera e trovate che vostro marito o vostra moglie vi ha appena lasciato e la mattina dopo, quando vi recate al lavoro trovate che vi hanno licenziato, e se pensate che siete innamorati di qualcun altro e lo seguite in un’altra città e scoprite che non è quello che vi aspettavate e nel frattempo avete perso tutti gli amici perché non erano amici vostri ma del vostro coniuge e non avete più soldi, non avete più una macchina, non avete più un lavoro, quello che potete fare è sorridere e dirvi: “Sto per iniziare la notte oscura della mia anima, perché non mi è rimasto più niente”. Ho lavorato con clienti che hanno avuto quell’esperienza, non avevano più niente e, senza sapere che lo stavano facendo, ma quello che avevano appena fatto era di dar via tutto quello che gli era più caro e su cui avevano una carica. Avevano dato via tutto quello su cui avevano una carica e ora, con niente, gli viene richiesto di trovare se stessi, di ridefinire quello che credono di essere. Stanno vivendo questa parte dell’inizia-zione . A un certo punto, quando ci è riuscito per bene, l’iniziato si trasferirà in questa stanza, la stanza interna dell’equi-librio, ed è esattamente quello che voi fate. Quando uscite fuori da un’esperienza così voi dite: “Mamma mia ce l’ho fatta! Fammi riprendere fiato per 5 minuti, prima che succeda qualche altra cosa!” Non è facile mantenere l’equilibrio e avete visto il perché, graficamente. Cosa succede quando si è in equilibrio? Non succede niente, assolutamente niente. Questo è il segnale per l’esperienza seguente. Quando ne uscite sarete messi alla prova e probabilmente vi si presenteranno di nuovo le stesse circostanze, per vedere se ce la fate. Non è che ve lo stia facendo qualcuno, e neanche Dio ve lo sta facendo. Siete voi che, magistralmente, state attirando tutto ciò perché state preparandovi a vivere agevolmente l’esperienza del punto zero. Dovete risolvere gli schemi della vostra vita prima di riuscirci. Voi ripetete questo processo: passate attraverso le notti buie dell’anima, seguite poi dall’equilibrio. Poi, a un certo punto della sua vita, l’iniziato si trasferiva in questa stanza qui, ed è l’unica che io conosca su questo pianeta al momento, e questa stanza simula sia un magnetismo basso che una frequenza alta. Questa stanza risale a 11.000, 16.000 anni fa. E’ stata datata a prima dell’era glaciale e gli dava a quel tempo le condizioni ambientali a cui stiamo giungendo adesso. Questo perché vi si potessero immergere e potessero mettere alla prova se stessi e vedere quello che ci voleva per venirne fuori, lasciandone memoria per le generazioni future, perché la svolta epocale è qualcosa di molto grande; non succede molto spesso. Ci siamo preparati per questo per migliaia e migliaia di anni. Solevano immergersi in questa stanza e in quello che voi oggi chiamereste le due polarità: pura luce bianca. Questa volta lo provavano per un periodo di circa 3 giorni, o 72 ore e l’essere universale di riferimento che chiamiamo Cristo. Quanto è durata la sua iniziazione? Circa 3 giorni, 72 ore. E’ la dimostrazione di questo. Il suo apprendimento è durato 18, anni la non-zona elettromagnetica, mentre la terra si dirige verso l’esperienza del punto zero e – ho già detto che rimane immobile per un certo tempo – quanto pensate che duri questo tempo? 72 ore!, circa 3 giorni. I Cristi del mondo, ci mostrarono a quei tempi come possiamo mantenerci. Gli iniziati vissero lo stesso processo che stiamo ora vivendo per mezzo dell’iniziazione, l’iniziazione collettiva della nostra vita. E’ per questo che le vostre relazioni stanno diventando così intense ed è per questo che volete risolverle ed essere felici quando si presentano nella vostra vita, perché scoprirete che la paura e il giudicare diventano i vostri migliori alleati per farvi capire chi siete e aiutarvi a farvi cambiare il punto di vista. Vi si chiede di conoscere voi stessi mediante la conoscenza dei vostri estremi. Come potete trovare il vostro equilibrio, se non conoscete i vostri estremi? Guardate come funziona:

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Se siete un adolescente di 12 anni, maschio o femmina, a 12 anni forse la più grande gioia della vostra vita di dodicenne è quando qualcuno vi invita ad una festa della scuola, perché con quest’invito vi viene data importanza: la più grande gioia. Il più grande dolore è quando il cane di famiglia, che è stato con voi per tutti i vostri 12 anni muore. E’ stato sempre con voi, mangiava con voi, giocava con voi. Quando tornavate da scuola era con voi e poi muore e ciò fa male: è un estremo. Questo è il punto del vostro equilibrio, questo è quello che voi credete che sia il vostro equilibrio. Adesso andiamo qualche passo avanti. Cosa succede se 6 settimane dopo perdete tutta la vostra famiglia in un incidente? Va bene, vi ha fatto male quando avete perso il vostro cane, ma è niente, comprandolo con la perdita di tutta la famiglia. Conoscete così un nuovo dolore che non aveva mai, mai conosciuto prima. Vi ha mostrato un estremo di voi stessi e per trovare il vostro equilibrio, l’unica cosa che farete è cambiare il vostro modo di sentire questo. Tutto quello che fate è trovare un nuovo equilibrio, è ridefinire il vostro equilibrio, questo non è più il vostro equilibrio questo è un esempio portato agli stremi, ma essenzialmente è quello che noi facciamo come individui e collettivamente, perchè ciascuno dei vostri estremi contribuisce al tutto collettivo. Sappiamo di essere in equilibrio, solo conoscendo i nostri estremi. Credetemi, finora abbiamo seguito dei modi davvero molto interessanti per mostrare a noi stessi cosa rappresentano questi estremi e ora non dobbiamo più continuare a farlo. E’ una scelta. Ora potete scegliere come sentirvi riguardo a quegli estremi. Lo vivete, lo vivete continuamente nella vostra vita. Vediamo alcune di queste stanze. Voglio che le vediate. Questo è l’esterno della grande piramide come appare adesso. Nuove informazioni, nuove ricerche mostrano che queste pietre non furono estratte dal calcare delle colline egiziane, furono create artificialmente più di 10.000 anni fa da un materiale che si chiamava “durevole” e progettate per durare fino alla fine di questo ciclo. Quando arrivò l’esercito napoleo-nico così è come lasciarono l’esterno: tutti i blocchi all’esterno furono tolti e usati per costruire altri edifici. Ne furono lasciati alcuni e questo è come era all’esterno, come appariva a quel tempo. C’è una specie di striscia che va da questa parte e qui è più o meno piatto, qui è fino a dove arrivava la superficie esterna originaria, questo è quanto manca eppure è una struttura ancora funzionante; è circa 9 metri. Questa foto è stata presa nell’87 alle 5 del mattino. La piramide appare così andandovi alle 5 del mattino. La prima cosa che si vede è questo cunicolo che vi porta giù nella stanza inferiore. Questo cunicolo è molto basso, è meno di un metro e 20 centimetri ed io, che non sono alto, avevo sulla schiena uno zaino e l’ho rovinato strusciando al soffitto. Quando sono arrivato di sotto era proprio a pezzi. Nella stanza inferiore, questa è una zona recintata che si chiama la fossa, c’è una porzione di questa stanza che scende più in basso e che nessuno ha mai esplorato perché non si riesce a portar giù gli strumenti per riuscire a portar fuori il materiale accumulato: tonnellate di macigni. C’è tutta una gran massa d’informazioni riguardanti quello che potrebbe esserci lì sotto. Un’altra struttura, molto significativa dal punto di vista delle iniziazioni di cui stavamo parlando adesso. Spostandoci dalla stanza inferiore, di nuovo, in quella mediana, che abbiamo appena visto, si può vedere che le mura sono molto differenti. Questo è granito levigatissimo e per entrare qua dentro ci si deve piegare. La stanza diventa così stretta che si deve andare carponi e subito dopo si arriva, attraverso un’apertura, in una stanza più grande che è questa. Questa è la stanza di mezzo, la stanza dell’equilibrio o la stanza della regina, come era chiamata dai napoleonici. Dietro questo signore qui, si vede questa grata e, dietro questa grata, è stata scoperta un’altra stanza. La stanza della regina misura in effetti il doppio di quello che noi credevamo,: questa è una metà e l’altra metà è dietro questo muro. Muovendoci attraverso la grande galleria e entrando nella stanza della luce o, come è meglio nota, nella stanza del re, ho preso questa foto, con tutto l’obiettivo aperto, perché possiate vedere come appariva a noi che eravamo lì. In tutta questa struttura non è stata usata malta per tenere insieme i blocchi, con una tolleranza di meno di un millesimo di centimetro fra questi blocchi e non si sa quando e come sia stata costruita. Guardando dentro la stanza della luce, la stanza del re – questo è uno spaccato, una sezione trasversale – voglio che vediate questo: la cassa, conosciuta come sarcofago, è troppo grande per passare attraverso questo passaggio. Questo è molto importante perché sembra che tutto sia stato costruito intorno a essa. Le dimensioni interne di questa cassa sono identiche alle dimensioni esterne dell’arca biblica dell’alleanza. L’arca dell’alleanza entra esattamente qui, come è riportato dai testi. Fu portata qui per ricaricarsi ed è mostrato sulle pareti del tempio e si può vedere che viene trasportata senza venir toccata e calata dentro quello che oggi chiamiamo “il sarcofago”, ma non è per niente un sarcofago. I soffitti per esempio, non c’è nessuna trave a sorreggere il soffitto composto da pannelli di granito di 60 tonnellate, in questa stanza, in questa incredibile stanza. Qui c’è il sarcofago, che è stato rovinato da turisti ricercatori di ricordi, che ne asportano grossi pezzi. Ma è ancora lì. E’ stato tutto scheggiato per tutto l’ottocento e l’inizio del novecento. Voglio che vediate come è ora. Questa è la cavità di risonanza armonica, dove gli iniziati si stendevano per completare l’iniziazione. Qui iniziavano un processo di meditazione in cui pensavano e sentivano e così facendo si muovevano verso il campo del punto zero. Lo stesso posto in cui ci sta portando ora la Terra. Simulavano allora, per sapere che cosa fare ora.

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Facendo sì che ora, se siamo sufficientemente saggi da capire quello che ci hanno offerto, noi si sappia cosa fare. Questa cavità è fatta di granito e di quarzo rosa di alta qualità. Il granito è composto da silicio, mica, mica di due tipi. Quello che vedete qui ne ha una percentuale superiore al 70%. Se aveste ascoltato Paul Horn, negli anni 60, all’interno della grande piramide colpire la cavità con la mano per due o tre volte e la risultanza che ne risultò fu un perfetto do 4/4 per i musicisti. Un do perfetto. Questo è un tramonto sopra l’altopiano di Giza. Voglio che vediate la sequenza dell’iniziazione. Voglio che vedete come state sperimentando, adesso nella vostra vita, qualcosa che è stato formato e dimostrato tanto tempo fa. Potete vederlo? Vi dice qualcosa? State vivendo questo processo? C’è una domanda: “Come si fa a sapere che lì dentro il campo magnetico è al punto zero?” Questa è l’unica stanza in cui sono stato e poi potete misurarlo, se vi capita di andarci. Noi ci siamo andati quasi tutti gli anni e nell’87 abbiamo fatto la misurazione. Un magnete, una bussola nella stanza del re, non sa dove è il Nord magnetico della Terra. Punta verso il primo e vicino polo di attrazione, e può trovare che siete voi. Voi tenete questa bussola e lei indica voi. Camminate ed indica sempre voi. Non indica – perché non lo conosce – il Nord magnetico della Terra. Ero con ricercatori che stavano facendo le rilevazioni sulle risonanze delle frequenze. Emettevano frequenze e, quando c’era la risonanza, i contatori la registravano e così si poteva vedere veramente dove erano le risonanze che permettevano agli iniziati di andare verso il processo che stiamo vivendo ora, processo che non riguarda la religione, anche se ci sono molte informazioni che mostrano come Cristo, probabilmente, abbia passato qui un certo periodo di tempo per imparare a sentire ciò che viene richiesto adesso a voi di imparare. Imparò come sentire e gli fu chiesto di dimostrarlo in questa stanza. Quindi, soltanto vivendo la vostra vita, non fate altro che spostare l’espressione molecolare del vostro corpo, risolvendo gli schemi emozionali che appaiono nella vostra vita, voi state risintonizzando il vostro corpo, state di-ventando qualcosa di molto differente, diverso da quello che siete mai stati in passato. Ed è per questa differenza che la luce ultravioletta dei buchi nell’ozono non vuol dire più la stessa cosa per voi, ma diventa un dono , perché è un punto di riferimento di alta frequenza. Quella luce che viene dai buchi nell’ozono è la stessa luce che viene creata artificialmente dalla tecnologia RAIF, è la tecnologia texla, che cura l’AIDS e che cura il cancro. Sul “Bacterial Science News” del dicembre 94, c’è un articolo in cui si esprimeva preoccupazione, dato che, a causa del buco nell’ozono, muoiono gli organismi unicellulari e si distrugge la catena alimentare e, in futuro, nessuno troverà più niente da mangiare. Così andarono nell’Artico, andarono in Sud America e poi nel Nord del Canada e sapete cosa trovarono? Trovarono che questi organismi prosperano nella luce e non sanno perché. Comunque gli organismi che non avevano subito una mutazione e che non erano sani, non sopravvissero a quella luce perché non vi si potevano sintonizzare. Vi do una spiegazione grafica: un disegno di alta tecnologia. Diciamo che disegniamo il nostro mondo tridimen-sionale con un magnetismo. Campi B e frequenze a 7.8 e questo è quello che chiamiamo terza dimensione. Siamo stati qui per circa 200.000 anni. Questo è un ciclo di 200.000 anni. Va bene? Ora, cosa succede? Succede che, nei pochi anni che mancano alla fine del ciclo, ci viene chiesto di entrare in risonanza con qualche altra cosa che è un magnetismo differente e che comincia al punto zero ed è una frequenza maggiore, circa 13,8. Geneticamente siete stati condizio-nati a far crescere antenne nel vostro corpo, chiamate Amminoacidi e vi hanno sempre collegato con questo. Non c’è niente di sbagliato in questo. Ci ha portato dove siamo adesso e quindi non deve essere giudicato. Ci viene offerta la possibilità di risolvere gli schemi emotivi che attiriamo nella nostra vita e le relazioni, mentre stiamo cambiando i modi in cui questi si esprimono. Forse questo ora diventa quest’altro una nuova antenna che non si collega più qui, ma si collega con quest’altro ancora e cominciamo a guardare le cose in modo diverso. Se state avendo un cambiamento tremendo dei vostri punti di vista e cose che vi erano sembrate sempre giuste non sembrano avere lo stesso significato, lo state facendo. Se lo sentite, vi sta succedendo e sta producendo una divisione, una polarizzazione all’interno del vostro corpo dove c’è una parte di voi che sente che va bene, e l’altra no. Sta causando una divisione nella vostra famiglia, perché voi non guardate più alle cose nello stesso modo. Potreste decidere improvvisamente che non volete più mangiare carne e siete in una famiglia di carnivori. Quella semplice piccola espressione di cambiamento nelle vostre credenze può causare enormi problemi in famiglia. Quello che stiamo imparando a fare, che ci viene richiesto di fare, è di esprimere completamente noi stessi. Abbiamo 20 antenne attivate e ne stiamo attivando delle nuove per poterci collegare con le informazioni che questo stato dimensionale superiore presenta. Le chiameremo “frequenze cristiche” ma non hanno niente a che fare con la religione. Sono l’optimum delle frequenze per esseri umani basati sul carbonio. C’è qualcosa da chiarire? Ci sono domande? C’è una domanda: “C’è una ragione che spiega perché ciò succede?”

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In questo momento non ci stiamo occupando dettagliatamente del perché avviene. La ragione per cui questo avviene è il meccanismo che vi ho spiegato prima. Da qualche parte nel Cosmo una frequenza è cambiata. Bene? Ciò ha un effetto a cascata, che si ripercuote su tutti i livelli. A livello del sistema stellare, del sistema solare, e planetario. Questo è quello che spinge questo processo. E’ un processo ciclico. Sapevamo che prima o poi sarebbe successo. 200.000 anni fa iniziammo un ciclo che sapevamo sarebbe culminato in questo momento storico e ci viene chiesto di dimostrare quella saggezza sintoniz-zandoci e permettendo a noi stessi di vivere questa esperienza, lasciandoci andare in questo momento della nostra vita. Ce ne occupiamo molto dettaglia-tamente nel seminario di 3 giorni e mezzo, ma è al di là di quanto vogliamo fare adesso. Per arrivare a una conclusione diciamo che si tratta di un processo molto salutare, molto naturale: niente viene distrutto. Ci viene chiesto di arrivare a capire chi e che cosa siamo, e d i esprimerlo completamente. Quello che vorrei mostrarvi è il fenomeno dei cerchi di grano. E’ iniziato negli ultimi anni. Nel 75 si sono visti i primi cerchi di grano. Per quelli di voi che potrebbero non essere al corrente di questi cerchi di grano dirò che cominciarono ad apparire in tutto il mondo in mezzo alle messi di cereali essenzialmente come cerchi. In essi le messi sono reclinate. C’è un grandissimo rispetto per le messi che non vengono rovinate, sono solamente, gentilmente piegate a 51 gradi. Noi non riusciremmo a farlo. Se voi cogliete una di queste spighe e la piegate si spezza subito. C’è una forza che non è ben capita e che è associata con le vibrazioni. Con le giuste frequenze e con il giusto mezzo si ottiene una forma. Abbiamo registrato una di quelle frequenze e ora sappiamo qual è il loro suono. Questa è l’impressione che si ha camminando in un cerchio di grano. Guardate qui, guardate la precisione: è incredibile. All’inizio si videro semplici cerchi e i ricercatori dissero: “Sì beh! Sono piuttosto strani, ma è un fenomeno naturale prodotto da venti vorticosi”. Iniziammo così a vedere come queste sovrapposizioni siano formate da strato su strato su strato.. come può il vento fare questo? Come potrebbe qualcuno falsificare una cosa del genere? E’ questo il modo per distinguere quelli veri da quelli falsi. Nel 91 apparvero i Mandelbrot set e i …… che state vedendo. Per la prima volta apparvero in Inghilterra nei campi di cereali coltivati. Due schemi, matema-ticamente verificabili. Fu qualcosa che veramente potemmo toccare con mano perché individuammo l’implicito concetto matematico che vi era rappresentato. Ora vediamo una cosa interessante, da cui si vede perché il contesto sia così importante. Si può guardarlo, studiarlo per anni e anni fino a non poterne più. Ottenere tutte queste belle simmetrie, queste reazioni geometriche e avere tutti gli schemi e tutte le forme e continuare a ignorarne il significato. Infatti, fuori dal contesto è senza significato. E’ come guardare un segnale stradale di stop in mezzo a un campo di grano. E’ un segnale di stop, ma cosa dovrebbe fermare? Se vedete un segnale di stop a un incrocio, capite il perché del dovervi fermare. Se non si conosce il contesto, queste cose non hanno un grande significato. Vi voglio fare un ultimo esempio prima di finire. Vi voglio mostrare come questi glifi ci stiano fornendo queste informazioni. Noi, per tutte queste ore non abbiamo fatto altro che costruire per arrivare a questo punto. E lo vedrete. Questo è stato un grande mistero. Nessuno sa che cosa significhi questo schema. Non è stato possibile definire o riprodurre quello schema da nessuna altra parte e io voglio che voi prendiate nota del suo aspetto. Ci sono 6 curve e sono tutte piegate così verso destra. Ora per un minuto torniamo in Egitto, allo schema del fiore della vita. Vi ricordate quello che abbiamo detto sul fiore della vita? E’ composto da molte mandorle mistiche, una curva in questo modo e una curva in quest’altro modo; l’unione del maschile e del femminile o in termini di tecnologia occidentale l’unione di informazioni elettriche e magnetiche. Questa è l’unione del maschile e del femminile. Abbiamo tantissime mandorle. L’unione del maschile e del femminile. Guardate cosa succede togliendo una metà del fiore della vita. Guardate, in questo caso, se si tolgono tutte le informazioni magnetiche, tutto quello che rimane è il maschile, o la parte elettrica, Così potete guardare a uno qualsiasi di questi, questo o questo, o questo, nel mezzo. Avete mai visto questo schema da qualche parte prima? Ce ne sono 6 che curvano verso destra. Viviamo in un mondo di tetraedri. Silicio, Quarzo, Terra. 98% quarzo, 98% silicio. Il nostro corpo: carbonio, tetraedro 98% di acqua. Il tetraedro sta cambiando e una delle cose che tiene insieme il tetraedro è l’elettromagnetismo. Se voi non a veste saputo quello che vi ho mostrato, cioè quello che sta succedendo ai campi magnetici della Terra, che stanno cadendo velocemente, lo vedreste nella formazione del Barbary cart (?) Infatti questo è tutto quello che rimane se si toglie il magnetismo: il campo elettrico. Proprio qui, se togliete tutto il magnetismo, proprio quello che rimane è il campo elettrico, che è una delle ancore del tetraedro ed è esattamente proprio quello che sta accadendo ora. Non si tratta quindi di un linguaggio da extraterrestri, ma del nostro linguaggio, della nostra tecnologia, se abbiamo la saggezza di guardare a quello che queste cose ci stanno dicendo. E c’è ancora dell’altro. Mentre eravamo in Inghilterra, nel 94, questi glifi sono apparsi molto rapidamente al ritmo di 11 al giorno. Agli agricoltori veniva chiesto, dal governo, dietro pagamento, di tagliarli perché suscitavano troppe controversie ed è per questa ragione che non vedrete quello che sto per mostrarvi. Vi voglio far vedere alcuni altri glifi. Questi sono alcuni dei più vecchi, del 92, 93. Nel 93 il grande finale e vi voglio mostrare qualcosa che sarà molto significativo per voi.

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Quello che succederà è che questo ruoterà e che fra un minuto sarà questo. Sarà più o meno questa figura. Avrà più o meno 10 poli all’esterno e si vedrà la stella qui nel centro. L’unico modo in cui questo può essere fatto è di aumentare la frequenza di molte volte al secondo, ma non l’ampiezza. Quello che sta succedendo alla Terra. Eccolo là. E’ un aumento di frequenza, ma non di ampiezza. L’unico modo per riprodurre questo glifo è sapere cosa sta succedendo alla Terra, proprio ora. Questo è l’unico con cui siamo riusciti a fare ciò voglio mostrarvelo. Viene dalla Fondazione Hans Hien. La sua vedova sta continuando il suo lavoro, cercando di divulgarlo il più possibile. E’ l’unico lavoro in cui abbiamo visto una frequenza che si avvicina a quello che sta succedendo ora. L’unico modo in cui può essere generata mediante la simulazione esatta di ciò che sta accadendo adesso alla Terra: aumento della frequenza e non dell’ampiezza. Il che significa che i segnali non sono più forti, ma che ce ne sono di più in un tempo unitario. C’è una fotografia che è stata fatta con luce colorata, nel 1994. Queste cose stanno comparendo nei campi di cereali di tutto il mondo. Questo è apparso in Inghilterra. Perché non vi si permette di vedere ciò? Gli astronomi si stanno divertendo molto con questi qui, perché questo si sovrappone alla nostra mappa stellare. Esiste infatti una sezione della nostra galassia che combacia con questo. C’è una domanda: “Di quale sezione si tratta?” Non so qual è la sezione Questo apparve nella settimana in cui i 21 frammenti di cometa colpirono Giove. Non è incredibile? E fu falciato via prima che arrivassimo per vederlo, ma potemmo vederne ancora le tracce nel campo. Fuori dal contesto queste sono solo belle immagini di messi che non decifriamo, ma quando le guardiamo nel contesto della svolta epocale, la fine di un ciclo e tutte le altre cose di cui abbiamo parlato, allora si comprende che racchiudono messaggi molto chiari e simbolici e non sono in un linguaggio alieno, ma nel nostro stesso linguaggio, derivante dalla nostra stessa tecnologia. Questo è il segno dell’infinito. E’ comparso già da un po’ di tempo. Così, tanto per orientarvi, queste linee si chiamano rotaie del tram, sono larghe 15 metri. Qui è dove passano avanti e dietro gli agricoltori, per irrigare e fertilizzare, senza danneggiare le messi. Qua si vede quello che succede quando una persona passa attraverso un campo, una persona. Abbiamo lavorato prima degli altri nei luoghi di potere e abbiamo avuto il permesso di farlo. Ho un video, che non vi mostro oggi, in cui si vedono le trebbiatrici che stanno tagliando le messi mentre siamo lì. Qui si vedono le 7 sorelle, le Pleiadi . Questo è proprio fuori Ebery, la notte che ci arrivammo stava diluviando e questo cominciò ad apparire. Non era completato. Nessuno lo aveva visto fino alla sera tardi. Voglio che vediate come è orientato. Ecco un ingrandimento. Andò così: c’erano i cerchi e i raggi. La notte seguente diluviò di nuovo e la mattina dopo tutte le parti del cerchio di grano erano comparse. Era la prima volta che ne vedevo uno completato in due serate. Nel 93 comparve la stella a 6 petali, che è molto importante nelle geometria sacra. Sapevamo cosa era, ma fu soltanto nel 94, mentre eravamo lì, che successero le ultime cose. Avemmo la derivazione di 7 cerchi che crearono questa stella a 6 punte. Questa è la geometria sacra dell’essere. Vivete questo schema nel grembo materno. Se avete seguito il mio corso di 3 giorni, conoscete il suo significato. Se non l’avete mai fatto, sapete lo stesso che contiene qualcosa di importante intuitivamente lo guardate e dite: “Ah c’è qualcosa qui”. Posso portare questo schema in Perù, posso portarlo sul monte Sinai e mostrarlo ai monaci, loro non sanno cosa significhi, ma sanno intuitivamente che rappresenta qualcosa di molto importante. Quello che vorrei dire, terminando, è che i processi che ho descritto sono molto, molto salutari e molto naturali e spero che non vi spaventino. Il modo in cui li vivrete dipende principalmente dal modo in cui vi ponete riguardo questo processo. Se vi sembra un processo pauroso sarà doloroso viverlo. L’ultima cosa. Vi chiedo di fare mente locale su come stavate quando abbiamo cominciato. Se vi sembra che sia trascorso tanto tempo vi dico questo: domani vi sembrerà che oggi sia stato tanto tempo fa, anche questa discussione, perché per seguire questa discussione, in un certo senso, avete dovuto essere in uno stato un po’ alterato. Non si è trattato di un processo mistico o magico, avete spostato la vostra coscienza. Avete dovuto farlo per accedere a tutto ciò. E’ in uno stato alterato che si affronta la svolta epocale e la verità è che probabilmente, questo passaggio sarà terminato prima che ve ne accorgiate. Guarderete indietro e direte: Mio Dio sono appena passato attraverso il cambiamento. Probabilmente è questo il modo in cui succederà e non sarà strano per voi. Sono stato in Perù con delle persone e abbiamo camminato per 4 giorni nelle Ande e mentre camminavamo, l’ultimo giorno dell’escursione, quei 4 giorni sembravano tanto, tanto tempo prima. Ci sembrava di essere stati in un sogno, o meglio, quello che i nativi americani chiamano sogno, ovverosia uno stato alterato di coscienza. Il giorno dopo l’escursione sembrava accaduta tanto tempo prima, perché avevamo alterato la nostra consapevolezza. Ed è questo il modo in cui sperimenterete questo processo. Va bene? Vi ringrazio per la vostra attenzione e per le vostre buone domande. Grazie.

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NOTIZIE ATTUALI SUL PUNTO ZERO Gregg Braden sta attualmente diffondendo notizie negli Stati Uniti e presso i vari media riguardo la prova scientifica del transito della terra attraverso lo Strato Fotone e il rallentamento della rotazione terrestre. Contemporaneamente si assiste ad un aumento della frequenza risonante della terra (Risonanza Schumann). Quando la terra arresterà la sua rotazione e la frequenza di risonanza raggiungerà i 13 cicli saremo nel campo magnetico punto zero. La terra arresterà la sua rotazione e nel giro di due o tre giorni comincerà a girare nella direzione opposta. Questo produrrà un’inversione del campo magnetico intorno alla terra e così via. CONDIZIONE GEOFISICA N. 1: AUMENTO DELLA FREQUENZA DI BASE DELLA TERRA La frequenza di base di fondo o “battito cardiaco” della terra (detto risonanza Shumann o SR) sta aumentando drammaticamente. Sebbene ci siano delle variazioni tra regioni geografiche, per decenni la misura complessiva era di 7,8 cicli al secondo. Un tempo si credeva che essa fosse costante; la comunicazione militare globale si sviluppò su tale frequenza. Da recenti rapporti si rileva un tasso di oltre 11 cicli. La scienza non ne conosce il motivo né sa che farci. Gregg Braden ha trovato i dati raccolti da ricercatori norvegesi e russi; non è molto diffuso negli Stati Uniti (l’unico riferimento alla SR trovato nella sezione di riferimento della biblioteca di Seattle è connessa alla meteorologia. La scienza riconosce la SR come un indice sensibile delle variazioni di temperatura e delle condizioni meteorologiche mondiali. Braden ritiene che la fluttuante SR possa essere un fattore che influisce sui violenti temporali, sulle inondazioni e sulle condizioni meteorologiche degli ultimi anni). CONDIZIONE GEOFISICA N. 2: DIMINUZIONE DEL CAMPO MAGNETICO TERRESTRE. Mentre il tasso del “battito” della terra sta aumentando, la forza del suo campo magnetico sta diminuendo. A detta del Professor Bannerjee dell’Università del Nuovo Messico, il campo ha perso fino alla metà della sua intensità negli ultimi 4000 anni; inoltre a causa di un precursore di inversioni polari magnetiche in questa forza del campo, il Prof. Bannerjee ritiene che un’altra inversione debba accadere. Braden ne è convinto poiché questi cambiamenti ciclici sono associati alle inversioni e nella memoria geologica della terra relativa alle inversioni magnetiche si rilevano precedenti cambiamenti. Inoltre, nella vasta scala temporale presa in esame, ce ne sono stati diversi. COS’È UNA RISONANZA SCHUMANN? Credeteci o no, la Terra si comporta come un enorme circuito elettrico. L’atmosfera è in realtà un debole conduttore e se non ci fossero fonti di carica, la sua carica elettrica si disperderebbe in circa 10 minuti. C’è una “cavità” situata tra la superficie terrestre e il limite interno della ionosfera a 55 chilometri di altezza. In qualsiasi momento, la carica totale che si trova in questa cavità è di 500.000 Coulomb. C’è un flusso di corrente verticale tra la terra e la ionosfera di 1 – 3 x 10^-12 Ampere per chilometro quadrato. La resistenza dell’atmosfera è di 200 Ohm. Il potenziale di voltaggio è di 200.000 Volt. In qualsiasi momento, ci sono circa 1000 temporali nel mondo. Ciascuno di essi produce da 0.5 a 1 Ampere e collettivamente rendono conto del flusso della corrente misurata nella cavità “elettromagnetica” terrestre. Le Risonanze Schumann sono onde elettromagnetiche quasi permanenti che esistono in questa cavità. Come le onde di una sorgente, non sono presenti in ogni momento, ma devono essere “eccitate” per poter essere osservate. Non sono provocate da qualcosa di interno alla Terra, dalla sua crosta o dal suo centro. Sembra che siano connesse all’attività elettrica dell’atmosfera, specialmente durante periodi di intensa attività di fulmini. Hanno luogo a diverse frequenze tra i 6 e i 50 cicli al secondo; in particolare 7,8, 14, 20, 26, 33, 39 e 45 Hertz, con una variazione giornaliera di circa +/- 0,5 Hertz. Fino a quando le proprietà della cavità elettromagnetica terrestre rimangono abbastanza costanti, queste frequenze restano invariate. Presumibilmente c’è qualche cambiamento dovuto al ciclo solare della macchia solare dato che la ionosfera terrestre cambia con un ciclo di 11 anni dell’attività solare. Le risonanze Schumann si vedono più facilmente tra i 2000 e i 2200 UT. Dato che l’atmosfera terrestre conduce una carica, una corrente e un voltaggio, non è sorprendente trovare tali onde elettromagnetiche. Le proprietà risonanti di questa cavità terrestre furono preannunciate per la prima volta dal fisico tedesco W.O. Schumann tra il 1952 e il 1957 e rilevate per la prima volta da Schumann e Konig nel 1954. La prima rappresentazione spettrale di questo fenomeno fu preparata da Balser e Wagner nel 1960. La maggior parte della ricerca degli ultimi 20 anni è stata condotta dal Dipartimento della Marina che studia la comunicazione a Frequenza Estremamente Bassa con i sottomarini. Per ulteriori informazioni, vedi: "Handbook of Atmospheric Electrodynamics, vol. I", di Hans Volland, 1995 pubblicato dalla CRC Press. Il capitolo 11 è interamente dedicato alle Risonanze Schumann ed è scritto da Davis Campbell del Geophysical Institute, University of Alaska, Fairbanks AK, 99775. C’è anche una storia di questa ricerca e una bibliografia estensiva.

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RISULTATI POSSIBILI Si avrà l’impressione che il tempo scorra più velocemente man mano che ci si avvicina al Punto Zero. Un giorno di 24 ore apparirà come un giorno della durata di circa 16 ore o meno. E’ bene ricordare che la Risonanza Schumann (o “battito cardiaco” di Madre Terra) è stata di 7,8 cicli per migliaia di anni, ma è in continuo aumento dal 1980. Attualmente è a circa 12 cicli. Si arresterà ai 13 cicli. Il Punto Zero o il Passaggio delle Ere è stato predetto da antiche popolazioni per migliaia di anni. Ci sono stati molti passaggi incluso quello che avviene ogni 13.000 anni ad ogni metà dell’anno 26.000, Processione dell’Equinozio. Il Punto Zero o un’inversione dei poli magnetici probabilmente accadrà presto, nel giro di pochi anni. Potrebbe sincronizzarsi con il bioritmo terrestre di quattro cicli che ha luogo ogni 20 anni il 12 Agosto. La prossima ricorrenza è il 12 Agosto 2003. L’esperimento Philadelphia e il Progetto Montauk (segreto viaggio militare nel tempo) chiusero il 12 Agosto/bioritmo ventennale. Si dice che dopo il Punto Zero il sole sorgerà ad ovest e tramonterà ad est, approssimativamente. Avvenimenti passati di questo cambiamento sono stati ritrovati in antiche rilevazioni. E’ interessante sapere che il Nuovo Ordine Mondiale si avrà entro il 2003. Ciò può accadere oppure no, dato che dipende da molti fattori. State centrati e seguite il vostro intuito. Il Balzo del Punto Zero probabilmente ci introdurrà nella quarta dimensione. In essa, ogni cosa si pensi o si desideri si manifesta all’istante. Sia che si tratti di amore che di paura. La nostra INTENZIONE sarà della massima importanza. La maggior parte della tecnologia che conosciamo smetterà di operare. Eventuali eccezioni potrebbero essere le tecnologie basate sul cosiddetto “Punto Zero” o energia libera. Il nostro corpo fisico cambia man mano che ci avviciniamo al Punto Zero. Il nostro DNA verrà “promosso” a 12 filamenti. Si creerà un nuovo corpo leggero. Diventeremo più intuitivi. Il calendario Maya predisse tutti i cambiamenti che stanno accadendo adesso. Dicono che stiamo superando l’età tecnologica e tornando ai cicli naturali della natura e dell’universo. Entro il 2012 saremo entrati nella 5^ dimensione (dopo il passaggio alla 4^ dimensione al Punto Zero). Tutte queste informazioni non devono risultare allarmanti. Siate preparati ai cambiamenti che porteranno alla nuova era di luce. Stiamo andando aldilà del denaro e del tempo dove i concetti basati sulla paura si dissolveranno del tutto. Intervista a Gregg Braden Esistono molti verificabili indicatori scientifici che provano che la Terra ed il Sistema solare stanno attraversando cambiamenti che non sono mai accaduti prima, o almeno in epoca storica. Molti canalizzatori e sensitivi dicono che è cominciato uno spostamento dimensionale che già sta influenzando notevolmente la nostra vita. Alcuni predicono anche che nel prossimo decennio entreremo in un processo di Ascensione, adempiendo così le profezie fatte da Gesù. Gregg Braden è probabilmente la persona maggiormente riconosciuta ed apprezzata nel valutare e rivelare i fenomeni scientifici riguardanti questo spostamento. Incominciò ad interessarsi a tutto questo quando stava lavorando per Phillips Petroleum negli anni 70, notando che il magnetismo terrestre era al punto più basso da 2000 anni a questa parte e che stava continuando a decrescere rapidamente. Alla fine Braden scrisse un libro: Risvegliarsi al punto zero – in cui citava questo ed altri indicatori sul rapidissimo nostro cambiamento planetario. Quella che riportiamo di seguito è la prima parte di un’intervista tenutasi nel settembre del 2002. L’intervista è centrata sul cambiamento del campo magnetico terrestre e le possibili conseguenze sulla consapevolezza.

D: E’ vero che i poli magnetici terrestri adesso si stanno spostando?

Gregg: Nel periodo Maggio-giugno-luglio di quest’anno 2002, giornali scientifici molto seri e stimati dichiararono che, per la prima volta, stiamo vivendo un processo di capovolgimento polare. Tornando indietro negli anni 60, alcuni geologi erano sicuri che la terra passasse periodicamente attraverso simili capovolgimenti e sostenevano questa loro affermazione basandosi su campioni di fossili, di ghiaccio, particelle magnetizzate incuneate in determinati posti nella roccia terrestre. I geologi erano così sicuri di questo fenomeno che tracciarono una mappa degli ultimi 4 milioni e mezzo d’anni ed il risultato fu che la Terra era passata attraverso questi capovolgimenti polari per circa 14 volte. In quel tempo, negli anni 1961-1962, gli scienziati ritennero che l’ultimo capovolgimento polare fosse avvenuto all’incirca all’epoca della Prima era glaciale, 10 o 12 mila anni fa ed erano sicuri che ce ne sarebbe stato un altro ma solo fra qualche migliaio d’anni e che quindi non c’era nulla di cui preoccuparsi. Ma intorno al 1990, e fino a circa due mesi fa (Luglio 2002), i geologi continuarono a ritoccare questo tipo di informazione. Avevano detto che sarebbe successo fra qualche migliaio d’anni mentre ora incominciavano a dire “Bene, potrebbe accadere fra qualche centinaio d’anni”. Oggi però, prove recenti, trovate all’interno dei ghiacci della Groenlandia e dell’Antartico ci permettono di dire che questo potrebbe accadere anche

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solo fra qualche decina di anni. Ora però noi sappiamo che i poli si stanno effettivamente muovendo e che stiamo vivendo questo spostamento proprio ai nostri giorni. Non sappiamo esattamente che cosa questo comporti, perché, anche se è già accaduto per 14 volte negli ultimi 4 milioni e mezzo d’anni, non è mai accaduto con una popolazione terrestre di sei bilioni di persone.

D: Sta dicendo che tutto questo è di dominio pubblico, cioè che tutti ne sono a conoscenza?

Gregg: E’ a conoscenza soltanto di coloro che hanno bisogno di sapere queste cose. Per esempio le norme FAA dicono che i poli si muovono fra 5 e 8 gradi, si sono dovute rinumerare le piste degli aeroporti per farle corrispondere esattamente alle scritte magnetiche che vedono i piloti. Il primo aeroporto degli Stati Uniti che ha attuato questo è stato quello di Minneapolis/St. Paul, dove si sono spesi qualcosa come 85 mila dollari per rinumerare le testate delle piste. Ma nel periodo Maggio-Giugno-Luglio del 2002 è successo che giornali come Nature, Science, Scientific American New Scientist hanno pubblicato articoli che dicevano chiaramente che stiamo attualmente in pieno processo di capovolgimento magnetico e che i cavi AP lo avevano rivelato. Gli scienziato non hanno idea di quel che sarà l’impatto con la griglia elettronica ed elettromagnetica. E, peggio ancora, non sanno nemmeno che cosa ne sarà del sistema immunitario dell’essere umano. Alcuni sistemi di cura alternativi hanno mostrato un collegamento tra il magnetismo ed il sistema immunitario, il che potrebbe voler dire che il nostro sistema immunitario potrebbe benissimo essere collegato ai campi magnetici della Terra. Sappiamo che uccelli ed animali emigrano lungo le linee di questi campi magnetici e quindi si suppone che il mutamento del campo magnetico sia responsabile del cambiamento dei modelli migratori degli uccelli, registrati ultimamente in Asia e Nord America. Il cambio dei campi magnetici spiega anche perché le balene si uccidono arenandosi. Le linee di navigazione che le balene hanno sempre seguito si sono spostate ed ora le hanno condotte sulle spiagge. Quando le riportiamo nell’acqua per ridar loro la libertà esse continuano ad allinearsi con le stesse linee magnetiche ma, seguendole, finiscono per arenarsi nuovamente sulla spiaggia. E’ così , sì, certo, oggi è comunemente risaputo. I più rispettabili giornali scientifici dicono che attualmente siamo in pieno capovolgimento ed anche se non sappiamo esattamente che cosa questo significhi, è sintomatico che sia stato riconosciuto non solo da giornali pseudo scientifici o di propaganda ma anche in articoli scientifici.

D: quando è stato riconosciuto perla prima volta questo capovolgimento magnetico?

Gregg: Deve essere stato nel periodo di giugno/Luglio del 2002. La gente mi mandava e-mail dicendo che se ne erano accorti e dandomi tutti i riferimenti. Anche io ho trovato dei riferimenti nei giornali.

D: Sopravviveremo ad un completo capovolgimento magnetico?

Gregg: Qualunque risposta a questa domanda deve necessariamente mentire ed essere classificata come una congettura perché un fatto simile non è mai accaduto in tempi storici. D’altra parte le tradizioni dei Nativi d’America e le tradizioni bibliche ebraiche ci permettono di credere che un cambiamento magnetico potrebbe essere avvenuto anche più recentemente, dopo la Prima Era Glaciale, che può essere datata a 10.000 o 12000 anni fa. Queste tradizioni suggeriscono che l’ultimo spostamento potrebbe invece essere avvenuto 3600 anni fa, quando il sole spuntò da ovest, come aveva sempre fatto, rimase nel cielo per più di un intero giorno e poi tramontò ad Est, ma il giorno seguente, spuntò da est e tramontò ad Ovest, come avviene anche oggi. Le tradizione ebraiche parlano di questo avvenimento, dicendo che avvenne durante una battaglia. Gli antichi Ebrei pensarono che fosse un segno che una delle due parti in guerra fosse aiutata dal cielo, poiché il sole rimase alto nel cielo per un certo tempo, permettendo di finire la battaglia favorevolmente per loro. Non possiamo trovare prove di questo perché 3600 anni sono un periodo troppo breve perché questo tipo di avvenimento possa ripercuotersi nei fossili o nelle rocce. Tutto quello di cui disponiamo sono le tradizioni, le leggende e i miti che ci hanno tramandato che questo accadde e che la gente che viveva allora sulla terra sopravvisse. Deve essere stato un giorno molto strano, se le antiche leggende hanno ragione, ma in ogni modo accadde e la gente apparentemente è sopravvissuta a quest’avvenimento, ma non sappiamo quali furono le ripercussioni sulla vita degli esseri umani.

D: Avete qualche idea su come questo capovolgimento magnetico possa influire sulle coscienze?

Gregg: Si pensa che ci sia una relazione fra coscienza e magnetismo. Per poter capire come funziona questo collegamento si può paragonare la coscienza alla memoria di un computer. I campi magnetici della memoria sono tenuti al loro posto da una carica elettrica posta all’interno del computer. Quando le batterie

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del computer si esauriscono la carica sparisce e la memoria si perde e siamo costretti a ricaricare tutto il sistema operativo. Allo stesso modo, i ricercatori ed i discendenti delle popolazioni indigene credono che quando la Terra attraversa quello che la scienza chiama un capovolgimento magnetico, ci sarà un grande spostamento e una grande pulizia della coscienza della Terra. Nulla più tratterrà i modelli magnetici che erano stati istallati e così quando ci sveglieremo da questo cambiamento, la nostra coscienza sarà quella che effettivamente è, secondo la sua vera natura, la sua vera essenza e la memoria di tutto il male, delle cose cattive, dei nostri ego, di tutti i rancori e che abbiamo avuto uno verso l’altro come individui e come nazioni, non farà più parte di questa nuova coscienza, di questa nuova griglia. Da questo punto di vista molte tradizioni predicono o sentono o immaginano che ci stiamo avvicinando ad un tempo che indicato come il tempo della Grande Pulizia, una pulizia che avviene a livello del nucleo della memoria della coscienza.

D: Quindi è possibile pensare che in qualche modo la nostra memoria sia collegata con questo campo magnetico?

Gregg: Sì. e credo che sia così anche basandomi sugli strani racconti degli astronauti che si allontanarono dalla Terra ed entrarono nello spazio durante il Programma Apollo. Quando si lascia l’atmosfera terrestre e si rimane in orbita intorno al pianeta a molte miglia di distanza dalla superficie terrestre, gli effetti del magnetismo terrestre sono minimi e così gli astronauti incominciarono ad avere esperienze che non erano pronti o allenati a fare e che non erano state previste. Quando si trovarono nello spazio guardarono indietro sulla Terra e cominciarono ad avere delle sensazioni particolari, degli insights, dei risvegli di coscienza che non avevano mai avuto quando erano sulla Terra. Questo ebbe una ripercussione diversa su ognuno di loro. Quasi allo stesso modo alcuni miei amici che andarono in Viet Nam, quando ritornarono a casa erano completamente cambiati. Ognuno era cambiato completamente. Per qualcuno il cambio fu così doloroso che non poté più nemmeno parlarne e per altri il cambiamento fu una catalisi nella propria esistenza e ne parlavano continuamente. Io credo che effettivamente ci fu un PBS speciale che accertò lo stesso fenomeno presso gli astronauti, cioè che essi non furono più gli stessi dopo quell’esperienza. Quando ritornarono, alcuni di loro non seppero usare la loro esperienza nello spazio, altri si dettero alla droga e all’alcool, altri incominciarono ad incanalare il cambiamento che si era operato in loro, in progetti positivi e a favore della vita. Fra questi ultimi c’era il Dr. Edgar Mitchell che fondò il Noetic Sciences Organization, per dare più valore al fenomeno della coscienza umana. Un altro astronauta intraprese la ricerca dell’Arca di Noé ed effettivamente la trovò incuneata nei ghiacci del Monte Ararat, proprio dove secondo la Bibbia doveva trovarsi.

D: Questo quindi significa che gli astronauti, avendo lasciato il campo magnetico terrestre, ebbero una sorta di risveglio spirituale?

Gregg: Sicuramente quando uscirono dall’influenza del campo magnetico terrestre ebbero una catarsi, una pulizia. Possiamo vedere qualcosa di simile quando guardiamo i campi magnetici terrestri i quali non sono costanti sulla superficie della terra. Alcune mappe speciali, che si possono trovare nel United States Geologic Survey, mostrano il variare di intensità dei campi magnetici sulla superficie terrestre – in alcuni punti i campi magnetici sono più intensi e in altri sono meno intensi. Questi campi si sono spostati con l’andare del tempo e questo può veramente spiegare perché alcune popolazioni di esseri umani sono emigrate verso determinati luoghi. In effetti potrebbero aver seguito queste linee magnetiche. Quello che succede è che nei luoghi dove il magnetismo è molto basso dove gli effetti del magnetismo sono trascurabili, si riscontra un grandissimo cambiamento innovativo. Dove invece i campi magnetici sono alti, si riscontra una stagnazione ed anche se c’è qualche cambiamento, i tempi in cui questo avviene sono lunghissimi. Se io arrivassi qui da un altro mondo e non sapessi nulla della gente di questo pianeta e se cercassi un posto dove le opportunità di cambiamento sono maggiori, sicuramente cercherei una linea al punto zero. Se guardate una di quelle mappe di cui abbiamo parlato prima, che riportano i campi magnetici sulla terra al giorno d’oggi, troverete che esiste una linea al punto zero che va lungo la costa Occidentale del Nord America, lungo la costa della California e su, lungo la costa dell’Alaska. In altre parole, il magnetismo lungo la Costa occidentale è quasi zero. Quando pensiamo alla Costa Occidentale pensiamo alla strana California. Bene la verità è che la California è un seme, uno dei tanti, ed è tradizionalmente stata sempre molto innovativa riguardo alla tecnologia, alle scienze, alla moda, alla finanza, alle arti, perché qui c’è la possibilità di operare fortissimi cambiamenti. Il Nord America è invece un luogo di alto magnetismo, dove i campi magnetici sono più densi. Gli stati di Sud Est sono conosciuti per essere conservatori. Questo non significa che qui non possa avvenire nessun

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cambiamento, significa semplicemente che il cambiamento prende più tempo e che la gente deve avere effettivamente ragioni valide per cambiare quello che ha sempre fatto.

D: Quindi dove il campo magnetico è meno denso la gente è più aperta al momento presente?

Gregg: Sono più aperti al cambiamento, ma questo non significa che il cambiamento sia verso il bene, o verso il male, che sia giusto o sbagliato. E’ importante chiarire questo punto. La coscienza della gente determinerà in qual modo il cambiamento avverrà. Vi posso dare un esempio ironico. Una linea zero corre lungo il Medio Oriente. Effettivamente passa sotto la zona che chiamiamo Canale di Suez, fino a Israele, fino alla Costa del Mar Rosso. Si, proprio in questa zona c’è una linea zero. Questo significa che questa zone è matura per un cambiamento. Ma di nuovo, come avverrà questo cambiamento, se sarà pacifico e costruttivo oppure bellicoso e distruttivo, questo viene determinato dal tipo di coscienza della gente che vive in quei luoghi.

D: Quindi non è né bene né male?

Gregg: Proprio così. E’ solo un’opportunità di cambiamento. Allo stesso tempo, le linee di forte magnetismo che sono ovunque sul pianeta Terra sono tradizionalmente localizzate in quelle aree che rispondono all’ex Unione Sovietica, alla Russia, alla Siberia. Sappiamo che in quella parte del mondo vi era un certo sistema e che il cambiamento, quando avvenne, fu lento, doloroso, lungo e pieno di sofferenza. Ma quando avvenne ebbe un effetto a cascata ed avvenne quasi da un giorno all’altro. Quindi le correlazioni fra la coscienza umana, le possibilità innovative, il cambiamento, il fare cose in un modo nuovo e il magnetismo del nostro mondo, sono molto interessanti. La Terra ha molte zone di alto e basso cambiamento.

D: I nostri lettori vorrebbero sapere come possono affrontare nel modo migliore i cambiamenti che stanno per prodursi nell’insieme del nostro mondo.

Gregg: Cercherò di essere conciso. Penso che la risposta a questo si trova nelle parole di coloro che ci hanno preceduto, gli antichi Esseni, che in un testo di più di 2500 anni, ci ricordano la loro relazione con il mondo che ci circonda dicendoci semplicemente che il mondo intorno a noi è niente di più e niente dimeno di uno specchio di quello che esiste dentro di noi. Quindi se il mondo ci sembra bellicoso, crudele, superficiale, che produce sofferenze ai nostri fratelli e sorelle in tutto il mondo, da questo punto di vista il mondo è solo uno specchio di quello che noi siamo diventati come individui, famiglie, società, nazioni. Non è né giusto né sbagliano, né buono né cattivo. è soltanto un riflesso di come siamo noi. La condizione del pianeta è un meccanismo di feedback: Quindi se vogliamo vedere un cambiamento nel mondo dobbiamo diventare noi quel cambiamento, nella nostra vita di ogni giorno. Se vogliamo vedere la pace, una comprensione tollerante, la compassione, il perdono, a livello globale, dobbiamo diventare noi tutto questo, alla nostra tavola, con le nostre famiglie, nelle nostre scuole. Dobbiamo richiedere che l’insegnamento passi attraverso la pace, la compassione e la comprensione. Ma non deve essere noioso e monotono. Può essere invece molto interessante ma non deve essere crudele, senza cuore, senza radici e superficiale. Così nella nostra vita, in ogni momento della giornata, noi scegliamo di affermare o negare la vita nel nostro corpo. Perché siamo collegati attraverso questa griglia. Le nostre scelte individuali, ricadono tutte in una risposta collettiva al nostro futuro. Se vogliamo vedere un cambiamento collettivo, dobbiamo individualmente diventare quel cambiamento.

D: Molte persone dicono che il 2012 sarà il momento del cambiamento globale o Ascensione. Che cosa pensa che stia per accadere?

Gregg: La data del 2012 è interessante perchè ci viene dalle tradizioni Maya, da quelle Egiziane, da alcune tradizioni Cristiane e perfino dal Codice Biblico, che è esso stesso molto controverso. Io penso che potrebbe essere qualunque data. Se ci concentriamo su una data e viviamo la nostra vita preparandoci per un cambiamento che dovrebbe avvenire in quel momento, in realtà non viviamo. Dal mio punto di vista dobbiamo semplicemente vivere pienamente ogni giorno della nostra vita, e riconciliarci con le esperienze di ogni giorno, riconciliarci con l’opportunità di onorare la vita, di onorare le nostre relazioni . Se siamo onesti, veritieri, riflessivi, ci prendiamo cura degli altri e siamo colmi di compassione, se viviamo tutto questo ogni giorno, siamo già preparati per qualunque cosa possa accadere nel 2012 o in qualunque altro giorno, in qualunque altro anno, o in qualunque altro momento del futuro.

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Conosco persone che vivono accumulando camion pieni di cibo e munizioni,per prepararsi al giorno in cui il nostro mondo cambierà. Capisco e penso che sia bene essere autosufficienti. Capisco quello che dicono ma ho anche visto che gran parte della loro vita passa nei preparativi per quel giorno e nel frattempo essi perdono la bellezza ed il mistero della vita che si dispiega ogni giorno mentre, proprio percependo la bellezza ed il mistero della vita, possiamo prepararci per la più grande sfida!

D: quindi fondamentalmente se uno vuole avvicinarsi a questo cambiamento cercando di ottenere con il miglior esito positivo, la chiave sta nel vivere ogni giorno con il massimo d’amore, di compassione, di altruismo?

Gregg: Sì, e per far questo dobbiamo vivere ogni giorno consapevolmente, essere ben coscienti delle opportunità che ci vengono offerte, riconoscere le opportunità che incontriamo sul nostro cammino. Ogni giorno ci viene offerta l’occasione di essere tolleranti verso altri sistemi di pensiero, oppure di perdonare qualcuno che ci ha offeso o che ci ha fatto del male, oppure di riconciliarci con i nostri pregiudizi su quello che andrebbe o non andrebbe fatto nel nostro mondo. Se ci riconciliamo con queste cose, quando ce le troviamo di fronte sul nostro cammino e cerchiamo di viverle con coscienza nel presente, allora sappiamo che stiamo cambiando la chimica del nostro corpo, semplicemente cambiando il nostro modo di sentire e ci stiamo in tal modo preparando per qualunque cambiamento che la Terra dovrà attraversare. Non so se mi sono spiegato.

D: Certo, sono d’accordo. Ho dimenticato qualcosa di importante per i nostri lettori?

Gregg: Per la prima volta nella nostra storia, il destino della nostra specie, della nostra intera specie sta nella scelta di un’unica generazione e quel che abbiamo appena fatto è di illustrare i vari tipi di questa scelta.

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CAMMINARE TRA I MONDI

di Gregg Braden

Matrimonio fra spirito e materia

Nella tradizione degli antichi popoli indigeni ogni volta che il respiro di un essere umano entra in una forma terrestre si ripete il più sacro fra tutti i riti, il sacro matrimonio fra spirito e materia. Noi esseri umani ci muoviamo nello spirito e siamo incapaci di percorrere un sentiero che non sia spirituale Il valore del corpo di informazioni contenute nel presente studio “Camminare fra i mondi” e anche uno dei fattori che mi hanno permesso di collegarne i dati, è costituito dall’analisi molto sintetica di alcune antiche tradizioni che ci sono state tramandate ed anche dalla prospettiva che riconosce l’unità di tutta la vita. Credo che noi esseri umani ci muoviamo nello spirito e siamo incapaci di percorrere un sentiero che non sia spirituale. Perciò, a prescindere dalle nostre scelte di vita noi percorriamo comunque il sentiero dello Spirito e quando riconosciamo l’unità della vita che ci circonda, noi incarniamo quello spirito. Qualcosa sta cambiando nell’orientamento. Esiste una serie di petroglifi che, si è scoperto, segnalano il solstizio e che funzionano nel seguente modo: quando i raggi del sole colpiscono la roccia durante il solstizio si evidenzia una figura che è stata scolpita per creare l’immagine di un pesce dalla cui bocca parte una linea retta sulla sinistra. Col progredire del solstizio il pesce si muove lentamente lungo la linea retta. C’è sempre stata anche un’intersezione con un’altra linea deviata rispetto a quella retta di cui nessuno conosceva il significa. L’anno scorso, per una ragione inspiegabile, mentre il pesce si spostava lungo la linea del solstizio ha imboccato la linea deviata, che non era mai stata percorsa prima, indicando così che qualcosa sta cambiando nell’orientamento. Gli Esseni. Siamo qui fra le alte montagne del Nuovo Messico Settentrionale per parlare della tradizione degli Esseni. Molte persone mi hanno chiesto: “Perché fa riferimento, in quest’altra parte del mondo, agli Esseni che si collocano nell’area del Mar Morto?” Mano a mano che vengono alla luce nuovi fatti sugli Esseni, anche molto scioccanti per alcuni ricercatori, si scoprono sempre più dati che avvalorano l’ipotesi che già 2500 anni fa gli Esseni, oltre che in Medio Oriente, fossero anche qui, in America del Nord, nello Yucatan, nel Sud America, Perù, Bolivia e abbiano lasciato in ognuno di questi luoghi i segni della loro saggezza, basata su quella che oggi va sotto il nome di “Scienza della Compassione”. La più sofisticata tecnologia che sia mai stata concessa a questo mondo vive dentro ciascuno di noi. Questo fine settimana avremo l’opportunità di risvegliare in noi il ricordo di quella che considero come la più sofisticata tecnologia che sia mai stata concessa a questo mondo, una tecnologia che vive dentro ciascuno di noi. Quasi tutti i testi dell’antica tradizione indicano la nostra epoca come unica, sia per il pianeta Terra che per l’esperienza umana che vi si svolge. Gli antichi, coloro che vissero prima di noi, ne erano talmente sicuri, che ci hanno lasciato interi volumi pieni di informazioni, scritti nel linguaggio del loro tempo, per comunicarci che cosa avrebbe significato, per il nostro mondo, l’epoca odierna. La nostra generazione è stata prescelta per collegare tutto ciò che è stato fino ad oggi con tutto ciò che deve ancora venire Ci hanno tramandato che ai nostri giorni sarebbe nata una generazione di persone dotate di uno speciale potere, insito nel loro essere, che si sarebbe risvegliato in virtù della loro esperienza di vita dei loro rapporti umani. Con il risveglio quegli esseri non sarebbero mai più stati gli stessi. Con il risveglio neanche le loro parole e i loro corpi sarebbero stati più gli stessi. Gli antichi erano così certi del momento in cui questo sarebbe avvenuto e del ruolo che gli esseri umani avrebbero avuto nel cambiamento, che diedero persino un nome a coloro che sarebbero vissuti in quest’epoca. Ritengo che la nostra generazione sia proprio quella che è stata prescelta per collegare tutto ciò che è stato fino ad oggi con tutto ciò che deve ancora venire. Abbiamo scelto di collegare gli antichi paradigmi della luce e dell’oscurità con un nuovo paradigma che non ha ancora un nome. Una nuova saggezza che non ha ancora un nome Ciò che stiamo per affrontare insieme durante questo fine settimana, trascende la scienza, trascende la religione e trascende l’antico misticismo. Si tratta di una nuova saggezza che non ha ancora un nome. Nel ripercorrere il sentiero che ci svela l’unità delle antiche tradizioni che ci sono pervenute, affronteremo insieme un percorso che ci permetterà di risvegliare in noi questo momento.

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Due sentieri 1° sentiero: tecnologia esterna al nostro corpo Secondo gli antichi, gli esseri umani avrebbero avuto l’opportunità di percorrere due sentieri: il primo è quello della tecnologia esterna, che conosciamo molto bene, per mezzo della quale costruiamo macchine e strumenti esterni al nostro corpo fisico, forse senza renderci conto che ogni volta che ciò avviene non facciamo altro che costruire uno specchio di una qualche funzione del nostro corpo fisico. La prima volta che ho espresso questo concetto davanti a un gruppo di persone mi è stato chiesto:” Cosa intende dire? Non siamo dei tostapane o dei videoregistratori!” Allora ho risposto: ”No, non lo siamo, le componenti stesse che permettono ad un tostapane o ad un videoregistratore di essere ciò che sono, noi le incarniamo in ogni cellula del nostro corpo.” Ogni nostra cellula ha un potenziale elettrico pari a 1,17 volt e ne abbiamo molte nel nostro corpo. Come attiviamo quel potenziale? Gli antichi sostenevano che lo attiviamo e lo regoliamo attraverso le emozioni. Erano così sicuri che la nostra generazione si sarebbe ricordata di questa tecnologia interiore che scrissero per voi interi volumi sull’argomento, vi diedero persino un nome, vi chiamarono: Coloro che camminano tra i mondi. Voi siete quelli che camminano tra i mondi. A chi appartiene la tecnologia che ci viene richiesto di incarnare? Concepisco l’attuale tempo storico come una nascita Tutti i testi affermano sia che cambieremo, sia che quel cambiamento accadrà nei nostri corpi. Chiaramente dalla loro prospettiva – che è anche la mia – io concepisco l’attuale tempo storico come una nascita, un tempo vitale, un momento di grandi opportunità. La logica è molto positiva, e deve essere temperata con la saggezza, una saggezza che viene dal cuore Se percepiamo il nostro mondo solo attraverso il cervello destro o sinistro, o soltanto attraverso la logica, allora percepiremo sempre una separazione. Se guardiamo la vita attraverso i due emisferi, vedremo sempre luce e oscurità, bene e male; giusto e sbagliato. Quello è un modello che ha fatto il suo tempo. Qualcosa di più valido! Secondo i testi antichi, la logica è molto positiva, e deve essere temperata con la saggezza, una saggezza che viene dal cuore. Oscillatore a cristallo liquido a 7 livelli che pulsa nel centro dei nostri corpi, questo è ciò che il cuore rappresenta In anni recenti i ricercatori hanno trovato un nuovo modo di concepire tutto questo. Se non vi piace la parola “cuore”, se è troppo nebulosa per voi, potete chiamarlo un oscillatore a cristallo liquido a 7 livelli che pulsa nel centro dei nostri corpi, perché questo è precisamente ciò che il corpo rappresenta. Temperando la logica con la saggezza del cuore, in qualche modo il nostro corpo cambierà; il DNA si modificherà I testi affermano questo: che temperando la logica con la saggezza del cuore, in qualche modo il nostro corpo cambierà. Il DNA si modificherà. Quando il DNA si modifica, i nostri corpi cambiano e, se questo accade durante la fase di transizione, non sarà necessario che lo spirito abbandoni i nostri corpi. Durante la transizione potrà rimanere nella carne, lasciando intatta la santa unione. Se cambiamo il modo in cui pensiamo sentiamo e percepiamo le nostre emozioni, se temperiamo la logica con la saggezza, noi permettiamo allo spirito e alla materia di restare intatti e, mano a mano che così procediamo attraverso le fasi di transizione, noi diventiamo qualcosa di molto diverso da ciò che siamo stati in passato. E’ un processo che non ha nulla di religioso – e lo preciso – perché credo che almeno una volta nella nostra memoria cosciente ci sia stata offerta l’opportunità di osservare direttamente questa fase di transizione. Credo che quella sia stata la tecnologia che ci fu offerta da quest’uomo (indica il Cristo). I cambiamenti che avvengono sulla Terra sono collegati al nostro potenziale umano Sono sorte - ed è comprensibile – intere religioni intorno a quel processo, che, dalla mia prospettiva, ci offre l’opportunità di incarnare il più alto potenziale umano. I cambiamenti che avvengono sulla Terra sono collegati al nostro potenziale umano e molte persone sono estremamente preoccupate e persino impaurite talvolta, per come si sta modificando il nostro pianeta. Sorge in noi la domanda: E’ possibile che i cambiamenti terrestri non siano altro che dei catalizzatori che ci permettono di diventare qualcosa di più grande di ciò che siamo? La Terra sta a attraversando una resurrezione Noi umani stiamo cambiando nell’arco di una sola vita. Il tempo ci insegna che a volte è basta la nascita di una sola nuova vita affinché si verificassero degli stupefacenti salti di potenziale umano nella storia terrestre. Intere famiglie, comunità, società, incontrano un problema da risolvere nell’arco di una sola generazione e le generazioni successive rispecchiano poi i cambiamenti necessari ad adattarsi a quella sfida. Oggi ci sta accadendo questo. Stiamo creando questi cambiamenti e permettendone la manifestazione nell’arco di una sola vita. Non si tratta di morte, bensì di una nuova vita che prende origine da una vita già in corso. Il termine biblico per questo è: “Resurrezione”.

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In termini molto concreti la Terra sta a attraversando una resurrezione e i nostri corpi sono invitati a permettere la realizzazione di quella possibilità. Gli antichi ci hanno tramandato le chiavi necessarie per concedere quel permesso. Non si tratta tanto di ciò che facciamo, quanto di ciò che diventiamo. Credo che il paradigma valido per noi oggi sia proprio questo: siamo stati condizionati a fare e molte volte le persone che vengono ai seminari ci dicono: “Va bene, dimmi quello che devo fare. Che meditazione devo fare, che tipo di integratori devo prendere per permettere a questa cosa di accadere?” Questa è sempre una sfida per me. Ormai abbiamo trasceso il fare ed abbiamo l’opportunità di diventare In una società in cui siamo stati condizionati a fare che linguaggio posso usare per dirvi che ormai abbiamo trasceso il fare? Credo veramente che abbiamo superato il fare e che ora abbiamo l’opportunità di diventare. Dobbiamo diventare proprio le cose che scegliamo di far entrare nella nostra vita. E’ chiarissimo che i testi antichi ci hanno lasciato le chiavi per far questo, se abbiamo la saggezza necessaria per trovarle. Nel XX secolo, il Dott. Jenni, dalla mia prospettiva, è stato il pioniere della nuova consapevolezza che ha illuminato un potente rapporto che tutti voi qui già conoscete perché vi è stato descritto. Vorrei sviluppare ulteriormente l’argomento in modo che possiate non solo divenirne testimoni e conoscerlo, ma anche concepire che cosa può offrire. Rapporto fra vibrazione e materia Si tratta del rapporto fra vibrazione e materia. Il dott. Jenni, in pratica, ha immesso delle vibrazioni in vari tipi di sostanze. Talvolta ha usato una sostanza in polvere come il Lycopodium che è la spora della pianta di Artemisia vulgaris e possiede una forma perfettamente sferica, una bassa tensione di superficie ed un bellissimo disegno. Altre volte ha immesso le frequenze in un liquido, come nell’esempio che stiamo per osservare. Variazione originata dal passaggio da frequenze più basse a frequenze più alte. Questa è una goccia d’acqua nella quale viene immessa una certa frequenza. Mentre ciò accade, si possono vedere delle forme geometriche formarsi all’interno della goccia. Il fatto significativo è che le forme geometriche sono meno complesse alle frequenze più basse e che alzando le frequenze esse diventano sempre più complesse. Quindi stiamo assistendo ad una variazione originata dal passaggio da frequenze più basse a frequenze più alte. Lo voglio sottolineare perché questo è proprio ciò che sta succedendo alla Terra in questo momento. La pulsazione di base della Terra, che è di circa 7.8 cicli al secondo, ora sta cambiando. Lo ripeto: si discute molto su cosa rappresenti questo cambiamento e ne siamo tutti testimoni proprio mentre ciò avviene. Man mano che attraversiamo questo mutamento della pulsazione a livello planetario i modelli energetici sono obbligati a cambiare per potersi adeguare, proprio come i modelli energetici di questa goccia d’acqua stanno cambiando per rispondere ad una differente pulsazione. La frequenza iniziale produce dei semplici cerchi concentrici nell’acqua, a intervalli viene raggiunta una particolare soglia di risonanza, come sta accadendo ora e durante quell’attimo l’intera forma geometrica si trasforma in un’espressione più complessa di sé stessa, semplicemente perché la frequenza viene modificata. Ora guardate cosa succede: se aumentiamo nuovamente la frequenza e raggiungiamo un’altra soglia di risonanza questa intera forma geometrica si trasforma in un altro modello ancora più bello e complesso del precedente. Lo farà ancora ed ancora. Osservate la meravigliosa geometria di questo modello: è un cubo perfetto, un tetraedro perfetto a forma di stella, nel tridimensionale abbiamo un ottaedro. Queste sono potentissime immagini di geometria sacra che si mantengono stabili nella goccia d’acqua semplicemente grazie alla presenza di un modello vibratorio che lo consente. Con l’aumentare della vibrazione i modelli possono diventare sempre più complessi. Riuscite a vedere la pulsazione nell’acqua? Mentre entriamo nell’ultima serie di frequenze, se osservate il perimetro esterno, vedrete che l’intero modello raggiunge il suo più alto livello di complessità e poi col calare delle frequenze ritorna a ciò che era inizialmente: dei cerchi concentrici. Sembra quasi che sia vivo! L’emozione è vibrazione, Sentire è vibrazione Voi sapete che spesso ci è stato proposto il concetto secondo cui il pensiero è vibrazione. Avete mai preso in considerazione il fatto che l’emozione sia vibrazione?. Sentire è vibrazione Noi siamo sempre nello stato del “sentire” Abbiamo costantemente in noi delle emozioni. Anche se non sempre ne siamo coscienti, portiamo quei modelli vibratori dentro di noi. Provare un’emozione significa immettere un modello vibratorio nel cristallo liquido rappresentato dal nostro corpo. Mentre abbiamo un pensiero, un’emozione noi immettiamo un modello nel cristallo liquido rappresentato dal nostro corpo. In questo momento che modello vibratorio ha il vostro corpo? Che emozione, che sentimento provate? Ne siete coscienti? Siete coscienti che, cambiando le vostre emozioni voi cambiate i modelli vibratori presenti nel vostro corpo?

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Emozione e sentimenti sono modelli che l’Occidente ha ampiamente ignorato, essendosi concentrato di più sul pensiero Esiste una tecnologia, che l’Occidente ha perso di vista 700 anni fa, e che riguarda il modo di regolare i modelli di energia all’interno del corpo umano. Emozione e sentimenti sono modelli che l’Occidente ha ampiamente ignorato, essendosi concentrato di più sul pensiero. Siamo diventati una società molto mentale. Questo è un sentiero potente e la sua conseguenza è che dobbiamo ritrovare, dobbiamo ricordare l’equilibrio necessario a raggiungere con grazia il più alto potenziale offertoci dalla logica in questo mondo. Questa è la ragione per cui stiamo procedendo molto lentamente. La tecnologia entra in gioco quando vi chiedo: “Sapete con quali sentimenti e in che modo si deve rispondere alla vita per riuscire a creare dei modelli molto specifici nel corpo umano? Ci ha mai detto nessuno come farlo?” Esiste una tecnologia per questo: è potente e dà potere a chi la usa ed ora stiamo per condividerla insieme. Gli antichi hanno affermato che la Terra sta attraversando questo mutamento. Si sono immersi nelle stanze, nelle “chivas” simulando allora quello che noi stiamo vivendo oggi, e ci hanno lasciato degli scritti dove ci dicono: “Questo è l’effetto che fa. Questo è ciò che accade alle emozioni, ai rapporti umani, alle percezioni e questo è ciò che voi potete incarnare nella vita per affrontare con grazia l’opportunità che vi è offerta dai tempi in cui vivete”. Ritengo che ciò esprima un’incredibile continuità: abbiamo lavorato insieme tutti quanti. Ora vi chiedo questo: “Chi sono gli antichi?” Migliaia di anni fa noi abbiamo lasciato a noi stessi degli indizi che sapevamo sarebbero stati importanti al giorno d’oggi Se credete che abbiamo vissuto più di una vita sulla Terra, ci sono delle buone probabilità che gli antichi, gli abitanti indigeni a cui ci riferiamo continuamente, siano proprio qui, in questa stanza o nelle nostre famiglie, nella nostra società contemporanea. E’ molto probabile, se credete che ciò sia possibile - ed io lo verifico nei fatti sempre più – che migliaia di anni fa noi abbiamo lasciato a noi stessi degli indizi che sapevamo sarebbero stati importanti al giorno d’oggi. Potrebbe trattarsi di simboli sottili, di parole o di suoni, ma anche di indizi vistosi come l’entrare in un antico tempio e all’improvviso ricordarsi qual è lo scopo della vita. Il momento presente è fondamentale per l’umanità e questa è la ragione per cui sono così stimolato da ciò che sta accadendo. Voi siete la generazione che getta un ponte fra tutto ciò che è stato e tutto ciò che deve ancora accadere. Voi fate da ponte ad un antico paradigma millenario basato sulla tecnologia esterna e state ricordandovi che qualcosa sta accadendo qui sulla Terra. Voi create un ponte lungo questo ciclo di 20 anni che gli antichi hanno chiamato “non-tempo” e così facendo date alla luce una nuova saggezza che riunisce e trascende le tradizioni mistiche e forse anche le religioni e la scienza. Siete pionieri e levatrici e state facendo nascere tutto questo. La storia futura guarderà indietro alla nostra generazione e vedrà che in questo periodo sono state fatte le scelte necessarie da abbracciare con grazia la totalità di ciò che significa essere umani per poi riprendere il cammino da quel punto in poi. Emozioni come strutture ondulatorie Una nuova saggezza Sono sicuro che tutti provate un’emozione in questo momento; siete sicuramente in estasi. Ebbene se concepite le emozioni sotto forma di strutture ondulatorie che fate vibrare nel vostro corpo fisico, qualunque sia la forma di quell’onda di estasi ora la state mantenendo stabile nel cristallo liquido del vostro organismo. Ogni vostra cellula, che contiene la doppia elica del DNA, è immersa in quell’onda. L’avete visto con i vostri occhi: più alta è la vibrazione o la frequenza più onde esistono in ogni unità; più bassa è la vibrazione, meno onde ci sono. I ricercatori stanno cominciando a comprendere che è la qualità della vibrazione, è il modo in cui quella vibrazione riveste la forma ondulatoria del DNA a determinare l’attivazione o meno dei nostri codici lungo la doppia elica. Ripeto il concetto perché è complesso. Il mistero è sempre stato questo: noi abbiamo una doppia elica; prima di tutto come fa il nostro organismo a sapere in quale punto di essa deve far crescere un amminoacido? Ecco una doppia elica. In un’elica noi osserviamo la presenza – ad intervalli – di forme particolari, che hanno ad esempio un aspetto come questo della lanina, che è un aminoacido, o della salina, che ha l’aspetto di una zampetta di cane, mentre la lanina ha l’aspetto di un lecca-lecca. Come fa il nostro corpo a sapere dove collocare questi due aminoacidi? O perfino qualcosa di più complesso come quest’acido aspartico? In primo luogo come fa l’organismo umano a sapere dove far crescere un elemento lungo l’elica ed in secondo luogo, una volta che l’elemento è posizionato, come fa l’organismo a sapere se lo deve attivare oppure no?

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A volte gli elementi sono presenti senza essere attivati e questo ha rappresentato un mistero per la scienza. Se è vero ciò che cominciamo a comprendere oggi riguardo alla relazione esistente fra vibrazione – pensiero – sentimenti – emozioni – e questi modelli di DNA, allora questo è proprio ciò che gli antichi ci hanno tramandato. Il modo in cui la forma ondulatoria delle emozioni riveste o tocca questa doppia elica può innanzitutto rappresentare il fattore che determina il punto di formazione degli elementi sull’elica. Perciò se in voi c’è un’onda di emozioni e se essa da origine ad un elemento, quest’ultimo si formerà solo nel punto di intersezione cioè nel punto in cui l’onda non fisica dell’emozione va ad incontrare l’espressione fisica del DNA. Se l’elemento verrà poi attivato la possibilità di attivazione si verificherà in quell’intersezione . Si tratta di quel santo matrimonio, della santa unione di cui abbiamo parlato. Perché il fatto che il magnetismo sta decrescendo ci dovrebbe riguardare? Ma perché le nostre stesse emozioni sono legate al magnetismo della Terra. Il rapporto fra sentimenti-emozioni-magnetismo è stato ampiamente documentato. Forse c’è ancora un aspetto meno conosciuto, ed è questo: pensate al magnetismo come ad una colla. Duemila anni fa avevamo molta colla per tenere insieme i nostri modelli di credenze, pensieri, sentimenti ed emozioni ma, col decrescere del magnetismo, che ora noi siamo in grado di misurare a livello digitale, la colla se ne va e, forse per la prima volta in duemila anni, oggi possiamo accedere alle nostre emozioni direttamente. Possiamo modificare il significato che esse hanno per noi e creare un cambiamento. Poiché la colla sta sparendo, la Terra ci offre questa opportunità proprio nel momento in cui ci stiamo avvicinando al tempo che gli antichi chiamarono “Il cambiamento epocale” “Il mutamento della coscienza umana”. La nostra generazione sta incarnando lo scollamento dei vecchi modelli mentre ancora ci vive dentro Se, come suggeriscono quei testi, siamo l’ultima generazione vivente prima del cambiamento, allora è proprio la nostra generazione che sta incarnando lo scollamento dei vecchi modelli mentre ancora ci vive dentro. In pratica vi si chiede – durante l’arco di una sola vita – sia di ridefinire il significato della vostra esistenza fino ad oggi, sia di stabilire dei nuovi modelli. Com’è stimolante tutto questo! Che rara opportunità! Osservate il modo in cui lo state facendo: Vivete nella polarità, nella luce più luminosa e nell’oscurità più oscura e chiedete a voi stessi di trascendere questa polarità per innalzarvi rispetto a ciò che le situazioni della vita vi hanno dato. Lo state facendo proprio mentre siete ancora immersi nella polarità ed è così che acquistate potere. E’ facile uscire dalla polarità e dirsi:” Questo è ciò che dovrei o non dovrei fare” questo è il corso di azioni più saggio per me” Perché mi sono messo di nuovo in questo tipo i rapporto? Il cambiamento è già iniziato. Ma, se siete dentro a quello stesso sistema che ha creato tutte le credenze, le gioie, il dolore e le ferite che noi abbiamo mai conosciuto e se riuscite anche a ridefinirlo dal di dentro, allora realizzate una straordinaria opportunità, veramente una straordinaria opportunità. Ritengo che stiamo già dando forma a quest’occasione di crescita. Il cambiamento è già iniziato. Probabilmente il modo in cui scegliamo di rispondere alla vita determina digitalmente la maniera in cui il corpo umano si esprime attraverso il DNA. Questa è una tecnologia. Stiamo spendendo miliardi di dollari per scoprire come realizzare questo in laboratorio, all’esterno del corpo umano, ma non potrebbe invece trattarsi di qualcosa di tanto semplice quanto il provare sentimenti, o il respirare, o il permettere ad un’emozione di manifestarsi? Io credo che oggi stia accadendo proprio questo. I pensieri e le emozioni possono far cambiare chimicamente il corpo umano Come vi fa sentire l’idea che i pensieri e le emozioni possano far cambiare chimicamente il corpo umano? Lo strumento più potente e gratificante in assoluto a vostra disposizione, per rispondere alla vita, potrebbe essere proprio questo: la capacità di modificare chimicamente il vostro organismo per scelta, semplicemente conoscendo le vostre emozioni e sapendo che cosa significano per voi. Stabiliamo rapporti con gli altri per creare emozioni che ci permettono di conoscere noi stessi A questo punto le cose si fanno molto interessanti perché stabiliamo rapporti con gli altri proprio per creare emozioni che ci permettono di conoscere noi stessi e per far questo diamo vita a dei rapporti molto intriganti. Gli Esseni lo sapevano. L’hanno documentato bene e questo è l’argomento del seminario. Tra poco analizzeremo la prospettiva degli Esseni, che presenta 7 qualità di rapporto che tutti noi prima o poi dobbiamo esperimentare per arrivare a conoscere noi stessi completamente. Una volta riconciliate in noi quelle 7 qualità avremo sgombrato il sentiero che la scienza della compassione deve percorrere. Ci sono stati lasciati dei veri e propri codici logici verbali ed emotivi

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Credo ci siano stati lasciati dei veri e propri codici logici verbali ed emotivi, non numeri o lettere come esistono nella matematica contemporanea. I codici sono parole che ci permettono di diventare compassione, dopo aver conosciuto noi stessi. Emozioni, sentimento, pensiero, sono tutte onde che si sovrappongono alla vibrazione del DNA nel cristallo liquido del corpo umano. Nel Sancta Sanctorum, nelle cellule del nostro corpo. Abbiamo la possibilità di determinare, prima di tutto i siti in cui costruire le antenne e in secondo luogo possiamo decidere se quelle antenne debbano essere attivate o meno il che ci consente di avere delle esperienze incredibilmente differenti. Il circuito sacro Abbiamo parlato del circuito sacro: La Terra sintonizza il Cuore Il Cuore sintonizza il cervello Il Cervello sintonizza le Cellule Studiando questo modello, di per sé molto semplice, ma anche molto elegante nel descrivere ciò che da molto tempo gli antichi ci hanno tramandato, ci chiediamo: “Se noi umani incarniamo questo circuito, perché non siamo sempre ben sintonizzati? Perché non siamo sempre in perfetta armonia con il nostro circuito fatto di cellule-cervello-cuore-Terra. Quale potrebbe essere il fattore capace di guastare, cambiare, modificare, quella frequenza?” Ecco la risposta. Il volto di quest’uomo mostra un’emozione; di che emozione si tratta secondo voi? Paura, tristezza? la PAURA è l’unico modello d’interferenza capace di impedire la risonanza fra Terra – cuore – cervello - cellule Quest’uomo ha paura. Forse teme per la sua vita, se vedete anche il resto dell’immagine. Paura! La PAURA è l’unico modello d’interferenza capace di impedire la risonanza fra Terra – cuore – cervello - cellule. Cos’è la PAURA? La paura indossa moltissime maschere nella nostra cultura. Quasi tutti proviamo paura nella nostra vita. Paura dei rapporti amorosi, paura di non valere, paura di non riuscire a soddisfare impegni e responsabilità. Un’altissima percentuale, fino al 98% delle paure presenti nelle nostre vite, in realtà non ci appartiene Alcuni ricercatori hanno stimato che un’altissima percentuale, fino al 98% delle paure presenti nelle nostre vite, in realtà non ci appartiene. Il 98% di quelle paure non sono vostre! Vi chiederete: “E allora di chi sono?” Queste antenne ci collegano alle griglie o campi elettromagnetici in cui sono situati i modelli di informazione. Tutte le paure, di tutti coloro che sono vissuti prima di questo tempo storico sono mantenute al loro posto da quei campi magnetici. Gli esseri umani vengono messi al mondo in virtù di questo codice di partenza che ricevono all’inizio della loro vita. Vale a dire che veniamo sintonizzati, fin dall’inizio, su quelle stazioni. Mentre ci risvegliamo sulla Terra percepiamo i modelli che quelle stazioni ci hanno messo a disposizione come se facessero parte di noi e li portiamo con noi finché non riacquistiamo la memoria o finché essi non hanno più senso e ci scegliamo una nuova situazione. Caratteristiche delle persone principali che si sono prese cura di voi nell’infanzia Abbiamo qui uno schema di questo tipo, che riguarda le persone principali, maschi e femmine, che si sono presi cura di noi ed ora vi chiedo di descrivermele nel modo in cui le percepivate da bambini, usando una sola parola o una breve frase. Allora, le caratteristiche delle persone principali che si sono prese cura di voi nell’infanzia Vorrei chiedervi di condividere con me le qualità negative e positive che avete elencato. Ci servono entrambi per il nostro lavoro. Durante gli anni in cui ho lavorato a questi temi, ho incontrato raramente dei casi in cui le persone avessero difficoltà con i momenti positivi, con le gioie della vita. In passato era così, forse in futuro le cose cambieranno, chissà? Ma ora per questa ragione vi chiedo di prendere la lista delle caratteristiche negative – siano esse maschili o femminili – e di condividerne il contenuto.

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- Come ha detto? Critico? - Rigidità – E’ questa la parola che avrebbe usato da bambina? Va bene: rigidità. - Non coinvolto - Arrabbiato - Egoista - Possessivo - Fanatico - Irrazionale. Come si manifestava questa qualità? Con un tipo di comportamento incoerente? Credo si possa dire: irrazionalmente pauroso, Va bene, lo scriviamo così. - Immaturo - Controllante - Depresso - Senza speranza - Ubriaco - Debole - Prevenuto - Imbroglione Beh, interessante! Ho avuto la possibilità di svolgere quest’attività con molte persone durante gli ultimi 10 anni. L’abbiamo proposto in paesi diversi, con gruppi diversi, di varie etnie, razze, culture e ambienti. Ora vi mostrerò una diapositiva che risale a 6 anni fa nella quale appaiono molte delle parole che vedete scritte sulla nostra lavagna. Se non lo si sapesse, osservando le due liste, si potrebbe quasi dire che siamo venuti tutti dalla stessa famiglia. Non è interessante? Siamo venuti tutti dalla stessa famiglia! Siamo tutti venuti dalla stessa famiglia! Siamo un tutt’uno su questa terra! E’ incredibile come gruppi differenti di persone, scrivano le stesse parole! In gruppi più numerosi si finisce per fare molte crocette accanto alle parole che hanno un’alta incidenza. Perché? Perché accade questo? Perché tutte queste caratteristiche negative si somigliano così tanto anche se sono state raccolte per anni fra culture, aree storico-geografiche, etnie, razze altamente diversificate fra loro. Che ne pensate? Siamo un tutt’uno su questa terra! Ci sono sempre delle eccezioni a tutto ciò che facciamo e noi qui stiamo cercando delle generalizzazioni, dei modelli d’informazione. Vi rivolgo una domanda a proposito di modelli. Spesso e volentieri qual è il modello implicito che viene espresso dalla caratteristica del giudizio in un rapporto umano? E’ la paura. Quando giudichiamo qualcuno, abbiamo paura di quella persona. E se voi l’avete messo sulla lista significa che vi ha colpito perché ve ne ricordate ancora oggi. Quando giudichiamo qualcuno, che messaggio diamo in realtà? Abbiamo paura di quella persona. C’è paura! Gli altri potrebbero essere migliori di noi, potrebbero aver ragione. In qualche modo noi ci paragoniamo ad un punto di riferimento esterno, ad un altro individuo, e la nostra paura è che potremmo non essere all’altezza. Spesso quando notiamo che la rigidità è dominante in un rapporto, qual è il suo modello implicito? Paura di cambiare! E’ paura. Francamente, senza dati più specifici, ci potrebbero essere anche altre cause oltre a questa, ma spesso si tratta solo di paura. Quando un genitore sceglie di essere non coinvolto con un figlio, se il figlio se ne ricorda ancora dopo tanti anni, significa che ciò ha avuto un profondo impatto su di lui. Di solito c’è qualche cos’altro che agisce dietro quella mancanza di coinvolgimento. Qual è il suo modello implicito? La paura! Ci possono essere molte ragioni: come l’essere assorbiti in sé stessi, ad esempio. Se i tuoi genitori si fossero lasciati coinvolgere, cosa sarebbe successo? Avrebbero dovuto condividere sé stessi, avrebbero dovuto aprirsi. Una semplice mancanza d’interesse. Siamo tutt’uno. Se noi, anche per un solo secondo ci illudiamo che non ci importa di qualcosa, in realtà cosa diciamo a noi stessi? Cosa succederebbe se invece ci importasse? Esattamente se ci importasse. Ci sono sempre delle eccezioni. State osservando un modello che si va configurando abbastanza velocemente sotto i vostri occhi. Spesso quando ci scagliamo con rabbia contro qualcuno o quando qualcuno è rabbioso verso di noi, c’è dentro la paura. Quando ci sentiamo imbrogliati, quando c’è di mezzo l’egoismo, l’abuso, la possessività, il comportamento fanatico… Cosa succedeva nel caso di comportamento fanatico? Chi l’ha citato?

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Paura! Se abbiamo paura nella nostra vita, quale può essere il modello implicito in questo?: Immaturo, asfissiante, prevenuto, senza emozioni, depresso, senza speranza. Ubriaco, debole. Vi sembra che queste caratteristiche potrebbero avere anche qualche altro modello implicito oltre la paura? La paura si può esprimere in molti modi. C’è sempre posto per le eccezioni e ne ho viste alcune, ed erano poche. Molteplici espressioni della paura nella nostra cultura Le molteplici espressioni della paura nella nostra cultura sono interessanti. Ad esempio ho passato molto tempo in ambienti aziendali basati sul controllo. Era un controllo così stretto che se si fosse allentato anche solo per un momento chissà cosa sarebbe successo! Cosa si affermava? Cosa si diceva agli impiegati attraverso quel controllo. Si diceva: “Io sono responsabile di quel che accade in questo reparto e se allento il mio controllo significa che voi impiegati venite ad avere delle responsabilità! Brrrr… Questo implica la paura che gli impiegati possano comportarsi di conseguenza. La paura ha molte, molte maschere nella nostra vita. Questa diapositiva è stata scattata 6 anni fa. Rabbia, ferito, geloso, ego, aggressivo, controllo, bugie, mancanza di rispetto, sfiducia, prevenuto, non disponibile, infelice. Guardate quante parole sono simili a quelle che abbiamo appena usato noi! La paura è l’unico modello che sia in grado di impedirvi di collegare Terra – cuore – cervello –cellule Se non lo sapessimo potremmo affermare che veniamo tutti dalla stessa famiglia. Abbiamo tutti avuto a che fare con gli stessi modelli, molte maschere di un comune modello implicito, quello della paura. La paura è l’unico modello di mia conoscenza che sia in grado di impedirvi di collegare Terra – cuore – cervello – cellule. La paura si esprime in moltissimi modi nelle nostre vite. Arriviamo in questo mondo con un’antenna già predisposta, inserita nella memoria collettiva di tutti coloro che sono venuti prima di noi, piena di paure, ferite, rabbia, senso del controllo, mancanza di disponibilità ecc. Questo è il primo modo in cui ci è dato di conoscere noi stessi sulla Terra mentre siamo ancora nell’utero di nostra madre e ci risvegliamo sotto l’influsso di queste stazioni, credendo che facciano parte integrante di noi. Poiché non ci piacciono, sviluppiamo una carica emotiva negativa contro di esse. Quanto tutte queste paure si riducono ad una o più combinazioni di 3 paure universali Ebbene esiste un interessante procedimento che voglio mostrarvi. E svolgere con voi nelle prossime due ore. Per quanto tutte queste paure possano apparire diverse tra loro alla fine si riducono tutte ad una o più combinazioni di 3 paure universali di cui gli antichi ci hanno dato notizia.: Paura di essere abbandonati La prima è la PAURA DI ESSERE ABBANDONATI. Quante volte nella vostra vita avete provato la sensazione di essere stati abbandonati in questo mondo e dimenticati? Quasi tutti gli studi concordano sul fatto che, nonostante differenti retroterra culturali etnici e geografici, esiste negli umani una paura quasi universale, secondo la quale quasi tutti ammettono di sentire che in qualche modo, in qualche punto della nostra antica memoria, molti miliardi di anni fa, siamo stati portati in questo mondo e lasciti qui a cavarcela da soli, tagliati fuori da tutto ciò che ci era familiare. Abbiamo ancora in noi la carica emotiva di ciò che significa per noi la paura di essere abbandonati Quella paura è annidata così profondamente in alcuni che non la riconoscono nemmeno. D’altra parte invece abbiamo ancora in noi la carica emotiva di ciò che significa per noi quella paura. Questo è un punto cruciale. Cosa succede se avete in voi questa carica e non sapete che tipo di paura si tratta? Non ci svegliamo certo una mattina dicendo: “Beh, penso che questa mattina, mi farò una tazza di caffé, mangerò un paio di toast e poi lavorerò sulla mia paura di essere abbandonato. Forse lo fate, lo so, ma di solito non è così. Noi viviamo creando rapporti capaci di riflettere le grandi paure che abbiamo Ecco invece cosa succede. Noi viviamo creando rapporti capaci di riflettere le grandi paure che abbiamo, attraversiamo la vita creando relazioni con altre persone, siano esse storie d’amore, amicizie o rapporti di lavoro, che non potrebbero funzionare neanche fra un milione di anni e, quando non funzionano e veniamo lasciati, ci sentiamo devastati, sconvolti, annientati. Se vi sentite sconvolti a causa di un rapporto che giudicate fallito, (in realtà i rapporti non possono mai fallire, questo è solo un nostro condizionamento), cioè quando vi ritrovate in un rapporto che non ha funzionato come vi aspettavate, vi sentite profondamente feriti ed è molto probabile che ciò che provate abbia ben poco a che fare con il rapporto fallito e che invece abbia molto a che fare con l’attivazione di una vostra antica carica: la paura dell’abbandono.

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Tale sensazione è quasi universale. Se siete spesso coinvolti in rapporti che non funzionano e siete sempre voi a venir lasciati e se quando ciò accade ne siete profondamente feriti, allora c’è una buona probabilità che quei rapporti siano collegati ad una delle vostre paure più profonde. O forse succede il contrario. Io ho degli amici che l’hanno vissuto. Dal loro punto di vista era meglio togliersi dalla situazione che restarci aspettando di venirne feriti. Avevo degli amici, quando ero ingegnere che godevano di una vita di successo, piena di impieghi favolosi, matrimoni fantastici bambini magnifici… poi si sono svegliati una mattina e si sono detti: “La mia vita è troppo bella sarà meglio che faccia qualche cambiamento prima che mi accada qualcosa che mi faccia star male, così hanno lasciato il lavoro, oppure hanno attuato dei trucchi per lasciare la famiglia o per sabotare tutte le cose che funzionavano perché dal loro punto di vista era meglio togliersi dalla situazione che restarci aspettando di venirne feriti. E’ la stessa paura di prima che funziona all’inverso. Con questo vi ho descritto una delle nostre paure, la paura di essere abbandonati. Paura universale di non essere all’altezza Quasi universalmente esiste poi la sensazione di non essere degni di stare al mondo. Questo è prevedibile. Infatti quante volte siete stati paragonati a quest’uomo (Gesù). A volte ci si scherza sopra, a volte la gente dice: “Ah si? E come intendi arrivarci? Camminando sull’acqua?” Oppure: “Chi ti credi di essere? Gesù Cristo?”. E lì succede qualcosa. Quante volte ci hanno detto che, anche se facessimo il massimo nella vita, non saremmo mai all’altezza di quest’uomo. Ebbene se non sapeste di avere voi la paura universale di non essere all’altezza avreste sempre dei rapporti umani in cui mettereste in questione il vostro valore, vi trovereste ad avere degli impieghi che non gradite e quando vi chiedessero se vi piace il vostro lavoro rispondereste “Beh, non è esattamente ciò che vorrei, ma per ora va bene, serve a pagare le bollette anche se non è quello per cui sono qualificato. Oppure direste di un vostro rapporto amoroso: Beh non intendo sposare questa persona in realtà non abbiamo molto in comune, non sono nemmeno sicuro del perché stiamo insieme, ma per il momento mi va bene così. Se razionalizzate c’è una forte probabilità che quei rapporti non facciano altro che riflettere le vostre aspettative di non essere all’altezza. O ancora : entrate in una stanza piena di gente e improvvisamente vi sembra che tutti vi stiano guardando, forse è anche così, e ciò vi rende nervosi. Perché? Che cosa significa? Che cosa vi dice? E’ la paura universale di non essere all’altezza. Esiste un’idea quasi universale che questo mondo non sia un luogo sicuro per viverci. Mia madre ed io ne parliamo sempre quando mi reco all’estero. Io le dico: “Mamma, se proprio ti vuoi preoccupare, perché, anziché pensare a qualcosa di male non ti preoccupi che mi accada qualcosa di positivo?”. Lei mi risponde: ” perché non è così che funzionano le cose.” Ed io a mia volta: “Beh, ma perché dovrebbe accadere qualcosa di male?.” E lei: “Perché è successo ad altre persone!” Perché mia madre si preoccupa che possa succedere proprio a me? Secondo voi questo mondo è sicuro? Avete fiducia implicitamente nel processo della vita? Chiedersi questo è molto importante, visto che stiamo per cominciare a lavorare sul codice della compassione. Gli Esseni ci hanno lasciato letteralmente dei codici Nei loro testi più segreti, gli Esseni ci hanno lasciato letteralmente dei codici. Ci hanno detto: Nell’abbracciare questi codici durante le vostre vite, voi Diventerete compassione. Uno di quei codici ci chiede di riflettere su come ci sentiamo nei confronti della vita. Se ci sembra che questo mondo sia sicuro o meno. Quando la mattina voi salutate le persone che amate, quando date un bacio ai bambini li mandate a scuola o quando accompagnate alla porta le vostre mogli, i vostri mariti che vanno al lavoro, pensate che li rivedrete alla fine della giornata? Opre nella vostra testa c’è una piccola voce che dice: “Dovrei dar loro un bacio perché non li rivedrò mai più.” Lo vedete alla TV e succede ad altre persone. Che effetto vi fa? Che sensazione vi da? Lo scopo di questo piccolo esercizio è di capire che noi arriviamo in questo mondo ad un certo livello come delle tabulae rasae e che questo fatto provoca svariate dinamiche. Poi ci vengono assegnate delle antenne che ci collegano a tute le credenze, le gioie, le paure di tutti coloro che sono venuti prima di noi. Così noi una mattina ci svegliamo ci colleghiamo e crediamo che esse ci appartengono. Quindi noi incominciamo ad affrontare la vita attraverso la percezione degli altri, finché ciò non ha più senso per noi, finché scegliamo consciamente un’altra modalità per trascendere tutto questo. Quello che ho appena descritto sono le paure universali del nostro tempo con le quali siamo stati tutti sintonizzati. In un altro ciclo della storia umana si sarebbe potuto trattare di paure molto diverse. Nell’attuale ciclo, iniziato circa duecentomila anni fa, le paure universali sono queste: custodiamo in noi una carica emotiva storica e storicamente non lo sappiamo. Quella carica contiene la promessa che attireremo nella nostra vita proprio le cose che temiamo di più, per poter trovare la guarigione e l’equilibrio.

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Noi attiriamo nella nostra vita proprio le cose che non vorremmo Quindi noi attiriamo nella nostra vita proprio le cose che non vorremmo. Quando osservate la lista delle caratteristiche dei vostri familiari e trovate parole come: critico, adirato, egoista, offensivo o controllante, chiedetevi quanti rapporti avete creato nella vostra vita adulta con persone che presentano quegli stessi modelli. Quanti rapporti di lavoro avete stabilito con persone che vi controllano o sono rigide? Quante storie d’amore avete costruito con quelle caratteristiche? Avete mai sentito dire che gli uomini sposano le loro madri e le donne i loro padri? Vorrei averlo saputo anch’io perché nel mio primo matrimonio ho proprio sposato una donna che era nata lo stesso giorno di mia madre, quindi ho letteralmente sposato quelle qualità. Perché lo facciamo? Lo avete fatto anche voi? I parametri dei vostri familiari, che da bambini non vi piacevano, hanno sviluppato in voi una carica emotiva, che è come un magnete e fa si che voi attiriate le opportunità necessarie a ridefinirla Esaminate, vi prego le vostre amicizie adulte, le vostre storie d’amore e le vostre esperienze lavorative e notate che i modelli che vi piacevano di meno nei vostri familiari, quando eravate bambini, li ritrovate nei rapporti che create da adulti. Perché? Perché scegliereste di ricreare dei rapporti che riproducono proprio quei parametri dei vostri familiari che da bambini vi piacevano di meno? E’ molto probabile che ciò sia accaduto proprio perché non vi piacevano e perché ciò aveva sviluppato in voi una carica emotiva. Quella carica è come un magnete che fa si che voi attiriate le opportunità necessarie a ridefinirla. Gli antichi lo sapevano ed hanno usato tale conoscenza con grande abilità. I SETTE SPECCHI ESSENI in ogni momento della nostra vita la nostra realtà interiore ci viene rispecchiata dalle azioni, dalle scelte e dal linguaggio di coloro che ci circondano. Gli antichi Esseni forse identificarono meglio di chiunque altro il ruolo dei rapporti umani, riuscendo a dividerli in categorie. E’ da distinguere fra 7 misteri corrispondenti ai vari tipi di rapporto che ciascun essere umano avrebbe esperimentato nel corso della sua vita di relazione. Gli Esseni li hanno definiti “specchi” e ci fanno ricordare che in ogni momento della nostra vita la nostra realtà interiore ci viene rispecchiata dalle azioni, dalle scelte e dal linguaggio di coloro che ci circondano. Il PRIMO E IL SECONDO SPECCHIO ESSENO DEI RAPPORTI Il primo specchio dei rapporti è incentrato su cosa noi inviamo, nel momento presente, alle persone che ci stanno accanto Il primo specchio dei rapporti è quello della nostra presenza nel momento. Il mistero del Primo specchio è incentrato su cosa noi inviamo nel momento presente, alle persone che ci stanno accanto. Quando ci troviamo circondati da individui e modelli di rapporto di comportamento in cui domina l’aspetto della rabbia o della paura, lo specchio funziona in entrambi i sensi, potrebbe invece trattarsi di gioia, estasi e felicità, ciò che vediamo nel primo specchio è l’immagine di quello che noi siamo nel presente. Chi ci è vicino ce lo rimanda, rispecchiandoci. Il secondo specchio esseno, dei rapporti umani, ci rimanda ciò che noi giudichiamo nel momento presente Il secondo specchio esseno, dei rapporti umani, ha una qualità simile alla precedente ma è un po’ più sottile. Anziché riflettere ciò che siamo, ci rimanda ciò che noi giudichiamo nel momento presente. Se siete circondati da persone, i cui modelli di comportamento vi provocano frustrazione o scatenano la vostra rabbia o astio e se percepite che quei modelli non sono vostri in quel momento, allora chiedetevi: Mi stanno mostrando me stesso nel presente? Se potete onestamente rispondervi con un no c’è una buona probabilità che vi stiano invece mostrando ciò che voi giudicate nel momento presente. La rabbia, l’astio o la gioia che voi state giudicando. Pensiamo a quando varie persone impersonano gli stessi modelli per voi esprimendo rabbia ed astio. Vi è mai capitato di essere irritati o ansiosi di arrivare da qualche parte e di salire in macchina rendendovi conto che avete fatto continuamente delle scelte sbagliate: in banca avete scelto la fila più lenta, avete sbagliato la rampa di accesso nel raccordo stradale, e ora mentre guidate vi ritrovate dietro a macchine che vanno a 50 Km all’ora in una strada dove si potrebbe andare a 100? Può darsi che quelle persone vi stiano riflettendo ciò che siete in quel momento. Parleremo della realtà riflessa fra qualche minuto. Spesso il mistero del primo specchio rappresenta esattamente ciò che sta succedendo A volte siamo in presenza di persone che ci rimandano come siamo in quel momento e altre volte non è così. Allora la gente dice che gli specchi non funzionano. Invece funzionano! Se abbiamo la saggezza di comprendere cosa ci stanno dicendo. Alcuni anni fa ho avuto la rarissima possibilità di vedere entrare nella mia vita tre persone diverse durante lo stesso mese. Avrebbe dovuto essere un segno premonitore abbastanza chiaro per me! Quando tre nuovi rapporti umani, diversi fra loro, si presentano durante lo stesso mese, è come una bandierina che dice: “ Qui sta per accadere qualcosa! Credeteci! Uno era un potenziale rapporto amoroso Un altro era un potenziale rapporto d’affari.

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Il terzo era un misto di amicizia e di lavoro. Fu ciascuna di quelle tre persone a venire da me, ognuno di loro mi aveva cercato. Questo avrebbe dovuto essere il secondo segno. Il rapporto amoroso riguardava una persona con cui avevo lavorato; avevamo passato molto tempo insieme scoprendo vari interessi comuni e, stare con lei, aveva senso per me. Non era tanto una potente attrazione magnetica, quanto la cosa giusta da fare. Il secondo rapporto, quello d’affari, era molto interessante. Ero occupatissimo a svolgere seminari a tempo pieno in quel momento e una persona, un uomo, venne da me offrendosi di curare gli aspetti logistici del mio lavoro, il che mi avrebbe permesso di fare altre cose, che mi premevano di più, mentre lui avrebbe potuto svolgere compiti che gli riuscivano facili. Sembrava una buona idea. Il terzo rapporto era di amicizia e quasi di affari e riguardava un bravissimo falegname che si offrì di prendersi cura della mia casa nel Nuovo Messico Settentrionale durante l’autunno successivo quando avrei condotto un gruppo in Egitto. In effetti avevo già cominciato a cercare qualcuno che abitasse nella mia proprietà, quindi anche quella mi sembrò una cosa giusta da fare. L’uomo mi disse che gli sarebbe piaciuto stare da me in cambio di servizi di falegnameria e di custodia della casa. Tutto mi accadde quasi contemporaneamente in un periodo della mia vita in cui ero veramente molto impegnato. Io decisi di farlo e in quello stesso mese ciascuno delle tre persone che erano entrate nella mia vita, ognuna di loro cominciò a farmi impazzire. Mi facevano veramente imbestialire. C’era un modello che mi si era presentato varie volte nella mia vita. Quando le cose mi rendevano furioso, io usavo la logica e mi dicevo: “Beh, sei solo stanco, hai viaggiato molto, sei sotto pressione, in questo momento, prenditi un’altra settimana di tempo forse due, per vedere come vanno le cose.” Quindi partivo – e l’ho fatto anche con quelle persone. Facevo un viaggio, tornavo una decina di giorni dopo e tutto era come prima, e allora ripartivo. Avevo una routine a quell’epoca. Facevo un viaggio, tornavo all’aeroporto di Albuquerque, mi fermavo al bancomat per prelevare dei contanti, andavo a prendere i miei animali dal veterinario che li aveva in custodia, tiravo fuori l’auto dal parcheggio, facevo il pieno e guidavo per quattro ore fino a casa nel Nuovo Messico del Nord. Durante quello specifico viaggio iniziai la solita routine e non andai molto lontano perché, arrivato al Bancomat dell’aeroporto di Albuquerque, alle 5 di pomeriggio, mi vidi recapitare il messaggio che sul mio conto non c’era più niente. Sapevo che si trattava di un errore e che il conto era ben fornito, perché mi era appena stato concesso un permesso di costruzione per un’attività da realizzare sulla mia proprietà ed avevo molti soldi a disposizione per questo. Quindi decisi che avrei verificato tutto il lunedì mattina successivo. Guidai fino a casa e il lunedì mattina, puntualmente chiamai la banca dove mi dissero che non solo non c’era denaro sul conto ma che avevo anche 71 assegni scoperti e che per ciascun assegno c’era una penale da pagare. Poi mi chiesero quando sarei potuto passare in banca a discutere la situazione. Ci andai immediatamente Uno di quegli assegni era all’ordine del mio caro amico Jerry Home e questo è il modo in cui ci siamo conosciuti. “Tu sai la storia Jerry” Andai in banca e chiesi cos’era successo. Mi risposero che c’era stato un prelievo per mezzo di un bonifico telegrafico, che non era stato autorizzato da me, nonostante la banca avesse creduto il contrario e che tutto il denaro era stato prelevato fino all’ultimo centesimo. Quindi gli assegni che avevo già emesso erano scoperti e mi erano stati addebitati. Quando qualcosa del genere accade non c’è nessun senso nel razionalizzare. Non si può farci niente. Siccome non avevo neanche i soldi per fare benzina e per riprendere i miei animali dal veterinario, fui costretto a cercare di rendermi conto pienamente di cosa mi stava succedendo. Ricordo di aver pensato: “Santo cielo! Qui sta succedendo qualcosa di grosso”. Avevo appena terminato di svolgere una serie di seminari nel Nord Ovest del Pacifico durati circa un mese e gli organizzatori di quei programmi mi stavano dando mille ragioni per cui non c’erano ancora fondi per pagarmi. Nel frattempo l’uomo che viveva nella mia proprietà in cambio di lavori di falegnameria – questo è un argomento veramente molto delicato per me – diciamo che aveva scelto uno stile di vita che non solo non corrispondeva a quello della nostra proprietà, ma era anche illegale nello Stato del Nuovo Messico ed io gli avevo chiesto di cambiare stile di vita. Quindi tutte quelle cose mi accadevano contemporaneamente ed io mi sono detto: “Ebbene, se è vero che gli specchi funzionano, ovviamente me ne vengono presentati alcuni in questo momento. Cosa mi stanno dicendo?” Sono così andato a fare una passeggiata – non avevo molta scelta quel giorno – in una

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bellissima strada che da casa nostra si inoltra per circa quattro miglia fino alle gole del Rio Grande ed è un meraviglioso santuario naturale. Lungo quella strada c’è un’enorme montagna, chiamata il “Pick”. Gli indiani raccontano un sacco di storie su quella montagna sacra che segna la fine dei loro terreni di caccia. Avevo immaginato dei libri e condotto interi seminari su quella strada e poi ero andato a casa e li avevo trascritti al computer. Mi chiesi nuovamente: “Se gli specchi funzionano, che aspetto di me stanno riflettendo queste persone?” Sapevo che avrei dovuto trovare un filo conduttore comune- Quindi cominciai ad analizzare cosa rappresentava per me ciascuno di quei rapporti. Analizzai molte possibilità e quando ebbi finito sapevo che ciascun rapporto era collegato ad elementi di onesta, integrità e fiducia. Quindi mi sono detto: “Se questo specchio è vero, se queste persone stanno riflettendo tali modelli di comportamento, mi stanno forse mostrando che in qualche modo io manco di onestà, di integrità o di fiducia?” Quando avete una carica emotiva su qualcosa vi promette che la incontrerete nella vita Ed ancora prima che io formulassi quella frase ero certo che non fosse così, perché quelle erano proprio le qualità che applicavo nel mio lavoro. Esattamente quelle. Allo stesso tempo ebbi un’illuminazione, così potente e sottile che mi fece realizzare questo: Gli specchi non mi stavano mostrando – come avevo pensato – un riflesso di ciò che io ero nel momento presente, mi stavano invece proponendo un’immagine più sottile: lo specchio di ciò che io giudicavo in quel momento, lo specchio di come giudicavo, proprio in quel momento. Solo questo. Avevo in me una fortissima carica su l’onestà, integrità e fiducia,. Era una carica tale che non ero disposto a permettere che esistesse in altre persone. Quando avete una carica emotiva su qualcosa, che cosa vi promette? Promette che la incontrerete nella vita. Io avevo quella carica. Ciascuna delle tre persone che erano entrate nella mia vita – ora lo so – era un potente ed abile maestro che impeccabilmente ha retto uno specchio davanti a me riflettendo le mie cariche più potenti. Il processo fu relativamente breve, anche se sarebbe potuto durare per anni. Forse era stato davvero così, forse quegli specchi mi erano già stati mostrati per molto tempo a dei livelli tanto sottili che non li avevo riconosciuti. Poi erano divenuti sempre meno impercettibili, fino a che successe qualcosa che non avevo potuto ignorare. In quel momento della mia vita mi fu mostrato quello specchio, in quel momento avevo davanti a me il secondo mistero dei rapporti umani ciò che giudichiamo nel momento presente. A proposito dell’uomo che si era offerto di organizzare i miei seminari, l’attimo in cui ci eravamo conosciuti a casa di un comune amico in California del Nord, era successo qualcosa di interessante. Non ci eravamo ancora incontrati di persona. Avevamo solo parlato per telefono e appena lo vidi gli posi una domanda che faccio raramente: “Qual è la sua data di nascita?” Rispose “28 giugno 1954”. Ed io ne fui molto stupito perché era anche la mia! Lo stesso giorno, mese e anno! Anch’io come tutti quelli del segno del Cancro vivo in un mondo fatto di sentimenti, sono un doppio segno del Cancro e questo significa il doppio di sentimenti, inoltre ho 5 o 6 pianeti nella dodicesima casa, tutti nel segno del Cancro, quindi il mio mondo è un mondo di sentimenti. Il mio sentiero di vita è stato quello di conciliare il sentimento con il mondo accademico e scientifico attraverso il lavoro nelle imprese e nelle università. Ho guardato in faccia quell’uomo e gli ho detto che, sicuramente anche lui, aveva avuto le stesse esperienze. Un altro uomo del Cancro! Che fantastica persona con cui entrare in affari!. Lui allora mi guardò direttamente negli occhi e mi disse qualcosa di cui non tenni conto perché stavo usando la logica. “Ah, io sono il suo gemello negativo” mi rispose. Io non ascoltati, perché la logica mi diceva “Sta solo scherzando”, però provavo una strana sensazione qui, anche con l’uomo che si trasferì nella mia proprietà per prendersene cura in cambio di ospitalità provai una certa sensazione ma non ci feci attenzione, perché la mia logica diceva: non lo conosci nemmeno, perché lo giudichi? Anche nel rapporto amoroso provai una certa sensazione e la mia logica mi disse: Beh, quella sensazione ti viene dall’ultima volta in cui hai sofferto, quindi dai una possibilità a questo nuovo rapporto!. La ragione per cui vi racconto queste storie è che in ciascuna di esse provai una sensazione immediata e che ciascuna mi procurò più di una lezione, come ho detto anche ad altri che hanno trovato questi esempi molto stimolanti. Era una lezione di cui non mi importava in quel momento. Durante la settimana in cui io riconobbi il modello del giudizio e cioè che ciascuna di quelle persone era un maestro nel rispecchiarmi le cose che giudicavo, ogni altro rapporto che esisteva in virtù del giudizio critico, iniziò a scomparire dalla mia vita. E’ un effetto a catena. Ve lo dico perché so che funziona proprio così. Se vivete un certo modello in un area della vostra vita, esso rispunta anche altrove e una volta che viene guarito ed appianato, anche in una sola aerea, guarisce dappertutto, simultaneamente, perché la nostra natura è oleografica. La consapevolezza funziona così: si riflette su moltissimi livelli diversi. Il rapporto con l’uomo che si era offerto di entrare in affari con me non funzionò affatto, anche se io sentivo di avergli dato ampie opportunità. In effetti però funzionò bene perché mi offrì uno specchio, anche se non sapevo cosa mi stava mostrando.

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Quindi un bel giorno chiamai quell’uomo al telefono e gli dissi: “Non intendo più lavorare con te”. La conversazione in realtà fu un po’ più elaborata, ma non voglio dilungarmi troppo. Riagganciai il ricevitore e nel farlo mi resi conto di aver appena disdetto tutti i miei programmi, tutte le mie fonti di reddito e per i 6 mesi successivi. Era un sabato pomeriggio e passai tutto il resto del giorno e la domenica a riflettere sul da farsi. La domenica sera trovai sulla segreteria telefonica il messaggio di una donna che non conoscevo che aveva sentito parlare dei miei seminari da amici comuni e che mi chiedeva di richiamarla. Mi disse che era interessata a sponsorizzarmi e a creare programmi per me in tutto il paese se accettavo di collaborare con lei. La prima cosa che le chiesi fu: “Qual è la sua data di nascita?” Lei disse “28 giugno 1954”. E’ una storia vera. La mia prima reazione fu di chiudere la comunicazione ma non riuscii a farlo e le raccontai tutta la storia. Lei mi chiese se intendevo dare una possibilità alla sua proposta. Questa volta feci attenzione a cosa sentivo e c’era qualcosa di diverso, perciò dissi di sì. Oggi quella donna è coordinatrice di seminari, svolge laboratori per conto suo ed ha scritto molti libri. Si chiama Joan Carrol Cornak, se la conoscete. Io non ho permesso al primo rapporto di inquinare il secondo perché sono riuscito ad aver fiducia in ciò che sentivo e a capire il significato della sensazione che provavo e si è realizzato fra noi un rapporto molto forte. Ed è stato attraverso quella persona che ho incontrato Melissa. Riassumendo, è interessante come funzionano queste cose, attraverso il secondo specchio del giudizio critico, mi è stato mostrato quali erano le mie più grosse cariche. Non tanto cosa io ero, quanto ciò che io giudicavo nel momento presente ed ho imparato una grande lezione sul discernimento e sulla fiducia. E’ stata una lezione relativamente poco gravosa in paragone di ciò che è venuto immediatamente dopo, perché ho cominciato ad avere a che fare con creditori, contratti ecc. E attraverso il mio potere di discernimento, ho evitato seri problemi potenziali. Quindi vi invito a passare in rivista le vostre vite, le persone che vi sono più care, perché sono quelle che fanno da calamita, siano esse relazioni amorose oppure rapporti di famiglia – questi ultimi non ci è dato di sceglierceli. Osservate le caratteristiche che le persone usano nel premere i vostri bottoni e chiedetevi: “Mi stanno mostrando me stesso nel momento?” Se la risposta onesta è “No”. Allora chiedetevi questo: “Mi stanno mostrando ciò che io giudico nel momento?” La risposta potrebbe sorprendervi. COMPRENDERE LA TECNOLOGIA INTERIORE DELLE EMOZIONI Il TERZO E IL QUARTO SPECCHIO ESSENO Il terzo specchio esseno dei rapporti umani Quando ci troviamo in presenza di un individuo che incarna le cose che abbiamo perduto e che stiamo cercando, per poter ritrovare la nostra interezza, i nostri corpi esprimono una risposta fisiologica per mezzo della quale realizziamo di nutrire un’attrazione magnetica verso quella persona Il terzo specchio esseno dei rapporti umani è uno degli specchi più facili da riconoscere, perché lo percepiamo ogni volta che ci troviamo alla presenza di un’altra persona, quando la guardiamo negli occhi, e in quel momento accade qualcosa di magico. Alla presenza di questa persona, che forse non conosciamo nemmeno, sentiamo come una scossa elettrica, forse anche la pelle d’oca sulla nuca o sulle braccia. Che cosa è appena successo, in quell’attimo? Attraverso la saggezza del terzo specchio ci viene chiesto di ammettere la possibilità che, nella nostra innocenza, noi rinunciamo a delle grosse parti di noi stesi, per poter sopravvivere alle esperienze della vita. Possono venir perse, senza che noi ce ne rendiamo conto, o forse le perdiamo consapevolmente o ancora ci vengono portate via da coloro che hanno un potere su di noi. Talvolta quando ci troviamo in presenza di un individuo che incarna proprio le cose che abbiamo perduto e che stiamo cercando, per poter ritrovare la nostra interezza, i nostri corpi esprimono una risposta fisiologica per mezzo della quale realizziamo di nutrire un’attrazione magnetica verso quella persona. Il quarto specchio esseno dei rapporti umani Se vi trovate in presenza di qualcuno e, per qualche motivo inspiegabile, sentite l’esigenza di passare del tempo con quella persona, ponetevi una domanda: che cos’ha questa persona che io ho perduto, ho ceduto, o mi è stato portato via? La risposta potrebbe sorprendervi molto perché in realtà riconoscerete questa sensazione di familiarità, quasi verso chiunque incontriate. Cioè vedrete delle parti di voi stessi in tutti. Questo è il terzo mistero dei rapporti umani. Attraverso la dipendenza e la compulsione, noi rinunciamo lentamente proprio alle cose a cui teniamo di più Il quarto specchio esseno dei rapporti umani è una qualità un po’ diversa. Spesso nel corso degli anni ci accade di adottare dei modelli di comportamento che poi diventano tanto importanti da farci riorganizzare

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il resto della nostra vita per accoglierli. Sovente tali comportamenti sono compulsivi, creano dipendenza. Il Quarto mistero dei rapporti umani, ci permette di osservare noi stessi in uno stato di dipendenza e compulsione. Attraverso la dipendenza e la compulsione, noi rinunciamo lentamente proprio alle cose a cui teniamo di più. Cioè mentre le cediamo, poco a poco vediamo noi stessi lasciare le cose che più amiamo. Ad esempio, quando parliamo di dipendenza e compulsione, molte persone pensano all’alcol e alla nicotina che sono certamente capaci di creare tali stati. Ma ci sono altri modelli di comportamento più sottili come l’esercizio di controllo in ambiente aziendale o in famiglia o come la dipendenza dal sesso, dal possedere o generare denaro e abbondanza, anche questi sono esempi di compulsione e dipendenza. Quando una persona incarna un simile modello di comportamento, può star certa che il modello, che pur è bello di per sé, si è creato lentamente nel tempo. Poco a poco, noi rinunciamo alle cose che ci sono più care. Se riorganizziamo le nostre vite per far posto al modello dell’alcolismo o all’abuso di sostanze forse stiamo rinunciando a porzioni della nostra vita rappresentate dalle persone che amiamo, dalla famiglia, dal lavoro, dalla nostra stessa sopravvivenza. Il tratto positivo di questo modelle è che può essere riconosciuto ad ogni stadio, senza bisogno di arrivare agli estremi perdendo tutto. Possiamo riconoscerlo, guarirlo, e ritrovare la nostra interezza ad ogni stadio. Nel 1992, stavo svolgendo una serie di seminari molto simili a questo, a M… una cittadina vicina a,… sapete dove si trova? Era… in un bellissimo posto chiamato…. Che, a quell’epoca, era una pensione ed un centro per ritiri spirituali. Avevamo affittato l’intera struttura, incluso la grande sala al pian terreno, dove ogni sera guardavamo i nostri video. Una sera stavamo guardando uno stupefacente video con Richard Holden che presentava una conferenza alle Nazioni Unite durante una sessione speciale di argomento archeologico incentrato su ciò che, secondo lui, era stato trovato su Marte nel 1976 dal progetto della sonda Viking. Era buio, la porta si aprì ed entrarono due persone che chiesero una stanza e, naturalmente, la pensione era tutta occupata da noi. Videro ciò che stavamo guardando e lo trovarono molto interessante, perciò chiesero di restare con noi ed io acconsentii. Alla fine della proiezione, quando si riaccesero le luci, guardai le due nuove arrivate, che erano due viaggiatrici e notai che stranamente una di loro aveva un aspetto molto familiare. Non l’avevo mai incontrata prima e tuttavia sentivo un senso di familiarità. Vi è mai successa la stessa cosa, magari in un aeroporto, in una stazione, in un centro acquisti? Anche le drogherie sono ottimi posti, perché lì nessuno ci pensa né ha aspettative di sorta. All’improvviso, anche se non stai cercando di incontrare gente o di procurarti qualcosa consciamente, qualcuno viene verso di te e tu percepisci questa persona che ti passa davanti e dici: “Santo cielo che cosa è stato?” Forse i nostri occhi si incontrano e per una frazione di secondo avviene una piccola magia, scocca una scintilla di riconoscimento reciproco. Nella nostra società questo comportamento non è bene accetto, perciò spesso troviamo il modo di distaccarcene. Se siamo per strada faremo qualcosa come mandare indietro i capelli, o come fissare una gomma da masticare appiccicata sul selciato o qualunque altra cosa che interrompa quel contatto. Che cosa succede in quel momento. Cosa succede quando guardate così qualcuno e sentite quel senso di familiarità? Questo è il modo in cui gli specchi si presentano a noi Ad un certo punto della mia vita ho lavorato con un gruppo di ingegneri e uno di loro provava sensazioni simili molte volte al giorno. Di regola gli accadeva con le donne. Ad esempio usciva dall’ufficio per pranzo oppure per riscuotere lo stipendio in banca o per fare qualche commissione il venerdì pomeriggio. Poi tornava, si sedeva immobile alla scrivania. Allora io gli chiedevo se c’era qualcosa che non andava e lui mi rispondeva: “Non riesco a lavorare, mi sono innamorato durante la pausa-pranzo.” Il mio collega si innamorava varie volte al giorno. Questo gli rendeva la vita un inferno. Questo è il modo in cui gli specchi si presentano a noi e questa è la ragione per cui vi racconto delle storie vere. Gli succedeva così spesso che noi colleghi avevamo perfino dato un nome a quell’effetto, lo chiamavamo Effetto Schiaffo. Lui usciva per pranzare e poi tornava e diceva sono stato schiaffeggiato 5 volte. Voleva dire che si era innamorato 5 volte. Riprendevamo il lavoro e intanto lui faceva cose diverse come chiamare la banca dove aveva incassato l’assegno per chiedere chi era la terza impiegata da sinistra, poi le telefonava e la invitava a prendere un caffé. Lei rispondeva di sì e mentre prendevano il caffé, lui osservava la cameriera e sentiva che se ne stava innamorando. Succedeva continuamente ed era un vero problema per lui perché aveva una moglie e due bei bambini a cui voleva molto bene. Quello che vi ho narrato era un caso estremo ma ve l’ho mostrato come esempio perché è molto appropriato. Cosa succede nel momento in cui proviamo quella sensazioni? Ebbene sto per raccontarvi ciò che è accaduto a me… Quella famosa sera, le luci si accesero, le donne erano lì sedute e quando guardai negli occhi una di loro ebbi la sensazione che accadesse qualcosa di magico. Lei ed io continuavamo a parlare anche dopo che tutti erano andati a dormire. Allora le chiesi se le

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andava di fare una passeggiata e lei acconsentì. La cittadina era così piccola che per attraversarla bastava un minuto. C’erano un museo, un ufficio postale, una gelateria e si era visto tutto. La donna ed io abbiamo percorso quel tragitto molte volte quella sera e poi alla fine ci siamo augurati la buona notte, senza che io le avessi chiesto come si chiamava, perché pensavo che la cosa sarebbe finita lì. Durante quello stesso viaggio incontrai un personaggio che sarebbe diventato un mio grande amico. Inizio a raccontarvi quest’altra storia adesso e la finirò prima di aver completato la lezione sulla scienza della Compassione. Qualche tempo prima che arrivassimo a … una gatta aveva dato alla luce dei gattini nel sottoscala, per la prima volta e siccome non aveva saputo prendersi cura di loro tutti avevano creduto che la nidiata non fosse sopravvissuta. A un certo punto però la gatta arrivò portando in bocca un sacchettino di ossa e pelo che respirava ancora nonostante non avesse mangiato nulla da quando era nato. I proprietari dell’albergo pensarono: “Tutto questo è molto speciale. Questo gattino ha una tale volontà di vivere che lo chiameremo Merlino. Merlino era un bellissimo gatto nero e la sera in cui arrivai all’albergo venne a miagolare davanti alla mia porta. Io aprii e lui entrò e da quel momento non ci separammo più per tutta la settimana in cui mi trattenni lì. Il micio riacquistava le forze mentre dormivamo e mangiavamo insieme nella mia stanza. Stava in piedi sul lavandino. Mi guardava mentre mi facevo la barba, saliva sul bordo della vasca da bagno quando mi facevo la doccia e acchiappava con i baffi le gocce d’acqua che rimbalzavano su di lui. Diventammo grandi amici. Alla fine del seminario sarei dovuto rientrare nel nuovo Messico e mi fu chiesto se volevo portare Merlino con me. Naturalmente accettai. Il mattino in cui dovevo partire mi ero recato a comprare le cose di cui c’è bisogno quando si viaggia con un animale: un guinzaglio perché il gatto c’era abituato, una scodella per l’acqua una cassettina e tutto il resto. Mentre guidavo mi fermai ad un semaforo, alzai lo sguardo e all’angolo vidi proprio la donna che avevo conosciuto la sera prima. Lo vedete questa storia alla fine ha la sua coerenza. Lei mi vide e venne verso la mia macchina per salutarmi, intanto il semaforo era diventato verde e la gente aveva cominciato a suonare il clakson. Allora le chiesi se aveva già pranzato e lei mi disse di no, quindi la invitai a salire in macchina. Andammo a comprare le ultime cose per il gatto e poi ci recammo in un delizioso piccolo caffé quasi fuori città dove ci sedemmo a parlare. E parlammo, parlammo, parlammo… Restammo lì tutta la mattina. La gente che era venuta a far colazione se ne andò e il caffé diventò molto tranquillo, poi arrivarono i clienti dell’ora di pranzo, poi anche loro se ne andarono e ci fu di nuovo molta quiete. La donna doveva ripartire per la costa Orientale ed io per il Nuovo Messico. Alla fine ci dicemmo: “Beh, visto che dobbiamo partire sarà meglio muoverci.” Lei mi accompagnò alla macchina, le diedi un bacio d’addio sulla guancia e… ancora oggi non so quale sia il suo nome. Mentre la guardavo allontanarsi mi successe questo: sentii una grande tristezza dentro di me perché iniziavo già a sentire la sua mancanza. La osservai partire a bordo della sua auto e vidi le luci posteriori sparire lungo la strada. Dieci anni fa se mi fosse successa una cosa simile avrei detto che mi ero innamorato e avrei fatto qualcosa di molto romantico, come saltare in macchina per inseguirla, fermarla sull’autostrada e dirle cosa provavo per lei. Sapevo che mi stava succedendo qualcosa ma sapevo anche che non si trattava di questo. Rimasi seduto in macchina e all’improvviso cominciarono a scendermi sul viso delle grosse lacrime. Ricordo di aver pensato: Santo Cielo, questa deve essere una lezione veramente potente! Prima c’era stata quella sensazione di familiarità, ora c’era tristezza perché la donna stava partendo. Mi limitai a chiudere gli occhi ed a pormi una domanda come faccio spesso, dicendo: ”Padre chiedo che mi venga data la saggezza necessaria per comprendere la sensazione che prova il mio corpo.” Quando si fa una domanda come quella di solito ci si aspetta una risposta, invece io ottenni un’altra domanda; mi stavano facendo lavorare! La domanda era semplice! “Che cos’ha questa donna che ti manca?” Io non avevo pensato al “cosa” sapevo solo che mi mancava! Nel ricordare e nello sviluppare la conoscenza noi perdiamo l’innocenza. Cominciai a riflettere su tutto ciò di cui avevamo parlato e ciò che avevamo condiviso la sera prima e al caffé e capii che quello che mi mancava veramente era la sua innocenza, la sua capacità di stupirsi delle cose. Era qualcosa di molto importante per me in quel momento della mia vita, perché ero passato attraverso il mondo accademico, il viaggio sacro nell’accademia e avevo trascorso molto tempo nel mondo aziendale. Tutto questo ha un costo, lo sapete anche voi. Cioè nel ricordare e nello sviluppare la conoscenza noi perdiamo l’innocenza. Io me ne ero reso ben conto. Ad esempio avevo svolto gli studi a … in Colorado, non lontano da qui, verso nord. E se avete mai guidato in direzione Ovest lungo la Statale 70 venendo da Denver, avrete visto anche voi uno dei più fantastici spettacoli che la natura possa offrire. C’è un punto dove la strada taglia il fianco della montagna e tutti gli strati fatti inclinare da forze geologiche ad un angolo come questo, hanno i

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colori più belli che possiate immaginare. Dal nero più profondo al grigio, al verde oliva, al viola, al rosa, all’arancione, al bianco e poi daccapo su tutta la gamma. Prima di diventare un geologo osservavo le rocce e mi dicevo: “Guarda che meravigliosi colori!” Dopo esserlo diventato invece pensavo:” Guarda quei magnifici angoli d’inclinazione e l’accavallamento delle faglie!” Perché avevo perso un certo livello di innocenza. Così quando capii che cosa mi mancava di quella donna, seppi che non me ne ero innamorato e che lei in poche ore era stata capace di reggere davanti a me lo specchio di una grande parte di me stesso che avevo perduto per ottenere ciò che mi ero prefisso di avere nella mia vita.. Credo che l’abbiamo fatto tutti in una certa misura. Tutti abbiamo ceduto consciamente delle grosse parti di noi stessi oppure le abbiamo perse senza neanche accorgecene, o ci sono state portate via da coloro che hanno avuto potere su di noi. E tutto questo l’abbiamo fatto per sopravvivere. Forse oggi più che mai in questa fase dell’umanità e della storia geologica, noi chiediamo a noi stessi di riportare a casa quelle parti di ognuno di noi per poterci conoscere nella nostra interezza e per avere l’esperienza di vita che scegliamo. Quella donna mi aveva mostrato il terzo specchio esseno dei rapporti umani. Quella fu un’esperienza fantastica per me. Sapevo che quella donna mi aveva mostrato il terzo specchio esseno dei rapporti umani: quello che abbiamo perso, ceduto o che ci è stato portato via. La verità di quest’esperienza è che se siamo veramente sinceri gli uni con gli altri, veri gli uni con gli altri, possiamo vedere e sentire una porzione di noi stessi, semplicemente guardando negli occhi quasi tutte le persone che incontriamo. Possiamo cioè provare la sensazione del riconoscimento, della familiarità. Vi invito a percepire in voi questa sensazione. Fatelo in luogo pubblico, non importa se è in una stazione, in un aeroporto, o dal fruttivendolo, perché la gente in quei luoghi non si aspetta quel tipo di esperienza. Quando qualcuno entra nel vostro campo di consapevolezza e sentite quella sensazione, iniziate una conversazione su qualunque argomento, se vi succede come spesso accade, nella sezione della frutta, parlate di frutta e dite: Hmm! Che buon profumo! Che bell’uva! Che belle banane! Non importa che cosa dite. Iniziate una conversazione e, mentre i vostri interlocutori parlano, ponetevi mentalmente questa domanda: Cosa vedo in questa persona che io ho perso, ho ceduto o che mi è stato preso?” La risposta vi sorprenderà, ve l’assicuro. Quando organizziamo questi seminari non sappiamo né chi parteciperà, né come andranno le cose. Di solito le persone si iscrivono, poi rinunciano, fanno cambiamenti o rimandano ecc. Alcuni anni fa ho condotto, nel Sud-Ovest del Paese, un seminario composto da 40 uomini, tutti uomini – che diede ottimi risultati. Alcuni dei partecipanti erano dei cowboys, dei ragazzi che non si sarebbero tolti il cappello e gli stivali per nessun motivo al mondo. Mi dissero: Posso abbracciare un uomo in questa stanza, ma non lo farò mai là fuori. Per loro fu molto importante ricevere questa piccola informazione sul quarto specchio, perché erano tutti sposati, volevano bene alle loro mogli ed erano tutti continuamente attratti da altre donne al lavoro, o in ufficio e non capivano il perché. Questo è uno specchio potente che si applica anche al mondo aziendale ed io l’ho fatto. Il valore di questi principi sta nel fatto che li possiamo applicare nella vita di ogni giorno Ero manager nel settore delle telecomunicazioni, dirigevo due dipartimenti separati e collegati dove c’erano degli impiegati che credevano di essere innamorati gli uni degli altri. Di per sé non era un problema, anche se causava grossi sprechi di tempo: pause pranzo molto lunghe, un sacco di gomme forate, molti bambini ammalati, nonni deceduti… Ciascuno vedeva nell’altro delle ampie parti di sé che aveva perso Io sospettavo che si trattasse proprio di questo. E’ da notare che il valore di questi principi sta nel fatto che li possiamo applicare nella vita di ogni giorno. Infatti invitai due degli impiegati – entrambi felicemente sposati – nella stanza delle riunioni e in tutto rispetto della loro privacy, chiesi loro di guardarsi negli occhi e di condividere che cos’era che li attraeva. Diedi quasi un respiro di sollievo, quando i due si resero conto che in realtà non erano innamorati, che non dovevano rischiare di rinunciare alle loro beneamate famiglie e che in realtà ciascuno vedeva nell’altro delle ampie parti di sé, che aveva perso. Che specchio potente! Un altro esempio: nel 1998 quando lavoravo per il programma Star… a Sud di Denver, alcuni alti ufficiali del Pentagono ci fecero visita per revisionare il programma. Ciascun dipartimento designò un delegato ed io, non so come, finii per essere scelto. Dopo la riunione ebbi l’opportunità d’incontrare personalmente alcuni degli ufficiali e di partecipare ad una conversazione, proprio prima di cena, durante la quale una persona del gruppo si rivolse ad un membro dell’equipe, che aveva raggiunto il rango di Corporate American e che rientrava tra i capi del personale. La

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domanda era: “Come ha fatto a raggiungere questa posizione? Cosa è dovuto succedere nella sua vita affinché lei arrivasse a ricoprire un posto di potere e di controllo così prestigioso?” Tendiamo a far compromessi, cedendo in cambio parti di noi stessi per riuscire a sopravvivere L’uomo rispose, molto consapevolmente, guardandoci tutti negli occhi e dicendo: “Per arrivare dove sono oggi, ogni volta che sono salito di un gradino ho dovuto rinunciare ad una parte di me stesso. Poi aggiunse: “Ben presto capii che avevo rinunciato a tutto ciò che mi era caro: i miei amici, la mia famiglia (mia moglie ed io siamo divorziati, I miei figli ed io non ci parliamo nemmeno più). Per me valeva la pena farlo perché lo scopo della mia vita era di esercitare questo potere e controllo”. Quindi l’uomo ne era consapevole ed io mi stupii della sua sincerità. So che noi tendiamo a far compromessi, cedendo in cambio parti di noi stessi per riuscire a sopravvivere. Quindi, quando vi scoprite fortemente, magneticamente attratti, verso altre persone, forse senza riuscire a dare un senso a ciò, forse anche quando siete attratti da una persona dello stesso sesso e cercate di etichettare quell’esperienza, come è capitato a molti miei clienti in anni recenti, a quel punto potreste pensare: “Sono una donna e mi piace stare accanto agli uomini, o viceversa: Sono un uomo e mi piace stare accanto alle donne.” Siamo essenzialmente delle anime asessuate,non siamo né maschi né femmine Pensate a come è strano! Siamo essenzialmente delle anime asessuate, non siamo né maschi né femmine, finché non entriamo nel corpo fisico, Poi, arrivando nel mondo della polarità, dobbiamo scegliere un genere o l’altro e nello scegliere, rinunciamo automaticamente a quello che abbiamo escluso. Cosa significa quando si è attratti dalla stessa polarità?” Siccome io sono un maschio. Sono arrivato in questo mondo scegliendo di polarizzarmi in un corpo maschile, nonostante la mia anima sia asessuata, cioè maschile e femminile insieme, quindi ho messo la mia parte femminile in secondo piano. Le donne invece mettono in secondo piano la loro parte maschile. Ecco perché può accadere di sentirsi inspiegabilmente attratti verso qualcuno che ha una polarità opposta alla nostra. Alcuni mesi fa ho svolto un seminario dove alcuni mi hanno chiesto: “Cosa significa quando si è attratti dalla stessa polarità?” Io credo che lo specchio funzioni. E’ uno specchio potente che non ha bisogno di etichette. E’ solo uno specchio. Ecco l’esempio di un caso su cui ho lavorato. Cosa succede se siete un maschio – spiritualmente asessuato – ma che, scegliendo di diventare un maschio in questo mondo, ha fatto in partenza una rinuncia della femminilità, al 50% dell’esperienza. Cosa succede se all’inizio della vostra vita di maschio vivete delle situazioni in cui vi viene sottratta la vostra mascolinità? Nel caso in questione si trattava di abuso. Hai rinunciato al tuo femminile per essere qui, e una volta che sei qui, ti viene portato via il tuo maschile! Cosa ti resta? Niente. Allora che cosa fai? Cerchi di rinforzare ciò con cui ti identifichi meglio in quel momento della tua vita. Se sei venuto al mondo come maschio e ti è stata portata via la mascolinità, cercherai di rinforzare la condizione maschile, che ti è vicina nel tempo, e forse cercherai la compagnia di un maschio, come accadeva all’uomo di questa storia, che si sentiva confuso e non sapeva spiegarsi perché lo faceva. Quando cominciò a capire il funzionamento dello specchio, il perché gli divenne estremamente chiaro e dopo alcuni mesi non aveva più quell’orientamento. Se l’avesse avuto sarebbe andato bene lo stesso perché, finché non ci mettiamo sopra delle etichette, stiamo semplicemente parlando di modelli di energia. Cerchiamo di rafforzare ciò che abbiamo perso o ceduto o che ci è stato portato via Non è interessante come funziona? Cerchiamo di rafforzare ciò che abbiamo perso o ceduto o che ci è stato portato via. Vi invito a porre attenzione alla vostra vita e al tipo di persone verso cui vi sentite fortemente attratti e a chiedervi che cosa possiedono di voi che è stato perso o ceduto o preso. Pensiamo ai rapporti amorosi, quante volte avete sentito parlare di coppie che si formano a causa di questa carica e poi la carica scompare e i due si rendono conto di non essere più innamorati? In realtà forse il loro amore li ha serviti così bene, cioè sono riusciti a tal punto a guarire in sé stessi ciò che hanno visto nell’altro, che non sentono nessuna carica e cominciano ad incarnare l’interezza. Da quel momento in poi entrambi possono scegliere di continuare il rapporto sulla base di principi completamente diversi, basati sul fatto che ciascuno semplicemente riesce a godere della compagnia dell’altro. Il 5° specchio Esseno Il 5° specchio esseno, è forse il più potente in assoluto Nella mia opinione questo modello di rapporti umani, il 5° specchio esseno, è forse il più potente in assoluto, perché credo ci permetta di vedere meglio e più profondamente degli altri la ragione per cui abbiamo vissuto la nostra vita in un dato modo. Esso rappresenta lo specchio che ci mostra i nostri genitori nel corso della nostra interazione con loro.

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Attraverso il 5° specchio ci viene chiesto di ammettere la possibilità che le azioni dei nostri genitori verso di noi riflettano le nostre credenze e aspettative nei confronti del rapporto fra noi e la nostra Madre e il nostro Padre Celeste Attraverso questo specchio ci viene chiesto di ammettere la possibilità che le azioni dei nostri genitori verso di noi riflettano le nostre credenze e aspettative nei confronti di quello che potrebbe configurarsi come il più sacro rapporto che ci sia dato di conoscere sulla Terra e cioè il rapporto fra noi e la nostra Madre e il nostro Padre Celeste, vale a dire con l’aspetto maschile e femminile del nostro creatore, in qualunque modo lo concepiamo. E’ attraverso il rapporto con i nostri genitori, che essi ci mostrano le nostre aspettative e credenze verso il rapporto divino. Per esempio se ci troviamo a vivere un rapporto con genitori da cui ci sentiamo continuamente giudicati o per i quali anche fare del nostro meglio non è mai abbastanza, è altamente probabile che quel rapporto rifletta la seguente verità: siamo noi che crediamo, dentro di noi, di non essere all’altezza e che forse non abbiamo realizzato quello che ci si aspettava da noi attraverso la nostra percezione di noi stessi fino al Creatore. Questo è uno specchio potente e molto impalpabile, che, forse più di altri, ci può svelare perché abbiamo vissuto le nostre vite in un determinato modo. In precedenza vi ho invitati a trovare, a condividere le caratteristiche delle persone principali che si sono prese cura di voi nell’infanzia. Per infanzia intendo il periodo fino alla pubertà. Vi ho chiesto quali erano le loro caratteristiche positive e negative. Ora, passando alla riga successiva del foglio, vi chiedo di identificare con parole singole o con brevi frasi le caratteristiche positive e negative di quelle persone come le percepite oggi. Dopo tutto il lavoro che avete svolto su di voi e la guarigione che ne è scaturita e dopo che molti altri eventi hanno avuto luogo nella vostra vita. Se quelle persone non sono più con voi dite come le avete percepite l’ultima volta o come le vedete ora, dopo aver avuto l’opportunità di esaminare e ridefinire il significato che quei rapporti hanno per voi. Prendetevi alcuni minuti e scrivetevi sia i lati positivi che quelli negativi, perché li utilizzeremo entrambi. Diamo uno sguardo a ciò che avete scritto nella misura in cui vi sentite a vostro agio nel farlo. Quali sono le caratteristiche positive di quelle persone? Maschi e femmine, secondo come le percepite nel presente? Vulnerabile, più affettuoso, forza, inventivo (è come creativo?), gioventù.. [Oh questa caratteristica mi piace, oggi è il compleanno di mia madre e glielo ho appena detto questa mattina quando l’ho chiamata. Le ho chiesto: Ti senti diversa? Lei mi ha risposto di no, allora le ho detto: “E fai bene, non c’è ragione di sentirsi diversi!” Mia madre sta per iniziare una nuova fase della sua vita: un viaggio nel Nuovo Messico e forse un nuovo amore. Bellissimo!] Bisognoso, (in che cosa vedi la positività?) Quindi significa: più aperto, apertura! Va bene. Quali sono i lati negativi? Ce ne sono? Critico, rigido, [quindi non c’è differenza rispetto a quanto hai detto prima, rispetto a come lo vedevi nell’infanzia, non è vero? Sì queste qualità si possono vedere sotto vari aspetti. C’è veramente una grande quantità d’informazione in questi dati.] incompreso, va bene, questi esempi possono bastare. Lo specchio di cui sto per parlarvi ha avuto un impatto incredibile nella mia vita. Un impatto ricco di implicazioni. Condividerò con voi una frase che poi studieremo da moltissime angolature, discutendo questo specchio in dettagli, perché la frase è molto ricca di significati. Prima però vi faccio notare che esistono ben pochi assoluti, che ci sono sempre delle eccezioni e che l’argomento che stiamo per affrontare va visto come una ricerca di modelli generali. Se, mentre vi parlo, sentite una voce interiore che dice: “Non è assolutamente così!” è possibile che abbiate appena contatto un’informazione molto potente nella vostra storia personale e che vi venga chiesto ora di decidere se questo è il momento opportuno per prenderne coscienza. Se la risposta è “si”, vuol dire che avete gli strumenti per farlo, se è “no”, voi avete sentito quali sono questi strumenti. Quindi, se mentre vi parlo provate un’emozione, oppure se la vostra temperatura corporea sale un po’, o se il battito del vostro cuore aumenta, o se sentite un formicolio alle dita (è un po’ come quando si è innamorati), forse vi sta succedendo ciò che vi ho appena preannunciato. Una risposta di questo tipo si realizza solo quando vi viene mostrato qualcosa di così profondo che in passato avete scelto di allontanarvene. Quindi la cosa da tener presente riguardo questo specchio è la seguente: a prescindere dalle caratteristiche che avete condiviso, pur senza giudicare, senza pensare al giusto e allo sbagliato, visto che stiamo lavorando sullo specchio della polarità che presenta solo segni positivi o negativi, c’è una buona probabilità che le parole che avete usato per descrivere i vostri genitori come li vedete oggi, da adulti, abbiano pochissimo a che fare con le persone di questa terra che voi chiamate mamma e papà. Il modo in cui avete percepito i vostri genitori sulla Terra, rappresenta lo specchio delle vostre aspettative verso il rapporto che intrattenete con la Madre e il Padre celesti

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E’ molto probabile che le parole che avete usato per descrivere i vostri genitori terrestri, vi servano a descrivere uno specchio che i vostri genitori hanno retto impeccabilmente dinanzi a voi, per darvi una visione del rapporto più sacro che è dato conoscere sulla Terra. E’ anche molto probabile che il modo in cui avete percepito i vostri genitori sulla Terra, rappresenti lo specchio delle vostre aspettative verso il rapporto che intrattenete con la Madre e il Padre celesti. Lo ripeto: c’è una buona probabilità che il modo in cui vedete o come descrivete i vostri genitori, le parole che usate, siano quelle che descrivono le aspettative che avete sul rapporto con la vostra madre e il vostro padre divino. La madre e il padre terrestri sarebbero l’approssimazione più vicina all’aspetto materno e paterno del nostro creatore Divino L’argomento può essere inquadrato da molte angolazioni. E lo faremo dettagliatamente fra poco per mezzo di un piccolo esercizio. Vi chiedo: è possibile che i vostri genitori, nell’invitarvi inconsciamente o consciamente in questo mondo, si siano assunti una responsabilità sottintesa di cui la nostra cultura si è dimenticata? Secondo la quale la madre e il padre terrestri, che ci mettono al mondo e si prendono cura di noi sarebbero dei surrogati, cioè l’approssimazione più vicina all’aspetto materno e paterno del nostro creatore Divino? Noi sappiamo che in realtà il Creatore non ha un’identità sessuale, non è né una madre, né un padre, bensì per così dire “una forza” in mancanza di una parola migliore in inglese. Vi chiedo ancora: “E’ possibile che i vostri genitori vi abbiano amato così tanto e forse a dei livelli di cui non sono stati e non sono essi stessi coscienti, da riuscire a reggere impeccabilmente davanti a voi uno specchio capace di mostrarvi, come voi concepite il rapporto non tanto con loro, ma con il vostro padre divino e la vostra madre divina?. E’ possibile che le volte in cui avete percepito la rabbia dei vostri genitori verso di voi in realtà abbiate percepito quella che credevate essere la rabbia del vostro Creatore verso di voi? E’ possibile, infine che, quando i vostri genitori sono orgogliosi di voi, vi danno l’incoraggiamento che vi fa sentir bene, voi in realtà stiate sentendo qualcosa che proviene dal vostro creatore? E’ possibile? Se è vero che gli specchi funzionano, io credo che questo sia precisamente ciò che accade. Credo che ci sia una buona probabilità che gli esseri umani siano capaci di amare a livelli così taciti e profondi da riuscire a scambiarsi questi specchi con grande precisione e credo anche che i nostri genitori hanno fatto proprio questo per noi. Con ciò non voglio sottintedere alcuna scusante per i loro comportamenti. Vi chiedo semplicemente di ammettere la possibilità che in effetti il rapporto con i vostri genitori o con chi vi ha allevato, nel caso siate stati adottati o abbiate vissuto in un orfanotrofio, vi abbia permesso di vedere uno specchio, nel quale siete riusciti a percepire le vostre credenze e aspettative su come credete che il vostro Creatore vi concepisca e su come voi lo concepite. Cosa provate pensando alla possibilità che i vostri genitori vi abbiano mostrato questo specchio? Ha un senso per voi? Proviamo a fare un esercizio. Vi invito a chiudere gli occhi e a fare un respiro profondo alla maniera dello Yoga, spingendo fuori il ventre durante l’inspirazione, in modo da far scendere bene il diaframma. Fate una breve pausa, poi espirate contraendo leggermente i muscoli del ventre. Ora vi chiedo di rivolgere a voi stessi il seguente invito: “Io acconsento a sentire. Io mi permetto di sentire.” Ripetete mentalmente: ”Io acconsento a sentire, Io mi permetto di sentire”. Datevi anche il permesso di ricordare, dicendovi: “Acconsento a ricordare” ripetetevi mentalmente: “Io ricordo, io acconsento a ricordare” A questo punto vi pongo una domanda: “Se qualcuno venisse da voi e vi dicesse che vi resta un solo minuto sulla Terra, trascorso il quale non sarete più presenti qui né potrete più comunicare con coloro che amate e che, durante quel minuto voi potreste dire qualunque cosa ai vostri genitori terrestri, cosa direste?” Che parole scegliereste? Vi invito a condividere con me le parole che usereste durante quel minuto. “Noi siamo uno” “Sii felice” “Ci vediamo presto” “Ti voglio bene” Va bene, ora se qualcuno venisse da voi e vi dicesse che vi resta un minuto da vivere in questo mondo in compagnia di coloro che amate e che in quel minuto voi potreste udire la voce di vostra madre o di vostro padre, dirvi qualunque cosa, che cosa vorreste sentirvi dire da vostro padre o da vostra madre? Vi invito a condividere con me quelle parole. Cosa vi piacerebbe di più sentirvi dire? Tenete gli occhi chiusi inspirate profondamente ed ascoltate. In quel minuto voi potreste udire qualunque frase.

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Mi rivolgerò agli uomini per primi: Signori se voi poteste udire una qualunque frase rivolta a voi dal vostro Creatore, lo udireste dire: “Figlio mio sono orgoglioso di te, figlio mio, ti voglio bene, Hai agito bene. Grazie, figlio mio” Ed ora alle donne: Signore, se voi poteste udire queste parole: “Figlia mia grazie! Hai agito bene! Figlia mia, torna a casa!” Cosa provate nell’udire queste parole? Riuscite a percepire una sensazione nel vostro corpo? Perché? In fondo sono solo parole? E’ possibile che abbiamo trascorso la maggior parte della nostra vita credendo di cercare amore rispetto e approvazione dai nostri genitori terrestri, in quanto essi sono la cosa più vicina alla nostra madre e al nostro padre divini? La realtà è questa. Nel profondo noi abbiamo sempre saputo che in realtà cercavamo l’approvazione del nostro Creatore, cercavamo il suo amore e il suo rispetto. E’ possibile? Se è così avete appena ricevuto una grossa quantità di informazioni sul perché avete vissuto la vostra vita in un determinato modo e su come l’avete vissuta. Alcuni mesi fa abbiamo svolto questo seminario a Mont.. c’erano circa 230 persone presenti e quando siamo giunti a questo punto del percorso, un uomo ha alzato la mano dicendo:” Questo è ridicolo, non ha assolutamente alcun senso per me!” A quel punto ho capito che stava per accadere qualcosa e gli ho chiesto se voleva condividere con noi ciò che sentiva. Ha risposto di sì e ci ha detto: “Questo specchio non funziona assolutamente per me, niente da fare!” Io gli ho chiesto: “Mi parli di suo padre!” Lui ha risposto: “Non so niente di mio padre, non l’ho mai conosciuto, se ne è andato prima che io nascessi, non so chi sia mio padre!” Io allora gli ho detto: “Mi dica come vede il suo padre celeste” E lui: “Non c’è un Dio, non credo in Dio!” Allora gli ho detto: “Lo specchio funziona!” Non essendoci stato un padre nella sua vita, l’uomo che l’ha abbandonato ha rispecchiato, fin da quando lei era molto piccolo la sua credenza e le sue aspettative che non ci fosse un padre in cielo. Quindi lei ha dedicato la sua vita a scoprire se ciò fosse vero o falso. Cioè lei ha dovuto affrontare interiormente la questione e il fatto che suo padre l’abbia lasciato così presto l’ha spinto a cercare di capire chi lei credeva di essere, costringendola a ridefinire sé stesso”. L’uomo ha esclamato: “Mio Dio!” Era la prima volta che vedeva le cose in quella prospettiva. Mia madre ed io abbiamo parlato spesso di quest’argomento. Suo padre è vissuto fino all’età di 94 o 96 anni non siamo sicuri di quanti anni veramente avesse, perché mentì sull’età durante la depressione e poi col tempo si dimenticò la sua vera data di nascita. Mia madre ha divorziato nel ‘66 ed ogni giorno della sua vita si è recata a casa di suo padre che, pur essendo un maschio, all’età di 80 anni aveva contratto una malattia che di solito colpisce le donne verso i 30 anni. La miastenia gravis. Il suo corpo produceva una sostanza chimica che intercettava i segnali intercorrenti fra il cervello ed i muscoli, quindi lui formulava un pensiero, ma i muscoli non lo ricevevano ed aveva bisogno di assistenza e di molte medicine, 24 ore su 24. Inizialmente il dottore disse a mia madre che suo padre non sarebbe sopravvissuto a lungo, ma è vissuto fino a 94 anni e nessuno ha mai capito il perché. Mio nonno è recentemente scomparso, a gennaio, e mia madre ed io abbiamo discusso di questo. Lei si chiedeva: “Perché mio padre è rimasto sulla Terra così a lungo? Soffriva, non era felice” Ed io le ho risposto: “Sei disposta a guardare dentro questo specchio? Dovrai usare questo specchio come un esempio.” Mia madre era figlia unica e durante tutta la vita mi ha detto frasi del tipo: “Come può Dio permettere che accadano queste cose?” Si è posta delle domande ed ha ponderato delle risposte, inclusa la stessa esistenza del Creatore. Se lo specchio funziona, io credo che ciò che veniva dimostrato nel suo rapporto con il padre era che suo padre – forse a livello tacito ed inconscio – le comunicava questo: ”Figlia mia, io ci sarò sempre per te, io sarò sempre qui per te.” Mio nonno è rimasto in vita finché il suo organismo glielo ha permesso. Provando a mia madre che il padre terrestre o il padre celeste, era sempre presente per lei, ed ora mia madre l’ha compreso ed è lì che inizia la guarigione. I rapporti umani ci offrono la possibilità di guarire il rapporto con i nostri surrogati terrestri, e nel fare questo saniamo anche il rapporto con la controparte divina I rapporti umani ci offrono la possibilità di guarire il rapporto con i nostri surrogati terrestri e nel fare questo noi saniamo anche il rapporto con la controparte divina. Il tutto funziona anche all’inverso, nel guarire il rapporto con la controparte divina deve per forza sanarsi anche il rapporto con i genitori terrestri. Tutto questo non significa che, in quanto figli, siete responsabili delle malattie dei vostri genitori o delle loro scelte di vita. Loro hanno semplicemente accettato, ad un determinato livello di consapevolezza di reggere dinanzi a voi lo specchio che riflette le vostre aspettative ed hanno scelto come proporvi quello specchio durante la loro vita.

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Una volta che i genitori sono sollevati dal peso dello specchio sorge la seguente domanda: “Si ricordano della loro vera natura?” “Esiste una parete della loro consapevolezza che fa dire loro: “ finalmente mio figlio ha compreso il messaggio, ora posso vivere la mia vita. Oppure rimangono tanto invischiati nel loro sistema di credenze da credere di essere quelle malattie. Questo è proprio il punto cruciale su cui noi stiamo lavorando tutti insieme per sanare noi stessi e per ricordare quelle possibilità. Non vi sembra che ciò abbia un senso? Si tratta di uno specchio impercettibile. Vi ricordate che prima ed anche all’inizio di questa sessione ho detto che gli specchi diventano sempre più impalpabili col nostro evolverci e che dobbiamo affrontare quelli più ovvii prima di poter vedere i più sottili. Siccome si tratta di specchi, il bello è che funzionano in entrambi i sensi. E questo è importante, perché non ci limitiamo di certo ad esaminare i casi negativi, infatti anche quando percepiamo i nostri genitori come esseri affettuosi, saggi, vulnerabili, forti, onesti e tolleranti, riceviamo il riflesso delle nostre credenze sul tipo di rapporto che abbiamo col Creatore, cioè percepiamo il nostro Creatore e noi stessi alla presenza di quella forza creativa. Quindi la riflessione che vi offro rappresenta una possibilità che è in sé sottile e potente che provoca tutta una serie di implicazioni lungo l’arco di un’esistenza. Se ciò ha un senso per voi, bene, se non lo ha vi invito ad archiviare mentalmente queste informazioni e, se in futuro dovesse verificarsi uno sgretolamento del vostro sistema di credenze, allora potrete andare a cercare questa cartella e lavorando su questo specchio, avrete un potente strumento a vostra disposizione. Lo specchio della madre e del padre, il vostro Creatore. Il 6° specchio Esseno Quando dobbiamo affrontare le più grandi sfide della vita possiamo essere certi che esse divengono possibili solo dopo che abbiamo accumulato gli strumenti che ci servono per superarle nel migliore dei modi. Il sesto specchio esseno dei rapporti umani ha un nome abbastanza infausto, infatti gli antichi lo chiamarono: l’Oscura notte dell’anima. Ma lo specchio in sé non è necessariamente altrettanto sinistro del suo nome. Attraverso un’oscura notte dell’anima, ci viene ricordato che la vita tende verso l’equilibrio, che la natura tende verso l’equilibrio e che ci vuole un essere estremamente magistrale per bilanciare quell’equilibrio. Nel momento in cui affrontiamo le più grandi sfide della vita possiamo star certi che esse divengono possibili solo dopo che abbiamo accumulato tutti gli strumenti che ci servono per superarle con grazia e con facilità, perché è quello il solo modo per superarle. Attraverso lo specchio della notte oscura dell’anima vediamo noi stessi nudi, forse per la prima volta, senza l’emozione, il sentimento, ed il pensiero, senza tutte le architetture che ci siamo creati intorno per proteggerci. Fino a che non abbiamo fatto nostri quegli strumenti non ci troveremo mai nelle situazioni che ci richiedono di dimostrare determinati livelli di abilità. Quindi, da questa prospettiva, le sfide più alte della vita, quelle imposteci dai rapporti umani e forse anche dalla nostra stessa sopravvivenza, possono essere percepite come delle grandi opportunità a nostra disposizione, per saggiare la nostra abilità, anziché come dei test da superare o fallire. E’ proprio attraverso lo specchio della notte oscura dell’anima che vediamo noi stessi nudi, forse per la prima volta, senza l’emozione, il sentimento, ed il pensiero, senza tutte le architetture che ci siamo creati intorno per proteggerci. La notte oscura dell’anima rappresenta per noi l’opportunità di perdere tutto ciò che ci è sempre stato caro nella vita e di vedere noi stessi alla presenza e nella nudità di quel niente. Attraverso questo specchio possiamo anche provare a noi stessi che il processo vitale è degno di fiducia ed anche che possiamo aver fiducia in noi stessi mentre viviamo. La notte oscura dell’anima rappresenta per noi l’opportunità di perdere tutto ciò che ci è sempre stato caro nella vita e di vedere noi stessi alla presenza e nella nudità di quel niente. E proprio mentre ci arrampichiamo fuori dall’abisso di ciò che abbiamo perso e percepiamo noi stessi in una nuova luce, che esprimiamo i nostri più alti livelli di maestria. Gli antichi parlavano molto chiaramente della notte oscura dell’anima. Quando lavoravo nella Bayer Area venne come paziente un giovane ingegnere, che aveva moglie e due figlie che amava molto. Lavorava nel settore del software, dove la domanda era talmente alta che ben presto l’uomo cominciò a viaggiare molto. Dapprima forniva consulenze tecniche, poi iniziò a prender parte a delle fiere commerciali ed a trascorrere sempre meno tempo con la famiglia. Le poche volte che restava a casa provava una sensazione di estraneità. C’era poco di cui parlare nel fine settimana. Non sapeva cosa facevano le figlie a scuola e la comunicazione fra lui e la moglie languiva. A un certo punto il suo ufficio assunse una donna di Los Angeles, sua coetanea, anch’essa ingegnere, e i due cominciarono ad essere inviati in missione insieme. Non passa molto tempo che l’uomo cominciò a credere di essere innamorato della donna e lei di lui. Ad un certo punto la donna chiede di tornare a Los

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Angeles ed anche lui chiese il trasferimento da San Francisco, ottenendo un incarico proprio a Los Angeles. Il suo ufficio era molto dispiaciuto che se ne andasse ed i suoi amici pensavano che fosse impazzito. La sua famiglia soffriva molto. Lui pensò: “Mi dispiace di aver ferito questa gente, ma io vado ad iniziare la mia nuova vita” e si trasferì a Los Angeles. Che paura universale si era risvegliata in lui? Un bel giorno, dopo tre settimane, la donna tornò a casa e gli disse: “Sai il nostro rapporto non è quel che credevo e vorrei che finisse qui.” L’uomo era sconvolto. Che paura universale si era risvegliata in lui? Era il fatto che lei gli avesse chiesto di andarsene che l’aveva distrutto. Cominciò ad avere scarsi risultati sul lavoro. Fu mantenuto in servizio per il periodo di prova e, siccome non migliorava, alla fine gli fu chiesto di dimettersi. Si ritrovò in una città estranea, senza amici, senza gruppo di sostegno, senza stipendio né lavoro e persino sulla lista nera di altre ditte dello stesso settore. Non aveva un luogo in cui tornare, perchè aveva rinunciato a tutte le cose che gli erano state care. Il suo ufficio non lo rivoleva, la sua famiglia ed i suoi amici non erano disponibili. Venne da me e mi disse: “Cosa diavolo mi sta succedendo? Come faccio a riprendermi la mia famiglia?” Io molto sinceramente gli risposi: “Congratulazioni!, perché il solo modo in cui qualcosa del genere è potuto succedere nella sua vita è grazie al fatto che lei ha raggiunto il suo più alto livello di maestria.” Quando la vita è più dura, quando ci vengono poste delle sfide più alte, è perché noi stessi ci siamo creati quelle situazioni solo dopo aver accumulato tutti gli strumenti necessari a tirarcene fuori con grazia. Quando un essere umano conquista l’ultimo tassello di abilità, la creazione si apre dinanzi a lui che diviene libero di esprime tale maestria in qualunque cosa abbia creato nella vita. Quando la vita è più dura, quando ci vengono poste delle sfide più alte nel campo della salute, dei rapporti umani o della sopravvivenza è perché noi stessi ci siamo creati quelle situazioni solo dopo aver accumulato tutti gli strumenti necessari a tirarcene fuori con grazia. Qualunque madre lo sa. Non ve l’ha mai detto vostra madre che Dio non vi da mai più problemi di quanti non riusciate a sopportarne? L’ho visto succedere mille volte: questioni di salute, malattie potenzialmente letali, implosioni emotive. So con certezza che nella vita noi tendiamo verso l’equilibrio e che ci vuole un grosso sforzo per riuscire a sconvolgere quell’equilibrio e siccome siamo tutti dei maestri, sappiamo bene come farlo. Ci viene offerta un’opportunità rispetto alla quale non abbiamo nessun punto di riferimento In quanto maestri noi abbiamo appreso come creare forte disequilibrio nelle nostre vite in modo da favorire il manifestarsi dello slancio che ci serve per dimostrare il grado di abilità da noi raggiunto. Ci viene offerta così un’opportunità rispetto alla quale non abbiamo nessun punto di riferimento, nessuno a cui chiedere o da cui andare. Non avendo mai avuto prima quella data esperienza, tutto ciò su cui possiamo contare è noi stessi ed è a quel punto che ci viene chiesto di rivolgerci verso i livelli più profondi del nostro essere. Luce e Oscurità La luce e l’oscurità sono entrambe al nostro servizio per aiutarci a conoscere noi stessi completamente Dalla prospettiva degli antichi, pertanto, ci viene chiesto di ammettere la possibilità che le forze in gioco nel nostro mondo fatto di polarità, abbiano scelto di venire su questo mondo per ancorarvi delle realtà polarizzate. Cioè che la luce e l’oscurità sono entrambe al nostro servizio per aiutarci a conoscere noi stessi completamente, che è il solo modo per ancorare la luce e l’oscurità sulla Terra, sia attraverso una forza, un campo o una coscienza che reca davanti a noi quegli specchi. In testi precedenti il XII secolo lo scenario ci appare in tutta la sua chiarezza e ci viene illustrato attraverso metafore, come ad esempio quella dell’Arcangelo Michele che ancora la luce o dell’Arcangelo Lucifero, che ancora l’oscurità. Quei testi metaforici ci propongono degli esseri benigni ed amorosi che hanno scelto di discendere sul nostro mondo per servirci, reggendo innanzi a noi i benevoli specchi dell’esperienza che si spinge fino alla massima luce e oscurità, affinché possiamo trovare noi stessi entro i loro raggi d’azione, così che possiamo conoscere noi stessi in presenza della luce e dell’oscurità. Il ruolo del bene e del male nella nostra vita. In passato avevo affrontato un concetto su cui mi ero posto molte domande e che non riuscivo a spiegarmi: il ruolo del bene e del male nella nostra vita. Il significato della luce e dell’oscurità. Cosa ci possono offrire e come si realizzano nell’esistenza umana. Ero cresciuto negli Stati medio-occidentali, in una comunità abbastanza conservatrice, quindi ero condizionato a pensare che esistono due forze a questo mondo: una, che chiamiamo la luce, a cui noi siamo graditi, a cui io sono gradito e che mi da sostegno e da cui provengono tutte le cose buone che mi capitano nella vita. C’era poi un’altra forza a cui io non piacevo e che aveva la capacità di spazzare via tutto ciò che per me era stato vero, se solo io avessi commesso anche un unico errore, mentre perseguivo le cose a cui tenevo di più nella vita.

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Non mi piaceva la sensazione che ci fosse un potere che mi sovrastava quindi in qualche modo sospettavo che i miei rapporti umani e i miei ideali di luce e oscurità si realizzassero in tutto ciò che succedeva, se gli specchi funzionavano. Sapendomi un po’ sopraffatto dalla vita in quel periodo mi recai dai miei consulenti accademici e dai miei datori di lavoro e spiegai loro che avevo bisogno di fare una pausa. Nessuno di loro mi diede il suo sostegno. Lasciai comunque il lavoro e gli studi. Riempii un furgoncino con le mie cose e mi diressi verso uno dei luoghi più belli del Colorado settentrionale. Un luogo – e qui vi rivelo un segreto – chiamato Puttar Canyon, dove si biforca la M… Un magnifico piccolo Canyon. Guidai fino ad una piccola città di nome Walden a circa 90 miglia dal Canyon. Appena fuori da Walden c’è un luogo chiamato Lost Lake, che naturalmente non è perduto, perché tutti sanno dove si trova. Andai a Lost Lake per affrontare tutto ciò che mi stava accadendo. Era forse una di quelle volte nella vita, in cui gli obiettivi e le aspettative sono un po’ più alti di ciò che permette la realtà. Infatti mi ero proposto di accamparmi lì, in riva al lago e di vivere dei frutti della terra. Se mai vi capitasse di vivere dei frutti della Terra, portatevi delle provviste, è sempre una buona idea! Io non l’avevo fatto. Montai un piccolo campo in una stupenda foresta di pini proprio sulle rive di Lost Lake a circa 3000 metri di altitudine. Era un posto bellissimo. Durante il giorno mi tenevo occupato: pregavo e meditavo la sera accendevo il fuoco, pregavo e meditavo e per i primi due giorni non successe quasi niente, anzi dico la verità, non successe proprio niente nei primi due giorni. La terza sera feci qualcosa di diverso che non avevo mai fatto prima ed ora so che la tradizione indigena del Nord America la chiama “Cerimonia del sogno davanti al fuoco”. Dopo cena, invece di chiudere gli occhi e pregare e meditare, li tenni ben aperti e, fissando la fiamma del falò, trovai un punto in cui lo sguardo si soffermava con facilità, un punto situato in cima alla fiamma, proprio un piccolo punto magico che si vede anche nelle fiammelle di candele e fiammiferi e che ci permette di rilassarci e di passare ad uno stato alterato di coscienza, talvolta senza accorgecene. Quella sera successe così anche a me quando svolsi una cerimonia che nemmeno conoscevo. Tenendo gli occhi ben aperti, posi una domanda che avevo già posto moltissime altre volte: “Padre chiedo che mi venga data la saggezza di comprendere il ruolo della luce e dell’ombra nella mia vita ed il rapporto con esso in questo momento della mia esistenza.” Quando pongo domande del genere, di solito mi aspetto una risposta. Non ci fu risposta. Piuttosto mi fu rivolta un’altra domanda da una voce che, a quell’epoca mi era molto familiare. Nel 1959 avevo avuto due esperienze di pre-morte durante il mese di luglio e in ciascuna di esse avevo imparato a riconoscere una voce interiore che è rimasta con me da allora in poi e che udii anche durante la cerimonia del sogno davanti al fuoco. Per tutta risposta la voce mi pose una semplice domanda: “Come puoi conoscere le forze della luce e dell’ombra ed il loro ruolo nella tua vita finché non sai veramente che cosa siano le forze della luce e dell’oscurità?” Chiesi di conoscere la natura del potere dell’oscurità sulla terra La domanda aveva un senso per me perché ero condizionato da ciò che la gente mi aveva detto, da ciò che avevo letto nei libri o dalle limitate esperienze che avevo avuto fino a quel momento. La mia esperienza non coincideva con i miei condizionamenti e questo mi causava confusione. Quindi, mantenendo gli occhi sempre aperti, chiesi di conoscere la natura del potere dell’oscurità sulla terra e quasi immediatamente l’occhio della mente cominciò a mostrarmi tutti gli orrendi personaggi che avevo visto nei libri e nella Bibbia di famiglia. Si trattava di individui dissoluti, dal corpo cadente e smunto, dagli occhi iniettati di sangue. Quando si è da soli in un accampamento a 3000 metri a notte fonda, si può riuscire ad evocare delle immagini abbastanza stupefacenti, ve l’assicuro. Ciò che successe dopo era completamente imprevisto: mentre stavo vedendo quelle cose, nella mia mente un’immagine cominciò a prendere forma in quel punto magico della fiamma che avevo davanti e mi spaventò al punto che pensai di alzarmi e andarmene. Però non lo feci e abbassai lo sguardo, ma quando alzai gli occhi essa era ancora lì. Non sto suggerendo che si sia trattata di una realtà, sto solo dicendo che questa è la mia esperienza e che mi ha portato alla comprensione di qualcosa che voglio condividere con voi. Osservai quell’immagine mentre si formava e diveniva sempre più densa, finché potei discernere la testa e parte del torace di un essere che avevo visto con l’occhio della mente e che fluttuava tra le fiamme con lo sguardo rivolto fortunatamente altrove, il che mi diede l’opportunità di studiare il fenomeno. La cosa era la personificazione di tutta l’oscurità e il male che ero stato condizionato a concepire. Anziché sentire paura cominciai ad esserne affascinato osservandone le grinte, le pieghe cadenti della pelle squamosa che luccicava nel fuoco. Mentre provavo quelle sensazioni, l’immagine cominciò a ruotare finché la faccia si rivolse direttamente verso di me, squadrandomi. A quel punto ebbi l’opportunità di guardare la cosa che avevo manifestato, che era la personificazione di tutta l’oscurità e il male che ero stato condizionato a concepire. Mi limitai semplicemente a fissare l’immagine.

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Ora so che l’intera esperienza durò circa 20 minuti, ma quando hai un’esperienza come quella ti sembra che duri un’eternità Mentre fissavo l’immagine cominciò ad accadere qualcosa: la figura che per me rappresentava la personificazione del male cominciò a cambiare, diventando sempre più soffice ed in pochi attimi fu sostituita dal volto di un bambino molto piccolo né maschio né femmina, che mi guardava fra le fiamme. Cominciai ad esaminare i miei condizionamenti Mentre l’osservavo sentii affiorare in me un fortissimo senso di tristezza e il bambino aveva delle grosse lacrime che gli scendevano lungo le guance, come stava succedendo anche a me. Grazie a quell’esperienza cominciai ad esaminare i miei condizionamenti, il che mi portò a leggere molti antichi testi oscuri ed esoterici. Ciò che sto per dirvi ora, secondo me, rivela il più alto potenziale di guarigione da ogni illusione di separazione tra noi, il nostro mondo, il nostro Creatore e la fonte di ciò che si identifica con la paura. Precedentemente vi ho chiesto di descrivermi le caratteristiche negative dei vostri genitori ed abbiamo raccolto molte espressioni e prospettive che avevano in comune il sottinteso aspetto della paura. Una paura universale Ho detto che tutte queste espressioni si riconducevano ad una paura universale o ad una combinazione di tre di esse. E ora gli Esseni ci offrono un sentiero che ci fa compiere un ulteriore passo avanti. Essi ci dicono: “Quando guarite questo ricordo – non “se” guarite, bensì “quando” guarite questo ricordo -, guarite le vostre paure universali.“ Semplicemente con l’atto di guarire un singolo ricordo, la paura non trova più posto nelle vostre vite Quindi, semplicemente con l’atto di guarire un singolo ricordo, la paura non trova più posto nelle vostre vite. Basta guarire un singolo ricordo! Andiamo a guardare da vicino quel ricordo. Il solo modo in cui la paura può esistere è se credete che l’oscurità e la luce siano separate Quando parliamo di luce ed ombra nel nostro mondo, ci vengono alla mente delle immagini. Se è vero che l’oscurità e la luce sono uguali e diverse solo in apparenza, come affermano i testi antichi – e se è vero che sono forze benigne al nostro servizio, anziché forze solo benevole o malevole, allora il mondo in cui viviamo assume un aspetto molto diverso. E’ possibile percepire il giudizio altrui, la rigidità, la rabbia, l’egoismo, l’abuso, i problemi di controllo o di avere voi stessi quelle esperienze, solo se fate ancora posto alla paura nella vostra vita. Il solo modo in cui la paura può esistere è se credete che l’oscurità e la luce siano separate e che l’oscurità sia qualcosa che si differenzia dal nostro Creatore. Se ammettete la possibilità che l’oscurità faccia parte del nostro Creatore, proprio come ne fa parte la luce, come percepireste il Creatore? Non c’è differenza! Esiste un’unica fonte di tutto ciò che è conoscibile nel nostro mondo Se ammettete la possibilità che esista un’unica fonte di tutto ciò che è conoscibile nel nostro mondo e che possiede svariate forme di espressione, allora è impossibile provare paura. La malattia è possibile solo se credete nella separazione fra luce ed oscurità. Il vostro organismo rispecchia sia le vostre credenze, sia il vostro rapporto con la luce e con l’oscurità. Il vostro corpo le rispecchia. La malattia è possibile solo se credete nella separazione fra tali forze. La morte stessa è possibile solo se credete in quella separazione. Se ammettete la possibilità che quelle due forze si uniscano per mettersi al vostro servizio, il vostro corpo comincia a riflettere questo pensiero biologicamente. Lo riflette attraverso il sistema immunitario, attraverso il modo in cui le cellule si riproducono e per mezzo dei vostri rapporti umani, perché non è più possibile avere paura e odiare se nel nostro mondo non esiste altro che l’amore. Io credo che sia successo questo: La nostra vita ha luogo all’interno di un paradigma in cui si è sviluppata una forte accelerazione tecnologica. Ora siamo in grado di assistere dal vivo al momento del concepimento all’interno dell’utero umano. Non in fotografia. Lo vediamo mentre accade. Da un lato siamo riusciti a vedere il DNA mentre passava dallo spermatozoo all’ovulo, abbiamo sbirciato nel mondo quantico dell’atomo e abbiamo inviato estensioni delle nostre percezioni, nelle profondità degli spazi interstellari, al di là dei confini del nostro sistema solare. Dall’altro lato non siamo ancora riusciti a riconciliare che cosa succede nel nostro mondo tra le forze della luce e dell’oscurità, del bene e del male, degli angeli e dei demoni. Io credo che questo sentiero ci sia stato molto utile e lo benedico e credo che noi l’abbiamo superato molto rapidamente poiché ci ha permesso di ridefinire il significato degli eventi della nostra vita. Quando guardate il telegiornale della sera e vedete qualcosa che vi ferisce che cosa fate? Come riconciliate il tutto? Vi dite: Se esiste solo amore sulla Terra come posso dare un senso a ciò che vedo, al massacro di 10 mila ruandesi che giacciono morti sulle strade. Che cosa significa? Oppure la frase tipica che sentirete è: “Come ha potuto Dio permettere che ciò accadesse?”

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Scienza della compassione Ebbene, se ammettiamo la possibilità che vi sia un’unica fonte di tutto ciò che esiste a questo mondo. Allora apriamo una porta e tracciamo una strada che conduce verso un traguardo molto più vasto, che gli antichi chiamavano “Scienza della compassione” . Fino a quando non riusciremo a riconciliare le forze della luce e dell’oscurità, la compassione non avrà molto senso per noi. La nostra capacità di conciliare fra loro le forze della luce e dell’oscurità, potrebbe rappresentare la più sofisticata forma di tecnologia che sia mai stata donata alla vita terrestre Forse il nostro più alto potenziale di guarigione può realizzarsi semplicemente riconciliando tra loro due forze fondamentali che ciascuno di noi deve far quadrare durante la propria vita: la forza della luce e la forza dell’oscurità Recentemente la ricerca ha dimostrato che il modo in cui sentiamo, cioè la maniera in cui le nostre emozioni scaturiscono dalle sfide della vita, determina largamente – a livello biologico – il modo in cui esprimiamo le nostre esistenze. Da questo punto di vista, se ciò è vero, forse la nostra capacità di conciliare fra loro le forze della luce e dell’oscurità, potrebbe rappresentare la singola e più sofisticata forma di tecnologia che sia mai stata donata alla vita terrestre. A un certo punto della nostra esistenza a tutti noi viene richiesto di risolvere un importante quesito,. Siamo convinti che nel nostro mondo esistano due forze fondamentalmente opposte: la forza della luce e la forza dell’oscurità, una forza benevola e una forza malevole che, in qualche modo, confluiscono nelle sfide della vita quotidiana? Oppure siamo disposti ad accettare un’antica memoria, riportata recentemente da molti testi, secondo cui esiste una singola forze relativa a tutto ciò che ci è dato conoscere? Una singola fonte di tutta l’esperienza, a prescindere dal livello di sofferenza o di gioia che essa genera e cioè che tutto provenga dalla stessa fonte: paura, dolore, odio, ed anche gioia, amore, compassione. Ci viene chiesto di accettare che tutti questi sentimenti provengono da una singola forza responsabile del nostro benessere su questa Terra. Riconosciamo che tutti facciamo parte gli uni degli altri Come possiamo odiare o provare paura, o giudicarci a vicenda se riconosciamo che tutti facciamo parte gli uni degli altri? Che facciamo tutti parte di questo mondo, di un singolo Creatore e che tutti insieme stiamo inseguendo la memoria dello stesso ricordo? Durante alcuni momenti chiave della storia umana ci è stata offerta una chiave di conoscenza che ci permetteva di ricordare le nostre più alte possibilità. Io credo che questo sia uno di quei momenti. Credo anche che la nostra disponibilità a riconciliare tra loro le forze della luce e dell’oscurità nelle nostre vite, rappresenti proprio quel ricordo. Il settimo specchio esseno Il settimo mistero dei rapporti umani è il più sottile e, per alcuni versi,anche il più difficile e ci invita a guardare i nostri successi o fallimenti nella vita senza paragonarli a niente Dalla prospettiva degli antichi, il settimo mistero dei rapporti umani o settimo specchio esseno era il più sottile e, per alcuni versi, anche il più difficile. E’ lo specchio che ci chiede di ammettere la possibilità che ciascuna esperienza di vita, a prescindere dai suoi risultati, è di per sé perfetta e naturale. A parte il fatto che si riesca o meno a raggiungere gli alti traguardi che sono stati stabiliti per noi da altri, siamo invitati a guardare i nostri successi nella vita senza paragonarli a niente. Senza usare riferimenti esterni di nessun genere. Il solo modo in cui riusciamo a vederci sotto la luce del successo o del fallimento è quando misuriamo i nostri risultati, facendo uso di un metro esterno. A quel punto sorge la seguente domanda: “A quale modello ci stiamo rifacendo per misurare i nostri risultati? Quale metro usiamo?” Nella prospettiva di questo specchio ci viene chiesto di ammettere la possibilità che ogni aspetto della nostra vita personale – qualsiasi aspetto - sia perfetto così com’è. Dalla forma e peso del nostro corpo ai nostri risultati in ambito accademico, aziendale o sportivo. Ci renderemo conto insieme che, in effetti, questo è vero e che un risultato può essere sottoposto a giudizio solo quando viene paragonato ad un riferimento esterno. Siamo invitati a permettere a noi stessi di essere il solo punto di riferimento per i risultati che raggiungiamo. Siamo quindi invitati a permettere a noi stessi di essere il solo punto di riferimento per i risultati che raggiungiamo. Gli antichi consideravano l’ultimo specchio come il più impercettibile e per illustrarvelo vi racconterò un paio di storie.

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Verso la fine del mio periodo aziendale condividevo l’ufficio con una collega, perché lo spazio di lavoro a disposizione era limitato. Avevamo mansioni molto diverse. Siccome non c’era competizione fra noi, parlavamo e pranzavamo insieme spesso, diventando ottimi amici. Un giorno, tornato in ufficio dopo la pausa pranzo, la vidi sbiancare molto e sedersi mentre ascoltava i suoi messaggi in segreteria. Le chiesi cosa fosse successo e lei mi raccontò una storia che io sto per raccontare anche a voi al fine di illustrare il settimo specchio esseno. La mia collega aveva un’amica, sua coetanee, madre di una ragazza che si era diplomata un paio di anni prima. Era una bellissima ragazza, piena di talento, molto sportiva, brava a scuola, dotata di ottime capacità artistiche che aveva deciso, d’accordo con i genitori, di fare la modella dopo il diploma. Dopo aver svolto alcuni ottimi servizi da modella ed aver frequentato una scuola specializzata di New York aveva completato un’altra serie di incarichi e stava avviandosi verso una carriera di successo. Finiti quei primi servizi le agenzie cominciarono a dirle che per quel tipo di lavoro avrebbe dovuto cambiare un po’ il suo aspetto. Inizialmente le suggerirono di intervenire su cose semplici come il giro vita e la misura del seno, che venne aumentata per mezzo di un intervento chirurgico. I suoi genitori erano d’accordo perché sapevano che la professione lo richiedeva. Non passò molto tempo che le agenzie cominciarono ad esigere forme più estreme di cambiamento. Per esempio, quando la ragazza sorrideva aveva una sovraocclusione – che era pur gradevole da vedere – e le fu detto che una modella non poteva permetterselo e le chiesero di farsi operare. Lei obbedì, le sue mascelle vennero rotte e ricomposte. Immobilizzate con strumenti metallici, ma, onestamente, io ho visto foto di prima e dopo l’intervento, c’era ben poca differenza. Mentre le mascelle erano immobilizzate, la ragazza dovette limitare la sua dieta e dimagrì molto, il che di solito è desiderabile per una modella. In seguito alla perdita di peso le sue costole inferiori cominciarono ad essere più visibili. La gente del suo ambiente disse alla ragazza che non era un problema, si poteva risolvere tutto chirurgicamente. Infatti la ragazza si sottopose ad un intervento in cui le vennero asportate le costole fluttuanti inferiori. E a quel punto cominciò a succederle qualcosa. Forse sapete già che il perso corporeo attraversa delle fasi. Io stesso sono stato un podista a livello agonistico, per molti anni e c’erano periodi in cui potevo mangiare qualunque cosa senza riuscire ad aumentare di peso, mentre in altri periodi bastava semplicemente pensare al cibo per ingrassare. E’ come se il corpo entrasse in una sua fase. Può capitare di smettere di mangiare per un po’, mantenendo lo stesso peso costante o persino ingrassare, oppure cominciare a perdere peso. Poi, decidere di smettere e l’organismo invece continua a dimagrire, anche se si mangia normalmente. Questo è proprio ciò che accadde alla ragazza. Era entrata in una fase inarrestabile di dimagrimento e la telefonata che la mia collega aveva ricevuto quella mattina era della madre della giovane che, dall’ospedale le aveva comunicato la morte della figlia in seguito a complicazioni derivanti da malnutrizione. La giovane donna era stata portata all’ospedale perché il suo corpo non riusciva ad adattarsi a quel peso. La domanda che mi posi fu questa: “Perché questo è successo? Qual è la ragione?” Ancora un’altra storia. Alcuni mesi fa Melissa ed io ci siamo messi in viaggio. Per partire da casa nostra bisogna prendere in tutti i modi l’aereo ad Abuquerque ed usando certe compagnie aeree, di cui non faccio il nome, bisogna passare per Dallas prima di poter andare da qualunque parte. Quindi quando andavo a Toronto, dovevo volare fino a Dallas per arrivare a destinazione o a Kansas City per arrivare a Dallas. Se siete stati all’aeroporto di Dallas sapete che è enorme e che c’è una rete tranviaria – teoricamente, quando funziona - per portare i passeggeri da un terminal all’altro e, se funziona, è un ottima rete. Normalmente succede questo: si arriva all’uscita No. 6 e si deve andare all’uscita 44 che è distante mezzo miglio. Quel giorno eravamo in attesa dei tram ai piedi di una lunga scala mobile e davanti a noi c’era una coppia di anziani. Una donna e un uomo, apparentemente duro di udito. I due erano impegnati in un fitto dialogo in cui esprimevano giudizi sulla gente. Sembrava essere la loro attività abituale, tanto erano a loro agio nel farlo. Mano a mano che arrivava qualcuno dicevano: “Toh! Guarda quello come è vestito!” oppure “Guarda quella lì, hai visto che orecchini?” A un tratto, con la coda dell’occhio, ho visto scendere dalla scala mobile una donna molto grassa. Una volta avevo un cliente che pesava 200 chili e so che quella donna poteva pesare sui 180 chili. La donna reggeva una valigia vecchio stile, di linoleum con fibbie di metallo; c’erano più di 40 gradi a Dallas quel giorno e sicuramente la donna doveva avere un buon motivo per essersi messa in viaggio con quel caldo, viaggiando in quei sedili scomodi per lei con le caviglie gonfie e trascinandosi dietro quella brutta valigia. Venne a mettersi proprio accanto a noi e la coppia continuò a fare i suoi commenti come prima e, siccome l’uomo era duro di orecchi, noi tutti sentimmo quando disse alla moglie: “Guarda quella donna, non è terribile? Perché non fa qualcosa per sé stessa? Si dovrebbe vergognare di farsi vedere in giro in quello stato!” Era una rara opportunità, io ero qui, la coppia era qui e la donna grassa era lì. Ed io credo che tacitamente lei acconsentì a lasciarsi guardare negli occhi da me, perché mi guardò direttamente in volto. Anch’io la

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guardai direttamente negli occhi e lei non disse una parola, ma so che aveva udito tutto ciò che era stato detto. Stette zitta e mentre aspettavamo il tram i suoi occhi si riempirono di lacrime. Divenne rossa in viso ed era chiaro che stava tenendo duro per non piangere. Quel commento l’aveva ferita. Salimmo sul tram. La coppia si mise accanto a me e scambiammo quattro chiacchiere. Erano persone per bene, non avevano intenti malevoli. Avevano solo quell’abitudine inconscia a criticare. In quel momento seppi che avevamo avuto tutti una rara opportunità. La donna aveva avuto l’opportunità di sentirsi giudicare; la coppia aveva avuto l’opportunità di giudicare qualcuno ed io avevo avuto l’opportunità di esserne testimone. Fino a che non paragonate la vostra esperienza di vita ad un referente esterno, come potete non essere perfetti? Entrambe le storie illustrano il settimo mistero esseno dei rapporti umani, il mistero del ricercare la perfezione nell’imperfezione della vita. La giovane donna che aveva perso la vita, con quali standard si misurava? L’avevano fatta sentire imperfetta e l’avevano costretta a cambiare il corpo che le era stato dato in questa vita. Che metro aveva usato? Quanto alla coppia che aveva percepito la donna come grassa e a me, che la descrivo come tale a voi adesso, fino a che non paragonate la vostra esperienza di vita ad un referente esterno, come potete non essere perfetti? Ciò che vi raccomando è questo: siate consapevoli del modello a cui vi rifate per misurare i vostri risultati. Che metro usate nella vita? In base a che cosa distinguete fra la vostra riuscita ed il vostro fallimento? Mettiamola così: io potrei darvi un foglio con una lista di criteri e dirvi di parlarmi delle vostre abilità sportive, delle vostre abilità accademiche, comunicative o amorose. Chiedere: Siete dei bravi amanti? E’ sempre una buona domanda. Non vi concederei più di 15 secondi per darmi una risposta, perché, a prescindere da cosa risponderete, se vi siete descritti come esseri meno che perfetti, a che cosa vi siete paragonati? Come fate a dire che state facendo qualcosa di non perfetto a meno che non facciate riferimento a qualcosa che sta al di fuori di voi stessi? Siamo noi i nostri critici più agguerriti Ne parlavamo proprio ieri quando sono andato nella sala proiezioni per vedere la registrazione di questo video che i tecnici erano riluttanti a mostrarmela perché c’era la sensazione che avrei potuto essere critico verso me stesso. Se io incarno questo specchio, se io vi do il meglio di me nel momento presente, il risultato è perfetto, fino a quando non mi paragono a qualcun altro. E’ perfetto, è il meglio che può essere in questo momento. Questo per gli Esseni è il nodo più delicato, perché siamo così pronti a giudicare noi stessi. Siamo noi i nostri critici più agguerriti Quindi vi invito ad esaminare la vostra vita ed a individuare le aree in cui sentite di non essere felici di voi stessi. Questo può accadere soltanto se non avete fatto del vostro meglio oppure se avete fatto del vostro meglio e vi siete paragonati a qualcun altro. Che metro usate? Nella nostra cultura, che metro usiamo? Noi veniamo paragonati a quest’uomo. Sapete che cosa ha detto quest’uomo quando era qui? Disse: “Voi pensate che le cose che sto facendo io siano fantastiche, allora aspettate di vedere quello che sarete capaci di fare voi fra 2000 anni.” Sto parafrasando un po’. Disse anche: “Non mettetemi su di un piedistallo, voi siete molto, molto più bravi di me se realizzate il potere che c’è in voi, il potere del pensiero, del sentimento e dell’emozione e di ciò che farete con esso.” Questo è il settimo specchio esseno dei rapporti umani, lo specchio della perfezione. Ciascuno di noi passerà attraverso ogni specchio durante la propria vita, che ne siamo coscienti o no. Questi sette specchi dei rapporti umani sono potenti, ci forniscono delle profonde intuizioni sul perché abbiamo vissuto la nostra vita in un certo modo e abbiamo avuto determinati rapporti umani. Gli Esseni ci ricordano che ciascuno di noi passerà attraverso ogni specchio durante la propria vita, che ne siamo coscienti o no. Spesso ci muoveremo in molti specchi simultaneamente perché siamo maestri e lo diventiamo sempre di più in questa vita. Nel passare attraverso gli specchi, noi procediamo attraverso la nostra vita, forse senza nemmeno renderci conto del perché facciamo queste cose. Sarebbe bello se ogni mattina si accendesse una bella luce al neon che ci dicesse: “Oggi, dopo aver fatto colazione, dopo che i tuoi familiari sono usciti, puoi cominciare il tuo lavoro sull’oscura notte dell’anima.” La vita non funziona così. Siamo invitati a conoscere noi stessi in presenza di altri, attraverso i nostri rapporti umani e quando quei rapporti sono sanati, noi diventiamo il beneficio di quella guarigione e lo portiamo in noi nel sogno ad occhi aperti della vita, camminando fra i due mondi del cielo e della terra. Compassione Non tutti coloro che richiesero l’aiuto di Gesù furono guariti.

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Questa storia parla di Gesù di Nazareth e della guarigione. La storia racconta di una donna di cui Gesù si occupò e di come Egli scelse di rispondere alle sue richieste. Quando leggiamo questi testi è interessante scoprire che non tutti coloro che richiesero l’aiuto di Gesù furono guariti. Egli poneva loro due domande e, a seconda delle risposte che davano, le persone potevano beneficiare o meno della guarigione. La prima domanda era: “Credi in me? Credi in mio Padre?” Pensate a quel punto della Sua vita Egli non faceva distinzioni tra Sé stesso e il Padre Celeste. Pensateci! Nessuna distinzione. Nel nostro linguaggio, basato sulla separazione, quando furono fatte le traduzioni, qual è la preghiera più potente che ci è stata data in Occidente? Certo, notate la risposta che è stata data: la chiamiamo la preghiera del Signore. Il Signore di chi? La preghiera del Padre nostro Le tradizioni Essene la chiamano la preghiera del Padre nostro. Qual è la prima frase completa di quella preghiera? “Che sei nei cieli” – esatto. Qual è la traduzione occidentale?: “Padre nostro che sei nei cieli”: ecco la separazione: nostro Padre è in cielo, noi siamo quaggiù. Questa non è la versione originale in aramaico che dice: Padre nostro che sei ovunque, Padre nostro che sei ovunque! Quindi il nostro linguaggio ha un ruolo potente e per questo che vi invito ad esplorare molti sentieri quando rivolgete la vostra attenzione verso le lingue. La storia in cui Gesù dice : “Credi in me e credi in mio Padre?” l’ho letta in quella lingua perché Gesù a quel punto vedeva solo la possibilità di un’unione tra loro. La persona rispondeva “si” o “no”. Poi Gesù faceva la seconda domanda: ”Cos’hai imparato attraverso la tua malattia?” “Cosa hai imparato dalla malattia?” Perché la gente di solito chiedeva di venir guarita da malattie. Questa particolare storia mi affascina perché c’era una donna che era lebbrosa dalla nascita, oggi non ci sono molti lebbrosi in quel paese, ma una volta ce n’erano parecchi. La donna che aveva sempre provato rabbia verso la sua malattia rispose: “Cosa intendi dire con “cos’hai imparato?” Non ho imparato niente! C’è stato un errore, io non dovevo nascere malata. Sono così orrenda che non ho mai avuto un amico, non ho mai conosciuto un uomo. Sono così orrenda che perfino gli animali scappano quando mi vedono. Guariscimi tu da questo male! “ Gesù le rispose: “Se non hai appreso nulla dalla tua malattia, non ti resta che morire e conoscere te stessa attraverso la morte” Gesù non aveva nessun attaccamento al risultato Le disse così perché l’amava fino a quel punto. Quello era l’inizio della compassione. Gesù non aveva nessun attaccamento al risultato. Avrebbe potuto subire pressioni psicologiche dalla presenza dei suoi seguaci, avrebbe potuto essere in Galilea e aver pensato: ”Ci sono diecimila persone dietro a me e davanti a me c’è una donna che mi sta chiedendo di fare qualcosa, devo sbrigarmi a fare qualcosa subito!” Invece no, il suo pensiero non seguì la logica. Egli l’amava e lei aveva – dalla nostra prospettiva – accolto, creato quella malattia nella sua vita per mezzo della sua maestria in modo da poter conoscere sé stessa. Se non le era servito, perché portargliela via? Questo è pensiero senza attaccamento al risultato. Alcuni anni fa la televisione ci ha resi testimoni di una tragedia accaduta già troppe volte nel mondo nel piccolo stato del Ruanda. I telegiornali mostrarono le immagini di circa 10.000 civili massacrati dai propri connazionali sulle strade di quel paese. Quella sera ero con un gruppo di amici: eravamo in quattro, proprio il gruppo giusto perché ho avuto la possibilità di osservare gli altri tre e di cogliere dal vivo le loro reazioni. Mentre il telegiornale era in onda ho chiesto ad una donna del gruppo cosa provava: era furiosa e, battendo il pugno sul tavolo, mi disse: “E’ ridicolo, quando la smetteremo? Quando manderemo i marines ad uccidere i soldati che hanno massacrato i civili, perché non li fermiamo?” Era presente anche un uomo che era stato in contatto con la filosofia della Nuova Era e chiesi anche a lui che cosa provava. Mi rispose: “Come? I Ruandesi? Loro lo sapevano che sarebbe accaduto: era il loro karma. A qualche livello, quando sono nati, sapevano che sarebbero morti in quel modo. La morte in realtà non esiste. E’ quasi ora di cena, mangiamo qualcosa?” Lui non provava niente. La terza persona era una donna, che si era alzata ed era andata in cucina. Io la seguii e le chiesi: “Che significato ha per te il dramma che abbiamo appena visto?” Lei si girò ed aveva le lacrime agli occhi mentre diceva: “Non lo so. Non voglio che muoiano dei soldati, perché quel modo di pensare è lo stesso che ha causato la morte dei civili. Non credo neanche che dovremmo mandare i marines. Non voglio che ci siano altre vittime. Anche se non ho mai conosciuto

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quella gente, provo un senso di vuoto in seguito alla loro scomparsa. Il fatto che loro non siano più qui mi fa sentire diversa.” Quello è l’inizio della compassione. La prima donna era nella polarità: provava rabbia, era nello stesso tipo di polarità che aveva permesso alla tragedia di accadere. L’uomo invece era in uno stato di diniego, perché quello che aveva visto lo aveva ferito ad un livello talmente profondo che non aveva permesso a sé stesso di sentirlo, quindi aveva razionalizzato l’esperienza. L’altra donna, invece, aveva permesso a sé stessa di provare sentimenti, e nel far questo aveva aperto le porte alla compassione. Come fate a sapere se siete in uno stato di diniego o se invece provate un amorevole distacco? Potete porvi una semplice domanda e se non provate nulla quando siete testimoni di un’offesa o di una tragedia come quella, c’è una buona possibilità che ne siate rimasti talmente feriti da rifiutare l’evento. Se non siete nella polarità vi permettete di sentire Se invece provate dei sentimenti verso ciò che è accaduto e se non cercate una compensazione del tipo: “Ora siamo pari” oppure “qualcuno deve pagare”, allora non siete nella polarità. In tal caso vi permettete di sentire e se siete in grado di dire a voi stessi: “Sento un vuoto per la scomparsa di quelle persone, questo non doveva succedere.” E se c’è la sensazione che si sia realizzato un equilibrio, allora forse voi siete alle porte di ciò che chiamiamo compassione. Sto per narrarvi la fine della storia del mio gatto Merlino, che ho iniziato a raccontarvi prima. Qualcuno mi ha chiesto cosa gli era successo. Lo racconto, perché ha costituito una parte molto importante della mia vita ed è molto rilevante per dare concretezza all’argomento che stiamo trattando e che talvolta può apparire nebuloso. Mi ero procurato tutto ciò di cui avevo bisogno per fare un viaggio verso casa con Merlino e la nostra fu una grande avventura da Mount Chastan, fino al Messico del Nord. Viviamo a circa 6 miglia dal confine del Colorado, in una zona bellissima. Merlino diventò un bel gattone vigoroso e pieno di salute, col pelo completamente nero, senza neanche una macchiolina. Un grande amico per me. Se avete letto il mio libro “Risvegliarsi al punto zero” sappiate che, mentre scrivevo, Merlino era seduto lì sul mio tavolo. Ogni tanto mi alzavo per sgranchirmi e lui camminava sulla tastiera del computer. Qualche volta scriveva parole che avevano senso. Se avete visto degli errori di battitura nel libro, penso proprio che Merlino mi abbia dato una mano a metterceli. Merlino usciva tutti i giorni, lo lasciavamo libero la mattina e lui sapeva che doveva tornare a casa all’una del pomeriggio, cosa che fece per vari anni. Un giorno Merlino uscì ma non tornò a casa. Dapprima non ero molto preoccupato. Mi dissi che forse era una passeggiata più lunga delle altre, magari una faccenda da gatti maschi che vanno in esplorazione. Il secondo giorno ero un po’ preoccupato e sentivo che c’era qualcosa che non andava. Il terzo giorno sapevo che era successo qualcosa di brutto dalla mia prospettiva di allora. La mia vita si bloccò. Non rispondevo al telefono non scrivevo lettere, non mi occupavo più dei miei affari. Per 5 giorni interi invitai i miei amici nella valle per cercare Merlino dappertutto. Abbiamo guardato nelle tane dei coyote, dentro i nidi di gufo, nelle tane dei tassi, siamo andati a cercare i nidi delle aquile giù a valle. A confine della nostra proprietà ci sono 130.000 acri di salvia che appartengono ad un ufficio territoriale. L’area è recintata ed abbiamo percorso il confine da un capo all’altro. Usavamo il recinto per legarci dei nastrini ogni tre passi e da lì ripartivamo verso l’interno della proprietà per essere sicuri di perlustrare ogni palmo di terra. Dopo alcuni giorni avevo in me la sensazione che stesse succedendo qualcosa di molto brutto. Era come se il gatto fosse vivo e fosse caduto in un pozzo e avesse bisogno di aiuto, o fosse in un vecchio edifico abbandonato, o fosse rimasto preso in una trappola. Un mattino ero a letto. Il sole non era ancora sorto ma c’era già luce ed io ho chiesto un segno dicendo: “Padre, chiedo che mi venga dato un segno, il mio amico Merlino è vivo? Ha bisogno di me? Cosa sta succedendo?” Non feci neanche in tempo a formulare quella frase che avvenne qualcosa che non era mai accaduto prima e che non sarebbe mai più accaduto in seguito. Nel raggio di 360 gradi intorno alla nostra proprietà si incominciò a sentire un coro di coyote guaire, ululare, piangere, alla luce del giorno. Poi tutto finì come era iniziato. In quel momento seppi che Merlino non era più con me. Era stato preso dai coyote. Quel mattino mi alzai, mi misi alla guida del mio furgone e lungo la strada cominciò a succedere qualcosa di molto strano: c’erano dei coyote dappertutto: cuccioli e adulti che camminavano anche davanti al furgone, in gruppi di due o tre. Ce n’erano su tutta la mia proprietà con la differenza che di solito si vedevano la mattina presto o al tramonto, mai di giorno. In quel momento mi venne offerta un’opportunità. Se mi fosse stata data in un momento diverso forse avrei provato molta rabbia verso ogni coyote che incontravo, forse sarei salito in cima ad uno dei miei edifici e, come un cecchino, avrei sparato ai coyote uno ad uno pensando: “forse sei tu quello che ha preso il mio amico Merlino.” Non mi sentivo così. Non volevo che i coyote morissero, piuttosto mi mancava il mio amico Merlino, la sua presenza. Sentivo la mancanza della sua vita. Avendo scelto di non provare rabbia verso quei coyote, pur accogliendo in me

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l’emozione di aver perso il mio amico ho afferrato al volo quella potente opportunità di apertura verso la compassione. Pensiero senza attaccamento al risultato, sentimento senza distorsioni, emozione senza carica. Ero molto ferito. Merlino era un amico carissimo per me. Io racconto storie di animali che forse ad alcune persone appaiono un po’ sciocche e, se siete mai stati soli nella vostra vita – io non ho mai avuto bambini – gli animali per me sono stati essenzialmente come figli e sono stati maestri molto potenti. Benedizione Uno dei più grandi doni che ci siano stati tramandati dalla tradizione degli antichi Esseni è un codice verbale che ci dà l’opportunità di affrontare con grazia le esperienze di vita che ci feriscono più profondamente. Attraverso il dono della benedizione ci viene chiesto di ammettere la possibilità che ogni evento abbia preso origine senza eccezioni, da una singola fonte di tutto ciò che esiste Questo codice relativamente oscuro nei tempi antichi e spesso discusso forse senza essere compreso nei tempi moderni è conosciuto come il DONO DELLA BENEDIZIONE. Attraverso il dono della benedizione ci viene chiesto di ammettere la possibilità che ogni evento che si svolge nel nostro mondo nelle nostre vite e alla nostra presenza abbia preso origine senza eccezioni, da una singola fonte di tutto ciò che esiste. Ci viene chiesto di ammettere la possibilità che esista una fonte di tutto ciò che è conoscibile durante l’esistenza umana e che, in quella prospettiva, qualunque evento accada, sia esso gioioso o doloroso, deve essere visto come parte dell’Uno, come parte del tutto di quella Fonte di tutto ciò che esiste. La benedizione è forse in assoluto uno dei più potenti codici vibratori che ci siano stati tramandati Nel momento in cui benediciamo un evento che ha ferito, o una persona che ci ha causato dolore o sofferenza affermiamo la natura divina o sacra di ciò che è accaduto, che è divina e sacra proprio perché esiste in virtù dell’Uno e come parte di esso. La benedizione è forse in assoluto uno dei più potenti codici vibratori che ci siano stati tramandati e raramente ci è stato mostrato come applicarlo. Il dono della benedizione rappresenta per noi l’opportunità di sbarazzarci delle cariche contenute nei nostri organismi e di procedere con le nostre vite. La benedizione può essere definita come una qualità di pensiero, sentimento ed emozione. Ci permette di riconoscere la natura santa, sacra e divina di qualunque evento sia occorso e non indica accettazione, consenso o condono di una qualunque azione, semplicemente riconosce la natura divina dell’evento e vi permette di procedere in avanti con la vita. Se c’è una fonte di tutto ciò che esiste, allora, senza eccezioni, tutto ciò di cui noi siamo testimoni nella vita deve appartenere a quella fonte, deve avere una natura sacra e divina. Quando benediciamo quello che ci ha fatto molto soffrire, affermiamo la sua natura santa e sacra, nient’altro. C’è qualcosa di magico che accade quando lo facciamo. Spiegare a parole forse qui non serve: è un’esperienza che si deve fare personalmente per riuscire a capire il ruolo della benedizione nella nostra vita. Durante questa parte del seminario, la gente spesso mi chiede: “Tu vuoi che noi benediciamo qualcosa? Chi siamo noi per benedire? Credevamo che solo le persone sante potessero farlo!” Io rispondo loro: “Se non voi, chi altri? Chi potrebbe essere più santo di voi? Chi potrebbe essere più sacro di voi? Voi che vi siete avventurati così lontano, alla presenza gli uni degli altri, nell’esperienza della creazione, voi che siete venuti su questo mondo per fare da testimoni gli uni agli altri ed a voi stessi? Quale atto potrebbe essere più santo di questo? Se non siete voi le persone che possono benedire un evento, allora chi può farlo?” Dunque cos’è questa benedizione? Cosa affermiamo quando benediciamo qualcosa? Abbiamo l’opportunità, quando siamo testimoni di qualcosa che ci ha ferito nella vita – e uso degli esempi che abbiamo già visto e forse anche altri che non abbiamo ancora visto – cosa succede se voi benedite ciò che vi ha profondamente ferito? Immaginate che persona potente bisogna essere per fare questo! Si tratta di guardare direttamente in faccia le cose che vi hanno causato la sofferenza più profonda, che vi hanno portato nelle oscure profondità delle vostre vite e di dire: “Io benedico questa cosa!” Con quella benedizione state solo dicendo che ciò che è accaduto è sacro, divino, santo, che fa parte dell’Uno anche se non capite che posto ha nell’insieme e nel fare questo c’è un senso di liberazione, anche se questo può non succedere la prima volta. Quando qualcosa ci ferisce nella vita di solito vanno presi in considerazione due o tre aspetti: l’origine della ferita, l’urgenza della ferita e talvolta anche il testimone della ferita. Per esempio il massacro del Ruanda, come lo si può affrontare? Non si riesce neanche ad immaginare 10.000 esseri umani massacrati dai propri concittadini, mentre giacciono morti e nudi lungo le strade di campagna del Ruanda! Come gestiamo una cosa del genere? Possiamo razionalizzarla qui nella testa, mentre qui, nel cuore resta qualcosa che fa male. Cosa succede se, pensando ai soldati che hanno preso le vite di quelle persone diciamo: “Siano benedetti quei soldati!”.

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Non si stanno affatto condonando le loro azioni, non si sta esprimendo accordo sull’accaduto, si sta solo riconoscendo che fanno parte dell’Uno. “Siano benedetti i soldati che hanno prese quelle vite, siano benedetti coloro che hanno dato la vita, siamo benedetti noi che ne siamo stati testimoni!” Sapete che potenza è necessaria ad un essere umano per fare questo? Non state acconsentendo al fatto che il gesto si ripeta, state solo rimuovendo la carica dal vostro corpo. Riuscite a sentirlo anche in questo momento? Se noi giriamo le spalle a quelli che ci sono apparsi come gli orrori di questo mondo e ci voltiamo e semplicemente li ignoriamo, non è così che possiamo trovare il nostro potere, i nostri più alti livelli di maestria li troveremo nell’essere testimoni di ciò che ci ha offerto la vita e nel ridefinire il significato di quegli eventi. Gli antichi ci hanno offerto un contesto per farlo. Se ne ridefiniamo il significato e riusciamo a liberarci, allora possiamo andare avanti nella nostra vita. Quello di cui stiamo parlando non ha nulla a che fare con il compiacimento e non riguarda un’azione che nasce dalla rabbia o dalla vendetta, riguarda piuttosto un’azione che scaturisce da un punto della nostra emotività che ha acquisito potere. La gente a volte mi domanda: ”Che succede se non riferiamo nessuna applicazione per questa legge o se non troviamo nessun riscontro nella nostra vita? Ed io chiedo loro: avete forse altra scelta? Le lacrime sono un modo in cui il nostro fisico risponde alla rimozione di una carica Avete due opzioni: o attraversate la vita trovando un modo per riconciliare ciò che essa vi offre, oppure l’attraversate considerando una serie di sfide piene di conseguenze. Quindi vi incoraggio ad invitare nella vostra vita quella grande forma di guarigione che è il dono della benedizione e se riuscite a capire il significato che ha per voi, preparate i fazzoletti di carta! Le lacrime non rappresentano necessariamente la tristezza, le lacrime sono anche un modo in cui il nostro fisico risponde alla rimozione della carica, trovando un nuovo equilibrio, equilibrio che giunge proprio nei momenti in cui meno ce lo aspettiamo. Nell’arco dei secoli, gli antichi popoli indigeni ci hanno rammentato il potere del pensiero e il ruolo che quel potere può avere nella nostra esistenza. La gente del Nuovo Messico del Nord racconta una storia particolarmente significativa sui propri antenati, sul potere del pensiero e su questa montagna che vedete alle mie spalle. Nel tardo ‘800 un gruppo di cacciatori passava per questi luoghi che fungevano da pascoli per grossi branchi di alci, bufali ed antilopi ed alla fine dell’autunno, proprio mentre uomini, donne e bambini stavano attraversando la zona di caccia della montagna una prematura tempesta invernale li colse di sorpresa. Non c’era cibo perché gli animali non ce l’avevano fatta ad arrivare in quella zona di pascolo, quindi ben presto i membri della tribù si resero conto che, se volevano sopravvivere, qualcuno sarebbe dovuto restare mentre altri avrebbero dovuto proseguire. Tutti decisero che per il bene dell’intera tribù le donne sarebbero restate e gli uomini avrebbero proseguito, avrebbero montato gli accampamenti ed in primavera sarebbero tornati, il prima possibile, a riprendere chi era rimasto indietro. Purtroppo un insieme di circostanze e molti altri fattori fecero sì che gli uomini della tribù non potessero tornare per ben due anni. Quando gli uomini si accinsero a ripartire per il luogo in cui speravano di ritrovare fra i superstiti le persone che amavano e che avevano dovuto lasciare, decisero che avrebbero svolto tutti insieme una cerimonia di ringraziamento per rendere onore ai doni che quella gente aveva concesso alla tribù restando indietro. Al loro arrivo scoprirono con gioia e sorpresa che non solo l’intero gruppo di donne era sopravvissuto, ma che, durante i due anni trascorsi, alcune di esse avevano concepito un figlio senza che il seme maschile avesse contribuito all’evento. Inizialmente questo fu un mistero per la tribù, perciò pregarono per ricevere un sogno di gruppo. Il sogno venne e mostrò alla tribù che era stato il potere del pensiero a permettere alle cellule delle donne che lo desideravano di concepire la vita. Il concepimento può avvenire senza l’intervento del seme maschile Recenti ricerche hanno dimostrato che questa vecchia storia che si raccontava 150 anni fa può contenere ben più di quanto sembri. In condizioni di laboratori, degli ovuli femminili sono stati toccati meccanicamente in modo da mettere nelle cellule la convinzione che fosse occorso il concepimento e, con quella convinzione, le cellule hanno cominciato a dividersi. Il concepimento può veramente avvenire senza l’intervento del seme maschile. E’ possibile che il potere del nostro pensiero sia così grande da permetterci perfino di dare origine alla vita nell’organismo umano?

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SVILUPPO SPIRITUALE E DISTURBI NEURO-PSICHICI

di Roberto Assagioli (scritto e pubblicato nel 1933)

Lo sviluppo spirituale dell’uomo è un’avventura lunga e ardua, un viaggio attraverso strani paesi, pieni di meraviglie, ma anche di difficoltà e di pericoli. Esso implica una radicale purificazione e trasmutazione, il risveglio di una serie di facoltà prima inattive, l’elevazione della coscienza a livelli prima non toccati, il suo espandersi lungo una nuova dimensione interna. Non dobbiamo meravigliarci perciò che un cambiamento così grande si svolga attraverso vari stadi critici, non di rado accompagnati da disturbi neuropsichici e anche fisici (psicosomatici). Questi disturbi, mentre possono apparire all’osservazione clinica ordinaria uguali a quelli prodotti da altre cause, in realtà hanno significato e valore del tutto diverso e devono venir curati in modo ben differente. Attualmente poi i disturbi prodotti da cause spirituali vanno divenendo sempre più frequenti, poiché il numero di persone che, consciamente o inconsciamente, sono assillate da esigenze spirituali va divenendo sempre maggiore. Inoltre, a causa della maggiore complessità dell’uomo moderno e particolarmente degli ostacoli creati dalla sua mente critica, lo sviluppo spirituale è divenuto un processo interiore più difficile e complicato. Per questa ragione è opportuno dare uno sguardo generale ai disturbi nervosi e psichici che insorgono nei vari stadi dello sviluppo spirituale, e offrire qualche indicazione riguardo ai modi più adatti ed efficaci per curarli. Nel processo di realizzazione spirituale si possono osservare 5 stadi critici: Le crisi che precedono il risveglio spirituale; Le crisi prodotte dal risveglio spirituale; Le reazioni che seguono al risveglio spirituale; Le fasi del processo di trasmutazione; La "notte oscura dell’anima". Ie Crisi che precedono lo sviluppo spirituale Per ben comprendere il significato delle singolari esperienze interiori che sogliono precedere il risveglio dell’anima, occorre ricordare alcune caratteristiche psicologiche dell’uomo ordinario. Questi, più che vivere, si può dire che si lasci vivere. Egli prende la vita come viene; non si pone il problema del suo significato, del suo valore, dei suoi fini. Se è volgare, si occupa solo di appagare i propri desideri personali: di procurarsi i vari godimenti dei sensi, di diventare ricco, di soddisfare la propria ambizione. Se è d’animo più elevato, subordina le proprie soddisfazioni personali all’adempimento dei doveri familiari e civili che gli sono stati inculcati, senza preoccuparsi di sapere su quali basi si fondino quei doveri, quale sia la loro vera gerarchia, ecc. Egli può anche dichiararsi ‘religioso’ e credere in Dio, ma la sua religione è esteriore e convenzionale, ed egli si sente ‘a posto’ quando ha obbedito alle prescrizioni formali della sua chiesa e partecipato ai vari riti. Insomma l’uomo comune crede implicitamente alla realtà assoluta della vita ordinaria ed è attaccato tenacemente ai beni terreni, ai quali attribuisce un valore positivo; egli considera così, in pratica, la vita ordinaria fine a se stessa, e anche se crede a un paradiso futuro, tale sua credenza è del tutto teorica e accademica, come appare dal fatto, spesso confessato con comica ingenuità, che desidera di andarci... il più tardi possibile. Ma può avvenire - e in realtà avviene in alcuni casi - che quest’ "uomo ordinario" venga sorpreso e turbato da un improvviso mutamento nella sua vita interiore. Talvolta in seguito a una serie di delusioni; non di rado dopo una forte scossa morale, come la perdita di una persona cara; ma talvolta senza alcuna causa apparente, in mezzo al pieno benessere e favore della fortuna (come avvenne a Tolstoj) insorge una vaga inquietudine, un senso di insoddisfazione, di mancanza; ma non la mancanza di qualcosa di concreto, bensì di alcunché di vago, di sfuggente, che egli non sa definire. A poco a poco si aggiunge un senso di irrealtà, di vanità della vita ordinaria: tutti gli interessi personali, che prima tanto occupavano e preoccupavano, si ‘scoloriscono’, per così dire, perdendo la loro importanza e il loro valore. Nuovi problemi si affacciano; la persona comincia a chiedersi il senso della vita, il perché di tante cose che prima accettava naturalmente: il perché della sofferenza propria e altrui; la giustificazione di tante disparità di fortuna; l’origine dell’esistenza umana; il suo fine. Qui cominciano le incomprensioni e gli errori: molti, non comprendendo il significato di questi nuovi stati d’animo, li considerano ubbie, fantasie anormali; soffrendone (poiché sono molto penosi), li combattono in ogni modo; temendo di ‘perdere la testa’, si sforzano di riattaccarsi alla realtà ordinaria che minaccia di sfuggir loro; anzi talvolta, per reazione, vi si gettano con maggior foga, perdutamente, cercando nuove

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occupazioni, nuovi stimoli, nuove sensazioni. Con questi ed altri mezzi essi riescono talora a soffocare l’inquietudine, ma non possono quasi mai distruggerla completamente: essa continua a covare nel profondo dei loro essere, a minare le basi della loro esistenza ordinaria e può, anche dopo anni, prorompere di nuovo più intensa. Lo stato di agitazione diventa sempre più penoso, il vuoto interiore più intollerabile; la persona si sente annientata: tutto ciò che formava la sua vita le sembra un sogno, sparisce come una larva, mentre la nuova luce non è ancora sorta; anzi generalmente la persona ne ignora perfino l’esistenza o non crede alla possibilità di ottenerla. Spesso a questo tormento generale si aggiunge una crisi morale più definita; la coscienza etica si risveglia e si acuisce, la persona è assalita da un grave senso di colpa, di rimorso per il male commesso, si giudica severamente ed è colta da un profondo scoraggiamento. A questo punto sogliono presentarsi quasi sempre idee e impulsi di suicidio. Alla persona sembra che l’annientamento fisico sia la sola logica conseguenza del crollo e dei dissolvimento interiore. Dobbiamo far notare che questo è solo uno schema generico di tali esperienze e del loro svolgimento. In realtà vi sono numerose differenze individuali: alcuni non giungono allo stadio più acuto; altri vi arrivano quasi a un tratto, senza il graduale passaggio accennato; in alcuni prevalgono la ricerca e i dubbi filosofici; in altri la crisi morale è in prima linea. Queste manifestazioni della crisi spirituale sono simili ad alcuni dei sintomi delle malattie dette nevrastenia e psicastenia. Uno dei caratteri di questa è appunto la ‘perdita della funzione del reale’, come la chiama Pierre janet, e un altro è la ‘spersonalizzazione’. La somiglianza è accresciuta dal fatto che il travaglio della crisi produce spesso anche dei sintomi fisici, quali esaurimento, tensione nervosa, depressione, insonnia, e svariati disturbi digestivi, circolatori, ecc. II. Crisi prodotte dal risveglio spirituale. L’aprirsi della comunicazione fra la personalità e l’anima, i fiotti di luce, di gioia e di energia che l’accompagnano, producono spesso una mirabile liberazione. I conflitti interni, le sofferenze e i disturbi nervosi e fisici spariscono, spesso con una rapidità sorprendente, confermando così che quei disturbi non erano dovuti a cause materiali, ma erano la diretta conseguenza del travaglio psico-spirituale. In questi casi il risveglio spirituale costituisce una vera e propria cura. Ma il risveglio non si svolge sempre in modo così semplice ed armonico, bensì può essere a sua volta causa di complicazioni, disturbi e squilibri. Questo avviene in coloro la cui mente non è ben salda, o nei quali le emozioni sono esuberanti e non dominate, oppure il sistema nervoso troppo sensibile e delicato, o ancora quando l’afflusso di energia spirituale è travolgente per la sua subitaneità e violenza. Quando la mente è troppo debole e impreparata a sopportare la luce spirituale, oppure quando vi è tendenza alla presunzione e all’egocentrismo, l’evento interiore può venire male interpretato. Avviene, per così dire, una ‘confusione di piani’: la distinzione fra assoluto e relativo, fra spirito e personalità non è riconosciuta, e allora la forza spirituale può produrre un’esaltazione, una ‘gonfiatura’ dell’io personale. Alcuni anni or sono ho avuto occasione di osservare al manicomio di Ancona un caso tipico di questo genere. Uno dei ricoverati, un simpatico vecchietto, affermava tranquillamente ma ostinatamente... di essere Dio. Intorno a questa sua convinzione egli aveva fabbricato una serie delle più fantastiche idee deliranti; di schiere celesti ai suoi comandi, di grandi cose da lui compiute, ecc. Ma, a parte questo, egli era la persona più buona, gentile e premurosa che si possa immaginare, sempre pronta a render servizi ai medici e ai malati. La sua mente era così chiara e attenta e i suoi atti così accurati, che era stato fatto assistente del farmacista, il quale gli affidava le chiavi della farmacia e la preparazione di medicine. Questo non diede mai luogo ad alcun inconveniente, all’infuori della sparizione di un po’ di zucchero che egli sottraeva per far con esso cosa gradita ad alcuni dei ricoverati. Dal punto di vista medico ordinario il nostro malato verrebbe considerato come un semplice caso di delirio di grandezza, una forma paranoide; ma in realtà queste non sono che etichette puramente descrittive o di classificazione clinica, e la psichiatria ordinaria nulla sa dirci di certo sulla vera natura e sulle cause di questi disturbi. Mi sembra quindi sia lecito ricercare se non vi possa essere un’interpretazione psicologica più profonda delle idee di quel malato. E’ noto come la percezione interiore della realtà dello Spirito e della sua intima compenetrazione con l’anima umana dà a colui che la prova un senso di grandezza e di allargamento interiore, la convinzione di partecipare in qualche modo alla natura divina. Nelle tradizioni religiose e nelle dottrine spirituali d’ogni tempo se ne possono trovare numerose attestazioni e conferme, espresse non di rado in forma assai audace. Nella Bibbia troviamo la frase esplicita e recisa: «Non sapete che siete Dei? " E sant’Agostino dice: "Quando l’anima ama qualcosa, diventa a essa simile; se ama le cose terrene, diventa terrena; ma se ama Dio (si potrebbe chiedere) diventa essa Dio?" L’espressione più estrema della identità di natura fra lo spirito umano nella sua pura e reale essenza e lo Spirito Supremo è contenuta nell’insegnamento centrale della filosofia Vedanta: Tat twam asi (Tu sei Quello) e Aham evam param Brahman (In verità io sono il Supremo Brahman). Comunque si voglia concepire questo rapporto fra lo spirito individuale e quello universale, sia che lo si consideri come un’identità 0 come una somiglianza, una partecipazione, una unione, bisogna riconoscere

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in modo ben chiaro, e tener sempre presente in teoria e in pratica, la grande differenza che esiste fra lo spirito individuale nella sua natura essenziale - quello che è stato chiamato il fondo o il centro o l’apice dell’anima, l’Io superiore, il Sé reale - e la piccola personalità ordinaria, il piccolo io di cui siamo abitualmente consapevoli Il non riconoscere tale distinzione porta a conseguenze assurde e Pericolose. Questo ci dà la chiave per comprendere lo squilibrio mentale del malato di cui ho fatto cenno, e altre forme meno estreme di autoesaltazione e di autogonfiatura. L’errore funesto di tutti coloro che cadono in preda a tali illusioni è quello di attribuire al proprio io personale non rigenerato le qualità e i poteri dello Spirito. In termini filosofici si tratta di una confusione fra realtà relativa e Realtà assoluta, fra il piano personale e quello metafisico. Da questa interpretazione di certe idee di grandezza si possono trarre anche utili norme curative. Essa ci mostra come il cercare di dimostrare al malato che egli ha torto, che le sue idee sono dei tutto assurde o il deriderle, non serve a nulla; anzi non fa che inasprirlo. Invece è opportuno riconoscere con lui l’elemento di vero che c’è nelle sue affermazioni e poi cercar pazientemente di fargli comprendere la distinzione suaccennata. In altri casi l’improvvisa illuminazione interna prodotta dal risveglio dell’anima determina invece un’esaltazione emotiva, che si esprime in modo clamoroso e disordinato: con grida, pianto, canti e agitazioni motorie varie. Coloro poi che sono di tipo attivo, dinamico, combattivo, possono venir spinti dall’eccitazione del risveglio ad assumere la parte del profeta o del riformatore, formando movimenti e sette caratterizzati da un eccessivo fanatismo e proselitismo. In certe anime nobili, ma troppo rigide ed eccessive, la rivelazione dell’elemento trascendente e divino del proprio spirito suscita un’esigenza di adeguazione completa e immediata a quella perfezione. Ma in realtà tale adeguazione non può essere semmai che il termine di una lunga e graduale opera di trasformazione e di rigenerazione della personalità; quindi quell’esigenza non può che esser vana e provocare reazioni di depressione e di disperazione autodistruttive. In alcune persone, a ciò predisposte, il ‘risveglio’ si accompagna con manifestazioni psichiche paranormali di vario genere. Esse hanno visioni, generalmente di esseri elevati o angelici, oppure odono delle voci, o si sentono spinte a scrivere automaticamente. Il valore dei messaggi così ricevuti è assai diverso da caso a caso; perciò occorre che essi vengano sempre esaminati e vagliati obiettivamente, senza prevenzioni, ma anche senza lasciarsi imporre dal modo con cui sono pervenuti, né dalla presunta autorità di chi asserisca esserne l’autore. t opportuno diffidare soprattutto dei messaggi che contengono ordini precisi e richiedono obbedienza cieca, e di quelli che tendono a esaltare la personalità del ricevente. 1 veri istruttori spirituali non usano mai tali metodi. Prescindendo poi dall’autenticità e dal valore intrinseco di quei messaggi, sta il fatto che essi sono pericolosi perché possono facilmente turbare, anche in modo grave, l’equilibrio emotivo e mentale. III. Le reazioni che seguono al risveglio spirituale. Queste reazioni si producono generalmente dopo un certo tempo. Come abbiamo accennato, un risveglio spirituale armonico suscita un senso di gioia, e una illuminazione della mente che fa percepire il significato e lo scopo della vita, scaccia molti dubbi, offre la soluzione di molti problemi e dà un senso di sicurezza interiore. A questo si accompagna un vivido senso dell’unità, della bellezza, della santità della vita, e dall’anima risvegliata s’effonde un’onda di amore verso le altre anime e tutte le creature. Invero non vi è nulla di più lieto e confortante dei contatto con uno di questi ‘risvegliati’ che si trovi in un tal ‘stato di grazia’. La sua personalità di prima, coi suoi angoli acuti e coi suoi elementi sgradevoli, sembra sparita e una nuova persona, simpatica e piena di simpatia, sorride a noi e al mondo intero, tutta desiderosa di dar piacere, di rendersi utile, di condividere con gli altri le sue nuove ricchezze spirituali di cui non sa contenere in sé la sovrabbondanza. Questo stato gioioso dura più o meno a lungo, ma è destinato a cessare. La personalità ordinaria, coi suoi elementi inferiori, era stata solo temporaneamente sopraffatta e addormentata, non uccisa o trasformata. Inoltre l’afflusso di luce e di amore spirituale è ritmico e ciclico come tutto quanto avviene nell’universo; esso quindi prima o poi diminuisce o cessa: il flusso è seguito dal riflusso. Questa esperienza interna è penosissima, e in alcuni casi produce reazioni violente e seri disturbi. Le tendenze inferiori si risvegliano e si riaffermano con forza rinnovata; tutti gli scogli, i detriti, i rifiuti, che erano stati ricoperti dall’alta marea, ricompaiono di nuovo. La persona, la cui coscienza morale si è fatta, in seguito al risveglio, più raffinata ed esigente, la cui sete di perfezione è divenuta più intensa, si giudica con maggior severità, si condanna con maggior rigore e può credere, erroneamente, di esser caduta più in basso di prima. A ciò può essere indotta anche dal fatto che talvolta certe tendenze e impulsi inferiori, che erano rimasti latenti nell’inconscio, vengono risvegliati e stimolati a una violenta opposizione dalle nuove alte aspirazioni spirituali, che sono per essi una sfida e una minaccia.

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Talvolta la reazione va così oltre, che la persona giunge fino a negare il valore e la realtà della propria recente esperienza interiore. Dubbi e critiche sorgono nella sua mente ed essa è tentata di considerare tutto ciò che è avvenuto come un’illusione, una fantasia, una ‘montatura sentimentale’. Essa diviene amara e sarcastica; deride se stessa e gli altri e vorrebbe rinnegare i propri ideali e le proprie aspirazioni spirituali. Eppure, per quanto si sforzi di farlo, essa non può ritornare nello stato di prima: ha avuto la visione e il fascino della sua bellezza resta in lei, non può esser dimenticato. Essa non può più adattarsi a viver soltanto la piccola vita comune; una divina nostalgia la assilla e non le dà requie. Talvolta la reazione assume caratteri nettamente morbosi: insorgono accessi di disperazione e tentazioni di suicidio. La cura di tali reazioni eccessive consiste soprattutto nell’impartire una chiara comprensione della loro natura e nell’indicare qual è il solo modo nel quale si possono superare. Si deve far capire a chi ne soffre che lo ‘stato di grazia’ non poteva durare per sempre, che la reazione era naturale e inevitabile. È come se egli avesse fatto un volo superbo fin presso alle vette illuminate dal sole, ammirando il vasto paesaggio che si stende fino all’orizzonte; ma ogni volo prima o poi deve finire: si viene riportati alla pianura, e si deve poi ascendere lentamente, passo a passo, il ripido pendio che conduce alla stabile conquista delle cime. Il riconoscimento che questa discesa o ‘caduta’ è un evento naturale, al quale tutti siamo sottoposti, conforta e solleva il pellegrino e lo incoraggia ad accingersi animosamente all’ascesa. IV. Le fasi del processo di trasmutazione. L’ascesa di cui abbiamo fatto cenno consiste in realtà nella trasmutazione e rigenerazione della personalità. Un procedimento lungo e complesso, che è composto di fasi di purificazione attiva per rimuovere gli ostacoli all’afflusso e all’azione delle forze spirituali; fasi di sviluppo delle facoltà interiori che erano rimaste latenti o troppo deboli; fasi nelle quali la personalità deve restare ferma e docile, lasciandosi ‘lavorare’ dallo Spirito e sopportando con coraggio e pazienza le inevitabili sofferenze. È un periodo pieno di cambiamenti, di alternative fra luce e tenebra, fra gioia e dolore. Le energie e l’attenzione di chi vi si trova sono spesso tanto assorbite dal travaglio che gli riesce difficile far fronte alle varie esigenze della sua vita personale. Perciò chi l’osservi superficialmente e lo giudichi dal punto di vista della normalità e dell’efficienza pratica, trova che è peggiorato e vale meno di prima. Perciò al suo travaglio interiore si aggiungono spesso giudizi incomprensivi e ingiusti da parte di persone di famiglia, di amici e anche di medici, e non gli vengono risparmiate osservazioni pungenti sui ‘bei risultati’ delle aspirazioni e degli ideali spirituali, che lo rendono debole e inefficiente nella vita pratica. Questi giudizi riescono spesso assai penosi a chi ne è oggetto, che può talvolta venirne turbato e cadere in preda ai dubbi e allo scoraggiamento. Pure questa è una delle prove che devono essere superate. Essa insegna a vincere la sensibilità personale, ad acquistare indipendenza di giudizio e fermezza di condotta. Perciò tale prova dovrebbe venir accolta senza ribellione, anzi con serenità. Egli deve, soprattutto oggi, restare al suo posto nella vita e continuare ad assolvere quanto meglio può i propri doveri famigliari, professionali e sociali, come se non stesse avvenendo nulla in lui. L’arduo problema che deve risolvere è simile a quello degli ingegneri inglesi, che dovettero trasformare e ampliare una grande stazione ferroviaria di Londra, senza interrompere il traffico neppur per un’ora. Non dobbiamo certo meravigliarci se un’opera così complessa e faticosa è talvolta causa di disturbi nervosi e psichici, ad esempio esaurimento nervoso, insonnia, depressione, irritabilità, irrequietezza. E questi disturbi, dato il forte influsso della psiche sul corpo, possono a foro volta facilmente produrre svariati sintomi fisici. Nel curare tali casi occorre comprenderne la vera causa, e aiutare il malato con una sapiente e opportuna azione psicoterapica, poiché le cure fisiche e medicamentose possono aiutare ad attenuare i sintomi e i disturbi fisici, ma evidentemente non possono agire sulle cause psicospirituali del male. Talvolta i disturbi sono prodotti o aggravati dagli eccessivi sforzi personali che fa l’aspirante alla vita spirituale per forzare il proprio sviluppo interno, sforzi che producono una repressione anziché la trasformazione degli elementi inferiori, e una estrema intensificazione della lotta, con una corrispondente eccessiva tensione nervosa e psichica. Questi aspiranti troppo impetuosi devono rendersi conto che la parte essenziale dei lavoro di rigenerazione è fatta dallo spirito e dalle sue energie, e che quando essi hanno cercato di attirare quelle energie col loro fervore, le loro meditazioni, il loro retto atteggiamento interno, quando hanno cercato di eliminare tutto quello che può ostacolare l’azione dello spirito, devono attendere con pazienza e con fede che quell’azione si svolga spontaneamente nella loro anima. Una difficoltà diversa in un certo senso opposta, deve essere superata nei periodi nei quali l’afflusso di forza spirituale è ampio e abbondante. Quella forza preziosa può venir facilmente sperperata in effervescenza emotiva e in attività febbrili ed eccessive. In altri casi invece essa è tenuta troppo a freno, non viene sufficientemente tradotta in vita e utilizzata, di modo che si accumula sempre più e con la sua forte tensione può produrre disturbi e logorii interiori, come una corrente elettrica troppo forte può fondere le valvole e anche produrre dei corti circuiti. Occorre quindi apprendere a regolare opportunamente e saggiamente il flusso delle energie spirituali, evitandone la dispersione, ma usandole attivamente in nobili e feconde opere interne ed esterne.

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V. La ‘notte oscura dell’anima’. Quando il processo di trasformazione psicospirituale raggiunge il suo stadio finale e decisivo, esso produce talvolta un’intensa sofferenza e un’oscurità interiore che è stata chiamata dai mistici cristiani ‘notte oscura dell’anima’ I suoi caratteri la fanno rassomigliare molto alla malattia chiamata ‘psicosi depressiva’ o melanconia. Tali caratteri sono: uno stato emotivo d’intensa depressione, che può giungere fino alla disperazione; un senso acuto della propria indegnità; una forte tendenza all’autocritica e all’autocondanna, che in alcuni casi giunge fino alla convinzione di esser perduti o dannati; un senso penoso di impotenza mentale; l’indebolimento della volontà e dell’autodominio; un disgusto e una grande difficoltà ad agire. Alcuni di questi sintomi possono presentarsi in forma meno intensa anche negli stadi precedenti, ma allora non si tratta della vera ‘notte oscura dell’anìma’. Questa strana e terribile esperienza non è, malgrado le apparenze, uno stato patologico; essa ha cause spirituali e un grande valore spirituale (Vedi san Giovanni della Croce, La notte oscura dell’anima e E. Underhill. .Mysticism -New York, 1961). A questa, che è stata anche chiamata la ‘crocifissione mistica’ o morte mistica’, segue la gloriosa resurrezione spirituale che pone fine a ogni sofferenza e a ogni disturbo, dei quali è sovrabbondante compenso, e che costituisce la pienezza della salute spirituale. Il tema da noi scelto ci ha obbligati a occuparci quasi esclusivamente dei lati più penosi e anormali dello sviluppo interiore, ma non vorremmo certo dar l’impressione che coloro che seguono la via dell’ascesa spirituale siano colpiti da disturbi nervosi più facilmente degli uomini ordinari. L opportuno perciò mettere bene in chiaro i punti seguenti: 1) In molti casi lo sviluppo spirituale si svolge in un modo più graduale e armonico di quello che è stato descritto, di guisa che le difficoltà vengono superate e i diversi stadi passati senza reazioni nervose e fisiche. 2) I disturbi nervosi e mentali degli uomini e delle donne ‘ordinari’ sono spesso più gravi, più difficili a sopportare e a curare di quelli prodotti da cause spirituali. 1 disturbi degli uomini ordinari sono spesso prodotti da conflitti violenti fra le passioni, o fra gli impulsi inconsci e la personalità cosciente; o dalla ribellione contro condizioni o contro persone che sono in contrasto coi loro desideri e le loro esigenze egoistiche. Noti di rado è più difficile curarli, perché gli aspetti superiori sono troppo deboli. e vi è poco a cui fare appello per indurli a fare i sacrifici necessari e a sottomettersi alla disciplina occorrente per produrre gli assestamenti l’armonia che possono render loro la salute. 3) Le sofferenze e i disturbi di coloro che percorrono la via spirituale, per quanto possano talora essere gravi, sono in realtà solo reazioni temporanee e per così dire le scorie di un processo organico di crescita e di rigenerazione interna. Perciò essi spariscono spesso spontaneamente quando la crisi che li aveva prodotti si risolve, o cedono più facilmente a una cura adatta. 4) Le sofferenze prodotte dalle basse maree e dai riflussi dell’onda spirituale sono ampiamente compensate dalle fasi di afflusso e di elevazione, e dalla fede nel grande scopo e nell’alta mèta dell’avventura interiore. Questa visione di gloria costituisce un , ispirazione potente, un conforto infallibile, una sorgente inesauribile di forza e di coraggio. Noi dovremmo quindi rievocare tale visione nel modo più vivido e il più spesso possibile, e uno dei più grandi benefici che possiamo arrecare a chi è tormentato da crisi e conflitti spirituali è H di a fare altrettanto. Cerchiamo di immaginare vividamente la gloria e la beatitudine dell’anima vittoriosa e liberata che partecipa coscientemente alla saggezza, alla potenza, all’amore della Vita Divina. Immaginiamo con visione ancor più larga la gloria del Regno di Dio realizzato sulla terra, la visione di una umanità redenta, dell’intera creazione rigenerata e manifestante con gioia le perfezioni di Dio. Sono visioni di tal genere che hanno reso capaci i grandi mistici e santi di sopportare sorridendo i loro tormenti interiori e il loro martirio fisico, che hanno fatto dire a san Francesco: "Tanto è il bene che m’aspetto che ogni pena mi è diletto!". Ma ora dobbiamo scendere da queste altezze e ritornare un istante nella valle ove le anime sono in travaglio. Considerando la questione dal punto di vista più strettamente medico e psicologico, occorre rendersi ben conto che - come abbiamo accennato - mentre i disturbi che accompagnano le varie crisi dello sviluppo spirituale appaiono a un primo esame molto simili, e talvolta identici, a quelli dei malati ordinari in realtà le loro cause e il loro significato sono molto differenti, anzi in un certo senso opposti; quindi la cura deve essere corrispondentemente diversa. I sintomi neuro-psichicí dei malati ordinari hanno generalmente un carattere regressivo. Quei malati non sono stati capaci di compiere i necessari assestamenti interni ed esterni che fari parte del normale sviluppo della personalità. Per esempio, essi non sono riusciti a liberarsi dall’attaccamento emotivo ai genitori e restano quindi in uno stato di dipendenza infantile da essi o da chi, anche simbolicamente, li sostituisce. Talvolta invece la loro incapacità o cattiva volontà a far fronte alle esigenze e alle difficoltà della normale vita familiare e sociale fari sì che essi, anche senza rendersene conto, cerchino rifugio in una malattia che li sottragga a quegli obblighi. In altri casi si tratta di un trauma emotivo: per esempio una delusione o una perdita che essi non sanno accettare e a cui reagiscono con una malattia. In tutti questi casi si tratta di un conflitto fra la

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personalità cosciente e gli elementi inferiori che spesso operano nell’inconscio. con la parziale vittoria di questi ultimi. Invece i mali prodotti dal travaglio dello sviluppo spirituale hanno un carattere nettamente progressivo. Essi dipendono dallo sforzo. di crescere, da una spinta verso l’alto; essi sono il risultato di conflitti e squilibri temporanei fra la personalità cosciente e le energie spirituali che irrompono dall’alto. Da tutto ciò risulta evidente che la cura per i due tipi di malattie deve essere molto diversa. Per il primo gruppo il compito terapeutico consiste nell’aiutare il inalato a raggiungere il livello dell’uomo ‘normale’, eliminando le repressioni e le inibizioni, le paure e gli attaccamenti, aiutandolo a passare dal suo eccessivo egocentrismo, dalle sue false valutazioni dalle sue concezioni deformate della realtà a una visione oggettiva e razionale della vita, all’accettazione dei suoi doveri e obblighi e a un giusto apprezzamento dei diritti degli altri. Gli elementi non ben sviluppati, non coordinati e contrastanti, devono venir armonizzati e integrati in una psicosintesi personale. Per i malati del secondo gruppo il compito curativo è invece quello di produrre un assestamento armonico, favorendo l’assimilazione e l’integrazione delle nuove energie spirituali con gli elementi normali preesistenti, cioè di compiere una psicosintesi trans-personale intorno a un più alto centro interno. E’ chiaro quindi che la cura adatta per i malati del primo gruppo è insufficiente, anzi può essere anche dannosa, per un malato del secondo. Le sue difficoltà aumentano, anziché diminuire, se egli è nelle mani di un medico che non comprenda il suo travaglio, che ignori o neghi le possibilità dello sviluppo spirituale. Tale medico può svalutare o deridere le aspirazioni spirituali del malato, considerandole come vane fantasie o interpretandole in modo materialistico. Così il malato può venir da lui indotto a ritener di far bene cercando di indurire il guscio della propria personalità e rifiutandosi di dare ascolto agli insistenti appelli della sua anima. Ma questo può solo aggravare il suo stato, render più aspra la lotta, ritardare la soluzione. Invece un medico che percorra egli pure la via spirituale, o che almeno abbia una chiara comprensione e un giusto apprezzamento della realtà e delle conquiste spirituali, può essere di grande aiuto a un malato di quel genere. Se, come spesso è il caso, questi è ancora allo stadio dell’insoddisfazione, dell’irrequietezza e delle inconsce aspirazioni; se egli ha perduto ogni interesse per la vita ordinaria ma non ha ancora avuto un lume della Realtà Superiore; se egli cerca sollievo in direzioni sbagliate ed erra per vicoli ciechi, allora la rivelazione della vera causa del suo male e un aiuto efficace a trovare la vera soluzione possono facilitare e accelerare molto il risveglio dell’anima, che costituisce di per se stesso la parte principale della cura. Quando una persona si trova al secondo stadio, quello nel quale si bea nella luce dello spirito e fa gioiosi voli verso le altezze supercoscienti, si può farle molto bene spiegandole la vera natura e funzione di quelle sue esperienze, preavvisandola che esse sono necessariamente temporanee e descrivendole le ulteriori vicissitudini del pellegrinaggio. Così quella persona è preparata quando sopraggiunge la reazione, e le viene in tal modo risparmiata quella parte non piccola di sofferenza, prodotta dalla sorpresa della ‘caduta’ e dai dubbi e dagli scoraggiamenti che ne conseguono. Quando un tal preavviso non è stato dato e la cura viene iniziata durante la reazione depressiva, il malato può essere molto sollevato e aiutato dall’assicurazione, avvalorata da esempi, che si tratta di uno stato temporaneo dal quale uscirà sicuramente. Nel quarto stadio, quello degli ‘incidenti dell’ascesa’, che è il più lungo e multiforme, l’opera di chi aiuta e corrispondentemente più complessa. I suoi aspetti principali sono: 1) Chiarire a colui che soffre il significato di quanto sta avvenendo in lui e indicargli il giusto atteggiamento da prendere; 2) Insegnargli come si può dominare le tendenze inferiori senza però reprimerle nell’inconscio; 3) Insegnargli, ed aiutarlo, a trasmutare e sublimare le proprie energie psichiche; 4) Aiutarlo a sostenere e far buon uso delle energie spirituali che affluiscono nella sua coscienza; 5) Guidarlo, e cooperare con lui, nel lavoro di ricostruzione della sua personalità, di psicosintesi. Nello stadio della ‘notte oscura dell’anima’ è assai difficile prestare aiuto, perché chi vi si trova è avvolto in una nube così densa, è tanto immerso nella sua sofferenza che la luce dello spirito non giunge alla sua coscienza. L’unico modo di dare forza e sostegno è il ripetere instancabilmente l’assicurazione che si tratta di una esperienza transitoria e non di uno stato permanente, come tende a credere chi vi si trova - ed è ciò che più gli dà disperazione. t bene inoltre assicurargli con energia che il suo tormento, per quanto terribile, ha un si grande valore spirituale e gli sarà apportatore di tanto bene che dopo arriverà a benedirlo; così egli viene aiutato a sopportarlo e ad accettarlo con calma, rassegnazione e con forte pazienza. Riteniamo opportuno accennare che queste cure psicologiche e spirituali non escludono l’uso sussidiario di mezzi fisici, che possono alleviare i sintomi e concorrere al buon esito della cura. Tali sussidi saranno soprattutto quelli che coadiuvano all’opera sanatrice della natura, come un’alimentazione igienica, esercizi di rilasciamento, contatto con gli elementi naturali, un ritmo adatto delle varie attività fisiche e psichiche.

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In alcuni casi la cura è resa più complicata dal fatto che vi è nel malato un misto di sintomi progressivi e di sintomi regressivi. Si tratta di casi di sviluppo interiore irregolare e disarmonico. Queste persone possono raggiungere alti livelli spirituali con una parte della loro personalità, ma essere d’altro lato schiave di attaccamenti infantili o sotto il dominio di ‘complessi’ inconsci. Si potrebbe anzi dire che, con un’analisi accurata, nella maggioranza di coloro che percorrono la via spirituale si trovano - come, si noti, in quasi tutti i così detti ‘normali’ - dei resti più o meno grandi di limitazioni di quel genere. Resta però il fatto che, nella grande maggioranza dei casi, vi è una netta prevalenza o dei sintomi regressivi o di quelli progressivi. Ma la possibilità che sintomi di entrambi i gruppi si trovino frammisti nello stesso malato deve esser sempre tenuta presente, e occorre che ogni disturbo venga accuratamente studiato e interpretato, per accertarne la vera causa e trovarne quindi la cura adatta. Da tutto quanto abbiamo detto risulta chiaro che per curare in modo efficace e soddisfacente i disturbi nervosi e psichici che accompagnano lo sviluppo spirituale, occorre una duplice serie di conoscenze e di pratica: quella dei medico esperto di malattie nervose e di psicoterapia, e quella dei serio studioso o del pellegrino sulle vie dello Spirito. Questa duplice competenza si trova attualmente di rado associata; ma dato il rapido crescere dei numero delle persone bisognose di simili cure, tutti coloro che siano in grado di farlo dovrebbero accingersi risolutamente a prepararsi per quell’opera di bene. Tali cure poi sarebbero rese più facili se si potesse anche formare e assistenti opportunamente preparati, sì da saper cooperare intelligentemente. Infine sarebbe molto utile che il pubblico in generale fosse informato dei fatti principali riguardanti le connessioni fra disturbi neuropsichici e crisi interiori, in modo che i familiari possano facilitare il compito dei malato e quello del medico, invece di complicarlo e ostacolarlo con l’ignoranza, i pregiudizi, e anche l’opposizione attiva, come purtroppo avviene assai spesso. Quando questa triplice opera di preparazione sarà stata fatta presso i medici, le infermiere e il pubblico, una grande somma di sofferenze non necessarie verrà eliminata e molti pellegrini potranno raggiungere con meno lungo e meno aspro travaglio l’alta mèta che perseguono: l’unione con la Divina Realtà.

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IL CERCHIO DELLE STELLE

Non siamo soli.

Vi trovate in riva al mare, oppure in montagna, di notte. Guardate in alto. Il cielo è stellato, terso, stupefacente. L’immensità vi affascina e vi carica nello stesso tempo. Provate a cercare un limite spaziale, ma non lo trovate. Il limite non esiste, le dimensioni ed il tempo perdono significato. La luce della stella che state guardando forse non esiste più, la luce del vostro presente proviene dal passato. Quando guardate le stelle state viaggiando attraverso il tempo. Come pensate che possa apparire la vostra Terra vista da lontano? Un piccolo puntino, molto più piccolo delle stelle che vi sovrastano, un insignificante granello sperduto nell’universo. E voi dite che la vita esiste solo qui? Credete davvero di essere soli ? E per quale motivo la vita dovrebbe esistere solo sulla Terra ? La vita esiste in molti altri luoghi, lontanissimi e nello stesso tempo molto vicini. Non siete gli unici abitanti del cosmo. Ci sono milioni e milioni di sistemi solari simili al nostro ed anche la scienza l’ha ormai accettato. Il nostro sistema solare rappresenta un modello piuttosto comune. Nella galassia ci sono milioni e milioni di gemelli di Marte, di Giove, di Saturno e naturalmente anche della nostra Terra. Esistono almeno tre tipi di esseri interstellari: quelli che vengono dalle Pleiadi, quelli che provengono da Cygnus e quelli di Andromeda. I primi sono esseri che hanno raggiunto un altissimo grado di evoluzione, hanno una forte energia ed uno sguardo limpido e magnetico. Sono i miei progenitori. Ci amano profondamente ma pur sapendo che stiamo uccidendo il nostro pianeta non interverranno mai direttamente. La loro elevata consapevolezza gli impedisce di interferire, tuttavia essi ci mandano in continuazione dei segnali. Vivono in un luogo chiamato Erra; ci possono raggiungere in un tempo che corrisponde circa a 4 dei nostri minuti. Da Cynius Beta Croce provengono degli esseri fisicamente un po’ diversi da noi. Il loro incontro prelude ad un profondo cambiamento di flusso energetico. Possono anche guidarci sulla via della consapevolezza. Infine su Andromeda ci sono dei veri e propri Dei, che possono viaggiare non solo attraverso le stelle ma anche tra le dimensioni. La loro natura divina, unita al desiderio di non essere oggetto di venerazione, fa sì che essi siano spesso incompresi sulla Terra. Inizialmente il loro modo di comunicare ci può apparire confuso e frammentario. In seguito essi prendono le sembianze di un guerriero o di un maestro ed in questo modo il loro messaggio può sembrarci più comprensibile. In ogni caso la loro vita terrena è spesso in pericolo, poiché conoscono un’alchimia magica: quella di trasmutare la materia. Molti esseri interstellari sono in mezzo a noi ma anche con quelli lontani da noi il contatto è possibile. Io l’ho provato e vi mando il loro messaggio. Soulyos88 CHANNELING Il Channeling è uno strumento di connessione universale tra il Sè Superiore del canalizzatore e le Guide Spirituali che apre canali nascosti, al fine di aiutare chi lo desidera a divenire consapevole di ciò che è, del proprio vero mondo interiore, permettendone l’autorealizzazione e l’evoluzione spirituale. LA VERA ESSENZA DELL’UOMO (testo canalizzato da JO ALBERTI) Milano, 28/03/1999 Carissimi fratelli e sorelle dell’umanità intera, vogliamo a voi giungere con forza ed energia per permettervi di connettervi alla vostra vera natura spirituale. E’ tempo di riconoscere quale è la vera essenza dell’uomo. Ognuno di voi sappia che non è solo uomo o donna, ma è un grande Essere di Luce incarnato sulla Terra in questo tempo difficile. Oh fratelli carissimi "ascoltate"! E’ tempo di conoscenza e di verità; è giunto il momento di sapere quanti soprusi sono stati compiuti anche a livello culturale nei confronti dell’umanità intera che è stata mantenuta nell’ignoranza e nella sottomissione per secoli. Ebbene ora è tempo di sapere! E’ giunto il momento della vera conoscenza, voi tutti siete degli Esseri di Luce di grande forza ed energia in quanto Voi siete Dio. Dio non è un essere al di fuori di voi, ma Voi ne siete parte integrante, completamente sua essenza divina, comprendete? Ebbene, Dio è amore e Voi siete amore, Dio è verità ed è tempo che anche Voi ridiventiate verità cosciente e consapevole dei grandi compiti che attendono l’Umanità intera. Il tempo è giunto! Noi, fratelli maggiori del pianeta Sirio, fratelli extraterrestri, ma a Voi partecipi ed a Voi uniti in una grande solidale fratellanza galattica, veniamo ora per confortarvi, per promuovere la vera verità, per affermare che voi non siete soli, ma estremamente protetti ed illuminati da tanti Esseri di Luce invisibili che girano intorno al pianeta e confortano con la loro presenza e con la loro azione instancabile e consapevole l’umanità intera. Ebbene, il pianeta non andrà distrutto, si salverà, passerà un momento di grande paura, terrore e miseria che sconvolgerà in gran parte gli ordinamenti sbagliati di questa vostra società egoista e piena di miseria per poter far ritornare la Verità... Che essa ritorni sul pianeta, attraverso la luce e la consapevolezza nelle menti della gente, nel cuore degli Esseri di Luce che sono sulla Terra, che sono incarnati negli Esseri Umani; in voi, carissimi fratelli e sorelle che ascoltate! In Voi c’è un grande Dio, è l’Essere Divino che richiede di poter venire fuori in modo consapevole e cosciente; tenetevi dunque all’interno di ciascuno di Voi e ascoltate, spegnete le televisioni e aprite i vostri cuori. E’ entrando in

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ciascuno di Voi che potrete cogliere la vera essenza della vostra natura spirituale, Voi siete Dio ed è tempo di comprendere questa grande lezione decidendo una volta per sempre di abbandonare il Vostro grande nemico: "la paura". La paura vi ha condizionato per secoli, sottomettendovi attraverso menzogne e vecchi schemi dottrinali da abbandonare, in una condizione di miseria, in un substrato di ignoranza; ora è tempo di reagire e di affrontare a pieno la Vostra vera natura spirituale. Iniziate, oh fratelli, ad abbandonare per sempre la paura che è il laccio di Satana e che cerca in tutti i modi di mantenervi nell’ignoranza e nella sottomissione; ma è tempo di grande cambiamento, una nuova, grande energia che ha invaso il pianeta Terra: è la "Luce del Rinnovamento Spirituale", è la luce che trasmuterà il mondo trasformandolo, integrandolo e ricollegandolo alla sua vera essenza di Pianeta di Luce e Voi tutti, oh fratelli, dovete adeguarvi a questi tempi di cambiamento e di passaggio, dovete operare un rinnovamento profondo, intrinseco e totale. Che possa la luce fluire nell’eterno divenire, che distacchi dentro di te le scorie di antiche memorie, che possa ritornare grande e possente in te il percepire dell’attimo primo, il VUOTO Ancestrale ed Immoto perchè il tutto è pura illusione e non esiste bene e male, bianco e nero, giorno chiaro e notte buia perchè tutto E’ nell’UNITA’ prima, assoluta e muta. Paura, gelosia, rancore, ecco il conflitto, ahi, quanto dolore! Sì, decidi di soffrire e piangi e gemi nel tuo dire perchè essere vittima è il tuo ruolo. Poi, dopo anni o forse solo eterni attimi, ti spezzi cadendo al suolo, e come vaso pregiato in mille cocci frantumato, si dissolve il tuo antico orgoglio, fratello di tanto soffrire e finalmente scopri di essere pura, libera ENERGIA, che può pienamente gioire nel suo nuovo sentire! GRAZIE! Oh, mio grande antico Dio, possente amico mio, io cerco amore a destra e a manca, ma non mi rendo conto del tesoro più prezioso dell’oro, che io ho dentro di me; è il mio amore per TE, oh, mio amato compagno, risveglia in me il tuo potere, e fa che io possa sull’antico beato monte sedere consapevole che TU ed io siamo UNO! TU SEI accetta ciò, e diventa sempre nel qui e ora antico Saggio che consapevole in modo statico vive, in modo immoto e possente, frenando la mente e le emozioni, tenendo a bada le passioni che tumultuose divampano dentro angosciose, irrequiete, turbando il tuo SE’, riprendi coscienza, consapevolezza di TE, riacquista potere, non delegare ad altri il tuo ESSERE che è AVERE, tu puoi creare il Tutto, dentro e fuori di te, sol che tu vuoi, TU PUOI! TU SEI TUTTO CIO’ CHE UN MAESTRO E’ O solitario peregrino delle stelle pensi di essere limitato e solo ma sol che tu lo voglia, entrando nel tuo interiore riscopri la GRANDEZZA DIVINA che è dentro di TE! Apri la porta e capirai: di LUCE il tuo mondo inonderai! VIVI LA VITA Sì, vivi la vita Sì, accettala con le sue esperienze di sofferenza e di dolore Sì, decidi di vivere appieno fino in fondo e ti troverai ad essere PADRONE del tuo mondo! Cogli l’attimo, fermati all’essenza della tua grande divina POTENZA. RIAFFERMA CHI SEI centra il tuo cuore e così parte il motore... per la vera vita d’amore!

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VERSO LA NUOVA ERA di Angelo Balladori É successo solo qualche mese fa. Avevo appena finito di farmi la barba e mi sorpresi a guardarmi... come se guardassi un’altra persona... Fissandomi nello specchio - e trattenendo a stento un’irresistibile risata - esclamai: “Angelo (è così che mi chiamo).... Angelo, tu non sai un bel niente!!” - le parole esatte forse erano più incisive. Questa constatazione mi procurò un’ondata di allegria e un senso di leggerezza interiore. Perché cito questo aneddoto? Perché è stato un gran momento, ve lo assicuro.... un momento di intensa, stupefacente liberazione... Libero da che cosa? Vi sarà forse capitato di leggere una famosa frase di un grande filosofo greco: “So di non sapere”. É un concetto fantastico, che ha le ali leggere dell’allegria, e che ora finalmente comprendevo. Mai prendersi troppo sul serio... Mi resi conto di aver fatto un piccolo passo in avanti... Gli amici conoscono il mio slogan: “tre millimetri al giorno”... è il mio target giornaliero. Quel giorno ne avevo percorsi forse cinque, o addirittura dieci! Mi sentii particolarmente bene con me stesso e, idealmente, mi diedi una pacca sulla spalla. Dietro di me avevo un cammino, né lungo né breve, come molti. Premetto che il mio Sole di nascita è all’inizio della Vergine - e questo, a chi sappia un po’ di astrologia, dice già qualcosa: mente logica e analitica... il mio Ascendente in Pesci, superati gli “anta”, incominciò a farsi sentire. Il guscio della razionalità virginiana mi andava sempre più stretto. Dunque, lo sfidai in campo aperto. Psicodinamica, Astrologia, Tarocchi! e la razionalità indietreggiava sempre più di fronte all’incalzare del “sentire”, dell’ascolto interiore e del coraggio di seguire l’intuito: un salto nel vuoto senza la rete di sicurezza della razionalità... Io ho il vizio, o la virtù, di buttarmi a corpo morto in quello che mi piace. C’è più rischio, ma anche più soddisfazione. Mi buttai nel Reiki. Nello spazio di qualche mese mi misi alle spalle i primi due livelli. Ammetto che divenni un integralista del Reiki e ricordo che, ahimé, quasi ruppi un’amicizia con un carissimo insegnante che mi esprimeva qualche perplessità. Poi, alla fine di una catena di eloquenti sincronicità, mi imbattei nel Pranic Healing, la geniale tecnica di guarigione strutturata dal Maestro Choa Kok Sui. Due furono le cose che mi conquistarono subito: il poter “sentire con le mani” le energie e, quindi, valutarne qualità e la tonicità; e il fatto che nessuno mi chiedeva di “credere”... ma solo di provare con mente aperta e, quindi, di accettare la “mia” verità. Anche qui mi ci buttai a corpo morto e, come prima con il Reiki, il Pranic Healing divenne il non plus ultra... Sapevo, ero sicuro di essere “arrivato” alla meta, al top... e che non mi rimaneva altro che approfondire sempre più gli insegnamenti (invero copiosi e profondi) di Choa Kok Sui, e, quindi, di diffonderli. Divenni istruttore ufficiale. Dopo qualche anno, un vago malessere...inquietudine... il presentire che qualcosa non andava più nel senso che avevo dato per scontato... qualcosa si era inceppato... il velo dell’innamoramento si era sollevato e, con molta, molta pena, mi staccai... sentendomi molto simile all’Eremita dei Tarocchi! Durò pochissimo... solo dopo qualche settimana avevo chiarissimo in testa che cosa volevo fare - condividere tutto quello che avevo imparato e che continuavo ad imparare giorno per giorno “Se scarico la memoria del mio computer - pensai - qualcuno lo riempirà di cose nuove: è la legge del karma”. Osservando la cosa da un altro punto di vista, è come sfaccettare un gioiello... la pietra è sempre quella, però, man mano che ci lavori, diventa più sfavillante, più preziosa... Mi misi al lavoro per strutturare dei corsi di ciò che battezzai “Ki-Therapy”. Nel frattempo le scoperte della fisica quantistica e post-quantistica mi affascinavano sempre più, perché collimavano in modo stupefacente con alcune pietre miliari delle tradizioni esoteriche di tutto il mondo. Per esempio, il “Come in alto, così in basso” di Ermete Trismegisto, oppure il concetto del “Tutto è Uno”, trovavano spiegazioni chiarissime nella rappresentazione olografica dell’universo. Nel 1967 un grande fisico disse che la fisica futura sarà ‘la fisica della Coscienza’. Pensate un po’! E così siamo arrivati a quella mattina di fronte allo specchio.... quando mi accorsi che tutti i miei integralismi si erano finalmente dissolti, finiti... kaputt. Come tutti - ci mancherebbe altro - anch’io avevo una mia verità, ma la Verità ultima (quella con la “V” maiuscola) era una méta lontana anni luce. Mi contentavo della mia “verità progressiva”, come da allora amo chiamarla - un po’ più vera di quella di ieri, un po’ meno vera di quella di domani. Forse riuscite ad immaginare il mio sollievo, il senso di leggerezza e di libertà? Non vorrei essere male interpretato. Vivendo in armonia con me stesso, mi rendo conto di non essere altro che la sintesi di tutte le mie esperienze, belle e brutte. Perciò onoro il mio passato, onoro le sue approssimazioni, ignoranze e atteggiamenti sbagliati... Anche oggi le mie certezze sono approssimative e alcuni atteggiamenti sono certamente sbagliati. L’unica differenza è che adesso lo so, lo accetto tranquillamente e, non appena scopro un altro pezzetto del mio puzzle personale lo metto al suo posto... mi

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soffermo un istante a considerare con soddisfazione quel “qualcosa in più” che si è aggiunto al quadro generale, e poi parto in caccia del prossimo pezzetto.... E non so mai se e quando lo troverò. In fondo l’impegno che ho preso con me stesso è solo di “fare i miei 3 millimetri al giorno” non perdendo la bussola interiore, che è poi il mio cuore... e, ovviamente, cercando di mantenere le mie energie al meglio - pulite e toniche - perché questo mi aiuta a vivere più positivamente e, quando richiesto, a dare una mano agli altri. Un’altra illusione che ho perso: non cerco più scorciatoie. Non ce ne sono e tutto avviene al momento giusto - basta mantenere un atteggiamento di fiduciosa attesa e, di tanto in tanto, quando ne sentiamo il bisogno, chiedere ai Piani Superiori di darci una mano. Ricordiamoci di ringraziare. Se forziamo gli eventi, rischiamo capitomboli più o meno rovinosi. Essere curiosi, sempre - avventurosi, mai. La “mia” personalissima morale di tutto questo? 1) - Siamo ancora esseri tridimensionali - perciò grossolani, evolutivamente parlando; o, se preferite, bambinoni dell’asilo - chi è oltre questa dimensione (e ce n’è qualcuno) non ne parla, non si fa pubblicità, non si auto proclama “maestro”. 2) - Ogni tecnica che si prefigga il benessere dell’uomo è giusta. La tecnica, a questo livello di sviluppo, conta: serve a darci sicurezza. Ma ciò che fa la differenza è la profondità, l’intensità e la fede dell’Intento. 3) - Il pensare di possedere la verità vera o la “tecnica” più efficace è presuntuoso - se non altro per il fatto che l’uomo evolve e lo sta facendo sempre più celermente. Nulla può essere statico. Perciò il mio consiglio è quello di mettersi allegramente in discussione ogni giorno della vostra vita... e di fuggire come la peste i guru, i master e i maestrini che pretendono di conoscere in esclusiva quale sia il miglior cammino evolutivo per voi. 4) - Probabilmente ci sono tecniche che sono maggiormente efficaci a livello fisico (v. medicina allopatica), altre a livello eterico, altre a livello emotivo, mentale, spirituale, cellulare, karmico, di interazione olografica., ecc. Padroneggiate quelle verso le quali vi sentite più in sintonia e usate “responsabilmente” tutti i vostri talenti (“responsabilmente” significa assumersi la responsabilità personale degli effetti sinergici sul paziente). 5) - Guarite voi stessi, prima di guarire gli altri. 6) - Coltivate l’amorevole distacco verso voi stessi e verso il prossimo. Il coinvolgimento emotivo proviene dal plesso solare - l’amorevole distacco, dal cuore. L’energia deve fluire copiosa attraverso il cuore, non essere “spinta” dal sentimento. 7) - Non illudetevi di essere giunti alla meta. Cercate... continuate a cercare - il che vuol dire semplicemente “rimanere in ascolto”. Questa sono solo alcune delle mie “verità progressive” di oggi. Ma quelle di domani? Chissà... Buon cammino, fratelli.

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LA DANZA SACRA Una delle aree maggiormente colpita dall’arrivo dell’Energia Cristallo e dallo spostamento alla vita Multi-Dimensionale, è stata quella delle relazioni. Molte persone stanno sperimentando cuori spezzati e dolore nel momento in cui relazioni di lunga data si disintegrano; si trovano da soli e senza un partner, nonostante un sincero desiderio di essere in una relazione d’amore; entrano in una serie di relazioni che proprio non sembrano "funzionare" e quindi tendono a rinunciare ed a perdere interesse nell’intero processo. Cosa sta succedendo? Perchè, in questo periodo, le relazioni sono sotto una tale pressione? Questo tempo di transizione, deve avvenire quando abbiamo maggiormente bisogno di relazioni? Si, abbiamo proprio bisogno di relazioni e avremo il sostegno di cui abbiamo bisogno, anche se, a volte, non lo sentiamo. Ma le relazioni sono una delle aree chiave dove l’onda del cambiamento è sentita più intensamente. Forse ciò accade perchè il bisogno di relazionarsi e di essere amati e accettati è un bisogno primario dell’uomo ed è diventato un ambito dove le vecchie energie hanno bisogno di essere lasciate andare per non ostacolare nuove forme e strutture. I Bambini Indaco, nei loro ruoli di "Rivoluzionatori di Sistemi", sono stati utili nell’aiutare ad iniziare questi spostamenti e i Bambini Cristallo ci aiuteranno a consolidare nuovi tipi di relazione. Sulle orme dei Bambini Indaco, ci siamo spostati da una società che accetta solo relazioni monogame maschio/femmina nel matrimonio, ad una società che è più preparata ad accettare tipi diversi di relazione. L’importante è il bisogno di relazionarsi e non a quale sesso, classe o razza appartiene la persona con cui si ha una relazione. Questa è una rivoluzione che sta dando inizio ad un modo tutto nuovo di pensare a quello che le relazioni sono, cosa significa relazionarsi e come conduciamo le nostre relazioni. I Vecchi Modi di Relazionarsi: Relazioni, Archetipi e Karma Nella vecchia energia tridimensionale, le relazioni erano spesso basate sull’attrazione fisica o sul magnetismo. Il concetto di "chimica", "amore a prima vista" e molti altri romantici concetti incoraggiati da infiniti film e romanzi era la forza motivante. Tutto riguardava l’aspetto fisico; ciò era associato a intere industrie per assicurare che si rimanesse giovani, snelli e sessualmente attraenti al fine di "attrarre" un partner adatto. Tutto questo, era dimostrato, faceva parte della natura; gli umani con l’aspetto migliore attiravano un partner e riproducevano i loro geni. Be’, forse era così. Ma le relazioni umane non riguardano solo la riproduzione. Non è più necessario. Ci sono persone sufficienti sul pianeta per permetterci di cominciare a rimodellare le relazioni in qualcosa di diverso dal sesso e la riproduzione. Inoltre, quando due persone si impegnano in un matrimonio convenzionale, la forza dell’energia archetipica è spesso così forte che sono quasi costretti in ruoli predeterminati. Molte persone che giuravano che non avrebbero mai ripetuto i matrimoni dei loro genitori, facevano proprio quello. Perchè? Perchè nonostante le buone intenzioni, l’impeto archetipico del sistema matrimoniale, costruito in migliaia di anni, tende ad assumere il controllo e a creare la realtà. Uomini e donne recitano ruoli come "sostentatori" e "nutritori" della famiglia, o prendono parte in giochi di potere per vedere chi può dominare e chi si sottometterà; oppure interpretano drammi come vittime, ingannatori o salvatori e abbastanza spesso eseguono questi drammi sulla base dei modelli genitoriali. Questi modelli si imparano nell’infanzia, mentre il bambino osserva i genitori nella loro danza relazionale e il subconscio registra tutti i dettagli per riferimento futuro. Nella Metafisica lo chiamiamo "il Dramma del Bambino Interiore" e contiene tutti i risultati dell’esperienza familiare irrisolti e probabilmente molte esperienze familiari del passato dove l’anima ha interpretato tutti i ruoli nel "dramma familiare". Abbiamo appreso a spiegare questo processo di ruoli d’anima come "karma", e diciamo a noi stessi che dobbiamo passare attraverso questa esperienza per imparare. Nella relazione, il partner è visto come uno specchio dei nostri risultati e lavoriamo diligentemente per assimilare qualsiasi "insegnamento" possa esserci per noi e probabilmente ci reincarniamo, altrettanto diligentemente, per continuare con questa presunta "lezione." Ma una delle cose che i Bambini Indaco e Cristallo ci hanno insegnato è che il "karma" è un concetto antiquato. IL KARMA E’ FINITO! E ciò non significa solo che vi siete diplomati alla scuola karmica per diventare esseri più saggi. Probabilmente significa che il karma non esiste. E’ solo un altro "sistema" che gli umani hanno ideato per spiegare perchè tutti gli altri sistemi che sono stati inventati, incluso il "sistema" chiamato "matrimonio", erano sgradevoli, ma comunque dovevano essere tollerati, bisognava applicarsi e perseverare. Quando entriamo a far parte dello stato Cristallo, cominciamo a comprendere che le relazioni sono unioni creative. Esse sono il legame delle anime che stanno sperimentando il se e il se come altro e sono co-creazione. Non sono prigioni e non hanno mai voluto esserlo. Esse sono SENTIMENTI. E’ la capacità di condividere e di comunicare l’intero spettro dei sentimenti con/a un’altra persona. Questo può essere fatto nei parametri dell’amorevole relazione parentale e familiare, ma ci sono molti altri modi in cui tutto ciò può essere realizzato. La Relazione Multi-Dimensionale I nuovi tipi di unione sono molto diversi. Essi si basano su diversi criteri e bisogni e sono interpretati in modi differenti. Quando ci sentiremo più a nostro agio con lo stato Cristallo, ci abitueremo sempre più a questi nuovi tipi di relazioni. a.. Risonanza d’Anima piuttosto che Attrazione Fisica Le persone saranno attratte l’un l’altra a livello multi-dimensionale o d’anima, piuttosto che fisico. L’aspetto fisico farà ancora parte di una relazione Cristallo, ma

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non sarà più la focalizzazione primaria. Le persone sono sempre più alla ricerca di un’"Anima Gemella". Qualunque convinzione possiamo avere sull’esistenza delle anime gemelle, sembra che nella maggior parte delle persone ci sia un profondo desiderio di fondere le energie con un’anima compatibile. E’ al livello dell’anima che deve esserci risonanza e "compatibilita". Ciò non significa che i partner saranno d’accordo su tutto. Infatti, se lo fossero, la relazione probabilmente non funzionerebbe. Ci sarà, piuttosto, un salutare equilibrio di accordo e disaccordo. Le persone Cristallo operano col cuore e permetteranno sempre al loro partner di essere esattamente chi o cosa egli o ella sono. Non avranno bisogno di cambiare la persona, di renderla "migliore", salvarla o mantenerla. Parteciperanno con loro e li sosterranno nella loro avventura della crescita e dell’auto-esplorazione e si aspetteranno lo stesso in cambio. Ma ci sarà una libertà che permetterà ad ogni partner di crescere e di sviluppare il loro pieno potenziale all’interno della relazione. b.. Unioni Planetarie Questo è un fenomeno che ho personalmente notato in anni recenti, specialmente fra gli Indaco di venti e trent’anni. Le loro relazioni sono spesso trans-globali o planetarie. Con il facile accesso che ora abbiamo a Internet e con gli spostamenti aerei, siamo diventati cittadini globali. Prendiamo aerei da un continente all’altro nello stesso modo in cui prendiamo un autobus in città. Possiamo mandare una e-mail a cui viene risposto entro poche ore, piuttosto che scrivere una lettera che impiegherebbe settimane ad arrivare. Perciò abbiamo la possibilità di "relazionarci" da un capo all’altro del pianeta e, come tutte le persone Cristallo sanno, tutta l’energia d’amore inviata intorno al pianeta sta creando una rete d’amore e gioia che, a lungo termine, può avere solo esiti positivi. Perciò per le persone sta diventando abbastanza normale cercare anime gemelle nei diversi continenti e paesi. La magia di Internet è che può trasmettere tanto sentimenti quanto idee e concetti. D’altronde, tutti i Cristallo sanno che possono trasmettere le energie del cuore attraverso Internet. Internet è un "sistema nervoso" per il pianeta che trasmette messaggi come impulsi di luce attraverso i chip di silicone/cristallo; perciò sta diventando un’estensione delle risorse umane per localizzare un’anima risonante con cui relazionarsi. c.. Uguaglianza nell’Unione: Mantenere l’Equilibrio In una relazione multi-dimensionale è essenziale mantenere l’equilibrio fra i partner. E’ necessario che ci sia un’uguaglianza completa nella relazione. I vecchi modelli di relazione di dominio, controllo e attaccamento devono essere lasciati andare. Se un partner domina o controlla l’altro si creerà uno squilibrio che insidierà la relazione; sorgerà la rabbia che non permetterà l’espressione, poiché si presumerà che questo è il modello della relazione. In una relazione Cristallo ogni partner controlla coscientemente di non essere indebolito/a né di indebolire l’altro, cercando, piuttosto, modi per render più forti loro stessi e il proprio partner in maniera positiva. Quando non c’è il dominio di uno su l’altro e si permette all’altra persona di essere se stessa, non c’è motivo per la ricerca dell’approvazione che così spesso fa parte delle relazioni con la vecchia energia, dove un partner cerca costantemente l’approvazione dell’altro. Non c’è bisogno emotivo o paura, c’è solo accettazione e amore. Se la relazione, poi, arriva alla sua conclusione, ci deve essere la volontà di lasciarla andare, e di non essere attaccati a quella particolare relazione. Persino le relazioni di anime risonanti possono finire quando i partner non stanno più bene insieme o scoprono il bisogno di osservare chi sono in altri modi e direzioni. Quindi, la miglior cosa da fare è lasciare andare, permettendo a ciascun partner di crescere in energie nuove e diverse;permettere la tristezza che si sente quando qualcosa finisce, ma sentire anche l’anticipazione di qualcosa di nuovo che comincia, anche se quel qualcosa è un periodo di solitudine, poiché, in esso,ci adattiamo alla nuova persona che stiamo diventando. d.. Permettere lo Spettro Completo dei Sentimenti Questa per noi, probabilmente, sarà una delle cose più difficili da passare in futuro. Molti di noi credono che una "buona" relazione sia quella dove si è sempre felici, gioiosi e positivi. Dove l’altra persona vi fa sempre sentire bene. Ma nello stato multi-dimensionale, le relazioni riguardano l’auto-esplorazione e la crescita e il vostro partner potrebbe aver bisogno di provocarvi per aiutarvi a crescere, o voi potreste aver bisogno di sfidarlo. Questa sfida potrebbe consistere nell’interpretazione della rabbia e della frustrazione e bisogna permettere al partner di essere in queste emozioni e sentimenti senza sentirsi minacciato personalmente o sentire che la relazione sia minacciata. Le relazioni multi-dimensionali interpreteranno sempre lo spettro completo dei sentimenti - non solo quelli positivi. La sfida, per noi, è di permettere queste cupe energie e di trattarle in modo creativo e compassionevole, sapendo che se così trattate ci aiuteranno a crescere e sperimentare sempre più chi e cosa siamo in questa particolare relazione. L’importanza, tuttavia, è l’equilibrio. Troppa negatività: la relazione scivolerà nella negatività e diventerà violenta e distruttiva. Troppo positività: è improbabile che ci sia la tensione creativa che permette la crescita; la relazione probabilmente ristagnerà. e.. Gli Elementi Chiave: Comunicare e Co-Creare La cosa importante da ricordare nelle nuove relazioni multi-dimensionali è che esse sono principalmente avventure di auto-esplorazione dove scopriamo noi stessi relazionandoci e creando con un altro essere. Perciò ci sono due elementi chiave che devono essere sempre presenti. Il primo è: COMUNICARE. In qualsiasi modo funzioni meglio per voi. Ci sono molti modi per comunicare in una relazione multi-dimensionale, dalla conversazione alla telepatia e tutti possono essere esplorati ed interpretati creativamente. Solo quando due persone comunicano costantemente, si esprimono e scoprono se stessi attraverso quello che manifestano. La seconda chiave è CO-CREARE. Ci deve essere un motivo per l’unione. Insieme dovete creare qualcosa, anche se è solo la vostra crescita spirituale. Ma, per fare in modo che una relazione multi-dimensionale prosperi, ci deve essere un posto per tutta quella meravigliosa creatività di frequenza

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superiore affinché possa trovare espressione a livello fisico. Potrebbe persino essere che la comunicazione creativa che c’è fra due partner renda possibile e rafforzi ognuno nei loro progetti creativi. La creatività non deve essere espressa in modi co-dipendenti, ma deve essere usata come accrescimento per i progetti e gli esercizi creativi individuali di ogni persona. La danza Sacra: i Principi Spirituali della Relazione Ci sono molti miti e leggende antiche sulla Creazione che raccontano come l’originale forza di Dio creò due esseri dalla sua essenza. Questi due esseri, in cambio, procedettero per creare Tutto Ciò Che E’. In tal modo i principi spirituali di base della creazione sono l’Unità (l’Unità di Tutto Ciò che E’), la Dualità (l’Uno che esplora se stesso attraverso le tensioni degli opposti) e la Molteplicità (la ripetizione di questa danza base della creatività in forme complesse e meravigliose). Le relazioni ci permettono di riscoprire quella danza originale dei DUE che sono infatti UNO. Il movimento è rivolto sempre alla scoperta dell’Armonia e dell’Unità, scoprendo che esiste anche la disarmonia e la dualità perchè i due sono ora esseri individuali ed unici. Ma la chiave di questa danza è l’equilibrio e il fluire dall’unità alla dualità e viceversa. Ci sono anche molti miti antichi che parlano degli dei originali che "danzavano" per i cieli mentre concepivano la creazione sulle orme della loro danza. Il mito che viene in mente è quello di Shiva e Shakti, la cui unione e"danza" rappresentano l’unione delle energie Maschili e Femminili Sacre nella danza della creazione. Nelle nostre relazioni nelle nuove energie multi-dimensionali, abbiamo bisogno di capire i passi della danza sacra di Shiva e Shakti, se abbiamo intenzione di ripeterle nella nostra vita. La danza aveva tre passi o movimenti primari: a.. Il primo movimento è sempre verso l’Armonia e l’Unità. Due persone si attraggono e cercano di scoprire in quali modi si somigliano. Questo è il movimento verso la Forza Divina o il movimento dei Due che ricercano lo stato dell’Unità Originale. Dato che questo movimento è verso la Divinità, questa fase della relazione è sempre estatica, gioiosa e creativa, quando i due esseri sentono il fluire della luce e dell’energia fra di loro. In questa parte della danza sacra, si scoprono l’un l’altro e trovano le parti migliori di loro stessi specchiate nell’altro. b.. Il secondo movimento allontana sempre dall’Unità e porta verso la Separazione. L’Uno diventa Due, che sono, ognuno, separati e unici. In questa fase della danza relazionale le due persone scoprono in quali modi sono diverse e poiché questo stadio della relazione è LONTANA dalla sorgente divina e va verso la separazione e la dualità, ci sono spesso rabbia e ansietà e c’è bisogno di esercitare il controllo per mantenere l’identità. Questo accade perchè nella nostra cultura spirituale siamo diventati timorosi della dualità. La vediamo come qualcosa di brutto, lottiamo per l’Unità della coscienza e cerchiamo di spostarci "al di là della dualità". Ma non possiamo spostarci al di là della dualità quando abbiamo un’identità unica e separata. Nella nostra condizione più elevata di coscienza saremo sempre una parte di questa danza di energie fra l’Unità e la Dualità. Essere coscienti è essere consapevoli della danza ed essere capaci di lasciarsi andare e gioire della danza sapendo che il flusso fra queste due condizioni dell’essere va e viene continuamente. Ciò significa che in una relazione dobbiamo essere pronti a sperimentare periodi di sfida e discordia. Potrebbero esserci rabbia, frustrazione ed altre energie negative, che devono essere gestite elegantemente sapendo che, se così trattate, non saranno distruttive. Questo è quello che chiamiamo il lato OSCURO della relazione. Sarà sempre là. Il modo in cui è gestito ed integrato determinerà la qualità della relazione. Se entrambi i partner o "danzatori" sanno come affrontare la danza della rabbia e della negatività, ciò può essere gestito senza creare uno squilibrio tale da rompere e distruggere la relazione/danza. Ho sempre trovato che, in questa situazione, la chiave è permettere alla rabbia ed alla negatività di essere espresse e lasciate andare senza prendersela personalmente o senza aver bisogno di difendersi in modi distruttivi. Se c’è la stessa rabbia da entrambe le parti, si crea solo una spirale di energia negativa che impedisce alla danza di fare il passo o movimento successivo. c.. Il terzo o ultimo movimento riporta sempre all’Unità e all’Armonia. I Due riscoprono, con i loro percorsi separati, ancora una volta che sono veramente Uno. Infatti, si riscoprono l’un l’altro e ritrovano la loro unità, poiché hanno imparato qualcosa in più riguardo il proprio se e l’altro, e si stanno ora riunendo in una più elevata spirale di evoluzione e consapevolezza. Avendo imparato questa particolare cosa nuova, non c’è bisogno di tornare a farla ripetutamente, essendo questo il modo in cui nascono modelli distruttivi all’interno di una relazione. I provetti danzatori cosmici sanno come lasciare andare e come spostarsi a nuovi livelli di danza sperimentale, mantenendo la relazione in una condizione di crescita e movimento nuovo.

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LA MIA PICCOLA ANIMA

La piccola anima e il sole Non avere paura del buio, ti aiuterà a trovare la luce. Di Neale Donald Walsch (Sperling & Kupfer Editori) Ai miei futuri nipotini se mai ne avrò, e a tutte le Piccole Anime in attesa di venire al mondo. Siete per noi benedizione e speranza, innocenza e gioia, siete una promessa e la prova dell’amore infinito di Dio. C’era una volta, in un luogo fuori dal tempo, una Piccola Anima che disse a Dio: "Io so chi sono!" "Ma e’ meraviglioso! E dimmi, chi sei?" chiese il Creatore. "Sono la Luce!" Il volto di Dio si illuminò di un grande sorriso. "E’ proprio vero! Tu sei la Luce." La Piccola Anima si sentì tanto felice, perchè aveva finalmente scoperto quello che tutti i suoi simili nel Regno avrebbero dovuto immaginare. "Oh", mormorò, "è davvero fantastico!" Ben presto però, sapere chi era non fu più sufficiente. Sentiva crescere dentro di se una certa agitazione, perchè voleva essere ciò che era. Tornò quindi da Dio (un’idea niente male per chiunque desideri essere Chi E’ in Realtà) e, dopo aver esordito con un: "Ciao, Dio!" domandò: "Adesso che so Chi Sono, va bene se lo sono?" E Lui rispose: "Intendi dire che vuoi essere Chi Sei Già?" "Beh, una cosa è saperlo, ma quanto a esserlo veramente. Insomma, io voglio capire come ci si sente nell’essere la Luce!" "Ma tu sei la Luce", ripeté Dio, sorridendo di nuovo. "Sì, ma voglio scoprire che cosa si prova!" piagnucolò la Piccola Anima. "Eh, già" ammise il Creatore nascondendo a malapena una risatina, "avrei dovuto immaginarmelo. Hai sempre avuto un grande spirito d’avventura." Poi cambiò espressione. "Però, però. C’e’ un problemino.." "Di che si tratta?" "Ebbene, non c’e’ altro che Luce. Vedi io ho creato solo ciò che sei e, di conseguenza, non posso suggerirti nulla per sentire Chi Sei, perché non c’è niente che tu non sia." "Ehh?" balbettò la Piccola Anima, che a quel punto faceva fatica a seguirlo. "Mettiamola in questo modo", spiegò Dio. "Tu sei come una candela nel Sole. Oh, esisti, indubbiamente. In mezzo a milioni di miliardi di altre candele che tutte insieme lo rendono ciò che è. E il sole non sarebbe il Sole senza di te. Senza una delle sue fiammelle rimarrebbe una semplice stella. perchè non risulterebbe altrettanto splendente. E, dunque, la domanda è questa: Come fare a riconoscersi nella Luce quando se ne è circondati ?" "Ehi", protestò la Piccola Anima, "il Creatore sei tu. Escogita una soluzione!" Lui sorrise di nuovo. "L’ho già trovata", affermò. "Dal momento che non riesci a vederti come Luce quando sei dentro la luce, verrai sommerso dalle tenebre." "E che cosa sarebbero queste tenebre?" "Sono ciò che tu non sei" fu la Sua risposta. "Mi faranno paura?" "Solo se sceglierai di lasciarti intimorire", la tranquillizzò Dio. "In effetti, non esiste nulla di cui avere paura, a meno che non sia tu a decidere altrimenti. Vedi, siamo noi a inventarci tutto. A lavorare di fantasia." "Ah, se è così." fece un sospiro di sollievo la Piccola Anima. Poi Dio proseguì spiegando che si arriva alla percezione delle cose quando ci appare il loro esatto opposto. "E questa è una vera benedizione", affermò, "perchè, se così non fosse, tu non riusciresti a distinguerle. Non capiresti che cos’è il Caldo senza il Freddo, né che cos’è Su se non ci fosse Giù, né Veloce senza Lento. Non sapresti che cos’è la Destra in mancanza della Sinistra, e neppure che cosa sono Qui e Adesso, se non ci fossero Là e Poi. Perciò - concluse - quando le tenebre saranno ovunque, non dovrai agitare i pugni e maledirle. Sii piuttosto un fulgore nel buio e non farti prendere dalla collera. Allora saprai Chi Sei in Realtà, e anche tutti gli altri lo sapranno. Fa’ che la tua Luce risplenda al punto da mostrare a chiunque quanto sei speciale!" "Intendi dire che non è sbagliato fare in modo che gli altri capiscano il mio valore?" chiese la Piccola Anima. "Ma naturalmente!" ridacchiò Dio. "E’ sicuramente un bene! Rammenta, però, che "speciale" non significa "migliore". Tutti sono speciali, ognuno a modo proprio! Tuttavia, molti lo hanno dimenticato. Capiranno che è buona cosa esserlo nel momento in cui lo comprenderai tu." "Davvero?" esclamò la Piccola Anima danzando, saltellando e ridendo di gioia. "Posso essere speciale quanto voglio?" "Oh, sì, e puoi iniziare fin da ora", rispose il Creatore che danzava, saltellava e rideva a Sua volta. "In che modo ti va di esserlo?" "In che modo? Non capisco." "Beh", suggerì Dio, "essere la Luce non ha altri significati, ma l’essere speciali può essere interpretato in vari modi. Lo si è quando si è teneri, o quando si è gentili, o creativi. E ancora, si è speciali quando ci si dimostra pazienti. Ti vengono in mente altri esempi?" La Piccola Anima rimase seduta per qualche istante a riflettere. "Ne ho trovati un sacco!" esclamò infine. "Rendersi utili, e condividere le esperienze, e comportarsi da buoni amici. Essere premurosi nei confronti del prossimo. Ecco, questi sono modi per essere speciali!". "Sì!" ammise Dio, "e tu puoi sceglierli tutti, o trovare qualsiasi altro modo per essere speciale che ti vada a genio, in ogni momento. Ecco che cosa significa essere la Luce." "So cosa voglio essere, io so cosa voglio essere!" annunciò la Piccola Anima sprizzando felicità da tutti i pori. E ho deciso che sceglierò quella parte che viene chiamata essere disposti al perdono. Non è forse speciale essere indulgenti? "Oh, certo", assicurò Dio. "E’ molto speciale." "Va bene, è proprio quello che voglio essere. Voglio saper perdonare. Voglio Fare Esperienza in questo modo." "C’è una cosa però che dovresti sapere." La Piccola Anima fu quasi sul punto di perdere la pazienza. Sembrava ci fosse sempre qualche complicazione. "Che c’è ancora?" ribattee con un sospiro. "Non c’è nessuno da perdonare", disse Dio. "Nessuno?" Era difficile credere a ciò che aveva appena udito. "Nessuno", ripeté il

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Creatore. "Tutto ciò che ho creato è perfetto. Non esiste anima che sia meno perfetta di te. Guardati attorno." Solo allora la Piccola Anima si rese conto che si era radunata una grande folla. Tanti altri suoni simili erano arrivati da ogni angolo del Regno perchè si era sparsa la voce di quella straordinaria conversazione con Dio e tutti volevano ascoltare. Osservando le innumerevoli altre anime radunate lì intorno, non poté fare a meno di dare ragione al Creatore. Nessuna appariva meno meravigliosa, meno magnifica o meno perfetta. Tale era il prodigio di quello spettacolo, e tanta era la Luce che si sprigionava tutto attorno, che la Piccola Anima riusciva a malapena a tenere lo sguardo fisso sulla moltitudine. "Chi, dunque, dovrebbe essere perdonato?" tornò alla carica Dio. "Accidenti, mi sa proprio che non mi divertirò! Mi sarebbe tanto piaciuto essere Colui Che Perdona. Volevo sapere come ci si sente a essere speciali in quel senso." La Piccola Anima capì, in quel momento, che cosa di prova a essere tristi. Ma un’Anima Amica si fece avanti tra la folla e disse: "Non te la prendere, io ti aiuterò." "Dici davvero? Ma che cosa puoi fare?" "Ecco, posso offrirti qualcuno da perdonare!" "Tu puoi." "Certo! Posso venire nella tua prossima vita e fare qualcosa che ti consentirà di dimostrare la tua indulgenza." "Ma perchè? Per quale motivo?" chiese la Piccola Anima. "Sei un Essere di suprema perfezione! Puoi vibrare a una velocità così grande da creare una Luce tanto splendente da impedirmi quasi di guardarti! Che cosa mai potrebbe indurti a rallentare le tue vibrazioni fino a offuscarla? Che cosa potrebbe spingere te -che sei in grado di danzare in cima alle stelle e viaggiare per il Regno alla velocità del pensiero- a calarti nella mia vita e divenire tanto pesante da compiere questo atto malvagio?" "E’ semplice", spiegò l’Anima Amica, "perchè ti voglio bene." Sentendo quella risposta, lo stupore invase la Piccola Anima. "Non essere tanto meravigliato, Piccola Anima. Tu hai fatto lo stesso per me. Davvero non ricordi? Oh, abbiamo danzato insieme molte volte, tu e io. Nel corso di tutte le età del mondo e di ogni periodo storico, abbiamo ballato. Abbiamo giocato per tutto l’arco del tempo e in molti luoghi. Solo che non te ne rammenti. "Entrambi siamo stati Tutto. Siamo stati Su e Giù, la Sinistra e la Destra, il Qui e il Là, l’Adesso e il Poi; e anche maschio e femmina, bene e male: siamo ambedue stati la vittima e l’oppressore. Ci siamo incontrati spesso, tu e io, in passato; e ognuno ha offerto all’altro l’esatta e perfetta opportunità di Esprimersi e di Fare Esperienza di Ciò che Siamo in Realtà." "E quindi", continuò a spiegare l’Anima Amica, "io verrò nella tua prossima vita e, questa volta, sarò il cattivo. Commetterò nei tuoi confronti qualcosa di veramente terribile, e allora riuscirai a provare come ci si sente nei panni di Colui Che Perdona". "Ma che cosa farai", domandò la Piccola Anima, leggermente a disagio, "da risultare tanto tremendo?" "Oh", rispose l’Anima Amica strizzando l’occhio, "ci faremo venire qualche bella idea". Poi soggiunse a voce bassa: "Sai, tu hai ragione riguardo a una cosa". "E quale sarebbe?" "Dovrò diminuire alquanto le mie vibrazioni, e aumentare a dismisura il mio peso per commettere questa brutta cosa. Mi toccherà fingere di essere ciò che non sono. E quindi, ti chiedo in cambio un favore." "Oh, qualsiasi cosa, qualsiasi cosa!" gridò la Piccola Anima, che intanto ballava e cantava. "Riuscirò a perdonare, riuscirò a perdonare!" Poi si rese conto del silenzio dell’Anima Amica e allora chiese: "Che cosa posso fare per te? Sei davvero un angelo, sei così disponibile ad accontentarmi!" "E’ naturale che sia un angelo!" li interruppe Dio. "Ognuno di voi lo è! E rammentatelo sempre: Io vi ho mandato solo angeli." A quel punto la Piccola Anima sentì ancora più forte il desiderio di esaudire la richiesta e chiese di nuovo: "Che cosa posso fare per te?" "Quando ti colpirò e ti maltratterò, nell’attimo in cui commetterò la cosa peggiore che tu possa immaginare, in quello stesso istante." "Sì? Sì." "Dovrai rammentare Chi Sono in Realtà", concluse l’Anima Amica gravemente. "Oh, ma lo farò!" esclamò la Piccola Anima, "lo prometto! Ti ricorderò sempre così come sei qui, in questo momento!" "Bene", commentò l’Anima Amica, "perchè, vedi, dopo che avrò finto con tanta fatica, avrò dimenticato chi sono. E se non mi ricorderai per come sono, potrei non rammentarmelo per un sacco di tempo. Se mi scordassi Chi Sono, tu potresti addirittura dimenticare Chi Sei, e saremo perduti entrambi. E allora avremmo bisogno di un’altra anima che venisse in nostro soccorso per rammentarci Chi Siamo." "No, questo non accadrà!" promise la Piccola Anima. "Io ti ricorderò! E ti ringrazierò per avermi fatto questo dono: l’opportunità di provare Chi Sono." Quindi, l’accordo fu fatto. E la Piccola Anima andò verso una nuova vita, felice di essere la Luce e raggiante per la parte che aveva conquistato, la Capacità di Perdonare. Attese con ansia ogni momento in cui avrebbe potuto fare questa esperienza per ringraziare l’anima che con il suo amore l’aveva resa possibile. E in tutti gli istanti di quella nuova vita, ogni qualvolta compariva una nuova anima a portare gioia o tristezza -specialmente tristezza- ricordava quello che aveva detto Dio. "Rammentatelo sempre", aveva affermato con un sorriso, "Io vi ho mandato solo angeli".

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UNIVERSO ORGANICO Brano tratto dal libro "Universo Organico" di Giuliana Conforto. Il connubio scienza-spiritualità sta divenendo efficacissimo mezzo per i ricercatori della Verità, irraggiungibile attraverso dogmi e rigidi schemi mentali, percepibile e sperimentabile attraverso il volo libero dello Spirito Risvegliato. Grazie a Lucemich che ha condiviso il brano con la lista ArcaBalena. Grazie a Giuliana Conforto per il rilevante contributo che dona all’Umanità intera con il suo meraviglioso ed apprezzatissimo lavoro. L’Anello del "potere" L’Organismo è cosciente; il Suo benessere è quello di tutti. La Coscienza umana sa che i veri bisogni non sono quelli falsi, suggeriti dal potere. La Forza, la Vita cosmica, è il Fuoco cosmico, l’unica forza reale dell’Universo Organico. Le altre due, Gravità e Nucleare, sono forze "fittizie", nel senso che appaiono solo alle fredde temperature nelle quali siamo "caduti". La "caduta" di Adamo ed Eva, cioè dell’umanità, è stata in temperatura, una transizione di fase della materia nucleare che ci compone, l’Inverno nucleare che ha congelato tutto, anche il cervello e cioè comportamenti, abitudini, modi di pensare dell’uomo (vedi Fisica Organica). Lo hanno già affermato molti saggi e oggi lo confermano i calcoli della teoria Elettrodebole. Se la temperatura della materia nucleare aumenta, l’intensità della Luce debole aumenta e, invece, diminuiscono fino a svanire del tutto Gravità e Nucleare, le due forze che ci vincolano, l’una nel grande e l’altra nel piccolo. La libertà è possibile, per dote di natura. Lo stato della materia che crediamo "naturale", non lo è affatto, è l’effetto di una solidificazione. E’ questa che crea l’Anello del potere. E l’Anello, come ben scrive Tolkien nel suo romanzo "Il Signore degli anelli", serve "a ghermire, domare e incatenare al buio gli altri anelli". C’è un segreto che non è tale, perché già rivelato da maestri, artisti, poeti e oggi anche alcune teorie della fisica. Le particelle nucleari che compongono i nostri corpi, i quark, sono i terminali di minuscoli vortici doppi, anelli ruotanti, cioè dotati di spin. I quark potrebbero creare un unico vortice, una danza unica e coerente, una coreografia piroettante, simile a quella dei Sufi, se non ci fosse l’Anello del potere. Purtroppo L’Anello c’è, ma non è un oggetto, come si crede; è uno stato della materia nucleare che ci compone e non è l’unico stato possibile. L’Anello è lo stato più comune; quello che fa più rumore, tanto da nascondere la musica celeste, la possente Luce "debole". Se la materia nucleare assorbisse la Luce pesante (Z°) potrebbe illuminarsi, risvegliarsi alla Vita che le dà vita. L’Anello del potere è prodotto dalle due forze nucleari le quali generano, nei quark, due movimenti, centrifugo e centripeto. Quello centripeto dipende dalla forza nucleare forte che tende ad incollare i quark tra loro, la stessa forza l’uomo vive come inerzia, peso, ripetizione, abitudine, conservazione; è la stessa forza per tutti gli atomi e gestita dal Signore Oscuro, il vero padrone del mondo, Lucifero. Lucifero significa portatore di luce. Infatti produce la luce elettromagnetica che trasmette le immagini e ci inganna; è la luce che inchioda l’uomo all’illusione che la realtà sia solo quella che vediamo e tocchiamo e non quella che sentiamo e amiamo. Lucifero è il campo nucleare forte, presente nel nucleo di ogni atomo e, quindi, di ogni corpo fisico; è la causa della divisione, ma solo in apparenza. La forza nucleare "forte" agisce come un filtro pesante ed oscuro che blocca la Luce "debole" e lascia fuoriuscire dal nucleo solo la Sua ombra, ovvero la falsa luce elettromagnetica. La forza nucleare "forte" è come una prigione, ma la chiave per aprirla è nelle mani dell’uomo. Le due forze nucleari, debole e forte, non sono "nemiche" tra loro; sono ciò che l’uomo vive, l’una come espansione, giogaia, vita e, l’altra, come contrazione, ripetizione, stabilità. Le due forze nucleari possono riunirsi in un abbraccio eterno. Il segreto è nascosto nel cuore dell’atomo, nel nucleo, dove è concentrata quasi tutta la sua massa. Lì, nel nucleo, c’è una vera e propria battaglia tra giganti, cioè tra le due forze nucleari, debole e forte; lotta alla quale l’uomo potrebbe porre termine, se fosse cosciente del suo significato. E’ la lotta tra EROS e TANATOS, tra istinto di vita e istinto di morte. Sono possibili diversi stati nucleari, diversi in funzione della quantità di LUCE pesante (Z°) che contengono. Dallo stato dei nuclei atomici dipendono la nostra vita e anche il nostro stato di salute. Lo dimostrano una recente diagnosi (la Risonanza Magnetica Nucleare, RMN) e anche le "teorie di supersimmetria". Sono infatti possibili degli stati altamente ordinati e stabili dei nuclei atomici che compongono le molecole organiche e gli ormoni del corpo umano. Gli stati ordinati coniugano la forza o musica debole, che genera la danza piroettante e roteante dei quark, con una loro geometria stabile e autocoerente (vedi primi elementi di Fisica Organica).

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Sono stati che potrebbero anche comportare la "morte del protone" e la nascita di uno stato nucleare fluido, simile al plasma, capace di ricevere tutto l’intero Messaggio genetico e non solo una piccola parte, come invece è successo durante tutto l’inverno nucleare. La Vita cosmica è un’opera straordinaria, musica e canto, la mirabolante scenografia della natura e di ogni singolo corpo; è anche l’orchestra, l’insieme degli strumenti che suonano i tanti ritmi dell’opera stessa, e cioè i geni che compongono il codice genetico. Il DNA umano dovrebbe avere ca. 100.000 geni, secondo i calcoli dei biologi. Dei tanti geni previsti, ne è stata solo trovata nel corpo umano una piccola porzione. L’essere umano è un mezzo uomo, è il caso di dire, perché la ridotta informazione genetica dimezza le sue abilità e risorse. Eppure proprio il mezzo uomo, dotato di innocenza e di coraggio, può far svanire il potere dell’Anello e riconquistare tutte le proprie abilità. I geni sono gli strumenti abili a ricevere la Luce debole che giunge da livelli invisibili. I geni non parlano la lingua degli uomini, fatta di parole; risuonano la Musica debole che si esprime nella vita e nelle funzioni di ogni corpo, nella sua capacità di compiere azioni, esprimere emozioni, amore, rendere la vita sempre più bella ed entusiasmante. Il cervello dovrebbe essere il "direttore" del corpo che fa eseguire il suo brano personale, diverso da quello di tutti gli altri, se … lo conoscesse. Purtroppo non lo conosce, perché l’uomo non si conosce. L’intelletto è diventato sordo al canto della Vita ed è anche ignaro della Volontà. Lotta sempre contro un "nemico" che, se non è quello fuori dai confini nazionali, è quello dentro; è politica, società, lavoro, famiglia, partner. Eppure il "nemico" non c’è; è il proprio intelletto, vincolato dalla consueta scala di valori, attaccato ad una "conoscenza" piena di misteri, ostinato a credere certa una scienza una scienza piena di paradossi, terrorizzato dall’idea della morte. Eppure la morte non esiste. L’intelletto è rispetto al cervello, come l’Anello del potere è, rispetto alla Vita. Per far svanire il potere dell’Anello bisogna compiere un viaggio alle terre desolate di Mordor, scrive Tolkien. Ebbene per far svanire quello dell’intelletto, bisogna compiere un viaggio dentro di sé, nelle "terre" cerebrali abbandonate dalla Vita, cioè dalla propria verità interiore. Il "viaggio" è un’attenta e compassionevole verifica di se stessi e non è una lotta; è il modo per amarsi e comprendersi. Chi lo compie non corre il rischio di diventare preda della follia, come suggerisce Tolkien (vedi il personaggio Gollum). Tuttavia deve mettere in discussione tutto se stesso, per diventare cosciente della sua vera identità e consapevole della sua vera Volontà.

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DNA Scoperta Russa sul DNA umano Molti maestri spirituali insegnano da millenni che il nostro corpo può essere programmato con pensiero e parola. Vi propongo un interessantissimo articolo su uno studio fatto da Ricercatori Russi che dimostra scientificamente la veridicità di tali insegnamenti. Questa è solo una parte dell’articolo che potete reperire in versione integrale inglese sulla pagina www.fosar-bludorf.com. Poiché ci sono due versioni tradotte con parti diverse dell’articolo, vi propongo il lavoro di Pietro Abbondanza che ha riunito ed integrato i due lavori in modo da presentare una maggior quantità di informazioni ( la parte in blu è quella estratta da Nexus). LE PAROLE E LE FREQUENZE POSSONO INFLUENZARE E RIPROGRAMMARE IL DNA Scoperta Russa sul DNA Il DNA umano è un Internet biologico, superiore sotto molti aspetti a quello artificiale. La più recente ricerca scientifica russa spiega, direttamente o indirettamente, fenomeni quali la chiaroveggenza, l’intuizione, gli atti spontanei ed a distanza di cura, l’auto-guarigione, le tecniche di affermazione, la luce o aure insolite intorno alle persone (concretamente, dei maestri spirituali), l’influenza della mente sui modelli climatici e molto ancora. Inoltre, ci sono segni di un tipo di medicina completamente nuova nella quale il DNA può essere influenzato e riprogrammato dalle parole e dalle frequenza SENZA sezionare e rimpiazzare geni individuali. Solo il 10% del nostro DNA viene utilizzato per costruire le proteine. Questo subcomplesso di DNA è quello che interessa i ricercatori occidentali che lo stanno esaminando e catalogando. L’altro 90% è considerato "DNA rottame". Tuttavia i ricercatori russi, convinti che la natura non è stupida, hanno riunito linguisti e genetisti per intraprendere un’esplorazione di quel 90% di "DNA rottame". I loro risultati, scoperte e conclusioni sono semplicemente rivoluzionarie! Secondo loro, il nostro DNA non solo è il responsabile della costruzione del nostro corpo, ma serve anche da magazzino di informazioni e per la comunicazione. I linguisti russi hanno scoperto che il codice genetico, specialmente nell’apparentemente inutile 90%, segue le stesse regole di tutte le nostre lingue umane. Per questo motivo, hanno confrontato le regole della sintassi (il modo in cui si mettono insieme le parole per formare frasi e proposizioni), la semantica (lo studio del significato delle parole) e le regole grammaticali di base. Hanno scoperto che gli alcalini del nostro DNA seguono una grammatica regolare e hanno regole fisse come avviene nelle nostre lingue. Così le lingue umane non sono apparse per coincidenza, ma sono un riflesso del nostro DNA inerente. Anche il biofisico e biologo molecolare russo Pjotr Garjajev e i suoi colleghi, hanno esplorato il comportamento vibratorio del DNA. (Per essere breve, qui farò solo un riassunto. Per maggiori informazioni, per favore, andate all’appendice finale di questo articolo). La linea finale è stata: "I cromosomi vivi funzionano come computer "solitonici/olografici" usando la radiazione laser del DNA endogeno". Questo significa che hanno fatto in modo di modulare certi modelli di frequenza con un raggio laser e con questo hanno influenzato la frequenza del DNA e, in questo modo, l’informazione genetica stessa. Siccome la struttura base delle coppie alcaline del DNA e del linguaggio (come si è già spiegato) sono la stessa struttura, non si rende necessaria nessuna decodificazione del DNA. Uno semplicemente può usare parole e orazioni del linguaggio umano! Questo è stato anche provato sperimentalmente. La sostanza del DNA vivente (in tessuto vivo, non in vitro), reagirà sempre ai raggi laser del linguaggio modulato e anche alle onde radio, se si utilizzano le frequenze appropriate. Infine questo spiega scientificamente perché le affermazioni, l’educazione autogena, l’ipnosi e cose simili possono avere forti effetti sugli umani e i loro corpi. E’ del tutto normale e naturale che il nostro DNA reagisca al linguaggio. Mentre i ricercatori occidentali ritagliano geni individuali dei filamenti del DNA e li inseriscono in un altro posto, i russi hanno lavorato con entusiasmo con dispositivi che possono influenzare il metabolismo cellulare con le frequenze modulate di radio e di luce per riparare difetti genetici. Per esempio il gruppo di ricercatori di Garjajeva ha avuto successo nel provare che con questo metodo si possono riparare i cromosomi danneggiati dai raggi X. Sono anche riusciti a catturare modelli di informazione di un DNA specifico e lo hanno trasmesso ad un altro, riprogrammando così le cellule su un altro genoma. In quel modo, hanno trasformato con successo, per esempio, embrioni di rana in embrioni di salamandra, semplicemente trasmettendo i modelli di informazione del DNA! In quel modo, l’informazione completa è stata trasmessa senza nessuna delle disarmonie o effetti collaterali che si manifestano quando si fa l’ablazione e si reintroducono geni individuali del DNA! Questo rappresenta una rivoluzione e sensazione incredibili, che trasformerà il mondo! Tutto ciò applicando semplicemente la vibrazione e il linguaggio al posto dell’arcaico processo d’ablazione! Questo esperimento punta all’immenso potere della genetica delle onde, che ovviamente ha più influenza, sulla formazione degli organismi, che i processi biochimici delle sequenze alcaline. I maestri esoterici e spirituali sanno da millenni che il nostro corpo si può programmare con il linguaggio, le parole e il pensiero. Ora questo è stato provato e spiegato scientificamente.

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Certamente la frequenza deve essere quella corretta e a questo si deve il fatto che non tutti hanno lo stesso risultato o possano farlo sempre con la stessa forza. La persona deve lavorare con i processi interni e la maturità per poter stabilire una comunicazione cosciente con il DNA. I ricercatori russi lavorano con un metodo che non dipende da questi fattori, però funziona SEMPRE, sempre e quando venga usata la giusta frequenza. Però, quanto più è sviluppata la coscienza individuale, meno c’è la necessità di qualsiasi tipo di dispositivo! Si possono ottenere quei risultati da se stessi e la scienza finalmente smetterà di ridere di tali idee e potrà spiegarne e confermarne i risultati. E non finisce qui. Gli scienziati russi hanno anche scoperto che il nostro DNA può causare modelli di perturbazione nel vuoto, producendo così “cunicoli” magnetizzati! I “piccoli buchi” sono gli equivalenti microscopici di quelli chiamati ponti Einstein-Rosen nella vicinanza dei buchi neri (lasciati da stelle consumate). Questi sono dei tunnel di connessione, fra aree completamente differenti dell’universo, attraverso i quali si può trasmettere l’informazione fuori dallo spazio e dal tempo. Il DNA attira quei frammenti di informazione e li passa alla nostra coscienza. Questo processo di ipercomunicazione è più efficace in stato di rilassamento. Lo stress, le preoccupazioni e l’intelletto iperattivo impediscono il successo dell’ipercomunicazione o ne distorcono completamente l’informazione rendendola inutile. In natura, l’ipercomunicazione è stata applicata con successo da milioni di anni. Il flusso di vita strutturato in “organizzazioni stato” di insetti lo prova drammaticamente. L’uomo moderno lo conosce solo ad un livello molto più sottile come "intuizione". Però anche noi possiamo recuperarne a pieno l’uso. Un esempio in Natura. Quando un formica regina è lontana dalla sua colonia, la costruzione continua con fervore e in accordo con la pianificazione. Tuttavia, se si uccide la regina, nella colonia tutto il lavoro si ferma. Nessuna formica sa cosa fare. Apparentemente, la regina invia i "piani di costruzione" anche da molto lontano per mezzo della coscienza di gruppo dei suoi sudditi. Può stare lontana quanto vuole, fintanto che sia viva. Nell’uomo l’ipercomunicazione si attiva quando uno improvvisamente riesce ad avere accesso ad un’informazione che è fuori dalla propria base di conoscenze. A quel punto questa ipercomunicazione viene sperimentata e catalogata come un’ispirazione o intuizione. Il compositore italiano Giuseppe Tartini, per esempio, una notte sognò che il diavolo si sedeva vicino al suo letto suonando il violino. La mattina seguente, Tartini poté trascrivere il brano a memoria con esattezza e lo chiamò la Sonata del Trillo del Diavolo. Per anni, un infermiere di 42 anni sognò una situazione nella quale era connesso ad una specie di CD-ROM di conoscenza. Gli veniva trasmessa conoscenza verificabile da tutti i campi immaginabili e alla mattina poteva ricordare. Era tale la valanga di informazioni che sembrava che di notte gli trasmettessero tutta una enciclopedia. La maggior parte delle informazioni era fuori dalla sua base di conoscenze personali e arrivava a dettagli tecnici di cui lui non sapeva assolutamente niente. Quando avviene l’ipercomunicazione, si possono osservare fenomeni speciali nel DNA, così come nell’essere umano. Gli scienziati russi hanno irradiato campioni di DNA con luce laser. Nello schermo si è formato un modello di onde tipico. Quando hanno ritirato il campione di DNA, i modelli di onda non sono scomparsi, sono rimasti. Molti esperimenti di controllo hanno dimostrato che il modello proveniva ancora dal campione rimosso, il cui campo energetico apparentemente è rimasto di per se stesso. Questo effetto ora si denomina effetto del DNA fantasma. Si presume che l’energia dello spazio esteriore e del tempo, dopo aver ritirato il DNA, fluisca ancora attraverso i “cunicoli”. La maggior parte delle volte gli effetti secondari che si incontrano nell’ipercomunicazione, anche degli esseri umani, sono campi elettromagnetici inspiegabili nelle vicinanze della persona implicata. In presenza dei quali i dispositivi elettronici, come attrezzature per CD e altri simili, possono essere alterati e smettere di funzionare per ore. Quando il campo elettromagnetico si dissolve lentamente, le attrezzature funzionano ancora normalmente. Molti curatori e psichici conoscono questo effetto dovuto al loro lavoro. Più si migliorano l’atmosfera e l’energia dell’ambiente più frustante è che in quel preciso istante l’attrezzatura di registrazione smette di funzionare e di registrare. Il riaccendere e spegnere dopo la sessione non ne ristabilisce ancora la funzionalità totale che però il giorno dopo ritorna alla normalità. Chissà forse leggere ciò risulta tranquillizzante per molti, in quanto non ha niente a che vedere con l’essere tecnicamente incapaci, ma significa semplicemente che sono abili per l’ipercomunicazione. Gli scienziati russi hanno irradiato diversi campioni di DNA con dei raggi laser e su uno schermo si è formata una tipica trama di onde che, una volta rimosso il campione, rimaneva sullo schermo. Allo stesso modo si suppone che l’energia al di fuori dello spazio e del tempo continua a passare attraverso gli tunnel spaziali attivati anche dopo la rimozione del DNA. Gli effetti collaterali più frequenti nell’ipercomunicazione sono dei campi magnetici vicini alle persone coinvolte. Gli apparecchi elettronici possono subire delle interferenze e smettere di funzionare per ore. Quando il campo elettromagnetico si dissolve, l’apparecchio ricomincia a funzionare normalmente. Molti operatori spirituali conoscono bene questo effetto. Grazyna Gosar e Franz Bludorf nel loro libro “Vernetzte Intelligenz” spiegano queste connessioni in modo chiaro e preciso. Gli autori riportano anche alcune fonti secondo le quali gli uomini sarebbero stati come gli animali, collegati alla coscienza di gruppo, e quindi avrebbero agito come gruppo. Per sviluppare e vivere la propria individualità, tuttavia, avrebbero abbandonato e dimenticato quasi completamente l’ipercomunicazione. Ora che la nostra coscienza individuale è abbastanza stabile, possiamo creare una nuova forma di coscienza di gruppo. Così come usiamo Internet, il nostro DNA è in grado di immettere dati nella rete,

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scaricare informazioni e stabilire un contatto con altre persone connesse. In questo modo si possono spiegare i fenomeni quali telepatia o guarigioni a distanza. Senza un’individualità distinta la coscienza collettiva non può essere usata per un periodo prolungato, altrimenti si ritornerebbe a uno stato primitivo di istinti primordiali. L’ipercomunicazione nel nuovo millennio significa una cosa ben diversa. I ricercatori pensano che, se gli uomini con piena individualità formassero una coscienza collettiva, avrebbero la capacità di creare, cambiare e plasmare le cose sulla terra, come fossero Dio! E l’umanità si sta avvicinando a questo nuovo tipo di coscienza collettiva. Il tempo atmosferico è piuttosto difficile da influenzare da un solo individuo, ma l’impresa potrebbe riuscire dalla coscienza di gruppo (niente di nuovo per alcune tribù indigene). Il tempo viene fortemente influenzato dalla frequenza risonante della terra (frequenza di Schumann). Ma queste stesse frequenze vengono prodotte anche nel nostro cervello, e quando molte persone si sincronizzano su di esse, o quando alcuni individui (p.e. maestri spirituali) concentrano i loro pensieri come un laser, non sorprende affatto che possano influenzare il tempo. Una civiltà moderna che sviluppa questo tipo di coscienza non avrebbe più problemi né d’inquinamento ambientale, né di risorse energetiche; usando il potere della coscienza collettiva potrebbe controllare automaticamente e in modo naturale l’energia del pianeta. Se un numero abbastanza elevato di individui si unisse con uno scopo più elevato, come la meditazione per la pace, si dissolverebbe anche la violenza. Il DNA sembra essere anche un superconduttore organico in grado di lavorare a una temperatura corporea normale. I conduttori artificiali invece richiedono per il loro funzionamento delle temperature estremamente basse (tra -200 e -140°C). Inoltre, tutti i superconduttori possono immagazzinare luce, quindi informazioni. Anche questo dimostra che il DNA sia è grado di farlo. Vi è un altro fenomeno legato al DNA e ai tunnel spaziali. Normalmente questi minuscoli tunnel sono altamente instabili e durano soltanto una frazione di secondo. In certe condizioni però si possono creare dei tunnel stabili in grado di formare delle sfere luminose. In alcune regioni della Russia queste sfere appaiono molto spesso. In queste regioni le sfere a volte s’innalzano dalla terra verso il cielo, e i ricercatori hanno scoperto che possono essere guidati dal pensiero. Le sfere emettono onde a bassa frequenza che vengono anche prodotte dal nostro cervello, quindi sono in grado di reagire ai nostri pensieri. Queste sfere di luce hanno una carica energetica molto elevata e sono in grado di causare delle mutazioni genetiche. Anche molti operatori spirituali producono queste sfere o colonne di luce, quando si trovano in uno stato di profonda meditazione o durante un lavoro energetico. In alcuni progetti per la guarigione della terra queste sfere vengono catturate anche nelle foto. In passato di fronte a questi fenomeni luminosi si credeva che apparissero degli angeli. In ogni caso, pur mancando le prove scientifiche, ora sappiamo che persone con queste esperienze non soffrivano affatto di allucinazioni. Abbiamo fatto un grande passo in avanti nella comprensione della nostra realtà. Anche la scienza “ufficiale” conosce le anomalie della terra che contribuiscono alla formazione dei fenomeni luminosi. Queste anomalie sono state trovate di recente anche a Rocca di Papa, a sud di Roma. L’articolo intero (in inglese) si può trovare sulla pagina http://www.fosar-bludorf.com (Kontext - Forum for Border Science). Su questa pagina è anche possibile contattare gli autori. Tutte le informazioni sono tratte dal libro "Vernetzte Intelligenz" di Grazyna Fosar e Franz Bludorf, ISBN 3930243237; purtroppo per ora esiste soltanto in tedesco. Nel suo libro "Vernetzte Intelligenz" (Networked Intelligence: Intelligenza trasmessa dalla rete), Grazyna Gosar e Franz Bludorf spiegano queste connessioni chiaramente e precisamente. Gli autori citano anche fonti supponendo che in tempi primitivi l’Umanità, come gli animali, è stata fortemente connessa alla coscienza di gruppo e agiva come gruppo. Tuttavia, per sviluppare e sperimentare l’individualità, noi umani abbiamo dovuto dimenticare l’ipercomunicazione quasi completamente. Ora che siamo abbastanza stabili nella nostra coscienza individuale, possiamo creare una nuova forma di coscienza di gruppo, concretamente una, quella in cui abbiamo accesso a tutte le informazioni per mezzo del nostro DNA senza essere forzati o controllati a distanza rispetto a quello che dobbiamo fare con quell’informazione. Tutti i dati sono del libro "Vernetzte Intelligenz" di Von Grazyna Fosar e Franz Bludorf, ISBN 3930243237, riassunti e commentati da Baerbel. Purtroppo il libro per ora è disponibile solo in tedesco.

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IPOTESI DI COSCIENZA La coscienza del sé come ‘cuore’ degli esseri viventi di Nitamo Federico Montecucco Non solo Dian Fossey con i suoi gorilla di montagna o i coniugi Lilly con i delfini o Donald Griffin con le sue ricerche sulla coscienza animale, ma anche tutti gli esseri umani che sono entrati in profondo amore ed empatia con gli animali sono stati affascinati della loro sensibilità e della loro intelligenza. Non solo San Francesco ma i mistici di ogni tempo hanno espresso con convinzione anche maggiore questa esperienza di comunione con i nostri fratelli più primitivi: per loro anche gli animali hanno coscienza! Ora anche il mondo scientifico sta riscoprendo l’affascinante e ineffabile dimensione della coscienza animale. Fino a pochi anni fa la linea scientifica ufficiale, sviluppatasi dall’impostazione cartesiana, sentenziava che gli animali sono delle macchine biologiche, mosse da puri istinti e quindi senza nessuna libertà di decisione ne tantomeno coscienza di se. Ora questa linea di tendenza cozza contro i dati e le osservazioni dei biologi, degli etologi e dei neuropsicologi più avanzati, come Lorenz, Bateson, Lilly, Bonner e altri di cui potrete leggere negli articoli di questo dossier. A questa nuova tendenza, che considera gli animali come esseri dotati di una loro mente, sensibilità e intelligenza, si sono anche affiancati fisici, cibernetici, psicanalisti e filosofi che sono giunti a queste considerazioni partendo da altre esperienze. Vorrei contribuire a questa profonda rivalutazione dell’aspetto psichico intrinseco in ogni essere vivente con una proposta teorica particolarmente provocatoria che potenzialmente potrebbe permettere un alto grado di unificazione tra le differenti aree culturali coinvolte su questi temi. La mia ipotesi di lavoro è che la coscienza sia il vero ‘nucleo originario' di ogni forma di vita, inclusa quella atomica. La ‘coscienza’, definita come ‘la capacità di percepire il significato di una informazione', è presente in ogni essere vivente, anzi ne rappresenta il ‘cuore’, l’essenza. Benché questo sia per me e molti altri amici e collaboratori un fatto ormai ben compreso e documentato, ritengo, dati i condizionamenti culturali, scientifici e religiosi che ancora ostacolano la visione del singolo scienziato, che sia necessario presentare questa nuova visione dei fenomeni come se fosse ancora tutta da dimostrare, proponendola come ‘ipotesi coscienza’. Sotto il termine coscienza, dizionario alla mano, si celano in realtà innumerevoli concetti: la definizione che ho proposto permette di ribaltare completamente tutte le definizioni fino ad ora utilizzate e permettere di interpretare su base informatico-cibernetica i fenomeni mentali presenti nelle unità biologiche e il loro sviluppo cronologico. Nella capacità di autodeterminazione o ‘volontà’ che i batteri hanno dimostrato di avere sui processi di mutazione del loro codice genetico, è racchiusa la logica stessa del vivente. Prendiamo una cellula, essa è un ‘mondo vivente’, una sfera composta da miliardi di atomi in continuo e incessante scambio di informazioni; la cellula vive proprio grazie a questa continua comunicazione interna in cui ogni elemento dell’insieme ‘informa’ e viene informato dall’insieme stesso. Su questa ‘rete unitaria di informazioni’, sono veicolati i dati sullo stato fisico, sui bisogni biochimici, e sulle necessità dell’intero sistema. Gli esseri viventi sono dal punto di vista della termodinamica di Prigogine dei ‘sistemi lontani dall’equilibrio’ ossia dei sistemi instabili che, per esistere, devono continuamente scambiare materia e informazioni con l’esterno e che necessitano di un continuo lavoro per mantenere il proprio equilibrio vitale; questo equilibrio instabile è mantenuto grazie ad una ininterrotta comunicazione, elaborazione e gestione delle informazioni. È necessario chiederci: qual è la base dell’unitarietà di questa gestione di informazioni? Non potrebbe esserci vita senza questa continua comunicazione in rete ed è implicito che la cellula, nel suo insieme, deve essere in grado di percepire il significato di queste informazioni. L’unità cellula, matrice di tutte le più complesse forma di vita, esiste in quanto è cosciente del significato di tutti gli elementi di cui è composta e quindi, in ultima analisi, è cosciente della sua globalità. Considero questa coscienza unitaria delle informazioni presenti nella propria struttura come la matrice del fenomeno dell’individualità biologica, dell’identità o self cellulare. La coscienza delle informazioni dell’intera rete costituisce la base delle coscienza di sé. Cyber (dal greco Kubernetes: colui che governa, che dirige) è il termine che ho scelto per designare questa coscienza unitaria globale che ‘governa’ le attività di ogni organismo vivente. Ritorniamo alla biologia, questo concetto di coscienza, in realtà, è usato costantemente anche se non viene mai definito. Quando parliamo di un cane facciamo riferimento a quella unità in quanto sistema vivente e non al fatto che sia un agglomerato di alcuni miliardi di atomi. I1 concetto di identità, di sé, fino ad ora è stato usato in modo scontato proprio come, prima di Newton, era scontato considerare l’esistenza della forza di gravità benché

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non esistesse il concetto scientifico. Quando cerchiamo di uccidere una zanzara non abbiamo dubbi che lei sa di esistere e che, per vivere, deve sfuggirci. Ogni essere vivente sa di esistere e la sua stessa vita è strettamente legata alla sua coscienza di sé stesso, dell’ambiente e delle strategie per sopravvivere. Ogni essere vivente è quindi una unità di coscienza, un cyber. Tutto ciò è assolutamente logico e autoevidente, ciò che cambia è solo la nuova prospettiva introdotta con questa ipotesi di coscienza. Oltre all’analogia della rete di informazioni è possibile e interessante studiare ogni essere vivente come un ‘campo di coscienza’ ossia un’area di spazio in cui le informazioni sono percepite ed elaborate in modo unitario e finalizzato. Il processo di evoluzione sarebbe quindi studiato come lo svilupparsi nello spazio, nel tempo e nella complessità delle unità di coscienza. Dai pochi micron del campo di coscienza di un batterio, ai millimetri dei più semplici multicellulari ai metri e ai chilometri del vertebrati, l’ampiezza del campo di informazione gestito dall’unità di coscienza diventa sempre più espanso, efficiente e complesso, fino all’essere umano in grado di espandere il suo campo di coscienza dai livelli subatomici fino agli spazi extragalattici. Ad ogni salto o espansione evolutiva alla base delle conoscenze acquisite si aggiunge un ulteriore livello di organizzazione e di capacità di gestire informazioni. Ad ogni salto evolutivo aumenta il grado di libertà del sistema vivente che, ora, trova il suo massimo nella libertà dell’uomo. Ma è solo una differenza, una lunga scala di innumerevoli gradini, e questo non consente certo di sentenziare che l’uomo è l’unico essere cosciente o dotato di libero arbitrio: ancora breve è la differenza che ci separa dagli altri animali’. La struttura di ogni essere vivente parte da un identico schema per poi evolversi nello spazio, nel tempo e nella complessità. Analizzando in dettagli le attività biologiche e informatiche della cellula risulta evidente che non solo la cellula nella sua totalità è in grado di percepire il significato delle informazioni presenti al suo interno e che le giungono dall’esterno ma è anche in grado di decodificarle e integrare questo nuovo significato con quelli delle informazioni presenti nel suo codice genetico fino ad elaborare una risposta da utilizzare operativamente per la sua stessa sopravvivenza. Ogni cellula, in altri termini ha coscienza delle informazioni che percepisce, le memorizza, le integra con quelle che ha già ricevuto ed elabora strategie di intelligenza e finalità. In altri termini la cellula è già in grado, seppure su una scala di differente complessità, di fare le stesse operazioni mentali che sono state reputate proprie dell’uomo. Appare evidente che utilizzando questa definizione cibernetica di coscienza ogni aspetto della vita diventa un fenomeno di coscienza in quanto in ogni fenomeno biologico sono necessariamente implicati processi di percezione di informazioni e della loro elaborazione, memorizzazione e utilizzo finalizzato. Oltre le concezioni dicotomiche Con questa concezione non è più necessario quindi ricorrere alla dicotomia classica che vede coloro che sentono l’incredibile bellezza e intelligenza del creato e postulano l’esistenza di un Dio, di un’entità esterna che ha creato il tutto, contrapposti a quelli che, infastiditi dalle proposte fideiste, dogmatiche non verificabili delle religioni, sostengono invece una visione meccanistica per cui la materia è tutto e ogni fenomeno trova spiegazione nelle sue stesse leggi fisiche naturali e che quindi non è necessario concepire alcuna coscienza o entità soprannaturale. La mia ipotesi è una sintesi delle due: nelle stessi leggi della fisica e della materia sono impliciti i segni della coscienza, ed è questa che continuamente crea, mantiene ed evolve la vita. Non una coscienza antropomorfizzata ed esterna che esiste in una dimensione diversa dalla mostra mia, al contrario, una coscienza ‘interna’, ‘implicata’ (come usa dire Bohm) in ogni singolo atomo di ogni vivente. L’ipotesi di una coscienza implicata nei fenomeni biologici equivale a dire che la natura stessa della vita è coscienza di sé e dell’ambiente esterno. E tutta quanta l’esistenza diventa viva, pulsante, intelligente; dal sasso, alle balene, alle foreste tutto è compreso in una visione unitaria: si apre uno scenario vasto e misterioso dove, finalmente, anche lo scienziato è chiamato a comprendere l’aspetto più inafferrabile e magico della vita dentro e fuori di lui: la coscienza stessa

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DOTTOR HAMER

Dottor Hamer, che ruolo hanno nella Nuova Medicina i dolori? Nella medicina attuale sono considerati un fattore negativo.

I dolori sono un capitolo particolarmente difficile. La qualità del dolore varia secondo le situazioni. In primo luogo esistono i dolori legati alla fase attiva del conflitto, come nell’angina pectoris o nell’ ulcera dello stomaco (le cosiddette fitte). Vi sono poi i dolori nella fase di soluzione del conflitto che sono provocati da infiammazioni, tumefazioni, edemi o cicatrizzazioni (dolore continuo). I dolori nella fase attiva del conflitto,come i quelli dell’ angina pectoris, spariscono non appena il conflitto sia stato risolto. Questi dolori possono, per così dire, essere risolti a livello emotivo. I dolori nella fase di soluzione del conflitto,per contro, in linea di principio sono qualcosa di positivo. Essi possono essere combattuti efficacemente solo se il paziente comprende la relazione di causa-effetto e si prepara ad adeguarsi al dolore come farebbe per un lavoro molto importante ed essenziale della propria vita. Naturalmente ci sono tanti modi per attenuare i dolori, sia che si tratti di medicamenti che di anti-dolorifici ad uso esterno. Ma in realtà,nell’uomo come nell’animale, i dolori hanno fondamentalmente un senso biologico: quello di immobilizzare tutto l’organismo e l’organo colpito in modo da facilitare una guarigione ottimale. Ad esempio: la dilatazione del periostio, la membrana connettiva che circonda l’osso, provoca forti dolori durante la fase di riparazione di un’ osteolisi, o la riparazione delle vie biliari (epatite) che provoca la tumefazione della capsula del fegato è dolorosa. Abbiamo inoltre il dolore di cicatrizzazione, in fase finale del processo di riparazione, ad esempio durante l’ispessimento dei tessuti dopo una pleurite, che è la fase di riparazione del tumore della pleura, oppure nel corso dell’ispessimento dell’ascite, che costituisce il processo di guarigio-ne di un tumore del peritoneo. Molto grave è il fatto che oggi nella medicina attuale venga immediatamente somministrata morfina (o un suo derivato) ai pazienti malati di cancro che, nella fase di soluzione del conflitto, soffrono di dolori (anche se leggeri). In piena vagotonia, all’apogeo della fase di riparazione anche una sola iniezione di morfina può risultare letale. La morfina, infatti, modifica in maniera sostanziale le onde cerebrali e demoralizza completamente il paziente, impedendo inoltre la vasocostrizione che è essenziale a questo punto per comprimere e d-dune gli edemi. Da questo momento anche l’intestino resta paralizzato e non è quindi più in grado di metabolizzare gli alimenti. Il paziente è abulico, senza volontà e non si rende conto che lo si sta uccidendo proprio mentre in realtà già si trova nella fase di riparazione. Lasciando invece la natura libera di seguire il proprio corso, entro breve tempo, passata la fase di forte vagotonia, egli avrebbe la possibilità di guarire. Se a un detenuto si comunicasse che entro 15 giorni sarà giustiziato, questo susciterebbe intorno a lui una grande ondata di compassione,anche se si trattasse del peggior criminale. Se si dicesse a un paziente che si sta dando inizio alla sua esecuzione sottoforma d’iniezioni di morfina e che questa sarà portata a termine entro 15 giorni, egli preferirà certamente sopportare i dolori piuttosto che farsi uccidere! Quando a guarigione ultimata i pazienti ripercorrono il periodo durante il quale hanno avuto dei dolori, anche se relativamente forti, sono riconoscenti per il fatto che sia stata loro evitata la morte per morfina, che li avrebbe senz’altro raggiunti dopo due o tre settimane di trattamento con Solfato di morfina, Buprenorfina, Cloridrato di tramadolo, ecc.! I pazienti si chiederanno increduli "i medici dunque non sanno che la morfina è letale?". Certo che i medici lo sanno! Si barricano però dietro un punto di vista dogmatico e di comodo: "il dolore è inumano e tanto è l’inizio della fine" e "Tanto non c’è più niente da fare: meglio cominciare subito ad abbreviare la sofferenza dell’agonia". Il processo di guarigione spontaneo dei tumori e delle malattie oncoequivalenti è semplicemente ignorato, per ragioni dogmatiche, in modo che il cancro continui ad essere una malattia senza via d’uscita, in cui il paziente possa continuare ad essere manipolabile.

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LA CENTESIMA SCIMMIA

Nel nostro animo c’è come una sorta di scoraggiamento subdolo. Vorremmo cambiare, ma una vocina ci dice: “ma cosa puoi fare… tu, da solo? E’ inutile, lascia perdere!” E ben presto ci scoraggiamo e davvero lasciamo perdere. Vi parlerò di un ESPERIMENTO SCIENTIFICO che, se riuscirete a tenere a memoria, farà tacere questa vocina ogni qualvolta tenterà di bloccare la vostra buona volontà. E’ stato chiamato “L’esperimento della centesima scimmia”. Il comportamento della scimmia giapponese “Macata Fuscata” è stato intensamente studiato dagli etologi per più di trenta anni, osservando un certo numero di colonie selvagge. Una di queste colonie viveva isolata sull’isola di Koshima, di fronte alla costa occidentale di Kyushu, dove nel 1952 l’uomo fornì alle scimmie una “SPINTA EVOLUTIVA”:…. DELLE PATATE DOLCI BUTTATE SULLA SABBIA. Alle scimmie piaceva il sapore delle patate dolci, ma trovavano la sabbia assai sgradevole. Venne il giorno in cui IMO, una femmina di 18 mesi, risolse il problema lavando le patate in un vicino ruscello. Invertendo la normale tendenza, fu la giovane Imo a insegnare alla propria madre il trucco. Lo insegnò anche ai suoi compagni di gioco, che a loro volta lo insegnarono ai loro genitori. Questa importante “RIVOLUZIONE CULTURALE” si diffuse nella colonia, SOTTO IL COSTANTE CONTROLLO DEGLI SCIENZIATI. Nel 1958 TUTTI I GIOVANI LAVAVANO IL CIBO SPORCO, ma i soli adulti che adottavano la novità erano QUELLI CHE L’AVEVANO IMPARATA DAI FIGLI. Nell’autunno dello stesso anno successe un altro evento straordinario per la colonia: dato che Imo aveva fatto l’ulteriore scoperta che l’acqua del mare non solo puliva le patate dalla sabbia, ma le dava anche un sapore più interessante… un numero imprecisato di scimmie aveva preso l’abitudine di lavare le patate dolci nel mare prima di mangiarle... Supponiamo che tali esemplari fossero 99….. Ecco appunto che una mattina di quell’autunno del 1958 un’altra scimmia…. La CENTESIMA SCIMMIA, “SCELSE” di lavare le patate mettendo in atto la nuova consapevolezza serpeggiante nella colonia. A quel punto accadde una cosa ancor più straordinaria: Alla sera di quello stesso giorno praticamente tutte le scimmie presero l’abitudine di lavare le patate dolci prima di lavarle. L’ENERGIA AGGIUNTA di questa centesima scimmia, aprì in qualche modo un varco ideologico… NON SOLO……… Ma il comportamento aveva in qualche modo SUPERATO LE BARRIERE NATURALI ed era apparso spontaneamente in TUTTE LE COLONIE DI SCIMMIE PRESENTI SU ALTRE ISOLE, E PURE SULLA TERRAFERMA, in un gruppo a Takasakiyama. Gli scienziati, a questo punto, dedussero l’esistenza di un COLLEGAMENTO DI COSCIENZA tra tutti gli esemplari di una determinata specie, che oggi è chiamato CAMPO MORFOGENICO dagli scienziati, COSCIENZA COLLETTIVA dagli psicologi, GRIGLIA DI COSCIENZA dagli operatori di energie sottili. Così, quando viene superato un certo numero critico, o MASSA CRITICA, di elementi i quali raggiungono una nuova consapevolezza, la stessa viene passata da una mente all’altra. SEBBENE IL NUMERO CRITICO SIA VARIABILE, il fenomeno della centesima scimmia indica che: -Quando vi sono POCHE PERSONE che conoscono o fanno qualcosa di nuovo, questo concetto rimane di loro esclusiva proprietà; -MA se a loro si aggiunge ANCHE SOLO UNA PERSONA IN PIU’ e SI RAGGIUNGE IL NUMERO CRITICO, si crea UN’IDEA COSI’ POTENTE da poter entrare nella consapevolezza di quasi tutti i membri del gruppo! I DETENTORI DEIMASS-MEDIA LO SANNO BENE! La nostra speranza, che è anche il mio augurio, è che, una persona qualsiasi tra di noi possa essere quella “centesima scimmia” consapevole della pace, dell’unità e dell’amore sulla Madre Terra.