rifugio dorato
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La bellezza classica degli interni di montagna risplende in questa dimora che ama la luce e la tradizione, grazie al meticoloso restauro dell'arch. Ambra Piccin. Di Silvia Terrano Cara Cortina inverno2012-2013TRANSCRIPT
La bellezza classica degli interni di montagna risplende in questa dimora che amala luce e la tradizione, grazie al meticoloso restauro dell’Architetto Ambra Piccin
CORTINA SEGRETA
DI CHIARA MATILDE BRAMBILLA
RIFUGIO DORATO
La bellezza classica degli interni di montagna risplende in questa dimora che amala luce e la tradizione, grazie al meticoloso restauro dell’Architetto Ambra Piccin
CORTINA SEGRETA
DI CHIARA MATILDE BRAMBILLA
RIFUGIO DORATODI SILVIA TERRANEO
122
Che cosa ci si aspetta da una dimora in centro a Cortina,
scelta per godersi i boschi che la circondano, i colori e la
luce delle Dolomiti e lo stile inconfondibile che solo la
Regina del turismo alpino sa regalare? Tra le priorità spicca sicu-
ramente il desiderio di un ambiente che richiami la radicata tra-
dizione di questa valle, le cui case sono rivestite di pregiate boi-
serie in legno, ricamate da intarsi, adornate da eleganti stoffe, det-
tagli in ferro battuto e molti oggetti che ricordano che qui è la
natura a regnare sovrana. Questo importante appartamento, svi-
luppato attorno al tema cromatico del caldissimo ocra, non delude
le aspettative, anzi. Il giallo, spunto dominante attorno al quale è
declinato l’arredo studiato dall’architetto Ambra Piccin, crea un’at-
mosfera unica, luminosa e avvolgente allo stesso tempo.
In linea con le richieste e le personalizzazioni della committenza,
l’architetto Piccin ha puntato soprattutto a ricreare il contesto tipi-
co della casa di montagna cortinese, e malgrado l’assenza della
caratteristica stufa in maiolica sia un elemento di originalità
rispetto al costume locale, questa scelta non toglie nulla al senso
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Che cosa ci si aspetta da una dimora in centro a Cortina,
scelta per godersi i boschi che la circondano, i colori e la
luce delle Dolomiti e lo stile inconfondibile che solo la
Regina del turismo alpino sa regalare? Tra le priorità spicca sicu-
ramente il desiderio di un ambiente che richiami la radicata tra-
dizione di questa valle, le cui case sono rivestite di pregiate boi-
serie in legno, ricamate da intarsi, adornate da eleganti stoffe, det-
tagli in ferro battuto e molti oggetti che ricordano che qui è la
natura a regnare sovrana. Questo importante appartamento, svi-
luppato attorno al tema cromatico del caldissimo ocra, non delude
le aspettative, anzi. Il giallo, spunto dominante attorno al quale è
declinato l’arredo studiato dall’architetto Ambra Piccin, crea un’at-
mosfera unica, luminosa e avvolgente allo stesso tempo.
In linea con le richieste e le personalizzazioni della committenza,
l’architetto Piccin ha puntato soprattutto a ricreare il contesto tipi-
co della casa di montagna cortinese, e malgrado l’assenza della
caratteristica stufa in maiolica sia un elemento di originalità
rispetto al costume locale, questa scelta non toglie nulla al senso
In apertura e nelle pagineprecedenti, l’ampio e luminososalone e in queste pagine la zonanotte. Mille sfumature di ocradomminano ogni spazio della casa
125124
di intimità dell’insieme. Infatti, in questo recente restauro esegui-
to nel 2008, tutto parla di calore e colore del fuoco, con le mil-
le sfumature del giallo e del rosso. Le due tinte si alternano nei
rivestimenti che dominano la grande sala del soggiorno: il giallo
tipico del legno di abete riveste le quattro pareti in un abbraccio
caldo ed elegante, impreziosito da intarsi e lavorazioni rigorosa-
mente eseguiti a mano su disegno dell’architetto Piccin. Giallo e
rosso si ritrovano anche nei tendaggi e nelle stoffe pregiate del
grande divano e dei cuscini della lunga panca che circonda il
tavolo realizzato a mano da maestri artigiani; così come nei vetri
e negli oggetti esposti, provenienti, insieme ai quadri antichi e ai
mobili d’arte, dalla collezione di famiglia. Molti inoltre i richia-
mi alla natura, tra cui una raccolta di alci inserita in una nicchia
e una di orsi ordinatamente collezionati sul davanzale della
vetrata del salone.
La scelta architettonica dell’architetto Ambra Piccin si è concen-
trata, in questa abitazione, sull’ampio spazio da dedicare alla
zona living, resa luminosa sia grazie alla presenza di molti punti
luce naturali, le finestre, sia grazie all’abbondanza dei punti luci
più tecnici, come i faretti incassati nella boiserie e nelle nicchie a
parete che illuminano di colori caldi l’arredo. Una piccola e fun-
zionale cucina, declinata sulle tinte ocra delle piastrelle e del
mobilio in legno, consente di mantenere separata l’area service
dalla grande sala.La zona notte è articolata in ben quattro camere
nelle quali l’ingegno e l’esperienza dell’architetto Piccin hanno
saputo ricavare capienti soluzioni notte, pur rispettando le esigen-
ze di armonia estetica e di vivibilità pratica dei proprietari. Ecco
allora letti che si ricavano ribaltando una boiserie, ampi cassettoni
che moltiplicano lo spazio di deposito, piani studio nelle camere
dei ragazzi che si utilizzano solo al bisogno, restando altrimenti un
elemento di arredo della parete. Significativa la camera padronale
che presenta un’originale testata del letto che si confonde quasi con
il resto della parete, grazie a una preziosa alternanza di stoffe, rigo-
rosamente rosse e ocra, pregevolmente intessute a mano, riprese
anche nel copriletto e nei tendaggi alla finestra. Un’armonia di
colori che, intrecciata alle lavorazioni manuale di ogni elemento,
regala raffinata eleganza a questo interno, in cui si scorge la mano
esperta e la visione d’insieme dell’architetto Piccin, unica nel fir-
mare gli interni più emozionanti di Cortina d’Ampezzo. �
In apertura e nelle pagineprecedenti, l’ampio e luminososalone e in queste pagine la zonanotte. Mille sfumature di ocradomminano ogni spazio della casa
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di intimità dell’insieme. Infatti, in questo recente restauro esegui-
to nel 2008, tutto parla di calore e colore del fuoco, con le mil-
le sfumature del giallo e del rosso. Le due tinte si alternano nei
rivestimenti che dominano la grande sala del soggiorno: il giallo
tipico del legno di abete riveste le quattro pareti in un abbraccio
caldo ed elegante, impreziosito da intarsi e lavorazioni rigorosa-
mente eseguiti a mano su disegno dell’architetto Piccin. Giallo e
rosso si ritrovano anche nei tendaggi e nelle stoffe pregiate del
grande divano e dei cuscini della lunga panca che circonda il
tavolo realizzato a mano da maestri artigiani; così come nei vetri
e negli oggetti esposti, provenienti, insieme ai quadri antichi e ai
mobili d’arte, dalla collezione di famiglia. Molti inoltre i richia-
mi alla natura, tra cui una raccolta di alci inserita in una nicchia
e una di orsi ordinatamente collezionati sul davanzale della
vetrata del salone.
La scelta architettonica dell’architetto Ambra Piccin si è concen-
trata, in questa abitazione, sull’ampio spazio da dedicare alla
zona living, resa luminosa sia grazie alla presenza di molti punti
luce naturali, le finestre, sia grazie all’abbondanza dei punti luci
più tecnici, come i faretti incassati nella boiserie e nelle nicchie a
parete che illuminano di colori caldi l’arredo. Una piccola e fun-
zionale cucina, declinata sulle tinte ocra delle piastrelle e del
mobilio in legno, consente di mantenere separata l’area service
dalla grande sala.La zona notte è articolata in ben quattro camere
nelle quali l’ingegno e l’esperienza dell’architetto Piccin hanno
saputo ricavare capienti soluzioni notte, pur rispettando le esigen-
ze di armonia estetica e di vivibilità pratica dei proprietari. Ecco
allora letti che si ricavano ribaltando una boiserie, ampi cassettoni
che moltiplicano lo spazio di deposito, piani studio nelle camere
dei ragazzi che si utilizzano solo al bisogno, restando altrimenti un
elemento di arredo della parete. Significativa la camera padronale
che presenta un’originale testata del letto che si confonde quasi con
il resto della parete, grazie a una preziosa alternanza di stoffe, rigo-
rosamente rosse e ocra, pregevolmente intessute a mano, riprese
anche nel copriletto e nei tendaggi alla finestra. Un’armonia di
colori che, intrecciata alle lavorazioni manuale di ogni elemento,
regala raffinata eleganza a questo interno, in cui si scorge la mano
esperta e la visione d’insieme dell’architetto Piccin, unica nel fir-
mare gli interni più emozionanti di Cortina d’Ampezzo. �