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1 Tutti in scena SKELLIG Riduzione teatrale a cura di Benedetta Bonacina

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Tutti in scena

SKELLIG

Riduzione teatrale a cura diBenedetta Bonacina

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SKELLIG

20 personaggi (in ordine di apparizione):

SIGNOR STONE: agente immobiliareGUS, NICK, BATLEY: operai

ERNIE MYERS: spirito dell’ex proprietario di casa MICHAEL

MAMMA DI MICHAELSKELLIG

PAPÀ DI MICHAELMINA

RASPUTIN: insegnante di MichaelCOOT, LEAKEY, LUCY: compagni di scuola di Michael

MACNABOLA: medico dell’ospedale I SPIRITO, II SPIRITO, III SPIRITO: spiriti della casa disabitata

DAN: medico di famigliaMADRE DI MINA

SCENA PRIMA(SIGNOR STONE, GUS, NICK, BATLEY, ERNIE MYERS, MICHAEL,

MAMMA DI MICHAEL, SKELLIG, PAPÀ DI MICHAEL)Davanti al garage della casa di Michael

Entrano il signor Stone e gli operai: Gus, Nick, Batley; li segue,invisibile agli altri personaggi, lo spirito di Ernie Myers che rag-giunge un angolo dal quale osserva la scena; nell’angolo opposto,al buio, Skellig siede per terra a gambe accavallate con gli occhichiusi e la testa appoggiata alla parete, è coperto di stracci e siintravede solo il viso pallido.

SIGNOR STONE Questo è il garage.GUS Sembra più un rudere da demolire.NICK O una discarica.BATLEY O uno di quei magazzini del porto che ogni

tanto abbattono.

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MAMMA (fuori scena) E allora allontanati! Va bene?DI MICHAEL

MICHAEL Va bene, mamma.MAMMA (fuori scena) Non pensi che abbiamo già abba-DI MICHAEL stanza problemi? Dobbiamo preoccuparci an-

che di te che, per fare lo stupido, rischi la vitanel crollo del garage?

MICHAEL Sì, va bene, mamma.MAMMA (fuori scena) E allora non entrarci! Va bene?DI MICHAEL

MICHAEL Va bene, va bene, mamma.

Si sente suonare il campanello.

MAMMA (fuori scena) Buongiorno, dottore.DI MICHAEL

MICHAEL (al pubblico) È il dottor Dan: faccia grigia esempre seria. Io lo chiamo Dottor Morte.Viene per la mia sorellina. È nata prima deltempo. In ospedale era in una scatola di vetro,con tubi e fili attaccati.

MAMMA (fuori scena) Michael! Non ti ho detto...DI MICHAEL

MICHAEL Sì, sì, mamma.

Entra la mamma di Michael.

MAMMA Tutto a posto, Michael? Domani devi tornare aDI MICHAEL scuola. Hai voluto rimanere alle secondarie

di Kenny Street e ora dovrai attraversare lacittà.

MICHAEL Non importa. Voglio rimanere con i miei ami-ci, i miei vecchi compagni.

MAMMA Capisco.DI MICHAEL

MICHAEL Leaky, Coot e Lucy hanno detto che forse do-menica verrano a trovarmi.

ERNIE MYERS (al pubblico) Ehi! Questo era il mio garage (tos-sisce e sputa), il garage del vecchio Ernie Myers.

SIGNOR STONE Dovete vederlo con gli occhi della mente,ragazzi. Ripulito e riparato.

GUS Le porte cadono a pezzi, signor Stone.NICK Le travi del tetto sono marce.BATLEY Il pavimento è tutto crepe e buchi.ERNIE MYERS (idem) Tutto è ormai coperto di polvere e di

ragnatele. Anche il garage è stanco di vivere. Ècome se volesse crollare per poi farsi portarevia con la ruspa.

SIGNOR STONE I nuovi proprietari lo devono immaginare co-me un magnifico garage doppio.

GUS Guardate il giardino: una giungla.NICK Solo ortiche, cardi, erbacce.ERNIE MYERS Ho vissuto per anni in questa casa, da solo.BATLEY Mattoni mezzi rotti e mucchi di sassi.ERNIE MYERS E ci sono anche morto, da solo.SIGNOR STONE Anche il giardino diventerà bellissimo: panche,

un tavolo, un’altalena e una porta da calcio. Euno stagno con dentro pesci e rane.

ERNIE MYERS Ero morto già da quasi una settimana, quandomi hanno trovato sotto il tavolo della cucina(tossisce e sputa).

SIGNOR STONE Con gli occhi della mente, dovete vederlo. Saràmagnifico. Parola di Stone, agente immobilia-re. Gus, Nick, Batley! Forza, ragazzi, al lavoro!

Il signor Stone e gli operai escono; Ernie Myers si rannicchia nel-l’angolo e si nasconde sotto una vecchia coperta; entra Michaelcon in mano una torcia elettrica accesa.

MICHAEL (guardandosi attorno) Qui tutto puzza di mar-cio e di polvere.

MAMMA (fuori scena) Michael! Che cosa fai vicino al ga-DI MICHAEL rage? Non ti abbiamo detto di aspettare finché

non lo rimettono a posto?MICHAEL Sì, mamma.

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SKELLIG Niente. Vai via. Vai via.MICHAEL (avvicinandosi a Skellig) Da dove vieni?SKELLIG Da nessuna parte. (iniziando a tremare e a

lamentarsi) Ah, non ho forza.MICHAEL C’è un dottore che regolarmente viene a visita-

re mia sorella. Posso farlo venire qui da te.SKELLIG Niente dottori. Non voglio vedere nessuno.MICHAEL La mia sorellina è molto malata.SKELLIG Aaah! Bambini! Bava, sporcizia, vomito e

lacrime.MICHAEL Posso fare qualcosa per te?SKELLIG Niente.

Skellig respira male come se soffocasse, poi si inclina in avanticome per vomitare; Michael lo sostiene.

MICHAEL (sconcertato) Chi sei? SKELLIG Sono quasi nessuno. La maggior parte di me è

Artrite, l’amica che mi sta danneggiando le ossa.MICHAEL (appoggiandogli una mano sulla schiena e

tastandolo sotto le spalle) Che cos’hai sullaschiena? Sembrano piccole braccia...

SKELLIG (con voce stridula) Lì dietro non c’è più nienteche funziona.

PAPÀ (fuori scena) Michael! Michael!DI MICHAEL

MICHAEL Ora vado. Cercherò di non far sgombrare ilgarage.

Entra il papà di Michael; Michael spegne subito la torcia elettri-ca; Skellig abbassa la testa e si immobilizza.

PAPÀ Michael, non ti avevamo detto...DI MICHAEL

MICHAEL Sì, sì, papà.PAPÀ È per il tuo bene, Michael. (guardandosi intor-DI MICHAEL no preoccupato) pensa a che cosa potrebbe suc-

cedere.

MAMMA Perfetto. Forse la prossima settimana riesco aDI MICHAEL portarti a scuola in macchina. Quando ci siamo

sistemati un po’ meglio.

La mamma esce; si sentono rumori provenire dall’angolo in cuisi trova Skellig, poi silenzio; Michael direziona la luce della tor-cia elettrica verso l’angolo e, trasalendo, illumina il suo volto.

SKELLIG (con voce rauca) Che cosa vuoi?

Michael, spaventato, arretra continuando a illuminare il volto diSkellig.

SKELLIG (aprendo gli occhi) Che cosa vuoi, ho detto?MICHAEL (sussurrando) Che cosa ci fai lì?SKELLIG Niente, niente e niente. (sospirando) Hai un’a-

spirina?MICHAEL Un’aspirina?SKELLIG Ah, non importa.MICHAEL Non sei Ernie Myers, vero?SKELLIG Quel vecchio? Quello che sputava dappertutto

e tossiva così forte che sembrava gli uscissero lebudella?

ERNIE MYERS (sollevandosi un poco e guardando verso Skellig)Ehi, tu! È il modo di parlare di un povero...

Ernie Myers si interrompe per un accesso di tosse e si nascondesotto la coperta.

SKELLIG Hai un’aspirina?MICHAEL No. SKELLIG Allora vai via.MICHAEL Ma non puoi stare qui! Tra pochi giorni ver-

ranno a sgombrare il garage. Che cosa farai?SKELLIG Vai via. Vai via.MICHAEL Vuoi qualcosa da mangiare? Ti porto qualcosa?SKELLIG Un’aspirina. E... ventisette e cinquantatré.MICHAEL Che cosa?

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SCENA SECONDA(MINA, MICHAEL, ERNIE MYERS)

Nel giardino della casa di Michael

Entra Mina con un taccuino e una matita, guarda verso l’alto.

MINA Un merlo. Ecco là il nido. (disegnando sul tac-cuino) Ci sono anche tre piccoli.

Entra Michael.

MICHAEL Che cosa ci fai nel mio giardino?MINA (seguendo con la testa il volo di un uccello) Che

scemo! L’hai spaventato. Tipico.MICHAEL Ho spaventato che cosa?MINA Il merlo, no? Non fa niente, tornerà. Tu sei il

ragazzo appena arrivato? Mi chiamo Mina,abito al numero sette. E tu chi sei?

MICHAEL Michael. Che cosa fai, Mina?MINA Disegno. Disegnare ti fa guardare il mondo con

più attenzione. Aiuta a vedere più chiaramente.(avvicinandosi a Michael e mostrandogli i dise-gni sul taccuino) Questo è il merlo. Un passero.Queste sono cince. Questo è il cardellino: ilmio preferito. Di che colore sono i merli?

MICHAEL Eh... color merlo.MINA Tipico! Non vai a scuola?MICHAEL No, ma solo per qualche giorno. Neanche tu

sei andata a scuola. MINA Io non ci vado mai. Mi insegna mia madre.

Secondo noi, la scuola inibisce la curiosità, lacreatività e l’intelligenza naturale dei bambini.

ERNIE MYERS (al pubblico, sollevandosi un poco e tossendo)Un uccello, che è nato per la gioia...

MINA ... potrà mai cantare, se lo chiudi in gabbia? ÈWilliam Blake. Dipingeva quadri e scrivevapoesie. Vedeva gli angeli in giardino. Anchemio padre la pensava così.

MICHAEL Va bene. Ho capito.PAPÀ (mettendo un braccio sulla spalla di Michael) EDI MICHAEL togliti questa polvere di dosso prima che tua

madre la veda, eh?MICHAEL Sì, papà.PAPÀ Ordiniamo la cena dal cinese all’angolo? CheDI MICHAEL cosa ti piace?MICHAEL Ventisette e cinquantatré.PAPÀ Involtini primavera e maiale in agrodolce. Bra-DI MICHAEL vissimo! Hai ordinato senza neanche guardare

il menu.

Michael e suo padre escono.

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SCENA TERZA(RASPUTIN, LUCY, ERNIE MYERS, LEAKEY, COOT)

A scuola

Entrano Rasputin, Coot, Leakey e Lucy.

RASPUTIN (mostrando un’immagine) Osservate, ragazzi.Questa immagine illustra l’evoluzione dellaspecie umana.

LUCY (avvicinandosi per vedere meglio) Quelli sono inostri antenati, professore?

RASPUTIN Sì, Lucy. Questa è la continua evoluzione cheha portato a noi. Dalle scimmie, attraverso unalunga fila di esseri simili alle scimmie e, allafine, noi.

ERNIE MYERS (al pubblico, sollevandosi un poco e tossendo)Da giovane, ho visto una scimmia al circo.

RASPUTIN (avvicinandosi a Leaky) Vedi, Leaky, cosìabbiamo iniziato a camminare eretti.

LEAKEY (osservando le immagini) E abbiamo persoquasi tutto il pelo.

ERNIE MYERS (idem) L’avevano addestrata a preparare il tè,ma non somigliava proprio per niente a unapersona.

LUCY (osservando le immagini) Si vede come abbia-mo iniziato a usare utensili.

ERNIE MYERS (idem) Magari non era stata ancora addestratabene.

LEAKEY E le nostre teste hanno cambiato forma percontenere cervelli più grandi.

COOT (leggermente in disparte, tra sé) Un mucchio dicretinate!

Coot incassa la testa tra le spalle, sporge il mento in fuori ecomincia a camminare dondolando e infastidendo Lucy.

LUCY Piantala, Coot, somaro!COOT Somaro? Non sono un somaro, sono un gorilla.

MICHAEL Tuo padre?MINA Sì, era un uomo meraviglioso. È morto prima

che nascessi.MICHAEL Anche la mia sorellina forse morirà. È molto

malata.MINA Oh, mi dispiace. Ma non pensarci, forse andrà

tutto bene. Ti va se andiamo in un posto? Unposto segreto? È una vecchia casa disabitata.Quando saremo nella soffitta, dovrai starefermo e zitto. Potrebbero attaccarti!

MICHAEL Attaccarmi? E chi?MINA Gli allocchi. Una specie di gufi. A volte attac-

cano gli intrusi, ma vedranno che sei con me ecapiranno che non devono avere paura.

MICHAEL Allora andiamo.MINA Prima, giura di non dirlo a nessuno. Giuralo

sulla tua testa.MICHAEL Lo giuro sulla mia testa, che potessi morire!MINA Bene. Ascolta. (unendo le mani e soffiando tra i

pollici, imita il verso del gufo) Huuu! Huuu!Huuu!

Da fuori scena, si sente in risposta il medesimo verso: Huuu!Huuu! Huuu!

MINA Andiamo.

Mina e Michael escono.

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SCENA QUARTA(MICHAEL, MINA, SKELLIG, ERNIE MYERS, PAPÀ DI MICHAEL,

MAMMA DI MICHAEL, DOTTOR MACNABOLA)Davanti al garage della casa di Michael

Entrano Michael e Mina.

MICHAEL Anch’io ho qualcosa da mostrati, come tu mihai fatto vedere i gufi.

MINA Che cos’è?MICHAEL Non so. Non so neanche se è vero o è un

sogno.MINA Verità e sogno si mischiano sempre. Sai che

sono sonnambula? A volte faccio cose per dav-vero e credo di averle sognate. Altre volte lesogno e penso che siano successe veramente.

MICHAEL Te lo farò vedere. Adesso non si può. Devoandare a prendere il ventisette e il cinquanta-tré.

MINA Il ventisette e il cinquantatré? È un codicesegreto, ragazzo misterioso?

MICHAEL Mina, tu sai a che cosa servono le scapole?MINA È un fatto dimostrato, si sa. Le scapole sono

dove avevi le ali e dove ti cresceranno di nuovo.MICHAEL Secondo te, la mia sorellina aveva le ali?MINA Sono sicura di sì.MICHAEL A volte penso che non se ne sia mai andata del

tutto dal paradiso.MINA Forse è per questo che fatica tanto a restare

qui. (sorridendo) E adesso vai, ragazzo miste-rioso. Vai a prendere i tuoi misteriosi ventiset-te e cinquantatré.

Mina esce, Michael si avvicina all’angolo dove si trova Skellig.

SKELLIG Ancora tu? Hai portato il ventisette e il cin-quantatré? Ah, il ventisette e il cinquantatré...cibo degli dèi!

LEAKEY Continueremo a cambiare forma, professore?RASPUTIN Forse continueremo a evolvere per sempre.COOT Storie!LUCY Professore, un giorno Michael...RASPUTIN È assente da alcuni giorni. (porgendo una car-

tellina) Potete portargli questa cartellina dicompiti?

LUCY Dia a me, prof. LEAKEY Domenica andremo a trovarlo.RASPUTIN Che cosa stavi dicendo, Lucy?LUCY Un giorno Michael mi ha chiesto se sapevo a

che cosa servono le scapole.RASPUTIN (toccandosi le scapole) Conoscete la storia che

raccontano sempre le mamme?LEAKEY Dicono che le scapole sono il punto dove ave-

vamo le ali, quando eravamo angeli.COOT (sprezzante) Bah!ERNIE MYERS (idem) Al circo, c’era anche una ragazza bellis-

sima sul trapezio. Avreste giurato che sapessevolare.

LUCY Dicono che sono il punto in cui ricresceranno,un giorno.

RASPUTIN Forse una volta avevamo tutti le ali e forse ungiorno le avremo tutti di nuovo.

COOT (in tono arrogante) È solo una storiella, unafavoletta per bambini.

RASPUTIN Forza, ragazzi, è ora di tornare in classe.

Rasputin, Coot, Leakey e Lucy escono.

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Mentre Michael esce, da fuori scena si sente il ripetuto verso delgufo; Skellig abbassa la testa e si immobilizza; entrano lamamma e il papà di Michael.

PAPÀ Ha telefonato la direttrice della scuola e ha chie-DI MICHAEL sto di Michael. Ha detto che i suoi compagni

vogliono che torni.MAMMA Sì, dovrebbe tornare a scuola. Non voglio cheDI MICHAEL perda tante lezioni.PAPÀ Però impara molto da Mina. Conosce un muc-DI MICHAEL chio di cose quella ragazzina.MAMMA Il dottore ha detto che la bambina sta miglio-DI MICHAEL rando.PAPÀ Tornerà a casa presto? Quando potrà lasciareDI MICHAEL l’ospedale?MAMMA Devono tenerla sotto osservazione ancora qual-DI MICHAEL che giorno.PAPÀ Cerca di non stare troppo in pensiero.DI MICHAEL

MAMMA Sì, ci provo. Cerco di immaginare quando, fraDI MICHAEL un po’ di tempo, correrà in giardino.PAPÀ Ieri Michael ha detto al dottore che ha un ami-DI MICHAEL co con l’artrite e gli ha domandato che cosa

potrebbe prescrivergli per farlo stare meglio.MAMMA Strano. E il dottore che cosa ha risposto?DI MICHAEL

Entra il dottor MacNabola; la mamma e il papà di Michael sigirano di spalle al pubblico e si immobilizzano.

MACNABOLA Che cosa fa bene per l’artrite? L’ago. (mimandoin modo esagerato le azioni e facendo smorfie didolore) Iniezioni nelle articolazioni. E poi ilseghetto. Tagli via alcuni pezzi e ne metti altrinuovi. Ricuci per bene ed è tutto fatto. (sospi-rando di sollievo) Siringa, seghetto e ago, e timando a casa come nuovo. Altrimenti, il rime-dio è semplice: essere allegri, non arrendersi,

ERNIE MYERS (al pubblico sollevandosi un poco e tossendo)Erano i miei preferiti. (fingendo di telefonare)Telefonavo: «Ventisette e cinquantatré. Porta-teli a casa, e in fretta».

SKELLIG Io ero in giardino. Guardavo Ernie dalla finestra.ERNIE MYERS (idem) Non sono mai stato bene. Non riuscivo

a mangiare tutto. Buttavo gli avanzi nel bidone.SKELLIG Ventisette e cinquantatré! Cibo degli dèi. Un

piacevole cambiamento rispetto a ragni e topi.MICHAEL Ernie ti vedeva?SKELLIG Non l’ho mai capito. Magari credeva che fossi

una visione. Povero vecchio. Tu mi credi unavisione?

MICHAEL Non so che cosa sei. Sei morto? Sì o no?SKELLIG (sarcastico) Sì, lo sanno tutti che i morti man-

giano ventisette e cinquantatré.MICHAEL (sorridendo) E soffrono di artrite.SKELLIG Mi piace scura.MICHAEL Scura?ERNIE MYERS (idem) Birra scura. Un’altra cosa che buttavo

nel bidone. La ordinavo sempre ma non riusci-vo a finirla. Povero me! Povero vecchio Ernie!

Ernie Myers esce; Michael si avvicina a Skellig e illumina con latorcia le due sporgenze che ha sulla schiena.

MICHAEL C’è una persona che vorrei farti conoscere. Ècarina, intelligente. Saprà come aiutarti.

SKELLIG Al diavolo i ragazzini.MICHAEL Si chiama Mina. Come devo dirle che ti chiami?SKELLIG Nessuno. Il signor Nessuno. Il signor Sono

Stufo e il signor Artrite. Adesso vai e lasciamisolo.

MICHAEL La mia sorellina deve essere nuovamente rico-verata in ospedale. Ha bisogno che qualcunopensi a lei. Tu penserai a lei? Penserai a farlastare meglio? Per favore.

SKELLIG Ma sì, sì... Sì, va bene. Vai.

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MINA (a Skellig) Chi sei?SKELLIG Nessuno.MINA Sei morto?SKELLIG Le domande dei ragazzini! Sempre le stesse.MINA Io mi chiamo Mina. E tu?SKELLIG Tu sei Mina. E io sono il signor Stufo Marcio.

Mina esamina le mani rattrappite di Skellig, solleva i polsini e glitocca i polsi.

MINA Calcificazione. Il processo per cui l’osso siindurisce e il corpo diventa di pietra.

SKELLIG Non è stupida come sembra. (a Michael) Altrabirra.

Dopo che Michael ha versato la birra nella bocca di Skellig, pren-de la mano di Mina e le fa tastare le sporgenze dietro le scapoledi Skellig.

MINA (avvicinando il viso a quello di Skellig che stacon la testa bassa e gli occhi chiusi) Che cosasei? Noi possiamo aiutarti. C’è un posto dovepossiamo portarti e dove sarai al sicuro. Potraianche stare lì ad aspettare di morire, se è dav-vero quello che vuoi.

MICHAEL Non morirai, no. Devi lasciarti aiutare.SKELLIG (sospirando rassegnato) Sono malato, privo di

forze, quindi fate quello che volete.MINA (a Skellig) Vieni con noi, allora.SKELLIG (gemendo) Mi sento debole come un bambino.MINA I bambini non sono deboli. Sono testardi.

Lottano, combattono.SKELLIG Ho paura.MINA Non avere paura. Ti portiamo al sicuro, nella

vecchia casa di mio nonno. È morto l’annoscorso e adesso è disabitata.

MICHAEL Fidati di noi.

soprattutto restare attivi, non lasciare che learticolazioni si blocchino. E assumere olio difegato di merluzzo. (entusiasta) Olio di fegatodi merluzzo! Quello mette a posto tutto!

Il dottor MacNabola esce; la mamma e il papà di Michael si gira-no verso il pubblico.

PAPÀ C’è chi si fida ciecamente dell’olio di fegato diDI MICHAEL merluzzo.MAMMA Anche Michael ha bisogno di olio di fegato diDI MICHAEL merluzzo.

La mamma e il papà di Michael escono; entrano Mina e Michaelche ha con sé la torcia elettrica, una bottiglia di birra e due pic-coli vaschette di alluminio contenenti il cibo per Skellig.

MINA Dove andiamo?MICHAEL Qui vicino. È un posto sporco, disordinato e...

pericoloso.MINA (prendendo Michael per mano) Vedrò quello

che c’è.MICHAEL (illuminando con la torcia l’angolo dove si trova

Skellig) Stammi vicina.SKELLIG (alzando la testa, esasperato) Ancora tu?MICHAEL Ti ho portato la mia amica, come ti avevo

detto. E ho portato anche la birra.SKELLIG (piegando indietro la testa per farsi versare la

birra in bocca) Birra! La bevanda degli dèi.MINA (avvicinandosi timorosa a Skellig) Chi sei?SKELLIG Il signor Sono Stufo Di Te.MICHAEL (a Skellig, versandogli un poco di birra in bocca)

Ho parlato con un dottore.SKELLIG Niente dottori. Nessuno. Lasciami stare.MICHAEL (porgendo il cibo a Skellig) Ho portato anche il

ventisette e il cinquantatré. (a Mina, addolora-to) Se ne sta qui e basta. È come se aspettassedi morire.

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SCENA QUINTA(COOT, LUCY, LEAKEY, MICHAEL, PAPÀ DI MICHAEL, MINA,

I SPIRITO, II SPIRITO, III SPIRITO)Nel giardino della casa di Michael

Leakey, Lucy e Coot entrano giocando con un pallone.

COOT Se non veniamo noi a trovarlo...LUCY Ma che cosa è successo a Michael?LEAKEY È stato assente diversi giorni.COOT E adesso che è tornato, gioca malissimo. Non

vede il pallone e inciampa dappertutto.LUCY È stato malato.COOT Storie! Non era malato, era solo un po’ indi-

sposto.LEAKEY È fuori allenamento.COOT Storie! Solo una settimana fa batteva tutti a

scuola.LUCY Vero.COOT È lei! È colpa della tipa! LEAKEY Quella di cui è diventato amico? COOT Sì. Proprio quella tipa.LUCY Quella che si arrampica sugli alberi per osser-

vare i nidi degli uccelli?LEAKEY Quella che non viene a scuola, ma sa tutto?COOT Sa tutto? Storie!LEAKEY Lui la tiene per mano.COOT Lei gli dice che è straordinario.LUCY Piantiamola. Sta arrivando Michael.

Entra Michael; Leakey e Lucy gli si avvicinano, mentre Cootcontinua a giocare e a lanciare la palla contro la parete delgarage.

MICHAEL La bambina sta male. Male davvero.LEAKEY Sì, lo so. Mi dispiace.LUCY Ce l’ha detto la direttrice. Ci dispiace.MICHAEL (a Coot) Smettila. Finisce che lo butti giù.

Skellig si china in avanti e inizia a piangere; Mina gli abbassalentamente la giacca sotto cui si intravedono le ali; Michael eMina le toccano delicatamente.

MINA È bellissimo.MICHAEL È un essere straordinario.MINA Non lo stiamo sognando?MICHAEL No, non lo stiamo sognando.MINA Non lo stiamo sognando insieme?MICHAEL Anche se fosse, non potremmo saperlo. Ma

adesso non perdiamo tempo.

Michael e Mina aiutano Skellig che, gemendo di dolore, si alza esostenendolo perché vacilla, si avviano insieme verso l’uscita.

MICHAEL Riesci a camminare? Appoggiati a noi.MINA Ti faremo guarire, vedrai. C’è qualcosa che

vorresti?MICHAEL (sorridendo) Ventisette e cinquantatré?SKELLIG (debolmente) Ventisette e cinquantatré.MINA Ma tu chi sei? Qual è il tuo nome?SKELLIG Mi chiamo Skellig.

Michael, Mina e Skellig escono.

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LUCY Ma non contro il garage.PAPÀ (a Coot) Non contro quel cavolo di garage, no.DI MICHAEL Ciao, ragazzi.

Il papà di Michael esce.

LEAKEY (avvicinandosi a Michael) Chi è la tipa?MICHAEL Quale tipa?COOT La tipa che si arrampica sugli alberi.MICHAEL Si chiama Mina.LUCY Non va a scuola?MICHAEL Le insegna sua madre.LEAKEY Accidenti! Pensavo che andare a scuola fosse

obbligatorio.MICHAEL Sua madre dice che la scuola non serve a impa-

rare.COOT Sono storie! A scuola impari tutto il giorno.LUCY È per questo che sei assente da un po’ di gior-

ni? Vuoi farti insegnare dalla madre della tipa?MICHAEL Certo che no, ma qualcosa me lo insegnano.

Entra Mina e si mantiene a distanza dai ragazzi.

COOT Eccola là. La ragazza che si arrampica suglialberi come una scimmia. Ah, ah!

MINA (cantilenando beffarda) Grazie al cielo, la mam-ma non mi ha mandato a scuola. Bacchettate,amici scemi, alle idee la museruola!

LUCY A scuola non ci bacchettano più.MICHAEL (offeso) E i miei amici non sono scemi.MINA (in tono derisorio) A-ah!MICHAEL Proprio, «A-ah»!MINA (a Michael) I tuoi amici mi odiano. Pensano

che ti stia portando via da loro. Sono stupidi.LEAKEY, LUCY, (insieme) Noi non siamo stupidi!COOT

MICHAEL Tu sai tutto di loro, eh?MINA Non c’è niente da sapere. Calciano palloni e

gridano come iene. Sì, iene.

COOT (continuando) Ah, sì?MICHAEL (prendendo Coot per il colletto) Ho detto di

smetterla.COOT (con la voce acuta di una ragazzina) Smettere

cosa, Michael?

Michael spinge Coot contro la parete del garage e quando dà uncolpo con la mano vicino alla sua testa, si sente il rumore di qual-cosa che crolla.

COOT Accidenti!LEAKEY Accidenti!LUCY È meglio se vai a chiamare tuo padre. Qui crol-

la tutto.

Michael esce e torna con suo papà che si avvicina alla parete delgarage e la esamina.

PAPÀ Bisogna farlo sistemare.DI MICHAEL

COOT Mio zio è muratore. Le direbbe di buttarlo giùe di ricostruirlo.

PAPÀ Ah, sì?DI MICHAEL

COOT Mio zio dice che c’è gente che si ostina a tene-re in piedi costruzioni che dovevano esserebuttate giù anni fa.

PAPÀ Ah, sì?DI MICHAEL

COOT Mio zio dice che i lavori migliori comincianocon una mazzuola e un camion di detriti.

Si sente il cinguettio di un uccellino; Coot mima una pistola conl’indice e il pollice, prende la mira e finge di sparare.

COOT Preso!PAPÀ (a Leakey e a Lucy) Michael è un po’ giù. QuattroDI MICHAEL calci al pallone con gli amici gli fanno bene, ma...

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II SPIRITO Il cuore batte forte. III SPIRITO Guardano nel buio.MINA (da fuori scena, sussurrando) Skellig! Skellig!E MICHAEL

I SPIRITO Michael sente il respiro della sorellina dentro disé, sente il battito leggero del suo piccolo cuoreaccanto al proprio.

II SPIRITO Salgono l’ultima rampa, verso l’ultima porta.MINA (da fuori scena, sussurrando) Skellig! Skellig!E MICHAEL

III SPIRITO Il chiaro di luna illumina la faccia pallida diSkellig, le spalle curve, le ali ripiegate.

I SPIRITO Arriva un gufo, che su ali silenziose scende dalcielo. Lascia cadere del cibo per Skellig suldavanzale della finestra e poi vola di nuovo via.

II SPIRITO Skellig chiama vicino a sé i due ragazzi, li pren-de per mano e lì, nell’argenteo chiaro dellaluna si muovono insieme, lentamente, in unadanza oscillante.

III SPIRITO I loro cuori battono insieme, i loro respiri scan-discono lo stesso ritmo. Poi... per un attimo...

I SPIRITO Per un attimo... ali fantastiche sulle schiena diMina.

II SPIRITO Per un attimo... piume e fragili ali sulle spalledi Michael.

III SPIRITO Per un attimo... sollevati da terra, cerchi di lucee di ombra nell’aria.

I, II, III SPIRITO (insieme, sussurrando) Per un attimo.

I tre spiriti escono.

LEAKEY, LUCY, (insieme, gridando) E tu sei una scimmia!COOT

MINA (a Michael) Visto? Mi odiano.LEAKEY, LUCY, (insieme, in tono derisorio) A-ah! Ragazza scim-COOT mia!MINA Andate a giocare a calcio o a qualcos’altro di

stupido.LEAKEY, LUCY, (insieme, uscendo) Ciao, ciao, scimmia!COOT

Leakey, Lucy e Coot escono facendo le boccacce a Mina.

MICHAEL Sei stata sgarbata e ingiusta.MINA (avvicinandosi a Michael, pentita) Oh, Michael!

Hai ragione. Abbiamo detto cose stupide. Io leho dette. Non ti arrabbiare. Sei ancora mioamico?

MICHAEL Io sono sempre tuo amico.

Da fuori scena, si sente il verso ripetuto del gufo.

MINA (sobbalzando) Skellig!MICHAEL (sobbalzando) Skellig!

Mina e Michael escono di corsa; la luce si affievolisce sulla scenaed entrano i tre spiriti che con semplici movimenti mimano leazioni narrate.

I SPIRITO Nella vecchia casa disabitata è buio pesto.Michael e Mina non hanno la torcia.

II SPIRITO Vanno avanti a tentoni, tenendosi per mano,urtando contro le pareti, inciampando sullescale.

III SPIRITO Solo nel sottotetto, da un abbaino entra unaluce pallida e debole.

MINA (da fuori scena, sussurrando) Skellig! Skellig!E MICHAEL

I SPIRITO Hanno il respiro leggero.

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MICHAEL Diceva mai di vedere delle cose?DAN Delle cose?MICHAEL Cose strane. In giardino, oppure in casa.DAN Il signor Myers era molto malato. E quando la

morte si avvicina, la mente cambia e diventameno... ordinata.

MICHAEL Le vedeva allora?DAN Sì, parlava di certe immagini che gli appariva-

no, ma diversi miei pazienti hanno queste visio-ni. (picchiettando sulla testa di Michael con undito) Troppi pensieri, troppe domande, quidentro! Secondo me, tu hai bisogno di giocarecon gli amici. E hai bisogno di tornare a scuola.

Il papà di Michael entra ansimante.

PAPÀ È per la bambina. C’è qualcosa che non va. De-DI MICHAEL vo andare in ospedale. (al dottore) Grazie,

Dan, grazie di tutto. (a Michael) Ho parlatocon la madre di Mina. Verranno qui a cena eresteranno con te fino al mio ritorno.

MICHAEL Ma la bambina sta bene?PAPÀ Credono di sì. Sperano.DI MICHAEL

MICHAEL Ma guarirà? PAPÀ (sussurrando) La operano domani.DI MICHAEL

MICHAEL (ansioso) Papà, che cosa le faranno?PAPÀ La operano al cuore, Michael.DI MICHAEL

MICHAEL La operano al cuore?!PAPÀ Le darò un bacio da parte tua.DI MICHAEL

MICHAEL E anche alla mamma.PAPÀ E anche alla mamma. Sei molto coraggioso,DI MICHAEL Michael. (a Dan) Andiamo, Dan.

Il padre di Michael e Dan escono.

SCENA SESTA(PAPÀ DI MICHAEL, DOTTOR DAN, MICHAEL, MINA,MADRE DI MINA, I SPIRITO, II SPIRITO, III SPIRITO,

MAMMA DI MICHAEL, DOTTOR MACNABOLA)Nel giardino della casa di Michael

Entrano il papà di Michael e il dottor Dan.

PAPÀ Mi sono svegliato e ho avuto la sensazione che DI MICHAEL Michael non ci fosse. Quando vuoi bene a

qualcuno queste cose le avverti. È vero, Dan?DAN E c’era la ragazzina con lui?PAPÀ È stata lei che l’ha visto uscire sonnambulo edDI MICHAEL è andata a soccorrerlo.DAN Mmh... sonnambulismo. Comunque gli ho

dato un’occhiata.PAPÀ E allora?DI MICHAEL

DAN È un ragazzo in piena salute. Solo, tienilo d’oc-chio. E assicurati che di notte rimanga a letto.

PAPÀ È un periodo difficile per tutti noi.DI MICHAEL

Si sente suonare un telefono; entra Michael.

MICHAEL Papà, c’è la mamma al telefono dall’ospedale.PAPÀ Scusa, Dan.DI MICHAEL

Il papà di Michael esce.

MICHAEL Buongiorno, dottore.DAN Ciao, Michael.MICHAEL Ehm... posso chiederle un’informazione?DAN Certo.MICHAEL Ehm... lei curava Ernie, il precedente proprie-

tario di questa casa?DAN (incuriosito) Sì, il signor Myers era un mio

paziente.

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tutto bene. Sei davvero coraggioso, Michael.Su, ora venite a mangiare.

La madre di Mina, Mina e Michael escono; la luce si affievoliscesulla scena ed entrano i tre spiriti.

I SPIRITO È notte, ormai, e Michael sogna. In cielo nonc’è la luna, solo un buio infinito.

II SPIRITO L’una, le due, le tre. Minuti infiniti. Nienteversi di gufi, niente richiami. Forse il mondo siè fermato.

III SPIRITO Forse il tempo si è fermato.I SPIRITO Alla fine Michael si sveglia che fuori è già chia-

ro.II SPIRITO Con gli occhi che bruciano e il cuore pesante.III SPIRITO E la voglia di litigare con tutti.

I tre spiriti si ritirano in un angolo; entrano Michael e il papà diMichael visibilmente nervosi.

MICHAEL (gridando) A scuola non ci vado! Non oggi!Voglio venire anch’io all’ospedale!

PAPÀ Tu fai quello che dico io! Devi fare quello cheDI MICHAEL è meglio per tua madre e per tua sorella!MICHAEL Tu mi vuoi solo fuori dai piedi per non dover-

ti preoccupare di me e pensare solo a quellacavolo di bambina!

PAPÀ Non chiamarla così!DI MICHAEL

MICHAEL Se voglio dire «cavolo di bambina» lo dico! Vabene? E comunque non è giusto!

PAPÀ (calmandosi) Puoi anche venire con me, ma nonDI MICHAEL servirebbe a niente. Dobbiamo solo aspettare e

pregare che tutto proceda per il meglio. (carez-zando Michael sulla guancia) Continua ad averefiducia e tutto andrà bene.

MICHAEL (quasi piangendo) Sì, papà. Va bene. Allora vaipure.

MICHAEL (tra sé) Invece non sono coraggioso. Proprio no!

Entrano Mina e sua madre; Mina le sta mostrando un disegno incui ha raffigurato Skellig.

MINA Guarda, mamma.MADRE DI MINA (prendendo il foglio e avvicinandosi a Michael)

Ecco, questo era il tipo di cose che vedevaWilliam Blake. Diceva che siamo circondati daangeli e spiriti. Dobbiamo solo aprire di più gliocchi, osservare un po’ meglio. (accarezzando laguancia di Michael) A me, però, basta avere voidue angeli alla mia tavola.

La madre di Mina va in un angolo a preparare la cena e, mentreMina e Michael parlano tra loro, recita sottovoce.

MADRE DI MINA «Sognai un Sogno! Che vorrà mai dire? Reginaero, e giovane e pura, da un Angelo buono pro-tetta. Così sulle ali poi volò via, il mattinoarrossì come un fiore scarlatto. E presto tornòil mio angelo buono, ma ero cresciuta e luitornò invano. Gioventù era passata e grigiechiome aveva in capo.»

MINA Quando sono ritornata nella vecchia casa, Skelligmi ha chiesto: «Dov’è Michael?». Io gli ho dettoche eri a scuola, che non lo avevi abbandonato eche gli vuoi bene. Gli ho detto che sei terroriz-zato dall’idea che la bambina possa morire.

MICHAEL Non morirà. Non deve morire.MINA Skellig dice che presto lui andrà via, Michael.MICHAEL E dove?MINA Non me l’ha detto.MICHAEL Quando?MINA Presto.MADRE DI MINA (avvicinandosi ai ragazzi con un vassoio di cibo)

Forza, ragazzi. La cena è pronta. (a Michael) Etu stai tranquillo, sono sicura che sta andando

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MICHAEL È solo un vecchio mito.MINA Sì, però è un mito che è quasi vero. Guardati

intorno, Michael: uccellini, boccioli e sole chesplende. Forse ciò che vediamo intorno a noi èil mondo che dà il bentornato a Persefone.

MADRE DI MINA Magari molto presto darai il bentornato a casaa una Persefone tutta tua. I medici riescono afare cose meravigliose, Michael.

La madre di Mina esce.

MINA (preoccupata) Sono tornata nella vecchia casa,ma Skellig non c’era. L’ho chiamato «Skellig!Skellig!», ma non c’era nessuno.

Michael ansima, barcolla e si tocca il petto all’altezza del cuore.

MICHAEL Oh, Mina!MINA Che cosa c’è?MICHAEL Mi si è fermato il cuore. Senti, Mina, non c’è

battito.

Michael chiude gli occhi e cade in ginocchio nonostante Minatenti di sorreggerlo.

MINA Michael! Michael!MICHAEL (riprendendosi un poco) Non chiamare il

Dottor Morte, non il Dottor Morte.MINA (toccando ancora il petto di Michael e cercando

di farlo sedere) Poggia la mano sul cuore,Michael, ora si sente il battito.

MICHAEL (tenendo la mano sul petto) Ma è solo il mio.Quello della bambina non c’è più. (disperato)La bambina è morta.

MINA (tentando di confortare Michael) Invece, forsesta bene. Tra poco arriverà tuo padre e ti diràche tutto è a posto.

MICHAEL Non dirgli che cosa è successo. Non deve starein pensiero per me.

Il papà di Michael esce; entrano Mina e sua madre.

MADRE DI MINA Hai visto il giardino, Michael? I fiori stannoper sbocciare, l’aria ogni giorno diventa piùcalda, il sole ogni giorno è un po’ più alto.

MINA I piccoli del merlo stanno per uscire dal nido.I genitori volano avanti e indietro tutto il gior-no per portare loro da mangiare.

MADRE DI MINA Conoscete la storia di Persefone, ragazzi?

Michael, Mina e sua madre si immobilizzano e voltano le spalleal pubblico; i tre spiriti avanzano.

I SPIRITO Una dea chiamata Persefone era obbligata atrascorrere metà dell’anno al buio, sottoterra.Quando lei era intrappolata, arrivava l’inver-no. Le giornate si accorciavano e diventavanofredde, scure. Gli esseri viventi si nasconde-vano.

II SPIRITO Ma quando veniva liberata, lottava per risalirein superficie. Si infilava in gallerie lunghe estrette nel buio pesto. Guadava torrenti sotter-ranei ghiacciati. Combatteva contro strati dirocce, contro fossili di creature antichissime,contro rovine sepolte di antiche città.

III SPIRITO Graffiata, sanguinante, continuava a ripetersidi andare avanti, di risalire. In poco tempoavrebbe rivisto la luce del sole e sentito dinuovo il calore del mondo.

I SPIRITO Così tornava la primavera. Tutto diventava piùcolorato e luminoso.

II SPIRITO Gli animali osavano risvegliarsi e avere i loropiccoli. Le piante osavano far crescere i ger-mogli.

III SPIRITO La vita osava tornare.

I tre spiriti arretrano; Michael, Mina e sua madre si girano versoil pubblico.

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II SPIRITO Aveva qualcosa sulla schiena, come una grossagobba.

III SPIRITO (alla mamma di Michael) Volevi spingerlo via,volevi chiamare le infermiere, volevi gridargli...

MAMMA (forte, alzando le braccia di scatto) Lascia stareDI MICHAEL la nostra bambina!I SPIRITO Ma poi si è voltato e ti ha guardato. II SPIRITO Aveva la faccia bianca come il gesso e gli occhi

pieni di tenerezza.III SPIRITO Allora hai capito.MAMMA Non era venuto per farle del male.DI MICHAEL

I SPIRITO L’ha presa con tutt’e due le mani e l’ha solleva-ta. Si sono guardati dritti negli occhi. E poi hacominciato a girare, lentamente.

MAMMA Come se stessero ballando. E poi, più strano di DI MICHAEL tutto...II SPIRITO Sulla schiena della bambina c’erano delle ali.

Trasparenti, quasi invisibili, tutte una piuma.III SPIRITO L’ha rimessa giù, si è voltato e tutto è finito.

I tre spiriti arretrano; Michael, i suoi genitori e Mina si giranoverso il pubblico.

MAMMA Quando mi sono svegliata, non ero più in pen-DI MICHAEL siero. Le ho dato un bacio, le ho sussurrato che

le volevamo bene e poi l’hanno portata via.PAPÀ E infatti è andato tutto bene.DI MICHAEL

MAMMA Piccola mia, chissà che cosa starà sognando ora.DI MICHAEL

MICHAEL (insieme, guardandosi e sussurrando) Skellig.E MINA

Entra il dottor MacNabola.

MAMMA (a Michael) Ecco il dottor MacNabola che haDI MICHAEL operato la tua sorellina!

MINA Anche William Blake sveniva ogni tanto. Dicevache l’anima è in grado di saltare fuori dal corpoper un po’ e poi saltarci dentro di nuovo.

MICHAEL (respirando profondamente e sollevandosi inpiedi a fatica) Speriamo, ma davvero Skellignon c’era? Hai guardato dappertutto?

MINA Sì, dappertutto.MICHAEL Forse se n’è andato per sempre, come aveva

detto.

Entrano il papà e la mamma di Michael.

PAPÀ È tutto finito.DI MICHAEL

MICHAEL Tutto finito?MAMMA (abbracciando Michael con le lacrime agli occhi)DI MICHAEL Sì, tutto finito, Michael. Per i dottori adesso è

tutto a posto.MICHAEL Davvero? PAPÀ Sono sicuri che tutto andrà bene.DI MICHAEL

MAMMA C’è stato un momento in cui hanno pensato diDI MICHAEL averla persa. Ma poi lei si è ripresa la sua vita.MINA (a Michael) La tua sorellina ha un cuore forte.MAMMA È una piccola guerriera.DI MICHAEL

PAPÀ DI Non si arrenderà.MICHAEL

MAMMA (scuotendo la testa) Che cosa strana, però. LaDI MICHAEL notte scorsa ho fatto un sogno bizzarro. Un

sogno, anche se ero sicura di essere sveglia. Unuomo...

Michael, i suoi genitori e Mina voltano le spalle al pubblico e siimmobilizzano; i tre spiriti avanzano.

I SPIRITO Era in piedi vicino alla bambina. Era tuttovestito di nero, un abito vecchissimo e impol-verato.

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MAMMA Dev’essere qualcosa di molto piccolo e moltoDI MICHAEL forte. MINA Proprio come lei.MICHAEL Una piccola bambina forte.

Michael, i suoi genitori e Mina escono.

MICHAEL (avvicinandosi al dottor MacNabola) Grazie,dottore, grazie! (imbarazzato) Ehm... vorreichiederle...

MACNABOLA Di’ pure.MICHAEL Ricorda che le avevo parlato di quel mio

amico? MINA Quello con l’artrite.MACNABOLA Sì, allora è pronto per i miei aghi e il mio se-

ghetto?MINA (sorridendo d’intesa con Michael) No, perché

adesso sembra stare meglio.MACNABOLA Splendido. Olio di fegato di merluzzo e una

dose di pensiero positivo, eh? Magari riuscirà asfuggire alle mie grinfie.

MICHAEL Ma, secondo lei, l’amore, l’affetto... possonoaiutare a guarire?

MACNABOLA L’amore? Hmmm... che cosa possiamo saperedell’amore noi dottori, eh? Comunque dì’ altuo amico che spero che le nostre strade non siincrocino mai.

Il dottor MacNabola esce.

MAMMA (a Michael) La bambina non è ancora fuori pe-DI MICHAEL ricolo. Lo sai, eh?MICHAEL Sì, ma guarirà, vero?PAPÀ Sì, sì! Stasera per cena possiamo prendere ilDI MICHAEL ventisette e il cinquantatré. Che ne dite, ragazzi?MINA Ventisette e cinquantatré!MICHAEL Cibo degli dèi!PAPÀ Mi piace. Il cibo degli dèi!DI MICHAEL

MAMMA Stavamo pensando a come chiamare la bambina.DI MICHAEL

MICHAEL Persefone!PAPÀ È un po’ troppo impegnativo.DI MICHAEL

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GUS (raccogliendo gli oggetti nell’angolo) Qui ci so-no due vaschette da asporto e una bottiglia dibirra scura. Ci ha trascorso qualche nottata unvagabondo.

BATLEY È stato fortunato che non gli è crollato tutto intesta.

SIGNOR STONE Allora, ragazzi, adesso ci tocca demolire la ca-tapecchia e poi fare pulizia anche nella giungla,ehm, nel giardino.

NICK Almeno i nuovi proprietari avranno uno spaziobello grande per far giocare i figli.

GUS Sarà un piccolo paradiso per loro.BATLEY Non c’è niente di meglio di una bella demoli-

zione.SIGNOR STONE Faremo un buon lavoro. Avanti!

Gli operai sollevano il materiale raccolto ed escono, seguiti dalsignor Stone; i tre spiriti avanzano.

I SPIRITO La bambina è tornata a casa domenica. II SPIRITO Una bellissima giornata, calda e luminosa.III SPIRITO Finalmente è arrivata la primavera.

I tre spiriti arretrano; entrano Michael e Mina.

MICHAEL (prendendo una mano di Mina e portandosela alpetto) Lo senti? Lo senti il suo cuore che batte,qui dentro, di fianco al mio?

MINA (incerta) non saprei, Michael.MICHAEL Concentrati. È una cosa lontana e piccolissima,

come i piccoli di merlo che fischiano nel nido.MINA (sussurrando) Sì, sì, c’è.

Alle spalle di Michael e Mina, entra Skellig.

SKELLIG Il cuore della bambina ora non si ferma più.MICHAEL (insieme, girandosi verso Skellig) Skellig!E MINA

SCENA SETTIMA(BATLEY, NICK, GUS, ERNIE MYERS, SIGNOR STONE, I SPIRITO,

II SPIRITO, III SPIRITO, MICHAEL, MINA, SKELLIG)Davanti al garage della casa di Michael

Entrano Batley, Nick, Gus e il signor Stone, seguiti a distanza daErnie Myers.

BATLEY (saggiando con dei pugni la solidità delle pareti)Questo garage non sta più in piedi.

NICK (guardando in alto) Il tetto scricchiola.GUS (raccogliendo un mattone) I mattoni sono marci

e si scheggiano.BATLEY Io non ci lavoro dentro neanche se mi pagano

il doppio.NICK Non c’è niente da fare. Bisogna buttarlo giù e

ricostruirlo.GUS O si fa demolire o lo si vede crollare.ERNIE MYERS (al pubblico, tossendo e sputando) Eh, ho paura

che sia proprio così.SIGNOR STONE E va bene, allora. Tirate fuori quello che c’è

dentro e buttatelo giù.

Sotto la guida del signor Stone, gli operai iniziano a raccogliere ead ammucchiare ciò che c’è in giro; Ernie Myers si avvicina all’u-scita e si ferma a osservare gli operai.

ERNIE MYERS Vecchissimi mobili, moquette marcia, giornalie riviste, rotoli di cavi, sacchetti di chiodi. Eh,una volta questa roba è stata utile. Ora sonosolo rottami.

SIGNOR STONE Sta arrivando un camion che lascerà qui fuoriun grosso cassone di ferro. Buttiamo tutto làdentro.

ERNIE MYERS Allora sarà meglio che mi prepari.

Ernie Myers esce.

NICK Sono rimasti solo calcinacci, polvere e vasirotti.

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SKELLIG (sorridendo) Michael! Mina! I miei dueangeli!

MICHAEL Sei andato a trovare mia sorella.MINA Le hai dato forza.SKELLIG Risplende di vita quella bambina. È stata

lei a dare forza a me. (accarezzando Mina eMichael) Adesso sono esausto, distrutto.Però sto diventando più forte.

MICHAEL Stai andando via? MINA Dove andrai?SKELLIG (annuendo) Da qualche parte.MICHAEL Ma tu che cosa sei?SKELLIG Qualcosa. Qualcosa come te, come un uc-

cello, come un angelo. Qualcosa così.MINA Ma ci sarai sempre, ogni volta che avremo

bisogno di te?SKELLIG (annuendo) Voi mi avete ridato la vita, gra-

zie. Ora datemi la mano, dobbiamo torna-re tutti a casa.

Skellig, Michael e Mina, in cerchio, si mettono a girare len-tamente e si avvicinano all’uscita; gli spiriti avanzano.

I SPIRITO Lo aveva trovato in un vecchio garage,nella polvere e nella sporcizia, quando l’in-verno stava finendo.

II SPIRITO Era come se fosse stato lì da sempre. Eralurido, pallido e magro. Sembrava morto.

III SPIRITO Ma presto Michael e Mina seppero la ve-rità.

MICHAEL Al mondo non c’è mai stato...MINA Un altro essere come...MICHAEL, MINA, (insieme) Skellig.SPIRITI

Skellig, Michael, Mina e i tre spiriti escono.

***