relazioni tra condizioni di vita, ambiente familiare e scolastico, negli alunni delle scuole medie...

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RELAZIONI TRA CONDIZIONI DI VITA, AMBIENTE FAMILIARE E SCOLASTICO, NEGLI ALUNNI DELLE SCUOLE MEDIE INFERIORI. (*Dipartimento di Impresa, Culture e Società - Facoltà di Economia - Università di Catania ** Dipartimento di Statistica – Comune di Messina *** Dipartimento di Scienze Cognitive e della Formazione - Università di Messina) [email protected] mmondello@unime.it [email protected] XLVII Riunione Scientifica – Milano, 27-29 maggio 2010 Altavilla A.M*, Mondello M.** Di Natali L.***

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Page 1: RELAZIONI TRA CONDIZIONI DI VITA, AMBIENTE FAMILIARE E SCOLASTICO, NEGLI ALUNNI DELLE SCUOLE MEDIE INFERIORI. (*Dipartimento di Impresa, Culture e Società

RELAZIONI TRA CONDIZIONI DI VITA, AMBIENTE FAMILIARE E

SCOLASTICO, NEGLI ALUNNI DELLE SCUOLE MEDIE INFERIORI.

(*Dipartimento di Impresa, Culture e Società - Facoltà di Economia - Università di Catania

** Dipartimento di Statistica – Comune di Messina*** Dipartimento di Scienze Cognitive e della Formazione -

Università di Messina)

[email protected] [email protected] [email protected]

XLVII Riunione Scientifica – Milano, 27-29 maggio 2010

Altavilla A.M*, Mondello M.** Di Natali L.***

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Il problema

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Realtà economica e culturale

Territorio

Scuola

Famiglia

Persona

“Leggere, potere leggere, avere il gusto di leggere, è un privilegio E’ un privilegio della nostra intelligenza,

che trova nei libri l’alimento primo dell’informazione e gli stimoli al confronto, alla critica, allo sviluppo.”

(T. De Mauro, Il gusto della lettura)

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Scopo del lavoro

Si è scelto un approccio ad equazioni strutturali (SEM) generalmente adoperato dalla ricerca sociale per l’analisi di variabili non osservabili (per es. atteggiamenti, personalità, preferenze, tempo libero, rapporto con i familiari), considerando l’attitudine alla lettura come una “variabile latente”, poiché tali modelli rappresentano una soluzione formale di rilevante capacità esplicativa e semplicità interpretativa.

Obiettivo del presente lavoro è conoscere le relazioni tra tali comportamenti, le condizioni di vita, l’ambiente familiare, l’ambiente scolastico degli studenti della scuole medie inferiori della città di Messina

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Descrizione del questionario

Il questionario, completamente anonimo, risulta composto da: una sessione personale, contenente dati anagrafici:

luogo, data di nascita, sesso, altezza e peso, numero componenti del nucleo familiare;

una sessione dedicata alla scuola (Istituto, ubicazione, mezzo utilizzato per raggiungere la scuola, durata del tragitto, difficoltà riscontrata nel raggiungimento del sito, presenza aree di parcheggio, classe frequentata, orario delle lezioni, materie preferite, opinioni sulle materie, presenza studenti stranieri, giudizio sugli insegnanti;

una sessione dedicata al rapporto degli studenti con la propria famiglia (il rapporto con i genitori, con i fratelli, le situazioni detestate in famiglia).

una sessione dedicata al tempo libero (hobby, sport, luogo di giochi).

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Caratteristiche della rilevazione

Lo studio è stato svolto, nell’ambito del progetto “Istruzione e formazione” del comune di Messina, inserito nel PSN 2006-2008

L'indagine è stata effettuata mediante somministrazione di un questionario a risposte sia chiuse che aperte alla popolazione costituita da tutti i ragazzi, iscritti alle scuole medie del comune di Messina

Il questionario è stato somministrato a 2430 ragazzi frequentanti le scuole medie.

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Ambiente familiare

Quale situazione detesti in famiglia? Cosa odi nell'atteggiamento dei tuoi familiari?

Cosa odi nell'atteggiamento dei tuoi familiari per sesso

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I ragazzi a scuola: Il rapporto con i professori

Giudizio sui professori per sesso Giudizio positivo sui professori

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Giudizio sulla scuola

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Materia Preferita

Materie preferite per settore disciplinare Materie preferite

L'area disciplinare che assorbe la percentuale più alta di gradimento è quella scientifica (37%), seguita da quella umanistica (28%) e quella delle attività motorie (17%).Più in particolare i ragazzi che hanno affermato di preferire la matematica (26%), dimostrano contestualmente ottima propensione verso l'utilizzo del PC.Del 28% di quelli che preferiscono le materie umanistiche, il 4.5% ama l'italiano e le letture, il 6.5% la storia, il 2.5% la geografia ed il 5% la lingua straniera e gli studi sociali. Il 17% inoltre predilige la ginnastica.

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Tempo libero

Si è osservato che il 18% dei bambini ama trascorre il proprio tempo libero giocando all'aperto, il 15% con il PC, il 12% con gli amichetti. Ben il 60% dei bambini intervistati ama fare sport, di questi il 29% preferisce giocare al calcio, il 23% andare a scuola di danza ed il 15% frequentare un corso di nuoto.

Sport preferitoHobby

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Tempo libero

Dove giochi?

Luogo di giochi per Municipalità

Luogo di giochi – I Municipalità

Luogo di giochi – IV Municipalità

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I ragazzi e le nuove tecnologie

Cellulari posseduti

Cellulari posseduti per sesso

Hai mai giocato su internet con un avversario?

Hai mai effettuato una videochiamata?

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Analisi statistiche

Dopo una prima analisi esplorativa, condotta allo scopo di specificare la struttura del modello e delle relazioni tra variabili, è stato sviluppato un modello da sottoporre ad analisi confermativa seguendo l’approccio PLS Path Modelling.

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Background teorico Il contesto teorico in cui si sviluppano i modelli

ad equazioni strutturali si rifà a Joreskog e che fonde due tradizioni: quella econometrica e quella psicometrica. La relazione tra variabili osservate e latenti è

formalizzata nei modelli di misurazione che rappresentano l’anima psicometrica.

Il modello strutturale esprime, invece, l’anima econometrica poiché consente di indagare l’esistenza di eventuali legami lineari tra le variabili latenti.

Mutuando la terminologia econometrica, tale legame di dipendenza tra variabili latenti determina la necessità di distinguere le variabili in esogene ed endogene.

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Background teorico Solitamente le indagini LISREL vengono

condotte ipotizzando che le variabili osservate siano continue e con distribuzione normale multivariata.

Qualora tali assunzioni vengano meno, ossia quando le variabili in esame siano categoriche, binarie o ordinali, ci si riferisce al cosiddetto underlying variable approach (UVA) secondo il quale si suppone che ciascuna variabile osservata sia generata da una variabile sottostante continua e normalmente distribuita.

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Background teorico In particolare, sia y una variabile osservata

ordinale con c categorie, la corrispondente variabile y* sottostante si definisce nel seguente modo (Muthén, 1984):

* se

* se 1

* se 2

* se 1

1

12

21

1

yac

ayac

aya

ay

y

c

cc

dove gli ai (i=1,2,…,c-1) sono i valori soglia e permettono di passare da variabili categoriche ordinabili a variabili continue.

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Background teorico

In presenza di variabili ordinali, i modelli di misurazione di LISREL si esprimono:

y

x

y

x

*

*

con y* e x* che rappresentano, rispettivamente, i vettori di dimensione p×1 e q×1 delle variabili sottostanti associate alle variabili ordinali osservate ed (eta) e (ksi) i vettori di dimensioni m×1 e t×1 delle corrispondenti variabili latenti endogene ed esogene.

errori

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Background teorico

Il modello strutturale è:

)1()1)(()1)(()1(

mnnmmmmm

• In esso compaiono:• I tre vettori delle variabili endogene (),

esogene e degli errori • Le due matrici dei coefficienti strutturali

fra le variabili endogene (fra loro) e tra le variabili esogene ed endogene, rappresentate rispettivamente da B e ha tutti gli elementi sulla diagonale principale nulli e I-B è non singolare.

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Background teorico La stima del modello, in questo caso,

avviene determinando:1. i valori soglia attraverso il metodo della

massima verosimiglianza, 2. condizionatamente a tali stime, le

correlazioni policoriche richieste in presenza di dati ordinali,

3. i parametri del modello per mezzo di metodi di stima ad hoc come, ad esempio, il metodo dei minimi quadrati pesati (WLS).

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L’analisi dei dati Dopo aver rilevato i dati, la fase successiva

ha riguardato l’individuazione delle dimensioni latenti che soggiacciono il costrutto Propensione per la lettura; essa è stata svolta attraverso un’analisi fattoriale.

I fattori individuati sono stati: lo status sociale (titolo di studio dei genitori, professione del capo famiglia, residenza, età media genitori, numero di libri presenti a casa) e l’occupazione del tempo libero (lettura, cinema/teatro, sport, PC).

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L’analisi dei dati Successivamente, attraverso il calcolo dell’alpha

di Cronbach, è stata valutata l’attendibilità per ciascun fattore latente emerso dall’analisi fattoriale. Esso ha consentito di verificare che tutti gli item

raggruppati nei due fattori misurassero in modo coerente il costrutto sottostante (alpha>0.70).

La fase successiva ha riguardato la specificazione del modello ad equazioni strutturali con variabili latenti per la misurazione della propensione alla lettura dei ragazzi in relazione all’ambiente familiare e scolastico e la relativa stima dei parametri.

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Path diagram delle relazioni ipotizzate tra le

variabili

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Indici di Bontà

Per misurare la bontà del modello stimato sono stati calcolati i principali indici di adattamento che hanno evidenziato un buon livello generale: 2 = 46.71 df=51, p=0.645

la matrice di varianze e covarianze stimata attraverso il modello non si discosta significativamente dall’analoga matrice calcolata sui dati.

Root Mean Square Error of Approximation (RMSEA) = 0,000 Adjusted Goodness of Fit Index (AGFI) = 0,89;

Normad Fit Index (NNFI=0.85)

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Il modello

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Risultati Dal modello ottenuto si evince che la componente significativa

del modello è lo status sociale in cui lo studente vive (2=0.90). Successivamente si è voluto valutare se esistano differenze

nella propensione alla lettura tra ragazzi appartenenti ad anni di corso diversi. A tal fine, prima si è stimato un modello LISREL con il solo fattore “status” e poi si è costruito un modello MIMIC (Multiple Indicators, Multiple Causes) per verificare se esiste eterogeneità tra i gruppi.

Il confronto tra il modello originale e quello che include la variabile “anno di corso” che, permette di valutare se per tutti i gruppi si possa considerare un unico modello o se gruppi diversi presentano attitudini diverse, avviene valutando se l’introduzione delle covariate apporti un contributo rilevante all’interpretazione del fenomeno ovvero se aumenti la capacità esplicativa del modello.

I risultati non sono però stati soddisfacenti.

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Alcune considerazioni È possibile interpretare i risultati di tale indagine tra

gli studenti intervistati come una maggiore propensione alla lettura per coloro che provengono da una contesto in cui il libro non visto come una costrizione, per chi ha maggiore affezione per tutto ciò che concerne la conoscenza attraverso le classiche forme scritte, per la crescita culturale e formativa e anche come fonte di conoscenza dei fenomeni socio-culturali.

I bambini e poi i ragazzi oggi sono sottoposti ad una serie di stimoli forti e molto strutturati- dalla scuola allo sport alla TV al cinema ai videogiochi- che poco spazio lasciano all’immaginazione e alle scelte personali, la lettura costituisce oggi lo strumento adatto a sviluppare ed ad allenare la conoscenza e l’immaginazione.

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Grazie per l’attenzione

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