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REGIONE PIEMONTE
COMUNE DI STRESA
PROVINCIA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA
PROGETTO ESECUTIVO
Arona, lì Luglio 2016
V.to il Responsabile del Procedimento Il Progettista Geom. Marina Rizzato Ing. Walter Ricca
REALIZZAZIONE NUOVA PASSERELLA PEDONALE SUL
TORRENTE RODDO IN LOC. LIDO DI CARCIANO
RELAZIONE DI CALCOLO
Regione Piemonte – Provincia del Verbano Cusio Ossola – COMUNE DI STRESA Realizzazione nuova passerella pedonale sul torrente Roddo in loc. Lido di Carciano PROGETTO ESECUTIVO - Relazione di calcolo 1
A - RELAZIONE GENERALE ILLUSTRATIVA DELL’OPERA
A.1 – PREMESSA
Il presente elaborato costituisce la relazione di calcolo strutturale della passerella pedonale, comprensiva di una
descrizione generale dell’opera e dei criteri generali di analisi e verifica, in accordo con le prescrizioni contenute nel
paragrafo 10.1 del Decreto Ministeriale del 14 gennaio 2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni”. Relativamente al
progetto in oggetto il documento descrive in particolare le modalità operative di applicazione della normativa vigente.
Le fasi di progetto, analisi, calcolo e verifica sono state svolte a “regola d’arte” dal sottoscritto progettista, secondo i
dettami della scienza e tecnica delle costruzioni. Per verificare gli elementi strutturali e le sezioni sollecitate dalle
azioni di modello ed al fine di garantire la sicurezza della costruzione è stato utilizzato il metodo agli stati limite,
rispettando le prescrizioni previste dalle normative di riferimento elencate nel documento. Si riporta di seguito in
proposito l’insieme delle verifiche strutturali, atte a garantire la resistenza ed il comportamento della struttura sia in
condizioni di esercizio che sotto l’azione di eventi di carico straordinari.
A.2 – DESCRIZIONE DELL’OPERA
L’opera descritta nella presente relazione si riferisce alla realizzazione di una nuova passerella pedonale nel Comune di
Stresa (VB). Il ponticello servirà per superare l’alveo del Torrente Roddo e collegare la passeggiata a lago con il piazzale
in località Lido di Carciano, dove vi sono l’attracco della Navigazione Lago Maggiore e la stazione della funivia per il
Mottarone. Nello stesso punto era già presente un ponticello, ma durante un recente evento di piena del torrente è
andato distrutto.
La nuova passerella è stata pensata con struttura in legno lamellare ed elementi in acciaio. Sulle due sponde verranno
preliminarmente creati i pulvini in conglomerato cementizio armato su cui verranno appoggiate le due travi principali
in legno lamellare. Alle travi principali sono collegati attraverso bulloni i montanti del parapetto in acciaio. I traversi,
costituiti da profilati cavi rettangolari in acciaio, sono collegati alle travi per mezzo dei montanti del parapetto. Sopra
ai montati vi è l’impalcato in legno realizzato con quattro travetti longitudinali su cui sono fissate le tavole dell’assito
di calpestio.
Ogni pulvino trasferirà il carico al terreno tramite micropali opportunamente dimensionati (per il loro calcolo si veda la
relazione redatta dal dott. geologo Italo Isoli).
I dati principali delle strutture del ponte sono:
- tipologia ponte: 3a categoria (passerella pedonale)
- larghezza utile impalcato: 2,20 m
- lunghezza impalcato: 13,22 m
- travi principali: n°2 sez. 20 x 80 cm Lcalcolo = 13,00 m
legno lamellare di abete GL30c
- travi secondarie (longheroni): n°4 sez. 14 x 14 cm
legno lamellare di abete GL24h
- traversi: profilati a sez. chiusa rettangolare in acciaio S235 dim. 80 x 120 mm spess. 4 mm
interasse 1,50 m
- tavolato pavimentazione: assoni 18 x 7 cm in legno massiccio di larice C24
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- controventi impalcato: a “croce di Sant’Andrea” con piatti in acciaio S235 dim. 50 x 6 mm
B – NORMATIVE DI RIFERIMENTO
Nella redazione del progetto si è fatto riferimento alle seguenti fonti normative:
• Norme Tecniche delle Costruzioni (D.M. 14 gennaio 2008);
• Circ. 2 febbraio 2009 n°617 (circolare del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici esplicativa del D.M. 14
gennaio 2008);
• Legge 5 novembre 1971 n°1086;
• Legge 2 febbraio 1974 n°64;
• Testo unico per l’edilizia (D.P.R. n°380/2001)
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• Eurocodice 2 - Progettazione strutture in c.a.
• Eurocodice 3 - Progettazione strutture in acciaio
• Eurocodice 5 - Progettazione strutture in legno
• Eurocodice 8 - Progettazione con azioni sismiche
• CNR-DT 206/2007
• EN 14080:2013
C – CARATTRISTICHE MATERIALI
C.1 – LEGNO MASSICCIO
CLASSE DI RESISTENZA
CARATTERISTICHE DEL MATERIALE C24
Massa volumica caratteristica ρk [kg/m3] 350
Massa volumica media ρm [kg/m3] 420
Flessione fm,k [N/mm2] 24
Trazione parallela alle fibre ft,0,k [N/mm2] 14
Trazione perpendicolare alle fibre ft,90,k [N/mm2] 0,5
Compressione parallela alle fibre fc,0,k [N/mm2] 21
Compressione perpendicolare alle fibre fc,90,k [N/mm2] 2,5
Taglio fv,k [N/mm2] 2,5
Modulo elastico medio parallelo alle fibre E0,mean [N/mm2] 11.000
Modulo elastico medio perpendicolare alle fibre
E90,mean [N/mm2] 370
Modulo elastico medio perpendicolare alle fibre
E0,05 [N/mm2] 7.400
Modulo di taglio medio Gmean [N/mm2] 690
C.2 – LEGNO LAMELLARE
CLASSI DI RESISTENZA
CARATTERISTICHE DEL MATERIALE GL24h GL30c
Massa volumica caratteristica ρk [kg/m3] 385 390
Massa volumica media ρm [kg/m3] 420 430
Flessione fm,k [N/mm2] 24 30
Trazione parallela alle fibre ft,0,k [N/mm2] 19,2 19,5
Trazione perpendicolare alle fibre ft,90,k [N/mm2] 0,5 0,5
Compressione parallela alle fibre fc,0,k [N/mm2] 24 24,5
Compressione perpendicolare alle fibre fc,90,k [N/mm2] 2,5 2,5
Taglio fv,k [N/mm2] 3,5 3,5
Modulo elastico medio parallelo alle fibre E0,mean [N/mm2] 11.500 13.000
Modulo elastico medio perpendicolare alle fibre E90,mean [N/mm2] 300 300
Modulo elastico medio perpendicolare alle fibre E0,05 [N/mm2] 10.100 10.800
Modulo di taglio medio Gmean [N/mm2] 650 650
C.3 – ACCIAIO
Proprietà fisiche materiale:
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Modulo elasticità E = 2.100.000 daN/cm2
Modulo di elasticità tangenziale: G = 8.076.900 daN/cm2
Coefficiente di Poisson: ν = 0,3
Coefficiente di dilatazione termica: α = 12 x 10-6
°C-1
Peso volumica: γs = 7.850 daN/m3
ACCIAIO PER CARPENTERIA METALLICA
CLASSE DI RESISTENZA
CARATTERISTICHE DEL MATERIALE S 235
Tensione di snervamento fy,k [N/mm2] 235
Tensione di rottura ft,k [N/mm2] 360
ACCIAIO PER BULLONI
CLASSE DEL BULLONE
CARATTERISTICHE DEL MATERIALE Vite Dado Vite Dado
4.6 4 5.6 5
Tensione di snervamento fy,b [N/mm2] 240 400
Tensione di rottura ft,b [N/mm2] 300 500
C.4 – CALCESTRUZZO ARMATO
Peso volumico = 2.500 daN/m3
CALCESTRUZZO PER OPERE DI FONDAZIONE
• classe di resistenza: C25/30
• classe esposizione ambientale: XC2
• classe di consistenza: S4
• diametro max aggregati: 32 mm
Calcestruzzo CLS 300
parametro simbolo valore
Resistenza caratteristica su provini cubici Rck 300,00 daN/cm²
Resistenza caratteristica su provini cilindrici fck 249,00 daN/cm²
Resistenza di calcolo fcd 141,10 daN/cm²
Per compressione centrata fc1 112,88 daN/cm²
Resistenza massima a trazione fctm 30,89 daN/cm²
Modulo elastico Ecm 319.172,38 daN/cm²
Coefficiente di Poisson a compressione ν 0,20
ACCIAIO PER C.A.
Tipo B450C
Proprietà Requisito
Limite di snervamento fy ≥450 MPa
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Limite di rottura ft ≥540 MPa
Allungamento totale al carico massimo Agt ≥7%
Rapporto ft/fy 1,13 ≤ Rm/Re ≤ 1,35
Rapporto fy misurato/ fy nom ≤ 1,25
Resistenza a fatica assiale* 2 milioni di cicli
Resistenza a carico ciclico* 3 cicli/sec (deformazione 1,5÷4 %)
Idoneità al raddrizzamento dopo piega* Mantenimento delle proprietà meccaniche
Controllo radiometrico** Superato, ai sensi del D.Lgs. 230/1995
D. Lgs. 241/2000
* = prove periodiche annuali
** = controllo per colata
D – ANALISI CARICHI DI VENTO E SISMA
In questo capitolo viene svolto il calcolo delle azioni orizzontali del vento e sismica. Per gli altri carichi
(permanenti e variabili da traffico) le analisi sono svolte in riferimento ad ogni specifico elemento
strutturale calcolato.
D.1 – VENTO
Quota altimetrica del sito: as = 200 m
Zona geografica: ZONA 1 vb,0 = 25 m/s
a0 = 1.000 m
ka = 0,01 1/s
as = 200 m < a0 = 1.000 m � vb = vb,0 = 25 m/s = velocità di riferimento del vento
La pressione cinetica di riferimento si ottiene dalla seguente formula:
222 /3912525,12
1
2
1mNvq
bb =⋅⋅=⋅⋅= ρ
Mentre la pressione effettiva del vento è data da:
dpeb cccqp ⋅⋅⋅=
dove:
ce = coefficiente di esposizione
In base alla classe di rugosità e alla categoria di esposizione, dalla tab. 3.3.II del D.M. 14 gennaio 2008
vengono ricavati i parametri per la definizione del coefficiente di esposizione.
Classe di rugosità: D
Categoria di esposizione: II
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zmin = 4 m; kr = 0,19; z0 = 0,05 m
Nel nostro caso z (altezza dal suolo del punto considerato) è sicuramente minore della zmin = 4 m. La
posizione dell’impalcato del ponte praticamente è a quota del suolo o leggermente superiore. Perciò
si ha:
8,1)]05,0/4ln(17[)05,0/4ln(119,0)]/ln(7[)/ln()()( 20min0min
2min =⋅+⋅⋅⋅=⋅+⋅⋅⋅== zzczzckzczc ttree
cp = coefficiente di forma
Per travi isolate (punto C.3.3.10.4.1 della Circolare n°617 del 2 febbraio 2009), considerando la
superficie laterale del ponte (parapetto e impalcato) come completamente piena (ϕ = 1), si ha:
cp = 2,4 - ϕ = 2,4 -1 = 1,4
cd = coefficiente dinamico = 1
In definitiva la pressione vale:
2/98514,18,1391 mNp =⋅⋅⋅=
La forza totale del vento che si scarica su tutta la superficie laterale del ponte è:
FV = p x A = 985 x (1,60 x 13,00) = 20.488 N = 2.050 daN
D.2 – SISMA
Costruzione tipo 1 � Vita nominale VN = 50 anni
Classe d’uso II � CU = 1
Periodo di riferimento per l’azione sismica: VR = VN x CU = 50 x 1 = 50 anni
Zona sismica 4 � senza costruire lo spettro si assume un accelerazione Sa (T1) = 0,07g
La forza sismica orizzontale che sollecita il ponte è:
FS = Sa (T1) x W = 0,07 x (190 x 2 x 13,00) = 350 daN
Il peso W è stato calcolato considerando l’analisi dei carichi permanenti (g = 190 daN/m) riportata più
avanti nel capitolo che tratta le travi principali del ponte.
E – CALCOLO E VERIFICA ELEMENTI STRUTTURALI
E.1 – ASSONI
Si ipotizza l’utilizzo di assi in legno massiccio di larice classe di resistenza C24 con dimensioni come in figura:
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Carichi permanenti
peso proprio (0,07 x 0,18 x 1,00) x 420 daN/m3 = 5,3 daN/m
A stato limite ultimo: gSLU = 1,35 x 5,3 = 7,2 daN/m
Considerando che ogni singolo assone appoggia su quattro travetti longitudinali come riportato nella figura
sottostante:
lo schema statico per il calcolo dell’assone è quello di trave continua su quattro appoggi con tre campate e due sbalzi.
I diagrammi delle sollecitazioni sono stati ottenuti con il programma Travilog Titanium modulo Travi.
Come prescrive la normativa si considerano sia il carico dello schema 4 (forza di 1.000 daN su impronta quadrata 10 x
10 cm) che il carico dello schema 5 (folla compatta pari a 500 daN/m2).
Schema 4:
La forza si ripartisce all’interno dell’assone con direttrici inclinate a 45° (ipotesi di Winkler):
quindi il valore del carico distribuito a metà assone vale:
mdaNm
daNqd /941.735,1
17,0
000.1 =⋅=
Il carico mobile qd crea le sollecitazioni peggiori quando si trova sullo sbalzo dell’assone:
Diagramma taglio:
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Diagramma momento:
Schema 5:
Il valore di calcolo del carico distribuito sull’assone vale:
mdaNmdaNqe /5,12135,118,0/500 2 =⋅⋅=
Diagramma taglio:
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Diagramma momento:
In definitiva i valori di sollecitazione più gravosi si hanno per lo schema di carico 4 sull’appoggio in corrispondenza
dello sbalzo.
Le sollecitazioni totali (permanente + variabile) sono pari a:
Tmax = 1.351 daN
Mmax = 155 daNm
Verifica a flessione
La tensione sollecitante di calcolo vale:
22
max, /4,105
6718
500.15cmdaN
W
Mdm =
⋅==σ
Si considera:
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classe di servizio 3 e carico di breve durata (poiché la preponderanza della sollecitazione è riferita al carico variabile
mobile che si presume sia presente solo per brevi periodi di tempo) � dalla tab. 4.4.IV del D.M. 14 gennaio 2008 �
Kmod = 0,70
Quindi si ottiene un valore di resistenza a flessione:
2,mod, /112
50,1
24070,0cmdaN
fkf
m
kmdm =⋅=
⋅=
γ
L’assone risulta verificato a flessione: 1124,105 ,, =<= dmdm fσ
Verifica a taglio
La tensione sollecitante di calcolo vale:
2max /16187
351.1
2
3
2
3cmdaN
A
Td =
⋅⋅=⋅=τ
Il valore della tensione resistente di calcolo vale:
2,mod, /12
50,1
2570,0cmdaN
fkf
m
kvdv =⋅=
⋅=
γ
L’assone non risulterebbe quindi verificato a taglio: 1216 , =>= dvd fτ
Se si considera però che l’appoggio è costituito da un travetto in legno longitudinale largo 14 cm, la verifica potrebbe
essere effettuata nella sezione dove termina l’appoggio:
T = - (7.941+7,2) * 0,13 = 1.033 daN
La tensione sollecitante di calcolo vale:
2max /12187
033.1
2
3
2
3cmdaN
A
Td ≅
⋅⋅=⋅=τ
L’assone non risulta quindi verificato a taglio: 1212 , === dvd fτ
E.2 – TRAVETTI LONGITUDINALI PORTANTI (LONGHERONI)
Il tavolato portante è appoggiato su tre correnti in legno lamellare di abete GL24h, disposti longitudinalmente con
dimensione quadrata 14 x 14 cm. I correnti appoggiano sui traversi in acciaio posizionati con interasse 1,50 m.
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Analisi delle sollecitazioni per carichi permanenti
peso proprio (0,14 x 0,14 x 1,00) x 420 daN/m3 = 8 daN/m
tavolato (0,07 x 0,60 x 1,00) x 420 daN/m3 = 18 daN/m
g = 26 daN/m
A stato limite ultimo: gSLU = 1,35 x 26 = 35 daN/m
Considerando la singola campata compresa tra due traversi successivi si può considerare il seguente schema statico:
Il valori di sollecitazione che ne derivano sono:
taglio: daNT g 262
50,135)( =⋅=
momento: daNmM g 108
50,135 2)( =⋅=
Analisi delle sollecitazioni per carichi variabili da traffico
Come prescrive la normativa si considerano sia il carico dello schema 4 (forza di 1.000 daN su impronta quadrata 10 x
10 cm) che il carico dello schema 5 (folla compatta pari a 500 daN/m2).
Schema 4:
La forza si ripartisce all’interno dell’assone e del corrente con direttrici inclinate a 45° (ipotesi di Winkler) come
riportato nella figura soprastante. Quindi il valore del carico distribuito a metà corrente vale:
mdaNm
daNqd /553.335,1
38,0
000.1 =⋅=
taglio:
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daNT q 179.150,1
12,1238,0
38,0553.3')( =
+⋅⋅=
momento:
daNmM q 4428
38,0553.3
2
50,1
2
38,0553.3 2')( =⋅−⋅⋅=
Schema 5:
Il valore di calcolo del carico distribuito sul corrente vale:
mdaNmdaNqe /40535,160,0/500 2 =⋅⋅=
taglio:
daNT q 3042
50,1405'')( =⋅=
momento:
daNmM q 1148
50,1405 2'')( =⋅=
In definitiva i valori di sollecitazione più gravosi si hanno per lo schema di carico 4.
Le sollecitazioni totali (permanente + variabile) sono pari a:
Tmax = 26 + 1.179 = 1.205 daN
Mmax = 10 + 442 = 452 daNm
Verifica a flessione
La tensione sollecitante di calcolo vale:
23
max, /8,98
614
200.45cmdaN
W
Mdm ===σ
Si considera:
classe di servizio 3 e carico di media durata � dalla tab. 4.4.IV del D.M. 14 gennaio 2008 � Kmod = 0,65
Quindi si ottiene un valore di resistenza a flessione:
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2,mod, /6,107
45,1
24065,0cmdaN
fkf
m
kmdm =⋅=
⋅=
γ
Il corrente risulta verificato a flessione: 6,1078,98 ,, =<= dmdm fσ
Verifica a taglio
La tensione sollecitante di calcolo vale:
2max /2,91414
205.1
2
3
2
3cmdaN
A
Td =
⋅⋅=⋅=τ
Il valore della tensione resistente di calcolo vale:
2,mod, /1,12
45,1
2765,0cmdaN
fkf
m
kvdv =⋅=
⋅=
γ
Il corrente risulta verificato a taglio: 1,122,9 , =<= dvd fτ
E.3 – TRAVERSI
I traversi sono realizzati con profilati in acciaio S235 a sezione chiusa rettangolare con dimensioni 80 x 120 mm e
spessore 4 mm (modulo di resistenza plastico Wpl = 59,8 daN/cm3). L’interasse tra un elemento e il successivo è pari a
1,50 m. Ogni traverso è vincolato tramite particolari piastre in acciaio ai montanti del parapetto, che a loro volta sono
bullonati alle travi principali in legno lamellare del ponticello.
Analisi delle sollecitazioni per carichi permanenti
Sui traversi, come visto in precedenza, appoggiano i quattro travetti longitudinali in legno. Perciò lo schema statico
che ne deriva è quello di trave su due appoggi caricata da carico distribuito pari al peso proprio e da quattro carichi
concentrati tramessi in corrispondenza dei travetti.
gSLU = peso proprio = 1,35 x 20 daN/m = 27daN/m
GSLU,1 = GSLU,4 � tavolato (0,50 x 1,50 x 0,07) x 420 daN/m3 = 22 daN
travetto (0,14 x 0,14 x 1,50) x 420 daN/m3 = 12 daN
34 daN
GSLU,1 = GSLU,4 = 34 daN x 1,35 = 46 daN
GSLU,2 = GSLU,3 � tavolato (0,60 x 1,50 x 0,07) x 420 daN/m3 = 26 daN
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travetto (0,14 x 0,14 x 1,50) x 420 daN/m3 = 12 daN
38 daN
GSLU,2 = GSLU,3 = 38 daN x 1,35 = 51 daN
Sfruttando il principio di sovrapposizione degli effetti si calcolano separatamente le reazioni vincolari nel caso di carico
uniformemente distribuito e nel caso dei tre carichi concentrati. Poi si sommano i valori e si ottengono le reazioni
vincolari complessive che corrispondono al taglio massimo. Lo stesso procedimento si segue per calcolare il momento
massimo in mezzeria. Il valori di sollecitazione che ne derivano sono:
taglio: daNlg
RR SLUVBVA 30
2
20,227
21,1, =⋅=⋅==
daNGGGG
RR SLUSLUSLUSLUVBVA 97
2
251246
24,3,2,1,
2,2, =⋅+⋅=+++
==
daNRRT VBVAg 1279730)(
max =+===
momento: daNmlg
M SLU 168
20,227
8'
22
=⋅=⋅=
daNmGGl
RM SLUSLUVA 5030,05190,0462
20,29730,090,0
2'' 2,1,2, =⋅−⋅−⋅=⋅−⋅−⋅=
daNmMMM g 665016''')(max =+=+=
Analisi delle sollecitazioni per carichi variabili da traffico
Come prescrive la normativa si considerano sia il carico dello schema 4 (forza di 1.000 daN su impronta quadrata 10 x
10 cm) che il carico dello schema 5 (folla compatta pari a 500 daN/m2).
Schema 4:
Si considera il caso più sfavorevole, sia per la sollecitazione di taglio che per quella di momento flettente, che il carico
mobile dello schema 4 sia posizionato in corrispondenza dell’incrocio tra un travetto longitudinale e un traverso. Il
traverso in questo caso deve sopportare l’intero carico di 1.000 daN amplificato a SLU dal coefficiente 1,35.
QSLU = 1.000 daN x 1,35 = 1.350 daN
Taglio:
la situazione più gravosa si ha quando il carico mobile è in corrispondenza di uno dei due travetti laterali
daNQ
T SLUq 227.100,220,0
00,2350.1
90,130,0
90,1')( =+⋅=
+⋅=
Momento:
la situazione più gravosa si ha quando il carico mobile è in corrispondenza di uno dei travetti centrali
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daNml
baQM SLUq 687
20,2
40,180,0350.1')( =⋅⋅=⋅⋅=
Schema 5:
Il carico folla su tutto l’impalcato viene trasmessa al singolo traverso tramite i quattro travetti longitudinali. Le quattro
forze concentrate valgono:
QSLU,1 = QSLU,3 = 1,35 x 500 daN/m2 x (0,50 x 1,50) = 506 daN
QSLU,2 = 1,35 x 500 daN/m2 x (0,60 x 1,50) = 608 daN
taglio:
daNT q 114.12
60825062'')( =⋅+⋅=
momento:
daNmM q 58830,060890,050610,1114.1'')( =⋅−⋅−⋅=
In definitiva i valori di sollecitazione più gravosi si hanno per lo schema di carico 4.
Le sollecitazioni totali (permanente + variabile) sono pari a:
Tmax = 127 + 1.227 = 1.354 daN
Mmax = 66 + 687 = 753 daNm
Verifica a flessione
Attraverso foglio di calcolo, come prescritto dalla normativa, è stata classificata la sezione del profilato in CLASSE 1.
Lunghezza nominale del lato più corto di un profilo cavo a sezione rettangolare: B 80,00 [mm]
Lunghezza nominale del lato più lungo di un profilo cavo a sezione rettangolare: H 120,00 [mm]
Spessore nominale T 4,00 [mm]
Raggio di raccordo esterno r0 8,00 [mm]
Raggio di raccordo interno ri 4,00 [mm]
Calcolo dei valori ausiliari
π 3,141593 [-]
Ax 13,73 [mm2]
Aζ 3,43 [mm2]
hx,f 58,21 [mm]
hx,d 38,21 [mm]
hζ,f 55,11 [mm]
hζ,d 35,11 [mm]
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Ixx 30,90 [mm4]
Iζζ 1,93 [mm4]
h 373,70 [mm]
Rc 6,00 [mm]
Ah 8785,10 [mm2]
K 188,07 [mm2]
CARATTERISTICHE MECCANICHE
Area della sezione trasversale A 14,9 [cm2]
Momento d'inerzia attorno all'asse forte Iyy 294,6 [cm4]
Momento d'inerzia attorno all'asse debole Izz 157,3 [cm4]
Raggio d'inerzia attorno all'asse forte iyy 4,44 [cm]
Raggio d'inerzia attorno all'asse debole izz 3,24 [cm]
Modulo di resistenza elastico attorno all'asse forte Wel,yy 49,1 [cm3]
Modulo di resistenza elastico attorno all'asse debole Wel,zz 39,3 [cm3]
Modulo di resistenza plastico attorno all'asse forte Wpl,yy 59,8 [cm3]
Modulo di resistenza plastico attorno all'asse debole Wpl,zz 45,2 [cm3]
Momento d'inerzia torsionale It 331 [cm4]
Modulo di torsione Ct 64,9 [cm3]
CLASSIFICAZIONE DELLA SEZIONE
Valore di snervamento dell'acciaio fy 235 [MPa]
Coefficiente ε ε 1,00 [-]
Classificazione delle anime
Lunghezza del lato più lungo depurata dei raccordi c 104,00 [mm]
Spessore t 4,00 [mm]
Rapporto larghezza e spessore c/tw 26,00 [-]
Classificazione per flessione CLASSE 1
Classificazione per compressione CLASSE 1
Classificazione delle ali
Larghezza del lato più corto depurata dei raccordi c 64 [mm]
Spessore t 4,00 [mm]
Rapporto larghezza e spessore c/tf 16,00 [-]
Classificazione per flessione CLASSE 1
Classificazione per compressione CLASSE 1
La verifica viene effettuata calcolando il momento plastico:
daNmdaNcmfW
Mm
ykplpl 388.1838.133
05,1
350.28,59 ==⋅=⋅
=γ
Il traverso risulta verificato a flessione: 338.1753max =<= plMM
Verifica a taglio
L’area resistente a taglio per sezione rettangolare chiusa è:
26,57128
12)128(cm
hb
hAAv =
+⋅⋅=
+⋅=
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Il valore del taglio resistente vale:
daNfA
Vm
ykvRdc 429.74
305,1
350.26,57
3, =
⋅⋅=
⋅
⋅=
γ
Il traverso risulta verificato a taglio: 429.74354.1 ,max =<= RdcVT
E.4 – TRAVI PRINCIPALI
Le due travi principali della passerella pedonale sono previste in legno lamellare di abete GL30c con sezione 20 x 80
cm. L’appoggio delle travi avviene su pulvini in conglomerato cementizio armato realizzati sulle due sponde. Il vincolo
tra trave e pulvino è realizzato tramite piastre, contropiastre e tirafondi in acciaio.
Si riportano le analisi dei carichi permanenti e variabili riferite a metà sezione di ponte (area di competenza della
singola trave).
Analisi carichi permanenti
peso proprio (0,20 x 0,80 x 1,00) x 430 daN/m3 = 70 daN/m
tavolato (0,07 x 1,10 x 1,00) x 420 daN/m3 = 32 daN/m
longheroni n° 4 x (0,14 x 0,14 x 1,00) x 420 daN/m3 = 33 daN/m
traversi (20 daN/m x 1,10) / 1,50 m = 15 daN/m
parapetto 40 daN/m
g = 190 daN/m
Analisi carichi variabili da traffico
Come prescrive la normativa si considera solo lo schema 5 (folla compatta pari a 500 daN/m2).
Schema 5:
Il valore di calcolo del carico distribuito sul corrente vale:
mdaNmdaNqe /55000,110,1/500 2 =⋅⋅=
La trave viene schematizzata su due appoggi con carico uniformemente distribuito determinato con la combinazione
di carico a Stato Limite Ultimo:
mdaNqgq eqgSLU /99955035,119035,1 =⋅+⋅=⋅+⋅= γγ
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taglio:
daNT 493.62
00,13999 =⋅=
momento:
daNmM 104.218
00,13999 2
=⋅=
Verifica a flessione
La tensione sollecitante di calcolo vale:
22
max, /99
68020
400.110.2cmdaN
W
Mdm =
⋅==σ
Si considera:
classe di servizio 3 e carico di lunga durata � dalla tab. 4.4.IV del D.M. 14 gennaio 2008 � Kmod = 0,55
Quindi si ottiene un valore di resistenza a flessione:
2,mod, /114
45,1
30055,0cmdaN
fkf
m
kmdm =⋅=
⋅=
γ
La trave risulta verificata a flessione: 11499 ,, =<= dmdm fσ
Verifica a taglio
La tensione sollecitante di calcolo vale:
2max /68020
493.6
2
3
2
3cmdaN
A
Td =
⋅⋅=⋅=τ
Il valore della tensione resistente di calcolo vale:
2,mod, /3,13
45,1
3555,0cmdaN
fkf
m
kvdv =⋅=
⋅=
γ
La trave risulta verificata a taglio: 3,136 , =<= dvd fτ
Verifica a deformazione (SLE)
La freccia totale viene determinata come somma della deformazione a breve termine (istantanea) e della
deformazione differita.
Per il calcolo della deformazione a breve termine si considera la combinazione di carico rara (si prendono quindi i
valori calcolati in precedenza senza amplificazione):
qSLE,G = 190 daN/m qSLE,Q = 550 daN/m
Il momento d’inerzia della trave è pari a:
43 333.853802012
1cmI =⋅⋅=
Freccia istantanea per carichi permanenti:
cmIE
lqu GSLE
Gist 64,0333.853000.130
300.190,1
384
5
384
5 44,
, =⋅
⋅⋅=⋅
⋅⋅=
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Freccia istantanea per carichi variabili:
cmIE
lqu QSLE
Gist 84,1333.853000.130
300.150,5
384
5
384
5 44,
, =⋅
⋅⋅=⋅
⋅⋅=
Freccia istantanea totale:
cmuuu QistGistist 48,284,164,0,, =+=+=
Per il calcolo della deformazione differita si ricalcolano le frecce istantanee con la combinazione di carico quasi
permanente:
mdaNqq GSLEGSLE /190' ,, == � cmuu GistGist 64,0' ,, ==
mdaNqq QSLEQSLE /00550' 21,, =⋅=⋅= ψ � cmu Qist 0' , =
cmuuu QistGistist 64,0064,0''' ,, =+=+=
La nuova deformazione istantanea va moltiplicata per il coefficiente kdef che tiene conto dell’aumento di deformabilità
con il tempo (effetti dell’umidità e della viscosità). Si considera:
classe di servizio 3 per legno lamellare � dalla tab. 4.4.V del D.M. 14 gennaio 2008 � Kdef = 2,00
cmkuu defistdiff 28,100,264,0' =⋅=⋅=
La deformazione finale è data dalla somma della freccia a breve termine e della freccia differita:
cmuuu diffistfin 76,328,148,2 =+=+=
La deformazione ammissibile è:
cml
uamm 20,5250
300.1
250===
La verifica a deformazione risulta quindi soddisfatta.
Verifica zona di appoggio
La forza che ogni trave scarica all’appoggio sul pulvino è pari al taglio massimo calcolato in precedenza: Fd = 6.493 daN
Il legno lamellare di tipo GL30c ha una resistenza caratteristica alla compressione ortogonale alla direzione delle fibre
pari a: fc,90,k = 25 daN/cm2
Si considera:
classe di servizio 3 e carico di lunga durata � dalla tab. 4.4.IV del D.M. 14 gennaio 2008 � Kmod = 0,55
Quindi si ottiene un valore di resistenza a compressione ortogonale alle fibre:
2,90,mod,90, /5,9
45,1
2555,0cmdaN
fkf
m
kcdc =⋅=
⋅=
γ
L’area di appoggio minima da garantire è pari a:
2
,90,min 683
5,9
493.6cm
f
FA
dc
d ===
Siccome la trave è larga 20 cm e la piastra in acciaio, come si vedrà in seguito, è prevista di dimensioni 35 x 35 cm,
l’area effettiva di appoggio è pari a: A = 20 x 35 = 700 cm2 > 683 cm
2, quindi risulta verificata.
E.5 – PARAPETTO
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I montanti del parapetto in acciaio a sezione chiusa quadrata, come detto in precedenza, sono vincolati alle due travi
principali e sono collegati dai traversi dell’impalcato. L’interasse dei montanti del parapetto è di 1,50 m e coincide con
quello dei traversi. Il corrimano è costituito da tubolare in acciaio e a metà altezza il parapetto è completato con
tavole in abete.
Corrimano
La normativa (D.M. 14 gennaio 2008) prescrive al cap. 5.1.3.10 che:
- l’altezza dei parapetti non può essere inferiore a 1,10 m;
- i parapetti devono essere calcolati con un’azione orizzontale di 1,5 kN/m applicata al corrimano.
Calcolando il corrimano come trave su due appoggi con luce pari all’interasse tra i montanti si hanno le seguenti
sollecitazioni:
taglio:
daNlq
T Q 1702
50,11505,1
2=⋅⋅=⋅⋅= γ
momento:
daNmlq
M Q 638
50,11505,1
8
22
=⋅⋅=⋅= γ
Verifica a flessione
Scegliendo una sezione tubolare con diametro d = 76,1 mm e spessore 3 mm, come in figura, si ha un modulo di
resistenza plastico Wpl = 16 cm3.
Attraverso foglio di calcolo, come prescritto dalla normativa, è stata classificata la sezione del profilato in CLASSE 1.
Diametro esterno nominale D 76,10 [mm]
Spessore nominale T 3,00 [mm]
Diametro interno nominale d 70,10 [mm]
CARATTERISTICHE MECCANICHE
Area della sezione trasversale A 6,9 [cm2]
Momento d'inerzia I 46 [cm4]
Raggio d'inerzia i 2,59 [cm]
Modulo di resistenza elastico Wel,yy 12 [cm3]
Modulo di resistenza plastico attorno all'asse forte Wpl,yy 16 [cm3]
Momento d'inerzia torsionale It 92 [cm4]
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Modulo di torsione Ct 24 [cm3]
CLASSIFICAZIONE DELLA SEZIONE
Valore di snervamento dell'acciaio fy 235 [MPa]
Coefficiente ε ε 1,00 [-]
Classificazione
Diametro d 76,10 [mm]
Spessore t 3,00 [mm]
Rapporto tra diametro e spessore d/t 25,37 [-]
Classificazione della sezione CLASSE 1
La verifica viene effettuata calcolando il momento plastico:
daNmdaNcmfW
Mm
ykplpl 1,358810.35
05,1
350.216 ==⋅=⋅
=γ
Il corrimano risulta verificato a flessione: 35863max =<= plMM
Verifica a taglio
L’area resistente a taglio per sezione è: Av = 6,9 cm2.
Il valore del taglio resistente vale:
daNfA
Vm
ykvRdc 916.8
305,1
350.29,6
3, =
⋅⋅=
⋅
⋅=
γ
Il corrimano risulta verificato a taglio: 916.8170 ,max =<= RdcVT
Montanti
Il singolo montante viene calcolato come trave a mensola verticale caricata da una forza concentrata pari al carico
orizzontale trasmesso da 1,50 metri di corrimano.
La forza F concentrata vale:
daNiqF Q 33850,11505,1 =⋅⋅=⋅⋅= γ
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Il momento flettente alla base del montante vale:
daNmlFM 47540,1338 ≅⋅=⋅=
Il taglio invece è uguale alla forza F: T = F = 338 daN
Verifica a flessione
Scegliendo una sezione quadrata chiusa con lato 80 mm e spessore 4 mm, come in figura, si ha un modulo di
resistenza plastico Wpl = 33,1 cm3.
Attraverso foglio di calcolo, come prescritto dalla normativa, è stata classificata la sezione del profilato in CLASSE 1.
Lunghezza nominale del lato più corto di un profilo cavo a sezione rettangolare: B 80,00 [mm]
Lunghezza nominale del lato più lungo di un profilo cavo a sezione rettangolare: H 80,00 [mm]
Spessore nominale T 4,00 [mm]
Raggio di raccordo esterno r0 8,00 [mm]
Raggio di raccordo interno ri 4,00 [mm]
Calcolo dei valori ausiliari
π 3,141593 [-]
Ax 13,73 [mm2]
Aζ 3,43 [mm2]
hx,f 38,21 [mm]
hx,d 38,21 [mm]
hζ,f 35,11 [mm]
hζ,d 35,11 [mm]
Ixx 30,90 [mm4]
Iζζ 1,93 [mm4]
h 293,70 [mm]
Rc 6,00 [mm]
Ah 5745,10 [mm2]
K 156,49 [mm2]
CARATTERISTICHE MECCANICHE
Area della sezione trasversale A 11,7 [cm2]
Momento d'inerzia attorno all'asse forte Iyy 111,0 [cm4]
Momento d'inerzia attorno all'asse debole Izz 111,0 [cm4]
Raggio d'inerzia attorno all'asse forte iyy 3,07 [cm]
Raggio d'inerzia attorno all'asse debole izz 3,07 [cm]
Modulo di resistenza elastico attorno all'asse forte Wel,yy 27,8 [cm3]
Modulo di resistenza elastico attorno all'asse debole Wel,zz 27,8 [cm3]
Modulo di resistenza plastico attorno all'asse forte Wpl,yy 33,1 [cm3]
Modulo di resistenza plastico attorno all'asse debole Wpl,zz 33,1 [cm3]
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Momento d'inerzia torsionale It 180 [cm4]
Modulo di torsione Ct 41,8 [cm3]
CLASSIFICAZIONE DELLA SEZIONE
Valore di snervamento dell'acciaio fy 235 [MPa]
Coefficiente ε ε 1,00 [-]
Classificazione delle anime
Lunghezza del lato più lungo depurata dei raccordi c 64,00 [mm]
Spessore t 4,00 [mm]
Rapporto larghezza e spessore c/tw 16,00 [-]
Classificazione per flessione CLASSE 1
Classificazione per compressione CLASSE 1
Classificazione delle ali
Larghezza del lato più corto depurata dei raccordi c 64 [mm]
Spessore t 4,00 [mm]
Rapporto larghezza e spessore c/tf 16,00 [-]
Classificazione per flessione CLASSE 1
Classificazione per compressione CLASSE 1
La verifica viene effettuata calcolando il momento plastico:
daNmdaNcmfW
Mm
ykplpl 8,740081.74
05,1
350.21,33 ==⋅=⋅
=γ
Il montante risulta verificato a flessione: 8,740475max =<= plMM
Verifica a taglio
L’area resistente a taglio per sezione quadrata chiusa è:
23288
8)88(cm
hb
hAAv =
+⋅⋅=
+⋅=
Il valore del taglio resistente vale:
daNfA
Vm
ykvRdc 349.41
305,1
350.232
3, =
⋅⋅=
⋅
⋅=
γ
Il traverso risulta verificato a taglio: 349.41338 ,max =<= RdcVT
Unione bullonata tra travi principali e insieme montante-traverso-montante
I tre bulloni che uniscono la trave principale in legno lamellare e il montante del parapetto vengono sollecitati da un
momento flettente e da uno sforzo di taglio.
Il momento flettente è quello generato dalla spinta orizzontale sul corrimano: M = 475 daNm.
Tale momento crea nei bulloni un coppia di forze assiali (compressione e trazione):
C = T = 475 daNm / 0,35 m = 1.357 daN
Il tiro T va distribuito sui due bulloni superiori, quindi: Fax,d = T / 2 = 1.357 / 2 = 678,5 daN.
Lo sforzo di taglio è quello derivante dal calcolo dei traversi: T = 1.354 daN, che va diviso per il numero dei bulloni
Fv,d = 1.354 / 3 = 451 daN.
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I bulloni utilizzati sono M18 di classe 5.6, quindi: d = 18 mm fuk = 500 N/mm2.
Per il calcolo e la verifica dell’unione bullonata si è fatto riferimento al procedimento illustrato nella norma tecnica
CNR-DT 206/2007. Per unioni a singolo piano di taglio con piastra di acciaio sottile la resistenza caratteristica è data
da:
( ) ( )[ ]4/215,1;4,0 ,,,1,, RkaxkhRkykhRkV FdfMdtfMINF +⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅=
fh,k è la resistenza caratteristica a rifollamento;
My,Rk è il valore caratteristico del momento di snervamento;
Fax,Rk è la resistenza caratteristica all’estrazione del bullone ed il termine Fax,Rk / 4 (detto effetto tirante) è computato
solo nel caso di reale attivazione e per i bulloni nel limite massimo del 25% del valore del termine di Johansen
( )dfM khRky ⋅⋅⋅⋅ ,,215,1
Per un collegamento con bulloni i vari termini si calcolano in questo modo:
ααα 2290
,0,,,
cos+⋅=
senk
ff kh
kh
dove:
α = angolo dello sforzo rispetto alla direzione della fibratura. Nel nostro caso α = 90°.
fh,0,k = resistenza caratteristica a rifollamento per α = 0°:
2,0, /91,28430)1801,01(082,0)01,01(082,0 mmNdf kkh =⋅⋅−⋅=⋅⋅−⋅= ρ
k90 = coefficiente che per legno di conifera lamellare vale:
62,118015,035,1015,035,190 =⋅+=⋅+= dk
Quindi:
222,, /85,1790cos9059,1
91,28mmN
senf kh =
°+°⋅=α
6
3
,d
fM ukbRky ⋅⋅= ζ
dove:
ζb = fattore riduttivo: 57,018
8,18,14,04,0
===d
bζ
fuk = resistenza ultima caratteristica a trazione dell’acciaio
d = diametro del bullone
Quindi:
NmmM Rky 020.2776
1850057,0
3
, =⋅⋅=
Fax,Rk = MIN [resistenza a trazione bullone (Ft,Rk); resistenza a schiacciamento legno sotto rondella (Fax,Rk - rondella)]
NAfF resukRkt 400.861925009,09,0, =⋅⋅=⋅⋅=
( ) ( ) NfdDF kcrondellaRkax 866.193,30,319544
0,3'4
22,90,
22, =⋅⋅−⋅=⋅⋅−⋅=−
ππ
Quindi:
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Fax,Rk = MIN [86.400; 19.866] = 19.866 N
L’effetto fune o tirante perciò vale:
NF Rkax 966.4
4
866.19
4, ==
Bisogna però valutarlo in rapporto al termine di Johansen come detto prima:
NdfM khRky 343.151885,17020.277215,1215,1 ,, =⋅⋅⋅⋅=⋅⋅⋅⋅
4.966 / 15.343 = 0,32 � 32% > 25 %. L’effetto fune però può essere considerato solo fino ad una percentuale pari al
25%, perciò: NF Rkax 836.3343.15%25
4, =⋅=
In definitiva abbiamo:
( ) ( )[ ] [ ] NMINMINF RkV 179.19179.19;704.25836.3343.15;1820085,174,0, ==+⋅⋅⋅=
Quindi per ogni bullone si hanno i seguenti valori di calcolo della resistenza, considerando classe di servizio 3 e carico
di media durata (kmod = 0,65)
- trazione: NFk
Fm
RkaxRdax 609.8
50,1
866.1965,0,mod, =⋅=
⋅=
γ
- taglio: NFk
Fm
RkVRdV 311.8
50,1
179.1965,0,mod, =⋅=
⋅=
γ
Verifica:
192,0311.8
510.4
609.8
785.6222
,
,2
,
, <=
+
=
+
RdV
dV
Rdax
dax
F
F
F
F Unione verificata
E.6 – CONTROVENTI
L’impalcato della passerella viene controventato con il sistema a “croci di Sant’Andrea” posizionando aste metalliche
in diagonale tra un traverso e l’altro. Ogni asta avrà sezione rettangolare piena in acciaio con dimensioni 50 x 6 mm.
Si viene a creare quindi uno schema di trave reticolare sollecitata dall’azione del vento sul prospetto laterale del ponte
(perché è più gravosa della forza sismica). Il carico del vento viene concentrato nei nodi:
daNiL
FF t
ventoQd 37550,1
00,13
050.25,1 ≅⋅⋅=⋅⋅= γ
Per i due nodi di estremità il carico è la metà: daNFd 1902/ ≅ .
Nella schematizzazione si trascurano i controventi che vanno in compressione (puntoni), poiché a causa della snellezza
gli elementi s’instabilizzano
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Data la simmetricità geometrica e di carico si può risolvere solo metà trave.
Le reazioni vincolari valgono:
daNRR VBVA 5,502.12
21907375 =⋅+⋅==
Si è utilizzato il metodo dei poligoni delle forze in ogni nodo, di cui si riportano i risultati in forma grafica e tabellare:
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NOME ASTA PUNTONE [daN] TIRANTE [daN]
Asta 1 -1.502,5 -
Asta 2 -965 -
Asta 3 -1.654 -
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Asta 4 -2.068 -
Asta 5 -2.206 -
Asta 6 -2.206 -
Asta 7 -2.068 -
Asta 8
Asta 9 -1.654 -
Asta 10 -1.502,5 -
Asta 11 - -
Asta 12 - +965
Asta 13 - +1.654
Asta 14 - +2.068
Asta 14 - +2.068
Asta 15 - +2.068
Asta 16 - +1.654
Asta 17 - +965
Asta 18 - -
Asta 19 - +1.629
Asta 20 -1.312,5 -
Asta 21 - +1.164
Asta 22 -937,5 -
Asta 23 - +698
Asta 24 -562,5 -
Asta 25 - +233
Asta 26 -375 -
Asta 27 - +233
Asta 28 -562,5 -
Asta 29 - +698
Asta 30 -937,5 -
Asta 31 - +1.164
Asta 32 -1.312,5 -
Asta 33 - +1.629
In neretto sono evidenziate le aste corrispondenti agli elementi di controventatura. Come si vede sono tutti tiranti e il
massimo valore di trazione si verifica nei controventi più esterni (aste n°19 e 33): Ned = 1.629 daN
Verifica a trazione
La resistenza a trazione del controvento vale:
daNNfA
NMO
ykRdt 651.6509.66
06,1
235)506(, ==⋅⋅=
⋅=
γ
Ned = 1.629 daN < Nt,Rd = 6.651 daN Verificato
E.7 – ORGANI DI APPOGGIO (PIASTRE, BULLONI, TIRAFONDI, ECC.)
Bulloni di collegamento tra trave del ponte con costole della piastra di appoggio
Per evitare la traslazione longitudinale della passerella le trave lamellari vengono fissate con un bullone alle due
costole della piastra di appoggio. La principale sollecitazione in direzione longitudinale è quella d’inerzia generata da
un evento sismico. La forza sismica totale che si genera nel ponte , calcolata in precedenza, vale 350 daN, perciò la
singola trave è sottoposta alla metà di tale valore:
Fsisma = 350 / 2 = 175 daN
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Considerando di utilizzare un solo bullone M16 di classe 5.6, quindi: d = 16 mm fuk = 500 N/mm2
e facendo riferimento al procedimento illustrato nella norma tecnica CNR-DT 206/2007 per unioni a doppio piano di
taglio con piastre di acciaio sottili poste esternamente, la resistenza caratteristica è data da:
( ) ( )[ ]4/215,1;5,0 ,,2,,2,2,, RkaxkhRkykhRkV FdfMdtfMINF +⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅=
fh,2,k è la resistenza caratteristica a rifollamento (in questo caso è uguale a fh,0,k cioè alla resistenza caratteristica a
rifollamento per α = 0°);
My,Rk è il valore caratteristico del momento di snervamento;
Fax,Rk è la resistenza caratteristica all’estrazione del bullone ed il termine Fax,Rk / 4 (detto effetto tirante) è computato
solo nel caso di reale attivazione (in questo caso si trascura)
Per un collegamento con bulloni i vari termini si calcolano in questo modo:
2,0,,2, /6,29430)1601,01(082,0)01,01(082,0 mmNdff kkhkh =⋅⋅−⋅=⋅⋅−⋅== ρ
6
3
,d
fM ukbRky ⋅⋅= ζ
dove:
ζb = fattore riduttivo: 59,016
8,18,14,04,0
===d
bζ
fuk = resistenza ultima caratteristica a trazione dell’acciaio
d = diametro del bullone
Quindi:
NmmM Rky 387.2016
1650059,0
3
, =⋅⋅=
In definitiva abbiamo:
( ) ( )[ ] [ ] NMINMINF RkV 883.15883.15;360.47166,29387.201215,1;162006,295,0, ==⋅⋅⋅⋅⋅⋅⋅=
Tale resistenza va moltiplicata per due (sono 2 piani di taglio) e considerando classe di servizio 3 e carico di media
durata (kmod = 0,65), si ha:
- taglio resistente: daNNFk
Fm
RkVRdV 5,376.1765.13
50,1
883.1565,022 ,mod
, ==⋅⋅=⋅
⋅=γ
> 175 daN OK
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Tirafondi piastra di appoggio
Le piastre in acciaio di forma quadrata 35 x 35 cm, sono ancorate al pulvino in conglomerato cementizio armato
tramite 4 tirafondi annegati nel getto.
Le sollecitazioni trasmesse dalla trave del ponte alla piastra di appoggio sono:
- un carico verticale NSd = 6.493 daN
- un momento flettente MSd generato dalla forza del vento H. Riprendendo i calcoli della trave reticolare la
reazione vincolare va divisa in due parti (ogni trave e piastra di appoggio si prende la sua quota), quindi:
H = 1.502,5 / 2 = 751 daN. Considerando la forza H applicata a livello del bullone che collega la trave alle
alette della piastra si genera un momento flettente pari a: MSd = H x 0,13 m = 751 x 0,13 = 100 daNm
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Per i tirafondi si utilizzano opportune barre in acciaio di diametro 16 mm con la punta piegata ad uncino per fornire
maggiore capacità di ancoraggio. In pratica si considerano come bulloni M16 di classe 4.6 con tensione allo
snervamento fyb = 2.400 daN/cm2. La resistenza allo snervamento di calcolo si ottiene dividendo per il coefficiente di
sicurezza del materiale:
2/087.215,1
400.2cmdaN
ff
s
ybyd ===
γ
L’area minima necessaria per i due tirafondi che vanno in trazione è data dalla seguente relazione:
2, 17,0
)335(087.29,0
000.10
9,0cm
hf
MA
yd
Sdnecs =
−⋅⋅=
⋅⋅=
Utilizzando tirafondi con diametro 16 mm garantiamo un area: As = 2 x 2,01 = 4,02 cm2 > 0,17 cm
2 OK
Bisogna controllare anche che la lunghezza di ancoraggio sia adeguata.
Si calcola lo sforzo massimo di trazione nel singolo tirafondo:
daNp
MN Sd 173
29,0
100
2
1
2
1max =⋅=⋅=
La tensione tangenziale di aderenza di calcolo considerando calcestruzzo classe C25/30 è data da:
c
ctk
c
bkbd
fff
γη
γ⋅⋅== 25,2
dove: η = 1 per diametri dei tirafondi minori di 35 mm;
3/23/2 30058,07,058,07,0 ⋅⋅=⋅⋅= ckctk Rf = 18,19 daN/cm2
Quindi:
2/29,275,1
19,18125,2cmdaNfbd =⋅⋅=
La lunghezza minima di ancoraggio è:
cmdf
Nl
bdanc 3,1
6,129,27
173maxmin, =
⋅⋅=
⋅⋅=
ππ
Nel nostro caso i tirafondi avranno una lunghezza annegata nel pulvino in cls pari ad almeno 20 cm, perciò non ci sono
problemi di ancoraggio.
Attraverso l’utilizzo del programma VCA SLU curato dal prof. Gelfi è stata anche verificata la sezione in calcestruzzo
sotto la piastra di appoggio 35 x 35 cm, considerando i tirafondi come barre di armatura (2 + 2 φ16). La sezione è
sollecitata dallo sforzo normale NSd = 6.493 daN e dal momento flettente MSd = 100 daNm. Qui sotto si riportano i
risultati del calcolo:
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Come si vede la sezione è ampiamente verificata perché:
MRd = 5.718 daNm > MSd = 100 daNm
Piastre di appoggio
Il calcolo di verifica della piastra viene effettuato sulla parte compresa tra la costola verticale e il bordo esterno.
Vengono considerati due schemi di calcolo a trave a sbalzo: il primo relativo al lato dove i tirafondi vanno in trazione e
il secondo relativo al lato dove i tirafondi vanno in compressione.
Schema 1
NS = As x fyd = 4,02 x 2.087 = 8.390 daN = T1Ed
M1Ed = NS x 0,035 = 8.390 x 0,035 = 294 daNm
Schema 2
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xn è la posizione dell’asse neutro nella configurazione a SLU che si viene a creare nella sezione in c.a. (considerando i
tirafondi come armatura) sotto la piastra di appoggio. Il valore è quello che si legge nel prospetto dei risultati ottenuto
con il programma VCA SLU e riportato in precedenza (xn = 3,9 cm).
0008,09,3
)39,3(0035,0)(0035,0' =−⋅=−⋅=n
ns x
cxε
daNEAN ssss 754.60008,0000.100.202,4''' =⋅⋅=⋅⋅= ε
daNxfBN ncdcls 474.159,37,141358,08,0 =⋅⋅⋅=⋅⋅⋅=
daNNNT clssed 228.22474.15754.6'2 =+=+=
daNmNNM clssed 995049,0474.15035,0754.6049,0035,0'2 =⋅+⋅=⋅+⋅=
Quindi i valori maggiori si verificano per lo schema 2. Considerando le formule di verifica nella sezione di incastro (in
corrispondenza delle costole verticali) si devono garantire i seguenti spessori minimi nei confronti del taglio e del
momento flettente.
cmfB
Ts
yk
MEdT 74,0
350.235
05,13228.225,135,1 0min, =
⋅⋅⋅⋅=
⋅⋅⋅⋅= γ
cmfB
Ms
yk
MEdM 76,2
350.235
05,1500.9966 0min, =
⋅⋅⋅=
⋅⋅⋅= γ
Si è scelto comunque di utilizzare una piastra con spessore di 1 cm, poiché sono presenti anche le costole verticali
irrigidenti e sotto la piastra vi è una contropiastra in acciaio.
Costole verticali
Su ogni piastra di appoggio vengono saldati due piatti in acciaio verticali che formano la sede entro cui viene
posizionata la trave principale del ponte. Queste costole verticali hanno dimensioni 15 x 15 cm e 1 cm di spessore. Il
singolo elemento è soggetto a flessione e taglio generato da dalla forza del vento sul ponte.
Verifica a flessione
La costola viene schematizzata come trave a mensola sollecitata da una forza orizzontale H/2 pari alla metà della forza
del vento sulla singola trave: H/2 = 751 / 2 = 375,5 daN
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Il momento flettente alla base della costola vale:
daNmdH
M sd 8,4813,05,3752
=⋅=⋅=
Il modulo di resistenza elastico vale:
322
5,26
115
6cm
sbWel =⋅=⋅=
Il momento resistente è:
daNmdaNcmfW
MM
ykelRd 95,55595.5
05,1
350.25,2
0
==⋅=⋅
=γ
Msd = 48,8 daNm < MRd = 55,95 daNm Verificato
Verifica a taglio
Il taglio sollecitante vale: VEd = H/2 = 375,5 daN
Mentre il taglio resitente:
daNfA
VM
ykvRdc 382.19
305,1
350.2)151(
30, =
⋅⋅⋅=
⋅
⋅=
γ
VEd = 375,5 daN < Vc,Rd = 19.382 daN Verificato
E.8 – PULVINO
Le travi della passerella pedonale si appoggiano su elementi di fondazione in c.a. realizzati sulle due sponde del
torrente, dietro il muro di argine esistente. Siccome il terreno presente in sito ha caratteristiche geotecniche scadenti
ogni pulvino trasferirà i carichi tramite micropali (per il calcolo si veda la relazione redatta dal dott. geologo Italo Isoli).
In corrispondenza dell’appoggio di ogni trave del ponte vengono eseguiti due micropali, uno verticale e l’altro
leggermente inclinato (10°). Il pulvino quindi può essere schematizzato come trave su due appoggi con sbalzi laterali:
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I carichi sulla trave-pulvino sono costituiti da:
Forze concentrate verticali pari alle reazioni vincolari delle travi del ponte:
F1 = F2 = 6.500 daN
Momenti concentrati generati dalla forza del vento nelle sezioni di appoggio:
M1 = M2 = 100 daNm
Carico distribuito generato dal peso proprio del pulvino:
q = 1,35 x [(0,30 x 0,40 +0,50 x 1,10) x 2.500] = 2.265 daN/m
Si ottengono i seguenti diagrammi di taglio e momento:
Disponendo come armatura longitudinale 6 + 6Φ14 il pulvino risulta verificato a flessione (Msd = 1.450 daNm < MRd =
16.160 daNm), come si vede dal prospetto di VcaSlu riportato qui sotto:
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Verifica a taglio
Il taglio massimo sollecitante, come si rileva dal diagramma sopra riportato, vale:
VEd = 2.802 daN
Il taglio resistente in assenza di armature specifiche vale:
dbfk
V wc
cklRd ⋅⋅
⋅⋅⋅⋅=
γρ3
1
10018,0
dove:
67,1450
2001
2001 =+=+=
dk
0037,045110
24,92 =⋅
⋅=⋅
=db
A
w
sllρ
Quindi:
daNNVRd 823.20233.208450100.15,1
250037,010067,118,0 3
1 ==⋅⋅⋅⋅⋅⋅
=
Si ha: VEd = 2.802 daN < VRd1 = 20.823 daN, perciò non occorrono specifiche armature per assorbire lo sforzo di
taglio. Per assemblare la gabbia di armatura si dispongono comunque 1+1 Φ10/20” come riportato nella figura
sottostante:
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SOMMARIO
A - RELAZIONE GENERALE ILLUSTRATIVA DELL’OPERA .... ........................................................ 1 A.1 – PREMESSA .......................................................................................................................................... 1
A.2 – DESCRIZIONE DELL’OPERA ........................................................................................................... 1
B – NORMATIVE DI RIFERIMENTO ......................................................................................................... 2
C – CARATTRISTICHE MATERIALI ...................... .................................................................................. 3
C.1 – LEGNO MASSICCIO ........................................................................................................................... 3
C.2 – LEGNO LAMELLARE ........................................................................................................................ 3
C.3 – ACCIAIO .............................................................................................................................................. 3
C.4 – CALCESTRUZZO ARMATO.............................................................................................................. 4
D – ANALISI CARICHI DI VENTO E SISMA .............. .............................................................................. 5 D.1 – VENTO ................................................................................................................................................. 5
D.2 – SISMA .................................................................................................................................................. 6
E – CALCOLO E VERIFICA ELEMENTI STRUTTURALI........ ............................................................. 6 E.1 – ASSONI ................................................................................................................................................. 6
E.2 – TRAVETTI LONGITUDINALI PORTANTI (LONGHERONI) ....................................................... 10
E.3 – TRAVERSI.......................................................................................................................................... 13
E.4 – TRAVI PRINCIPALI .......................................................................................................................... 17
E.5 – PARAPETTO ...................................................................................................................................... 19
Corrimano ................................................................................................................................................. 20
Montanti .................................................................................................................................................... 21
Unione bullonata tra travi principali e insieme montante-traverso-montante ........................................... 23
E.6 – CONTROVENTI ................................................................................................................................. 25
E.7 – ORGANI DI APPOGGIO (PIASTRE, BULLONI, TIRAFONDI, ECC.) .......................................... 28
Bulloni di collegamento tra trave del ponte con costole della piastra di appoggio ................................... 28
Tirafondi piastra di appoggio .................................................................................................................... 30
Piastre di appoggio .................................................................................................................................... 32
Costole verticali ........................................................................................................................................ 33
E.8 – PULVINO............................................................................................................................................ 34