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Dott. Giuseppe Esp Molluschi Bivalvi IZSTO ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPE DEL PIEMONTE, LIGURIA E VALL Brevi cenni di Biologia, Ecologia, Allevamento, Patologia e Salute Pub La vongola verace: una produzione nazionale da tutel Problematiche vecchie e nuove nell’acquacoltura del terzo millennio. V corso di aggiornamento. 6 aprile 2018. SALA CONFERENZE, via Bologna, 148 – TORINO.

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Dott. Giuseppe Esposito

Molluschi Bivalvi

IZSTOISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DEL PIEMONTE, LIGURIA E VALLE D

Brevi cenni di Biologia, Ecologia, Allevamento, Patologia e Salute Pubblica

La vongola verace: una produzione nazionale da tutelare

Problematiche vecchie e nuove nell’acquacoltura del terzo millennio. V corso di aggiornamento.6 aprile 2018. SALA CONFERENZE, via Bologna, 148 – TORINO.

"Scheletro"

Protezione Puliz

ia

Dieta e/o dall’acqua

Fito-zooplancton

Ca⁺Pool

CO₂/HCO₃⁻

Tessuti dell’animale

1

2

3

4

5

2. Periostraco

1. C

on

chig

lia

3. Mesostraco 4. Strato madreperlaceo

5. M

ante

llo

Incapsulamento Corpo estraneo

(i.e. sabbia o parassiti)

Tes

suto

con

netti

vo

Brevi cenni di Anatomia

2 lobi di tessuto connettivo che racchiudono completamente l'animale all’interno della conchiglia:

costituito da vasi emolinfatici, nervi e muscoli questi ultimi particolarmente sviluppati ai margini del mantello

ciglia sulla superficie interna del mantello

sottile e trasparente ad eccezione dei mitili

sito principale per lo stoccaggio di riserve nutritive (glicogeno)

svolge un ruolo nel bio-accumulo di contaminanti ambientali

attaccato alla conchiglia per mezzo di fibre muscolari

Brevi cenni di Anatomia

Fonte: Coan et al., 2000; Coan and Valentich-Scott, 2006; (modificato).

Sezione trasversale di un mollusco bivalve

Brevi cenni di Anatomia

© Manzoni, 2010

Muscolo adduttore

Sifoneinalante

Branchie(struttura lamellare)

Mantello

Palpi labiali

Piede

Sifoneesalante

Conchiglia

Ghiandola digestiva

Esemplare di Ruditapes decussatus

http://www.leevonk.com/

Brevi cenni di Anatomia

Brevi cenni di Anatomia

©A.J. Lippson, Bozman, MD, in: Howard, D. W., E. J. Lewis, B. J. Keller, and C. S. Smith. 2004. Histological techniques for marine bivalve mollusks and crustaceans. NOAA Technical Memorandum NOS NCCOS 5, 218 pp.

Character Variations

Shell shape Oval, circular, triangular, elongate, quadrate

Shell valves Similar (equivalve), or dissimilar (inequivalve)

Colour Shell exterior: background/surface; patterns

Shellinterior: white, pearly etc.

Ribs Number, width, prominence (distinct, flattened)

Sculpturing Concentric lines, ridges, grooves

Ligament Position (internal, external)

Umbo Position Position (anterior, terminal, subterminal)

Adductor scars Number, size, position

Hinge line Straight or curved, presence of "ears" (size, shape)

Hinge teeth Number, type

Pallial line With or without a sinus

Pallial sinus Size

Fenotipi della conchiglia usati nell'identificazione delle specie.

Fonte: Gosling, 2004

Caratteri identificativi per il riconoscimento di specie del genere Ruditapes

La pesca

della vongola verace autoctona

©LAORE, 2016 ©LAORE, 2016

©Dott. Giuseppe Esposito

©LAORE, 2014

©LAORE, 2014

Qualche numero...

Fonte: FAO, 2016.

≈23 ottenute senza l’utilizzo di mangimi!

Molluschi BivalviPhylum: Mollusca

Produzione Mondiale di Molluschi Bivalvi relativa al 2014 Principali Paesi produttori. (dati FAO, 2016)

Cina: 12 milioni di tonnellate(5 volte quella prodotta dal resto del Mondo!)

Giappone: 377.000 tonnellate

Thailandia: 210.000 tonnellate

Penisola Coreana: 347.000 tonnellate

Produzione Europea di Molluschi Bivalvi relativa al 2014 Principali Paesi produttori. (dati FAO, 2016)

Italia: ???? tonnellate

Spagna: 223.000 tonnellate

Francia: 155.000 tonnellate

632.000 tonnellate totali

Ruditapes decussatus

è l’unica vongola verace del Mar Mediterraneo!!!

La produzione èbasata principalmente:

Mytilus galloprovincialis

©FAO, 2018

Chamelea gallina

www.chioggiapesca.it www.chioggiapesca.it

Ruditapes philippinarum

>400 impianti attivi su tutto il territorio nazionaleProduzione di molluschi bivalvi > 100.000 t

Produzioni minori: ostriche (Crassostrea gigas ed Ostrea edulis), fasolari (Callista chione), cuori (Cerastoderma

glaucum), tartufi di mare (Venus verrucosa), telline (Donax spp) e cannolicchi (Ensis spp).

La molluschicoltura

≈75% della produzione complessiva dell’acquacoltura nazionale

2014

Produzione Nazionale di Molluschi Bivalvi relativa al 2014. (dati FAO, 2016)

La vongola verace nel panorama dell’acquacoltura nazionale…

un po' di storia

oltre 1000 tonnellate/anno di Ruditapes decussatus10-40% pesca su banchi naturali localizzati

principalmente nella Laguna di VeneziaPRIMA:

©Turolla, 2008.

Co.S.P.A.V.(Consorzio per lo Sviluppo della Pesca e

dell’Acquacoltura del Veneto)

200.000 esemplari

Prima semina nel 1983 Seconda semina nel 1984

1,5 milioni di esemplari

Risultati positivi

Pratica ripetuta da altre marinerie negli anni seguenti

Introduzione volontaria per fini commerciali (Acquacoltura)

Motivi che hanno spinto l’introduzione di questa nuova specie?

Elevata richiesta sul mercato

Somiglianza con la specie autoctona

Riproducibilità su scala commerciale

> Rusticità

> Tassi di accrescimento

Alto valore commerciale

Adattabilità a vari contesti ambientali

La vongola verace nel panorama dell’acquacoltura nazionale…

situazione oggi

Fonte: FAO, 2018. Fishery and Aquaculture Statistics. (Software FishstatJ)

Pesca su banchi naturali

Basse produzioniRuditapes decussatus

Elevate produzioni per la specie indopacificaRuditapes philippinarum

Allevamento (Venericoltura)

Domanda crescente

IMPATTI

L'autoctono R. decussatus appare in regressione sotto l'azione competitiva del congenere esotico.

L'intensa pesca effettuata con potenti turbosoffianti danneggia gravemente l'ambiente lagunare con un pesante impatto sulle biocenosi bentoniche e sulla composizuione del fondale alterandone la granulometria per dispersione delle frazioni più sottili (Mizzan, 1999).

DANNI ECOLOGICI

Fonte: FAO, 2018. Fishery and Aquaculture Statistics. (Software FishstatJ)

Global Grooved carpet shell Production – Quantity (1950-2016)

Global Capture

Production

Global Aquaculture

Production

Fonte: Prioli, 2001 (Censimento Nazionale sulla Molluschicoltura del Consorzio UNIMAR).

Produzione dichiarata da allevamenti censiti relativa all’anno 1999.

Fonte: Cannas et al., 2008.

Stima del pescato di R. decussatus in Sardegna tra il 2006-2007.

Stima sulla media di vari anni (1996

mar 2006 –

Fonte: Fenza et al., 2014. (Modificato).

Produzione Nazionale VS dati FAO

≈10.000 ha

Elevata trofia

Caratteristiche delle zone di pesca e/o allevamento

Moderata profondità

Costante idrodinamismo dovuto alle maree

Fondali sabbiosi e/o fangosi

Fondali prevalentemente pianeggianti e/o con lieve pendenza

(acque di transizione, come gli ecosistemi lagunari e/o nella fascia costiera)

Stagno di

San Teodoro

Esempio dello Stagno di San Teodoro (OT) - Sardegna

Stagno di

San Teodoro

Tecniche di raccolta vongola verace autoctona

Taglia minima di cattura

25 mm LT

35 mm LT

Reg. CE n. 1967/2006D.P.R. n. 1639/1968 ss.mm.ii.

Regione Autonoma della SardegnaD.A.D.A.R.S. nr. 412/1995

LT

Zone di produzione/stabulazione/raccolta: Classificazione

delle zone Sorveglianza sanitaria

Categoria Standard microbiologico¹ Trattamento

Classe A

≤230 MPN E. coli/100 g di polpa e liquido intervalvare di MBV²

≤700 MPN E. coli /100 g di polpa

e liquido intervalvare di MBV²

Nessuno

Classe B

≤ 4600 MPN E. coli/100 g di polpa

e liquido intervalvare di MBV nel 90% dei campioni

Depurazione, stabulazione

o trasformazione con metodi riconosciuti Il rimanente 10% non deve superare i

≤ 46000 MPN E. coli/100 g di polpa e liquido intervalvare di MBV³

Classe C ≤ 46000 MPN E. coli/100 g di polpa

e liquido intervalvare di MBV⁴

Stabulazione (≥2 mesi) o

trasformazione con metodi riconosciuti

Proibita > 46000 MPN E. coli/100 g di polpa

e liquido intervalvare di MBV⁵ Raccolta proibita

Note: 1Il metodo di riferimento è dato dalla ISO 16649-3. 2Regolamento CE n. 854/2004,

Reg. CE n. 853/2004 e Reg. (UE) 2285/2015. 3Reg. CE n. 1021/2008. 4Reg. CE n. 854/2004.5Livello non specificato in nessun regolamento ma non è conforme con le classi A, B e C.

Criteri per la classificazione delle aree di raccolta dei Molluschi Bivalvi Vivi (MBV).

contaminanti ambientali (Reg. CE n. 1881/2006)

biotossine algali (Reg. CE n. 853, 854/2004)

È comunque indispensabile monitorare periodicamente tali zone al fine di verificare la presenza di

Brevi cenni sulle principali patologie della

vongola verace Ruditapes decussatus

Principali patologie associate alla vongola verace della specie Ruditapes decussatus.

Patologia Agente eziologico Tipologia Lesioni Effetti Autori

PerkinsiosiPerkinsus olseni

Perkinsus atlanticusProtozoo

Noduli bianchi e/o marron chiaro

principalmente sulle branchie. A seconda del

grado di infezione può interessare anche

piede, gonade, epatopancreas, rene e

mantello. Distruzione tessuti connettivi e

delle cellule epiteliali

Emaciazione. Pallore ghiandola

digestiva. Retrazione del mantello.

Alterazione dei normali processi

fisiologici (respirazione,

riproduzione e

crescita/sopravvivenza).

Alta mortalità.

Almeida et al., 1999

Azevedo, 1989

HaplosporidiosiMinchinia (=Haplosporidium)

tapetisProtozoo

Prevalenza dell'infezione solitamente bassa.

Patogenicità della fase plasmodiale minima

ma, lo stadio di sporulazione nel tessuto

connettivo, provoca importanti lesioni

nell'epatopancreas e nelle branchie.

Il mollusco appare emaciato.

Colorazione scura dei tessuti.

Decolorazione della ghiandola

digestiva. Sebbene non siano state

attribuite mortalità, l'effetto sulle

popolazioni di vongole è

sconosciuto.

Azevedo, 2001

Navas et al., 1992

Vibriosi larvale

e degli stadi

giovanili

Vibrio alginolyticus

Vibrio splendidus

Batterio

Gram -

Necrosi tissutale (dovuta alla produzione di

esotossina da parte dei batteri). Lesioni a

carico del velum (organo per il nuoto)

Probabile diminuzione dell'attività

di alimentazione. Alta mortalità.

Zannella et al., 2017

Gómez-León et al., 2005

Brown Ring

Disease (BRD)Vibrio tapetis

Batterio

Gram -

Deposito organico marrone sulla superficie

interna della conchiglia. Degenerazione dei

diverticoli digestivi. Degenerazione del

tessuto connettivo.

Normale processo di calcificazione

disturbato. Incapacità di

immagazzinare e mobilizzare

riserve corporee (principalmente

glicogeno). Crescita stentata. Alta

mortalità.

Gosling, 2003

Plana et al., 1996

Paillard & Maes, 1994

Infezione da

Herpes virus Herpes-like virus Virus

Istologicamente, le lesioni sono limitate ai

tessuti connettivi.

Colpisce principalmente le larve e

le forme giovanili. Difficoltà nel

nuoto (forme larvali): movimento

circolare. Alta mortalità.

Renault & Arzul, 2001

©IZSVe, 2017 ©Arcangeli, G., 2011

©Trinkler et al., 2009

©Naoki Itoh

Malattie trasmissibili attraverso il

consumo di Molluschi Bivalvi

Batteri, Protozoi e Virus enterici

I Bivalvi sono stati spesso segnalati come vettori di malattie per l’uomo

intensa attività filtrante rende questi animali degli accumulatori biologici in grado di concentrare al loro interno vari agenti più o meno nocivi per

uomo

I molluschi bivalvi vengono allevati e/o pescati nella acque di transizione, spesso interessate da una forte pressione antropica

Il consumo di tali organismi crudi o poco cotti amplifica il rischio per il consumatore

CONTAMINAZIONE DEI MBV

Contaminazione primaria – acque di allevamento

Contaminazione secondaria – durante le fasi di preparazione e distribuzione (CDM;CSM)

Contaminazione crociata – contatto con superfici sporche e/o altri alimenti contaminati

Poisoning Infection

Biotoxin Chemical compound Bacterian, Protozoan Viruses

PSP Pb, Cd, Hg, Dioxins Salmonella Norovirus

DSP PCBs Shigella HAV

ASP PAHs V. parahaemoliticus HEV

NSP Pesticides V. Vulnificus

TTXBrominated flam retardants

(BFR)V. cholerae

Giardia

Criptosporidium

Toxoplasma

La malattie trasmissibili possono essere di natura infettiva e non

RELAZIONE ANNUALE

Sistema allerta europeo 2015 (RASFF)

Metalli pesanti

mercurio (98), soprattutto in pesci, cadmio (11), soprattutto in molluschi

Biocontaminanti

istamina (37), seguita dalle biotossine algali (12)

Contaminanti microbiologici

Listeria (37), E. coli (20), Norovirus (12) e Salmonella (9)

Arcangeli, 2018

Dettaglio tipologie allerte P.D.P.

La potenziale pericolosità dei Molluschi Bivalvi e le malattie associate al loro consumo hanno suscitato interesse dell’Unione Europea che ha emanato diversi provvedimenti normativi a riguardo:

Reg. (CE) n. 1881/2006 e succ. mod.Reg. (CE) n. 2073/2005 e succ. mod.Reg. (CE) n. 853/2004 e succ. mod.Reg. (CE) n. 854/2004 e succ. mod.

In generale un mollusco bivalve è ritenuto idoneo al consumo umano quando:

compreso tra 230 – 700 MPN/100 g di polpa e liquido intervalvare (ISO 16649-3:2005)*Salmonella spp assente in 25 g di polpa e liquido intervalvare (ISO 6579:2002)

E. Coli: marker indicatore di contaminazione fecale

Novit

La tecnica prevista dalla metodica ISO (16649-3:2005) è un MPN

Most Probable Number), cioè il conteggio indiretto del contenuto microbico su terreni di coltura liquidi.

Zona di produzione: Classe A

La raccolta viene sospesa

Viene ripetuto il campionamento e svolta un’indagine sulle possibili cause

Zona di produzione: Classe B

La raccolta non viene sospesa

Viene ripetuto il campionamento e svolta un’indagine sulle possibili cause

Viene avvisato il produttore, CDM, CSM

Depurazione sotto controllo (aumenta tempo di depurazione): analisi salmonella post depurazione

Salmonella e BivalviEFFICACIA DEPURAZIONE VS SALMONELLA 12 - 84 h

Correa A et al., 2007, Marine Environ. Res., 63, 479-489 12 h(Crassostrea)

Timoney J.F. and Abston A., 1984, Appl. Environ. Microb., 5, 986-988 24 h(Mercenaria)

Son T. e Fleet G.H., 1980, Appl. Env. Microb., 40, 994-1002 36-72 h(Crassostrea)

Barile et al., 2009, Vet. Italiana, 45, 541-553 48 h(Mitylus)

Manzanares E.M., et al., 1990, J. Food Prot., 54, 612-618 48-72 h(Chamelea)

Barile et al., 2009, Vet. Italiana, 45, 541-553 72-84 h(Chamelea)

Vibrio e Bivalvi

Aumento outbreaks in EU, uomo, pesci, bivalvi e coralli

Difficile studiare patogenicità:

•interazione con microbioma ospite

•facile trasferimento di virulenza attraverso plasmidi

capacità di essere patogeni intracellulari (es. V. tasmaniensis in ostriche)

•pochi studi su modelli animali SPF

The first European workshop on emergence of pathogens in natural Vibrio

populations : ecology, evolution and pathogenesis, 11-12 March 2015, Paris

> 100 specie

3 specie infettano l’uomo:

•Vibrio cholerae: non alofilo•V. parahaemolyticus: alofilo•V. vulnificus: alofilo

Rischio: Consumo Molluschi Bivalvi crudi o poco cotti!

Segnalata in Molluschi Bivalvi in Italia (Caffara e Fioravanti, 2008)

Nei bivalvi le tecniche utilizzate sono l’immunofluorescenza

e la PCR. Utilizzabili anche kit Elisa

Rischio: Consumo Molluschi Bivalvi crudi o poco cotti!

Ad oggi non sono segnalati casi di infezione legati a consumo di bivalvi. Rinvenute oocisti in ostrica dopo alcune settimane di depurazione.

Segnalato in bivalvi in Italia (Caffara e Fioravanti, 2008)

Nei bivalvi le tecniche utilizzate sono l’immunofluorescenza e la PCR

Cryptosporidium

Giardia

Protozoi enterici e bivalvi Temperature superiori a 70°C sono sufficienti per devitalizzare questi protozoi

Rischio: Consumo Molluschi Bivalvi crudi o poco cotti!

Ad oggi non sono segnalati casi umani di infezione contratta da molluschi bivalvi.

Segnalato in Italia in bivalvi (Putignani et al., 2011)

La diagnosi nei bivalvi viene fatta con esame biomolecolare (PCR).

Toxoplasma

Virus enterici e Bivalvi

: Consumo di Molluschi Bivalvi crudi o poco cotti!

virus a trasmissione oro-fecale

Tra quelli più segnalati nei bivalvi

Sono virus termolabili quindi possono essere eliminati con la cottura ma non sono allontanati dal normale processo di depurazione!!

virus dell’epatite A

Norovirus

IN CONCLUSIONE: Gran parte della salubrità del MB è prima del suo arrivo al CDM!

Progetto tesi dottorato

Influenza dell’accumulo di metalli pesanti nella vongola verace autoctona Ruditapes decussatus: effetti sulla

sicurezza alimentare, su organi target e sulle performances di crescita di esemplari presenti in alcuni

ambienti salmastri della Sardegna

Fase 1

Fase 2

Campionamento in 5 stagni e/o lagune Sarde

Quantificazione degli elementi in traccia

Analisi Istologiche

Preparazione dei campioni

Analisi morfometriche

monitoraggio delle principali variabili fisico-chimiche dell’acqua

Prove sperimentali di intossicazione (acuta e cronica):

- Quantificazione del metallo- An. Istologiche- An. Enzimatiche

Dott. Giuseppe Esposito

GRAZIE PER L’ATTENZIONE!