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RASSEGNA STAMPA 18 aprile 2014 Rassegna Associativa 2 Rassegna Sangue e Emoderivati 10 Rassegna Medico-scientifica, politica sanitaria e terzo settore 13 Prime Pagine 18 Sommario:

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Page 1: Rassegna stampa 18aprile2014

RASSEGNA STAMPA

18 aprile 2014

Rassegna Associativa 2

Rassegna Sangue e Emoderivati 10

Rassegna Medico-scientifica, politica sanitaria e terzo settore 13

Prime Pagine 18

Sommario:

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Rassegna associativa FIDAS

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FAMIGLIA CRISTIANA.IT

Il Festival dell’Italia più bella 17/04/2014 Record di presenze, al Festival di Lucca. E tanti (130) gli eventi. Nei quattro

giorni, dal palcoscenico della città toscana, sono passati anche tanti ospiti illustri. Laura

Boldrini, Matteo Renzi, il ministro del lavoro Poletti, ad esempio, che hanno detto…

Marco Giorgetti

Trentaduemila presenze in quattro giorni, ben 9mila in più rispetto all'edizione precedente. A Lucca, all'e-vento organizzato dal Centro nazionale per il volontariato insieme alla Fondazione volontariato e parteci-pazione, tra ospiti e relatori hanno preso parte 650 persone. Gli eventi sono stati 130. E poi, ancora: 16 spettacoli, 40 stand e 43 desk allestiti al Real Collegio (sede centrale del Festival), 630 or-ganizzazioni, 20 mezzi di protezione civile in mostra in piazza del Giglio e 450 volontari in divisa coinvolti. I numeri del Festival 2014 raccontano anche una forte presenza di giovani e sportivi. Sono oltre 4 mila coloro che hanno partecipato alla marcia e alla staffetta della solidarietà, 80 le associazioni sportive che hanno aderito. Quattro giorni intensi, quelli del Festival del Volontariato che si è svolto nei giorni scorsi, pieni di spunti di riflessione, di idee, di progetti. Quattro giorni forse sono pochi per raccontare la ricchezza del volontariato e del terzo settore in Italia. Un Festival veramente bello, pieno di quella energia da liberare, come viene sottolineato nello stesso titolo, per far ripartire la speranza in questo nostro Paese sfiduciato. Quattro giorni tutti di un fiato, dove non c’erano (ovviamente) tutte, le associazioni impegnate su questo versante in Italia, ma dove si respirava dalle tante organizzazioni presenti, lo stesso spirito che anima tutti coloro che quoti-dianamente operano nel sociale. Ed è proprio questa passione, schietta, forte ed inesauribile, che trovi tra i volontari e i responsabili dei vari non profit, uno dei carburanti che permettono ancora al nostro Paese di continuare ad andare avanti. Pen-siamo per un attimo cosa potrebbe accadere se il terzo settore si fermasse, anche solo per un giorno…

Boldrini: "I fondi al sociale non vanno tagliati" Tanti gli stand multicolori delle varie associazioni, molti anche gli ospiti di alto profilo che

hanno fatto visita al Festival, confrontandosi a viso aperto con le domande e le aspettative

dei diversi ambiti che compongono ilterzo settore.

Dopo l'apertura con il ministro dell'istruzione Stefania Giannini, le "energie da liberare" sono state declina-te dalla presidente della Camera Laura Boldrini che, nel volontariato, ha dichiarato di aver sviluppato e for-tificato le sue radici professionali. «Non accettiamo una delocalizzazione selvaggia del lavoro», ha detto la Presidente della Camera nel suo intervento. «Mi auguro un’economia verde, perché produce reale benesse-re per il Paese. Deve essere considerata un fonte di reddito ad alto valore, ma manca ancora questa visione. Se l’Italia continua ad essere un Paese borbonico è difficile pensare di poter rilanciare l’economia. Dobbia-mo fare impresa in modo sostenibile e l’Expo 2015 deve essere un volano per creare forme alternative di turismo». Sulla questione fondi al sociale e, in particolare, al Servizio Civile: «Come si fanno a tagliare i fon-di sul sociale in tempo di crisi?», ha detto la presidente. «Là dove c’è più bisogno. È una visione miope. La democrazia sana è quella che dà a tutti le stesse opportunità. C’è democrazia quando c’è distribuzione del benessere, quando i poveri sono sempre meno. I giovani del Servizio Civile sono la meglio gioventù ed è inaccettabile che per scarsità di fondi solo in pochi possano prenderne parte».

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Poletti: "Il mondo del Terzo Settore è un’opportunità per creare il futuro"

Successivamente l’attenzione dei presenti si è rivolta al ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano

Poletti che, parlando nell’ambito dell’incontro, “L’Europa sociale: giovani e lavoro”, ha sottolineato che «la

crisi ci ha dato una grande opportunità. L’idea di un’economia sociale considerata solo parte aggiuntiva al

binomio Stato-mercato, è ormai fuori da ogni logica. Questo binomio non è più in grado di interpretare i biso-

gni e il nostro modo di essere. Sono stanco di questa concezione, che vede il Terzo Settore solo come un’ec-

cezione bella. Dobbiamo sforzarci di non essere una marginalità. Non sono un panda, non sono al circo o

dentro una gabbia».

«Se vogliamo una società più equa», ha proseguito Poletti, «abbiamo bisogno di una connessione con il

Terzo Settore, perché questo mondo è essenziale. Vengono prima le persone, solamente dopo lo Stato e il

mercato. Dobbiamo superare divisioni e particolarismi, perché ognuno può apportare un contributo positivo.

È questa la scommessa del volontariato. Il mondo del Terzo Settore è un’opportunità per creare il futuro».

Il dovere di fare squadra, di unire le risorse e superare le diversità, soprattutto in tempi di crisi, è emerso più

volte nel corso della manifestazione; anche Alan Friedman durante un incontro in cui si parlava della dona-

zione del sangue in Italia, ha domandato genuinamente ai responsabili di AVIS, FRATES e FIDAS: «Perché non

vi unite?»

L’ auditorium S. Francesco ha ospitato il Presidente del Consiglio Matteo Renzi accompagnato dal Presiden-

te del CNV Edoardo Patriarca e dal direttore editoriale di Vita, Riccardo Bonacina. Era dal 1998 che un Presi-

dente del Consiglio (Romano Prodi) non interveniva al Festival e Renzi ha salutato affettuosamente i tanti

presenti con una sua “sfida”: entro maggio il governo presenterà una riforma del terzo settore con il coin-

volgimento di tutte le forze interessate.

«In un mese», ha detto Renzi, «saremo pronti a presentare la bozza di un Ddl delega che correggeremo insie-

me in modo partecipativo». La partecipazione è il punto da cui ripartite per cambiare passo a un settore che

lui stesso ha definito “il primo”. «Siete una parte di risoluzione ai problemi occupazionali», ha detto il Presi-

dente del Consiglio, rivolgendosi ai duemila presenti. «La politica da sola non basta e chiama in causa voi.

Raccontate un’Italia bella, che vuole tornare fare il suo mestiere e il vostro compito è ricordare al paese ciò

che è».

Sottolineando le tante potenzialità del mondo del volontariato e del non profit ha infine concluso: «La pagina

di storia più bella del nostro Paese è ancora da scrivere. Mi auguro potremo scriverla insieme. Aiutateci a far

rinascere la speranza negli italiani».

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MESSAGGERO VENETO

Il 27 per l’Afds appuntamento con festa del dono e

assemblea

TRICESIMO La Festa del dono e l’assemblea annuale della sezione donatori di sangue di Tricesi-

mo sono programmate per domenica 27 aprile. Un appuntamento importante, tanto che dal direttivo

– in particolare dal presidente Giorgio Bertossio – arriva a tutti i donatori un invito a partecipare nu-

merosi. Dalla stessa Afds ricordano che «da cinquantasette anni l’associazione dei donatori di Tri-

cesimo è presente in maniera attiva sul territorio allo scopo di coinvolgere la sensibilità collettiva

verso una tematica così importante come il dono del sangue». Passando quindi al programma della

giornata, il ritrovo è previsto per le 10 presso la chiesa di San Pietro in Zucco, quindi alle 10.30 sarà

deposto un omaggio floreale al monumento ai Caduti. Quindi, si formerà un corteo che si muoverà

alla volta del santuario della Madonna Missionaria dove sarà celebrata una messa; seguiranno di-

scorsi e premiazioni. Mentre l’assemblea troverà spazio al ristorante “Cjariesar” di Adorgnano

(seconda convocazione alle 12.45). Infine, ci sarà il pranzo sociale. (m.ri.)

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GAZZETTA DI PARMA.IT I tanti volti del volontariato Gli studenti incontrano la solidarietà. Il progetto che fa incontrare associazioni e ragazzi delle scuole superiori fa il punto 17/04/2014

Ragazzi delle scuole superiori alla scoperta dei volti del volontariato, quelli dei tanti uomini e donne di ogni età, impegnati per l’ambiente, la disabilità, per sostenere le persone malate, per l’infanzia o l’im-migrazione... Un’infinità di strade possibili, in comune la stessa passione e la voglia di lasciare il mondo un po’ migliore. “I tanti volti del volontariato” è anche il nome di un progetto che ha coinvolto quasi mille studenti che, da febbraio a giugno e poi ancora per tutta l’estate, incontreranno le associazioni del nostro territorio. Il progetto, voluto da una rete ampia di più di quindici associazioni di Parma e provincia in collaborazio-ne con Forum Solidarietà, vuole avvicinare e coinvolgere i ragazzi per contagiarli con lo spirito della soli-darietà e con la voglia di diventare cittadini più attivi e consapevoli. Nella prima fase del progetto, quasi quaranta associazioni hanno aperto le porte delle loro sedi a tren-tacinque classi, dalle seconde alle quinte superiori. A tutti i licei e agli istituti tecnici di città e provincia, è stata proposta una gita scolastica molto speciale, alla scoperta di quella città che spesso non appare ma il cui ruolo è essenziale. A piedi o in pullman, i ragazzi hanno raggiunto le sedi delle associazioni per ascoltare i racconti dei volontari e per sporcarsi le mani con loro. C’è chi ha tinteggiato vecchi locali, chi ha rassettato cortili, chi ha ristrutturato mobili o riordinato magazzini. Poche ore che per molti lasceran-no il segno. Attraverso le parole entusiaste dei ragazzi, cogliamo un quadro ricco, molto diverso da quello che li vuole smidollati, annoiati e ripiegati su di sé. Luoghi comuni che loro stessi ci aiutano confutare con i loro pensieri, semplici ma profondi. “Questa esperienza mi ha aiutato ad aprire gli occhi sui problemi della società ma anche sulle soluzioni possibili”, ha detto uno degli studenti e un altro ha fatto eco “conoscere la realtà è la base per iniziare a cambiare le cose; tenere la propria vita, il proprio tempo e la propria forza per sé non porta a essere felici”. E la gioia è stata proprio una delle dimensioni che ha caratterizzato queste belle esperienze. “Conosci, agisci, gioisci” è lo slogan che ci ha regalato uno dei partecipanti. Oltre alle gite, da fine aprile, partiranno i “tirocini sociali”. Quindici associazioni accoglieranno i singoli studenti proponendo loro esperienze concrete di volontariato. Aiutare i bambini nei compiti o farli gio-care in ludoteca, aiutare le associazioni nella gestione del sito internet, accompagnare i volontari pres-so le famiglie degli ammalati e tanto altro ancora, sempre affiancati da adulti esperti. Per finire, durante l’estate saranno realizzati 10 campi residenziali per piccoli gruppi di ragazzi che po-tranno vivere una manciata di giorni a stretto contatto con le associazioni. Anche qui la scelta delle pro-poste è ampia. Dai campi a tema interculturale, a quelli che propongono esperienze di animazione con i bimbi e non solo, a quelli più avventurosi con la Protezione civile. Ce n’è davvero per tutti i gusti. Per saperne di più, basta navigare sul sito www.forumsolidarieta.it e trovare l’esperienza che fa al caso pro-prio. Il progetto è promosso da: Snupi, Amici dell’Orto botanico , Giocamico , AIDO provinciale, Il Faro23, Pozzo di Sicar, Sostegno Ovale, ADAS FIDAS Parma, I Lupi Di Pino Gallotti, Muungano, IBO Italia, Insieme - Coordinamento Del Volontariato Fidenza, Maendeleo Italia, Famiglia Più, Il Noce, in collaborazione con Forum Solidarietà.

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Rassegna sangue e emoderivati

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QUOTIDIANO SANITÀ.IT Indennizzi danni da trasfusione o vaccini. Regioni: “Stop ai pagamenti dal 1 luglio se lo Stato non salderà il dovuto"

La Conferenza ha approvato un ordine del giorno in cui chiede al Go-verno la convocazione, entro il mese di maggio, di una riunione straor-dinaria della Conferenza Stato-Regioni monotematica. Per gli anni 2012-2013 le Regioni hanno maturato un credito nei confronti dello Stato di oltre 325 mln.

17 APR - Indennizzi danni da trasfusione o vaccini. Le Regioni battono cassa. La Conferenza delle Regioni e delle province autonome ha approvato infatti il 10 aprile un ordine del giorno in merito al problema del mancato finanziamento da parte dello stato degli oneri per garantire il pagamento degli indennizzi previsti dalla Legge 210/1992. L’Ordine del Giorno è stato già presentato al Governo in sedi Conferenza Stato – Regioni il 10 aprile e nell’occasione le Regioni hanno chiesto la convocazione, entro il mese di maggio, di una riunione straordinaria della Conferenza Stato - Regioni monotematica nella quale definire le questioni urgenti riportate nel documento. Nell’ordine del giorno le Regioni ricordano come “lo Stato, a partire dall’anno 2012, non ha più provveduto allo stanziamento dell’apposito finanziamento, da ripartire alle Regioni e alle Province Autonome, per il pagamento degli indennizzi previsti dalla l.210/1992 “Indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da com-plicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emode-rivati” e non ha mai individuato e corrisposto le risorse utili al riconoscimento degli arretrati, che spettano a tutti i soggetti indennizzati a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 293 del 2011”.

Gli enti locali ricordano come “le competenze in materia, conferite alle Regioni con il D.lgs. 31 marzo

1998, n. 112, e successive modifiche, consistono in funzioni e compiti amministrativi che comportano spe-

se obbligatorie i cui oneri sono posti a carico del Ministero della Salute e che Regioni e Province Autono-

me sono meri “enti pagatori” delegati al pagamento degli indennizzi, anticipando le risorse necessarie a

fronte di puntuale rimborso da parte dello Stato degli oneri sostenuti” .

Detto ciò le Regioni evidenziano come “la situazione che si è venuta a creare a fronte del mancato finan-

ziamento degli oneri per il pagamento degli indennizzi è estremamente grave per diversi ordini di motivi, in

quanto oltre a comportare disparità di trattamento tra cittadini portatori dei medesimi diritti, costituisce un

onere finanziario che le Regioni e le Province Autonome non sono in grado di sopportare. Infatti, pur in

assenza del finanziamento statale, le stesse hanno continuato, dal 2012 ad oggi, ad erogare il pagamento

degli indennizzi alle persone interessate, maturando un credito crescente nei confronti dello Stato che am-

monta a oltre 325 milioni di euro complessivi per gli anni 2012 e 2013. In assenza della copertura finanzia-

ria da parte dello Stato, ciò potrebbe comportare anche una grave responsabilità erariale. Inoltre, per ga-

rantire il pagamento degli arretrati dovuti a titolo di rivalutazione dell’Indennità integrativa speciale (IIS), il

fabbisogno finanziario stimato dalle Regioni ammonta a oltre 200 milioni di euro e, a seguito della senten-

za della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo del 3/9/2013 si dovrà garantire il pagamento di tali oneri entro

il 3 giugno. Dato atto che, finora, tutte le iniziative intraprese in materia dalle Regioni e dalle Province Au-

tonome non sono state accolte dal Governo e che ormai non è più procrastinabile tale situazione di totale

latitanza di relazioni e di rapporti di leale collaborazione istituzionale che consentano di affrontare e risol-

vere il problema”.

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Queste le ragioni per cui la Conferenza ha chiesto “la convocazione, entro il mese di maggio, di una riunione

straordinaria della Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di

Trento e di Bolzano monotematica su tale argomento, alla quale siano presenti tutti i Ministri competenti in

materia, nell’ambito della quale:

1) Vengano definite e accertate le competenze dello Stato in relazione al finanziamento delle funzioni relati-

ve alla l.210/1992.

2) Siano garantiti a favore delle Regioni e Province Autonome:

- il rimborso di tutti gli oneri sostenuti per gli anni 2012 e 2013, nonché il ripristino del finanziamento per gli

anni successivi;

- il finanziamento degli oneri dovuti per il pagamento degli arretrati della rivalutazione dell’IIS, secondo mo-

dalità e calcoli condivisi tra Regioni e Province Autonome e Ministeri competenti.

“In mancanza di Accordo con lo Stato – conclude l’ordine del giorno - nei termini sopra esposti, le Regioni e

le Province Autonome assumeranno una posizione unitaria, da attuarsi secondo modalità operative omoge-

nee, disponendo l’interruzione del pagamento degli indennizzi a partire dal 1/7/2014 e provvedendo ad adire

le vie legali per ottenere la restituzione delle somme anticipate a titolo di pagamento degli indennizzi, non-

ché al fine di far dichiarare l’esclusiva responsabilità statale in ordine a tutti gli oneri derivanti dalla legge

210/1992”.

L.F.

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Rassegna medico-scientifica e

politica sanitaria

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