rassegna stampa 15.09.2012
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Ufficio stampa
Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del
15.09.2012
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extra IDV
Regionale
Bologna
INDICE
Porte chiuse in Comune, sos al prefetto15/09/12 Corriere Romagna Cesena 5
La democrazie in franchising15/09/12 Corriere di Bologna 7
Le minacce contro Favia? Decideranno gli Stati Uniti15/09/12 Corriere di Bologna 8
Minacce di morte a Favia su Facebook: inchiesta per istigazione e diffamazione15/09/12 Fatto Quotidiano Emilia Romagna 10
Sul palco Civati e Fassino ma anche i Giovani musulmani15/09/12 Gazzetta di Modena 11
Bonu: «Chi governa veramente Parma?»15/09/12 Gazzetta di Parma 12
Avanti, c’è posto: 1.712 studenti in più15/09/12 Il Resto del Carlino Bologna 13
Minacce a Favia: Indaga la Procura15/09/12 Il Resto del Carlino Bologna 15
Commissione di controllo, Papperini dal prefetto15/09/12 Il Resto del Carlino Cesena 16
Parte la festa della Lega15/09/12 Il Resto del Carlino Ferrara 17
Avvocati, sciopero e convegno-protesta15/09/12 Il Resto del Carlino Modena 18
Tavolazzi (Ppf): tele-sanità, troppi soldi15/09/12 La Nuova Ferrara 19
SIAMO DIFFIDATI A CINQUE STELLE DA CASALEGGIO15/09/12 La Nuova Ferrara 20
Festa Pd, oggi è il giorno di Fassino e Civati15/09/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 21
Favia minacciato: «Andrebbe sgozzato»15/09/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 22
Favia a un passo dalla scissione “Migliaia di persone con me”15/09/12 La Repubblica Bologna 23
Il caso Favia a un passo dalla scissione “In migliaia attorno a me”15/09/12 La Repubblica Bologna 24
Istigazione a delinquere è l’ipotesi della procura15/09/12 La Repubblica Bologna 25
‘Emendamenti antidemocratici’ Palla al prefetto15/09/12 La Voce di Romagna Cesena 26
I ‘grillini accusano “Quei parchi sono sudici e putridi”15/09/12 La Voce di Romagna Ravenna 28
«La Regione ci prende a sberle»15/09/12 Libertà 29
«Bruciamo già i rifiuti dei “cugini”»15/09/12 Libertà 30
Rifiuti, un cavillo contro Ire. Verso una gara per lo smaltimento15/09/12 Polis 31
Inceneritore, ok alla riconversione. Ma come?15/09/12 Polis 33
Bologna, procura apre inchiesta su minacce di morte al consigliere Favia15/09/12 Reggio:24h 34
Inceneritori, M5S: Delrio smentisce il Pd di Parma15/09/12 Reggio:24h 35
Festa boom, 900mila visitatori15/09/12 Unità edizione Bologna 36
Minacce a Favia, i pmaprono un’inchiesta E lui: «Ora serve una discussione nel M5S»15/09/12 Unità edizione Bologna 38
Minacce di morte a Favia su Facebook: inchiesta per istigazione e diffamazione15/09/12 Fatto Quotidiano Emilia Romagna 10
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Piacenza
Parma
Reggio Emilia
Modena
Ferrara
Ravenna
La democrazie in franchising15/09/12 Corriere di Bologna 7
Le minacce contro Favia? Decideranno gli Stati Uniti15/09/12 Corriere di Bologna 8
Avanti, c’è posto: 1.712 studenti in più15/09/12 Il Resto del Carlino Bologna 13
Minacce a Favia: Indaga la Procura15/09/12 Il Resto del Carlino Bologna 15
Favia a un passo dalla scissione “Migliaia di persone con me”15/09/12 La Repubblica Bologna 23
Il caso Favia a un passo dalla scissione “In migliaia attorno a me”15/09/12 La Repubblica Bologna 24
Istigazione a delinquere è l’ipotesi della procura15/09/12 La Repubblica Bologna 25
Festa boom, 900mila visitatori15/09/12 Unità edizione Bologna 36
Minacce a Favia, i pmaprono un’inchiesta E lui: «Ora serve una discussione nel M5S»15/09/12 Unità edizione Bologna 38
«La Regione ci prende a sberle»15/09/12 Libertà 29
«Bruciamo già i rifiuti dei “cugini”»15/09/12 Libertà 30
Bonu: «Chi governa veramente Parma?»15/09/12 Gazzetta di Parma 12
Rifiuti, un cavillo contro Ire. Verso una gara per lo smaltimento15/09/12 Polis 31
Inceneritore, ok alla riconversione. Ma come?15/09/12 Polis 33
“Eletto per caso grazie a raccolta firme”15/09/12 Il Giornale di Reggio Emilia 39
Bologna, procura apre inchiesta su minacce di morte al consigliere Favia15/09/12 Reggio:24h 34
Inceneritori, M5S: Delrio smentisce il Pd di Parma15/09/12 Reggio:24h 35
Sul palco Civati e Fassino ma anche i Giovani musulmani15/09/12 Gazzetta di Modena 11
Avvocati, sciopero e convegno-protesta15/09/12 Il Resto del Carlino Modena 18
Festa Pd, oggi è il giorno di Fassino e Civati15/09/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 21
Favia minacciato: «Andrebbe sgozzato»15/09/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 22
Parte la festa della Lega15/09/12 Il Resto del Carlino Ferrara 17
Tavolazzi (Ppf): tele-sanità, troppi soldi15/09/12 La Nuova Ferrara 19
SIAMO DIFFIDATI A CINQUE STELLE DA CASALEGGIO15/09/12 La Nuova Ferrara 20
«Possiamo ancora salvare l’ufficio del giudice di pace»15/09/12 Corriere Romagna Ravenna 40
Piano sosta: dritti verso il referendum15/09/12 Corriere Romagna Ravenna 41
«Ma io vedo difficile un’unione con il Pd»15/09/12 Il Resto del Carlino Ravenna 42
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Forlì Cesena
Rimini
Piano sosta, Berdonini non molla «I cittadini devono poter dire la loro»15/09/12 Il Resto del Carlino Ravenna 43
«Fermate il degrado dei parchi»15/09/12 Il Resto del Carlino Ravenna 44
I ‘grillini accusano “Quei parchi sono sudici e putridi”15/09/12 La Voce di Romagna Ravenna 28
“Parchi invasi da sudiciume e degrado”15/09/12 La Voce di Romagna Ravenna 45
“Sul Piano Sosta decideranno i cittadini”15/09/12 La Voce di Romagna Ravenna 46
E’ partita la lotteria dei grillini15/09/12 Corriere Romagna Cesena 47
Porte chiuse in Comune, sos al prefetto15/09/12 Corriere Romagna Cesena 5
Commissione di controllo, Papperini dal prefetto15/09/12 Il Resto del Carlino Cesena 16
‘Emendamenti antidemocratici’ Palla al prefetto15/09/12 La Voce di Romagna Cesena 26
Due autobus tornano sotto la pensilina15/09/12 La Voce di Romagna forlì 49
Piano regionale per la gestione dei rifiuti Recupero e filiera del riciclo al centro15/09/12 La Voce di Romagna forlì 50
Ripristino dell’acqua al ponte di Tiberio, Renzi la spunta dopo 13 anni15/09/12 Corriere Romagna di Rimini 51
Il giovane segretario del Pd trova posto in Hera15/09/12 La Voce di Romagna Rimini 52
Confcoop nel mirino di Cia15/09/12 La Voce di Romagna Rimini 53
Renzi esulta: il canale del fiume Marecchia si farà15/09/12 La Voce di Romagna Rimini 54
“Niente abusi, solo un ritardo d’apertura”15/09/12 La Voce di Romagna Rimini 55
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c,o"'jffiere di Forlì e Cesena
Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti
15/09/2012 pressunE
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
Porte chiuse in Comune, sos al prefetto Lettera a Trovato: «Stanno preparando un golpe» E Od invita tutti a reagire contro l'autoritarismo
CESENATICO. Porte chiuse in mu-nicipio per la quarta Commissione consiliare "Attività produttive e controllo": il suo presidente Alber-to Papperini scrive al prefetto An-
gelo Trovato per sollecitare garan-zie. E intanto sull'amministrazione comunale piovono strali, lanciati sia dal movimento 5 Stelle sia dal Pd.
In veste di leader del partito creato da Beppe Grillo, Papperini esprime profondo sdegno per quanto è successo la sera del 12 settembre, quando commissari, esperti e cit-tadini sono stati lasciati fuori dal palazzo munici-pale. Ed intravede all'oriz-zonte «un golpe istituzio-nale» per "smontare" la commissione.
Nel suo ruolo di presi-dente della quarta com-missione, Alberto Pappe-rini ha invece deciso di scrivere al prefetto. Lo ha invitato ad approfondire la questione, auspicando provvedimenti ed una ri-sposta scritta alle solleci-tazioni fatte.
A chi lo accusa di non es-
Il prefetto Angelo Trovato
sersi mosso correttamen-te nella preparazione del-la riunione, Papperini ri-sponde che prima del 12 settembre si era premura-to di avvisare e verificare la presenza di assessori e dirigenti pubblici.
Teme che il sindaco Bu-da e la sua squadra stiano cercando di «affossare de-finitivamente le funzioni della commissione ed evi-tare ogni controllo sul la-voro della giunta», e lo fa presente nella lettera al prefetto. Ricorda che que-sta commissione era stata introdotta nel 1994 per e-quilibrare i poteri dell'amministrazione co-munale e denuncia l'esi-stenza di un piano preci-so: «A breve sarà convoca-ta dal presidente del con-siglio comunale Angelo Soragni una commissione ad hoc, segreta e chiusa al pubblico, col compito di modificare statuto e rego-lamento per il funziona-mento del consiglio comu-nale». Nel dettaglio, «l'am-ministrazione ha presen-tato diversi emendamenti con i quali si vogliono le-gare obbligatoriamente i commi delle commissioni a quelli del consiglio co-munale. In questo modo si porterebbe la commissio-ne di garanzia a non poter più svolgere le proprie funzioni, che comprendo-
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Porte chiuse in Comune,sosal wefetto
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c,o'r'fiere di Forlì e Cesena
Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti
15/09/2012 pressunE
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
no anche il controllo sulle delibere di giunta e sul la-voro delle società parteci-pate, compresa Cesenati-co Servizi Srl ed Hera».
Il segretario del Partito Democratico, Mario Dru-di, sebbene con altri ac-centi, non è meno tenero nei confronti della giunta Buda: quanto avvenuto il 12 settembre «è l'ultimo e-pisodio - attacca - di un'o-
pera di svilimento degli organismi rappresentati-vi e delle sedi istituzionali cittadine, iniziato all'in-domani delle elezioni am-ministrative, quando dal balcone del municipio si misero a sventolare le bandiere di partito della coalizione di centrode-stra. Un fatto di dubbia e-leganza istituzione».
Il timoniere del Pd ricor-
da poi che, in sede di ele-zione della quarta com-missione consiliare, di prassi concessa alle oppo-sizioni, «sindaco e soci non hanno lasciato che le opposizioni ricercassero fra loro un accordo, ma partecipando attivamente al voto hanno scelto per il ruolo di presidente il con-sigliere del movimento 5 Stelle». E si sono mostrati «fieri di compiere uno sfregio istituzionale nei confronti del Partito De-mocratico, principale for-za politica della città». Tornando alla vicenda della commissione, Drudi dichiara che «la commis-sione è stata regolarmente convocata dal presidente Papperini. Che l'ordine del giorno potesse essere non conforme al regola-mento comunale è un'opi-nione legittima, ma la maggioranza poteva so-stenerla con i numeri di cui dispone in sede di com-missione. Poteva far venir meno il numero legale. È gravissimo che invece ai rappresentanti ed esperti di tre partiti politici Pd, Pri, M5S e cittadini non sia stato permesso di acce-dere ai locali del palazzo comunale. Così facendo la maggioranza ha palesato un autoritarismo inquie-tante. Invitiamo la città, le associazioni di categoria e le forze sociali a riflette-re».
Antonio Lombardi
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CORRIERE DI BOLOGNA
Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
Direttore Responsabile: Armando Nanni
GRILLO E FAVIA
LA DEMOCRAZIA. INTRA:\CHISRC di ANTomo PO TO
astersi per la de- mocrazia è sem- pre cosa buona e
., • giusta. Però stupi-sce lo stupore con cui Gio-varmi Pavia e gli altri dissi-denti emiliani sembrano aver scoperto solo ora che il Movimen-to 5 Stelle non è democra-tico, ha un padrone e un capo assoluti e non tolle-ra il dibattito interno. Im-magino, infatti, che Pavia e gli altri sapessero perfet-tamente, quando hanno compilato il modulo e spedito la domanda di candidatura, che non sta-vano iscrivendosi a un partito, bensì stavano li-beramente sottoscriven-do un contratto di natura commerciale col quale chiedevano lo sfruttam.e n.- io di un marchio di pro-prietà altrui, esattamente come si fa quando si apre un negozio in franchi-sing. A nessun gestore di_ ristorante McDonald's ver-rebbe mai in mente di in-dire assemblee con altri colleghi in cui magari de-cidere una ricetta diversa di hamburger o un diver-so tempo di frittura delle patatine. E infatti Grillo non deve prendersi nean-che l'incomodo di espel-lerlo: basta che dichiari che non ha più la sua fidu-cia, e gli ritiri così l'uso del marchio.
Bisogna del resto consi-derare che Favia e gli altri aderirono al Movimento di Grillo proprio perché era fatto così, proprio per-ché non era un partito po-litico coni suoi riti e le sue gerarchie. Inseguiva- ,
no un modello di demo-crazia diretta da realizza-.
re grazie alla Rete, ma la democrazia diretta non esiste, nella migliore del-le ipotesi è demagogia co-me nella piazza che volle crofiggere Gesù, nella peggiore è tirannia di un capo che mobilita le imas-se. Non é un caso se l'uni-ca forma di democrazia conosciuta è quella che prevede il sistema eletto-rale di «una testa, un vo-to» e che si esprime nei Parlamenti. E non si vede perché ciò che non c'è nel-la realtà dovrebbe invece esistere online.
D'altra parte, e a ulterio-re scusante per Grillo, non è che i partiti veri pra-tichino poi tutta questa democrazia. Si può scala-re i'idv e sostituire Di Pie-tro per vie democratiche? Ovviamente no. E il Pdl? mia proprietà. E Ride? Ca-sini fa e disfa come crede. il Pd va un po' meglio so-lo perché è diviso in deci-ne di correnti, una dobbia-mo vedere che succederà nelle prime primarie ve-re. Il guaio è che i partiti sono associazioni volonta rie e fanno un po' come vogliono. L'articolo della Costituzione che prevede-va una legge che li rego-lasse non è mai stato at-tuato. Il difetto di demo-crazia è dunque un gigan-tesco problema della poli-tica italiana. Grillo ha con-vinto i suoi seguaci che lui l'avrebbe aggirato so-stituendo i partiti con un marchio. Ma, come do-vrebbero aver capito Pa-via e gli altri, il diritto commerciale può fare tranquillamente a meno della democrazia.
RIPRWUZIONE RISERVA- FA
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Pagina 5 l, minacce gemito Fa, Deeilkmining 01i Stati I
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CORRIERE DI BOLOGNA
Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
Direttore Responsabile: Armando Nanni
fi caso L'indagine per ist -azione a c elinquere passerà per una rogatoria nego Usa cove ha sede social network
Le i.acce contro Fa-via? Decideranno gli Stati Uniti La polizia postale: difficile avere i dati da Facebook
Minacce gravi, diffamazio-ne, istigazione a delinquere: sono i reati ipotizzati dai pm sulle pesanti intimidazioni via Facebook al consigliere regio-nale grillino Giovanni Favia. fl fascicolo, aperto a seguito del-ta querela presentata da Favia ai carabinieri, è stato assegna-to al pm Antonella Scandellari e per ora è contro ignoti. «So-no stati disposti con urgenza. tutti gli accertamenti tecnici per risalire all'autore del post», fa sapere il procuratore aggiunto Valter Giovannini, portavoce dei pm bolognesi. Ma l'indagine si profila tutta. in salita, nonostante i sofistica-ti mezzi della polizia postale: ci sono da superare una serie di scogli legali alla giurisdizio-ne in cui ricade il social network, quella statunitense.
Per poter ripercorrere i con-torti sentieri informatici che conducono alta pubblicazione del commento minaccioso del-['utente Stage Couture («Que-sl'uorno di m,,.. andrebbe am-mazzato») è necessario chiede-re l'autorizzazione dell'autorità giudiziaria Usa. Sebbene Face-book abbia una sede italiana a. Milano, richieste simili vanno
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consigliere e l'avvocato Giovanni Fai. gel Mcgarrento cinque stcfle con l'asoocate Francesco Antonio Maisang dopo aver presentata la querela cere minacce. A sinistra Antonio Aerea...già capo della polizia postale ril Bologna di cui oggi direttore centrale a Rema
inoltrate alla sede principale di Menlo Park, in California. Lo spiega il direttore del Servizio polizia postale e delle comuni-cazioni Antonio Apruzzese. Ed ecco il primo scoglio: «Fatti questi passi bisogna vedere se per lo stato straniero interpella-to è reato ciò che per noi è rea-to», dice il dirigente. Gli Usa hanno un'idea del free speech molto più estesa della nostra. «Per provare ad aggirare que-sto ostacolo si può ipotizzare ['istigazione a delinquere, gli. Usa sono sensibili all'istigazio-ne alla violenza. Ma poi è sem-pre il giudice a valutare caso per caso le questioni da noi po-ste», spiega Apruzzese. Nulla è scontato, insomma, sebbene i pm bolognesi ipotizzino l'isti-gazione a delinquere per le fra-si «Favia andrebbe sgozzato in piazza., e «andrebbe ammazza-to». Supponiamo dunque che i colleghi d'Oltreoceano sposino questa scelta. «Si va da Pace-book con il provvedimento del giudice americano chiedendo di acquisire i dati tecnici che hanno portato alla pubblicazio-ne di quel contenuto», spiega ancora Apruzzese. Ma, ancora, il risultato non è garantito: risa-
lire all'indirizzo informatico da. cui è partito il post non vuoi di-re risalire al suo autore. «Se il computer usato si trova in un Internet cafè abbiamo un'indi-cazione solo apparentemente utile alle indagini perché è più complicato scoprire chi ha usa-to quella. macchina a quella de-
terminata ora», prosegue il di-rettore. Paradossalmente, l'ope-razione meno difficile è quella Che potrebbe apparire più com-plessa: ricostruire un profilo cancellato, come quello di di Stage Couture. «E, tutto traccia- ,
to», dice Apruzzese. Intanto l'avvocato Francesco
Antonio Maisano lavora alla. stesura della seconda querela. Non è semplice ricostruire la catena di responsabilità che sta dietro alla pubblicazione sul blog di Beppe Grillo dell'artico-lo in cui si accusa Favia di aver combinalo il fuorionda con il giornalista di Piazza pulita: la
Cassazione dice che per i blog non valgono le stesse norme che regolano la figura del diret-tore responsabile nelle testate giornalistiche. Ma per Pavia blog ha avuto un ruolo centrale nella «campagna d'odio» con-tro di lui.
Sulle minacce e gli insulti ri-
volti fino a ieri al consigliere è intervenuto ieri il deputato bo-lognese del Pdl Giuliano Cazzo-la, che ha dato degli «squadri-sti» ai militanti dei movimento 5 stelle.
Ameha Esposto [email protected]
La vicenda
LO SCONTRO
fuodonde e eatteew Piazzapulita (La 7) fa vedere un 1.°r:onda in cui il consigliere grillirm Favia accd-sa sue movimento di mancanza di democrazia. La reazione è cc: cm' Sul blog di beppe Grillo si sostiene che ruorionda sarebbe stato concordato
LO WHEN
Istífigeone e ffiffemazone FaVia riceve :minacce di morte Facebook e giovedì scorso sporge denuncia. Dalla sua g.rela, presentata ai carabinieri, la Procura ipotizza i reati di minacce gravi, istigazione a delinquere e diffarnazione. al momento contro ignoll
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, minacce eoneo Fai la? Decilkugrago gli Sigli .nid
15/09/2012 pressunE
CORRIERE DI BOLOGNA
Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.
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Direttore Responsabile: Armando Nanni
111 tuttoil mondo I social network un canale utilizzatissimo. L'esempio più eclatante in Italia fu quello del gruppo «Uccidiamo Berlusconi»
Da Obama alla SgTena, spaventare in versione 2.0 «Ucciderò il presidente Obama que-
sta sera». Una frase scritta su Twitter ed è subito panico. E subito l'Fbi, guida-ia dagli «sbirri informatici», si lancia al-la caccia dell'autore. E lo acciuffa, qual-che ora dopo, nella sua casa di Charlot-te. La città dove proprio quella sera Mr Obama avrebbe preso parte alla con-vention democratica. Riportato alla re-altà dall'arrivo dell'Fbi, Jamar Sims, 21 anni e qualche spinello di troppo, so-stengono le autorità Usa, si è affrettato a scrivere un tweet di tenore ben diver-so: sorry».
Accadeva soltanto dieci giorni fa, nel pieno della campagna elettorale per le presidenziali Usa. Nascosta nel profluvio di tweet con l'hashhig Oba-ma che inondava il social network, la minaccia poi rivelatasi infondata. la-mar Sims non aveva alcuna intenzio-
ne di uccidere il presidente. Come non avevano davvero intenzione di far fuori l'ex presidente del Consiglio italiano gli oltre 73.4mila iscritti ai grup-po «Uccidiamo Berlusconi» nato su Fa-cebook .nel settembre 2no8. L'iniziati--va scatenò un putiferio. La magistratu-ra romana aprì un'inchiesta. E l'ammi-nistratore si vide costretto a correre ai ripari scrivendo: «Non potendone cambiare il nome dichiaro questo un gruppo di affermazioni bizzarre. Perso-nalmente non voglio uccidere nessu-no, non voglio incitare nessuno a vio-lare la legge».
Anche personaggi meno noti di Oba.- ma e Berlusconi hanno «avuto l'onore» di essere minacciali sui social network. Di recente, ad esempio, è toc-cato al dirigente romano del Pd Marco Miccoli a cui su Twitter l'utente
O'tilornacon.Grillo (poi scomparso) ha dedicato il seguente pensiero; «M.... lo sai che sei morto e non potremo seppel-lirti vivo?». Miccoli, da tempo ai ferri corti con il movimento 5 stelle di Ro-ma per vicende locali, si è spaventato accusando i militanti di volerlo appun-to morto. E che dire della «sexy nonna 48enne» siciliana Inisa.Livatino minac-ciata di morte due anni fa su Facebook da un fotografo suo conterraneo per cui non aveva voluto posare truda.
presidente e la giornalista In Lisa l'Fbi rintracciò il responsabile delle minacce via Twitter. La giornalista fu attaccata via web sui Marb detenuti in India
«Vengo a trovarti fino a Milano e film-- mazzo», le aveva scritto il tizio. Uno stalker, secondo la signora, che lo ave-va denunciato.
Ha passato dei brutti momenti per le offese e le intimidazioni sul web anche la giornalista Giuliana Sgrena, «colpe-vole» secondo alcuni di aver scritto un articolo sui Mat.') italiani detenuti in In-dia in cui avanzava dubbi sulla giurisdi-zione competente in quella vicenda. Lo scorso febbraio, in una conferenza stampa, la giornalista ha denunciato l'aggressione via web. Un fiume di mi-nacce e insulti farciti dei più beceri luo-ghi comuni. Compreso quello della donna «che invece di starsene a casa a fare la calza se ne va in giro per il mon-do facendo ammazzare la gente».
A. Esp. RIFIRODIM101 ,, ,,
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Baraci< Obama
Giuliana Sgrena
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15/09/2012 press unE *Fatto
Emi► Romagna Periodicità: sito web
Direttore Responsabile: Antonio Padellaro
Minacce di morte a Fama su Facebook: inchiesta per istigazione e diffamazione S muove le procure dopo lo nenanda presentata dai consìqbere reqìonale del Movìrnente 5 stelle, Grevi ì reati .)otizzaii. fasci;.210 affidato al rrúnat ,ero Antonalla Scandellan
di Nicoia ii110 1111;h3g33 a I 14 SiCt ICSZ3.33't 2012
Dopo la denuncia presentata ai Carabinieri dal consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Giovanni Favia, la procura di Bologna ha aperto un fascicolo per istigazione a delinquere, minacce gravi e diffamazione, ancora contro ignoti.
Favia, in rotta con Beppe Grillo dopo le sue affermazioni in un fuori onda in merito all'assenza di democrazia interna nel Movimento, ha ricevuto sul profilo Facebook un commento di un utente che si firma "Stage Couture", secondo il quale "Favia andrebbe sgozzato in piazza... Dovrebbe essere ammazzato per dare l'esempio. Esempio chiaro: chi si permette di comportarsi cosi va eliminato. Basta compassione e perdono. Questa gente è nostra nemica".
Il pubblico ministero titolare del fascicolo è Antonella Scandellari, che ha già disposto gli accertamenti alla polizia postale. Il reato di istigazione a delinquere, è bene precisare, si riferisce al contenuto delle minacce, al significato letterale; la procura cioè non ha ampliato in alcun modo il campo di indagine su presunti istigatori esterni. Il procuratore aggiunto Valter Giovannini, portavoce della procura, ha dichiarato di aver già "disposto con urgenza gli accertamenti tecnici per risalire agli autori dei post".
La denuncia presentata da Giovanni Favia, due pagine circostanziate, è contro l'utente di Facebook autore della frase incriminata, ma il grillino non ha comunque escluse future mosse contro coloro che nei giorni scorsi hanno dato vita ad una "campagna denigratoria" nei suoi confronti e possano quindi aver indotto qualche scalmanato ad arrivare alle minacce.
Favia potrebbe cioè muoversi contro eventuali ispiratori o istigatori delle frasi minacciose. Ambito che per ora non è di interesse della procura di Bologna. Il grillino ha scritto, infatti, che "raccoglieremo materiale e valuteremo successivamente con i legali se e come procedere nei confronti di coloro i quali si fossero resi partecipi di una campagna denigratoria che ha portato a queste conseguenze".
Con la querela "contro gli utenti che mi hanno minacciato di morte", si formalizzeranno "tutti gli atti necessari affinché la magistratura di Bologna possa identificare i responsabili di ogni condotta illecita perpetrata in mio danno e così perseguirli come prevede il codice penale".
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15/09/2012 press LinE GAllETTA DI MODENA Direttore Responsabile: Enrico Grazioli
Periodicità: Quotidiano Tiratura: 14.465
Diffusione: 10.513
OGGI ALLA FESTA DEL PD
Sul palco Civati e Fassino ma anche i Giovani mus ani Giornata ricca cfi appuntamen-ti politici oggi Ala Festa del Pd, Dalle 16 fino a sera, allo spazio Resistenza Gd/Arci "Giornata dell'imercultura". Si alterneranno incontri terna-dei, musica e gastronomia multietniche. Culmine dell'ini-ziativa il dibattito diritto di cittadinanza per tutti gli italia-ni" a cui prendono parte Sei-fuddin Abouabid della direzio-ne nazionale dei Giovani Mu-sulmani d'Italia e Giulia Spez-zarli, responsabile provinciale Diritti civili e Integrazione Gd
Modena. Alle 17 allo spazio Ri-costituente - sala Abitcoop, di-battito dal titolo "Associazioni-smo e volontariato, risorse per la comunità'', Relatrici il sotto-segretario al welfare Maria Ce-cilia Guerra e il sindaco di Campogalfiano Stefania Zan-ni. Intervengono Angelo Mar-selli, presidente Auser Mode-na e Centro Servizi Volontaria-to, Antonino Marino, assesso-re allo Sport del Comune Mo-dena, Rosa Bandieri, presiden-te del Comitato paritetico del volontariato, Andrea Covi, pre-
sidente Uisp e Albano Dugoni, portavoce del Forum Terzo Settore. Dalle 17.30, invece, al Palaconad, si parla di ambien-te. Il consigliere regionale lom-bardo Pippo Civati guiderà l'ampia carrellata di ospiti che si confronterà sulla questione ambientale: tra questi l'asses-sore di Milano Stefano Boeri, il candidato al Nobel per la Chi-mica Vincenzo Balzani, il capo-gruppo Pd a Parma Nicola Dall'Olio, la capogruppo Pd della Regione -Veneto Laura Puppato, il consigliere regiona-
le Thomas Casadei, la respon-sabile nazionale Pd Ambiente Stella Bianchi, il segretario re-gionale Pd Stefano Bonaccini e l'assessore provinciale ali' ambiente Stefano Vaccari. Co-ordinerà l'iniziativa, insieme a Civati, la consigliera comuna-le Pd Giulia Morini. Alle 21, al Palaconad, per il ciclo "I demo-cratici alla sfida del governo" è atteso il sindaco di Torino Pie-ro Passino. Si confronterà con il sindaco di Mirandola Maino Bertatti e il segretario cittadino del Pd Giuseppe Boschini.
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Conmerzio,"co,dice Sitta" per regolare le aperture :,- •
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15/09/20/2 press unE GAZZETTA DI PARMA
Direttore Responsabile: Giuliano Molossi
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: 45.153
Diffusione: 37.669
:ML LE PRESUNTE PRESSIONI DI GRILLO
Bonn: «Chi governa veramente Parma?»
«O Tavolazzi ci sta raccontan-do una balla colossale o Pizza-rotti non ci sta dicendo tutta la verità su chi stia prendendo real-mente le decisioni in Comune e, di conseguenza, su chi stia go-vernando, per davvero, Parma». A dirlo è Massimiliano Bonu, coordinatore comunale del Pdl, che interviene dopo la trasmis-sione «Piazzaputita», in cui l'ex
grillino Valentino Tavolazzi ha parlato del veto posto da Beppe Grillo e da Gianrobeito Casaleg-gìo alla sua venuta a Parma come direttore generale del Comune. «Mi chiedo - dice Bonu - come faccia il sindaco a continuare a ripetere di non avere mai rice-vuto pressioni da Grillo e da Ca-saleggio e di aver sempre deciso liberamente le nomine». +
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PROVINCIA Giuseppe De Biasi
il Resto del Carlino
BOLOGNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
15/09/2012 press unE
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
• , Avanti, c'è posto: 1.712 studenti in più Lunedì ricomincia la scuola, con un aumento di iscritti rispetto al 2011
di AMELIA SAMOGGIA
E ALLA FINE, tra rocambole-sche quadrature del cerchio, le nozze con i fichi secchi faranno aprire (e marciare) le nostre scuo-le che lunedì spalancheranno 524 portoni per accogliere un'on-data di 110.781 zainetti dai 6 ai 18 anni, in tutta la provincia. Ben 1.712 in più rispetto alla campa-nella precedente. A celebrarle, il provveditore Maria Luisa Manti-nez che, con un lavoro di cesello, ha distribuito gli appena 37 docen-ti in più mandati da Roma, contro i 197 chiesti. «Abbiamo dovuto fa-re la moltiplicazione dei pani e dei pesci con quel poco che aveva-mo», spiega questo pragmatico di-
rigente che sta regalando una se-conda vita a via Castagnoli.
QUANTO ai 37, Martinez ne ha destinati sei alla materna, dieci al-le elementari, undici alle medie e dieci alle superiori. Confermate le 1.098 classi delle elementari a tempo pieno (sette in più rispetto al 2011) e le 800 a tempo normale, mentre i posti di inglese sono pas-sati da 30 a 27 per recuperare tre posti destinati ad aprire tre nuove sezioni di materna (due all'Istitu-to comprensivo 13 e uno al 7). Al-le medie, invece, altri quattro po-sti sono stati ricavati riducendo di due ore settimanali le classi a tempo prolungato. Infine sono stati autorizzati sdoppiamenti di
classe in due medie (Rolandino-Pepoli e Reni) ed è stata aggiunta una classe al liceo Minghetti e all'odontotecnico Malpighi.
PROVINCIA Dai 6 ai 18 anni, 110.781 ragazzi varcheranno portoni di 524 istituti
UNA SITUAZIONE su cui la Flc-Cgil non molla la presa, tanto che il segretario regionale, Raffa-ella Morsia, bolla «quest'anno co-me il peggiore. La deriva è sotto gli occhi di tutti. Ad esempio — denuncia la sindacalista anche
nelle zone non terremotate abbia-mo scuole inagibili. Inoltre man-cano i completamenti di orario e non ci sono abbastanza docenti e Ata».
UNA VITA in salita, insomma, per una scuola che, malgrado tut-to, funziona. Merito anche degli 8.519 insegnanti (+ 88) che ogni giorno entrano nelle 4.867 classi (-i- 30). A far da contraltare ci sono 2.593 Ata (+36), il personale non docente (dai collaboratori scolasti-ci agli assistenti tecnici e ammini-strativi ai direttori amministrati-vi) che fanno marciare segreterie e laboratori, oltre che garantire si-curezza e vigilanza ai piani.
BUONE notizie, nel segno di una sacrosanta integrazione, l'in-cremento di studenti disabili: da 2.686 a 2.797 (+111, e possono contare su 1.275 docenti di soste-gno, senza contare quelli in dero-ga). Per amore di statistica, un professore ogni 2,19 alunni; un. rapporto «più rispetto all'an-no precedente — spiega Martinez —, ma più basso rispetto ad altre province». Curiosando nei vari or-dini di scuola, alla materna ci so-no 122 iscritti in più (da 12.633 a 12.755), mentre alle elementari so-no 736 (da 39.647 a 40.383), alle medie 453 (da 23.827 a 24.280) e alle superiori 401 (da 32.962 a 33.363).
V.AnWORE
«i terremotati in prima fila»
«IN PROVINCIA le scuole inagi-bili sono per fortuna poche, ma in. tutta la regione ci sono tanti edifi-ci, e tante persone, fortemente se-gnali dal terremoto. A loro va il mio primo pensiero, la mia solida-rietà, ma soprattutto la promessa che faremo tutto quanto è in no-stro potere per accelerare i tempi della ricostruzione». Lo scrive nel saluto di inizio anno Giusep-pe De Biasi, assessore all'istruzio-ne della Provincia.
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A PRESELA To le dimissioni dal imo giorno di scuola. E così, dal 30 agosto, Silfi r .,occhi (che al rta.o mento tace) non è più la preside del Sant'Alberto Magno, i'ist3tu <o pantano di via stro che ha guidato2006. «C'è dispia-ciuto molto ------ aiaar i .tte Raffaele `Tannini, presizl Atte del echi del la fondazione che gr terna l'istituto che riunisce dalla materna al l iceo svieniifico internazionale —. E stata tarai separazioneo
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il Resto del Carlino
BOLOGNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
15/09/2012 press unE
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
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il Resto del Carlino
BOLOGNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
15/09/2012 press unE
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
in cc a Fava Indaga La Procura
PROCURA ha per n'inc erta contro à o er istigazione a elinquere, minaccg, iffamazione sulle mina "a Facebook (Andrebbe
nato in piazza') contro nsigliere regionale io Giovanni !j aviti.
a con Beppe Grillo, io stati disposti con za ha detto
urator:e aggiunto eri tut gli accertamenti per risalir ti
all'autore o agli autori del sb>. L'inchiesta è partita o la denuncia dello
sso Favia>
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Resto del Carlino
CESENA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
15/09/2012 press LIME
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
PROTESTA
Commissione di controLLo, Papperini cal prefetto IL CONSIGLIERE del Pd! di Cesenatico, Mauro Brighi, è intervenuto sulla polemica della mancata riunione della Commissione controllo e garanzia: «Io sono un membro della Commissione e vi assicuro che non avevo ricevuto alcuna convocazione. Ho appreso della riunione soltanto leggendo il Carlino, a quel punto ho telefonato in Comune per avere delle conferme da parte dei funzionari, ma referente era in ferie e di questo il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Alberto Papperini, era al corrente. Inoltre tengo a sottolineare che le chiavi del palazzo municipale dove si sarebbe dovuto tenere l'incontro, non le hanno gli amministratori, bensì i funzionari incaricati di seguire la stessa Commissione. E anche questo è un aspetto noto a tutti». Nel frattempo Papperini ieri ha scritto al prefetto Angelo Trovato per approfondire la vicenda e prendere provvedimenti sull'accaduto. Sull'argomento interviene anche il capogruppo in. consiglio comunale del Pd, Mario Drudi: «Il mancato svolgimento della Commissione controllo e garanzia, rappresenta l'ultimo episodio di un'opera di svilimento degli organismi rappresentativi e delle sedi. istituzionali cittadine da parte della maggioranza».
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V:W', RANO PEVE OSPITE IL SEGRETARIO SALVINI
Parte la festa della Le a «VENGO in una terra concreta a parlare di cose concrete. Su questo la Lega sta cambiando. Parlare di meno e fare di più. Il ricambio che abbiamo avuto noi non l'ha avuto nessuno». Co-sì Matteo Salvini, 38 anni, segre-tario nazionale della Lega Lom-barda, parlamentare europeo e uomo di punta del nuovo corso, ha aperto ieri sera, in Diamanti-na, la Festa provinciale della Le-ga Nord, insieme al segretario provinciale Fabio Bergamini (foto) e al segretario regionale Fabio Rainieri. «In questi
— ha detto Bergamini. — il tema 'Microregione per il nord' è l'argomento sul quale si stan-no concentrando le attenzioni dei nostri elettori. Ancora una volta la Lega Nord è avanguar-dia politica e territoriale». Da qui la concretezza degli intenti: «L'emergenza adesso sono il la-voro e l'impresa • ha aggiunto Salvini Incominceremo a breve a raccogliere firme in tut- to il nord per coinvolgere i citta-
dilli, e gli imprenditori, su cosa pensano dell' Europa e dell'eu-ro, se è un vantaggio o una palla al piede e chiederemo all'Emilia rossa, anche se un po' meno ros-sa, se è d'accordo con la propo-sta di tenere il 75% delle tasse sul territorio. Se ognuno si tiene il suo, anche la fase della rico-struzione sarebbe più facile». Stand gastronomici e musica. Domani alle 21.30 dibattito con Alan Fabbri sindaco di Bolide-no, Nicola Minarelli di Porto-maggiore, Fabrizio Toselli di Sant'Agostino.
Claudia Fortini
«Ce rh,.. alt ro ero al! ret addic, a I;a13,ree
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pressunE il Resto del Carlino 15/09/2012
FERRARA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
Periodicità: Quotidiano
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i Resto del Carlino
MODENA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
15/09/2012 press LinE
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
CAMERA PENALE LUNEDÌ A MODENA IL PRESIDENTE NAZIONALE SPIGARELU
Avv. ti, sciopero e convegno-protesta IN concomitanza con il primo giorno di astensione indetto dall'Unione delle Camere Penali, il 17 set-tembre si terrà a Modena un convegno sulla recente riforma forense, così come voluta dal Governo. Si protesta per l'inaccettabile linea che confonde, sna-turandola, la funzione dell'avvocato con quella di al-tre attività intellettuali», Il Governo non ha infatti. dato ascolto all'unanime richiesta dell'avvocatura e la disciplina riguardante la professione forense non
è stata stralciata dal regolamento degli ordinamenti professionali. Per questo, a commentare a caldo gli effetti del provvedimento, che costituiscono uno dei motivi dell'astensione proclamata dalla Camera Pe-nale sarà a Modena per la prima volta il presidente dell'Ucpi, l'avvocato Valerio Spigarelli. Partecipano il senatore Filippo Berselli, l'avvocato Giuseppe Pic-chioni (componente consigliere del Cnf), e il giudice Domenico Truppa. L'evento si terrà alla Camera di Commercio di Modena alle 15.
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Valentino Tavolazzi (Ppf) al conteggio dei voti sui refe ndum di tona
Tas1)/2,21(Pli): teic-sweit b.oppi gthil
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15/09/2012 pressunE la Nuova Ferrara Direttore Responsabile: Paolo Boldrini
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: 13.462
Diffusione: 9.640
Tavolazzi Ppf): tele s età, troppi soldi Il consigliere civico: «Oggi si può comunicare quasi gratis. Ricordo trasmissioni a senso unico». Favia (M55), mesi di silenzio
Mentre si attende la decisione dell'As1 sull'assegnazione del nuovo appalto per la comunica-zione sanitaria televisiva, che sostituirà la convenzione da 100mila curo annui con Tele-stense, anche rl consigliere civi-co Valentino Tavolazzi solleva la questione della informazione a pagamento in tv. Reduce dalla trasferta romana al talk show di La7, da dove ha lanciato l'opera-zione-trasparenza all'interno del Movimento 5 stelle, Tavo-lazzi affrontala questione da un doppio punto di vista. «Si tratta di una spesa eccessiva, penso che le istituzioni debbano ta-gliare di molto la comunicazio-ne istituzionale vista l'abbon-danza di mezzi ormai a dispo-zione, gratuitamente o quasi - è la prima osservazione del Carni-Ocre di Progetto per Ferrara - La Rete raggiunge ormai il 50% delle famiglie, ci sono le confe-
renze stampa e i comunicati, è possibile coprire in questa ma-niera gran parte delle esigenze Informative degli enti. La parte a pagamento dovrebbe essere ridotta ai minimo».
L'altro aspetto cui insiste Ta-volazzi, da sempre ;Alleo nei confronti della gestione della sanità ferrarese, è relativo ai contenuti della comunicazione delle due aziende. «Troppo spesso in questi anni abbiamo visto in tv una finta informano - ne istituzionale, che aveva più i connotati di una cornunica-zio ne politica. Ho in mente - rac-conta - una trasmissione sul tra-sloco a Cona, nel periodo del nostro referendum, con un par-terre di politici, manager della sanità, operatori del settore, completamente schierato a fa-vore del trasloco. L'unica voce moderatamente critica era alli-data ad un contributo filmato
una trasmissione "istituzionale", non passava al-cuna scritta informativa al pro-posito. In ogni caso ciev'essere chiaro che i vertici sanitari non possono utilizzare la comunica-zione istituzionale per convin-
cere i cittadini delle loro scelte, perché altrimenti diventa una informazione di tipo politico, non di servizio». In sè, l'inseri-mento di taik show nei pacchet-ti di comunicazione tv acquista-ti dalle aziende sanitarie «è pro-fondamente sbagliato, a paga-mento devono andare solo in-formazioni di servizio» conclu-de Tavolazzi.
Nella vicenda è spuntato an-che Giovanni Pavia, il consiglie-re regionale M5S nell'occhio del ciclone per la contrapposi-. zione con Be..ppe Grillo e anche per la vicenda delle interviste pagate ad alcune tv regionali. E' infatti emerso che al gruppo re-gionale di M55 erano in posses-so della documentazione fin dal gennaio scorso.
Non si capisce perché, però, questi dati non erano stati resi pubblici prima degli articoli del-la Nuova.
registrato, con un'intervista al dottor Ricci che delineava i pro-blemi per il Pronto soccorso a causa del trasloco a Cona. Ven-ne ovviamente redarguito dallo studio, praticamente all'unani-mità. Non so se si trattava di
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15/09/2012 press LinE la Nuova Ferrara Direttore Responsabile: Paolo Boldrini
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: 13.462
Diffusione: 9.640
IL DOCUMENTO n
SIAMO DIFFIDATI A CINQUE STELLE- DA CASALEGGIO CENTO IN MOVIMENTO
ci mesi fa due intere liste civiche certificate del MoVimento 5 Stelle
sono state diffidate ad utilizzare nome e simbolo di proprietà di Beppe Grillo: MoVimento 5 Stelle di Cento e Progetto per Ferrara. Due gruppi di persone, di cittadini che tuttora credano in quella che è la più grande rivoluzione, sociale e politica dal dopoguerra.
Cittadini stufi, stanchi ed avviliti a causa di una classe politica che segue i propri interessi, che non è più capace di parlare cori la gente, che continua a tradire ed a prendere in giro il popolo italiano. Gente semplice che si ritrova, come noi, da dopo il terremoto che ha colpito duramente la città di Cento, a riunirsi in un garage. Due gruppi di cittadini che credono nell'applicazione di una corretta democrazia interna nelMoVimento e che ad oggi, non esiste. Cittadini semplici ma con un forte senso civico che spesso lottano contro poteri forti, (per non dire enormi) spinti da quella forza di riscatto sociale che sta richiedendo un intero paese. Uomini e donne che hanno raccolto migliaia di firme nelle lotte contro la Casta, a
testimonianza del loro lavoro sul territorio che credono nel Non-Statuto dei MoVimento 5 Stelle e nel suo principio unico nella storia della politica italiana:Uno Vale Uno. Eppure, proprio per questo nostro credo, siamo stati diffidati da uno studio legale milanese, composto da sette avvocati, su incarico della Casaleggio Associati srl, una società di strategie di rete. Abbiamo sentito doveroso, come attivisti, richiedere con forza una spiegazione sulla diffida ad un eletto ed al gruppo che egli rappresenta nel consiglio comunale dì Ferrara. Morale, una diffida anche a noi attraverso due righe scritte in modo superficiale sotto forma di PS in calce ad un post dal titolo premonitore: Game Over. Nessuna spiegazione a
riguardo e nessuna risposta alla nostra lettera aperta scritta a Beppe Grillo ben 170 giorni fa. Il problema quindi esiste nel MoVimento 5 Stelle e non sono nè Tavolazzi, nè Favia. Non stiamo parlando di una diffida ad una singola persona ma a due interi gruppi di attivisti 5 Stelle che a loro volta, hanno alle spalle circa 4.000 elettori e più di 14.000 cittadini che hanno partecipato attivamente con rl loro voto ad una iniziativa referendaria di Progetto per Ferrara. La nostra testa è già sul tavolo e non fate finta che non ci sia: a noi non può essere imputata la ricerca di una poltrona o la velleitaria, assurda, ridicola, volontà di creare un partito. Che il sogno si avveri attraverso la costruzione di una rete nazionale mediante
una piattaforma dove si possano scegliere candidati e partecipare alla stesura del programma, costringendo gli altri partiti ad adeguarsi... se vogliono competere. Oppure lasciamo il MoVimento alle decisioni dì solo due persone o poco più... o meglio di una, Gianroberto Casaleggio che ci mette la faccia solo per diffidare e non è neanche il megafono del MoVimento. Il MoVimento 5 Stelle è davanti ad un bivio: se si sceglie la strada sbagliata, si trasformerà in uno dei tanti partiti ad personam della politica italiana, che rigetterà nella disillusione tanti italiani. Sta a voi attivisti e cittadini decidere le sorti di questo sogno. Venite a trovarci nel garage, ci riuniamo tutti i lunedì sera. Noi di certo non molleremo.
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15/09/2012 press unE PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
Festa Pd, oggi è il giorno di Fassino e Civati
ppuntamento con Fassino I e Civati oggi alla festa di Ponte Alto.
Questo pomeriggio alle 17.30 al Palaconad, si parla di am-biente. Il consigliere regionale lombardo Pippo Civati guide-rà l'ampia carrellata di ospiti che si confronterà sulla que-stione ambientale. Gestione dei rifiuti, consumo del suolo, acqua pubblica e risparmio e-nergetico. Questi, e molti altri, i temi che verranno toccati dai 20 ospiti dell'iniziativa, tra cui l'assessore di Milano Stefa-no Boeri, il candidato al Premio Nobel per la Chimi-ca Vincenzo Balzani, il ca-pogruppo Pd a Parma Ni-cola Dall'O-lio, la capo-gruppo Pd della Regione Veneto Laura Puppato, il consigliere regionale Thomas Ca-sadei, il sin-daco di Sasso Marconi Ste-fano Mazzet-ti, il giornali-sta aquilano Paolo Della Ventura, l'assesso-re forlivese Alberto Bellini e quello reggiano Mirko Tutino. Saranno, presenti, inoltre la responsabile nazionale Pd Ambiente Stella Bianchi, il se-gretario regionale Pd Stefano Bonaccini e l'assessore pro-vinciale all'ambiente Stefano Vaccari. L'obiettivo è quello di portare a Modena le testimo-nianze delle buone pratiche presenti nei territori. Coordi-nerà l'iniziativa, insieme a Ci-vati, la consigliera comunale Pd Giulia Morini. Alle 21.00, al
Palaconad, per il ciclo "I demo- cratici alla sfida del governo" è atteso il sindaco di Torino Piero Fassino. Si confronterà con il sindaco di Mirandola Maino Benatti e il segretario cittadino del Pd Giuseppe Bo- schini. Conduce l'incontro Ro- berto Grimaldi. Dalle 16, e fino a sera, allo spazio Resistenza Gd/Arci "Giornata dell'inter- cultura". Si alterneranno in- contri tematici, musica e ga- stronomia multietniche. Cul- mine dell'iniziativa il dibatti-
to "Il diritto di cittadinan- za per tutti gli italiani" a cui prendono parte Seifud- din Abouabid della direzio- ne nazionale dei Giovani Mussulmani d'Italia e Giu- lia Spezzani, responsabile provinciale Diritti civili e Integrazione
Ak*i Gd Modena. Alle 17.00, in-vece, allo spa-zio Ricosti-tuente — sala Abitcoop, di-battito dal ti-tolo "Associa-
zionismo e volontariato, risor-se per la comunità". Relatrici il sottosegretario al welfare Maria Cecilia Guerra e il sin-daco di Campogalliano Stefa-nia Zanni. Intervengono An-gelo Morselli, presidente Au-ser Modena e Centro Servizi Volontariato, Antonino Mari-no, assessore allo Sport del Co-mune Modena, Rosa Bandieri, presidente del Comitato pari-tetico del volontariato, An-drea Covi, presidente Uisp e Albano Dugoni, portavoce del Forum Terzo Settore.
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--- «Non vi lasciamo il Paese che volemmo. Pol oam y unnihoubbatenatxrgr.roboa.
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15/09/2012 press LinE PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
Il "ribelle" del Movimento 5 Stelle attaccato sul social network Facebook
Favia minacciato: «Andrebbe sgozzato» La Procura di Bologna ha aperto un fascicolo per diffamazione e istigazione a delinquere
N denuncia presentata ai Ca- minacce hanno spinto gli in-
inacce, diffamazione e istigazione a delique-
re. Queste le ipotesi di reato su cui indaga la Procura di Bologna che ha aperto un fa- scicolo contro ignoti dopo la
rabinieri da Giovanni Fa-via, il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle dell'Emilia Romagna, mi-nacciato di morte da alcuni utenti anonimi di Face-book. Proprio questo tipo di
quirenti a inserire nel fasci-colo anche l'ipotesi di reato dell'istigazione a delinque-re. Sul social network, oltre a insulti e offese, infatti era-no comparse frasi come «Fa-via andrebbe sgozzato».
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Pancia corsa alla Mercanzie scintille tra Vacchi e Filetti
15/09/2012 pressunE
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
Direttore Responsabile: Ezio Mauro
Favia a un passo dalla scissione "Migliaia di persone con me"
Giovanni Favia e Beppe Grillo
IL DISSIDENTE Giovanni Favia, dopo lo scontro con Bep- pe Grillo, è aun passo dal creare un "partito" tutto suo. «In-torno a me sta nascendo una corrente, me lo chiedono mi-
gliaia di persone». Dopo lo scandalo in diretta tv a "Piazzapu-lita". Favia ha parlato ieri sera a Galliera, il primo intervento pubblico dopo il fuorionda che ha segnato il suo destino.
GIUSBERTI A PAGI NA V
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Piazza Verdi, ultima chiamata rrn
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L'EPURATO Valentino Tavolazzi, epurato dal M5S
IL SINDACO Federico Pizzarotti, sindaco di Parma
Faviaaunpassodallascissione Illmighaiaattomodme"
P. u roe
15/09/2012 pressunE
Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
Direttore Responsabile: Ezio Mauro
Il caso
Favia a un passo dalla scissione "In migliaia attorno a me" 'messaggi dei militanti: "Ora marciamo su Roma"
CATERINA GIUSBERTI
«INTORNO a me sta nascendo una corrente, me lo chiedono migliaia di persone». Giovanni Favia ricomincia da Galliera, sulla strada tra Bologna e Ferra-ra, teatro ieri della sua prima riapparizione pubblica dopo lo scandalo. L'attesa di sapere da che parte si girerà è però quasi finita. Ormai l'enfant prodige del Movimento 5 Stelle è ad un passo dal rompere gli indugi. Farà rotta su Roma, sfidando il grande capo, il padre padrone. Sia quello visibile che quello in-visibile. Dopo lo scandalo in di-retta tv a "Piazza Pulita", prima è venuto il lancio degli stracci dentro la casa comune, ed ora ci sono le dimostrazioni di solida-rietà, che in privato piovono a centinaia, anche da p arte di chi, ufficialmente, prende le di-stanze. Con messaggi come: «Hai passato il Rubicone, ades-so marcia su Roma». I numeri parlano: i contatti della sua pa-gina Facebook sono passati da 10 a 14mila nel giro di una setti-mana.
Il ritorno di Favia sul territo-rio è solo l'inizio della riparten-za. I1Movimento 5 Stelle di Gal-liera gli ha prima riconfermato l'invito a un'iniziativa sulle bio -masse (in calendario da tem-po), e ha poi accolto il reietto a braccia aperte. Intanto, da Par-ma, il primo cittadino Federico Pizzarotti invita ad abbassare i toni nella rissa contro Favia, strizzando l'occhio al consi-
IL CONSIGLIERE Giovanni Favia, consigliere regionale
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gliere regionale finito nella tempesta. «Questo clima è ec-cessivo, sicuramente non fa be-ne a nessuno. I toni sono trop-po elevati. Tutti. Bisognerebbe capire chi li sta fomentando». Sull'appoggio incondizionato del suo braccio destro, l'epura-to numero uno, Valentino Ta-volazzi di Ferrara, poi, neanche a parlarne. «Grillo è proprieta-rio del logo, non del Movimen-to. Nulla è perduto, tutto è ri-mediabile», scriveva ieri su Fa-cebook.
I corteggiamenti sono incal-zanti. Solo il Pdl spara a zero sul consigliere regionale, vittima di minacce di morte: «Chi si mette in un movimento di squadristi non può venirsi a la-mentare delle cattive compa-gnie», manda a dire l'onorevole Giuliano Cazzola. Se il Pd (al netto dell'esternazione subito smentita di Pippo Civati) non sta allungando le mani, c'è chi assicura che anche la Lega Nord, oltre all'Idv, abbia fatto offerte a Favia, in vista di una possibile candidatura per il 2013, con il capogruppo in con-siglio comunale Manes B ernar-dini come gran tessitore. Ma lo stesso capogruppo del Carroc-cio vorrebbe farlapassare come
fantapolitica e assicura. «Non lo sento da due settimane».
La corrente di Favia invece esiste. Il consigliere regionale deve solo prenderla in mano, darle una voce, plasmarle una forma. In tanti sottolineano co -me, dopo il comunicato della sfiducia di Grillo («Io non cac-cio nessuno, ma Giovanni Fa-via non ha più la mia fiducia»),
i commenti p iùvotati, infondo, stavano dalla sua parte. E la scelta (quella tra il ritirarsi al-zando le mani e occuparsi del-la sua salute, dello choc post fuori onda oppure gettarsi nel-la mischia) in fondo è già fatta.
Chi è vicino al ribelle assicu-ra che ormai «Giovanni ha deci-so di abbandonare i nani e le ballerine, di lasciare i cortigiani
di Grillo alloro destino, e di gio-carsi la partita più importante». Ormai, la riconciliazione con il guru sembra impossibile. Lo strappo è stato troppo netto, violento, eclatante per tornare indietro. Questi pochi giorni sono sembrati, nella loro serra-ta cronistoria, addirittura mesi.
«Quelli sono così: appena al-zi la testa e dici che non sei d'ac-
cordo ti fanno fuori», spiegano dall'entourage. Si susseguono giorni di attesa, ma non è un mi-stero che tutti ormai scommet-tano sulla discesa in campo. Le truppe sono pronte. «In Emilia - confida il ribelle ai suoi -, la buona p arte è con me, e la metà è pronta a uscire allo scoperto, sono io che li sto tenendo tutti fermi».
Lo strumento, il server per la democrazia diretta, è già pron-to. «Finora è mancata lavolo ntà politica di utilizzarlo, molti Mo - vimenti in Italia lo usano già». Intanto, sabato prossimo arriva Grillo. E, tra i fedelissimi del blogger, c'è anche chi teme contestazioni. Questa volta in-terne.
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Faviaaunpassodallaseissione "Inmigliaiaattomoame"
15/09/2012 press unE
Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
Direttore Responsabile: Ezio Mauro
Caccia all'autore della minaccia sul web: "Andrebbe sgozzato"
Istigazione a delinquere è l'ipotesi della procura ALESSANDRO CORI
MINACCE gravi, istigazione a delinquere e diffamazione. Sono questi i reati che la procura ipo-tizza nel fascicolo aperto ieri, contro ignoti, dopo la querela presentata ai carabinieri di Porta Lame dal consigliere regionale grillino Giovanni Favia, da giorni bersagliato da insulti e minacce su Faceb o ok per il fuori onda alla trasmissione "Piazza Pulita" che ha scatenato un putiferio all'in-terno del Movimento 5 Stelle. Gli accertamenti degli investigatori sono partiti immediatamente: la polizia postale, su delega dei pm, sta già lavorando per risalire al-l'account e all'identità dell'uten-te F aceb o o k che, firmandosi con lo pseudonimo «Stage Couture», ha lasciato scritto il commento con le minacce di morte. Il post (poi cancellato) sul social network comincia con le parole: «Questo Favia andrebbe sgozza-to in piazza», auspicando che il leader grillino venisse «giustizia-to» come esempio in quanto «ne-mico» del Movimento.
«Sono stati disposti con ur-genza — ha detto il procuratore aggiunto e portavoce della Pro - curaValter Giovannini — tutti gli accertamenti tecnici per risalire all'autore o agli autori del post». L'indagine è di competenza del «gruppo istituzioni» della pro cu-ra e del caso si sta occupando il pm Anto nella Scandellari. Favia e il suo avvocato, Francesco An-tonio Maisano, stanno anche va-lutando «se e come procedere nei confronti di coloro i quali si
Favia con l'avvocato Maisano
va,Zu:ano coWm .iod dà GAlla. Atavata vigà.'anna sora: casa
consigliera
fossero resi partecipi di una cam - pagna denigrato ria che ha porta-to a queste conseguenze». Se de-cidessero di integrare la denun-cia, la strategia difensiva porte-rebbe a colpire il blog di Beppe Grillo, che ha ospitato molti at-tacchi contro Favia.
L'ipotesi di istigazione a delin-quere contenuta nel fascicolo aperto ieri, però, è relativa solo al contenuto letterale delle minac-ce: «Andrebbe sgozzato» e «do-vrebbe essere ammazzato». I ca-rabinieri, in via d'urgenza, han-no inoltre attivato un servizio di vigilanza non fissa sotto casa del consigliere, che prevede passag-gi periodici di una pattuglia del-l'Arma durante i normali con-trolli del territorio.
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'Emendamenti antidemocratici' Pallazd prefetto
15/09/2012 pressunE L VOCE DI CESENA
ROMAGNA FORLÌ &
Direttore Responsabile: Franco Fregni
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
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COMMISSIONE "BOICOTTATA" I grillini gridano al "golpe istituzionale" e il sindaco replica: "Il segretario generale sta preparando una direttiva"
`Emendamenti antidemocratici' Palla al prefetto
a seconda puntata sulla com-missione "boicottata" riserva al-cune novità ed in particolare u-na lettera inviata al Prefetto, Antonio Trovato, da parte del
Movimento 5 Stelle. Il consigliere dei grillini Alberto Papperini, che insieme ad altri esponenti dell'oppo-sizione si è trovato la porta serrata del Co-mune in occasione della convocazione della quarta commissione, fa sul serio e parla di "golpe istituzionale nel Comune". Poi entra nello specifico della novità che sarebbero emerse dal Palazzo comunale: "Dopo aver boicottato la commissione controllo e garanzia, l'amministrazione sta preparando il passo successivo che vuole affossare definitivamente le funzioni di questa commissione ed evitare ogni con-trollo sul lavoro della Giunta. A breve sarà convocata dal presidente del consiglio co-munale Angelo Soragni una commissione ad hoc, segreta e quindi chiusa al pubbli-co, che avrà il compito di modificare lo statuto e il regolamento per il funziona-mento del consiglio comunale". Ma in cosa consistono queste modifiche? "L'articolo 16 del regolamento per il fun-zionamento del consiglio - spiega Pappe-rini - in merito alla quarta commissione spiega che è preposta: 'a svolgere funzioni di controllo e garanzia dell'attività della Giunta, del sindaco o dei singoli assessori. Oggetto dell'attività della commissione è l'azione del sindaco, della Giunta e degli assessori riguardante l'attuazione dei pro-grammi e dei progetti d'intervento; l'azio-ne di controllo di essi sulle società parte-cipate dal Comune ai fini della verifica del-la corrispondenza delle loro deliberazioni alle finalità statutarie. Bene, l'amministra-zione ha presentato diversi emendamenti
e modifiche con i quali si vogliono legare obbligatoriamente i commi delle commis-sioni ai commi del consiglio comunale. Tali emendamenti porterebbero la com-missione controllo e garanzia a non poter più svolgere le proprie funzioni, che com-prendono il controllo sulle delibere di Giunta e sul lavoro delle società parteci-pare - continua Papperini - In pratica stia-mo assistendo ad un vero golpe istituzio-nale. Non ci sarà più la possibilità né per le minoranza, né tantomeno per i cittadini di poter controllare il lavoro dell'ammini-strazione". E proprio su questi emendamenti il con-sigliere grillino chiede al Prefetto di "ap-profondire la vicenda". La replica del sindaco. "La polemica è l'ennesima polemica sterile. Papperini sta purtroppo strumentalizzando il suo ruolo di presidente. La commissione è uno stru- mento che serve per aiutare i lavori del consiglio e non per esaltare se stessi ed il proprio partito. Papperini ha usato la commissione per suoi scopi mediatici. L'opposizione, e in particolare il Movimen- to 5 Stelle, sta discutendo sempre sugli stessi temi, già approfonditi in diverse sedi istituzionali e non solo. Non vedo perché si debba sempre mettere in dubbio la no- stra trasparenza, del resto è stata proprio la maggioranza ad affidare a Papperini l'incarico di presidente. Per quanto riguar- da le porte del Comune chiuse, verranno ribadite alcune indicazioni che i presidenti di commissione dovranno seguire quando convocano le riunioni. Parlare di dittatura con volantini pubblicati su Facebook in cui si presenta il mio volto al fianco di Sta- lin e Hitler è un atto violento e offensivo, infatti è stato subito censurato dal web".
Anna Budini
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Emendamenti antidemorratier Pallazd prefetto
ROMAGNA I
CESENA
ROMAGNA FORLÌ &
Direttore Responsabile: Franco Fregni
15/09/2012
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
pressunE
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FOCE Direttore Responsabile: Franco Fregni
pressunE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO 8• IMOLA
15/09/2012
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
I 'grillini accusano "Quei parchi sono sudici e putridi"
"I parchi di Faenza sono sporchi e degradati". L'ac-cusa all'amministrazione comunale arriva dai 'grillini' di Fatti Sentire. "Nel princi-pale parco di Faenza, il polmone verde della città visitato da moltissime per-sone, i laghetti hanno pro-blemi di acqua stagnante, con presenza di alghe pro-babilmente tossiche e bo-tulino riscontrato dall'Ausl". A pagina 18
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LAVOCE F '1';;ppocasualikkul:
ma come ti vesti?!'
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Io esplode sotto i di Tetclibcrtà
LIBERTÀ QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883
Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto
15/09/2012 press LinE
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: 32.634
Diffusione: 26.480
«La Regione ci prende a sberle» Trespidi: dalla centrale 118 al pian© rifiuti, così ci spingono in Lombardia ms (ma la c. ) Correre, correre, per andare, al momento, da nessuna parte, senza certezza sulle funzioni, senza risorse. Presidenti di Province, parla-mentari, sindaci e categorie e-con.omiche, ieri sera, a "Provin-ce, ultima fermata" su Tel.el.i-bertà, in udin.edita quanto uni-ca occasione di confronto fac-cia a faccia, sono esplosi.Voglio-no uscire dal limbo dell'incertezza, e i caratteri che si infiammano, ognuno dicen-do la sua, dimostrano quanto complessa e complicata sia la partita. Tanto complessa, tutta-
via, quanto cruciale, epocale. U-na rivoluzione geografica, e po-litica. Il presidente della PrOVill-da, Massimo Trespidi, lascia in-tendere una direzione pii! chia-ra rispetto a pochi giorni fa. Le gocce che sembrano aver fatto traboccare il vaso sono sostan-zialmente due. La prima è l'an-nuncio a Libertà della presiden-te del Cal„ Marcella Zappaterra, la quale ha detto chiaramente che non c'è tempo per consulta-zioni territoriali, e si dovrebbe con ogni probabilità procedere a un accorpamento Parma-Pia-cenza. La seconda è il caos rifiu-
ti. Il matrimonio con Panna, in-somma, non nascerebbe sotto una buona stella, ma coni ner-vi a far di pelle. «Sia il leader Pd Pierluigi Bersani, sia il presiden-te della regione, Vasca Errani, hanno detto che Piacenza sa-rebbe stata valorizzata. Benissi-mo. In cambio, da quelle dichia-razioni, sono arrivate solo sber-le a Piacenza - dice il presiden-te Trespidi, incalzato dalle do-mande -. Penso all'ipotesi della centrale unica del 118, annun-ciata alla festa del Pd di un'altra città dall'assessore regionale Carlo Lusenti, penso al nuovo
dente, avrei convocato la mia maggioranza, avrei assunto u-na linea a l'avrei fatta approva-re ad agosto. Ma credo nella consultazione: questo metodo ci ha portata il 18 luglio a far sottoscrivere a 46 sin.daci un documento unitario. Dove ve-niva contemplata l'ipotesi del referendum». 'Nel puzzle che fa-ticosamente cerca dì comporre ì suoi pezzi, quale il peso dei sondaggi lanciati dal mondo dell'informazione? «Porterò gli esiti in consiglio provinciale, che deciderà» conclude Trespi-di. Prossime ore decisive,
piano regionale dei rifiuti. L'as-sessore regionale Sabrina Freda ci ha fatto capire che dovremo bruciare anche quelli di Parma. Poi, la presidente del Cal ci pas-sa sopra la testa. Se è così, direi che è la stessa Regione a spin-gerci verso il referendum per passare in Lombardia».
Il presidente della Provincia ha un asso nella manica. «Pia-cenza ha i piedi in Emilia, ma lo sguardo verso Milano - ha det-to, intervistato, insieme a una quarantina di ospiti dalla gior-nalista -. Se avessi potuto deci-dere velocemente, come presi-
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La conferenza stampa del Movimento Cinque Stelle (foto Brusamonti)
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LIBERTÀ QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL IENE
Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto
15/09/2012 press LinE
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: 32.634
Diffusione: 26.480
«Bruciamo già rifiuti dei cugini '» Il Movimento Cinque Stelle attacca rincarando la dose: arrivano dal 2010 L'assessore regionale Freda: «Queste sono dichiarazioni senza senso»
Accettare oppure no all'in-ceneritore di Borgoforte i rifiuti provenienti da Parma? Inutile chiederselo, perché a Piacenza già dal 2010 si starebbe brucian-do l'immondizia proveniente dai nostri "cugini". Ne sono convin-ti i rappresentanti del Movimen-to Cinque Stelle che, come già abbiamo scritto ieri, con un col-po di forbice eliminano di colpo tutto il dibattito sulla formazio-ne del nuovo Piano Regionale sui rifiuti. Oggi rincarano la dose, ma l'assessore Sabri.na Freda non ci sta e parla di «follia» ri-guardo alle loro affermazioni.
RIFIUTI DA REGGIO? «Siamo sconcertati dalle affermazioni dell'assessore regionale all'am-biente Preda, del presidente del-la Provincia Trespidi, del sindaco Dosi ma anche di Pdl e Lega sul caso dell'inceneritore di Parma» spiegano i "grillini" Mirta Qua
Andrea Gabbiani e Bar-bara Tarquini. «Dove sta la no-vità? Bastava consultare il docu-mento di indirizzo per il Piano Regionale dei Rifiuti che, nella parte relativa al piano conosciti-vo, dice chiaramente che "la pro-vincia di Parma conferisce i ri-fiuti indifferenziati, previo trat-tamento meccanico, agli incene-ritori di Piacenza e Reggio Emilia e in parte fuori regione". Quindi, già dal 2010 i rifiuti della città du-cale arrivano a noi». Nel frattem-
po, sempre secondo i Cinque Stelle, è possibile che anche gran parte dei rifiuti di Reggio siano stati indirizzati a Piacenza dopo lo spegnimento del suo incene-ritore, avvenuto nello scorso maggio. E, su questo punto, an-nunciano una richiesta di con-ferme ad Iren e alla Provincia di Piacenza «che non può non sa-pere quanti e quali rifiuti finisca-no a Tecno borgo». Pertanto, di-cono, «le dichiarazioni dei nostri politici suonano non solo sba-gliate, ma anche ingannevoli nei confronti della cittadinanza. Per far funzionare al meglio l'im-pianto di Borgoforte, c'è bisogno di avere rifiuti costanti e massi-
rna temperatura per non pro-durre fumi cancerogeni: quindi, anche se i rifiuti non arrivassero da Parma, sarebbero comunque costretti ad importarli da altre località».
«IL PIANO NON ESISTE» Sorpre-sa e stupita, l'assessore Freda è molto chiara. «Sono dichiarazio-ni folli, senza senso: credo che i
illini non abbiano capito bene di cosa stiamo parlando» dice. «Citano un Piano Regionale dei Rifiuti che non esiste, perché lo stiamo creando proprio ora, con un lungo percorso di confronti e consultazioni. Esiste solo una delibera regionale del 30 luglio dove non sono però contenuti i
dati da loro riportati, che non so dove abbiano preso. Se i rifiuti di Parma arrivano a Piacenza dal 2010, non dipende né da me né dal Piano Regionale, ma da quello provinciale tuttora in vi-gore: anche volendo, all'epoca non avrei potuto decidere nulla del genere. Se quello che i grilli-ni dicono è vero, in ogni caso è una fotografia del passato e la Regione non c'entra. Non si può contestare un piano che non e-siste ancora».
«NESSUN POTENZIAMENTO» Ma la Freda risponde anche al presi-dente della Provincia Trespidi, che ieri aveva considerato "tec-nicamente" possibile l'arrivo di rifiuti da Parma dal momento che l'impianto di Borgoforte - sempre secondo il piano regio-nale - avrebbe potuto essere po-tenziato. «Non è vero: il Piano non prevede questo potenzia- mento di capacità. Le strategie della Regione per i rifiuti desti-nati a smaltimento mirano a ri-durre a "zero" l'utilizzo delle di-scariche e a conferire i rifiuti agli attuali inceneritori solo per le capacità autorizzate. In futuro, per effetto del potenziamento della raccolta differenziata, si prevede che i quantitativi da smaltire diminuiranno e si potrà procedere alla dismissione . degli impianti più obsoleti».
Cristian Brusamonti
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POLIS oti inno press unE
Direttore Responsabile: Emilio Piervincenzi
15/09/2012
Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
CARTE BOLLATE
Miti, un cavillo contro Iren Verso una gara per lo smaltimento Continua la battaglia tra il Comune e il colosso dei servizi. Second6 i legali della giunta, l'incarico scadrebbe il 3 ottobre e sarebbe necessario un nuovo bando
di Pierluigi Zavaroni
Non c'è ancora lo scac-co matto, ma il colpo inferto dal Comune di Parma ad Iren
nell'ambito della guerra che li vede contrapposti stavolta è d'avvero duro. Il legale Paolo Rabitti, incaricato dai Cinque Stelle di studiare le carte, tro-vare una via di uscita capace di salvare i grillini dalla peg-giore delle figuracce ed evitare la realizzazione dell'Inceneri-tore senza spese eccessive per l'amministrazione, ha infatti a lungo passato in rassegna i documenti relativi all'appalto per lo smaltimento dei rifiuti e con grande sorpresa si è accor-to che l'affidamento ad Iren di questo servizio scade il prossi-mo tre ottobre.
Sì, avete letto bene, non alla fine del 2013 come precedente-mente ipotizzato, ma tra meno di 20 giorni si dovrà procedere ad indire una nuova gara per trovare una società cui affida-re il compito di liberarci della monnezza, con buona pace del
colosso dei servizi, che se vuo-le continuare a smaltire i rifiuti ducali dovrà prima battere la concorrenza delle altre impre-se. Il tutto avviene in
virtù di una legge regionale, la numero 25 del 1999, che in-terverrebbe sulla data precisa da cui far decorrere la conven-zione e dunque il suo termine.
A gioire della notizia, ovvia-mente, l'assessore all'Ambiente Gabriele Folli. Ex leader dell'as-sociazione Gestione Corretta dei Rifiuti e nemico giurato del termovalorizzatore, Folli vede in questa scoperta la possibi-lità di trattare da posizioni di forza il caso. "Se confermata la tesi dei consulenti — conferma - si aprirebbero scenari nuovi e molto diversi per la gestione del ciclo dei rifiuti nel nostro territorio. Iren continuerebbe a gestire la raccolta, in quanto e' un servizio essenziale di pub-blica utilità e dunque verrebbe mantenuto con una convenzio-ne provvisoria fino alla nuova gara, che però dovrebbe essere indetta".
E appena trovato il cavillo il delegato del sindaco non ha
Gabriele Folli
perso tempo. L'assessore Folli comunica infatti di aver infor-mato con una lettera di quanto appreso il presidente di Atersir, l'agenzia territoriale dell'Emilia Romagna per i servizi idrici e i rifiuti, carica attualmente oc-cupata dal primo cittadino di Bologna Virginio Merola, il di-rettore dello stesso organismo Alessandra Neri, il direttore generale del settore Ambiente della Regione Giuseppe Borto-ne, e il rappresentante del Con-
siglio locale di Parma Roberto Bianchi.
Il testo della lettera Un testo assai asciutto, po-
che e secche parole ma chiare ed esplicite. "In seguito al recente insediamento di questa Ammi-nistrazione Comunale — si leg-ge — abbiamo constatato che la
convenzione per la gestione dei rifiuti solidi urbani del Comune di Parma, sottoscritta tra Ato2 e Amps Spa (oggi Iren Spa) nel-l'anno 2004, risulta essere in scadenza il 3 ottobre 2012 ai sensi della Legge Regionale del-l'Emilia Romagna n. 25/1999. Chiediamo quindi come Atersir intenda procedere per la nuova
gara di affidamento del servizio in oggetto.
L'incontro con Freda Infine, l'assessore Folli ha
annunciato la volontà di chie-dere un incontro con l'asses-sore regionale all'Ambiente Sabrina Freda per valutare le possibilità di smaltimento dei
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POLIS oti inno press unE
Direttore Responsabile: Emilio Piervincenzi
15/09/2012
Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
ECCO PERCHÉ IL TERMINE SAREBBE IL 2012 E NON NEL 2014
La legge interpretata dal M5S "Dieci anni, ma dalla nascita di Ato"
rifiuti sul territorio regionale. Diversi i punti in comune con l'esponente dell'Idv nella giun-ta Errani. "La linea e' quella di un utilizzo sempre più resi-duale degli inceneritori - aveva affermato Freda nella giornata di giovedì - lo dice la direttiva Ue, che pone agli ultimi posti della gerarchia degli impianti la discarica e l'incenerimento dei rifiuti. Serve una riconversione delle priorità, il riciclo deve es-sere al primo posto. In un siste-ma regionale ognuno deve fare la sua parte, la responsabilità deve essere condivisa. Ognuno deve contribuire alla sosteni-bilità della gestione dei rifiuti. La strada per arrivare al riciclo totale dei rifiuti e' lunga, ma non si possono non proporre soluzioni immediate". Parole suonate come musica alle orec-chie di Folli, e pazienza se nella stessa occasione Freda ha an-che detto chiaramente che Par-ma deve smaltire i suoi rifiuti, bocciando di fatto la proposta del M5S di spedirli in Olan-da. "L'assessore Freda esprime un sentire comune — sostiene adesso Folli — Chiederemo un incontro per discutere le nostre proposte. Per lo smaltimento dei rifiuti l'ambito regionale è quello ottimale, ed è evidente come in Emilia Romagna ci sia un eccesso di impianti rispetto alle necessità". Conseguenza lo-gica del ragionamento di Folli, è inutile costruire nuovi incene-ritori, meglio portare alla fine del loro ciclo vitale quelli già operanti per poi cercare nuove forme di smaltimento.
Hanno dovuto esaminare la legge in ogni pun-to i legali del Comune di Parma prima di riusci-re a mettere in discussione l'affidamento del-l'appalto per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti a Iren. Sono stati costretti ad esamina-re ogni articolo e ogni comma prima di trova-re quella che, a loro detta, può essere la solu-zione che mette in ginocchio la multiutility e in discussione il termovalorizzatore. "L'appalto è di dieci anni — spiega l'assessore all'ambien-te Gabriele Folli — e questo è il tempo per il quale è concesso il servizio. I dieci anni devo-no però essere fatti partire dal momento del-la costituzione dell'agenzia d'ambito, la Ato2, e non dal 2004, quando il servizio è stato conse-gnato". E l'Ato di Parma si è costituita il 3 aprile del 2001. Partendo da quella data, si contano 18 mesi, il tempo entro il quale era necessario af-fidare il servizio, e si giunge al 3 dicembre 2002. Poi ci si sposta in avanti di 10 anni, cioè la du-rata massima del contratto per società che ser-
vono il 75% del territorio, e si arriva alla data fa-tidica del 3 ottobre 2012. "Il problema esisteva comunque — riflette poi Folli — Anche se fosse stato il 2014 sarebbe stato un problema, visti i tempi necessari per rientrare di un investimen-to pari a 190 milioni di euro". Per ora, nessuna risposta ufficiale da Iren, anche se la posizio-ne che sta per assumere la società è trapelata: per loro il contratto scade nel 2014. Dal canto suo, il sindaco di Medesano e rappresentante di Parma in Atersir Roberto Bianchi si limita a ri-cordare come "anche dopo la scadenza del ter-mine della gara, il servizio sarà comunque ga-rantito da Iren a norma di legge". E questo pare essere ora il vero punto debole della strategia: il servizio rimarrà infatti a Iren fino alla gara di appalto, che però dovrà essere fatta da un ente egionale, nel quale il Comune di Parma è solo uno degli attori coinvolti. Un Comune tra gli al-tri, con lo stesso peso politico degli altri e sen-za la possibilità di imporre diktat. (pi.zav)
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Direttore Responsabile: Emilio Piervincenzi
15/09/2012
Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
•
Inceneritore, ok alla riconversione, ma come? PAOLA ZILLI COORDINATRICE PROVINCIALE IDV
Siamo d'accordo con quanto dichia-rato dall'assessore Freda, una ricon-versione dell'impianto è quanto noi auspichiamo affinché l'inceneri-mento dei rifiuti della nostra pro-vincia sia un'ipotesi da ridurre ai minimi termini. Detto ciò, ci chie-diamo come il sindaco Pizzarotti, a livello legale e burocratico, intenda effettivamente e concretamente dare il via a questo processo dato che an-cora non sappiamo come e se riusci-rà fermare la costruzione del termo-valorizzatore.
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1-117 1-71 ILIA 15/09/2012 press unE
Periodicità: sito web
Direttore Responsabile: Nicola Fangareggi
Bologna, procura apre inchiesta su minacce di morte al consigliere Favia
La Procura di Bologna ha aperto un'inchiesta contro ignoti per istigazione a
delinquere, minacce gravi e diffamazione sulla vicenda delle minacce di morte
arrivate via Facebook contro il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Giovanni
Favia, in rotta con i vertici del soggetto politico guidato da Beppe Grillo e dal guru
Gianroberto Casaleggio in particolare dopo le sue affermazioni in un fuorionda della
trasmissione di La7 "Piazzapulita" durante il quale, non sapendo di essere
registrato, si era lasciato andare a uno sfogo a base di dure critiche e accuse
contro i vertici del movimento politico grillino.
Lo stesso Favia, nella giornata di giovedì 13 settembre, aveva presentato una
denuncia ai carabinieri di Bologna sulla base della quale è partita ['indagine. "Favia
andrebbe sgozzato in piazza - aveva scritto un anonimo militante deluso del
Movimento 5 Stelle sulla bacheca del consigliere sul social network - Ancora in
televisione, ancora a intascarsi lo stipendio intero, ancora a credere a giornalisti,
ancora a denigrare chi gli ha dato la possibilità di agire. Quest'uomo di merda
dovrebbe essere ammazzato per dare ['esempio. Esempio chiaro: chi si permette di
comportarsi cosi va eliminato. Basta compassione e perdono. Questa gente è
nostra nemica".
Il procuratore aggiunto di Bologna Valter Giovannini, prima della querela presentata
da Favia, aveva già preannunciato che in caso di denuncia sarebbero stati svolti
"con celerità, come sempre in casi simili, tutti i dovuti accertamenti per
individuare ['autore" del gesto.
L'aggressione virtuale era stata in precedenza già stigmatizzata anche dal
presidente dell'assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna Matteo
Richetti, secondo il quale "le minacce di morte ricevute dal consigliere Giovanni
Favia rappresentano solo ['ultimo episodio dell'imbarbarimento che caratterizza
ormai il confronto politico. Nell'esprimere solidarietà al collega Favia sottolineo la
necessità di recuperare il corretto rapporto fra le forze politiche e fra la politica e i
cittadini, un'esigenza che ci chiama in causa tutti quanti. Pur non entrando net
dibattito interno a singoli movimenti o partiti il confronto politico abbandona
sempre più spesso il merito dei problemi per sfociare in minacce personali, anche
gravissime, come quelle che registriamo in questi giorni: oggi Favia, ancora di
recente il consigliere regionale Roberto Montanari. Minacce assolutamente
inaccettabili".
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1-117 1-71 ILIA 15/09/2012 press unE
Periodicità: sito web
Direttore Responsabile: Nicola Fangareggi
Inceneritori, M5S: Delrio smentisce il Pd di Parma
Delrio smentisce il Pd di Parma sulla questione inceneritori. IL Movimento 5 Stelle di
Parma rileva, infatti, che il sindaco di Reggio, durante il dibattito con il primo
cittadino di Parma Federico Pizzarotti, ha affermato: ''In regione gli inceneritori
non hanno rifiuti da bruciare, ne servono al massimo uno o due''. Pizzarotti si è
chiesto allora: "Ce ne sono 8, perchè volere a tutti i costi quello di Parma quando
esistono le alternative?".
I grillini stanno preparando una manifestazione dinteresse aperta ai privati del
Comune di Parma per realizzare un trattamento meccanico-biologico (fabbrica dei
materiali). Intanto, il capogruppo del Movimenta 5 Stelle in Regione Andrea
Defranceschi ha presentato un'interrogazione sulla questione.
"La Regione, che sta elaborando il Piano regionale rifiuti, intervenga per portare
avanti le alternative a Parma - chiede Defranceschi - Anche Idv, Sei, Fds contro il
forno di Parma. L'assessore Freda, il cui partito è contro linceneritore di Parma,
non può più far finta di nulla". Defranceschi cita l'affermazione del sindaco di
Reggio Delrio, per il quale "L'autosufficienza provinciale dello smaltimento è stata
un errore" e avrebbe aggiunto che "oggi gli inceneritori sono in sovraofferta (aver
capacity) rispetto alle necessità della regione", cioè "ci sarebbero meno rifiuti da
bruciare di quelli che potrebbero essere bruciati negli impianti esistenti". Anche
secondo il sindaco di Piacenza, Paolo Dosi, l'inceneritore di Piacenza "riceverebbe
meno rifiuti di quelli che potrebbe smaltire, perché aumenta la raccolta
differenziata e diminuiscono gli indifferenziati".
"Da un anno a questa parte - sottolinea Defranceschi - è aumentata la
consapevolezza di come l'inceneritore Iren di Parma sia un'opera inutile.
diseconomica, dannosa per l'ambiente e realizzata, tra l'altro, non seguendo tutte
le procedure previste dalle leggi italiane ed europee".
Nell'interrogazione si chiede alla giunta regionale e all'assessore competente "cosa
intende fare la Regione Emilia Romagna nel corso dell'elaborazione delle linee
d'indirizzo per un Piano regionale di gestione dei rifiuti per far sì che anche l'intero
territorio itor io della provincia di Parma rispetti quanto votato dal Parlamento europeo e
si incammini da subito verso una gestione dei rifiuti che non preveda
l'incenerimento degli stessi, ma rispetti le gerarchie d'intervento europeo e possa
puntare su un sistema integrato con riduzione dei rifiuti, raccolta differenziata
porta a porta, compostaggio, trattamento meccanico biologico, 'fabbrica dei
materiali' per il recupero di ogni materiale da avviare a riciclo".
Nel documento si chiede anche "quali passi intende avviare la Regione per far sì che
vengano spenti al più presto come auspicato anche dal presidente dell'Anci e
sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio gran parte degli inceneritori, arrivando per
il momento ad un massimo di 1-2 impianti di termodistruzione sul territorio
regionale, per poi puntare a rifiuti zero in massimo un decennio".
17 "Quanto detto dal sindaco di Reggio Delrio non
può che trovarmi concorde: troppi inceneritori
e troppi costi. Così come sono d'accordo con La
Linea intrapresa dal suo collega Pizzarotti che va
in direzione della totale riconversione
dell'impianto e su azioni future opposte
all'inceneritore. Ma proprio perché siamo dalla
parte dei cittadini, vigileremo affinché gli
errori di valutazione non ricadano su dì essi -
commenta il consigliere regionale dell'Idv Liana
Barbati - Se l'ad e il cda di ken hanno fatto
degli errori, e quanto pare li hanno fatti (tant'è
che, per chi avesse bisogno di dimostrazioni, c'è un sequestro in atto) chiediamo
che il costo di queste responsabilità non ricada sui cittadini né di Parma né di
Reggio né di qualunque altra città, ma che vengano pagati dal gruppo dirigente.
Per esempio, potrebbero fare la loro parte abbassandosi gli stipendi".
"In questi anni sono stati commessi errori da molte parti. Quando fu approvata la
costruzione dell'inceneritore di Parma, noi non eravamo in Regione né in Provincia.
Questo non ci ha però impedito di combattere questa battaglia fin dall'inizio, anzi:
stiamo lavorando affinché la Regione vada in una nuova direzione in linea con le
direttive europee sui rifiuti - prosegue la Barbati - L'Italia dei Valori ribadisce
ancora una volta la sua contrarietà a questo sistema di smaltimento inquinante, e
spinge la magistratura, come ha sempre fatto, a proseguire coraggiosamente
nell'accertamento di tutte le responsabilità del caso il nome dei cittadini di cui
entrambi ci troviamo a essere portavoce".
Ultimo aggiornamento: 14 091 12
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E esti. finir:io:t, in 12 niesi, Ennnila presenze pin
l'Unità Romagna Direttore Responsabile: Claudio Sardo
15/09/2012 press unE
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Festa boom, 900mila visitatori
Parco Nord successo della kermesse dedicata. al Cev. .' In un anno circa 100mila presenze in più «E si chiamerà ancora Festa dell'Unità»
BOLOGNA
CLAUDIO VISANI cvisani@unitait
La festa nel nome del Cev ha funziona-to: un successo, nonostante le bizzarrie del tempo. ‹<Se va bene questo wek end, arriveremo a 900mila presenze», dice l'organizzatore, Lele Roveri. Cioè cento-mila in più del 2011, e incasso vicino ai 4 milioni, Bene le iniziative politiche, la libreria e soprattutto i ristoranti. La pro-vocazione dei "grillini" e il "caso" Ren-zi. Roveri: ,<Continueremo a chiamarla Festa dell'Unità». Capitani: '<Ma biso-gna innovare», SEGUE A PAGINA 24
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Festa:dr:io:t:n in 12 meg, lOOrnila presenze pin
4.2,21tit'S
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15/09/2012 pressunE
Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.
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Festa dell'Unità: in 12 mesi, 100mila presenze in più • Roveri: «Se il tempo non cambia si arriverà a 900 mila visitatoti». Incassi vicini ai 4 milioni di euro
La festa nel nome del Cev è stata un successo. Alla fine supererà le 800mila presenze del 2011 e arriverà vicino all'obiettivo economico dei 4 milioni di curo. Nei proSSimi anni, inoltre, conti-nuerà a chiamarsi Festa An-che se Bologna è rimasta l'unica, per-chè altrove, in Italia come in Emilia-Ro-magna, proliferano le feste democrati-che. «Il tempo non ci ha aiutato - dice Lele Roveri, da sette anni l'organizzato-re della kermesse - prima i 40 gradi di agosto che hanno tenuto i bolognesi lontani dalla città, poi il maltempo, infi-ne la rimonta, nello scorso fine settima-na e in questi ultimi giorni. L'ultimo week end sarà decisivo. Se il tempo sa-rà bello e non ci saranno imprevisti, raggiungeremo sostanzialmente gli obiettivi che ci eravamo dati e raggiun-geremo i 900mila visitatori».
Lunedì si chiude, dopo ben 26 giorni di apertura. I numeri, seguendo il trend attuale, segneranno alla fine 200mila pasti serviti nei 18 ristoranti gestiti dai volontari, 30mila persone che hanno seguito i dibattiti e altre 30mila che hanno visitato la libreria. I volontari impegnati nella, gestione so-no stati 5.000. «Molti, per recuperare le serate di maltempo, hanno deciso di tenere aperti i ristoranti anche nei gior-ni di chiusura, a dimostrazione del loro attaccamento alla festa», dice Roveri,
Il tempo ha impedito che fosse la fe-sta dei record. Ma un record c'è stato ugualmente: «Sabato e domenica scor-si abbiamo totalizzato più di 200mila presenze, un numero mai ra.ggiunto, nemmeno nei week end della festa na-zionale del 2007», afferma Roveri.
Numeri molto alti, che stuzzicano anche chi cerca visibilità fuori dal Parti-. to democratico. Come è accaduto la se-ra della contestazione dei "grillini" al segretario nazionale Pierluigi Bersani, Finita in un piccolo parapiglia. «Pensa-vamo volessero solo farsi un po' di pub-blicità gratuita con fotografi e tv, e li avremmo lasciati fare - commenta Ro-veri ma quella contestazione, con quei modi, non ci stava proprio. Non è bello autoinvitarsi alla festa in casa d'al-tri e fare anche casino».
Le iniziative politiche che hanno vi-sto la maggiore partecipazione sono state, nell'ordine, quella dedicata al ri-cordo di Maurizio Cevenini, giovedì 6 settembre, «con almeno 2500 perso-ne», la serata del 30 agosto col segreta-
BOLOGNA
CLAUDIO VISANI
l. runlea rlmasta, ma ne i
prbsslml contlnuerà a cblamars1 Festa dell'Unkà, «à brand vIrKente, per cambbflo dovranno puseve sul mlo corpo»
rio nazionale del Pd e lo show di Mat-teo Renzi, lunedì 10 settembre, che ha alimentato le maggiori polemiche.
«In realtà per noi non c'è stato nes-sun caso Renzi - sostiene Roveri, tor-nando sulla vicenda - lui inizialmente non era stato invitato perchè non ave-vamo previsto iniziative sulle primarie, e nemmeno era candidato. Poi le cose sono cambiate, ha detto che sarebbe ve-nuto volentieri e l'abbiamo invitato». Anche sui numeri e modalità dello show del "rottamatore" Roveri si toglie qualche sassolino: «Non è vero che ci fosse più gente che con Bersarti. Ci sa-ranno state 800-1.000 persone, com-presa la claque, con un paio di pullman venuti da Firenze. La tnodalità della presenza, senza contraddittorio, l'ha voluta lui, è stata un'anomalia e forse non è stata il massimo dell'eleganza».
Massima soddisfazione, invece, per il successo della serata «a proposito del Cev» e delle altre iniziative a lui dedica-te durante la festa: «Abbiamo fatto tut-to assieme alla famiglia, ed era quello che ci premeva di più. Molti hanno visi-tato lo stand dedicato a Maurizio, c'è stata nel complesso una partecipazio-ne anche affettiva, molto sentita».
Bologna è rimasta kermesse provinciale in Emilia-Romagna che ha mantenuto il nome Festa dell'Unità. Dal 2013 si adeguerà alle altre? «Spero proprio di no dice Roveri penso che continuerà a chiamarsi Festa dell'Uni-tà. Almeno fino a quando ci sono io. Do-vrebbero passare sopra al mio cadave-re (politico) per modificai -ne il nome. E un brand vincente, perchè mai dovrem-mo cambiarlo? A mio parere ha sbaglia-to chi l'ha cambiato. E non per una que-stione di nostalgia. Perchè c'è differen-za tra nostalgia e memoria»,
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in 12 mei, I.Cikita iretiell7C in più,
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15/09/2012 press LinE
Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.
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Minacce a Favia, i pm aprono un'inchiesta E lui: «Ora serve una discussione nei M5S» fOLOGNA
EVELINA MORSELLI bo:cro@unitait
«Ho denunciato più volte internaEnen-te che c'erano dei problemi nel Movi-mento 5 Stelle, ed avrei voluto conti-nuare a fare così, a lavorare dall'inter-no. Ma per una mia imprudenza ormai la questione è diventata pubblica, ed ora non ha più senso nascondermi. Non posso ritrattare: tanto vale affron-tare quanto accaduto come una gran-de possibilità per il Movimento, e apri-. re un dibattito che coinvolga tutti gli attivi». Non ha nessuna voglia di torna-re sulla questione "minacce". Ma nel "day arter" la visita ai carabinieri per
fare denuncia contro chi, su Facebook, scriveva che avrebbe dovuto essere ‹,sgozzato», e mentre su questo la Pro-cura apre un'inchiesta, prova a Mancia-re G iovanni Favia, consigliere regiona-le "grillino" finito nell'occhio del ciclo-ne per un fuorionda rubatogli dalle te-lecamere di La7, in cui si lamentava espressamente della mancanza di de-mocrazia all'interno del Movimento.
»Non si deve avere paura di criticare Beppe Grillo - ribadisce di ritorno da Ferrara, dopo un'intervista con l'emit-tente locale Telestense -: ho discusso con lui personalmente, quando non mi trovavo d'accordo», ed ora la situazio-ne dei 5 stelle «deve trasformarsi in un dibattito pubblico: ci accusano spesso di essere una setta chiusa. Dimostrere-
mo che non è così». Certo è che, a di-spetto di ogni pronostico, negli ultimi giorni il "grillino" è riuscito a portare dalla sua molti rappresentanti della vecchia guardia" del Movimento. Atti-
visti delusi dalla gestione Grillo-Casa-leggio (colui che gestisce il blog del co-mico genovese, m:M dei 5 stelle, che ora vedono in Favia colui che, suo mal-grado, ha finalmente aperto pubblica-mente una questione. E la situazione
Il consigliere grfllino non torna :indietro: «i problemi ci sono, affrontiamoli in pubblico» potrebbe spingere ora il consigliere a rilanciare, con un'operazione "verità e pulizia" che porti fino alle elezioni poli-tiche. Non con un nuovo soggetto, ma con lo stesso Movimento.
Intanto, ieri i magistrati bolognesi hanno aperto un'inchiesta contro igno-ti per istigazione a delinquere, minac-ce gravi e diffamazione sulle minacce via Facebook contro il consigliere re-gionale. «Ancora in televisione, ancora ad intascarsi lo stipendio intero, anco-ra a credere a giornalisti, ancora a deni-grare chi gli ha dato la possibilità di agi-re - scriveva chi l'ha minacciato Quest'uomu di m.... dovrebbe essere ammazzato per dare l'esempio». «So-no stati disposti con urgenza - dice il procuratore Aggiunto Valter Giovanni-ni tutti gli accertamenti tecnici per ri-salire all'autore o agli autori del post». L'indagine è stata affidata alla Pm An-tonella Scandellari, che ha già delega-to alla Polizia postale una serie di verifi-che per risalire quanto prima a chi ha scritto le minacce.
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15/09/2012 press LinE
Periodicità: Quotidiano
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Direttore Responsabile: Roberto Rozzi
Rudy Baccarani, consigliere provinciale Idv. "Invece delle Province meglio abolire le Regioni, più lontane dai cittadini"
"Eletto per caso grazie a raccolta firme" Ingegnere con la passione dello sport e del teatro, viaggia spesso per lavoro e parla cinque lingue
CONOSCIAMO meglio Rudy Baccarani, consigliere del gruppo l& in Provincia a Reg-gio Emilia, Lei è nato e abita a Castella-rano: che rapporto aveva, e ha ora, con îl suo paese?
«Mi sento molto a mio agio, trovo che sia un paese acco-gliente, anche se ha avuto un incremento di popolazione senza paragoni in provincia: in -vent'anni abbiamo quasi rad-doppiato la popolazione». Il suo primo approccio alla politica?
«Proprio per un intervento residenziale fuori dal piano regolatore ho iniziato a racco-gliere firme per ridurlo. Alla fine senza l'appoggio di nessu-na associazione siamo riusciti a raccogliere quasi 1000 firme, un successo incredibile per un paese che aveva 14.000 abitan-ti,
Così hanno dovuto creare un parco ed obbligare i proprietari a costruire in
obbligare energeti-
che A o B». Antonio Di Pietro: cosa ammira di più e cosa non capisce del capo nazionale del suo partito?
«Ammiro la sua determina-zione che lo porta a prendere posizioni fuori dal coro, sem-pre improntate agli ideali di giustizia ed equina in cui mi riconosco. Quello che non capisco e come riesca a sce-glie,re, a volte persone come Scilipoti; purtroppo di oppor-tunisti ce ne sono ancora, spe-riamo al prossimo giro che sia
iù saggio nella selezione». più review: cosa pensa della futura "maxi province dell'Emilia" ipotizzata, nella quale dovrebbe confluire Reggio?
«Non mi convince, ci deve essere solo un ente intermedio tra Stato e Comune. Vanno eli-minate o le regioni o le provin-ce. Personalmente preferirei eliminare le regioni. Pensiamo alla nostra regione: la regione è lontana e meno controllabile da parte dei cittadini, sicura--mente meno di una provincia, che sia solo Reggio e tutta Emilia. Le province potrebbero sopravvivere se si riuscissero
ad eliminare le regioni, che non erano neanche previste nella costituzione, Da quando sono nate nel 1970 la spesa pubblica è esplosa». E' laureato in ingegneria: è quello che sognava di fare da bambino?
«Nei miei sogni di bambino volevo diventare un inventore e scoprire apparati che funzio-nassero senza consumare ener-gia. Nel mio percorso di studi ho scoperto che ciò era contra-rio ai principi della termodina-
mica; ho quindi ripiegato su una carriera più banale di tec-nico commerciale». Lei ha un blog. Quanto tempo ci dedica? E' un inter-net-dipendente?
«Consideri che internet ha tolto gran parte del tempo che dedicavo alla tv; resta però il pericolo di bighellonare in rete», Tra i suoi scritti sul web, "Come lanciare la green eco-nomy a costo zero". Secondo lei impareremo qualcosa da questa crisi?
«Si impara a migliorarsi più dalle sconfitte che dalle vitto--de, finché tutto va bene non interessa mettersi in discussio-ne, Nei mondo del lavoro vedo che avanzano di grado solo quelli che si mettono in discus-sione, ogni giorno». C'è un'azione quotidiana che si sforza di fare in direzione del vivere slow o "ecososteni-bile"?
«Tutti i sabati mattina vado a comprare la verdura al mercato dei contadini», E' sposato e con figli: la fami-glia cosa le ha dato e cosa le ha tolto?
«Mi ha dato molto equili-brio. Di contro se non fossi sposato sarei sicuramente resi-dent manager in Asia o Sud America; in ogni caso viaggio spesso all'estero per lavoro, ad oggi parlo correntemente cin-que lingue e faccio in tempo ad impararne e praticarne altre». Teatro, cinema, lettura: quale di questi interessi cul-
turali le è più congeniale? E quale titolo predilige?
«Teatro, sono stato anche attore dilettante, Gallica, in una riduzione da Brecht. Il più bel libro penso sia di Kundera, "L'insostenibile leggerezza dell'essere". Pratica diversi sport: un'abi-tudine o una scoperta recen-te?
«Da bambino pensavo solo a giocare a pallone, ma adesso vivo lo sport con ancora più entusiasmo». Un rito maschile al quale non rinuncerebbe mai..,
«Non esistono più riti esclu-sivamente maschili, se non cose noiose come radersi la barba, L'unica cosa piacevole che mi viene in mente potrebbe essere indossare i boxer quan-do fa caldo, Che stupidaggine, ma non ho risposte migliori». La vacanza ideale e quella "reale" di quest'anno.
«Quella ideale almeno un mese su qualche spiaggia, tro-picale. Quella reale: quest'an-no sono stato con la famiglia una settimana in Algarve, sud del Portogallo. Si mangia molto bene e la gente è ami-chevole».
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.5> i\ L\O 15/09/2012 orriere Periodicità: Quotidiano
di Ravenna Faenza-Lugo e Imola Tiratura: n.d.
Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti
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pressunE
«Possiamo ancora salvare l'ufficio del giudice di pace» Francesco Cersosimo ha scritto una lettera al sindaco
• Dal 13 settembre ci sono 60 giorni di tempo per chiudere i tribunali inclusi nel piano di ristrutturazione del ministero della Giustizia. Quindi anche quelli di Faenza e Lugo. Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 213 il provvedimento diventa esecutivo e inappellabile. Vi sarebbe ancora spazio invece per mantenere in esercizio l'Ufficio di prossimità (Giu-dice di pace). «Lo prevede lo stesso decreto - afferma Francesco Cersosimo, dirigente dell'ufficio faentino - qualora le spese di mantenimento non siano più a carico del ministero». In pratica, se l'ufficio vorrà essere mantenuto, sempre entro 60 giorni il Comune dovrà formulare la richiesta e accollarsi le spese, parte delle quali già sostenute fino ad oggi. «Ho già segnalato i termini al sindaco e al presidente del consiglio comunale -prosegue il giudice di pace -. Il mantenimento costerebbe in-torno ai 2mila euro, più che altro per spese di cancelleria. All'ufficio andrebbero assegnati tre cancellieri, prelevandoli dal personale già operativo presso la municipalità». (f.d.)
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auu.dirigemenelst22,
Piano sosta: dritti verso il referendum
Auto parcheggiate in centro e nella foto piccola Claudia Berdondini
.5> i\ L\O 15/09/2012 orriere Periodicità: Quotidiano
di Ravenna Faenza-Lupo e Imola Tiratura: n.d.
Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti
Diffusione: n.d.
pressunE
L'esponente dell'Idv sconfessa il suo partito che ha minacciato di sospenderla. E l'Ascom: «Interpreta le proteste dei commercianti»
Piano sosta: dritti verso il referendum Berdondini: «Se non passa in Consiglio raccoglieremo le firme tra la gente»
FAENZA. Claudia Berdondini tira drit-to. La capogruppo dell'Italia dei Valori lunedì 17 settembre riuscirà a presentare al consiglio comunale la sua mozione per la richiesta di presentazione di un refe-rendum consultivo con la popolazione sul tema del piano sosta.
Non sono serviti gli incontri con l'Am-ministrazione e nemmeno le annunciate promesse di sospensione dal partito pro-venienti dalla segreteria provinciale del-lo stesso Idv a far cambiare idea alla di-pietrista. Noncurante di tutto, la Berdon-dini ha così deciso che la questione «va al di là dell'aspetto morale» assumendo i contorni di una «questione politica e di coerenza amministrativa visto che il pia-no sosta non rientra nel programma e-lettorale sottoscritto. Per questo io vado avanti». Progetto che per l'esponente Idv «è una seconda Imu per le tasche dei faen-tini, residenti e commercianti» e che non farà altro «che decretare la morte del cen-tro storico già duramente colpito da una crisi senza precedenti».
Il punto è che se anche la Berdondini ri-corda come «lo Statuto approvato dal sin-daco Casadio rende possibile un referen-dum consultivo su questioni di interesse generale come quello del piano sosta» dall'Amministrazione fanno sapere che il decreto attuativo non è mai stato approva-to e quindi questa possibilità sembrerebbe sfumata in partenza. A questo punto, come sembra molto plausibile, la mozione non passando al vaglio del consiglio comunale uscirà da palazzo Manfredi per raggiunge-re direttamente la cittadinanza. La Ber-dondini conferma infatti che «se il Consi-glio non dovesse approvare la mozione, a quel punto andremo per la strada e per le piazze a raccogliere le firme tra la gente. Visto - conferma la combattiva ex profes-soressa - che gli stessi cittadini mi hanno chiamato per farmi interprete del loro ma-lessere». Iniziativa che per poter essere ammessa avrà bisogno di 2.800 firme.
Sulle questione è intervenuto anche il presidente di Confcommercio Paolo Ca-roli. «Come associazione di categoria plaudiamo all'iniziativa della Berdondi-ni che non fa altro che reiterare le pro-teste che come commercianti, da sempre, abbiamo evidenziato sul progetto di rior-ganizzazione del piano sosta».
Riccardo Isola
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rimicite». Spadoni ha, inoltre, sottoli-neato la staticità e l'impro-duttività dell'amministrazio-ne provinciale: «Da luglio a settembre ci sono state solo due delibere, mancano atti deliberativi» ha spiegato. Il consigliere ha anche posto l'accento sulla necessità di sopprimere un serie di orga-nismi, consorzi, enti e agen-zie a cui partecipa la Provin-cia. «Producono molte spese, ri-sultano inutilmente costosi, non migliorano i servizi e sono dettati da logiche po-l itiche». ti
INFINE, il rappresentan-te dell'Udc ha auspicato un maggiore coinvol gimen-to del personale della Provincia, in modo da renderlo parte più attiva e ha definito «difficilmente ipotiz-zabile» un'unione con il Pd nel territo-rio ravennate. «Il Pd si è dimostra-lo nettamente un azionista di mag-gioranza della po-litica e delle isti-tuzioni» ha con-cluso, senza mez-zi termini.
v'i.
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press unE il Resto del Carlino 15/09/2012
RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
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«Ma io vedo difficile un'unione con il Pd»
IL CONSIGLIERE provin-ciale dell'Ude Gianfranco Spadoni (foto sotto) ha trac-cialo un primo bilancio di questo anno e mezzo di am-ministrazione, sottolinean-do i punti critici e analizzan-do, in particolare, il terna, di stretta attualità, dell'accorpa-mento delle province, tra primi in agenda del Gover-no Monti e, nello specifico, di creazione di un'unica pro-vincia della Romagna.
«SIAMO FAVOREVOLI a questo progetto ma ci sono troppe incognite — ha evi-denziato Spadoni —. Il Pd sta portando avanti questa iniziativa senza le altre forze di maggioranza come Sel, l'Italia dei Valori e i Comuni-sti Italiani, gestendo in ma-niera quasi univoca questo processo veramente molo
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A lato, Claudia Berdondini
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il Resto del Carlino
RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
15/09/2012 pressunE
Periodicità: Quotidiano
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Piano sosta, Berdo non molla «I cittadini devono poter dire la loro»
La 'ribelle' dell'Idi, lancia rilancia il referendum: servono 2.800 finne di FRANCESCO MONTI
CLAUDIA Berdondini non mol-la, e rilancia il referendum contro il Piano sosta. Dopo aver ritirato la sua mozione nell'ultima seduta del consiglio comunale a luglio, la consigliera 'ribelle' dell'Idv — no-nostante la pubblica presa di di-stanze del vertice provinciale del partito — la ripresenterà lunedì.
L'OBIETTIVO è lo stesso: inter-pellare i cittadini sulla 'rivoluzio-ne' che renderà a pagamento tutti i parcheggi del centro storico. «Il Piano sosta non fa parte del pro-gramma di coalizione che aveva-mo concordato prima delle elezio-ni del 2010 — insiste la Berdondi-ni. Quello stesso programma che parlava di partecipazione e coinvolgimento dei cittadini: il cittadino non è un minus habens, deve partecipare alla gestione del programma amministrativo». Gli argomenti contro il Piano sosta sono gli stessi posti dalle associa-zioni dei commercianti nel corso di quest'anno: «Sconvolgerà tutta la città — dice La crisi econo-mica è senza precedenti, e il no-stro centro rischia di morire. Già molti negozi hanno chiuso i bat-tenti, la disoccupazione è alle stel-le, e ora i residenti devono pagare un'aliquota Imu del 5,8 per mille sulla prima casa. La sosta a paga-mento sarebbe un'altra tassa».
LA CONSIGLIERA ricorda che il referendum consultivo è previ-sto dall'articolo .36 dello statuto comunale. Manca però un regola-mento referendaria particolareg-giato. «Se in consiglio passera il sì
al referendum — spiega — per scrivere le regole bastano un paio di sedute della commissione com-petente». Eventualità che, però, è oggettivamente remota, dal mo-mento che Pd e Insieme per cam-biare godono di un'ampia maggio-ranza, anche senza il voto dell'uni-ca consigliera Idv. Se la mozione verrà respinta, resta però una stra-da: la raccolta di almeno 2.800 fir-me di cittadini. L'iniziativa incas-sa subito il sostegno di Paolo Ca-rdi, presidente di Confcommer-cio: «Il Piano avrà un impatto ne-gativo sia sul commercio, sui resi-denti e su chiunque lavori in cen-tro. Quando abbiamo prese ntato
CAROLI (CONFCOMMERUO «Avrà un impatto negativo Abbiamo proposto obiezioni Ma d è stata tappata La bocca»
le nostre obiezioni, l'amministra-zione ci ha tappato la bocca senza motivare le sue scelte».
«IL PIANO sosta — rincara la Berdondini — era nel cassetto dai 2006: l'allora sindaco Casadio l'aveva messo da parte, un motivo ci sarà. Faccio un appello al sinda-co M.alpezzi: la società è disgrega-ta come non mai, e anche i partiti
lo sono. L'uni- co modo per uscirne è rispettare il programma e ascoltare i cittadini». Quanto al-la pubblica sconfessione da parte del segretario provinciale dipietri-sta Gabriele Rossi, la consigliera non si scompone: «Non vuoi dire nulla, di queste cose si occupa il direttiva regionale. Per ora vado avanti, hic manebimus aptinw: non capisco proprio dove avrei sbaglia-to»,
COSA SUCCEDE SE IL CONSIGLIO VOTA NO, COME È QUASI CERTO, SERVE UNA RACCOLTA FIRME
MOTIWal ON PER BERDONDINI IL PIANO SOSTA NON ERA NEL PROGRAMMA DI COALIZIONE CONCORDATO
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press unE il Resto del Carlino 15/09/2012
RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
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LA DENUNCIA IL MOVIMENTO CINQUE STELLE ALL'ATTACCO
«Fe ate il degrado dei parchi» Bucci e il Tondo hanno bisogno di interventi»
«ALGHE tossiche e botulino pericoloso per la fauna, giochi rotti e asfalto danneg-giato sono solo alcuni dei problemi che affliggono il parco Bucci, uno dei luoghi 'sacri' per i faentini». A sostenerlo sono, in un'interpellanza, Maurizio Montanari e Vincenzo Barnabè, consiglieri del Mo-vimento cinque stelle. «Da tempo — dicono i `grillini' — i la-ghetti del parco Bucci e del Tondo, pre-sentano problemi di acqua stagnante, con la presenza di alghe probabilmente tossiche e botulino, riscontrato dall'Ausl nelle aree degli isolotti, che provoca ma-lattie e in alcuni casi la morte degli ani-mali la cui cura è gestita e finanziata dai volontari del parco». Oltre qa uesto i con-siglieri evidenziano altri problemi legati agli stradelli di collegamento che presen-tano rotture e rigonfiamenti dell'asfalto oltre a giochi in grave stato di degrado, come la locomotiva «recintata da tempo
e forse con parti in amianto e la 'nave' che ha parti in legno marcescenti, anche questa recintata». «Tutti questi problemi — dicono Montanari e Barnabè — provo-cano disagio e disgusto ai visitatori. Per questo chiediamo agli assessori di riferi-
N CURA «La Locomotiva è recintata i viatetti sono pieni di buche e L'acqua dei Laghetti ristagna»
mento, Roberto Savini all'Igiene pubbli-ca e Claudia Zivieri ai Lavori pubblici, se essere al corrente dei problemi che assil-lano i parchi tientini, luoghi di relax e non certo dai quali tenersi alla larga; se esiste un piano di risanamento dei laghet-ti, per il potenziamento del reintegro dell'acqua, un sistema di ossigenazione ,
il ripristino degli stradelli e delle canalet-te di scolo, la bonifica e messa a norma della locomotiva e della 'nave' o la rimo-zione, dove non fosse possibile il recupe-ro, e sostituzione con altri giochi». infine i consiglieri chiedono anche «di impe-gnarsi per gestire e finanziare l'eventuale cura della fauna oppure riconoscere le spese sostenute dai volontari».
«PER QUANTO riguarda la locomoti-va, icona del parco Bucci — ha detto l'as-sessore Zivieri — abbiamo chiesto alle Ferrovie, proprietarie del mezzo, di po-terla acquistare; ancora non abbiamo avuto alcuna risposta; la vendessero sare-mo pronti ad intervenire per rimetterla in sesto e bonificarla». Interpellato telefo-nicamente, invece, l'assessore all'Am-biente Roberto Savini, si è detto impossi-bilitato a rispondere perché impegnato in una riunione.
a. v.
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pressunE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA
15/09/2012
Periodicità: Quotidiano
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Degrado L'acqua del Parco Bucci appare putrescente; nel fotino, il locomotore ormai una palla di ruggine
"Parchi invasi da smdiciume
"Parchi invasi da sudiciume e degrado" LA PROTESTA della 'Lista Fatti Sentire':
"Alghe tossiche e botulino nelle acque"
I Parco Bucci e il Parco Tondo? Sporchi, degradati, una vergogna. Si potrebbe riassumere così il senso dell'interpellanza dei con-
siglieri comunali Maurizio Mon- tanari e Vincenzo Barnabè (Lista 5 Stelle 'Fatti Sentire') al sindaco e agli assessori Zivieri (lavori pubblici) e Savini (ambiente-igie- ne). "Il Parco Bucci è il principale parco di Faenza, il polmone ver- de della città, un luogo di svago e relax visitato da moltissime per- sone di altre città - spiegano -. Ma da tempo i laghetti hanno problemi di acqua stagnante, con presenza di alghe probabilmente tossiche e botulino riscontrato dall'Ausl nelle aree degli isolotti, che provoca malattie e morte di fauna e avifauna selvatica". Non è tutto. Anzi è solo l'inizio. 'Fatti Sentire' fa notare che: 1) "La cura della fauna è gestita e finanziata autonomamente dai volontari del parco"; 2) "Gli stradelli di col- legamento presentano rotture e rigonfiamenti dell'asfalto che causano difficoltà ai visitatori"; 3) "I giochi per bambini sono in sta- to di degrado totale: in particola- re la locomotiva (recintata, forse con presenza di amianto) e la na- ve di legno marcia in più punti"; 4) 'Analoghi problemi ci sono al parco Tondo"; 7) "Le suddette
questioni provocano disagio e di-sgusto ai visitatori"; 8) "Da tempo cittadini, addetti e volontari alla cura del parco hanno chiesto al Comune di porre rimedio, senza riscontro". Dunque? La Lista 5 stelle chiede a sindaco & C "se so-no al corrente delle problemati-che al parco Bucci, se esiste un piano di risanamento e bonifica dei laghetti; se può essere poten-
ziato il reintegro dell'acqua (l'at-tuale pozzo artesiano non lo ga-rantisce) e se essa può essere os-sigenata con pompe a getto ver-ticale; se è previsto il ripristino di stradelli e canalette di scolo; se si riparano (o si rimuovono) loco-motiva e barca di legno; e se ci si impegna a gestire e finanziare la cura della fauna o si riconoscono le spese sostenute dai volontari".
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pressunE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA
15/09/2012
Periodicità: Quotidiano
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"Pagelle a Casadio si fu più bra
Li sindaci? ulla sosta vo"
"Sul Piano Sosta decideranno i cittadini" BERDONDINI (IDV) torna alla carica: se il sindaco respinge la mia proposta sul referendum raccoglierò 2.800 firme
ue mesi fa il consigliere comunale Claudia Ber- dondini aveva ritirato in extremis la sua mozione con cui chiedeva un refe-
rendum consultivo sul Piano Sosta "in modo che a decidere siano i cittadini". Era luglio e la frondista dell'Italia dei Va-lori aggiunse: "Così il sindaco Malpezzi avrà un po' di tempo in più per riflettere e capire che, adottando il Piano Sosta, sta sbagliando. Non era nel programma presentato alla cittadinanza durante le elezioni. E visto che non c'era, non bi-sogna farlo". Due mesi dopo siamo però daccapo e Berdondini raduna i media faentini per ribadire il concetto, dichia-rarsi dispiaciuta per il mancato ripensa-mento di Malpezzi, e confermare l'in-tenzione di non arrendersi. Se non ci fosse, la Berdondini bisognerebbe in-ventarla. Di certo i commercianti che la-vorano in centro storico, e non solo loro, in questo momento la stanno ringra-ziando ed elogiando fino allo sfinimento.
"L'amministrazione comunale - dice lei - vuole attuare il Piano Sosta in centro storico nonostante il periodo di fortissi-ma crisi economica che la città attraver-sa. Non va bene. A decidere in un caso come questo devono essere i cittadini e lunedì porto in consiglio comunale la mozione per il referendum. Se non pas-sa? La legge dice che con 2.800 firme di cittadini posso chiederlo lo stesso. Attra-verso il referendum consultivo i cittadini decideranno se mette-re in atto questa rivo-luzione della sosta op-pure se lasciare le cose esattamente come so-no adesso".
In ogni caso per lunedì sera si annun-cia un Consiglio comunale più che mai acceso. Non dimentichiamo che il con-sigliere provinciale dell'Idv, Rossi, lo stes-so che pretendeva di inserire Zagonara al vertice di un'azienda pubblica nono-
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stante fosse privo dei requisiti, ha disco-nosciuto la Berdondini quale rappresen-tante dell'Italia dei Valori nel Consiglio, di Faenza; sarebbe curioso conoscere la posizione dell'assessore Zivieri che a sua volta difese la scelta Zagonara: che farà stavolta, prenderà ancora le parti dello sponsor di Zagonara mandando Ber-
dondini a quel paese, o le si accenderà una lu-cina in testa? Insomma per tanti versi è una se-duta, quella di lunedì, che promette emozio-ni come una gara di
Champions League. Sui faentini pende sempre l'ombra della sosta a pagamen-to, una vera tassa che si cerca di far pas-sare come piano regolatore.
"Io vado avanti per la mia strada, non perchè sono testarda: per i cittadini. Del resto sono stati loro a darsi da fare, a far
comparire una mattina tutti quei cartelli `no sosta' nelle vetrine dei negozi. La ba-se si ribella? Io raccolgo le firme. Del re-sto il piano sosta era in un cassetto dal 2006, un'idea dell'allora assessore Ron-chini. Ma l'ex sindaco Casadio lo lascia-va nel cassetto. E qui si è dimostrato ben più esperto di Malpezzi. Non voglio dare pagelle ai sindaci ma i patti con i citta-dini, se poi non li puoi portare avanti, neanche li sottoscrivi". Soddisfatto il pre-sidente di Confcommercio-Ascom, Pao-lo Caroli: "Plaudo all'iniziativa di Ber-dondini, il Piano sosta al momento è an-cora sottovalutato per le problematiche che solleverà nel malaugurato caso do-vesse passare". L'ultima battuta è di Ber-dondini: "Non vorrete ridurre il centro di Faenza come quello di Forlì, vero?". ha ragione: Forlì l'hanno fatta morire a forza di baggianate tipo piano sosta.
Francesco Zucchini
Pagina 19 Duello sul Piano sosta tra il consigliere comunale Claudia Berdondini che chiede un referendum, e il sindaco Malpezzi
"Sul Piano Sosta derideranno i cittadini"
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spartacus ha anco-ra vivo dentro di sé il ricordo dello
sguardo duro del babbo che lo ammoniva: "Se Cm è zùga, l'è pròpri un patàca". Per questo, ne-gli anni ha sdegnosa-mente scansato gli inviti di chi voleva avvicinar-lo a lotterie, totocalci e binghi vari.
Ma non può evitare di osservare chi, invece, prova ad acquistare il bi-glietto vincente che ti cambia la vita. Per que-sto, segue con attenzione ciò che sta accadendo al Movimento 5 stelle di Beppe Grillo che, supera-to lo psicodramma "dell'assenza di demo-crazia" (ma perché, qualcuno ha mai pensa-to che possa esservi par-
venza di democrazia in un partito nel quale "il padrone" può, con un po-st scriptum sul web, cac-ciar via chiunque?), en-trerà nella selezione fi-nale della grande lotte-ria italiana del decen-nio.
"Quale lotteria?", si è chiesto nei giorni scorsi un suo amico architetto, attento più a case e ca-sette che alle elucubra-zioni di Spartacus? "Quella per il Parlamen-to della Repubblica!", gli ha risposto il nostro, sor-preso dalla sua sorpresa. "Ma come" - ha argo-mentato - "non hai capi-to che dopo secoli di Bianconi, Brandolini, Gozi, Biasini e Gualtieri, dalla prossima primave-ra Cesena avrà un ono-revole a cinque stelle?".
Il ragionamento è tan-
to facile che se ne sta già parlando da settimane, nel circolo Arci di Rover-sano così come in quello Acli di Capannaguzzo: i grillini nel prossimo Parlamento saranno rappresentati da almeno 120 "On." e, visto che li eleggeranno soprattutto nelle zone dove sono più numerosi e considerando come Grillo/ Casalegg io amino i fedeli nei secoli, a quale luogo hanno già scelto di regalare un par-lamentare? Ma a Cesena, realtà nella quale nessu-no mette in dubbio la de-mocrazia made in Gril-
lo, perché Beppe è Beppe e ci rappresenta tutti!
Gli informatori di Spartacus glielo hanno detto chiaro e tondo: i bi-glietti della "Lotteria per Roma", sono già stati consegnati a tre fortuna-ti. Si tratta (rullo di tam-buri, suspance...) di Na-tascia Guiduzzi, Paolo Marani, Alberto Pappe-rini.
Ma Grillo è ormai an-zianotto e per questo spesso fatica a collegare nomi e facce. Ed allora il simpatico Casaleggio -maestro nel facilitarne la vita, resa già difficile
LA NOTA POLITICA
E' partita la lotteria dei grillini
di Spartacus
c,o'r'fiere di Forlì e Cesena
Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti
15/09/2012 pressunE
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«Sul vino facciamo grandi passi in avanti»
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dal doppio lavoro comi-co/leader politico - gli ha suggerito di abbinare ad ogni nome un sopranno-me. E così Natascia è di-ventata "Onorevole gio-condina" (il suo viso è spesso caratterizzato da un sorriso enigmatico co-me quello di Monna Lisa, dietro il quale non si può mai sapere se vi sia un'i-dea o nessuna...); Mara-ni è "Onorevole cagnino" (in onore del quadrupede che lo accompagna in o-gni dove, quasi Paolo pregustasse già il mo-mento in cui potrà esibi-re body guards di vario tipo) e Papperini è dive-nuto "Onorevole bagni-no" (per motivi dinastici, visto che Alberto non o-nora quasi mai il mestie-re del padre, stando h24 in Comune a Cesenatico a martoriare il povero
sindaco Buda). I tre stanno sfregando
tra le dita il loro biglietto della lotteria e pregano che sia quello fortunato perché, diciamoci la veri-tà, si sono un po' stufati di dover rispondere sul web a tutti e di parteci-pare a noiose riunioni con perditempo arrab-biati, non avendo com-preso per tempo che il lo-ro attivismo era determi-nato da una lotteria e non da passione civica. E che la Cesena "semper fi-delis a Grillo / Casaleg-g io" è il prezzo del bi-glietto del quale i tre sono stati omaggiati.
Va a finire che il babbo di Spartacus quella volta aveva torto: non sempre chi gioca è proprio un pa-tàca...
c,o'r'fiere di Forlì e Cesena
Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti
15/09/2012 pressunE
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
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Pagina 11
«Sul vino facciamo grandi passi in avanti»
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FORLÌ 1)ue autobus tornano sottola pensilina
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15/09/2012 pressunE L VOCE DI CESENA
ROMAGNA FORLÌ &
Direttore Responsabile: Franco Fregni
Periodicità: Quotidiano
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QUI PIAZZA SAFFI Dopo le proteste di commercianti e residenti la corsa per l'ospedale e la linea 6 si potranno prendere di nuovo dal centro Prova del fuoco lunedì per il nuovo punto bus
Due autobus tornano sotto la pensilina
La prova del fuoco scat-terà lunedì mattina quando suonerà la campanella nelle aule
scolastiche della città. Sarà l'ora in cui autobus, pendolari, stu-denti dell'Itis e scolari della "De Amicis", con annessi genitori, si ritroveranno faccia a faccia, fiancata contro fiancata sul viale della Libertà nel tentativo di di-stricarsi in quello che già appare come un ingorgo annunciato.
Se viali e controviali riusciran-no a digerire le carovane di au-tobus urbane ed extraurbane (dirottate da piazza Saffi nel nuovo puntobus) che si inco-lonneranno alle fermate, è tutto da vedere e i tecnici di Forlì mo-bilità integrata e di Start Roma-gna sono all'opera da giorni per fare tutte le verifiche del caso. Se poi si riuscirà anche a farli ripar-tire senza che restino imbotti-
gliati nel traffico, quello è ancora più difficile da dire.
"Siamo à lavoro per non la-sciare nulla à caso - dice il vice sindaco Biserna - è chiaro che sarà il banco di prova della nuo-va viabilità e siamo pronti a fare dei correttivi dove, e se, ce ne sarà bisogno". In ogni caso, il
Rischio caos in viale della Libertà ma la strada resta aperta alle auto
viale non sarà chiuso alle auto nemmeno negli orari più critici di entrata e uscita da scuola. Ci saranno, quello sì, più vigili ur-bani e assistenti civici a cercare di dare un senso à fiume in pie-na.
Intanto qualche correttivo è già in arrivo per il centro storico. Dopo la marea di critiche per l'abbandono di campo dei bus, due linee torneranno in piazza Saffi. La prima è la numero 2, la corsa diretta all'ospedale che a, grande richiesta dei residenti del centro, tornerà a far tappa sotto la pensilina. Gli altri bus a ricomparire, con molta proba-bilità, saranno quelli della linea numero 6 che oggi percorrono corso Garibaldi e si sfilano dal centro passando da corso Diaz. Si sta studiando invece il modo per portarli fino alla pensilina e collegarli alla rete di navette che fanno la spola con la stazione. Forse troppo poco per sedare la rabbia dei negozianti del centro che dopo il trasferimento dei tram hanno visto le casse dei lo-ro esercizi ancora più vuote.
Roberta Invidia
Prove generali Sul viale della Libertà ci si prepara al grande traffico (Foto Rondoni) Pagina 11
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PORLI -PROVINCIA
Strada del Babbi più sicura Cè il piano
15/09/2012 pressunE L VOCE DI CESENA
ROMAGNA FORLÌ &
Direttore Responsabile: Franco Fregni
Periodicità: Quotidiano
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L'INCONTRO ATTUALMENTE IN EMILIA ROMAGNA IL SERVIZIO È PROGRAMMATO SU BASE PROVINCIALE. DOPO LA NASCITA DELLA NUOVA AGENZIA D'AMBITO PER I SERVIZI, ATERSIR, CAMBIA TUTTO
Piano regionale per la gestione dei rifiuti Recupero e filiera del riciclo al centro
Ridurre a monte la produzione di rifiuti; incrementare la rac-colta differenziata
che dovrà superare su tutto il territorio regionale l'obiettivo europeo del 65%; rafforzare il recupero in via prioritaria di materia; ridurre progressiva-mente il ricorso alle discariche, fino all'obiettivo della discarica zero. E' partito ieri l'altro a Bo-logna il confronto sul nuovo Piano regionale per la gestione
dei rifiuti che prenderà il posto degli attuali Piani provinciali. Quello di venerdì con le Pro-vince e i rappresentanti di An-ci, Upi e Atersir è il primo di u-na serie di incontri: la tabella di marcia prevede la stesura del documento preliminare entro la fine del 2012. "La pia-nificazione su scala regionale -sottolinea Sabrina Freda - per-metterà di ottimizzare il flusso dei rifiuti per renderlo più effi-cace e trasparente. Occorrerà
7111r-i
quindi pianificare non solo lo smaltimento ma anche il recu- pero e la filiera del riciclo, che
devono diventare l'obiettivo centrale del piano. Si tratta in-dubbiamente di una sfida im-pegnativa che affrontiamo a-vendo come stella polare la di-rettiva quadro europea". At-tualmente in Emilia-Romagna la gestione dei rifiuti avviene su base provinciale. Con il nuovo Piano e dopo la nascita della nuova Agenzia d'ambito regio-nale per i servizi idrici e i rifiuti Atersir la gestione diventerà re-gionale.
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orriere di Rimini e San Marino
Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti
15/09/2012
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pressunE
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Auto elettriche aziendali Sgracceleralassoltaverde Bici marchiate contrai furti •
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Pagina 9 Cronaca dillimini
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Il consiglio comunale ha approvato all'unanimità la mozione dell'esponente del Pdl. La prima battaglia risale al 1999
Ripristino dell'acqua al ponte di Tiberio, Renzi la spunta dopo 13 anni RIMINI. Ci sono voluti 13 an-
ni, ma alla fine Gioenzo Ren-zi ce l'ha fatta. Giovedì sera il consiglio comunale ha appro-vato all'unanimità la mozione presentata dall'esponente del Pdl relativa al «ponte di Tibe-rio per il ripristino di un af-flusso d'acqua, sotto la passe-rella pedonale, dal deviatore del Marecchia per ridare vita al parco, al ponte, al porto».
Un tema che Renzi aveva lanciato sin dal 1999 (ma già nel '96 sindaco Chicchi aveva raccolto 1.700 firme) tramite u-na mozione che prevedeva lo «smantellamento della diga mobile in ferro che ostacolava
il ricircolo delle acque» effet-tuato nel 2009. E il «ripristino dello scorrimento naturale e continuo di acque dolci dal Marecchia», punto che ancora non è realtà.
Molto soddisfatto Renzi che ringrazia il consiglio per il vo-to unanime espresso e com-menta: «I romani hanno co-struito il ponte in 7 anni, noi è dal 1977 che ci stiamo dietro. Ma sono fiducioso, un po' alla volta andiamo avanti».
Tra l'altro il progetto preli-minare di Alpina Acque risale al 2006 «ora basta solo tirarlo fuori dai cassetti e metterlo in atto».
favorevole anche all'odg di Stefano Brunori (Idv) sul de-grado dell'area stazione ferro-viaria. Contrario Renzi per-ché «non è con un mercatino etnico che si riqualifica quell'area che necessita di profondi interventi, dall'illu-minazione all'ordine pubbli-co».
Respinta invece la mozione sicurezza di Marco Casadei (Lega) per una migliore dota-zione dell'organico di polizia.
Da segnalare anche la prima in aula di Gianluca Tambu-rini che nel Movimento 5 Stel-le prende il posto del dimissio-nario Daniele Arduini. (/.c.)
Il resto del consiglio è stato dedicato alla votazione degli ordini del giorno. Due di Sa-vio Galvani (Prc) uno per dire no ai caccia bombardieri nu-cleari (approvato), l'altro con-tro il caro tasse universitarie contenuto nella spending re-view «che sì - nota Galvani -premia il merito ma rischia di far salire le rette per tutti gli studenti, a partire dai fuori corso». Approvato anche que-sto.
Sì anche all'odg pro «occupa-zione femminile e contro la pratica delle dimissioni in bianco» presentato da Donati, Petitti, Turci, Zoffoli. Parere
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LAWOCE ROMAGNA RIMINI & SAN MARINO
15/09/2012
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
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press LinE
Direttore Responsabile: Franco Fregni
$ ihkal
In 1.1911
Il direttore: "E' qui per uno stage retribuito di 4 mesi, poi valuteremo se tenerlo"
Pagina 11 RIMINI
Il giovane segretario del Pd • trova posto inllera
Blaise Pascal RECUPERO ANNI
SCOLASTICI DIPLOMA
IL CASO Federico Berlini lavora alla Adriatica Acque, società partecipata dalla multiutility. Ha 23 anni e si è appena laureato in Scienze politiche
Il giovane segretario del Pd trova posto in Hera
a strada per lui sembra già segnata: segretario del Pd di Torre Pedrera, suo paese natale, a soli 21 anni. Quando deve
ancora tagliare il traguardo dei 23 viene eletto al congresso del par-tito segretario comunale di Rimi-ni, quindi adesso (sulla carta) gui-da la forza politica di governo in città. Facile che in futuro gli arrivi pure qualche incarico da ammi-nistratore. Nel frattempo, cerca (e trova) lavoro. Oggi il volto nuovo dei `democrat' nostrani, sostenuto dalla vecchia guardia ex Ds e dal segretario provinciale Emma Pe-titti, è lui. Nei fatti, però, per ora Federico Berlini si è fatto notare più per le simpatiche foto postate su Facebook che per gli interventi sul merito dei problemi riminesi.
Ma tant'è, è giovane e si deve fare le ossa. E nel maturare dovrà anche fare i conti con chi nel partito non lo ama molto, soprattutto per quel posto di lavoro (precario) che ha trovato in una società del gruppo Hera, la multiutility par-tecipata dai Comuni. Laureato da pochi mesi in Scienze politiche a Bologna, Berlini lavora in Adria-tica Acque srl, società controllata al 70% dalla Ital-bedis di San Pietro in Legnago (provincia di Vero-na), al 22,32% da Hera comm srl (gruppo Hera) e al 7,68% da Marche Multiservizi spa. Che cosa fa A-
driatica Acque? Opera in tutta la regione "con il servizio di eroga-tori d'acqua liscia a temperatura ambiente e refrigerata, gassata re-frigerata direttamente dal rubinet-to" si legge sul sito. Ma si sta fa-cendo conoscere nel territorio so-prattutto per l'iniziativa "L'acqua del sindaco" con cui promuove le cosiddette "Case dell'acqua" (foto piccola) come quella inaugurato nel marzo 2011 al Parco Cervi.
E il giovane segretario `demo-crat che ci fa in questa società vi-cina a Hera, a sua volta vicina alle amministrazioni di centrosinistra guidate da esponenti del Pd, lo stesso partito che Berlini guida in città? Lo spiega il direttore di A-driatica Acque, Andrea Montana-ri: "Abbiamo chiesto al Centro per l'impiego di Rimini una lista di persone qualificate per proporre
uno stage - dice -, ce ne hanno proposti alcuni e noi abbiamo scelto Federico e un altro ragazzo, l'abbiamo scovato nelle liste di collocamento". Il ti-rocinio, retribuito con un rimborso spese di qual-che centinaio di euro mensili, "finisce a dicembre" ma potrebbe essere il preludio per una futura as-sunzione. "Dopo aver verificato il lavoro svolto, de-cideremo chi tenere. Siamo una società in espan-sione, per fortuna possiamo assumere".
Giovanni Bucchi
Il segretario comunale pd Federico Berlini, 23 anni (foto da Facebook)
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LAWOCE D I RO M AG NA RIMINI & SAN MARINO
15/09/2012
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pressunE
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RIMINI
Il neo.' deve giocare ='■
al "Noi"
BATTAGLIA SUL VINO
Confcoop nel mirino di Cia La cantina sociale unica della provincia non s'è fatta perché "si preferì tirare avanti nella lo-gica dell'economia fatta a colo-ri, la cantina rossa e la cantina bianca", mentre "noi da tempo sosteniamo inascoltati che l'a-gricoltura ha bisogno di unità, di autonomia economica, di redditività e non di ideologia né di schieramenti". Questo il commento di Valter Bezzi, pre-sidente provinciale della Cia, in replica a Confcooperative e pubblicato ieri su newsrimini.it in merito al trasferimento della cantina Rocche Malatestiane nell'impianto di Ospedaletto del gruppo Cevico. "Non scher-ziamo - sbotta Bezzi -, oggi sia-mo alla conclusione del percor-so che si voleva evitare". Nel 2007, quando si parlava di can-tina unica, i presupposti erano "diversi": c'erano due cantine autonome (la Terre riminesi della Legacoop e la Rocche Ma-latestiane di Confcooperative), "c'erano le risorse del Psr", e "il progetto prevedeva di risolvere le difficoltà delle Rocche con la dismissione dell'area, con il tra-sferimento a Ospedaletto di Co-niano delle attrezzature e del-l'impianto di imbottigliamento, con il conseguente potenzia-mento della nuova struttura in una località strategica per la vi-ticultura e la valorizzazione dei marchi commerciali delle Roc-che Malatestiane". Bezzi ricorda come "negli anni questa man-canza di prospettiva ha prodot-to una perdita di superficie vi-ticola", da 3950 ettari del 1992 ai 2453 del 2011, "-23% in 20 an-ni". "Non è accettabile - conclu-de - che un presidente di una struttura cooperativa scarichi la responsabilità di tale diminu-zione sui produttori".
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LM-41ATO CE D I RO M AG NA RIPIENI & SAN MARINO
15/09/2012
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press LinE
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Renzi esulta: il canale del fiume Marecchia si farà GLI ESITI DEL CONSIGLIO "La Giunta si è impegnata a dare seguito al progetto di Alpina". E con Galvani si discute di cacciabombardieri
per una volta potrà cantare vittoria. La sua mozione sul ri-pristino del flusso
d'acqua dal Marecchia al pon-te di Tiberio è stata infatti ap-provata all'unanimità dal con-siglio comunale di giovedì scorso. E una mozione di Gioenzo Renzi vidimata dalla sala ovale - una ogni morte di Papa - è un evento che fa senz'altro notizia. E meno male, perché in questo caso si tratta di un atto che permet-terà di mettere una pezza a un problema molto sentito dalla cittadinanza. Con questa mo-zione - gongola ora Renzi - "la Giunta si impegna a procede-re all'approvazione del proget-to definitivo ed esecutivo di ri-pristino dello scorrimento na-turale e continuo delle acque del Marecchia, progetto già presentato nel 2006 da Alphi-
na Acque". E' solo il primo passo, perché poi - continua il consigliere del Pdl - "all'ammi-nistrazione spetterà il compito di mettere in pratica il suddet-to progetto tramite il futuro Piano degli Investimenti, allo scopo di perseguire la riquali-ficazione completa del parco Marecchia, del bacino del Ponte di Tiberio e del Porto Canale". "Dopo lo smantella-mento della diga mobile avve-nuto nel 2009 con il conte-stuale restauro delle mura medievali del bacino del pon-te - prosegue Renzi -, si può o-ra realizzare quell'afflusso di acqua da monte, in modo da consentire il necessario ri-cambio idrico ed una migliore qualità delle acque dell'invaso del Ponte di Tiberio e del Por-to Canale". Il consigliere ricor-da che questo importante ri-sultato è stato preceduto " da
una lunga battaglia iniziata nel 1996 e che sarà mia inten-zione portare avanti, chieden-do attuazioni concrete in tem-pi certi nel prossimo Piano degli Investimenti". Renzi, in-somma, non sembra proprio disposto a mollare l'osso. Ma il consigliere del Pdl non è il solo a condurre importanti crociate politiche. Basti pen-sare agli importanti traguardi del consigliere di Fds Savio Galvani. Giovedì in consiglio è stata infatti tolto dalla ghiac-ciaia, per essere discusso, il suo ordine del giorno inerente "i caccia bombardieri nuclea-ri", che era in standby dallo scorso gennaio. Difficile com-prendere perché un ordine del giorno che va a toccare così da vicino le corde dei cittadini abbia dovuto attendere così tanto per essere passato in rassegna.
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LAWO CE D I RO M AG NA RIMINI & SAN MARINO
15/09/2012
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pressunE
Direttore Responsabile: Franco Fregni
L'assessore Francolini dice che la casina, in basso a destra, è in regola, ma ammette che questa estate non ha aperto
"Niente abusi, solo un ritardo d'apertura" GIARDINI DELL'ALBA Assessore Francolini: "C'è il permesso, ma sono slittati i tempi e il tiro a segno non ha funzionato"
iente abusi sopra i Giar- dini dell'Alba". L'assessore Lanfranco Francolini chiarisce subito come stanno le cose, dopo la
polemica innescata da una persone che nei pressi degli stessi ha la sua atti-vità (articolo di ieri titolato - Giardini dell'Alba zona edi-ficabile).
'E' tutto in regola, sia per la casina più piccola, che mi dicono aver aperto tutta l'estate nel dopo cena per vendere zuc-chero filato, che per quella più grande. A proposito di quest'ultima, è però bene chiarire come stanno le cose anche per-ché, vista da fuori o dall'alto dell'Hotel Atilius, si ha forse ragione nel protestare poiché non ha mai aperto la sua attività - spiega Francolini -. La scorsa prima-vera la titolare di una delle due giostrine presenti ha fatto domanda per aprire un baracchino per il tiro a segno dove fino a due anni fa c'era l'altra giostrina per i bambini, e che si è spostata sul lato di viale Verdi. La richiesta era anche ap-poggiata da alcuni commercianti della zona su viale Dante. La possibilità di a-prire questo nuovo gioco, a disposizione soprattutto dei bambini (si parla di spa-rare con una pistola ad aria compressa o delle palle di lana contro dei barattoli, quanto di più classico e meno pericolo-so vi sia, ndr) che frequentano i Giardini dell'Alba, è stata valutata favorevolmen-te, anche perché quella parte dei Giar-dini, e mi riferisco al lato sud verso ma-re, rimaneva troppo al buio ed era una zona di rifugio per nomadi e sbandati, che spesso vi andavano anche a dormi-re. Però, a impedire un immediata aper-tura e uso dello stesso tiro a segno, c'è stato la necessità di farlo costruire su misura poiché non abbiamo permesso di sconfinare sulla zona verde. Così il baracchino è stato montato solo ad a-gosto. A quel punto mancava però il permesso del Ministero, che sembra debba rilasciare un numero di matrico-
la, e non è stato fatto il collaudo. Inutile dire che ha ragione sì Tutone, che pro-testa per conto del Condominio sotto-stante, ma è anche vero che sono man-cati i tempi per metterlo in funzione. I-noltre faccio presente come, una volta
aperta questa nuo-va attrazione, la zo-na sarà illuminata e controllata soprat-tutto dal titolare, e così finirà l'accam-pamento dei no-madi. Come si vede
non c'è nulla di abusivo, ma fa piacere constatare come i cittadini siano sempre più attenti a questi aspetti. Solo baste-rebbe chiedere spiegazioni a chi di do-vere, e non saltare subito alle conclusio-ni andando sul quotidiani". conclude Francolini. (epi)
"La casina ha preso il posto della giostrina che si è spostata, e così ren-de più sicura la zona"
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"Niente abusi, solo un ritardo d'aped'aped'apertura" , .„ ,
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