rassegna stampa 05.12.2012

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Ufficio stampa Rassegna stampa IDV Emilia romagna del 05.12.2012 Pagina 1 di 12

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rassegna stampa 05.12.2012

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Page 1: rassegna stampa 05.12.2012

Ufficio stampa

Rassegna stampa IDV Emilia romagna del

05.12.2012

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Bologna

Reggio Emilia

Modena

Ferrara

Ravenna

Rimini

INDICE

Quello che servirebbe per una buona pedonalità05/12/12 Corriere di Bologna 3

Il Testoni cambia nome. Si chiamerà Pubblico Scoppia la protesta: «Il sindaco ci ripensi»05/12/12 Il Resto del Carlino Bologna 4

Arriva il salasso della seconda rata Stavolta pagheremo 21 milioni in più05/12/12 Il Resto del Carlino Reggio 5

«Il piano centro? Costa troppo, non si farà»05/12/12 Modena Qui 6

Tagli al Parco, la protesta dei sindaci Medri chiede un incontro alla Regione05/12/12 Il Resto del Carlino Ferrara 7

Concessioni, bonus di 5 anni «Non ce ne facciamo nulla»05/12/12 Il Resto del Carlino Ferrara 8

Chimica e appalti, si gioca sempre più al ribasso05/12/12 La Nuova Ferrara 9

Un grido contrario si leva dalla città05/12/12 Corriere Romagna Ravenna 10

‘Primarie’ grilline: nove i candidati del ravennate05/12/12 Il Resto del Carlino Ravenna 11

Bianchini tra i militanti di Beppe Grillo05/12/12 Il Resto del Carlino Rimini 12

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05/12/2012 press LinE

CORRIERE DI BOLOGNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Armando Nanni

UELID CHE SERN/IREBBE PER 'UNA BUONA PEDONAUTÀ

(cune considerazioni sui piano per una nuova pedonalita dei centro città. Fermo restando il sostanziale accordo verso il

progetto diva centro meno soggetto al-l'inquinamento ed alla congestione dei traffico, vi sono alcuni aspetti che pos-sono essere migliorati. Mi riferisco ai regime dei traffico pubblico durante i T-days„ entrati in vigore già da alcuni ;assi a questa parte.

L'iniziativa di restituire un centro completamente pedonale ai cittadini è di per sfa commendevole, non è possibi-le però accettare la quasi totale sospen-sione del trasporto pubblico nell'area T, a danno di categorie più deboli quali anziani, disabili e famiglie con bambi-ni, bisognosi di una piattaforma ele-mentare di servizi che attualmente non

sono garantiti dalle insufficienti navet-te.

ln particolare la navetta Te è limita-ta alla zona San Vitale-Strada Maggio-re, mentre quella Tv, attiva solo al sa-bato, rimane periferica rispetto al cen-tro città.

La mia idea, condivisa da molti, è che la ricerca per una migliore qualità urbana non possa passare attraverso la falsa pia di una diminuzione dei ser-vizi al cittadino.

Si richiede quindi all'Amministrazio-ne che una adeguala rete di mezzi pub-blic.: ecologici possa garantire, durante i T-days, iì collegamento diretto tra i punti nevralgici del centro storico.

Saio in questo modo sarà possibile coniugare i requisiti per la. SilCrOSaTlta

difesa dell'ambiente con le esigenze di

una modern.a ritta come la nostra, Luca Maccaferri (Legarnbiente)

Sulle cose che dice, rifletta chi. di do-vere. Ma alla svelta

itesti assessori lasciano sempre più perplessi. Viviamo in una città

dove un numero rilevante di lavave-tri che ti offre fazzolettini di carta o al-tro. Cosa ancora più grave, ospitiamo un numero considerevole di spacciatori che rendono l'acquisto di droga più semplice e rapido dell'acquisto di un ge-lato. Tra l'indttferenza generale. Ma l'assessore Monti, angustiata forse dal-lo stato comatoso del suo partito, trova seria la proposta della Lega di prendersela con i poveracci che vanno

a vendere rose o oggettini nei locali, An-zi si dichiara «disponibile ai confron-to». E come sparare alle mosche col can - none, A ruota intervengono l'assessore Frascaroli che dichiara che la proposta le ha turbato il metabolismo, poi Lo Giudice che, veltronianamente„ invoca il rispetto delle regole.

Nella scala delle banalità, eravamo rimasti fermi al colare delle sedie dei delions. Ma questa dei venditori abusi-vi di fiori è da Oscar. Di questo passo, l'anno prossimo Bologna retrocederà di aliri dieci posti nella graduatoria delle città.

Dante Dalessandro

Però lei fa di ogni assessore un fa-scio.

UMORI t,d)corriere.it

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TRA ARTE E CULTURA Una veduta dei teatro di Casalecchio Lo storico nome

Fedegico Cinti Erika Seta.

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Pagina 23

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il Resto del Carlino

BOLOGNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

05/12/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

C,;S,1LjeCM:0 L'OPPOSIZIONE ATTACCA, MUGUGNI ANCHE N ELLA MAGGIORANZA

Ti Testoni cambia nome. Si chiamerà Pubblico Scoppia la protesta: «Il sindaco ci ripensi»

di GABRIELE MIGNARDI

—CASALECCH10—

NON SI PUÒ dire che la nuova de-nominazione del Teatro comunale Testoni di Casalecchio, annunciata pochi giorni fa dall'assessore alla cultura Paola Parenti, susciti gran-di consensi, fra cittadini e gli stessi consiglieri di opposizione e anche di maggioranza. Così come non pia-ce l'abbandono dell'intitolazione al commediografo bolognese Alfredo Testoni che a Casalecchio trascone-va le sue villeggiature in una resi-denza di collina. L'autore del Car-dinale Lambertin i dovrà acconten-tarsi della dedicazione del foyer mentre già con la nuova stagione sulla facciata dell'ex casa del fascio capeggerà il nuovo logo bianco e rosso con la scritta: 'Pubblico. Il te-atro di Casalecchio di Reno'. «In questi anni abbiamo lavorato all'affermazione di una vocazione culturale per Casalecchio legata ai temi della cittadinanza attiva e del-la formazione civile, pensando ad. un ruolo pubblico delle politiche culturali rivolto al pubblico della comunità locale e metropolitana», ha spiegato l'assessore Parenti met-tendo l'accento sulla parola 'pubbli-co' e giocando sul doppio significa-to della parola che si riferisce agli 'spettatori' ma anche al ruolo delle istituzioni elettive nella sua gestio-ne e programmazione. «Il nuovo nome del teatro Testoni è degno di Peppone. Dopo Villa Talon, che vede cancel-late le sue tracce storiche ecostretta a parco del popolo col nome della Chiusa, oggi assistiamo al tramon-to di Testoni per vedere sorgere il rosso sole dell'impero popolare sul teatro che diviene 'Pubblico' –attac-ca Erika Seta (Pdl)- E perché sia an-cor più popolare, come lo definisce il sindaco, ci hanno messo davanti

un bel bidone giallo per la raccolta differenziata degli oli, finse nel tea-tro che di nuovo ha solo il nome si friggeranno anche le crescentine?», domanda polemicamente la consi-gliera d'opposizione. Anche in maggioranza però le contrarietà non mancano come dimostra l'in-tervento del professor Federico Cinti (Idv) in apertura dell'ultimo consiglio comunale: «Con molta sorpresa, perplessità e anche indi-

gnazione, ho appreso che il nostro teatro ha cambiato nome o, meglio, ha perso il suo nome. Sono rimasto sorpreso per il fatto che qualcuno, senza condividere la riflessione con questo consiglio, e senza nem-meno renderlo partecipe con una semplice informazione, ha pensato di trasformare il teatro Testoni (o teatro Comunale) nel più anonimo e incolore teatro Pubblico ha protestato il consigliere Cinti —.

Di solito, quando si decide di cam-biare nome a un luogo pubblico oc-corre una motivazione forte e con-divisa. Che ne so, dopo la guerra, era ovvio che a Bologna via dello squadrista, via del Legionario, via Camicie Nere et similia dovevano cambiare nome. Le motivazioni, in questo caso, mi sfuggono, come mi sfugge la condivisione della decisio-ne. D'alito canto m'indigna, per-ché è come alienare parte della no-stra identità. Il sindaco ci ripensi».

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il Resto del Carlino

REGGIO Direttore Responsabile: Davide Nitrosi

05/12/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

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ba izzazione e risparmiare ancora sul per- Aie». E il 2013? «Già con la rie slidlig ie si

prevede di quiiituplicare i tali, al milione in meno. Rischianti, di ar-

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Direttore Responsabile: Rossano Bellelli

05/12/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

«Il piano centro? Costa troppo, non si farà» Le opposizioni sono scettiche sulle possibilità di attuazione Per alcuni è un progetto che «contri-buirà a dare slancio al futuro» della città, per altri «uno spot elettorale» dell'amministrazione «senza copertu-ra finanziaria». Sono diametralmen-te opposti i punti di vista sul proto-collo d'intesa per la riqualificazione del centro storico, approvato lunedì dal Consiglio comunale. Pd e Sini-stra per Modena - i gruppi che hanno votato a favore - ne sottolineano gli elementi di forza. Eugenia Rossi (Eti-ca e Legalità, ex Idv) e Sandra Poppi (Modena cinque stelle) - contrarie -evidenziano i costi proibitivi. Pdl e Modena Futura - astenutisi alla vota-zione - intravedono luci e ombre. Il piano prevede, in particolare, inter-venti sulla pavimentazione e l'illumi-nazione su 84 strade del centro, per un investimento complessivo da 50 milioni di curo assai apprezzato dai banchi della maggioranza. Per il con-sigliere William Garagnani (Pd), la delibera rappresenta «una sfida cul-turale ed intellettuale», in quanto «si lavora allo sviluppo della città, ma facendo al tempo stesso i conti con una grande crisi economica». Gran-de importanza anche al tema della pedonalizzazione, perché «Modena

è una città da camminare». Soddi-sfatto anche Sergio Celloni (Movi-mento per le Autonomie), che sottoli-nea «l'audacia di accostare ai vecchi palazzi nuove strutture in grado di reinterpretare le architetture e di fare una città più moderna». E se Federi-co Ricci (Sinistra per Modena) rimar-

ca l'«importanza della tempistica d'intervento», Eugenia Rossi (Etica e Legalità) non si fida: il piano - os-serva - è «uno spot elettorale senza copertura finanziaria, quindi infatti-bile». «Manca un piano delle priorità - aggiunge la consigliera ex Idv - e il progetto non è stato nemmeno sotto-

posto al parere della Circoscrizione». E ancora: «Se farà parte del Psc - si chiede la Rossi -, perché considerarlo separatamente?». Osservazioni ana-loghe a quelle espresse dalla collega Sandra Poppi (Modena cinque stel-le): per la grillina (già epurata dal mo-vimento da Grillo in persona, però), da un lato, «occorreva far partecipa-re i cittadini» e, dall'altro, resta «un problema di costi, per cui il progetto

COPERTURA Dubbi anche

da Miei (PdD: «Per ora s dovrà

procedere a stralci»

rimarrà sulla carta». L'inattuabilità del protocollo per mancanza di fondi è il tasto più bat-tuto da chi storce il naso di fronte alla novità presentata dall'amministra-zione. Anche Sandro Bellei (Pdl), pur astenendosi dal voto, sottolinea co-me il progetto sia «molto interessan-te, peccato la sua realizzazione costi tanto e quindi per ora ci si limiterà a procedere a stralci».

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Il nuovo liceo Siconio si allontana L'assessore: «Se ne riparla nel 2020» Pr,gruo r orari re.rrual4 cr Mar ,oni

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r'ar'o. pre'esta Meli mie& ur ir2ortr. ala Peu,or,

press LinE il Resto del Carlino 05/12/2012

FERRARA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

CO, ‘,‘Ce:0 FRANCO VITALI (ASCOM) PROPONE UN SOLO ENTE INTERREGIONALE

Tagli al Parco, la protesta dei sindaci Medri chiede un incontro alla Regione

CRESCE la preoccupazione per il destino del Parco del Delta del Po. La sforbiciata regionale al bu-dget 600 mila euro in meno per la gestione di un gioiello natu-ralistico europeo intorno al quale si sta costruendo lo sviluppo eco-nomico del basso ferrarese —, ha suscitato un coro di proteste. «Con una lettera concordata tra soci, comuni, enti e parco abbia-mo chiesto un nuovo incontro all'assessore regionale Sabrina Freda per verificare se esistono i margini di un ripensamento per rivedere le intenzioni manifesta-te», dice il presidente del Comitato esecuti-vo dell'ente Massi-mo Medri, «Mi auguro che l'as-sessore approfondi-sca il significato so-cio-economico rico-perto dal Parco per la nostra provincia – di-ce l'assessore provin-ciale al turismo, Da-vide Bellotti -. Non , ha solo un valore na-turalistico, che già ba-sterebbe, ma signifi-ca anche economia, turismo, pe-sca. E' un progetto di sviluppo di valenza internazionale sul quale abbiamo puntato tutti e che sta dando dei risultati». L'idea di togliere fondi alla gestio-ne dal costo annuale di 3 milioni di curo, sconvolge un piano strate-gico di cui beneficiano comuni fuori e dentro il Parco. «In un momento di crisi economi-ca come questo, i tagli sono una terribile minaccia dice il sinda-co di Lagosanto, Paola Ricci –. Parco è per noi un punto di riferi-mento: insieme al Consorizio di Bonifica ha dato forza al progetto di valorizzazione dell'antica idro-

vora di Marozzo e della via del Sa-le. Abbiamo fatto una convenzio-ne ad hoc e oggi vediamo buoni risultati dal punto di vista turisti-co». Il campanello d'allarme suo-na anche per Mesola. «Si è sem-pre pensato al Parco come a una leva di sviluppo, Ci sfugge il moti-vo per il quale ora si debba cam-biare rotta dice il sindaco di Me-sola e presidente del Gal, Lorenzo Marchesini –. La nuova legge re-gionale ha già operato un riordi-no, un'ulteriore misura di decurta-zione dei fondi metterebbe in cri-si la capacità del Parco di cofinan-

ziare i progetti euro-pei di cui si occupa il Gai». Sconforto an-che da parte di Le-gambiente. «E' un ta-glio esagerato, equi-varrebbe all'abban.do-no del territorio — sostiene Marino Riz-zati, presidente del circolo 'Delta Po' –. Si finirebbe per la-sciarlo in balia degli eventi senza pensare alle conseguenze». Azzerare il Parco si-

gnifica cancellare l'identità natu-ralistica, sposata al turismo slow, che Comacchio commercia sul mercato delle vacanze internazio-nali. «Rilancio l'idea avanzata all'inizio di novembre: un Parco interregionale – conclude il presi-dente dell'Ascom di Comacchio, Franco Vitali –. Avrebbe un solo ente di gestione, pertanto un uso razionale delle risorse. Sarebbe un valore aggiunto per due regio-ni dal forte imprinting turistico. Tutto dipende dalla volontà di su-perare le logiche della politica nell'interesse di chi vive e lavora nel delta».

Monica Forti

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press unE il Resto del Carlino 05/12/2012

FERRARA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

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i tare in un momento ito i i cui la crisi ha raggiunto livelli di guardia.

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m, la sr c°i noi .

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Chimica e appalti, »i 5i. sempre più al ribasso

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05/12/2012 pressunE la Nuova Ferrara Direttore Responsabile: Paolo Boldrini

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 13.462

Diffusione: 9.640

C ca e appalti, si gioca sempre più al ribasso Ieri i dirigenti della Cgil hanno incontrato H sindaco e l'assessore Zadro Oggi a Wesseling Basell informa i sindacati. Si terne per il Centro Ricerche Natta Sabato i sindacalisti della Cgil, che avevano organizzato un pre-sidio all'ingresso del Petrolchi-mico, avevano informato il sin-daco su due piedi, approfittan-do del fatto che il sindaco parte-cipava all'Inaugurazione della Torre di addestramento di Ifru. Ieri le preoccupazioni del sinda-cato sugli assetti della chimica ferrarese, sugli appalti e i riflessi. sull'occupazione sono state rap-presentate attorno un tavolo al quale era presente anche l'as-sessore all'ambiente Rossella Zadro. Seduti si sta più. comodi, ma la postura non ha cambiato il quadro della situazione. il gio-co al ribasso sugli appalti di Ver-salls (gruppo Eni) rischia dimet-tere davvero fuori gioco impre-se ferraresi come Coopser e Age-ste, che hanno il difetto di appli-care correttamente il contratto nazionale di lavoro. Per le azien-de, che atteverso Gestilog, cura-no i trasporti interni allo stabili-mento, il rischio è di subire con-traccolpi pesanti, dice Claudio Veronesi (Filt-Cgil), Per i lavora-tori -mancherà, eventualmente, anche la rete protettiva della cassa integrazione in deroga, clic si è smagliata «grazie alla ri-

••••\

forma Fornero degli ammortiz-zatori sociali» per cui dopo tre-quattro mesi sparisce ogni sostegno al reddito.

Secondo a Cgil gli appalti al massimo ribasso, così come l'annuncio che gli appalti in sca-denza saranno rinnovati con-templando una riduzione del 15% delle attività, confliggono anche con i protocolli sulla sicu-rezza, figli a loro volta dell'Ac-cordo di programma. Il Comu-ne è tra i firmatari di questi do-cumenti e quindi può far sentire la sua voce.

E' di queste ore anche la co-municazione ufficiale che 5 yn-dial dal marzo 2013 si limiterà a

All'incontro occasionale di sabato tra Cgil e Tagliani è seguito quello di ieri in cui dirigenti

sindacati hanno illustrato al sindaco le questioni aperte del polo chimico

effettuare le analisi ambientali solo per le società del gruppo Fui (Versalis e Sef per quanto guarda il nolo chimico ferrai-- - se), analisi che ora esegue an-che per Basell e ',fin In questo caso un riflesso automatico ne-gativo per l'occupazione non c'è, ma se si riduce la quantità delle prestazione difficilmente si mantiene la stessa quantità di nianodo peni. Diritti, sicurezza, carichi di lavoro, imprese in bili-co, occupazione: i timori mani-festati dai dirigenti della Cgil (ma c'era anche Coopser ieri in Municipio) al sindaco e all'as-sessore riguardano tutti questi aspetti. Pii un altro, che si aia-

ma Centro ricerche Giulio Natta di Basell.

Oggi a Wesseling (Germania) si tiene l'Euroforum, appunta-mento annuale in cui la multi-nazionale della chimica infor-ma i sindacati del Vecchio Con-tinente sulla stato dell'arte. Mauro Cavazzini, segretario provinciale della Filctem-Cgil, non si aspetta di ricevere buone notizie da Annalisa Zecchini, che oggi sarà a Wesseling. Basell ha preannunciato l'intenzione di ridurre il budget ferrarese de-stinato ala ricerca. Un. depoten-ziamento del Centro Natta, do-ve lavora una metà degli addetti di Basell, è propalo quello che da sempre si cerca di scongiura-re,

Tra tutte queste notizie nega-tive o caratterizzate da incertez-ze per il futuro, bisogna registra-re in controtendenza che Versa-- 11s sembra davvero Intenzionata a i:rivestire nella seconda linea degli Elastomeri; ha presentato negli uffici conrunali richieste per la bonifica superficiale di al-cune aree e una proposta di revi-sione (modesta) dell'Aia, l'auto-rizzazione integrata ambienta-le. (m.p,)

• ...........

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05/12/2012

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

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pressunE orriere di Ravenna Faenza-Lupo e Imola

Direttore responsabile: Pietro Caricato

Pagina 11

O SO ST A

Un grido contrario si leva dalla città Il comitato cittadino: «I posti auto diminuiranno e sarà necessario un maggior esborso economico»

FAENZA. La riorganizzazione del traffico e della sosta entro le mura, che l'amministrazione ha deciso sa-rà tutta a pagamento, da subito ha trovato avversione da parte dei cit-tadini e del mondo economico, sia ar-tigianale sia commerciale. Ma non

solo. Anche la politica, e non in modo esclusivo dai banchi dell'opposizio-ne, si è scagliata contro la decisione. Non è un caso che da una posizione portata avanti dall'Idv, fatta propria poi dal Pdl, è nata l'idea di realizzare un referendum consultivo.

I motivi di un'avversio-

ne. Oggi l'ultima uscita pubblica è del comitato cittadino "No piano so-sta": «Diminuiranno i po-sti auto nel centro stori-co. Dalle 9 alle 18 questi passeranno da 2.990 a 2.134». Una diminuzione che porterà «gli abbonati a pagare senza avere la certezza del posto auto. E i consumatori e gli abi-tuali clienti del centro si ritroveranno a dover sommare a qualsiasi ac-quisto il costo del par-cheggio». E ancora: «Gra-zie a questo piano il Co-mune, dai complessivi 2.696 posti auto, ricaverà un minimo di 470 euro, dei quali il 30% sarà trat-tenuto dalla società che vincerà l'appalto».

Residenti e non contro il Piano. Tra i più contrari al progetto ci sono i resi-denti. «Diciamo no per-ché è un provvedimento iniquo e penalizzante. Do-vremo pagare un abbona-mento per un posto auto che fino a ieri era gratui-to. Inoltre i posti per co-prire le richieste di abbo-namento non ci saranno». Sempre per l'ala residen-te del comitato «le zone ad uso esclusivo dei residen-

ti sono molto limitate e non si è ancora capito chi controllerà il rispetto di esse. Infine, oltre al dan-no ci prendono anche in giro visto che il Comune prevede agevolazioni co-me la sosta gratuita ai possessori di un'auto e-lettrica. Non è però spe-cificato il numero e la di-slocazione delle colonni-ne dove sarà possibile ri-caricarle». Sul versante dei non residenti la posi-zione non cambia. «Que-sto piano penalizza anche il lavoratore del centro che non vi risiede in quanto dovrà decurtare dallo stipendio ulteriori 325 euro annui per posteg-giare l'auto».

Anche commercianti e professionisti dicono no. Anche i commercianti e i professionisti ritengono che «per una sana e cor-retta competizione tra il centro e le aree commer-ciali di recente sviluppo ci debbano essere le me-desime condizioni di via-bilità, accessibilità, visi-bilità e sosta. Con l'appli-cazione di questo piano andare in centro a far spe-se o ricevere una consu-lenza sarà più oneroso».

Riccardo Isola

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IN CIFRE

IN CORSA

Sono candidati eMiliano-romagnoli che sperano di entrare nelle Liste per le politiche

ANNI

È l'età media dei ravennati: dai 29 di Marco Spadoni ai 55 di Gian Piero Buosi

DI DOMANI

È L'ara X entro la quale gli iscritti ai. movimento potranno votare sul web i loro candidati

• SERENELLA SPALLA

Pagina 6

E E

05/12/2012 press LinE il Resto del Carlino

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

nove i candidati del ravennate Ma ad alcuni il metodo non piace

SONO nove i candidati della provincia di Ravenna alle 'primarie oniine' indette da Beppe Grillo per selezionare le candidatu-re del Movimento 5 stelle per il Parlamen-to. Fino a domani, chi si è iscritto al movi-mento entro il 30 settembre può esprimere tre preferenze, attraverso un apposito sito web. A cinque ravennati (Gian Piero Buosi, Ce-sare fascio, Monica Maitoni, Fabrizio Mar-telli e Serenella Spalla) si aggiungono due faentini (Christian Integlia e Andrea Palli) e altrettanti lughesi (Fabrizio Landi e Mar-co Spadoni). Età media non giovanissima (44 anni), professioni variegate (tre impren-ditori, due operai, alcuni liberi professioni-

sti), la compagine ravennate spera di man-dare a Roma qualche rappresentante di uno dei territori che per primi hanno dato fiducia al movimento di Grillo. Ma non mancano i mugugni sulle modali-tà di selezione dei candidati, decise dall'al-to, Cesare 'Cece' lascio, 44 anni, operatore portuale e grillino della prima ora, ammet-te che «si poteva fare meglio, ma c'è un pro-blema di tempo: il movimento è cresciuto molto rapidamente, era difficile riuscire a elaborare buone regole. Comunque — ag-giunge trovo sensato porre un filtro: è giusto che tutti partecipino, ma con regole ben precise». Più netto il giudizio di Sere-nella Spalla, 49 anni, titolare di un

CHI SONO Ai cinque ravennati si aggiungono due faentini e altrettanti lughesi. Si va dall'imprenditore alroperaio

bed&breakfast: «Non sono per niente sod-disfatta — dice. — Molte persone sono Sia-te escluse senza un perché. Io sono per una maggiore apertura: regole così stringenti penalizzano gli attivisti».

LA fiducia nel Movimento, però, non si in- crina. fascio è pronto a portare a Montecito- rio o a palazzo Madama la sua passione poli-

tica: «Quello del deputato o del senatore è un ruolo di coordinamento, meno speciali-stico di quello di un consigliere comunale o regionale — argomenta. — Credo di po-ter fare la mia parte, se sarò eletto. E mi au-guro che il Movimento 5 stelle, se sarà all'opposizione, possa essere un 'guardia-no' efficace rispetto alle politiche del gover-no». «C'è un grande desiderio di sistemare le ingiustizie e incongruenze della società — gli fa eco la Spalla. — Non sono ancora stati elaborati i punti programmatici, ma a me stanno a cuore i temi dell'ambiente, dell'acqua pubblica, del welfare e soprattut-to della scuola: ho quattro figli e diversi pa-renti che insegnano, e penso che molte co-se debbano cambiare» .

Francesco Monti

Ìì'CECE -IASCIO

Si poteva organizzare meglio, ma IL tempo era scarso. Credo net movimento, e se sarò eletto saprò fare La mia parte

Mi candido contro Le ingiustizie delta società. Ma non mi piace affatto il metodo di selezione: troppo restrittivo

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