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rainuovamusica 2008 Sabato 12 gennaio 2008 ore 20.30 Auditorium Rai Arturo Toscanini - Torino PETER RUNDEL direttore CHRISTINE BUFFLE soprano DEAN ELZINGA baritono SARAH LEONARD soprano WILLIAM JOYNER tenore HILARY SUMMERS contralto FREDERIC JOST voce bianca Elliott Carter

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rainuovamusica2008

Sabato 12 gennaio 2008 ore 20.30Auditorium Rai Arturo Toscanini - Torino

PETER RUNDEL direttoreCHRISTINE BUFFLE soprano DEAN ELZINGA baritono SARAH LEONARD soprano WILLIAM JOYNER tenore HILARY SUMMERS contralto FREDERIC JOST voce bianca

Elliott Carter

redazione Paolo Cairoli - Andrea Malvano

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1° concertoSabato 12 gennaio 2008 ore 20.30

PETER RUNDEL direttore

ELLIOTT CARTER (1908)

Boston Concerto (2002)per orchestra(prima esecuzione italiana)

What Next? (1997/1998)opera in un atto su libretto di Paul Griffiths(prima esecuzione italiana)

personaggi e interpreti

Rose - soprano Christine BuffleHarry o Larry - baritono Dean ElzingaMama - soprano Sarah LeonardZen - tenore William JoynerStella - contralto Hilary SummersKid - voce bianca Frederic Jost (dal Tölzer Knabenchor)

All’apparenza più giovane ogni annoe più creativo che mai, con una serie dilavori che sembrano divenire semprepiù immediatamente fruibili senzarinunciare all’individualità del suostile, Elliott Carter ha compiutonovantanove anni l’11 dicembre 2007.

Fu a un concerto della InternationalSociety for Contemporary Music,tenuto presso quella che nel 1956 siusava chiamare Carnegie Recital Hall(ora Weill Recital Hall), che incontraiper la prima volta Elliott Carter. Anzi, inrealtà avvenne dopo il concerto.Generalmente si andava ai concertidella Società per vedere gli amici; solo

una piccola porzione della musica suonata era interessante, dalmomento che molta musica contemporanea, come molta della musica diogni periodo storico, è di scarso interesse. In quell’occasione, se ricordobene, una composizione era formata da una singola nota suonata da unviolino per un’ora e venti minuti (ma l’esecuzione fu accorciata aquaranta minuti).

Conobbi molti compositori, e dopo andavamo tutti alla CarnegieTavern, oggi molto lontana, ma all’epoca all’angolo tra la SeventhAvenue e la 56th Street. C’erano Aaron Copland, Milton Babbitt, ArthurBerger e altri; quella sera mi trovai seduto vicino a Elliott: non l’avevomai incontrato prima, ma stavo studiando la sua Prima sonata perpianoforte. Mi serviva un lungo brano americano di sostanza per un tourin Germania sponsorizzato dallo United States Information Service, chestava cercando di dimostrare agli europei quanto fossero cresciuticulturalmente gli americani. La Sonata di Elliott era il solo lavoroamericano di avanguardia, dopo che Ives aveva esplorato il suono delconcerto per pianoforte nella sua forma completa con spregiudicatezzae persino con brillantezza romantica. Io apprezzavo molto quellacomposizione, e così fui onorato di incontrare l’autore.

Aaron Copland si trovava in uno stato di eccitazione e offrì panini ebirra a tutti: doveva apparire in televisione in un talk show in secondaserata. Elliott disse che non era mai stato in uno show televisivo indiretta; non lo ero stato nemmeno io: così decidemmo di andare insiemead ascoltare e vedere Copland discutere di baseball e mostrare che era

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Nella foto: Elliott Carter

una persona normale e non solo un musicista intellettuale e colto.Qualche giorno dopo fui invitato a cena dalla moglie di Elliott, HelenCarter. Elliott doveva averle detto che ero una persona nonimpresentabile.

Circa un anno dopo, suonai per la prima volta la sua Sonata inpubblico al festival di musica contemporanea di Bruxelles, prima dipartire per la Germania, e fui sconcertato prima di salire sul palcodall’agente, che mi disse: «Il compositore è venuto fin da Parigi soloper ascoltarla suonare il suo brano». Mi spaventai al pensiero che avreiavuto sicuramente un vuoto di memoria, ma affrontai il brano consuccesso. Ebbi un vuoto di memoria in quel lavoro qualche anno dopo,quando lo suonai a New York su richiesta di Elliott in un programma checomprendeva vari brani di musica contemporanea al 92nd Street Y.Proprio mentre stavo uscendo per suonare, un violinista di un quartettod’archi che aveva appena concluso la sua esibizione, disse: «Mio Dio,non starai mica per suonare quel pezzo senza lo spartito?», e dimenticaiuna pagina della fuga finale (la saltai senza fermarmi), con Elliott cheassisteva nel pubblico al mio grave imbarazzo (dopo quell’episodio, hosempre messo la musica sul leggio, anche se, quando mi ricordo diguardarla, mi sembra di aver perso il segno ma le mie dita generalmentericordano la composizione da sole).

Nel 1961 Elliott mi invitò a suonare la parte solistica nella primaesecuzione del Doppio concerto per clavicembalo, pianoforte e duepiccole orchestre: avvenne al Metropolitan Museum di New York.Accanto al Primo quartetto per archi e alle Variazioni per orchestra,quello era il lavoro più ambizioso da programmare; è scritto per dueorchestre di sei musicisti l’una e quattro percussionisti, ognuno conundici strumenti. È un lavoro dai ritmi e dalle sonorità abbaglianti eoriginali, con strutture musicali che creano arabeschi nello spazio e conuna forma drammatica che oppone e combina in maniera intricatadifferenti orizzonti ritmici (un momento sensazionale può esseredescritto da un esempio: quando il clavicembalo e tutti gli altri musicistigradualmente rallentano in un immenso ritardando fino a un tempomolto lento, mentre il pianoforte accelera fino a quando tutte le note sitrasformano in una risonanza sfuocata).

Il lavoro divenne immediatamente famoso, in parte anche grazie alcommento di Stravinskij, il quale disse che finalmente avevamo uncapolavoro americano. Ma in realtà era il logico sviluppo del pensieromusicale che Elliott aveva intrapreso molti anni prima, con la Sonataper violoncello e pianoforte. In questo lavoro il primo movimento si

apre con il pianoforte che picchietta note staccate in un movimentometronomico assolutamente regolare, mentre il violoncello suona unalunga melodia dal carattere rapsodico ed eloquente che sembraesistere in un mondo ritmico separato dal suo. Il tentativo di fuggire daun meccanico, semplicistico e monodimensionale senso del tempo èstato l’elemento distintivo più radicale della tecnica compositiva diCarter (in molti lavori quali la Sinfonia per tre orchestre) tra tutti gliaspetti innovativi della sua scrittura. Carter non ha mai volutorinunciare senza vergognarsi all’eloquenza della musica del passato, equesta mantiene un ruolo essenziale nel suo lavoro. Una caratteristicadel suo stile, comunque, non può non essere rimarcata in questa sede:una certa reticenza, un’evasione da ogni magniloquenza conclusiva.Nessuno dei suoi lavori, nemmeno quelli di maggiori proporzioni,finisce con un’esplosione enfatica; l’ultima frase è sempre data da unacalma, piccola voce.

Forse il più interessante sviluppo dello stile di Elliott nelle ultime tredecadi è costituito dalla serie di liriche vocali per piccola orchestra dacamera. A Mirror on Which to Dwell, una melodia su testo di ElizabethBishop, è stata la prima nel 1975, ed è stata seguita da Syringa su testodi John Ashbery nel 1978, e da In Sleep, in Thunder su testo di RobertLowell nel 1981. Le più delicate e raffinate di tutte sono quelle contenutenel ciclo italiano del 1998 su testi di Eugenio Montale, SalvatoreQuasimodo e Giuseppe Ungaretti, Tempo e Tempi.

La creatività delle recenti decadi è stata straordinaria, con concertiper violoncello, per pianoforte e per oboe, ognuno dei quali documentauna nuova considerazione delle sonorità di ogni strumento; il poteredell’invenzione sembra essere divenuto più immediato. E non c’è lospazio per menzionare tutta la serie di brevi brani e duetti immaginativi,che egli ha scritto per amici. In molte delle ultime produzioni, i piùcomplessi effetti del suo periodo centrale riappaiono con una nuovaeconomia di mezzi e una convinzione più immediata. Molti compositorimaturano un tardo stile quando sono intorno ai cinquant’anni, ma Elliottha dovuto aspettare i suoi ottant’anni per raggiungerlo.

Quelli di noi che sono ancora sicuri che il suo lavoro sia giunto alculmine della raffinatezza e della più commovente ispirazione musicaledel nostro tempo si meraviglieranno, comunque, nel trovare ulteriorisviluppi nei nuovi progetti ai quali sta ancora lavorando. E noi gliauguriamo molti felici riscontri per il suo novantanovesimo anno.

Charles Rosen

Elliott CarterBoston Concertoper orchestra

Data di composizione: 2002Commissione: Boston Symphony OrchestraPrima esecuzione: Boston, Symphony Hall, 3 aprile 2003Interpreti della prima esecuzione: Boston Symphony Orchestra, IngoMetzmacher (direttore)Dedica: a mia moglie HelenDurata: 19’ circaEditore: Boosey&Hawkes / Casa Ricordi

Fu proprio quando indagavo l’affascinante struttura puntillistica dellagrande orchestra, e volevo scrivere un nuovo brano dedicato a mia moglieHelen, che mi imbattei nell’apertura di un componimento poetico diWilliam Carlos (1883-1963), intitolato Rain:

As the rain falls / so does / your lovebathe every / open / object of the world

Nel Boston Concerto tale struttura testuale produce un ritornello,separando le parti del brano che, a loro volta, definiscono differentisezioni dell’orchestra, in maniera non molto diversa da quanto accadenella forma del concerto grosso. Ci sono pochi accordi fondamentali chepossono essere ascoltati continuamente nel corso della composizione siain senso armonico che melodico. Spero con questo lavoro di aver trovato un modo per onorare il debito cheavevo con la Boston Symphony Orchestra, che è stata molto importanteper me, durante i sei anni in cui sono stato studente ad Harvard, perché miha aiutato a coltivare la mia conoscenza e il mio amore per la musica. Inquel periodo ogni sabato mi recavo alla Symphony Hall e aspettavo per oresugli scalini in attesa di un ingresso in galleria. Negli stessi anni, comemembro dell’Harvard Glee Club, cantavo con la Boston SymphonyOrchestra molte pagine del grande repertorio corale: ricordo in particolareuna Messa in si minore di Bach e un Oedipus Rex di Stravinskij sotto ladirezione di Serge Koussevitzky.

Elliott Carter

Elliott CarterWhat Next?opera in un atto su libretto di Paul Griffiths

Data di composizione: 1997-1998

Prima esecuzione: Berlino, Deutsche Staatsoper Unter den Linden,16 settembre 1999

Interpreti della prima esecuzione: Staatskapelle Berlin, DanielBarenboim (direttore), Nicholas Krieger (regia), Lynne Dawson(Mama), Simone Nold (Rose), Hilary Summers (Stella), William Joyner(Zen), Hanno Mueller-Brachmann (Harry o Larry), Ian Antal (Kid).

Registrazione: 25 novembre 2003, Ecm Records, AmsterdamConcertgebouw, Netherlands Radio Chamber Orchestra, Peter Eötvös(direttore), Sarah Leonard (Mama), Valdine Andreson (Rose), HilarySummers (Stella), William Joyner (Zen), Dean Elzinga (Harry o Larry),Emanuel Hoogeveen (Kid)

Durata: 45’ circa

Editore: Boosey&Hawkes / Casa Ricordi

Nel 1993, quando Daniel Barenboim chiese a Carter quando avrebbeprovato a scrivere un’opera in musica, il compositore, alloraottantacinquenne, rispose:

Ho seriamente pensato a scrivere un’opera molte volte, ma non ho mai trovatoun soggetto che mi soddisfacesse. Mi sembrano straordinariamente efficaciper un’opera teatrale le grandi tragedie che ho visto nel corso degli anni; ma nonriesco a capire come potrei scrivere un lavoro su tali eventi.

Fu l’incontro con il critico musicale e scrittore Paul Griffiths a porre lebasi per la genesi di What Next?. Carter mise subito le cose in chiaro:«Voglio un incidente automobilistico, e dei personaggi che vi ruotinoattorno, scoprendo qualcosa di distorto nelle loro vite». Nacque cosìun’opera che parte da una situazione di estrema confusione: ognipersonaggio vaga alla ricerca di un ordine irrimediabilmente perduto.L’ispirazione affonda le sue radici in una scena tratta dal film di JacquesTati Trafic: un incidente d’auto provoca una serie di riflessioni assurdetra i personaggi coinvolti nello scontro. I superstiti sono cinque adultie un bambino, che danno vita a un’azione pressoché statica; il loro fittodialogo rende il libretto una sorta di dramma in forma di conversazione.

La tessitura drammaturgica ricorda le pièces del teatro dell’assurdo; manon mancano alcuni riferimenti palesi alle degenerazioni politiche esociali maturate nell’era di Clinton. In What Next? Carter combina la chiarezza espressiva della suaproduzione strumentale con un lirismo che appare davvero inesploratonella sua scrittura vocale. La musica scorre continua e lineare -nonostante i continui cambiamenti di tempo, timbro ed espressività -attraverso trentotto sezioni, che ricordano da lontano la strutturadell’opera all’italiana. Ognuno dei personaggi si esprime con un idiomaparticolare, favorendo l’incontro tra elementi musicali inconciliabili:attraverso toni spesso umoristici prende forma una geneticaincomunicabilità tra i protagonisti del dramma. Il cataclisma è dipinto dauna serie di suoni sibilanti, che presentano immediatamente cinquepersonalità molto diverse tra di loro. L’arrivo dei lavoratori della strada,impersonato dalle percussioni, rimette in moto le sonorità caotichedell’apertura. Poi i cinque protagonisti, ognuno imprigionato nella suaindifferenza, abbandonano gradualmente la scena, finché il bambinonon resta solo per esprimere, con il suo smarrito «What…», tuttal’incredulità di chi osserva da lontano un mondo lacerato dall’assurdità.

Il concerto è trasmesso in collegamento diretto su Radio 3

Direttore della fotografia Riccardo Topazio - Centro di Produzione Rai di Torino

Sopratitoli a cura di Eikon s.r.l.

Nella foto: Elliott Carter e Paul Griffiths

What Next?An opera in one actWords by Paul Griffiths

ROSE a bride and a performer, late twenties: sopranoMAMA a mother and much else, late forties: sopranoSTELLA an astronomer, indeterminate: contraltoZEN a supposed seer and not much else, late forties or older: tenorHARRY OR LARRY a bridegroom and a clown, early twenties: baritoneKID a boy, twelve: boy alto

Situation

There has been an accident. Of the six «victims», all quite unhurt as far as wecan see, the five adults have different views of how they are related and howthey have come to be in the same place at the same time.

MAMA: We were going to the wedding of my son, who persists in calling himselfHarry or Larry, and Rose. Zen is my former husband, the father of Harry or Larry.Stella is presumably his current girlfriend. don’t know who Kid is.

ZEN: All Mama says may be true, but the important thing is that all these peopleare my followers. I am a teacher, a master. Only I - I hope - know what a fraudI am. I will behave with complete confidence.

ROSE: All the above may be true, but the important thing is that I was on myway back after a performance. It’s not at all unusual for me to be surrounded bywellwishers. It’s relatively immaterial to me who these people are.

HARRY OR LARRY: Who cares?

STELLA: All the above may be true (allowing for the fact that what mypredecessor just said is hardly a statement of testable truth), but my ownmemory is that I was on my way to work, at the observatory. If that was not so,then perhaps I’m suffering from some temporary mental disturbance, and musttry to act calmly until things become clearer.

The piece plays continuously, the numbers indicate episodes that flow into oneanother. Except where otherwise stated, those not involved as participants in anepisode will probably be observers, appreciating the show put on by theircompanion or companions.

What Next?Opera in un attoLibretto di Paul GriffithsTraduzione di Sergio Bestente

ROSE una moglie e un’attrice, verso i trent’anni: sopranoMAMA una madre e molto altro, verso la cinquantina: sopranoSTELLA un’astronoma, età indeterminata: contraltoZEN un sedicente profeta e poco altro, verso la cinquantina o più: tenoreHARRY O LARRY uno sposo e un burlone, poco più di vent’anni: baritonoKID un ragazzino, dodici anni: voce bianca contralto

Situazione

È avvenuto un incidente. Delle sei «vittime», tutte apparentemente illese, i cinqueadulti hanno diverse opinioni riguardo ai vincoli di parentela da cui sonoreciprocamente legati e al motivo per cui si sono trovati nello stesso luogo allostesso tempo.

MAMA: Stavamo andando al matrimonio tra mio figlio, che insiste a farsichiamare Harry o Larry, e Rose. Zen è il mio ex marito, il padre di Harry o Larry.Stella è presumibilmente la sua attuale fidanzata. Non so chi sia Kid.

ZEN: Tutto ciò che Mama ha detto potrebbe essere vero, ma la cosa davveroimportante è che tutte queste persone sono miei seguaci. Sono una guida, unmaestro. Io solo - almeno spero - so che razza di impostore io sia. Micomporterò con assoluta tranquillità.

ROSE: Quanto è stato detto potrebbe essere vero, ma la cosa più importante èche stavo tornando a casa dopo un mio spettacolo. Non è affatto inconsueto, perme, essere circondata da ammiratori. Per me è abbastanza insignificante saperechi sia questa gente.

HARRY O LARRY: Chi se ne importa?

STELLA: Potrebbe essere tutto vero (tenendo conto del fatto che difficilmentequanto ha detto il mio predecessore può essere considerato un’affermazioneverificabile), ma quanto io ricordo è che stavo andando al lavoro,all’osservatorio. Se le cose non stessero così, allora starei forse soffrendo diun qualche disturbo mentale temporaneo, e dovrei tentare di agire con grandecalma fino a che le cose non diventassero più chiare.

Il dramma si svolge senza interruzioni, i numeri indicano degli episodi chefluiscono l’uno nell’altro senza soluzione di continuità. A meno che non vengadiversamente indicato, i personaggi non coinvolti in un episodio diventerannopresumibilmente spettatori, e apprezzeranno lo spettacolo messo in atto dalloro collega o dai loro colleghi.

1) Star starts (sextet)

MAMASh - Ss - Sh - Sh

STELLASs-Sh -Shh -tar

HARRY OR LARRYSh - Sh - St

ROSESs - Sh - arr

ZENSs - Ss

KIDA

STELLAStar

HARRY OR LARRYStar

ZENStar

ROSEStar

MAMAStar

KIDStar

ZENStarts

HARRY OR LARRYStartle

ROSEStarlings

MAMAStarch

STELLAStarkest

KIDStarve.I’m starving

1) La stella comincia (sestetto)

MAMASh - Ss - Sh - Sh

STELLASs - Sh – Shh - tella

HARRY O LARRYSh - Sh - St

ROSESs - Sh - ella

ZENSs - Ss

KIDUna

STELLAStella

HARRY O LARRYStella

ZENStella

ROSEStella

MAMAStella

KIDStella

ZENS’avvia

HARRY O LARRYSpaventa

ROSEStorni

MAMAS’inamida

STELLAScurissima

KIDSfama.Muoio di fame

2) Everyone makes a statement (quintet)

ZENStartsStarts are always an embarrassment to us, for we are creatures of eternityand each beginning is only a new illusion.

HARRY OR LARRYStartle the stairs!Astonish the curtains!And o-o-o amaze the chandelier!

ROSEStarlings entangled in my hair,a wren warming between my breasts

MAMAStarch for his handkerchiefs,pencil and paper to write down the gifts,gloves

STELLAStarkest of nights when I look through my telescope

MAMAflowers

STELLAand my face is star-kissed

3) First moves (quartet)

HARRY OR LARRYThere you go, honey.

STELLAWho?

HARRY OR LARRYI’ll answer to Harry or Larry or Billy or Jim only don’t call me Daddy, ’cause thatjust might be him.

ZENThere are no names underneath the skin.In muscle, in bone, in brain, we are all everyone.

HARRY OR LARRYListen everyone!Everyone is telling us somethingagain

2) Ognuno fa una dichiarazione (quintetto)

ZENAvviiGli avvii sono sempre fonte di imbarazzo per noi, poiché siamo creature dell’eternitàe ogni inizio è soltanto una nuova illusione.

HARRY O LARRYSpaventare le scale!Sbalordire le tende!E o-o-o stupire il lampadario!

ROSEStorni impigliati nei miei capelli,uno scricciolo si scalda fra i miei seni

MAMAAmido per i suoi fazzoletti,matita e carta per annotarsi i regali,guanti

STELLANotte scurissima quando guardo nel mio telescopio

MAMAfiori

STELLAe il mio viso è baciato dalle stelle

3) Primi passi (quartetto)

HARRY O LARRYA te, tesoro.

STELLAChi?

HARRY O LARRYRisponderò come Harry o Larry o Billy o Jim; solo non chiamarmi Papà, perchépotrebbe trattarsi di lui.

ZENNon ci sono nomi al di sotto della pelle.Nei muscoli, nelle ossa, nel cervello, siamo tutti chiunque.

HARRY O LARRYAscoltate tutti!Chiunque ci sta dicendo qualcosadi nuovo

MAMAEveryone pay attention for a moment please!We are all casualties here,doesn’t anybody realize?We were on our way to your wedding

4) Rose rose (solo)

ROSEPiù andante, maestro!White doves beneath each of my feet bearing my weightSpectacular parrots showing me the way aheadAn eagle opening its wings to shield me from the sun,hatching within my mouth a succession of kingfishers

5) Words words words (duet apart)

HARRY OR LARRYSomewhere or other,inconsequential lover,you’ll need to find words of your own

ZENBut do we own words or they us?Wherever we go, words have been there first.We open a door into what we think will be a new room,only to find the carpet threadbare.We climb a hill and reach a fresh fall of snowin which there are footprints.We look up into the skyfull of kites.

ZENYou see what I mean?The disciple’s laughteris the teacher’s smile.

6) Whose wedding? (trio apart)

MAMAWe have no teachers here.You have nothing to teach us any more,not once you’d left us.We were going to the wedding

STELLAWere we going to a wedding?

MAMAFate tutti attenzione per un momento, per favore!Qui siamo tutti vittime,possibile che nessuno capisca?Stavamo andando al tuo matrimonio...

4) Rose si alza (a solo)

ROSEPiù andante, maestro!Bianche colombe sotto i miei piedi sostengono il mio pesoPappagalli spettacolari mi indicano la stradaUn’aquila spalanca le ali per proteggermi dal sole,covando nella mia bocca una fila di martin pescatori

5) Parole parole parole (duetto a parte)

HARRY O LARRYQua e là,amante incoerente,dovrai trovare parole tue

ZENMa siamo noi a possedere le parole oppure loro ci possiedono?Ovunque andiamo, le parole sono state prima di noi.Apriamo la porta di quella che pensiamo essere una nuova stanza,solo per trovare il tappeto logoro.Ci arrampichiamo su una collina e troviamo la neve caduta di frescosu cui sono impresse delle orme.Alziamo gli occhi al cielopieno di aquiloni.

ZENVedete cosa voglio dire?La risata del discepoloè il sorriso del maestro.

6) Il matrimonio di chi? (trio a parte)

MAMAQui non abbiamo maestri.Tu non hai più nulla da insegnarci,non da quando ci hai lasciate.Stavamo andando al matrimonio

STELLAStavamo andando a un matrimonio?

MAMAWe were going to the wedding

ROSEWho was going to a wedding?

MAMAWe were going to the wedding

STELLAI was driving to the institute that night, when

ROSEI was in a taxi on my way to my hotel, when

MAMAWe were going to the wedding, when

STELLAsuddenly

MAMAsuddenly

ROSEsuddenly

7) An interruption (solo)

HARRY OR LARRYWhat? You can go to TimbucYou can go to Timbuctoo,on the way to Shangri La,and you can come back too,it’s not so very far.You can visit Eldoradoon a supersonic train,you can drop in on Atlantis,come returning home again.There’s a road that leads to Lilliputand the Island of the Dead

8) Two interruptions to the interruption (duet apart)

MAMAHush now...We have to begin with the last thing we can remember.How else to go on?

ROSEIt was one of those nights when everything goes right.

MAMAStavamo andando al matrimonio

ROSEChi stava andando a un matrimonio?

MAMAStavamo andando al matrimonio

STELLAQuella notte stavo guidando verso l’istituto, quando

ROSEStavo tornando in taxi al mio albergo, quando

MAMAStavamo andando al matrimonio, quando

STELLAimprovvisamente

MAMAimprovvisamente

ROSEimprovvisamente

7) Una interruzione (a solo)

HARRY O LARRYCosa? Puoi andare a TimbucPuoi andare a Timbuctù,sulla via per Shangri La,e puoi anche tornar giu,non è poi così lontano.Puoi vedere l’Eldoradosopra un treno supersonico,fare un salto ad Atlantide,e poi tornare ancora a casa.C’è una strada che porta a Lillipute all’Isola dei Morti

8) Due interruzioni all’interruzione (duetto a parte)

MAMAZitto ora...Dobbiamo cominciare dall’ultima cosa che ricordiamo.Altrimenti come potremmo andare avanti?

ROSEEra una di quelle notti in cui tutto va bene.

MAMAWe have been in an accident.We have each of us been struck.

ROSEI had given a spectacular performance.The audience was in love with me.

MAMAWe have to think now what’s best to do.

ROSEI had gone beyond what I had thought was possible

MAMAThe situation in which we find ourselves is serious.

9) Star echo song (solo plus soletti)

STELLASirius Sirius Sirius SiriusAt a distance of eight point eight eight light years,magnitude: one point four six,Alpha Canis Major,Antares Alrakis

HARRY OR LARRYAnd Harry’s and Larry’s

STELLAMaasym, Mizar, Rastaban, Tarazed, Sadr

ZENThe message is written in thousands of stars.

STELLAHomam

HARRY OR LARRYHo, mam!

STELLAAcamar, Biham, Almach

KIDA Big Mac!

10) Mama tries to explain (solo)

MAMAMy dear, is anyone looking after you?Please don’t worry.

MAMAAbbiamo avuto un incidente.Siamo rimasti tutti colpiti.

ROSELa mia interpretazione era stata spettacolare.Il pubblico mi adorava.

MAMAOra dobbiamo pensare a cosa sia meglio fare.

ROSEEro andata ben oltre quanto pensavo possibile

MAMALa situazione in cui ci troviamo è molto seria.

9) Star echo song (solo plus soletti)

STELLASirio Sirio Sirio SirioA una distanza di 8 punto otto otto anni luceMagnitudo: uno punto quattro seiAlpha Canis Major,Antares Alrakis

HARRY O LARRYe Harry’s e Larry’s

STELLAMaasym, Mizar, Rastaban, Tarazed, Sadr

ZENIl messaggio è scritto in migliaia di stelle.

STELLAHomam,

HARRY O LARRYOh, mamma!

STELLAAcamar, Biham, Almach,

KIDUn Big Mac!

10) Mama prova a spiegare (a solo)

MAMAMio caro, c’è qualcuno che si prende cura di te?Per favore, non preoccuparti.

WeYouThink of this as a game.We’re all enjoying ourselves,forgetting for a moment everything we’ve left behind.We’re in a new little world of our own.Yes, something strange has happened to us.We’re not going to let that bother us, are we?Have you finished your chocolate?Can I get you anything to drink?

11) Zen tries not to explain (solo)

ZENAlone in NovemberI am everywheremist...

12) Rose tries to explain (solo)

ROSEWould you like an autograph?A photograph?Just while we’re waiting?Something to help you to remember the time when you saw me?

13) Harry or Larry does not try to explain (solo)

HARRY OR LARRYThe spider in the lane is a spider in the lane.A spider in the lane is the spider in a lane.The spider in a lane is

14) Stella cannot explain (solo)

STELLAI must have been taking you with me.We were driving to the observatoryand the others were perhapsAll we can look at are probabilities.The world now seems to be made of rainbow:an interference of force and lightand nothing there at all.We reach out a hand to touch itand find ourselves waving in empty space.

NoiTuImmagina che sia tutto un gioco.Ci stiamo divertendo tutti,dimenticando per un momento tutto quello che abbiamo alle spalle.Siamo in un nuovo piccolo mondo tutto nostro.Sì, ci è successo qualcosa di strano.Ma non ci lasceremo innervosire, vero?Hai finito il tuo cioccolato?Posso prenderti qualcosa da bere?

11) Zen prova a non spiegare (a solo)

ZENSolo in novembre,Io sono ovunquenebbia...

12) Rose prova a spiegare (a solo)

ROSEVuoi un autografo?Una fotografia?Giusto mentre siamo qui ad aspettare.Qualcosa che ti aiuti a ricordare quando ci siamo visti?

13) Harry o Larry non prova a spiegare (a solo)

HARRY O LARRYIl ragno nella corsia è un ragno nella corsia.Un ragno nella corsia è il ragno in una corsia.Il ragno in una corsia è

14) Stella non può spiegare (a solo)

STELLADovevo esserti venuto a prendere.Stavamo andando verso l’osservatorioe gli altri erano forsePossiamo solo affidarci alle probabilità.Ora il mondo sembra fatto come l’arcobaleno:un’interferenza di forza e di lucema senza davvero nient’altro.Allunghiamo una mano per toccarloe scopriamo di stare gesticolando nel vuoto.

15) Mama looks back (solo)

MAMAWas it all so very long ago?The steaming bowls of soup upon the table.The station wagon parked so neatly in the drive.The well-stocked refrigerator.The dog and the cat curled in a basket.The boiler below like the engine of our little shipcarrying us safely nowhere else,which is where we all wanted to be.We need to get help!You two!

16) Remembering and forgetting (trio)

HARRY OR LARRYAre

ZENyou

HARRY OR LARRYsure

ZENyou

HARRY OR LARRYknow

ZENwho

HARRY OR LARRYwe

ZENare?

MAMAOnce I had a husband.Once I had a son.The people go onunder different names.

17) The nature of everything (duet apart)

ZENTake an ordinary situation:

15) Mama ricorda (a solo)

MAMAÈ avvenuto così tanto tempo fa?I piatti di minestra fumante sul tavolo.La macchina familiare ordinatamente parcheggiata nel vialetto.Il frigorifero ben fornito.Il cane e il gatto raggomitolati nella cesta.La caldaia di sotto come la sala macchine della nostra piccola naveche ci porta sani e salvi da nessun’altra parte,che era proprio dove tutti avremmo voluto essere.Abbiamo bisogno di aiuto!Voi due!

16) Ricordando e dimenticando (trio)

HARRY O LARRYSei

ZENTu

HARRY O LARRYsicuro

ZENdi

HARRY O LARRYsapere

ZENchi

HARRY O LARRYnoi

ZENsiamo?

MAMAUna volta avevo un marito.Una volta avevo un figlio.Certa gente tira avanticon diversi nomi.

17) La natura di ogni cosa (duetto a parte)

ZENPrendete una normale situazione

STELLASomewhere out beyond the planet Pluto

(MAMAWe need help!)

(HARRY OR LARRYDing dew)

ZENtwo people

STELLAare balls of ice in perpetual dark

ZENthinking that, whatever else, they know themselves.

(MAMAWe want help!)

(HARRY OR LARRYTimbuctu ding dew)

STELLAuntil gravity turns them toward the light.

ZENlove

STELLAHale-Bopp streaks across the sky,

ZENas it might be sweeps them away

(HARRY OR LARRYDing dew)

(MAMAWe need to get help!)

(HARRY OR LARRYDing dew, ding dew)

(MAMAhelp, help, help)

ZENand they mistake what they feel

STELLAbut we mistake what we see.

(HARRY OR LARRYDing dew, ding dew)

STELLALaggiù da qualche parte oltre il pianeta Plutone

(MAMAAbbiamo bisogno di aiuto!)

(HARRY O LARRYDing dew)

ZENdue persone

STELLAsono palle di ghiaccio nelle tenebre eterne

ZENche pensano, sia quel che sia, di conoscersi.

(MAMAVogliamo aiuto!)

(HARRY O LARRYTimbuctù ding dew)

STELLAfinché la gravità non le porta verso la luce.

ZENamore

STELLAHale-Bopp sfreccia nel cielo,

ZENpotrebbe essere a trascinarli

(HARRY O LARRYDing dew)

(MAMAAbbiamo bisogno di aiuto!)

(HARRY O LARRYDing dew, ding dew)

(MAMAaiuto, aiuto, aiuto)

ZENe loro si sbagliano su quello che provano

STELLAma noi ci sbagliamo su ciò che vediamo.

(HARRY O LARRYDing dew, ding dew)

(MAMAWe need to keep together, together!)ZENfor feelings are fantasies.(HARRY OR LARRYDing dew dining we did)STELLANot speed but pressure of sunlightZENNot self but pressure of events(MAMAAn accident has happened!We’re all casualties here!)STELLAdetermines the tail,(HARRY OR LARRYIndeed ding dew)ZENdirects where we goSTELLAthe ions, the dust(MAMAWe need help!)(HARRY OR LARRYDining we did indeed)ZENthe dust in your eyeSTELLAperhaps rushing before(MAMAWe need help!We have been in an accident!We need help!We are all casualties here!)(HARRY OR LARRYI edge I end)ZENis a speck of reality.STELLAin a well-ordered universe.

(MAMADobbiamo restare uniti, uniti!)ZENperché i sentimenti sono fantasia.(HARRY O LARRYDing dew abbiamo cenato)STELLANon è la velocità ma la pressione della luce solareZENNon è la propria individualità ma la pressione degli eventi(MAMAÈ successo un incidente!Siamo tutti vittime, qui!)STELLAche produce la coda,(HARRY O LARRYDavvero ding dew)ZENche decide dove andiamoSTELLAgli ioni, la polvere(MAMAAbbiamo bisogno di aiuto!)(HARRY O LARRYabbiamo davvero cenato)ZENla polvere nel tuo occhioSTELLAche forse correva in precedenza,(MAMAAbbiamo bisogno di aiuto!Abbiamo avuto un incidente!Abbiamo bisogno di aiuto!Siamo tutti vittime, qui!)(HARRY O LARRYMi muovo. Mi fermo.)ZENè una particella di realtà.STELLAin un universo bene ordinato.

ZENAccidents happen.

18) Six exits (quintet)MAMAAn accident has happened and you walk away.We have to stay together.We have to stay together for the sake of the wedding.

HARRY OR LARRYDing dew, ding dew, dining we didIndeed.I edge.I end.

STELLAIs that, did you say, the way to the observatory?

ROSEWhere did they go?Where did they all go?Why did they go?There has to be an audience.

19) The singing stage (mute)

20) Five entrances (quartet)MAMAWhat was that?I thought we might have foundWe need help.We need someone to help us get to the wedding.

ROSEDo you believe in God?Do you believe there is a creator?Do you believe we are in the hands of another being?

ZENIt depends on what you mean by “believe”.

MAMASometimes I need someone to blame.

ROSEListen...

STELLAWhat was that back there?

ZENGli incidenti succedono.

18) Sei uscite (quintetto)MAMAÈ successo un incidente e tu te ne vai.Dobbiamo stare uniti.Dobbiamo stare uniti, per il bene del matrimonio.

HARRY O LARRYDing dew, ding dew, abbiamo cenatoDavvero.Mi muovo.E mi fermo.

STELLAÈ questa, hai detto, la strada per l’osservatorio?

ROSEDove sono andati?Dove sono andati tutti?Perché se ne sono andati?Ci deve essere un pubblico.

19) La scena del canto (muta)

20) Cinque entrate (quartetto)MAMAChe cosa è stato?Ho pensato che avremmo trovatoAbbiamo bisogno di aiuto.Abbiamo bisogno di qualcuno che ci aiuti ad andare al matrimonio.

ROSETu credi in Dio?Tu credi che esista un creatore?Tu credi che siamo nelle mani di un altro essere?

ZENDipende da che cosa intendi per “credere”.

MAMAA volte sento il bisogno di dare la colpa a qualcuno.

ROSEAscolta...

STELLACos’era quel retro?

A kind of outer space?A way of not being anywhere at all?

ROSEListen!

21) An unidentified object (quartet)

MAMAThis must be one of the gifts.Strange it isn’t wrapped.I don’t know who it can be from

ROSESo you’ve found the trophy they gave me last nightwhen I was...Whatever.But listen!

ZENThe sense of touch is blindSight has no fingers for

STELLAThe missing spectroscope...

22) Listen, and a sixth entrance (soletti and solo)

ROSEListen

HARRY OR LARRYDo you hear anything?Did I

ZENUnless the sound of one hand

ROSEListen, listen to me for a momentThere will be no weddingThere never was going to be a weddingThat woman - is she your mother? -is rather confused.But never mind.Let me sing you a song or tell you a story.Which will it be?Though first I must prepare myself.

Una specie di spazio esterno?Un modo per non essere da nessuna parte?

ROSEAscolta!

21) Un oggetto non identificato (quartetto)

MAMAQuesto dev’essere uno dei regali.Strano che non sia incartato.Non so da chi possa venire

ROSECosì hai trovato il premio che mi hanno dato l’altra nottequando ero...A ogni modoMa ascolta!

ZENIl senso del tatto è cieco.La vista non ha dita per...

STELLALo spettroscopio perduto...

22) Ascoltate, e una sesta entrata (soletti e a solo)

ROSEAscoltate!

HARRY O LARRYSenti qualcosa?Ed io?

ZENEccetto il suono di una mano

ROSEAscoltate, ascoltatemi un momento!Non ci sarà nessun matrimonio.Non ci sarebbe stato nessun matrimonio.Quella donna - è tua madre? -è piuttosto confusa.Ma non importa.Lascia che io ti canti una canzone o ti racconti una storia.Quale storia sarà?Ma prima devo prepararmi.

23) other worlds (solo)ROSEThat lovely land, so far awayits people were happy and content.

STELLAI wish it could be so

ROSEOnce there was a king and a queenwith hair as red as a clear sunset

STELLAI too used to believe in another world,in worlds beyond worlds, in unlimited space,serene and apart but also comforting in being so,in being there they confirmed that I am here.But now I fear the starsand planets are painted on my eyes,their orbits and occultations take placewithin my brain,their spheres and ellipses are made out of thought,and I can ascertain nothing sure beyond myself even.This apparent universe appears to be our home,it is as if designed for usbut not we for it.

24) Any ideas? (duet apart)MAMAWill you all please concentrate?We need to act concertedlyWe need to have a plan

ZENWhat plan can we have that we’re not within?Whose eyes can we use to see what we are?

MAMADoes anyone have any ideas?Time is going onand meanwhile we are stranded here

ZENSo we’re outside of timeIs that what you’re saying?

MAMAHow long do you expect your wedding to wait for you?

23) other worlds (solo)ROSEQuell’incantevole terra, così lontanala sua gente era lieta e felice.

STELLAVorrei che fosse così

ROSEC’erano una volta un re e una reginacon i capelli rossi come un limpido tramonto

STELLAAnch’io spesso credevo in un altro mondo,in mondi al di là dei mondi, nello spazio illimitato,tranquilli e lontani ma anche così consolanti:il loro essere là confermava che io sono qui.Ma ora ho paura che le stelle e i pianetisiano dipinti sui miei occhi,che le loro orbite e occultazioni abbiano luogonel mio cervello,le loro sfere ed ellissi siano fatte di pensieri,e persino che io non possa dare per sicuro nulla al di fuori di me stessa.Questo apparente universo appare essere la nostra casa,è come se fosse stato progettato per noima non noi per esso.

24) Qualcuno ha un’idea? (duetto a parte)MAMAPer favore, volete concentrarvi?Dobbiamo agire di concerto.Dobbiamo avere un piano.

ZENQuale piano potremmo avere senza esserci già dentro?Chi potrebbe farci usare i suoi occhi per vedere ciò che siamo?

MAMANessuno ha un’idea?Il tempo passae intanto noi siamo bloccati qui.

ZENDunque noi siamo fuori dal tempo.È questo che stai dicendo?

MAMAQuanto credete che il vostro matrimonio possa aspettarvi?

25) The story continues (solo)

ROSE“How long do you expect your wedding to wait for you?”the angry queen said to the princess in the tower.And the princess listened to the sound of her own voice as she replied.The sound seemed to come from somewhere inside her mouth,or perhaps a little in front of her mouth.The vibration she felt in her lips, her cheeks, her chest,in the top of her head.She stopped.While stopped, she thought over the words she was about to utter,and then she thought the voice was inside her head,her own voice speaking to her from its familiar throne.But now, now, now, now, now, now that she begins to make sounds, to makesounds, once againher voice has escaped.It goes on out in front of her.You rush to catch up

26) A relay race with only one team (quintet)

STELLAto hold what has slipped from you,words of which you had no prior warning that

HARRY OR LARRYflitter, flutter, bedazzle, bedaze

ZENlike a butterflyin front of you

ROSElike a bird

ZENyour lips barely can touch

MAMAIf you’re willing to say what you never can feel

27) If (duet apart)

MAMAIf it were possible for you to really love me

ZENIf oysters were open to persuasion

25) The story continues (solo)

ROSE“Quanto credete che il vostro matrimonio possa aspettarvi?”disse arrabbiata la regina alla principessa nella torre.E la principessa ascoltò il suono della sua stessa voce mentre rispondeva.Il suono sembrò giungere da un qualche punto all’interno della sua bocca,o forse un poco davanti alla sua bocca.Sentì la vibrazione sulle sue labbra, le sue guance, il suo petto,in alto, nella sua testa.Si fermò.Mentre si fermava, riflettè sulle parole che stava per pronunciare,e poi pensò che la voce fosse dentro la sua testa,la sua propria voce che le parlava dal suo consueto trono.Ma ora, ora, ora, ora, ora, ora che lei comincia a emettere suoni, a emetteresuoni, una volta di piùla sua voce è fuggitariecheggia di fronte a lei.Ti affretti per raggiungere

26) Una staffetta con solo una squadra (quintetto)

STELLAper afferrare ciò che ti è sfuggito,parole di cui prima non avevi avuto alcun avvertimento che

HARRY O LARRYsvolazzano, fluttuano, stupiscono, frastornano

ZENcome una farfalladi fronte a te

ROSEcome un uccello

ZENle tue labbra a malapena possono toccare

MAMASe stai cercando di descrivere ciò che non hai mai provato

27) Se (duetto a parte)

MAMASe tu fossi capace di amarmi davvero

ZENSe le ostriche si aprissero alla persuasione

MAMAIf I could call you husband and think I spoke the truth

ZENIf Saturn’s rings would take a collect call

MAMAIf there were to be another wedding we could share

ZENIf time would stop and turn again and listen

MAMAIf now and then we sat together on the porch

ZENIf now were ever now and not already then

28) Didn’t I? (soletto plus solo)

HARRY OR LARRYIf I were you

MAMAWhat?Well, what?Didn’t I give you a home?Didn’t I lead you along by the hand?Wasn’t I always there?Wasn’t I always there?What have you got to say to me?

HARRY OR LARRYDon’t come on so strong.You may have it wrong.Did we get along?Listen to my

MAMAWhat have you got to say to her?

29) Who can say? (soletto plus solo)

HARRY OR LARRYIs she crazy or am I?Is he really such a jerk?How did that stargazer get here?Who can say?

MAMASe potessi chiamarti marito e pensare di aver detto la verità

ZENSe gli anelli di Saturno accettassero una telefonata a carico del destinatario

MAMASe potessimo condividere un altro matrimonio

ZENSe il tempo si fermasse, e si girasse ad ascoltare

MAMASe ogni tanto ci sedissimo insieme in veranda

ZENSe adesso fosse adesso e non diventasse subito poi

28) Non sono stata io? (soletto più a solo)

HARRY O LARRYSe fossi in te

MAMACosa?Beh, cosa?Non sono stata io a darti una casa?Non sono stata io a portarti per mano?Non ero io a starti sempre vicino?Non ero io a starti sempre vicino?Come puoi giustificarti con me?

HARRY O LARRYNon metterla così cruda.Potresti sbagliare strada.Andavamo d’accordo?Ascolta il mio

MAMACome puoi giustificarti con lei?

29) Chi può dirlo? (soletto più a solo)

HARRY O LARRYÈ lei la pazza, o sono io?È davvero un simile fesso?Come è arrivata qui quella acchiappanuvole?Chi può dirlo?

30) A sort of love duet (duet together-apart)

HARRY OR LARRYDo I really love you?

ROSEDo I really love you?

HARRY OR LARRYDo I really love you?

ROSEDo I really love you?

HARRY OR LARRYDo I really love you?

ROSEDo I really love you?

BOTHDo I really love you?

31) Best behavior (sextet)

HARRY OR LARRYExcuse me!

ROSENot at all.

MAMAI wonder if

STELLAExactly so.

ZENThank you.

KIDYou’re welcome.

32) First hope (solo)

MAMAAt last someone has been sent to help us.Thank heavens for that!Let me try to explain.There has been some kind of an accident.We are completely unharmed, as far as we can tell,but nevertheless in need of help.Perhaps you saw us from a helicopter.

30) Una specie di duetto d’amore (duetto insieme-a parte)

HARRY O LARRYIo amo davvero te?

ROSEIo amo davvero te?

HARRY O LARRYIo amo davvero te?

ROSEIo amo davvero te?

HARRY O LARRYIo amo davvero te?

ROSEIo amo davvero te?

BOTHIo amo davvero te?

31) Buona educazione (sestetto)

HARRY O LARRYScusami!

ROSEDi nulla.

MAMAMi chiedo se

STELLAEsattamente.

ZENGrazie.

KIDPrego.

32) Prima speranza (a solo)

MAMAAlmeno hanno mandato qualcuno ad aiutarci.Sia ringraziato il cielo!Lasciate che vi spieghi.C’è stato un incidente di qualche tipo.Siamo del tutto illesi, per quanto possiamo dire,ma abbiamo comunque bisogno di aiuto.Forse ci avete visti da un elicottero.

That is: perhaps someone saw us from a helicopteror from a remote-control camera.Perhaps we were being observedwithout our knowledge.Not that we mind.Not in the least.Rather that than that we should be left entirely to fend for ourselves.You see, we need looking after,a certain degree of assistance,even protection.Do you hear what I’m saying?Do you hear what I’m trying to tell you?Why don’t you try, Zen?

33) Second hope (trio)ZENAs?What do I say?How do I say?Who am I to say?

MAMAWe seem to have been overlooked.

ZENOverlooked.

STELLAThere has been some kind of

ZENan accidentThat is why

MAMAwe are all here.

STELLAThat is why we’re marooned herewith no way of leavingand without the

ZENmedical attention

MAMAthat might be necessary to people in our condition.

MAMAWe weren’t expecting this.

Cioè, forse qualcuno ci ha visti da un elicotteroo da una telecamera telecomandata.Forse eravamo osservatisenza saperlo.Non che ci importi.Per niente.Meglio così che essere lasciati a cavarsela da soli. Vedete, abbiamo bisogno di cure,di un certo livello di assistenza,persino di protezione.Sente quello che le sto dicendo?Sente quello che sto cercando di spiegarle?Perché non provi tu, Zen?

33) Seconda speranza (trio)ZENCome?Che cosa dico?Come lo dico?Chi sono per dirlo?

MAMASembra che siamo stati trascurati.

ZENTrascurati.

STELLAC’è stato un qualche tipo

ZENdi incidentePer questo

MAMAnoi tutti siamo qui

STELLAÈ per questo che siamo bloccati quisenza alcuna possibilità di andarcenee senza quelle

ZENcure mediche

MAMAche sarebbero necessarie alle persone nella nostra situazione.

MAMANon ci aspettavamo tutto questo.

STELLAWe had no reason to expect that this would happen.

ZENIf we’d known we might have acted differently.

MAMAWe’ve done the best we could under difficult circumstances.Things have

ZENchanged.

STELLAA lot has

ZENchanged.

STELLAAnd we have tried to adapt ourselves

MAMAto stretch as far as possible from the remembered to the

ZENunknown.Stella?

34) Third hope (solo)

STELLAI’m sure you know your jobs in this situation but please understand ouranxiety.There has been some kind of an accident.We aren’t entirely sure what happened.We were taken by surpriseand we had to make the best of things until help arrived.What we can’t now understandis why you seem to be ignoring us.There have been serious problems, that’s for sure.These have been difficult times for us,difficult for all of us.It was as if the ground fell from under our feet.How were we to go on?How were we to recognize ourselves?How were to stay together?Someone said

STELLANon avevamo nessuna ragione per aspettarci che ciò accadesse.

ZENSe l’avessimo saputo avremmo agito diversamente.

MAMAAbbiamo fatto il meglio che potevamo date le difficili circostanze.Le cose sono

ZENcambiate.

STELLAMolto è

ZENcambiato.

STELLAE abbiamo tentato di adattarci

MAMAdi portarci il più lontano possibile dal consueto verso

ZENl’ignoto.Stella?

34) Terza speranza (a solo)

STELLASono sicura che conoscete bene i vostri doveri in questa situazione ma, perfavore, comprendete la nostra ansia.C’è stato un incidente di qualche tipo.Non siamo del tutto sicuri di cosa sia successo.Siamo stati colti di sorpresae abbiamo dovuto arrangiarci finché non sono arrivati i soccorsi.Quello che adesso non possiamo capireè perché voi sembriate ignorarci.Abbiamo avuto problemi più gravi, questo è certo.Questi sono tempi difficili, per noi,difficili per tutti noi.È stato come se il terreno ci mancasse sotto i piedi.Come potevamo andare avanti?Come potevamo apprezzarci?Come restare insieme?Qualcuno diceva

MAMAWe were on our way to a wedding.These two

STELLAwere going to be married.

35) Fourth and fifth hopes (duet together)

HARRY OR LARRYIs that so?

ROSEIt might have been so, blockhead!Perhaps we were going to be married.

HARRY OR LARRYWere we perhaps going to be married?

ROSEWhat we can’t understand

HARRY OR LARRYPart of what we can’t understandis what, exactly?

ROSEis why you go on ignoring us.

HARRY OR LARRYIgnoring us.

ROSEIt’s as if we came from another planet

HARRY OR LARRYand maybe we do.

ROSEIt’s as if our voices made no sound

HARRY OR LARRYand maybe they don’t

ROSEor as if you were deaf

HARRY OR LARRYas maybe you are.

ROSEBut we need your support.There is no other reason for you to be here.We need your support,

MAMAStavamo andando a un matrimonio.Loro due

STELLAsi stavano per sposare.

35) Quarta e quinta speranza (duetto insieme)

HARRY O LARRYÈ così?

ROSEPotrebbe essere, zuccone!Forse stavamo per sposarci.

HARRY O LARRYStavamo forse per sposarci?

ROSEQuello che non riusciamo a capire

HARRY O LARRYParte di ciò che non riusciamo a capirecos’è esattamente?

ROSEè il motivo per cui continuate a ignorarci.

HARRY O LARRYA ignorarci.

ROSEÈ come se venissimo da un altro pianeta

HARRY O LARRYE magari è così

ROSECome se le nostre voci non emettessero suoni

HARRY O LARRYE magari non lo fanno

ROSEo se foste sordi

HARRY O LARRYe magari lo siete.

ROSEMa abbiamo bisogno del vostro aiuto.Siete qui solo per questo.Noi abbiamo bisogno del vostro aiuto,

and what are you doing?

HARRY OR LARRYRose fails to understand why you busy yourselves with

ROSEMy possible husband-to-be asks you to stop what you’re doing.

36) A question (soletto)

KIDHow was it for only that momentyou were able to agree?

37) Uproar (quintet)

ZENNothing is fixed.

MAMAWe needed their help.

HARRY OR LARRYIt’s only a game.

ROSEThe wedding is off.

STELLAWe’re all of us tired.

MAMAI thought you’d forgotten.

ZENWho could forget?

HARRY OR LARRYWhy not give it a try?

ROSEIn the hope of what?

STELLAI need a drink.

ZENYou’ve just given up.

MAMASo what else is new?

STELLARose is pregnant.

e voi cosa fate?

HARRY O LARRYRose non riesce a capire perché facciate tanto gli occupati

ROSEQuello che potrebbe essere il mio futuro marito vi domanda perché non lapiantate con quello che state facendo.

36) Una domanda (soletto)

KIDCom’è successo che per un solo momentosiate riusciti ad andare d’accordo?

37) Finimondo (quintetto)

ZENNon c’è nulla di sicuro.

MAMAAbbiamo bisogno del loro aiuto.

HARRY O LARRYÈ solo un gioco.

ROSEIl matrimonio è finito.

STELLASiamo tutti stanchi.

MAMAPensavo che avresti dimenticato.

ZENChi può dimenticare?

HARRY O LARRYPerché non provarci?

ROSECon quale speranza?

STELLAHo bisogno di bere qualcosa.

ZENHai appena smesso.

MAMAChe altro c’è, ora?

STELLARose è incinta.

MAMARose, is that true?

ROSEYou know your son.

HARRY OR LARRYWhat does that mean?

ROSEMeans what it says.

STELLAPregnant.

MAMAIs that true?

STELLAThe travails of love

ZENwhich you never knew.

STELLAWhose fault was that?

MAMAI want to go home.

ROSEI feel sick, o so sick...

HARRY OR LARRYI love you, Stella.

STELLAPiss off, you!

MAMAIt was all a disastrous mistake.

HARRY OR LARRYNever, never again

ZENSpeak for yourself!

STELLAHold my shoes!

38) A title (soletto)

KIDWhat?

End of the opera

MAMARose, è vero?

ROSEConosci tuo figlio.

HARRY O LARRYChe significa, questo?

ROSESignifica quello che hai sentito.

STELLAIncinta.

MAMAÈ vero?

STELLALe fatiche dell’amore

ZENche tu non hai mai conosciuto.

STELLADi chi è la colpa?

MAMAVoglio andare a casa.

ROSEMi sento male, tanto male...

HARRY O LARRYIo ti amo, Stella.

STELLASparisci!

MAMAÈ stato un terribile errore.

HARRY O LARRYMai, mai più

ZENParla per te!

STELLATieni le mie scarpe.

38) A title (soletto)

KIDCosa?

Fine dell’opera

Peter Rundel

È nato nel 1958, ha studiato violino con Igor Ozim e Ramy Shevelov edirezione d’orchestra con Michael Gielen e Peter Eötvös. Inoltre hastudiato con Jack Brimberg a New York. Fra il 1984 e il 1996 ha suonatocon l’Ensemble Modern. Ha debuttato come direttore d’orchestra nel1987. Una stretta collaborazione lo lega all’Ensemble Recherche; inoltreè regolare ospite delle maggiori orchestre europee. Fra il 1998 e il 2001è stato Direttore stabile dell’Orchestra Filarmonica Reale delle Fiandre,insieme con Philippe Herreweghe e Walter Weller; fra il 1999 e il 2001 èstato Direttore artistico dell’Ensemble Oriol e della Kammerakademiedi Potsdam. Dal 1999 è Direttore musicale della Taschenoper di Vienna.In campo operistico ha diretto le prime esecuzioni di Solaris di Obst allaBiennale di Monaco di Baviera, Nacht di Haas al Festival di Bregenz,Schwarz auf Weiss di Heiner Goebbels a Francoforte. Nel settembre2001 ha diretto Intolleranza di Luigi Nono con la regia di PeterKonwitschny alla Deutsche Oper di Berlino. Nel 2003 è stato invitato aeseguire opere di Jörg Widmann dalla Bayerische Staatsoper, Massacredi Wolfgang Mitterer dai Wiener Festwochen, e alcune composizioni diEmmanuel Nunes dal Teatro São Carlos di Lisbona. Nel 1996 ha

pubblicato due CD come direttoree solista; le sue incisioni delPrometeo di Nono e dellaKammermusik n. 4 di Hindemithsono state premiate con ilDeutscher Schallplattenpreis. Nel1998 la sua incisione integraledelle opere di Jean Barraqué haottenuto il Grand Prix du Disque.

Christine Buffle

Nata a Exeter in Gran Bretagna, ha studiato alConservatorio di Ginevra, alla Guildhall Schoolof Music&Drama di Londra e all’InternationalOpera Studio di Zurigo. Dopo aver debuttato all’Opera di Zurigo, hacominciato ad essere invitata dalleistituzioni musicali più importanti d’Europa,distinguendosi come interprete del granderepertorio operistico. Tra i festival di cui èstata ospite si annoverano Edinburgo, Lucernae Salisburgo, dove ha cantato con i BerlinerPhilharmoniker in una produzione del Parsifaldiretta da Claudio Abbado. Ha inoltrecollaborato con Nikolaus Harnoncourt, FranzWelser-Möst, Marek Janowski, Armin Jordan, Vladimir Jurowski, MarcelloViotti. Nella stagione 2003/2004, su invito di Brigitte Fassbaender, hafirmato un contratto di collaborazione stabile con il Landestheater diInnsbruck. Da sempre dedica particolare attenzione alla musica contemporanea; hainterpretato il ruolo del titolo in Niobé di Pascal Dusapin all’Opera diLosanna nel 2003 e ha partecipato alla prima esecuzione assoluta di LeLuthier de Venise di Gualtiero Dazzi al Théâtre du Châtelet di Parigi.

Dean Elzinga

Specialista del repertorio contemporaneo, haraggiunto la fama a livello internazionaleinterpretando le Eight Songs for a Mad Kingdi Peter Maxwell Davies a New York eCleveland con Jonathan Sheffer. Ha inoltrepartecipato all’esecuzione e all’incisione diWhat Next? di Elliott Carter alConcertgebouw di Amsterdam. Nell’estatedel 2006 ha cantato alla Des Moines MetroOpera in The Rake’s Progress di Stravinskij ein Les contes d’Hoffmann di Offenbach. Nella stagione 2006-2007 è stato allaEdmonton Opera per interpretare il ruolo diLeporello nel Don Giovanni di Mozart e ha

debuttato alla Pittsburgh Opera nel Flauto magico di Mozart. È statoinoltre ospite della Los Angeles Opera, del Metropolitan di New York,della San Diego Opera, della Seattle Opera, della Arizona Opera, dellaVolksoper di Vienna. Tra i direttori con cui ha collaborato si annoverano: Bramwell Tovey,James Levine, Christopher Seaman, David Lockington, Bertrand de Billy,Asher Fisch, Jorge Mester, Boris Brott, Emmanuel Villaume, Yves Abel eMaximiano Valdes.

Sarah Leonard

Nata a Winchester, ha studiato alla GuildhallSchool of Music and Drama di Londra. Dasempre dedica particolare interesse alrepertorio contemporaneo: ha cantato in Dr.Faustus di Giacomo Manzoni al Teatro allaScala di Milano, ne Al Gran sole Caricod’Amore di Luigi Nono alla Staatsoper diAmburgo, in Laborintus II di Luciano Berio alTeatro Carlo Felice di Genova, in What Next?di Elliott Carter al Concertgebouw diAmsterdam, in To Be Sung di Pascal Dusapinal Théâtre des Amandiers di Parigi, in DasMädchen mit den Schwefelholzern di HelmutLachenmann ad Amburgo, Stoccarda, Parigie Vienna, in Angel Magick di John Harle al Festival di Salisburgo e ai BBCProms.Ha lavorato con Pierre Boulez e la Birmingham Symphony Orchestra perle Cantate di Webern, e con l’Ensemble InterContemporain perImprovisations sur Mallarmé. Sotto la direzione di Michael TilsonThomas ha eseguito Le Martyre de Saint Sébastien di Debussy, con PeterEötvös il Requiem di Ligeti in Olanda e a Londra.Ha inciso più di trenta CD, tra cui Offrandes e Nocturnal di Varèse conRiccardo Chailly e il Concertgebouw, Canti di vita e d’amore di LuigiNono con Ingo Metzmacher.

William Joyner

Nato nel North Carolina, ha studiato allaJuilliard School di New York, ha vintonumerosi concorsi internazionali e hadebuttato nella stagione 1997/8 al TeatroMassimo di Palermo. Ha in seguito cantatoalla Pittsburgh Opera, alla New York CityOpera, all’Opera Omaha, al Teatro alla Scaladi Milano, al Théâtre du Capitole de Toulouse,alla Florida Grand Opera di Miami, allaCalgary Opera in Canada, all’Opéra Nationalde Lyon, al Théâtre Royal de La Monnaie diBruxelles, al Teatro Comunale di Bologna. Il suo repertorio operistico comprende, tragli altri, i ruoli di Alfredo nella Traviata, di

Anatol in Vanessa di Barber, di Mario Cavaradossi in Tosca, di Erik in Diefliegende Holländer, di Hoffmann ne Les Contes d’Hoffmann, delcantante italiano in Der Rosenkavalier, di Jeník in The Bartered Bride edi Rinuccio in Gianni Schicchi.Ha partecipato alla prima rappresentazione assoluta di What Next? diElliott Carter alla Staatsoper Unter den Linden di Berlino, sotto ladirezione di Daniel Barenboim, e alle successive riprese a Chicago e adAmsterdam. Nella stagione 2006/07 ha interpretato Madama Butterfly all’OperaCarolina di Charlotte e Les Pécheurs de perles alla Kentucky Opera diLouisville.

Hilary Summers

Nata a Newport, ha studiato alla RoyalAcademy of Music e al National Opera Studiodi Londra. Dopo aver debuttato nel 1992 allaScottish Opera, ha attirato subito l’attenzionedi molti compositori contemporanei. Nel 1999ha interpretato il ruolo di Stella nella primaesecuzione assoluta dell’opera di Elliott CarterWhat Next? alla Staatsoper di Berlino sotto ladirezione di Daniel Barenboim e nellesuccessive riprese alla Carnegie Hall, aChicago, al Concertgebouw di Amsterdam, conla London Sinfonietta diretta da OliverKnussen e con l’Ensemble InterContemporaindiretto da Kent Nagano. Ha cantato in Le Balcon di Eötvös nel 2002 al Festival di Aix enProvence, in Le Marteau sans Maître di Boulez sotto la direzionedell’autore, in un’edizione che è stata incisa per Deutsche Grammaphone ha vinto il Grammy Award per le esecuzioni da camera. Particolarmente intenso il suo rapporto con Michael Nyman di cui hainciso numerose colonne sonore. Nel 2006 ha cantato a Parigi nellaprima esecuzione assoluta dell’opera di George Benjamin intitolata Intothe Little Hill, successivamente ripresa a New York, Amsterdam eFrancoforte.

Tölzer Knabenchor

È stato fondato nel 1956 da GerhardSchmidt-Gaden a Bad Tölz, nel cuore dell’AltaBaviera. A partire dal 1970 è sorta la Sezionedi Monaco che nel frattempo ha trovato lasua sede fissa, di proprietà del coro, nellostudio di Monaco-Solln. Nel vasto repertoriomusicale del coro predomina l’oratoriobarocco in versione originale, come risultada diverse incisioni discografiche, fra cui iPiccoli Concerti Sacri di Schütz sotto ladirezione di Gerhard Schmidt-Gaden(eseguiti fra il 1987 e il 1993). I diversigruppi e i solisti del Tölzer Knabenchor siesibiscono annualmente in più di 240

concerti e rappresentazioni operistiche. Il Tölzer Knabenchor nel corsodegli anni è stato in Cina, Giappone, Stati Uniti, Israele, Inghilterra,Francia, Italia, Spagna, Olanda, Belgio, Polonia, Austria e Svizzera. Hacollaborato con direttori quali Claudio Abbado, Daniel Barenboim,Leonard Bernstein, Karl Böhm, Sergiu Celibidache, Herbert von Karajan,James Levine, Lorin Maazel, Zubin Metha, Riccardo Muti, Seiji Ozawa,Wolfgang Sawallisch e Sir Georg Solti.

PARTECIPANO AL CONCERTO

Violini primi*Alessandro Milani (di spalla), °Marco Lamberti, °Mihai Ilie, °Giuseppe Lercara, Antonio Bassi, Irene Cardo, Claudio Cavalli, Carmine Evangelista, Patricia Greer, Valerio Iaccio, Elfrida Kani, Kazimierz Kwiecien, Pio Pani, Fulvia Petruzzelli, Rossella Rossi, Lynn Westerberg.

Violini secondi*Paolo Giolo, °Enrichetta Martellono,°Bianca Fassino, Maria Dolores Cattaneo,Jeffrey Fabisiak, Rodolfo Girelli,Antonello Molteni, Vincenzo Prota,Francesco Sanna, Daniela Cammarano,Alessandra Génot, Lorenzo Gugole,Alice Iegri, Cosetta Ponte.

Viole*Simone Briatore, °Geri Brown, °Maria Antonietta Alves Dos Anjos,Antonina Antonova, Massimo De Franceschi, Rossana Dindo, Federico Fabbris, Alberto Giolo, Maurizio Ravasio, Luciano Scaglia, Matilde Scarponi,Eugenio Silvestri.

Violoncelli*Pierpaolo Toso, °Wolfango Frezzato,°Giuseppe Ghisalberti, °Ermanno Franco,Giacomo Berutti, Gianni Boeretto, Carlo Pezzati, Stefano Pezzi,Fabio Storino, Massimo Barrera.

Contrabbassi*Cesare Maghenzani, °Gabriele Carpani,°Silvio Albesiano, Giorgio Curtoni, Luigi Defonte, Maurizio Pasculli, Paolo Ricci, Virgilio Sarro.

Flauti*Marco Jorino, Paolo Fratini.

OttavinoCarlo Bosticco, Paolo Fratini.

Oboi*Carlo Romano, Franco Tangari.

Corno ingleseTeresa Vicentini

Clarinetti*Enrico Maria Baroni, Franco Da Ronco.

Clarinetto bassoGianluca Calonghi

Fagotti*Andrea Corsi, Cristian Crevena.

ControfagottoBruno Giudice

Corni*Ettore Bongiovanni, Valerio Maini,Bruno Tornato, Marco Tosello.

Trombe*Marco Braito, Ercole Ceretta,Roberto Rivellini.

Tromboni*Joseph Burnam, Devid Ceste.

Trombone bassoArnaldo Marchesi

TubaDaryl Smith

PercussioniMaurizio Bianchini, Carmelo Gullotto, Alberto Occhiena, Sergio Marangoni.

Arpa*Margherita Bassani

Pianoforte*Alessandro De Curtis

* prime parti ° concertini

Maestro collaboratore di salaFolco Vichi

Alessandro Milani suona un violinoFrancesco Gobetti del 1711, appartenentealla Fondazione Pro Canale di Milano.

Elliott Carter (1908)Enchanted Preludes (1988)per flauto e violoncello

90+(for Goffredo Petrassi) (1994)per pianoforte

Diversion n. 1(da Two Diversions) (1999)per pianoforte

Sonata per violoncello e pianoforte(1948)

Figment n. 2(Remembering Mr Ives) (2001)per violoncello

Elegy (2007)nuova versione per violoncello epianoforte(prima esecuzione assoluta)

Igor Stravinskij (1882-1971)Two Poems of Konstantin Bal’mont(1911/1954)per voce e ensemble

Three Japanese Lyrics (1912/1913)per voce e ensemble

Elliott CarterTempo e tempi (1998/1999)per soprano e ensemblesu testi di Eugenio Montale, SalvatoreQuasimodo, Giuseppe Ungaretti(prima esecuzione italiana)

2° concerto Auditorium Rai Arturo Toscanini

TorinoLunedì 14 gennaio 2008

ore 20,30 - ingresso libero

MARCO ANGIUS direttoreCHARLES ROSEN pianoforte

FRED SHERRY violoncelloLUCY SHELTON soprano

GIAMPAOLO PRETTO flauto

STRUMENTISTI OSN RAI