pulses map legend fruits “celts” oil plants millets...oeggl k., 2005, the ulten valley in south...

1
The agriculture in Northern Italy during Iron Age: a review Different archaeological cultures existed in northern Italy in the Iron Age (9th century BCE - 2nd/1st century BCE). From the 6th century BCE, Etruscan influence spreads from the south towards Emilia Romagna and the central part of the Po plain. From the 4th century people identified as “Celts” are present in the area. In this synthesis, we bring together and analyse the carpological data from Iron Age archaeological contexts in northern Italy. The data come from 37 habitations (comprising 45 different archaeological contexts), 10 necropolis and 12 sanctuaries. The analyses aim to evaluate differences across regions and cultures, certain aspects of funerary and religious rites and the modification of agricultural practices over time, especially during Romanisation (from 3rd century BCE). The finds are almost all charred. Only a few sites have abundant remains and, often, the sampling methods adopted during the excavation are unknown. We have considered more than 350,000 remains. 17th Conference of the International Workgroup for Palaeoethnobotany Paris, 4-9 July 2016 Sanctuaries Primary deposits of offerings of seeds and fruit are found only rarely. Generally, the remains analysed come from use-layers and may well represent materials used during rituals. Cereals (Hordeum vulgare, Triticum aestivum/durum/turgidum, Triticum dicoccum) are well represented while offerings of leguminous species and fruits (Corylus avellana, Vitis vinifera) are rarer. In Venetic sanctuaries offerings of millets (Panicum miliaceum, Setaria italica) are frequent and important. Necropolis Food offerings at cemeteries - with the exception of the Verucchio necropolis (43) - are infrequent and limited throughout the Iron Age. There is, perhaps, a more consistent offering of prepared foodstuffs, generally classified as “amorphous charred objects” and only rarely identifiable (Pieve d’Alpago, 38). *Mauro Rottoli, *Delia Fanetti, **Giovanna Bosi, *Elisabetta Castiglioni *Laboratorio di Archeobiologia dei Musei Civici di Como (Como, Italy) ([email protected]) **Laboratorio di Palinologia e Paleobotanica - Dipartimento di Scienze della Vita - UNIMORE (Modena, Italy) ([email protected] Bibliography ACCORSI C.A., BANDINI MAZZANTI M., FORLANI L., 1984, Prime notizie su macro- e microreperti vegetali (legni, frutti e semi, pollini e spore) nell’abitato preromano di Monte Bibele (Monterenzio- Bologna), in Emilia preromana, 9/10, 1981/82, pp. 291-299. // AROBBA D., CARAMIELLO R., DEL LUCCHESE A., 2003, Archaebotanical investigations in Liguria: preliminary data on the early Iron Age al Monte Trabocchetto (Pietra Ligure, Italy), in Vegetation History and Archaeobotany, 12,4. // BALISTA C., DE GUIO A., LEONARDI G., RUTA SERAFINI A., 1982, La frequentazione protostorica del territorio vicentino: metodologia analitica ed elementi di lettura interpretativa, in Dialoghi di Archeologia, 2. // BANDINI MAZZANTI M., TARONI , 1988, Frutti e semi dallo scavo di Tabina di Magreda (XV e VI/V sec. a.C.), in Modena dalle origini all’anno mille. Studi di Archeologia e storia. // BERTO F., ROTTOLI M. 2005, I resti archeobotanici, in Boaro S., Leonardi G., Il santuario di Villa di Villa di Cordignano, scavi 1997 e 2004, Quaderni di Archeologia del Veneto, XXI, (2005), pp 58-61. // CARRA M., CATTANI L., LUCIANI P., RIZZI M., WIETHOLD J., 2003, Derrate alimentari nell’economia della comunità etrusco-celtica di Monte Bibele. Studio archeobotanico della Casa 2, Ocnus 13, 2003, pp. 147-160. // CASTELLETTI L., 1971, Reperti di resti vegetali macroscopici nell’Italia Settentrionale, in Atti I Convegno Nazionale Storia dell’Agricoltura. // CASTELLETTI L., 1983, I resti vegetali macroscopici, in Ricerche nella necropoli della Ca’ Morta di Como, Rivista Archeologica Comense, 165, pp. 34-38. // CASTELLETTI L., 1987, Materiali botanici dal II sec. a. C. del saggio di scavo davanti al Capitolium di Brescia, in Natura Bresciana, 23. // CASTELLETTI L., CASTIGLIONI E., MOTELLA S., 1990, Antracologia delle terre di rogo, in La necropoli paleoveneta di via Tiepolo a Padova, a cura di A. Ruta Serafini, pp. 148-154. // CASTELLETTI L., ROTTOLI M., 1986, Resti vegetali macroscopici: rapporto preliminare. In Gli Etruschi a Nord del Po, I, a cura di R. De Marinis. // CASTIGLIONI E., 2007, Resti botanici dei contesti dell’età del Ferro, in Ciurletti G., Fra il Garda e le Alpi di Ledro. Monte S. Martino. Il luogo di culto (ricerche e scavi 1969-1979), pp. 195-207. // CASTIGLIONI E., COTTINI M., 1998, I resti botanici della necropoli di Via Tito Livio a Como, in Rivista Archeologica dell’antica Provincia e Diocesi di Como, 180, pp. 127-140. // CASTIGLIONI E., COTTINI M., 2009, I macroresti botanici, in Bressan E. (a cura di), La Magnifica comunità di Dalegno dalle origini al XVII secolo, pp. 77-88. // CASTIGLIONI E., COTTINI M., 2010, I macroresti botanici della capanna E dell’abitato di Laives Reif (Bz), in Castiglioni E., Dal Ri L., Leitner B., Tecchiati U., Cottini M., Groppi F., Laives Reif: approccio multidiscipinare allo studio di un abitato della seconda età del Ferro in Val d’Adige, in Antichi popoli delle Alpi. Sviluppi culturali durante l’età del Ferro nei territori alpini centro-orientali, pp. 119-123. // CASTIGLIONI E., COTTINI M., ROTTOLI M., 1995-97, Indagini archeobotaniche, Capo di Ponte (Bs), frazione Pescarzo, in Notiziario della Soprintendenza Archeologica della Lombardia. // CASTIGLIONI E., COTTINI M., ROTTOLI M., 1999, Parte quinta: indagini archeobotaniche, in La casa camuna di Pescarzo di Capo di Ponte, a cura di F. Rossi, in Studio e conservazione degli insediamenti minori romani in area alpina, Atti dell’incontro di studi, Forgaria del Friuli, a cura di S. Santoro Bianchi. // CASTIGLIONI E., COTTINI M., ROTTOLI M., 2000, Paleobotanica e archeologia, in La raccolta archeologica e il territorio, a cura di M.A. Binagli e M., Squarcianti, p. 49. // CASTIGLIONI E., DAL RI L., LEITNER B., TECCHIATI U., COTTINI M., GROPPI F., 2010, Laives Reif: approccio multidiscipinare allo studio di un abitato della seconda età del Ferro in Val d’Adige, in Antichi popoli delle Alpi. Sviluppi culturali durante l’età del Ferro nei territori alpini centro-orientali, pp. 105-125. // CASTIGLIONI E., FANETTI D., ROTTOLI M., 2014a, Prima del santuario: l’incendio dell’edificio cenomane, in Rossi F. (a cura di), Un luogo per gli dei. L’area del Capitolium a Brescia, p. 51-52. // CASTIGLIONI E., FANETTI D., ROTTOLI M., 2014b, Resti alimentari in un pozzo rituale, in Rossi F. (a cura di), Un luogo per gli dei. L’area del Capitolium a Brescia, p. 53-54. // CASTIGLIONI E., FANETTI D., ROTTOLI M., 2014c, Un incendio distrugge gli edifici lignei presso il santuario, in Rossi F. (a cura di), Un luogo per gli dei. L’area del Capitolium a Brescia, p. 181-182. // CASTIGLIONI E., FANETTI D., ROTTOLI M., 2014d, Uno strano frumento coltivato a Brescia, in Rossi F. (a cura di), Un luogo per gli dei. L’area del Capitolium a Brescia, p. 187-188. // CASTIGLIONI E., MOTELLA S., ROTTOLI M., 1996, Copertura forestale e agricoltura tra Bronzo Finale e romanizzazione nel Friuli occidentale, in La protostoria tra Sile e Tagliamento. Antiche genti tra Veneto e Friuli, a cura di R. Salerno, G. Tasca, A. Vigoni, pp. 461-468. // CASTIGLIONI E., PEÑA CHOCARRO L., ROTTOLI M., 2002, I macroresti vegetali nelle buche, in I Celti in Friuli. Archeologia, storia e territorio. II, a cura di G. Bandelli e S. Vitri, Aquileia Nostra, LXXIII. // CASTIGLIONI E., ROTTOLI M. 2010, Resti botanici dall’area sacra (VII secolo a.C. - I secolo d.C.), in Rossi F. (a cura di), Il santuario di Minerva. Un luogo di culto a Breno tra Protostoria ed età romana, pp. 118-123. // CASTIGLIONI E., ROTTOLI M., 2008, Gli aspetti archeobotanici, in Corazza S., Vitri S. (a cura di), La Necropoli di Misincinis. L’ambiente e l’uomo nell’età del Ferro, pp. 9-33, 44. // CASTIGLIONI E., ROTTOLI M., 2016, I materiali organici delle sepolture: i carboni dei roghi, le offerte alimentari, i tessuti e gli altri resti, in Gangemi G., Bassetti M., Voltolini D. (a cura di), 2016, Le signore dell’Alpago. La necropoli preromana di “Pian de la Gnela” – Pieve d’Alpago (BL), pp. 219-234. // CASTIGLIONI E., Strutture abitative dell’età del Ferro in Trentino (Doss Castel di Fai della Paganella, Sanzeno-Paternoster, Nomi Bersaglio): i dati archeobotanici. // CIURLETTI G., DEGASPERI N., ENDRIZZI L., 2004, I Campi Neri di Cles: un luogo di culto dalla protostoria alla tarda romanità. Le ricerche in corso, in M.de Vos (a cura di), Archeologia del territorio. Metodi Materiali Prospettive. Madjerda e Adige: due territori a confronto, pp. 453-466. // COTTINI M., MASCINO MURPHY C., PILLI A., TECCHIATI U., 2007, Un luogo di culto dell’età del Ferro in Val Badia, località Prati del Putia (Comune di San Martino – BZ), in Ladinia XXXI (2007), pp. 7-44. // Dal Rì. 1984, Leifers- Laives. Via Kennedy, in Denkmalpflege in Südtirol. // DÄMMER H.W., 2002, Il santuario sud-orientale. Le indagini recenti, in Este preromana: una città e i suoi santuari, a cura di A. Ruta Serafini, pp. 248-259. // DE STEFANI S., 1885, Sopra gli scavi fatti nelle antichissime capanne di pietra del monte Loffa a S. Anna del Faedo, in Atti Acc. Agric. Arti e Comm. Di Verona, LXII. // DEL LUCCHESE A., AROBBA D., 2005, Cereali, legumi e frutta. Monte Trabocchetto e gli alimenti vegetali nella Liguria del II-I millennio a. C., in Cibi e sapori nell’Italia antica per un’archeologia del cibo. Produzione, consumo, abitudini alimentari, pratiche culturali e offerte nella Liguria antica, scheda n.5. // EGGER A., MENEGHIN O., 1914, Die prahistorische Ansiedelung von Stufles (Brixen a.F.) in Sud Tirol, in Wiener Prahistorische Zeitschrift, pp., 171-188. // ENDRIZZI L., DEGASPERI N., MARZATICO F., 2006, Luoghi di culto nell’area retica, in Altnoi: Il santuario altinate : strutture del sacro a confronto e i luoghi di culto lungo la via Annia: atti del convegno, Venezia 4-6 dicembre 2006, p. 263-289. // EVANS S.P, 1991, Analisi paleobotaniche, in Tortona, via alle fonti. Fortificazione romana in area di insediamento protostorico, Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, Notiziario, 10. // EVANS S.P., 1992, Analisi microscopiche sui reperti vegetali della T.14 di Vadena (Bz), in I Reti, a cura di I.R. Metzger e P. Gleirscher, pp. 522-525. // EVANS S.P., 1994, Plant and charcoal remains from the Iron age site of Santorso (Vicenza, Northen Italy), in Preistoria Alpina, 27 (1991). // GHISLANZONI E., 1931, Sanzeno nell’Anaunia. Scavi di abitazioni preromane, in Notizie degli scavi di Antichità, pp. 409-471. // HEISS A.G., 2008, Weizen, Linsen, Opferbrote: Archäobotanische Analysen bronze- und eisenzeitlicher Brandopferplätze im mittleren Alpenraum. // HEISS A.G., 2010, Speisen, Holz und Räucherwerk. Die verkohlten Pflanzenreste aus dem jüngereisenzeitlichen Heiligtum von Ulten, St. Walburg, in Steine H. (a cura di), Roghi votivi alpini. Archeologia e scienze naturali, Beni Cuturali in alto Adige- Studi e Ricerche- volume 5, pp. 787-825. // HEISS A.G., 2011, Delicacies for deities? Analysis of plant macroremains from Iron Age burnt-offering places, in HEARTH- early agriculturals Remnants and technical Heritage. // HEISS A.G., 2014, Ceremonial foodstuffs from prehistoric burnt-offering places in the Alpine region, in Chevalier A., Marinova E., Pena-Chocarro L. (a cura di), Plants and People: Choices and Diversity through Time, pp. 343-353. // HEISS A.G., KOFLER W., OEGGL K., 2005, The Ulten Valley in South Tyrol, Italy: Vegetation and Settlement History of the Area, and Macrofossil Record from the Iron Age Cult Site of St. Walburg, Palyno-Bulletin Vol. 1, 1-2, 2005, Late Glacial and Holocene Vegetation, Climate and Anthropogenic History of the Tyrol and Adjacent Areas (Austria, Switzerland, Italy), Institute of Botany - University of Innsbruck, Austria, pp. 63-73. // HELBAEK H., 1956, Vegetables in the funeral meals of pre-urban Rome, in Early Rome, II, The tombs, pp. 287.294. // K. OEGGL, 1992, Zur Besiedlung des mittleren Alpenraumes während der Bronze- und Eisenzeit: Die Vegetationsverhältnisse, in: J. Kovar-Eder(Ed.), Palaeovegetational Development in Europe and Regions Relevant to its Palaeofloristic Evolution, Proceedings of the Pan-European Palaeobotanical Conference, Wien, , pp. 47-57. // LANZINER M., MARZATICO F., PEDROTTI A., (a cura di), 2001, Storia del trentino. Vol I. La preistoria e la protostoria. // MARTINELLI E., 2007-08, Analisi antracologiche e paleocarpologiche per la ricostruzione del paesaggio vegetale durante l’Olocene in Pianura Padana: nuovi dati dal sito di S. Eufemia a Padova, tesi di Laurea, Università di Milano, relatore C. Andreis. // MIOLA A., MOZZI P., NICOSIA C., PIOVAN S., MARITAN M., GAUDIOSO B., 2011, L’area archeologica di via Neroniana: inquadramento paleoambientale, in AQUAE PATAVINAE. Il termalismo antico nel comprensorio euganeo e in Italia, ANTENOR Quaderni, 21. // MOTELLA DE CARLO S., 1995, Indagini antracologiche e paleocarpologiche, in Il Castelvecchio di Peveragno (Cn). Rapporto preliminare di scavo (1993-94), Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, 13, pp. 208-219. // MOTELLA DE CARLO S., 1998, La ricerca archeobotanica e le terre di rogo, in …presso l’Adige ridente…Recenti ritrovamenti archeologici da Este a Montagnana, a cura di E. Bianchin Citton, G. Gambacurta, A. Ruta Serafini. // MOTELLA DE CARLO S., 2001, Disboscamento, agricoltura e alimentazione nel primo millenio a.C., in Dai Bagienni a Bredolum. Il pianoro di Breolugi tra archeologia e storia, a cura di M. Venturino Gambari, pp. 187-196. // MOTELLA DE CARLO S., 2002, I resti botanici nel pozzo, in Este preromana: una città e i suoi santuari, a cura di A. Ruta Serafini, pp. 198-203. // MOTELLA DE CARLO S., 2005, La ricostruzione del paesaggio attraverso lo studio dei reperti vegetali, in La città invisibile. Padova preromana. Trent’anni di scavi e ricerche, a cura di M. De Min, M. Gamba, G. Gambacurta, A. Ruta Serafini, pp. 49-55. // MOTELLA DE CARLO S., GAMBARI F.M., 2004, Vegetazione, economia e alimentazione: l’evidenza dell’età del Ferro in Italia nord-occidentale, in Bulletin d’Etudes prehistoriques et archeologiques alpines, XV, pp. 195- 206. // NEGRI P., 2010, Analisi dei macroresti carpologici, in Tecchiati U., Morandi A., Negri P., Rizzi G., Rizzi Zorzi J., Archeologia, epigrafia, archeobotanica e archeozoologia di un casa della media età del Ferro (V sec. a.C.) scavata a Bressanone, Stufles (Bz), nella proprietà Russo (Stufles 16), Annali del Museo Civico di Rovereto, vol 26 (2010), pp. 53-80. // NISBET R., 1987a, I vegetali carbonizzati nell’insediamento dell’Età del ferro di Castelrotto (Verona), In Prima della storia. Inediti di dieci anni di ricerche a Verona, pp. 121-130. // NISBET R., 1987b, Bergeggi. Aspetti dell’agricoltura protostorica in Liguria, in Archeologia in Liguria, III.1, Scavi e scoperte, 1982-86, p.113. // NISBET R., 1989-90, I grani carbonizzati dell’età del ferro a monte Loffa, in annuario Storico della Valpolicella, pp. 21-28. // NISBET R., 1990, Uso del legno ed economia agricola al castellaro di Uscio, in Archeologia dell’Appennino Ligure. Gli scavi del castellaro di Uscio: un insediamento di crinale dal Neolitico alla conquista romana, pp. 197-208. // NISBET R., 1991, Storia forestale e agricoltura a Mondovì tra età del Ferro e XVI secolo, in Montaldo di Mondovì. Un insediamento protostorico. Un castello, pp. 247-251. NISBET R., 1992, Una nota sull’agricoltura veneta dell’età del Ferro, in P. Brignoli, L. salzani (a cura di), San Giorgio di Valpolicella. Scavi archeologici e sistemi museali. // NISBET R., 1994, I vegetali carbonizzati del Castellaro di Bergeggi, in Rivista Ingauna Intemelia, 46/47, (1/4), pp. 102-103. // PASTERNAK R., 2005, Archäobotanische Untersuchungen der Aschenaltäre aus dem Reitia-Heiligtum von Este, Venetien (Este IV, 4./3. Jh. V. Chr.)- Ricerche archeobotaniche nell’ambito degli altari di ceneri del santuario di Retia a Este (Este IV, IV/III sec. a.C.), in Riemer H., Die Aschenaltäre aus dem Reitia-Heiligtum von Este im mitteleuropäischen und mediterranen Vergleich (Gli altari di ceneri del santuario di Reitia a Este nel contesto centro-europeo e mediterraneo),pp. 425-427. // PELLEGRINI G., 1916, La stazione preromana di Rotzo sull’altopiano dei Sette Comuni, in Atti Istituto Veneto di Lettere e Arti, LXXV, pp.105-135. // PERINI R., 1978, 2000 anni di vita sui Montesei di Serso. // ROTTOLI M., UNPUBLISHED, Analisi archeobotaniche su materiali degli scavi di Padova-Questura. // ROTTOLI M., UNPUBLISHED, La terra di rogo: i carboni della pira e le offerte alimentari. // ROTTOLI M., BARALDI P., MARCHESINI M., 2015, Analisi archeobotaniche e chimiche su alcuni materiali della necropoli Lippi di Verucchio, in P. Von Eles, L. Bentini, P. Poli, E. Rodriguez (a cura di), Immagini di uomini e di donne dalle necropoli villanoviane di Verucchio, Quaderni di Archeologia dell’Emilia Romagna, 34, 2015, pp. 109-117. // ROTTOLI M., COTTINI M., 2011, Le piante nei riti, in Tirelli M. (a cura di ), Altino antica. Dai Veneti a Venezia, p. 90. // RUTA SERAFINI A., MICHELINI P., 2013, Offerte e sacrifici “al limite” dell’antica Padova, in Hesperìa, 30, L’indagine ela rima. Scritti per Lorenzo Braccesi, vol. 2, pp. 1199-1223. // SALZANI L., 1987, Casa dell’età del ferro scoperta a Monte Loffa, in La Lessinia ieri- oggi- domani, pp. 55-62. // SCHMIDL A., OEGGL K., 2007, Ernährung und Wirtschaftsweise der Siedler am Ganglegg während der Bronze-und Eisenzeit- paläoethnobotanische Untersuchungen-, in L’insediamento fortificato di Ganlegg in Val Venosta- Alto Adige, a cura di H. Steiner, pp. 511-589. // SCHMIDL A., JACOMET S., OEGGL K., 2007, Distribution pattern of cultivate plants in the Eastern Alps (Central Europe) during Iron Age, in Journal of Archaeological Science, 34 (2007), pp. 243-254. // SCOTTI MASELLI F., ROTTOLI M. 2007, Indagini archeobotaniche all’ex Essiccatoio Nord di Aquileia: i resti vegetali protostorici e romani, in Cuscito G., Zaccaria C. (a cura di) Aquileia dalle origini alla costituzione del ducato longobardo. Territorio - Economia - Società (Antichità Altoadriatiche LXV), pp 783-816. // TAGLIACOZZO A., FIORE I., ROTTOLI M.,2011, Animali e piante, in Altino antica. Dai Veneti a Venezia, a cura di M. Tirelli, pp. 19-21. // TECCHIATI U., BASSETTI M., CASTIGLIONI E., DEGASPERI N., FONTANA A., MARRAZZO D., MAZZUCCHI A., MICHELI R., SPINETTI A., ROTTOLI M.,, Nr. 6, O.-O¨ , Landesverlag, Wels. 2011, Principali risultati delle ricerche archeologiche nei siti della recente età del Ferro di Ortisei (Ciamp da Mauriz, Via Roma, Col de Flam), Ladinia, XXXV, pp11-80. // TECCHIATI U., NEGRI P., 2009, Analisi dei macroresti carpologici provenienti da un edificio dell’età del Ferro (V sec. a.C.) scavata a Bressanone, via Elvas 12 e 16 (BZ), Atti Acc. Rov. Agiati, a. 259, 2009, ser. VIII, vol. IX, pp. 167-194. // WERNECK H.L., 1949, Ur- und frühgeschichtliche Kulturpflanzenfunde in den Ostalpen und am Böhmerwaldes, Schriftenreihe der O.-O¨ .Landesbaudirektion In almost all sites with a significant number of finds we see evidence of the cultivation of various species of cereal and Panicoideae along with legumes. The consumption of fruit was probably common but is not supported by fewer archaeological remains. Evidence for oil crops is even more limited. The survival of evidence for fruits and oil crops (and the almost total absence of vegetables) is much reduced as a result of preservation conditions: waterlogged sites are rare. Cereal agriculture in northern Italy during the Iron Age was primarily based on the cultivation of Hordeum vulgare. The production of Panicum miliaceum and Triticum dicoccum was also important. Numerous sites have yielded grains of naked wheat but only rarely in great quantities, and then only in the Veneto and Emilia-Romagna. Setaria italica remains were found in less than half the sites analysed, along with, or instead of Panicum miliaceum. Triticum monococcum is little less attested but finds are general not abundant. The role of Avena sativa and Secale cereale was definitely limited: it is not clear whether they were cultivated or were still considered to be weeds. Occasionally it would appear that Echinochloa crus-galli was also used as a food. The "new glume wheat”, that seemed generally to disappear at the end of the Bronze Age, occurs at only one site (Brescia-Capitolium, 26). Compared to the Bronze Age, the role of legumes is much stronger. Fires in storage facilities or inside habitations provide data that give us a good understanding of their use. Vicia faba minor and Lens culinaris are the best attested species, often in accumulations almost pure. Surprisingly, Vicia ervilia is more frequently found than Pisum sativum, while Lathyrus sativus/cicera and Vicia sativa have a decidedly secondary role. Finds of fruits and other useful plants are less regular: several accumulations of flax and acorns have been found. Acorns and hazelnuts are relatively well-attested, while the consumption of Cornus mas, Ficus carica, Malus domestica, Pyrus sp., Prunus spp., Rubus fruticosus, Sambucus spp. and Sorbus spp. is documented only occasionally. Grapes are found much more frequently but the only accumulations that document their cultivation and the process of wine-making are at Castelrotto (5th/4th centuries, 6) and at Laives-Reif (4th century, 19). However, other archaeological evidence from the 6th/5th centuries demonstrates that there was already both wine trading and wine production in northern Italy at that time. We lack the documentation for horticulture, finds of vegetables (Apium graveolens, Brassicaceae, Coriandrum sativum, Daucus carota, Lagenaria siceraria) being very rare. Accumulations of cereals in granaries, silos or storage areas inside houses have been noted most frequently in the eastern part of northern Italy, in the Venetic, Raetic and Etruscan areas. The reasons of this are not clear: perhaps an indication of higher production (surplus), or of a more complex social system or of innovative storage organisation. At present, it is not possible to exclude any of these as the cause of the phenomenon. The accumulations consist mainly of Hordeum vulgare and, to a lesser extent, of Panicum miliaceum. Documentation of accumulations of Triticum aestivum/durum/turgidum , Setaria italica and Triticum dicoccum is rare. Northern Italian Iron Age agriculture was well developed and diversified. Contact with the Mediterranean world - in particular Greece - surely brought in new cultivation techniques such as the use of grafting and cuttings and, perhaps, crop rotation. 0 10 20 30 40 50 "new glume wheat" Echinochloa crus-galli Secale cereale Avena sp. Triticum spelta Triticum monococcum Setaria italica Triticum dicoccum Panicum miliaceum Triticum aestivum/durum/turgidum Hordeum vulgare s.l. No Cereals, Millets 0 5 10 15 20 25 30 35 Vicia sativa Lathyrus cicera/sativus Pisum sativum Vicia ervilia Lens culinaris Vicia faba minor Camelina sativa Olea europaea Papaver somniferum Linum usitatissimum No. Oil Plants, Pulses 0 5 10 15 20 25 30 35 Malus domestica Pyrus sp. Sorbus sp. Cornus sanguinea Sambucus ebulus Juglans regia Ficus carica Rubus fruticosus agg. Cornus mas Prunus spinosa agg. Quercus sp. Corylus avellana Vitis vinifera No. Fruits 0 10 20 30 40 50 60 70 "bread" oil plants fruits pulses millets cereals No. settlement necropolis sanctuary N. site culture century (BC) anlysed carpological remains cereals millets pulses fruits oil plants "bread" SETTLEMENT 1 Montebello - lotto Passerini (Vicenza) Veneti IX, IV - II percentage X X X X 2 Trissino (Vicenza) Veneti V - IV percentage X X X X 3 Sant'Orso (Vicenza) Veneti V - III percentage X X X X 4 Rotzo (Vicenza) Veneti IV - II presence X 5 Monte Loffa (Verona) Veneti V - I > 10000 X X 6 Castelrotto (Verona) Veneti V - IV > 1000 X X X X 7 San Briccio (Verona) Veneti V - III/II > 1000 X X X 8 San Giorgio di Valpolicella (Verona) Veneti V - III > 100 X X X X 9 Padova - Questura (Padova) Veneti IX - VII > 3900 X X X X X 9 Padova - piazza Castello (Padova) Veneti VIII - I presence X X 10 Altino - loc. Fornace (Venezia) Veneti VII presence X X X 11 Montereale Valcellina (Pordenone) Veneti V presence (> 10000) X X X X X 12 Palse di Porcia (Pordenone) Veneti IX - VII presence X X X X X 13 Gradisca (Pordenone) Veneti VIII, VI - V presence X X X X 14 Gradiscutta di Varmo (Udine) Veneti VI - V > 1000 X X X 15 Aquileia - Essiccatoio Nord (Udine) Veneti IX - VII > 100 X X X X X 16 San Zeno - scavi 1926; 1950/51 (Trento) Reti IV - II presence X X 16 San Zeno - analisi 1949 (Trento) Reti Iron Age presence X X X 17 Montesei di Serso (Trento) Reti V - II presence X 18 Fai della Paganella - Doss Castel (Trento) Reti V - IV presence X 19 Laives - via Kennedy (Bolzano) Reti IV presence X X 19 Laives - loc. Reif (Bolzano) Reti IV - II presence X X X 20 Bressanone - Stufles (Bolzano) Reti VI - V presence X X X 20 Bressanone - Stufles 16 (Bolzano) Reti V - IV > 300 X X X 20 Bressanone - via Elvas 12 e 16 (Bolzano) Reti V > 500 X X X 20 Bressanone - Stufles (Bolzano) Reti Iron Age presence X X 20 Bressanone - Trattengasse (Bolzano) Reti Iron Age presence X X 20 Bressanone - villa Dirce (Bolzano) Reti Iron Age presence X 21 Ganglegg - Sluderno (Bolzano) Reti V - I > 5000 X X X X 22 Siedeneich - Brigl (Bolzano) Reti V - I > 1000 X X X 23 Prestino (Como) Golasecchiani V - IV presence X 24 Pescarzo (Brescia) Camuni II > 35 X X X 25 Temù - loc. Desert (Brescia) Camuni VI - V > 200 X X X X X 26 Brescia - Capitolium (Brescia) Celti IV - III, II > 20 X X 27 Forcello (Mantova) Etruschi V > 2000 X X X 28 Tabina di Magreta (Modena) Etruschi V 10 X 29 Monte Bibele - loc. Pianella (Bologna) Etruschi V - IV, IV - III, III - II > 200000 X X X X X 30 Monte Trabocchetto (Savona) Liguri VIII - VII > 2500 X X X X 31 Castellaro di Bergeggi (Savona) Liguri VI - II 15 X X X 32 Castellaro di Uscio (Genova) Liguri V - I > 100 X X X 33 Montaldo di Mondovì (Cuneo) Liguri IV - II presence X X X X 34 Breolungi di Mondovì (Cuneo) Liguri VIII - V, IV - II > 1500 X X X X 35 Peveragno (Cuneo) Liguri VI - V 20 X 36 Tortona (Alessandria) Liguri VI - I > 100 X X X X 37 Frascaro (Alessandria) Liguri VI - V presence X X NECROPOLIS 38 Pieve d'Alpago (Belluno) Veneti VII - V > 1970 X X X 39 Este - Casa di Ricovero (Padova) Veneti VI, IV > 200 X X 40 Padova - via Tiepolo (Padova) Veneti VI presence X 41 Misincinis (Udine) Veneti VIII - V > 1000 X X X X 42 Vadena (Bolzano) Reti V - IV presence X X X X 43 Verucchio (Rimini) Etruschi X - VII > 600 X cf. X X X 44 Como - via Tito Livio (Como) Golasecchiani IX - VIII > 25 X cf. X X 44 Como - Ca' Morta (Como) Golasecchiani VII - VI presence X X X 45 Sesto Calende (Varese) Golasecchiani VIII - VII presence X X cf. X X 46 Golasecca (Varese) Golasecchiani VII - VI presence X SANCTUARY 47 Breno (Brescia) Camuni VII - V, V - III, III - I > 1000 X X X X 48 Brescia - Capitolium (Brescia) Celti III - II > 400 X X X X X 49 Este - Meggiaro (Padova) Veneti IV, III, II - I > 100 cf. X 49 Este - santuario di Retia (Padova) Veneti IV - III > 25000 X X X X X 50 Padova - Santa Eufemia (Padova) Veneti VIII - VI presence X X X X 51 Altino - loc. Fornace (Venezia) Veneti VI - II presence X X X X X 52 Villa di Villa di Cordignano (Treviso) Veneti Late Iron Age presence X 53 Monte San Martino (Trento) Reti III - I > 70 X X X X 54 Cles - Campi Neri (Trento) Reti Late Iron Age presence X 55 St. Walburg/Santa Valfurga (Bolzano) Reti VI - III > 1000 X X X X X X 56 Prati di Putia (Bolzano) Reti V - IV > 200 X X X 57 Ortisei - Col de Flam (Bolzano) Reti IV > 300 X X X X MAP LEGEND Settlement Sanctuary Necropolis Liguri Golasecchiani Camuni Reti Veneti Etruschi Celti (IV sec. BC) Golasecchiani- Veneti-Etruschi St i Pn m Hd Tr d Tr a/d/t Brescia-Capitolium (26) Iron Age well Montereale Valcellina (11) “House of doliiWe thank Alberto Scippa and Alexander Craig for their valuable contribution Accumulations of cereals

Upload: others

Post on 10-Feb-2020

2 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: pulses MAP LEGEND Fruits “Celts” oil plants millets...OEGGL K., 2005, The Ulten Valley in South Tyrol, Italy: Vegetation and Settlement History of the Area, and Macrofossil Record

The agriculture in Northern Italy during Iron Age: a review

Different archaeological cultures existed in northern Italy in the Iron Age (9th century BCE -

2nd/1st century BCE). From the 6th century BCE, Etruscan influence spreads from the

south towards Emilia Romagna and the central part of the Po plain. From the 4th century

people identified as “Celts” are present in the area.

In this synthesis, we bring together and analyse the carpological data from Iron Age

archaeological contexts in northern Italy. The data come from 37 habitations (comprising

45 different archaeological contexts), 10 necropolis and 12 sanctuaries. The analyses aim

to evaluate differences across regions and cultures, certain aspects of funerary and

religious rites and the modification of agricultural practices over time, especially during

Romanisation (from 3rd century BCE).

The finds are almost all charred. Only a few sites have abundant remains and, often, the

sampling methods adopted during the excavation are unknown.

We have considered more than 350,000 remains.

17th Conference of the International Workgroup for Palaeoethnobotany

Paris, 4-9 July 2016

Sanctuaries

Primary deposits of offerings of seeds and fruit are found only

rarely. Generally, the remains analysed come from use-layers

and may well represent materials used during rituals. Cereals

(Hordeum vulgare, Triticum aestivum/durum/turgidum,

Triticum dicoccum) are well represented while offerings of

leguminous species and fruits (Corylus avellana, Vitis

vinifera) are rarer. In Venetic sanctuaries offerings of millets

(Panicum miliaceum, Setaria italica) are frequent and

important.

Necropolis

Food offerings at cemeteries - with the exception of the

Verucchio necropolis (43) - are infrequent and limited

throughout the Iron Age. There is, perhaps, a more consistent

offering of prepared foodstuffs, generally classified as

“amorphous charred objects” and only rarely identifiable

(Pieve d’Alpago, 38).

*Mauro Rottoli, *Delia Fanetti, **Giovanna Bosi, *Elisabetta Castiglioni *Laboratorio di Archeobiologia dei Musei Civici di Como (Como, Italy) ([email protected])

**Laboratorio di Palinologia e Paleobotanica - Dipartimento di Scienze della Vita - UNIMORE (Modena, Italy) ([email protected]

Bibliography

ACCORSI C.A., BANDINI MAZZANTI M., FORLANI L., 1984, Prime notizie su macro- e microreperti vegetali (legni, frutti e semi, pollini e spore) nell’abitato

preromano di Monte Bibele (Monterenzio- Bologna), in Emilia preromana, 9/10, 1981/82, pp. 291-299. // AROBBA D., CARAMIELLO R., DEL LUCCHESE A.,

2003, Archaebotanical investigations in Liguria: preliminary data on the early Iron Age al Monte Trabocchetto (Pietra Ligure, Italy), in Vegetation History and

Archaeobotany, 12,4. // BALISTA C., DE GUIO A., LEONARDI G., RUTA SERAFINI A., 1982, La frequentazione protostorica del territorio vicentino:

metodologia analitica ed elementi di lettura interpretativa, in Dialoghi di Archeologia, 2. // BANDINI MAZZANTI M., TARONI , 1988, Frutti e semi dallo scavo di

Tabina di Magreda (XV e VI/V sec. a.C.), in Modena dalle origini all’anno mille. Studi di Archeologia e storia. // BERTO F., ROTTOLI M. 2005, I resti

archeobotanici, in Boaro S., Leonardi G., Il santuario di Villa di Villa di Cordignano, scavi 1997 e 2004, Quaderni di Archeologia del Veneto, XXI, (2005), pp

58-61. // CARRA M., CATTANI L., LUCIANI P., RIZZI M., WIETHOLD J., 2003, Derrate alimentari nell’economia della comunità etrusco-celtica di Monte Bibele.

Studio archeobotanico della Casa 2, Ocnus 13, 2003, pp. 147-160. // CASTELLETTI L., 1971, Reperti di resti vegetali macroscopici nell’Italia Settentrionale, in

Atti I Convegno Nazionale Storia dell’Agricoltura. // CASTELLETTI L., 1983, I resti vegetali macroscopici, in Ricerche nella necropoli della Ca’ Morta di Como,

Rivista Archeologica Comense, 165, pp. 34-38. // CASTELLETTI L., 1987, Materiali botanici dal II sec. a. C. del saggio di scavo davanti al Capitolium di

Brescia, in Natura Bresciana, 23. // CASTELLETTI L., CASTIGLIONI E., MOTELLA S., 1990, Antracologia delle terre di rogo, in La necropoli paleoveneta di via

Tiepolo a Padova, a cura di A. Ruta Serafini, pp. 148-154. // CASTELLETTI L., ROTTOLI M., 1986, Resti vegetali macroscopici: rapporto preliminare. In Gli

Etruschi a Nord del Po, I, a cura di R. De Marinis. // CASTIGLIONI E., 2007, Resti botanici dei contesti dell’età del Ferro, in Ciurletti G., Fra il Garda e le Alpi di

Ledro. Monte S. Martino. Il luogo di culto (ricerche e scavi 1969-1979), pp. 195-207. // CASTIGLIONI E., COTTINI M., 1998, I resti botanici della necropoli di Via

Tito Livio a Como, in Rivista Archeologica dell’antica Provincia e Diocesi di Como, 180, pp. 127-140. // CASTIGLIONI E., COTTINI M., 2009, I macroresti

botanici, in Bressan E. (a cura di), La Magnifica comunità di Dalegno dalle origini al XVII secolo, pp. 77-88. // CASTIGLIONI E., COTTINI M., 2010, I macroresti

botanici della capanna E dell’abitato di Laives Reif (Bz), in Castiglioni E., Dal Ri L., Leitner B., Tecchiati U., Cottini M., Groppi F., Laives Reif: approccio

multidiscipinare allo studio di un abitato della seconda età del Ferro in Val d’Adige, in Antichi popoli delle Alpi. Sviluppi culturali durante l’età del Ferro nei

territori alpini centro-orientali, pp. 119-123. // CASTIGLIONI E., COTTINI M., ROTTOLI M., 1995-97, Indagini archeobotaniche, Capo di Ponte (Bs), frazione

Pescarzo, in Notiziario della Soprintendenza Archeologica della Lombardia. // CASTIGLIONI E., COTTINI M., ROTTOLI M., 1999, Parte quinta: indagini

archeobotaniche, in La casa camuna di Pescarzo di Capo di Ponte, a cura di F. Rossi, in Studio e conservazione degli insediamenti minori romani in area

alpina, Atti dell’incontro di studi, Forgaria del Friuli, a cura di S. Santoro Bianchi. // CASTIGLIONI E., COTTINI M., ROTTOLI M., 2000, Paleobotanica e

archeologia, in La raccolta archeologica e il territorio, a cura di M.A. Binagli e M., Squarcianti, p. 49. // CASTIGLIONI E., DAL RI L., LEITNER B., TECCHIATI

U., COTTINI M., GROPPI F., 2010, Laives Reif: approccio multidiscipinare allo studio di un abitato della seconda età del Ferro in Val d’Adige, in Antichi popoli

delle Alpi. Sviluppi culturali durante l’età del Ferro nei territori alpini centro-orientali, pp. 105-125. // CASTIGLIONI E., FANETTI D., ROTTOLI M., 2014a, Prima

del santuario: l’incendio dell’edificio cenomane, in Rossi F. (a cura di), Un luogo per gli dei. L’area del Capitolium a Brescia, p. 51-52. // CASTIGLIONI E.,

FANETTI D., ROTTOLI M., 2014b, Resti alimentari in un pozzo rituale, in Rossi F. (a cura di), Un luogo per gli dei. L’area del Capitolium a Brescia, p. 53-54. //

CASTIGLIONI E., FANETTI D., ROTTOLI M., 2014c, Un incendio distrugge gli edifici lignei presso il santuario, in Rossi F. (a cura di), Un luogo per gli dei.

L’area del Capitolium a Brescia, p. 181-182. // CASTIGLIONI E., FANETTI D., ROTTOLI M., 2014d, Uno strano frumento coltivato a Brescia, in Rossi F. (a cura

di), Un luogo per gli dei. L’area del Capitolium a Brescia, p. 187-188. // CASTIGLIONI E., MOTELLA S., ROTTOLI M., 1996, Copertura forestale e agricoltura tra

Bronzo Finale e romanizzazione nel Friuli occidentale, in La protostoria tra Sile e Tagliamento. Antiche genti tra Veneto e Friuli, a cura di R. Salerno, G. Tasca,

A. Vigoni, pp. 461-468. // CASTIGLIONI E., PEÑA CHOCARRO L., ROTTOLI M., 2002, I macroresti vegetali nelle buche, in I Celti in Friuli. Archeologia, storia e

territorio. II, a cura di G. Bandelli e S. Vitri, Aquileia Nostra, LXXIII. // CASTIGLIONI E., ROTTOLI M. 2010, Resti botanici dall’area sacra (VII secolo a.C. - I

secolo d.C.), in Rossi F. (a cura di), Il santuario di Minerva. Un luogo di culto a Breno tra Protostoria ed età romana, pp. 118-123. // CASTIGLIONI E., ROTTOLI

M., 2008, Gli aspetti archeobotanici, in Corazza S., Vitri S. (a cura di), La Necropoli di Misincinis. L’ambiente e l’uomo nell’età del Ferro, pp. 9-33, 44. //

CASTIGLIONI E., ROTTOLI M., 2016, I materiali organici delle sepolture: i carboni dei roghi, le offerte alimentari, i tessuti e gli altri resti, in Gangemi G.,

Bassetti M., Voltolini D. (a cura di), 2016, Le signore dell’Alpago. La necropoli preromana di “Pian de la Gnela” – Pieve d’Alpago (BL), pp. 219-234. //

CASTIGLIONI E., Strutture abitative dell’età del Ferro in Trentino (Doss Castel di Fai della Paganella, Sanzeno-Paternoster, Nomi Bersaglio): i dati

archeobotanici. // CIURLETTI G., DEGASPERI N., ENDRIZZI L., 2004, I Campi Neri di Cles: un luogo di culto dalla protostoria alla tarda romanità. Le ricerche

in corso, in M.de Vos (a cura di), Archeologia del territorio. Metodi Materiali Prospettive. Madjerda e Adige: due territori a confronto, pp. 453-466. // COTTINI M.,

MASCINO MURPHY C., PILLI A., TECCHIATI U., 2007, Un luogo di culto dell’età del Ferro in Val Badia, località Prati del Putia (Comune di San Martino – BZ),

in Ladinia XXXI (2007), pp. 7-44. // Dal Rì. 1984, Leifers- Laives. Via Kennedy, in Denkmalpflege in Südtirol. // DÄMMER H.W., 2002, Il santuario sud-orientale.

Le indagini recenti, in Este preromana: una città e i suoi santuari, a cura di A. Ruta Serafini, pp. 248-259. // DE STEFANI S., 1885, Sopra gli scavi fatti nelle

antichissime capanne di pietra del monte Loffa a S. Anna del Faedo, in Atti Acc. Agric. Arti e Comm. Di Verona, LXII. // DEL LUCCHESE A., AROBBA D., 2005,

Cereali, legumi e frutta. Monte Trabocchetto e gli alimenti vegetali nella Liguria del II-I millennio a. C., in Cibi e sapori nell’Italia antica per un’archeologia del

cibo. Produzione, consumo, abitudini alimentari, pratiche culturali e offerte nella Liguria antica, scheda n.5. // EGGER A., MENEGHIN O., 1914, Die

prahistorische Ansiedelung von Stufles (Brixen a.F.) in Sud Tirol, in Wiener Prahistorische Zeitschrift, pp., 171-188. // ENDRIZZI L., DEGASPERI N.,

MARZATICO F., 2006, Luoghi di culto nell’area retica, in Altnoi: Il santuario altinate : strutture del sacro a confronto e i luoghi di culto lungo la via Annia: atti del

convegno, Venezia 4-6 dicembre 2006, p. 263-289. // EVANS S.P, 1991, Analisi paleobotaniche, in Tortona, via alle fonti. Fortificazione romana in area di

insediamento protostorico, Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, Notiziario, 10. // EVANS S.P., 1992, Analisi microscopiche sui reperti

vegetali della T.14 di Vadena (Bz), in I Reti, a cura di I.R. Metzger e P. Gleirscher, pp. 522-525. // EVANS S.P., 1994, Plant and charcoal remains from the Iron

age site of Santorso (Vicenza, Northen Italy), in Preistoria Alpina, 27 (1991). // GHISLANZONI E., 1931, Sanzeno nell’Anaunia. Scavi di abitazioni preromane, in

Notizie degli scavi di Antichità, pp. 409-471. // HEISS A.G., 2008, Weizen, Linsen, Opferbrote: Archäobotanische Analysen bronze- und eisenzeitlicher

Brandopferplätze im mittleren Alpenraum. // HEISS A.G., 2010, Speisen, Holz und Räucherwerk. Die verkohlten Pflanzenreste aus dem jüngereisenzeitlichen

Heiligtum von Ulten, St. Walburg, in Steine H. (a cura di), Roghi votivi alpini. Archeologia e scienze naturali, Beni Cuturali in alto Adige- Studi e Ricerche-

volume 5, pp. 787-825. // HEISS A.G., 2011, Delicacies for deities? Analysis of plant macroremains from Iron Age burnt-offering places, in HEARTH- early

agriculturals Remnants and technical Heritage. // HEISS A.G., 2014, Ceremonial foodstuffs from prehistoric burnt-offering places in the Alpine region, in

Chevalier A., Marinova E., Pena-Chocarro L. (a cura di), Plants and People: Choices and Diversity through Time, pp. 343-353. // HEISS A.G., KOFLER W.,

OEGGL K., 2005, The Ulten Valley in South Tyrol, Italy: Vegetation and Settlement History of the Area, and Macrofossil Record from the Iron Age Cult Site of

St. Walburg, Palyno-Bulletin Vol. 1, 1-2, 2005, Late Glacial and Holocene Vegetation, Climate and Anthropogenic History of the Tyrol and Adjacent Areas

(Austria, Switzerland, Italy), Institute of Botany - University of Innsbruck, Austria, pp. 63-73. // HELBAEK H., 1956, Vegetables in the funeral meals of pre-urban

Rome, in Early Rome, II, The tombs, pp. 287.294. // K. OEGGL, 1992, Zur Besiedlung des mittleren Alpenraumes während der Bronze- und Eisenzeit: Die

Vegetationsverhältnisse, in: J. Kovar-Eder(Ed.), Palaeovegetational Development in Europe and Regions Relevant to its Palaeofloristic Evolution, Proceedings

of the Pan-European Palaeobotanical Conference, Wien, , pp. 47-57. // LANZINER M., MARZATICO F., PEDROTTI A., (a cura di), 2001, Storia del trentino. Vol

I. La preistoria e la protostoria. // MARTINELLI E., 2007-08, Analisi antracologiche e paleocarpologiche per la ricostruzione del paesaggio vegetale durante

l’Olocene in Pianura Padana: nuovi dati dal sito di S. Eufemia a Padova, tesi di Laurea, Università di Milano, relatore C. Andreis. // MIOLA A., MOZZI P.,

NICOSIA C., PIOVAN S., MARITAN M., GAUDIOSO B., 2011, L’area archeologica di via Neroniana: inquadramento paleoambientale, in AQUAE PATAVINAE.

Il termalismo antico nel comprensorio euganeo e in Italia, ANTENOR Quaderni, 21. // MOTELLA DE CARLO S., 1995, Indagini antracologiche e

paleocarpologiche, in Il Castelvecchio di Peveragno (Cn). Rapporto preliminare di scavo (1993-94), Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte,

13, pp. 208-219. // MOTELLA DE CARLO S., 1998, La ricerca archeobotanica e le terre di rogo, in …presso l’Adige ridente…Recenti ritrovamenti archeologici

da Este a Montagnana, a cura di E. Bianchin Citton, G. Gambacurta, A. Ruta Serafini. // MOTELLA DE CARLO S., 2001, Disboscamento, agricoltura e

alimentazione nel primo millenio a.C., in Dai Bagienni a Bredolum. Il pianoro di Breolugi tra archeologia e storia, a cura di M. Venturino Gambari, pp. 187-196. //

MOTELLA DE CARLO S., 2002, I resti botanici nel pozzo, in Este preromana: una città e i suoi santuari, a cura di A. Ruta Serafini, pp. 198-203. // MOTELLA

DE CARLO S., 2005, La ricostruzione del paesaggio attraverso lo studio dei reperti vegetali, in La città invisibile. Padova preromana. Trent’anni di scavi e

ricerche, a cura di M. De Min, M. Gamba, G. Gambacurta, A. Ruta Serafini, pp. 49-55. // MOTELLA DE CARLO S., GAMBARI F.M., 2004, Vegetazione,

economia e alimentazione: l’evidenza dell’età del Ferro in Italia nord-occidentale, in Bulletin d’Etudes prehistoriques et archeologiques alpines, XV, pp. 195-

206. // NEGRI P., 2010, Analisi dei macroresti carpologici, in Tecchiati U., Morandi A., Negri P., Rizzi G., Rizzi Zorzi J., Archeologia, epigrafia, archeobotanica e

archeozoologia di un casa della media età del Ferro (V sec. a.C.) scavata a Bressanone, Stufles (Bz), nella proprietà Russo (Stufles 16), Annali del Museo

Civico di Rovereto, vol 26 (2010), pp. 53-80. // NISBET R., 1987a, I vegetali carbonizzati nell’insediamento dell’Età del ferro di Castelrotto (Verona), In Prima

della storia. Inediti di dieci anni di ricerche a Verona, pp. 121-130. // NISBET R., 1987b, Bergeggi. Aspetti dell’agricoltura protostorica in Liguria, in Archeologia

in Liguria, III.1, Scavi e scoperte, 1982-86, p.113. // NISBET R., 1989-90, I grani carbonizzati dell’età del ferro a monte Loffa, in annuario Storico della

Valpolicella, pp. 21-28. // NISBET R., 1990, Uso del legno ed economia agricola al castellaro di Uscio, in Archeologia dell’Appennino Ligure. Gli scavi del

castellaro di Uscio: un insediamento di crinale dal Neolitico alla conquista romana, pp. 197-208. // NISBET R., 1991, Storia forestale e agricoltura a Mondovì tra

età del Ferro e XVI secolo, in Montaldo di Mondovì. Un insediamento protostorico. Un castello, pp. 247-251. NISBET R., 1992, Una nota sull’agricoltura veneta

dell’età del Ferro, in P. Brignoli, L. salzani (a cura di), San Giorgio di Valpolicella. Scavi archeologici e sistemi museali. // NISBET R., 1994, I vegetali

carbonizzati del Castellaro di Bergeggi, in Rivista Ingauna Intemelia, 46/47, (1/4), pp. 102-103. // PASTERNAK R., 2005, Archäobotanische Untersuchungen

der Aschenaltäre aus dem Reitia-Heiligtum von Este, Venetien (Este IV, 4./3. Jh. V. Chr.)- Ricerche archeobotaniche nell’ambito degli altari di ceneri del

santuario di Retia a Este (Este IV, IV/III sec. a.C.), in Riemer H., Die Aschenaltäre aus dem Reitia-Heiligtum von Este im mitteleuropäischen und mediterranen

Vergleich (Gli altari di ceneri del santuario di Reitia a Este nel contesto centro-europeo e mediterraneo),pp. 425-427. // PELLEGRINI G., 1916, La stazione

preromana di Rotzo sull’altopiano dei Sette Comuni, in Atti Istituto Veneto di Lettere e Arti, LXXV, pp.105-135. // PERINI R., 1978, 2000 anni di vita sui

Montesei di Serso. // ROTTOLI M., UNPUBLISHED, Analisi archeobotaniche su materiali degli scavi di Padova-Questura. // ROTTOLI M., UNPUBLISHED, La

terra di rogo: i carboni della pira e le offerte alimentari. // ROTTOLI M., BARALDI P., MARCHESINI M., 2015, Analisi archeobotaniche e chimiche su alcuni

materiali della necropoli Lippi di Verucchio, in P. Von Eles, L. Bentini, P. Poli, E. Rodriguez (a cura di), Immagini di uomini e di donne dalle necropoli

villanoviane di Verucchio, Quaderni di Archeologia dell’Emilia Romagna, 34, 2015, pp. 109-117. // ROTTOLI M., COTTINI M., 2011, Le piante nei riti, in Tirelli

M. (a cura di ), Altino antica. Dai Veneti a Venezia, p. 90. // RUTA SERAFINI A., MICHELINI P., 2013, Offerte e sacrifici “al limite” dell’antica Padova, in

Hesperìa, 30, L’indagine ela rima. Scritti per Lorenzo Braccesi, vol. 2, pp. 1199-1223. // SALZANI L., 1987, Casa dell’età del ferro scoperta a Monte Loffa, in La

Lessinia ieri- oggi- domani, pp. 55-62. // SCHMIDL A., OEGGL K., 2007, Ernährung und Wirtschaftsweise der Siedler am Ganglegg während der Bronze-und

Eisenzeit- paläoethnobotanische Untersuchungen-, in L’insediamento fortificato di Ganlegg in Val Venosta- Alto Adige, a cura di H. Steiner, pp. 511-589. //

SCHMIDL A., JACOMET S., OEGGL K., 2007, Distribution pattern of cultivate plants in the Eastern Alps (Central Europe) during Iron Age, in Journal of

Archaeological Science, 34 (2007), pp. 243-254. // SCOTTI MASELLI F., ROTTOLI M. 2007, Indagini archeobotaniche all’ex Essiccatoio Nord di Aquileia: i resti

vegetali protostorici e romani, in Cuscito G., Zaccaria C. (a cura di) Aquileia dalle origini alla costituzione del ducato longobardo. Territorio - Economia - Società

(Antichità Altoadriatiche LXV), pp 783-816. // TAGLIACOZZO A., FIORE I., ROTTOLI M.,2011, Animali e piante, in Altino antica. Dai Veneti a Venezia, a cura

di M. Tirelli, pp. 19-21. // TECCHIATI U., BASSETTI M., CASTIGLIONI E., DEGASPERI N., FONTANA A., MARRAZZO D., MAZZUCCHI A., MICHELI R.,

SPINETTI A., ROTTOLI M.,, Nr. 6, O.-O¨ , Landesverlag, Wels. 2011, Principali risultati delle ricerche archeologiche nei siti della recente età del Ferro di Ortisei

(Ciamp da Mauriz, Via Roma, Col de Flam), Ladinia, XXXV, pp11-80. // TECCHIATI U., NEGRI P., 2009, Analisi dei macroresti carpologici provenienti da un

edificio dell’età del Ferro (V sec. a.C.) scavata a Bressanone, via Elvas 12 e 16 (BZ), Atti Acc. Rov. Agiati, a. 259, 2009, ser. VIII, vol. IX, pp. 167-194. //

WERNECK H.L., 1949, Ur- und frühgeschichtliche Kulturpflanzenfunde in den Ostalpen und am Böhmerwaldes, Schriftenreihe der O.-O¨ .Landesbaudirektion

In almost all sites with a significant

number of finds we see evidence of

the cultivation of various species of

cereal and Panicoideae along with

legumes. The consumption of fruit

was probably common but is not

supported by fewer archaeological

remains. Evidence for oil crops is

even more limited. The survival of

evidence for fruits and oil crops (and

the almost total absence of

vegetables) is much reduced as a

result of preservation conditions:

waterlogged sites are rare.

Cereal agriculture in northern Italy during the Iron Age was

primarily based on the cultivation of Hordeum vulgare.

The production of Panicum miliaceum and Triticum dicoccum

was also important. Numerous sites have yielded grains of

naked wheat but only rarely in great quantities, and then only in

the Veneto and Emilia-Romagna. Setaria italica remains were

found in less than half the sites analysed, along with, or instead

of Panicum miliaceum. Triticum monococcum is little less

attested but finds are general not abundant. The role of Avena

sativa and Secale cereale was definitely limited: it is not clear

whether they were cultivated or were still considered to be

weeds. Occasionally it would appear that Echinochloa crus-galli

was also used as a food. The "new glume wheat”, that seemed

generally to disappear at the end of the Bronze Age, occurs at

only one site (Brescia-Capitolium, 26).

Compared to the Bronze Age, the role of legumes is much

stronger. Fires in storage facilities or inside habitations provide

data that give us a good understanding of their use. Vicia faba

minor and Lens culinaris are the best attested species, often in

accumulations almost pure. Surprisingly, Vicia ervilia is more

frequently found than Pisum sativum, while Lathyrus

sativus/cicera and Vicia sativa have a decidedly secondary role.

Finds of fruits and other useful plants are less regular: several

accumulations of flax and acorns have been found. Acorns and

hazelnuts are relatively well-attested, while the consumption of

Cornus mas, Ficus carica, Malus domestica, Pyrus sp., Prunus

spp., Rubus fruticosus, Sambucus spp. and Sorbus spp. is

documented only occasionally. Grapes are found much more

frequently but the only accumulations that document their

cultivation and the process of wine-making are at Castelrotto

(5th/4th centuries, 6) and at Laives-Reif (4th century, 19).

However, other archaeological evidence from the 6th/5th

centuries demonstrates that there was already both wine trading

and wine production in northern Italy at that time.

We lack the documentation for horticulture, finds of vegetables

(Apium graveolens, Brassicaceae, Coriandrum sativum, Daucus

carota, Lagenaria siceraria) being very rare.

Accumulations of cereals in granaries, silos or

storage areas inside houses have been noted

most frequently in the eastern part of northern

Italy, in the Venetic, Raetic and Etruscan areas.

The reasons of this are not clear: perhaps an

indication of higher production (surplus), or of a

more complex social system or of innovative

storage organisation. At present, it is not possible

to exclude any of these as the cause of the

phenomenon.

The accumulations consist mainly of Hordeum

vulgare and, to a lesser extent, of Panicum

miliaceum. Documentation of accumulations of

Triticum aestivum/durum/turgidum , Setaria italica

and Triticum dicoccum is rare.

Northern Italian Iron Age agriculture was well developed and diversified. Contact with the

Mediterranean world - in particular Greece - surely brought in new cultivation techniques such as

the use of grafting and cuttings and, perhaps, crop rotation.

0 10 20 30 40 50

"new glume wheat"

Echinochloa crus-galli

Secale cereale

Avena sp.

Triticum spelta

Triticum monococcum

Setaria italica

Triticum dicoccum

Panicum miliaceum

Triticum aestivum/durum/turgidum

Hordeum vulgare s.l.

No

Cereals, Millets

0 5 10 15 20 25 30 35

Vicia sativa

Lathyrus cicera/sativus

Pisum sativum

Vicia ervilia

Lens culinaris

Vicia faba minor

Camelina sativa

Olea europaea

Papaver somniferum

Linum usitatissimum

No.

Oil Plants, Pulses

0 5 10 15 20 25 30 35

Malus domestica

Pyrus sp.

Sorbus sp.

Cornus sanguinea

Sambucus ebulus

Juglans regia

Ficus carica

Rubus fruticosus agg.

Cornus mas

Prunus spinosa agg.

Quercus sp.

Corylus avellana

Vitis vinifera

No.

Fruits

0 10 20 30 40 50 60 70

"bread"

oil plants

fruits

pulses

millets

cereals

No.

settlement necropolis sanctuary

N. site culture century (BC) anlysed carpological

remains

cereals millets pulses fruits oil plants "bread"

SETTLEMENT

1 Montebello - lotto Passerini (Vicenza) Veneti IX, IV - II percentage X X X X

2 Trissino (Vicenza) Veneti V - IV percentage X X X X

3 Sant'Orso (Vicenza) Veneti V - III percentage X X X X

4 Rotzo (Vicenza) Veneti IV - II presence X

5 Monte Loffa (Verona) Veneti V - I > 10000 X X

6 Castelrotto (Verona) Veneti V - IV > 1000 X X X X

7 San Briccio (Verona) Veneti V - III/II > 1000 X X X

8 San Giorgio di Valpolicella (Verona) Veneti V - III > 100 X X X X

9 Padova - Questura (Padova) Veneti IX - VII > 3900 X X X X X

9 Padova - piazza Castello (Padova) Veneti VIII - I presence X X

10 Altino - loc. Fornace (Venezia) Veneti VII presence X X X

11 Montereale Valcellina (Pordenone) Veneti V presence (> 10000) X X X X X

12 Palse di Porcia (Pordenone) Veneti IX - VII presence X X X X X

13 Gradisca (Pordenone) Veneti VIII, VI - V presence X X X X

14 Gradiscutta di Varmo (Udine) Veneti VI - V > 1000 X X X

15 Aquileia - Essiccatoio Nord (Udine) Veneti IX - VII > 100 X X X X X

16 San Zeno - scavi 1926; 1950/51 (Trento) Reti IV - II presence X X

16 San Zeno - analisi 1949 (Trento) Reti Iron Age presence X X X

17 Montesei di Serso (Trento) Reti V - II presence X

18 Fai della Paganella - Doss Castel (Trento) Reti V - IV presence X

19 Laives - via Kennedy (Bolzano) Reti IV presence X X

19 Laives - loc. Reif (Bolzano) Reti IV - II presence X X X

20 Bressanone - Stufles (Bolzano) Reti VI - V presence X X X

20 Bressanone - Stufles 16 (Bolzano) Reti V - IV > 300 X X X

20 Bressanone - via Elvas 12 e 16 (Bolzano) Reti V > 500 X X X

20 Bressanone - Stufles (Bolzano) Reti Iron Age presence X X

20 Bressanone - Trattengasse (Bolzano) Reti Iron Age presence X X

20 Bressanone - villa Dirce (Bolzano) Reti Iron Age presence X

21 Ganglegg - Sluderno (Bolzano) Reti V - I > 5000 X X X X

22 Siedeneich - Brigl (Bolzano) Reti V - I > 1000 X X X

23 Prestino (Como) Golasecchiani V - IV presence X

24 Pescarzo (Brescia) Camuni II > 35 X X X

25 Temù - loc. Desert (Brescia) Camuni VI - V > 200 X X X X X

26 Brescia - Capitolium (Brescia) Celti IV - III, II > 20 X X

27 Forcello (Mantova) Etruschi V > 2000 X X X

28 Tabina di Magreta (Modena) Etruschi V 10 X

29 Monte Bibele - loc. Pianella (Bologna) Etruschi V - IV, IV - III, III - II > 200000 X X X X X

30 Monte Trabocchetto (Savona) Liguri VIII - VII > 2500 X X X X

31 Castellaro di Bergeggi (Savona) Liguri VI - II 15 X X X

32 Castellaro di Uscio (Genova) Liguri V - I > 100 X X X

33 Montaldo di Mondovì (Cuneo) Liguri IV - II presence X X X X

34 Breolungi di Mondovì (Cuneo) Liguri VIII - V, IV - II > 1500 X X X X

35 Peveragno (Cuneo) Liguri VI - V 20 X

36 Tortona (Alessandria) Liguri VI - I > 100 X X X X

37 Frascaro (Alessandria) Liguri VI - V presence X X

NECROPOLIS

38 Pieve d'Alpago (Belluno) Veneti VII - V > 1970 X X X

39 Este - Casa di Ricovero (Padova) Veneti VI, IV > 200 X X

40 Padova - via Tiepolo (Padova) Veneti VI presence X

41 Misincinis (Udine) Veneti VIII - V > 1000 X X X X

42 Vadena (Bolzano) Reti V - IV presence X X X X

43 Verucchio (Rimini) Etruschi X - VII > 600 X cf. X X X

44 Como - via Tito Livio (Como) Golasecchiani IX - VIII > 25 X cf. X X

44 Como - Ca' Morta (Como) Golasecchiani VII - VI presence X X X

45 Sesto Calende (Varese) Golasecchiani VIII - VII presence X X cf. X X

46 Golasecca (Varese) Golasecchiani VII - VI presence X

SANCTUARY

47 Breno (Brescia) Camuni VII - V, V - III, III - I > 1000 X X X X

48 Brescia - Capitolium (Brescia) Celti III - II > 400 X X X X X

49 Este - Meggiaro (Padova) Veneti IV, III, II - I > 100 cf. X

49 Este - santuario di Retia (Padova) Veneti IV - III > 25000 X X X X X

50 Padova - Santa Eufemia (Padova) Veneti VIII - VI presence X X X X

51 Altino - loc. Fornace (Venezia) Veneti VI - II presence X X X X X

52 Villa di Villa di Cordignano (Treviso) Veneti Late Iron Age presence X

53 Monte San Martino (Trento) Reti III - I > 70 X X X X

54 Cles - Campi Neri (Trento) Reti Late Iron Age presence X

55 St. Walburg/Santa Valfurga (Bolzano) Reti VI - III > 1000 X X X X X X

56 Prati di Putia (Bolzano) Reti V - IV > 200 X X X

57 Ortisei - Col de Flam (Bolzano) Reti IV > 300 X X X X

MAP LEGEND

Settlement

Sanctuary

Necropolis

Liguri

Golasecchiani

Camuni

Reti

Veneti

Etruschi

Celti (IV sec. BC)

Golasecchiani-

Veneti-Etruschi

St i

Pn m

Hd

Tr d

Tr a/d/t

Brescia-Capitolium (26) Iron Age well Montereale Valcellina (11) “House of dolii”

We thank Alberto Scippa and Alexander Craig for their valuable contribution

Accumulations of cereals