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Provincia di PaviaSettore Faunistico Naturalistico
Corso per il conseguimento dell’abilitazione all’esercizio venatorio
Zoologia applicata alla caccia
Anna Brangi
Luglio 2012
Come viene definita la fauna selvatica?
La fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato ed ètutelata nell'interesse della comunità nazionale ed internazionale.
Sono escluse le talpe, i ratti, i topi e le arvicole.
Fanno parte della fauna selvatica oggetto della tutela le specie di mammiferi e di uccelli dei quali esistono popolazioni viventi stabilmente o temporaneamente in stato di naturale libertà nel territorio nazionale.
L'esercizio dell'attivitL'esercizio dell'attivitL'esercizio dell'attivitL'esercizio dell'attivitàààà venatoria venatoria venatoria venatoria èèèè consentito consentito consentito consentito purchpurchpurchpurchèèèè non non non non contrasti con l'esigenza di conservazione della fauna selvatica.contrasti con l'esigenza di conservazione della fauna selvatica.contrasti con l'esigenza di conservazione della fauna selvatica.contrasti con l'esigenza di conservazione della fauna selvatica.
TUTTA LA FAUNA ETUTTA LA FAUNA E’’ PROTETTAPROTETTA
Classificazione zoologicaRegno ANIMALE
Philum Cordati
Classe Uccelli Mammiferi
Ordine Galliformi Carnivori
Famiglia Fasianidi Canidi
Genere AlectorisAlectorisAlectorisAlectoris CanisCanisCanisCanis
Specie grecagrecagrecagreca lupuslupuslupuslupus
Sottospecie saxsatilis familiaris
Razza Setter
Ogni specie ha una precisa diffusione geografica, chiamata areale , nella quale essa si è originata ed evoluta. Una specie, animale o vegetale, viene definita autoctona (dal greco auto=medesimo e chthon=terra) quando essa ha avuto origine nel medesimo areale in cui al momento vive, risultando così naturalmente presente in una determinata area senza l’intervento diretto (intenzionale o accidentale ) dell’uomo.Al contrario una specie viene indicata come alloctona (dal greco allo=diverso e chthon=terra) quando non è originaria di quella zona, ma introdotta in una nuova area per l’intervento intenzionale o accidentale dell’uomo. Senza l’intervento dell’uomo la specie non riuscirebbe mai a superare le barriere naturali (montagne, mari, oceani) che separano l’area di origine da quella di introduzione. Successivamente si è adattata all’ambiente nel quale si trova.
Fauna stanzialeSi definiscono stanziali quelle popolazioni animali (mammiferi e uccelli) che sono presenti in un determinato territorio, nel quale si alimentano e si riproducono, per tutto l’arco dell’anno.
Fauna migratoriaSi definiscono migratorie quelle popolazioni animali (uccelli) che compiono spostamenti periodici a lungo e medio raggio da un determinato territorio nel quale si riproducono a un altro dove trascorrono la stagione fredda.Le popolazioni di alcune specie sono composte da una parte di individui stanziali e una di migratori.
Migrazione
Le migrazioni sono degli spostamenti attuati da alc une specie animali al fine di abbandonare zone geografiche con c ondizioni climatiche sfavorevoli e/o con carenze nella disponib ilitàalimentare per raggiungere luoghi con condizioni migl iori. Per gli uccelli questi spostamenti seguono dei perco rsi precisi detti rotte di migrazione e in Europa avranno direzione N - NE → S – SO durante la migrazione autunnale dai territori iproduttivi a quelli di svernamento “Passo” e S – SO → N – NE durante la migrazione primaverile dai territori di svername nto aquelli riproduttivi “Ripasso”.Le migrazioni sono studiate tramite l’apposizione di anelli numerati alle zampe degli uccelli catturati.Si ricorda l’obbligo per chiunque abbatta o rinvenga fauna inanellata o comunque contrassegnata di darne notizia alla Provincia o al Corpo Forestale.
Direzioni prevalenti del passo del Tordo bottaccio
Ricatture di Tordo bottaccio (in verde) e Merlo (violetto) in Toscana.
Ricatture di Tordo sassello (in rosso) e Cesena (in giallo) in Toscana.
Ricatture di Storno in Toscana.
Specie cacciabili
Dalla terza domenica di settembre al 31 dicembre: coniglio selvatico, minilepre, beccaccia, allodola, merlo, quaglia, tordobottaccio e tortora selvatica
Dalla terza domenica di settembre al 31 gennaio: alzavola, beccaccino, canapiglia, cesena, codone, colombaccio, (combattente), cornacchia grigia, cornacchia nera, fagiano, fischione, folaga, (frullino), gallinella d’acqua, gazza, germano reale, ghiandaia, marzaiola, mestolone, moretta, moriglione, pavoncella, (porciglione), tordo sassello e volpe
Dalla terza domenica di settembre all’8 dicembre: pernice rossa, starna e lepre comune
Dal 1º ottobre al 31 dicembre: cinghiale
Dal 1° giugno sino alla seconda domenica di dicembre: capriolo
Specie in derogaSpecie in derogaSpecie in derogaSpecie in deroga(passero, storno, peppola, fringuello, frosone, (passero, storno, peppola, fringuello, frosone, (passero, storno, peppola, fringuello, frosone, (passero, storno, peppola, fringuello, frosone, …………))))
DIRETTIVA DEL CONSIGLIO del 2 aprile 1979concernente la conservazione degli uccelli selvatici
(79/409/CEE)
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Capriolo Capriolo Capriolo Capriolo ---- CapreolusCapreolusCapreolusCapreolus capreoluscapreoluscapreoluscapreolus
Superordine: Ungulati Ordine: Artiodattili
Sottordine: RuminantiFamiglia: Cervidi
Riproduzione - luglio/agostoGestazione - 280 giorni Numero cuccioli – 1 o 2Svezzamento - 3-4 mesi
Maturità sessuale - 12-16 mesi, sociale 2 anniDi corporatura medio piccola il capriolo é un cervide molto “elegante”; il
maschio può pesare dai 20 ai 35 Kg per un altezza al garrese dai 70 ai 77 cm ed una lunghezza di oltre 115 cm; la femmina é di dimensioni più
ridotte, il peso infatti varia dai 18 ai 28 Kg, l’altezza dai 60 ai 70 cm e la lunghezza intorno ai 105 cm.
Il capriolo assume nel corso dell’anno due mantelli che si alternano con due “mute”, una autunno/invernale in Ottobre/Novembre di colore
tipicamente grigio-bruna, che mette in forte risalto la zona perianale caratterizzata dalla presenza di un area di pelo bianco cangiante detta
“specchio” a forma di rene nel maschio, e a forma di cuore o tondeggiante nella femmina; una primaverile in Aprile/Maggio, con sostituzione del pelo
invernale con mantello a colorazione giallo-arancione vivo.
E’ caratteristico il mantello giovanile marrone scuro pomellato lungo i fianchi che si mantiene per circa due mesi. Solo il maschio porta il palco costituito da due stanghe dalle quali si diramano due o tre punte in relazione allo sviluppo e all’età dell’animale. Il trofeo cade e ricresce annualmente.Caratteristica saliente nel capriolo é la gestazione che possiamo suddividere in due fasi:1°fusione delle cellule,formazione embrione e quiescenza dello stesso fino a gennaio; 2° ripresa a gennaio dello sviluppo del feto fino al parto.In Italia viveva un tempo praticamente su tutta la penisola, dalle pianure fino alla media montagna, attualmente lo troviamo su tutto l’arco alpino e in maggior consistenza sulle Alpi centro/orientali, su tutto l’Appennino dal Ligure-Tosco-Emiliano fino al massiccio montuoso della Calabria e questo in forza alle reintroduzioni fatte negli ultimi trent’anni. Vive nei boschi d’alto fusto caducifogli ricchi di sottobosco e nei cedui misti a coltivi. Le esigenze alimentari configurano il capriolo come un ruminante brucatore selettivo di alimenti facilmente digeribili e concentrati ad alto contenuto energetico e basso contenuto di fibra grezza: germogli, gemme, fiori, bacche,frutta, tenere cortecce ed erbe. E’ un animale molto territoriale.
Cinghiale Cinghiale Cinghiale Cinghiale ---- SusSusSusSus scrofascrofascrofascrofa
Superordine: Ungulati Ordine: Artiodattili
Sottordine: SuiformiFamiglia: Suidi
Riproduzione - ottobre/gennaioGestazione - 112-115 giorni
Numero cuccioli - 2-4Svezzamento - circa 2 mesi
Maturità sessuale:- Maschi 10 mesi
- Femmine 11-14 mesi in relazione al pesoI soggetti che non hanno subito incroci con il maiale hanno un peso che non
supera i 60 Kg per i maschi ed i 40 Kg per le femmine.Durante l’anno il cinghiale alterna due mantelli, uno estivo ed uno invernale. Entrambi hanno una colorazione nera o bruciata, ma il primo e’ costituito da setole meno fitte. I giovani fino a 6 mesi hanno un mantello striato, mentre
quelli di età compresa tra i 6 mesi e l’anno presentano una colorazione rossiccia uniforme
Abitudine particolare del cinghiale e’ l’insoglio. Esso non e’ altro che un bagno di acqua e fango che gli animali hanno necessita’ di fare per liberarsi dai parassiti e dallo sporco o per rinfrescarsi durante i periodi caldi.Dal punto di vista alimentare il cinghiale e’ un onnivoro , quindi la sua dieta puo’ essere molto varia (radici, tuberi, frutti, invertebrati, piccoli mammiferi, carcasse di animali e anche mammiferi di maggiori dimensioni feriti e quindi facili da predare in gruppo).Tipico e’ il grufolare, cioe’ l’abitudine di cercare cibo nel suolo usando il grugno per rivoltare il terreno.Anche la dentatura denota abitudini alimentari varie, infatti permette il trituramento di alimenti vegetali ma anche lo sfibramento delle carni. E’dotato inoltre di particolari canini: gli inferiori si chiamano zanne e soprattutto nel maschio sporgono vistosamente dalla rima labiale e sono ricurvi verso l’alto. Quelli superiori si chiamano coti e sono di dimensioni piu’ ridotte. Coti e zanne costituiscono il trofeo del cinghiale e vengono tanto piu’ valutati quanto piu’ lunghi e di maggiore diametro sono.
Lepre Comune Lepre Comune Lepre Comune Lepre Comune ---- LepusLepusLepusLepus europaeuseuropaeuseuropaeuseuropaeus
Ordine: LagomorfiFamiglia: Leporidi
- Lunghezza corpo 40/70 cm;- Orecchie 8/14 cm;
- Piede posteriore 9,5/15 cm;- Peso corpo da 2,5/6,5 Kg.
Il corpo é ricoperto di pelo color fulvo-grigiastro frammisto con nero sul dorso, più rossiccio sul collo, sulle spalle, sui fianchi.
Le lunghe orecchie hanno la punta nera e sono fulvo pallide; nera é pure la parte superiore della coda, che inferiormente e ai lati é bianca; arti posteriori più
lunghi degli anteriori.E’ diffusa in tutta l’Europa continentale (ad eccezione della Penisola Iberica,
Sardegna e isole Baleari) e in Asia.Vive sia in pianura che in zone collinari-montane, si nutre di tutti i tipi di
vegetali.Riproduzione - gennaio/settembre
Gestazione - 41/42 giorniNumero cuccioli - 2/6 per 2/3 cucciolate anno
Maturità sessuale - 5/7 mesi M, 6/8 mesi F
SUPERFETAZIONE
Fenomeno per cui una femmina gestante porta contemporaneamente due serie di feti di età diversa,
conseguenza di accoppiamenti distinti
La lepre ha abitudini notturne e crepuscolari. Normalmente è un animale solitario e non si allontana mai dal proprio territorio. Trova rifugio nelle depressioni del terreno che adatta e che vengono definite "covo”. La lepre opera una scelta delle zone di rifugio in funzione del momento edelle condizioni meteorologiche ma in genere sempre adatte a valorizzare le sue elevate capacità mimetiche.La sua veloce fuga segue un percorso lineare inframezzato da frequenti zig zag e inversioni di marcia. Raggiunge velocità di 60-70 km/orari. La lepre raggiunge la propria maturità sessuale a circa 1 anno di vita. L'epoca dell'accoppiamento non è definita ma è funzione delle disponibilità alimentari e alle condizioni stagionali.L'alimentazione della lepre è di tipo esclusivamente vegetale: erbe fresche e secche, frutta, castagne, germogli di leguminose e graminacee.
Coniglio selvatico Coniglio selvatico Coniglio selvatico Coniglio selvatico OryctolagusOryctolagusOryctolagusOryctolagus cuniculuscuniculuscuniculuscuniculus
Ordine: LagomorfiFamiglia: Leporidi
Mantello prevalentemente bruno chiaro, più scuro sul dorso, più grigiastro sui fianchi; ventre giallognolo, sotto-coda bianco
Melanismo e albinismo .Orecchie, testa ed arti posteriori relativamente più piccoli rispetto alla Lepre
Rispetto alla Minilepre orecchie più lunghe e arti posteriori più corti.Originaria di ambienti costieri mediterranei
E’ una specie fossoria la cui distribuzione risente della possibilità di un territorio di ospitare tane (conigliere) Suoli anche rocciosi, ma non troppo
argillosi.Preferisce terreni sabbiosi con vegetazione cespugliare e piccoli boschi sparsi
Pianura e collina fino a 500 – 600 m slmE’ una specie gregaria , con organizzazione sociale di tipo familiare Il territorio occupato da un gruppo sociale è marcato con escrementi
Periodo riproduttivo: febbraio-luglioGestazione: 28 – 33 gg
Piccoli: 5 – 10 per parto, in tana, nudi e con occhi chiusi per 10 ggLa dimensione delle popolazioni è limitata dalla ricorrenza di epidemie
(Mixomatosi, Coccidiosi, Malattia Emorragica Virale)
Minilepre o Silvilago Minilepre o Silvilago Minilepre o Silvilago Minilepre o Silvilago ––––SylvilagusSylvilagusSylvilagusSylvilagus sppsppsppspp. (. (. (. (floridanusfloridanusfloridanusfloridanus, , , , variabilisvariabilisvariabilisvariabilis ))))
Ordine: RoditoriFamiglia: Leporidi
Il Silvilago è una specie originaria del Nord America (dove vive nei prati e nelle aree arbustive), è stata introdotto in tempi assai recenti, a scopo venatorio, in Francia e Italia, dove è conosciuto col nome di Minilepre.
- Lunghezza testa-corpo: 35-45 cm - Peso: 1-1,2 kg
Ha un aspetto simile al coniglio selvatico ma presenta orecchie e coda piùbrevi, zampe anteriori più sottili e zampe posteriori più allungate. Il colore del mantello in entrambi i sessi è grigio con tonalità ocra e rossa e peli neri. Ha abitudini prevalentemente crepuscolari e notturne. In estate si ciba di una grande varietà di erbe, soprattutto giovani graminacee e leguminose, mentre nella stagione invernale si nutre di corteccia, germogli e ramoscelli. Molto veloce sulle brevi distanze. A differenza del Coniglio selvatico, non vive in colonie.L'accoppiamento avviene tra febbraio e settembre. I maschi si accoppiano con più di una femmina. Le femmine partoriscono da 2 a 4 nidiate all'anno (la gestazione dura 27 giorni), in genere composte da 3-5 piccoli. Il nido viene costruito in una buca profonda 10-15 cm e foderato con erba e pelo. I coniglietti rimangono nel nido 12-14 giorni e sono allattati per tre settimane. La maturità sessuale viene raggiunta all'età di 4-5 mesi.
Lepre comune
(Lepus europaeus)
Silvilago
(Sylvilagusfloridanus)
Coniglio selvatico
(Oryctolagus cuniculus)
Volpe Volpe Volpe Volpe ---- VulpesVulpesVulpesVulpes vulpesvulpesvulpesvulpes
Ordine: CarnivoriFamiglia: Canidi
La specie è diffusa in tutta Europa e Asia paleartica, Asia sud-orientale e il nord-America. In Italia è presente un po’ ovunque.
Lunghezza testa-corpo 58-70 cm, coda 32-48cm, altezza 35-45 cm, peso 6-10kg. La volpe è un canide di medie dimensioni con forme slanciate e snelle. Il colore predominante è il fulvo tendente al rosso che copre quasi interamente il corpo dell’animale, il carattere distintivo per eccellenza invece è la coda, lunga e con pelame folto.L’habitat naturale della Volpe è rappresentato da superfici boscose dove può trovare rifugio, ma non disdegna zone vicino ai coltivi o alle abitazioni. Di abitudini notturne nelle ore diurne riposa tra la vegetazione. Costruisce la tana o all’interno di vecchie tane di Coniglio selvatico e Tasso, oppure la scava lei stessa. Il periodo degli accoppiamenti va da gennaio a marzo e la gestazione dura circa 60 gg. I piccoli vengono alla luce in aprile-maggio in numero di 3-9 e l’emancipazione si ha intorno a 3-4 mesi di vita. La Volpe caccia solitaria e il suo territorio di caccia varia tra i 30 e i 500 ha, a seconda della densità delle prede. Durante il periodo degli amori, maschio e femmina si ricercano attraverso segnali olfattivi e sonori (abbaio). Lo specchio trofico tipicamente generalista comprende: uova, frutta, invertebrati, selvaggina altri vertebrati e rifiuti urbani.
Germano realeGermano realeGermano realeGermano realeAnas Anas Anas Anas plathyrhynchosplathyrhynchosplathyrhynchosplathyrhynchos
Ordine: AnseriformiFamiglia: Anatidi
E’ l'anatra più comune. Originaria dell'Emisfero Nord (Eurasia), si trova "di passo" un po' ovunque si trovino specchi d'acqua; raramente si rinviene al disotto della Corsica ed il mediterraneo sembra essere il limite a sud del
suo areale. Il maschio, in livrea nuziale, presenta la testa verde con riflessi metallici
verdi, un collare bianco e il collo, fino a buona parte del petto, bruno rossiccio. I fianchi sono grigio perla e il ventre è bianco. Il sottocoda è nero e la coda bianca con copertura nero-verdastra (quattro penne della coda
sono arricciate). Il dorso è grigio-bruno e le ali grigio scuro con un'evidente banda verde-blu. Il becco giallo-verdognolo, le zampe rosso-arancione e
l'occhio bruno. La femmina è di colore bruno-grigio variegato uniforme; ha la banda
verde-blu sulle ali. Il piumaggio è a fondo nocciola.Il becco è di colore ardesia. Gli arti sono di colore rosso-arancione.
Praticamente onnivora, si ciba di tutto ciò che riesce a trovare immergendo il becco sott'acqua o razzolando sul terreno. Le femmine depongono da 9 a 15 uova di colore tendente al verde in nidi nascosti in anfratti del terreno e al coperto, tra rocce o cespugli. Le femmine sono dotate di spiccato senso
materno.
Alzavola Alzavola Alzavola Alzavola Anas Anas Anas Anas creccacreccacreccacrecca
Ordine: AnseriformiFamiglia: Anatidi
L'Alzavola comune è una specie migratrice diffusa in tre sottospecie in Eurasia e America settentrionale. Nidifica nell’Europa settentrionale e sverna nel bacino del Mediterraneo e in Africa. In Italia comune come svernante. Abita soprattutto in zone umide d'acqua dolce, densamente
coperte da vegetazione. In alcune aree dell'Europa centrale la sua popolazione è fortemente in declino, forse a causa della bonifica di terreni
palustri adatti alla sua sopravvivenza.Il piumaggio del maschio è facilmente riconoscibile nella stagione degli
amori a causa del capo castano macchiato da una chiazza verde cupo che attraversa l'occhio e da una chiazza giallo vivo sotto la coda.
Le ali presentano una banda (il cosiddetto specchio) per metà verde metallico e per metà nera, presente anche nella femmina; le parti inferiori
sono chiare e fittamente macchiettate sul petto.La femmina ha invece un piumaggio più anonimo, brunastro.
La femmina costruisce il nido sulla terra, su uno strato di densa vegetazione, e durante il periodo riproduttivo lo riempie gradualmente di piume. Depone di solito 8-11 uova, una volta all'anno (aprile-maggio). Si
nutre di piccoli insetti, molluschi e sementi.
Canapiglia Canapiglia Canapiglia Canapiglia ---- Anas Anas Anas Anas streperastreperastreperastrepera
Ordine: AnseriformiFamiglia: Anatidi
Nidifica nell’Europa centrale e meridionale. Migra a Sud fino al decimo parallelo nord. In Italia è di passo da settembre a novembre e a marzo. Pesa 700-850 grammi, è un anatra di superficie , becco più breve della
testa, coloro piombo nel maschio, scuro e con margini arancioni nella femmina. Coda arrotondata zampe giallo arancio. In abito nuziale il
maschio ha la testa grigio chiara, petto ugualmente grigio e screziato di scuro, petto e fianchi grigio, ventre bianco e sottocoda nero. La femmina è
brunastra macchiata di fulvo con ventre bianco che consente di distinguerla dalla femmina di germano e di codone. Il maschio in abito
eclissale è più simile alla femmina ma più scuro, e inoltre entrambi i sessi hanno specchio alare bianco, nero e marrone rossiccio.
Volo veloce e quasi verticale. Si nutre di notte di vegetali ma anche di insetti e molluschi. La specie è monogama e la femmina depone una sola
volta 8-12 uova incubate per 27-28 giorni. La Canapiglia si nutre per lo più di vegetali nuotando con la testa
sott’acqua e il becco aperto. L’habitat naturale è rappresentato da stagni, paludi, laghi e qua sott’acfiumi.
Codone Codone Codone Codone Anas acutaAnas acutaAnas acutaAnas acuta
Ordine: AnseriformiFamiglia: Anatidi
Specie migratoria che sverna in Africa. Abita aree aperte in zone paludose, le tundre e le costiere salmastre. Il nome le deriva dalla lunga
coda. Anatra dal bell'aspetto, timida e diffidente vive in gruppi.Accentuato dimorfismo sessuale.
Il maschio ha la testa e la parte del collo che scende al dorso color cioccolato. Gola, lati del collo, petto e ventre bianco-candido. Dorso e bianchi grigi variegati di fulvo. Coda nera. Presenta una fascia sulle ali verde scuro con riflessi bronzati. Becco e zampe grigio-verdi. In eclissi
assomiglia alla femmina ma con la testa più scura.La femmina ha mantello bruno-nero tendente al rossiccio. Lo specchio
alare è bruno-nero-bluastro non molto evidente.Gli esemplari giovani sono simili alle femmine, ma i maschi hanno l Lo
specchio tendente al verdastro.In volo il codone è piuttosto facile da riconoscere per la caratteristica sagoma a forma di “croce” a causa del collo e coda piuttosto lunghi.
Si ciba soprattutto di piante acquatiche e sementi.Le coppie si formano in inverno ma la riproduzione inizia in primavera. Le femmine depongono da sette a dieci uova (durata della cova 23 giorni) in
nidi posti tra le erbe o nelle buche del terreno.
Fischione Fischione Fischione Fischione ---- Anas penelopeAnas penelopeAnas penelopeAnas penelope
Ordine: AnseriformiFamiglia: Anatidi
Nidifica nell’Europa e nell’Asia settentrionali, migra in Asia meridionale e in Africa fino oltre il Tropico del Cancro.
E’ un’anatra di superficie, becco corto di colore blu lavagna con apice nero, coda breve e rotonda, zampe brunastre grigiastre. Il maschio in abito
nuziale è caratterizzato da testa castano rossiccia, fronte giallastra, petto bruno rosato, dorso e fianchi grigio, ventre bianco, parte anteriore delle ali
bianca, specchio alare verde e nero e regione caudale bianco-nera. La femmina ha una colorazione bruno rossiccia striata, con ventre bianco. La livrea eclissale del maschio simile alla femmina ma ha colori più brillanti.
Preferisce laghi, estuari, lagune e baie durante la stagione invernale; durante il periodo riproduttivo, preferisce paludi, prati e fiumi. In Italia è di
doppio passo, occasionalmente nidificante. Vola in stormi serrati (V), cammina con facilità e si alza direttamente dalla superficie dell’acqua. Di solito raggiunge la riva all’imbrunire per cibarsi. La sua dieta è soprattutto vegetale, ma anche molluschi, insetti. La specie è monogama, la femmina depone una sola volta l’anno, 7-8 uova color crema senza macchiettatura,
che cova per 25 giorni e dopo la femmina accudisce la prole per 6 settimane.
MarzaiolaMarzaiolaMarzaiolaMarzaiolaAnas Anas Anas Anas querquedulaquerquedulaquerquedulaquerquedula
Ordine: AnseriformiFamiglia: Anatidi
E' una specie paleartica che nidifica in Europa ed Asia nella fascia temperata. Lo svernamento della popolazione dell’Europa occidentale
avviene prevalentemente nel Sahel. In Italia la massima concentrazione si registra nei periodi migratori (marzo-aprile e agosto-settembre) con
qualche raro caso di nidificazione o di svernamento.Il maschio si distingue nella livrea nuziale per il collo marrone chiaro, il largo sopracciglio bianco candido e per le lunghe scapolari ricadenti.
Becco e zampe grigi, occhi bruni. In volo le scapolari sono grigio blu e lo specchio verde chiaro, bordato di
bianco, appaiono più intensi rispetto all'Alzavola. La voce del maschio ricorda il gracidare di una raganella.
Epoca di nidificazione: aprile-giugno. Nido come nell'alzavola, rivestito di lanugine bruno scura, screziata di chiaro. Covata 8-11 uova color crema, incubate per 21-23 giorni. L'allevamento si protrae per circa 6 settimane.
Alimentazione: detriti vegetali e piccoli animali acquatici.
MestoloneMestoloneMestoloneMestoloneAnas Anas Anas Anas clypeataclypeataclypeataclypeata
Ordine: AnseriformiFamiglia: Anatidi
Anatra di superficie di piccole dimensioni (poco più grossa dell’Alzavola), con lunghezza corporea di 37-41 cm e con un’apertura alare di 60-63 cm. Si riconosce in ogni età ed abito per il colore verde-oliva dello specchio alare. Presenta netto dimorfismo sessuale. Il maschio ha il capo scuro, con vertice nerastro ed una mezzaluna bianca che va dall’occhio alla nuca; parte anteriore dell’ala grigio-azzurro chiaro, particolarmente evidente in volo. La femmina è brunastra, simile a quella di altre specie di anatre di superficie, da queste comunque distinguibile grazie al disegno a strie sulla testa. Il Mestolone ha un volo veloce e regolare, con improvvisi abbassamenti a pelo d’acqua e repentine risalite. In migrazione forma stormi anche di grandi dimensioni, che volano compatti e coordinati in formazione a nuvola in cui si associa non di rado ad altre specie. Nidifica in specchi d’acqua dolce, anche poco estesi, riparati e con vegetazione rada, evitando solitamente ambienti troppo chiusi dalla vegetazione arborea e in terreni erbosi allagati o in zone umide. Si nutre essenzialmente di vegetali che trova sulla superficie dell’acqua. Le coppie si formano nei quartieri invernali, prima della migrazione primaverile, ed arrivano quindi già formate nei siti riproduttivi. Migratrice regolare, presenta picchi di migrazione in settembre e marzo-aprile: questi ultimi sono molto più numerosi ed è quindi più frequente l’osservazione della specie in primavera.
MorettaMorettaMorettaMoretta ---- AythyaAythyaAythyaAythya fuligulafuligulafuligulafuligula
Ordine: AnseriformiFamiglia: Anatidi
Anatra tuffatrice può immergersi fino a 5-6 m. La moretta nidifica nelle isole britanniche e in tutta l’Europa settentrionale e orientale. Migra in Africa
a nord dell’Equatore. In Italia è di doppio passo, a volte nidifica in Puglia.
Il peso varia da 600-1000g becco più corto della testa, ali e coda brevi, zampe grigiastre. La livrea nuziale del maschio è nera con riflessi violetti
tranne che sui fianchi inferiormente bianchi, ciuffo di penne nere sul capo. Il becco color ardesia ha apice nero. La femmina ha colorazione bruna,
fianchi più chiari, macchia chiara all’apice del becco che grigio lavagna, ciuffo nucale più corto. Il piumaggio eclissale del maschio simile alla
femmina. Entrambi hanno iride gialla.Preferisce specchi d’acqua costieri e interni ma ricchi di vegetazione. È una
buona camminatrice, ottima nuotatrice e tuffatrice.Durante le ore dell’imbrunire e del mattino ricerca il cibo sia di origine
animale che vegetale.È gregaria, la femmina depone 5-12 uova di colore che va dal verde pallido al grigio verdastro, le cova per 23-26 giorni e provvede alle cure dei piccoli, i nidi sono vicino all’acqua. Il maschio dopo la schiusa si imbranca con altri maschi. Durante la cova la territorialità è scarsa infatti più femmine possono
covare nello stesso nido.
Moriglione Moriglione Moriglione Moriglione ---- AythyaAythyaAythyaAythya ferinaferinaferinaferina
Ordine: AnseriformiFamiglia: Anatidi
Nidifica in Europa centrale, in Asia centrale e in Turchia e a Creta. Le popolazioni più settentrionali migrano a sud nell’Asia meridionale e
nell’Africa settentrionale. In italia è di passo e svernante, a volte nidifica in Veneto ed Emilia Romagna.
Anatra tuffatrice di 750-1300g con becco lungo come la testa di colore nero con striscia mediana azzurro pallido. Coda breve ed arrotondata, zampe grigiastre. Il maschio in abito nuziale ha testa e collo castano rossiccio, dorso e fianchi grigi, petto e sottocoda neri. I colori della
femmina sono meno brillanti e meno contrastanti, bruno scuro quasi uniforme, la gola, la base del becco e la banda che attraversa l’occhio
mostrano tonalità più chiare.Abita qualunque specchio di acqua aperto con media profondità. Volo
rapido in quota ma si alza con difficoltà dalla superficie. Stormi a V, ottima nuotatrice. Si posa di rado sul terreno e si ciba di sostanze vegetali e
piccoli invertebrati.È monogama, la femmina depone una volta l’anno 6-12 uova grigio
verdastre che vengono covate per 24-26 giorni, i piccoli nidifughi sono indipendenti dopo 7-8 settimane (si possono avere nidi comuni). Il cibo
preso sul fondale viene consumato in superficie, (scava i fondali).
Alzavola maschio
(Anas crecca)
Marzaiola maschio
(Anas querquedula)
Moriglione maschio
(Aythya ferina)
Mestolone maschio
(Anas clypeata)
Germano reale femmina
(Anas platyrhyncos)
Canapiglia femmina
(Anas strepera)
Fischione femmina
(Anas penelope)
Specchi alari
Germano reale
femmina
Canapiglia
femmina
Fischione femmina
Alzavola femmina
(Anas crecca)
Marzaiola femmina
(Anas querquedula)
Specchi alari
Alzavolafemmina
Marzaiolafemmina
Codone femmina(Anas acuta)
Mestolone femmina (Anas clypeata)
Alzavola femmina
(Anas crecca)
Specchi alari
Codone femmina
Mestolone femmina
Alzavola femmina
Moriglione femmina
(Aythya ferina)
Moretta femmina
(Aythya fuligula)
Specchi alari
Moriglione femmina
Moretta femmina
Fagiano Fagiano Fagiano Fagiano ---- PhasianusPhasianusPhasianusPhasianus colchicuscolchicuscolchicuscolchicus
� Phasianus colchicus� Gruppo colchicus: senza collare bianco con 4
sottospecie� Gruppo principalis-chrysomelis: ali bianche con 6
sottospecie� Gruppo mongolicus: ali e collare bianco con 2
sottospecie� Gruppo tarimensis: dorso verde con 1 sottospecie� Gruppo torquatus: dorso azzurro con 17 sottospecie
� Phasianus versicolor� Gruppo versicolor: piumaggio verde scuro con 2
sottospecie
Areale originarioDalle rive orientali del Mar Nero a quelle sud-occidentali del Mar Caspio
Areale di diffusioneVerso oriente in molte regioni dell’Asia come catena Himalaiana, Manciuria, Corea, Taiwan, Arcipelago giapponese
Areale di introduzioneRegioni temperate occidentali, Europa, America del Nord (Canada e Stati Uniti), Sud America, Australia, Nuova Zelanda.
Ordine: GalliformiFamiglia: Fasianidi
Maschio 66/89 cm, Femmina 53/63 cm per un peso variabile dai 800/1500 g. Uccello ben piumato, dalle dimensioni di un pollo domestico, corpo ovale con
coda lunga ed appuntita, ali medie e potenti, il maschio é molto variopinto con testa verde-scuro brillante, porzioni di pelle rossa attorno agli occhi e
corti ciuffi auricolari, piumaggio per lo più rosso-bruno con grossolana barratura nera, presenta collare bianco nella sottospecie Mongolicus.
Piumaggio mimetico bruno giallastro con macchie nere nella femmina; parti superiori variamente screziate di chiaro e scuro; parti inferiori color crema.
Comportamento: molto elusiva e mimetica la Femmina, fugge spessocorrendo. Il volo é veloce e dritto, poco agile. E’ stanziale.
Riproduzione- aprile/giugnoCova - 23/24 giorniNumero uova - 8/12
In grado di volare - a 12/15 giorni Il fagiano attualmente utilizzato per il ripopolamento a scopo venatorio non
appartiene a nessuna delle sottospecie originali, ma e’ frutto di incroci.
Successo di cova di fagiani selvatici e allevati
Selvatici Allevati
N° di femmine ad aprile 34 15
% di femmine uccise da volpi 27 80
% di nidi incubati fino alla schiusa 44 45
% di covate schiuse 81 22
Curva di sopravvivenza, fino a 30 settimane dal rilascio, di fagiani maschi, di allevamento (linea tratteggiata) o selvatici traslocati (linea
continua).
Pernice rossa Pernice rossa Pernice rossa Pernice rossa ---- AlectorisAlectorisAlectorisAlectoris rufarufarufarufa
Ordine: GalliformiFamiglia: Fasianidi
Sottofamamiglia: PerdiciniCaratteri distintivi: 34 cm per un peso di 600/900 g, corpo tozzo,coda corta, ali corte ed arrotondate, piumaggio bruno-rossiccio; bordo nero della gola
bianca espanso verso il basso con una macchiettatura longitudinale, petto e parti inferiori color bruno-grigiastro, parti superiori variamente screziate di
bruno-rossiccio; fasce sui fianchi nere-bianche-rossobrune; in volo visibili le timoniere rosse.
Comportamento: molto elusiva e mimetica, fugge quasi sempre correndo. E’stanziale; il suo habitat tipico sono le zone collinari, ma si adatta anche ad
altre situazioni. Si nutre di erbe, semi e piccoli insetti.Riproduzione - maggio/giugno
Cova - 23/24 giorniNumero uova - 10/16
In grado di volare - 25 giorniDistribuzione - Europa Centro-Occidentale. In Italia è autoctona lungo l’arco
appenninico fino alla Toscana.
Differenze tra le quattro specie del genere Alectoris in funzione del capo, del collo e della barratura delle penne laterali. (A) Pernice rossa, (B)
Coturnice, (C) Chukar e (D) Pernice sarda
Caratteri utili al riconoscimento degli ibridi di Pernice rossa con Coturnice e Chukar
Riconoscimento del sesso nel genere Alectoris in funzione della presenza dello sperone
Grafico illustrante la doppia deposizione
Starna Starna Starna Starna ---- PerdixPerdixPerdixPerdix perdixperdixperdixperdix
Ordine: GalliformiFamiglia: Fasianidi
Sottofamiglia: PerdiciniLunghezza 30 cm per un peso di 320/400 g, piccolo corpo tondo, coda corta,
ali corte e arrotondate; testa e gola rosso mattone; parti superiori e parti anteriori del corpo grigio-chiare con sottili barrature scure che s’ingrossano
verso il basso; fianchi con larghe fasce bruno ruggine; grande macchia pettorale bruno scura a forma di ferro di cavallo; penne esterne della coda rosso-ruggine: la femmina ha piumaggio più chiaro e macchia pettorale piùpiccola. Il giovane é grigio-giallastro, striato verticalmente di chiaro, senza
macchia pettorale.Comportamento: molto elusiva-mimetica, volo basso con frullate rumorose, scivolate alternate a battiti d’ala. E’ stanziale e pur adattandosi ad aree di
pianura, predilige le aree collinari con incolti cespugliosi erbosi, prati alternati a colture di cereali, dove trova il suo alimento costituito di erbe, leguminose,
crucifere, semi e, per un 10% della dieta, d’insetti. Solo in inverno forma gruppi numerosi, altrimenti in coppie o in famiglie.
Riproduzione - maggio/luglioCova - 25 giorni
Numero uova - 10/20In grado di volare - 13/14 giorni
Diffusione - Europa, Asia Occidentale
Macchia a ferro di cavallo nel maschio e nella femmina di Starna
Distribuzione europea di Starna, Pernice rossa, Coturnice e Chukar
Quaglia Quaglia Quaglia Quaglia ---- CoturnixCoturnixCoturnixCoturnix coturnixcoturnixcoturnixcoturnix
Ordine: GalliformiFamiglia: Fasianidi
Sottofamiglia: PerdiciniLunghezza 18 cm per un peso di 70/120 g, piccolo corpo tondo,coda
estremamente corta, ali lunghe ed appuntite, piumaggio brunastro; parti superiori variamente screziate di chiaro e scuro; parti inferiori color crema, petto
macchiettato di nero solo nella femmina, fiamma scura con fascia centrale chiara. Gola nel M. nera, nella F. giallastra.
Comportamento: molto elusiva e mimetica, fugge quasi sempre correndo. E’specie migratoria, unico galliforme migratore, torna dalle zone di svernamento africane in maggio, vive in aree coltivate a cereali e leguminose sia di pianura
che collinari. Si nutre di cereali -frumento/avena- semi di erbe.
Riproduzione - maggio/luglioCova - 18/19 giorniNumero uova - 7/14
In grado di volare - 18 giorniLa quaglia comunemente allevata e spesso rilasciata in natura appartiene alla
specie Coturnix japonica o a ibridi. Per distinguere quest’ultima specie si ricorda che oltre alle maggiori dimensioni ha sottogola del maschio rosso-
marrone anziche’ nero.
PorciglionePorciglionePorciglionePorciglione RallusRallusRallusRallus aquaticusaquaticusaquaticusaquaticus
Ordine: GruiformesFamiglia: Rallidae
Uccello di piccole-medie dimensioni per lo più svernante in Italia. Gli adulti sono indistinguibili tra loro e hanno una colorazione sul dorso, parte
posteriore del collo e vertice marrone con screziature nere. Le guance, la gola e il petto e buona parte dell'addome sono grigio piombo mentre i fianchi sono bianchi con barrature nere. Il sottocoda è nero con due evidenti bande laterali bianche spesso ben visibili. Le zampe sono marrone con sfumature
più chiare e il becco è rosso con marte superiore che sfuma al nero. Costruisce il nido vicino a terra tra la fitta vegetazione palustre.
E' una specie solitaria durante tutto l'anno e vive la maggior parte del suo tempo nascosta tra la vegetazione palustre uscendo allo scoperto raramente
e con comportamento discreto che ne rende difficile la scoperta. Si muove con fare furtivo alternando veloci corse a momenti in cui è fermo o cammina
lentamente. D'inverno quando le superfici acquatiche sono ghiacciate frequentemente si alimenta pascolando sui prati non raramente associandosi alla gallinella d'acqua. Il suo canto è caratteristico e forte e assomiglia ad un
lungo grugnito del maiale e ne rende facile l'individuazione. I voli sono in genere brevi e vicino alla vegetazione acquatica.
Gallinella d'acqua Gallinella d'acqua Gallinella d'acqua Gallinella d'acqua ----GallinulaGallinulaGallinulaGallinula chloropuschloropuschloropuschloropus
Ordine: GruiformesFamiglia: Rallidae
E’ diffusa in tutto il mondo tranne che ai Poli e in Australia. Vive in paludi, stagni con vegetazione acquatica abbondante e alta, anche tra la
vegetazione densa lungo i fiumi. E' una specie sedentaria e se migra lo fa per brevi distanze. In Italia è sedentaria e nidificante nelle zone umide, ma
anche parzialmente migratrice e svernante. Non presenta dimorfismo sessuale evidente. Nell'adulto le parti superiori sono bruno-olivastre scure, il collo e il capo sono di colore nero, le parti inferiori grigie, con striature bianche sui fianchi; il becco è rosso con la punta gialla e una placca frontale rossa; le zampe gialle, il sottocoda è
bianco. Gli uccellini del nido sono precoci e coperti di lanuginePrima e durante la stagione della riproduzione emette grida ritmate e
molto variate. Si nutre di vegetazione acquatica e dei relativi semi e frutti, ma anche di insetti e molluschi.
Il nido a forma di cupola è normalmente costruito sulla vegetazione emersa, sulla terraferma, a volte sull'acqua direttamente ed è fatto di
piante acquatiche e erba. Costruiscono una specie di rampa che conduce dal nido all'acqua e talvolta la coppia costruisce anche una copertura
sopra il nido per nasconderlo. La femmina depone 5-8 uova, che vengono incubate da entrambi genitori per 19-22 giorni. Ci possono essere 2 o 3
nidiate l'anno, tra aprile e luglio.
Folaga Folaga Folaga Folaga –––– FulicaFulicaFulicaFulica atraatraatraatra
Ordine: GruiformesFamiglia: Rallidae
Ha il piumaggio uniformemente nero con una grande placca bianca sulla fronte che la rende facilmente riconoscibile.
Il becco è biancastro e gli occhi rosso chiaro; le zampe grigio-verdi, lunghe, e le dita munite di membrane per poter camminare sulla vegetazione
acquatica. Discreta tuffatrice, è in grado di resistere sott'acqua anche per mezzo minuto, "remando" con le ali.
Si nutre soprattutto di vegetali acquatici, ma anche di lumache, insetti, larve e piccoli crostacei. Durante la stagione invernale forma grossi branchi. Depone 5-16 uova, incubate da entrambi i genitori per circa 21 giorni. I piccoli dopo pochi giorni sono già in grado di seguire i genitori in acqua. Se snidata scappa "camminando" sull'acqua per un buon tratto prima di
riuscire a prendere il volo; fugge sempre verso il canneto, dal quale alza le sue vivaci proteste.
PavoncellaPavoncellaPavoncellaPavoncellaVanellusVanellusVanellusVanellus vanellusvanellusvanellusvanellus
Ordine: CaradriformiFamiglia: Caradridi
La specie è presente come nidificante nell'Eurasia tra il 35° e il 70° parallelo. I luoghi di svernamento vanno dal bacino del mediterraneo per le popolazioni
più settentrionali fino al nord Africa per quelle più meridionali. La pavoncella ha dimensioni medie (lunghezza 30-32 cm, peso 200/220g). Presenta becco nero, corto e diritto, ali molto larghe arrotondate di colore
nero-verde come il resto del corpo e sono attraversate da una linea bianca che da metà ala converge fino alle parti inferiori. Presenta un caratteristico e distintivo ciuffo nucale molto evidente di color nero. Il dimorfismo sessuale
riguarda anche la larghezza delle ali che nel maschio sono più grandi, molto probabilmente per consentire i voli acrobatici che questo compie durante la
riproduzione. E' un animale che vive lungo le rive dei fiumi o estuari, acquitrini, paludi, brughiere e campagne coltivate. In Italia è di passo da metà
ottobre a novembre e da marzo a metà aprile e nidifica spesso in pianura padana. E' una specie terragnola e gregaria; durante le soste in pastura
molte sentinelle vigilano ai bordi per assicurare lo stormo e avvisarlo in caso di pericolo. Ha volo ondulato con lenti battiti d'ala. Si nutre prevalentemente
di insetti e le loro larve, in minor quantità di sostanze vegetali. Specie monogama, depone 3/5 uova una volta l'anno che vengono incubate da
entrambi i sessi per 25-30 giorni. I piccoli,precoci, vengono accuditi principalmente dalla femmina, mentre il maschio difende attivamente la zona.
I piccoli raggiungono l'indipendenza in circa 30 giorni.
BeccaccinoBeccaccinoBeccaccinoBeccaccino –––– GallinagoGallinagoGallinagoGallinagogallinagogallinagogallinagogallinago
Ordine: CaradriformiFamiglia: Scolopacidi
La specie è presente come nidificante in tutto il continente europeo con esclusione del bacino del Mediterraneo. In italia è raramente nidificante ma di
passo in primavera e in autunno nei luoghi adatti (risaie, rive di fiumi, marcite...), presente anche come svernante anche se i suoi territori di svernamento principali rimangono l'Africa settentrionale e equatoriale.
Dimensioni medio piccole (104-170g). Assente dimorfismo sessuale. Testa rotonda bruno-nera con striatura centrale fulva e due fasce laterali chiare che
partono dalla base del becco giungendo fino alla nuca. Parti superiori marroncini macchiate di nero, petto e ventre bianchi, sotto coda bianco, coda corta a ventaglio. Zampe verdognole grigiastre, becco caratteristico lungo e
diritto.I luoghi prediletti sono le marcite,le rive dei fiumi, le risaie e ovunque ci sia una copertura di 1-2 cm d'acqua. Nel periodo della nidificazione predilige
zone paludose, radure di boschi con acquitrini. Il volo caratteristico è a zig-zag con rapide impennate. Al di fuori del periodo riproduttivo si riunisce in branchi. Specie monogama. Caratteristica è la parata nuziale. Il nido viene
posto in depressioni del terreno, ben nascosto, dove la femmina depone 3-4 uova che cova per 20 giorni ca. Dopo la schiusa i pulcini, accuditi da entrambi
i genitori, lasciano il nido e dopo 15 giorni sono in grado di volare.
Beccaccia Beccaccia Beccaccia Beccaccia ---- ScolopaxScolopaxScolopaxScolopax rusticolarusticolarusticolarusticola
Ordine: CaradriformiFamiglia: Scolopacidi
E' presente come nidificante in tutta Europa, Asia e isole dell'Atlantico; Le popolazioni più settentrionali migrano a sud in autunno fino al nord Africa. Laspecie si riscontra in Italia durante il passo in Ottobre-Novembre e durante il
ripasso in Febbraio-Aprile; sporadicamente nidificante e frequente come svernante nelle regioni centro meridionali e nelle isole.
Il piumaggio appare altamente mimetico e simile per colore alla lettiera di foglie morte nei boschi di latifoglie; Sia nel maschio che nella femmina il piumaggio è
bruno rossastro con barre trasversali nere sul vertice e sul collo. Caratteristico è il becco lungo. Forme pesanti (320-450 grammi), ali relativamente grandi e falcate;
coda e tarsi brevi e occhi laterali molto grandi.Specie che vive in boschi umidi con alberi di alto fusto provvisti di sottobosco e di
radure. Solitaria, terragnola con volo vario veloce o lento, di abitudine crepuscolare ricerca il cibo di norma nelle ore notturne; nel corso della giornata preferisce riposare all'interno del bosco. La stagione degli amori inizia a febbraio-marzo
durante il volo prenuziale con parate nuziali tenute dal maschio. Dopo l'accoppiamento la femmina allestisce il nido nel fitto sottobosco e qui depone in
media 4 uova che vengono covate per 20-22 giorni. La specie è poligama, i pulcini sono accuditi dalla sola femmina per circa 1 mese, in caso che la covata fallisca ne
avviene una seconda. Il regime alimentare è basato di anellidi,larve,insetti,molluschi,crostacei,germogli e invertebrati propri della lettiera dei boschi frequentati. Indice della sua presenza sono le fatte e i fori caratteristici
fatti dal becco per terra.
ColombaccioColombaccioColombaccioColombaccioColumbaColumbaColumbaColumba palumbuspalumbuspalumbuspalumbus
Ordine: ColumbiformiFamiglia: Columbidi
Diffuso in Europa fino al 65° di latitudine nord, Asia e Africa settentrionale. In Italia è di passo e svernante, a volte anche nidificante.
Il peso varia da 420-580g, ha forme pesanti e massicce, becco appuntito, ricurvo all’apice con base carnosa, ali lunghe, coda quadrata, tarsi brevi e
rivestite di penne per metà della loro lunghezza. Caratteri distintivi per eccellenza sono, il collarino bianco presente sul collo e l’ala che è attraversata a
metà da una striscia bianca verticale.Frequenta ogni tipo di foresta ad alto fusto con radure e zone coltivate adiacenti;
campagne e pinete-macchie litoranee. Diffidente e gregario, possiede un volo dritto e veloce. Come tutti i columbidi, beve in modo insolito per gli uccelli, infatti beve per suzione immergendo il becco nell’acqua. Monogamo, il periodo della
riproduzione inizia in marzo-aprile con parate nuziali. La femmina prepara il nido in genere su alberi o pareti rocciose, il maschio porta il materiale. Sono deposte
2 uova bianche covate dal maschio di giorno e dalla femmina di notte per 17 giorni. i pulcini restano nel nido per 3-4 settimane e sono allevati con il “latte di
piccione”, una poltiglia secreta dalla mucosa del gozzo. Anche tre covate annue. Il colombaccio si nutre in prevalenza di semi.
Gli stormi di colombacci durante il passo hanno un preciso ordine gerarchico che si manifesta soprattutto durante il pascolo (i più giovani all’esterno fanno da
sentinella).
Tortora selvaticaTortora selvaticaTortora selvaticaTortora selvaticaStreptopeliaStreptopeliaStreptopeliaStreptopelia turturturturturturturtur
Ordine: ColombiformiFamiglia: Colombidi
La tortora selvatica si riproduce in un vasto areale che comprende l'Europa, le isole Canarie, il nord Africa e il sud ovest dell'Asia fino alla Persia e
all'Afghanistan. Migra attraverso le regioni mediterranee per svernare nel nord Africa e fino al sud del Sahara.
Nelle zone temperate non supera i 500 metri di altezza.E' lunga dai 27 ai 29 cm e pesa dai 100 ai 170 grammi. Le ali e la coda sono lunghe e a punta. Il colore è grigio marrone con la parte interna delle copritrici delle ali nera. La gola e il petto sono bianco rosato sfumato fino al bianco del
sottocoda. Ai lati del collo le copritrici hanno una linea terminale bianca e nera. L'iride è gialla e la pelle intorno all'occhio rosso violacea. Le zampe
rosse e il becco nero. Maschi e femmine sono molto simili.Si ciba principalmente di semi ma anche di bacche, foglioline, funghi,
lombrichi e insetti.Il suo habitat preferenziale, è quello dei campi, nelle zone rurali, dove siano
presenti grandi alberi o boschetti su cui nidificare. Nel tempo ha modificato le sue abitudini e non è raro vederla anche nelle periferie cittadine purché vi
siano sufficienti aree verdi. Depone due uova bianche che vengono incubate per 13-14 giorni.
Tortora
(Strptopelia turtur)
Tortora dal collare orientale
(Streptopelia decaocto)
NON cacciabile
Allodola Allodola Allodola Allodola ---- AlaudaAlaudaAlaudaAlauda arvensisarvensisarvensisarvensis
Ordine: PasseriformiFamiglia: Alaudidi
La specie è presente come nidificante in tutta Europa, Africa nord-occidentale e Asia. In Italia è nidificante, svernante al sud e di migratrice (ottobre-novembre e
marzo-aprile). Le zone tipiche dello svernamento sono il bacino del mediterraneo e l'Africa settentrionale.
Dimensioni piccole (35-44 gr). Il piumaggio in entrambi i sessi è bruno scuro con striature nere nella parte superiore, ventre e sottocoda bianchi con
sfumature gialle, timoniere esterne bianche e inoltre presenta il caratteristico ciuffo nucale che spesso è sollevato. Altra caratteristica tipica di uccelli
terragnoli è l'unghia dell'alluce molto allungata che viene usata anche nei combattimenti per la difesa del territorio di nidificazione. Predilige le grandi
estensioni cerealicole alternate a prati falciabili e a pascoli.E' una specie molto gregaria, tranne nel periodo riproduttivo che inizia in aprile; il maschio compone una vera e propria parata nuziale volando sopra il territorio
della cova dove è già pervenuta la femmina; Questo vola fino ai 150 m di altitudine con voli a spirale per poi discendere in ampi cerchi. Il nido è costruito a terra e vi vengono deposte 5-6 uova, bianco grigiastre che vengono covate
per 15-16 giorni dalla femmina. I piccoli abbandonano il nido già dopo 10 giorni dalla schiusa. Annualmente avvengono 2-3 covate. L'alimentazione è granivora
e insettivora.
MerloMerloMerloMerloTurdusTurdusTurdusTurdus merulamerulamerulamerula
Ordine: PasseriformiFamiglia: Turdidi
La specie è presente come nidificante in Europa centro-meridionale, in Asia centrale e Africa settentrionale. In Italia è presente sia di passo che
nidificante. I luoghi dello svernamento sono rappresentati da tutto il bacino del Mediterraneo.
Peso 70-100gr, dimensioni medio piccole. Maschio di colore nero uniformecon becco giallo; femmina grigio scuro maculata nelle parti inferiori, mento
e gola grigiastri. La specie presenta due mute annuali.Specie arboricola, monogama e territoriale. Il periodo riproduttivo va da febbraio a maggio. Il nido viene realizzato dalla femmina all'interno di
cespugli o siepi, dove depone dalle 3 alle 5 uova. L'incubazione, effettuata dalla sola femmina dura 13-14 gg; i pulcini lasciano il nido dopo circa due
settimane. Non sono rare 2-3 covate annue. L'alimentazione del merlo varia da piccoli semi ad insetti; la ricerca del cibo viene effettuata scavando
con il becco sotto terra. Il volo migratorio è notturno.
Cesena Cesena Cesena Cesena ---- TurdusTurdusTurdusTurdus pilarispilarispilarispilaris
Ordine: PasseriformiFamiglia: Turdidi
La specie è presente come nidificante in tutta l'Europa nord-orientale, dalla tundra artica fino agli Urali. E' una specie migratrice che sverna in Europa
meridionale, Italia e Africa mediterranea. In Italia è presente sia come nidificante in zona Alpi sia di passo.
Dimensioni medio piccole ma più grandi rispetto al Tordo e al Merlo, peso che si aggira intorno ai 80-105 gr. Testa e groppone grigio ardesia, dorso e
ali marroni; gola, collo e petto fulvi macchiati di nero; ventre e sottocoda bianchi, coda nera. I due sessi sono simili e presenta due mute annue.
I luoghi frequentati sono gli stessi di tutti i Turdidi. Specie gregaria anche nel periodo riproduttivo e monogama. La stagione degli amori che inizia ad
aprile vede il realizzarsi in genere di due covate ciascuna composta da 5-6 uova deposte e covate essenzialmente dalla femmina in un nido realizzato
intrecciando i rametti degli alberi e ricoperti di fango. Il nido talvolta può essere realizzato anche per terra (tundra artica), la cova dura 13-14 giorni e i pulcini lasciano il nido a 14-15 giorni di età. L'alimentazione della Cesena è
frugivora e insettivora come quella degli altri Turdidi e principalmente appetiti sono i frutti del sorbo, del pero e del melo.
Tordo bottaccioTordo bottaccioTordo bottaccioTordo bottaccioTurdusTurdusTurdusTurdus philomelosphilomelosphilomelosphilomelos
Ordine: PasseriformiFamiglia: Turdidi
Le zone di nidificazione della specie sono rappresentate dall'Europa centro-settentrionale fino all'arco alpino. Nei mesi autunnali migra verso le zone di svernamento che sono rappresentate dal bacino del Mediterraneo, Africa
settentrionale e Asia sud-occidentale. In Italia è presente sia come di passo (doppio) che come raro nidificante.
Peso ca. 70.80gr. Dimensioni medio-piccole, becco snello ma robusto, coda quadrata. Il colore del piumaggio è superiormente bruno-oliva, petto ed alto
ventre bianco crema con evidenti picchiettature marroncine, copritrici inferiori delle ali rossicce. La specie presenta due mute annue.
Specie con abitudini arboricole, frequenta boschi anche folti, macchia meditteranea e campagne coltivate, rifugge però le zone molto aperte.
Monogamo e territoriale; Solitario tranne nel periodo di coppia. Come nel merlo è la femmina che costruisce il nido su alberi o all'interno di cespugli e depone tra aprile e agosto dalle 4 alle 5 uova che vengono incubate dalla
femmina per 14-15 gg; i piccoli lasciano il nido dopo due settimane. Si possono avere 2-3 covate l'anno. Il Tordo bottaccio è frugivoro e insettivoro come il merlo ed in particolare è ghiotto di frutti del sorbo, di olive e di uva.
Tordo SasselloTordo SasselloTordo SasselloTordo SasselloTurdusTurdusTurdusTurdus iliacusiliacusiliacusiliacus
Ordine: PasseriformiFamiglia: Turdidi
La specie è presente come nidificante in tutta l'Europa settentrionale spingendosi oltre il limite della vegetazione arborea. E' una specie
migratrice che sverna nel mediterraneo e in Africa settentrionale. In Italia èpresente durante il periodo di passo (ottobre-novembre) e di ripasso
(febbraio-marzo). Lunghezza: 20 cm
Peso: 63-71 grammi Il Tordo Sassello presenta dimensioni medio-piccole con un peso che si
aggira intorno ai 60-70 gr. Le parti superiori sono di colore bruno oliva, piùrossicce rispetto al Bottaccio dal quale si distingue anche per il sopracciglio
color crema e le piume del sotto ala color ruggine. I sessi sono simili e presenta due mute annue.
I luoghi preferiti rimangono i soliti del Bottaccio e del Merlo a differenza che il Sassello predilige zone più aperte. E' una specie territoriale, monogama e
gregaria nel periodo delle migrazioni. Il nido viene costruito su alberi, cespugli e talvolta anche per terra. La femmina depone e cova 5-6 uova per 13 giorni ca. I pulcini rimangono nel nido per due settimane. Generalmente
si hanno due covate annue. L'alimentazione è meno frugivora e piùinsettivora del Merlo e del Bottaccio.
Tordo bottaccio
(Turdus philomelus))
Tordo sassello
(Turdus iliacus)
Tordo bottaccio
Tordo sassello
Cesena
Cesena
(Turdus pilaris)
GhiandaiaGhiandaiaGhiandaiaGhiandaiaGarrulusGarrulusGarrulusGarrulus glandariusglandariusglandariusglandarius
Ordine: PasseriformiFamiglia: Corvidi
Specie diffusa in tutta Europa, Asia e Africa settentrionale. In Italia nidificante.
Il colore dominante è il marrone violaceo con caratteristiche copritrici alari con barrature azzurre e nere; macchia bianca sulle ali e sul groppone che
contrasta con la coda nera.L'habitat preferito dalla Ghiandaia risulta essere il bosco di specie
caducifoglie: querceti, castagneti e macchie. Animale molto scontroso e difficile da avvicinare; vive a gruppetti volando da albero ad albero. Il
periodo dell'accoppiamento inizia in marzo-aprile. Le coppie si isolano e provvedono alla costruzione di un nido molto rozzo generalmente in cima agli alberi, dove vengono deposte 5-6 uova che vengono incubate per 16-17 giorni da ambedue i genitori; i piccoli lasciano il nido dopo 19-29 giorni. Generalmente si ha una sola covata annua. L'alimentazione è soprattutto vegetale (ghiande, castagne ecc.) ma anche di origine animale (uova e
piccoli mammiferi).Volo all'apparenza un po' pesante, battuto e planato.
Gazza Gazza Gazza Gazza ---- Pica Pica Pica Pica picapicapicapica
Ordine: PasseriformiFamiglia: Corvidi
La specie è presente in tutta Europa, Asia e Africa settentrionale. In Italia è presente ovunque, manca solo in Sardegna e all'isola d'Elba.
Il peso della gazza si aggira intorno ai 150-250 gr. Il piumaggio in entrambi i sessi è bianco e nero con caratteristica coda lunga e graduata dai riflessi cangianti. Ventre, spalle e punta delle remiganti bianche; il becco robusto
è di color nero.Come per tutti i rappresentanti della famiglia dei Corvidi la Gazza dispone
di una notevole intelligenza ed è dotata di un innato istinto esplorativo. Durante il periodo internuziale può formare dei gruppi plurifamiliari.
Monogama, nidifica una sola volta l'anno su alberi o cespugli spinosi in aprile. Depone da 5 a 9 uova che vengono covate dalla femmina per 17-18 giorni. Entrambi i genitori alimentano i pulcini che restano nel nido per 22-27 giorni. I giovani rimangono uniti agli adulti fino all'autunno talvolta
anche per tutto l'inverno successivo. L'alimentazione varia da piccoli insetti fino a piccoli mammiferi (topi, piccoli uccelli e le loro uova).
Cornacchia grigia Cornacchia grigia Cornacchia grigia Cornacchia grigia ----CorvusCorvusCorvusCorvus corone corone corone corone cornixcornixcornixcornix
Ordine: PasseriformiFamiglia: Corvidi
Specie presente sia in Europa che in Asia. In Italia è presente ovunque come nidificante.
Peso 450-600 gr. Il piumaggio, in entrambi i sessi, appare grigio chiaro con testa, collo, ali e coda neri. Becco e zampe nere.
Gli ambienti che frequenta la Cornacchia grigia variano molto purchédisseminati di alberi, siepi e boschetti che vengono utilizzati come punti di
osservazione, di riposo e di nidificazione. A differenza di Gazza e Ghiandaia, risulta gregaria ed ha una struttura sociale molto gerarchica. Il nido viene costruito in marzo-aprile, su alberi o arbusti in prossimità di altri
nidi. Vengono deposte 4-7 uova che vengono covate dalla femmina, mentre il maschio l'alimenta per 18-20 giorni. I piccoli che sono accuditi da entrambi i genitori per rigurgito sono in grado di lasciare il nido dopo circa
un mese ma restano uniti alla famiglia anche per tutto l'inverno successivo. Specie monogama, con una covata annua. E’ molto frequente il fenomeno
del cannibalismo intraspecifico che limita molto la produttività. L'alimentazione molto varia (frutta, ortaggi,uova,carogne ecc.) ha reso
questa specie ormai ubiquitaria.
Specie particolarmente protette
Tarabuso
tutte le specie di cicogne
Spatola
Mignattaio
Cigno reale
Cigno selvatico
Volpoca
Fistione turco
Tutte le specie di rapaci diurni e notturni
Gru
Occhione
Avocetta
Cavaliere d'Italia
tutte le specie di picchi
Lupo
Martora
Puzzola
Lontra
Il termine “Ecologia ” deriva da due parole di origine greca “oikos” (casa) e “logos” (scienza), quindi scienza della casa intesa come habitat (il tipo di ambiente frequentato da una determinata specie). Una parte della “ecologia applicata” si occupa degli studi finalizzati alla gestione della fauna anche a fini venatori.
Componenti dellComponenti dell’’ecosistema:ecosistema:
ABIOTICIABIOTICI BIOTICIBIOTICI
LuceLuce Produttori (vegetali)Produttori (vegetali)
TemperaturaTemperaturaConsumatori Consumatori
(animali)(animali)
PressionePressioneDegradatoriDegradatori (vegetali (vegetali
e animali)e animali)
AtmosferaAtmosfera
AcquaAcqua
SuoloSuolo
ClimaClima
L’ecosistema èuna unitàfunzionale di base che comprende l’insieme delle componenti abiotiche e biotiche
ConsumatoriConsumatoridi IIIdi III °°-- IVIV°° livellolivello
ProduttoriProduttori(piante verdi)(piante verdi)
ConsumatoriConsumatoriprimari primari
(erbivori)(erbivori)
ConsumatoriConsumatoridi di IIII°° livellolivello
Sostanza Sostanza organicaorganica
DecompositoriDecompositori
Per catena alimentare si intende una serie di esser i viventi appartenenti ad un determinato ecosistema i n cui ogni elemento della catena mangia quello che l o precede e può essere mangiato da quello che lo segu e.
I produttori sono i vegetali clorofilliani in grado di trasformare l’energia solare in energia chimica assimilabile dai consumatori.
I consumatori primari si nutrono dei produttori autotrofi e sono quindi prevalentemente erbivori; altri consumatori primari più rari sono i parassiti degli autotrofi.
I consumatori di 2°, 3°…..N° livello, si nutrono prevalentemente a spese degli erbivori (sono quindi carnivori), possono però nutrirsi anche dei carnivori che li precedono nella catena alimentare.
Uno stesso animale può appartenere a diversi livelli trofici: è il caso degli onnivori che si nutrono sia di vegetali che di animali e di alcuni carnivori che possono consumare prede appartenenti a diversi livelli.
I decompositori(batteri, funghi, lieviti, ecc.) svolgono l’importante funzione di trasformare le sostanze organiche in sostanze minerali, nuovamente assimilabili dai produttori.
La nicchia ecologica
Indica la posizione di una specie (o di una popolazione) all'interno di un ecosistema, ossia il suo modo di vivere, il su o ruolo e tutte le condizioni fisiche, chimiche e biologiche che ne permettono l'esistenza in quel particolare ambiente.
Spazio occupato da una specie o da una popolazione all'interno del suo habitat, inteso non come spazio fisico, ma come ruolo e funzioni che gli individui svolgono in un ecosistem a, o anche come il modo in cui una specie utilizza le risorse de ll'habitat in cui vive.
L’habitat è il luogo fisico in cui vive l’organismo, caratterizzato da determinati intervalli di condizioni
e di risorse e descritto, generalmente, dalla comunità v egetale
L’habitat è l’insieme di tutti i fattori ecologici (caratteristiche climatiche, fattori fisici e di tipo organico, ecc.) che caratterizzano il
luogo in cui vive una determinata specie.
Con il termine ecotono si intende una zona di transizione tra due o più tipi di habitat, caratterizzata dalla presenza nello stesso spazio di specie e tipologie ambientali
appartenenti ai singoli habitat. L’arricchimento quali-quantitativo delle specie tipico degli ecotoni viene definito effetto margine ; infatti in corrispondenza del punto di
sovrapposizione le specie delle due biocenosi tendono a sommarsi. L’effetto margine viene utilizzato da molte specie animali perché proprio in queste zone limitate c’è una
maggior disponibilità di risorse alimentari e/o di rifugi.
“La popolazione è un gruppo di organismi o individui della stessa
specie, fra i quali esiste la possibilità di scambio genetico
(interfecondi), che occupano una determinata zona”.
La popolazione è caratterizzata da tre elementi fondamentali: DENSITA’, STRUTTURA e DINAMICA.
L’unità di
superficie viene
abitualmente
rappresentata dal
kmq (100 ettari).
La densità è il numero medio di individui di una determinata popolazione presenti nell’unità di
superficie
I parametri della struttura
di popolazione di maggior
interesse gestionale sono
il rapporto tra le classi di
età e il rapporto tra i sessi.
La struttura è la composizione in classi di sesso e di età della
popolazione in un preciso momento.
Elementi Elementi fondamenfondamentali della tali della dinamica:dinamica:
velocitvelocitàà di di accrescimentoaccrescimento
natalitnatalitàà
mortalitmortalitàà
fattori fattori limitantilimitanti
competizione competizione intraspecificaintraspecifica
predazionepredazione
parassitiparassiti
fluttuazioni fluttuazioni ciclichecicliche
reclutamento reclutamento (IUA)(IUA)
La dinamica è rappresentata dalle variazioni di densità e struttura nel tempo (nascite, morti, immigrazioni ed emigrazioni, ecc).
La produttività di una popolazione può essere definita come il
risultato netto della riproduzione
vale a dire il numero di individui giovani prodotti in un anno
LL’’IUA o reclutamentoIUA o reclutamentoL’incremento utile annuo è la differenza netta, nell’unità
di tempo, fra individui che si aggiungono alla popolazione
(natalità, immigrazione) e individui che muoiono
(mortalità, emigrazione). Il reclutamento può essere
determinato correttamente solo comparando i valori di
natalità e mortalità e non esaminandoli singolarmente,
infatti se ad una natalità molto elevata si contrappone una
altrettanto elevata mortalità, l’incremento può risultare
praticamente nullo. L’IUA è un parametro gestionale di
fondamentale importanza poiché sulla sua determinazione
si basano i piani di gestione e prelievo e rappresenta un
indice dello stato di salute di una popolazione.
Consistenza della popolazione
Imm
igrati
Emig
rati
Nati
Morti
Si definiscono quindi fattori limitanti tutti i fattori ambientali che influenzano negativamente la crescita di una popolazione, e sono relativi a:
cibo, spazio, competizione, predazione, epidemie e parassitosi, fattori climatici e ambientali.
Consistenza primaverile100 capi (30 maschi 70 femmine) R.S. = 1:2,3
Insuccesso nella nidificazione 77,0%
Vengono portati a termine 16 nidi di 13,2 uova in media
L’8,6% delle uova non si schiude
Nascono 193 pulcini
Il 34,4% dei nati muore dalla nascita a 90 gg
127 giovani arrivano a maturità
Consistenza autunnale 127 giovani + 100 ad. = 227
Mortalità invernale + mortalità degli adulti dalla primavera all’estate = 35,7%
Consistenza primaverile 146 capi
IUA 146 IUA 146 –– 100 = 46100 = 46
� Ogni specie animale ha nei confronti del proprio habitat un certo numero di esigenze come: cibo, spazio, riparo, luoghi idonei alla riproduzione, ecc.
� Ciascun habitat è provvisto solo limitatamente di tali risorse.
� La CAPACITA’ PORTANTE di un habitat è il numero massimo di individui di una determinata specie che l’habitat espresso da un determinato territorio può sostenere per tutta la durata del loro ciclo vitale; essa varia in funzione delle stagioni e del tempo e pone in ogni caso un limite alla crescita di una popolazione conseguentemente alla competizione che si istaura tra gli individui per il possesso delle risorse (competizione intraspecifica).
k
Massimo
accrescimento
N
t0
L’andamento naturale di una popolazione è rappresentabile con una curva che descrive l’aumentare nel tempo del numero di individui fino al raggiungimento di un livello di equilibrio (k) identificabile con la capacitàportante dell’ambiente per quella specie e per quella popolazione.
Con l’aumentare della densità aumenta la mortalità e diminuisce la natalità di
una popolazione, fino a che le rispettive curve si incrociano; questo punto
definisce la capacità portante (K), la popolazione cessa di crescere poiché il
numero dei nati coincide con quello dei morti. Queste condizioni non sono
certamente auspicabili dal punto di vista venatorio in quanto consentono
prelievi molto limitati; è quindi ovviamente preferibile avere una popolazione
con il massimo tasso di reclutamento possibile (corrispondente ai punti in
cui le curve di natalità e mortalità sono più distanti); in tal caso, prelevando
l’IUA, la popolazione rimarrà pressoché invariata anche se sottoposta a
prelievi consistenti.
Numero di nati
Numero di morti
K
Reclutamentonetto
Densità
Num
ero
(N)
Capacità portante (K)
Tempo (t)
La mortalità da prelievo è additiva o compensativa della
mortalità naturale?
Normalmente si assume la compensazione tra le due mortalità,
in realtà i due tipi di mortalità spesso si sommano o in alcuni casi
si compensano parzialmente
Per stimare esattamente l’entità della compensazione occorrono
modelli di popolazione molto dettagliati
Per evitare, quindi di sottoporre le popolazioni a prelievi eccessivi
è opportuno considerare le due mortalità additive.
Consistenza della popolazione (capitale)
Incremento utile annuale della popolazione (interesse)
La fauna selvatica è una risorsa rinnovabile.
Il prelievo venatorio, qualora l’obbiettivo gestionale non sia la riduzione della popolazione, non
deve mai superare l’entitàcorrispondente all’IUA (non deve
cioè intaccare il capitale).
1. Prelievo quantitativoDeterminazione del massimo prelievo sostenibile
dalle popolazioni (prelievo casuale)
2. Prelievo qualitativo e quantitativoSelezione per classi di età e sessi e per
caratteristiche individuali (prelievo non casuale)
IL PRELIEVO PROGRAMMATO:
UN DELICATO STRUMENTO DICONSERVAZIONE (E GESTIONE)
Il prelievo sostenibile è quello che permette alla
popolazione di mantenersi nel tempo senza interventi da
parte dell’uomo
Il massimo prelievo sostenibile si ha con una densità
inferiore alla capacità portante ma non troppo bassa da
indurre la popolazione al declino e all’estinzione. Infatti con
livelli numerici troppo ridotti potrebbero insorgere i
problemi biologici delle piccole popolazioni.
Le informazioni per determinare esattamente quale modello di
crescita segua una popolazione sono disponibili per
pochissime specie, benché siano vitali per definire le modalità
di un prelievo corretto.
0
100
200
300
400
500
600
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50
Anni
Dim
ensi
one
del
la p
opol
azio
ne
senza prelievoprelievo 10%
prelievo 15%
Previsione dell’andamento di una popolazione di starna sottoposta a prelievo
Pro
bab
ilità
di p
erm
anen
za
0
1
Anni1 50
Probabilità di sopravvivenza di una popolazione di starnasottoposta a prelievo
Cosa occorre conoscere per prevedere la dinamica di una popolazione?
La consistenza iniziale della popolazione
I parametri demografici
Il rapporto tra le caratteristiche ambientali e la popolazione (capacità portante, ecc.)
Come reperire questi dati?Censimenti
Analisi dei capi abbattuti
DIFFICOLTA’ NEI CENSIMENTI FAUNISTICI
1. Mobilità
a) Migrazionib) Erratismic) Spostamenti
2. Difficoltà d’osservazione
a) Ambienteb) Dimensionic) Abitudini di vita e ritmi d’attivitàd) Comportamento elusivo
Possono essere distinti tre tipi di censimento:
I) Censimenti completi (conteggio degli animali presenti su tutta l’area oggetto di indagine). Sono ovviamente da preferire in quanto risultano i più affidabili; spesso però difficoltà di carattere logistico-organizzativo ed economico ne impediscono di fatto l’applicazione.
2) Censimenti su aree campione (conteggio degli animali presenti su una porzione “campione” dell’area indagata). Vengono utilizzati quando risulti impossibile, per svariati motivi, censire tutta l’area di interesse. Possono fornire dati affidabili a condizione che l’area campione scelta sia rappresentativa dell’area di interesse (soprattutto dal punto di vista “ambientale”) e la superficie censita non scenda al di sotto di un valore sogli statisticamente accettabile.
3) Assunzione di indici relativi di abbondanza; sono dei conteggi che non forniscono dati sulla densità assoluta della popolazione in un determinato territorio, ma permettono di ricavare un indice di abbondanza, che assume valore solo se messo in relazione a indici simili ottenuti in periodi diversi nella stessa area, oppure in aree diverse. In altre parole questi indici possono fornire indicazioni sulla tendenza delle popolazioni indagate, ma non sulla loro consistenza.
� Censimenti in battuta
� Mappaggio
� Conteggi delle impronte
� Conteggi notturni con sorgente di luce
� Indici di Abbondanza
RIPOPOLAMENTI
UtilitàSalvare dal pericolo d’estinzione popolazioni oggettivamente a rischio
Finalità attualeMantenere l’attività venatoria su popolazioni che non sono in grado di sopportare alcun prelievo
Effetti negativi dei ripopolamenti•Mantenimento di un tasso di prelievo eccessivo
•Incremento delle popolazioni di predatori
•Diminuzione della produttività delle popolazioni naturali
•Assorbimento di risorse economiche utili per interventi più efficaci
•Mantenimento di una cultura consumistica nel cacciatore
•Introduzione di agenti patogeni
•Inquinamento o estinzione genetica delle razze locali
Problemi degli animali destinati allProblemi degli animali destinati all ’’ immissione dovuti allimmissione dovuti all ’’allevamento in allevamento in cattivitcattivit àà1) Addomesticamento : animali più facili da gestire possono essere allevati con maggior successo.
2) Riduzione dell’istinto di cova : negli uccelli la spinta ad una grande produzione di uova riduce la disposizione alla cova.
3) Aumento del peso corporeo : l’alimentazione artificiale produce cambiamenti nella massa corporea che possono rivelarsi svantaggiosi per la vita in natura.
4) Riduzione del comportamento antipredatorio : l’assenza di predazionedurante l’allevamento non permette agli animali di apprendere le tecniche di difesa (distanza di fuga, tempi di reazione) e permette la sopravvivenza di soggetti che non possiedono i tipici comportamenti antipredatori.
5) Trattamenti sanitari : soprattutto per gli animali utilizzati per la pronta caccia non esiste un periodo di tempo sufficiente tra l’ultimo trattamento e il consumo della carne
LEGGE 157/1992 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”
Legge Regionale 26/1993 e succ. mod. "Norme per la protezione della fauna selvatica e per la tutela dell’equilibrio ambientale e disciplina dell’attività venatoria"
LEGGE 394/1991 “Legge quadro sulle aree protette”
Legge Regionale 86/1983 "Piano generale delle aree regionali protette. Norme per l’istituzione e la gestione delle riserve, dei parchi e dei monumenti naturali nonché delle aree di particolare rilevanza naturale e ambientale"
Parchi nazionali
Parchi regionali
Riserve naturali
Monumenti naturaliPLIS
Direttiva 92/43/CE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche
Direttiva 79/409/CE concernente la conservazione degli uccelli selvatici
RETE NATURA 2000
SIC ZPS
Decreto ministeriale 17/10/2007 “Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a ZPS”
D.G.R. 9275/2009
ZRC
Oasi di protezione
CPPS pubblici
Zone di rifugio e ambientamento o di rispetto venatorio
AFV
AATV
Zone di addestramento cani
CPPS privati
ATC
CA
ZRC
Oasi di protezione
CPPS pubblici
Zone di rifugio e ambientamento o di rispetto venatorio
AFV
AATV
Zone di addestramento cani
CPPS privati
ATC
CA
Oasi di protezione: destinate al rifugio, alla riproduzione ed alla sosta della fauna selvatica
Zone di ripopolamento e cattura: destinate alla riproduzione della fauna selvatica allo stato naturale ed alla cattura della stessa per l’immissione sul territorio in tempi e condizioni utili all’ambientamento fino alla ricostituzione e alla stabilizzazione della densità faunistica ottimale per il territorio
Centri pubblici di riproduzione della fauna selvatica allo stato naturale: ai fini di ricostituzione delle popolazioni autonome
Aziende Faunistico Venatorie: senza fini di lucro, soggette a tassa di concessione regionale, per prevalenti finalitànaturalistiche e faunistiche con particolare riferimento alla tipica fauna alpina e appenninica, alla grossa fauna europea e a quellaacquatica; non è consentito immettere o liberare fauna selvatica posteriormente alla data del 31 agosto
Aziende Agri-turistico-venatorie: ai fini di impresa agricola, soggette a tassa di concessione regionale, nelle qualisono consentiti l’immissione e l’abbattimento per tutta la stagione venatoria di fauna selvatica di allevamento; devono essere preferibilmente situate nei territori di scarso rilievo faunistico e coincidere con il territorio di una o più aziende agricole ricadenti in aree di agricoltura svantaggiata ovvero dismesse da interventi agricoli
Centri privati di riproduzione della fauna selvatica allo stato naturale: organizzati in forma di azienda agricola singola, consortile o cooperativa, ove è vietato l’esercizio dell’attività venatoria ed è consentito il prelievo di animali allevati appartenenti a specie cacciabili da parte del titolare dell’impresa agricola
Zone per l’addestramento, l’allenamento e le gare di cani: anche su fauna selvatica naturale o con l’abbattimento di fauna di allevamento appartenente a specie cacciabili, la cuigestione può essere affidata ad associazioni venatorie e cinofile ovvero ad imprenditori agricoli singoli o associati
A senza sparo per gare
B senza sparo < 1000 ha DIVIETO CACCIA
C con sparo 3 – 50 ha DIVIETO CACCIA
E in provincia di Pavia?
Dimensione media ATC 49514 ha
(min= 30940; max= 62559)
Pavese 3
Oltrepo Sud 5
Oltrepo Nord 4
Risaie della Lomellina
Lomellina Ovest 1
Lomellina Est 2
N
EW
S
Dimensione media ZRC 580 ha
N = 40 (min= 126; max= 1930)
N
EW
S
Dimensione media Oasi 114 ha
N = 11 (min= 12; max= 314)
N
EW
S
Dimensione media AFV 494 ha
N = 38 (min= 217; max= 943)
N
EW
S
Dimensione media AATV 170 ha
N = 55 (min= 66; max= 508)
N
EW
S
Dimensione media ZAC B 232 ha
N= 7 (min= 51; max= 369)
Dimensione media ZAC C 16 ha
N= 25 (min= 7; max= 61)
N
EW
S
Dimensione media ZRA 183 ha
N = 99 (min= 50; max= 809)
N
EW
S
Dimensione media Riserve Naturali 89 ha
N = 10 (min= 14; max= 318)
N
EW
S
Dimensione Parco Naturale Valle del Ticino 41035 ha
Dimensione Parco Regionale del Po e dell’Orba 309 ha
N
EW
S
N
EW
S
Estensione totale ZPS 47051 ha
Estensione ZPS con limitazione
esclusiva attività venatoria 32224 ha
N
EW
S
Regolamentazione attività venatoria nelle ZPS
✾ Esercizio venatorio in gennaio 2 giornate fisse
✾ Divieto esercizio venatorio in deroga
✾ Utilizzo pallini di acciaio in un raggio di 150 m da acque lentiche
✾ Ripolamenti solo con specie autoctone e con animali da allevamenti nazionali o ZRC e CPS
✾ Divieto abbattimento Moretta e Combattente
✾ Addestramente cani dopo il 1 settembre
✾ Istituzione nuove ZAC previa VI positiva
✾ Solo all’interno delle ZPS per la tutela delle zone umide prima del 1 ottobre è consentito l’abbattimento del germano e del beccaccino