programmi di intervento

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1 CORONA VERDE MASTERPLAN DELL’AMBITO SUD PROGRAMMA DI INTERVENTI C Recupero di criticità ambientali e potenziamento dell'accessibilità a Monte San Giorgio 1. La situazione territoriale del Monte S.Giorgio e del tratto di pianura pedemontana su cui si affaccia ha aspetti peculiari che devono essere tenuti in conto nella definizione delle strategie di Corona Verde: da una parte costituisce un punto saliente del perimetro naturale della CV, portatore di una relazione specifica tra ambienti di monte e di pianura, luogo di viste panoramiche eccezionali, dall’altra ospita ai suoi piedi insediamenti diffusi (e di attività estrattive ormai endemiche nelle fasce pedemontane della zona) che stanno alterando la leggibilità di un insediamento storico notevole e in buona misura ancora godibile (interessanti le iniziative per l’albergo diffuso). 2. Il Programma di interventi C assume per il Monte S.Giorgio e il suo contesto obiettivi specifici, in ordine alla particolarità del sito, anche se del tutto coerenti con le strategie di Corona Verde: da una parte manutenere il sistema ambientale ripristinando siti alterati e valorizzando la fascia vegetata lungo le acque pedemontane, dall’altra potenziare l’offerta e l’accessibilità all’area protetta, i servizi per la fruizione panoramica e la riconoscibilità del sito. 3. Nel quadro dell’Ambito sud il Programma di interventi rinforza il ruolo del sito posto al bordo della CV ma non incentiva relazioni con i territori esterni, concentrando l’attenzione sulle relazioni con il contesto pedemontano ad est e nord. 4. Per quanto riguarda l’integrazione delle strategie interne all’ambito, per le parti che tengono in relazione i diversi programmi, il risultato è invece più positivo: gli interventi di valorizzazione del Monte S.Giorgio e il sistema dei percorsi ad esso afferenti sono organizzati in diretta integrazione con il Programma A, sul Sangone (per il tratto più pedemontano), il programma B (Laghi di Avigliana), prevedendo uno stretto coordinamento tra le strategie di gestione delle aree protette, con il Programma E (Chisola), in particolare per integrare in una la gestione delle acque del comprensorio pedemontano, attraverso una strategia di ripristino delle funzionalità ecologiche ed idrauliche del degli usi del Sangonetto. 5. In queste condizioni il programma di intervento risulta di notevole interesse rispetto ai criteri adottati dalla Regione (v.Disciplinare). Infatti il Programma corrisponde, sin dal quadro degli obiettivi, ad una strategia gestionale dell’area protetta del Monte S.Giorgio, integrata con le politiche di incentivo della accessibilità e della ricettività di Piossasco e di Trana, proponendosi come interessante occasione sperimentale di coordinamento delle intenzioni gestionali di enti diversi. Delle ricadute territoriali a scala sovralocale del programma già si è accennato, mentre è evidente che un’azione coordinata e durevole per migliorare la qualità del bosco, risanare il degrado pregresso e coordinare le modalità di fruizione può, a partire dalle azioni del Programma, proporsi come modello gestionale per le analoghe situazioni prealpine . In questo clima si può avviare una sperimentazione sostenibile (anche per le casse degli enti) in cui operatori privati associati si convenzionino con i comuni o i soggetti gestori dell aree protette, per gli aspetti di sicurezza, gestione delle attività e delle attrezzature per il turismo naturalistico e didattico e manutenzione dei percorsi, e delle aree verdi di fruizione, anche a fronte di servizi particolari da gestire invia privatistica. Nel quadro riassuntivo degli interventi tali aspetti poco rilevano perchè assumono importanza prevalentemente nella fase successiva alla realizzazione delle opere, normalmente non contabilizzata nè monitorata. Questa prospettiva gestionale risulta di particolare interesse in presenza di un territorio ricco di risorse e di progetti per la qualificazione della biodiversità e di valorizzazione paesistica, sinora poco conosciuto e quindi ricco di prospettive a seguito degli interventi in Programma. In sintesi valutativa rispetto ai criteri stabiliti, il Programma di intervento C risulta 13/18, come risulta dal seguente prospetto: I completamento di progetto già avviato 2 II contributo a progetto strategico generale di Corona Verde 2 III contributo a progetto strategico regionale o provinciale per biodiversità 2 IV contr. a progetto strategico regionale/provinciale per qualità paesaggistica 2 V contributo a progetto strategico regionale o provinciale per fruizione 2 VI utilizzo di fondi, iniziative o int. speciali che aumentano la fattibilità 3 valori: alto 3 medio 2 basso 1 assente 0

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I programmi di intervento di cov

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Page 1: Programmi di intervento

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CORONA VERDE MASTERPLAN DELL’AMBITO SUD

PROGRAMMA DI INTERVENTI C Recupero di criticità ambientali e potenziamento dell'accessibilità a Monte San Giorgio

1. La situazione territoriale del Monte S.Giorgio e del tratto di pianura pedemontana su cui si affaccia ha aspetti peculiari che devono essere tenuti in conto nella definizione delle strategie di Corona Verde: da una parte costituisce un punto saliente del perimetro naturale della CV, portatore di una relazione specifica tra ambienti di monte e di pianura, luogo di viste panoramiche eccezionali, dall’altra ospita ai suoi piedi insediamenti diffusi (e di attività estrattive ormai endemiche nelle fasce pedemontane della zona) che stanno alterando la leggibilità di un insediamento storico notevole e in buona misura ancora godibile (interessanti le iniziative per l’albergo diffuso). 2. Il Programma di interventi C assume per il Monte S.Giorgio e il suo contesto obiettivi specifici, in ordine alla particolarità del sito, anche se del tutto coerenti con le strategie di Corona Verde: da una parte manutenere il sistema ambientale ripristinando siti alterati e valorizzando la fascia vegetata lungo le acque pedemontane, dall’altra potenziare l’offerta e l’accessibilità all’area protetta, i servizi per la fruizione panoramica e la riconoscibilità del sito. 3. Nel quadro dell’Ambito sud il Programma di interventi rinforza il ruolo del sito posto al bordo della CV ma non incentiva relazioni con i territori esterni, concentrando l’attenzione sulle relazioni con il contesto pedemontano ad est e nord. 4. Per quanto riguarda l’integrazione delle strategie interne all’ambito, per le parti che tengono in relazione i diversi programmi, il risultato è invece più positivo: gli interventi di valorizzazione del Monte S.Giorgio e il sistema dei percorsi ad esso afferenti sono organizzati in diretta integrazione con il Programma A, sul Sangone (per il tratto più pedemontano), il programma B (Laghi di Avigliana), prevedendo uno stretto coordinamento tra le strategie di gestione delle aree protette, con il Programma E (Chisola), in particolare per integrare in una la gestione delle acque del comprensorio pedemontano, attraverso una strategia di ripristino delle funzionalità ecologiche ed idrauliche del degli usi del Sangonetto.

5. In queste condizioni il programma di intervento risulta di notevole interesse rispetto ai criteri adottati dalla Regione (v.Disciplinare). Infatti il Programma corrisponde, sin dal quadro degli obiettivi, ad una strategia gestionale dell’area protetta del Monte S.Giorgio, integrata con le politiche di incentivo della accessibilità e della ricettività di Piossasco e di Trana, proponendosi come interessante occasione sperimentale di coordinamento delle intenzioni gestionali di enti diversi. Delle ricadute territoriali a scala sovralocale del programma già si è accennato, mentre è evidente che un’azione coordinata e durevole per migliorare la qualità del bosco, risanare il degrado pregresso e coordinare le modalità di fruizione può, a partire dalle azioni del Programma, proporsi come modello gestionale per le analoghe situazioni prealpine . In questo clima si può avviare una sperimentazione sostenibile (anche per le casse degli enti) in cui operatori privati associati si convenzionino con i comuni o i soggetti gestori dell aree protette, per gli aspetti di sicurezza, gestione delle attività e delle attrezzature per il turismo naturalistico e didattico e manutenzione dei percorsi, e delle aree verdi di fruizione, anche a fronte di servizi particolari da gestire invia privatistica. Nel quadro riassuntivo degli interventi tali aspetti poco rilevano perchè assumono importanza prevalentemente nella fase successiva alla realizzazione delle opere, normalmente non contabilizzata nè monitorata. Questa prospettiva gestionale risulta di particolare interesse in presenza di un territorio ricco di risorse e di progetti per la qualificazione della biodiversità e di valorizzazione paesistica, sinora poco conosciuto e quindi ricco di prospettive a seguito degli interventi in Programma. In sintesi valutativa rispetto ai criteri stabiliti, il Programma di intervento C risulta 13/18, come risulta dal seguente prospetto: I completamento di progetto già avviato 2 II contributo a progetto strategico generale di Corona Verde 2 III contributo a progetto strategico regionale o provinciale per biodiversità 2 IV contr. a progetto strategico regionale/provinciale per qualità paesaggistica 2 V contributo a progetto strategico regionale o provinciale per fruizione 2 VI utilizzo di fondi, iniziative o int. speciali che aumentano la fattibilità 3 valori: alto 3 medio 2 basso 1 assente 0

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6. In termini di fattibilità, come emerge dalla tabella seguente, il Programma di interventi C risulta ben avviato nel Progetto di interventi 5, che riunisce gli interventi immediatamente attivabili dagli enti pubblici (Comuni e Provincia), per gli aspetti di infrastrutturazione “dolce” e attrezzatura con servizi per il visitatore (mediamente più di 4/5 di quanto programmato). Quadro dei costi previsti per tipo d’intervento e per il progetto 5 tipo di intervento

totale dimens *x progr

totale costo x tipo

intervento x programma

% tipo int. su totale

program

totale dimen in progetto

% dim proget /dim progr

totale costo in progetto 1

% costo prog su tot int

per tipoinfrastrutture 10.550 €400.000 24,1 6.250 59,24 € 330.000 82,5 attrezzature 4 €465.000 28,0 3 75 € 395.000 84,9 nodi infrastrutturali

1 €90.000 5,4 0 0 0 0,0

manutenzione ambientale

52.000 €705.000 42,5 32.000 61,5 € 205.000 29,1

costo totale €1.660.000 100,0 € 930.000 56,0 * le dimensioni sono espresse in numero di attrezzature o nodi, metri lineari per infrastrutture, mitigazioni e filari, metri quadrati per aree In questa condizione la distribuzione degli investimenti per tipo di intervento nel Programma risulta equilibrata, attribuendo circa il 42%% dei costi di intervento ad opere di diretto interesse ambientale o paesistico (manutenzione ambientale), contro circa il 30% attribuiti ad infrastrutture, e la parte restante ad attrezzature (28%). E’ un po’ più squilibrato il Progetto 5, che attiva buona parte delle infrastrutture e attrezzature previste ma meno di un terzo delle opere di qualificazione ambientale, attivando comunque una buona quota complessiva per la realizzazione del Programma (56%).

7. In termini di risultati attesi (distinti per periodo, come richiesto nel disciplinare), il programma risulta interessante. Infatti, alla luce di quanto sopra descritto emerge la potenzialità di ottenere buoni risultati nella valorizzazione del paesaggio e del sistema ambientale. Ovviamente tali risultati emergeranno con effetti significativi sulla fruizione nel medio periodo, dopo la fase di realizzazione degli interventi previsti dal progetto 5 e dell’integrazione dell’area nella rete degli itinerari del turismo “dolce” , che si è incentivata con la definizione delle continuità dei percorsi dai Programmi A ed E. (Sangone e Rotte di Stupinigi) Risultati attesi effetti di cui nel periodo breve medio lungo - trasversalità operativa e istituzionale e ruolo dell’intervento in politiche locali o di settore;

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- integrazione e valenza territoriale; 2 2 2 2 - approccio multidisciplinare e multiscalare; 3 2 2 2 - fattibilità attuativa e gestionale; 2 1 2 2 - gestione economica; 1 0 1 2 - contributo alla tutela e all’incremento del potenziale di biodiversità;

2 2 2 2

- contributo al miglioramento della qualità paesaggistica.

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totale 15 10 14 15 valori: ottimo 3 buono 2 sufficiente 1 assente 0

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