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PROFILO DI SALUTE RETE TERRITORIALE SHE ASLTO5: Istituto Comprensivo Centro Storico Moncalieri

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PROFILO DI SALUTE RETE TERRITORIALE SHE – ASLTO5:

Istituto Comprensivo Centro Storico Moncalieri

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INDICE DEL PROFILO Scuole che promuovono salute

INTRODUZIONE LA FILOSOFIA DELLA SCUOLA CHE PROMUOVE SALUTE

• Finalità, obiettivi, metodologie e strumenti • Destinatari • Un approccio di sistema

CAPITOLO I DALL’ANALISI DEI DATI DI SALUTE ALLA RILEVAZIONE DEI BISOGNI E ALLA LORO DECODIFICA

1.1 Carta identità scuola (dati scuola in chiaro = corpo docente, n. classi, dispersione, stranieri, handicap, Stato giuridico del corpo docenti: (personale di ruolo, non di ruolo, insegnanti di sostegno) Personale ATA Provenienza degli allievi tipologia scuola; n°plessi e dimensione scuola assenze alunni e personale

1.2 Contesto territoriale ( dove siamo = dati socio economici e geomorfologici, disponibilita’ trasporti pubblici)

1.3 Dati sulla salute 1. Comportamenti e stili di vita ( tutti i soggetti della scuola) 2. BES ( bisogni educativi speciali) /problemi specifici 3. Benessere organizzativo orario didattico (studenti e docenti); orario lavoro (docenti-ata);

distribuzione docenti sui plessi-altre scuole 4. Infortuni 5. eccellenze

CAPITOLO II GLI AMBIENTI

2.1 Gli ambienti fisici 1. Sicurezza 2. Funzionalità 3. Mobilità sostenibile (Spostamenti funzionali alla didattica; spazi adeguati per

entrata e uscita da scuola;) 4. Cura estetica (gradevolezza )

2.2 Gli ambienti educativi

2.2.1 politiche della scuola

1. normative 2. linee guida 3. documenti strategici 4. politica di eco sostenibilità 5. comunicazione 6. motivazione e partecipazione dei docenti

2.2.2 programmazione dell’offerta formativa 1. analisi dei bisogni formativi sia degli alunni che dei docenti 2. metodologie e approccio educativo

- flessibilità e autonomia - condivisione buone pratiche

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- didattica laboratoriale e interdisciplinare 3. temi di salute 4. documentazione e monitoraggio 5. valutazione

2.2.3 strumenti e competenze

1. tecnologie e ambienti digitali 2. competenze dei docenti 3. altre competenze 4. altre risorse 5. formazione docenti

2.3 Gli ambienti organizzativi

2.3.1 organigramma e funzionigramma 2.3.2 dipartimenti, commissioni, organi collegiali, … 2.3.3 utilizzo delle ore collegiali per formazione “obbligatoria” 2.3.4 sviluppo e valorizzazione risorse umane

2.4 Gli ambienti socio- relazionali

2.4.1 relazioni fra pari ( studenti con studenti- docenti con docenti , etc) 2.4.2 relazioni tra i diversi attori (dirigenti, docenti, studenti, personale ata, operatori, famiglie)

CAPITOLO III RETI E ALLEANZE

3.1 Reti di scuole 3.2 ASL e servizi sociali 3.3 USR - UST 3.4 Enti Locali 3.5 Associazioni 3.6 Centri di aggregazione 3.7 Famiglie

CAPITOLO. IV STRUMENTI di AUTOVALUTAZIONE e VALUTAZIONE (VALES, CAF, Bilancio Sociale) Strumenti di informazione, comunicazione e di condivisione CAPITOLO V PRIORITA’ E SCELTE DI PROGRAMMAZIONE CAPITOLO VI IL PERCORSO DI COSTRUZIONE DEL PROFILO

6.1 Gruppo di lavoro 6.2 Tappe 6.3 Strumenti utilizzati 6.4 Considerazioni finali

CAPITOLO VII RISORSE FINANZIARIE

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INTRODUZIONE

LA FILOSOFIA DELLA SCUOLA CHE PROMUOVE SALUTE FINALITA’, OBIETTIVI, METODOLOGIE E STRUMENTI

“Una scuola che promuove salute è una scuola che mette in atto un piano educativo strutturato e sistematico a favore della salute, del benessere e dello sviluppo del capitale sociale di tutti gli alunni, del personale docente e non docente. Le scuole che promuovono salute hanno dimostrato di essere in grado di migliorare la salute e il benessere di tutta la comunità scolastica e, facendo parte di una comunità sociale più ampia, rappresentano uno dei contesti privilegiati per ridurre le disuguaglianze di salute. Pertanto, è indispensabile la collaborazione con altre rilevanti politiche di settore, come le politiche giovanili, le politiche sociali, ambientali e quelle per lo sviluppo sostenibile.” (Terza Conferenza Europea delle Scuole che Promuovono Salute 15 - 17 giugno 2009, Vilnius, Lituania - Risoluzione di Vilnius 2009)

Scuola che promuove salute: la vision

SCUOLA CHE

PROMUOVE SALUTEDalle linee guida ai POF

Progettare, valutare,

documentare buone pratiche

Informare, educare, insegnare,

testimoniare salute

Rendere facili le scelte salutari

Condividere gli

scenariScenari della società

complessa

Emergenze educative

Emergenze di salute

Formare per prevenire

Il setting scuola

Confrontare gli

approcciI punti di vista

dell’epidemiologia, della

pedagogia, della

comunicazione, della

sociologia….

Le buone praticheIl cambiamento possibile I

progetti efficaci

Dai progetti ai processi

virtuosi La cultura del

benessere

La prassi della

concertazione

Un sistema integratoIl ruolo del referente

La rete multiprofessionale

L’aggiornamento permanente

Gli strumenti di lavoro

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Dalla terza Conferenza Europea delle Scuole che Promuovono Salute, "Migliorare le Scuole attraverso la Salute" è emersa l’importanza di intraprendere azioni intersettoriali e transnazionali, individuando come valori fondamentali delle Scuole della rete SHE: Equità - Un accesso equo per tutti all’istruzione e alla salute

Sostenibilità - Salute, istruzione e sviluppo sono correlate tra loro, con attività e programmi

implementati in modo sistematico nel lungo periodo Inclusione - La diversità viene valorizzata. Le scuole sono comunità di apprendimento nelle quali tutti si

sentono accolti e rispettati Empowerment - Tutti i membri della comunità scolastica sono coinvolti attivamente Democrazia - Le Scuole che Promuovono Salute si fondano sui valori della democrazia

e come pilastri:

Approccio globale alla salute nel contesto scolastico - L’educazione alla salute nelle classi è combinata

allo sviluppo di politiche scolastiche, all’ambiente scolastico, alle abilità di vita e coinvolge l’intera comunità scolastica

Partecipazione - Esiste un senso di appartenenza tra gli studenti, il personale scolastico e i genitori

Qualità scolastica - Le Scuole che Promuovono Salute favoriscono migliori processi di insegnamento e

di apprendimento e migliori risultati, con alunni in salute che imparano meglio e un personale in salute che lavora meglio

Evidenza - Si sviluppano nuovi approcci e pratiche basati sulla ricerca esistente ed in corso

Scuola e comunità - Le scuole sono viste come soggetti attivi per lo sviluppo di comunità

Il nostro Istituto aderisce alla Rete Europea SHE (Schools for Health in Europe) ovvero alla rete delle Scuole che Promuovono Salute. L’adesione al Network Europeo della rete HPS “Health Promoting Schools” prevede quale prima azione la costruzione partecipata del Profilo di salute della scuola. Una scuola che promuove la salute è una scuola dove tutti i suoi membri lavorano insieme per fornire agli alunni delle esperienze positive e delle strutture che proteggano la loro salute. In una comunità scolastica sana si studia, si insegna, si impara meglio, con meno fatica. Attraverso le proprie attività e le proprie strutture, l’Istituto si pone l’obiettivo di seguire gli studenti, le famiglie, il personale e i membri della comunità nello sperimentare il benessere fisico, emozionale e sociale in una dimensione inclusiva. Il percorso Health Promoting School (HPS), proposto tra le priorità delle “Linee Guida per la promozione alla salute a scuola” all’interno del Protocollo d’intesa tra Ufficio Scolastico Regionale e Regione Piemonte, verrà affrontato con una fase iniziale di analisi dei diversi aspetti dell’ambiente-scuola, considerati rilevanti per la “salute” (dal punto di vista fisico, sociale, relazionale, didattico, ecc…), aiutando tutti gli attori ad acquisire uno sguardo condiviso sulle criticità e sulle risorse disponibili, per poi pervenire all’ individuazione delle aree suscettibili di miglioramento e alle priorità di azione.

All’interno della rete piemontese delle Scuole che Promuovono Salute si è attivata una rete territoriale di scuole presenti sul territorio dell’ASL TO5.

La scuola capofila è l’Istituto Comprensivo Centro Storico di Moncalieri.

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Al fine di diventare una Scuola che Promuove Salute ci impegniamo a lavorare sinergicamente per:

- coinvolgere educatori, insegnanti, personale non docente, studenti, genitori e altri attori importanti

della comunità nella promozione della salute

- promuovere la costruzione di un ambiente sano e sicuro sia fisicamente che socialmente

- promuovere la salute attraverso metodologie educative efficaci

- modulare la progettazione curricolare in coerenza con la promozione della salute e del benessere

psicofisico

- migliorare le politiche scolastiche e le buone pratiche che promuovono salute

- impegnarsi per migliorare la salute della comunità

Intendiamo concretizzare e sviluppare i punti chiave sopra elencati attraverso:

- progetti condivisi dalla scuola e dalla comunità con ricadute su alunni, famiglie e personale

- programmi di promozione della salute e percorsi di ricerca-azione a favore del personale docente e

non docente della scuola

- opportunità di attività motoria e del tempo libero

- programmi di counselling, sostegno sociale e promozione del benessere psicofisico, compatibilmente

con le risorse a disposizione e con l’apporto di altri enti territoriali

- reperimento di risorse economiche e organizzative tramite la partecipazione a bandi pubblici

Il nostro intento infine è di lavorare in sinergia con le altre scuole che aderiscono alla rete Europea SHE (Schools for Health in Europe) anche non italiane.

DESTINATARI

SCUOLA

ALUNNI

PERSONALEDOCENTE

PERSONALENON DOCENTE

FAMIGLIE

ENTI TERRITORIALI

(ASL)

TERRITORIO

UN APPROCCIO DI SISTEMA Gli interventi che vengono messi in atto dalla “Scuola che promuove salute”, prevedono un “approccio globale” in cui vi sia coerenza tra le politiche della scuola e le pratiche che promuovono l’integrazione sociale e l’impegno a livello educativo, e che tenga conto di tutti i fattori che influenzano positivamente o negativamente la condizione di benessere e salute di coloro che gravitano nell’orbita della scuola.

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CAPITOLO I

DALL’ANALISI DEI DATI DI SALUTE ALLA RILEVAZIONE DEI BISOGNI E ALLA LORO DECODIFICA 1.1 Carta identità scuola (dati scuola in chiaro = corpo docente, n. classi, dispersione,

stranieri, handicap) Denominazione: Istituto Comprensivo CENTRO STORICO Moncalieri Ordine di scuola: - Scuola dell’Infanzia - Scuola Primaria - Scuola Secondaria di II Grado Codice Meccanografico: TOIC88800V Codice Fiscale: 94064320016 Regione: PIEMONTE Provincia: TORINO Comune: MONCALIERI - CAP 10024 Località: Moncalieri Indirizzo: Via S. Martino, 27 Numero di telefono: 011-641273 Numero FAX : 011-642174 INDIRIZZO e-mail: [email protected] Posta elettronica certificata (PEC): [email protected] Nell’anno scolastico 2016/2017, l’I.C. Centro Storico ha avuto un incremento di classi di tre ordini di scuola diversi, ciò è dovuto al nuovo dimensionamento dato dalla nascita delle Aree metropolitane. L’I.C. Centro Storico si è dunque arricchito delle scuole primarie Marconi e d’Azeglio; delle scuole dell’ Infanzia La Gabbianella e d’Azeglio ed infine, della scuola secondaria di primo grado, N. Costa, perdendo però una scuola primaria e una dell’infanzia. In merito a tale cambiamento, l’I.C. si propone di assemblare i PTOF dei due I.C. in questione mantenendo i progetti di partenza di ogni realtà, apportando eventuali migliorie formative, didattiche e ludiche. Un altro degli obiettivi che si propone l’istituto con questa fusione è mantenere il confronto costruttivo e attivo tra gli insegnanti, per l’attuazione delle varie metodologie didattiche e d’apprendimento, considerando la diversità un arricchimento per gli alunni.

0

100

200

300

400

500

600

INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA

10 23 18

216

502427

Classi

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PLESSOBOCCIA D’ORO

– INF

CENTRO

STORICO -INF

GABBIANELLA -

INF

REVIGLIASCO

INFANZIA

BOCCIA D’ORO -

PRIMARIA

PRIMARIA

MARCONI

PRIMARIA

D'AZEGLIO

PRIMARIA

SILVIO PELLICO

SECONDARIA

CANONICA

SECONDARIA

NINO COSTA

N°ALUNNI 65 58 68 25 105 142 95 160 138 289

N°CLASSI 3 3 3 1 5 5 5 8 4 14

PERSONALE DOCENTE

maschi femmine TOTALE

PERSONALE

Docenti t.i. 12 94 106

Docenti t.d. 5 18 23

Docenti sostegno t.i. 6 6

Docenti sostegno t.d. 2 8 10

PERSONALE ATA

maschi femmine TOTALE

PERSONALE

Personale ATA t.i. 5 22 27

Personale ATA t.d. 1 7 8

PROVENIENZA ALLIEVI

PROVENIENZA FUORI COMUNE COMUNE DELLA SCUOLA TOTALE

INFANZIA 17 198 215

PRIMARIA 53 434 487

SECONDARIA DI PRIMO GRADO

40 337 377

TOTALE 110 969

TIPOLOGIA SCUOLA

Tipologia scuola Istituto Comprensivo

Infanzia Primaria Secondaria I° grado

Totale

Numero plessi 4 4 2 10

Numero classi 10 23 18 51

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ASSENZE PERSONALE DOCENTE SCUOLA DELL'INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE

TEMPO IND.

TEMPO DET.

TEMPO IND.

TEMPO DET.

TEMPO IND. TEMPO DET.

MALATTIA FINO A 10 gg

37 / 19 / 30 2

MALATTIA + DI 10 gg /

/ 1 / 2 /

LEGGE 104/92 /

/ / / 1 /

FORMAZIONE /

/ 3 / 1 /

ALTRE ASSENZE E PERMESSI RETRIBUITI

/ / 2 / 1 /

ASSENZE RETRIBUITE, MATERNITA’,

CONGEDO PARENTALE,

MALATTIE FIGLI

/ / 1 / 1 /

NUMERO TOTALE

DOCENTI

23

14

23

11

43

12

OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE

TEMPO IND.

TEMPO DET.

TEMPO IND.

TEMPO DET.

TEMPO IND. TEMPO DET.

MALATTIA FINO A 10 gg

42 / 46 / 32 3

MALATTIA + DI 10 gg 2

/ 1 / / /

LEGGE 104/92 /

/ / / / /

FORMAZIONE /

/ 2 / 1 /

ASSENZE E PERMESSI RETRIBUITI

2 / 6 / 1 /

ASSENZE RETRIBUITE, MATERNITA’, CONGEDO PARENTALE, MALATTIE FIGLI

/ / / / / /

NUMERO TOTALE DOCENTI

19

3

19

4

19

6

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SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

1.2 Contesto territoriale (dove siamo = dati socio economici e geomorfologici, disponibilita’ trasporti pubblici)

TEMPO IND.

TEMPO DET.

TEMPO IND.

TEMPO DET.

TEMPO IND. TEMPO DET.

MALATTIA FINO A 10 gg 19 2 69 7 63 /

MALATTIA + DI 10 gg 1

/ 1 / 3 /

LEGGE 104/92 9

1 4 / 9 /

FORMAZIONE /

/ 1 / / /

ALTRE ASSENZE E PERMESSI RETRIBUITI

6 / 7 / 11 /

ASSENZE RETRIBUITE, MATERNITA’, CONGEDO PARENTALE, MALATTIE FIGLI

39 / 21 / 4 /

NUMERO TOTALE DOCENTI

43

7

43

11

43

8

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I NOSTRI PLESSI SUL TERRITORIO

L’Istituto Comprensivo Centro Storico è sito nel comune di Moncalieri. Con 57.294 (aggiornamento al 31 dicembre 2015) abitanti e un’estensione territoriale di 49,40 km quadrati è il primo comune della città metropolitana per popolazione dopo Torino, nonché il quinto del Piemonte per numero di residenti. Dal 1936 al 1981 la popolazione è più che triplicata, per poi scendere leggermente nei decenni successivi. Alla fine del 2015 risultano 5.243 stranieri che vivono in città, i quali costituiscono il 9,1 % degli abitanti e provengono principalmente da Romania, Marocco, Albania e Cina. Per le nostre scuole, in particolare la primaria S. Pellico e l’infanzia Centro Storico, questi dati sono significativi poiché rispecchiano una parte dell’utenza nelle classi. La vicinanza con Torino determina che parte della popolazione graviti sulla metropoli per le attività lavorative sia industriali sia del settore terziario. In città sono presenti piccole e medie imprese e, nella zona collinare ed in pianura, è molto sviluppata l’agricoltura i cui prodotti sono inseriti nel “Paniere dei prodotti tipici della provincia di Torino". La presenza di un centro storico medievale caratteristico e ben conservato e di una Residenza Sabauda potrebbero favorire lo sviluppo turistico che stenta ancora a decollare. Da segnalare la contiguità del Plesso Nino Costa con l’antica pieve di Santa Maria di Testona e della Necropoli Longobarda i cui reperti sono conservati nel museo di Antichità di Torino. Nel territorio sono presenti numerose associazioni culturali e sportive che hanno relazioni con l’IC. Il Comune di Moncalieri propone ogni anno un’ampia scelta di attività e progetti forniti dalle associazioni stesse in un piano organico predisposto per le scuole. Sono portatori di opportunità educative e didattiche enti ed associazioni come CAI, Gruppo storico di Testona, Pro Loco di Revigliasco, Famija Moncalerejsa, il Real Collegio Carlo Alberto (sede dell’osservatorio meteorologico di Padre Denza e di un centro di studi internazionali) , l’associazione per la promozione della lettura “Bravo chi legge”, la Biblioteca cittadina “Antonio Arduino”, il Centro Zoe (ludoteca comunale), l’Ufficio Pace del Comune. La città di Moncalieri partecipa anche al consorzio Pracatinat (s.c.p.a. che ha mission pubblica e sociale, offre servizi educativi e formativi, socio-culturali e ricettivi, con particolare riguardo alla sostenibilità e alla cittadinanza, allo sport, alla montagna e al turismo, per il benessere dei cittadini e dell’ambiente); l’IC vi ha inviato numerose classi in soggiorno. Moncalieri è inoltre gemellata con la città greca di Argiruopolis e quella tedesca di Baden Baden con la quale alcune scuole dell’Istituto hanno attuato scambi culturali. Disponibilità trasporti pubblici: Il trasporto pubblico della Città è pienamente integrato con il servizio trasporti che la G.T.T. svolge per la Città di Torino. Il piano dei trasporti, approvato con Delibera di Consiglio n. 75/2001, segue la numerazione delle linee istituite dalla G.T.T. I 10 plessi dell’IC Centrostorico sono distribuiti in diverse zone del territorio di Moncalieri e sono tutti serviti dai trasporti pubblici. Inoltre il Comune ha attivato il servizio di Scuolabus che ha il compito di collegare le località periferiche (le Borgate) con i vari plessi.

1.3 Dati sulla salute

1. Comportamenti e stili di vita ( tutti i soggetti della scuola) Vengono di seguito riportati dati relativi alle informazioni sugli stili di vita di tutti i soggetti della comunità scolastica che hanno influenza sulla salute (alimentazione, attività fisica,fumo, alcol, salute mentale, ecc.). Tali dati derivano da sistemi di sorveglianza quali Okkio alla salute, HBSC, PASSI. Le informazioni derivate da questi sistemi non sono riferite direttamente alla singola popolazione scolastica ma possono servire come riferimento attendibile.

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OKkio alla Salute (fascia d’età: 6-10 anni)

OKkio alla Salute è un sistema nazionale di sorveglianza sulle abitudini alimentari e sull’attività fisica dei bambini delle scuole primarie. L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra il Ministero della Salute e quello dell’Istruzione, è realizzata dalle Regioni con il coordinamento dell’Istituto Superiore di Sanità. Fa parte del più ampio piano nazionale “Sistema di indagini sui rischi comportamentali in età 6-17 anni” ed è collegata al programma europeo “Guadagnare salute” e al Piano nazionale di prevenzione. L’obiettivo è quello di avviare e consolidare un sistema omogeneo di raccolta dati e informazioni scientificamente affidabili sullo stato nutrizionale dei bambini e sui progressi dell’ambiente scolastico in termini di caratteristiche favorenti la sana nutrizione e l’attività fisica. Le prime raccolte dati sono state realizzate nel 2008, 2010 e 2012.

La quarta indagine, svolta nel 2014, ha interessato in Piemonte oltre 5000 bambini appartenenti a 284 classi terze della scuola primaria e mostra, per la prima volta, una diminuzione dei livelli di sovrappeso/obesità, in linea con i dati nazionali: l’1,3% dei bambini piemontesi risulta in condizioni di obesità severa, il 5,4% obeso, il 18,6% sovrappeso; il 25% dei bambini piemontesi di 8-9 anni presenta quindi un eccesso ponderale. Permangono, anche se in miglioramento, cattive abitudini alimentarie stili di vita che non favoriscono l’attività fisica. È confermata l’errata percezione dei genitori dello stato ponderale e dell’attività motoria dei propri figli.

LO STATO PONDERALE DEI BAMBINI L’obesità ed il sovrappeso in età evolutiva tendono a persistere in età adulta e a favorire lo sviluppo di malattie cardio-cerebro-vascolari, diabete tipo 2 ed alcuni tumori. Negli ultimi 30 anni la prevalenza mondiale dell’obesità nei bambini è aumentata: sia considerando il danno sulla salute che l’investimento di risorse, l’OMS ed il nostro Paese hanno identificato la prevenzione dell’obesità come obiettivo prioritario di salute pubblica.

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LE ABITUDINI ALIMENTARI DEI BAMBINI Una dieta ad alto tenore di grassi e ad elevato contenuto calorico è associata ad aumento del peso corporeo che nel bambino tende a conservarsi fino all’età adulta. Una dieta equilibrata, in termini di bilancio fra grassi, proteine e glicidi, e la sua giusta distribuzione nell’arco della giornata, contribuisce a produrre e/o a mantenere un corretto stato nutrizionale. I nostri bambini fanno una prima colazione adeguata? L’associazione tra l’abitudine a non consumare la prima colazione e l’insorgenza di sovrappeso è scientificamente dimostrata. In accordo con quanto indicato dall’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN), è stata considerata adeguata la prima colazione che fornisce un apporto sia di carboidrati che di proteine, per esempio: latte (proteine) e cereali (carboidrati), o succo di frutta (carboidrati) e yogurt (proteine).

I nostri bambini, durante la merenda di metà mattina, mangiano in maniera adeguata? Quando viene assunta una colazione adeguata, si raccomanda, a metà mattina, una merenda contenente circa 100 calorie, che corrispondono a uno yogurt, a un frutto o a un succo di frutta senza zuccheri aggiunti. Nel caso le scuole prevedano la distribuzione della merenda agli alunni, la merenda è classificata come adeguata.

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Quante porzioni di frutta e verdura mangiano i nostri bambini al giorno? Le linee guida sulla sana alimentazione prevedono l’assunzione di almeno 5 porzioni al giorno di frutta o verdura, in modo da garantire un adeguato apporto di fibre e sali minerali e limitare l’assunzione di calorie. Dal 2010 il consumo di frutta e verdura è richiesto con 2 domande distinte, 1 per la frutta e 1 per la verdura.

Quante bibite zuccherate e gassate al giorno consumano i nostri bambini? Mediamente in una lattina di bevanda zuccherata (33 cc) è contenuta una quantità di zuccheri aggiunti pari a 40-50 grammi (5-8 cucchiaini) con l’apporto calorico che ne consegue. Dal 2010 il consumo di bevande zuccherate e gassate è indagato con 2 domande distinte, 1 per le bevande zuccherate e 1 per le bevande gassate.

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HBSC (fascia d’età: 11-15 anni)

Lo studio HBSC (Health Behaviour in School-aged Children - Comportamenti collegati alla salute in ragazzi di età scolare), è uno studio multicentrico internazionale (www.hbsc.org) svolto in collaborazione con l'Ufficio Regionale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per l'Europa (www.who.int/about/regions/euro/en/index.html). Nel 1982, è stato promosso da Inghilterra, Finlandia e Norvegia e oggi conta 43 paesi partecipanti. La ricerca vuole aumentare la comprensione sui fattori e sui processi che possono influire sulla salute degli adolescenti. L'Italia è entrata a far parte di questo studio nel 2000 partecipando all’indagine 2001/2002. L’obiettivo principale è quello di aumentare la comprensione sulla salute e sul benessere degli adolescenti e di utilizzare i risultati ottenuti dall’indagine per orientare le pratiche di promozione di salute e le politiche rivolte ai giovani sia a livello nazionale che internazionale.

I risultati della sorveglianza HBSC Italia 2014

Anche questa edizione è stata caratterizzata da un’ottima adesione, pari al 94% delle 160 classi campionate, segno dell’impegno degli operatori sanitari delle ASL, ma anche della consolidata collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale, gli Uffici scolastici Provinciali e le Scuole del territorio, da sempre strategica e indispensabile nella realizzazione delle raccolte dati in ambito scolastico. I ragazzi coinvolti nell’indagine sono stati 2.300 rappresentativi delle classi di età 11, 13 e 15 anni. Vengono di seguito riportati i dati del Report Piemonte 2014 ritenuti utili per la compilazione del Profilo saute della scuola. Il report completo è consultabile presso http://www.hbsc.unito.it/files/pdf/reports/2014/Report_Piemonte.pdf L’ambiente scolastico

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In adolescenza, l’ambiente scolastico rappresenta un contesto di sviluppo privilegiato in quanto ambiente sociale prossimale in cui l’individuo trascorre buona parte della propria quotidianità e in grado, dunque, di influenzarne l’adattamento e il benessere. Il contesto scolastico può agire infatti supportando l’adolescente nel suo percorso di crescita, rappresentando una fonte significativa di sostegno sociale (soprattutto rispetto alle relazioni che si instaurano con coetanei e insegnanti) e favorendo l’acquisizione di competenza, autonomia e coinvolgimento. Inoltre, un contesto accogliente e supportivo è in grado di stimolare l’indipendenza dell’individuo e la sua partecipazione ai processi decisionali (Zimmer-Gembeck, 2007). Le tabelle e i grafici che seguono riportano la percezione del grado di adeguatezza delle scuole rispetto ai bisogni degli adolescenti e la percezione degli stessi relativamente all’interazione con gli insegnanti e con i compagni di classe.

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Sport e tempo libero Tra i fattori caratterizzanti gli stili di vita l’attività motoria, ricreativa o sportiva, riveste un ruolo prioritario per la salute, per questo motivo l’OMS da anni dedica ampio spazio alle iniziative che promuovono l’attività fisica richiamando così l’attenzione sulla sedentarietà che genera problemi emergenti in sanità pubblica. Le attività sedentarie sono riconosciute come un fattore di rischio per la salute umana le cui conseguenze sono gravi per il benessere della persona in ogni momento del proprio ciclo di vita. A maggior ragione rivestono particolare importanza nell’età evolutiva, in quanto l’organismo, l’assetto metabolico e lo stato psico-fisico affrontano una serie di modificazioni funzionali al raggiungimento di un armonico sviluppo, che peraltro è una delle condizioni fondamentali per mantenere un buono stato di salute anche da adulti (WHO, 2010 e 2011; EU Working Group, 2008).

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Per comprendere come i giovani pianificano la loro giornata e gli impegni quotidiani, sono stati analizzati dall’indagine e qui riportati i grafici riassuntivi di alcuni comportamenti come l’attività fisica, l’uso della televisione e dei videogiochi, il tempo dedicato alla frequentazione dei coetanei e la frequenza di utilizzo di telefoni cellulari e computer.

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Abitudini alimentari e stato nutrizionale Tra i fattori di rischio che concorrono in misura rilevante al diffondersi di patologie cronico - degenerative (Monteiro, 2005), l’alimentazione è stata riconosciuta come uno dei principali determinanti con implicazioni dirette sulla salute. Le alterazioni della dieta hanno un forte impatto, sia in positivo sia in negativo, sulla salute nel corso di tutta la vita e possono condizionare non solo lo stato fisico attuale dell’individuo ma anche la probabilità di sviluppare, nel tempo, patologie come cancro, diabete o malattie cardiovascolari (CDC, 2011). Riveste pertanto un ruolo strategico la salvaguardia dello stato di benessere degli individui attraverso la prevenzione delle patologie legate alle scorrette abitudini alimentari e agli inadeguati stili di vita. Sulla base di queste considerazioni l’OMS raccomanda di sostenere il processo di cambiamento finalizzato a contrastare i rischi legati a una scorretta alimentazione (WHO, 2002; WHO, 2010) e, considerando la stretta relazione tra cibo e salute, favorire l’acquisizione di sani stili di vita. Lo studio HBSC rileva alcune abitudini alimentari, con particolare riferimento alla colazione e alla variabilità della dieta in termini di alimenti fortemente raccomandati (quali frutta e verdura) e sconsigliati (quali dolci e bevande zuccherate) (INRAN,2003; NHMRC, 2013; NewZeland, 2012) assunti durante la giornata. Vengono riportati di seguito i grafici relativi a tali rilevamenti.

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Consumo di frutta e verdura

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Consumo di dolci e bevande gassate

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Stato nutrizionale È stato chiesto ai ragazzi di dichiarare il proprio peso e altezza, così da poter calcolare l’Indice di Massa Corporea (IMC = kg/m2) e classificare i ragazzi in sottopeso, normopeso, sovrappeso e obesi. La frequenza di normopeso, in relazione a peso e altezza dichiarati, aumentano con l’età: dal 78,7% degli undicenni, all’81,9% dei tredicenni, all’89% per i quindicenni. Il “salto” avviene dunque durante le scuole medie. Sovrappeso e obesi diminuiscono di conseguenza, con una quota di sovrappeso/obesi che è del 17% a undici anni e scende al 9,3% a quindici anni. Di seguito vengono riportati i grafici più significativi.

Comportamenti a rischio

Questo capitolo affronta una delle tematiche maggiormente discusse in tema di promozione della salute nell’adolescenza: i comportamenti a rischio. In questo periodo della vita, infatti, le relazioni sociali subiscono cambiamenti radicali, i pari acquisiscono sempre maggiore importanza e aumenta la probabilità di sperimentare e adottare comportamenti che possono avere conseguenze sulla salute. Fra questi l’uso di sosta nze lecite, come il tabacco e l’alcol, o illecite quali la cannabis o altre sostanze psicoattive. Nello studio HBSC vengono anche indagati alcuni aspetti che riguardano la vita sessuale, quali l’uso o meno di profilattici e altri contraccettivi, e la frequenza di infortuni.

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Uso di sostanze

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Infortuni

Salute e benessere Lo studio HBSC (Health Behaviour in School-aged Children) offre l’opportunità di monitorare alcune delle variabili più importanti per valutare un momento definito come centrale nello sviluppo dell’individuo, basandosi sull’auto-percezione dei ragazzi del proprio stato di salute e del proprio benessere nei diversiambiti della loro vita, più che sulla frequenza dimalattia. Le variabili utilizzate come descrittori dello stato di salute e del benessere psico-fisico sono raccolte in quattro macro categorie: a) percezione del proprio stato di salute (eccellente, buono, discreto, scadente); b) percezione del proprio benessere (valutato su una scala da 0 a 10); c) presenza e frequenza (ogni giorno, più di una volta a settimana, una volta a settimana, una volta al mese, raramente o mai) di alcuni sintomi che sembrano essere importanti indicatori di benessere/malessere; d) consumo di farmaci (nessun farmaco nell’ultimo mese, un farmaco o più di un farmaco nell’ultimo mese).

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La sorveglianza Passi

La sorveglianza Passi, (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), avviata nel 2006, si caratterizza come una sorveglianza in sanità pubblica che raccoglie, in continuo e attraverso indagini campionarie, informazioni dalla popolazione italiana adulta (18-69 anni) sugli stili di vita e fattori di rischio comportamentali connessi all’insorgenza delle malattie croniche non trasmissibili e sul grado di conoscenza e adesione ai programmi di intervento che il Paese sta realizzando per la loro prevenzione. I temi indagati sono il fumo, l’inattività fisica, l’eccesso ponderale, il consumo di alcol, la dieta povera di frutta e verdura, ma anche il controllo del rischio cardiovascolare, l’adesione agli screening oncologici e l’adozione di misure sicurezza per prevenzione degli incidenti stradali, o in ambienti di vita di lavoro, la copertura vaccinale antinfluenzale e lo stato di benessere fisico e psicologico, e ancora alcuni aspetti inerenti la qualità della vita connessa alla salute. Come per gli altri monitoraggi, vengono di seguito presentati i dati riferiti alla Regione Piemonte ritenuti maggiormente significativi nella predisposizione del Profilo di salute. Per maggiori informazioni si fa riferimento al sito http://www.epicentro.iss.it/passi/comunicazione/regionali/pubblicazioni.asp.

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L’attività fisica in Piemonte (dati 2012-2015)

Il consumo di frutta e verdura in Piemonte (dati 2012-2015)

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Stato nutrizionale (2012-2015)

L’abitudine al fumo in Piemonte (dati aggiornati al 2014) Con le quasi 13mila interviste effettuate nel quadriennio 2011-2014, PASSI stima che in Piemonte più della metà (55%) della popolazione tra 18 e 69 anni non abbia mai fumato. I fumatori risultano poco più di 1 su 4 (26%) corrispondenti in termini assoluti a circa 770 mila persone. La loro prevalenza è particolarmente elevata tra gli uomini (31%, orrispondente a circa 450 mila persone) e tra chi ha molte difficoltà economiche (38%, stimabile in circa 120 mila persone). Gli ex fumatori rappresentano il 19% della popolazione tra 18 e 69 anni (circa 550mila persone); sono più frequenti nelle età più elevate (27% tra i 50 e 69 anni), tra gli uomini (24%) e, a differenza dei fumatori, meno diffusi (15%) tra coloro che hanno molte difficoltà economiche.

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2. BES ( bisogni educativi speciali) /problemi specifici

La scuola risponde al principio democratico di elevare il livello di educazione e di istruzione personale di ciascun cittadino, a tale proposito le leggi che si sono succedute negli anni ne hanno rafforzato la capacità democratica, ponendo al centro dei suoi interventi la programmazione educativa e didattica, dalla quale ne discendono i criteri di organizzazione del lavoro scolastico, gli strumenti valutativi e le iniziative di integrazione e di sostegno.

Allievi con bisogni educativi speciali

La Circolare Ministeriale n.8 del 06-03-2013 ridefinisce e completa il tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità, estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente: “svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”. La Direttiva estende pertanto a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003. Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare – secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata - le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti. In questa nuova e più ampia ottica, il Piano Didattico Personalizzato non può più essere inteso come mera esplicitazione di strumenti compensativi e dispensativi per gli alunni con DSA; esso è bensì lo strumento in cui si potranno, ad esempio, includere progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita (di cui moltissimi alunni con BES, privi di qualsivoglia certificazione diagnostica, abbisognano), strumenti programmatici utili in maggior misura rispetto a compensazioni o dispense a carattere squisitamente didattico-strumentale. Il nostro I.C. intende:

- assumersi un concreto impegno programmatico per l’inclusione, basato su una attenta lettura del grado di inclusività della scuola e su obiettivi di miglioramento, da perseguire nel senso della trasversalità delle prassi di inclusione negli ambiti dell’insegnamento curricolare, della gestione delle classi, dell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie;

- definire criteri e procedure di utilizzo “funzionale” delle risorse professionali presenti, privilegiando, rispetto a una logica meramente quantitativa di distribuzione degli organici, una logica “qualitativa”, sulla base di un progetto di inclusione condiviso con famiglie e servizi sociosanitari che recuperi l’aspetto “pedagogico” del percorso di apprendimento e l’ambito specifico di competenza della scuola;

- impegnarsi a partecipare ad azioni di formazione e/o di prevenzione concordate a livello territoriale. Agli studenti con bisogni educativi speciali l’Istituto Comprensivo garantisce l’inclusione attraverso una didattica individualizzata e personalizzata che tenga conto delle caratteristiche peculiari di ciascun soggetto con l’utilizzo di metodologie e strategie educative adeguate Per perseguire la “politica d’inclusione” presso l’Istituto Comprensivo si è costituito il gruppo BES la cui finalità sarà quella di costituirsi come possibile riferimento per l’Istituto, in modo tale da facilitare la collaborazione, lo scambio tra i docenti impegnati con alunni con BES, favorendo non solo la capacità di riconoscerne precocemente i possibili indizi, ma garantendo l’utilizzo di una didattica a vantaggio del singolo soggetto e di conseguenza dell’intero gruppo classe. Il gruppo BES svolge inoltre le seguenti funzioni:

Rilevazione dei BES presenti nella scuola

Raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi

Focus/confronto sui casi

Rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola

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Stesura del Piano Annuale per l’Inclusività

La rilevazione, il monitoraggio e la valutazione del grado di inclusività della scuola sono finalizzate ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi. Da tali azioni si desumeranno indicatori realistici sui quali fondare piani di miglioramento organizzativo e culturale. Si riportano di seguito i dati relativi al Piano annuale per l’inclusione 2017

A. Rilevazione dei BES presenti – anno scolastico 2017:

Infanzia Primaria Secondaria 1°

Totale

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)

minorati vista

minorati udito

Psicofisici 6 9 5 20

2. disturbi evolutivi specifici

DSA

12 41 53

ADHD/DOP 12 1 1 14

Borderline cognitivo 6

1 7

Altro DAA 8

4 12

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)

Socio-economico 10

10

Linguistico-culturale 6 15 9 30

Disagio comportamentale/relazionale 1 2 7 10

Altro

3 3

Totali 49 39 68 156

N° PEI redatti dai GLHO 6 9 5 20

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria

47

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria

19

B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo

No

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

No

Funzioni strumentali / coordinamento Sì

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Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Sì

Psicopedagogisti e affini esterni/interni Sì

Docenti tutor/mentor Sì

Altro:

Altro:

C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI Sì

Rapporti con famiglie Sì

Tutoraggio alunni Sì

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

Altro:

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI Sì

Rapporti con famiglie Sì

Tutoraggio alunni Sì

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

Altro:

Altri docenti

Partecipazione a GLI Sì

Rapporti con famiglie Sì

Tutoraggio alunni Sì

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

Altro:

Assistenza alunni disabili Sì

Progetti di inclusione / laboratori integrati

No

Altro:

Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva

Coinvolgimento in progetti di inclusione

Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante

Altro:

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili

Procedure condivise di intervento sulla disabilità

No

Procedure condivise di intervento su disagio e simili

Progetti territoriali integrati Sì

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Progetti integrati a livello di singola scuola

Rapporti con CTS / CTI Sì

Altro:

D. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili Sì

Progetti di inclusione / laboratori integrati

No

Altro:

E. Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva

Coinvolgimento in progetti di inclusione

Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante

Altro:

F: Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili

Procedure condivise di intervento sulla disabilità

No

Procedure condivise di intervento su disagio e simili

Progetti territoriali integrati Sì

Progetti integrati a livello di singola scuola

Rapporti con CTS / CTI Sì

Altro:

G. Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati Sì

Progetti integrati a livello di singola scuola

Progetti a livello di reti di scuole Sì

H. Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe

Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva

Didattica interculturale / italiano L2

Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi

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DSA, ADHD, ecc.)

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)

Altro:

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:

0 1 2 3 4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo

X

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

X

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;

X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;

X

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;

X

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;

X

Valorizzazione delle risorse esistenti X

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

X

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

X

Altro: formazione e informazione delle famiglie dei DSA

X

Altro: monitoraggio preciso e puntuale di ogni caso (cognitivo, sociale, relazionale) da parte delle Funzioni Strumentali

X

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo

Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

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3. Benessere organizzativo orario didattico (studenti e docenti); orario lavoro (docenti-ata); distribuzione

docenti sui plessi-altre scuole ORARIO DEI DOCENTI

Nella Scuola dell’infanzia l’orario settimanale previsto dal CCNL per l’insegnante della scuola dell’infanzia è di 25 ore in 5 giorni settimanali. A queste si aggiungono un massimo di 40 ore annuali di attività di progettazione, verifica, consigli di intersezione collegi docenti, assemblee informative per le famiglie. I giorni di ferie possibili sono 36 all’anno fruibili solitamente nei mesi di luglio ed agosto. L’insegnante di scuola dell’infanzia contribuisce alla formazione e allo sviluppo delle capacità cognitive, relazionali e psicomotorie del bambino tra i 3 e i 6 anni stimolando la sua autonomia, creatività e apprendimento. Definisce gli obiettivi educativi dell’anno attraverso diverse fasi di programmazione (dalla programmazione generale a quella di dettaglio). Prepara, organizza e svolge attività ludico-educative con i bambini. Monitora e valuta il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Nella Scuola primaria l’orario di servizio dei docenti è di 22 ore settimanali di lezione più 2 ore di programmazione didattica, da articolare in modo flessibile, anche su base plurisettimanale, purché in tempi non coincidenti con l’orario delle lezioni scolastiche. La programmazione, che si svolge per classe, interclasse e ambiti disciplinari, è mirata all’elaborazione dei percorsi curricolari nonché alla costruzione e sperimentazione di itinerari didattici integrati . Le ore eccedenti l’orario frontale di insegnamento, in media 2 ore funzionali alla settimana per ogni classe, sono finalizzate ad attività di sostegno, di recupero e di approfondimento disciplinare per gruppi di classe, di interclasse, di livello sulla base di una specifica progettualità. Le ore di contemporaneità dell’insegnante di classe con l’insegnante di Lingua Straniera o e/o di Religione (nel caso che la classe intera vi aderisca e non sia necessario attivare il gruppo di Attività Alternativa) sono date come disponibilità all’interclasse e al plesso (su progetto), per il sostegno e il recupero dello svantaggio, per progetti particolari secondo impegni definiti collegialmente o utilizzate per la sostituzione dei colleghi assenti (in casi di emergenza).

Nella Scuola secondaria di I grado l’orario di servizio dei docenti è di 18 ore settimanali di lezione articolate in moduli di 55 minuti, che rappresenta una scelta di flessibilità per recuperare tempo scuola (cumulando i 5 minuti residui per ogni unità oraria) da dedicare a moduli formativi costruiti in relazione ai bisogni degli alunni. L’attività di docenza prevede principalmente lezioni frontali e in parte si svolge in laboratorio o è dedicata ad attività di recupero e di approfondimento sulle classi. L’ora settimanale di ricevimento è gestita in modo flessibile e concordata con i singoli genitori su appuntamento.

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ORARIO DEGLI STUDENTI

Nella Scuola dell’infanzia Orario dal lunedì al venerdì Entrata CENTRO STORICO e BOCCIA D’ORO: 8,00/8,45 Entrata GABBIANELLA e D’AZEGLIO 8,00/8,45 Uscite CENTRO STORICO, D’AZEGLIO e BOCCIA D’ORO: 16,00/16,30 Uscite GABBIANELLA: 16.00/16,15 Pre-scuola: 7,30/8,30 - Post scuola: 16,30/17,30 Il modello orario di riferimento per il progetto educativo- didattico è il tempo pieno. Il pre e post-scuola vengono attivati con almeno 7 richieste ed il pagamento di un contributo economico da parte delle famiglie. Nell’anno scolastico 2016/2017, il pre-scuola è stato attivato presso i plessi «Marconi» e «Boccia D’oro».

Nella Scuola primaria

Orario a Tempo Pieno (40 ore): Dal lunedì al venerdì Entrata: 8,30 Uscita: 16,30 Alla Pellico, Marconi, D’Azeglio e Boccia d’Oro si può usufruire a pagamento di pre e post-scuola (gestiti dalle cooperative in presenza di almeno 7 iscritti paganti) e di attività extrascolastiche sportive (eccetto Marconi)

Nella Scuola secondaria di I grado

Orario Tempo Normale (30 ore) dal lunedì al venerdì: mattino: 8,00-13,30 - 6 moduli. Per la Nino Costa: un rientro pomeridiano per annualità: 14,30-16,10 - 2 moduli da 50 minuti. Per la Canonica: un rientro pomeridiano per annualità: 14,25-16,20 - 1 modulo da 55 minuti.

ORARIO PERSONALE ATA L’ORARIO SETTIMANALE DEL PERSONALE ATA E’DI 35H. L’ORARIO GIORNALIERO DI 7H. Distribuzione docenti sui plessi-altre scuole

INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA

DOCENTI SU 2 PLESSI

2 4 6

DOCENTI SU 2 SCUOLE

1

4. Infortuni Da settembre a dicembre 2016

DOCENTI 3

ATA 1

ALUNNI 30

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CAPITOLO II GLI AMBIENTI 2.1 Gli ambienti fisici 2.1.1 Sicurezza

Plesso Boccia d’Oro INDICATORI

adeguato da potenziare

mancante

SPAZI INTERNI spigoli vivi X

serramenti X

aule accessibilità X

dimensione porte X

vetri su mobili o porte X

rispetto capienza X

luminosità X

illuminazione X

facilità vie di fuga X

bagni rapporto utenza/numero di servizi igienici

X

stato di conservazione X

locali comuni corridoi X

scale X

mensa X

palestra X

biblioteca X

laboratori X

dormitorio X

sala insegnanti X

riscaldamento X

pulizia dei locali aule X

locali comuni X

bagni X

palestra X

spogliatoi palestra X

ampiezza corridoi X

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INDICATORI

adeguato da potenziare

mancante

SPAZI ESTERNI accessibilità ingressi

X

pericoli spigoli X

scalini X

radici affioranti X

edifici pericolanti X

guano uccelli X

accesibilità X

fruibilità X

giochi X

manutenzione verde

X

Plesso Canonica INDICATORI

adeguato da potenziare

mancante

SPAZI INTERNI spigoli vivi x

serramenti x

aule accessibilità x

dimensione porte x

vetri su mobili o porte x

rispetto capienza x

luminosità x

illuminazione x

facilità vie di fuga x

bagni rapporto utenza/numero di servizi igienici

x

stato di conservazione x

locali comuni corridoi x

scale x

mensa x

palestra x

biblioteca x

laboratori x

dormitorio x

sala insegnanti x

riscaldamento x

pulizia dei locali aule

locali comuni

bagni X

palestra

spogliatoi palestra X

ampiezza corridoi X

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INDICATORI

adeguato da potenziare

mancante

SPAZI ESTERNI accessibilità ingressi

X

pericoli spigoli X

scalini X

radici affioranti X

edifici pericolanti X

guano uccelli X

...........

accesibilità X

fruibilità X

giochi X

manutenzione verde

X

Plesso Centro Storico

INDICATORI

adeguato da potenziare

mancante

SPAZI INTERNI spigoli vivi X

serramenti X

aule accessibilità X

dimensione porte X

vetri su mobili o porte X

rispetto capienza X

luminosità X

illuminazione X

facilità vie di fuga X

bagni rapporto utenza/numero di servizi igienici

X

stato di conservazione X

locali comuni corridoi X

scale X

mensa X

palestra X

biblioteca X

laboratori X

dormitorio X

sala insegnanti

riscaldamento X

pulizia dei locali aule X

locali comuni X

bagni X

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palestra X X

spogliatoi palestra X

ampiezza corridoi X

INDICATORI

adeguato da potenziare

mancante

SPAZI ESTERNI accessibilità ingressi

X

pericoli spigoli X

scalini

radici affioranti X

edifici pericolanti X

guano uccelli X X

...........

accesibilità X

fruibilità X

giochi X

manutenzione verde

X

Plesso Gabbianella

INDICATORI

adeguato da potenziare

mancante

SPAZI INTERNI spigoli vivi X

serramenti X

aule accessibilità X

dimensione porte X

vetri su mobili o porte

X

rispetto capienza X

luminosità X

illuminazione X

facilità vie di fuga X

bagni rapporto utenza/numero di servizi igienici

X

stato di conservazione

X

locali comuni corridoi X

scale X

mensa X

palestra X

biblioteca X

laboratori X

dormitorio X

sala insegnanti X

Page 43: PROFILO DI SALUTE RETE TERRITORIALE SHE ASLTO5: Istituto … · dall’analisi dei dati di salute alla rilevazione dei isoni e alla loro deodiia 1.1 Carta identità scuola (dati scuola

riscaldamento X

pulizia dei locali aule X

locali comuni X

bagni X

palestra X

spogliatoi palestra X

ampiezza corridoi X

INDICATORI

adeguato da potenziare

mancante

SPAZI ESTERNI accessibilità ingressi

X

pericoli spigoli X

scalini X

radici affioranti X

edifici pericolanti X

guano uccelli X

...........

accesibilità X

fruibilità X

giochi X

manutenzione verde

X

Plesso Marconi

INDICATORI

adeguato da potenziare

mancante

SPAZI INTERNI spigoli vivi X

serramenti X

aule accessibilità X

dimensione porte X

vetri su mobili o porte

X

rispetto capienza X

luminosità X

illuminazione X

facilità vie di fuga X

bagni rapporto utenza/numero di servizi igienici

X

stato di conservazione

X

locali comuni corridoi X

scale X

mensa X

palestra X

Page 44: PROFILO DI SALUTE RETE TERRITORIALE SHE ASLTO5: Istituto … · dall’analisi dei dati di salute alla rilevazione dei isoni e alla loro deodiia 1.1 Carta identità scuola (dati scuola

biblioteca X

laboratori X

dormitorio X

sala insegnanti X

riscaldamento X

pulizia dei locali aule X

locali comuni X

bagni X

palestra X

spogliatoi palestra X

ampiezza corridoi X

INDICATORI

adeguato da potenziare

mancante

SPAZI ESTERNI accessibilità ingressi

X

pericoli spigoli X

scalini X

radici affioranti X

edifici pericolanti X

guano uccelli X

...........

accesibilità X

fruibilità X

giochi X

manutenzione verde

X

Plesso Nino Costa

INDICATORI

adeguato da potenziare

mancante

SPAZI INTERNI spigoli vivi X

serramenti X

aule accessibilità X

dimensione porte X

vetri su mobili o porte

X

rispetto capienza X

luminosità X

illuminazione X

facilità vie di fuga X

bagni rapporto utenza/numero di servizi igienici

X

stato di X

Page 45: PROFILO DI SALUTE RETE TERRITORIALE SHE ASLTO5: Istituto … · dall’analisi dei dati di salute alla rilevazione dei isoni e alla loro deodiia 1.1 Carta identità scuola (dati scuola

conservazione

locali comuni corridoi X

scale X

mensa X

palestra X

biblioteca X

laboratori X

dormitorio X

sala insegnanti X

riscaldamento X

pulizia dei locali aule X

locali comuni X

bagni X

palestra X

spogliatoi palestra X

ampiezza corridoi X

INDICATORI

adeguato da potenziare

mancante

SPAZI ESTERNI accessibilità ingressi

X

pericoli spigoli X

scalini X

radici affioranti X

edifici pericolanti X

guano uccelli X

...........

accesibilità X

fruibilità X

giochi X

manutenzione verde

X

Plesso Revigliasco

INDICATORI

adeguato da potenziare

mancante

SPAZI INTERNI spigoli vivi

serramenti X

aule accessibilità X

dimensione porte X

vetri su mobili o porte

X

rispetto capienza X

luminosità X

illuminazione X

Page 46: PROFILO DI SALUTE RETE TERRITORIALE SHE ASLTO5: Istituto … · dall’analisi dei dati di salute alla rilevazione dei isoni e alla loro deodiia 1.1 Carta identità scuola (dati scuola

facilità vie di fuga X

bagni rapporto utenza/numero di servizi igienici

X

stato di conservazione

X

locali comuni corridoi X

scale X

mensa

palestra

biblioteca X

laboratori X

dormitorio X

sala insegnanti X

riscaldamento X

pulizia dei locali aule X

locali comuni X

bagni X

palestra X

spogliatoi palestra X

ampiezza corridoi X

INDICATORI

adeguato da potenziare

mancante

SPAZI ESTERNI accessibilità ingressi

X

pericoli spigoli X

scalini X

radici affioranti X

edifici pericolanti X

guano uccelli X

...........

accesibilità X

fruibilità X

giochi X

manutenzione verde

X

Page 47: PROFILO DI SALUTE RETE TERRITORIALE SHE ASLTO5: Istituto … · dall’analisi dei dati di salute alla rilevazione dei isoni e alla loro deodiia 1.1 Carta identità scuola (dati scuola

2.1.2 Funzionali Plesso Boccia d’Oro

DESCRIZIONE SPAZI ESTERNI

ESIS

TEN

TE

MA

NC

AN

TE

DA

P

OT

ENZI

AR

E

DA

R

IPR

ISTI

NA

RE

AD

EGU

ATA

AREA VERDE

GIOCHI X

X MANUTENZIONE

X

ACCESSIBILITA' PEDONALE X

X

INGRESSO DISABILI X

PARCHEGGI

ACCESSIBILITA' PEDONALE X

N. PARCHEGGI

X ACCESSIBILITA'

VEICOLI

X

PERCORSO PROMISCUO PEDONOI/AUTO

ACCESSIBILITA' MEZZI DI SOCCORSO

X

SPAZI ATTIVITA' SPORTIVA

AREA GIOCHI X ATTREZZATURE

X

CAMPI GIOCO

X PISTA ATLETICA

X

PERCORSI ATTREZZATI

X

CORTILE

ACCESSIBILITA' PEDONALE X

ACCESSIBILITA' VEICOLI

X

ACCESSIBILITA' MEZZI DI SOCCORSO

X

PERCORSO PROMISCUO PEDONOI/AUTO

X

Page 48: PROFILO DI SALUTE RETE TERRITORIALE SHE ASLTO5: Istituto … · dall’analisi dei dati di salute alla rilevazione dei isoni e alla loro deodiia 1.1 Carta identità scuola (dati scuola

DESCRIZIONE SPAZI INTERNI

ESIS

TEN

TE

MA

NC

AN

TE

DA

P

OT

ENZI

AR

E

DA

R

IPR

ISTI

NA

RE

AD

EGU

ATA

AULE

LUMINOSITA'

X

ACCESSIBILITA' DISABILI

X

ARREDI

X

POSTAZIONI TECNOLOGICHE DIDATTICHE

X

AULA INSEGNANTI

LUMINOSITA'

X

ACCESSIBILITA' DISABILI

X

ARREDI

X

POSTAZIONI TECNOLOGICHE DIDATTICHE

X

UFFICI SEGRETERIA

LUMINOSITA'

X ACCESSIBILITA'

DISABILI

X ARREDI

X

POSTAZIONI TECNOLOGICHE DIDATTICHE

X

BAGNI

RISPETTANO LE NORME VIGENTI IN MATERIA

X

BAGNO DISABILI

X

CORRIDOI

POSSIBILITA' DI RICREAZIONE

X

LUMINOSITA' ARTIFICIALE

X

LUMINOSITA' NATURALE

X

USCITE DI SICUREZZA

X

AUDITORIUM / SALE RIUNIONI

LUMINOSITA'

X ACCESSIBILITA'

DISABILI

X ARREDI

X

TECNOLOGIE DIGITALI

X

MENSA

LUMINOSITA'

X

ACCESSIBILITA' DISABILI

X

ARREDI

X

Page 49: PROFILO DI SALUTE RETE TERRITORIALE SHE ASLTO5: Istituto … · dall’analisi dei dati di salute alla rilevazione dei isoni e alla loro deodiia 1.1 Carta identità scuola (dati scuola

SERVIZI IGIENICI PERTINENTI

X

PALESTRA

LUMINOSITA'

X

ACCESSIBILITA' DISABILI

X

ATTREZZATURE

X

SPOGLIATOI

X

SERVIZI IGIENICI

X

LABORATORI

LUMINOSITA'

X

ACCESSIBILITA' DISABILI

X

ARREDI

X

X

TECNOLOGIE DIGITALI

X

X

Plesso Canonica

DESCRIZIONE SPAZI ESTERNI

ESIS

TEN

TE

MA

NC

AN

TE

DA

P

OT

ENZI

AR

E

DA

R

IPR

ISTI

NA

RE

AD

EGU

ATA

AREA VERDE

GIOCHI X

MANUTENZIONE X

ACCESSIBILITA' PEDONALE

X

INGRESSO DISABILI

X

PARCHEGGI

ACCESSIBILITA' PEDONALE

X

N. PARCHEGGI X

ACCESSIBILITA' VEICOLI

X

PERCORSO PROMISCUO PEDONOI/AUTO

ACCESSIBILITA' MEZZI DI SOCCORSO

X

SPAZI ATTIVITA' SPORTIVA

AREA GIOCHI X

ATTREZZATURE X

CAMPI GIOCO X

PISTA ATLETICA X

PERCORSI ATTREZZATI

X

CORTILE ACCESSIBILITA' PEDONALE

X

Page 50: PROFILO DI SALUTE RETE TERRITORIALE SHE ASLTO5: Istituto … · dall’analisi dei dati di salute alla rilevazione dei isoni e alla loro deodiia 1.1 Carta identità scuola (dati scuola

ACCESSIBILITA' VEICOLI

X

ACCESSIBILITA' MEZZI DI SOCCORSO

X

PERCORSO PROMISCUO PEDONOI/AUTO

X

DESCRIZIONE SPAZI INTERNI

ESIS

TEN

TE

MA

NC

AN

TE

DA

P

OT

ENZI

AR

E

DA

R

IPR

ISTI

NA

RE

AD

EGU

ATA

AULE

LUMINOSITA'

X

ACCESSIBILITA' DISABILI

X

ARREDI

X

POSTAZIONI TECNOLOGICHE DIDATTICHE

X

X

AULA INSEGNANTI

LUMINOSITA'

X

ACCESSIBILITA' DISABILI

X

ARREDI

X

POSTAZIONI TECNOLOGICHE DIDATTICHE

X

UFFICI SEGRETERIA

LUMINOSITA'

ACCESSIBILITA' DISABILI

X

ARREDI

X

POSTAZIONI TECNOLOGICHE DIDATTICHE

X

X

BAGNI

RISPETTANO LE NORME VIGENTI IN MATERIA

X

BAGNO DISABILI

X

CORRIDOI

POSSIBILITA' DI RICREAZIONE

X

LUMINOSITA' ARTIFICIALE

X

LUMINOSITA' NATURALE

X

USCITE DI SICUREZZA

X

AUDITORIUM / LUMINOSITA'

X

X

Page 51: PROFILO DI SALUTE RETE TERRITORIALE SHE ASLTO5: Istituto … · dall’analisi dei dati di salute alla rilevazione dei isoni e alla loro deodiia 1.1 Carta identità scuola (dati scuola

SALE RIUNIONI ACCESSIBILITA' DISABILI

X

ARREDI

X

TECNOLOGIE DIGITALI

X

MENSA

LUMINOSITA'

X

ACCESSIBILITA' DISABILI

X

ARREDI

X

SERVIZI IGIENICI PERTINENTI

X

PALESTRA

LUMINOSITA' X

ACCESSIBILITA' DISABILI

X

ATTREZZATURE X

SPOGLIATOI X

SERVIZI IGIENICI

X

LABORATORI

LUMINOSITA' X

ACCESSIBILITA' DISABILI

X

ARREDI X

TECNOLOGIE DIGITALI

X

Plesso Centro Storico

DESCRIZIONE SPAZI ESTERNI

ESIS

TEN

TE

MA

NC

AN

TE

DA

P

OT

ENZI

AR

E

DA

R

IPR

ISTI

NA

RE

AD

EGU

ATA

AREA VERDE

GIOCHI

X MANUTENZIONE

X

ACCESSIBILITA' PEDONALE

X

INGRESSO DISABILI

X

PARCHEGGI

ACCESSIBILITA' PEDONALE

X

N. PARCHEGGI

X ACCESSIBILITA'

VEICOLI

X PERCORSO

PROMISCUO PEDONOI/AUTO

X

ACCESSIBILITA' MEZZI DI SOCCORSO

X

Page 52: PROFILO DI SALUTE RETE TERRITORIALE SHE ASLTO5: Istituto … · dall’analisi dei dati di salute alla rilevazione dei isoni e alla loro deodiia 1.1 Carta identità scuola (dati scuola

SPAZI ATTIVITA' SPORTIVA

AREA GIOCHI

X ATTREZZATURE

X

CAMPI GIOCO

X PISTA ATLETICA

X

PERCORSI ATTREZZATI

X

CORTILE

ACCESSIBILITA' PEDONALE X

ACCESSIBILITA' VEICOLI

X

ACCESSIBILITA' MEZZI DI SOCCORSO

X

PERCORSO PROMISCUO PEDONOI/AUTO

X

DESCRIZIONE SPAZI INTERNI

ESIS

TEN

TE

MA

NC

AN

TE

DA

P

OT

ENZI

AR

E

DA

R

IPR

ISTI

NA

RE

AD

EGU

ATA

AULE

LUMINOSITA'

X

ACCESSIBILITA' DISABILI

X

ARREDI

X

POSTAZIONI TECNOLOGICHE DIDATTICHE

X

AULA INSEGNANTI

LUMINOSITA'

X

ACCESSIBILITA' DISABILI

X

ARREDI

X

POSTAZIONI TECNOLOGICHE DIDATTICHE

X

UFFICI SEGRETERIA

LUMINOSITA'

X ACCESSIBILITA'

DISABILI

X ARREDI

X

POSTAZIONI TECNOLOGICHE DIDATTICHE

X

BAGNI

RISPETTANO LE NORME VIGENTI IN MATERIA

X

BAGNO DISABILI

X

Page 53: PROFILO DI SALUTE RETE TERRITORIALE SHE ASLTO5: Istituto … · dall’analisi dei dati di salute alla rilevazione dei isoni e alla loro deodiia 1.1 Carta identità scuola (dati scuola

CORRIDOI

POSSIBILITA' DI RICREAZIONE

X

LUMINOSITA' ARTIFICIALE

X

LUMINOSITA' NATURALE

X

USCITE DI SICUREZZA

X

AUDITORIUM / SALE RIUNIONI

LUMINOSITA'

X ACCESSIBILITA'

DISABILI

X ARREDI

X

TECNOLOGIE DIGITALI

X

MENSA

LUMINOSITA'

X

ACCESSIBILITA' DISABILI

X

ARREDI

X

SERVIZI IGIENICI PERTINENTI

X

PALESTRA

LUMINOSITA'

X ACCESSIBILITA'

DISABILI

X ATTREZZATURE

X

SPOGLIATOI

X SERVIZI

IGIENICI

X

LABORATORI

LUMINOSITA'

X

ACCESSIBILITA' DISABILI

X

ARREDI

X

TECNOLOGIE DIGITALI

X

Plesso Gabbianella

DESCRIZIONE SPAZI ESTERNI

ESIS

TEN

TE

MA

NC

AN

TE

DA

P

OT

ENZI

AR

E

DA

R

IPR

ISTI

NA

RE

AD

EGU

ATA

AREA VERDE

GIOCHI X

MANUTENZIONE X

ACCESSIBILITA' PEDONALE

INGRESSO DISABILI

X

PARCHEGGI

ACCESSIBILITA' PEDONALE

X

N. PARCHEGGI X

Page 54: PROFILO DI SALUTE RETE TERRITORIALE SHE ASLTO5: Istituto … · dall’analisi dei dati di salute alla rilevazione dei isoni e alla loro deodiia 1.1 Carta identità scuola (dati scuola

ACCESSIBILITA' VEICOLI

X

PERCORSO PROMISCUO PEDONOI/AUTO

X

ACCESSIBILITA' MEZZI DI SOCCORSO

X

SPAZI ATTIVITA' SPORTIVA

AREA GIOCHI X

ATTREZZATURE X

CAMPI GIOCO X

PISTA ATLETICA X

PERCORSI ATTREZZATI

X

CORTILE

ACCESSIBILITA' PEDONALE

X

ACCESSIBILITA' VEICOLI

X

ACCESSIBILITA' MEZZI DI SOCCORSO

X

PERCORSO PROMISCUO PEDONOI/AUTO

X

DESCRIZIONE SPAZI INTERNI

ESIS

TEN

TE

MA

NC

AN

TE

DA

P

OT

ENZI

AR

E

DA

R

IPR

ISTI

NA

RE

AD

EGU

ATA

AULE

LUMINOSITA'

X

ACCESSIBILITA' DISABILI

X

ARREDI

X

POSTAZIONI TECNOLOGICHE DIDATTICHE

X

AULA INSEGNANTI

LUMINOSITA'

ACCESSIBILITA' DISABILI

ARREDI

POSTAZIONI TECNOLOGICHE DIDATTICHE

UFFICI SEGRETERIA

LUMINOSITA'

X

ACCESSIBILITA' DISABILI

X

ARREDI

X

POSTAZIONI TECNOLOGICHE

X

Page 55: PROFILO DI SALUTE RETE TERRITORIALE SHE ASLTO5: Istituto … · dall’analisi dei dati di salute alla rilevazione dei isoni e alla loro deodiia 1.1 Carta identità scuola (dati scuola

DIDATTICHE

BAGNI

RISPETTANO LE NORME VIGENTI IN MATERIA

X

BAGNO DISABILI

X

CORRIDOI

POSSIBILITA' DI RICREAZIONE

X

LUMINOSITA' ARTIFICIALE

X

LUMINOSITA' NATURALE

X

USCITE DI SICUREZZA

X

AUDITORIUM / SALE RIUNIONI

LUMINOSITA'

X

ACCESSIBILITA' DISABILI

X

ARREDI

X

TECNOLOGIE DIGITALI

X

MENSA

LUMINOSITA'

X

ACCESSIBILITA' DISABILI

X

ARREDI

X

SERVIZI IGIENICI PERTINENTI

X

PALESTRA

LUMINOSITA'

ACCESSIBILITA' DISABILI

ATTREZZATURE

SPOGLIATOI

SERVIZI IGIENICI

LABORATORI

LUMINOSITA'

X

ACCESSIBILITA' DISABILI

X

ARREDI

X

TECNOLOGIE DIGITALI

X

Page 56: PROFILO DI SALUTE RETE TERRITORIALE SHE ASLTO5: Istituto … · dall’analisi dei dati di salute alla rilevazione dei isoni e alla loro deodiia 1.1 Carta identità scuola (dati scuola

Plesso Marconi

DESCRIZIONE SPAZI ESTERNI

ESIS

TEN

TE

MA

NC

AN

TE

DA

P

OT

ENZI

AR

E

DA

R

IPR

ISTI

NA

RE

AD

EGU

ATA

AREA VERDE

GIOCHI

X MANUTENZIONE

X

ACCESSIBILITA' PEDONALE

X

INGRESSO DISABILI

X

PARCHEGGI

ACCESSIBILITA' PEDONALE

X

N. PARCHEGGI

X

ACCESSIBILITA' VEICOLI

X

PERCORSO PROMISCUO PEDONOI/AUTO

X

ACCESSIBILITA' MEZZI DI SOCCORSO

X

SPAZI ATTIVITA' SPORTIVA

AREA GIOCHI

X

ATTREZZATURE

X CAMPI GIOCO

X

PISTA ATLETICA

X PERCORSI

ATTREZZATI

X

CORTILE

ACCESSIBILITA' PEDONALE

X

ACCESSIBILITA' VEICOLI

X

ACCESSIBILITA' MEZZI DI SOCCORSO

X

PERCORSO PROMISCUO PEDONOI/AUTO

X

DESCRIZIONE SPAZI INTERNI

ESIS

TEN

TE

MA

NC

AN

TE

DA

P

OT

ENZI

AR

E

DA

R

IPR

ISTI

NA

RE

AD

EGU

ATA

AULE LUMINOSITA'

X

ACCESSIBILITA' DISABILI

X

Page 57: PROFILO DI SALUTE RETE TERRITORIALE SHE ASLTO5: Istituto … · dall’analisi dei dati di salute alla rilevazione dei isoni e alla loro deodiia 1.1 Carta identità scuola (dati scuola

ARREDI

X

POSTAZIONI TECNOLOGICHE DIDATTICHE

X

AULA INSEGNANTI

LUMINOSITA' ACCESSIBILITA'

DISABILI

X ARREDI

X

POSTAZIONI TECNOLOGICHE DIDATTICHE

X

UFFICI SEGRETERIA

LUMINOSITA' ACCESSIBILITA'

DISABILI ARREDI POSTAZIONI

TECNOLOGICHE DIDATTICHE

BAGNI

RISPETTANO LE NORME VIGENTI IN MATERIA

X

BAGNO DISABILI

X

CORRIDOI

POSSIBILITA' DI RICREAZIONE

X

LUMINOSITA' ARTIFICIALE

X

LUMINOSITA' NATURALE

X

USCITE DI SICUREZZA

X

AUDITORIUM / SALE RIUNIONI

LUMINOSITA'

X

ACCESSIBILITA' DISABILI

X

ARREDI

X

TECNOLOGIE DIGITALI

X

MENSA

LUMINOSITA'

X

ACCESSIBILITA' DISABILI

X

ARREDI

X

SERVIZI IGIENICI PERTINENTI

X

PALESTRA

LUMINOSITA'

X ACCESSIBILITA'

DISABILI

X ATTREZZATURE

X

SPOGLIATOI

X SERVIZI

IGIENICI

Page 58: PROFILO DI SALUTE RETE TERRITORIALE SHE ASLTO5: Istituto … · dall’analisi dei dati di salute alla rilevazione dei isoni e alla loro deodiia 1.1 Carta identità scuola (dati scuola

LABORATORI

LUMINOSITA'

X

ACCESSIBILITA' DISABILI

X

ARREDI

X

TECNOLOGIE DIGITALI

X

Plesso Nino Costa

DESCRIZIONE SPAZI ESTERNI

ESIS

TEN

TE

MA

NC

AN

TE

DA

P

OT

ENZI

AR

E

DA

R

IPR

ISTI

NA

RE

AD

EGU

ATA

AREA VERDE

GIOCHI

MANUTENZIONE X

ACCESSIBILITA' PEDONALE

X

INGRESSO DISABILI

X

PARCHEGGI

ACCESSIBILITA' PEDONALE

X

N. PARCHEGGI X

ACCESSIBILITA' VEICOLI

X

PERCORSO PROMISCUO PEDONOI/AUTO

X

ACCESSIBILITA' MEZZI DI SOCCORSO

X

SPAZI ATTIVITA' SPORTIVA

AREA GIOCHI X

ATTREZZATURE X

CAMPI GIOCO X

PISTA ATLETICA X

PERCORSI ATTREZZATI

X

CORTILE

ACCESSIBILITA' PEDONALE

X

ACCESSIBILITA' VEICOLI

X

ACCESSIBILITA' MEZZI DI SOCCORSO

X

PERCORSO PROMISCUO PEDONOI/AUTO

X

Page 59: PROFILO DI SALUTE RETE TERRITORIALE SHE ASLTO5: Istituto … · dall’analisi dei dati di salute alla rilevazione dei isoni e alla loro deodiia 1.1 Carta identità scuola (dati scuola

DESCRIZIONE SPAZI INTERNI

ESIS

TEN

TE

MA

NC

AN

TE

DA

P

OT

ENZI

AR

E

DA

R

IPR

ISTI

NA

RE

AD

EGU

ATA

AULE

LUMINOSITA'

X

ACCESSIBILITA' DISABILI

X

ARREDI

X

POSTAZIONI TECNOLOGICHE DIDATTICHE

AULA INSEGNANTI

LUMINOSITA'

X

ACCESSIBILITA' DISABILI

X

ARREDI

X

POSTAZIONI TECNOLOGICHE DIDATTICHE

X

UFFICI SEGRETERIA

LUMINOSITA'

ACCESSIBILITA' DISABILI

ARREDI

POSTAZIONI TECNOLOGICHE DIDATTICHE

BAGNI

RISPETTANO LE NORME VIGENTI IN MATERIA

X

BAGNO DISABILI

X

CORRIDOI

POSSIBILITA' DI RICREAZIONE

X

LUMINOSITA' ARTIFICIALE

X

LUMINOSITA' NATURALE

X

USCITE DI SICUREZZA

X

AUDITORIUM / SALE RIUNIONI

LUMINOSITA'

ACCESSIBILITA' DISABILI

X

ARREDI

X

TECNOLOGIE DIGITALI

X

MENSA

LUMINOSITA'

X

ACCESSIBILITA' DISABILI

X

ARREDI

X

SERVIZI X

Page 60: PROFILO DI SALUTE RETE TERRITORIALE SHE ASLTO5: Istituto … · dall’analisi dei dati di salute alla rilevazione dei isoni e alla loro deodiia 1.1 Carta identità scuola (dati scuola

IGIENICI PERTINENTI

PALESTRA

LUMINOSITA'

X

ACCESSIBILITA' DISABILI

X

ATTREZZATURE

X

SPOGLIATOI

X

SERVIZI IGIENICI

X

LABORATORI

LUMINOSITA'

X

ACCESSIBILITA' DISABILI

X

ARREDI

X

TECNOLOGIE DIGITALI

X

Plesso Revigliasco

DESCRIZIONE SPAZI ESTERNI

ESIS

TEN

TE

MA

NC

AN

TE

DA

P

OT

ENZI

AR

E

DA

R

IPR

ISTI

NA

RE

AD

EGU

ATA

AREA VERDE

GIOCHI X

MANUTENZIONE X

ACCESSIBILITA' PEDONALE

X

INGRESSO DISABILI

X

PARCHEGGI

ACCESSIBILITA' PEDONALE

X

N. PARCHEGGI X

ACCESSIBILITA' VEICOLI

X

PERCORSO PROMISCUO PEDONOI/AUTO

ACCESSIBILITA' MEZZI DI SOCCORSO

X

SPAZI ATTIVITA' SPORTIVA

AREA GIOCHI X

ATTREZZATURE X

CAMPI GIOCO X

PISTA ATLETICA X

PERCORSI ATTREZZATI

X

CORTILE ACCESSIBILITA' PEDONALE

X

Page 61: PROFILO DI SALUTE RETE TERRITORIALE SHE ASLTO5: Istituto … · dall’analisi dei dati di salute alla rilevazione dei isoni e alla loro deodiia 1.1 Carta identità scuola (dati scuola

ACCESSIBILITA' VEICOLI

X

ACCESSIBILITA' MEZZI DI SOCCORSO

X

PERCORSO PROMISCUO PEDONOI/AUTO

X

DESCRIZIONE SPAZI INTERNI

ESIS

TEN

TE

MA

NC

AN

TE

DA

P

OT

ENZI

AR

E

DA

R

IPR

ISTI

NA

RE

AD

EGU

ATA

AULE

LUMINOSITA'

X

ACCESSIBILITA' DISABILI

X

ARREDI

X

POSTAZIONI TECNOLOGICHE DIDATTICHE

X

AULA INSEGNANTI

LUMINOSITA'

X

ACCESSIBILITA' DISABILI

X

ARREDI

X

POSTAZIONI TECNOLOGICHE DIDATTICHE

X

UFFICI SEGRETERIA

LUMINOSITA'

ACCESSIBILITA' DISABILI

ARREDI

POSTAZIONI TECNOLOGICHE DIDATTICHE

BAGNI

RISPETTANO LE NORME VIGENTI IN MATERIA

X

BAGNO DISABILI

X

CORRIDOI

POSSIBILITA' DI RICREAZIONE

X

LUMINOSITA' ARTIFICIALE

X

LUMINOSITA' NATURALE

X

USCITE DI SICUREZZA

X

AUDITORIUM / SALE RIUNIONI

LUMINOSITA'

ACCESSIBILITA' DISABILI

Page 62: PROFILO DI SALUTE RETE TERRITORIALE SHE ASLTO5: Istituto … · dall’analisi dei dati di salute alla rilevazione dei isoni e alla loro deodiia 1.1 Carta identità scuola (dati scuola

ARREDI

TECNOLOGIE DIGITALI

MENSA

LUMINOSITA'

X

ACCESSIBILITA' DISABILI

X

ARREDI

X

SERVIZI IGIENICI PERTINENTI

X

PALESTRA

LUMINOSITA'

X

ACCESSIBILITA' DISABILI

X

ATTREZZATURE

X

SPOGLIATOI

X

SERVIZI IGIENICI

X

LABORATORI

LUMINOSITA'

X

ACCESSIBILITA' DISABILI

X

ARREDI

X

TECNOLOGIE DIGITALI

X

2.1.3 Mobilità sostenibile (Spostamenti funzionali alla didattica; spazi adeguati per entrata e uscita da scuola;)

Plesso Boccia d’Oro

MOBILITA' SOSTENIBILE SI NO DA POTENZIARE

La scuola è servita dai mezzi pubblici X X

La scuola è servita da una pista ciclabile/pedonale X

Gli orari dei mezzi pubblici sono funzionali alle normali attività didattiche

X

I mezzi pubblici e i mezzi privati hanno spazi di sosta definiti che permettono l'accesso alla scuola in sicurezza

X

Gli spazi per l'entrata e l'uscita da scuola sono adeguati ( è presente un cortile interno e una zona esterna solo pedonale)

X

Page 63: PROFILO DI SALUTE RETE TERRITORIALE SHE ASLTO5: Istituto … · dall’analisi dei dati di salute alla rilevazione dei isoni e alla loro deodiia 1.1 Carta identità scuola (dati scuola

Tali spazi sono sorvegliati da personale esterno

Tali spazi sono sorvegliati da personale interno X

Sono attivi progetti di mobilità sostenibile ( pedibus, )

La città è dotata di marciapiedi e attraversamenti pedonali funzionali allo spostamento in sicurezza delle scolaresche in uscita didattica

X X

Plesso Canonica

MOBILITA' SOSTENIBILE SI NO DA POTENZIARE

La scuola è servita dai mezzi pubblici

X

La scuola è servita da una pista ciclabile/pedonale

X

Gli orari dei mezzi pubblici sono funzionali alle normali attività didattiche

X

I mezzi pubblici e i mezzi privati hanno spazi di sosta definiti che permettono l'accesso alla scuola in sicurezza

X

Gli spazi per l'entrata e l'uscita da scuola sono adeguati ( è presente un cortile interno e una zona esterna solo pedonale)

X

Tali spazi sono sorvegliati da personale esterno X

Tali spazi sono sorvegliati da personale interno X

Sono attivi progetti di mobilità sostenibile ( pedibus, …)

X

La città è dotata di marciapiedi e attraversamenti pedonali funzionali allo spostamento in sicurezza delle scolaresche in uscita didattica

X

Page 64: PROFILO DI SALUTE RETE TERRITORIALE SHE ASLTO5: Istituto … · dall’analisi dei dati di salute alla rilevazione dei isoni e alla loro deodiia 1.1 Carta identità scuola (dati scuola

Plesso Centro Storico

MOBILITA' SOSTENIBILE SI NO DA POTENZIARE

La scuola è servita dai mezzi pubblici

X

La scuola è servita da una pista ciclabile/pedonale

X

Gli orari dei mezzi pubblici sono funzionali alle normali attività didattiche

X

I mezzi pubblici e i mezzi privati hanno spazi di sosta definiti che permettono l'accesso alla scuola in sicurezza

X

Gli spazi per l'entrata e l'uscita da scuola sono adeguati ( è presente un cortile interno e una zona esterna solo pedonale)

X

Tali spazi sono sorvegliati da personale esterno X

Tali spazi sono sorvegliati da personale interno X

Sono attivi progetti di mobilità sostenibile ( pedibus, …)

X

La città è dotata di marciapiedi e attraversamenti pedonali funzionali allo spostamento in sicurezza delle scolaresche in uscita didattica

X

Plesso Gabbianella

MOBILITA' SOSTENIBILE SI NO DA POTENZIARE

La scuola è servita dai mezzi pubblici X

La scuola è servita da una pista ciclabile/pedonale X

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Gli orari dei mezzi pubblici sono funzionali alle normali attività didattiche

X

I mezzi pubblici e i mezzi privati hanno spazi di sosta definiti che permettono l'accesso alla scuola in sicurezza

X

Gli spazi per l'entrata e l'uscita da scuola sono adeguati ( è presente un cortile interno e una zona esterna solo pedonale)

X

Tali spazi sono sorvegliati da personale esterno X

Tali spazi sono sorvegliati da personale interno X

Sono attivi progetti di mobilità sostenibile ( pedibus, …)

X

La città è dotata di marciapiedi e attraversamenti pedonali funzionali allo spostamento in sicurezza delle scolaresche in uscita didattica

X

Plesso Marconi

MOBILITA' SOSTENIBILE SI NO DA POTENZIARE

La scuola è servita dai mezzi pubblici X

La scuola è servita da una pista ciclabile/pedonale

X

Gli orari dei mezzi pubblici sono funzionali alle normali attività didattiche

X

I mezzi pubblici e i mezzi privati hanno spazi di sosta definiti che permettono l'accesso alla scuola in sicurezza

X

Gli spazi per l'entrata e l'uscita da scuola sono adeguati ( è presente un cortile interno e una zona esterna solo pedonale)

X

Tali spazi sono sorvegliati da personale esterno

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Tali spazi sono sorvegliati da personale interno X

Sono attivi progetti di mobilità sostenibile ( pedibus, …)

X

La città è dotata di marciapiedi e attraversamenti pedonali funzionali allo spostamento in sicurezza delle scolaresche in uscita didattica

X

Plesso Nino Costa

MOBILITA' SOSTENIBILE SI NO DA POTENZIARE

La scuola è servita dai mezzi pubblici X

La scuola è servita da una pista ciclabile/pedonale

X

Gli orari dei mezzi pubblici sono funzionali alle normali attività didattiche

X

I mezzi pubblici e i mezzi privati hanno spazi di sosta definiti che permettono l'accesso alla scuola in sicurezza

X

Gli spazi per l'entrata e l'uscita da scuola sono adeguati ( è presente un cortile interno e una zona esterna solo pedonale)

X

Tali spazi sono sorvegliati da personale esterno X

Tali spazi sono sorvegliati da personale interno

X

Sono attivi progetti di mobilità sostenibile ( pedibus, …)

X

La città è dotata di marciapiedi e attraversamenti pedonali funzionali allo spostamento in sicurezza delle scolaresche in uscita didattica

X

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Plesso Revigliasco

MOBILITA' SOSTENIBILE SI NO DA POTENZIARE

La scuola è servita dai mezzi pubblici

La scuola è servita da una pista ciclabile/pedonale

X

Gli orari dei mezzi pubblici sono funzionali alle normali attività didattiche

I mezzi pubblici e i mezzi privati hanno spazi di sosta definiti che permettono l'accesso alla scuola in sicurezza

X

Gli spazi per l'entrata e l'uscita da scuola sono adeguati ( è presente un cortile interno e una zona esterna solo pedonale)

X

Tali spazi sono sorvegliati da personale esterno

Tali spazi sono sorvegliati da personale interno X

Sono attivi progetti di mobilità sostenibile ( pedibus, …)

X

La città è dotata di marciapiedi e attraversamenti pedonali funzionali allo spostamento in sicurezza delle scolaresche in uscita didattica

X

2.1.4 Cura estetica (gradevolezza)

Plesso Boccia d’Oro Spazi interni

ACCURATO

ACCETTABILE INSUFFICIENTE

PULIZIA

X

TINTEGGIATURA

X

STATO DEGLI ARREDI

X

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ALLESTIMENTO E DECORO DELLE AULE

X

ALLESTIMENTO E DECORO DELL’INGRESSO E DEGLI SPAZI COMUNI

X

Spazi esterni

ACCURATO ACCETTABILE INSUFFICIENTE

PULIZIA INGRESSO CORTILE E/O GIARDINO

X

ALLESTIMENTO E DECORO DELLO SPAZIO ANTISTATANTE LA SCUOLA (cancello, eventuali bacheche, presenza fioriere…)

X

STATO DI CONSERVAZIONE DEI CANCELLI E DELLE RECINZIONI (verniciatura, presenza di ruggine..)

X

STATO DI CONSERVAZIONE DEI GIOCHI PER ESTERNI SE ESISTENTI

MANUTENZIONE DI ORTI E/O GIARDINI SE ESISTENTI

X

Plesso Canonica Spazi interni

ACCURATO

ACCETTABILE INSUFFICIENTE

PULIZIA

X

TINTEGGIATURA

X

STATO DEGLI ARREDI

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ALLESTIMENTO E DECORO DELLE AULE

X

ALLESTIMENTO E DECORO DELL’INGRESSO E DEGLI SPAZI COMUNI

X

Spazi esterni

ACCURATO ACCETTABILE INSUFFICIENTE

PULIZIA INGRESSO CORTILE E/O GIARDINO

X

ALLESTIMENTO E DECORO DELLO SPAZIO ANTISTATANTE LA SCUOLA (cancello, eventuali bacheche, presenza fioriere…)

X

STATO DI CONSERVAZIONE DEI CANCELLI E DELLE RECINZIONI (verniciatura, presenza di ruggine..)

X

STATO DI CONSERVAZIONE DEI GIOCHI PER ESTERNI SE ESISTENTI

MANUTENZIONE DI ORTI E/O GIARDINI SE ESISTENTI

X

Plesso Centro Storico Spazi interni

ACCURATO

ACCETTABILE INSUFFICIENTE

PULIZIA

X

TINTEGGIATURA

X

STATO DEGLI ARREDI

X

Page 70: PROFILO DI SALUTE RETE TERRITORIALE SHE ASLTO5: Istituto … · dall’analisi dei dati di salute alla rilevazione dei isoni e alla loro deodiia 1.1 Carta identità scuola (dati scuola

ALLESTIMENTO E DECORO DELLE AULE

X

ALLESTIMENTO E DECORO DELL’INGRESSO E DEGLI SPAZI COMUNI

X

Spazi esterni

ACCURATO ACCETTABILE INSUFFICIENTE

PULIZIA INGRESSO CORTILE E/O GIARDINO

X

ALLESTIMENTO E DECORO DELLO SPAZIO ANTISTATANTE LA SCUOLA (cancello, eventuali bacheche, presenza fioriere…)

X

STATO DI CONSERVAZIONE DEI CANCELLI E DELLE RECINZIONI (verniciatura, presenza di ruggine..)

X

STATO DI CONSERVAZIONE DEI GIOCHI PER ESTERNI SE ESISTENTI

X

MANUTENZIONE DI ORTI E/O GIARDINI SE ESISTENTI

Plesso Costa Spazi interni

ACCURATO

ACCETTABILE INSUFFICIENTE

PULIZIA

X

TINTEGGIATURA

X

STATO DEGLI X

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ARREDI

ALLESTIMENTO E DECORO DELLE AULE

X

ALLESTIMENTO E DECORO DELL’INGRESSO E DEGLI SPAZI COMUNI

X

Spazi esterni

ACCURATO ACCETTABILE INSUFFICIENTE

PULIZIA INGRESSO CORTILE E/O GIARDINO

X

ALLESTIMENTO E DECORO DELLO SPAZIO ANTISTATANTE LA SCUOLA (cancello, eventuali bacheche, presenza fioriere…)

X

STATO DI CONSERVAZIONE DEI CANCELLI E DELLE RECINZIONI (verniciatura, presenza di ruggine..)

X

STATO DI CONSERVAZIONE DEI GIOCHI PER ESTERNI SE ESISTENTI

MANUTENZIONE DI ORTI E/O GIARDINI SE ESISTENTI

Plesso Gabbianella Spazi interni

ACCURATO

ACCETTABILE INSUFFICIENTE

PULIZIA

X

TINTEGGIATURA

X

STATO DEGLI ARREDI

X

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ALLESTIMENTO E DECORO DELLE AULE

X

ALLESTIMENTO E DECORO DELL’INGRESSO E DEGLI SPAZI COMUNI

X

Spazi esterni

ACCURATO ACCETTABILE INSUFFICIENTE

PULIZIA INGRESSO CORTILE E/O GIARDINO

X

ALLESTIMENTO E DECORO DELLO SPAZIO ANTISTATANTE LA SCUOLA (cancello, eventuali bacheche, presenza fioriere…)

X

STATO DI CONSERVAZIONE DEI CANCELLI E DELLE RECINZIONI (verniciatura, presenza di ruggine..)

X

STATO DI CONSERVAZIONE DEI GIOCHI PER ESTERNI SE ESISTENTI

X

MANUTENZIONE DI ORTI E/O GIARDINI SE ESISTENTI

X

Plesso Marconi Spazi interni

ACCURATO

ACCETTABILE INSUFFICIENTE

PULIZIA

X

TINTEGGIATURA

X

STATO DEGLI ARREDI

X

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ALLESTIMENTO E DECORO DELLE AULE

X

ALLESTIMENTO E DECORO DELL’INGRESSO E DEGLI SPAZI COMUNI

X

Spazi esterni

ACCURATO ACCETTABILE INSUFFICIENTE

PULIZIA INGRESSO CORTILE E/O GIARDINO

X

ALLESTIMENTO E DECORO DELLO SPAZIO ANTISTATANTE LA SCUOLA (cancello, eventuali bacheche, presenza fioriere…)

X

STATO DI CONSERVAZIONE DEI CANCELLI E DELLE RECINZIONI (verniciatura, presenza di ruggine..)

X

STATO DI CONSERVAZIONE DEI GIOCHI PER ESTERNI SE ESISTENTI

MANUTENZIONE DI ORTI E/O GIARDINI SE ESISTENTI

Plesso Revigliasco Spazi interni

ACCURATO

ACCETTABILE INSUFFICIENTE

PULIZIA

X

TINTEGGIATURA

X

STATO DEGLI ARREDI

ALLESTIMENTO E X

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DECORO DELLE AULE

ALLESTIMENTO E DECORO DELL’INGRESSO E DEGLI SPAZI COMUNI

X

Spazi esterni

ACCURATO ACCETTABILE INSUFFICIENTE

PULIZIA INGRESSO CORTILE E/O GIARDINO

X

ALLESTIMENTO E DECORO DELLO SPAZIO ANTISTATANTE LA SCUOLA (cancello, eventuali bacheche, presenza fioriere…)

X

STATO DI CONSERVAZIONE DEI CANCELLI E DELLE RECINZIONI (verniciatura, presenza di ruggine..)

X

STATO DI CONSERVAZIONE DEI GIOCHI PER ESTERNI SE ESISTENTI

X

MANUTENZIONE DI ORTI E/O GIARDINI SE ESISTENTI

X

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2.2 GLI AMBIENTI EDUCATIVI

2.2.1. POLITICHE DELLA SCUOLA

1. NORMATIVE 2. LINEE GUIDA 3. DOCUMENTI STRATEGICI L'espressione "ambiente di apprendimento" è oggi molto usata nel lessico delle scienze dell'educazione. La sua diffusione è avvenuta in concomitanza con il cambiamento di prospettiva che, da un ventennio a questa parte, è stato registrato in campo psico-pedagogico. Si parla in proposito del passaggio dal paradigma dell'insegnamento a quello dell'apprendimento: da una visione incentrata sull'insegnamento (che cosa insegnare) si è passati ad una prospettiva focalizzata sul soggetto che apprende e quindi sui suoi processi, con particolare attenzione a come è costruito il contesto di supporto all'apprendimento (come facilitare, come guidare, come accompagnare gli allievi nella costruzione dei loro saperi, e perciò quali situazioni organizzare per favorire l'apprendimento). In un'accezione molto ampia, l'ambiente di apprendimento può essere inteso come luogo fisico o virtuale, ma anche come spazio mentale e culturale, organizzativo ed emotivo/affettivo insieme. Il termine ambiente, dal latino ambire "andare intorno, circondare", potrebbe dare l'idea degli elementi che delimitano i contorni dello spazio in cui ha luogo l'apprendimento. È vero però che, se guardiamo alla conoscenza e al modo in cui si costruisce, non possiamo prendere in considerazione soltanto lo spazio; dobbiamo osservare l'insieme delle componenti presenti nella situazione in cui vengono messi in atto i processi di apprendimento. Il che vuol dire analizzare le condizioni e i fattori che intervengono nel processo: gli insegnanti e gli allievi, gli strumenti culturali, tecnici e simbolici. Possiamo pertanto provare a definire l'ambiente di apprendimento come un contesto di attività strutturate, "intenzionalmente" predisposto dall'insegnante, in cui si organizza l'insegnamento affinché il processo di apprendimento che si intende promuovere avvenga secondo le modalità attese: ambiente, perciò, come "spazio d'azione" creato per stimolare e sostenere la costruzione di conoscenze, abilità, motivazioni, atteggiamenti. In tale "spazio d'azione" si verificano interazioni e scambi tra allievi, oggetti del sapere e insegnanti, sulla base di scopi e interessi comuni, e gli allievi hanno modo di fare esperienze significative sul piano cognitivo, affettivo/emotivo, interpersonale/sociale [v.Curricolo e scuola].

L’AMBIENTE FISICO non è neutro la sua struttura, conformazione, qualità e predisposizione equivalgono ad un TERZO insegnante È ormai inaccettabile che i docenti continuino a tenere lezioni dalla cattedra, nella classica configurazione del pontifex che dall’altare legge i libri sacri (testi scolastici), anche se oggi il docente può utilizzare le tecnologie interattive multimediali (LIM), mentre gli alunni (come ieri i fedeli) stanno seduti nei banchi a due posti, anziché a otto o dodici, come nelle cattedrali medioevali e nelle scuole fino ai primi decenni del XX secolo.

In diversi documenti dell’Unione Europea emerge viene sottolineato che il concetto di "ambiente di apprendimento" è diventato attuale nel discorso educativo odierno e si è affermato come concetto ben definito in stretta connessione, da una parte, con l'uso emergente delle tecnologie informazione per fini educativi, e dall'altra con le concezioni della psicologia di matrice costruttivista. Tale indirizzo psicologico, infatti, enfatizza l'apprendimento come un processo attivo e costruttivo piuttosto che come acquisizione o ricezione di conoscenze. Se ne ricava un ruolo dell'istruzione come processo che supporta la costruzione delle conoscenze piuttosto che la loro trasmissione dall'insegnante all'allievo.

LUOGO FISICO LUOGO VIRTUALE SPAZIO MENTALE E CULTURALE

SPAZIO ORGANIZZATIVO SPAZIO EMOTIVO/AFFETTIVO

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L'ambiente è descritto come quell'insieme di situazioni educative caratterizzate da attività che coinvolgono insegnanti e allievi all'interno di una cornice di riferimento che comprende un notevole numero di componenti, costituite da risorse e regole. Allievi e insegnanti lavorano insieme con scopi comuni e l'apprendimento avviene in contesti fisici e virtuali, dentro o fuori la scuola, attraverso la cooperazione tra scuole e altre istituzioni, come ad esempio i musei.

AMBIENTE DI APRENDIMENTO NEI DOCUMENTI EUROPEI

Tale ampia definizione è utile ai ricercatori europei per poter elaborare un modello d'analisi generale che ingloba tutti gli elementi dell'ambiente e comprende quattro livelli:

• un livello esterno: le politiche nazionali nel campo dell'educazione, i programmi nazionali ...;

• un contesto organizzativo/istituzionale: i finanziamenti, le infrastrutture tecnologiche, le modalità di gestione della scuola nel suo complesso...;

• l'ambiente di apprendimento in senso stretto, in cui allievi e docenti interagiscono e in cui le TIC possono essere usate per supportare l'apprendimento;

• un ulteriore livello, più specifico, che fa riferimento agli attori/persone coinvolti nelle attività di insegnamento/apprendimento.

Gli ultimi due punti introducono all'interno del vero e proprio ambiente scolastico, inteso come ambiente di apprendimento. Ci è utile infatti conoscere gli elementi dell'ambiente che la ricerca prende in considerazione e che sono:

• il ruolo degli insegnanti e degli allievi;

• gli obiettivi di apprendimento e i contenuti d'insegnamento;

• il modo in cui insegnanti e allievi comunicano;

• la presenza di tecnologie e il modo in cui vengono usate;

• i modi in cui le attività di apprendimento vengono progettate e attuate (gli approcci disciplinari o interdisciplinari, le modalità di apprendimento cooperativo, il lavoro per progetti o di tipo laboratoriale...);

• il grado di cooperazione non solo tra gli allievi all'interno della scuola ma anche tra allievi di scuole diverse.

Infine, acquistano importanza le caratteristiche degli attori coinvolti, in ordine alle loro motivazioni e alle conoscenze e abilità possedute. In particolare, le componenti motivazionali, cognitive e metacognitive sono aspetti essenziali di cui tener conto.

USO DELLE TECNOLOGIE INFORMAZIONE

PSICOLOGIA DI NATURA COSTRUTTIVISTA

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Le Indicazioni per il curricolo

A livello Italiano risultano importanti le Indicazioni per il curricolo per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo d'istruzione

Scuola dell'infanzia

Nella parte delle Indicazioni relativa alla scuola dell'infanzia l'ambiente ì visto come "contesto di relazione, di cura e di apprendimento, nel quale possono essere filtrate, analizzate ed elaborate le sollecitazioni che i bambini sperimentane nelle loro esperienze". L'uso del termine contesto dal latino contextere "contessere" rende bene l'idea di interazione e di scambio tra tutte le parti che concorrono al processo di apprendimento e dell'integrazione tra le esperienze di docenti allievi sulla base di scopi e interessi comuni.

Le dimensioni dell'ambiente sono identificate:

• nello spazio accogliente, caldo e curato;

• nel tempo disteso;

• nella documentazione come processo che rende visibili le modalità e i percorsi di formazione e permette nel contempo di valutare i progressi dell'apprendimento individuale e di gruppo;

• nello stile educativo improntato all'osservazione, all'ascolto e alla progettualità;

• nella partecipazione, che sviluppa corresponsabilità e cooperazione.

Gli aspetti relazionali e comunicativi sono posti in risalto e costituiscono lo sfondo su cui si stagliano gli altri elementi. Il "clima" più favorevole appare quello improntato all'ascolto, che favorisce le relazioni interpersonali e consente la necessaria attenzione ai bisogni di ciascun bambino, alla cura dell'ambiente, dei gesti e delle cose. È un "clima" che produce una "comunità" in cui i bambini possano "scambiare punti di vista, confrontare le proprie interpretazioni attorno a fatti ed eventi, esprimere i propri pensieri, negoziare e condividere con gli altri le proprie opinioni". La scuola/sezione viene intesa come "ambiente di apprendimento" in cui lo strumento "lingua" è utilizzato per stabilire relazioni con gli altri nel corso di differenti situazioni comunicative legate al gioco o alle varie attività. Le interazioni con i coetanei e con l'insegnante consentono infatti di condividere emozioni e pensieri; di imparare a esprimere le proprie idee e riconoscere agli altri il diritto di esprimerle; di ascoltare gli altri e sforzarsi di comprenderli; di spiegare le proprie esigenze; di usare il "diritto alla parola" per stabilire regole e risolvere i conflitti.

Viene ribadito che la vita di relazione deve essere caratterizzata da ritualità e condivisione serene che incoraggino il bambino ad essere a proprio agio nell'ambiente scolastico e a prendersene cura. Nelle situazioni di apprendimento caratterizzate da un siffatto acquistano importanza l'esperienza, utile per l'apprendimento di forme di conoscenza sempre più elaborate e consapevoli, e il gioco come attività fondamentale attraverso la quale i bambini vivono, raccontano, interpretano e combinano in modo creativo le esperienze personali e sociali.

Scuola del primo ciclo

Nella scuola del primo ciclo l'ambiente è visto come "un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo, formativo per tutti gli alunni". Emerge ancora l'idea di contesto e quindi della relazione tra i vari elementi che favoriscono l'apprendimento, e che rappresentano tanti "fili" intrecciati, "intessuti" appunto. In tale contesto è sottolineata la dimensione comunitaria dell'apprendimento e viene

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ribadita l'importanza di caratterizzare la vita di classe con relazioni significative. Si parla di "aiuto reciproco", di "apprendimento nel gruppo cooperativo", di "apprendimento tra pari": tutte modalità di lavoro che comportano interazione e collaborazione. Inoltre si pone l'accento sui processi di osservazione, di ricerca e scoperta e si sottolinea che l'esperienza diretta e l'esplorazione sono indispensabili per produrre atteggiamenti di curiosità e flessibilità e per costruire forme di pensiero sempre più evolute.

In tal senso, si privilegia una didattica di tipo laboratoriale improntata all'operatività e ad una migliore interattività tra docente e allievi, con un uso di materiali che stimolino il "fare", una gestione dei tempi più distesa, una creazione di situazioni variegate e motivanti per gli allievi, in cui i vari tipi di linguaggi possano integrarsi. Tale scelta didattica è finalizzata a promuovere l'apprendimento degli alunni come processo attivo, che implichi una loro attività di elaborazione e di costruzione delle conoscenze.

I suggerimenti utili per la pratica didattica, contenuti nelle Indicazioni, possono pertanto essere schematizzati secondo tale triplice prospettiva:

Principi pedagogici Impostazioni metodologiche di fondo

Attenzione al soggetto che apprende, alle sue esperienze e ai suoi bisogni

• Valorizzare l'esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti.

• Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, per fare in modo che non diventino disuguaglianze.

Attenzione alla sua dimensione sociale

• Incoraggiare l'apprendimento collaborativo.

Attenzione ai suoi processi di apprendimento

• Favorire l'esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere la passione per la ricerca di nuove conoscenze.

• Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di "imparare ad apprendere".

• Realizzare percorsi in forma di laboratorio, per favorire l'operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa.

L'apprendimento come processo

Gli orientamenti più recenti descrivono l'apprendimento come un'abilità complessa, che risulta dall'interazione di processi cognitivi, metacognitivi, emotivo/motivazionali, sociali, e sottolineano il ruolo centrale dell'alunno nella costruzione dei saperi.

Secondo la prospettiva della psicologia cognitivista l'apprendimento è un processo costruttivo: la conoscenza si costruisce, infatti, elaborando le informazioni provenienti dall'esterno e integrandole nelle strutture cognitive.

Le situazioni di apprendimento

Ciò evidenzia il ruolo attivo del soggetto e il carattere dinamico del processo: le informazioni in arrivo si saldano a quelle depositate in memoria con una costante relazione tra ciò che si acquisisce e ciò che già si sa: il tipo di conoscenze precedenti e il modo in cui sono organizzate funzionano da "filtro", influenzando le acquisizioni successive. Inoltre l'apprendimento, in particolare quello scolastico, è interattivo: infatti è il

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risultato di un processo che vede interagire una serie di variabili presenti nella situazione di insegnamento/apprendimento.

Carattere sociale delle interazioni

L'attività cognitiva non è soltanto un processo individuale, ma ha una caratterizzazione fortemente sociale, è cioè legata ai contesti sociali di interazione si impara dagli altri e con gli altri ed è all'interno delle relazioni sociali in cui si è inseriti che si impara a condividere i significati che si attribuiscono alla realtà.

L'apprendimento scolastico è dunque il risultato delle interazioni che ogni ragazzo può attuare, nel corso delle attività che si realizzano in classe, con i compagni, gli insegnanti, gli altri adulti. Le conoscenze si costruiscono, infatti, in contesti di attività e pratiche in cui le persone interagiscono tra loro e con gli strumenti della propria cultura. Attraverso i processi di discorso, gli scambi sociali, le mediazioni simboliche fornite dal linguaggio e dalla vita culturale si acquisiscono concetti, si impara a ragionare, a risolvere problemi; è insomma all'interno dell'attività che ha luogo il processo di costruzione di significati e di acquisizione di nuove conoscenze.

Il ruolo del docente nella progettazione di un ambiente efficace

Per la costruzione dell'ambiente di apprendimento il docente pone in essere una serie di azioni finalizzate a perseguire obiettivi di insegnamento/apprendimento, che sono azioni di pianificazione, attuazione e valutazione e sono in relazione a fattori didattici (il rapporto con i saperi), psicopedagogici (il rapporto con gli allievi e le loro caratteristiche), organizzativi (la gestione vera e propria dell'insegnamento in rapporto alla classe e all'esterno, ai tempi e modi dell'insegnare). Le modalità in cui il suo intervento sarà strutturato determinerà la qualità (il grado e il tipo) dei processi di apprendimento negli allievi. Occorre pertanto che le condizioni create dal docente abbiano caratteristiche di adeguatezza tali da produrre un'efficacia I vaia dell'ambiente di apprendimento. Presentiamo alcune di tali caratteristiche.

Il "senso" della disciplina

Per facilitare l'organizzazione delle conoscenze e l'acquisizione di abilità in maniera attiva e costruttiva in tutti gli studenti (nessuno escluso), per agevolare altresì la costruzione di legami tra le nuove informazioni e quelle antecedenti, Potrà essere necessario, a volte, un semplice arricchimento/ampliamento delle strutture di conoscenza (le cosiddette "mappe cognitive" o "reti di conoscenza"), altre volte una loro parziale modifica, in alcuni casi una completa ristrutturazione (nei processi di "scoperta", per esempio). Per ognuna di queste modalità bisogna effettuare scelte specifiche in ordine ai contenuti, alla loro modalità di presentazione e agli aiuti da dare, in modo da consentire l'acquisizione di strutture di conoscenza ben organizzate.

Per aiutare gli allievi a costruire un sapere integrato e coeso diventa necessario aiutarli ad acquisire il "senso della disciplina", e cioè a diventare gradualmente consapevoli della funzione "organizzativa" che le discipline hanno, come costruzioni culturali che comportano specifici linguaggi, punti di vista, modi di concettualizzare l'esperienza, strumenti. Nel contempo, si rende necessario predisporre quelle condizioni che permettano di trasferire in altri ambiti i concetti e le procedure apprese, producendo così un apprendimento "flessibile" che consenta di utilizzare in situazioni nuove ciò che un ragazzo ha già imparato.

In tal senso termini quali ad esempio "interdisciplinarietà" vanno presi in seria considerazione dai docenti: il dialogo e 1' interconnessione tra le discipline consentono di mettere qualcosa in comune per affrontare un particolare problema secondo un approccio integrato; l'esercitarsi a guardare la realtà da punti di vista diversi permette di diventare flessibili e potenziare la plasticità del pensiero.

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La classe come "comunità" di pratiche

Parliamo di una comunità in cui i ragazzi, oltre ad apprendere conoscenze, tecniche e procedure, apprendono anche modi e relazioni sociali e pratiche collaborative. Si tratta di un lavorare insieme per costruire un saper fare, e in cui il ruolo dell'adulto è quello di sostegno e di problematizzazione. "Il gruppo dei coetanei può lavorare insieme per fare, ma soprattutto può lavorare insieme per pensare, cioè per decidere (...). Il gruppo fornisce un supporto in situazioni molto diverse, nel momento in cui serve mettere insieme gli elementi che ciascuno di noi ha pensato, in cui c'è co-costruzione, cioè una costruzione comune, un mettere insieme aggiungendo qualcosa di nuovo e diverso rispetto al risultato individuale".

Con l'introduzione delle tecnologie multimediali nell'ambiente di apprendimento le modalità sociali di apprendimento aumentano, in quanto si sviluppa una maggiore interazione tra allievi e insegnanti e con gli strumenti tecnologici culturalmente determinati. L'insegnante, acquista una funzione molto simile a quella di un esperto in un laboratorio scientifico o tecnico: "...colui che guida il lavoro, che ne fa il monitoraggio, che sostiene l'attività dei ragazzi, che mantiene un'interazione discorsiva in presenza di tecnologie, materiali figurativi, verbali, grafici. Tutto ciò in un contesto in cui si opera, si organizza, si progetta, si costruisce conoscenza: un contesto in cui si sviluppa una motivazione intrinseca ad una conoscenza che è situata - cioè intimamente legata alla situazione particolare - e insieme distribuita, cioè suddivisa tra le persone, le fonti di informazione, i dati raccolti, le tecnologie che ne sostengono l'organizzazione, tra gli mie interlocutori - esperti e pari - con cui si comunica a distanza".

Sempre dal testo delle Indicazioni 2007 si ritrova:"la pratica delle abilità linguistiche orali nella comunità scolastica passa attraverso la predisposizione di ambienti sociali di apprendimento idonei allo scambio linguistico, all'interazione, alla costruzione di significati, alla condivisione di conoscenze, alla negoziazione di punti di vista. E nell'interazione che si sviluppa l'identità linguistica di ogni soggetto e si creano le premesse per elaborare significati accettati dall'intera comunità".

In questo passaggio c'è dunque nella disciplina "italiano" l'attenzione alla dimensione sociale dell'ambiente, e quindi la considerazione della scuola come comunità. Ma non solo: c'è anche l'attenzione al soggetto che apprende (ad esempio si rileva la necessità che l'apprendimento della lingua italiana avvenga sempre a partire dalle competenze linguistiche e comunicative che gli alunni hanno già maturato nell'idioma nativo) e c'è ancora l'attenzione ai processi di apprendimento (ad esempio si sollecita a favorire il superamento degli ostacoli alla comprensione dei testi, si dice che la scrittura sarà appresa con gradualità e che ogni fase richiede specifiche strategie di apprendimento e pratica).

Si tratta soltanto di pochi esempi, ma tutta la didattica può essere letta secondo la triplice prospettiva che caratterizza il paragrafo in cui si tratta di "ambiente di apprendimento". Il che ci porta a concludere che la predisposizione di ambienti di apprendimento efficaci da parte dei docenti passa attraverso la pratica delle discipline, e cioè attraverso un certo modo di concepire le discipline e di attuarle nella pratica quotidiana.

Altresì lo spazio (la scena) rappresenta un elemento molto importante dell'evento: l'aula, il laboratorio, la biblioteca... L'organizzazione dello spazio e la disposizione degli arredi e dei materiali prefigurano modi di comportamento, assumono precisi significati in relazione alle caratteristiche funzionali e sociali che li contraddistinguono, possono favorire o ostacolare le interazioni. È cosa diversa lavorare in un'aula (ambiente di riferimento molto importante del gruppo classe e "spazio di appartenenza") o in un laboratorio (ambiente necessario in quanto riveste una funzione specifica, suggerisce precise attività, è regolato da norme ecc.); l'aula stessa, poi, con una certa disposizione dei banchi, della lavagna e della cattedra, si connota come uno strumento di socializzazione in quanto evoca valori di cooperazione o, al contrario, di competizione, di parità o di subalternità, definisce e vincola gesti e pratiche individuali e collettive;

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Un insegnante può essere paragonato ad un regista, per progettare e gestire adeguatamente l'ambiente di apprendimento, dovrebbe prestare attenzione ad alcuni elementi fondamentali:

1. un regista sceglie innanzi tutto il luogo in cui rappresentare il copione prescelto. Analogamente, l'insegnante ha il compito di identificare e allestire un luogo adeguato a svolgere le attività didattiche in base al significato culturale che un certo luogo riveste per l'apprendimento (da qui l'importanza della predisposizione degli arredi all'interno dell'aula, ma anche dell'uso di locali attrezzati per gli esperimenti scientifici o le attività informatiche, o adibiti a biblioteca scolastica per la lettura o ancora a laboratorio musicale, di storia ecc.). La cosa ottimale è avere più luoghi disponibili, per scegliere quello idoneo alla particolare situazione didattica.

2. Individuato il luogo, il regista sceglie lo sfondo da collocare sulla scena. Per l'insegnante, lo "sfondo" da creare per l'esperienza di apprendimento consiste nell'atmosfera adeguata, e cioè nel giusto clima. In tal senso il clima di classe più efficace appare essere quello basato su reciprocità, collaborazione e responsabilità individuale. Un clima socio emotivo positivo che favorisca la comunicazione e l'interazione fra pari in attività cooperative consente ai ragazzi di discutere, esprimere punti di vista, partecipare alla definizione delle regole e delle procedure di classe e delle regole per risolvere i conflitti.

3. Nella scena teatrale si collocano le necessarie impalcature; a scuola, il docente decide le metodologie, i tempi e le modalità di lavoro, le forme di organizzazione, i tipi di raggruppamento degli studenti, ecc. Facciamo in tal senso soltanto due puntualizzazioni sulle pratiche della vita di classe.

La prima ci porta a sottolineare l'importanza di una didattica laboratoriale basata non soltanto sul fare e sull'imparare a fare lavorando con gli altri, ma anche sul discutere con gli altri. La didattica laboratoriale si può svolgere anche in classe, ristrutturando l'ambiente dell'aula (se non si hanno a disposizione laboratori): si creano "angoli" e si utilizzano oggetti, strumenti e materiali (che possono essere anche testi cartacei o documenti di vario tipo), si sperimenta, si discute, si mettono alla prova forme di argomentazione relative ad una particolare disciplina, si interiorizzano modalità di ragionamento adeguate all'ambito specifico.

La seconda sottolineatura ci porta poi ad evidenziare l'importanza di un apprendimento cooperativo (cooperative learning), un tipo di strutturazione della classe che consente agli allievi di lavorare assieme in piccoli gruppi, con condivisione di obiettivi e relazione di interdipendenza fra i componenti, in quanto il successo di ogni membro del gruppo contribuisce al successo di tutti. Le numerose esperienze in tal senso dimostrano che l'apprendimento cooperativo produce migliori risultati scolastici e interpersonali sia per gli allievi con disabilità, sia per quelli più bravi. Favorisce le relazioni positive tra gli studenti, essenziali per creare una comunità di apprendimento in cui “l'altro" sia rispettato e apprezzato, e fornisce agli studenti le esperienze interpersonali di cui hanno bisogno per un sano sviluppo cognitivo, psicologico e sociale.

4. Il regista si prende cura degli attori che compaiono sulla scena. Alla stessa maniera, al docente spetta il compito di gestire la soggettività dei bambini, prestando attenzione alle caratteristiche di ognuno di loro: le conoscenze, le abilità possedute, le motivazioni, gli stili cognitivi di elaborazione delle informazioni, le convinzioni, ecc.

5. Infine, così come il regista coordina i comportamenti degli attori sulla scena, il docente sovrintende alle azioni che gli alunni devono compiere, avvalendoli eventualmente di particolare strumenti. In tale ottica il docente modifica il suo ruolo di protagonista assoluto per diventare un "facilitatore" nel processo clip porta gli allievi alla costruzione di conoscenze.

Prestare attenzione ai precedenti aspetti vuol dire essere consapevoli del profondo intreccio esistente nel scolastico tra i diversi elementi che lo connotano e che costituiscono componenti significative nella realizzazione dei processi di insegnamento/apprendimento. Il ruolo del docente è in tal senso articolato e complesso ed è carico di responsabilità. A nostro avviso non si tratta soltanto di un regista, ma anche di un attore con il ruolo di primo piano e di uno sceneggiatore. Infatti è proprio il docente a mettere insieme i vari

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mattoncini che costituiscono l'ambiente di apprendimento. Il diverso modo con cui tali mattoncini saranno posti e quindi il diverso modo con cui egli predisporrà l'ambiente determinerà ciò che poi accadrà, e quindi produrrà effetti diversi in relazione alla crescita cognitiva, affettiva e sociale degli allievi [v. Voce Comunità professionale].

4. POLITICA DI ECO-SOSTENIBILITA' SCUOLA DELL'INFANZIA PLESSO Il Castello

AULE SI NO DA POTENZIARE

CARTA 4

PLASTICA X X

UMIDO X

SPAZI COMUNI SI NO DA POTENZIARE

CARTA 4

PLASTICA 1 X

UMIDO 1 X

RISCARPA X X

RICICLO TONER X X

PLESSO Boccia D'Oro

AULE SI NO DA POTENZIARE

CARTA 3

PLASTICA X X

UMIDO X

SPAZI COMUNI SI NO DA POTENZIARE

CARTA 3

PLASTICA X X

UMIDO X X

RISCARPA X X

RICICLO TONER 1

PLESSO Gabbianella

AULE SI NO DA POTENZIARE

CARTA 3

PLASTICA X X

UMIDO 3

SPAZI COMUNI SI NO DA POTENZIARE

CARTA 1

PLASTICA X X

UMIDO X X

RISCARPA X X

RICICLO TONER X X

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PLESSO Il Parco

AULE SI NO DA POTENZIARE

CARTA 1

PLASTICA X X

UMIDO X X

SPAZI COMUNI SI NO DA POTENZIARE

CARTA 1

PLASTICA X X

UMIDO X X

RISCARPA X X

RICICLO TONER X X

SCUOLA PRIMARIA PLESSO Marconi

AULE SI NO DA POTENZIARE

CARTA

PLASTICA

UMIDO

SPAZI COMUNI SI NO DA POTENZIARE

CARTA

PLASTICA

UMIDO

RISCARPA

RICICLO TONER

PLESSO D'Azeglio

AULE SI NO DA POTENZIARE

CARTA 7

PLASTICA X X

UMIDO X

SPAZI COMUNI SI NO DA POTENZIARE

CARTA 2

PLASTICA 1

UMIDO X

RISCARPA 1

RICICLO TONER Si riporta a Pellico

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SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO Plesso Costa

AULE SI NO DA POTENZIARE

CARTA 13 su 15 X

PLASTICA X X

UMIDO X X

SPAZI COMUNI SI NO DA POTENZIARE

CARTA

PLASTICA X X

UMIDO X X

RISCARPA X

RICICLO TONER X

PLESSO Canonica

AULE SI NO DA POTENZIARE

CARTA 5

PLASTICA x x

UMIDO x x

SPAZI COMUNI SI NO DA POTENZIARE

CARTA 2

PLASTICA x x

UMIDO x x

RISCARPA 1

RICICLO TONER 1

5. COMUNICAZIONE

La comunicazione è parte fondamentale del processo di socializzazione ed un fattore immancabile nella costruzione delle relazioni interpersonali. Con l'inserimento in Italia del Regolamento stesso dell'Autonomia (DPR. N. 275/1999) si è andato definendo un nuovo processo di condivisione delle informazioni all'interno della comunità scolastica. L’autonomia ha imposto una profonda riflessione sui modi e sui tempi di lavoro e di comunicazione interna ed esterna non solo a tutti coloro che lavorano nella scuola ma anche a chi con essa si rapporta. La scuola è infatti un sistema basato su una rete di comunicazioni sia formali che informali dove al centro ci sono le persone che stabiliscono relazioni tra di loro e con l’esterno. La comunicazione interna permette il raggiungimento delle finalità e degli obiettivi che il sistema si è dato o che gli sono propri come istituzione. La comunicazione esterna contribuisce a migliorare la qualità del servizio ed è al tempo stesso lo strumento fondamentale per garantire la partecipazione alle scelte e alle decisioni. Nello specifico il nostro Istituto scolastico per la comunicazione interna ed esterna si avvale dei seguenti canali comunicativi: - CIRCOLARI - PROFILO DI SALUTE - GRUPPI DI LAVORO (per condivisione) ANCHE MISTI - COLLEGIO DOCENTI

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- CONSIGLIO D'ISTITUTO - SITO INTERNET - PAGINA FACEBOOK

6. MOTIVAZIONE E PARTECIPAZIONE DEI DOCENTI Considerando che, perseguire e realizzare la finalità della salute di ciascuno all'interno del contesto scolastico vuol dire saper progettare e costruire in SINERGIA "(...) contesti globalmente significativi, motivanti e incoraggianti", risulta fondamentale coinvolgere tutti i docenti in tali azioni. Nel nostro Istituto per favorire tale sinergia allo scopo di promuovere salute vengono utilizzati: - VOLANTINI - COLLEGIO DOCENTI - FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO - DIVULGAZIONE CATALOGO ASLTO5 - QUESTIONARI (per comprendere l'interesse dei docenti rispetto a certi argomenti o loro suggerimenti)

2.2.2. PROGRAMMAZIONE DELL'OFFERTA FORMATIVA (vedi documento PTOF)

link....

2.2.3. STRUMENTI E COMPETENZE (vedi documento PTOF)

link....

2.3 GLI AMBIENTI ORGANIZZATIVI 2.3.1 ORGANIGRAMMA E FUNZIONIGRAMMA

Dirigente scolastico prof.ssa Valeria Maria Fantino

Direttore dei DSGA sig.ra Maria Pina Colotti

Collaboratore vicario ins. Paola Curatola

II Collaboratore prof.ssa Gabriella Fresia

III Collaboratore ins. Teresa Manta

Presidente Consiglio di Istituto dott. Michele Felici

Referenti Scuola dell’Infanzia

Plesso “Boccia d’Oro” ins. Teresa Manta

Plesso “Il Castello” ins. Giorgia Varela

Plesso “Il Parco” ins. Domenica Patrizia Pizzi

Plesso “La Gabbianella” ins. Silvia Casetta

Referenti Scuola Primaria

Plesso “Boccia d’Oro” ins. Gianna Milazzo

Plesso “Silvio Pellico” ins. Paola Curatola

Plesso “Massimo D’Azeglio” ins. Arianna Bonaccorso

Plesso “Guglielmo Marconi” ins. Anna Pileci

Referenti Scuola Secondaria di primo grado

Plesso “Pietro Canonica” prof.ssa Valentina Rossi

Plesso “Nino Costa” prof.ssa Gabriella Fresia

Funzioni strumentali, referenti di area e commissioni

ANIMATORE DIGITALE ins. Roberta Masin (+ TEAM DIGITALE:

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LUGLIE’, MANTA, VARELA)

SITO ins. Roberta Masin

ORIENTAMENTO prof.ssa Susanna Dal Rio

CONTINUITA’ per Infanzia: Gallo; per Primaria: Cravero; per Secondaria: Moriondo

INCLUSIONE per Infanzia: Varela; per Primaria: Cinquerrui; per Secondaria: Rossi

BES (compreso stranieri e adottati) per Infanzia: Piccozzi; per Primaria: Vegro G.; per Secondaria: Cantono

SICUREZZA prof.ssa Maria Rosaria Ricchetti

DIDATTICA per Infanzia: Gandiglio; per Primaria: Campisi; per Secondaria: Salvia/Gianfrate

AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO PTOF

prof.ssa Alessandra Cencetti

AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO PDM, RAV

prof. Mattia Lenzi

AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO MONITORAGGI

prof. Moreno Strazza

REFERENTI PROGETTI ins. PICCOZZI, prof.ssa ORTOLAN , ins. BUFFA

REFERENTE PROGETTO ERASMUS prof.ssa BUCCA

REFERENTE PROGETTO SHE ins. CONTERNO (Commissione: RUSTICO, CONSAVELLA, BUSCETI, DAL RIO, SCARPELLI, BONACCORSO, VARELA ANGULO, LENZI)

REFERENTE PROGETTO MONTESSORI ins. BAIONETTA

UFFICIO STAMPA prof. Paolo REINERI

INVALSI ins. CURATOLA, prof. STRAZZA e REFERENTI DI PLESSO

REFERENTE AUTISMO ins. VARELA

REFERENTE BULLISMO E CYBERBULLISMO prof. LENZI

REFERENTE FORMAZIONE prof.ssa IESU

RLS sig. VITO FIORENZA

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ORARI DI SEGRETERIA

ORARIO DI SPORTELLO APERTURA AL PUBBLICO DELLA SEGRETERIA (per utenza esterna)

Tutti i giorni Lunedì – Martedì – Mercoledì – Giovedì

Dalle ore 8:30 alle ore 10:00 Dalle ore ore 14:00 alle ore 15:30

ORARIO DI SPORTELLO APERTURA AL PUBBLICO DELLA SEGRETERIA (per utenza interna Docenti e ATA )

Tutti i giorni Lunedì e Mercoledì Martedì e Giovedì

Dalle ore 08:30 alle ore 10:00 (oppure su appuntamento) dalle ore 13:30 alle ore 14:30 dalle ore 14:00 alle ore 15:30

Tale servizio di sportello sarà garantito fino al 30/06/2018. Nei periodi di sospensione delle attività didattiche, compresi i mesi di Luglio ed Agosto, il servizio di sportello pomeridiano sarà sospeso e sostituito: dal lunedì al venerdì dalle ore 11,30 alle ore 13,00.

ORGANIGRAMMA SERVIZI AMMINISTRATIVI A.S. 2017/18

ARDIZOIA Alessandra

Lun./mar. 08:30-15:30 merc. 08:30-14:30 giov. 08:30-13:30

Sezione didattica gestione alunni scuola dell’Infanzia. Rapporti con il Comune.

FIORENZA Vito h. 07:30 - 14:30 merc. 10:30 - 17:30

Sezione Didattica gestione alunni scuola secondaria e primaria. Supporto amm.vo Registro elettronico.

FURRIOLO Patrizia h. 07:30 - 14:30 mart. 10:30 - 17:30

Amministrazione personale docenti primaria.

GIOSEFFI Antonio h. 08:30 - 15:30 lun. 10:30 - 17:30

Gestione corrispondenza per DS e docenti. Gestione scioperi. Avvisi alle famiglie. Gestione Contabilità in coll. con DSGA

MERLO Marisa h. 08:00 - 14:00

Amministrazione personale ATA.

TAORMINA Ylenia h. 08:00 - 15:00 giov. 10:30 - 17:30

Amministrazione personale docente infanzia e scuola sec. I grado.

VITALE Daniela Lun./mar./merc. h. 09:00 - 15:00

Gestione ordini acquisto. Gestione contabilità in coll. con DSGA.

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ORGANIGRAMMA COLLABORATORI S.A.S. 2017/18

ELENCO COLL. SCOLASTICI SCUOLA INFANZIA “IL PARCO” / PRIMARIA “ M. D’AZEGLIO” ANASTASI CATERINA Orario a

rotazione 07:30/14:42

11:00/ 18:12

SAGLIANO GENNARO Orario a rotazione

07:30/14:42

11:00/ 18:12

SEVERINO MARCO Orario a rotazione

07:30/14:42

11:00/ 18:12

ELENCO COLL. SCOLASTICI SCUOLA PRIMARIA “G. MARCONI”

ELENCO COLL. SCOLASTICI SCUOLA DELL’INFANZIA “GABBIANELLA”

CALABRO’ GIUSEPPINA Orario a rotazione

07:30/14:42

09:18/16:30

ZABATTA M. ANTONIA Orario a rotazione

07:30/14:42

09:18/16:30

ELENCO COLL. SCOLASTICI SCUOLA DELL’INFANZIA “BOCCIA D’ORO”

GIRO ALESSANDRA Orario 07:30/14:42 ROSSI ROSA Orario 10:18/17:30

ELENCO COLL. SCOLASTICI SCUOLA PRIMARIA “BOCCIA D’ORO”

CIAVARELLA ANNA MARIA Orario a rotazione

07:30/14:42 09:18/17:00

DI PAOLA GIUSEPPA N. Orario a rotazione

07:30/14:42 09:18/17:00

ELENCO COLL. SCOLASTICI SCUOLA DELL’INFANZIA “IL CASTELLO”

SCOLAMACCHIA LETIZIA Orario a rotazione

07:30/14:42 10:18/17:30

SIMONETTA ANNA MARIA Orario a rotazione

07:30/14:42 10:18/17:30

ELENCO COLL. SCOLASTICI SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO “ N. COSTA”

ADORNETTO KATIUSCIA Orario a rotazione

07:30/14:42 11:18/18:30

D’ONISE MARIO Orario a rotazione

07:30/14:42 11:18/18:30

GIORGIO MARIA GRAZIA Orario a rotazione

07:30/14:42 11:18/18:30

LIUNI GIUSEPPE Orario a rotazione

07:30/14:42 11:18/18:30

RINALDI ANTONIO Orario a rotazione

07:30/14:42 11:18/18:30

SIMONETTI PAOLA Orario a rotazione

07:30/14:42 11:18/18:30

07:30/14:42

Orario

PAGANO UMBERTO

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ELENCO COLL. SCOLASTICI SCUOLA PRIMARIA /SEC.DI PRIMO GRADO “ PELLICO/ CANONICA”

CARDI ANNA Orario

a rotazione

07:18/14:30 10:18/17:30

LA CAVA FRANCESCA Orario

a rotazione

07:18/14:30 10:18/17:30

SUGAMELI ANGELA Orario

a rotazione

07:18/14:30 10:18/17:30

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2.3.2. DIPARTIMENTI, COMMISSIONI, ORG. COLLEGIALI Dipartimenti:

RIUNIONI ANNUALI INFANZIA In queste riunioni sono coinvolti tutti i docenti

Organi Collegiali Si/No Riunioni annuali (ore) Da potenziare Si/No

Intersezione di plesso Sì 11 (22 ore)

Interclasse di plesso con rappresentanti

Si 2 (4 ore)

Intersezione d'istituto Si 3 (6 ore) No

Collegio Docenti Unitario

Si 8 (16 ore circa) No

Collegio Docenti di interplesso

Si 1 (2 ore circa) Su richiesta

Incontri collegiali periodici con le famiglie

Si 4 (8 ore circa) No

Ricevimento genitori periodici

Si 4 (8 ore circa) No

Commissioni Si/No Riunioni annuali (ore) Da potenziare Si/No

Gruppo Hc Si 2 4 ore circa

Valutazione Si Su richiesta

Consiglio d’Istituto Sì Su convocazione

RIUNIONI ANNUALI PRIMARIA In queste riunioni sono coinvolti tutti i docenti

Organi Collegiali Si/No Riunioni annuali (ore) Da potenziare Si/No

Interclasse per classi parallele

Sì 5 (10 ore)

Interclasse di plesso con rappresentanti

Si 3 (6ore)

Dipartimenti: ITALIANO MATEMATICA INGLESE

Si 3 (6 ore) No

Collegio Docenti Unitario

Si 8 (16 ore circa) No

Collegio Docenti di Plesso

Si 1 (2 ore circa) Su richiesta

Consigli di classe Si 14 (28 ore) Su richiesta

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Incontri collegiali periodici con le famiglie

Si 2 (4 ore circa) No

Ricevimento genitori periodici

Si 2 (8 ore circa) No

Ricevimento genitori settimanale

Si a richiesta No

Commissioni Si/No Riunioni annuali (ore) Da potenziare Si/No

Gruppo Hc Si 2 4 ore circa

Valutazione Si Su richiesta

Disciplina e garanzia Si Su richiesta

Consiglio d’Istituto Sì Su convocazione

RIUNIONI ANNUALI SECONDARIA DI SECONDO GRADO In queste riunioni sono coinvolti tutti i docenti

Organi Collegiali Si/No Riunioni annuali (ore) Da potenziare Si/No

Dipartimenti: lettere matematica/scienze lingue arte tecnologia musica ed. fisica

Si 2 4 ore Per alcuni ambiti potrebbe essere utili aggiungere 1-2 incontri

Collegio Docenti Unitario

Si 8 16 ore circa No

Collegio Docenti di Plesso

Si 2 4 ore circa Su richiesta

Consigli di classe Si 6 5 ore circa Su richiesta

Incontri collegiali periodici con le famiglie

Si 2 4 ore circa No

Ricevimento genitori settimanale

Si 20 20 ore circa No

Commissioni Si/No Riunioni annuali (ore) Da potenziare Si/No

Gruppo Hc Si 2 4 ore circa

Valutazione Si Su richiesta

Disciplina e garanzia Si Su richiesta

Consiglio d’Istituto Sì Su convocazione

NOTA: sono da aggiungere le riunioni delle varie commissioni, che coinvolgono solo alcuni docenti.

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2.3.3 Utilizzo ore collegiali per FORMAZIONE "OBBLIGATORIA" Nel nostro Istituto non vengono utilizzate le ore collegiali per la formazione.

2.3.4 SVILUPPO E VALORIZZAZIONE RISORSE UMANE In un attuale contesto europeo dove si auspica una maggiore unità, una maggiore tolleranza e maggiori responsabilità e conoscenze in campo lavorativo, urge una valorizzazione delle risorse umane non solo nell’ambito sociale ma anche in quello prettamente scolastico Nella scuola c'é un rapporto di interazione abbastanza forte tra la qualità dell’organizzazione e la qualità delle prestazioni professionali dei vari operatori scolastici, pertanto, dalla funzionalità di tale relazione, dipende la qualità del servizio scolastico. Infatti le capacità di un soggetto, possono esprimersi eccellentemente solo in seno ad un contesto efficiente, e per riflesso, se la qualità del contesto è efficace, il soggetto ne trarrà beneficio esplicando il meglio si sé e delle sue risorse, poiché è fatto ormai tangibile che un soggetto con brillanti capacità professionali, se inserito in un contesto precario, tenderà a svalutare se stesso e la propria identità professionale. Dunque nel contesto scolastico l’organizzazione e le risorse umane interagiscono in un’ottica sistemica e dall’interazione di esse, nasce la qualità del servizio stesso. Lo scopo che si prefigge il sistema scolastico, è quello della formazione (intesa e come trasmissione di valori civili, sociali e morali che hanno caratterizzato una certa cultura e come rielaborazione del sapere) di nuove generazioni. La qualità del servizio scolastico dipende dalla capacità di quest'ultima di proiettare il soggetto verso una nuova rielaborazione delle conoscenze, affinché diventi uno studente critico che sappia riorganizzare il sapere appreso rielaborando le conoscenze. La valorizzazione delle risorse umane è utile per approdare a tre lidi: - Migliorare la qualità della vita degli operatori scolastici. Pertanto le risorse umane includono in sé il concetto di benessere come condizione indispensabile affinché ci si senta capaci di realizzare situazioni utili e sensate. - Migliorare l’organizzazione interna. Maggiore è il protagonismo di chi lavora in una organizzazione, più quest’ultima è capace di affermarsi positivamente: se i soggetti sono spronati a progettare creativamente, modificando e verificando il proprio lavoro, l’organizzazione ne trarrà non pochi benefici, poiché tenderà a proiettare se stessa verso una condizione ottimale. - Migliorare la qualità del servizio erogato dalla società. Una scuola che opera in modo non sindacabile, funzionando in modo imperscrutabile, adempie alle richieste provenienti dal sociale. Le risorse umane, sono costituite dall’insieme dei soggetti che operano nel sistema scolastico e che contribuiscono a condurre la complessa attività della scuola: Dirigenti, insegnanti, personale ATA. Tali soggetti, hanno ruoli e compiti differenti sebbene debbano cooperare in modo organico per giungere all’obiettivo comune che è quello della formazione della nuova generazione. In particolare nel nostro Istituto sono valorizzate le competenze specifiche di alcuni docenti, ai quali vengono conferiti determinati incarichi, come riportato in tabella:

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docente di risorsa/ruolo

TECNOLOGIA Architetto/Responsabile Sicurezza dell'Istituto ASPP

TECNOLOGIA Architetto/ Responsabile parte grafica della Comunicazione

SCIENZE Nutrizionista/ Referente secondaria 2°progetto SHE

LETTERE Giornalista/ Addetto stampa dell'Istituto

LINGUA STRANIERA Referente progetto Erasmus

LINGUA STRANIERA EDU-CHANGE

2.4 GLI AMBIENTI SOCIO-RELAZIONALI

2.4.1 Relazioni fra pari

INFANZIA IL CASTELLO - IL PARCO- GABBIANELLA- BOCCIA D'ORO

studente-studente attività didattica/Continuità

gioco libero

attività routine

momenti di festa/uscite didattiche

docenti-docenti programmazione

Riunioni/corsi di formazione- aggiornamento

momenti di festa

PRIMARIA SILVIO PELLICO - MARCONO - D'AZEGLIO - BOCCIA D'ORO

studente-studente docenti-docenti

SECONDARIA CANONICA - NINO COSTA

studente-studente attività didattica curricolare

attività extracurricolare

Continuità

uscite didattiche

soggiorni

momenti di festa

docenti-docenti Consigli di Classe

incontri commissini varie PTOF

corsi di aggiornamento

momenti di festa

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2.4.1 Relazioni tra i diversi attori

INFANZIA dirigente docenti studenti personale ATA

dirigente

docenti riunioni di progetto, colloqui individuali vedi tab.sopra

colloqui di sezione programmati da calendario

momenti di festa

studenti visite periodiche nel plesso, momenti di festa attività didattica di routine, vedi tab. sopra

giochi di gruppo e liberi, feste e uscite didattiche

personale ATA

visite periodiche nel plesso, momenti di festa

momenti legati alle routine della giornata scolastica

momenti legati alle routine della giornata scolastica tutoraggio stage disabile

momenti di festa , riunioni per organizzazione interna momenti di festa

operatori

famiglie incontri per presentazione plesso, momenti di festa

riunioni di sezione, colloqui individuali da calendario e su richiesta, momenti di festa, lezioni aperte momenti di festa,

colloqui individuali su appuntamento

momenti di festa, ingresso ed uscita dei bimbi da scuola progetto nonni, open day

ingresso ed uscita dei bimbi da scuola

PRIMARIA dirigente docenti studenti personale ATA

dirigente

docenti vedi tab.sopra

studenti vedi tab. sopra

personale ATA

operatori

famiglie

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SECONDARIA dirigente docenti studenti personale ATA

dirigente

docenti Collegio docenti, Consigli di classe, vedi tab.sopra

riunioni di progetto, eventi di festa

studenti visite periodiche nel plesso,

attività didattica curricolare ed extra curricolare, eventi, vedi tab. sopra

colloqui individuali uscite didattiche

personale ATA riunioni periodiche collaboraione quotidiana, eventi

collaborazione/assistenza quotidiana

operatori incontri di progettazione lezione curricolare, educatrice in classe collaborazione quotidiana collaboraione quotidiana

famiglie presentazione plesso, eventi,

colloqui individuali da calendario e su richiesta eventi, open day,

accoglienza, richiesta informazioni

colloqui individuali su appuntamento consigli di classe collaborazione

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CAPITOLO III RETI E ALLEANZE

3.1 RETI DI SCUOLE - SHE

La Rete Piemontese delle Scuole che Promuovono Salute fa parte della più estesa rete

europea SHE (Schools for Health in Europe). E’ un progetto che intende costruire una stretta

alleanza tra i diversi enti (scuole, amministratori locali, ASL, uffici scolastici) che si occupano di

Promozione della Salute, individuando la Scuola come ambiente fondamentale del lavoro per

la salute. E’ un modello di lavoro che si propone di attuare le indicazioni emerse in ambito

internazionale rispetto alle nuove prospettive di promozione della salute.

All’interno della rete piemontese si è attivata una rete territoriale di scuole presenti sul

territorio dell’ASL TO5. La scuola capofila è il nostro Istituto Comprensivo Centro Storico di

Moncalieri.

Attualmente la nostra rete territoriale comprende 6 Istituti Comprensivi, 4 Istituti di Istruzione

Superiore ed 1 Scuola dell'Infanzia Paritaria

- ERASMUS

Il nostro Istituto ha ottenuto il finanziamento per un progetto ERAMUS+ della durata di tre

anni (2016/2017, 2017/2018, 2018/2019), che prevede la collaborazione e condivisione di

buone pratiche con scuole (dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado) dei seguenti

paesi europei: Inghilterra, Irlanda del Nord, Repubblica d’Irlanda, Estonia, Croazia, Bulgaria,

Spagna e Svezia.

La Scuola Polo alla quale facciamo riferimento per questo progetto si trova a Galevay in

Irlanda.

@museart è il nome che abbiamo dato al nostro progetto, il titolo nasce dall’unione delle

parole “art” (arte), “museum” (museo), “amusement” (divertimento) e il simbolo @ evidenzia

l’importanza cruciale delle nuove tecnologie nell’istruzione.

- COMPETENZISS

L’I.C. Centro Storico aderisce al COMPETENZISS - Insegnare Scienze Sperimentali, proposto dal

Ministero dell’Istruzione a partire dal 2006 e rivolto all’intero sistema scolastico italiano, con

la finalità di elevare il livello di competenze matematico-scientifiche degli studenti e di

promuovere la formazione continua degli insegnanti.

La Scuola Polo a cui facciamo riferimento per questo progetto é l'Istituto di Istruzione

Superiore "E. Majorana" di Moncalieri.

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- PLUSDOTAZIONE

In Italia nasce il 22 gennaio 2009 il Laboratorio Italiano di Ricerca e Sviluppo del Potenziale,

Talento e Plusdotazione, presso l’Università degli Studi di Pavia (http://labtalento.unipv.it/). Il

Laboratorio svolge attività di ricerca e di intervento nell’ambito della valorizzazione del

potenziale, del talento e della plusdotazione e si propone di aiutare, sia i bambini e i ragazzi

dotati di elevato potenziale cognitivo sia quelli in possesso di un talento o di un’abilità

specifica in un campo, a sviluppare appieno le loro risorse.

Il nostro Istituto Comprensivo ha avviato da quest’anno scolastico una collaborazione con la

dott. Zanetti aderendo alla rete “LabTalento” promossa dall’Università di Pavia , direttrice

scientifica del Laboratorio, per poter avviare un percorso di individuazione e strategie

educative nei confronti di bambini e ragazzi con plusdotazione, anche attraverso la

formazione del personale docente.

La Scuola Polo a cui facciamo riferimento per questo progetto é l'I.C. di Villanterio (PAVIA).

- SMIM

La scuola secondaria, oltre alle ore curricolari di musica, nell'anno scolastico 2017-2018, vede

l’avviamento dell'Indirizzo Musicale (ex DM 6 agosto 1999 n. 201).

Con questa scelta il nostro Istituto riconosce l'importanza dello studio di uno strumento

musicale all'interno del curricolo scolastico. Tale disciplina infatti favorisce la socializzazione e

la cooperazione tra gli alunni e arricchisce il loro patrimonio creativo, culturale e relazionale.

I corsi strumentali attivati nel nostro istituto sono:

CHITARRA, VIOLONCELLO, PERCUSSIONI, SASSOFONO

Il nostro Istituto per questo progetto aderisce alla rete della Scuola Polo I.C. di Venaria (TO).

- MONTESSORI

La scelta del metodo “Montessori” ha come scopo della sua attività l’educazione del bambino

intesa come graduale e felice processo di scoperta ed affermazione di sé.

Metodologicamente si ispira alla pedagogia montessoriana e nello specifico pone l’accento sul

significato dell’essere insegnanti nella società odierna. Indubbiamente la nostra scuola si

mostra più dinamica ed al passo con i tempi in quanto non vincolata all’utilizzo dello

strumentario montessoriano ma capace di distinguersi per la sua attenzione al bambino in

quanto persona responsabile, autonoma, intelligente, completa e forte di solidi strumenti

culturali, all’interno della società contemporanea che richiede di per sé una flessibilità ed una

apertura al cambiamento.

Il progetto Montessori, al momento attivo solo nelle classi prime del plesso G.Marconi, fa

riferimento alla rete della Scuola Polo I.C. di Omegna.

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- HC

L’integrazione degli alunni disabili nella scuola è stata un passo importante nella cultura

pedagogica del nostro Paese e nelle politiche scolastiche degli ultimi trent’anni. L’attuale

quadro normativo che si caratterizza per la rilevanza data alla socializzazione costituisce, fra i

Paesi della Unione Europea, un riferimento che colloca l’Italia all’ avanguardia per avere esteso

a tutti gli alunni il diritto di godere di una cittadinanza sostanziale (C.M. n°111 del 14 dicembre

2007). Il nostro istituto è frequentato da numerosi alunni con difficoltà di apprendimento e di

relazione, ma è necessario fare una distinzione tra alunni diversamente abili e alunni in

situazione di disagio; in entrambi i casi spetta agli insegnanti di classe e di sostegno, in

collaborazione con l’ ASL e i servizi sociali, il compito di attivare strategie che consentano a

questi allievi il recupero delle potenzialità sia a livello strumentale sia sociale.

È bene ricordare che la titolarità dell’azione formativa appartiene a tutto il Consiglio di

Classe/Interclasse/Intersezione, si esclude quindi che il docente di sostegno debba essere

l’unico titolare della stessa degli alunni diversamente abili; il docente di sostegno infatti è

contitolare del processo formativo dell’ intera classe, opera in team con gli altri docenti nelle

fasi di progettazione, operatività e valutazione dei risultati individuali e di gruppo e può

svolgere, quindi, senza differenze di ruolo/funzioni/poteri lezioni frontali, lavoro di gruppo e/o

individualizzato.

La nostra Istituzione parteciperà alle riunioni di lavoro organizzate dalla scuola polo HC presso

l’I.C. Nasi di Moncalieri.

Ci saranno momenti di confronto e di condivisione delle esperienze, elaborazione e

realizzazione di schede-progetto per dotare la scuola di sussidi didattici e tecnologici.

- CONTRASTO AL DISAGIO SOCIO-ECONOMICO E CULTURALE

Il Programma Operativo Nazionale (PON) del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della

Ricerca, intitolato “Per la Scuola - competenze e ambienti per l’apprendimento”, finanziato

dai Fondi Strutturali Europei contiene le priorità strategiche del settore istruzione e ha una

durata settennale, dal 2014 al 2020. Punta a creare un sistema d'istruzione e di formazione di

elevata qualità, efficace ed equo offrendo alle scuole l’opportunità di accedere a risorse

comunitarie aggiuntive rispetto a quelle già stabilite dalla “Buona Scuola”.

Nell’ambito del PON il nostro I.C. ha partecipato e ottenuto il finanziamento relativo al bando

“PROGETTI DI INCLUSIONE SOCIALE E LOTTA AL DISAGIO NONCHE’ PER GARANTIRE

L’APERTURA DELLE SCUOLE OLTRE L’ORARIO SCOLASTICO SOPRATTUTTO NELLE AREE A

RISCHIO E IN QUELLE PERIFERICHE”.

Il progetto intende realizzare e costruire un ambiente che promuova il benessere e la salute a

scuola. Gli studi recenti dimostrano “come una sana e corretta alimentazione aumenta le

prestazioni intellettuali e sportive migliorandone il rendimento scolastico”. Motivo per cui

promuovere il benessere e la salute a scuola anche attraverso una corretta alimentazione è

strettamente connesso con lo sviluppo delle competenze, dell’apprendimento e dei talenti dei

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ragazzi, che accrescono il grado di motivazione ed interesse prevenendo così i fenomeni della

dispersione scolastica e del disagio.

Il nostro Istituto per questo progetto fa riferimento all'I.C. NICHELINO IV come Scuola Polo.

3.2 ASL E servizi sociali

La nostra scuola, come già dichiarato nel PTOF, è un ambiente che da anni favorisce lo

sviluppo di un ambiente educativo adatto all’apprendimento, diventando così spazio di

incontro ed integrazione tra talenti, risorse e professionalità; promuove il diritto dello

studente a ESSERE CONSIDERATO UGUALE E DIVERSO INSIEME AGLI ALTRI.

La nostra scuola persegue la “politica d’inclusione”, attraverso la rilevazione dei BES, ossia di

alunni che non necessitano solamente di interventi didattici-educativi ma soprattutto sociali,

attraverso contatti periodici con l’ASL presente sul nostro territorio.

E’ ormai prassi consolidata da anni che le figure strumentali che si occupano dei BES con la

presenza del DS, incontrino con cadenza trimestrale, gli assistenti sociali e si confrontino con

loro per poter agire positivamente sugli alunni al fine di superare le loro difficoltà.

Pe quanto riguarda gli alunni che presentano DSA, i docenti coordinatori di classe e le figure

strumentali che si occupano del disagio, contattano con regolarità il neuropsichiatra e il

logopedista di riferimento dell’alunno per concordare strategie di intervento al fine di stabilire

PDP efficaci pe l’alunno e per il raggiungimento delle competenze e del successo scolastico.

Contatti:

- Sig. Sposato Educazione dell’unione comuni per inserimenti lavorativi e stage di disabili

adulti (attualmente abbiamo inserito 3 casi nel nostro istituto)

- Sig. Rinaldi

- Sig. Schettino

- Sig. ra De Marco

- Sig. ra Busso e Valastro (per nomadi)

3.3 USR – UST

Unici contatti con l’UST (Ufficio Scolastico Territoriale) attraverso la Dott. ssa CAPRA Anna

Maria e la Dott. ssa Coccolo Sara.

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3.1 Enti Locali 3.2 Associazioni 3.3 Centri di aggregazione 3.4 Famiglie

INFANZIA IL CASTELLO IL PARCO GABBIANELLA BOCCIA D'ORO

Enti locali COVAR COVAR

ASL TO5 ASL TO5

COMUNE MONCALIERI

COMUNE MONCALIERI

COMIECO COMIECO

MUSEO A Come AMBIENTE

MUSEO A Come AMBIENTE

Associazioni ALPINI ALPINI

BIBLIOTECA CIVICA ARDUINO

BIBLIOTECA CIVICA ARDUINO

FAMIJA MONCALIERESA

FAMIJA MONCALIERESA

MUSEO SUBIE'T MUSEO SUBIE'T

Centri di aggregazione LUDOTECA ZOE LUDOTECA ZOE

MICRONIDI MICRONIDI

NIDI COMUNALI E PRIVATI,

NIDI COMUNALI E PRIVATI,

Privato ECLETTICA ECLETTICA

CENTRO TUTTOTONDO

CENTRO TUTTOTONDO

LA RADICE LA RADICE

Famiglie VENDITA TORTE VENDITA TORTE

SPETTACOLO FINE ANNO

SPETTACOLO FINE ANNO

PRIMARIA SILVIO PELLICO MARCONI D'AZEGLIO BOCCIA D'ORO

Enti locali

Associazioni

Centri di aggregazione

Famiglie

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NINO COSTA CANONICA

Enti locali ASL TO5

COMUNE DI MONCALIERI

COVAR

PROLOCO MONCALIERI

VALDOCCO

CITTA' ATTIVA

SATURNIO

CUS TORINO

Associazioni FONDAZIONE CRT

ARTENA

OSSERVATORIO ASTRONOMICO VALLE D'AOSTA

TEATRULLA

MEDIARES Servizi per la Cultura SOC. COOP.

EDUCHANGE

CIRCOLO CULTURALE SATURNIO MONCALIERI

ACCADEMIA PEROSI ONLUS

RETE MIRE' TORINO

LA FABBRICA DEI SUONI Società cooperativa sociale onlus

COMIECO

LIONS CLUB MONCALIERI HOST

ASD TESTONA VOLLEY

ASD PMS MONCALIERI

ASD "UN PO PER TUTTI"

CITTA' METROPOLITANA

Privati SCUOLA DI LINGUE PEGASO

FELIZ

Centri di aggregazione

Famiglie FESTE

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CAPITOLO IV

STRUMENTI DI AUTOVALUTAZIONE Durante l’anno scolastico 2016-2017 sono stati somministrati questionari di gradimento e di

autovalutazione che hanno coinvolto:

gli alunni di entrambi i plessi della scuola secondaria di primo grado (17 domande su

modulo cartaceo anonimo – 339 alunni coinvolti)

i genitori dei bambini di 4 anni della scuola dell’infanzia, dei bambini del 4° anno della

scuola primaria e dei ragazzi del 2° anno della scuola secondaria (26 domande su

modulo cartaceo anonimo – 246 moduli restituiti)

docenti e personale ATA di tutti plessi (45 domande su piattaforma online – 103

questionari compilati)

Le diverse componenti sono state interrogate per testare il grado di soddisfazione dei diversi

servizi presenti all’interno dell’Istituto comprensivo, i punti di forza da valorizzare e quelli

deboli da analizzare e correggere. La partecipazione è stata in tutti e tre i casi superiore

all’85% del campione coinvolto, dato che rende particolarmente significativi i dati emersi.

Monitoraggio alunni (allegato)

Monitoraggio genitori (allegato)

Monitoraggio docenti (allegato)

AGGIUNGERE I 3 QUESTIONARI (ALUNNI, GENITORI, DOCENTI)inserire al fondo come

appendice

STRUMENTI DI VALUTAZIONE

Durante le riunioni per ambiti i docenti della scuola secondaria di I° si confrontano rispetto

alla programmazione formulata ad inizio anno e pianificano verifiche comuni da

somministrare in tre momenti dell'anno scolastico al fine di rendere il più possibile omogenea

la valutazione.

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CAPITOLO V

PRIORITA'E SCELTE DI PROGRAMMAZIONE

Il Piano di Miglioramento è un percorso che parte dalle priorità (collegate alle criticità

riguardanti l’Istituto scolastico) indicate nel RAV.

Coinvolge tutta la comunità scolastica e fa leva sulle modalità organizzative gestionali e

didattiche messe in atto dalla scuola utilizzando tutti gli spazi di autonomia a disposizione.

La responsabilità della gestione del processo di miglioramento è affidata al Dirigente

scolastico che è coadiuvato dal Nucleo Interno di Valutazione (composto dal Dirigente

Scolastico, dalle funzioni strumentali sull’autovalutazione e da docenti appartenenti ai tre

ordini di scuola), che era già stato costituito per la fase di autovalutazione e per la

compilazione del RAV.

Sulla base delle priorità segnalate all’interno del RAV 2016-2017, il Nucleo Interno di

Valutazione dell’Istituto Comprensivo Moncalieri Centro Storico ha stabilito le relative azioni

di miglioramento, che figurano nel dettaglio all’interno del Piano di Miglioramento 2016-2017.

Gli obiettivi individuati e le azioni stabilite sono riassunte di seguito:

OBIETTIVI AZIONI PREVISTE

1. Completare il processo di

omogeneizzazione dovuto al

dimensionamento, attraverso un

progetto migliorativo della

comunicazione interna.

Formazione di un gruppo di lavoro,

pianificazione incontri e predisposizione dei

documenti richiesti

2. Costruzione di un percorso verticale

per la promozione dell'inclusione e

della valorizzazione della diversità,

come gli alunni con BES.

Aderire alle proposte territoriali del Centro di

documentazione per l'innovazione scolastica e

l'handicap, per tutto ciò che riguarda BES, HC e

DSA.

Effettuare formazione mirata.

Promuovere l'inclusione e la valorizzazione

delle diversità, come gli alunni con BES o DSA,

a tutti i livelli.

3. Creare un curricolo orientativo a partire

dalla scuola dell'infanzia sulla

conoscenza di sé.

Costruzione di un percorso di orientamento

che ha lo scopo di fare emergere le

potenzialità e le attitudini dei ragazzi,

accompagnandoli verso la scelta della migliore

Scuola Secondaria di II grado attraverso

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attività e metodologie innovative.

Predisporre progetti di sportello di ascolto nei

diversi ordini di scuola.

Progetto di orientamento per la scelta della

scuola superiore.

4. Elaborare prove comuni di italiano e

matematica nel breve periodo sia per la

secondaria che per la primaria.

Stilare un curricolo verticale per ambiti

disciplinari dall'Infanzia alla Secondaria di

primo grado curando gli snodi tra gli ordini di

scuola.

Predisporre corsi dedicati per colmare le

lacune di base relative a queste discipline.

Costruire per dipartimenti una serie di prove

con relative rubriche di valutazione comuni, di

italiano e matematica, sia per la Scuola

Secondaria che per la Primaria.

5. Elaborare un curricolo verticale e

condiviso anche per la secondaria per

competenze d’Istituto, includente la

plusdotazione e le nuove tecnologie.

6. Formazione costante del personale

Docente ed ATA.

Promuovere un sempre maggiore

coinvolgimento da parte della maggior parte

dei docenti e dei collaboratori a corsi di

formazione

7. Predisporre prove di verifica di italiano

e matematica sulla base delle prove

standardizzate già dalle prime classi di

primaria e secondaria.

Effettuare scelte che migliorino la

progettazione didattica in linea con le

proposte ministeriali (Indicazioni Nazionali e

Invalsi)

8. Progettare gli ambienti e la didattica

laboratoriale.

Approntare ambienti di lavoro strettamente

correlati a discipline specifiche, creando dei

veri laboratori

9. Progettare un innalzamento delle

competenze della lingua inglese e delle

TIC, sia per i Docenti, sia per gli alunni.

Aumento di progetti e attività didattiche in

lingua inglese.

Iscrizione a corsi di lingua inglese e di

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metodologia CLIL da parte di almeno il 30 %

dei docenti.

Verifica dell’effettivo buon funzionamento

delle attrezzature informatiche in dotazione ai

vari plessi.

Aumento di progetti e pratiche didattiche che

prevedano l’uso delle LIM e del laboratorio di

informatica.

10. Provvedere ad individuare sistemi

funzionali per la gestione delle richieste

dell'utenza.

Migliorare, tramite un maggior numero di

incontri, la comunicazione e l'informazione tra

le varie componenti della scuola.

11. Rivedere le pratiche di continuità e

orientamento con la scuola secondaria

di primo grado

Organizzare il passaggio da un ordine di scuola

all'altro in modo da trasmettere la verticalità

del percorso scolastico e rendere il percorso di

orientamento un graduale e continuo percorso

di conoscenza di sé.

Organizzare attività ponte innovative e mirate

alla conoscenza delle competeze degli alunni,

tra ordini di scuola diversi.

12. Strutturare un curricolo di educazione

alla cittadinanza ciclico ed obbligatorio

Strutturare un curricolo di educazione alla

cittadinanza ciclico ed obbligatorio

13. Ulteriore sviluppo dell'interazione tra le

risorse umane della scuola e

incremento nella creazione di gruppi di

lavoro sulle varie aree

Promuovere iniziative di aggiornamento

funzionale all'attività didattica e confronto fra

i docenti dei tre ordini di scuola.

14. Coinvolgere in modo più sistematico le

famiglie nello sviluppo di standard di

qualità per i servizi e la didattica

Rendere più partecipi i genitori alle singole

iniziative della vita scolastica (feste, laboratori,

lezioni aperte) in modo tale da renderli

"protagonisti attivi" negli incontri di OO. CC.

Il lavoro sul Profilo di salute della Scuola risulta quindi affiancare di pari passo il processo di

Autovalutazione in quanto ne possiede punti di contatto ed elementi di continuità.

In riferimento alla tabella sopra riportata il nostro gruppo di lavoro intende focalizzare

l'attenzione per il prossimo triennio su tutto ciò che concerne il "VIVERE IN UNA SCUOLA

CURATA" per stare bene a scuola.

Tale scelta è emersa dall'analisi dei dati raccolti lungo la stesura dello stesso profilo di salute e

grazie al percorso di ricerca-azione guidato dal dott. Vincenzo Rubino di "Salute a Scuola",

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durante il quale il nostro gruppo, formato da insegnanti dei diversi ordini di scuola, é stato

portato a riflettere sui valori condivisibili e che accomunano i vari plessi dell'Istituto.

CAPITOLO VI

IL PERCORSO DI COSTRUZIONE DEL PROFILO

7.1 GRUPPO DI LAVORO

Il nostro gruppo di lavoro si è andato costituendo a partire dall'anno scolastico 2014-2015. Ad

oggi è formato da otto docenti dell'Istituto rappresentativi di ogni ordine:

- due dell'Infanzia

- due della Primaria

- quattro della Secondaria di primo grado

Tra queste nello specifico sono state scelte figure con competenze specifiche:

- Referente HC (docente infanzia)

- Referente bullismo e cyberbullismo (docente secondaria)

- Referente ed. Stradale (docente primaria)

- Referente ed. Fisica (docente secondaria )

- Nutrizionista (docente secondaria)

Come Scuola Polo della Rete SHE a partire dall'anno scolastico 2016-2017 è stato costituito il

primo gruppo di lavoro formato dai referenti alla salute degli Istituti aderenti alla nostra rete

territoriale. Si tratta di otto Istituti Comprensivi e due Istituti di Istruzione Superiore che,

facendo parte del territorio dell'ASL TO5 hanno aderito alla nostra Rete Territoriale e con noi

lavorano per costruire di pari passo il loro Profilo di salute.

Ad oggi altri Istituti Comprensivi e Superiori hanno aderito alla rete territoriale e con loro si

andrà a formare

il secondo gruppo di lavoro per sostenerli nella costruzione del loro Profilo di salute.

7.2 TAPPE

Come Istituto aderente alla rete SHE del Piemonte durante tutti questi anni abbiamo

partecipato agli incontri programmati dall'Ufficio Regionale del Piemonte. Durante i quali

siamo stati formati ed accompagnati nella stesura del Profilo stesso. A tale scopo sono stati

molto utili gli incontri con la REPES dell'ASLTO5 la dott.ssa Lucia Albano, la quale ci ha indicato

i documenti necessari a reperire molti dati sulla salute relativi al nostro territorio ed utili alla

stesura dello stesso Profilo.

Inoltre essendo Scuola Polo della Rete Territoriale ASLTO5 abbiamo pianificato durante l'arco

dei due anni scolastici 2016-2017/2017-2018 alcuni incontri con gli Istituti aderenti alla nostra

Rete. Nello specifico si è trattato di quattro incontri calendarizzati all'inizio di ogni anno

scolastico per la costruzione del loro Profilo di Salute.

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Oltre a questi, sono stati pianificati altri sei/sette incontri con il gruppo di lavoro interno al

nostro Istituto (focus group) per la stesura del nostro Profilo di Salute.

In particolare durante questo anno scolastico 2017/2018 abbiamo partecipato al corso di

formazione "La Salute in gioco", contribuendo come scuola pilota all'organizzazione dello

stesso.

Inoltre essendo Scuola Polo della Rete Territoriale ASL TO5 siamo stati destinatari del

percorso di ricerca-azione "Salute a Scuola" a cura di DORS, attraverso il quale siamo stati

guidati come gruppo a focalizzare la nostra attenzione sui valori portanti dell'Istituto ma

anche e soprattutto alla capacità di lavorare in gruppo in modo produttivo. Tutto ciò allo

scopo di riflettere insieme su un'ipotesi di Policy scolastica d'Istituto, sulla modalità di stesura

e di partecipazione del documento stesso all'interno dell'Istituto, il quale avrà una durata

triennale.

A coronamento di tale percorso di ricerca-azione una collega, docente di ed. fisica in uno dei

plessi di scuola secondaria di primo grado, parteciperà ad un viaggio in Irlanda per conoscere

le modalità di funzionamento di una scuola che promuove salute attraverso la BUONA

PRATICA del progetto Activ School Flag.

7.3 STRUMENTI UTILIZZATI

Per la stesura del Profilo di Salute dell'Istituto sono stati utilizzati i seguenti

documenti/strumenti:

- OCCHIO ALLA SALUTE (sistema di sorveglianza ASL)

- HBSC (sistema di sorveglianza ASL)

- PASSI (sistema di sorveglianza ASL)

- PTOF d'Istituto (Piano triennale dell'Offerta Formativa)

- RAV d'Istituto (Rapporto di Autovalutazione)

- PDM d'Istituto (Piano di MIglioramento)

- Indice del Profilo di Salute

7.4 CONSIDERAZIONI FINALI

Pur essendo un documento complesso, si è cercato di renderlo meno corposo utilizzando

tabelle per la raccolta dei dati richiesti nelle varie voci dell'indice.

A tale scopo ne sarà realizzato un estratto per farlo diventare un documento fruibile a tutto

l'Istituto.

La creazione di questo documento è stata utile allo scopo di evidenziare non solo le

caratteristiche del nostro Istituto, che incidono sul benessere e sullo stato di salute di tutti gli

utenti, ma anche quelle che sono le priorità sulle quali lavorare nel prossimo triennio. Sulla

base di questo stiamo ipotizzando la prima Policy, che messa in pratica da docenti, studenti,

famiglie e personale Ata, aiuterà l'Istituto stesso a promuovere salute tra i suoi attori.

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