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Produzione e taglio PELLE NELL'AUTOMOTIVE

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Produzione e taglio PELLE NELL'AUTOMOTIVE

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Prefazione

Dal 2013, l'industria conciaria globale sta registrando un forte aumento della domanda di pelli finite per interni d'auto. L'automotive è da sempre un segmento di grande interesse per i produttori di pelli, ma la sua importanza è notevolmente aumentata nel corso di questo decennio, in parte a causa della flessione della domanda negli altri segmenti.

I produttori di sistemi originali (OEM) nel settore dell'automotive hanno fama di essere molto esigenti e spingono i fornitori a investire, anno dopo anno, una parte degli utili nel miglioramento della propria efficienza operativa. Oltre a incoraggiare un approccio "lean" e l'eccellenza della supply chain, esigono da parte dei loro fornitori, comprese le concerie, l'acquisizione e la condivisione dei dati importanti. Per accontentare i loro clienti, i fornitori devono lavorare duramente.

Le aziende che operano nel settore dell'automotive, soprattutto nei segmenti premium e lusso, utilizzano ingenti volumi di pelli della migliore qualità, contribuendo in misura sempre crescente a mantenere vivo il mercato. Attualmente, all'automotive sono destinate tra il 15% e il 18% del numero totale di pelli trattate, ma si prevede che arriveranno almeno al 25% entro il 2020. Col crescere della domanda, gli OEM esigono anche una maggiore efficienza e più informazioni sulla produzione delle pelli. Le tecnologie avanzate, compresi i sistemi di taglio automatizzato, possono aiutare le concerie a realizzare i miglioramenti operativi e, al contempo, a generare tutti i dati necessari. Tuttavia, questo non richiede solo un investimento in tecnologia, ma spesso anche profondi cambiamenti nel modo di operare dell'intera azienda. Cambiare è sempre difficile, ma molti fornitori di tecnologie sono ormai consapevoli che, per sfruttare appieno le nuove soluzioni, le aziende devono completare un percorso di transizione. Per questo, i fornitori di tecnologie vogliono aiutare le aziende a valorizzare l'investimento e a realizzare i cambiamenti necessari per utilizzare in modo efficiente i nuovi sistemi, sia in termini di organizzazione che di cultura aziendale. Per le concerie, è un invito a entrare a pieno titolo nella nuova economia digitale del ventunesimo secolo.

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Sommario

Dati essenziali 07

Situazione generale dell'industria della pelle 08

Situazione specifica delle concerie nel settore dell'automotive 09

Importanza del processo di taglio 10

Motivi per passare all'automazione 11

La gestione del cambiamento come chiave del successo 14

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Dati essenziali

La produzione di veicoli è in aumento, con la Cina e gli altri paesi in via di sviluppo che guidano la crescita, insieme al riemergere degli Stati Uniti. Inoltre, si registra anche una crescita della domanda di pelli per interni d'auto da parte dei produttori di sistemi originali (OEM).

Per le aziende conciarie queste sono buone notizie, anche se molti aspetti della relazione tra fornitore e cliente nel settore dell'automotive rimangono piuttosto complessi. Nel determinare la quantità e la qualità delle pelli da fornire, le concerie operano per lo più a stretto contatto con i brand che hanno una relazione diretta con i consumatori, ossia gli OEM. Tuttavia, spesso le concerie devono spedire le pelli finite o le parti tagliate prodotte nei loro impianti ad aziende di primo livello specializzate nella produzione di sedili, anziché direttamente agli OEM. Ciò crea una tensione naturale, dato che molti fornitori di primo livello possono anche fornire servizi di taglio o di taglio e cucitura e vedono quindi le concerie come rivali. Inoltre, nel 2014, uno dei principali fornitori di primo livello ha effettuato un importante investimento nella produzione di pelli e le ripercussioni si sono avvertite sull'intera supply chain del settore.

I sistemi avanzati di taglio automatizzato possono aiutare le concerie a migliorare l'efficienza complessiva delle operazioni, a rispondere meglio alle esigenze dei clienti e, anche quando il margine sul taglio è molto ridotto, a consolidare il proprio core business, convincendo gli OEM a includere anche la pelle nelle specifiche di design dei modelli nuovi ed esistenti.

Queste tecnologie consentono di adattarsi molto più rapidamente ai cambiamenti apportati dagli OEM alle loro offerte per adattarle alle esigenze e ai gusti dei diversi mercati planetari. In alcuni casi, i sistemi di taglio computerizzato potrebbero permettere alle concerie di dedicarsi per la prima volta al taglio pelle, mentre in atri casi la maggiore resa e la riduzione degli sprechi potrebbero consentire di iniziare a lavorare con pelli di qualità superiore.

In più, le tecnologie avanzate possono essere un'importante fonte di dati, per dare agli OEM una visione approfondita delle operazioni di produzione e alle concerie dati e prove concrete in caso di controversie con gli OEM o, più frequentemente, con i fornitori di sedili di primo livello.

Attualmente, sembra che le concerie preferiscano utilizzare una serie di sistemi di taglio. Pur essendo consapevoli dei vantaggi dell'automazione e dei sistemi digitali, non sono tuttavia convinte della necessità di eseguire in questo modo tutte le operazioni di taglio.

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I consumatori vogliono autenticità: una buona notizia per chi utilizza la pelle.Tutto questo non riguarda invece le aziende per le quali l'alta qualità della pelle è parte integrante dell'immagine del brand, ad esempio i produttori di accessori di fascia alta, calzature, arredamento e auto. Molto più che in passato, il consumatore attuale esige trasparenza. Il consumatore chiede che i produttori, i brand e i rivenditori siano onesti e sinceri nel condividere le informazioni sui materiali presenti nel loro prodotti. Vuole conoscerne il luogo di provenienza e sapere come e da chi sono stati costruiti. Questa potrebbe essere una buona notizia per i conciatori, ma solo per coloro che continuano a innovare, a enfatizzare la naturalezza del prodotto e a comunicare tutte le informazioni che i loro clienti e i clienti finali desiderano conoscere, ad esempio in merito alla tracciabilità delle materie prime, all'uso di sostanze chimiche, alla gestione ambientale e alla responsabilità sociale dell'azienda. È un mondo nel quale nulla può essere tenuto segreto e la chiave del successo consiste nel dire la verità su se stessi e sui propri prodotti, senza nascondere nulla. Per quanto riguarda le commodity, i produttori, i brand e i consumatori sono disposti talvolta a fare qualche concessione sul tema della trasparenza, pur di ottenere un prezzo più conveniente, limitandosi a modificare le pratiche di lavoro solo se obbligati dalla legge o dalla pubblicità negativa. Ciò solleva necessariamente la questione se i fornitori di pelle debbano tentare di competere principalmente sul terreno delle commodity. Anziché scegliere questa strada, le concerie di maggiore successo potrebbero scegliere di proseguire nella politica di investimenti per realizzare nel modo più efficiente pelli della migliore qualità, valorizzando i propri sforzi sia dal punto di vista dell'immagine che del prezzo.

Situazione generale dell'induStria della pelleIl livello di apprezzamento della pelle in quanto materiale di lusso, naturale, prezioso e dall'alto valore estetico continua a essere molto alto tra i fornitori di prodotti finiti di fascia alta, ma negli ultimi anni il prezzo elevato delle pelli ha portato a una contrazione della domanda in diversi settori, come ad esempio quello calzaturiero. Col tempo, data la recente discesa del prezzo del petrolio, anche il prezzo della maggior parte delle materie plastiche utilizzate nel settore calzaturiero per sostituire la pelle è destinato a calare, aumentando ulteriormente il tradizionale divario tra prodotti in pelle e alternative sintetiche. L'aumento complessivo del numero di paia di scarpe prodotte e vendute nel mondo compensa solo in parte questa tendenza. Secondo autorevoli esperti del settore, i tempi in cui la pelle veniva utilizzata anche nelle scarpe sportive sono finiti, e probabilmente non torneranno più. Altri ritengono che qualcosa di simile avverrà anche nel settore dell'arredamento: i materiali sintetici, che alcuni produttori prevedono di utilizzare come sostituti della pelle, possono costare persino un terzo in meno. I produttori di questi materiali sono sempre più abili nell'imitare alcune qualità della pelle ed è probabile che continueranno a espandere la loro quota di mercato anche nel settore dell'arredamento.

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Alcune interessanti cifre indicano che l'interno di ogni veicolo prodotto dalla Rolls-Royce, un brand di super lusso, contiene 10 pelli intere, o persino 15 in alcuni modelli. BMW produce attualmente più di 2 milioni di veicoli all'anno. Anche se non tutti hanno interni completamente in pelle, è comunque uno dei mate-riali più richiesti dal gruppo. Per fare un esempio, all'International Leather Forum di Parigi del 2007, il gruppo BMW confermò che, a quell'epoca, utilizzava giornalmente ben 11.000 pelli. Tuttavia, si tratta di una realtà in continua trasformazione e difficilmente prevedibile che richiede la massima creatività e re-attività da parte delle aziende conciarie. La maggior parte degli OEM sono sotto pressione a causa degli alti livelli di concorrenza e questa realtà si ripercuote spesso sulle aziende conciarie, che devono risolvere molti problemi e affrontare difficili sfide.

I loro rivali, le aziende che producono interni d'auto in tessuto o in plastica, si stanno dando da fare per rendere i loro materiali attraenti agli occhi degli OEM e dei fornitori di primo livello, sia in termini di prestazioni che di prezzo. Nonostante questo, i conciatori sono convinti che la pelle è destinata a diventare un fattore di differenziazione ancora più potente di quanto non sia oggi, in particolare, come mostrano gli esempi precedenti, nei segmenti di fascia alta dell'automotive, dove molte aziende automobilistiche scelgono la pelle proprio perché è costosa. Tali aziende pagano i conciatori più di quanto pagherebbero i fornitori di materiali alternativi per gli interni delle loro auto, scaricando il costo extra sui consumatori, con un aumento dei margini di utile. Sempre più brand automobilistici offrono veicoli con finiture in pelle, almeno come opzione.

Situazione Specifica nel Settore dell'automotivePer quanto riguarda l'uso della pelle nel settore dell'automotive, le cose sono molto cambiate dal 2012. Le vendite di auto sono aumentate, grazie soprattutto ai consumatori di ceto medio-alto in Cina e nelle altre economie emergenti dell'estremo oriente e grazie alla ripresa del mercato degli Stati Uniti. Secondo le proiezioni, visto il costante sviluppo della classe media in Cina, entro il 2020 i produttori di sistemi originali (OEM) potrebbero arrivare a vendere in quel paese un totale di 30 milioni di veicoli (Figura 1).

Anche la domanda di pelle per interni d'auto è cresciuta, per diversi motivi. Alcuni commentatori sono convinti che, data la flessione della domanda nel settore calzaturiero, il mercato dell'automotive rappresenti la salvezza per l'industria mondiale della pelle. Secondo alcune proiezioni, la quota di pelli conciate del settore dell'automotive, attualmente compresa tra il 15% e il 18% del totale, aumenterà fino al 25% entro la fine di questo decennio (Figura 2). Un luogo nel quale questa transizione è già in corso è il Messico. Nel 2014, secondo un'associazione industriale del Messico, metà delle 42.000 pelli trattate nel principale centro di produzione del paese, Guanajuato, precedentemente utilizzate in gran parte nel settore calzaturiero, sono oggi destinate all'automotive. A Guanajuato viene trattato circa l'85% delle pelli del Messico.

Tutti gli osservatori concordano sul fatto che la domanda di nuove auto rimarrà alta, almeno nel breve termine: una buona notizia per le aziende che forniscono la pelle per gli interni di almeno alcuni di questi veicoli. Tuttavia, è importante sottolineare che, in termini di supply chain, si tratta di un ecosistema particolarmente complesso e remunerativo per i migliori operatori, ma nel quale chi opera in modo inefficiente può andare incontro a seri problemi. Molti designer di auto pensano che la pelle sia un materiale interessante, perché consente di esprimere più pienamente la propria creatività rispetto, ad esempio, al poliuretano o al tessuto.

34%

14%10%

42%

China

North AmericaEurope

Resto del Mondo

Figura 1 La PercentuaLe DeLLa cina SuLLa creScita gLobaLe neL Settore DeLL'automotive Fino aL 2020

Fonte: McKinsey

2014275 million

16.25%

83.75%

230.3milioni di pelli

44.7milioni di pelli

Other applications(footwear, furniture,leathergoods,aircraft interiors)

Automotive

25%

75%

68.75milioni di pelli

206.25milioni di pelli

2020275 million

Figura 2 DiSPonibiLitÀ gLobaLe Di PeLLie Quota DeL Settore automotiveNumero totale di pelli

Fonte: FAO

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I margini di profitto sono nelle mani di chi contrassegna i difetti sulla pelle.

importanza del proceSSo di taglioLe pressioni degli OEM stanno spingendo molte concerie a includere i servizi di taglio nella loro of-ferta. Una serie completa di pezzi in pelle tagliati per l'interno di un'auto può comprendere circa 150 parti (persino il coprivolante è composto da quat-tro pezzi distinti). È un'operazione complessa che le concerie preferiscono svolgere in proprio per sod-disfare le esigenze dei loro clienti OEM. Per questo, il numero di concerie che nel 2015 offriranno questo servizio è probabilmente destinato ad aumentare. Difficilmente assumerà una valenza strategica per la redditività aziendale, ma si tratta comunque di un servizio molto richiesto, che aggiunge valore alla relazione tra gli OEM e le aziende fornitrici di pel-li. Le concerie conoscono l'importanza del valore aggiunto. Di norma, trasformare una pelle grezza in "web blue" significa aumentare il valore di quel materiale di circa il 25%. Trasformarla in una pelle finita significa aggiungere un ulteriore 75%-80%, mentre in alcune applicazioni di nicchia, come l'a-viazione o l'automotive di lusso, la percentuale può persino avvicinarsi al 100%. È opinione diffusa che l'aggiunta di un'operazione di taglio non prometta alcun significativo apporto di valore aggiunto, anche se le concerie stanno iniziando a gestire e miglio-rare le operazioni di taglio allo scopo di vendere le proprie pelli. Secondo i conciatori, "nel settore del taglio, la concorrenza sui costi è molto agguerrita". "Talvolta, i prezzi sono stupefacenti. Ci sono casi nei quali gli operatori investono in materie prime, mac-chinari e manodopera specializzata per produrre pelli naturali della migliore qualità, ma il taglio può essere eseguito ovunque".

La gestione della resa è la chiave di tutto. I conciatori affermano che è lì che si realizzano i margini di profitto. Sono nelle mani degli esperti che contrassegnano i difetti sulla pelle, sia per i processi di taglio a fustella che per quelli di taglio automatizzato. Sanno quanti difetti possono essere tollerati in ogni sezione dell'interno dei modelli d'auto realizzati dai clienti. Quando una pelle finita è pronta per il taglio, il loro esame, svolto sotto una forte luce e con la pelle leggermente in tensione per evidenziarne tutti i difetti, può sfociare in discussioni sui criteri di classificazione utilizzati dai colleghi durante il processo di conciatura. Il fatto che possa essere molto difficile trovare, assumere e conservare questo personale specializzato dà forza agli argomenti dei fornitori di tecnologia, secondo i quali le aziende conciarie farebbero bene a investire in automazione. Se la tecnologia può contribuire almeno in parte a rendere più semplici e accurati il piazzamento (l'operazione che consiste nel scegliere quale pezzo verrà realizzato dalle diverse parti della pelle, disposta ogni volta in modo diverso per massimizzare la resa) e la gestione della resa, allora vale sicuramente la pena di investire.

I conciatori sono consapevoli di essere gli unici a possedere le competenze necessarie per contrassegnare correttamente le pelli. Per questo motivo, gli OEM vedono la conceria come il luogo più logico dove effettuare questa operazione. E se le aziende conciarie utilizzano le proprie competenze interne per contrassegnare le pelli, perché allora non gestire direttamente anche la fase di taglio? Questa soluzione sembra convenire a tutti i partner della supply chain. È importante ricordare che almeno il 40% delle pelli finite non verrà spedita all'OEM o al fornitore di primo livello. E chi meglio del conciatore può trovare un acquirente o un altro utilizzo per le pelli scartate?

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Spesso, gli OEM specificano il volume e la qualità delle pelli richieste e scelgono le concerie dalle quali ordinarle, ma chiedono di inviare le pelli finite o le parti tagliate a un fornitore di primo livello specializzato in sedili, anziché all'impianto di assemblaggio dei veicoli. Ciò rende più complessa la supply chain aggiungendo un ulteriore punto di tensione. Tra i fornitori di primo livello, alcuni sono riluttanti a delegare la responsabilità del taglio e quindi sono molto solerti nel sottolineare i presunti errori delle concerie nella selezione, nell'identificazione dei difetti, nella gestione della resa e così via. Se il conciatore non è d'accordo, il risultato inevitabile è una controversia. Gli OEM si trovano spesso a dover stabilire quale dei due fornitori sia nel giusto. Nel 2014, un importante fornitore di primo livello, Lear Corporation, si è spinto ancora più avanti acquisendo il gruppo conciario Eagle Ottawa, con l'intenzione di produrre e tagliare in proprio le pelli dei sedili destinati agli OEM di tutto il mondo. Tuttavia, è improbabile che riesca a produrre da solo una quantità sufficiente di pelli. Un'ulteriore complicazione è data dal fatto che Eagle Ottawa fornisce pelli e parti tagliate ad altre aziende di primo livello produttrici di sedili. Per questo, Lear dovrà trovare nuovi modi per competere efficacemente con concorrenti e rivali per soddisfare le esigenze degli OEM. È una situazione complessa che rischia di generare costanti controversie. Per quanto sensibili possano essere i conciatori al desiderio degli OEM di disporre di più informazioni per giudicare le controversie, essi ritengono anche che alcuni clienti tendono a spingere un po' troppo oltre il tema dell'utilità dei dati. "Vogliono il miglioramento continuo e pretendono che i suoi effetti si manifestino sulla totalità delle attività aziendali", dicono i conciatori parlando degli OEM. "Tuttavia, il controllo che è possibile esercitare sul costo della pelle finita non va oltre il 35% o 40%. Nonostante il miglioramento continuo, ci sono ampi settori di attività sui quali gli effetti sono pressoché nulli".

Il sospetto è che gli OEM facciano un confronto scorretto tra la produzione di pelle e quella degli altri materiali utilizzati nei veicoli, come plastica o metallo. I processi per produrre la plastica o il metallo sono suddivisi in fasi ben definite ed è relativamente facile calcolare i prezzi e i tempi di produzione. Il processo è aperto. La produzione di pelle, al contrario, prevede circa 50 fasi distinte e ognuna ha un impatto sulla qualità del prodotto finito. Chiedere ai conciatori di ridurre il numero di fasi significa invitarli a declinare ogni responsabilità per la qualità, cosa che non sono disposti a fare.

Per le aziende conciarie, è difficile migliorare in toto i propri processi, perché controllano solo il 35% o 40% dei costi.

Vogliono continuare ad avere la responsabilità per la qualità delle pelli finite, ma sostengono anche che per raggiungere il livello di qualità richiesto dagli OEM è necessario il pieno controllo di tutti i processi. "L'efficienza sul fronte dei costi è importante", sostengono i conciatori, "ma non a spese della qualità del prodotto".

motivi per paSSare all'automazioneNel secondo decennio del ventunesimo secolo, il mercato dell'automotive è più fluido che mai, come tutti i settori a diretto contatto coi clienti. Gli esperti del settore citano spesso una frase di Henry Ford, secondo cui i clienti potevano avere l'auto del colore che preferivano "purché nera", per evidenziare quanto le cose siano cambiate. Dopo anni passati a cercare di semplificare la supply chain, gli OEM si ritrovano da un lato a dover gestire un mercato e una rete di approvvigionamento sempre più globalizzati, e dall'altro a dover adattare le proprie offerte alle realtà locali in tutti i principali mercati (vedere ad esempio la Figura 3 per BMW). Nessuno di loro si sognerebbe di limitare la possibilità di scelta dei clienti, come Ford era felice di fare.

Le aziende conciarie, dal canto loro, hanno la possibilità di adattarsi più rapidamente alle mutevoli esigenze dei clienti, purché provviste di un alto livello di automazione in tutte le fasi del processo produttivo, compreso il taglio. Questo, quanto meno, è uno degli argomenti proposti dai fornitori di tecnologie. Le opzioni generalmente adottate negli impianti di taglio spaziano dai sistemi di taglio completamente automatizzati, digitalizzati e gestiti da computer fino alle macchine più tradizionali, che prevedono una combinazione di tavoli di taglio, fustelle e una pressa o piastra.

Esempi recenti di modifiche che le aziende conciarie hanno dovuto apportare includono richieste apparentemente semplici avanzate dai clienti agli OEM, come l'aggiunta di uno spazio per riporre l'iPhone, che però presuppone la riprogettazione di tutte le parti interne dell'auto.

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Un approccio più logico è quello di utilizzare la tecnologia per valorizzare le competenze del personale specializzato e massimizzare la resa di ogni pelle, in modo da ridurre gli sprechi. La riduzione, pelle dopo pelle, della quantità di materiale che finisce tra gli scarti significa, per le concerie che operano nel settore dell'automotive, risparmiare centinaia di migliaia di euro all'anno.

Al momento, il taglio a fustella rimane un metodo efficiente per molte concerie e impianti di taglio, che preferiscono rimanere fedeli a ciò che conoscono meglio. I fornitori di tecnologie, che lavorano per convincere le concerie a investire in automazione, indicano una serie di motivi per spiegare la riluttanza delle concerie al cambiamento.

I sistemi di taglio automatizzato sono sul mercato da circa 20 anni, ma gli attuali fornitori di tecnologie riconoscono che i sistemi di vecchia generazione spesso non hanno soddisfatto le attese. Le aziende conciarie, prevalentemente a gestione familiare, ricordano ancora la delusione provocata dalle prime versioni di queste tecnologie. Anche così, la situazione oggi è molto diversa, sostengono i fornitori di tecnologie. La tecnologia si è evoluta e oggi i sistemi possono fare molto di più e con maggiore precisione che in passato. È ancora necessario imparare a utilizzare il sistema, ma una volta stesa correttamente la pelle, la maggior parte del lavoro può essere completata con un solo strumento: il mouse. Concentrarsi solo sui vantaggi offerti dal taglio a fustella in termini di produttività significa guardare solo un aspetto della questione ignorando gli altri, senza considerare il quadro d'insieme: il costo di proprietà totale del sistema.

2

4

AraquariBrazilfrom 2015

San Luis PotosíMexicofrom 2019

SpartanburgUnited States

RosslynSouth Africa

DadongTiexiChina

RegensburgDingolfingMunichLeipzigGermany

Figura 3 ScHema DeLLa caPacitÀ ProDuttiva Di bmW

Ecco perché è fondamentale disporre di una tecnologia che consenta di analizzare in tempo reale ogni pelle e di rispondere in modo rapido e flessibile alle nuove richieste. I fornitori di tecnologia sono consapevoli dell'alto livello di competenza del personale esperto che lavora nelle concerie, soprattutto tra coloro che selezionano le pelli e identificano i difetti. Tuttavia, sostengono che il modo migliore per valorizzare queste competenze consiste nel combinarle con il taglio automatizzato. Per alcuni, i sistemi di taglio automatizzati non consentono solo di tagliare le pelli in parti o pezzi completi per i sedili, i pannelli delle porte, il volante e gli altri componenti interni dell'auto, ma anche di modificare i pezzi tagliati molto più rapidamente e, di conseguenza, di conquistare una più ampia quota di mercato. Per altri, si tratta semplicemente di offrire per la prima volta ai clienti un servizio di taglio. Analogamente, i fornitori di tecnologia ritengono che alcune aziende conciarie abbiano rinunciato ad acquistare le pelli più care e a migliorare la qualità dei prodotti finiti per il timore di non riuscire a ottenere una resa sufficientemente alta dalle pelli finite e per paura di costosi errori. I sistemi di taglio di nuova generazione possono dare loro la fiducia necessaria per lavorare con pelli di qualità superiore e per competere nei segmenti di mercato di maggior valore, comprese le vendite aftermarket

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Il costo delle tecnologie avanzate di taglio automatiz-zato è alto, quanto basta per dissuadere alcune con-cerie dall'investimento. Ciò nonostante, i fornitori di tecnologia calcolano in circa un anno il ritorno sull'in-vestimento. Alcune aziende che operano nel settore dell'automotive gestiscono reti globali di concerie e impianti di taglio. Per loro, automatizzare tutte le operazioni di taglio significherebbe affrontare un investimento in macchine per numerose sedi. Si po-trebbe sostenere che questi gruppi avrebbero potuto intraprendere questo passo anni fa, investendo molti meno soldi, ma sarebbe un'obiezione fine a se stessa. E in gruppi di queste dimensioni, il processo per otte-nere l'approvazione e l'autorizzazione a procedere da parte dei decision-maker è spesso molto lento. Per contro, i processi a fustella sono stabili e familiari sia ai conciatori che ai team della sala taglio. Pur sapen-do che le nuove tecnologie hanno qualcosa in più da offrire, non sono sicuri al 100% di riuscire a tradurre le promesse in miglioramenti concreti e stabili.

Molto si sta facendo per consentire ai conciatori di vedere con i propri occhi i risparmi e il valore aggiunto che è possibile ottenere con le attuali tecnologie. Per questo, è necessario identificare nelle aziende conciarie persone influenti che comprendano le potenzialità delle nuove tecnologie e promuovano il cambiamento all'interno delle loro organizzazioni. Tra i fornitori di tecnologie, è diffusa la sensazione che nell'attuale mercato delle pelli per il settore dell'automotive si stiano aprendo nuove opportunità, quanto meno per avviare una discussione sulle nuove soluzioni. È un percorso educativo basato su seminari, workshop, proof of concept e un'efficace rete di comunicazione e assistenza. Questi sforzi sono indispensabili perché, come sottolineano i fornitori di tecnologie, limitarsi ad aspettare che i conciatori bussino alla porta significherebbe attendere molto a lungo.

Uno dei principali vantaggi è dato dalla capacità della tecnologia di acquisire i dati su ogni singola pelle (resa, costo, tracciabilità, qualità della materia prima, tempo di taglio, idoneità per OEM e modelli specifici e così via). Gli OEM vogliono questi dati e, sempre più, si aspettano di riceverli. Forse, tra non molto, questa sarà una condizione imprescindibile per chiunque desideri collaborare con loro. Le concerie e gli altri fornitori stanno già avvertendo questa pressione. L'aspetto positivo, come spiegato in precedenza, consiste nel fatto che i dati generati dalla tecnologia possono aiutare le aziende conciarie a gestire meglio la loro attività. I collegamenti alla gestione degli ordini, alla pianificazione delle risorse aziendali e a un'ampia gamma di sistemi di back-office e strumenti analitici sono semplici ed efficaci, garantendo alle aziende informazioni in tempo reale da utilizzare per migliorare la produttività e l'efficienza. Non si tratta tanto di avere a disposizione i dati, quanto piuttosto di come utilizzarli. Le aziende conciarie possono sfruttarli nell'ambito delle proprie strategie di miglioramento continuo e controllo dei costi, pur

essendo consapevoli che, negli ultimi anni, gli OEM sono diventati "molto più aggressivi" nel raccogliere, analizzare e utilizzare questi dati a proprio vantaggio.

Henry Ford non approverebbe, ma i consumatori chiedono sempre più varietà e personalizzazione, in particolare per quanto riguarda gli interni delle auto. L'elenco delle opzioni continua ad allungarsi. Come tutti sanno, il prezzo delle pelli rimane alto da molti mesi, anche se gli OEM continuano a guardare con interesse alla pelle come a un modo per attrarre e soddisfare i clienti. Come conseguenza, le aziende conciarie che riforniscono il settore dell'automotive sono sottoposte a una forte pressione. Molte di loro hanno un flusso di cassa limitato e c'è la chiara sensazione che l'elemento decisivo per il successo o il fallimento sia l'efficienza dei processi di taglio. Per avere la meglio sulla concorrenza, occorre tagliare in modo accurato e in base alle specifiche degli OEM o dei loro fornitori di primo livello, ottimizzando la resa e riducendo al minimo gli sprechi. Se la resa è troppo bassa o gli sprechi tropo alti, la pressione sulle aziende conciarie non farà che aumentare. I fornitori di tecnologia hanno la sensazione che le aziende conciarie europee che operano nel settore dell'automotive stiano rispondendo più rapidamente a questa pressione rispetto alle loro controparti nordamericane.

Spesso, le aziende conciarie si trovano anche a fronteggiare una situazione di peggioramento delle condizioni delle pelli grezze che raggiungono il mattatoio dagli allevamenti o dai recinti da ingrasso. Persino le pelli dei fornitori che tradizionalmente garantivano un'alta qualità presentano oggi più danni che in passato per via dei morsi degli insetti, dato che gli allevatori e i gestori dei recinti da ingrasso investono meno nelle operazioni di disinfestazione o nel lavaggio degli animali. La siccità in aree come il sud degli Stati Uniti è un altro fattore che spiega il declino della qualità delle pelli. Non è chiaro se questa situazione aiuterà o meno i fornitori di tecnologie a perorare la causa delle soluzioni di taglio automatizzato.

D'altra parte, i vantaggi di un software in grado di gestire accuratamente i piazzamenti diventano tanto più evidenti quanti più difetti ha la pelle. Infatti, il livello di resa atteso (spesso una media di circa il 60%) può essere raggiunto molto più facilmente con un software che con l'occhio umano, per quanto esperto possa essere. Si potrebbe tuttavia obiettare sull'opportunità di ottenere un ritorno sull'investimento realizzando piccoli guadagni percentuali sulla resa di una pelle di scarso valore e bassa qualità.

È pur vero che il problema di investire in tecnologie di taglio automatizzato non si pone solo per le aziende conciarie che operano in aree e con materie prime ad alto costo. I fornitori di tecnologia hanno clienti anche nelle economie meno ricche.

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Il costo della manodopera è inferiore rispetto all'Europa o agli Stati Uniti, ma ciò non significa necessariamente che per gli operatori sia più facile assumere e mantenere un numero sufficiente di persone. Alcuni hanno scoperto che investire in tecnologia non consente solo di gestire una forza lavoro più ridotta, ma migliora anche l'immagine dell'azienda presso i propri dipendenti, che apprezzano il fatto di lavorare con macchine tecnologicamente all'avanguardia, ritenendolo un motivo di orgoglio. Esiste anche un vantaggio pratico. Le aziende che utilizzano il taglio a fustella hanno calcolato che un operatore può sollevare l'equivalente di 1.500 chilogrammi nell'arco di una giornata, per via del numero di parti di metallo utilizzate per l'operazione e del numero di volte che devono essere sollevate e abbassate. Sorprendentemente, alcuni fornitori di tecnologia vendono più in Asia che in aree dove la produzione di auto è più radicata, come ad esempio gli Stati Uniti. Le aziende asiatiche hanno sete di successo e sono entusiaste all'idea di diventare protagoniste di questo mercato in espansione. Sono consapevoli di essere le ultime arrivate e per questo sono disposte a effettuare i necessari investimenti e a trasformare le loro organizzazioni pur di recuperare il tempo perduto.

Allo stesso tempo, le aziende conciarie nei paesi più sviluppati sono generalmente un'importante fonte di lavoro nelle comunità in cui operano. L'uso di sistemi di taglio digitali e automatizzati può aiutarle a raggiungere e a mantenere un alto livello di eccellenza, facilitando le relazioni tra datore di lavoro e dipendenti anche in queste parti del mondo. Perché le aziende conciarie che operano nelle economie più ricche rimangano competitive, è necessario che tutti i dipendenti le aiutino ad operare con la massima efficienza, fornendo i più alti livelli possibili di servizio. Le persone hanno la tendenza a ritenere il proprio lavoro più appagante quando si sentono parte di un'organizzazione di classe mondiale. Inoltre, le aziende conciarie nelle economie più ricche sono sempre più consapevoli di fornire un'importante alternativa al lavoro nel settore terziario, che oggigiorno assomma il maggior numero di opportunità di impiego. Persino le economie più ricche possono trarre vantaggio dal fatto di produrre beni tangibili e ad alto valore. Le pelli e i prodotti finiti in cui vengono utilizzate rientrano in questa categoria.

Di solito, le attuali concerie utilizzano numerose tecnologie all'avanguardia e anche l'automazione è sempre più diffusa, soprattutto in aree di produzione quali il caricamento di sostanze chimiche e il trasporto delle pelli pesanti attraverso la conceria (al punto che in alcuni impianti sembra che la pelle compia l'intero ciclo di produzione senza essere mai toccata). Le concerie con importanti clienti nel settore dell'automotive trovano probabilmente un ulteriore incentivo nel fatto che l'industria automobilistica è sempre stata la più pronta ad accogliere le innovazioni tecnologiche e gli OEM tendono a giudicare molto favorevolmente l'adozione di nuove tecnologie da

parte dei loro fornitori. Poiché il ventunesimo secolo è l'era del digitale, passare a strumenti di taglio digitali significa essere al passo coi tempi. Un ulteriore vantaggio della natura digitale di tali strumenti consiste nel fatto che coloro che li producono sono in grado di monitorarli in remoto e di intervenire al momento opportuno per evitare l'insorgere di gravi problemi tecnici, consentendo di evitare i tempi di fermo, di risparmiare denaro ed eventualmente di evitare le penali previste dagli OEM nel caso in cui la consegna in ritardo delle pelli o delle parti tagliate causi ulteriori rallentamenti lungo la supply chain.

la geStione del cambiamento come chiave del SucceSSoL'adozione di un sistema di taglio automatizzato, come tutte le principali implementazioni di tecnologia, presuppone un profondo cambiamento. Per chi contempla la possibilità di una transizione a un sistema automatizzato, la portata dei cambiamenti da apportare all'organizzazione, ai suoi processi e flussi di lavoro può intimidire, in quanto richiede ciò che gli esperti di tecnologia descrivono come "una nuova logica complessiva". L'opinione generale dei fornitori di tecnologia è che si tratta di un passo necessario, sebbene in certi casi doloroso. Ammettono che, storicamente, loro stessi hanno sottovalutato la portata dei cambiamenti necessari per il successo di questi progetti di innovazione. La filosofia "lean" è molto popolare, ma trasformare la teoria in pratiche "lean", con un concreto impegno per il miglioramento continuo, richiede un duro lavoro. I fornitori di tecnologia sottolineano il fatto che non si limitano a offrire gli strumenti, ma anche il livello di competenze necessarie per effettuare la transizione.

La cosa più importante da ricordare, sostengono, è che altri produttori hanno già compiuto questo passo: i migliori sono riusciti a sopravvivere e a prosperare mentre chi non è stato in grado di introdurre i necessari cambiamenti nella cultura e nei processi aziendali ha cessato l'attività. Fino a circa il 2012, il settore dei tessuti per arredamento includeva diversi produttori tradizionali molto restii al cambiamento e poco disposti a modificare i loro processi operativi per introdurre nuovi metodi di lavoro incentrati sulle nuove tecnologie; ciò che desideravano era semplicemente accendere le nuove macchine e iniziare istantaneamente a risparmiare denaro. Negli ultimi tre anni, gli osservatori hanno notato un cambiamento: per restare nel mercato e rimanere competitive, le aziende non hanno avuto altra scelta se non quella di modificare i metodi di lavoro, facendo leva sulle nuove tecnologie per migliorare i propri livelli di reattività e produttività.

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Hanno anche ricevuto un aiuto concreto dai fornitori di tecnologie. Un recente progetto in Messico ha coinvolto un importante fornitore di sistemi di sedili in tessuto per Nissan. Il team del fornitore di tecnologia si è dapprima scontrato con un certo livello di resistenza quando ha chiesto l'opportunità di presentare una nuova soluzione di taglio, a causa della delusione provocata dall'uso di quattro vecchie macchine. In seguito, l'azienda ha aperto le porte dando agli esperti due giorni per osservare le pratiche di lavoro e proporre suggerimenti.

L'interesse era concentrato principalmente su un impianto in funzione da quattro anni che utilizzava il taglio a fustella. Il cliente desiderava migliorare l'efficienza e aveva quindi deciso di investire in un sistema di taglio automatizzato, a patto che il fornitore di tecnologia fosse riuscito a dimostrarne la convenienza dal punto di vista del ritorno sull'investimento. Per consentire all'azienda di ottenere il ritorno sull'investimento richiesto, il team del fornitore di tecnologia passò diverso tempo insieme agli operatori nell'impianto, organizzando workshop e sessioni di esercitazioni pratiche per aiutare il personale a conoscere e utilizzare al meglio le nuove tecnologie. Questi sforzi iniziarono presto a dare risultati positivi e l'azienda notò una riduzione dello spazio tra le parti tagliate da 6-8 millimetri in media fino a 4-6 millimetri. Siccome, anche con i prodotti tessili, il costo del materiale rappresenta oltre la metà del costo totale di un sedile, questa riduzione dello spazio tra le parti tagliate significava un notevole risparmio sui costi.

Ben presto, l'azienda aprì un nuovo impianto in quella stessa zona del Messico e, con un livello di fiducia molto maggiore che in precedenza, invitò il fornitore di tecnologia e il suo team di esperti a partecipare fin dall'inizio al nuovo progetto. "Ci hanno trattato come persone di famiglia", spiega un partecipante al progetto. Tempi di risposta più rapidi, alti livelli di tracciabilità e servizi più efficienti: sono queste le caratteristiche necessarie alle aziende che utilizzano materiali tessili per continuare a competere con successo sul mercato. Non è più un problema di costi, ma una vera e propria questione di sopravvivenza.

Tutto questo vale anche per il settore della pelle. L'uso della pelle o del tessuto negli interni per auto presenta evidenti differenze, tuttavia esistono anche alcune chiare analogie. Le aziende che innovano investendo in nuove tecnologie e gestione del cambiamento possono ottenere importanti vantaggi in termini di efficienza e capacità di reazione alle richieste dei clienti, consolidando la propria posizione nella catena del valore.

In un mercato così esigente, le aziende lungimiranti e innovative sono quelle con le maggiori speranze di successo, rispetto a quelle che riposano sugli allori e rimangono ferme, permettendo alla concorrenza di batterle sul tempo.

Applicando la stessa logica al settore della pelle, è evidente che le aziende conciarie devono darsi da fare per prepararsi da subito a ciò che inevitabilmente accadrà domani.

La domanda di pelli per l'automotive è certamente forte, ma questo è un mercato particolare nel quale un surplus di domanda non può essere soddisfatto semplicemente fornendo più pelli, ma anche tramite la reattività, l'innovazione e l'accuratezza. La forte competizione in questo mercato significa anche che le concerie di maggiore successo saranno quelle che riusciranno a massimizzare l'efficienza, gestendo con attenzione la resa e le competenze necessarie per preservare i margini. I fornitori di tecnologia insistono sul fatto che i sistemi di taglio automatizzato non sostituiscono le competenze delle persone che lavorano nelle concerie e negli impianti di taglio, ma consentono di valorizzarle e di sfruttarle con la massima efficacia. I sistemi di taglio completamente computerizzati rappresentano a loro volta un mezzo efficace per acquisire e condividere con i clienti i dati relativi alle materie prime e alla tracciabilità delle pelli, oltre che informazioni su resa, costi, tempi di taglio e altri dettagli. Il mercato dell'automotive richiede un impegno per il miglioramento continuo nonché investimenti in innovazione e gestione dei cambiamenti connessi all'introduzione delle nuove tecnologie.

Gli OEM tendono a guardare con entusiasmo all'adozione di nuove tecnologie da parte dei loro fornitori.

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