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Un cluster marittimo sempre più professionale 12 gen/feb 2009 Pubbl. bimestrale dell’Autorità Portuale di Venezia | Primo Piano sul Porto di Venezia n. 12, gennaio-febbraio 2009 Aut. Tribunale di Venezia n. 1214 del 25.01.1996 | Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - 70% - DCB Venezia

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Un cluster marittimo sempre più professionale

12 gen/feb

2009

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CENTRO INTERMODALE ADRIATICO S.P.A.Via dell’Elettricità, 21 - 30175 Porto Marghera - VENEZIA - Italy - Tel. +39 041 2591200 - Fax +39 041 2591225 - E-mail: [email protected] - www.cia.ve.it

Il terminal è dotato di una banchina di 500m di lunghezza con pescaggio di 30’06’’ diprofondità, situata nel Canale Ovest diPorto Marghera - Venezia.La banchina operativa è attrezzata con N°5 gru portuali semoventi da ton 70/80/104,dotate di spreader, benna, polipo, nasoporta coils, ecc.Tipologie di sbarco:- sbarco via magazzino / piazzale e/o

diretto su camion / vagone- sbarco a silos via:

- gru e nastro trasportatore- pipe-line con impianto pneumatico.

attività di banchinaRaccordo ferroviario interno di m. 5.000collegato alla stazione F.S. di Venezia -Mestre ed al Porto Commerciale diMarghera - Venezia.

raccordo ferroviario

Fornitura di diversi servizi ausiliari alleoperazioni di sbarco/imbarco, grazieall’utilizzo di moderne attrezzature emacchinari, relativi alle lavorazioni dialcune tipologie di merci alla rinfusa, quali:- Insacco big bags- Insacco e palettizzazione (25 e 50 kg.)- Setacciatura- Miscelazione- Deferizzazione- Macinazione

lavorazioni

Sistema informativo“Host System AS-400”

sistema informativo

Servizi combinati nave, gomma e rotaia.Le ricariche della merce possono avveniresia direttamente durante lo sbarco dellenavi, a mezzo tramoggia, oppure dapiazzale e/o magazzino tramite pala, forklift o qualsiasi altro sistema di ricaricaadatto alle varie tipologie di prodotto.

Ricariche dirette da nave e/o damagazzino/piazzale:- su camion- su vagone

Ricariche da silos:- su camion/autosilos: per caduta

attraverso una bocchetta di ricaricasituata ai piedi dei silos ed integrata daun moderno sistema di pesaturacomputerizzata che effettuaautomaticamente il controllo delleaspirazioni.

attività di riconsegna

- Case di Spedizione e Agenzie marittime- Sportello bancario- Servizi di ristorazione (ristorante e bar)- Sala d’attesa camionisti- Parcheggio custodito

alle persone e ai mezziservizi assicurati

Il Centro Intermodale Adriatico S.p.A.occupa un’area totale di ca. 240.000 m2 conle seguenti caratteristiche:- Area coperta: attuale 47.000 m2 in

progetto 92.000 m2, piazzali nazionali edesteri per lo stoccaggio di rinfuse eprodotti siderurgici

- Area scoperta: 148.000 m2 in progetto193.000 m2 per merci alla rinfusa e peroperazioni di manipolazione

- di quanto sopra 26.000 m2 ca. “DEPOSITIFISCALI AI FINI I.V.A.” (DecretoMinisteriale N° 419 del 20 Ottobre 1997)

- N° 5 silo verticali per un totale di 60.000m3 per prodotto secchi alla rinfusa.

attività di stoccaggiomagazzini, piazzali e

Il Centro Intermodale Adriatico S.p.A. è un Terminal Portuale privato situato all’interno dell’Interporto di Venezia,nel cuore della zona industriale di Marghera - Venezia, ottimamente collegato alle principali arteriestradali/autostradali, alla stazione ferroviaria di Mestre - Venezia e all’Aeroporto di Venezia.L’attività principale del C.I.A. S.p.A. è rappresentata dall’offerta di servizi logistico-intermodali per merci che arrivanovia mare, camion e treno.Il Terminal è specializzato nella movimentazione di rinfuse, prodotti siderurgici, merci varie e containers.

UNI EN ISO 9001:2000

Sistema di GestioneQualità certificato

pp_CIA_23x28_71093:Layout 1 3-07-2007 8:03 Pagina 1

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sommario n. 12 gen/feb 2009

Primo pianosul Porto di VeneziaPubbl. bimestrale dell’Autorità Portuale di VeneziaAut. Tribunale di Venezia n. 1214 del 25.01.1996Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - 70% - DCB Venezia

Autorità Portuale di VeneziaSanta Marta, Fabbricato 13 30123 Veneziatel. +39 041 5334111fax +39 041 [email protected]

Direttore editorialeFranco Sensini

Direttore responsabilePatrizia Marin

[email protected]@acommunication.it

PubblicitàDirezione pubblicità APV Investimenti spaSan Basilio Fabbricato 16,Santa Marta 30123 Venezia

Referenze fotograficheArchivio Autorità Portuale di Venezia; Team Progetti srl; Archivio VTP; Lega Navale Italiana; Jean Michel Lahire; Julie e Antoine; Socca; Izio5

Progetto grafico e impaginazioneTeam Progetti srl

StampaGrafiche Carrer sncMestre (VE)

Le professioni del mare: un mondo articolato e complessodi Paolo Costa e Patrizia Marin

4

Lavorare nel porto: le operazioni e i servizi portuali a terra

p. 14

Il percorso legislativo delle abilitazioni professionali dei marittimi

p. 18

La Commissione Formazione dell’Autorità Portuale di Venezia

p. 24

CFLI, l’ente di formazione dell’Autorità Portuale di Venezia

p. 26

Lega Navale Italiana da oltre 110 anni a servizio dell’utente nautico

p. 30

“Venice Maritime School”: un consorzio d’eccellenza

p. 34

Un’Accademia formativa, multifunzionale ed internazionale

p. 38

Il Morosini, scuola d’eccellenza per le nuove leve della Marina

p. 42

“Cini e Venier”, insieme per istruire le figure marinare

p. 44

Lavorare a bordo delle navi: requisiti e indicazioni

p. 32

Un cluster marittimo sempre più professionalea cura di Patrizia Marin

8

Notizie dal Porto di Venezia46

Statistiche61

Promozione commerciale52

Comitato portuale60

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Le professioni del mare: un mondo articolato e complessodi Paolo Costa - Presidente dell’Autorità Portuale di Venezia

ne corrispondono cinque a terra. E, aggiungo, possiamo esser

sicuri che la maggior parte di questi cinque posti ruotano attor-

no ai porti. Esaminando per esempio i dati sull’occupazione del

nostro Porto, quello di Venezia, vediamo un dato che deve far

riflettere: lo scalo veneziano impiega per attività direttamente

riconducibili al porto 7965 unità – e se a questa cifra si aggiunge

l’indotto si arriva a 19.000.

Le professionalità coinvolte dal settore portuale e logistico

sono così tante che solo l’elencarle ci porterebbe molto oltre

lo spazio di questo editoriale. Se verrà raggiunto un obietti-

vo prioritario per la realtà portuale italiana, ovvero quello di

aumentare considerevolmente il numero delle merci in arrivo

dall’oriente intercettate dai porti italiani, in particolare dai por-

ti del Nord Adriatico, ne deriveranno grandi benefici anche in

termini occupazionali.

La navigazione, la portualità

e il diportismo costituisco-

no indubbiamente grandi ri-

sorse per l’Europa, tanto più

per quanto riguarda settori

come quelli del trasporto

e del turismo. Basta pen-

sare che il 90% dei traffici

commerciali europei odier-

ni passa proprio attraverso

i porti, o guardare i numeri

relativi al comparto crocieri-

stico, fra i pochi in crescita anche in questi tempi di crisi.

Il mondo delle professioni che ruotano intorno al mare è va-

riegato e complesso. In primo luogo, ci sono le professioni del

mare per eccellenza, quelle a bordo. E’ stato detto che il mare

più che un lavoro è una scelta di vita. Non si può non ricordare

però come sia una scelta che molto spesso i nostri giovani non

vogliono più fare. E questa carenza, non solo italiana, rischia

di farsi presto sentire anche su scala globale, soprattutto per

quanto riguarda i profili più qualificati: dati recenti stimano in

diverse migliaia il numero degli ufficiali marittimi che in pochi

anni potrebbero “mancare all’appello”, con gravi conseguenze

per il settore. Ogni azione che promuova la cultura del mare e

una adeguata formazione professionale è dunque benemerita,

ed è per me consolante sapere che alcuni dei nomi più pre-

stigiosi in questo campo sono proprio di scuole veneziane: la

Scuola Navale Militare “Francesco Morosini”, l’Istituto di Istru-

zione Superiore “Giorgio Cini” e tre istituzioni in cui anche

l’autorità Portuale è coinvolta, ossia CFLI, Vemars e Accademia

del Mare.

Quelle sulle navi sono però solo una parte delle professioni

del mare: dati europei ci dicono che ad ogni posto a bordo

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editoriale

di Patrizia Marin

A terra e a bordo: grandi opportunità anche per i giovani

Nello scorso numero della rivista è stato erroneamente riportato un

nome diverso per il Presidente di Venezia Terminal Passeggeri spa, San-

dro Trevisanato. Sono molto dispiaciuta dell’accaduto e mi scuso perso-

nalmente con Lui, con la Venezia Terminal Passeggeri e con tutti i lettori

per il disagio.

La vita e il lavoro sul mare offrono a chi ne è coinvolto infinite emozioni,

sensazioni e occasioni di crescita, anche interiore. La possibilità impaga-

bile che ogni esperienza, lavorativa o di piacere, fra le acque ci offre è

quella di vedere il mondo da una diversa prospettiva. Molte volte, veleg-

giando fra i flutti degli oceani o comodamente seduta nella cabina di uno

yacht, ho ripensato a quanto è vera l’affermazione di Eugene O’Neill:

“solo sul mare si è davvero liberi”.

Il mare è anche una grande scuola di vita, perché le difficoltà della

navigazione preparano ad affrontare le difficoltà dell’esistenza. Ma i me-

stieri a bordo possono portare

anche vantaggi più materiali:

basta pensare alle possibilità di

carriera degli ufficiali, molto più

ampie rispetto a quelle di chi

sceglie percorsi professionali

più battuti. I giovani che scelgo-

no di intraprendere le profes-

sioni del mare non vi trovano

solo la libertà, la sfida con sé

stessi e l’avventura, ma anche

eccellenti opportunità di inserirsi

nel settore marittimo, che costituisce una realtà industriale dinamica e

moderna in grado di aprire molte porte.

Al mondo marittimo ci si può avvicinare in diversi modi: non c’è solo la

“full immersion”, ossia l’imbarcarsi, ma è possibile lavorare a stretto con-

tatto col mare e la navigazione, anche senza stare a bordo di una nave.

Si tratta dell’universo, composito e affascinante, delle attività portuali e

logistiche. Un mondo che a noi sta molto a cuore, e che dovrebbe essere

guardato con attenzione anche da tutti coloro che cercano vie d’usci-

ta alla crisi economica che stiamo attraversando. Lavorare in un porto

consente di essere a contatto con le tecnologie più avanzate, di essere

inseriti in un sistema complesso e poterne scoprire il meccanismo, ma

soprattutto di poter scambiare esperienze professionali e storie di vita

con persone che difficilmente potremmo incontrare altrove.

Le esigenze del mercato, le evoluzioni legislative europee e nazionali

chiedono infatti alla gente di mare e a chi lavora nei porti una sempre

maggiore competenza e professionalità. Diverse le figure professionali

coinvolte e cui sono richieste formazione e competenze specifiche.

In questo numero di “Primo Piano” abbiamo voluto offrire un quadro

della realtà delle professioni del mare lontano dai luoghi comuni, ma

soprattutto attento alle molte novità e opportunità che vengono da un

mondo sempre in fermento.

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GUARDANDO OLTRE LE APPARENZE, SCOPRIRETE GRANDI ORIZZONTI.

Dal 1997, in VTP lavoriamo insieme a voi per promuovere e incrementare l’attività passeggeri nel porto

di Venezia. Incentiviamo il turismo di qualità, ospitando crociere, creando occupazione ed eventi.

Perché Venezia sa guardare lontano.

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In Italia, il cluster marittimo coinvolge una forza lavoro di 394.950 unità, il che significa l’1,6% degli occupati del paese. Di queste, 164 mila unità sono direttamente impiegate nelle attività del cluster: il settore con il maggior numero di occupati diretti è la pesca con 46 mila, seguito dalla Marina Militare con 34 mila, 26.300 lavorano nei trasporti marittimi, un numero leggermente inferiore invece, coinvolge 26.039 addetti alla logistica/manutenzione, infine cantieristica navale e nautica da

diporto, rispettivamente con 12.033 e 11.719 occupati. (dati tratti da “Il rapporto sull’economia del mare”, redatto dalla Federazione del mare, 2008, ndr.) Dallo studio risulta che il cluster marittimo è e sarà sempre motore di un mercato proficuo, anche a livello mondiale e, soprattutto, nei suoi tre pilastri: cantieristica, armamento e portualità. Pertanto il settore necessita sempre più personale qualificato e, di conseguenza, la formazione e la riqualificazione nelle diverse professionalità divengono prioritarie. Molti sono i corsi a livello nazionale che forniscono teorie e tecniche relative al mondo del servizio logistico nell’ambito dei sistemi marittimi e portuali a sostegno del rilancio di un settore importante per il nostro Paese, sia sotto il profilo infrastrutturale e ambientale sia commerciale e del lavoro. La crescita delle competenze riguarda allo stesso tempo i marittimi, che hanno la responsabilità di muove-re complessi mezzi di trasporto, su cui viaggiano merci pregiate e/o pericolose; ma anche gli ingegneri e i progettisti, che si occupano dello sviluppo di soluzioni tecnologiche in grado di migliorare efficacia, efficienza e sicurezza delle navi. Se guardiamo alle professioni del mare, non dobbiamo esclusivamente pensare alle navi e ai navigatori, di cui noi tra l’altro siamo stati il simbolo per diversi secoli, ma a tutte le attività connesse al settore logistico e al lavoro portuale, quali i terminalisti portuali, le compagnie ed imprese portuali, oppure di supporto alla navigazione, come i rimorchiatori, gli ormeggiatori, i piloti.

Un cluster marittimo sempre più professionalea cura di Patrizia Marin

A sostegno di un settore importante per il nostro Paese qual è il comparto marittimo, sono stati attivati numerosi corsi che forniscono teorie e tecniche nell’ambito dei sistemi portuali e marittimi

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Se le Istituzioni, dalle Autorità portuali, al Corpo delle Capitanerie di porto, Servizio aeronavale della Guardia di Finanza alla Marina Militare, continuamente aggiornano i loro dipendenti – nuovi e vecchi - con qualifiche professionali ad hoc e con corsi di approfondimento su argomenti legati alla sicurezza e alla portualità, anche altri settori si stanno adeguando ai tempi. Guardiamo ad esempio alla cantieristica, dove si richiedono sia una costante attenzione all’addestramento della manodopera con competenze di tipo più tradizionale, quali ad esempio saldatori, carpentieri, tubisti, sia un’innovazione delle profes-sionalità, a partire dalle figure di Project Management a quelle dei costruttori navali. Ecco spiegato il motivo del fiorire di scuole nautiche, di accademie del mare, di poli formativi a livello regionale, come in Veneto, Toscana e Campania e di aggiornamenti da parte delle accademie della Marina Militare. Lo sco-po è formare i giovani al mare e eliminare vecchie figure quali il capitano d’armi o l’operaio di coperta, per inserire nuove professioni: Marinaio Abilitato, Ufficiale specialista in Security, Addetto alla Security, Ufficiale Elettricista, Ufficiale Frigorista, Ufficiale Elettronico, Ufficiale Gasista, Inventory Officer, Bar manager, Food & Beverage Manager, Provision Master, desk top publisher e ufficiali specializzati nelle tecniche gestionali di petroliere, chimichiere e gasiere.

Un cluster marittimo sempre più professionale

In occasione della 48 Ore del Mare il presidente di Confitarma Nicola Coccia ha lanciato nel giugno scorso la proposta della nascita di una “global maritime community”, ossia una comunità di professioni, attività e servizi che diventi il punto di riferimento in Mediterraneo per l’economia globale marittima e al tempo stesso la location ideale per l’insediamento di grandi gruppi internazionali. I presupposti sono: una cantieristica all’avanguardia nella progettazione e costruzione di navi da crociera; una leadership mondiale nella produzione dei mega yacht; la presenza ai massimi livelli qualitativi di tutti i servizi e le professioni del mare. Tutti elementi che l’Italia ha già.

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Un cluster marittimo sempre più professionale

Il Porto è un settore ampio con grandi possibilità di collocazione e soddisfazione lavorativa per i giovani. Spedizionieri, agenzie marittime, logisti del terminal, gruisti, hostess di bordo per crociere sono alcune degli sbocchi lavorativi.

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HEAD OFFICESVia Torino, 151/A - 30172 Mestre (Venice)

Tel. 0412589600 - Fax 0412589699Telex 051 94078222 SSVE G

Via Trieste, 156 - 48100 RavennaTel. 0544-594300 - Fax 0544-594399 - Telex 05194078230

E-mail: [email protected] site: www.mircosanti.it

TRAVEL OFFICESVia Torino, 151/A - 30172 Mestre (Ve)Tel. 041-2589600 - Fax 041-2589669

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MIRCO SANTI, established in 1974, developtheir activities in three main branches:

ShippingGeneral & project cargo, bulk products andcruises.

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Via Torino, 151/A - 30172 Mestre (Venice)

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Via Trieste, 156 - 48100 Ravenna

Tel. 0544-594200 - Fax 0544-594298 - Telex 05194078230

E-mail: [email protected]

Web site: www.sagem.it

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Molo A - Fabbricato 441 - 30175 Marghera (Ve)

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Fra i servizi alle operazioni portuali forniti nel Porto di Venezia c’è il trattamento delle merci. L’attività consiste nel conteggio dei colli, nel conteggio degli automezzi e dei vagoni posizionati a piazzale, nella misurazione dei colli, nelle determinazione dei cubaggi e nell’apposizio-ne e verifica delle marcature identificative dei singoli colli, nel campionamento di merci a bordo (stiva) o di cumuli di merce a piazzale o magazzino e destinati all’imbarco/sbarco, nella pesatura delle merci

Il processo di globalizzazione del mercato delle merci, delle comunicazioni e dei trasporti coinvol-ge in misura determinante anche i porti. Elementi chiave del sistema internazionale dei trasporti e della logistica, i porti sono chiamati a importanti trasformazioni strutturali e organizzative. Ristrut-turarsi in base alle recenti normative, alla competitività crescente, al cambiamento dello scenario internazionale e ai flussi commerciali. Molteplici attività che si intrecciano e si completano, servizi sempre più numerosi e complessi, professionalità nuove e qualificate unite a un sempre maggiore regime di concorrenza, chiedono al sistema portuale una grande organizzazione e funzionalità. Le principali funzioni individuabili all’interno di un porto, infatti, seppur nettamente distinte nelle loro attività e competenze, necessitano di una forte complementarietà e coordinamento. Non solo e non più semplici attività di carico e scarico delle merci, ma anche logistica e intermo-dalità. In ciascun porto si svolgono varie attività, in parte associate al trasferimento delle merci, in parte complementari. Tutte le operazioni - sbarco, imbarco, trasbordo, deposito e movimentazione delle merci - e i servizi portuali - trattamento, l’imballaggio e il condizionamento delle merci, il trattamento dei contenitori, la pulizia delle aree e i servizi spingi carro - vengono svolti da diverse categorie di operatori economici. Figure professionali specifiche si dedicano alle attività di tra-

Lavorare nel porto: le operazioni e i servizi portuali a terraOrganizzazione e funzionalità sembrano essere le parole chiave del lavoro portuale. Molteplici le professionalità che devono coordinarsi per offrire servizi efficienti e competitivi.

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Un cluster marittimo sempre più professionale

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sporto e al disbrigo di tutti gli atti amministrativi connessi alle operazioni di carico e scarico. Le Agenzie marittime, ad esempio, si occupano di tutti gli adempimenti burocratici che una nave deve espletare all’arrivo e alla partenza da un porto: notifiche alla Capitaneria di Porto, alla Dogana, all’Autorità Portuale, alla Guardia di Finanza, alla Polizia, ai terminal portuali. L’agente marittimo assicura anche che siano eseguite, ove necessario, le necessarie riparazioni, e fa in modo che le navi dell’armatore che rappresenta viaggino sempre a pieno carico. L’insieme delle attività connesse al transito della merce – ossia la movimentazione della stessa e il suo trasporto a destinazione – viene invece gestito dalle imprese di spedizione da un lato e dagli autotrasportatori dall’altro. Gli spedizionieri provvedono a fare tutte le pratiche doganali, predisporre la documentazione, e coordinare tutte le fasi del trasporto della merce. Lo Spedizioniere, definito anche “l’Architetto dei Trasporti”, ha una particolare attenzione a tutti i dettagli del trasferimento dei materiali, dall’aiuto nel conoscere i regolamenti e le leggi in vigore nelle varie nazioni, all’aiuto nell’ottenere o nel

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garantire il pagamento delle merci. Talvolta, per quanto riguarda la manipolazione delle piccole par-tite di merce, lo spedizioniere deve attrezzarsi di magazzini propri dove svolge il consolidamento delle spedizioni. Agli Spedizionieri Doganali (oggi Doganalisti), viene riconosciuta una qualifica specifica nelle materie fiscali, merceologiche, valutarie, e quant’altro si riferisce al campo doganale. Per svolgere tale attività occorre prendere la patente di Doganalista, che viene rilasciata a tutte le persone fisiche che hanno superato l’esame di Stato per il conseguimento del titolo professionale indetto dall’Agenzia delle Dogane, con la conseguente iscrizione all’albo. I Doganalisti esercitano la professione al servizio del commercio estero, per conto del produttore delle merci, di armatori, compagnie aeree, agenti marittimi, case di spedizioni, ecc. Tra le attività del Doganalista, oltre alla materiale predisposizione delle dichiarazioni doganali di importazione, esportazione e transito, troviamo attività di consulenza e le dichiarazioni INTRASTAT. Tali dichiarazioni hanno il duplice fine di fornire all’Eurostat i dati necessari all’elaborazione ed al controllo degli scambi di merci tra operatori economici ubicati all’interno della Comunità nonché vigilare che vengano osservati gli obblighi IVA all’interno della UE.La materia doganale è in costante evoluzione ed è necessario quindi un costante aggiornamento professionale che gli stessi sono obbligati ad effettuare sotto il controllo dell’Ordine professiona-le.Gli autotrasportatori, spesso lavoratori autonomi, provvedono alla movimentazione dei contai-

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Un cluster marittimo sempre più professionale

ner o delle merci in ingresso e uscita dal porto.Da non dimenticare poi tutti i servizi portuali alle navi, quali la movimentazione delle provviste di bordo, la lavanderia, la manutenzione, la carpenteria, l’installazione manutenzione e riparazione di macchinari/apparati, l’arredo della nave, la degassificazione, la pulizia delle stive; il rizzaggio, il fardaggio, la copertura delle merci, i lavori subacquei, la fornitura e la posa di parabordi, distanzia-tori e galleggianti, le varie perizie. Di primaria importanza i servizi di interesse generale che in un porto devono essere particolarmente accurati quali, ad esempio, la gestione e coordinamento delle attività di manutenzione per le strutture e gli impianti, la viabilità, le attività di primo soccorso; il coordinamento delle attività di sorveglianza dei varchi; i servizi informatici, telematici e di comuni-cazione; la sicurezza per il Porto di Venezia; la logistica per la comunità portuale.

I servizi di sorveglianza/vigilan-za privata in ambito portuale prevedono le attività di pianto-namento, controllo ed ispezio-ne delle aree sensibili. Il per-sonale impiegato è composto da particolari guardie giurate

in regola con le autorizzazioni prefettizie, che indossano una apposita divisa decretata. Le guardie sono armate e munite di radio palmare e telefono in costante collegamento con la centrale operativa.

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L’EQUIPAGGIO DEL PORTO VINCE LA REGATA STORICASquadra che vince non si cambia: per il 2° anno, il Porto di Venezia ha sponsorizzato l’equipaggio Redolfi Tezzat – D’Este che ha dominato nella Storica del 2003 e del 2005

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La Convenzione STWC, fin dalla sua prima applicazione, è stata più volte emendata comportando modifiche aggiuntive all’addestramento della gente di mare. La nuova riforma scolastica è stata promulgata in virtù della necessità di rivedere i requisiti di accesso alle abilitazioni profes-sionali marittime e per migliorare il modello di addestramento della gente di mare, conformando le abilitazioni di coperta e di macchina e provveder all’aggiornamento dei programmi d’esame per le varie abilitazioni.

Nel novembre 1987 è entrata in vigore in Italia la STCW 78, Convenzione Internazionale sugli Standard di addestramento, certificazione e tenuta della guardia che regolamenta i requisiti ne-cessari al personale imbarcato sulle navi mercantili. La Convenzione fu adottata dall’I.M.O. (Inter-national Maritime Organisation) nel luglio 1978 alla conclusione dei lavori della Conferenza sulle problematiche dell’addestramento professionale dei marittimi, tenutasi dal 1971 al 1978. La STCW 78 si applica ai marittimi imbarcati su tutte le navi dei Paesi contraenti, in servizio commerciale in acque non interne alla linea di base ad eccezione di quelli imbarcati su navi da guerra e/o ausiliarie militari o unità adibite a servizi non commerciali, su pescherecci, sul na-viglio da diporto e su barche in legno di costruzioni artigianali. Lo scopo della Convenzione è di promuovere la sicurezza della vita e della proprietà in mare e la protezione dell’ambiente marino stabilendo un livello minimo di preparazione del personale navigante ed il possesso di appropriate cognizioni. Successivamente si è avvertita la necessità di una revisione della Convenzione per meglio chia-rire gli standard di competenza in relazione alle capacità necessarie per svolgere le funzioni di bordo con sicurezza ed efficacia e permettere, tra l’altro, una maggiore flessibilità nell’assegna-

Il percorso legislativo delle abilitazioni professionali dei marittimiIl primo reale elemento innovativo sugli standard di addestramento è conseguente all’adesione dell’Italia alla Convenzione I.M.O. S.T.C.W. 1978, entrata in vigore nel nostro paese nel 1987

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zione delle stesse funzioni e quindi ampliare le opportunità di carriera dei marittimi. Il 5 ottobre del 2000, è stato emanato un decreto grazie al quale sono state introdotte nuove abilitazioni professionali di “coperta” e di “macchina”, uniformate con quelle già regolate dalla Convenzione. In rifermento allo stesso decreto, anche coloro che non hanno avuto una forma-zione scolastica presso un istituto nautico o tecnico del mare, possono intraprendere e quindi accedere alla carriera di Ufficiali con un ampio ed articolato percorso formativo, che è stato sta-bilito dal Decreto ministeriale del 28 febbraio 2001, visto la peculiarità degli istituti marittimi.Il 30 novembre del 2007 viene abrogato il D.M. 5 ottobre 2000 con la sottoscrizione di un nuo-vo decreto da parte del Ministro dei trasporti, l’Onorevole Bianchi, attinente alle “qualifiche ed abilitazioni per il settore di coperta e di macchina per gli iscritti alla gente di mare”, entrato in

Un cluster marittimo sempre più professionale

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vigore il 1° febbraio scorso. Con tale normativa, vengono anche decretate due qualifiche impor-tanti: “Allievo Ufficiale di Coperta e Allievo Ufficiale di macchina”, come anche differenti abilita-zioni sempre riguardanti “coperta e macchina”. Successivamente a questo, il 17 dicembre 2007, il Ministro Bianchi emana un ulteriore decreto, che va ad abrogare quello precedente dell’1/8/1986, il quale regolava gli esami per il raggiungimento dei titoli professionali marittimi poiché da tempo non erano più particolarmente adatti a far affiorare tutte le proprietà ed idoneità fondamentali per il raggiungimento del titolo professionale. Tra le novità apportate da quest’ultimo decreto, ci sono anche le sedi d’esame, che il codice della navigazione indicava nella cerchia di alcune direzioni marittime, alternandole a seconda dei titoli da prendere, mentre con la nuova riforma si possono sostenere gli esami presso “ciascuna Direzione Marittima presente sul territorio nazionale”con due sessioni, una estiva e l’altra invernale. Riguardo al punto sulle composizioni delle commissioni d’esame, sia per il comandante delle navi, relativamente alle abilitazioni di co-perta, che per il Direttore di Macchina, per le abilitazioni di Macchina, i quali vengono designati in entrambe i casi dal Direttore Marittimo, occorre certificare di aver navigato tre anni negli ultimi 5 risultanti dal libretto di navigazione. Il docente di Macchine Marine e servizi ausiliari è stato sostituito da un docente laureato in ingegneria, specializzato in discipline meccaniche e tecnologiche, mentre a sostituire il docente di navigazione ed arte navale è un docente laureato nelle medesime materie.Un’altra figura introdotta nella commissione d’esame è quella del docente di lingua inglese, che

Si possono sostenere gli esami presso ciascuna Direzione Marittima presente sul territorio nazionale

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deve esaminare una prova scritta ed una orale; il marittimo infatti viene sottoposto ad una tra-duzione scritta senza l’aiuto del vocabolario relativamente ad un testo tecnico-nautico e deve dimostrare nella fase orale di avere una buona conoscenza della lingua inglese, che gli permetta di avvalersi senza alcun problema di carte e pubblicazioni nautiche di lingua inglese, nonché di capire tutte le informazione meteorologiche ed eventuali messaggi sulla sicurezza della nave e trasmettere segnali alle altre navi o stazioni costiere, piloti ed autorità marittime.L’emanazione di nuovi decreti e l’abrogazione di altri, ha causato grande confusione per tutto il personale coinvolto, al punto tale da rallentare la loro applicabilità. L’attuale codice della na-vigazione, che è entrato in vigore nel 1942 ed è stato completato dal relativo Regolamento di Esecuzione del 1952, rimane un importante punto di riferimento.

Il 30 novembre del 2007 viene abrogato il D.M. 5 ot-tobre 2000 con la sottoscrizione di un nuovo decre-to da parte del Ministro dei Trasporti, attinente alle “qualifiche ed abilitazioni per il settore di coperta e di macchina per gli iscritti alla gente di mare”, entrato in vigore il 1° febbraio 2008. Con tale normativa, vengo-no anche decretate due qualifiche importanti, l’Allievo Ufficiale di Coperta e l’Allievo Ufficiale di macchina, e differenti abilitazioni sempre riguardanti coperta e macchina.

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La Commissione Formazione dell’Autorità Portuale di VeneziaMassimizzare le condizioni di sicurezza e la salute dei lavoratori delle imprese portuali sul luogo di lavoro tramite l’impiego di operatori adeguatamente formati. Questo l’obiettivo dell’Autorità Portuale

Con il 2009 prende avvio l’obbligo del percorso propedeutico all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro portuale. L’Ordinanza n.282 del 01 ottobre 2008 ordina che dal 1° gennaio 2009, tutto il personale impiegato nelle attività portuali, delle imprese autorizzate in Porto a Venezia, dovrà essere in possesso di un’apposita abilitazione per la mansione esercitata che verrà rilasciata dall’Autorità Portua-le stessa. I percorsi minimi necessari per ottenere l’abilitazione per le varie mansioni sono: gruista ( gru di banchina tipo Gottwald/Costa Masnaga, Traistainer Gommato/su binari ferroviari, Carroponte Colis/Portainer, Transtainer Farine/Carbone, Torre Aspirante ), autista (Forklift, Frontloader, CSV, Stacker, Pale/Bob/Escavatore,Tug Muster Ro-ro, Camion Spola/Autocisterna, Locomotore ) e operativi ( Generico, Commesso Spuntatore, Smarcatore a bordo di nave/piazzale, Coordinatore piazzale/banchine, Stivatore, Addetto pesa/gate ). La formazione nonché la certificazione della professionalità, diventano pertanto due punti fondamentali per migliorare la sicurezza sul lavoro in tutto l’ambito portuale, cercando di preparare al meglio tutte le persone che lavorano al Porto sul “cosa fare” e “come lo si deve fare”. La Commissione Formazione – istituita con l’ Ordinanza n° 254 del 30-01-07 che ha definito l’obbligo per

L’Autorità Portuale di Venezia ritiene fondamentale che gli operatori portuali siano in grado di reagire con la più alta professionalità alle esigenze del traffico marittimo. Im-piegare lavoratori portuali con una formazione adeguata risponde anche alla primaria esigenza di massima sicurezza del lavoro portuale. Le im-prese portuali dovranno comunicare alla Commissione Formazione le esigenze formative a carattere gene-rale, i contenuti delle singole attività didattiche, la modalità, la frequenza e i contenuti dell’aggiornamento professionale, la composizione delle commissione di verifica dell’appren-dimento.

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ogni nuovo lavoratore di frequentare un corso di formazione prima di cominciare ad operare nel Porto di Venezia – ha individuato le professionalità già presenti e necessarie nel Porto di Venezia; i requisiti minimi di formazione e addestramento del personale; i contenuti e la durata dei corsi di aggiornamento del personale. Ha inoltre seguito tutte le fasi della realizzazione di un database del personale delle im-prese di cui agli artt. 16, 17 e 18, strutturato in modo da poter conoscere e gestire i percorsi formativi di tutti i lavoratori addetti alle operazioni portuali. La Commissione Formazione ha anche identificato e accreditato gli enti deputati alla formazione: Cfli, Sive formazione, Rina training factory, Sogesca, Efeso, Cesvip, Venezia ricerche, Veneform, S & q safety quality. Sono altresì deputate alla formazione tutte le imprese terminalistiche nei confronti del proprio personale dipendente. Il registro dei lavoratori adibiti alle operazioni portuali, già previsto dall’Ordinanza n.12 /96, sarà aggiornato con la lista delle abilitazioni conseguite. Ora, una Commissione d’Esame, composta da un rappresentante dell’Autorità Portuale di Venezia – in qualità di Presidente, 1 docente del corso di formazione, 1 rappresentante dei lavoratori, 1 rappresentante del datore di lavoro, l’RSPP del datore di lavoro, attesterà l’avvenuta formazione.

Il Porto di Venezia è la seconda realtà in Italia che ha adottato lo strumento della formazione dei neoassunti. La Commissione Formazione continuerà a mo-nitorare l’attività di formazione

dei lavoratori delle imprese di cui agli articoli 16, 17 e 18 della Legge 84/94 e valutarne l’efficacia anche in relazione alle rilevazioni dell’andamento degli infortuni sul lavoro. La

Commissione sostiene, inoltre, l’organizzazione di incontri, ma-nifestazioni e convegni sul tema della sicurezza del lavoro al fine di sensibilizzare lavoratori e operatori portuali.

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I corsi di formazione soddisfano sia le richieste dalla Convenzione STCW ‘78’95, compresi quelli per ufficiali di navigazione e “skipper”, sia corsi extra Convenzione relativi all’area maritti-ma, lagunare e fluvio-marittima. CFLI, grazie ad una fitta rete di relazioni con partner europei partecipa da tempo, anche come capofila, a vari progetti di livello europei e interre-gionali. CFLI opera con proprie sedi a Venezia, Genova, Cremona e Novara ed è tra gli enti accreditati delle Re-gioni Veneto, Lombardia e Liguria.e di consulenza anche alla stessa Autorità Portuale di Venezia e all’Autorità portuale di Genova.

CFLI Consorzio Formazione Logistica Intermodale è l’ente di formazione dell’Autorità Portuale di Ve-nezia. Costituito nel 1993, offre servizi formativi alle imprese operanti in Porto e a tutto il mondo della logistica e dei trasporti, più in generale. L’Ente è sorto per formare le maestranze operanti direttamente nei Terminal Portuali, come i gruisti, mulettisti, stivatori, rizzatori e tutte le altre figure professionali appartenenti alla comunità portuale, dagli spedizionieri, agenti marittimi, mediatori marittimi, doganalisti fino alle imprese di servizi. Va detto inoltre, che fino ad oggi c’è stato un”placement” molto alto, cor-rispondente a circa il 90%, specie tra gli spedizionieri marittimi, per questo motivo, CFLI è diventato il punto di riferimento sia per i disoccupati, che per le imprese, le quali si appoggiano ad esso, per trovare personale altamente qualificato e già addestrato a costo zero e a tal proposito, sta lavorando ad un por-tale a cui si potrà attingere direttamente per trovare domanda ed offerta. La maggior parte dei corsi sono finanziati dal Fondo Sociale Europeo che ha stanziato 500 mila euro per il sistema porto e sono rivolti ai disoccupati che desiderano entrare a lavorare in porto o nell’indotto, attribuendogli anche una borsa di studio, buono pasto e materiale didattico gratuito. Oltre ai corsi ci sono anche seminari di aggiornamento per tutti gli operatori già occupati. Con l’entrata in vigore nel 2004 dell’ISPS code, ovve-ro la norma internazionale sulla sicurezza, le imprese si stanno attrezzando sempre di più, per avere il proprio “P.F.S.O.” (Port Facility Security Officer), che sarà responsabile dell’elaborazione, dell’attuazione,

CFLI a Venezia ha strutturato una sede operativa e tecnologica in grado di sviluppare attività didattiche e formative a beneficio del tessuto imprenditoriale logistico dell’area portuale

CFLI, l’ente di formazione dell’Autorità Portuale di Venezia

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A Dicembre sono stati avviati a cura di CFLI e finanziati dal Fondo Sociale Europeo, il cor-so di formazione per ”Tecnico del trasporto internazionale merci-ma-rittimo-portuale”, ovvero il tecnico della logistica per i traffici internazionali del sistema mare - porto e il corso “s.o.s. Safety, Organization and Secu-rity in aree portuali” per rispondere alle esigenze delle imprese portuali che cercano sempre più esperti in sicurezza e anti terrorismo.

del riesame e del rispetto del piano di sicurezza dell’impianto portuale. Tra i corsi obbligatori secondo il testo Unico dlgs 81/10 ricordiamo inoltre quelli per responsabile dei lavoratori per la sicurezza, che ha l’obiettivo di fornire gli strumenti e le competenze tecnico normative al Responsabile dei lavoratori per la sicurezza e il corso sulla movimentazione manuale dei carichi, che invece mira a formare adegua-tamente i lavoratori circa i vari rischi che potrebbero contrarre e a dare loro tutte le modalità di cor-retta esecuzione delle attività. Secondo il protocollo d’intesa del 22 febbraio 2008, il CFLI tiene anche dei corsi gratuiti per dirigenti, responsabili del servizio di prevenzione e protezione(R.S.P.P.) e preposti di aziende operanti nel porto di Venezia. Tutti questi corsi vengono tenuti da esperti professionisti del mondo del lavoro.

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Lega Navale Italiana da oltre 110 anni a servizio dell’utente nauticoUn’associazione che ha saputo radicarsi sul territorio ed è riuscita ad individuare ed a mettere in atto sinergie tese a diffondere, in particolare tra i giovani, raggiungimento l’amore per il mare

Amm. Marcello De Donno, Presidente Lega Navale Italiana

La Lega Navale Italiana si propone di diffondere la cultura del mare, difendere l’ambiente marino, avvicinare i giova-ni al mare, promuovere la sicurezza in mare, formare diportisti “veri marinai”, promuovere gli sport del mare, incre-mentare le basi nautiche, certificare la qualità dei servizi, sostenere la Marina e la Guardia Costiera, comunicare e farsi conoscere con tutti gli strumenti dispo-nibili e accessibili.

La Lega Navale Italiana è ente pubblico preposto a servizi di pubblico interesse, opera sotto la vigilan-za dei ministeri della Difesa e dei Trasporti e Navigazione, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica. Nata nel 1897 a La Spezia, è la prima associazione italiana a vocazione marinara. Annovera oggi quasi 60.000 soci, ed è organizzata in 238 sezioni e delegazioni, con 80 basi nautiche. La Presi-denza Nazionale di LNI è affidata all’Ammiraglio Marcello De Donno. LNI ha lo scopo di diffondere nel popolo italiano, in particolare fra i giovani, l’amore per il mare, lo spirito marinaro e la conoscenza dei problemi marittimi, agli effetti della partecipazione dei cittadini allo sviluppo ed al progresso di tutte le forme di attività nazionali che hanno sul mare il loro campo ed il loro mezzo di azione. LNI, per coerenza con i suoi scopi e per essere vicina ai giovani appassionati di mare, vuole oggi una pro-fonda riflessione sul mare come opportunità formativa professionale, da approfondire con le maggiori istituzioni di riferimento. LNI promuove da sempre il mare per passione, ed oggi propone il mare per mestiere, un’opportunità importante per i giovani del nostro Paese, di crescita personale, professio-nale, all’insegna dell’amore comune per il blu. In agenda, in primavera, a Roma, un importante evento dedicato: “forMare”. Un momento di riflessione per il mondo istituzionale preposto alla formazione dei giovani da avviare alle professioni del mare. Un appuntamento annuale che affronterà i temi for-

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mativi e la passione del mare, accanto ai valori etici che alcune esperienze portano intrinsecamente con loro. Le offerte formative legate al mare, indirizzate a ragazzi e ragazze tra i 14 ed i 20 anni, sono tradizionalmente gli Istituti Tecnici Nautici, accanto ad altri percorsi diversificati offerti dalle singole esperienze locali. Vi si accede dopo la terza media, con un percorso di studio di cinque anni. Prevede la formazione dei giovani che desiderano avviarsi alle professioni del mare in ambito mercantile o mi-litare. Attualmente quasi tutti i 30 Istituti Tecnici Nautici italiani seguono la sperimentazione Nautilus, che garantisce una preparazione moderna e flessibile per gli studenti, attraverso una coniugazione tra abilità specifiche professionali, accanto ad una profonda formazione culturale generale, in modo che gli stessi possano agevolmente adeguarsi alle più varie situazioni lavorative tipiche di questo settore. LNI ama i giovani ed ama il mare. Quale migliore professione? Parola di Ammiraglio.

Un cluster marittimo sempre più professionale

La Lega Navale Italiana sviluppa le iniziative promozionali, culturali, na-turalistiche, ambientalistiche, sportive e didattiche idonee al conseguimento degli scopi dell’Associazione: promuo-

ve e sostiene la pratica del diporto e delle altre attività nautiche; promuove e sviluppa anche corsi di formazione professionale nel quadro della vigente normativa. La Lega Navale Italiana

opera anche di concerto con le amministrazioni pubbliche centrali e periferiche, con le Federazioni spor-tive del C.O.N.I. e le Leghe Navali Marittime straniere.

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Lavorare a bordo delle navi: requisiti e indicazioniLe navi offrono ai giovani diverse possibilità lavorative, stagionali e non. Per l’imbarco come lavoratori bisogna essere iscritti alla Gente di mare presso le Capitanerie di Porto

I requisiti fondamentali per svolgere qualsiasi tipo di attività lavorativa a bordo delle navi sono due: bisogna avere almeno 15 anni di età ed essere iscritti alle liste della “Gente di Mare” presso le Ca-pitanerie di porto – Guardia Costiera. Le categorie in cui viene classificata la Gente di mare sono tre: la prima categoria comprende il personale di stato maggiore e di bassa forza addetto ai servizi di coperta, di macchina e in genere ai servizi tecnici di bordo; la seconda categoria, il personale addetto ai servizi complementari di bordo; la terza, il personale addetto al traffico locale e alla pesca costiera. La gente di mare è munita di un “Libretto di Navigazione”, che è l’unico documento abilitante alla professione marittima. Per la gente di mare di terza categoria, l’abilitazione è limitata esclusivamente all’esercizio del traffico locale e della pesca costiera. Gli iscritti di prima e seconda categoria possono esercitare anche le attività consentite agli iscritti della terza categoria.I requisiti per ottenere l’iscrizione nelle matricole della gente di mare di 1ª e 2ª Categoria, sono: cit-tadinanza comunitaria; età non inferiore a 15 anni; idoneità al nuoto e alla voga; idoneità fisica; essere domiciliato nel territorio dello Stato italiano; non essere condannato per un delitto punibile con pena non inferiore nel minimo a tre anni di reclusione, oppure per contrabbando, furto, truffa, ap-propriazione indebita, ricettazione, o per un delitto contro la fede pubblica, salvo che sia intervenuta

Tre sono le categorie in cui viene classificata la Gente di mare: la prima comprende il personale di stato maggiore e di bassa forza addetto ai servizi di coperta, di macchina e in genere ai servi-zi tecnici di bordo; la seconda categoria, il personale addetto ai servizi complementari di bordo; la terza, il personale addetto al traf-fico locale e alla pesca costiera.

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Sia le navi da crociera che quelle militari o da carico offrono opportunità di lavoro stagionale: il candidato ideale ha un’età tra i 20 e i 35 anni, un’adeguata esperien-za soprattutto come cameriere, cuoco o receptionist e una buona conoscenza del-

le lingue straniere, in primo luogo dell’in-glese. Le principali professioni richieste su una sono: cameriere, cassiere, cuoco, lavapiatti, assistente di crociera, addetto alle pulizie o alla lavanderia, fattorino, istruttore sportivo, direttore delle escur-

sioni, carpentiere, idraulico, elettricista, croupier, parrucchiere, estetista, massag-giatore, assistente d’infanzia, fotografo, commesso.

la riabilitazione. Per l’iscrizione nelle matricole della gente di mare di 3ª categoria occorrono minori requisiti: cittadinanza comunitaria; età non inferiore a 15 anni; idoneità al nuoto e alla voga; essere domiciliati in uno dei comuni compresi nella circoscrizione del circondario marittimo. Nel sito inter-net della Guardia Costiera (www.guardiacostiera.it) si possono scaricare i moduli per la domanda di iscrizione alla Gente di mare.Una volta ottenuta l’iscrizione alle liste della Gente di mare, si può passare alla vera e propria ricerca dell’impiego. Per farlo ci sono varie possibilità, anche in relazione al tipo di occupazione: ci si può iscrivere alle liste del collocamento presso le capitanerie di porto e aspettare una chiamata, oppu-re contattare gli uffici di selezione del personale delle compagnie navali o rivolgersi alle agenzie di reclutamento; può essere utile anche la consultazione degli annunci pubblicati sulle riviste o sui siti internet specializzati.

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“Venice Maritime School”: un consorzio d’eccellenzaL’obiettivo principale del Consorzio VEMARS è quello di mantenere sempre alta la qualità della formazione dei futuri marittimi, proponendosi come centro di eccellenza in questo settore

Venice Maritime School (VEMARS) è un consorzio promosso dall’Autorità Portuale di Venezia, Actv spa, Pianura Armatori, SSMC, abilitato dal Ministero dei Trasporti per il rilascio di certificati internazionali (IMO-STCW). Il Consorzio è stato costituto nel 2004 ed è dotato di un simulatore navale, considerato la parte più importante dell’attività formativa, per l’addestramento degli Ufficiali della Marina mercanti-le. Installato su un’area di circa 200 mq, è comprensivo di 6 navi, controllate da una postazione istruttore ubicata all’esterno della nave principale e di una sala per il debreafing degli esercizi, collegata diretta-mente alla rete del sistema. Tale impianto di Simulazione si avvale di quattro stazioni radio GMDSS, per preparare coloro che andranno a sostenere gli esami nei vari gradi di abilitazione, di una plancia con schermo da 3 mq e una plancia comando principale con visione sui 280°.Il Centro di Formazione Superiore VEMARS, si rivolge ai marittimi o aspiranti tali che debbono essere certificati per l’acquisizione di specifiche qualifiche essenziali per una responsabile amministrazione del-la nave e risponde pertanto alle esigenze delle compagnie armatoriali che hanno la necessità di avere il personale aggiornato e tecnicamente qualificato con certificati in regola, secondo la normativa IMO.Circa 1500 sono le persone che dal 2006 hanno frequentato i corsi attivati da VEMARS, che oltre a

I consorziati VEMARS hanno pro-fuso un grande impegno econo-mico per dare ad una città dalle grandi tradizioni marinare uno strumento di elevato livello di professionalità. L’elevata dinami-cità della portualità Veneziana e l’aggiornamento tecnologico cui certamente contribuisce VEMARS con il suo simulatore di navigazio-ne, rendono merito ad una città che ha il dovere di riscoprirsi a vocazione marittima.

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quelli IMO-STWC, ne ha introdotti altri, come ad esempio quello Radar con riferimento all’ordinanza 131/2006 e 44/2008, Padrone Marittimo, perfezionamento all’uso del Radar e del plotter cartografico, sempre disciplinati dalle attuali disposizioni legislative.Tra le tante iniziative VEMARS, vi è anche quella di essere soggetto attivo nei titoli professionali per cor-si di allineamento rivolti a coloro che provengono da Istituti generici e un’ altra cosa importante, è stata quella di aver presentato il centro di formazione, in occasione della sessione primaverile del NAV, pres-so l’IMO a Londra, su proposta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sinonimo della grande professionalità che il Consorzio ha dimostrato fin d’ora. Nel 2009 è previsto inoltre un convegno sui nuovi titoli professionali, al quale parteciperanno vari organi ministeriali oltre gli esperti di settore, poi-ché un’altra delle attività di VEMARS è anche quella di informazione, legata anche agli aspetti legislativi. Si è tenuta in VEMARS a fine anno la cerimonia di consegna di certificati di frequenza e abilitazione dei vigili del fuoco che hanno partecipato ai corsi Radar presso il centro di formazione.

Un cluster marittimo sempre più professionale

Dopo il convegno sulla navigazione Interna nel 2006, organizzato assieme all’ATENA e all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Venezia e a quello sulle tematiche della Sicurezza dei Ma-rittimi a bordo delle navi organizzato

con l’Autorità Portuale nel 2007, ove vi hanno partecipato i massimi vertici del Ministero dei trasporti, nel 2009 VEMARS propone un convegno sui “nuovi titoli professionali”

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Un’Accademia formativa, multifunzionale ed internazionaleL’ associazione “Accademia del Mare” si inserisce in un ampio quadro di azioni rivolte al sostegno e allo sviluppo della nautica e di tutte le attività connesse all’economia del mare

Per fronteggiare la crescente scarsità, a livello regionale, nazionale ed europeo di figure professionali in particolare legate all’economia del mare, sono stati avviati dei percorsi altamente qualificati, in ambito marittimo capaci di creare delle figure professionali specifiche, in relazione ai diversi settori produttivi collegati alla navigazione. A tal proposito l’Autorità Portuale di Venezia ha collaborato con la Regione Veneto assieme alla Provincia di Venezia, l’Ufficio Scolastico regionale per il Veneto e la C.C.I.A.A. per la realizzazione “dell’Accademia del Mare”, un centro di eccellenza per le attività di istituzione, di forma-zione, di ricerca ed innovazione, nonché di attività di promozione collegate direttamente ed indiretta-mente al mercato del settore marittimo, con l’obiettivo generale di programmare, progettare e realizza-re corsi di formazione di personale altamente qualificato a bordo delle navi mercantili e/o in quei settori legati sempre al settore marittimo. Gli altri obiettivi specifici di tale polo formativo sono: individuazione di figure professionali richieste nel settore dei trasporti marittimi con i relativi profili, di validità locale, nazionale ed internazionale; collegamento dei percorsi formativi individuali ai reali fabbisogni formati-vi ed occupazionali; organizzazione di azioni di riqualificazione professionale per evitare fenomeni di emarginazione sociale; formazione di progetti formativi pilota di sperimentazione e sperimentazione di azioni formative, innovative in accordo con la ricerca scientifica e tecnologica. L’Accademia del Mare è una struttura formativa, post diploma della durata di circa due anni, con il contributo dal fondo sociale

L’Accademia del Mare na-sce dall’esigenza di fornire all’economia del mare, che è in continua crescita, nuova occupazione. Secondo recenti ricerche, il settore marittimo, ha evidenziato il fatto che alla flotta mondiale, nel 2010 mancheranno 46000 Ufficiali a causa della riduzione dell’of-ferta professionale, creando una carenza di specifiche figu-re capaci di condurre navi ad alta tecnologia che il mercato continua a proporre.

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europeo, accreditata e riconosciuta dal Ministero dei Trasporti, in grado di garantire la formazione ed aggiornamento continuo del personale navigante e non, rispettando gli standard internazionali e for-nendo una risposta concreta ed omogenea alle esigenze di preparare professionisti adeguati nel settore dei trasporti marittimi.I destinatari dell’Accademia del mare di Venezia sono tutte le persone in possesso di un diploma o di una qualifica nel settore marittimo, come anche coloro che hanno perseguito un Diploma generico e che pertanto vorrebbero acquisire la formazione, l’addestramento e la pratica necessaria per poter la-vorare nel settore marittimo, ed infine si indirizza anche al personale già inserito nel mondo del lavoro per l’aggiornamento e la riqualificazione professionale necessarie per l’avanzamento della carriera.

L’Accademia del Mare è una struttura formativa, post diploma della durata di circa due anni, con il contributo dal fondo sociale europeo, accreditata e riconosciuta dal Ministero dei Traspor-ti, in grado di garantire la formazione ed aggiornamen-to continuo del personale navigante e non, rispettando gli standard internazionali e fornendo una risposta con-creta ed omogenea alle esi-genze di preparare profes-sionisti adeguati nel settore dei trasporti marittimi.

Un cluster marittimo sempre più professionale

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L’EQUIPAGGIO DEL PORTO VINCE LA REGATA STORICASquadra che vince non si cambia: per il 2° anno, il Porto di Venezia ha sponsorizzato l’equipaggio Redolfi Tezzat – D’Este che ha dominato nella Storica del 2003 e del 2005

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Il Morosini, scuola d’eccellenza per le nuove leve della MarinaLa scuola veneziana è unica per l’ordine degli studi, la struttura organizzativa, la tipologia degli studenti, le possibilità che offre e per la vita che fa condurre ogni giorno

Dal 1937 l’isola di Sant’Elena a Venezia ospita un Collegio Navale della Marina Militare. Il Collegio, chiuso dal 1945 al 1960, rinacque nel 1961 col nome di “Collegio Navale Francesco Morosini”, in onore del Doge veneziano che fu grande Ammiraglio e stratega della Repubblica. Dal 5 gennaio 1998 il Morosini ha assunto lo status di scuola militare, cambiando la denominazione in quella di Scuola Navale Militare “Francesco Morosini”. Gli allievi della Scuola, che portano le stellette e sono equiparati a livello economico ai Marinai “Co-muni di seconda classe”, sono selezionati con un concorso annuale, aperto agli ammessi al terzo anno del Liceo Classico o del Liceo Scientifico. Lo scopo della Scuola Navale è di suscitare nei suoi iscritti l’interesse e l’amore per la vita sul mare, preparandoli, con una solida base culturale ed una profonda educazione civica, a quelle che saranno le loro scelte nella vitaIl Morosini si può considerare una scuola d’eccellenza, anche perchè i suoi allievi ottengono di solito punteggi elevati agli esami di licenza. Quella liceale è però soltanto una parte della formazione che la Scuola Navale Militare offre. Gli alunni del Morosini, seguiti da istruttori specializzati, praticano nu-

Dal prossimo anno al Morosini dovrebbero essere ammesse anche le ragazze. Ad oggi gli Allievi della Scuola sono in totale 143, suddivisi in tre corsi: 46 per il primo, 39 per il secondo e 58 per il terzo anno. Gli insegnanti vengono scelti con un concorso per titoli e dipendono dal Comandante della Scuola che è anche Preside dell’Istituto scolasti-co; il piano degli studi e le nor-mative sono le stesse degli Istituti Pubblici italiani.

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Un cluster marittimo sempre più professionale

merosi sport: tennis, calcio, basket, nuoto, atletica, palestra, vela, canottaggio, voga alla veneta. La fine dell’anno scolastico, prima delle vacanze estive, è il periodo dedicato all’educazione marinaresca e mili-tare: gli allievi dei primi due corsi vengono imbarcati sulla celebre nave scuola “Amerigo Vespucci”, per una campagna di istruzione estiva in crociera nel Mediterraneo. Gli alunni della Scuola hanno inoltre la possibilità di conseguire la patente nautica.Le strutture del Morosini comprendono palestre, campi di gioco, piste per l’atletica, barche a vela, bar-che per il canottaggio, bar e sale per la ricreazione.Questa la giornata – tipo alla Scuola Navale Militare: sveglia alle 6.45; lezioni dalle 8 alle 13; dopo il pranzo, due ore di attività sportiva; dalle 17 alle 20 studio obbligatorio; seguono la cena e tempo libero a disposizione fino alle 22.45, quando suona il silenzio e gli allievi vanno a dormire.Lo sbocco ideale per i diplomati del Morosini è l’Accademia Navale di Livorno, l’ente universitario militare che forma tecnicamente e militarmente gli ufficiali della Marina, ma naturalmente gli ex allievi possono scegliere di intraprendere il percorso a loro più congeniale. Le grandi personalità formate dalla Scuola Navale Militare di Venezia sono molte, non solo ai vertici militari, ma anche nel mondo politico/economico italiano.

L’ammissione alla Scuola Navale Militare avviene per concorso, bandito annual-mente sulla Gazzetta Ufficia-le nel mese di Aprile, e sono presi in esame, dopo avere superato le prove psico-atti-tudinali e le visite mediche, la media scolastica dell’ultimo anno ed il voto dei test di ammissione. Gli Allievi, al loro arrivo, ricevono un cor-redo personale completo. Le uniformi estive ed invernali sono simili a quelle degli Al-lievi dell’Accademia Navale.

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L’EQUIPAGGIO DEL PORTO VINCE LA REGATA STORICASquadra che vince non si cambia: per il 2° anno, il Porto di Venezia ha sponsorizzato l’equipaggio Redolfi Tezzat – D’Este che ha dominato nella Storica del 2003 e del 2005

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“Cini e Venier”, insieme per istruire le figure marinareA Venezia c’è l’unica scuola nautica del Veneto, nata dalla fusione fra l’Istituto Tecnico Navale “S.Venier” e l’Istituto Professionale per l’Industria e le Attività Marinare “G.Cini”

Venezia, vanta da sempre una grande tradizione e professionalità, legate al mare e a tal proposito l’Istitu-to di istruzione superiore “Cini-Venier” gioca un ruolo rilevante per la crescita e la formazione di figure professionali legate al settore marittimo. Fino a pochi anni fa, all’Istituto professionale per l’Industria e le Attività Marinare “Giorgio Cini”, sorto nel 1952, si formavano le figure professionali marittime indi-rizzate al naviglio minore, mentre all’istituto Tecnico Navale intitolato all’eroe di Lepanto “Sebastiano Venier”, avviato nel 1921, vi erano due indirizzi: capitani di lungo corso e direttori di macchina, da cui uscivano le massime figure professionali che aspiravano al comando delle navi. In seguito al piano di razionalizzazione della rete scolastica, le due scuole e la sede coordinata di Chioggia, si sono accorpate, diventando nel 1997 l’ unico polo scolastico di riferimento per la formazione nautica con unica sede a Venezia. Dopo la riforma che ha confluito all’unione dei due Istituti, anche i programmi sono stati rivisti, articolando un maggior numero di materie per aggiungere ulteriore professionalità alla figura del ma-rittimo. L’istituto Cini-Venier risulta essere l’unica scuola ad indirizzo nautico-marinaro del Veneto che dispone inoltre di un convitto, aperto a tutti i residenti e non, che offre la possibilità di vitto, alloggio, attività sportive, ricreative e di dopo scuola assistite da educatori. Le risorse tecniche dell’Istituto sono di prim’ordine: oltre ai laboratori, aule speciali, un simulatore di manovra e uno di sala macchine, è dotato di una motonave scuola di 59 tonnellate, il “Marinaretto”, che

L’Istituto Cini – Venier oltre ad esse-re attrezzato di eccellenti dotazioni tecniche (laboratori, aule speciali, simulatore di manovra e sala mac-chine), provvede a far esercitare gli studenti in una motonave scuola di 59 tonnellate e inoltre partecipa da anni a gare nazionali ed internazio-nali di voga, conseguendo risultati eccellenti sia nella voga alla veneta su “caorline”, che in quella all’inglese su lance (Kutterpullen). La selezio-ne degli equipaggi e gli allenamenti costituiscono un vero e proprio progetto educativo.

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si avvale di un equipaggio specializzato per le lezioni in mare aperto. La scuola utilizza anche numerose imbarcazioni di dimensioni più ridotte per l’addestramento marinaresco e l’attività sportiva nautica. Il periodo di imbarco maturato dagli allievi nel corso degli studi viene considerato valido ai fini del con-seguimento dei titoli professionali marittimi.I corsi attivati dall’Istituto di Istruzione Superiore “Giorgio Cini” sono:• Perito per i trasporti marittimi (quinquennale)• Perito per gli apparati e gli impianti marittimi (quinquennale)• Operatore del mare (triennale)• Tecnico del mare (biennale; prosegue ed integra il precedente)L’ Istituto è inoltre abilitato dai Ministeri dei Trasporti e dell’Istruzione a svolgere i corsi obbligatori per i titoli professionali marittimi. Attualmente è attivo il corso per “Motorista abilitato e meccanico navale di II classe per motonavi”, che si tiene due volte all’anno.

L’Istituto Cini è l’Ente capofila del Distretto Forma-tivo Nautico di Venezia, che si prospetta come una risposta concreta alle richieste del tessuto econo-mico marittimo. I partner sono: Provincia di Venezia, Capitaneria di Porto di Venezia, En.A.I.P., Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto di Scienze Mari-ne, Confcooperative - Unione Regionale del Veneto, Associazione Regionale Veneto dell’A.G.C.I., Confe-

derazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, C.F.L.I., Lega Regionale Coopera-tive e Mutue del Veneto - Legacoop Veneto, Prisma Servizi Società Cooperativa, Associazione Agenti Raccomandatari e Mediatori Marittimi del Veneto, Unioncoop Formazione e Impresa Società Coope-rativa, Associazione Artigiani Venezia, Consormare, Venice Maritime School, Istituto Statale d’Arte.

Un cluster marittimo sempre più professionale

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Sicurezza per le merci in Porto, arriva lo scanner ZBV

Lo ZBV è un sistema a raggi X mobile allestito all’interno di un furgone, che individuerà in pochi secondi e in maniera non inva-siva droga, esplosivi e ogni altro carico organico presente all’in-terno del mezzo. Grazie al nuovo scanner sarà possibile contra-stare ancora più efficacemente le minacce terroristiche e le frodi commerciali. Lo ZBV adotta la tecnologia denominata Z® Back-scatter, che produce immagini con qualità fotografica delle merci ed evidenzia il materiale organico con basso numero atomico. Combina una sorgente di Raggi X da 220KeV con un generatore Flying Spot™ e un detector di fotoni. A bassa emissione ioniz-zante, riduce notevolmente l’impatto anche su eventuali soggetti clandestini presenti nel vano merci sottoposto al controllo. Lo ZBV è in grado di effettuare la scansione di oggetti che distano fino a 4,5 metri a una velocità che può variare da 0.5 a 10 km/ora. Ipotizzando di posizionare i container distanziati l’uno dall’al-tro di circa 5 metri, si può prevedere che con ZBV si potranno controllare fino a 1000 container al giorno, compreso il tempo impiegato per movimentare e posizionare i veicoli.

Un’altra importante attività in termini di sicu-rezza, safety, security e prevenzione dei

rischi derivanti dalle attività industriali o da operazioni di carico/scarico di merci pericolose, è l’approvazione in conferenza dei servizi del Rapporto Integrato di Sicurezza Portuale, otte-nuta dall’Autorità Portuale di Venezia proprio il giorno precedente al Safety Day. L’approvazione conclude un percorso iniziato nel 2006 e che ora finalmente con l’avvallo dagli enti interessati (Au-torità Portuale, Capitaneria di Porto, AULSS-SPISAL, ISPELS, Regione Ve-neto, Comune, Provincia, Arpav, Vigili del Fuoco, Prefettura) permetterà ad APV di predisporre il Piano di Emer-genza Portuale e di limitare quindi i possibili effetti dannosi in caso di inci-

denti rilevanti.

Venerdì 19 dicembre 2008, nella cornice del Safety Day, l’Autorità Portuale di Venezia ha presentato il primo dei due scanner che effettueranno le operazioni di controllo di Tir, vagoni ferroviari e di ogni mezzo contenente merce in arrivo nello scalo veneziano. Lo scanner è stato presentato dal Presidente dell’Autorità Portua-le di Venezia Paolo Costa, dal Comandante del Gruppo di Venezia della Guardia di Finanza Ten. Col. Antonino Magro, e dal Presidente di Nethun Tommaso Riccoboni.L’innovativo apparecchio, progettato negli Stati Uniti e acquista-to dall’Autorità Portuale di Venezia, sarà messo a disposizione di Guardia di Finanza, Dogana, Polizia e Capitaneria di Porto. Ne de-riverà un grande beneficio per la sicurezza dello scalo veneziano e nello stesso tempo saranno velocizzate tutte le operazioni di ispe-zione delle merci. Lo scanner è uno strumento necessario - anche alla luce delle recenti normative che prevedono che le dogane si attrezzino per poter verificare la merce in arrivo -, ma il cui acqui-sto sarebbe stato difficilmente sostenibile da parte di imprese e terminal.

Lo ZBV è un sistema a raggi X mobile allestito all’interno di un furgone

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Safety Day, una giornata per la sicurezza nei luoghi di lavoro

Il 19 dicembre alla stazione marittima di Venezia è stato celebrato il primo Safety Day. Una giornata, fortemente voluta e sostenuta dall’Autorità Portuale di Venezia, per promuovere la riflessione e sensibilizzare sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, istitu-ita con la firma del “Protocollo di Intesa per la pianificazione di interventi in materia di sicurezza del lavoro nel porto di Venezia” del 22 febbraio 2008.Il convegno del mattino “Porto sicuro: da obbligo formativo a investimento”, dopo i saluti del Presidente dell’Autorità Portuale Paolo Costa, ha visto gli interventi dei rappresentanti delle Isti-tuzioni tra cui l’Assessore Provinciale Giuseppe Scaboro, l’Am-miraglio Stefano Vignani della Capitaneria di Porto, Luigi Robba, Segretario generale di Assoporti e la dott.ssa Zangirolami della Direzione Prevenzione e Sicurezza della Regione Veneto.A seguire si è poi acceso il dibattito attorno ad una tavola rotonda sul tema della sicurezza alla quale hanno partecipato tutti i sog-getti coinvolti: Giancarlo Magarotto, Direttore Sisal Venezia; Giorgio Calzavara, Autorità Portuale di Venezia; Giuseppe Spinoso, Capita-neria di Porto; Giorgio Basile, Responsabile sicurezza e polizia giudiziaria Vigili del Fuoco; Tiziana Carra, Responsabile INAIL Venezia; Michele Monaco, Direzione Provinciale del Lavo-ro; Antonio Baldi Guarinoni, Re-sponsabile area sicurezza Unin-dustria Venezia; Nicola Jannino, Delegato Assiterminal; Daniele Ciulli, Assologistica; Lino Got-tardello, CISL, Antonio Capiello, CGIL; Brunero Zacchei, UIL.Al centro del dibattito, modera-to da Tiziano Barone, Presiden-te del CFLI (Ente di formazione dell’Autorità Portuale e organiz-zatore dell’evento), è stata posta la tematica dell’efficacia del SOI (Sistema Operativo Integrato) voluto dal Protocollo d’Intesa la cui gestazione aveva creato non

poche perplessità. Dal dibattito è emerso che sia il SOI sia le altre azioni intraprese per lo sviluppo di un Porto più sicuro, tra cui le attività formative svolte da CFLI, pur nelle molteplici difficoltà stiano andando nella direzione giusta. Da più relatori è stata evidenziata la forte correlazione tra l’efficacia delle misure di prevenzione e la cultura della sicurezza, proprio come auspicato dal Manuale delle buone pratiche sviluppato dall’ILO (l’Organizzazione Internazionale del Lavoro), distribuito ai presenti in sala. In chiusura, dopo un in-tervento dei rappresentanti dei lavoratori che, pur riconoscendo la strada fatta e l’ottimo lavoro svolto dai Vigili del Fuoco, reclamava-no un maggior coinvolgimento dei lavoratori nella manifestazione, il Presidente Costa ha sottolineato come la strada giusta sia proprio quella fin qui intrapresa con il SOI ovvero, il coordinamento e dialo-go tra i vari soggetti responsabili della sicurezza.Al pomeriggio i comici Carlo e Giorgio hanno regalato ai lavorato-ri portuali e alle loro famiglie numerosi momenti di allegria e, con la verve e l’ironia che li contraddistingue, hanno condiviso con il pubblico qualche spunto di riflessione sul tema della giornata.

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Conservare la leadership nel settore crocieristico nel Mediterraneo

go che potrà accogliere i passeggeri in attesa di imbarco o dopo lo sbarco, oltre a spazi per uffici. Inoltre con un investimento di 7 milio-ni di euro l’Autorità portuale di Venezia ha rafforzato le misure di si-curezza (security/safety) nell’area portuale: radar, telecamere,servizi di sorveglianza, riordino degli accessi in porto. Gli investimenti per il potenziamento del terminal passeggeri e per garantire competitivi-tà al porto di Venezia sono accompagnate – conferma il Presidente Costa - da un programma di azioni tese a monitorare e mitigare le esternalità ambientali generate dalla crocieristica e non solo. Allo studio in questi giorni la possibilità di installare su tutti i tetti di Marit-tima pannelli fotovoltaici. Riconfermate le ricerche svolte in collabo-razione con Cà Foscari, Arpav, CNR su moto ondoso - determinato non tanto dalle grandi navi crociera, quanto dai traghetti di linea o dai piccoli natanti -, qualità dell’aria, rumore ed elettrosmog. Anche per il 2009 APV sosterrà l’accordo Venice Blue Flag insieme al Comune di Venezia ed alla Capitaneria di porto per promuovere le navi a bas-so contenuto di emissioni. Da ultimo su proposta di VTP, l’Autorità Portuale ritiene fattibile nei prossimi anni prevedere un nuovo termi-nal crocieristico – aggiuntivo lungo il Canale Malamocco-Marghera in prossimità di Fusina Dogaletto per accogliere progressivamente le navi che per dimensione non potessero più accedere alle strutture attuali.

La settima edizione del Seatrade Med Cruise & Superyacht Conven-tion tenutasi a Venezia organizzato dalla Venezia Terminal Passeggeri, ha registrato oltre 3.800 presenze fra italiani e stranieri. L’edizione 2008 dei Seatrade Insider Cruise Awards ha visto premiare la Ve-nezia Terminal Passeggeri (Port of the Year), Malta & Malta Tourism Authority (Destination of the Year), TEAM (Supplier of the Year), In-ternational Paint (Environmental Initiative), Yoogon Trolls of Alesund (Innovative Shorex) and Princess Cruises (Food & Beverage/Hotel Operations).Il Presidente dell’Autorità Portuale di Venezia Paolo Costa, inter-venuto all’inaugurazione, aveva dichiarato che «a fronte di una crisi mondiale ormai accertata - la crisi ieri finanziaria, oggi economica, e domani anche occupazionale e sociale - anche a un’industria in buona salute come quella delle crociere tocca assumere atteggia-menti prudenti. La buona notizia è che l’Europa continua ad attrarre sempre più turisti rispetto agli altri continenti ed il porto di Venezia si sta attrezzando per offrire servizi ed infrastrutture, quantomeno per riconfermare le posizioni raggiunte: terzo home port del Mediterra-neo, 13° posto su scala mondiale, davanti a Los Angeles e New York. Ci auguriamo che una manifestazione importante quale è il Sea Trade Med possa dare la conferma della fiducia nel futuro, e quindi di inve-stimenti dell’industria crocieristica mondiale in Adriatico. In questo senso, il porto di Venezia è pronto a fare la sua par-te». L’Autorità Portuale di Venezia è infatti oggi impegnata nei lavori di ampliamento del ter-minal passeggeri Ison-zo; nella manutenzione straordinaria per l’ade-guamento strutturale delle banchine portuali della zona di Marittima; nella realizzazione en-tro il 2011 del garage multipiano con 1050 posti auto dedicati ai crocieristi ed un alber-

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Inquinamento acustico: i risultati del progetto Eco.Port (cod.41)

Il progetto Eco.Port (cod.41), inserito all’interno del Nuovo Pro-gramma di Prossimità Adriatico Interreg-Cards/Phare e condot-to congiuntamente all’Autorità Portuale di Rijeka (Croazia) e in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova (Dipar-timento di Fisica Tecnica), ha avuto come primo obiettivo quel-lo di raccogliere il maggior numero di informazioni sul rumore portuale nel contesto in cui viene generato, attraverso specifiche campagne di misura e monitoraggio. Ha portato inoltre alla re-alizzazione di un database a supporto di uno specifico software, replicabile ed estendibile anche ad altre realtà portuali, in grado di gestire i dati rilevati sul rumore generato dalle attività portuali. Lo scopo è stato quello di analizzare il contributo delle sorgenti sonore di maggiore rilevanza e di valutare i livelli di rumorosità attualmente presenti nell’area portuale e in quelle circostanti. La necessità di studiare e, quindi, di affrontare la questione del rumore nelle aree portuali è stato particolarmente pressante, soprattutto alla luce del fatto che la Legge Quadro in tema di inquinamento acustico non regolamenta ancora le attività por-tuali, esistendo tuttavia i decreti attuativi per infrastrutture stra-dali, ferroviarie e aeroportuali. Lo studio intrapreso ha permesso di raccogliere, per la prima volta a livello nazionale, la potenza sonora delle navi da crociera, ferry e imbarcazioni fluviali, uti-lizzando le tecniche più innovative. Per le diverse categorie di sorgenti sonore considerate è stata valutata la potenza sonora generata sia in fase di stazionamento sia in fase di movimentazio-ne. Le diverse fasi operative del progetto hanno comportato una campagna mirata di rilievi fonometrici per le zone di riva Sette Martiri - in prossimità dell’Istituto ISMAR, CNR -; Marittima - Ter-minal traghetti e crociere -; S. Marta, S. Basilio e Zattere - ex sede dell’Autorità Portuale -. Tali rilievi si sono conclusi la seconda settimana del mese di Febbraio 2008, con l’instal-lazione della strumentazione presso l’Osservatorio Natura-listico della Laguna di Venezia (Casa della Laguna – Comune

di Venezia). E’ stato inoltre identificato un edificio in concessione alla Polizia di Frontiera, di fronte al canale Scomenzera, per mo-nitorare il clima acustico del quartiere di S. Marta.Lo studio ha evidenziato l’assenza di problemi dovuti al passaggio delle navi nel canale della Giudecca. Per la fase di stazionamen-to sono stati modellizati alcuni scenari di configurazione all’or-meggio di Marittima che, in condizioni limite, hanno evidenziato potenziali criticità. E’ importante sottolineare come tali ipote-si, provenendo dall’applicazione di modelli matematici, debbano essere confrontate da successive misurazioni in campo presso i recettori. Le specifiche per la conduzione di tali misurazioni rimangono comunque vincolate alle caratteristiche tecniche che saranno ricomprese nel Decreto che verrà emesso, come già avviene per ferrovie, aeroporto e autostrade. Lo studio ha permesso di raccogliere per la prima volta a livello nazionale, la potenza sonora delle navi da crociera, ferry e imbar-cazioni fluviali. I dati raccolti potranno trovar utilizzo negli stru-menti di previsione acustica per i porti italiani e comunitari, e, per il Porto di Venezia, potrebbero essere utilizzati per la definizione del decreto attuativo per le infrastrutture portuali. Lo studio po-trà, inoltre, essere utile per una fase di aggiornamento e adegua-mento del Piano di Classificazione Acustica e rappresentare uno strumento utile anche nel campo della pianificazione urbana. La documentazione prodotta dal Progetto è stata richiesta anche dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare – Direzione IV: Inquinamento Acustico, Elettromagnetico e da Radiazioni Ionizzanti, a chiara manifestazione di interesse.

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Il Metadistretto Logistico Veneto: i risultati ottenuti al “Transport Logistic China”

Il futuro della logistica veneta passa dalla nascita di un soggetto regionale dotato di personalità giuridica e in grado di aggregare e strutturare insieme i servizi portuali, retroportuali e di tutto il settore. E’ questa la linea tracciata durante la tavola rotonda che si è svolta il 27 novembre 2008 a Padova per “tirare le fila” su Metaprom China. Il progetto, patrocinato dalla Regione Veneto e di cui l’Autorità Portuale di Venezia è capofila, ha vi-sto infatti la convinta partecipazione in Cina del Metadistretto Logistico Veneto e in questi giorni ha trovato nuova visibilità anche nello stand allestito alla Fiera di Padova per il City Lo-gistics Expo. Un’immensa opportunità per conoscere e farsi conoscere. Ma anche un nuovo modo di lavorare insieme per promuovere il sistema della logistica italiana e veneta in Italia e nel mondo. L’incontro ha permesso inoltre di condividere le azioni per lo sviluppo futuro che sono state delineate dall’as-sessore alle Politiche dell’economia e dello sviluppo della Re-gione Veneto Vendemiano Sartor, dal coordinatore del Metadi-stretto Logistico Veneto Gian Michele Gambato, dal Presidente

dell’Autorità Portuale di Venezia Paolo Costa e dai rappresen-tanti dei più importanti attori della logistica che aderiscono al Metadistretto: Consorzio Zona Agricolo-Industriale di Verona, Ente Autonomo Magazzini Generali di Padova, Interporto di Pa-dova, Interporto di Venezia-Centro Intermodale Adriatico, Siste-mi Territoriali, Aspo-Chioggia, Interporto di Rovigo e Magazzini Generali Spa - Vicenza. «Ormai è assodato che la logistica sia una componente essen-ziale di tutto il sistema» ha dichiarato il Presidente Paolo Costa «ma visto quanto sta accadendo a livello economico e interna-zionale, è giunto anche il momento di fare il punto sulle quantità di merci che avremo da movimentare nei prossimi anni. Fino a ieri la Cina era il faro di tutta l’economia mondiale, continuerà ad esserlo, ma con ritmi diversi da quelli che probabilmente i cinesi stessi pensavano. Nel frattempo ci sono altri Paesi emergenti di cui si deve tener conto: non solo l’India, ma anche il Brasile e l’Indonesia. Per questo da qui ad un paio di anni, i nostri traffici dovranno essere riorganizzati su grande scala. In quest’ottica»

ha proseguito Costa «il si-stema della logistica è

competitivo, ma non i suoi punti di acces-so che in questi anni sono stati sottostima-ti. Il vero tema, quin-di, diventa quello di collegare i porti con la rete in modo che sia più conveniente anche per il Veneto muovere le merci in uscita all’interno di un raggio di pochi chilometri, piuttosto che inviare container in Liguria o a Gioia Tauro come avviene ora». Il Presidente

ha infatti annunciato

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che nei prossimi anni, le politiche europee punteranno tutto sul trinomio mare-fiume-treno. «Per questo noi stiamo anche rivedendo tutta la nostra strategia. Entro la metà del 2009 ver-rà riaperta la linea verso Tarvisio che è cruciale per le merci del Nordest, inoltre nei giorni scorsi è arrivata anche la quinta chiatta che attraverso il Po trasporta le merci fino a Mantova. Ci auguriamo quindi di arrivare alla prossima fiera di Monaco con una nuova filosofia, avviata da Metaprom China e dal Me-tadistretto: quello di unire le forze di ciascun ente e azienda evitando campanilismi». Al salone di settore che si è tenuto a Shanghai nel giugno scorso, i maggiori player della logistica si sono proposti per la prima vol-ta in modo unitario, sotto il marchio comune del “Venetian Logi-stics Cluster”. Da un lato il fine era quello di conoscere e osser-vare qual è il modo di fare logistica in Cina, i numeri del mercato, le caratteristiche degli attori mondiali che hanno successo nei mercati orientali per stringere alleanze che consentano di co-struire progetti di respiro internazionale, dall’altro far toccare con mano all’Oriente le eccellenze della logistica veneta. Il Metadistret-to, nella sua missione in Oriente, ha così voluto far sapere che nell’Alto Adriatico esiste una portualità con caratteristiche tecniche ben precise, che i nostri porti rap-presentano soprattut-to il punto di accesso dell’hinterland con un know-how decennale e di competenze che rendono questo terri-torio una piattaforma di assoluto interesse. Tra le relazioni stret-te in Cina, figura an-

che quella con l’Università di Shanghai. Un contatto grazie al quale a breve sarà costituito un tavolo di collaborazione per la ricerca di sinergie industriali e produttive che possano favorire il generarsi di processi di natura logistica.Dalla Cina, però, il Metadistretto è tornato con un ulteriore risultato: la capacità di promuoversi nei mercati esteri come un’unica entità. Tale “filosofia” di lavoro segue il cammino trac-ciato già da Monaco 2007 con la presenza al Transport Logistics. Da allora si è aperto un percorso che ha portato alla creazione di un sistema integrato che sta ottenendo sempre più visibili-tà. L’obiettivo, ora, è quello di rafforzare e consolidare questo traguardo per mettere a disposizione un soggetto aggregatore delle buone prassi in campo logistico così da governare al me-glio le azioni del territorio e favorirne lo sviluppo. Tutti i risultati della missione in Cina sono stati infine raccolti in un dvd che verrà distribuito a tutte le aziende aderenti così da stimolare la conoscenza diffusa e rafforzare sempre di più i rapporti e la coesione all’interno del sistema.

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Libano, Paese di commercio e navigazione

Il Libano offre un panorama culturale straordinariamente ricco e stratificato, soprattutto grazie alle diciotto confes-sioni religiose che vi abitano. Lo stato si affaccia sul settore orientale del mar Mediterraneo, confina a nord e ad est con la Siria e a sud con Israele, mentre a ovest si affaccia sul mare con una co-sta di 225 chilometri. La stretta fascia costiera del paese è raggiunta da ampi terrazzi digradanti su promontori roc-

ciosi da sempre favorevoli alla portua-lità. È stata questa particolarissima con-formazione geografica a forgiare l’animo degli uomini che fin dall’antichità hanno abitato questa terra, facendone un po-polo di mercanti e di navigatori. Le città che si susseguono lungo la costa - così ci racconta l’archeologia - sono state tra i primi insediamenti umani stabili e or-ganizzati per poi diventare i leggendari porti da cui i fenici partirono per im-

porre agli altri abitanti del Mediterraneo il loro dominio nei commerci. L’Une-sco ha riconosciuto cinque siti libanesi come patrimonio mondiale dell’umanità: Anjar, Baalbek, Byblos, Tiro e la valle di Qadisha. Le attività economiche princi-pali sono il turismo e i servizi bancari e finanziari, tradizionalmente sostenuti da un regime economico libero-scambista e competitivo. Il paese ottenne l’indi-pendenza nel 1943 divenendo una re-

a cura di Patrizia Tonin

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promozione commerciale

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pubblica parlamentare, con le cariche divise fra i principali gruppi religiosi: il presidente cristiano maronita, il primo ministro musulmano sunnita, il presi-dente del parlamento musulmano sciita, e altri alti funzionari greco-ortodossi o drusi. La storia libanese successiva all’indipendenza è stata caratterizzata dall’alternanza di periodi di stabilità po-

litica e di disordini, periodi di prosperità economica, determinata dall’importanza che Beirut riveste nel Medioriente quale centro finanziario e commerciale, e di ricostruzione. La guerra civile (1975-1990), infatti, ha danneggiato seriamen-te le infrastrutture del paese, pur non intaccandone la reputazione di hub re-gionale dei servizi bancari, finanziari e

assicurativi. Nella prima metà degli anni novanta la ripresa economica, focaliz-zata prevalentemente sulla ricostruzio-ne della capitale e sulle grandi opere, è stata favorita da un settore bancario finanziariamente solido e da un sistema di piccole e medie imprese dotate di grandi capacità di recupero. Si segnala-no, allo stesso tempo, difficoltà del pae-

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promozione commerciale

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se legate al debito pubblico, che nel 2005 è giunto al 200.7% del Pil, e alla cre-scita zero, ma la situazione sta lentamente miglioran-do. Il governo libanese ha annunciato l’intenzione di procedere nel lungo pe-riodo alla privatizzazione, mediante la vendita di una cospicua parte del proprio pacchetto azionario, della compagnia aerea di ban-diera Middle East Airlines, della compagnia elettrica nazionale e della compa-gnia di telefonia fissa e del porto di Beirut. I ricavi risultanti dalla vendita sul mercato e i risparmi sugli stipendi del personale del-le compagnie privatizzate dovranno essere utilizza-ti per il risanamento dei conti pubblici e per l’ap-pianamento del deficit di bilancio.Come abbiamo detto, il Libano ha una millenaria tradizione legata al com-mercio e alla navigazio-ne. I porti principali sono Antilyas, Batroun, Beirut, Chekka, El Mina, Ez Zahra-ni, Jbail, Jounie, Naqoura, Sidon, Tripoli- centro e porto commerciale del Li-bano settentrionale, Tyre. Beirut e Tripoli sono i ca-

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Il Libano ha una millenaria

tradizione legata al

commercio e alla navigazione

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promozione commerciale

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pisaldi dell’economia marittima del paese, mentre tutti gli altri porti hanno pretta-mente una tradizio-ne ittica, sono infatti villaggi di pescatori che ancora portano i segni di una lunga sto-ria. Il porto di Beirut è il più importante del Libano, ha continui e intensi rapporti con gli altri Paesi del Me-diterraneo, risultando così uno dei princi-pali porti dell’area Med. Ha un totale di 67 navi (1000 o più TSL), così divise: bulk 8, cargo 38, petrolie-re chimiche 1, bulk misto1, contenitori 4, gas liquido 1, traspor-to d’animali 7, cargo frigorifero 1, traghet-to Ro-Ro 3, trasporto veicoli 3. Il porto di Beirut, crocevia per il traffico mercantile del Mediterraneo e per gli scambi com-merciali, sta portando avanti un progetto di espansione del porto nella sezione dedicata al terminal container, per aumentare la mo-vimentazione. Il pro-

getto, secondo dati dell’Ice, dovrebbe svilupparsi su 125.000 metri quadri di zona portuale con 600 metri di esten-sione di una banchina, al fine di poter movimentare fino a 1,2 milioni di Teus all’anno. Il traffico di container è au-mentato del 62 per cento nel 2007 rag-giungendo le 948.000 Teus in rapporto ai 595.000 del 2006, mentre la capacita’ massima del porto è di 500.000 Teus. I contratti di trasbordo che l’Autorità portuale di Beirut ha firmato recente-mente con due principali linee maritti-me mondiali, la Mediterranean Shipping Company (Msc ) e la Cma-Cgm, hanno contribuito all’incremento dell’attività. Il numero di container movimentati dal porto di Beirut verso altri porti è au-mentata del 560 per cento negli ultimi due anni, passando da 76.250 nel 2005 a 502.996 nel 2007. Il progetto, che sarà realizzato nel centro di Beirut, include unità residenziali e commerciali, luoghi di ritrovo ed anche un hotel. I lavori inizieranno ai primi del 2009 e l’intero progetto sarà terminato entro il 2014. L’Italia è il primo partner commerciale del Libano e contribuisce all’11.2% del-le importazioni complessive del Paese. I legami stretti tra i due paesi sono ra-dicati nella storia millenaria del Medi-terraneo. Sin dall’Antichità, ai tempi dei Fenici e poi nell’epoca romana, i due popoli hanno avuto modo di scambiarsi conoscenze nonché usi e costumi. Nel medioevo e rinascimento ci sono stati diversi contatti tra il Monte Libano e i diversi ducati e principati italiani. Re-centemente, l’Italia è stata tra i primi

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paesi dopo l’indipendenza del libano nel 1943 ad allacciare i rapporti diplomati-ci con il Libano, con l’apertura a Roma della prima sede diplomatica libanese a livello di legazione nel 1946 , trasforma-ta nel 1955 in Ambasciata. Il primo ac-cordo di cooperazione è del 1949 con il “Trattato di Amicizia, cooperazione e Navigazione”, mentre attualmente l’Ita-lia continua appoggiare il processo di ri-costruzione del Libano dopo l’accordo di Taef del 1989 per l’Unita Nazionale, offrendo sostegno economico al Gover-no Libanese nella fase di ricostruzione delle infrastrutture libanesi danneggiate dalla guerra. A livello economico, l’Italia è da diversi anni il primo partner com-merciale del libano per quanto riguarda gli scambi commerciali poiché il Libano importa dall’Italia una parte importante

delle attrezzature e macchinari indu-striali e ultimamente c’è stato un aumen-to delle ditte italiane in Libano in quasi tutti i settori, dall’energia al turismo e commercio. Infine, ultimamente sono in vigore l’Accordo “per la protezione e lo sviluppo degli investimenti tra il Libano e l’Italia “, che consentirà maggior liber-tà di movimento per le società Italiane e libanesi che operano nei due rispettivi paesi , e un nuovo protocollo cultura-le per rafforzare gli scambi nel campo dell’educazione e della cultura. Secondo gli ultimi dati delle dogane libanesi rela-tivi al primo semestre del 2007, l’Italia consolida la leadership di primo forni-tore, recuperando le posizioni perdute nel 2006 quando, a seguito del conflitto estivo e dopo trenta anni di leadership, era scesa in quarta posizione.

Il valore totale dell’interscambio del Li-bano ammonta a 5,66 miliardi di dollari, con un incremento pari all’8,6 per cento rispetto al medesimo periodo del 2006, di cui 4,577 miliardi di import (più 9,5 per cento) e 1,086 miliardi di export (più 4,9 per cento).L’Italia è dunque il primo fornitore con 503 milioni di export ( + 54,8 per cento rispetto al 2006) e una quota dell’11 per cento sul totale, seguita dagli Usa con 391 milioni e quota dell’8,5 per cento, dalla Cina, dalla Francia, dalla Germania e dall’Egitto. Le importazioni italiane, in-vece, sono minime, i principali prodotti sono prodotti energetici raffinati, mac-chinari, prodotti dell’industria chimica, mezzi di trasporto, tessili e relativi pro-dotti e articoli in metallo.

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Comitato Portuale del 04 dicembre 2008

A gennaio 2009 l’APV presenterà un pia-no dettagliato di risposta alla crisi. «Le tendenze che emergono a livello globale – in particolare il maggior vantaggio del trasporto via container rispetto ai tra-sporti tradizionali – potranno imporre» conferma il Presidente Costa «una mo-difica dell’offerta portuale in linea con i trend in corso. In ogni caso APV ha ri-scontrato che le istanze provenienti dalla comunità sono tutte in linea con le previ-sioni e le attività pianificate all’interno del Piano Operativo Triennale 2008 – 2011». Un attenzione dovrà essere data da tutti gli operatori del porto al congelamento delle rispettive tariffe di propria com-petenza: un chiaro segnale di solidarietà all’interno della comunità portuale. Tra le attività già portate avanti in linea con il POT 2008 – 2011 il comitato ha delibe-

rato l’acquisizione dell’area ex Monopoli di Stato, al fine di ristrutturare il termi-nal Molo Sali e in questo modo ampliare il porto commerciale e le aree adibite a terminal. Il comitato portuale ha deciso poi di rilasciare alla società controllata APVInvestimenti S.p.A., una concessione demaniale della durata fino a trenta anni dell’area denominata “Ex Locomotive” per la realizzazione del Garage multipia-no adiacente ai terminal crocieristici di Marittima e la prosecuzione delle attività finalizzate all’affidamento del progetto esecutivo e dei lavori. Tra le decisioni prese infine, il comitato ha deliberato di mantenere per l’anno 2009 il medesimo numero di autorizzazioni ri-lasciate nel 2008 ai sensi dell’art. 16 della Legge n° 84/1994, anche in relazione alla crisi che comporterà quanto meno una

stagnazione della domanda: in partico-lare resta determinato in 3 il numero di autorizzazioni per l’esercizio di impresa portuale di sbarco/imbarco e movimenta-zione per conto terzi non concessionaria, ferma restando la possibilità di rilasciare una quarta autorizzazione nel corso del 2009 in caso di riscontrate necessità. Per quanto riguarda invece la determinazio-ne quantitativa dell’organico operativo dell’impresa autorizzata alla fornitura di manodopera portuale temporanea (specializzata e non) ai sensi dell’art. 17, comma 2, della Legge n° 84/1994, anche in questo caso il Comitato ha deliberato di mantenere inalterato a 115 unità det-ta dotazione organica. Ed è con piacere che APV ed il comitato portuale hanno accolto la comunicazione della proro-ga fino al 31 dicembre 2009 delle attivi-tà del Commissario ai canali portuali di grande navigazione, Ing. Roberto Casarin, una conferma che premia i risultati finora ottenuti e che deve invitare tutti a non fermarsi, ma a calendarizzare i lavori per garantire i dodici metri di pescaggio utile nei canali portuali che, se finanziati anche dal Governo, potrebbero concludersi nel 2010, proprio quando si presume sia finita la crisi economica prevista. Confermata, infine, l’intenzione di APV a sviluppare le attività portuali a porto Marghera in fre-gio di canali e aree totalmente dismesse, l’esame delle procedure approvative degli strumenti urbanistici degli enti territoriali, con attenzione a PTRC (piano territoriale regionale di coordinamento) e PUM (pia-no urbano della mobilità), e lo sviluppo dell’Agenzia regionale della logistica.

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Porto di Venezia - statistiche

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a cura di Area Studi e Progetti, Direzione Pianificazione Strategica e Sviluppo

I traffici totali del porto di Venezia nel mese di novembre hanno fatto segnare un aumento rispetto a novembre 2007, con un incremento del 5,2%, pari a circa 120 mila tonnellate. Il settore commerciale ha registrato una flessione rispetto allo stesso mese del 2007 pari all’8,2%. Per quanto riguarda il settore industriale, si è riscontrato un im-portante incremento del 23,5%. Il traffico petrolifero ha evidenziato una significativa crescita del 15,6% rispetto al medesimo periodo dell’anno appena trascorso.

Settore commercialeQuesto mese il comparto delle merci tra-dizionali ha visto decrescere i propri traffi-ci (-18,6%), soprattutto a causa della dimi-nuzione dei prodotti siderurgici (-22,2%) e degli sfarinati (-45,3%). Il comparto delle merci specializzate complessivamente è aumentato (+6,6%) grazie soprattutto alla crescita del traffico dei contenitori cha fat-to registrare un incremento del 14,5% in numero di TEU. Il settore dei passeggeri è in costante crescita (+13,3%).

Settore Industriale Il settore industriale ha fatto registrare, in contro tendenza con la maggior parte dei mesi passati, una significativa crescita dei traffici (+23,5%). Per questo mese l’incre-mento è imputabile in massima misura al carbone.

Settore PetroliI prodotti petroliferi hanno registrato un incremento dei traffici (+15,6%), grazie alla crescita di entrambe le componenti. I ri-sultati di questo settore, nel dettaglio, mo-strano una crescita del 23,3% per i greggi e un incremento dell’8,3% per i derivati.

Rapporto sintetico di commento ai dati statistici novembre 2008

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Fonte: Imprese Portuali – elaborazione: APV, Direzione Pianificazione Strategica e Sviluppo, Area Studi e Progetti.

Traffici gen-nov 2007-2008Novembre/November

%

08/07

Gen-Nov/Jan-Nov%

08/07 MERCI (tonn.)/GOODS (m.tons) 2008 2007 2008 2007

- CEREALI/CEREALS 69.846 91.301 -23,5% 782.264 645.082 21,3%

- SFARINATI/MEALS PROD. 70.648 129.148 -45,3% 841.764 738.749 13,9%

- CARBONE/COAL 50.643 27.336 85,3% 686.562 773.853 -11,3%

- RINFUSE SIDERURGICHE/CAST IRON-SCRAPS

77.316 99.519 -22,3% 1.289.959 1.247.890 3,4%

- RINFUSE ALTRE/OTHER DRY BULK

104.526 100.945 3,5% 1.547.129 1.773.567 -12,8%

- PRODOTTI SIDERURGICI/IRON WORKS

157.339 202.122 -22,2% 2.635.205 2.997.659 -12,1%

- MERCI ALTRE/OTHER 23.065 29.872 -22,8% 285.531 363.893 -21,5%

TOTALE TRADIZIONALE/TOT. CONVENTIONAL

553.383 680.243 -18,6% 8.068.414 8.540.693 -5,5%

- Ro-Ro (tonn.) 188.334 184.352 2,2% 2.470.226 1.819.790 35,7%

- Containers (tonn) 315.549 282.288 11,8% 3.483.235 3.122.995 11,5%

- Rinfue Liquide/Liquid Bulk 7.109 12.923 -45,0% 39.466 31.267 26,2%

TOTALE SPECIALIZZATI/TOT. SPECIALIZED

510.992 479.563 6,6% 5.992.927 4.974.052 20,5%

TOTALE COMMERCIALE TOTAL/ COMMERCIAL PORT AREA

1.064.375 1.159.806 -8,2% 14.061.341 13.514.745 4,0%

TOTALE INDUSTRIALE TOTAL/ INDUSTRIAL PORT AREA

425.682 344.779 23,5% 3.959.899 4.119.313 -3,9%

TOTALE PETROLI TOTAL/ OIL PORT AREA

1.016.774 879.289 15,6% 9.913.862 10.194.469 -2,8%

TOTALE GENERALE/ OVERALL TOTAL

2.506.831 2.383.874 5,2% 27.935.102 27.828.527 0,4%

MOVIMENTO CONTENITORI CONTAINERS TRAFFIC (TEU’s)

33.467 29.240 14,5% 350.356 302.758 15,7%

MOVIMENTO PASSEGGERI/ PASSENGER TRAFFIC

101.460 89.549 13,3% 1.712.843 1.484.101 15,4%

NAVI ARRIVATE AL COMM/ N. OF VESSELS (commercial area)

245 216 13,4% 3.428 3.314 3,4%

di cui navi passeggeri/of which passenger

72 62 16,1% 1.374 1.305 5,3%

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Porto di Venezia - statistiche

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Fonte: Imprese Portuali – elaborazione: APV, Direzione Pianificazione Strategica e Sviluppo, Area Studi e Progetti.

Traffico container 2008-2007

Traffico passeggeri 2005-2008

anno

2007

SBARCO IMBARCO TEU TEU

pieni vuoti pieni vuotiSB. IMB. TOT. PIENI VUOTI TOT.

20’ 40’ 20’ 40’ 20’ 40’ 20’ 40’

GEN 3.811 3.245 889 1.839 2.964 2.770 666 258 14.868 9.686 24.554 18.805 5.749 24.554

FEB 3.538 2.868 895 1.420 2.844 2.921 255 142 13.009 9.225 22.234 17.960 4.274 22.234

MAR 4.860 3.900 1.013 2.761 3.813 3.289 1.004 449 19.195 12.293 31.488 23.051 8.437 31.488

APR 4.315 2.898 962 1.405 3.101 3.165 846 502 13.883 11.281 25.164 19.542 5.622 25.164

MAG 4.214 3.228 1.300 1.939 3.927 3.514 746 389 15.848 12.479 28.327 21.625 6.702 28.327

GIU 4.278 3.365 1.183 1.934 4.537 4.163 492 118 16.059 13.591 29.650 23.871 5.779 29.650

LUG 4.326 3.504 1.658 2.776 4.285 4.338 225 65 18.544 13.316 31.860 24.295 7.565 31.860

AGO 3.327 2.855 639 1.699 3.315 3.119 476 535 13.074 11.099 24.173 18.590 5.583 24.173

SET 4.340 3.322 774 1.310 3.465 3.811 516 506 14.378 12.615 26.993 22.071 4.922 26.993

OTT 3.230 3.249 728 2.285 4.150 3.864 439 866 15.026 14.049 29.075 21.606 7.469 29.075

NOV 3.342 2.791 1.309 3.033 3.710 4.270 241 225 16.299 12.941 29.240 21.174 8.066 29.240

DIC 2.656 2.461 1.487 2.537 3.719 4.278 114 113 14.139 12.615 26.754 19.853 6.901 26.754

46.237 37.686 12.837 24.938 43.830 43.502 6.020 4.168 184.322 145.190 329.512 252.443 77.069 329.512

anno

2008

SBARCO IMBARCO TEU TEU

pieni vuoti pieni vuotiSB. IMB. TOT. PIENI VUOTI TOT.

20’ 40’ 20’ 40’ 20’ 40’ 20’ 40’

GEN 3.687 3.468 936 2.633 2.898 3.478 422 129 16.825 10.534 27.359 20.477 6.882 27.359

FEB 3.143 2.783 764 1.673 3.001 4.544 487 454 12.819 13.484 26.303 20.798 5.505 26.303

MAR 4.150 3.684 670 2.497 3.401 4.682 209 152 17.182 13.278 30.460 24.283 6.177 30.460

APR 4.397 3.458 1.087 2.913 3.571 5.102 1.216 139 18.226 15.269 33.495 25.088 8.407 33.495

MAG 3.930 3.368 1.202 2.912 3.791 4.870 580 382 17.692 14.875 32.567 24.197 8.370 32.567

GIU 4.487 3.502 1.157 2.651 4.162 5.407 292 222 17.950 15.712 33.662 26.467 7.195 33.662

LUG 4.314 3.185 1.079 3.708 4.328 5.776 339 555 19.179 17.329 36.508 26.564 9.944 36.508

AGO 3.890 2.567 1.077 2.981 3.647 4.681 273 790 16.063 14.862 30.925 22.033 8.892 30.925

SET 4.326 2.971 527 2.274 3.449 4.387 1.082 629 15.343 14.563 29.906 22.491 7.415 29.906

OTT 4.325 3.246 726 3.786 4.209 5.317 962 392 19.115 16.589 35.704 25.660 10.044 35.704

NOV 3.759 2.691 2.814 3.498 4.208 4.759 280 255 18.951 14.516 33.467 22.867 10.600 33.467

DIC

44.408 34.923 12.039 31.526 40.665 53.003 6.142 4.099 189.345 161.011 350.356 260.925 89.431 350.356

numero navi

Nov/Nov 2005 2006 2007 2008

Traghetti 35 33 34 35

Crociere 13 16 28 37

Navi veloci - - - -

Totale 48 49 62 72

numero passeggeri

Gen-Nov/Jan-Nov 2005 2006 2007 2008

Traghetti 13.835 14.844 13.817 14.156

Crociere 18.979 33.248 75.732 87.304

Navi veloci - - - -

Totale 32.814 48.092 89.549 101.460

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ISTITUZIONI

Autorità Portuale di Venezia Santa Marta, Fabbricato 13 30123 Venezia (VE) Tel. 0415334111 - fax 0415334254 [email protected] www.port.venice.it

TERMINAL

Centro Intermodale Adriatico S.p.A. Via dell'Elettricità, 21 - 30175 Marghera (VE) Tel. 0412591200 - fax 0412591225 [email protected] www.cia.ve.it

Idromacchine S.r.l. Via dell'Elettricità, 15/17 - 30175 Marghera (VE) Tel. 0415381488 - fax 0415380975 [email protected] www.idromacchine.it

Multi Service S.r.l. Terminal Molo Sali, Porto Commerciale 30175 Marghera (VE) Tel. 0412584811 - fax 0415380898 [email protected] www.mservice.it

Terminal Intermodale Venezia S.p.A. Porto Commerciale - Molo "A" 30175 Marghera (VE) Tel. 0415334651 - fax 0415334443 [email protected] www.tiv.it

Venezia Terminal Passeggeri S.p.A. Marittima, Fabbr. 248 - 30135 Venezia (VE) Tel. 0412403000 - fax 0412403091 [email protected] www.vtp.it

AGENZIE MARITTIME CASE DI SPEDIZIONE DOGANALISTI

Alghesped S.r.l. Corso del Popolo 241 - 30172 Mestre (VE) Tel. 0415315777 - fax 0415316555 [email protected] www.alghesped.it

Boriani Navigazione S.r.l. Via Maestri del Lavoro, 50 - 30015 Chioggia (VE) Tel. 0415544100 - fax 0415548378 [email protected] www.portodichioggia.it/operatori/boriani

Carlo Tonolo Fu Matteo Via Brunacci 18/B - 30175 Marghera (VE) Tel. 041925339 - fax 041931665 [email protected] www.carlotonolo.it

Central Shipping Agency S.r.l. Via F.lli Bandiera, 45 - 30175 Marghera (VE) Tel. 041931644 - fax 041935920 [email protected]

Doge International S.r.l. Via Banchina dell'Azoto, 15/D 30175 Marghera (VE) Tel. 0415382277 - fax 0415382313 [email protected] www.dogeinternational.it

E.A.A.M.S. S.r.l. Via Volta, 2 - 30175 Marghera (VE) Tel. 0415385815 - fax 041925747 [email protected] www.eaams.it

Ego Peccarisio Raccomandatario Marittimo Via A. Costa 19/B - 30172 Mestre (VE) Tel. 041976376 [email protected]

Farinato S.p.A. Via Caposile, 7 - 30171 Mestre (VE) Tel. 041938288 - fax 041938282 [email protected] www.farinatospa.com

Fiorini Omnia Service S.r.l. Via A. Volta, 2 - 30175 Marghera (VE) Tel. 041937866 - fax 041937088 [email protected] www.fiorini-sped.it

Francesco Parisi S.p.A. Via Torino 65/2-4 - 30172 Mestre (VE) Tel. 0412907511 - fax 0415317799 [email protected] www.francescoparisi.com

GDM Spedizioni Internazionali Via Mestrina, 94 - 30172 Mestre (VE) Tel. 041986674 - fax 041989076 [email protected] www.gdmspedizioni.it

Global Projects S.r.l. Via Banchina dell'Azoto 15/E 30175 Marghera (VE) Tel. 041930088 - fax 041930074 [email protected]

I. Barbon S.r.l. Via Torino 151/E - 30172 Mestre (VE) Tel. 0415314444 - fax 0415317744 [email protected] www.ibarbon.com

I.E.S. International Export Service S.r.l. S. Croce 1073 - 30135 Venezia (VE) Tel. 041718466 - fax 041718365 [email protected]

Le Navi Veneto S.r.l. Viale Ancona, 22 - 30172 Mestre (VE) Tel. 0412500911 - fax 0412500987 [email protected]

Marisped S.r.l. Via C. Colombo 23 - 30173 Mestre (VE) Tel. 0415350522 - fax 0415350609 [email protected]

Mirco Santi S.r.l. Via Torino 151/a - 30172 Mestre (VE) Tel. 0412589600 - fax 0412589699 [email protected] www.mircosanti.it

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Mondial International Transport S.a.s. Via S. Maria dei Battuti, 24 - 30174 Mestre (VE) Tel. 0415351970 - fax 0415351973 [email protected]

Nova Mar S.r.l. Corso del Popolo, 96 - 30174 Mestre (VE) Tel. 0415322883 - fax 0415321000 [email protected]

Sadop S.r.l. Via Triestina 54/24 - 30173 Favaro Veneto (VE) Tel. 041938036 - fax 041938488 [email protected]

Sagem Venezia S.r.l. Via Torino 151/A - 30172 Mestre (VE) Tel. 0412589700 - fax 0412589799 [email protected] www.sagem.it

Servizi Portuali Adriatico S.r.l. Via Salamonio, 3/6 - 30175 Marghera (VE) Tel. 0415383136 - fax 0415383145 [email protected]

Siacet S.a.s. S. Marta, Fabbr. 16 - 30123 Venezia (VE) Tel. 0415334823 - fax 0415334817 [email protected] www.port.venice.it/siacet

Sidersped S.r.l. Via dell'idrogeno, 9 - 30175 Marghera (VE) Tel. 041927777 - fax 041922792 [email protected]

Spedizioni Scarpa S.n.c. Via Porta Est, 35/3 - 30020 Marcon (VE) Tel. 0415951782 - fax 0415960948 [email protected]

Team Shipping Agency S.r.l. Viale Ancona, 24 - 30172 Mestre (VE) Tel. 0412609011 - fax 0415322643 [email protected]

Transadriatica S.r.l. Viale Ancon 24 int.10 - 30172 Mestre (VE) Tel. 0412609111 - fax 0415310297 [email protected]

Veneta Lombarda S.r.l. Viale Ancona, 22 - 30172 Mestre (VE) Tel. 0415322945 - fax 0415313019 [email protected] www.venetalombarda.com

LAVORI A BORDO

Costruzioni Arsenale di Venezia - C.A.V. Scarl Castello, 2727/f - 30122 Venezia (VE) Tel. 041798520 - fax 0412776457 [email protected] www.cav-venezia.it

Depuracque Servizi S.r.l. Via Roma, 145 - 30030 Salzano (VE) Tel. 0415745350 - fax 041437324 [email protected] www.depuracque.it

NEP Nord Est Pulizie di Bolla Silvia Via Pionca, 34/3A - 30030 Pianiga (VE) Tel. 0415138144 - fax 0415138139 [email protected] www.nepgroup.it

Repel S.r.l. Via Seismit Doda, 23 - 30175 Marghera (VE) Tel. 041927071 - fax 0415388248 [email protected] www.repel.it

SE. R. Navi S.n.c. Via dell'Azoto, 19 - 30175 Marghera (VE) Tel. 0415381522 - fax 041921201 [email protected] www.sernavi.it

Veneziana Contenitori S.r.l. Via Orlanda, 45/B - 30030 Campalto (VE) Tel. 041903600 - fax 041903330 [email protected] www.ve-cont.it

SERVIZI DI INTERESSE GENERALE

Conepo Servizi Scarl Via Banchina dell'Azoto, 3 - 30175 Marghera (VE) Tel. 041932460 - fax 041933367 [email protected] www.conepo.it

Nethun S.r.l. Marittima - Fabbricato 103 - 30135 Venezia (VE) Tel. 0415334830 - fax 0415334838 [email protected] www.nethun.it

TRATTAMENTO CONTENITORI

Fulltrans S.r.l. Via Banchina dell'Azoto, 4 - 30175 Marghera (VE) Tel. 041929555 - fax 041936015 [email protected] www.fulltrans.com

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VIGILANZA ANTINCENDIO

Guardie ai Fuochi del Porto di Venezia Società Cooperativa per Azioni Via F.lli Bandiera, 55 Int. 6 - 30175 Marghera (VE) Tel. 041920100 - fax 0412529350 [email protected]

PREVENZIONE INTERRAMENTO/INQUINAMENTO/ INTORBIDIMENTO

Lab Control S.r.l. Via dell'artigianato, 173 45030 S. Martino di Venezze (RO) Tel. 0425467144 - fax 0425467145 [email protected] www.lab-control.it

ASSICURAZIONI

Renzo Canton Assicurazioni S.a.s. Via Fradeletto 29/B - 30170 Mestre (VE) Tel. 0415347755 - fax 0415347760 [email protected] www.cantonassicurazioni.com

SORVEGLIANZA/VIGILANZA IN PORTO

Italpol Group S.p.A. Via J. Linussio, 4 - 33100 Udine (UD) Tel. 800855072 - fax 0432522289 [email protected] www.italpol.it

Serenissima Vigilanza Privata Soc. Coop Via delle Industrie 17/A - 30175 Marghera (VE) Tel. 0415094300 - fax 0415094393 [email protected] www.vigilanzaserenissima.it

SERVIZI MARITTIMI

Rimorchiatori Riuniti Panfido & C. S.r.l. Castello 4164 - 30122 Venezia (VE) Tel. 0415204422 - fax 0415223561 [email protected]

ALTRI CENTRI LOGISTICI

Interporto di Venezia S.p.A. Via dell'Elettricità, 21 - 30175 Marghera (VE) Tel. 0412591100 - fax 0412591255 [email protected] www.interporto.ve.it

TEMPO LIBERO

Casinò Municipale di Venezia S.p.A. Cannaregio 2040 - 30121 Venezia (VE) Tel. 0415297111 - fax 0415297132 [email protected] www.casinovenezia.it

SERVIZI AI PASSEGGERI

Felicity Viaggi - Tizetatre S.a.s. Riviera Magellano, 4 - 30174 Mestre (VE) Tel. 041975075 - fax 041974675 [email protected]

LAVORI SUBACQUEI

Nicola Keller - Lavori ed Indagini Subacquei Via dell'Università, 14 - 34123 Trieste (TS) Tel. 3384247509 - fax 04046069374 [email protected]

FORMAZIONE

CFLI - Consorzio Formazione Logistica Intermodale Santa Marta, Fabb. 16 - 30123 Venezia (VE) Tel. 0415334155-56 - fax 0415334157 [email protected] www.cfli.it

L’Elenco Operatori del sito www.port.venice.it censisce 400

operatori che lavorano nel Porto di Venezia e 200 diverse attività da

questi svolte.

Attraverso 1200 combinazioni operatore/attività presenti nella Base

Dati, è possibile con pochi click trovare chi fa cosa.

L’inserimento nell’ Elenco Operatori è gratuito; per scoprire come pubblicare i propri riferimenti aziendali sugli organi

ufficiali del Porto di Venezia (web e rivista, a partire da 60 €/anno),

consultare la pagina: www.apvinvest.it/advertising/adv.htm

A cura di

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