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Prima Lezione: Alcune coordinate di lettura

Novembre 2012Prof. Gian Paolo Bortone

Il programma del corso Prima lezione: Alcune coordinate di lettura

Approfondiremo alcune tematiche introduttive come l’origine del nome “Pentateuco”, i libri che lo compongono e il suo rapporto con le altre parti della Bibbia ebraica

Il programma del corso Seconda lezione: I libri del Pentateuco

Cercheremo di presentare i singoli libri che compongono il Pentateuco ripercorrendone la struttura e la teologia

Il programma del corso Terza lezione: Problemi letterari e storia dell’esegesi

Il Pentateuco presenta molti problemi letterari ed è evidentemente frutto di differenti tradizioni che poi sono confluite in un unico testo. Quando questo è successo? Quali sono le fonti originarie?Cercheremmo di ripercorre la lunga storia di ipotesi che hanno tentato di ricostruire la nascita del Pentateuco così come lo conosciamo

Il programma del corso Quarta lezione: Il passaggio del Mar Rosso

Nell’ultima lezione leggeremo uno dei testi più famosi del Pentateuco cercando di comprenderne i significati profondi e di mostrare una metodologia moderna di lettura scientifica del testo

Alla fine…. Un piccolo esame!Come per l’anno scorso darò l’opportunità di fare l’esame

sia in forma orale che scritta

L’esame orale verterà su un breve colloquio in cui sottoporrò quattrodomande a cui rispondere in maniera puntuale, senza ausilio di fogli, ma solo con la Bibbia

L’esame scritto invece sarà composto da 10 domande a risposta multipla e 2 domande a risposta aperta cui rispondere senza ausilio di fogli, ma solo con la Bibbia

Alla fine…. Un piccolo esame!Il materiale per preparare l’esame verrà pubblicato al termine

di ogni lezione sul sito internet dell’Istituto

Come raggiungerlo?

Prima di tutto dovete digitare l’indirizzo del sito internet dell’Istituto:http://www.issr.aversa.glauco.it



All’interno del sito dovete cliccare sul link intitolato Pagina Personale Docenti



Dall’elenco dei docenti dovrete cliccare sul mio nome

BortoneGian Paolo



Si aprirà la mia pagina personale.Nella sezione download troverete sia i ppt che preparerò che gli appunti delle lezioni.A questo punto dovrete solo scaricarli e… studiare

ORIGINE DELLA PAROLA PENTATEUCOChiamiamo Pentateuco quello che nella tradizione

ebraica viene chiamato

LaTôrâcomprende i primi cinque libri della Bibbia e si conclude con la morte di Mosè (Dt 34)

ORIGINE DELLA PAROLA PENTATEUCOPentateuco, invece, è una parola composta da

PENTA TEUCHOS

ORIGINE DELLA PAROLA PENTATEUCOIn definitiva, quindi, Pentateuco significa

5 rotoli e quindi 5 libri

Genesi

Esodo

Levitico

Numeri

Deuteronomio

berē’šît «all’inizio»

šemôt «i nomi»

wayyiqrā’ «e chiamò»

bemidbār «nel deserto»

debārîm «le parole»

ORIGINE DELLA PAROLA PENTATEUCOLa parola Pentateuco è utilizzata raramente sia dai Padri

della Chiesa sia dalla tradizione ebraica che dal NT

Si preferisce parlare di Legge o Legge di Mosè in contrapposizione ai Profeti

Al tempo della nascita di Gesù la tradizione aveva già stabilito che i libri fondamentali della fede erano cinque e che erano stati scritti da Mosè

“Non è permesso a chiunque scrivere la storia e non vi sono discordanze negli scritti ma solamente i profetihanno appreso per ispirazione divina i fatti più antichi e lontani e hanno scritto con chiarezza come si èsvolto ciò che è avvenuto nei loro tempi. Ne consegue naturalmente, anzi di necessità, che noi non abbiamomigliaia di libri divergenti e tra di loro contraddittori, ma solamente ventidue libri cui a ragione si prestafede, che contengono la storia di tutti i tempi. Di questi, cinque sono i libri di Mosè che contengono le leggie la tradizione dalla creazione dell’uomo alla morte di Mosè fino ad Artaserse, re di Persia dopo Serse, iprofeti successivi a Mosè scrissero gli avvenimenti del loro tempo in tredici libri; i rimanenti quattrocomprendono inni al Signore e consigli di vita agli uomini. Dal tempo di Serse fino ad oggi, ogni evento èstato narrato. A tali scritto, però, non si attribuisce fiducia quanto ai precedenti, perché la successione deiprofeti non è precisa”. FLAVIO GIUSEPPE, Contro Apione, I, VIII, 37-41

Pentateuco… oppure?Ma questa strutturazione che

oggi a noi sembra normale non è sempre stata accettata da tutti. Anzi è stata fortemente contestata dagli studiosi. Lo studio delle origini del Pentateuco e del popolo di Israele hanno comportato, infatti, anche una revisione della composizione e della strutturazione di questi libri.

Esateuco…Alla fine del XIX sec, uno studioso, H. Ewald, ha ipotizzato che il libro delle origini di Israele fosse composto originariamente dai cinque libri del Pentateuco più un sesto libro, quello di Giosuè: molti studiosi, quindi, assunsero questa teoria, parlando di Esateuco

Esateuco…Tra gli studiosi più importanti ricordiamo Von Rad che aveva rintracciato il nucleo delle tradizioni dell’origine di Israele nel cosiddetto «piccolo credo storico»

Esateuco…

Il «piccolo credo storico» è la formulazione originaria della fede di Israele

Eravamo schiavi del faraone in Egitto e il Signore ci fece uscire dall'Egitto con mano potente. Il Signore operò sotto i nostri occhi segni e prodigi grandi e terribili contro l'Egitto, contro il faraone e contro tutta la sua casa. Ci fece uscire di là per condurci nel paese che aveva giurato ai nostri padri di darci (Dt 6,21-23).

Tu pronuncerai queste parole davanti al Signore tuo Dio: Mio padre era un Arameo errante; scese in Egitto, vi stette come un forestiero con poca gente e vi diventò una nazione grande, forte e numerosa. Gli Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero una dura schiavitù. Allora gridammo al Signore, al Dio dei nostri padri, e il Signore ascoltò la nostra voce, vide la nostra umiliazione, la nostra miseria e la nostra oppressione; il Signore ci fece uscire dall'Egitto con mano potente e con braccio teso, spargendo terrore e operando segni e prodigi, e ci condusse in questo luogo e ci diede questo paese, dove scorre latte e miele (Dt 26,5-9)

Esateuco…Queste formule di fede continuano

anche nel libro di Giosuè (Gs 24,2-13)Giosuè disse a tutto il popolo: «Dice il Signore, Dio d'Israele: I vostri padri, come Terach padre di Abramo epadre di Nacor, abitarono dai tempi antichi oltre il fiume e servirono altri dèi. Io presi il padre vostro Abramoda oltre il fiume e gli feci percorrere tutto il paese di Canaan; moltiplicai la sua discendenza e gli diedi Isacco.Ad Isacco diedi Giacobbe ed Esaù e assegnai ad Esaù il possesso delle montagne di Seir; Giacobbe e i suoi figliscesero in Egitto. Poi mandai Mosè e Aronne e colpii l'Egitto con i prodigi che feci in mezzo ad esso; dopo vifeci uscire. Feci dunque uscire dall'Egitto i vostri padri e voi arrivaste al mare. Gli Egiziani inseguirono i vostripadri con carri e cavalieri fino al Mare Rosso. Quelli gridarono al Signore ed egli pose fitte tenebre fra voi e gliEgiziani; poi spinsi sopra loro il mare, che li sommerse; i vostri occhi videro ciò che io avevo fatto agliEgiziani. Dimoraste lungo tempo nel deserto. Io vi condussi poi nel paese degli Amorrei, che abitavano oltre ilGiordano; essi combatterono contro di voi e io li misi in vostro potere; voi prendeste possesso del loro paese eio li distrussi dinanzi a voi. Poi sorse Balak, figlio di Zippor, re di Moab, per muover guerra a Israele; mandò achiamare Balaam, figlio di Beor, perché vi maledicesse; ma io non volli ascoltare Balaam; egli dovettebenedirvi e vi liberai dalle mani di Balak. Passaste il Giordano e arrivaste a Gerico. Gli abitanti di Gerico, gliAmorrei, i Perizziti, i Cananei, gli Hittiti, i Gergesei, gli Evei e i Gebusei combatterono contro di voi e io li misiin vostro potere. Mandai avanti a voi i calabroni, che li scacciarono dinanzi a voi, com'era avvenuto dei due reamorrei: ma ciò non avvenne per la vostra spada, né per il vostro arco. Vi diedi una terra, che voi non avevatelavorata, e abitate in città, che voi non avete costruite, e mangiate i frutti delle vigne e degli oliveti, che nonavete piantati

Esateuco…

Tutti questi testi si concludono con la

menzione della terra

Per questo motivo, secondo Von Rad, il testo originario non poteva concludersi senza quel libro in cui il dono della terra si realizza

Tetrateuco…

L’ipotesi di Von Rad è stata criticata proprio da un suo discepolo,

M. Noth,in base a tre

considerazioni

Tetrateuco…

La prima è che non esisterebbero testi

«deuteronomici» nei primi quattro libri (a

parte qualche aggiunta marginale),

per cui non ci sarebbe nessun

legame letterario tra Gen - Nm e il

Deuteronomio

Tetrateuco…La seconda

considerazione è quelle che erano considerate le

fonti all’origine dei primi cinque testi non

sarebbero presenti, invece, alla base del

testo di Giosuè, con la conseguenza che non

avrebbe alcun senso, dal punto di visto della tradizione e della

redazione, parlare di Esateuco

J E P Dt

Gn Es Lv Nm Dt Gs

Tetrateuco…Infine, il

Deuteronomio, più che concludere il corpo letterario Gen-Nm, sembra essere stato scritto per fare da

introduzione ad un altro nuovo corpo

letterario, la «storia deuteronomistica»

che va dal libro di Giosuè fino al Secondo

libro dei Re

Enneateuco…l’intero corpo di testi che vanno da Gen fino al 2Re

sono da considerare come un’unica grande

unità letteraria che racconterebbe la «storia primaria» di Israele che

inizia con la creazione del mondo e termina con

l’esilio di Babilonia, il tutto accomunato dal

grande tema della «terra»

Enneateuco…

J. Blenkinsopp porta tre ragioni a

sostegno della tesi per cui il Pentateuco

non possa dirsi concluso con la

morte di Mosè, ma deve abbracciare

tutta la storia primaria fino a 2Re

Enneateuco…

in primo luogo, senza il libro di

Giosuè, una promessa fatta ai

patriarchi rimarrebbe incompiuta

Gs 21,43-45, infatti, legge la conquista come il compimento della promessa fatta agli antenati: «Il Signore diede dunque a Israele tutto ilpaese che aveva giurato ai padri di darloro e gli Israeliti ne presero possesso e visi stabilirono. Il Signore diede lorotranquillità intorno, come aveva giuratoai loro padri; nessuno di tutti i loronemici poté resistere loro; il Signore misein loro potere tutti quei nemici. Di tuttele belle promesse che il Signore avevafatte alla casa d'Israele, non una andò avuoto: tutto giunse a compimento».

Enneateuco…

in secondo luogo, la datazione degli

eventi collega creazione, esodoe la costruzione del Tempio di Salomone in

un’unica narrazione

Racconto della creazione (Gen 1)

Costruzione del Santuario nel deserto (Es 35-40)

Installazione del Santuario nella Terra promessa (Gs 18-19)

Costruzione del Tempio di Gerusalemme (1Re 6,1)

Enneateuco…infine, la grande

tematica che attraversa e

struttura la storia di Israele è la fedeltà all’alleanza e alla

legge, una tematica che appare sin da

Gen 2-3

Mosè, Il Pentateuco e il Canone

Ci sono, tuttavia, buone ragioni per continuare a parlare di Pentateuco,

soprattutto perché questa è la forma canonica (e, quindi, definitiva e, al

tempo stesso, normativa) con cui la comunità ha

ricevuto questi testi


A questa ragione fondamentale

corrispondono anche ragioni letterarie che

si riverberano nella divisione della Bibbia ebraica

La legge

Profeti

Gli scritti


Un testo fa da spartiacque (Dt 34,10-12)

Non è più sorto in Israele un profeta come Mosè - lui con il

quale il Signore parlava faccia a faccia - per tutti i segni e

prodigi che il Signore lo aveva mandato a compiere nel paese di Egitto, contro il faraone, contro i suoi ministri e contro tutto il suo paese, e per la mano potente e il

terrore grande con cui Mosè aveva operato davanti agli occhi di tutto

Israele.

La LEGGE

Mosè è stato il profeta più importante e, conseguentemente, che la rivelazione della Legge è superiore alle altre forme di rivelazione

la superiorità di Mosè deriva dalla superiorità della sua relazione con YHWH

l’Esodo rappresenta l’evento fondamentale della storia di Israele


Dopo la morte di Mosè, servo del Signore, ilSignore disse a Giosuè, figlio di Nun, servo diMosè: «Mosè mio servo è morto; orsù, attraversaquesto Giordano tu e tutto questo popolo, verso ilpaese che io dò loro, agli Israeliti. Ogni luogo checalcherà la pianta dei vostri piedi, ve l'ho assegnato,come ho promesso a Mosè. Dal deserto e dalLibano fino al fiume grande, il fiume Eufrate, tutto ilpaese degli Hittiti, fino al Mar Mediterraneo, dovetramonta il sole: tali saranno i vostri confini.Nessuno potrà resistere a te per tutti i giorni dellatua vita; come sono stato con Mosè, così sarò con te;non ti lascerò né ti abbandonerò. Sii coraggioso eforte, poiché tu dovrai mettere questo popolo inpossesso della terra che ho giurato ai loro padri didare loro. Solo sii forte e molto coraggioso, cercandodi agire secondo tutta la legge che ti ha prescrittaMosè, mio servo. Non deviare da essa né a destrané a sinistra, perché tu abbia successo inqualunque tua impresa. Non si allontani dallatua bocca il libro di questa legge, ma mèditalogiorno e notte, perché tu cerchi di agire secondoquanto vi è scritto; poiché allora tu porterai abuon fine le tue imprese e avrai successo»(Gs 1,1-8)

I PROFETI

Giosuè è descritto come il successoredi Mosè

Esistono sostanziali differenze

L’inizio e il fondamento della storia di Israele si ha con Mosè e non con Giosuè. I successori devono rifarsi alla sua legge che diventerà il nuovo criterio per giudicare la storia


Gli SCRITTI

il Sal 1 che presenta come il principio che distingue il giusto dall’empio è la meditazione della Legge. L’intero salterio, conseguentemente, si presenta come una meditazione della Legge di YHWH

ConclusioneIn conclusione possiamo dire che i primi cinque libri della Bibbia hanno un carattere normativo che gli altri testi non possiedono; questo carattere normativo deriva anche dal fatto che essi sono una specie di vita di Mosè e riflettono quindi la particolare relazione che Mosè aveva con YHWH. Il canone delle scritture ebraico dice chiaramente che tutto (monarchia, culto, la terra stessa) dipende dalla Legge. Essa è il cuore di Israele che, proprio nel periodo dell’esilio, ha riflettuto come non è la terra a renderlo un popolo, né la monarchia, ma quella relazione speciale con YHWH che era assicurata dal rispetto della Legge. Essa, in fondo, era il supremo dono che realizzava la storia di salvezza realizzata nell’Esodo, prima ancora, le promesse fatte ai patriarchi.

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