presentazione standard di powerpoint · il sasso nello stagno e ... una parola nella mente un sasso...
TRANSCRIPT
GISCEL
Gruppo di Intervento e Studio nel Campo
dell’Educazione Linguistica costituito
nell’ambito della Società di Linguistica
Italiana
SEMINARIO DI STUDIO
PER DOCENTI DELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I E II GRADO
Scrivere, riscrivere, riassumere.
Proposte di scrittura per la scuola primaria e secondaria di I e II grado
Istituto Comprensivo “A. Stoppani” Via Monteverdi 6, Milano
Aula magna
18 e 25 ottobre 2018, ore 14.30-18
Scrivere per immaginareImmaginare per scrivere
Scrittura e immagini: alcune proposte di compiti e di esercitazioni.
Milano, 25 ottobre 2018Rita Piloni
Qualche informazione in più
ScopoProgettare attività per il laboratorio “Scrivere partendo da una immagine”
FasiRiflessioni sua. immaginazione e scritturab. scelta di immagini in funzione delle tipologie testuali
In modalità laboratoriale:a. analisi di 2 immagini e definizione tracceb. progettare facilitazioni procedurali per la fase dell’ideazionec. riflessione collettiva sul lavoro svolto.
Immaginazione e scritturaImmaginare
v.tr. [sogg-v-arg]1 Rappresentare, raffigurare immagini nella mente: i. una distesa di papaveri; anche con arg. espresso da frase (introd. da di o che): i. di essere in vacanza, che il mondo sia diverso; freq. in espressioni negative: non puoi i. la mia gioia; nel l. fam. è usato per dare vivacità o enfasi al discorso, spesso con l'arg. espresso da frase interrogativa: puoi i. come mi sia sentito || immagina!, espressione usata per risaltare una risposta affermativa, o come segnale discorsivo per sollecitare l'attenzione dell'interlocutore
2 Inventare, ideare qlco. nella mente SIN creare: i. un piano di fuga
3 Supporre, credere qlco. come vero, con arg. espresso da frase (introd. da di o che) SIN pensare, presumere: immagino di essere in ritardo, che siate al corrente di ciò
Etimologia dal latino tardo imàginare, denominale di imāgo, “immagine”, sec XIII
Da: Il Sabatini Coletti – Dizionario della Lingua Italiana, Rizzoli Larousse
Il sasso nello stagnoe ... una parola nella mente
Un sasso gettato in uno stagno suscita onde concentriche che si allargano sulla sua superficie,coinvolgendo nel loro moto, a distanze diverse, con diversi effetti, la ninfea e la canna, labarchetta di carta e il galleggiante del pescatore.
Oggetti che se ne stavano ciascuno per conto proprio, nella sua pace o nel suo sonno, sono comerichiamati in vita, obbligati a reagire, a entrare in rapporto tra loro. Altri movimenti invisibili sipropagano in profondità, in tutte le direzioni, mentre il sasso precipita smuovendo alghe,spaventando pesci, causando sempre nuove agitazioni molecolari. Quando poi tocca il fondo,sommuove la fanghiglia, urta gli oggetti che vi giacevano dimenticati, alcuni dei quali oravengono dissepolti, altri ricoperti a turno dalla sabbia. Innumerevoli eventi, o microeventi, sisuccedono in un tempo brevissimo. Forse nemmeno ad aver tempo e voglia si potrebberoregistrare tutti, senza omissioni.
Non diversamente una parola, gettata nella mente a caso, produce onde di superficie e diprofondità, provoca una serie infinita di reazioni a catena, coinvolgendo nella sua caduta suoni eimmagini, analogie e ricordi, significati e sogni, in un movimento che interessa l’esperienza e lamemoria, la fantasia e l’inconscio e che è complicato dal fatto che la stessa mente non assistepassiva alla rappresentazione, ma vi interviene continuamente, per accettare e respingere,collegare e censurare, costruire e distruggere.
Rodari G. (2010), p. 11
Scrivere
“Imparare a scrivere è come imparare a costruire un mobile di legno. Seper costruire un mobile di legno occorre seguire degli schemi, saperequalcosa sul legno, sulle colle, sugli incastri e così via, ma poi bisognaesercitarsi concretamente segando, piallando e così via, anche perimparare a scrivere bene occorre conoscere gli aspetti principali delloscrivere, ma bisogna soprattutto ideare, stendere e rivedere testi, ecioè apprendere praticamente.”
Corno D. (2012), p. 1
Immaginazione e scrittura
Diversi metodi per imparare a scrivere
Dal progetto al prodotto
Metodo della scrittura libera
Punta sul contenuto e la sua quantità, nonrichiede di pianificare troppo la scrittura.
Metodo per valutazione e correzione
Lo scrittore deve partire da una consegna; lavalutazione punta su correttezzagrammaticale e pertinenza con il tema.
Metodo processuale
Isola le diverse fasi della scrittura e ledistinte componenti, fa allenare su di esse:«trovare le idee», «organizzarle» ...
Metodo della scrittura per capoversi
Segue tecniche che puntano soprattutto allaorganizzazione delle informazioni nel testo.
Metodo comunicativo
Parte dall’ipotesi che comporre un testoscritto sia prevalentemente un problemacomunicativo. Pone gli scrittori in unasituazione comunicativa concreta con undestinatario reale.
Produrre un testo scrittoScrivere un testo è un progetto che si articola in fasi [...].Queste fasi hanno a che fare con la scelta delleinformazioni, la loro organizzazione e una nutrita serie direvisioni. Ma un testo scritto [...] è soprattutto una“composizione”, cioè il risultato dell’armonizzarsi di unaserie di componenti. Lo schema seguente indica leprincipali componenti del testo-come-prodotto:
Corno D. (2012), p. 25
“Inventare” non vuol dire inventare
«Per scrivere bisogna avere qualcosa da dire. La prima tappa, quella che permettedi avviare il processo, consiste nella raccolta delle informazioni che entrerannonella composizione. Si tratta di una fase importante e molto delicata: spesso ilreperimento delle idee condiziona il successo della comunicazione.La ricerca scientifica sulla scrittura, in particolare quella condotta da Carl Bereiter eMarlene Scardamalia dell’Ontario Institute for Education (Canada), ha dimostratoche la scrittura non consiste banalmente nel “travasare” le idee trovate in unaforma scritta più o meno decorosa. Non è così perché l’organizzazione e la stesuracomportano una profonda trasformazione delle informazioni raccolte conl’inevitabile richiamo di altre che non erano previste nel momento della ricerca. Ilfatto è che le idee, quando si scrivono vengono spesso modificate: alcune nerichiamano altre, alcune vengono presto dimenticate. [...]Resta il fatto che il “trovare le idee” ha costituito e continua a costituire uno degliaspetti più complessi a detta di tutti gli apprendisti scrittori (abbiamo ricerche chetestimoniano come l’aspetto ritenuto più difficile nello scrivere sia proprio la fasedel “trovare le idee”, e questo - a quanto risulta - vale per tutti gli apprendistiscriventi del mondo alfabetizzato).E tuttavia spessissimo la tipologia testuale ci dimostra che le idee sono per così diregià «sotto gli occhi» e basta farle proprie.»
Corno D. (2012), p. 41
MaterialeFotografie da web o da repertori personali.Disegni e vignette; graphic novel.Immagini da testi, pagine illustrate.Immagini che informano e contengono testo (testi misti).
TracceNelle tracce vanno indicati: l’argomento, la tipologia testuale, lo scopo, il destinatario, la lunghezza del testo.
ProcedimentoIl lavoro può essere effettuato:• a classe intera analisi dell’immagine e brainstorming collettivo • in piccolo gruppo ideazione-progettazione, stesura, revisione.
Come attivare un laboratorio di scritturaa scuola
La scelta delle immagini va fatta• in funzione dei tipi di testo da far produrre• con lo scopo di facilitare la fase del «trovare
le idee» che gli apprendisti scrittori ritengono la più difficile in assoluto.
Ne proponiamo alcune per i testi narrativi, descrittivi, espositivi.
Per il testo espositivo: ambienti, animali, vegetali ...
Per il testo descrittivo: ambienti interni, immagini di città, animali ...
Per il testo narrativo:
personaggi, luoghi,
situazioni
Adesso tocca a voi: in piccolo gruppo,progettate un’attività di scrittura,
utilizzando le immagini date
Da: W. Huygen, R. Poortvliet, Gnomi, Rizzoli, 1980
Da: Shaun Tan, L’approdo, Elliot Edizioni, 2008
Al lavoroIn piccolo gruppo
a) Analizzate le due immagini e per ciascuna individuate quali tipologie testuali coinvolgere nella produzione scritta.
b) Definite le tracce. La consegna deve essere particolareggiata, deve far capire che cosa si chiede di scrivere: lo scopo, la tipologia testuale, l’argomento, il destinatario, la lunghezza approssimativa.
c) Per ciascuna traccia, fornite indicazioni sulla fase di prescrittura, cioè su come procedere per «raccogliere le idee» e «organizzarle».
Nel gruppo allargato
d) Confronto su quanto elaborato nei gruppi.
Bibliografia
Bereiter C., Scardamalia M. (1995), Psicologia della composizione scritta, intr., a cura e trad. di D. Corno, La Nuova Italia, Firenze.
Colombo A., (2011), «A me mi» Dubbi, errori, correzioni nell’italiano scritto, FrancoAngeli – GiscelStrumenti di Base, Milano.
Corno D. (2012), Scrivere e comunicare: la scrittura della lingua italiana in teoria e in pratica, Bruno Mondadori, Milano, Torino.
Giunta C. (2018), Come non scrivere – Consigli ed esempi da seguire, trappole e scemenze da evitare quando si scrive in italiano, Utet, Milano.
Lavinio C. (2011), Comunicazione e linguaggi disciplinari – Per un’educazione linguistica trasversale, Carocci Editore, Roma.
Poletti Riz J. (2017), Scrittori si diventa – Metodi e percorsi operativi per un laboratorio di scrittura in classe, Erickson, Trento.
Rodari G. (2010), Grammatica della fantasia. Introduzione all’arte di inventare storie, Einaudi Ragazzi.
Shaun Tan (2008), L’approdo, Elliot Edizioni.Sitografia
https://giscel.it/dieci-tesi-per-leducazione-linguistica-democratica/http://www.qualcunoconcuicorrere.org/