Cremona Duomo

Simona GavinelliUniversità Cattolica del Sacro Cuore

Musica di corte e tradizione liutaia.Dalle eccellenze della tradizione alla tradizione

moderna di eccellenza

10 Gli uomini di Curam e quelli di Salomone, che caricavano oro da Ofir, portarono legno di sandalo e pietre preziose. 11 Con il legno di sandalo il re fece le scale del tempio e della reggia, cetre e arpe per i cantori; strumenti simili non erano mai stati visti nel paese di Giuda (II Cronache, 9, 11)

Bibbia e strumenti musicali Salomone, costruttore del tempio di Gerusalemme e del palazzo regio, si era premurato di assicurare materialipreziosi adatti a sottolineare la sua magnificenza, come oro, avorio, pietre preziose, preziosi tessuti , aromi rari e legni di valore, come i cedri del Libano o il sandalo

Cetra - κιθάρα, kithára - nell’antica Grecia

Roma, Museo nazionale romano di palazzo AltempsApollo citaredo, sec. I, con la lira, in marmo, (originali torso e gamba destra): copia romana della età adrianeada un originale ellenistico. Molto restaurato nel sec. XVII

Lira o cetra strumenti di Apollo

Apollo, risalendo all'Olimpo,depone il suo arco e sulla sua musica, accompagnato dal canto delle muse,danzano tutti gli dèi. I cantori e i poeti sono suoi "alunni", secondo Esiodo

Orfeo e gli animali Mosaico pavimentaleRomano di età imperiale Palermo, Museo Archeologico

Strumenti a corde nell’antichità classica

Liuto, dall’arabo oud (legno), fu inventato in Asia Minore, passò dall’Arabia in Spagna nel sec. XII-XIII, divenne poi sfruttatissimo nel sec. XVI come il pianoforte nell‘Ottocento.

Era costituito da cassa armonica (principio della conchiglia) con doghe in legno incollate con colla animale (ossa bollite).

Le fonti cinquecentesche forniscono repertori originali per danze (pavane, gagliarde, passamezzi, saltarelli), o fantasie, variazioni e preludi di carattere improvvisatorio.

Gli strumenti a corde pizzicate eranola cetra, o lira, il salterio,il dulcimer o salterio martellato,il liuto, la mandora o liuto sette-ottocentesco, da 6 a 9 corde

Mandora, detta puregalizona o galichon

Strumenti a corde del Medioevo

Dulcimer da dulcis melos?

Chitarra medievale

Liuto rinascimentale a 6 ordini o 8 ordini di corde, barocco a 10 o 13 ordini di corde, pizzicate da un plettro

‘Mano’ di Guido d’Arezzo: mnemotecnica per l’esacordo musicale: ut, re, mi, fa, sol, la, s(ancte Iohanne) protettore dei musicisti

Liuto e musica

Nelle corti compare il compare il “Maestro di dançare” figura professionale al servizio di principi e nobili della corteLo Scheggia (fratello di Masaccio), Cassone Adimari,Firenze, Galleria dell’Accademia, 1450Forse spalliera di gusto gotico internazionale: dono di nozze che rappresenta un corteo nuziale a Firenze come una danza quattrocentesca a coppie in processione, con cavalieri alla destra

Suoni e danze a corte…

I banchetto è anche spettacolo: per allietare i commensali, tra un servizio e l'altro, mentre gli inservienti cambiano tovaglie, gli arredi e le stoviglie, i musici intonano pezzi appositamente creati

Fra Filippo Lippi (Firenze, 1406ca.-1469) AutoritrattoBanchetto di Erode, Danza di Salomé, 1460Prato, Duomo, Cappella maggiore

Paolo Caliari detto il Veronese: un festoso proscenio dai richiami eucaristici

Le nozze di Cana, Paris, Musée du Louvre, 1563In origine per il monastero di S. Giorgio Maggiore di Venezia,Asportato da Napoleone nel 1797Grande telero mm 6, 77 x 9. 44,con simibologia eucaristica, con i macellai che preparano l’agnello in asse rispetto a Cristo

Veronese, Le nozze di Cana: un’autografia pittorica musicale:

Nel quartetto di musicisti che accompagnail banchetto si riconosce alla viola Paolo Veronese, al vioncello Tiziano, al violino Tintoretto, al flauto Jacopo Bassano

Musica e controriforma cattolica

Veronese per le inconsuete Nozze di Cana incorsenell’inquisizione

La Chiesa aveva ben chiaro il valore delle musicaMa in chiesa permetteva solo l’organo (raramente le trombe)ma non i violini

Il nipote Michelamgelo Marchesi del severo vescovo di Novara Carlo Bascapè (1593-1615), educato a Pavia con il vescovoAlessandro Sauli, fu prima arcidiacono e poi allontanato per avereallietato delle feste mondane suonando il violino (Innocenzo Chiesa, Vita, pp. 220-221)

Dalle visite pastorali ai monasteri risultano i sequestri allereligiose di strumenti a corde, con cui passavano il tempo

Novara, Palazzo episcopale, Quadreria

Eccellenze odierne di alto artigianato: la Scuola di Cremona e la ‘tradizione’

Legni per casse armoniche: abete, acero a varie stagionature,fino a 30 anni. Da 220 a 800 ore di lavoro per ogni pezzo.Piegatura delle fasce lignee con ferro caldo, fori armonici,in genere a effe

Violino, viola, violoncello, contrabbasso, violone,viola da gambaCostruzione con legni da alta quota, in genere abeti rossi del Trentino, così anche per gli ‘Stradivari’, per una maggiore risonanza

Cremona città strategica sul Po, periferica rispetto a Milano ma vicina a Venezia, Mantova e Ferrara quandodai Comuni si passò alle Signorie

Il Po, elemento idroviario in antico per la navigabilità diflotte commerciali ma anche militari, favoriva le coltureboschive, soprattutto sugli argini, con i pioppeti dalegname

CREMONA: le ragioni della liuteria

Nozze a Cremona nella distrutta chiesa di San Sigismondo tra Bianca Maria Visconti e il condottiero mercenario Francesco Sforza:

25 ottobre 1441, con rievocazioni contemporanee tra Milano e Cremona

Cremona, Chiesa e monastero di San Sigismondo, eretto nel 1463 per i Gerolamini

A Cremona nacque Ippolita Maria Sforza,figlia della coppia, amante della danza e delle lettereRegina di Napoli e abile politica

Bonifacio Bembo, Ritratti di Francesco Sforza e Bianca Maria ViscontiMilano, Pinacoteca di Brera

Bianca Maria Visconti (1425-1468) figlia legittimata di Filippo Maria e Agnese del Maino, era amante dei libri e dei cavalli.Per trattenere il condottiero Francesco Sforza, (+ 1466) attratto dai nemici Fiorentini, il Visconti gli offrì in sposa la figlia, ingolosendolo con la dote di Cremona, Castellazzo, Bosco e Frugarolo

La vita di corte e la manualistica cortigiana:

cerimoniale, etichetta di convivialità

Celebri i suoi affreschi sulla volta dellachiesa cremonese di Sant’Agostino

Bonifacio Bembo, I Tarocchirealizzati nel 1442 per Filippo Maria Viscontie poi per la coppia Francesco Sforza-Bianca Maria Visconti, sono densi di simbolismoneoplatonico e incentrati sulle virtù

Insula (isola) dei liutai: piazza San Domenico Cremona fedelissima

Antonio Campi (pittore e architetto, 1524-1587)

Cremona fedelissima città, et nobilissima colonia de Romani, rappresentata in disegno col suo contado, et illustrata d'una breue historiadelle cose piu notabili appartenenti ad essa, et de i ritratti naturali de duchi, et duchesse di Milano, e compendio delle lor vite …, Cremona, in casa dell'auttore, 1585

Antonio Campi,Affresco in San Sigismondo di Cremona

Cremona, Piazza Roma, già S. Domenico, basilica distrutta in cui furono sepolti Andrea Amati e AntonioStradivari nella sua cappella di famiglia

Cremona e le botteghe dei liutai nella vicinia di S. Faustino

…Andreas Amatus vicinia S. Faustini in ecclesia S. Dominici sepultus est die XXIII

Dal Libro delle esequie 1569 ottobre-1588 gennaioCremona, Archivio Storico Diocesano, Libri parrocchiali, f. 143 (24 dicembre 1577)

Andrea Amati (Cremona, 1505-1577)capostipite del ‘far stromenti da sonar’

Andrea Amati: la configurazione tecnica del violinoe il modello artistico

Decorati con scene allegoricheche fecero la sua fortuna, in vernicegiallo-dorata o bruno-chiara

Il re Carlo IX di Francia ((1560-1574), figlio di Enrico II e di Caterina de Medicigli commissionò un’intera orchestra(38 strumenti)

Caterina de Medici (1519-1589), moglie di Enrico II di Francia, e le ‘eccellenze’ italiche: regina ‘noire’ amava la matematica, l’astrologia, la magia nella tradizione fiorentina, fu responsabile della strage degli Ugonotti (24 agosto 1572), ma introdusse a corte la forchetta e la cucina del Casentino

Ercole d’Alençon, Caterina de'Mediciin abiti vedovili e i figli: re Carlo IX, Margherita, Enrico d'Angiò e Francesco

Arazzo con la regina madre al ricevimentoper gli inviati polacchi che offrono il trono a suo figlio Enrico: intermezzo musicale

Nicolò Amati (1598-1684), la perfezione della dinastia, con violini non troppo grandi e sempre più piatti, per un suono dolce, con legni scelti

I figli di Andrea Amati, Antonio (1540-1607) e Gerolamo (1548-1630) perfezionarono il modello paterno del violino e spessofirmarono insieme i loro prodotti come ‘Fratelli Amati’

Figlio di Gerolamo, Nicolò Amati fu il grande RIFORMATORE della liuteria italiana, ed ebbe come allievi Andrea Guarnieri e Antonio Stradivari

Libro del Stato dell’anima segnato alla Parrocchiale di S. Faustinoet Giovitta, 1641-1699, Cremona, Archivio Storico Diocesano, Libri Parrocchiali:nel 1646 Nicolò ha 48 anni, la moglie Lucrezia 26, diversi figli e compare ‘Andrea Guarnerio di anni 20’, presumibilmente il GARZONE DA BOTTEGAnella ‘CASA DEL LIUTTARO’ fino al 1695, per una ‘lunga arte’

I Guarneri, altra dinastia di liutai cremonesi, della scuola di AMATI

Andrea Guarneri ebbe due figli, Giuseppe Giovanni Battista, che proseguì l’attività paterna, e Pietro (Cremona, 1655-Mantova 1729), che dal 1683 si trasferì a Mantova dove fu violinista d’orchestra di corte e fabricator di strumenti per il duca Francesco Carlo Gonzaga

Giuseppe Guarneri del Gesù (1698-1744), figlio di Giuseppe Giovanni Battista, dalla vita movimentata, fu liutaio dalla firma caratteristica del trigramma cristologico

Sub disciplina Stradivari: Antonio Stradivari

: Gli Stradivari fiorirono alla morte del carismatico

Nicola Amati (1684) per concorrenza

IMITAZIONE-EMULAZIONE IN BOTTEGA

Firma di bottega: Antonius Stradivarius Cremonensis alumnusNicolaij Amati, faciebat Anno 1666 / Antonius StradivariusCremonensis faciebat anno…

Firme del mastro liutaio

La bottega di Stradivari e figli ebbe con commesse importanti

Modello era Amati (vernice color mielearricchita talvolta da una tonalità tendente all'arancio) ma il suono era generalmente più potente

Violino ben marcato da effe e da curvature più forti nella tavola armonicaProdusse circa 1100 strumenti, di cui 500-600 esistenti (violini, tendenzialmente piccoli, viole, violoncelli, chitarre, liuti, torbe, viola da gamba), anche per le corti italiane ed europee

La perfezione manifatturiera, raggiunta dopo il 1698, ebbe il suo vertice tra il 1725 e il 1730; dei molti figli la tradizione fu proseguita da Francesco e Omobono

Violino del 1687-1689 Spagnolo IIconservato al Palacio Real di Madrid

Il laboratorio di Stradivari in Piazza San Domenico (oggi Piazza Roma), nella cui basilica fu sepoltoa 93 anni

Il quartetto Axelrod, presso il museodi storia americana dello Smithsonian InstitutionDa sinistra a destra: il Greffuhle (violino, 1709),la Axelrod (viola, 1696), l'Ole Bull (violino, 1677) e il Marylebone (violoncello, 1688)

La tradizione Stradivari

Carlo Bergonzi (1683-1747) addetto alle riparazioni presso la bottega Stradivari in piazza S. Domenico. Fu allievo di Girolamo Amati e collaboratore di Giuseppe Guarnieri;la sua attività fu proseguita dal figlio Michelangelo (1722-1770)

Liuteria: dai fasti del Rinascimento al declino del tardo Settecento

Contrabbasso di Carlo Bergonzi

TASTAR DE CORDE: fonti iconografiche per indicare la diffusione della liuteria

Liuto arabo, fondo a 15 doghe

Frans Hals, Suonatore di liutoPittore di Anversa (1582-1666)

Benedetto Bembo, Madonna in trono con bambino, Cremona Musei Civici

Angeli musicanti

Bonifacio Bembo (1420-1480), pittore e miniaturista cremonesetardogotico e poi rinascimentale

Hans Memling(Seligenstadt, 1435-1440 ca.-Bruges, 11 agosto 1494)Angeli musicantiSportello di un TritticoAnversa, Koninklijk Museum voor Schone Kunsten, ca. 1480: da sinistra, per la musica sacra, Salterio trapezoidale,liuto, violino

Giorgione, o forse completato da Tiziano, Concerto campestre, con liuto, Paris, Musée du Louvre, 1510, presso Isabella Gonzaga

Al Louvre colpì Edouard ManetDéjeuner sur l’herbe, Paris, Musée du Quai d’Orsay, 1863-1864

Il liuto era considerato uno strumento colto e Giorgione ne era suonatore

Jan Vermeer, (Delf, 1632-1674) interprete nel barocco dei tipi ideali della società borghese, i tronies, protagonisti della goldenage olandese

Jan Vermeer, Il geografo, forse autoritrattoFrankfurt, Stadelsches Kunstinstitut und StadtischeGalerie,1668-1669. Firma sul muro "I. Ver MeerMDCLXVIIII"

Jan Vermeer, Suonatrice di liuto (la moglie con orecchino di perla) New York, Metropolitan Museum of Art. Firma parziale "Meer" sulla parete, al di sotto della tovaglia

Jan Vermeer, Lettera d'amore (particolare)Amsterdam, Rijksmuseum, 1669-1670.Firmato "I V Meer" sulla parete poco sopra il cesto

Michelangelo Merisi il Caravaggio, Suonatore di liuto (a 6 corde)Ermitage, San Pietroburgo, 1596 ca.dal Palazzo Giustiniani di Venezia, per Vincenzo Giustiniani, con la V dello spartito musicale

Caravaggio, Suonatore di liuto (a 7 corde)New York, Metropolitan Museum, Wildestein Collection, 1597 ca., dal card. Francesco Del Monte

Agostino Carracci Suonatore di liuto, forse Orazio BassaniNapoli, Galleria Farnese (Museo di Capodimonte), 1585

Annibale Carracci (Bologna 1560-1609)Ritratto di Marco Iacobini, suonatore di liuto,Dresden, Gemäldegalerie Alte Meister,Staatliche Kunstsammlungen, 1593-1594

Annibale, Agostino, Ludovico CarracciScuola Bolognese, Collezione privata Fondatori dell’Accademia degli Incamminatibotteghe corporative con i segretiartigiani per la nascita del Barocco in reazionealla rigidità del Concilio di Trento

I Carracci presso i Farnese a Parma epresso i cardinali a Roma

David, con una folla di suonatori, salutano le Tavoledella Legge nel Tempio suonando strumenti musicali,Maestro del Libro di Preghiere di Dresda, dal "Breviario di Isabella" (Bruges? circa 1490-1497), London, British Library, Add. 18851, f. 155v

Anonimo del sec. XVIDonne che suonano strumenti musicali

Domenichino (Domenico Zampieri, Bologna, 1581-1641)Santa CeciliaParis, Musée du Louvre, 1617

Artemisia Gentileschi (1593-1653), Autoritratto come suonatrice di liuto, 1615figlia del pittore caravaggesco romano Orazio, dopo la violenza subita nel 1611 a opera del pittore Agostino Tassi, affrontò il primo processo per stupro

GRAZIE PER L’ATTENZIONE