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PRESENTAZIONE DI NICOLA ROSSI

Portavoce della ricerca del Club Ambrosetti

“Tecnologia e lavoro: governare il cambiamento”

AL FORUM:

“LO SCENARIO DI OGGI E DI DOMANI PER LE STRATEGIE COMPETITIVE”

“Villa d’Este”, Cernobbio – 1, 2 e 3 settembre 2017

Per il quarto anno consecutivo, The European House - Ambrosetti è stata nominata - nella categoria "Best Private Think Tanks" - 1°Think Tank in Italia, tra i primi 10 in Europa e nei primi 100 indipendenti su 6.846 a livello globale nell’edizione 2016 del Global Go To Think Tank Index Report dell’Università della Pennsylvania. Il presente documento è riservato agli utenti dei servizi di aggiornamento di The European House -Ambrosetti. L’uso è personale e non è cedibile. È fatto divieto assoluto di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico o utilizzare in qualsiasi forma e modo, commerciale o meno, il presente documento, senza il consenso scritto di The European House - Ambrosetti. Maggiori informazioni sui termini e sulle condizioni di utilizzazione sono disponibili su www.ambrosetti.eu.

http://www.ambrosetti.eu/

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Strettamente confidenziale

© 2017 The European House - Ambrosetti S.p.A. TUTTI I DIRITTI RISERVATI. Questo documento è stato ideato epreparato da The European House - Ambrosetti S.p.A. per i clienti destinatari; nessuna parte di esso può essere inalcun modo riprodotta per terze parti o da queste utilizzata, senza l’autorizzazione scritta di The European House -Ambrosetti S.p.A.

Non c’è vento a favore per chi non conosce il porto

Cernobbio, 2 settembre 2017

Tecnologia e lavoro: governare il cambiamento

Ricerca Ambrosetti Club

Nicola Rossi - Portavoce della Ricerca

2


Obiettivi della ricerca

Analizzare lo scenario attuale e stimare gli

impatti futuri dell’automazione sul mercato del lavoro in Italia a supporto delle

politiche future da parte dei decisore del

sistema pubblico e privato

2

3


Fonte: rielaborazione The European House – Ambrosetti su fonti varie

Prima rivoluzione industriale (1770-1830)

Introduzione delle prime macchine a vapore con impatto sullo sviluppo dei settori tessile, metallurgico, trasporti

e comunicazioni

Seconda rivoluzione industriale (1860-1910)

Introduzione dell’elettricità, dei prodotti petroliferi, chimici e

farmaceutici

Terza rivoluzione industriale (secondo dopoguerra)

Introduzione dell’elettronica, della telematica e dell’informatica

Un passo indietro: analisi delle prime tre rivoluzioni industriali

4


Gli impatti delle 3 rivoluzioni industriali sul PIL, sul salario reale e sulle

diseguaglianze di reddito

3

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1770 1780 1790 1800 1810 1820 1830

Il PIL pro capite è cresciuto in modo significativo…

Andamento del PIL pro capite

Prima rivoluzione industriale, (1770=100), 1770-1830

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1960 1970 1980 1990 2000

Terza rivoluzione industriale, (1960=100), 1960-2000

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1860 1870 1880 1890 1900 1910

Seconda rivoluzione industriale, (1860=100), 1860-1910

Fonte: rielaborazione The European House – Ambrosetti su dati Clio-Infra, 2017

6


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1960 1970 1980 1990 2000

… così come i salari reali…

Andamento dei salari reali


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1820 1822 1824 1826 1828 1830

Prima rivoluzione industriale, (1820=100), 1820-1830*

*Dati disponibili a partire dal 1820

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350

1860 1870 1880 1890 1900 1910

Seconda rivoluzione industriale, (1860=100), 1860-1910

Terza rivoluzione industriale, (1960=100), 1960-2000

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1960 1970 1980 1990 2000

… mentre le disuguaglianze di reddito sono mediamente diminuite con dinamiche alterne


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1820 1822 1824 1826 1828 1830

Andamento della disuguaglianza nel reddito, (Indice di Gini)

Prima rivoluzione industriale, 1820-1830* Seconda rivoluzione industriale, 1860-1910

Terza rivoluzione industriale, 1960-2000*Dati disponibili a partire dal 1820

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1860 1870 1880 1890 1900 1910

8


I risultati

5

9


I posti di lavoro in agricoltura e commercio sono i più a rischio, al contrario di quelli nei servizi alla persona, salute e istruzione

Fonte: Rielaborazione The European House – Ambrosetti su dati Istat, 2017

Occupati e lavoratori a rischio di automazione (a sinistra), lavoratori a rischio di automazione in percentuale degli occupati (a destra): suddivisione per industria, 2017

6%

9% 10%12%

15% 15% 16% 17% 17% 19%20%

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Occupati Lavoratori a rischio di automazione % lavoratori a rischio di automazione

10


Il livello di istruzione sembra essere una determinante chiave per ridurre il rischio di perdere il lavoro a causa dell’automazione

Occupati e lavoratori a rischio di automazione (a sinistra), lavoratori a rischio di automazione in percentuale degli occupati (a destra): suddivisione per livello di istruzione, 2017


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Occupati Lavoratori a rischio di automazione % lavoratori a rischio di automazione

6

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Al contrario, sesso, area geografica di residenza e la fascia di età sembrano non essere determinanti nell’identificare un

rischio di automazione più o meno elevato

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Quali caratteristiche dei lavori riducono il rischio di automazione?

Le analisi effettuate incrociando il settore di appartenenza con il titolo di studio confermano come il rischio di sostituzione uomo-macchina diminuisca al crescere delle seguenti caratteristiche:

1. Non ripetitività del lavoro

2. Livello di creatività e innovazione richiesto per lo svolgimento delle attività

3. Complessità delle attività svolte (gestione di risorse e attività differenti tra loro)

4. Presenza di componente relazionale (empatia, persuasione, negoziazione)

7

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Complessivamente la quota di lavoratori italiani a rischio automazione dei prossimi 15 anni è pari al 14,9%

Occupati a rischio vs occupati non a rischio di automazione (valori in percentuale), 2017

Occupati a rischio di automazione divisi per sesso (valori in percentuale), 2017


Occupati non a

rischio85,1%

Occupati a rischio

14,9%

21,5 milioni

Uomini57%

Donne43%

3,2 milioni

14


Utilizzando tre scenari, stimiamo una perdita di posti di lavoro tra 1,6 milioni e 4,3 milioni sull’orizzonte di 15 anni


2018 - 2023

2024 - 2028

2029 - 2033

Posti di lavoro a rischio (unità/anno)

128.491

224.859

289.104

Scenario Base: 14,9%

Lustri di riferimento

Totale sui 15 anni

3.212.270

Scenario Conservativo:

7,4%

1.599.589

Scenario Accelerato: 20,1%

4.338.161

63.968

111.943

143.927

173.526

303.671

390.435

8

15


Per ogni posto di lavoro generato nei settori/branche di attività che afferiscono

alla tecnologia, alle life science e alla ricerca scientifica, vengono generati per effetti

diretti, indiretti e indotti complessivamente nel sistema economico ulteriori 2,1 posti di

lavoro

16


Per bilanciare la perdita prevista, è necessario creare nuovi posti di lavoro in settori ad alta tecnologia…

2018 - 2023

2024 - 2028

2029 - 2033

Nuovi posti di lavoro in settori ad alta tecnologia, life science e ricerca

41.449

72.535

93.259

Scenario Base

(unità/anno)Lustri di

riferimento

Totale sui 15 anni

1.036.215

Scenario Conservativo

(unità/anno)

515.870

Scenario Accelerato (unità/anno)

1.399.400

20.635

36.111

46.428

55.976

97.958

125.946


9

17


… che generano un valore aggiunto più alto…

2018 - 2023

2024 - 2028

2029 - 2033

Valore aggiunto generato nei settori ad alta tecnologia, life science e ricerca

4.863

8.510

10.942

Scenario Base

(Mln di Euro/anno)Lustri di

riferimento

Totale sui 15 anni

121.575


(Mln di Euro/anno)

60.520

Scenario Accelerato (Mln di Euro/anno)

164.185

2.421

4.236

5.447

6.567

11.493

14.777


18


… consentendo di avere un bilancio positivo tra PIL guadagnato e PIL perso…

2018 - 2023

2024 - 2028

2029 - 2033

Delta tra PIL guadagnato e perso

2.058

3.602

4.631

Scenario Base

(Mln di Euro/anno)Lustri di

riferimento

Totale sui 15 anni

51.455


(Mln di Euro/anno)

25.610

Scenario Accelerato (Mln di Euro/anno)

69.500

1.024

1.793

2.305

2.780

4.865

6.255


10

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… che si attesta ogni anno su valori compresi, nello Scenario di Base, tra 0,12% e 0,28% nei prossimi 15 anni

2018 - 2023

2024 - 2028

2029 - 2033

Incidenza percentuale del delta PIL positivo

0,12%

0,21%

0,28%

Scenario Base

(% del PIL)Lustri di

riferimento


(% del PIL)

Scenario Accelerato (% del PIL)

0,06%

0,11%

0,14%

0,17%

0,29%

0,37%


20


97.500 posti di lavoro in Italia mercato delle app la (Fonte: Progressive Policy Institute)

Fino a 700.000 nuovi posti di lavoro entro il 2020 in Europa nell’ICT (Fonte: High-Tech Leadership Skills for Europe, UE)

Fino a 450.000 nuove figure professionali (high-tech leader) con competenze multidisciplinari (digitali, materiali, manifattura additiva, biotecnologia, nanotecnologia e fotonica) (Fonte: High-Tech Leadership Skills for Europe, UE)

«Tre anni fa, in Pirelli, non esistevano 14 professioni che oggi esistono» M. Tronchetti Provera

Ci sono già evidenze della capacità della tecnologia e dell’innovazione di creare posti di lavoro

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Come affrontiamo queste sfide?

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Le principali proposte sul tema a livello internazionale

Investimenti in innovazione e industria 4.0 (Es. Stati Uniti, Italia e Germania)

Istruzione e life-long learning (Rapporto Artificial Intelligence, Automation, and the Economy, Casa Bianca, Stati Uniti)

Introduzione del salario minimo (Es. Paesi UE)

Reddito universale, in stadio sperimentale (Canada, Finlandia e Paesi Bassi)

Tassazione della robotica (B. Gates, M. Delvaux)

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Gli indirizzi emersi dai membri del Comitato Guida

Investimenti in innovazione e industria 4.0 (Es. Stati Uniti, Italia e Germania)

Istruzione e life-long learning (Rapporto Artificial Intelligence, Automation, and the Economy, Casa Bianca, Stati Uniti)

Introduzione del salario minimo (Es. Paesi UE)

Reddito universale, in stadio sperimentale (Canada, Finlandia e Paesi Bassi)

Tassazione della robotica (B. Gates, M. Delvaux)

presentazione di nicola rossi portavoce della ricerca del ... · condizioni di utilizzazione sono...

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