premio lunezia 2014

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Premio Lunezia 2014 ® Conferimento al Valore Musical-Letterario delle Canzoni Italiane CITTÀ DI CARRARA 18 / 19 / 20 Luglio 2014 Piazza Menconi / Marina di Carrara Le canzoni sono una legge morale. Esse danno un’anima all’universo, le ali al pensiero, uno slancio all’immaginazione, un fascino alla tristezza, un impulso alla gaiezza, e la vita a tutte le cose. STEFANO deMARTINO PROJECT 19 ^ EDIZIONE

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Il Premio Lunezia è un riconoscimento che viene assegnato ogni estate a Carrara al valore musicale e letterario delle canzoni. Ideato dallo spezzino Stefano De Martino, nacque ad Aulla nel 1996, con il battesimo artistico di Fernanda Pivano. Con la tesi della Musical-Letterarietà (redatta dal critico Paolo Talanca) e con formule di ascolto come il "Repican" (acronimo di recita-piano-canto) il Premio Lunezia è impegnato nella valorizzazione dell'arte-canzone secondo le precisazioni accademiche della musical-letteratura. http://www.lunezia.it

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Premio Lunezia 2014 ®

Con fe r imen to a l Va l o r e Mus i ca l - Le t t e r a r i o de l l e Canzon i I t a l i ane

C I T T À D I C A R R A R A

18 / 19 / 20 Luglio 2014Piazza Menconi / Mar ina d i Carrara

Le canzoni sono una legge morale.

Esse danno un’anima all’universo,

le ali al pensiero,

uno slancio all’immaginazione,

un fascino alla tristezza,

un impulso alla gaiezza,

e la vita a tutte le cose.

S T E F A N O d e M A R T I N O P R O J E C T 1 9 ^ E D I Z I O N E

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Premio Lunezia 2014 ®

Con fe r imen to a l Va l o r e Mus i ca l - Le t t e r a r i o de l l e Canzon i I t a l i ane

Stefano De Martino | Patron Premio LuneziaLoredana D’Anghera | Direttore Artistico Nuove Proposte

Paolo Talanca | Responsabile Redazione Musical-Letteraria

Per gli omaggi Repican (Recita, Piano, Canto) del Premio Lunezia:Recita dei testi:

Christian Iansante, Riccardo MonopoliNives Rabà, Monica Vergassola

Piano: Pape GurioliCanto: Loredana D’Anghera

Presentano:Riccardo BeniniDario Salvatori

Scenografie:Sergio Gabbani | La MusicaDavid Paruano | Kreativlab

Grafica e Stampa:David Paruano | Kreativlab

Event Manager:Rosi La Camera, David Paruano

Ufficio Stampa:Midas in collaborazione con David De Filippi

Sound Engineer & Responsabili tecnici:Simona Bellati, Luca Lagomarsini, Saul Carassale, Alessandro Bronzini, Sergio Gabbani, Mattia Rossi

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Premio Lunezia 2014 | Conferimento al Valore Musical-Letterario delle Canzoni Italiane ®

• C O M M I S S I O N E D I R E T T I VA •

I seguenti critici, letterati e giornalisti (Commissione Direttiva) sono preposti, in consulto con Stefano De Martino, alle segnalazioni degli autori più meritevoli, sino alla nomina dei vincitori.

Angelo Raffaele Amelio | Autore Rai, Esperto di Musica Leggera

Giuseppe Benelli | Docente Filosofia del Linguaggio

Roberto Benvenuto | Critico Musical-Letterario

Massimo Cotto | Giornalista - Critico Musicale

Luciana Damiano | Giornalista, Direttrice Artistica ediz. 97-98-99

Enrico Deregibus | Giornalista musicale

Mario Luzzato Fegiz | Giornalista, Critico musicale

Gianmaurizio Foderaro | Referente Radio Rai

Federica Gentile | DJ e Giornalista Musicale

Dario Salvatori | Critico Musicale

Stefano Senardi | Produttore Discografico - Referente Commissioni Sanremo

Daniele Soragni | Sorrisi e Canzoni TV

Paolo Talanca | Studioso Letterarietà della Canzone

Carlotta Tedeschi | Giornalista Gr Rai

Maria Cristina Zoppa | Radio Uno/RaiWeb Radio

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• C O M M I S S I O N E G E N E R A L E •

Commissione preposta all’indicazione del Premio Lunezia della Critica e del Premio Lunezia Nuove Stelle.

Nel 2013 con il 25% circa dei voti il Premio Lunezia della Critica è stato assegnato ai “Baustelle”

per l’album “Fantasma”. Viceversa, a causa di un’eccessiva dispersione di preferenze,

il Premio Lunezia Nuove Stelle non è stato assegnato.

Nel 2014 una nuova dispersione di preferenze non ha permesso il conferimento di nessuno dei due premi.

E’ stato così deciso di fare assegnare almeno il Premio Lunezia della Critica dalla Commissione Direttiva.

Daniela Amenta | L’Unità

Fabio Antonelli | Bravonline

Ugo Bacci | L’Eco di Bergamo

Fabrizio Basso | Il Secolo XIX

Lino Brunetti | Buscadero

Elio Bussolino | Rockerilla

Alberto Campo | Rumore

Matteo Canè | For Men

Pier Andrea Canei | L’Internazionale

Marco Cangioli | Pride

Alice Castagneri | La Stampa

Francesco Casuscelli | Il Corriere Mercantile

Matteo Ceschi | Musica e Dischi

Andrea Conti | Tgcom

Valerio Corzani | Radio 3 Rai

Marco De Crescenzo | Bnow

Pierparolo De Lauro | Magmazone

Katia Del Savio | Musica e dischi

Luciano Del Sette | Il Manifesto

Andrea Di Renza | Raro / Musica e dischi

Isabella Fava | Donna Moderna

Fernando Fratarcangeli | Raro

Fabio Guastalla | La Voce di Mantova

Viter Luna | L’Unione Monregalese

Marco Manzella | Keepon

Piergiorgio Pardo | Blow Up

Diego Perugini | Metro

Gianni Poglio | Panorama

Letizia Pozzo | Giornalista Musicale

Elena Raugei | Il Mucchio

Pasquale Rinaldis | Il fatto quotidiano

Rivera Isabella | Rockerilla

Santoro Gianni | Xl

Angelo Sica | Grazia

Alba Solaro | Marie Claire

Claudio Todesco | Jam

Jacopo Tomatis | Il Giornale della Musica

John Vignola | Il Mucchio

Fabrizio Zampighi | Sentire Ascoltare

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La Canzone: l’arte orizzontalePagine nuove del Premio Lunezia sul valore delle Canzoni

a cura di Paolo Talanca, Antonio Piccolo, Alessandra Arcoraci, Stefano De Martino

Non si sa se sia nata prima la ciotola o la canzone.Probabilmente, è nata prima la ciotola,ma subito dopo è nata la canzone per celebrarla.(Tom Waits)

Qual è la colpa che sta scontando la Canzone per essere ancora oggi giudicata dai più un’ar-te minore? Quasi fosse buona solo per passare il tempo e destinata a non lasciar tracce in profondità, quasi non si prendesse mai atto delle resistenze che mostra nel farsi dimenticare. Che cos’è che la svaluta rispetto alla letteratura? Cos’ha in meno dell’arte figurativa, del cinema, della danza o del teatro?L’arte è spesso apparsa come un privilegio, destinata ad una casta che aveva gli strumenti per comprenderla o fingere di comprenderla. La Canzone, invece, con la sua sfuggevolezza e la capacità di imporsi al ricordo del ricco come del povero, del colto come dell’ignorante, è stata di fatto relegata ad un ruolo di intrattenimento ordinario, perché, in un certo senso, gradevole per tutti ma considerevole per pochi.Non le sono necessari, per esempio, gli sforzi metodici che richiede un romanzo per farsi memorizzare, né l’attenzione di cui hanno bisogno la danza ed il teatro, nemmeno quella serie di conoscenze che ci permettono di apprezzare e interpretare dipinti e sculture. E tuttavia, proprio ciò che sembra mancarle nel confronto con le arti “maggiori”, ad un’analisi più approfondita, appare come il suo punto di forza: la Canzone è un’arte orizzontale, si posa leggera su chiunque la ascolti senza scegliere preventivamente una platea.La Canzone viaggia comoda sulle lunghe distanze quanto su quelle brevi, può avere indiffe-rentemente un pubblico di massa, di nicchia o di singoli.Non esiste nella scrittura, prende vita solo durante l’esecuzione e coinvolge inevitabilmente anche l’ascoltatore più inconsapevole. Si presta facilmente ad essere riprodotta da altri inter-preti attraverso versioni integrali o parziali e, grazie alla sua ripetibilità, si memorizza senza che il fruitore si sia posto questo scopo. Anzi, ha spesso una capacità di coinvolgere lo stesso fruitore rendendolo direttamente partecipe. L’ascoltatore può infatti cantarla “insieme” all’au-tore, conquistando una parte attiva e generando un senso di condivisione sconosciuto alle altre arti. Gioca contemporaneamente sulla sponda razionale, attraverso il testo, e su quella emotiva, con l’immediatezza tipica del linguaggio musicale, incide alternativamente o simul-taneamente sul conscio e sull’inconscio dell’ascoltatore a seconda della sua predisposizione, della sua conoscenza o della sua cultura.Essere un’arte orizzontale non rende la Canzone superiore o inferiore alle altre arti, ci obbliga,

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piuttosto, a dedicarle finalmente l’attenzione che merita, coniando particolari parametri che consentano di valutarla come forma d’arte assoluta, senza prendere in prestito, a turno, quelli della musica strumentale o della poesia.Il valore musical-letterario individuato dal Premio Lunezia, vuole sottolineare la dignità di quest’arte, e la necessità di uno studio esclusivo e dedicato, che possa meglio valorizzare quell’alchimia tra parole e musica che alla fine produce qualcosa di completamente diverso dagli elementi originari, e che assume, di fatto, natura propria.Inoltre, oggi che la sua riproducibilità è aumentata e il suo impatto socio-politico è tale da poter influenzare tendenze e arricchire il linguaggio, sarebbe opportuno farne oggetto d’in-dagine sociologica.La Canzone è comunicazione che diventa arte. Un fenomeno emotivamente straordinario, compresso in pochi istanti, e che in certi casi sembra colpire e coinvolgere tutte le molecole del nostro corpo. Certe canzoni hanno il dono misterioso, affascinante e unico, di poter essere godute all’infinito senza temere la ripetitività.Una storia millenaria, iniziata con i canti agli dei e alla natura; una storia spesso raccontata attraverso la trasmissione familiare, costellata di brani che continuano a farci emozionare, anche da lontano.Potrà tutto questo bastare affinchè alla Canzone venga riconosciuta la considerazione che merita?

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Il Lunezia scopre e spiega il Valore Musical-Letterario delle Canzoni Italiane

Per qualunque genere di canzone riteniamo che l’analisi Musical-Letteraria sia il metodo più giusto e assoluto per decretare la qualità delle canzoni italiane.

Lunezia pone attenzione alle canzoni che avranno merito di entrare nell’Antologia della Mu-sical-Letteratura. Con questo parametro di valutazione nascerà una “Guida” alle canzoni più belle secondo gli studi dei nostri esperti: un universo di capolavori che spazierà fra generi e

autori di fantastica differenza.

Stefano De Martino | Autore Premio Lunezia

Lo studio che segue è stato redatto e sottoscritto dalla Redazione Musical-Letteraria del Premio Lunezia, formata da: Paolo Talanca (Responsabile di Redazione),

Giuliano Adorni, Alessandro Alfieri, Angelo Amelio, Giuseppe Benelli, Roberto Benvenuto, Riccardo Boggi, Stefano De Martino, Antonio De Robertis,

Marco Di Pasquale, Gianmaurizio Foderaro, Federica Gentile, Gabriele La Porta, Antonio Piccolo, Marina Pratici, Alessandro Quasimodo, Antonio Ranalli,

Dario Salvatori, Emma Sangiovanni, Roberto Sarra, Stefano Senardi, Pierluigi “Piji” Siciliani, Monsignor Antonio Vigo, Maria Cristina Zoppa.

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IL VALORE MUSICAL-LETTERARIOQuesto esclusivo e innovativo parametro - coniato dal Patron della manifestazione, Stefano De Martino riconosce nell’unione tra testo e musica un altrettanto esclusivo inscindibile segno, una unità semiotica da valorizzare come “letteratura in musica”, quindi non antolo-gizzabile e licenziabile unicamente come poesia tout court e nemmeno solo come “oggetto musicale”. La canzone così, tutta la canzone italiana, seguendo i dettami di uno dei sei fattori della “Teoria della comunicazione” di Jakobson, trova nell’aspetto musical-letterario l’individuazione del sistema di segni del proprio codice artistico. Chirurgicamente: unire parole e musica crea per il Lunezia un unico segno, l’insieme di questi segni rappresenta il codice Musical-Letterario. Per il Lunezia, in altre parole, la canzone, dato che rappresenta un particolare tipo di comunicazione, non può accontentarsi di essere valorizzata sepa-ratamente nell’aspetto letterario o musicale, e il valore di un codice con cui veicolare un messaggio - d’amore, di protesta, di vita quotidiana, non è questo il punto - va riconosciuto secondo i parametri della Musical-Letterarietà.

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Entrando più nello specifico: questo codice, una volta individuato, sarà degno di avere una autonoma letteratura o, meglio, musical-letteratura; così, quando l’unione di parole e musica sarà immediatamente convincente e celebrata dal pubblico o dagli addetti ai lavori, l’opera entrerà di diritto in un virtuale “Libro della storia della canzone”. Quanto una canzone ha il diritto di entrare in questo libro e diventare “Musical-Letteratura”? Quanto una canzone ha il diritto di entrare nella Storia fino ad essere promossa a “modo di dire” o ad antonomasia?A queste domande risponde il parametro della musical-letterarietà. Il livello di Musical-Letterarietà è uno dei parametri che darà vita, inoltre, a un futuro canone della canzone. Aspetto importante è che, in una tale impostazione di valorizzazione, la canzone pop, la canzone d’autore e la canzone rock - tre importanti categorie, ma non le sole - non sono altro che tre generi, nell’accezione semiotica del termine che ne dà, ad esempio, una studiosa come Maria Corti: rapporto tra istanze contenutistiche e organizzazione formale. È il diverso uso del codice, il diverso motivo del suo utilizzo, che fa il genere. Si capisce bene che, in tale universo, i meriti estetici esulano dai parametri artistici soliti, per essere affrontati esclusivamente con il criterio della musical-letterarietà. Questi generi diversi non verranno mai confusi, come nella letteratura non si confondono romanzo d’appendice e ro-manzo psicologico, o come Umberto Eco differenziava “romanzo consolatorio” da “romanzo problematico”, letteratura di consumo da letteratura autentica. Per questo, nell’albo d’oro di una manifestazione come il Premio Lunezia, apparirà pertinente vedere figure lontane come Fabrizio De André e Biagio Antonacci, Gianmaria Testa e Laura Pausini. Si capisce anche, poi, come in fase di creazione artistica un singolo autore possa avvalersi di organizzazioni formali derivanti da generi diversi: è il caso, per esempio, di un artista come Claudio Baglio-ni, Premio Lunezia 2003, che attinge da stilemi di canzone d’autore o di canzone pop.Questi generi verranno celebrati - ciascuno nel proprio ambito, dai propri estimatori del pubblico e della critica - esclusivamente per il loro livello di musical-letterarietà, che il Lunezia si impegnerà sempre a motivare tramite la propria Redazione Musical-Letteraria, formata da critici del settore competenti e preparati, con alle spalle diverse pubblicazioni saggistiche sull’argomento.

Essersi concentrati sull’aspetto musical-letterarionon è altro che aver fatto ordine nell’ambito della ricercadi parametri più giusti per la valutazione delle canzoni.

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Esempi: CANZONE POP: Laura Pausini, Premio Lunezia nel Mondo 2007Se una delle principali caratteristiche del pop è la creazione di un’icona riconoscibile che sappia immediatamente provocare nel pubblico un’individuazione, una identificazione, una condizione emozionale subitanea, la canzone pop deve, tramite l’unionedi parole e musica, riuscire a tener conto di queste caratteristiche e deve quindi essere modellata da questi motivi fondamentali. Il testo deve essere un testo particolare, fresco e di veloce acquisizione, che sappia evitare l’utilizzo di termini inusuali per non spiazzare in nessun modo l’ascoltatore; la musica deve coinvolgere il più possibile con l’orecchiabilità e l’empatia, il tema deve essere a sua volta coinvolgente e deve tirare in ballo anche le esperienze personali di chi ascolta; la voce - forse l’aspetto più importante - deve essere immediatamente identificabile e deve risultare preziosa per il pubblico. A tutte queste richieste rispondono positivamente, per esempio, la figura e le canzoni di Laura Pausini. L’artista romagnola valorizza la canzone italiana grazie alle indiscusse ualità canore, al forte livello emozionale dei brani proposti, al coinvolgimento immediato e immediatamente riconoscibile che le sue canzoni provocano nel pubblico. Le canzoni di Laura Pausini si inseriscono nel filone della canzone melodica italiana e ne sfruttano tutta la capacità coinvolgente che da sempre la caratterizza, immergendole però nelle sonorità pop che garantiscono loro un riconosciuto respiro internazionale. Pur con temi leggeri come i patemi d’amore adolescenziali delle prime canzoni, si prenda La solitudine per tutte , la voce della cantante diventa un mezzo per esprimere i disagi del male d’amore e dei piccoli drammi giornalieri : nel brano si genera così una forza emozionale, un pathos, che è pecu-liare esempio del modo in cui la canzone Pop si avvale dell’arte musical-letteraria.

E ogni volta la voce della Pausini crea una chiara espressione riconoscibile, una icona pop come i lineamenti di Marylin Monroe in una serigrafia di Andy Warhol, sfrutta le medesime caratteristiche: succede questo, in riguardo alla riproposizione dei temi d’amore, di empatia, di rispecchiamento nelle piccole gioie e piccoli dolori che sono i temi cantati da sempre da Laura Pausini.

CANZONE D’AUTORE: Smisurata preghiera, Fabrizio De André, Premio Lunezia 1997Nella “canzone d’autore” le parole, senza renderle orfane della consapevolezza che solo in quella precisa musica hanno un contesto e il modo di essere date, risultano decisive per l’elemento di scambio di esperienze, sensazioni, concetti che fanno la spola tra autore e ascoltatore per via di stratagemmi che spesso sono propri della poesia: immagini convin-centi, figure retoriche, metriche, tratti soprasegmentali fonici e non, sono necessariamente

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i medesimi della poesia, anche se utilizzati in quel particolare frangente creativo che non può prescindere da quella melodia e successione armonica. Anche quando il dispiegarsi del testo ha un andamento più prosaico e narrativo, in questi autori non manca mai la particola-rità intertestuale di un tema caro,una poetica ben riconoscibile, un identificabile modo di creare, comunicare ed esprimersi. Ma la risultanza identificabile non è mai creata modellando la propria produzione al gusto del pubblico, non si va verso il pubblico; l’identificazione è rilevata a posteriori ed investe la cifra stilistica dell’autore e le mille diverse possibili reazioni del fruitore. L’arte e la reazione creata non è mai univoca. Queste canzoni permettono,insomma, un rapporto confidenziale e osmotico, di creazione e ri-creazione accuratamente artigianale tra autore e fruitore. Così ci si muove, grazie all’assenza di univocità, si crea vita e, come visto sopra, si rende all’arte artigiana il suo giusto significato.

P a o l o Ta l a n c a

Possiamo immaginare, schematizzando, la canzone d’autore come contrapposta alla canzo-netta commerciale o più dichiaratamente pop.L’intenzione musical-letteraria è dichiaratamente artistica, non di costume, non di mercato, non di identificazione preconcetta. Anche se spesso sa fare costume da vendere e crea identificazione. Ma, ad ogni modo, la spinta dovrebbe essere in primo luogo artistica.Il caso di Smisurata preghiera è un caso emblematico di grande canzone d’autore. L’ultimo grande capolavoro di Fabrizio De André. Ultimo perché tratto dal suo tredicesimo e ultimo album di inediti, Anime salve (1996), la meravigliosa opera scritta a quattro mani con Ivano Fossati, probabilmente tra i dischi più importanti della discografia di entrambi. Un lavoro di rara raffinatezza musical-letteraria, 9 tracce di altissimo profilo musicale e testuale (Princesa, Khorakhanè, Anime salve, Dolcenera, Le acciughe fanno il pallone, Disamistade, Â cùmba, Ho visto Nina volare, Smisurata preghiera) tutte entrate di diritto nella storia della canzone italiana. Musicalmente, Anime salve, può essere forse considerato l’album più ricco di Fabrizio De André in cui, oltre alla sapiente mano di Ivano Fossati, si notano il curatis-simo lavoro di arrangiamento di Piero Milesi e la solida formazione composta dai migliori musicisti di canzone che abbiamo in Italia, come ad esempio il batterista Ellade Bandini e il chitarrista Michele Ascolese, ma anche, speciali presenze, Franco Mussida, Riccardo Tesi, i figli di Fabrizio, Cristiano e Luvi, e la moglie Dori Ghezzi.

Smisurata preghiera è peraltro l’ultima traccia del disco, quasi un congedo definitivo, una summa tematica dell’album tutto e, in un certo senso, dell’intera produzione di De André. Ultimo ne è la parola chiave. Agli ultimi è dedicato Anime salve, agli emarginati, agli “spiriti solitari”, come suggerisce l’etimologia del titolo. Così come i dimenticati, i reietti, tutti quelli

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che viaggiano “in direzione ostinata e contraria” sono da sempre i soggetti nei quali Fabrizio De André ha scavato con maggiore profondità, con più alta grazia, con impareggiabile capa-cità descrittiva. Di conseguenza smisurata preghiera è considerata il testamento spirituale di De André. La preghiera smisurata perché enorme, universale, ma anche perché fuori misura, improbabile, la richiesta di un impossibile riscatto da parte del popolo dei “servi disobbedienti alle leggi del branco” che in nome della libertà hanno scelto la strada della solitudine, la strada della diserzione. Tratto e ripensato a partire dalla saga di poesie dello scrittore colombiano Alvaro Mutis su Maqroll Il Gabbiere, il brano si apre con una figura rit-mica molto caratterizzante portata dall’ottimo Elio Rivagli sulla quale si appoggia la corposa e cruda voce di Fabrizio, che nell’incipit testuale ritrae le orribili fattezze della maggioranza, “alta sui naufragi”, “china e distante sugli elementi del disastro”, attraverso un’inversione di soggetto e complemento di modo, geniale perché lunghissima, tanto da non risolversi neanche alla fine della prima strofa ma addirittura alla fine della seconda con quel “la maggioranza sta” così interessante da poterci trovare anche il significato che si usa gio-cando a sette e mezzo del verbo stare. La maggioranza non ha bisogno di nient’altro, “sta”, è sazia, satolla, pur alimentando il peggio, guidando guerre e devastazioni e pur dovendo continuamente autoalimentarsi attraverso “inesauribili astuzie”, “superbie”, “ambizioni meschine” e “millenarie paure”. Il testo continua rincarando la dose, e la musica, di con-seguenza, infoltisce la figura ritmica rendendosi maggiormente ostile e plumbea, mentre la voce descrive ulteriormente in che modo la maggioranza sta alla minoranza, ovvero “come una malattia, come una sfortuna, come un’anestesia, come un’abitudine”. A questo punto si chiude nettamente la prima parte, descrittiva, e si passa nel secondo blocco all’invocazione vera e propria, alla preghiera rivolta direttamente al Signore. E, alzando il tiro, alzando lo sguardo al cielo, alzando il livello da quello bassissimo della scandalosa maggioranza fino all’altissima grazia di chi “tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi per consegnare alla morte una goccia di splendore, di umanità, di verità”, non poteva che alzarsi anche la tonalità del brano, esattamente di un tono, esattamente in un magistrale esempio di arte musical-letteraria. Ancora un preludio alla richiesta vera e propria con una descrizione dell’obiettivo della preghiera, ovvero, gli ultimi, appunto, fino ad arrivare al luminosissimo, purissimo finale, la chiusura di un cerchio, il finale di una canzone come il finale di un’intera poetica, il finale di una vita per l’inizio di un riscatto: “non dimenticare il loro volto, che dopo tanto sbandare è appena giusto che la fortuna li aiuti, come una svista, come un’anomalia, come una distrazione, come un dovere”. A suggellare la preghiera una lunghissima coda strumentale che va via diradandosi fino a toccare i 7 minuti e qualche secondo. A chiudere il brano, a chiudere il disco, a chiudere un’opera quasi quarantennale. L’ultimo smisurato capolavoro di Fabrizio De André.

P i e r l u i g i “ P I J I ” S i c i l i a n i

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CANZONE ROCK: Sulla mia strada, Miss Mondo, Luciano Ligabue. Premio Lunezia 2000Senz’altro riconducibile a moltissime soluzioni formali, la canzone rock si rende però immediatamente riconoscibile per la sua precisa esplosione di aggressività, intesa come liberazione, sollievo, magari riscatto. All’origine una branca del blues, ne semplifica i ritmi e tende a schematizzarli, per lasciare spazio ad una fluidità che permetta di sfogare meglio l’insita necessità di ribellione (dunque suoni elettrici, spesso distorti, affiancati da un canto difficilmente pulito e magari urlato). Accostabile alla cultura beat e a molti movimenti conflittuali specie degli anni ‘60, la canzone rock più tipica mantiene nel tempo l’idea forte di un’anti-convenzionalità, anche se non circoscrivibile ad un ambito politico, anzi più vicina ad argomenti sociali, anche per quanto riguarda i rapporti interpersonali. Si condensano dunque parallelamente una musica elettrica ed un testo altrettanto elettrico, che nella maggior parte dei casi - partendo da una vera e propria sofferenza interiore - esprime una rivendicazione di libertà, magari di identità, o forse persino di leggerezza. L’opera di Luciano Ligabue - come qualunque altra forma di rock - assorbe esperienze diverse tra loro, dal beat italiano a quello americano, dal rock&blues fino alle più recenti forme di rock, senza tenere conto del legame (perlomeno affettivo) che ha con la canzone d’autore italiana. Tuttavia, sono rintracciabili alcune delle linee guida indicate: una sofferenza dovuta alla precarietà del proprio ruolo (come uomo, non comeartista) nella società; attaccamento al viaggio e al vagabondaggio tipicamente beat (temi come le strade, le autostrade, le automobili e persino i caselli ricorrono nella sua opera); la rivendicazione di un’identità forte e precisa nel continuo riferimento alle sue origini geografiche; una voce arrochita e incattivita dal proprio malessere. Un esempio abbastanza rappresentativo, a questo proposito, è riscontrabile nel brano Sulla mia strada, di evidente e voluta semplicità formale, che ad un intreccio di chitarre elettriche e un ritmo elementare ma coinvolgente, affianca tematicamente una forte dichiarazione di coerenza. Dopo aver elencato come gli altri - la collettività, la società - desiderano che sia, l’io lirico (in questo caso giustificatamente identificabile con l’autore stesso), ha un moto di ribellione, su un ritmo che decelera prima di risalire ed esplodere nel ritornello-dichiarazione, un momento di efficace espressione musical-letteraria: “di’ un po’: tecome ti vogliono?”. Dunque, ecco la ribellione e l’attaccamento alle proprie radici (geo-grafiche e culturali, non a caso espresse dall’immagine della strada, la propria):”sono vivo abbastanza / per di qua / comunque vada / sempre sulla mia strada”. Una sorta di che colpa abbiamo noi, quarant’anni dopo.

A n t o n i o P i c c o l o

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CANZONE POP D’AUTORE: Sono io, l’uomo della storia accanto, Claudio Baglioni, Premio Lunezia 2003Dopo aver visto nel riconoscimento iconico la principale prerogativa della canzone pop e nel rapporto sempre nuovo tra stratagemmi poetici - di forma e/o contenuto - del testo e le sue relazioni con la musica una peculiarità per la canzone d’autore, addentriamoci nell’arte di chi sa creare in questi due mondi, di chi sa essere quindi ambivalente: Claudio Baglioni, in particolare nell’album Sono io, l’uomo della storia accanto, opera vincitrice del Premio Lunezia 2003.L’aspetto pop è garantito sin dai temi trattati da Baglioni: canzoni come Mai più come te o Tutto in un abbraccio rappresentano delle chiare manifestazioni riconoscibili di un artista che ha da sempre saputo cantare l’amore, lo struggimento per una storia finita, le curve dell’emozione in tutte le sue sfaccettature. Baglioni per molti è “il cantore dell’amore” e con questi brani ripropone la sua icona, sicuro di arrivare immediatamente e di essere riconosciuto, in brani che, fra l’altro, hanno ritornelli aperti in cui la voce di Baglioni si può estendere in tutta la sua potenza, creando immediata individuazione del suo stile, oltre che dei suoi temi.

Di contro, nell’album sono presenti brani come Quei due o Patapàn, prove inconfutabili di una assoluta capacità autoriale e artigianale di creare arte dinamica - il contrario della ricerca statica dell’icona, si badi bene - sfruttando le possibilità armoniche e melodiche della canzone d’autore, unite a stratagemmi poetici. Prendiamo un pezzo come Patapàn: è una canzone in cui l’autore ricorda il padre e il “patapàn” vuole riproporre il suono onoma-topeico di un fantomatico cavallo su cui il bimbo-Baglioni si immaginava in groppa, nelle passeggiate col padre in campagna. Il brano inizia con strofe introdotte da un ricordo, ma la situazione è di presente e un basso ostinato di tonica rappresenta una cosciente impossibi-lità di spiccare il volo, di malinconia sottopelle.Questa situazione rimane intatta fino al ponte che prepara al ritornello: l’armonia si muove per la prima volta decisamente con l’apertura di una accordo pieno di sesta minore, di chiara risultanza dinamica dopo la precedente e voluta monotonia; è un momento cruciale perché per la prima volta ci si stacca dall’ossessione del basso di tonica,dall’atmosfera di ricordo malinconico e ci si muove: è questo un puro esempio di inscindi-bilità fra parole e musica, quindi di suprema arte musical-letteraria; si sciolgono le briglie della musica e da qui parte una serie di ripetizioni della parola “patapàn”, come in galoppo. E non è tutto: nell’infinita successione dei vari “patapàn” - mirabilmente eseguita da una voce “ritrovata” -, Baglioni si libera completamente della sensazione terrena. Oramai è al galoppo e supera l’ “Oltre” per mezzo di questo cavallo; la musica galoppa insieme al testo in una successione di accordi che fanno da contraltare - come già detto - alle strofe monotone. Magicamente e dopo questo climax ascendente, l’io poetico si trova di fronte il

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Premio Lunezia 2014 | Conferimento al Valore Musical-Letterario delle Canzoni Italiane ®

padre e lo saluta in tono del tutto familiare e la musica non può che cambiare ancora in un imprescindibile rapporto col testo: dopo la scossa già citata data dalla sesta minore si passa alla sesta maggiore, un accordo luminoso, abbacinante, un cambio di tonalità prepotente dopo un galoppo che acquisiva sempre maggiore fiducia di sé. In quel posto ci sono “strade di sentieri bianchi” (forse il “sentiero del sole” di Naso di falco, Baglioni, Oltre, 1990), da camminare senza stancarsi mai.

E patapàn patapàne patapàn patapàne patapàn patapànpatapàn patapànpatapàn patapànCiao pa’ma quante strade di sentieri bianchie quante ancora e ancora no non siamo stanchilo vedi come corro così velocedietro al tuo fischio e quella vocese resti indietro aspetto sotto la crocee scoppia il petto e in coppiae andiamo avantie patapàn.

Il figlio Baglioni vuole dimostrare al padre che adesso riesce a correre veloce: “papà guarda come sono bravo” sembra dire ad una figura paterna che sembra quasi assente, proprio come lo sono nel sogno gli oggetti e le persone. D’improvviso però il padre resta indietro e sopraggiunge l’immagine di una croce, l’immagine di morte. Baglioni ripiomba immedia-tamente in terra, sotto una croce, di fronte alla croce del padre. Ci erano voluti tutti quei patapàn per raggiungerlo, ne basta uno per ripiombare giù: metafora impareggiabile della vita, si torna alla tonalità musicale originale, torna il basso ostinato, ricominciano i ricordi. Il brano è anche disseminato di rimandi contenutistici e formali all’universo poetico dello stesso autore, elementi che davvero rappresentano spie di qualcosa “d’autore” - per questo diversi dalle icone del pop, dove l’autore va verso il pubblico costruendo per esso un’icona; qui è il pubblico che va verso l’autore, il quale non fa altro che proporre un proprio modo di comporre -; uno di questi rimandi d’autore è dato ad esempio dai “Ricordi infantili collettivi […]: accenni, versi o parti di versi, che richiamano alla mente situazioni riguardanti l’infan-zia e legate alla vita di tutti, collocate nella memoria di ognuno di noi. Sono personali ricordi di circostanze che, verosimilmente, sono state vissute da tutti nella propria puerizia”. [Paolo Talanca, Immagini e poesia nei cantautori contemporanei, Bastogi, Foggia, 2006, p. 15].

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Si possono citare passi del tipo “Sul ciglio di un burrone/ tu facevi quella finta/ di una spinta in giù/ ed io ridevo col fiatone” o, soprattutto, il “non poter capire/ perché non è come un tram/ su cui chi si vuol bene/ sale e viaggia e scende giù/ma tutti quanti assieme”, pensiero che accomuna i bambini che si immaginano nel futuro sempre insieme alle persone care o ai familiari, come a Natale…come non succede nella vita.

P a o l o Ta l a n c a

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In uno dei periodi in assoluto più neri che la nostra storia repubblicana ricordi per l’interesse che le Istituzioni rivolgono alla cultura, anche il Premio Lunezia vive appieno un momento di ristrettezze. Ecco: nonostante sia nel periodo più difficile della sua storia, la nostra manifesta-zione – come un gesto di enorme Resistenza – potenzia esponenzialmente le proprie attività culturali, con la nascita della sezione “Premi di genere”, di un libro che le fa da portavoce come “Nudi di canzone”. Navigando tra i generi della canzone italiana attraverso il valore Musical-Letterario e col coinvolgimento di alcuni tra i principali critici di popular music che abbiamo in Italia. Queste quattro parole quindi servono per ringraziare Franco Fabbri (per la prefazione al libro Nudi di canzone), Marco Di Pasquale, Alessandro Alfieri, Antonio Piccolo, Piji Siciliani, Donato Zoppo e tutta la Redazione Musical-Letteraria.Un ‘grazie’ va infine a Stefano De Martino, che per primo è interessato acché lo spessore culturale del Lunezia e la sua credibilità non vengano meno. Per aspera sic itur ad astra.

P a o l o Ta l a n c a

~ ~ ~ ~ ~ ~

Quando una canzone ha successo le sue parole entrano nel costume, nel porsi poetico della gente, nel linguaggio, nel vocabolario interiore. Si tratta di una forza artistica ancora sotto-stimata. Il Lunezia premia e celebra le opere di molti autori, è nella sostanza un tributo alla categoria. La storia avrà il tempo e il dovere di entrare ancora di più nello specifico.

L o r e d a n a D ’ A n g h e r a

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Con la XIX edizione il Premio Lunezia ufficializza il suo secondo nome “Festival della Luna”, proprio per le sue origini lunigianesi e per lo spirito poetico. Un’edizione impreziosita dalla nascita di un concorso che valorizza ulteriormente il tema, gli intenti e la cultura di questa singolare rassegna.Con “Parole liberate, oltre il muro del carcere”, la direzione artistica di Michele De Lucia, la consulenza dell’Avv. Roberto Benvenuto e la presenza di Riccardo Monopoli e Duccio Parodi, il Lunezia apre una pagina nuova dedicata alla creatività poetica e letteraria dei detenuti italiani. Grazie alla collaborazione del Ministero di Grazia e Giustizia e del DAP il concorso è stato proposto e presentato in molte carceri italiane, ma la prospettiva è di una definitiva espansione nelle prossime edizioni. La finalità artistica sarà quella di offrire ad una o più liriche la possibilità di diventare canzoni grazie all’intervento musicale di un autore di indub-bia fama. Ritengo che il contesto carcerario stimoli un’interiorità diversa, capace di nuove e straordinarie sensibilità che la punta di una penna a volte può raccogliere. Ma la novità sarà trasformare questi testi in canzoni, parole liberate nell’etere dalla musica, libere di arrivare a tutti, oltre il muro.La sera di Domenica 20 Luglio saranno decretati i primi tre classificati tra i detenuti che hanno partecipato a questa prima edizione. Il testo vincitore sarà letto sul palco. Ci onora che il Ministro di Grazia e Giustizia Andrea Orlando ci abbia comunicato che farà il possibile per essere presente alla premiazione.

S t e f a n o D e M a r t i n o

Ecco il podio di “Parole liberate, oltre il muro del carcere” I^ Edizione:

1° postoAutore: Lupetto | Opera: Clown fail | Carcere: Casa Circondariale Milano “San Vittore”

2° postoAutore: Locatelli in Arte | Opera: Vita in poesia | Carcere: Casa Circondariale di Bergamo

3° postoAutore: Giovambattista Scarfone | Opera: Il Drogato | Carcere: Casa di Reclusione di Spoleto

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TARGA NEGRINI

Sono lusingato che Roby Facchinetti abbia scelto il palco del Lunezia per consegnare la “Targa Negrini”, un titolo che sarà conferito ad un autore di testi da lui individuato. Sono altresì onorato della partecipazione di Paola, moglie del grande Valerio.Auspico che il Lunezia possa diventare la cornice ricorrente di questo riconoscimento, affin-chè il talento di Valerio Negrini possa essere ricordato nel tempo, non solo sul nostro palco, ma anche nel cuore e nell’ispirazione di nuovi poeti della canzone.

S t e f a n o D e M a r t i n o

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Premio Lunezia 2014 | Conferimento al Valore Musical-Letterario delle Canzoni Italiane ®

• A R T I S T I E O P E R E P R E M I AT E •

ARCHIMIA | Venerdì 18 LuglioMenzione Lunezia per la potenzialità e il talento violinistico (Fondazione Q)

MATIA BAZAR | Venerdì 18 Luglio“Targa Lunezia” per la costante qualità Musical-Letteraria

espressa nella carriera musicale. Tributo al talento creativo nell’arte-canzone

ALBERTO BERTOLI | Venerdì 18 LuglioPremio Lunezia Menzione Speciale per il Valore Musical-Letterario

dell’album “Bertoli”

MARIO BIONDI | Venerdì 18 LuglioPremio Lunezia Interprete per avere valorizzato, con le caratteristiche vocali,

le qualità Musical-Letterarie delle Canzoni

RED CANZIAN | Venerdì 18 LuglioPremio Lunezia a “Fondazione Q”

per l’attività di scouting, per la cura e la crescita di nuovi talenti musicali

ALESSANDRO CASILLO | Domenica 20 LuglioPremio Lunezia Menzione Speciale per il Valore Musical-Letterario dell’album “#Ale”

SIMONE CRISTICCHI | Sabato 19 LuglioPremio Lunezia “Canzone a Teatro” per il Valore Musical-Letterario

dello Spettacolo “Magazzino 18”

ELISA | Venerdì 18 LuglioPremio Lunezia Pop d’Autore per il Valore Musical-Letterario dell’album “L’anima vola”

YLENIA LUCISANO | Domenica 20 LuglioPremio Lunezia Future Stelle per il Valore Musical-Letterario

dell’album “Piccolo universo”

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• A R T I S T I E O P E R E P R E M I AT E •

PINO MARINO | Venerdì 18 LuglioPremio Lunezia DOC per il Valore Musical-Letterario

del brano “L’acqua e la pazienza”

ANDREA MINGARDI | Sabato 19 LuglioPremio Lunezia alla Carriera e Menzione Speciale

al Valore Musical-Letterario del brano “Sogno”

NEGRITA | Domenica 20 LuglioPremio Lunezia Rock d’Autore per il Valore Musical-Letterario

dell’album “Deja vu”

NEK | Domenica 20 LuglioPremio Lunezia Pop Rock per il Valore Musical-Letterario

dell’album “Filippo Neviani”

PIERO PELÙ | Domenica 20 LuglioPremio Lunezia Menzione Speciale al libro “Identikit di un ribelle”

MAX PEZZALI | Venerdì 18 LuglioPremio Lunezia Pop per il Valore Musical-Letterario

del brano “Il Presidente di tutto il mondo”

MASSIMO RANIERI | Premio fuori palcoPremio Lunezia Interprete per aver valorizzato, con il talento interpretativo,

il Valore Musical-Letterario delle Canzoni Italiane

ALBERTO TESSAROTTO | Venerdì 18 LuglioMenzione Lunezia per la potenzialità e il talento pianistico (Fondazione Q)

TIROMANCINO | Venerdì 18 LuglioPremio Lunezia della Critica per il Valore Musical-Letterario

dell’album “Indagine di un sentimento”

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• O S P I T I M U S I C A L I •

DODI BATTAGLIA | Domenica 20 Luglio

GAO YING (Cina) | Domenica 20 Luglio

ROBY FACCHINETTI | Sabato 19 Luglioper assegnazione “Targa Negrini”

RENZO RUBINO | Sabato 19 Luglio

• I N T E R V E N T I C O M I C I •

ANDREA FERRARI | Domenica 20 Luglio

I tributi Repican (Recita, Piano e Canto) saranno interpretati da

LOREDANA D’ANGHERA (Canto), PAPE GURIOLI (Piano),

RICCARDO MONOPOLI e MONICA VERGASSOLA (Voci recitanti).

I Repican di apertura, nelle tre serate, saranno dedicati

rispettivamente a PIERANGELO BERTOLI, VALERIO NEGRINI e IVANO FOSSATI.

Nella prima serata LOREDANA D’ANGHERA duetterà con ALBERTO BERTOLI.

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Premio Lunezia 2014 | Conferimento al Valore Musical-Letterario delle Canzoni Italiane ®

i premi della

19^ edizionesono costituiti da un’opera

originale creata per il

Premio Lunezia®

dall’Artista

Luciano Massariin collaborazione con

.

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Premio Lunezia Menzione Speciale per il Valore Musical-Letterario dell’album “Bertoli”

ALBERTO BERTOLI

Se far canzoni non è un’attività solipsistica, e unire parole e musica serve anche a mettere in contatto i membri di una comunità inserita in un contesto preciso e in una precisa epoca, allora benvenuto Alberto Bertoli. Musicista, paroliere, osservatore, cantautore, cantastorie, la Menzione Speciale del Premio Lunezia va a lui per la capacità di usare il metro musical-letterario in accordo completo con le sue intenzioni, ossia raccontare il presente andante, tanto della storia con la “s” minuscola, quanto della Storia con la “s” maiuscola.

L’album “Bertoli” suona a ritmo di ballate, soprattutto rock, e impone un andamento da viaggio autostradale. Grazie ai riferimenti, prima di tutto, e poi allo sguardo che saetta da un chilometro all’altro, cambiando l’oggetto descritto con la rapidità e la casualità di un’automobile in movi-mento.

La pianura emiliana, gli amici, gli amori, i bar, le statali, ma anche la nazione con i suoi vizi e le sue virtù, i mass media, le parole buttate al vento. L’elettricità delicata del disco - nelle sapienti mani di Beppe Carletti, qui in veste di arrangiatore - insieme alla ritmica rombante e al timbro caldo e spigoloso di Bertoli sono un amalgama unico, compatto, coerente per il ritratto dei luoghi e il racconto delle storie che li abitano.

Il caso regna sul viaggio; sulla scrittura delle canzoni, no.

Cos’è quella sensazione che si prova quando ci si allontana in macchina dalle persone e le si vede recedere nella pianura fino a diventare macchioline e disperdersi? È il mondo troppo grande che ci sovrasta, è l’Addio. Ma intanto, ci si proietta in avanti verso una nuova, folle avventura sotto il cielo.1

1 Passo estratto da «Sulla strada» di Jack Kerouac, ed. Mondadori.

A n a l i s i M u s i c a l - L e t t e r a r i a d i A n t o n i o P i c c o l o

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Premio Lunezia Interprete per avere valorizzato, con le caratteristiche vocali,le qualità Musical-Letterarie delle Canzoni

MARIO BIONDI

Il Premio Lunezia Interprete è una sezione della manifestazione carrarese destinata a chi sa completare la scrittura delle canzoni grazie alla propria voce o alla propria interpretazione in senso lato.Ora: l’interpretazione, la performance vocale, il canto e il mondo in cui la musica e le parole arrivano alla percezione di chi ascolta, sono elementi fondamentali per l’oggetto artistico “canzone”.

Sotto il punto di vista vocale pochi artisti in Italia come Mario Biondi sono in grado di dare una coloritura di esclusività artistica alle canzoni. Proprio per questo è all’artista catanese che va il Premio Lunezia Interprete 2014.

Il timbro di voce soul inconfondibile fa di Mario Biondi un’eccellenza mondiale, che la musica italiana deve preservare ed esaltare. Cos’è il canto se non il veicolo grazie al quale le parole perdono l’essenza quotidiana e assumono un’intelligenza fuori dal tempo, dalla comunicazione normale, per entrare come in un’altra dimensione. E allora proprio le voci come quella di Biondi, che riescono ad assumere un timbro tanto prezioso, possono diventare ciò che ci fa afferrare la magia della canzone, che non è solamente qualcosa di scritto, non sono solo le parole della poesia o le note della musica, ma diventano qualcos’altro, che scivola tra la gente e rende irripetibili proprio quelle parole, proprio quelle note.

L’aspetto Musical-Letterario tanto celebrato dal Premio Lunezia, quindi, attraverso un ricono-scimento all’interprete riesce ad avere un perfetto completamento e il segno di una direzione chiara per ribadire la meraviglia di quella cosa stupefacente che è la canzone.

Era il tipo di voce che le orecchie seguono come se ogni parola fosse un arrangiamento di note che non verrà mai più suonato. 1

1 Passo de Il grande Gatsby, di Francis Scott Key Fitzgerald.

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Premio Lunezia Menzione Speciale per il Valore Musical-Letterario dell’album “#Ale”

ALESSANDRO CASILLO

L’album “#ALE” di Alessandro Casillo merita una menzione speciale nell’ambito del Premio Lune-zia 2014 in quanto il suo autore è un rappresentante di una nuova generazione di artisti pop che proseguono una certa tradizione italiana, venuta fuori negli ultimi anni, soprattutto nell’ambito dei talent show.

In particolare nel brano Qualcuno sentirà, Casillo esprime la consapevolezza di una voglia di spe-ranza di fronte alle solitudini e alle insicurezze delle nuovissime generazioni, a cui la tecnologia sembra aver dato tutto ed aperto allo stesso tempo un vuoto che appare incolmabile.

Questa lettura si può applicare a diversi pezzi del disco, come L’amore secondo Sara o Ci credo ancora, cioè storie in cui i protagonisti comprendono la propria esclusività, che è quella di tutti, e la trasformano in voglia di rivendicazione per un posto nel mondo, per le proprie storie, le proprie sensibilità e la propria dignità.Tutto, rigorosamente, attraverso il linguaggio universale del pop.

Forse c’è qualcosa di peggio dei sogni svaniti: la non voglia di sognare ancora.1

1 Fabio Volo, tratto dal libro “Le prime luci del mattino”.

A n a l i s i M u s i c a l - L e t t e r a r i a d i S t e f a n o D e M a r t i n o

Page 27: Premio Lunezia 2014

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Premio Lunezia “Canzone a teatro” per il Valore Musical-Letterariodello spettacolo “Magazzino 18”

SIMONE CRISTICCHI

Il Premio Lunezia Canzone a Teatro 2014 va a Simone Cristicchi e al suo spettacolo teatrale Ma-gazzino 18, interpretato sul palco dallo stesso Cristicchi e scritto assieme a Jan Bernas, per la regia di Antonio Calenda. Parla delle vicende istriane sul finire della Seconda guerra mondiale.

Il Magazzino 18 è un edificio realmente esistente nel porto vecchio di Trieste, dove furono por-tati e custoditi mobili e masserizie dei trecentocinquantamila esuli istriani, mai recuperati dai proprietari per oltre sessant’anni. Un luogo o, meglio, un cimitero della memoria.

Cristicchi sul palco alterna monologhi a canzoni inedite che cadenzano perfettamente la vicen-da, donando attraverso la musica forti coloriture che restituiscono la tensione tragica di una ferita da sempre aperta nella Storia. Parola allo stesso Cristicchi, che parla della differenza tra la scrittura di una canzone che prescinda da un contesto e quella per uno spettacolo teatrale: «È stato molto differente. Alcune canzoni sono nate da una pagina di monologo, quindi sono venute fuori dalla prosa; oppure, per esempio, il caso del controesodo dei monfalconesi è diventata una specie di marcia, per la qua-le mi sono ispirato ai canti degli operai che già avevo frequentato in altri spettacoli. Il difficile è stato cercare di scrivere canzoni non retoriche e che dessero importanza alla memoria, per una vicenda come questa, senza colore politico. Ed è difficile da fare senza scivolare nel patetismo».

Quindi l’unione di parole e musica per creare una canzone, nel caso della canzone a teatro, deve necessariamente tener conto di altri fattori, come la drammaturgia, la scenografia, quel momento della storia che si sta raccontando e tutti gli elementi che fanno parte di un ulteriore linguaggio: il teatro appunto. Ne viene fuori quindi un genere a parte, sempre all’interno di quell’enorme contenitore che è il valore Musical-Letterario.

Va per el ciel, de qua e de là girando,un tochetin de luna e, tra le frasche, fis’ceta un rusignol ‘na serenada.S’colto in silenzio e guardo, posà sula finestra,le stele lusigar nel scuro mar de la notee col pensier ghe mando al tochetin de luna ‘na preghiera:«Quando doman, in viagio, ti rivarà sul mio paese, carezime, te prego,la cesa, el campanil, la mia caseta. Fermite un momentin, solo un momento,sora le tombe del vecio cimitero e basa una per una le lapide e le crosee dighe ai Morti, dighe luna, te prego, che no dimentichemo.1

1 No dimentichemo, di Bepi Nider.

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Premio Lunezia Pop d’Autore per il Valore Musical-Letterario dell’album “L’anima vola”

ELISA

Va a Elisa e al suo album “L’anima vola” il Premio Lunezia Pop d’Autore 2014. Il Pop d’Autore vuole celebrare l’album che nell’ultimo anno si sia distinto per aver realizzato in maniera convincente un linguaggio tra i possibili dell’arte canzone. Elisa è una delle artiste nell’intero panorama italiano che meglio padroneggia certi moduli del pop che spesso vengono dall’estero, dai paesi anglosassoni.

L’uso di certe ritmiche, il non abbandonarsi mai e concetti o frasi mielose di troppo pop italiano melodrammatico, le danno una cifra stilistica internazionale di ampio respiro.Quest’album, in più, è il primo scritto interamente in italiano, ed Elisa – tranne alcune eccezioni di prestigio come le collaborazioni con Ennio Morricone, Ligabue, Giuliano Sangiorgi e Tiziano Ferro – è autrice di tutte le musiche e di tutti i testi del disco. Questo è un motivo in più per riconoscere una poetica d’autrice nel suo stile, nel modo di unire parole e musica e realizzare così il valore Musical-Letterario.

Si prenda il primo pezzo dell’album, Lontano da qui: l’impatto è di un pezzo fresco, dinamico, che unisce l’incedere della musica al senso delle parole, come spalancare improvvisamente la finestra che dà sul mare in una casa chiusa da tempo.Importante citare poi il brano Ancora qui (inconfondibile colonna sonora scritta da Ennio Morri-cone per il film Django Unchained di Quentin Tarantino), magistralmente cantato da Elisa.

Sai un’ora del giorno che più bellasia della sera? tantopiù bella e meno amata? È quellache di poco i suoi sacri ozi precede;l’ora che intensa è l’opera, e si vedela gente mareggiare nelle strade;sulle mole quadrate delle caseuna luna sfumata, una che appenadiscerni nell’aria serena.1

1 Incipit della poesia L’ora nostra, di Umberto Saba.

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Premio Lunezia Future Stelle per il Valore Musical-Letterariodell’album “Piccolo universo”

YLENIA LUCISANO

Il Premio Lunezia Future Stelle va all’album “Piccolo universo” di Ylenia Lucisano, un disco in-teramente scritto dalla giovane cantautrice calabrese, tranne per due pezzi in cui ci sono le collaborazioni importanti di Daniele Ronda e di Pacifico.

Le canzoni appartengono a uno stile sostanzialmente pop nel linguaggio e nell’intenzione, in cui si può scorgere una poetica propria che offre una coloritura “d’autore” all’intero album: in questo modo non si fa fatica a scorgere autenticità di appartenenza, per esempio alle proprie radici in canzoni come A mot e luna, Jett ‘u sal o Movt movt.

Piccolo universo è il brano che dà il titolo all’intero album. Il testo è stato scritto da Pacifico e rappresenta la voglia intima di rivendicare la propria sensibilità. Una canzone delicata che si apre a un movimento melodico gradevole e cadenzato arrivando al ritornello.In quel momento le parole che propongono esclusività e speranza in un futuro fatto su misura per noi, si abbracciano a una melodia coinvolgente e ritmata, mettendo in pratica quell’unione inscindibile tra parole e musica che il Premio Lunezia da anni riconosce e valorizza nel concetto di parametro Musical-Letterario.

Queste tue mani a difesa di te:mi fanno sera sul viso.Quando lente le schiudi, là davantila città è quell’arco di fuoco.Sul sonno futurosaranno persiane rigate di solee avrò perso per semprequel sapore di terra e di ventoquando le riprenderai.1

1 Vittorio Sereni, Le mani da “Frontiera”.

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Premio Lunezia Pop per la qualità Musical-Letterariadel brano “Il Presidente di tutto il mondo”

MAX PEZZALI

Il Premio Lunezia Pop 2014 va a Max Pezzali e al suo brano Il presidente di tutto il mondo, singolo che accompagna il video uscito il 18 marzo 2014.Il Lunezia Pop appartiene alla sezione “Premi di genere”, una serie di riconoscimenti che la manifestazione carrarese assegna alle opere uscite nell’ultimo anno e che si sono distinte per aver realizzato al meglio un preciso genere comunicativo, attraverso il valore musical-letterario, cioè l’unione di parole e musica che formano le canzoni.Come si sa, per il genere “Pop” è importante il concetto di immagine o, più precisamente, di icona. L’icona è quell’immagine immediatamente riconoscibile, data con le parole, con la musica, con le immagini o con l’unione di questi elementi. L’importante è che il risultato sia d’impatto, che sia riconosciuto da chi ascolta la canzone o vede il videoclip.

Max Pezzali negli anni ha dimostrato di essere un vero e proprio maestro del genere Pop: dall’i-cona dell’Uomo Ragno al fatto di inserire nei testi suoni onomatopeici appartenenti al fumetto, le sue canzoni sono state studiate anche a livello accademico e hanno sicuramente celebrato questo genere.Il brano Il presidente di tutto il mondo – e il suo videoclip – ne sono un ennesimo esempio chiaro: in un periodo in cui la politica è molto sentita, soprattutto in Italia, per via di una crisi evidente, il ruolo del politico imbonitore delle folle è attualissimo e di grande impatto; in più il pezzo gioca su un ritmo martellante, sfruttando il modo di cantare “scanzonato” di Pezzali e fa leva su alcuni personaggi familiari per l’immaginario collettivo: da Steve Jobs a Clint Eastwood, da Schwarzenegger a Bono Vox e tanti altri, Pezzali celebra la riconoscibilità iconica del pop e il valore musical-letterario di cui sono impregnate sue canzoni.

La pop art è un modo di amare le cose. […] Le masse vogliono apparire anticonformiste, così questo significa che l’anticonformismo deve essere prodotto per le masse.1

1 Andy Wahrol, aforismi tratti dal libro La cosa più bella di Firenze è McDonald’s: aforismi mai scritti, a cura di Matteo B. Bianchi.

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Premio Lunezia DOC per il Valore Musical-Letterario del brano “L’acqua e la pazienza”

PINO MARINO

Il Premio Lunezia DOC 2014 va a Pino Marino e al suo brano L‘acqua e la pazienza, contenuto nell’album Non bastano fiori, del 2003.

La sezione “Premi storici” del Lunezia vuole celebrare quei brani o quegli album che apparten-gono di diritto – ognuno con una propria peculiarità e declinazione – alla storia e all’antologia della canzone italiana di tutti i tempi. Il DOC in particolare è rivolto da oramai dieci anni ad artisti che il colpevole circuito mediatico non ha valorizzato adeguatamente.

L’acqua e la pazienza è un piccolo gioiello, in cui l’arpeggio di pianoforte sembra avere consa-pevolezza e una consequenzialità innata con le parole e col concetto dell’intero brano.È un tornare all’assoluto minimalismo del bisogno vitale, d’amore in questo caso: è una pianta che parla, un fiore in un vaso di un pianerottolo affollatissimo. Passa un numero spropositato di persone al giorno, persone di tutti i tipi. Non servono. «Manca l’acqua e manchi tu», dice il fiore.

E poi c’è la parola “pazienza”, che deriva dalle poetiche dei cantautori come Fossati, per dirne uno, o di uno scrittore come Erri De Luca: è l’essenzialità, il fluire delle stagioni. Qui manca come mancherebbe l’aria, come manca l’acqua al fiore.

Tutto questo è il bisogno primordiale da cui nasce l’amore, la mancanza d’aria, l’urgenza delle prime necessità su una melodia soffice e ribattuta, in una vertigine di immagini paradossali, inutili e barocche, che contrastano con l’essenza scarnificata di ciò che serve veramente.

La musica è un ventaglio che si apre e si chiude nell’arpeggio di pianoforte, con un fulcro al centro: il fiore nel vaso – la nota più alta, quella che inverte il senso diatonico –, che dal pia-nerottolo vede in continuazione gente scendere dall’alto da una rampa e andare verso il basso nell’altra. E viceversa.

Quelle parole sarebbero niente senza quella musica.

Ché si diceva: il fiore ha come un miele che inebria l’aria; un suo vapor che bagna l’anima d’un oblìo dolce e crudele.1

1 Passo tratto dalla poesia Digitale purpurea, di Giovanni Pascoli.

A n a l i s i M u s i c a l - L e t t e r a r i a d i P a o l o Ta l a n c a

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Premio Lunezia alla Carriera e Menzione Specialeal Valore Musical-Letterario del brano “Sogno”

ANDREA MINGARDI

Ciò che contraddistingue il Premio Lunezia, ossia il valore dato alla fusione di parole e musica senza che nessuna parte prevalga sull’altra, è il segno di un’aspirazione all’organicità, all’amal-gama e all’abbraccio.Pochi artisti italiani possono più di Andrea Mingardi vantare questa stessa aspirazione con altrettanto slancio, ed è per questo che va a lui il Premio Lunezia alla Carriera 2014.

Eroe dei più mondi, Mingardi è riuscito ad essere il più bolognese e il più americano dei can-tautori italiani nello stesso momento; il più campestre e il più aereo; il più romantico e il più umorista sempre. Pur destreggiandosi con il rock’n roll, il blues, il funky, lo swing, ha orgogliosamente rivendicato la propria radice emiliana, infilando nei ritmi e nei suoni d’oltreoceano la parola ribelle delle proprie origini, cantata magari con il piglio e l’intensità di un crooner, ma senza prendersi mai troppo sul serio.

Non fa eccezione il brano a cui va la Menzione Speciale, ossia Sogno del 1993, in cui l’atmo-sfera malinconica è dichiaratamente (come da titolo) controbilanciata dal desiderio di amare il presente, facendolo collassare con la fantasia (“sai mi difendo bene/ da questo mondo infame:/ poco fumo e poca realtà”). Il lamento di un’assenza sfocia lentamente in un canto alla luna, grazie ad un climax che porta sugli acuti la voce di Mingardi, che americaneggia senza diventa-re mai stereotipo.

Vivere nel mondo come non fosse il mondo, rispettare la legge e stare tuttavia al di sopra della legge, possedere come se non si possedesse, rinunciare come se non si fosse in rinuncia: tutte queste esperienze di un’altra saggezza di vita si possono realizzare solo con l’umorismo.1

1 Passo tratto da «Il lupo della steppa» di Herman Hesse, 1927.

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Premio Lunezia Rock d’Autore per il Valore Musical-Letterario dell’album “Deja vu”

NEGRITA

Irriducibili viaggiatori dei luoghi del mondo e della memoria, i Negrita festeggiano vent’anni di attività con l’amore degli ammiratori e il riguardo della critica, a cui si unisce il Premio Lunezia con un suggello: il riconoscimento che offre a chi sposa due ambiti della canzone, ossia il rock e l’autorialità, come il gruppo aretino fa da sempre.

Nell’album “Déjà vu”, dal titolo significativo, l’esplorazione nel repertorio passato non è nostalgi-smo, bensì l’opportunità per poter esplodere il corredo genetico rockettaro della band, che fa sì che la giovinezza sia un permanente stato interiore, piuttosto che una questione di forma. Dunque nuovi arrangiamenti, nuovi modi di porre vecchie composizioni per ribadirne la contemporaneità, con la scelta delicata – ma non grigia – di registrare tutto in chiave semi-acustica, come a sot-tolineare l’aspetto autoriale del loro rock.Le due canzoni inedite, La tua canzone e Anima lieve, rimarcano il tema del viaggio. In una l’io lirico invita l’ascoltatore a mettersi in movimento, a partire senza voltarsi indietro, alla ricerca di una meta da definire in corso d’opera. Nell’altra c’è il ritratto di uno spirito sensibile, con “valigie di sogni” addosso, ancora tutte da aprire in un avvenire che il rotolante country che lo accompa-gna può solo far immaginare.

Un déjà vu che guarda al futuro, un rock semiacustico, un ossimoro che funziona.

Il Pellegrino,Il pellegrinaggio e il cammino:Nient’altro che meVerso me stesso.1

1 Poesia «il Profumiere» di Farid Addin Attar, sufi persiano del XII secolo.

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Premio Lunezia Pop Rock per il Valore Musical-Letterariodell’album “Filippo Neviani”

NEK

L’album Filippo Neviani di Nek rappresenta l’opera della maturità di un artista che ha da sempre puntato la propria cifra stilistica sulla riconoscibilità del genere pop, della tradizione italiana che fa dell’“orecchiabilità orizzontale” un proprio punto forte. In più, Nek ha spesso condito le proprie canzoni con le sonorità più ruvide del rock, che rendono più immediata, snella e diretta la propria ansia comunicativa.

Nell’ultimo album c’è un completamento di queste situazioni, dato da diversi fattori. Prima di tutto il titolo Filippo Neviani, vero nome del cantante e che quindi rimanda più all’essenzialità, a un guardare in faccia la realtà direttamente col proprio modo di essere; è importante poi il fatto che queste canzoni sono state pensate ed eseguite col trittico chitarra-basso-batteria, cioè hanno un’anima rock estrema nella forma e nell’intenzione; in più, a suonare tutti gli strumenti è stato lo stesso Nek e quindi non c’è mediazione tra l’intenzione artistica e la riuscita.

I contenuti appartengono alla sfera del pop, sono cioè generali e possano abbracciare diverse latitudini. La loro caratteristica principale è la semplicità e la chiarezza, per temi come l’amore e la politica nel senso più ampio del termine: responsabilità sociale di far parte del mondo.Succede questo in canzoni come Hey Dio o Soltanto te.In particolare nella prima, questi concetti appaiono chiarissimi in versi come: «Che c’è bisogno d’amore/ è tutto quello che so,/ per un futuro migliore,/ per tutto quello che ho,/ per cominciare da capo e ritrovare una coscienza,/ per fare a pezzi con le parole questa indifferenza».

La gente è affamata d’amore, e non soltanto quella che soffre, perché noi siamo tutti troppo indaffarati in altre cose che con l’amore non hanno nulla a che vedere.1

1 Madre Teresa di Calcutta.

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Premio Lunezia Menzione Speciale al libro “Identikit di un ribelle”

PIERO PELÙ

Il Premio Lunezia Menzione Speciale 2014 va a Piero Pelù per il libro autobiografico Identikit di un ribelle, scritto a quattro mani con Massimo Cotto.Il libro ripercorre la vita del rocker toscano, con aneddoti significativi e che delineano il caratte-re già fortemente “rock” del bimbo Piero.

Il ribelle è prima di tutto una persona libera da schemi, da strutture che vorrebbero imbrigliarlo. Da buon artigiano della musica, Pelù riconosce nella propria libertà di seguire un’indole – quella del rock – la stessa libertà che lo salva dal Sistema e che, per esempio, lo ha sempre salvato dai più truci meccanismi discografici.

E allora non c’è alternativa al rock, allo spirito rock. Ma seguirlo diventa anche un dovere preci-so, che arriva a essere anche etico, quindi civile.In questo senso, il libro restituisce con le parole ciò che la musica e la magia delle canzoni può determinare nel vissuto delle persone. Un’arte orizzontale che determina passioni e stili di vita, a cui dedicare il proprio tempo: un vetrino per vedere il mondo il filigrana e, forse, comprender-lo un po’ meglio.

Talvolta mi piace vedere la storia del rock’n’roll come l’origine della tragedia greca. Immagino un gruppo di fedeli che danzavano e cantavano in piccoli spazi all’aperto. Poi un giorno dalla folla emerse una persona posseduta e cominciò a imitare un dio.1

1 Jim Morrison.

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Premio Lunezia Interprete per aver valorizzato, con il talento interpretativo,il Valore Musical-Letterario delle Canzoni Italiane

MASSIMO RANIERI

Una canzone non è solo musica, non è solo parole, e nemmeno la somma delle due. Non è nem-meno la somma con altri fattori come arrangiamento e sonorità. La canzone, nello splendore del suo peculiare canone, ossia il metro musical-letterario, è la fusione di tutti questi elementi in un’espressione unica e organica, che non fa sentire scissioni interne. Ascoltare Massimo Ranieri vuol dire incontrare questa miracolosa reazione degli elementi più disparati in un unico suono, e vederlo in scena ne amplifica la portata: la canzone da “suono” si tramuta in “corpo”.

Il Premio Lunezia Interprete a Massimo Ranieri non chiederebbe nemmeno spiegazioni: è una presa d’atto indiscutibile; non è la critica a riconoscerlo come interprete, è lui ad inventare l’In-terpretazione. La sua capacità di connettere voce e corpo, varcando le frontiere della canzone per andare al teatro e tornare alla canzone e riandare al teatro, ne fanno un riferimento anche per gli autori, che vedono riscritte le proprie composizioni nella riscrittura scenica e musicale che ne fa Ranieri. L’esempio massimo è la trilogia con Mauro Pagani, in cui centinaia di anni di storia di canzone napoletana sono ricondotte ad un’unica anima: quella di chi canta.

In lui l’esempio della genialità di Napoli si mantiene e si tramanda, abbandonando ogni cliché, ma rimanendo fedele a se stessa. La messa in scena dei brani, carica di ogni virtuosismo, ne nasconde il sacrificio, mostrando all’amato spettatore solo la Canzone, l’Arte. Infine, la Vita.

Dio, quanta stelle ‘n cielo!Che luna! E c’aria doce!Quanto na bella voceVurria sentì cantà!1

1 Passo tratto da Pianneforte ‘e notte di Salvatore Di Giacomo.

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Premio Lunezia della Critica per il Valore Musical-Letterariodell’album “Indagine di un sentimento”

TIROMANCINO

Coniugare immediatezza e raffinatezza, moduli pop e riferimenti colti, lievità e pathos. Ecco, in pochissime parole, l’approccio dei Tiromancino al mondo della canzone. Il Premio Lunezia sancisce dunque il Premio della Critica alla band e al suo peculiare utilizzo del metro Musi-cal-Letterario, diventato, negli anni, un marchio di fabbrica inconfondibile.

L’album “Indagine su un sentimento” si presenta come un percorso nell’emotività, un cammino in cui si mescolano le immagini del quotidiano, i ricordi del passato e le speranze del domani, con tutto il travaglio di incertezze ed entusiasmi immaginabili. L’indagine accorata si esplica in una varietà di ritmi dove non è però mai prevista la stasi, ma solo un’alternanza di atmosfere. Gli sbalzi d’umore trovano, allora, prova precisa ora in un canto trasognato, ora in un incedere tormentato della batteria, ora nell’improvviso entusiasmo di un ritornello.

Due temi padroneggiano il disco: l’amore e l’assenza. I testi, sempre diretti, espliciti, mai criptici, si condensano alla musica e le lasciano spesso la guida. Gli arrangiamenti, ripescando sonorità e campionamenti delle origini della band, danno l’identità ai singoli brani, assumendosi l’onere e l’onore di dire con il suono ciò che le parole faticano a dire, specie se si parla di sentimenti. L’indagine non ha risposta, tranne che nell’indagine stessa: conta il suono.

il corpo non chiede al verso di mentire e di rendereimportante quello che è solo un gioco di parole, chiedesolo modo di spandersi nel suono e nell’immagine cosìcome si spande in altro corpo mescolando sempreall’ascolto il piacere di dimenticare sé in altro nome.1

1 Poesia tratta da «Inedite “qualità”» di Biagio Cepollaro.

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• N U O V E P R O P O S T E •

Per i finalisti e per i vincitori dell’edizione 2014, la Direzione Artistica di Loredana D’Anghera conferma visibilità e possibilità di promozione,

anche alla luce della collaborazione con Rai Educational e personaggi del mondo musicale.

I 13 semifinalisti sono statipreascoltati il 27 Giugno nel teatro dell’Istituto “Vaccari“ di Roma.

Il preascolto live dei semifinalisti verrà impiegato anche nelle prossime edizioni per permettere un migliore esame sulle possibilità di produzione e promozione.

Il Premio Lunezia Nuove Proposte offre un credito di merito a tutti finalisti, questo grazie alla qualità degli artisti emergenti che hanno arricchito

il palmares di questa sezione nata nel 2001.

Referenti di etichette discografiche o produttori, presenti alle serate,si riserveranno la possibilità di produrre e promuovere il vincitore

o altri partecipanti fra i finalisti.

In particolare Red Canzian per la Fondazione Q si riserva di promuoverealmeno uno tra i finalisti, mentre il vincitore sarà promosso

dalla Midas di Michele Mondella.

In relazione ai recenti rapporti di collaborazione con Stefano Senarditre finalisti della sezione Nuove Proposte scelti da Loredana D’Anghera

(non necessariamente i primi tre classificati) avranno la possibilità di un incontroesclusivo con le tre principali major discografiche.

La Direzione Artistica delle Sezioni “Autori di Testo” e “Musicare i Poeti”è affidata a Paolo Talanca

(Critico musicale e responsabile della Redazione Musical-Letteraria del Premio Lunezia)

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• N U O V E P R O P O S T E •

S E Z I O N E “ C A N TA U TO R I ”

Isoradio e Radio 2 Rai realizzeranno uno speciale radiofonico sul Premio Lunezia che comprenderà

anche la programmazione di alcune nuove proposte.

Giovanni Dallapè - “Sciocca” - Trento Federica Di Marcello (in arte Marlò) - “La mente mente” - Pescara

Chiara Iovine - “Una poesia per ricominciare” - Aversa (CE) Andrea Maestrelli - “Holden” - Vinci (FI)

Matteo Mugnai (in arte Robles) - “La Piscina” - Chiavari (GE)Francesca Perrone - “Asfalto” - Londra

Silvia Vavolo - “Sara e Francesca” - Firenze Ilaria Viola - “Le buone intenzioni” - Roma

Durden and the Catering (Band) - “Porco mondo” - Roma

S E Z I O N E “A U TO R I D I T E S TO ”

Cesare Fallavollita - “Il dispari” - Corfinio (AQ)Alessandro Marinelli - “Un’altra parte” - Vinovo (TO)

Chiara Ragnini - “Grigiocielo” - Genova

S E Z I O N E “ M U S I C A R E I P O E T I ”

Rosalia Vesco (in arte Marilia) - Palermo -quale miglior adattamento musicale alla lirica

“La sera non è più la tua canzone” di Mario Luzi

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• A L B O D ’ O R O •

1996Andrea Lo Vecchio | Premio Lunezia

Mariella Nava e Gatto Panceri | Premio Nuove Stelle

1997Fabrizio De Andrè | Premio Lunezia

Maurizio Lauzi | Premio Nuove Stelle

1998Samuele Bersani | Premio Lunezia

Mogol | Premio alla CarrieraVincenzo Incenzo e Cristina Donà | Premio Nuove Stelle

1999Vasco Rossi | Premio Lunezia

Daniele Silvestri | Premio Laurea De Andrè

2000Luciano Ligabue | Premio Lunezia

Lunapop | Premio Nuove Stelle

2001Biagio Antonacci | Premio Lunezia

Laura Pausini | Premio Miglior Autrice dell’AnnoTricarico | Premio Nuove Stelle

Bruno Lauzi | Premio alla CarrieraValerio Negrini | Premio Antologia

2002Cristiano De Andrè | Premio Lunezia

Francesco Renga | Premio Lunezia della CriticaMarco Masini | Premio Lunezia Antologia

Carmen Consoli | Premio Lunezia Autrice dell’AnnoEugenio Finardi | Premio Lunezia alla Carriera

2003Claudio Baglioni | Premio Lunezia e Premio Lunezia Antologia

Anna Oxa | Premio Lunezia Autrice dell’AnnoNiccolò Fabi | Premio Lunezia della Critica

Cesare Cremonini | Premio Lunezia Poesia del Rock

2004Antonello Venditti | Premio Lunezia

G. Morra e M.Fabrizio | Premio Lunezia Antologia

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• A L B O D ’ O R O •

Amedeo Minghi | Premio Lunezia alla CarrieraCaparezza | Premio Lunezia della CriticaMorgan | Premio Lunezia Nuove Stelle

Piero Pelù | Premio Lunezia Poesia del RockCarmen Consoli | Premio Lunezia Miglior Autrice

Pino Romanelli e Bungaro | Premio Lunezia per SanremoMarco Masini | Premio Lunezia LatteMieleNada | Premio Lunezia Menzione Speciale

2005Gianluca Grignani | Premio Lunezia

Vincenzo Incenzo | Premio Lunezia AntologiaElisa | Premio Lunezia Autrice dell’Anno

Tiromancino | Premio Lunezia della CriticaTeresa de Sio | Premio Lunezia Menzione Speciale

Têtes de Bois | Premio Lunezia EliteMax Manfredi | Premio Lunezia Doc

Pacifico | Premio Lunezia Menzione SpecialeAndrea Sisti | Premio Lunezia Menzione Speciale

Andrea Parodi | Premio Lunezia Etno-MusicEnrico Ruggeri | Premio Lunezia Radio InBlu

Povia | Premio Lunezia Nuove StelleEnzo Gentile | Premio Lunezia Libro dell’Anno

2006Peppe Barra | Premio Lunezia Etno-Music

Vinicio Capossela | Premio Lunezia della CriticaSimone Cristicchi | Premio Lunezia Nuove Stelle

Alberto Fortis | Premio Lunezia Radio InBluSaverio Grandi | Premio Lunezia Menzione Speciale

Alessio Lega | Premio Lunezia DocMango | Premio Lunezia Menzione Speciale

Pino Marino | Premio Lunezia EliteNegramaro | Premio Lunezia Poesia del Rock

Raf | Premio Lunezia PopUmberto Sangiovanni & Daunia Orchestra | Premio Lunezia Menzione Speciale

Stadio | Lunezia Pop d’AutoreMario Venuti | Premio Lunezia per Sanremo

omaggio a Sergio Endrigo | Premio Lunezia Antologia

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Premio Lunezia 2014 | Conferimento al Valore Musical-Letterario delle Canzoni Italiane ®

• A L B O D ’ O R O •

2007Laura Pausini | Premio Lunezia nel Mondo

Gianmaria Testa | Premio Lunezia della CriticaFabrizio Moro | Premio Lunezia Nuove StelleIvan Segreto | Premio Lunezia Radio InBlu

Gatto Panceri | Premio Lunezia Menzione SpecialeMarco Ongaro | Premio Lunezia Doc

Ron | Premio Lunezia Menzione SpecialeAvion Travel | Premio Lunezia Elite

Nek | Premio Lunezia Poesia del RockGrazia Di Michele | Premio Lunezia Menzione Speciale

Fabio Concato | Lunezia Pop d’AutoreAntonella Ruggiero | Premio Lunezia per Sanremo

New Trolls | Premio Lunezia Antologia

2008Max Gazzè | Premio Lunezia della Critica

Niccolò Agliardi | Premio Lunezia Nuove StelleIsa | Premio Lunezia Doc

Negramaro | Premio Lunezia Poesia del RockOrnella Vanoni | Premio Lunezia Pop d’Autore

L’Aura | Premio Lunezia per SanremoPFM | Premio Lunezia Antologia

Eugenio Bennato | Premio Lunezia Etno-MusicToto Cutugno | Premio alla Carriera

Elio e le Storie Tese | Premio Lunezia ProgressiveMassimiliano Larocca | Premio Lunezia Canzone d’Autore

Roberto Santoro | Premio Lunezia Future StelleAida Satta Flores | Premio Lunezia Live

Paolo Vallesi | Premio Lunezia Menzione Antologica2009

Afterhours | Premio Lunezia della CriticaJoe Barbieri | Premio Lunezia“Popon”

Sergio Cammariere | Premio Lunezia EliteToto Cutugno | Premio Lunezia alla Carriera

Lucio Dalla e Marco Alemanno | Premio Lunezia Libro dell’annoDolcenera | Premio Lunezia per Sanremo

Carlo Fava | Premio Lunezia Canzone a Teatro

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• A L B O D ’ O R O •

Ivano Fossati | Premio Lunezia Rock d’AutoreMax Manfredi | Premio Lunezia Canzone d’Autore

Merolla | Premio Lunezia Etno-MusicSimona Molinari | Premio Lunezia Nuove Stelle

Pacifico | Premio Lunezia Menzione Speciale 2009Roberto Sironi | Premio Lunezia DOC

Andrea Sisti e Marco Conidi | Premio Lunezia Menzione SpecialeIvana Spagna e Loredana Bertè | Premio Lunezia Rock

Tiziano Ferro | Premio Lunezia Pop

2010Charles Aznavour | Premio Lunezia International

Andrea Bocelli | Premio Lunezia nel MondoBaustelle | Premio Lunezia della CriticaAlberto Bertoli | Premio Lunezia Tributo

Angelo Branduardi | Premio Lunezia EliteBungaro | Premio Lunezia Canzone d’Autore

Giulio Casale | Premio Lunezia Canzone a TeatroEnrico De Angelis | Premio Lunezia Libro dell’Anno

Roberta di Lorenzo | Premio Lunezia Menzione SpecialeEugenio Finardi | Premio Lunezia Antologia

YoYo Mundi | Premio Lunezia LiveMario Lavezzi | Premio Lunezia alla Carriera

Simona Molinari | Premio Lunezia Jazz d’AutoreGianni Morandi | Premio Lunezia Pop

Original Slammer Band | Premio Lunezia Menzione SpecialePiji | Premio Lunezia Future Stelle

Patty Pravo | Premio Lunezia Menzione SpecialeMassimo Priviero | Premio Lunezia Rock d’Autore

Federico Sirianni | Premio Lunezia DocMario Venuti | Premio Lunezia Pop d’Autore

2011Serena Abrami | Premio Lunezia Menzione Speciale

Niccolò Agliardi | Premio Lunezia Pop d’AutoreAndhira | Premio Lunezia Etno-Music

Daniele Babbini | Premio Lunezia Rock d’AutoreLuca Barbarossa | Premio Lunezia Elite

Chiara Canzian | Premio Lunezia Menzione Speciale

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• A L B O D ’ O R O •

Caraserena | Premio Lunezia Future StelleNazzareno Carusi e Vittorio Sgarbi | Premio Lunezia Recital Musicale

Massimo Cotto | Premio Lunezia Libro dell’AnnoGiusy Ferreri | Premio Lunezia per SanremoGiorgia Fumanti | Premio Lunezia nel Mondo

Max Gazzè | Premio Lunezia Canzone al CinemaGhost | Premio Lunezia Menzione SpecialeMango | Premio Lunezia Menzione Speciale

Modà | Premio Lunezia Pop RockNoemi | Premio Lunezia Menzione Speciale

Marco Ongaro | Premio Lunezia Canzone d’AutoreMauro Pagani | Premio Lunezia Antologia

Pippo Pollina | Premio Lunezia DocPooh | Premio Lunezia Pop

2012Annalisa | Premio Lunezia Menzione Speciale

Arisa | Premio Lunezia per SanremoEnzo Avitabile | Premio Lunezia Etno-Music

Giovanni Block | Premio Lunezia Future StelleGiulio Casale | Premio Lunezia Rock d’Autore

Niccolò Fabi | Premio Lunezia EliteMarco Ferradini | Premio Lunezia Menzione Speciale Antologica

Giorgia | Premio Lunezia PopMauro Ermanno Giovanardi | Premio Lunezia Menzione Speciale

Enzo e Paolo Jannacci | Premio Lunezia Menzione Speciale AntologicaMarco Masini | per il tributo a G. Bigazzi e Premio Lunezia Menzione Speciale

Erica Mou | Premio Lunezia per SanremoNair | Premio Lunezia Menzione Speciale

Nomadi | Premio Lunezia alla CarrieraUmberto Palazzo | Premio Lunezia Doc

Patty Pravo | Premio Lunezia Menzione SpecialeBobo Rondelli | Premio Lunezia Canzone d’Autore

Subsonica | Premio Lunezia Menzione SpecialeAntonello Venditti | Premio Lunezia Pop d’Autore

Zucchero | Premio Lunezia nel Mondo

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• A L B O D ’ O R O •

2013Malika Ayane | Premio Lunezia per SanremoAlex Britti | Premio Lunezia Rock d’Autore

Alessio Lega | Premio Lunezia Canzone d’AutoreMietta | Premio Lunezia Menzione Antologica

Andrea Mirò | Premio Lunezia DocNegramaro | Premio Lunezia Menzione Speciale

Nesli | Premio Lunezia PopAnna Oxa | Premio Lunezia InterpreteRon | Premio Lunezia Cover d’Autore

Daniele Ronda | Premio Lunezia Etno-MusicRenzo Rubino | Premio Lunezia Pop d’Autore

Andrea Scanzi | Premio Lunezia a TeatroRoberto Vecchioni | Premio Lunezia Antologia

Baustelle | Premio Lunezia della Critica

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s i r i n g r a z i a :

Comune di CarraraRegione Toscana

Fondazione Cassa di Risparmio di CarraraCarispezia

Studi d’Arte Cave Michelangelo

la partecipazione di:Michele Mondella Ufficio Stampa e collaborazione televisiva

Gianmaurizio Foderaro per Radio 2 RaiDavide Santirocchi per Isoradio

Giancarlo Ronchi e Giancarlo Russo per Rai EduFausto Pellegrini per Rai News

la giuria della Sezione Nuove Proposte:Paolo Giordano | Area Sanremo

Michele Mondella | MidasLeonardo Rosi | Produttore e Musicista

Red Canzian | Fondazione QStefano Senardi | Produttore discografico

Franco Fussi | Foniatra

La Musica S.r.l. | Service Audio-LuciKreativlab | Grafica e Stampa

Saul Carassale e Alessandro Bronzini | Regia videoRiccardo Benini Spettacoli - Modena | Ufficio relazioni

il team tecnico-logistico del Premio Lunezia:Fabrizio Evangelisti, Rachele Ferrari, Carla Bertolini, Noemi Dell’Amico, Linda Sancesario, Andrea Marchini, Tomas Caroppo, Francesco Pecini,

Andrea De Martino, Roberta Olmi, Fabio Valori, Maura Isoppo, Catia Paita, Daniela Alderici, Alessio Iardella, Beatrice Giorgi

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i n p a r t i c o l a r e :

Angelo Zubbani | Sindaco di CarraraFabio Traversi | Assessore al Turismo del Comune di Carrara

Giovanna Bernardini | Assessore alla Cultura del Comune di CarraraAndrea Giromella | Segreteria del Sindaco di CarraraAnna Rossi | Ufficio Stampa del Comune di Carrara

Giuseppina Andreazzoli | Assessore al Bilancio del Comune di CarraraPaolo Bontempi | Presidente Pro-Loco Marina di CarraraDott. Roberto Ghisellini | Direttore Generale Carispezia

Pierluigi Bessi | Dirigente Comune di CarraraFranco Barattini e Luciano Massari | Studi d’Arte Cave Michelangelo

per il servizio ristorazione:Ristorante “La Tuga” - Marina di Carrara

comodation:Hotel “Michelangelo” - Carrara

Hotel “Carrara” - Avenza / CarraraHotel “Anna” - Marina di Carrara

per il servizio auto:

Concessionaria De BenedettiNissan / Peugeot

Via Privata O.T.O., 59 - La Spezia - T 0187 520502Via Variante Aurelia, 147 - Sarzana - T 0187 624783

fotografo ufficiale:

Piazza G. Menconi, 11 - 54033 Marina di Carrara (MS)Telefono: 0585 632490 - Cellulare: 333 9997415 - Mail: [email protected]

Enrico Sabia, Alberto Bonpani e Lorenzo Lotito | Autori sigla “Dolcemente”

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le acconciature di Loredana D’Anghera sono di:

D&DAcconciature

Viale San Bartolomeo, 395 - La Spezia - Telefono: 0187 501694

gli abiti di Loredana D’Anghera sono di:

Mara BoutiqueGRAGNOLA (MS)

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a l t r i m e d i a a l f i a n c o d e l P r e m i o L u n e z i a :

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...alla magia e al mistero

delle parole nella musica.