portfolio laurea triennale_parte 3
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Collezione di lavori realizzati durante il terzo anno della laurea triennale presso lo IUAVTRANSCRIPT
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L A U R E A T R I E N N A L EF R O M 2 0 0 1 TO 2004
arch. MICOL PILLON
P O R T -F O L I OPARTE 03
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Laboratorio di Progettazione Architettonica e U r b a n aProf. Marina Montuori
anno accademico
03/04 Un Villaggio per Artisti a Labin
L ' i n t e r ven to p ropone l a r ea l i z zaz i one d i un Vi l lagg io Workshop per a r t i s t i to ta lmente immerso ne l ve rde . I l s i s t ema i nsed ia t i vo p revede l o s v i l u p p o i n t o r n o a d a s s i p r i n c i p a l i c h e , i nd i v i duando una g r i g l i a p r ima r i a , sudd i v i dono l ' i n te ra a rea in zone con funz iona l i t d i ve rse : Serv iz i , Au le e v i l l agg io vero e p ropr io .Un u l te r io re g r ig l ia o rd ina la d is t r ibuz ione de l le 36 ce l lu le ab i ta t i ve , per fe t tamente au tosu f f i c ien t i e co l l ega te a t t r ave r so pe r co r s i ca r r ab i l i e pedona l i . Per ogn i ce l lu la p rev is to un pos to au to p r i va to co l l oca to ne l l a zona pos te r i o re a l l ' ab i t az i one s tessa p revedendo i l passagg io de l la s t rada pos te r io rmente e lasc iando qu ind i to ta lmente l ibero e aper to l ' a f facc io . La g r ig l ia d ispone le ce l lu le in una sor ta d i scacch ie ra che i n d i v i d u a c o s a n c h e l o s p a z i o v e r d e d i pe r t i nenza , sepa ra to da l ve rde p i pubb l i co a t t raverso l ' u t i l i zzo d i e lement i a rbore i d ivers i a seconda de l le es igenze.Le au le , to ta lmente ve t ra te , sono immerse ne l verde e p revedono l ' u t i l i zzo s ia de l la super f i c ie i n te rna che d i que l l a es te rna ne l l e immed ia te v i c i n a n z e a s p a z i o e s p o s i t i v o . P e r q u e s t o ver ranno rea l i zza t i u l te r io r i pos t i au to per u ten t i es te rn i .
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SEZIONE PERCORSI CARRABIL I
SEZIONE PERCORSI PEDONALI
SEZIONE CELLULAPLANIMETRIA CELLULA
ESSENZE ARBOREE
- Alberi di taglio grande nelle zone lasciate a verde libero
-Alberi di taglio medio a foglia perenne lungo i percorsi
carrabili e pedonali per garantire privacy e riparo
dall'irraggiamento solare
- Siepi divisorie : elementi arborei a foglia perenne
- Cespugli di taglio medio utilizzati come ulteriori
elementi divisori
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PIANTA PIANO
TERRA
PIANTA SOPPALCO
PIANTA PIANO
TERRA
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SEZIONE A - A
PROSPETTI
FRANGISOLE
IN
TESSUTO
SISTEMA DI OSCURAMENTO
LOUVRE
SEZIONE A - A
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TESSUTO
SISTEMEMEMEMEMA DI OSCURAMENENENENENENENENENENTOTO
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PIANTA AULA
A A'
magazz ino
SEZIONE AULA
SERVIZI
L a z o n a s e r v i z i p r e v e d e u n u n i c o e d i f i c i o p o s t o a l l ' i n g r e s s o
de l l ' i nsed iamento .
Esso comprende:
- recep t ion e u f f i c i d i rez iona l i
- bar e r i s to ran te
- negoz io d i gener i a l imentar i
L 'ed i f i c io s i con f igura come due vo lumi p ien i un i t i da una coper tu ra
ve t ra ta che c rea una so r t a d i g i a rd i no d ' i nve rno . P un to d i r i t r ovo
de l l ' i n te ro s is tema, la s t ru t tu ra ing loba tu t te le funz ion i necessar ie a l la
sua ges t ione lasc iando i l res to de l la zona a spaz io verde comune.
AULE
Le au le s i con fo rmano seguendo l ' i dea d i g rand i spaz i che permet tono la
t o ta le l i be r t d i l avo ro e d i mov imen to . Un nuc leo cen t ra le ch iuso
comprende serv iz i ig ien ic i e un r ipos t ig l io per i mater ia l i . Su l le pare t i
es te rne sono prev is t i g rand i lavab i che o f f rono la mass ima comod i t d i
l avo ro . Le pa re t i pe r ime t ra l i sono comp le tamen te ve t ra te f o rnendo
a l l ' amb ien te g rane luminos i t . Per ques te ino l t re p rev is to un s is tema
d i aper tu ra bascu lan te che c rea , una vo l ta aper te tu t te , una zona
cope r ta comp le tamen te immersa ne l ve rde u t i l i z zab i l e come spaz io
espos i t i vo .
Per ogn i au la ino l t re sono prev is t i parchegg i che garan t i scono pos t i au to
per u ten t i es te rn i e per eventua l i v i s i ta to r i .
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PIANTA PIANO TERRA
PIANTA PRIMO PIANO
SEZIONE A - A '
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7
4
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Tavolato in legno di Abete
Parapioggia
Pannello di Compensato
Isolante
Barriera al vapore
Strato di Isolante complementare
Controparete in Cartongesso
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4
Tavolato in legno
Travetti in legno
Isolante
Controsoffitto in cartongesso
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Lamiera in alluminio
Barriera al vapore
Pannello a tre strati
Isolante
Controsoffitto in cartongesso
E s t i m oprof. Stefano Stanghellinianno accademico
03/04 Costo di costruzione di un'opera
IL METODO ESTIMATIVO SCELTO
Nel procedere con l'Analisi del Valore di Costo del Progetto di Un Villaggio per artisti abbiamo optato per un procedimento Analitico Ricostruttivo.Questa scelta stata condizionata dal fatto che sul mercato italiano non era possibile reperire dei casi di simile costruzione, data l'innovativa tecnica costruttiva che si basa sul montaggio elementi prefabbricati che vengono assemblati a secco.
Abbiamo proceduto con il Computo Metrico Estimativo, in cui vengono sommati gli importi delle quantit per i rispettivi prezzi unitari.Una compilato il CME abbiamo realizzato la tabella che mette in evidenza le incidenze percentuali di ciascuna opera secondo una classificazione per materiali e lavorazioni.Stabilite queste basi fondamentali stato poi steso il Crono Programma per l'organizzazione del cantiere.
E' stata effettuata anche una Stima per Elementi Funzionali tramite un'analisi dei prezzi unitari, che meglio si adattava alle tecnologie innovative usate nel progetto. In particolare si posta l'attenzione su:- parete perimetrale esterna- solaio del piano soppalcato- manto di copertura
Tutte le determinazioni delle dimensioni sono state effettuate rispettando le regole della Misurazione in Linea d'asse e di Vuoto per Pieno.
1. RELAZIONE TECNICA
1.1 L'area di insediamentoIl sito pianeggiante, che copre una superficie di circa tre ettari, si trova a sud del centro abitativo di Labin ( Albona ), in Croazia, in una posizione non lontana dal centro storico della cittadina e dalla costa.L'area, parte di una contesto naturale molto ampio che si estende fino al mare, contiene all'interno del suo perimetro una vecchia costruzione preesistente in pietra locale molto degradata.Il progetto propone la costruzione di un centro residenziale per villeggiatura, costituito da delle celle abitative indipendenti, facenti riferimento a delle strutture comuni di servizio situate all'ingresso del sito.
1.2 Intervento sull'areaL'intervento volto propriamente alla realizzazione di un villaggio Workshop per artisti. Il sistema insediativo prevede lo sviluppo attorno ad assi principali che, individuando una griglia primaria, suddividono l'intera area in zone con funzionalit diversa : servizi e aule che vanno a comporre un villaggio vero e proprio.Un ulteriore griglia ordina la distribuzione delle 36 cellule abitative, perfettamente autosufficienti e collegate attraverso percorsi pedonali e carrabili. Per ogni cellula previsto un posto auto privato, collocato nella zona posteriore dell'abitazione stessa, prevedendo il passaggio della strada posteriormente e lasciando dunque totalmente libero l'affaccio. La griglia dispone le cellule in una sorta di scacchiera che individua cos anche lo spazio verde di pertinenza, separato dal verde pubblico attraverso l'utilizzo di elementi arborei diversi a seconda delle esigenze.
1.3 Descrizione della cellulaLa cellula abitativa costituita da un volume semplice a base rettangolare ripartito in due settori : da una parte il nucleo dei servizi, rivestito da un tamponamento in legno di abete e nell'altra parte la zona giorno, a doppia altezza, interamente vetrata e riparata dall'irraggiamento solare grazie ad un sistema di oscuramento a lamelle orientabili. Queste garantiscono di sfruttare al massimo la luce naturale e la loro grande flessibilit di orientamento da luogo a suggestivi giochi di luce interni. Le grandi vetrate permettono inoltre di godere pienamente dell'affaccio e della natura circostante sia d'estate, aprendosi verso l'esterno, sia d'inverno, creando un ambiente totalmente immerso in essa. Per ovviare a problemi di introspezione, si pensato a separazioni naturali, utilizzando elementi arborei dimensionati a seconda delle esigenze. Il sistema costruttivo stato studiato sulla base di moduli prestabiliti in modo da rendere pi veloce ed efficiente il montaggio a secco. Ogni elemento infatti si configura sulla base di un modulo di 60 cm. La struttura portante dell'edificio in acciaio, mentre i pannelli prefabbricati che costituiscono le pareti di tamponamento sono in legno e cartongesso.
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INCIDENZA PERCENTUALE DELLE OPERE
OPERE EURO INCIDENZA PERCENTUALE
CALCESTRUZZI 3.576,09 3,5%
OPERE IN FERRO 30.993,60 29,98%
OPERE IN LEGNO 6.763,29 6,54%
CARTONGESSI, ISOLANTI,GUAINE 3.856,25 3,73%
IMPIANTI 20.000,00 19,35%
SERRAMENTI 5.841,26 5,65%
MANODOPERA 29.567,63 28,60%
VARIE 2.759,60 2,66%
TOTALE: 103.357,72 100,0%
STESURA DEL CRONOPROGRAMMA
DESCRIZIONE DELLA MANODOPERA SCELTA
Per quanto riguarda la stesura del cronoprogramma sono state previste squadre composte da tre elementi ciascuna:
- una squadra per gli scavi e la posa di tutte le opere in calcestruzzo e della struttura portante in acciaio
- una squadra per il montaggio di tutti gli elementi modulari a secco che vanno a comporre la cellula
- una squadra per la realizzazione degli elementi in cartongesso e la finitura e la posa di tutti i pavimenti e le opere in
legno
- una squadra per il posizionamento di tutti i serramenti e il brie soleil con la realizzazione del sistema di controllo
automatico del dispositivo di oscuramento
Oltre a ci sono previsti i tecnici specializzati per la realizzazione dell'impianto elettrico e di quello termoidraulico
Gli operai scelti sono operai specializzati per la realizzazione delle opere compiute e finite a regola d'arte.
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Per il corso di Progettazione Urbanistica stato sviluppato all'interno dell'area del Perco di
San Giuliano, collocato nell'area delle Barene che si affacciano su Venezia.
L'idea di partenza stata quella di sviluppare delle piastre residenziali, che possano
creare delle zone del tutto autosufficienti all'interno del grande parco urbanto, ma non solo.
L'uso di questo nucleo abitativo in un'area relativamente piccola rispetto all'intera
superficie del parco, ha permesso di mantenere il pi possibile integra la superficie
des t ina ta a l parco .
Infatti nello stendere le linee guida del progetto, non mai venuta meno l'idea che il parco
era comunque una superficie da rispettare, e da mettere a disposizione non solo ai futuri
residenti dell'area, ma anche ai residenti di Venezia e Mestre.
In particolar modo abbiamo analizzato nel dettaglio la piastra con la superficie pi grande,
in cui abbiamo organizzato uno spazio residenziale dalle diverse densit che possa essere
quindi accessibile alle diverse esigenze.
In questa piastra si pu anche trovare un grande spazio per il lavoro, oltre a una zona
commerciale e spazi ricreativi quali un cinema e degli spazi per lo sport.
Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1Progettazione Urbanistica 1
Prof. Paola ViganProf. Paola Vigananno accademicoProf. Paola ViganProf. Paola Vigan
03/0403/04Il Parco di San GiulianoIl Parco di San GiulianoIl Parco di San GiulianoIl Parco di San GiulianoIl Parco di San GiulianoIl Parco di San GiulianoIl Parco di San GiulianoIl Parco di San GiulianoIl Parco di San GiulianoIl Parco di San GiulianoIl Parco di San GiulianoIl Parco di San GiulianoIl Parco di San GiulianoIl Parco di San GiulianoIl Parco di San GiulianoIl Parco di San GiulianoIl Parco di San GiulianoIl Parco di San GiulianoIl Parco di San GiulianoIl Parco di San Giuliano
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QUADRO AD OLIO CHE RITRAE L'IDEA DEL PARCO
59
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60
la storia e la fortuna di trieste sono legate da sempre al suo affaccio sul mare,alla sua ampia baia che si apre verso oriente, fungendo da tramite tra il nord,l'est europeo ed il mediterraneo.Gia nel secolo XVIII,Carlo VI proclamo' la liberta' di circolazione in adriatico, dichiarando la citta' "porto franco" nel 1719.
l'economia subi' allora una trasformazione completa e trieste divenne centro mercantile sempre piu fiorente, con un processo dapprima lento,poi sempre piu rapido. Si presento' allora la necessita' di estendere l'abitato fuori della vecchia cinta; la prima fase di espansione avvenne sull'area delle vecchie saline e si protrasse per circa mezzo secolo.
La parte nuova si sviluppo' secondo una regolare pianta a vie perpendicolari tra di loro.Nella seconda meta' del secolo xviii incominciarono a sorgere e potenziarsi le attrezzature portuali, le strade, i due moli, gli attuali Moli Fratelli Bandiera e Audace. sotto il regno di maria teresa d'austria,i traffici marittimi iniziarono a p r o s p e r a r e .
Accanto al vecchio centro sorse la citta' nuova (quartiere teresiano), vennero migliorate le attrezzature portuali, fu creata una Scuola Nautica, venne aperta la Borsa e vennero create varie altre istituzioni mercantili.Trieste era destinata ad assumere il ruolo di venezia nell'adriatico e nel terzo decennio del xix secolo ebbe inizio la sua prodigiosa ascesa commerciale.Sorsero la Grande Compagnia di Navigazione (Lloyd Triestino), le Assicurazioni Generali, vari cantieri navali e lo Stabilimento Tecnico Triestino, mentre la citta' ed il porto continuavano ad ampliarsi per far fronte alle crescenti esigenze dei traffici.
Laboratorio di Restauro
Prof. Andrea Benedettianno accademico
03/04 Centrale Termodinamica al Porto Vecchio di Trieste edifici ad un solo piano fuori terra
edifici a due o tre piani fuori terra con cantina e soffitta
edificio a quattro piani fuori terra con cantina
amministrazione
uffici
centrale idrodinamica
stazione trasformatori
altri magazzini
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61
Stazione Trasformatori
Vista sui binari retrostanti la Stazione Trasformatori
"Negli ultimi anni l'autorita' portuale ha concentrato i suoi sforzi sull'elaborazione di progetti di riuso delle strutture esistenti; l'area, la cui estensione e' di circa 800.000 mq, potrebbe essere rifunzionalizzata con l'impianto di strutture commerciali,culturali e turistiche.Il porto deve essere trasformato con lo scopo di restituirgli la vitalita'del passato, attraverso un progetto di recupero architettonico e sociale,un progetto in grado di mantenere lo status di porto,declinandolo su nuove esigenze specifiche per l'economia della nostra epoca.
L' area del Punto Franco Vecchio offre un' importante prospettiva di sviluppo economico del porto di trieste in un momento storico in cui l' Europa sta estendendo i propri confini.Inoltre il Punto Franco rappresenta oggi una risorsa rara nel panorama urbano delle citta' mediterranee ed europee.
L' area del Punto Franco Vecchio costituisce una parte omogenea del Porto e dell' intero insediamento urbano di Trieste; una parte dotata di una chiara e distintiva impronta insediativa. La genesi di questo territorio e' ancora del tutto evidente nelle regole di allineamento dei magazzini e delle palazzine e nelle proporzioni che stabiliscono il rapporto tra spazi aperti e spazi costruiti.Si tratta di un vero e proprio tessuto;di un sistema che ordina e consente le variazioni dei suoi componenti nel rispetto di alcune regole generali e che e' stato capace di modernizzarsi nelle presenze edilizie e nell'uso degli spazi, senza tuttavia mai perdere la sua identita', la sua struttura originaria.E' l'idea di una modernizzazione che non sia cancellazione dell'esistente, tabula rasa, ma piuttosto riattualizzazione dell'antico, grazie ad alcuni innesti di innovazione e alla definizione di un nuovo sistema di regole insediative generali." Studio Boeri, Trieste.
La Stazione Trasformatori
La Stazione Trasformatori e' stata costruita nel secondo decennio del secolo scorso ed e' un'importante testimonianza di architettura industriale del XX secolo poiche', pur essendo un volume prettamente tecnico e' stato oggetto di un'attenta cura progettuale.
La progettazione dell'edificio e' stata attribuita all'architetto Giorgio Zaninovich, operante a Trieste tra il 1902 ed il 1923.
L'andamento orizzontale del prospetto principale si ripete su tutte le facciate ed e' interrotto solamente da una cornice aggettante che separa la sezione soprastante dell'edificio dal vspaio. All'interno sono ancora visibili gli arredi ed i macchinari originali. Gli ambienti sono decorati con piastrelle in maiolica e pregevoli decori in ferro rifiniscono sia le scale d'accesso al podio, che quelle d'accesso all'appartamento. A quest' ultimo si accede da una porta che si apre sulla facciata sud, mentre l'ingresso principale alla centrale (quello nella sala quadri) e' situato sulla facciata est.Con la centrale idrodinamica, la Stazione Trasformatori e' sicuramente uno dei piu' interessanti edifici facenti parte dell' organico tracciato urbanistico del Porto V e c c h i o .
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62
cls armato
MATERIALE
B7
B6
cornicione
elemento decorativo superiore
cls armato
malta cementizia
ELE
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davanzale
muratura in mattoni
marcapiano
malta cementizia
mattoni
malta cementizia
B5
B2
decorazione con motivi geometrici
intonaco sagomato liscio
bugnato rustico
malta cementizia
malta cementizia
B1zoccolo pietra calcarea di Manrupino
A2muratura di elevazione
mattoni
A1
SIGLA
muratura di elevazione
ELEMENTI ARCHITETTONICI
Parte decorativa in aggetto di 2-3 cm sulle lesene del pian terreno
realizzati in un pezzo unico della lunghezza della finestra, con una sporgenza di 21 cm e una altezza di 19 cm, sono immurati per una profondit di 10 cm
Pezzi realizzati in conglomerato cementizio e uniti tra loro e alla muratura a maschiatura
Confezionato con malta bastarda composta di una parte di cemento Portland e quattro parti da malta grassa
Composto da una cornice e una sottocornice un elemento in aggetto che sporge di 45 cm
Parte decotrativa in aggetto di 2-3 cm ecorato con motivi geometrici ripetitivi con un'altezza di circa 10 cm
realizzati in malta di calce bastarda e malta cementizia.
legati con malta bastarda di allettamento con giunti di 1,5cm
Confezionato con malta di calce bastarda e malta cementizia
Confezionato con malta bastarda composta di una parte di cemento Portland e quattro parti da malta grassa
Confezionato con malta bastarda composta di una parte di cemento Portland e quattro parti da malta grassa che veniva stesa su un sottofondo di malta bastarda. Raschiata con lame di acciaio.
mattoni delle dimensioni 26x13x6 cm confezionati con argilla priva di sali orditi con una legatura di assestamento a croce
Fascia di h pari a 35 cm
Parte decotrativa in aggetto di 2-3 cm che ritroviamo sopra ogni apertura del primo piano.
Intonaco sagomato a due strati di spessore minimo di 1,5 cm che viene utilizzato come elemento decorativo per l'intera facciata e va a ricoprire il tamponamento in mattoni della parete perimetrale.
Lavorato a punteruolo fino (broccato) con cordellina marginale, veniva immurato per 10 cm.
Confezionata con malta bastarda di allettamento con giunti di 1,5cm e mattoni di ottima argilla priva di sali che potevano dare luogo ad efflorescenze. la pasta era omogenea priva di sostanze quali l'ossido di calcio che idratandosi poteva dare luogo a screpolature.
Composta da mattoni delle dimensioni di 26x13x6 cm viene usata sia come struttura portante sia come soluzione per il tamponamento della parete perimetrale.
Realizzato generalmente nella porzione di una parte di cemento e tre di sabbia a cui vengono aggiunte da 4 a 6 parti di ghiaia o pietrisco
TECNICA COSTRUTTIVA*DESCRIZIONE
Ipilastri utilizzati per parte della struttura portante sono realizzati in cls armato e contribuiscono come elementi fondamentali per sostenere parte del peso che era costretto a sopportare il solaio della sala macchine
E' l'elemento a contatto con la linea di terra che troviamo in facciata. I vari pezzi hanno un'altezza di 30 cm per una larghezza variabile che va da 80cm a 2.20cm
malta cementizia
B3intonaco Intonaco realizzato per la parte inferiore della facciata collocato al di sotto del marcapiano calce
B4
B8
B9
B10
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In quadrelli di ceramica lisci a due tinte con bodure e cornicette in maiolica
Fascia di rivestimento della parete interna della sala pannelli di controllo
rivestimento parietale
rivestimento
malta cementizia
F2
ceramicaF1 Attaccate su intonaco di malta comune
Confezionato con malta di calce bastarda e malta cementizia
Montata in luce al foro finestra del pianterreno realizzata con motivi geometrici.
a due battenti in legno di abete di dimensioni 155x241con un elemento decorativi aggettante collocato al di sopra della porta.
Costituito da un serramento avente dimensioni 160x70 montato al di sopra del vano della porta esterna di ingresso
Costituito da un serramento esterno su cui montato il parapioggia ed uno interno a due battenti e sopralume aventi dimensioni di 240x225 cm
realizzato in legno di larice con una larghezza pari a 240 cm per un'altezza massima di 200 cm; possono essere aperti verso l'interno dell'edificio solo i due bettenti centrali aventi dimensioni
realizzato in legno di larice con una larghezza pari alla luce del foro di 100 cm per un'altezza di 110 cm
serramento a due battenti al primo piano
ELE
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porta interna
porta esterna
serramento al secondo piano
inferriata
legno di abete
ferro
D7
legno di larice
D5
D3
serramento a due battenti al pianterreno
legno di larice
legno di larice
D2
D1
La cassa era incuneata alla muaratura e fermata con viti lunghe in zocchetti immurati; colorito ad olio a tre mani
Montate su cassa di morale 8/8 con fodera e cornice e poi dipinta con colore ad olio
I battenti si fissavano su cassa di morale 10/10 solidamente fissata al muro. Venivano poi spalmate di
Fornito per ogni vetrata di sei cardini e relative bandelle all'inglese, catenacci verticali e fermatelai a molla incassati
Montata solidamente al foro finestra
La cassa era incuneata alla muaratura e fermata con viti lunghe in zocchetti immurati; colorito ad olio a tre mani
Costituito da un serramento esterno su cui montato il parapioggia ed uno interno a due battenti e sopralume aventi dimensioni di 145x225 cm ciascuno
serramento al secondo piano
D4
D6 a due battenti in larice avente dimensione 146x275 cm.
serramento sulla porta d'ingresso
Costituito da un serramento avente dimensioni 125x100 cm
D6serramento ingresso
E1
Montata in luce ai battenti del serramento avente dimensioni 115x45 cm
inferriata ferroE2
Montata in luce ai battenti inferriata ferroE3
Porta a un unico battente in legno di abete avente una larghezza di 95 cm
porta interna legno di abeteD8
legno di larice
legno di larice
legno di larice
Fornito per ogni vetrata di sei cardini e relative bandelle all'inglese, catenacci verticali e fermatelai a
Fornito per ogni vetrata di sei cardini e relative bandelle all'inglese, catenacci verticali e fermatelai a molla incassati
Fornito per ogni vetrata di sei cardini e relative bandelle all'inglese, catenacci verticali e fermatelai a
Montate su cassa di morale 8/8 con fodera e cornice e poi dipinta con colore ad olio
Montata solidamente al foro finestra
Montata solidamente al foro finestra
legno di larice
* definizioni tratte da "Punto franco vecchio" di Donatella Calabri, Trieste, 1993
SISTEMI COSTRUTTIVI
Eseguito stendendo fuori in opera, su un sottofondo di malta bastarda un impasto di cemento portland costituito da 1 parte di cemento portland e 2 parti di malta grassa montato con malta di cemento su retrostante struttura muraria
Eseguito con 1 parte di malta di calce grassa e 2 parti di sabbia dolce dell'Isonzo
ANALISI DELLO STATO DI FATTO SEZIONI
PIANTE
copertura
secondo piano
primo piano
piano interrato
a
a b
b
c
sezione a-a
Costruita nel secondo decennio del XX secolo, la
"Centrale Elettrica 129"e' una testimonianza molto
importante di architettura industriale, soprattutto
perche' conserva al suo interno i macchinari e gli
arredi originali.La struttura portante dell'edificio
e'in calcestruzzo armato per i pilastri ed in mattoni
per le murature di tamponamento.Destano
interesse gli elementi decorativi della facciata,
realizzati in malta cementizia che, con le fasce
verticali di rivestimento in mattoni rossi,
conferiscono alla facciata un elegante e regolare
ritmo geometrico.
-
63
B10B10
B9 B9
D3 D3 D3 D3 D3 D3 D4 D4 D4D3
B8B8 B8B8B8B8B8B8B8B8
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B3 B3B2 B2
B6 B6
B7 B7
PROSPETTI
prospetto nord-est
prospetto sud-ovest
prospetto nord-ovest prospetto sud-est
c
sezione b-b sezione c-c
-
strato superficiale di alterazione el materiale, distinguibile per caratteristiche morfologiche e colore ruggine
agenti atmosferici (acqua e vento) che provocano la perdita di colore da parte degli elementi in ferro arrugginito
** definizioni tratte dal NORMAL1/88 ALTERAZIONI MACROSCOPICHE DEI MATERIALI LAPIDEI: LESSICO
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InferriateE1E2E3
Serramenti finestre
Serramento a due battenti al pianterreno
D6
D1D2D3D4
Elemento decorativo superiore
Cornicione
B9
B10
Corrosione
Esfoliazione
G10
G2
Corrosione dovuta a processi chimici del materiale
distacco seguito da caduta di uno o pi strati superficiali subparalleli fra loro (sfoglie) della verniciatura
reazione chimica tra ferro e umidit atmosferica con formazione di strati di ruggine
degradazione del legno dovuta all'azione dell'acqua piovana e ai venti che provocano il distacco di scaglie della superficie
perdita di parte dell'intonaco esterno con conseguente esposizione della muratura in mattoni o asportazione di materiale dalla superficie
Presenza di deposito diffuso stratiforme diffuso composto da sostanze inorganiche o da strutture di natura
strato superficiale di alterazione el materiale, distinguibile per caratteristiche morfologiche e colore ruggine
Esfoliazione
G2
Presenza di vegetazione
Fessurazione
G1
G6
distacco seguito da caduta di uno o pi strati superficiali subparalleli fra loro (sfoglie) della verniciatura
si rilevano delle linee di discontinuit del'elemento localizzate in alcuni punti
presenza diffusa di muschi, licheni e piante sulla superficie del manufatto.
Macchia di ruggine
Incrostazione G7
G9
Mancanza
Presenza di vegetazione
G1
G4
G1
presenza diffusa di muschi, licheni e piante sulla superficie del manufatto.
presenza diffusa di muschi, licheni e piante sulla superficie del manufatto.
agenti atmosferici (acqua e vento) che provocano la perdita di colore da parte degli elementi in ferro arrugginito
degradazione del legno dovuta all'azione dell'acqua piovana e ai venti che provocano il distacco di scaglie della superficie
dovuta probabilmente ad infiltrazioni di acqua piovana ed a spostamenti meccanici dell'edificio
Provocata dell'umidit e dal degrado della superficie che ne permettono l'aggrappo
Asportazione di materiale dalla superficie dovuta a processi di natura diversa, probabilmente per abrasione, azione degli agenti atmosferici e azione combinata de gelo e disgelo.
umidit e infiltrazioni d'acqua
Provocata dell'umidit e dal degrado della superficie che ne permettono l'aggrappo
Provocata dell'umidit e dal degrado della superficie che ne permettono l'aggrappo
TIPI DI DEGRADO
sigla
E
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D
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V
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Mattoni facciavista
Davanzali
B7
B8
Marcapiano
Decorazione con motivi geometrici
B6
B5
Intonaco sagomato liscio
B4
Intonaco B3
Bugnato rustico B2
Zoccolo
elemento
B1
perdita di parte dell'intonaco esterno con conseguente esposizione della muratura in mattoni o asportazione di materiale dalla superficie
presenza di deposito stratiforme aderente al substrato di diversa dimensione e spessore, composto da sostanze inorganiche o da strutture di natura biologica
strato superficiale di alterazione del materiale, distinguibile per caratteristiche morfologiche e per il colore scuro. si estende in particolare sotto i davanzali e lungo il cornicione
presenza di deposito stratiforme aderente al
substrato di diversa dimensione e spessore,
composto da sostanze inorganiche o da strutture di
natura biologica
strato superficiale di alterazione el materiale, distinguibile per caratteristiche morfologiche e colore scuro
Macchia di ruggine
Presenza di vegetazione
Incrostazione G7
G9
G1
Macchia di ruggine
Macchia neraG8
G9
presenza diffusa di muschi, licheni e piante sulla superficie del manufatto.
strato superficiale di alterazione el materiale, distinguibile per caratteristiche morfologiche e colore ruggine
Macchia nera
Incrostazione
G8
G7
Distacco
Mancanza
G5
G4
presenta il distacco , totale o parziale, di parti di forma irregolare con uno spessore non uniforme concentrato lungo le linee di giunzione
agenti atmosferici (acqua e vento) che provocano infiltrazioni e deposito di polveri
umidit e infiltrazioni d'acqua, agenti atmosferici, polveri e patine biologiche
Provocata dell'umidit e dal degrado della superficie che ne permettono l'aggrappo
agenti atmosferici (acqua e vento) che provocano la perdita di colore da parte degli elementi in ferro arrugginito
agenti atmosferici (acqua e vento) che provocano infiltrazioni e deposito di polveri
la penetrazione nell'intonaco dell'umidit incentiva il fenomeno della gelivit del materiale e l'innesco di reazioni chimiche tra le componenti dell'inotnaco. La forte azione del vento va poi a contribuire alla perdita della coesione.
umidit e infiltrazioni d'acqua, agenti atmosferici, polveri e patine biologiche
Asportazione di materiale dalla superficie dovuta a processi di natura diversa, probabilmente per abrasione, azione degli agenti atmosferici e azione combinata de gelo e disgelo.
strato superficiale di alterazione del materiale, distinguibile per caratteristiche morfologiche e per il colore scuro. si estende in particolare sotto i davanzali e lungo il cornicione
perdita di parte dell'intonaco esterno con conseguente esposizione della muratura in mattoni o asportazione di materiale dalla superficie
perdita di parte dell'intonaco esterno con conseguente esposizione della muratura in mattoni o asportazione di materiale dalla superficie
Macchia nera
G8
Mancanza
Distacco
G4
G5presenta il distacco , totale o parziale, di parti di forma irregolare con uno spessore non uniforme concentrato lungo le linee di giunzione
grafia
Mancanza
Scagliatura
G4
G3
Presenza di vegetazione
Fessurazione
G1
G6
codice
si rilevano delle linee di discontinuit della pietra calcarea localizzate in alcuni punti
distacco seguito da caduta di uno o pi strati superficiali subparalleli fra loro (sfoglie)
descrizione**
presenza diffusa di muschi, licheni e piante sulla superficie del manufatto.
Asportazione di materiale dalla superficie dovuta a processi di natura diversa, probabilmente per abrasione, azione degli agenti atmosferici e azione combinata de gelo e disgelo.
agenti atmosferici (acqua e vento) che provocano infiltrazioni e deposito di polveri
la penetrazione nell'intonaco dell'umidit incentiva il fenomeno della gelivit del materiale e l'innesco di reazioni chimiche tra le componenti dell'inotnaco. La forte azione del vento va poi a contribuire alla perdita della coesione.
dovuta probabilmente ad infiltrazioni di acqua piovana ed a spostamenti meccanici dell'edificio o del terreno sottostante
umidit e infiltrazioni d'acqua che provoca disgregazioni del materiale e conseguente distacco
Asportazione di materiale dalla superficie dovuta a processi di natura diversa, probabilmente per abrasione, azione degli agenti atmosferici e azione combinata de gelo e disgelo.
cause del degrado
Provocata dell'umidit e dal degrado della superficie che ne permettono l'aggrappo
Presenza di vegetazione
Il restauro dell'edificio mira alla conservazione complessiva degli elementi originali di facciata che nello specifico non presentano particolari degradi di
rilievo.I problemi piu' ricorrenti riguardano degradazioni solo superficiali dei materiali e delle finiture dovute essenzialmente all' azione degli agenti
atmosferici. Questi intervengono sugli elementi architettonici con azione erosiva ed abrasiva o causando infiltrazioni d'acqua che provocano frequenti
macchie di umidita' ed in seguito il proliferare di forme vegetali e batteriche (muffe).
Mentre i fenomeni di questo tipo sono localizzati e nel complesso non molto estesi,si puo' invece rilevare come tutte e quattro le facciate dell'edificio siano
caratterizzate da una generale e diffusa alterazione cromatica dei materiali di superficie ed un'evidente concentrazione di incrostazioni lungo le fughe dei
m a t t o n i d i r i v e s t i m e n t o .
ANALISI DEL DEGRADO IL DEGRADO DELLE FACCIATE
ESEMPI DI DEGRADO
64
-
65
Esfoliazione
Fessurazione
Macchia nera
Scagliatura
Mancanza
Incrostazione
Distacco
Corrosione
Macchia ruggine
G1
G2
G3
G4
G5
G6
G7
G8
G9
G10
PROSPETTO NORD OVEST
PROSPETTO SUD EST
PROSPETTO NORD EST
G5
G4
G4
G4
G5
G5G5
G5
G5G5
G5
G3
G5G5
G5
G7G7
G8
G8
G8
G8
G8
G8
G8 G8G8
G8
G8
G8
G5 G5
G5
G5G5
G4
G4G4
G4
G5
G5
G5
G8 G8 G8
G4
G5
G5 G5
G1
G1
G1G1
G7G7
G5G5G5
G5
G5 G5G5
G5
G8G8
G5
G8G8G8
G9
G8
G4
G8G8G8G8G8
G8G8
G8
G8G8G8G8G8G8
G7G7G4
G5
G9
G4
G9G9G9
G5G9
G9
G4
G8
G4G5
G1G1G1
G8
G1G1
G4 G8
G5
G8
G9
G8
G1
G8 G8 G8
G4 G4
G8
G8
Presenza di Vegetazione
-
66
La proposta progettuale prevede un intervento di riqualificazione dell'edificio nel rispetto della sua natura di fabbricato storico, pur cambiando la destinazione d'uso da stazione trasformatori a centro polifunzionale.Si ipotizza che l'edificio ospiti una biblioteca, uno spazio espositivo, una sala conferenze e un punto di ristoro panoramico, oltre allo spazio della sala quadri che rimane immutata, visto il suo valore s t o r i c o .Nella fase di studio dell'edificio e' risultato subito evidente come la suddivisione dello spazio interno fosse gia' ottimale per indirizzare le linee guida del nuovo progetto. In particolare il corretto utilizzo degli accessi all'edificio esistenti ha permesso di organizzare un percorso lineare e funzionale attraverso tutti gli spazi rivisitati.Dalla sala quadri, si accede ai rinnovati ambienti tramite le due porte situate sotto il podio. Dall'attuale ingresso all'appartamento del secondo piano, vi e' l'accesso preferenziale agli uffici e al punto di ristoro, ma allo stesso tempo questo spazio di accesso permette di collegare tutti i vani. Dall'ingresso ricavato dalla porta di servizio sulla facciata ovest, si puo' accedere con facilita' alla biblioteca, allo spazio espositivo e alla sala c o n f e r e n z e .Con questo tipo di gestione dei percorsi si vuole anche facilitare il lavoro di chi si occupa dell'allestimento delle mostre che si trova ad avere piu' possibilita' nella gestione del flusso dei visitatori.Di conseguenza ogni singola funzione trova un suo spazio privilegiato all'interno della "centrale elettrica 1 2 9 "L'edificio e' stato anche reso accessibile ai disabili, grazie all'inserimento di un piccolo ascensore, che non va ad interrompere al geometria delle facciate.
PIANTE
PRIMO PIANO
SECONDO PIANO
PIANTA PIANO INTERRATO
COPERTURA
PIANO TERRA
PROPOSTA DI PROGETTO
-
67
SEZIONI
SEZIONE A - A
SEZIONE B - B
SEZIONE C - C
SEZIONE D - D
SEZIONE E - E
PARTICOLARE DELLA SCALA SULLA DOPPIA ALTEZZA
DETTAGLIO
-
R3
R3
R5
R5
R5
R4
R4
R4
R4
R4
R1
R1
R1
R1
R1
R1
R1
R1
R2
R2
R2
R1
R2
grafiatipo di
B1
tipo di
diserbo epulitura
codice
TIPI DI INTERVENTO
stuccatura e reintegrazione
protezione
B2- Macchia nera
- Mancanza
B3
pulitura
pulitura
stuccatura o reintegrazione
-Presenza di vegetazione
- applicazione dello strato protettivo in idrorepellente silenico su tutta la superficie lapidea perfettamente asciutta
per la rimozione della vegetazione si prevede:-trattamento con biocida iniettato alla radice della pianta con ulteriori trattamenti a pennello localizzati sulla superficie intonacata- distacco completo di tutta la vegetazione- trattamento a pennello con idrorepellente silanico- si prevede un trattamento di pulizia con acqua nebulizzata per tutta la parte da trattare, alla quale si pu aggiungere una pulizia effettuata tramite l'uso di spatole, raschietti o carta abrasiva che viene usata per superfici poco estese in cui la pulizia risulti pi difficile
descrizione***
- intervento di stuccatura localizzata, realizzata con malta il cui legante sia costituito da calce idraulica. il tipo di aggregato e la sua granulometria saranno scelti sulla base delle caratteristiche del materiale lapideo. la stesura della malta avviene con spatole a doppia foglia in acciaio- tamponatura mediante spugnatura con acqua per rimuovere l'eccesso di materiale
- si prevede un trattamento di pulizia con acqua nebulizzata per tutta la parte da trattare, alla quale si pu aggiungere una pulizia effettuata tramite l'uso di spatole, raschietti o carta abrasiva che viene usata per superfici poco estese in cui la pulizia risulti pi difficile
- si prevede un trattamento di pulizia con acqua nebulizzata per tutta la parte da trattare, alla quale si pu aggiungere una pulizia effettuata tramite l'uso di spatole, raschietti o carta abrasiva che viene usata per superfici poco estese in cui la pulizia risulti pi difficile
- realizzazione della stuccatura per le parti d'angolo pi danneggiate con un materiale dall'aspetto e granulometria analoghe all'originale; reintegrazione delle parti di intonaco mancante con un materiale dall'aspetto e granulometria analoghe all'originale. il riempimento dovr avere la stessa quota dello strato originale
B4
consolidamento
stuccatura o reintegrazione
pulitura
protezione
B5
- Macchia di ruggine pulitura
consolidamento
stuccatura
protezione
- Distacco
- Mancanza
- Esfoliazione
- Incrostazione
- Macchia nera
- realizzazione della stuccatura per le parti d'angolo pi danneggiate con un materiale dall'aspetto e granulometria analoghe all'originale; reintegrazione delle parti di intonaco mancante con un materiale dall'aspetto e granulometria analoghe all'originale. il riempimento dovr avere la stessa quota dello strato originale
- consolidamento della parte con un trattamento a pennello o tramite l'uso di siringhe con un prodotto che, penetrando in profondit, migliori la coesione del materiale alterato e l'adesione tra questo e il substrato sano
- si prevede un trattamento di pulizia con acqua nebulizzata per tutta la parte da trattare, alla quale si pu aggiungere una pulizia effettuata tramite l'uso di spatole, raschietti o carta abrasiva che viene usata per superfici poco estese in cui la pulizia risulti pi difficile
- consolidamento della parte con un trattamento a pennello o tramite l'uso di siringhe con un prodotto che, penetrando in profondit, migliori la coesione del materiale alterato e l'adesione tra questo e il substrato sano
- realizzazione della stuccatura per le parti d'angolo pi danneggiate con un materiale dall'aspetto e granulometria analoghe all'originale; reintegrazione delle parti di intonaco mancante con un materiale dall'aspetto e granulometria analoghe all'originale. il riempimento dovr avere la stessa quota dello strato originale
- applicazione di un impacco con sale bisodico e.d.t.a per la rimozione delle macchie di ruggine- risciacquo- rimozione con spazzola- applicazione di uno strato protettivo idrorepellente dato a pennello
- applicazione di uno strato protettivo idrorepellente dato a spruzzo
- applicazione di uno strato protettivo idrorepellente dato a spruzzo
- Distacco
- Mancanza
Zoccolo
elementoarchitettonico
Bugnato rustico
Intonaco
Intonaco sagomato liscio
Decorazione con motivi geometrici
sigla
B6- Presenza di vegetazione- Macchia di ruggine
B7 - Incrostazione
pulitura
pulitura
protezione
protezione
diserbo
B10- Presenza di vegetazione- Incrostazione- Macchia di ruggine- Mancanza- Fessurazione
pulitura
diserbo e pulitura
protezione
B8- Presenza di vegetazione- Macchia di ruggine
diserbo
- applicazione di un impacco con sale bisodico e.d.t.a per la rimozione delle macchie di ruggine- risciacquo- rimozione con spazzola
- applicazione di un impacco con sale bisodico e.d.t.a per la rimozione delle macchie di ruggine- risciacquo- rimozione con spazzola
- si prevede un trattamento di pulizia con acqua nebulizzata per tutta la parte da trattare, alla quale si pu aggiungere una pulizia effettuata tramite l'uso di spatole, raschietti o carta abrasiva che viene usata per superfici poco estese in cui la pulizia risulti pi difficile
- applicazione di uno strato protettivo idrorepellente dato a pennello
- applicazione di uno strato protettivo idrorepellente dato a
- applicazione di uno strato protettivo idrorepellente dato a pennello
- trattamento con biocida iniettato alla radice della pianta con ulteriori trattamenti a pennello localizzati sulla
- trattamento con biocida iniettato alla radice della pianta con ulteriori trattamenti a pennello localizzati sulla superficie intonacata- distacco completo di tutta la vegetazione
Marcapiano
Mattoni facciavista
Cornicione
Davanzali
Raschiatura e verniciatura
stuccatura o reintegrazione
D6 - Esfoliazione
E1E2E3
- corrosione
Raschiatura e verniciatura
pulitura e protezione
D1D2D3
- pulitura delle grate tramite abrasivatura con spazzole adatte - applicazione di un convertitore di corrosione dato a pennello- applicazione di uno strato protettivo
- abrasivatura e sverniciatura completa della superficie - stuccatura della parte alterata dal degrado - trattamento con impregnanti e successiva verniciatura.
- abrasivatura e sverniciatura completa della superficie - stuccatura della parte alterata dal degrado - trattamento con impregnanti e successiva verniciatura.
- realizzazione della stuccatura per le parti d'angolo pi danneggiate con un materiale dall'aspetto e granulometria analoghe all'originale; reintegrazione delle parti di intonaco mancante con un materiale dall'aspetto e granulometria analoghe all'originale. il riempimento dovr avere la stessa
- applicazione di uno strato protettivo idrorepellente dato a pennello
Serramenti finestre
Serramento a due battenti al pianterreno
Inferriate
COST
RUZI
ONI
** definizioni tratte dal NORMAL1/88 ALTERAZIONI MACROSCOPICHE DEI MATERIALI LAPIDEI: LESSICO
*** definizioni tratte da:_ NORMAL 20/85 INTERVENTI CONSERVATIVI: PROGETTAZIONE ESECUZIONE E VALUTAZIONE PREVENTIVA _"RESTAURO ARCHITETTONICO" di Giovanni Carbonara, UTET
per la rimozione della vegetazione si prevede:-trattamento con biocida iniettato alla radice della pianta con ulteriori trattamenti a pennello localizzati sulla superficie intonacata- distacco completo di tutta la vegetazione- trattamento a pennello con idrorepellente silanico- si prevede un trattamento di pulizia con acqua nebulizzata per tutta la parte da trattare, alla quale si pu aggiungere una pulizia effettuata tramite l'uso di spatole, raschietti o carta abrasiva che viene usata per superfici poco estese in cui la pulizia risulti pi difficileper la rimozione delle macchie di ruggine:- applicazione di un impacco con sale bisodico e.d.t.a per la rimozione delle macchie di ruggine- risciacquo- rimozione con spazzola
L'intervento di restauro intrapreso sulla facciata dell'edificio si ispira a principi di rispetto e recupero dell'assetto originario e degli elementi c o s t i t u t i v i .Poiche' le tipologie di degrado sono limitate ad un deterioramento superficiale della facciata e non vanno ad intaccare gli elementi strutturali dell'edificio, l'intervento di restauro sara' volto essenzialmente al risanamento globale delle superfici:un'operazione di pulitura generale delle facciate ed un conseguente trattamento protettivo per preservare gli elementi dai fenomeni ai quali sono piu esposti, gli agenti atmosferici. Questo intervento viene effettuato dopo il risanamento dei singoli degradi localizzati a seconda del tipo di trattamento richiesto.
IPOTESI DI INTERVENTOIMMAGINI STATO DI FATTOIMMAGINE DOPO IL RESTAURO
-
69
pulitura
diserbo
consolidamento
stuccatura e reintegrazione
-
70
- si prevede un trattamento di pulizia con acqua nebulizzata per tutta la parte da trattare, alla quale si pu aggiungere una pulizia effettuata tramite l'uso di spatole, raschietti o carta abrasiva che viene usata per superfici poco estese in cui la pulizia risulti pi difficile- intervento di stuccatura localizzata, realizzata con malta il cui legante sia costituito da calce idraulica. il tipo di aggregato e la sua granulometria saranno scelti sulla base delle caratteristiche del materiale lapideo. la stesura della malta avviene con spatole a doppia foglia in acciaio, tamponata mediante spugnatura con acqua per rimuovere l'eccesso di materiale
- trattamento con biocida iniettato alla radice della pianta con ulteriori trattamenti a pennello localizzati sulla superficie intonacata - distacco completo di tutta la vegetazione.- si prevede un trattamento di pulizia con acqua nebulizzata per tutta la parte da trattare, alla quale si pu aggiungere una pulizia effettuata tramite l'uso di spatole, raschietti o carta abrasiva che viene usata per superfici poco estese in cui la pulizia risulti pi difficile- disinfestazione e disinfezione mediante l'applicazione del biocida e rimozione manuale della patina biologica. l'applicazione del biocida viene eseguita con pennelli, spruzzino e siringhe. - consolidamento della parte interessata dal degrado con un consolidate a pennello e trattamento dei ferri esposti alle intemperie con un convertitore di corrosione dato a pennello o tramite siringhe- realizzazione della stuccatura con un materiale dall'aspetto e granulometria analoghe all'originale. il riempimento dovr la quota dello strato originele, nonch il motivo decotrativo.
B1
B3
B6
B5
B7
B9
B10
B8
E1
F1
D1
D2
D3
D4
D5 - Raschiatura - verniciatura
- Raschiatura - verniciatura
- Raschiatura - verniciatura
- Raschiatura - verniciatura
DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO ***TIPO DI INTERVENTO
- Pulitura
- Pulitura - stuccatura
In questa parte dello zoccolo sono presenti delle fessure probabilmente causate da spostamenti meccanici dell'edificio
DESCRIZIONE DEGRADO
non si ritrova nessun distacco dell'intonaco,degrado che caratterizza questo elemento architettonico in altre parti dell'edificio
-Diserbo- pulitura
- Pulitura
- Diserbo - pulitura
- Diserbo- Pulitura- Consolidamento - Integrazione
- Pulitura
- Diserbo- pulitura
a causa della presenza di una pianta rampicante l'elemento viene in buona parte coperto dalla pianta
l'elemento presenta un ottimo stato di conservazione
a causa della presenza di una pianta rampicante l'elemento viene in buona parte
come in tutto l'edificio l'elemento ben conservato
a causa della presenza di una pianta rampicante l'elemento viene in buona parte coperto dalla pianta
si presentano fessure che mettono in evidenza le parti strutturali su cui si aggrappa il rivestimento. negli elementi di angolo si possono rilevare delle disgragazioni dovute con probabilit ad agenti atmosferici. Le croste presenti sono causate dalla sovrapposizione di intonaco in momenti diversi che voleva tappare la mancanza dell'intonaco originale
- pulitura- Consolidamento- reintegrazione
- si prevede un intervento di pulitura della superficie effettuato con acqua nebulizzata applicata tramite l'uso di idropulitrice
- trattamento di pulizia con acqua nebulizzata per tutta la parte da trattare, alla quale si pu aggiungere una pulizia effettuata tramite l'uso di spatole, raschietti o carta abrasiva che viene usata per superfici poco estese in cui la pulizia risulti pi difficile- consolidamento della parte con un trattamento a pennello con un prodotto che, penetrando in profondit, migliori la coesione del materiale alterato e l'adesione tra questo e il substrato sano- stuccatura localizzata, realizzata con malta il cui legante sia costituito da calce idraulica. il tipo di aggregato e la sua granulometria saranno scelti sulla base delle caratteristiche del materiale lapideo. la stesura della malta avviene con spatole a doppia foglia in acciaio, tamponata mediante spugnatura con acqua per rimuovere l'eccesso di materiale
- si prevede un intervento di pulitura della superficie effettuato con acqua nebulizzata
- trattamento con biocida iniettato alla radice della pianta con ulteriori trattamenti a pennello localizzati sulla superficie intonacata. distacco completo di tutta la vegetazione- pulitura con acqua nebulizzata- applicazione a spruzzo di idrorepellente silanico su superficie perfettamente asciutta
- pulitura della superficie effettuato con acqua nebulizzata
- trattamento con biocida iniettato alla radice della pianta con ulteriori trattamenti a pennello localizzati sulla superficie intonacata - distacco completo di tutta la vegetazione.
- trattamento con biocida iniettato alla radice della pianta con ulteriori trattamenti a pennello localizzati sulla superficie intonacata. distacco completo di tutta la vegetazione- pulitura con acqua nebulizzata- applicazione a spruzzo di idrorepellente silanico su superficie perfettamente asciutta
- Raschiatura - verniciatura
L'elemento risulta scolorito, ovviamente a causa degli agenti atmoferici che hanno agito nel corso degli anni. Non si possono comunque riscontrare degradi di particolare importanza
L'elemento risulta scolorito, ovviamente a causa degli agenti atmoferici che hanno agito nel corso degli anni. Non si possono comunque riscontrare degradi di particolare importanza
Si possono rilevare delle piccole mancanze di parte degli strati superficiali del legno con una conseguente variazione del colore superficiale. Questo degrado si rileva in maniera abbabstanza omegenea in tutto il serramento, e molto probabilmente risulta esser stato causato dagli agentio atmosferici.
L'elemento risulta scolorito, ovviamente a causa degli agenti atmoferici che hanno agito nel corso degli anni. Non si possono comunque riscontrare degradi di particolare importanza
- Pulitura
- PulituraTutte le inferriate montate in luce all'infisso o al foro finestra si presentano in uno stato di non eccessivo degrado
il pavimento sulla scala si presenta in buono stato, compresi gli elementi di bordura presenti sugli spigoli di ogni gradino, che sono realizzati in ferro e vengono decorati con motivi geometrici.
Le porte sono conservate in buono stato, e si pu constatare la non ottimale conservazione della vernice che vi applicata.
- pulitura delle grate tramite abrasivatura con spazzole adatte
- applicazione di un convertitore di corrosione dato a pennello
- abrasivatura della superficie, sverniciatura, stuccatura, rasatura, eventuale sostituzione di parti degradate- trattamento con impregnanti e successiva verniciatura.
- pulitura della superficie effettuato con acqua, pennelli, spugne e spazzole
- abrasivatura della superficie, sverniciatura, stuccatura, rasatura, eventuale sostituzione di parti degradate- trattamento con impregnanti e successiva verniciatura.
- abrasivatura della superficie, sverniciatura, stuccatura, rasatura, eventuale sostituzione di parti degradate- trattamento con impregnanti e successiva verniciatura.
- abrasivatura della superficie, sverniciatura, stuccatura, rasatura, eventuale sostituzione di parti degradate- trattamento con impregnanti e successiva verniciatura.
- abrasivatura della superficie, sverniciatura, stuccatura, rasatura, eventuale sostituzione di parti degradate- trattamento con impregnanti e successiva verniciatura.
Si possono rilevare dei distacchi che mettono in evidenza i ferri di armatura del cls; presente vegetazione e le macchie risultano essere causate dalla presenza di muschio e da una perdita del colore da parte dei ferri esposti agli agenti atmosferici
TECNICA COSTRUTTIVA*
Lavorata a martellina fina, veniva immurata per 10 cm
Confezionata con malta bastarda e mattoni
Realizzato generalmente nella porzione di una parte di cemento e tre di sabbia a cui vengono aggiunte da 4 a 6 parti di ghiaia o pietrisco
MATERIALE
pietra calcarea di Manrupino
muratura in mattoni
Muratura di malta di cemento Portland
DESCRIZIONE *
Composta da mattoni delle dimensioni di 26x13x6
Realizzato con la stessa tecnica per l'intero edificio, in questa sezione lo si pu ritrovare nelle fondazioni e negli architravi posti dul foro della finestra
Confezionato con malta bastarda Confezionato con malta di calce bastarda e malta
legati con malta bastarda
Confezionato con malta bastarda composta di una parte di cemento Portland e quattro parti da malta grassa
Pezzi uniti tra loro e alla muratura a maschiatura
realizzati in malta di calce bastarda e malta cementizia.
Intonaco in malta cementiziaIntonaco in malta cementizia
Mattoni facciavista
malta
Intonaco in malta cementizia
malta cementizia
mattoni delle dimensioni 26x13x6 cm confezionati con argilla priva di sali orditi con una legatura di assestamento
Composto da una cornice e una sottocornice
Parte decotrativa in aggetto di 2-3 cm
Fascia di h pari a 30 cm con 3 cm di sporgenza
realizzati in un pezzo unico della lunghezza della finestra, con una sporgenza di 21 cm e una altezza di 19 cm, sono immurati per una profondit di 10 cm
Intonaco sagomato a due strati di spessore minimo di 1,5 cm
Intonaco in malta cementizia
Confezionato con malta bastarda composta di una parte di cemento Portland e quattro parti da malta grassa
ELEMENTI ARCHITETTONICI
Muratura di elevazione
Zoccolo
Intonaco
Muratura di elevazione
Marcapiano
Decorazione con motivi geometrici
Davanzale
Elemento decorativo
Cornicione
A1
A2
SIGLA
La cassa era incuneata e fermata con viti lunghe in zocchetti immurati; colorito ad olio a tre mani
Fornito per ogni vetrata di sei cardini e relative bandelle all'inglese, catenacci verticali e fermatelai a molla incassati
I battenti si fissavano su cassa di morale 10/10 solidamente fissata al muro. Venivano poi spalmate di olio di lino
La cassa era incuneata alla muaratura e fermata con viti lunghe in zocchetti immurati; colorito ad olio a tre mani
legno di larice
legno di larice
legno di larice
legno di abete
realizzato in legno di larice con una larghezza pari alla luce della porta
realizzato in legno di larice con una larghezza pari alla luce della porta
Costituito da un serramento esterno su cui montato il parapioggia ed uno interno a due battenti e sopralume.
a due battenti in larice. presenta un'apertura in vetro dalle dimensioni 38x130 cm su cui viene poi a montarsi una ringhiera in ferro dello spessore di 1,5 cm. Sopra di essa viene a collocarsi una serramemto dalle dimensioni 73x160 cm posto al di sopra della linea del marcapiano
a due battenti in legno di abete.
Montata solidamente al foro finestra
Attaccate su intonaco di malta comune
ferro
ceramica In quadrelli di ceramica lisci a due tinte con bodure e cornicette in maiolica
Montata in luce al foro finestra del pianterreno.
Montate su cassa di morale 8/8 con fodera e cornice e poi dipinta con colore ad olio
Serramento a due battenti al pianterreno
Serramento a due battenti al primo piano
Serramento al secondo piano
Porta esterna
Porta interne
Inferriata
Pavimento
Oper
e
Fessurazione
fessurazione, disgregazione e incrostazioni
Nessun Degrado rilevato
Nessun Degrado rilevato
DEGRADO**
presenza di vegetazione
Nessun Degrado rilevato
Nessun degrado rilevato
presenza di vegetazione
presenza di vegetazione,erosione, macchie di ruggine
non presenta degradi di rilievo
non presenta degradi di rilievo
Esfoliazione
non presenta degradi di rilievo
non presenta degradi di rilievo
non presenta degradi
non presenta degradi di rilievo
presenza di vegetazione
* definizioni tratte da "Punto franco vecchio" di Donatella Calabri, Trieste, 1993
** definizioni tratte dal NORMAL1/88 ALTERAZIONI MACROSCOPICHE DEI MATERIALI LAPIDEI: LESSICO
*** definizioni tratte da NORMAL 20/85 INTERVENTI CONSERVATIVI: PROGETTAZIONE ESECUZIONE E VALUTAZIONE PREVENTIVA "RESTAURO ARCHITETTONICO" di Giovanni Carbonara, UTET
ANALISI DI APPROFONDIMENTO
L'analisi del degrado nel dettaglio e' stata effettuata per una fascia verticale della facciata sud dell'edificio.Questa parte,nello specifico, e' interessante in quanto assembla in un' unica fascia tutti gli elementi caratterizzanti l'andamento delle facciate.Gli elementi che la costituiscono non presentano degradi rilevanti,l'intervento di restauro e' qui limitato alla pulitura e al consolidamento delle parti di intonaco e della pietra dello zoccolo soggette a fessurazione.Rilevante e' la presenza di vegetazione rampicante che copre gran parte degli elementi architettonici fino al cornicione superiore.I serramenti in legno non necessitano di interventi diretti,mentre la porta esterna d'ingresso, soggetta ad esfoliazione dovuta all'azione dell'acqua piovana, necessita di una raschiatura a livello della pittura superficiale e di una conseguente riverniciatura.In generale, lo stato di conservazione di tutti gli elementi e materiali presenti in questa fascia e' molto buono e non necessita di interventi radicali.Come il resto dell'edificio, anche questa parte sara' soggetta ad una pulitura generale e ad un trattamento superficiale di protezione.
-
71
SEZIONEscala 1:50
G8
G8
G6
G5
G2
G7
G3
G5
G5G1
G1
G1G6
G1
G7G5 G9
B6
D4D5
F1
B10
B9
B8
D3
D2
B5
R1
R1
R5
R4
R4
R4R4 R1
R3
R3
R3 R3
R3
R3
R4
R2
R2
R2
DEGRADO
PRESENZA DI VEGETAZIONE FESSURAZIONE
ESEMPI DI INTERVENTO
DISTACCO
SCAGLIATURA
ESFOLIAZIONEINCROSTAZIONE
MACCHIA DI RUGGINE
MACCHIA NERA
stuccatura e reintegrazione
consolidamento
diserbo
raschiatura e verniciatura
pulitura R1
R2
R3
R4
R5
-
P r o g e t t a z i o n e d e g l i i n t e r n i anno accademico
03/04Uno spazio espositivo ai Tolentini
Prof. Arrigo Rudi
Il corso di Progettazione degli Interni richiedeva la realizzazione di un allestimento per uno spazio espositivo nella sede IUAV dei T o l e n t i n i .Gli artisti per cui andava allestito lo spazio sono Castagna e Finotti, entrambi autori che lavorano con i pi diversi materiali e realizzano opere di una certa grandezza, che trovano una perfetta collocazione in uno spazio aperto come quello del Tolentini.Ho pensato di collocare le prime due opere, rispettivamente un'opera di Castagna e una di Finotti, nell'ingreso dello spazio espositivo, in modo tale da introdurre fin da subito il visitatore all'interno della mostra.Il chiostro stato interamente dedicato alle opere di Finotti che poggiano su dei basamenti realizzati in legno che posano a loro volta su una pavimentazione, sempre in legno, che va a riempire l ' intero spazio.Nel giardino, invece, si trovano le opere di Castagna, lavori che risultano particolarmente adatti a questo spazio, visto il continuo riferimento che fanno alla natura.Anche in questo caso ho pensato alla realizzazione di una pavimentazione in legno, che questa volta va anche ad indirizzare il percorso all'interno dell'area. Un ulteriore ritmo all'interno del percorso dato anche da degli scavi, di diverse profondit, su cui va a collocarsi la pavimentazione, grazie ai quali la percezione sonora dei passi diventa diversa di volta in volta.
72
-
73
-
1. La grande donna tartaruga2. Memoria gotica3. Anubi4. Il grande cobra5. Immagine dissepolta6. Anatomico che cammina7. Il nido di zeno8. Le vele9. I sassi d'oro10. La foresta di Birnham11. Gli occhi degli alberi12. Il canneto
1 2
3
4 5
6
7
8
9 10
11
12
Collocazione delle opere in ingresso Collocazione delle opere nel chiostro Collocazione delle opere nel giardino
Dettaglio della pavimentazione in legno del girardino
74
-
Allestimento nel chiostro
Allestimento nel giardino
Basamenti in legno delle opere
Dettaglio della pavimentazione in legno del chiostro
Dettagli di alcuni basamenti
Dettaglio della seduta in legno collocata nel girardino
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-
Workshop di Composizione ArchitettonicaProf. Franca Pittaluga
anno accademico
03/04 Il labirinto
Il Workshop di Composizione Architettonica tenuto dalla Prof. Franca Pittaluga aveva come obiettivo la realizzazione di un labirinto un po p a r t i c o l a r e .Siamo infatti partiti dalla pianta di un labirinto del Serlio che stato diviso in 9 quadre, ognuna della quali aveva un tema progettuale diverso da sviluppare a diverse scale.In particolar modo io ho lavorato sul Mercato Meccanico, uno spazio concepito come un grande parcheggio multipiano in cui la macchina diventa l'elemento pi importante guidando l'intero movimento all'interno delle 4 strutture che abbiamo sviluppato.L'idea che abbiamo cercato di realizzare stata guidata dalla realizzazione di quelle che chiamiamo Bolle. Infatti queste Bolle raccolgono in se il motivo di interesse per cui qualcuno debba andare a questo parcheggio, dato che all'interno di esse sono collocati un Drive In, un centro commerciale, un museo verticale, una galleria multimediale, una piscina, delle palestre e dei parchi che sviluppano al loro interno dei microclimi diversi.Tutti questi spazi sono accessibili al puibblico che pu entrarvi a piedi, parcheggiando in uno dei livelli del garage, ma soprattutto vi si pu accedere direttamente in macchina, basti pensare che il museo verticale visibile grazie all'inserimento al suo interno di un elevatore per vetture che permette di percorrere in senso verticale questo spazio, oppure la galleria multimediaale, concepita anche questa come una sorta di spazio espositivo, niente altro che un tunnel che, perforando pi livelli, pernette all'automobile di risalire grazie all'uso di una sorta di scala mobile che pernette di attraversare il tutto con la macchina a motore s p e n t o .Ogni spazio che non direttamente acessibile con l'auto comunque uno spazio trasparente, grazie all'uso di superfici realizzate in meteriale plastico o in vetro, e quindi anche solo passandoci davanti si pu perfettamente sapere cosa accade all'interno.
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Brano di Citt
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W o r k s h o p - C o n c o r s o anno accademico
03/04Progettati il Lat su Misura
Per il corso concorso Progettati il LaT su MIsura, abbiamo sviluppato uno spazio che viene modellato da due semplici elementi : i l tessuto e i l legno.Collocando stoffe colorate e disegnate con fantasie geometriche su delle semplici guide scorrevoli, siamo riusciti a realizzare uno spazio estremamente flessibile, e che si dilata anche oltre al limite fisico della stanza, propagandosi all'esterno con l'uso di fibre ottiche che vanno ad i l luminare lo spazio del g iardino.All'interno del Bar, l'uso del legno ci ha permesso di realizzare semplicemente le zone di servizio e quelle di uso da parte di chi si serve dello spazio del bar.Anche in questo spazio una funzione particolare data al tessuto che va a determinare il t ra t tamento de l le pa re t i i n te rne .L'intero progetto stato quindi realizzato con dei sistemi economici e di facile r e a l i z z a z i o n e .I
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arch. MICOL PILLONvia ROMA 13/1530020 MEOLOV E N E Z I A
cell. [email protected] micol.stea