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La prossima legge di Bilancio r bisogna dar nulla per scontat parlamentare che faccia preva particolare attenzione ai giovan per l'autunno che non si limiti a legge di Bilancio prima del voto profondo cambiamento: dalla c dalle politiche del rigore neolib inizio fondato sugli investimen Governatore della Banca d'Ita ripresa economica che non sar occupazionale. Una affermazi Governo e da Renzi di fronte a che ci colloca soltanto al terz dobbiamo rifuggire da soluzio l’attuale legislatura in scadenz obiettivi che abbiano tra di lor esempio, sotto il profilo del lavo nella individuazione di soluzioni 1) Crescita : va senz'altro pr macchinari con il superammo innovazione e della "fabbrica tecnologie applicate al ciclo organizzativo, è sempre stato u ripresa dell'economia. Su ques incentivazione al loro acquisto modernizzazione del nostro app 2) Giovani : va evitata una pole equilibrio tra interessi conciliabi la pensione, ai giovani il lavor lavoro della Camera, e che h sociale, contenuti nella legge d più facilmente lavoro, oltre a 1 rappresenta un passaggio fondamentale d to e combattere, se sarà necessario, una alere scelte orientate alla crescita, al lavo ni. Si tratta, in sostanza, di costruire una " a distribuire bonus e mance elettorali, ess o del prossimo anno, ma che apra la stra crisi più lunga e profonda mai vissuta dall'O berista pilotate dalla destra conservatrice e enti, sullo sviluppo e sull'uguaglianza so alia Vincenzo Visco ci ha ammoniti a pr rebbero strutturali e in ogni caso con una ione che smonta i toni esageratamente a un PIL che cresce dell'1,5%, secondo l zultimo posto in Europa. Per questo, ne oni contingenti, quelle che hanno caratter za, e concentrare la nostra attenzione su ro coerenza e soprattutto prospettiva. Il t oro e dello Stato sociale, dovrebbe acquis i normative che diano indicazioni di prospe roseguita la scelta di incentivare l'acqui ortamento istituito da Calenda, a partire a 4.0". L'aumento delle vendite di ma produttivo, non solo manifatturiero, m un indicatore di salute del Paese e l'anticam sto aspetto bisogna insistere, proseguen o e alla loro diffusione, che rappresenta parato produttivo. emica strumentale tra le generazioni e va r ili, sempre ricordando la positività della ca ro" che abbiamo impostato due anni fa, ha portato ai provvedimenti sulle pension di Bilancio dello scorso anno. Se vogliamo agli incentivi all'assunzione, va consolid di fine legislatura. Non a battaglia politica e oro e al welfare, con "Piattaforma Sociale" sendo questa l'ultima ada a una stagione di Occidente, aggravata europea, a un nuovo ociale. Di recente, il roposito dei segni di a insufficiente crescita e ottimistici usati dal le ultime previsioni, e ella legge di Bilancio, rizzato in alcuni casi u pochi e selezionati tema dei giovani, ad sire un valore centrale ettiva. uisto di tecnologie e e dai settori di forte acchine utensili e di ma anche digitale e mera di una più larga ndo sulla strada della anche un fattore di ricercato un punto di ampagna "agli anziani come Commissione ni, a partire dall'APE o che i giovani trovino data la strada della

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La prossima legge di Bilancio rappresenta un passaggio fondamentale di fine legislatura. Non bisogna dar nulla per scontato e combattere, se sarà necessario, una battaglia politica e parlamentare che faccia prevalere scelte orientate alla crescita, al lavoparticolare attenzione ai giovani. Si tratta, in sostanza, di costruire una "Piattaforma Sociale" per l'autunno che non si limiti a distribuire bonus e mance elettorali, essendo questa l'ultima legge di Bilancio prima del voto del prosprofondo cambiamento: dalla crisi più lunga e profonda mai vissuta dall'Occidente, aggravata dalle politiche del rigore neoliberista pilotate inizio fondato sugli investimenti, sullo sviluppo e sull'uguaglianza sociale. Di recente, il Governatore della Banca d'Italia Vincenzo Visco ci ha ammoniti a proposito dei segni di ripresa economica che non sarebbero strutturali e in ogni caso con una insufficiente crescoccupazionale. Una affermazione che smonta i tGoverno e da Renzi di fronte a un PIL che cresce dell'1,5%, secondo le ultime previsioni, e che ci colloca soltanto al terzdobbiamo rifuggire da soluzioni contingenti, quelle che hanno caratterizzato in alcuni casi l’attuale legislatura in scadenzaobiettivi che abbiano tra di loro coerenza e sopratesempio, sotto il profilo del lavoro e dello Stato sociale, dovrebbe acquisire un valore centrale nella individuazione di soluzioni normative che diano indicazioni di prospettiva.

1) Crescita: va senz'altro proseguita la scelta di incentivare l'acquisto di tecnologie e macchinari con il superammortamento istituito da Calenda, a partire dai settori di forte innovazione e della "fabbrica 4.0". L'aumento delle vendite di tecnologie applicate al ciclo produttivo, non solo manifatturiero, ma anche digitale e organizzativo, è sempre stato un indicatore di salute del Paese e l'anticamera di una più larga ripresa dell'economia. Su questo aspetto bisogna iincentivazione al loro acquisto e alla loro diffusione, che rappresenta anche un fattore di modernizzazione del nostro apparato produttivo.

2) Giovani: va evitata una polemica strumentale tra le generazioni e va ricequilibrio tra interessi conciliabili, sempre ricordando la positività della campagna "agli anziani la pensione, ai giovani il lavoro" che abbiamo impostato due anni fa, come Commissione lavoro della Camera, e che ha portato ai provvedimsociale, contenuti nella legge di Bilancio dello scorso anno. Se vogliamo che i giovani trovino più facilmente lavoro, oltre agli incentivi all'assunzione, va consolidata la strada della

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La prossima legge di Bilancio rappresenta un passaggio fondamentale di fine legislatura. Non bisogna dar nulla per scontato e combattere, se sarà necessario, una battaglia politica e parlamentare che faccia prevalere scelte orientate alla crescita, al lavoparticolare attenzione ai giovani. Si tratta, in sostanza, di costruire una "Piattaforma Sociale" per l'autunno che non si limiti a distribuire bonus e mance elettorali, essendo questa l'ultima legge di Bilancio prima del voto del prossimo anno, ma che apra la strada a una stagione di profondo cambiamento: dalla crisi più lunga e profonda mai vissuta dall'Occidente, aggravata

liberista pilotate dalla destra conservatrice europeasugli investimenti, sullo sviluppo e sull'uguaglianza sociale. Di recente, il

Governatore della Banca d'Italia Vincenzo Visco ci ha ammoniti a proposito dei segni di ripresa economica che non sarebbero strutturali e in ogni caso con una insufficiente crescoccupazionale. Una affermazione che smonta i toni esageratamente ottimistici Governo e da Renzi di fronte a un PIL che cresce dell'1,5%, secondo le ultime previsioni, e che ci colloca soltanto al terz’ultimo posto in Europa. Per questo, nelladobbiamo rifuggire da soluzioni contingenti, quelle che hanno caratterizzato in alcuni casi l’attuale legislatura in scadenza, e concentrare la nostra attenzione su pochi e selezionati obiettivi che abbiano tra di loro coerenza e soprattutto prospettiva. Il tema dei giovani, ad esempio, sotto il profilo del lavoro e dello Stato sociale, dovrebbe acquisire un valore centrale nella individuazione di soluzioni normative che diano indicazioni di prospettiva.

: va senz'altro proseguita la scelta di incentivare l'acquisto di tecnologie e macchinari con il superammortamento istituito da Calenda, a partire dai settori di forte innovazione e della "fabbrica 4.0". L'aumento delle vendite di macchine utensili e di tecnologie applicate al ciclo produttivo, non solo manifatturiero, ma anche digitale e organizzativo, è sempre stato un indicatore di salute del Paese e l'anticamera di una più larga ripresa dell'economia. Su questo aspetto bisogna insistere, proseguendo sulla strada della incentivazione al loro acquisto e alla loro diffusione, che rappresenta anche un fattore di modernizzazione del nostro apparato produttivo.

: va evitata una polemica strumentale tra le generazioni e va ricequilibrio tra interessi conciliabili, sempre ricordando la positività della campagna "agli anziani la pensione, ai giovani il lavoro" che abbiamo impostato due anni fa, come Commissione lavoro della Camera, e che ha portato ai provvedimenti sulle pensioni, a partire dall'APE sociale, contenuti nella legge di Bilancio dello scorso anno. Se vogliamo che i giovani trovino più facilmente lavoro, oltre agli incentivi all'assunzione, va consolidata la strada della

La prossima legge di Bilancio rappresenta un passaggio fondamentale di fine legislatura. Non bisogna dar nulla per scontato e combattere, se sarà necessario, una battaglia politica e parlamentare che faccia prevalere scelte orientate alla crescita, al lavoro e al welfare, con particolare attenzione ai giovani. Si tratta, in sostanza, di costruire una "Piattaforma Sociale" per l'autunno che non si limiti a distribuire bonus e mance elettorali, essendo questa l'ultima

simo anno, ma che apra la strada a una stagione di profondo cambiamento: dalla crisi più lunga e profonda mai vissuta dall'Occidente, aggravata

dalla destra conservatrice europea, a un nuovo sugli investimenti, sullo sviluppo e sull'uguaglianza sociale. Di recente, il

Governatore della Banca d'Italia Vincenzo Visco ci ha ammoniti a proposito dei segni di ripresa economica che non sarebbero strutturali e in ogni caso con una insufficiente crescita

oni esageratamente ottimistici usati dal Governo e da Renzi di fronte a un PIL che cresce dell'1,5%, secondo le ultime previsioni, e

ultimo posto in Europa. Per questo, nella legge di Bilancio, dobbiamo rifuggire da soluzioni contingenti, quelle che hanno caratterizzato in alcuni casi

, e concentrare la nostra attenzione su pochi e selezionati . Il tema dei giovani, ad

esempio, sotto il profilo del lavoro e dello Stato sociale, dovrebbe acquisire un valore centrale nella individuazione di soluzioni normative che diano indicazioni di prospettiva.

: va senz'altro proseguita la scelta di incentivare l'acquisto di tecnologie e macchinari con il superammortamento istituito da Calenda, a partire dai settori di forte

macchine utensili e di tecnologie applicate al ciclo produttivo, non solo manifatturiero, ma anche digitale e organizzativo, è sempre stato un indicatore di salute del Paese e l'anticamera di una più larga

nsistere, proseguendo sulla strada della incentivazione al loro acquisto e alla loro diffusione, che rappresenta anche un fattore di

: va evitata una polemica strumentale tra le generazioni e va ricercato un punto di equilibrio tra interessi conciliabili, sempre ricordando la positività della campagna "agli anziani la pensione, ai giovani il lavoro" che abbiamo impostato due anni fa, come Commissione

enti sulle pensioni, a partire dall'APE sociale, contenuti nella legge di Bilancio dello scorso anno. Se vogliamo che i giovani trovino più facilmente lavoro, oltre agli incentivi all'assunzione, va consolidata la strada della

flessibilità previdenziale per chi è prossimo alla pensione, che abbiamo conquistato con le forme di anticipo pensionistico (l'APE sociale e volontaria e la normativa per i "precoci"), al fine di favorire lo sblocco del turnover nei settori pubblici e privati, andando oltre la pur preziosa sperimentazione dell'anticipo pensionistico che resta in vigore solo fino al 2018. Un salutare ricambio di lavoratori nelle aziende, che accompagni i più anziani verso la pensione e non verso una disoccupazione di fine carrieraobiettivo utile sotto il profilo sociale ed economico.

3) Previdenza: dobbiamo includere nel beneficio dell'anticipo pensionistico anche coloro che hanno fatto domanda per l'APE sociale e per l'uscita dal lavoro con 41 anni di contr("precoci") e che, pur avendone i requisiti, non rientrano nei numeri e nelle risorse previste nella legge di Bilancio dello scorso anno. Si tratta di trovare una copertura aggiuntiva perché le richieste sono andate al di là delle più rosee aspettati

4) Il futuro previdenziale dei giovaninel verbale firmato dal Governo nel settembre scorso a proposito di "pensione contributiva di garanzia". Sappiamo che si tratta di un l'azione politica e parlamentare delle prossime legislature, perché parliamo di raggiungere il traguardo di una pensione dignitosa (1.000/1.500 euro mensili?) per gli attuali giovani (e non più) che andranno in pensione alla metà degli anni '30 di questo secolo. Un primo passo può essere compiuto cancellando il vincolo assurdo che impone, a chi vorrà andare in pensione a 63 anni con l'assegno esclusivamente calcolato con il sistema contributivo (si tratta di coche hanno iniziato a lavorare dal 1996), di avere una pensione di importo almeno equivalente a 2,8 volte l'assegno minimo, circa 1.255 euro mensili. Un traguardo difficilmente raggiungibile da chi passa la vita nel lavoro discontinuo a bassa retribuzipropria perversione contenuta nella attuale legislazione.

5) Lavori di cura: va prevista una normativa che finalmente riconosca, con contribuzione figurativa sotto forma di contributi, i lavori di cura.

6) Assistenza familiari disabiliutilizzato sia dagli uomini sia dalle donne, è una misura a sostegno delle famiglie in vigore dal 2000. Si può rafforzare tale strumento aumentando il periodo.

7) Età pensionabile : va affrontato il tesempre in salita: si è abbassata inaspettatamente nel 2015 e, secondo alcuni demografi, si abbasserà anche quest'anno. Di conseguenza, anche il meccanismo va corretto e deve prevedere non solo l'innalzamento ma anche il rallentamento o lo stop nella salita. Una causa sociale di questo fenomeno è da attribuire alla rinuncia alle cure da parte della popolazione più povera, in articolare i pensionati: da qui un tendenziale aumento della mortalità.

8) Occupazione: non vanno dimenticate le situazioni di crisi (150 tavoli aperti) e va prevista una revisione della normativa degli ammortizzatori sociali che ne prolunghi la durata.

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r chi è prossimo alla pensione, che abbiamo conquistato con le forme di anticipo pensionistico (l'APE sociale e volontaria e la normativa per i "precoci"), al fine di favorire lo sblocco del turnover nei settori pubblici e privati, andando oltre la pur

ziosa sperimentazione dell'anticipo pensionistico che resta in vigore solo fino al 2018. Un salutare ricambio di lavoratori nelle aziende, che accompagni i più anziani verso la pensione e non verso una disoccupazione di fine carriera, che in molti casi conduce alla povertà, è un obiettivo utile sotto il profilo sociale ed economico.

: dobbiamo includere nel beneficio dell'anticipo pensionistico anche coloro che hanno fatto domanda per l'APE sociale e per l'uscita dal lavoro con 41 anni di contr("precoci") e che, pur avendone i requisiti, non rientrano nei numeri e nelle risorse previste nella legge di Bilancio dello scorso anno. Si tratta di trovare una copertura aggiuntiva perché le richieste sono andate al di là delle più rosee aspettative: un positivo successo.

Il futuro previdenziale dei giovani : va dato seguito a quanto concordato con i sindacati nel verbale firmato dal Governo nel settembre scorso a proposito di "pensione contributiva di garanzia". Sappiamo che si tratta di un percorso che dovrà necessariamente coinvolgere l'azione politica e parlamentare delle prossime legislature, perché parliamo di raggiungere il traguardo di una pensione dignitosa (1.000/1.500 euro mensili?) per gli attuali giovani (e non

n pensione alla metà degli anni '30 di questo secolo. Un primo passo può essere compiuto cancellando il vincolo assurdo che impone, a chi vorrà andare in pensione a 63 anni con l'assegno esclusivamente calcolato con il sistema contributivo (si tratta di coche hanno iniziato a lavorare dal 1996), di avere una pensione di importo almeno equivalente a 2,8 volte l'assegno minimo, circa 1.255 euro mensili. Un traguardo difficilmente raggiungibile da chi passa la vita nel lavoro discontinuo a bassa retribuzipropria perversione contenuta nella attuale legislazione.

: va prevista una normativa che finalmente riconosca, con contribuzione figurativa sotto forma di contributi, i lavori di cura.

6) Assistenza familiari disabili : il congedo biennale per assistere familiari disabili viene utilizzato sia dagli uomini sia dalle donne, è una misura a sostegno delle famiglie in vigore dal 2000. Si può rafforzare tale strumento aumentando il periodo.

: va affrontato il tema del suo innalzamento. L'aspettativa di vita non è più sempre in salita: si è abbassata inaspettatamente nel 2015 e, secondo alcuni demografi, si abbasserà anche quest'anno. Di conseguenza, anche il meccanismo va corretto e deve

lzamento ma anche il rallentamento o lo stop nella salita. Una causa sociale di questo fenomeno è da attribuire alla rinuncia alle cure da parte della popolazione più povera, in articolare i pensionati: da qui un tendenziale aumento della mortalità.

: non vanno dimenticate le situazioni di crisi (150 tavoli aperti) e va prevista una revisione della normativa degli ammortizzatori sociali che ne prolunghi la durata.

r chi è prossimo alla pensione, che abbiamo conquistato con le forme di anticipo pensionistico (l'APE sociale e volontaria e la normativa per i "precoci"), al fine di favorire lo sblocco del turnover nei settori pubblici e privati, andando oltre la pur

ziosa sperimentazione dell'anticipo pensionistico che resta in vigore solo fino al 2018. Un salutare ricambio di lavoratori nelle aziende, che accompagni i più anziani verso la pensione e

duce alla povertà, è un

: dobbiamo includere nel beneficio dell'anticipo pensionistico anche coloro che hanno fatto domanda per l'APE sociale e per l'uscita dal lavoro con 41 anni di contributi ("precoci") e che, pur avendone i requisiti, non rientrano nei numeri e nelle risorse previste nella legge di Bilancio dello scorso anno. Si tratta di trovare una copertura aggiuntiva perché

ve: un positivo successo.

: va dato seguito a quanto concordato con i sindacati nel verbale firmato dal Governo nel settembre scorso a proposito di "pensione contributiva di

percorso che dovrà necessariamente coinvolgere l'azione politica e parlamentare delle prossime legislature, perché parliamo di raggiungere il traguardo di una pensione dignitosa (1.000/1.500 euro mensili?) per gli attuali giovani (e non

n pensione alla metà degli anni '30 di questo secolo. Un primo passo può essere compiuto cancellando il vincolo assurdo che impone, a chi vorrà andare in pensione a 63 anni con l'assegno esclusivamente calcolato con il sistema contributivo (si tratta di coloro che hanno iniziato a lavorare dal 1996), di avere una pensione di importo almeno equivalente a 2,8 volte l'assegno minimo, circa 1.255 euro mensili. Un traguardo difficilmente raggiungibile da chi passa la vita nel lavoro discontinuo a bassa retribuzione. Una vera e

: va prevista una normativa che finalmente riconosca, con contribuzione

congedo biennale per assistere familiari disabili viene utilizzato sia dagli uomini sia dalle donne, è una misura a sostegno delle famiglie in vigore dal

ma del suo innalzamento. L'aspettativa di vita non è più sempre in salita: si è abbassata inaspettatamente nel 2015 e, secondo alcuni demografi, si abbasserà anche quest'anno. Di conseguenza, anche il meccanismo va corretto e deve

lzamento ma anche il rallentamento o lo stop nella salita. Una causa sociale di questo fenomeno è da attribuire alla rinuncia alle cure da parte della popolazione più povera, in articolare i pensionati: da qui un tendenziale aumento della mortalità.

: non vanno dimenticate le situazioni di crisi (150 tavoli aperti) e va prevista una revisione della normativa degli ammortizzatori sociali che ne prolunghi la durata.

9) Lavoro per i giovani : va bene l'incentivo esclusivamente per l'occupazione a tempo indeterminato, ma a condizione che si tratti di una misura strutturale e lineare. Dobbiamo dire basta alla filosofia malata del Jobs Act con gli incentivifiniscono o si abbassano, vedono un ritorno alle assunzioni precarie.

SINISTRA PD - LABURISTI, 21

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: va bene l'incentivo esclusivamente per l'occupazione a tempo indeterminato, ma a condizione che si tratti di una misura strutturale e lineare. Dobbiamo dire basta alla filosofia malata del Jobs Act con gli incentivi-spot di 2 o 3 anni che, quando

no o si abbassano, vedono un ritorno alle assunzioni precarie.

21 settembre 2017

: va bene l'incentivo esclusivamente per l'occupazione a tempo indeterminato, ma a condizione che si tratti di una misura strutturale e lineare. Dobbiamo dire

spot di 2 o 3 anni che, quando