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Page 1: PIANO OPERATIVO PER L’ATTUAZIONE DEL GPP · SALERNO ed AMBIENTE ITALIA: Wasteless : per attivare azioni concrete e condivise di prevenzione e riduzione dei rifiuti e diffonderle

I – 61121 Pesaro, Viale A. Gramsci, 4 Tel. 0721. 3592396 Fax. 0721. 3592431 E_mail : [email protected] Iternet : www.provincia.ps.it/ambiente

Pagina 1 di 7 R:\Uzone\UAMBI\ACQUISTI VERDI\2010\piano\Piano_GPP.doc

PIANO OPERATIVO PER L’ATTUAZIONE DEL GPP

Assessorato Ambiente, Beni ambientali, gestione rifiuti, Educazione ambientale, Inquinamento acque, suolo ed atmosfera, Servizi pubblici locali, Reti informatiche ed innovazione, Politiche comunitarie e Politiche per lo sviluppo locale Assessore Tarcisio Porto Serv. 4.3 - Ambiente, Agricoltura, Energia e Sviluppo fonti rinnovabili e Pianificazione Ambientale Dirigente del Servizio 4.3: Dott.ssa Elisabetta Cecchini C.S.P.A. s.r.l.– Dott.ssa Carla Battelli tel. +39 07213592738 fax. +39 07213592718 [email protected]

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Introduzione Il cambiamento climatico, l’eccessivo sfruttamento di risorse naturali – energetiche e materiali, la continua riduzione della biodiversità e l’aumento della povertà non possono essere affrontati senza che ci sia una transizione verso produzioni e pratiche di consumo più sostenibili. Con i propri acquisti il settore pubblico è responsabile del 17% del PIL: questo consistente potere d’acquisto può essere usato per orientare il mercato verso la fornitura di prodotti e servizi più sostenibili. Il GPP - Green Public Procurement è uno strumento per lo sviluppo sostenibile volto a rivedere le pratiche degli acquisti nella pubblica amministrazione, favorendo l'utilizzo di beni e servizi che riducono l'uso delle risorse naturali, la produzione dei rifiuti, le emissioni inquinanti, i pericoli e i rischi ambientali per la salute e l’utilizzo di fonti energetiche non rinnovabili. In una parola il GPP è rivolto a ridurre l'impatto ecologico delle amministrazioni pubbliche, attraverso la scelta di prodotti e servizi migliori, sulla base dell'impatto ambientale che essi producono durante tutto il ciclo della loro vita, dall’estrazione delle materie prime alle fasi di fabbricazione, distribuzione, uso/consumo e di “fine vita” (recupero, riciclo o smaltimento). Uno degli strumenti più efficaci alla concreta attuazione di un programma di Green Public Procurement é che questo entri, in qualità di obiettivo, nella programmazione dell’ente, ad esempio nei PEG. Così nel 2010 il Servizio Ambiente ha inserito tra gli obiettivi prioritari l’applicazione del GPP negli appalti della Provincia e supporto agli Enti del territorio che vogliono approcciarsi a tali best practices ed in particolare la realizzazione di un piano d’attuazione del GPP.

Questo Piano operativo, approvato formalmente dalla Giunta, include:

obiettivi ambientali (ai sensi della DGP 139/2007);

beni/servizi per i quali introdurre i criteri ecologici (riferimento al Piano d’Azione Nazionale per il GPP);

Azioni chiave per il raggiungimento degli obiettivi di GPP

Identificazione delle strutture competenti

sistemi di monitoraggio (vedi Documento di Posizionamento Tecnico 3/2007 del gruppo di lavoro nazionale).

Contesto L’Amministrazione Provinciale anche all’avvio del nuovo mandato legislativo ha mantenuto la propria azione in materia di sviluppo sostenibile: • All’inizio del 2010 è stato organizzato un evento formativo per incoraggiare modelli di produzione e di consumo responsabili per le aziende e gli Enti del territorio • Nell’estate del 2010 è stato realizzato e presentato per partecipare ai bandi europei life+ un progetto, in collaborazione con TECLA – UNIONE PROVINCE ITALIANE, PROVINCIA DI SALERNO ed AMBIENTE ITALIA: Wasteless: per attivare azioni concrete e condivise di prevenzione e riduzione dei rifiuti e diffonderle come esempi in Europa • Si sta portando avanti la contabilità ambientale: un sistema contabile parallelo alla rendicontazione economica e finanziaria, riguardante nello specifico le tematiche ambientali di competenza diretta ed indiretta dell’Ente. • L’Assessorato ambiente della Provincia ha avviato il Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001, con l'intento di estendere l'esperienza maturata dall'intera Provincia ed è in procinto di ottenere il numero di certificazione

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• E’ partito un ambizioso progetto di educazione alimentare che possa raggiungere tutte le fasce d’età per sensibilizzare all’aspetto ambientale di ciò che mangiamo, diffondere la conoscenza ed il consumo di prodotti di eccellenza del proprio territorio ed accrescere la consapevolezza sulla qualità dei prodotti alimentari e degli apporti calorici assimilati • Il Centro di Educazione Ambientale dell'Amministrazione Provinciale di Pesaro e Urbino - Assessorato Ambiente ha promosso la formazione e la crescita culturale in campo ambientale nelle scuole e realizzato iniziative di informazione di carattere naturalistico- ambientale realizzate sul territorio provinciale con l'utilizzo anche del materiale editoriale raccolto negli anni dalla biblioteca provinciale presso il centro del San Bartolo • La Provincia di Pesaro e Urbino ha aderito al progetto “piano d’azioni educative sugli obiettivi di sviluppo del millennio attraverso i gemellaggi Nord/Sud” finanziato dall’Unione Europea, con il coordinamento dell’Università di Venezia, Cà Foscari, volto all’educazione ai giovani e alle loro famiglie agli Obiettivi del Millennio, tra cui il 7°: “Assicurare la sostenibilità ambientale” • La Provincia ha aderito al “Countdown 2010” attraverso una serie di convegni (ben 11) nel periodo da giugno a dicembre 2010 nel territorio provinciale sul tema della Biodiversità ed inoltre è stato realizzato un progetto formativo sul tema, col contributo dell’Università di Urbino: “W la Biodiversità” per la formazione sulla tematica della conservazione della biodiversità nelle scuole • La Provincia ha preso parte alla stesura ed ha aderito al progetto “prevenzione e riduzione dei rifiuti e riutilizzo a fini sociali per la Prov incia di Pesaro e Urbino” dell’Università di Bologna • Partecipazione al progetto “Un bosco per Kyoto” e vincita del Premio nazionale in virtù degli interventi volti alla creazione di boschi e alla gestione sostenibile di quelli esistenti • In corso di realizzazione, finanziato con fondi FESR, il progetto sulla sponda sinistra del Fiume Metauro, alla foce a Fano, è volto a tutelare e valorizzare le risorse del territorio promuovendo da un lato la salvaguardia dell’ambiente con l’intervento di recupero del sentiero esistente, dall’altro sostenendo la promozione della fruizione sostenibile del patrimonio naturale e culturale per il miglioramento della qualità della vita. • Adesione al protocollo di intesa con Comune di Pesaro, Unione pian del Bruscolo, Confindustria, CNA, API, Confartigianato e partecipazione alle iniziative per la graduale trasformazione delle aree produttive del distretto pesarese in Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (APEA) • Adesione al progetto “Un libro per l’ambiente” assieme a Legambiente. Il progetto è rivolto alle classi III, IV e V delle Primarie ed alle I, II e III delle Secondarie di I° grado. L'adesione di 10 classi permette di avvicinarsi all’editoria per ragazzi sulle tematiche ambientali, come momento qualificante del percorso didattico. Obiettivi del Piano Il Piano operativo riprende gli obiettivi ambientali strategici della Delibera di approvazione delle politiche di GPP: la DGP 139/2007: a. Efficienza e risparmio nell’uso di risorse naturali b. Riduzione quantitativa dei rifiuti prodotti c. Riduzione delle emissioni inquinanti e dell’uso di sostanze pericolose d. Sostituzione delle fonti energetiche non rinnovabili con fonti energetiche rinnovabili. La realizzazione operativa del Piano permetterà di perseguire questi risultati:

- ottenere risparmi economici ed ambientali col miglioramento degli acquisti

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- promuovere l’innovazione di processo e di prodotto nelle aziende locali, inducendo, attraverso gli appalti pubblici, migliori prestazioni ambientali

- in linea con Agenda 21: perseguimento dello sviluppo sostenibile sia come integrazione dell’aspetto economico con quello sociale e ambientale sia come diffusione della consapevolezza del consumo sostenibile nel personale degli Enti pubblici e nei fornitori

Azioni esterne di sensibilizzazione

1. Organizzazione evento formativo per tutti gli Enti del territorio e le ditte interessate (già realizzato nel 2010 dall’Ufficio Economato col supporto di Punto 3)

2. I fornitori più vicini si possono individuare usando sempre il mercato elettronico(ME.PA): occorre una iniziativa di presentazione e di informazione agli operatori economici per le procedure di acquisto col ME.PA.. La Provincia si deve allineare agli standard di altre amministrazioni pubbliche dello Stato dove il ricorso al mercato elettronico è una modalità acquisita che permette di venire a contatto con gli operatori del territorio e richiedere prodotti ecologici e agevolare la dematerializzazione delle procedure di acquisto. Per realizzare un’iniziativa di questo tipo si stanno al momento prendendo contatti con CONSIP e con le associazioni di categoria.

3. Informazione ai fornitori : comunicazione attraverso lettera informativa della politica degli acquisti verdi dell’Amministrazione, della DGP 139/2007, del PAN ecc. al fine di sensibilizzare ed interessare il fornitore alle politiche di GPP dell’Amministrazione.

Azioni interne all’Amministrazione

1. Analisi attività dell’Ente : Il Libro aperto gruppo di lavoro sugli Acquisti Verdi nazionale sostiene che “Non è strettamente necessaria. Talvolta alcuni enti cominciano ad attuare il GPP nell’ambito di quei settori in cui la sperimentazione è più semplice ed avanzata”. L’analisi degli acquisti in questa prima fase non è così rilevante per lo sviluppo del GPP: la scelta di adottare bandi con criteri ecologici per alcuni prodotti e magari non per altri purtroppo è dettata molto dall’offerta (infatti non esistono scelte “verdi” per tutto!) e anche dalle categorie merceologiche già individuate dal P.A.N.. Tuttavia appare opportuno realizzare, per l’anno 2010, sia un questionario da trasmettere ai responsabili dei centri di costo che individua se vengono già fatti acquisti verdi e si è consci di farli sia una intervista alla Sig.ra Del Monte Sabrina (Servizio Economato) sulle categorie di acquisti più consistenti e che pertanto hanno l’impatto maggiore.

2. Costituzione di un Gruppo di lavoro: “Coordinamento GPP” per il Piano operativo composto da:

- un Coordinatore, rappresentato dal Dirigente del Servizio 4.3; - uno staff tecnico; - eventualmente, qualora fosse necessario e conformemente alle risorse di bilancio, un supporto tecnico esterno per la definizione di aspetti specifici. 3. Stato dell’arte nell’acquisizione di beni e servizi verdi: molti uffici fanno acquisti ecologici

(Barriere stradali: PEFC, Vestiario: marchio oeko tex e ISO 14001, ecc.) pertanto appare opportuno redigere un questionario per i responsabili dei centri di costo che riesca ad individuare se vengono già fatti acquisti verdi(questa indagine era già stata effettuata da Focus Lab ma oramai è obsoleta)

4. Individuazione dei criteri ecologici da inserire nei bandi di gara e nei contratti della PA: sia la succitata DGP che il Decreto interministeriale di approvazione del PAN hanno individuato le categorie merceologiche su cui applicare il GPP nell’acquisto; per due categorie sono stati individuati anche i criteri ecologici (il criterio ecologico e’ un requisito che deve essere rispettato da un prodotto o da un produttore per dimostrare che quel dato prodotto o processo produttivo ha un impatto ambientale ridotto rispetto a un prodotto o processo che svolga la stessa funzione) ma per le altre categorie occorre studiare caso per caso basandosi anche sull’offerta del mercato.

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5. Attuazione del GPP: esistono già vari marchi che certificano la conformità dei prodotti ai requisiti ecologici: occorre l’applicazione operativa dell’inserimento del criterio ecologico nel bando di gara. In questa tappa è fondamentale il coinvolgimento dei fornitori per: verificare la disponibilità dei prodotti sul mercato, andare incontro alle esigenze delle imprese che devono adeguare i loro modi di produzione/prodotti alle richieste dell’ente. Il Servizio Ambiente nei suoi acquisti richiede, laddove possibile, caratteristiche ecologiche ai fornitori. Con la collaborazione dell’ufficio economato questa pratica interesserà un maggior numero di categorie merceologiche, o almeno quelle previste dal P.A.N. Nazionale. Per raggiungere l’obiettivo di GPP del Piano si prevede questa procedura: a) l’ufficio che deve predisporre un bando/capitolato, prima dell’emanazione dello stesso, inserisce i criteri GPP (laddove emergano problematiche per l’inserimento, l’ufficio contatta il Coordinamento GPP); b)il bando/ capitolato in bozza viene trasmesso, per via telematica, allo Staff tecnico del Coordinamento GPP che si occupa del supporto all’applicazione dei Criteri, apportando eventuali modifiche e ritrasmette il bando/ capitolato convalidato all’ufficio proponente, per la sua pubblicazione e prende le informazioni necessarie per il monitoraggio. Il Piano d’Azione Nazionale GPP individua 11 categorie rientranti nei settori prioritari di intervento per il GPP, selezionate tenendo conto degli impatti ambientali e dei volumi di spesa pubblica coinvolti. Le tipologie prioritarie previste nel PAN abbracciano di fatto tutti i beni e servizi acquistabili dalla PA: • arredi (mobili per ufficio, arredi scolastici, arredi per sale archiviazione e sale lettura); • edilizia (costruzioni e ristrutturazioni di edifici con particolare attenzione ai materiali da costruzione, costruzione e manutenzione delle strade); • gestione dei rifiuti; • servizi urbani e al territorio (gestione del verde pubblico, arredo urbano); • servizi energetici (illuminazione, riscaldamento e raffrescamento degli edifici, illuminazione pubblica e segnaletica luminosa); • elettronica (attrezzature elettriche ed elettroniche d’ufficio e relativi materiali di consumo, apparati di telecomunicazione); • prodotti tessili e calzature; • cancelleria (carta e materiali di consumo); • ristorazione (servizio mensa e forniture alimenti); • servizi di gestione degli edifici (servizi di pulizia e materiali per l’igiene); • trasporti (mezzi e servizi di trasporto, sistemi di mobilità sostenibile). Il Piano d’Azione Nazionale ha come elemento caratterizzante, l’individuazione di “Criteri ambientali minimi” per ogni gruppo di prodotto, che dovranno essere inseriti nei bandi di gara per l’acquisto di beni e servizi delle amministrazioni centrali e che saranno il punto di riferimento per tutti gli acquisti degli altri enti pubblici. L’utilizzo dei Criteri ambientali minimi e il rispetto delle indicazioni contenute nel Piano nazionale saranno l’elemento che qualificherà come “acquisto sostenibile” una procedura di acquisto della pubblica amministrazione. Tali criteri ambientali “minimi”, per ciascuna tipologia di acquisto che ricade nell’ambito delle categorie merceologiche individuate, saranno emanati con appositi decreti del Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare.

6. Formazione, informazione, diffusione interna: organizzazione evento formativo (già realizzato nel 2010 dall’Ufficio Economato col supporto di Punto 3). Inoltre occorre

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predisporre locandine o circolari-mail che invitano i dipendenti ad osservare semplici regole che, se rispettate, potranno portare risparmio delle risorse, anche quelle finanziarie oltre che naturali. La complessità del lavoro da avviare, sia nella analisi, che nella applicazione dei criteri ecologici nei bandi, fanno emergere la necessità di ulteriori momenti formativi allo scopo anche di rafforzare una visione condivisa all’interno della Provincia per quanto attiene alle strategie degli acquisti Verdi. Volendo elencare i settori che sarebbe utile coinvolgere nella formazione, dovrebbero essere coinvolti:

Acquisti/Provveditorato/Economato

Ambiente/sviluppo sostenibile

Ufficio Tecnico

Opere pubbliche - cantieri stradali

Edilizia (introduzione di misure di efficienza energetica e di materiali eco-efficienti in ristrutturazioni e nuova edilizia)

Sistema informativo (per acquisizione attrezzature informatiche ed elettroniche)

Direzione Generale per diffondere l’approccio presso tutto l’Ente

Centri Job (responsabili acquisti)

Ufficio controllo di gestione 7. Declinare la strategia provinciale per l’introduzione del GPP nella pratica quotidiana

dell’Amministrazione in obiettivi operativi del 2011(percentuale di spesa da eco-riconvertire e scadenze per esempio) per alcune categorie di beni e/o servizi fra quelle sopra dette in riferimento al documento di posizionamento tecnico del gruppo di lavoro Acquisti Verdi nazionale 3/2007.

8. predisposizione schede di monitoraggio degli acquisti verdi e avvio di un archivio dei bandi verdi della Provincia di Pesaro e Urbino sulla base del quale prevedere l’inserimento dei criteri ecologici nei prossimi bandi. Il Gruppo di lavoro si incontrerà con periodicità da stabilire per esaminare il percorso in atto ed eventualmente rivedere/modificare alcune procedure che potessero aver manifestato problematiche, ponendo in atto strategie di miglioramento continuo. Per quel che riguarda il monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi di GPP di cui sopra il Coordinamento adatterà in base alle esigenze della Provincia le schede del sistema di monitoraggio approvate dal gruppo di lavoro sugli Acquisti Verdi nazionale, nell’ambito dell’associazione Agende 21 Locali Italiane (Documento di posizionamento tecnico 3/2007). Il Gruppo di Lavoro provinciale, si occuperà di redigere un report elaborato a partire dalle schede ricevute, con cadenza almeno annuale e che costituirà comunque strumento indispensabile per proseguire col progetto di contabilità ambientale.

Funzioni competenti L’attuazione del Piano è assegnata al Coordinamento GPP di cui sopra. Il Coordinamento GPP sarà chiamato ad attuare direttamente le azioni che ricadono sui propri Servizi sollecitando l’impegno e la collaborazione degli altri attori responsabili. L’attuazione del Piano comporta un profondo cambiamento delle modalità ordinarie di programmazione delle risorse di acquisto e consumo di beni e servizi e talvolta di organizzazione del lavoro. Questo cambiamento potrà avvenire e mantenersi nel tempo se frutto di un atteggiamento collaborativo di tutti gli attori coinvolti che saranno chiamati a integrare le proprie competenze con una accresciuta responsabilità ambientale. Sarà compito del Coordinamento GPP facilitare la creazione di tale spirito collaborativo e adottare modalità organizzative e operative che

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agevolino il cambiamento del “modus operandi” quotidiano affinché l’introduzione dei criteri ecologici non si traduca in un maggior carico di lavoro per il personale provinciale addetto agli acquisti. A tal fine il Coordinamento GPP, svolgerà l’attività di “Help desk” interno e per gli altri Enti del territorio provinciale fornendo supporto all’inserimento dei criteri ecologici all’interno dei bandi e dei capitolati come sopra descritto. LA DIRIGENTE DEL SERVIZIO 4.3 Dott.ssa Elisabetta Cecchini