piano triennale · ex art.1, comma 14, legge n.107/2015. approvato dal consiglio di istituto nella...

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1 Istituto Comprensivo I.C. delle Quattro Valli Piazza Ferraro 10 - 14045 Incisa Scap.no (AT) Tel 0141 791002 Fax 0141 747656 e-mail: [email protected] - e-mail pec: [email protected] Codice Fiscale: 91013380059- C.M. ATIC815009 PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 14-01-2016

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1

Istituto Comprensivo

I.C. delle Quattro Valli

Piazza Ferraro 10 - 14045 Incisa Scap.no (AT)

Tel 0141 791002 – Fax 0141 747656

e-mail: [email protected] - e-mail pec:

[email protected]

Codice Fiscale: 91013380059- C.M. ATIC815009

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

approvato dal Consiglio di Istituto

nella seduta del 14-01-2016

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INDICE

pag.

PREMESSA 3

ORGANIZZAZIONE GENERALE DELL’ISTITUTO 4

I PLESSI 5

CONTESTO SOCIO-CULTURALE 6

MISSION 7

VISION 8

PRIORITÀ, TRAGUARDI ED OBIETTIVI 10

SCELTE CONSEGUENTI AI RISULTATI DELLE PROVE INVALSI 12

PROPOSTE E PARERI PROVENIENTI DAL TERRITORIO E DALL’UTENZA 13

SCELTE CONSEGUENTI ALLE PREVISIONI DI CUI ALLA LEGGE 107/15 14

FINALITÀ DELLA LEGGE E COMPITI DELLA SCUOLA 14

OBIETTIVI PRIORITARI ADOTTATI DALLA SCUOLA FRA QUELLI

INDICATI DALLA LEGGE107/15

14

SCELTE DI PIANIFICAZIONE CURRICOLARE 18

Il curricolo d’Istituto 19

Profilo educativo e culturale in uscita 19

PIANO DI MIGLIORAMENTO 24

Progetti di miglioramento 46

Educazione alle pari opportunità e prevenzione della violenza di genere 61

Insegnamento lingua inglese nella scuola primaria 61

Ambienti di apprendimento 62

Inclusione e integrazione 62

Valutazione e certificazione delle competenze 64

Continuità orientamento 74

Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale 75

Rapporti scuola famiglia 79

Scelte di gestione, di organizzazione e di governance:

Opzioni, orientamento, valorizzazione del merito, figure di coordinamento

79

FABBISOGNO DI ORGANICO 83

posti comuni e di sostegno 83

posti di potenziamento 84

posti per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario 84

Fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali 85

Didattica laboratoriale 85

Apertura pomeridiana delle scuole 86

Uso dei locali al di fuori dei periodi di attività didattiche 86

PIOANO DI FORMAZIONE IN SERVIZIO DOCENTI E PERSONALE ATA 87

Formazione in servizio a.t.a 94

Elenco allegati 95

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PREMESSA

- Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo “Delle Quattro

Valli” di Incisa Scapaccino, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n.

107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino

delle disposizioni legislative vigenti”;

- il piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della

scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio

atto di indirizzo prot. 2543 A/19 del 21/08/15;

- il piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta del 12/01/16;

- il piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 14 /01/16

- il piano è stato rivisto per gli adeguamenti necessari per gli a.s. 2016-2017, 2017/2018, e

2018/2019 sentito il parere del collegio Docenti, del Consiglio d’Istituto e le proposte provenienti

dal territorio e degli utenti di riferimento

- il piano è pubblicato sul sito e sul portale unico dei dati della scuola.

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ORGANIZZAZIONE GENERALE DELL’ISTITUTO

Organigramma

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Le Scuole dell’Istituto

INFANZIA Scuola dell’Infanzia di

BUBBIO

Scuola dell’Infanzia di

CASTEL BOGLIONE

Scuola dell’Infanzia di

CASTELNUOVO BELBO

Scuola dell’Infanzia di

INCISA SCAPACCINO

Scuola dell’Infanzia di

MONASTERO

Scuola dell’Infanzia di

MOMBARUZZO

Scuola dell’Infanzia di

VESIME

PRIMARIA

Scuola Primaria di

BUBBIO

Scuola Primaria di

CALAMANDRANA

Scuola Primaria di

CASTEL BOGLIONE

Scuola Primaria di

CASTELNUOVO

Scuola Primaria di

CORTIGLIONE

Scuola Primaria di

INCISA

Scuola Primaria di

LOAZZOLO

Scuola Primaria di

MONASTERO

Scuola Primaria di

MOMBARUZZO

Scuola Primaria di

VESIME

SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Sec. di I grado di

INCISA SCAPACCINO

Sec. di I grado di

MONASTERO

Sec. di I grado di

MOMBARUZZO Sec. di I grado di

VESIME

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CONTESTO SOCIO CULTURALE

Il primo settembre 2015 si costituisce l’Istituto comprensivo delle Quattro Valli, in esso confluiscono,

in seguito ad atto di dimensionamento, le istituzioni scolastiche di scuola dell’infanzia, primaria e

secondaria di I grado, dei comuni di Incisa, Calamandrana, Castelnuovo Belbo, Cortiglione,

Mombaruzzo già afferenti all’Istituto Comprensivo di Incisa Scapaccino e le analoghe realtà

scolastiche dei comuni di Bubbio, Castel Boglione, Loazzolo, Monastero Bormida, Vesime, facenti

in precedenza parte dell’Istituto Comprensivo di Vesime.

La nuova configurazione scolastica risulta così costituita da 21 plessi sia di paesi limitrofi sia

di realtà più lontane tra loro e con utenza proveniente anche da paesi confinanti dove sono ubicate le

scuole delle valli Belbo, Bormida, Cervino, Tiglione, che danno il nome all’ Istituto. Una realtà

piuttosto composita fatta di piccole scuole di paesi medio – piccoli, accomunate dal contesto

collinare del Monferrato o di quello già montano nel caso delle Langhe astigiane dell’alta val Bormida

e da un tessuto sociale ed economico produttivo simile, ma caratterizzato talora da specificità

territoriali più marcate.

Il flusso migratorio registrato dai paesi dell'Europa dell'Est, dal Nord-Africa e dall’Asia

soprattutto negli anni passati ha comportato l’iscrizione nella scuola dell'obbligo di molti alunni

stranieri di prima e seconda generazione e le conseguenti esigenze di accoglienza e di integrazione

socio culturale e linguistica. I dati sulla popolazione scolastica rilevano, inoltre, in percentuali

piuttosto significative, l'esistenza di situazioni di bisogni educativi speciali, svantaggio socio-

economico e/o linguistico, handicap e alcuni casi di soggetti a rischio di dispersione.

Con riferimento all’ambito prettamente economico si rileva che nel territorio si svolgono

attività legate soprattutto al settore agro-alimentare (coltivazione di vigneti, noccioleti e ortaggi

pregiati, allevamento, produzione di vini d.o.c e formaggi d.o.p.) e al terziario in continua

espansione, ma sono pure presenti aziende artigianali e industriali, che esportano i loro manufatti nel

resto dell’Italia e all'estero (lavorazione del legno, ditte vinicole, zuccherifici, fabbriche meccaniche,

di trasformazione alimentare).

Il patrimonio naturalistico del Monferrato e della Langa astigiana valorizzato anche

dall’Unesco e la presenza di circuiti eno-gastronomici di eccellente livello rappresentano un punto

di forza dell’aspetto turistico del territorio.

In questo tessuto produttivo si sono progressivamente registrati tuttavia i riflessi economici

recessivi generali, che hanno determinato in alcune zone situazioni di precarietà e insicurezza

lavorativa, modificando il contesto socio economico di riferimento

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MISSION DELL’ISTITUTO

L’istituto comprensivo delle Quattro Valli intende caratterizzarsi come scuola che consideri prioritaria

la centralità degli allievi con tutte le loro esigenze formative, attenta alle diverse potenzialità per

promuovere la crescita e il successo scolastico di ciascuno.

Le esigenze/bisogni fondamentali che connotano la realtà in cui questa Scuola opera e a cui essa

intende rispondere sono i seguenti:

- inclusione di tutti e di ciascuno con rispetto delle differenze e dei bisogni educativi speciali

- accoglienza e integrazione con particolare riferimento agli aspetti linguistici e socio -culturali

per realizzare una autentica scuola interculturale, che sappia accettare la sfida che la diversità

pone

- il traguardo e il consolidamento delle competenze oltre che dei saperi di base irrinunciabili

- potenziamento delle competenze linguistiche e scientifiche anche in un’ottica di

approfondimento ed espansione disciplinare, consolidando, altresì, mediante una didattica

interdisciplinare e trasversale, tutti i saperi disciplinari.

In particolare per rispondere alle esigenze di genitori ed alunni e ai bisogni del territorio, fruendo

altresì delle professionalità interne ed esterne disponibili, si individuano le seguenti priorità:

agevolare il diritto – dovere allo studio e realizzare piani di studio che rispondano ai bisogni

educativi e alle esigenze formative degli alunni

favorire l’inserimento scolastico e l’integrazione, a tutti i livelli, degli alunni stranieri e degli

alunni in difficoltà

rinforzare, consolidare e favorire tutti gli atteggiamenti che permettono lo “stare bene a

scuola”

coordinare interventi atti a prevenire situazioni di disagio, insuccesso formativo e più in

generale la dispersione scolastica

attuare interventi di recupero, consolidamento e potenziamento

promuovere attività di approfondimento al fine di valorizzare le abilità in previsione del

proseguimento del percorso di studi e/o conseguimento di certificazioni

avviare attività che sviluppino la conoscenza di sé e le capacità di interazione nel contesto

socio- culturale- territoriale in cui si opera

accompagnare gli alunni nel complesso percorso adolescenziale: promuovendo interventi

finalizzati ad accettare i mutamenti evolutivi fisici e psicologici e a superare eventuali

situazioni di conflitto e disagio

Principi e valori di riferimento

Il principio dell'azione educativa del nostro Istituto trova ispirazione nello “Star bene a scuola”

attraverso:

l'offerta di pari opportunità di sviluppo e di formazione della persona e contribuire con ogni mezzo

a colmare le differenze sociali e culturali.

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la diversificazione della proposta formativa, adeguandola alle esigenze e alle potenzialità di

ciascuno.

la valorizzazione delle molteplici risorse esistenti sul territorio (enti locali, associazioni culturali,

società sportive, gruppi di volontariato) allo scopo di realizzare un progetto educativo ricco e

articolato, affinché l’offerta formativa della scuola non si limiti alle sole attività curricolari e assuma

un più ampio ruolo di promozione culturale e sociale.

L’Istituzione Scolastica garantisce, nell’erogazione del servizio:

l’assenza di discriminazioni per motivi riguardanti il sesso, l’etnia, la lingua, la religione, le

opinioni politiche, le condizioni psicologiche, fisiche e socioeconomiche

si impegna a facilitare i rapporti tra alunni, dirigente scolastico, insegnanti, famiglie e

personale, promuovendo la collaborazione, il rispetto reciproco e lo spirito di tolleranza.

La scuola, nella gestione del servizio, applica criteri di imparzialità, equità, continuità, diritto di

scelta, partecipazione, efficienza ed efficacia. Tali criteri vengono adattati alle particolari condizioni

e risorse economiche e professionali dell’Istituto e al contesto sociale, culturale ed economico.

Nei comportamenti, nelle azioni e nelle attività tutti sono impegnati a praticare tali principi e valori.

VISION

ATTO DI INDIRIZZO RIGUARDANTE LA PREDISPOSIZIONE DEL

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

a.s. 2016/2017 – 2017/2018 – 2018/2019

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

DEFINISCE

i seguenti indirizzi per le attività dell’Istituto sulla base dei quali il Collegio dei docenti elaborerà il Piano

dell’offerta formativa relativa al triennio 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019;

Le attività dell’I.C. delle Quattro Valli, nel quale sono confluiti l’ex I.C. di Incisa Scapaccino e l’ex I.C. di

Vesime sono descritte nel piano dell’offerta formativa che l’Istituzione scolastica predispone con tutte le sue

componenti per il trienno 2016-2019, coerentemente con gli obiettivi di miglioramento individuati nei RAV

delle due scuole , delle strategie e delle risorse necessarie per il raggiungimento degli obiettivi generali delle

Indicazioni nazionali e degli obiettivi prioritari della Legge 107/2015.

Il piano dell’offerta formativa garantisce l’esercizio del diritto degli studenti al successo formativo,

all’integrazione e all’inclusione sociale e alla realizzazione delle potenzialità di ciascuno secondo il principio

dell’uguaglianza e delle pari opportunità per tutti.

L’offerta formativa dell’Istituto concorre al pieno sviluppo delle potenzialità di ciascuno innalzando i livelli

di istruzione, le competenze dei discenti nel rispetto dei diversi stili di apprendimento, consentendo agli

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studenti di stare al passo con il progresso culturale, tecnologico e scientifico e preparandosi ad affrontare gli

studi della scuola secondaria di II grado.

Ai fini di cui sopra il POF triennale deve rispondere a:

Analisi dei bisogni degli utenti e del territorio

Programmazione di azioni educativo -didattiche in risposta ai bisogni individuati

Definizione degli obiettivi generali e dei profili in uscita dai vari ordini dai vari gradi

Descrizione degli obiettivi specifici di apprendimento declinati in conoscenze, abilità e competenze

Definizione delle finalità dei progetti di Istituto sviluppati con obiettivi diversi a seconda dell’età degli

alunni e del grado di scuola che frequentano

Oltre agli obiettivi di apprendimento l’attività didattica dovrà essere finalizzata a:

1. Potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano nonché alla

lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione europea, anche mediante l’utilizzo della metodologia CLIL

2. Potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi

speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati in collaborazione con i servizi socio-

sanitari e assistenziali

3. Potenziamento delle competenze logico-matematiche e scientifiche

4. Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano sia

dal punto di vista dell’alimentazione che del movimento

5. Potenziamento dei linguaggi non verbali e multimediali e sviluppo delle competenze digitali

6. Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell’arte e nella conoscenza dei

beni architettonici del territorio

La programmazione dei docenti terrà in debito conto l’attivazione di:

percorsi di recupero nel piccolo gruppo

percorsi di tutoring e peer education

percorsi personalizzati per alunni con DSA o EES

attività extra curricolari coerenti con le finalità esplicitate e rispondenti ai bisogni delle famiglie

percorsi di potenziamento negli ambiti sopra esplicitati

Dal punto di vista della mediazione didattica e degli ambienti di apprendimento sarà data priorità al processo

di apprendimento-insegnamento centrato sull’alunno, sulla didattica per competenze, sul lavoro di gruppo,

sulla didattica laboratoriale anche attraverso la flessibilità nell’uso delle aule tecnologicamente più attrezzate.

Nell’ottica e nella pratica di sinergia con il territorio saranno sfruttate tutte le potenzialità offerte dal territorio.

Le attività del piano dell’offerta formativa saranno organizzate in modo trasversale tenendo sempre presente:

l’educazione alla cittadinanza consapevole che sviluppi e rafforzi il rispetto di sé stessi, degli altri,

dell’ambiente circostante, delle regole civili

Il Ptof dovrà altresì rispondere alle esigenze di formazione del Collegio, tenuto conto del RAV dei due vecchi

Istituti e dei piani di miglioramento programmati.

Saranno calendarizzate:

Attività di formazione di innovazione didattica in particolare “didattica per competenze”

Attività di formazione per la costruzione del curricolo di Istituto

Attività di formazione coerenti con le azioni del Piano nazionale scuola digitale

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Attività concordate con la rete d’ambito 14 per la formazione

Sono ammesse attività di formazione organizzate da enti esterni o da altri Istituti coerenti con le esigenze

individuate finalizzate al miglioramento dell’azione didattica.

Il piano triennale indicherà il piano di formazione del personale ATA, il fabbisogno di risorse professionali

docente ed ATA, strumentali, materiali ed infrastrutturali in stretta sinergia con i servizi generali e

amministrativi, per i quali il Dirigente Scolastico fornisce in attuazione dell’art.25 del D.lgs 165/2001 le

direttive di massima per lo svolgimento delle specifiche attività previste dai servizi.

Le Funzioni strumentali individuate dal Collegio, i collaboratori del Dirigente Scolastico, i referenti di plesso,

i Coordinatori di Classe, i responsabili dei progetti di ampliamento dell’offerta formativa garantiranno

l’attuazione del piano fungendo da raccordo tra l’ambito gestionale e l’ambito didattico.

PRIORITÀ, TRAGUARDI ED OBIETTIVI DEL RAV

Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel

Rapporto di Autovalutazione (RAV) e viene pubblicato sul portale Scuola in Chiaro del Ministero

dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e sul sito della Scuola all’indirizzo:

http://www.icdellequattrovalli.gov.it

In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, le

risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli

apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.

Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi

conclusivi dei RAV dei due ex Istituti e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di

processo a breve e medio termine.

Le priorità e i traguardi che gli ex Istituti si erano assegnati nell’a.s. 2014/2015 a conclusione del

primo rapporto di autovalutazione erano:

AREA : Risultati nelle prove standardizzate nazionali

PRIORITA’

Dal RAV di INCISA Dal RAV di VESIME

Migliorare gli esiti delle prove standardizzate con

l'obiettivo di ampliare la fascia mediana dei risultati.

Migliorare l’approccio con la cultura della

valutazione invalsi per superare le difficoltà

riscontrate, da parte degli alunni, al completamento

delle prove

TRAGUARDO

Ampliare la fascia intermedia dei risultati, riducendo

la varianza all'interno della classe

Migliorare gli esiti delle prove standardizzate e

l’approccio con le prove invalsi, affinché i risultati

riflettano l'andamento scolastico

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e le motivazioni delle scelte effettuate erano le seguenti:

Considerato strategico l'obiettivo di una buona preparazione degli allievi, di cui gli esiti delle prove

standardizzate, sono un parametro importante, si decide di adottare come prioritarie azioni volte al

miglioramento degli esiti medesimi.

Di seguito gli obiettivi di processo che gli ex Istituti avevano scelto di adottare in vista del

raggiungimento dei traguardi

AREA

Curricolo, progettazione e valutazione

OBIETTIVI

Individuazione di nuclei di apprendimento

fondanti e condivisi da inserire in un curricolo

verticale di istituto.

Somministrazione di prove oggettive elaborate

dai

nuclei della didattica per

competenze per le classi

individuate

Mediazione didattica innovativa di lavoro per

competenze

Somministrazione di prove per tutte le classi coerenti

con i nuclei individuati e la mediazione didattica

Confronto e condivisione dei criteri di valutazione alla

luce delle nuove impostazioni didattiche.

e le motivazioni delle scelte effettuate erano le seguenti:

“le scelte effettuate permetteranno di chiarire e condividere le priorità strategiche dal punto di vista

dei nuclei di apprendimento curricolari, di recuperare l'interesse e la motivazione degli alunni, di

uniformare le modalità di verifica, concordare criteri di valutazione coerenti con il progetto di

miglioramento.”

A conclusione del secondo e terzo rapporto RAV negli a.s. 2015/2016, 2016/2017 e 2017/2018 il

nucleo di autovalutazione dell’Istituto decide di confermare sostanzialmente oltre alla priorità

emersa, traguardi e obiettivi di processo per aver modo di consolidare e continuare operativamente

le azioni progettuali intraprese, ritenute interventi strutturali di notevole rilevanza e impegno, pertanto

realizzabili e valutabili solo in un’ottica di lungo periodo. In particolare dai rapporti di

autovalutazione si enucleano:

AREA : Risultati nelle prove standardizzate nazionali

PRIORITA' TRAGUARDO

Migliorare l’approccio con la cultura della valutazione

Invalsi e gli esiti delle prove standardizzate per

ampliare la fascia media dei risultati.

Rav 2016

Ampliare la fascia intermedia dei risultati, riducendo la

varianza tra le classi. Migliorare gli esiti delle prove

standardizzate.

Rav 2017

Ampliare la fascia intermedia dei risultati, riducendo la varianza all'interno delle classi. Migliorare gli esiti delle prove standardizzate.

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Rav 2018 Ampliare la fascia intermedia dei risultati,

riducendo la varianza all'interno delle classi. Migliorare gli esiti delle prove standardizzate.

Con la motivazione: “Si pone come obiettivo strategico e prioritario il miglioramento degli esiti delle

prove standardizzate. Si lavorerà per ottenere una maggiore congruenza tra i risultati delle prove in

classe per disciplina e quelli delle prove standardizzate a livello nazionale anche attraverso progetti

di potenziamento e di recupero.”

Il nucleo di valutazione conferma anche gli obiettivi di processo:

Individuazione di nuclei di apprendimento fondanti e condivisi per completare il curricolo verticale

di istituto.

Mediazione didattica innovativa di lavoro per competenze

Somministrazione di prove oggettive elaborate dai nuclei della didattica per competenze per le

classi individuate, uguali per tutti i plessi

Confronto e condivisione dei criteri di valutazione alla luce delle nuove impostazioni didattiche.

Con la motivazione:

Gli obiettivi sopra descritti permetteranno di chiarire e condividere le priorità strategiche dal punto

di vista dei nuclei di apprendimento curricolari, di recuperare l'interesse e la motivazione degli alunni,

di uniformare le modalità di verifica, concordare criteri di valutazione coerenti con il progetto di

miglioramento. L’individuazione di figure docenti che agevolino il passaggio di informazioni fra i

diversi ordini di scuola risulterà importante per promuovere in maniera concreta e fattiva la cultura

della continuità verticale anche in relazione alla progressiva costruzione del curricolo d’Istituto.

SCELTE CONSEGUENTI AI RISULTATI DELLE

PROVE INVALSI

L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate

nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti elementi:

dalla lettura e interpretazione dati Rav 2015:

Punti di forza Punti di debolezza

punteggio positivo e talora più che positivo nei tre livelli

di rilevazione

- punteggi in linea con quelli di riferimento regionali e di

area geografica, in genere in qualche livello di valutazione

superiori a quello nazionale

- sostanziale omogeneità tra gli ambiti disciplinari di

Italiano e Matematica

- sostanziale omogeneità tra le rilevazioni nei diversi

segmenti di scolarità soprattutto per quanto riguarda

Italiano

il livello di apprendimento intermedio è poco numeroso;

la disparità a livello di risultati tra gli alunni più dotati e

quelli meno non si mantiene del tutto stabile con il

progredire del livello di scolarizzazione.

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dalla lettura e interpretazione dati Rav 2016:

Punti di forza Punti di debolezza

Dalla lettura e interpretazione dei risultati emerge quanto

segue: I risultati delle prove standardizzate nazionali non

sono in tutte le scuole in linea con le medie nazionali. Il

punteggio attribuito ad alcuni plessi viene influenzato

negativamente dall’alta percentuale di cheating. L’alta

percentuale di cheating si ritrova in classi con un numero

ridotto di alunni e i risultati delle prove non rispecchiano

il vero andamento della classe. In altri plessi invece si

registrano punteggi in linea con quelli di riferimento

regionali e di area geografica, in genere in qualche livello

di valutazione superiori a quello nazionale, soprattutto

nella scuola secondaria di 1^grado. Non si rilevano

sensibili disparità a livello di risultati tra gli alunni meno

dotati e quelli più dotati nel corso della loro permanenza

a scuola

Il livello di apprendimento intermedio è poco numeroso.

Per la scuola primaria i risultati delle prove standardizzate

nazionali non sempre riflettono l’andamento scolastico

delle classi in tutti i plessi.

dalla lettura e interpretazione dati Rav 2017:

Punti di forza Punti di debolezza

Dalla lettura e interpretazione dei risultati emerge quanto

segue: I risultati delle prove standardizzate nazionali sono

leggermente superiori alle medie nazionali. L’alta

percentuale di cheating si ritrova in pluriclassi composte

da gruppi ristretti di alunni e i risultati delle prove non

rispecchiano il reale andamento della classe. In altri plessi

invece si registrano punteggi in linea con quelli di

riferimento regionali e di area geografica, in genere in

qualche livello di valutazione anche superiori a quelli

regionali e nazionali. Non si rilevano sensibili disparità a

livello di risultati tra gli alunni inseriti nelle diverse fasce

di livello nel corso della loro permanenza a scuola

Per la scuola Secondaria di I grado i risultati delle prove

standardizzate nazionali non sempre riflettono

l’andamento scolastico delle classi in tutti i plessi.

dalla lettura e interpretazione dati Rav 2018:

Punti di forza Punti di debolezza

Dalla lettura e interpretazione dei risultati emerge quanto

segue: I risultati delle prove standardizzate nazionali sono

superiori alle medie nazionali in quasi tutti i plessi. In altri

plessi invece si registrano punteggi in linea con quelli di

riferimento regionali e di area geografica, in genere in

qualche livello di valutazione anche superiori a quelli

regionali e nazionali. Non si rilevano sensibili disparità a

livello di risultati tra gli alunni inseriti nelle diverse fasce

di livello nel corso della loro permanenza a scuola

Solo in una sezione di scuola Secondaria di I grado, il cui

numero di alunni anche con presenza di allievi portatori di

versamente abili era superiore ai parametri previsti dalla

norma, i risultati delle prove standardizzate nazionali in

italiano, sono stati inferiori alle medie geografiche di

riferimento.

In conseguenza delle priorità, dei traguardi e gli obiettivi enucleati dal RAV così come dall’analisi

dei punti di forza e debolezza l’Istituto intraprende le azioni progettuali esplicitate dal Piano di

Miglioramento.

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PROPOSTE E PARERI PROVENIENTI DAL

TERRITORIO E DALL’UTENZA

Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano e di rilevazione dei bisogni, si è lavorato

in sinergia con il territorio preservando un percorso di continuità già in atto.

Nel corso di tali contatti, l’amministrazione comunale di Incisa Scapaccino, sede di Presidenza, ha

manifestato la propria disponibilità e collaborazione al progetto di conoscenza e valorizzazione dei

territori che compongono l’I.C. delle Quattro Valli in seguito al dimensionamento.

L’istituto comprensivo delle Quattro Valli, così come la maggior parte degli Istituti della provincia

di Asti, lavora in rete al fine di ottimizzare le risorse e dare omogeneità alle azioni da mettere in atto

a livello educativo.

Sono attive le seguenti reti relative a:

1. piano di inclusione

2. piano nazionale per il potenziamento e contrasto della dispersione scolastica

3. piano di azioni e iniziative per la prevenzione dei fenomeni di bullismo

4. contratto di Fiume Belbo

5. Rete di scopo She Piemonte per la promozione della salute

6. Sicurezza

7. Piano per la valorizzazione del patrimonio artistico culturale del territorio

Le scuole collaborano con Enti privati e pubblici del territorio quali amministrazioni comunali, Coni,

Asl, Provincia, Forestale, Università, Ente Parchi, Gruppo storico 1514, Istituto per la Resistenza di

Asti. Anche le associazioni presenti sul territorio contribuiscono all’ampliamento dell’offerta

formativa (Rotary Canelli, Associazione Valle Belbo Pulita, Biblioteche di Castelnuovo Belbo,

Fontanile e di Asti). L’Istituto partecipa annualmente ai bandi della Fondazione Cassa di Risparmio

Asti e della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino per le linee progettuali Progetto Diderot e

collabora attivamente con alcune realtà produttive e di servizi (Pinin Pero, Chiarlo, In Chiaro,

Araldica di CastelBoglione, Francone, La Conchiglia, Il Melograno) della zona, partecipando a

progetti e campagne di sensibilizzazione patrocinate dalla Provincia di Asti.

SCELTE CONSEGUENTI ALLE PREVISIONI DI

CUI ALLA LEGGE 107/15

FINALITÀ DELLA LEGGE E COMPITI DELLA SCUOLA

Nel rispetto del ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza, dell’innalzamento dei

livelli di istruzione e delle competenze degli studenti, salvaguardando i tempi e gli stili di

apprendimento, la prevenzione delle disuguaglianze socio culturali e territoriali, la dispersione

scolastica in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale dei diversi gradi, la Legge

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107 si propone di dare piena attuazione all’autonomia delle istituzioni scolastiche che garantiscono

la partecipazione alle decisioni degli organi collegiali al fine di perseguire gli obiettivi della

programmazione triennale dell’offerta formativa anche mediante forme di flessibilità dell’autonomia

didattica e organizzativa.

OBIETTIVI PRIORITARI ADOTTATI DALLA SCUOLA FRA

QUELLI INDICATI DALLA LEGGE

Il piano dell’offerta formativa dell’istituto intende:

garantire l’esercizio del diritto degli studenti al successo formativo, all’integrazione e

all’inclusione sociale e alla realizzazione delle potenzialità di ciascuno secondo il principio

dell’uguaglianza e delle pari opportunità per tutti.

concorrere al pieno sviluppo delle potenzialità di ciascuno innalzando i livelli di istruzione,

le competenze dei discenti nel rispetto dei diversi stili di apprendimento, consentendo agli studenti di

stare al passo con il progresso culturale, tecnologico e scientifico e preparandosi ad affrontare gli

studi della scuola secondaria di II grado.

A partire dall’analisi dei bisogni e delle priorità, il Collegio Docenti persegue le finalità individuate

dall’atto di Indirizzo della Dirigente Scolastica e le traduce nelle seguenti azioni progettuali:

1 OBIETTIVO FORMATIVO

Favorire il diritto allo studio di ciascun alunno

potenziando le competenze linguistiche, con particolare

riferimento alla lingua italiana.

FINALITA’ EDUCATIVE

Favorire l’inserimento e l’integrazione di tutti gli alunni,

provenienti anche da realtà linguistiche e culturali

diverse

Favorire l’apprendimento della lingua e della cultura

italiana e il confronto con le altre culture

Facilitare il successo formativo

AZIONI PER IL POTENZIAMENTO

DELLE COMPETENZE LINGUISTICHE

IN LINGUA ITALIANA

- Monitorare le esigenze di alfabetizzazione di I e II

livello, di recupero e di potenziamento della lingua italiana

- Partecipare al Bando ex art 9 e dell’antidispersione

- attivare percorsi di alfabetizzazione, recupero e

potenziamento

- attivare momenti di sdoppiamento delle pluriclassi

OBIETTIVI OPERATIVI –

FASE DI ALFABETIZZAZIONE-

a- Saper comunicare e farsi comprendere

b- Acquisire il lessico di base

c- Acquisire le funzioni comunicative di base

d- Saper comprendere brevi messaggi orali e scritti

e- Saper produrre semplici frasi

f- Saper esporre in modo semplice contenuti delle varie

discipline

OBIETTIVI OPERATIVI –

FASE DI RECUPERO

a- Potenziare le abilità di base per il raggiungimento

degli obiettivi minimi

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2 OBIETTIVO FORMATIVO

Potenziamento delle competenze linguistiche, con

particolare riferimento alla lingua inglese e ad altre lingue

dell’Unione europea

FINALITA’ EDUCATIVE

Favorire l’inserimento e l’integrazione di tutti gli alunni,

provenienti anche da realtà linguistiche e culturali diverse

Favorire la multiculturalità

Favorire la competenza comunicativa in lingua inglese

AZIONI PER IL POTENZIAMENTO

DELLE COMPETENZE LINGUISTICHE

IN LINGUA INGLESE

Partecipare al Bando CLIL A1 Eccellenza primo ciclo

Attivare percorsi CLIL nell’ambito del curricolo

verticale, coinvolgendo le classi terminali della scuola

Primaria e le prime classi della Scuola secondaria di I

grado Attivare progetti per implementare nelle classi la

presenza di teacher assistant Organizzare pratiche didattiche di potenziamento

linguistico con progetti che prevedano anche l’apporto

di esperti madrelingua finalizzati al conseguimento delle

certificazioni Ket e Delf

OBIETTIVI OPERATIVI

a- Passare da un codice linguistico all’altro

b- Potenziare la conoscenza e l’uso del lessico e delle

strutture sintattiche dei due codici linguistici

c- Potenziare l’apprendimento della lingua inglese usata

come mezzo per conoscere, approfondire, esprimere i

contenuti di altre discipline

d- Incrementare la conoscenza di ambiti disciplinari di

lingua italiana, storia, arte,

e- Pianificare attività di drammatizzazione, di scambi di

ruolo in fase di verifica finale

f- Produrre e condividere materiali anche multimediali

quali filmati, presentazioni del percorso in PowerPoint

g- Facilitare il percorso di continuità, favorendo il raccordo

disciplinare tra i diversi segmenti di scolarità

h- Conseguire certificazioni linguistiche nella prima e

seconda lingua comunitaria

3 OBIETTIVO FORMATIVO

1. Potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto

allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali

attraverso percorsi individualizzati e personalizzati in

collaborazione con i servizi socio-sanitari e assistenziali

FINALITA’ EDUCATIVE

Favorire lo “star bene a scuola”

Prevenire ogni forma di discriminazione, attuando

percorsi personalizzati, rispondenti alle singole esigenze

educative

Favorire il diritto allo studio di ciascun alunno

AZIONI Organizzare incontri con l’èquipe medico-psico-

pedagogica e con i servizi socio-assistenziali del territorio

in favore degli alunni con BES

Raccogliere la documentazione relativa agi alunni e

condividerla nel momento delle riunioni collegiali per la

stesura collegiale dei PEI/PDP

Elaborare il piano dell’inclusione

Istituire un gruppo di lavoro (GLI)

Promuovere progetti volti alla rilevazione dei disturbi di

apprendimento

Condivisione del materiale didattico e creazione di un

archivio della documentazione delle buone pratiche

OBIETTIVI OPERATIVI

a- Attuare procedure condivise con i servizi socio-sanitari

di intervento sulla disabilità e sul disagio

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b- Redigere a livello collegiale i Piani Educativi

Individualizzati e i Piani Didattici Personalizzati

c- Informare e condividere con la famiglia i percorsi

personalizzati degli alunni con bisogni educativo

speciali, nonché l’utilizzo delle misure dispensative e

degli strumenti compensativi contemplati

d- Attivare percorsi di apprendimento personalizzati,

individualizzati e differenziati in accordo con i

corrispondenti PEI e PDP

e- Organizzare incontri del gruppo GLI

f- Coordinare momenti di incontro con le famiglie per

monitorare i processi e individuare azioni di

miglioramento

g- Promuovere iniziative di formazione relativamente a

strategie e metodologie educativo-didattiche di gestione

della classe

h- Promuovere iniziative di formazione relativamente alla

didattica speciale a prevalente tematica inclusiva e su

specifiche disabilità

i- Operare al fine di monitorare e eventualmente

migliorare il grado di accessibilità e di fruibilità delle

risorse, in particolare libri di testo e sofware d’uso,

attrezzature e spazi della scuola

4 OBIETTIVO FORMATIVO

Potenziamento delle competenze logico-matematiche e

scientifiche

FINALITA’ EDUCATIVE

Favorire atteggiamenti utili alla matematizzazione della

realtà e all’attitudine scientifica nello studio

Potenziare capacità operative ed esplorare strategie

risolutive nell’ambito del problem solving

Raggiungere traguardi di competenza

Esplorare ambiti di studio in un’ottica di approfondimento

ed espansione disciplinare

AZIONI Promuovere iniziative e realizzazione di progetti utili

all’ampliamento della cultura scientifica

Esperire modalità di apprendimento per competenze

nell’ambito delle discipline scientifiche

Favorire momenti di riflessione, organizzazione e

ristrutturazione delle conoscenze e delle abilità operative,

sia ai fini della preparazione alla prova Invalsi sia in

un’ottica di orientamento alle discipline scientifiche

Organizzare azioni di recupero/approfondimento

Favorire momenti di lavoro di tipo laboratoriale

adottando anche strategie di cooperative learning

Partecipare ai giochi matematici

OBIETTIVI OPERATIVI a- Conseguire gli obiettivi disciplinari minimi

b- Consolidare/recuperare conoscenze, procedimenti,

algoritmi di calcolo, tecniche di lavoro

c- Favorire una riorganizzazione consapevole delle

conoscenze

d- Orientare abilità e competenze

e- Approfondire argomenti favorendo tecniche di

apprendimento ricorsive

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5 OBIETTIVO FORMATIVO

Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di

comportamenti ispirati a uno stile di vita sano sia dal

punto di vista dell’alimentazione sia del movimento

FINALITA’ EDUCATIVE

Favorire corretti stili di vita

Assumere atteggiamenti di disponibilità e di

collaborazione con gli altri.

Educare al rispetto delle regole

Favorire l’integrazione e prevenire i comportamenti

devianti

Apprendere nell’attività sportiva il valore etico, del

confronto e della competizione

AZIONI Organizzare momenti extra curricolari per migliorare le

capacità motorie attraverso attività di gruppo sportivo

Preparare ai giochi sportivi studenteschi

Accogliere le attività di sportello nutrizionale offerti

dall’ASL

Favorire il mangiar sano attraverso iniziative locali o

nazionali

OBIETTIVI OPERATIVI a- Imparare le tecniche di alcuni giochi sportivi

b- Migliorare la funzione cardio respiratoria e rafforzare la

potenza muscolare

c- Imparare a rispettare le regole, i compagni, l’ambiente

d- Conoscere il valore nutritivo e le caratteristiche dei

principali alimenti e il fabbisogno energetico quotidiano

e- Ipotizzare un regime dietetico sano ed equilibrato anche

per uno sportivo

6 OBIETTIVO FORMATIVO Potenziamento dei linguaggi non verbali e

multimediali e sviluppo delle competenze digitali

FINALITA’ EDUCATIVE

Favorire l’apprendimento di conoscenze e abilità

operative nell’ambito delle tecnologie dell’informazione

Strutturare conoscenze, organizzare e sistemare dati,

formalizzare conoscenze

Favorire l’inclusione digitale per permettere l’accesso

alle informazioni e alla comunicazione in rete

AZIONI Partecipare a progetti e bandi per migliorare il setting

d’aula per quanto riguarda l’integrazione dei dispositivi

informatici

Promuovere attività formative in merito al PNSD e

organizzare momenti formativi per migliorare la

condivisione in rete di materiali, la comunicazione in

rete e l’utilizzo di piattaforme ai fini didattici

Utilizzare software d’uso e di utilità per leggere/

produrre testi anche multimediali,

OBIETTIVI OPERATIVI a- Conoscere e saper usare software applicativo e di utilità

b- Usare il computer come strumento di lavoro

c- Esplorare conoscenze e verificare proprietà con l’ausilio

dello strumento informatico

d- Calcolare e rappresentare ed elaborare dati, ricercare e

catalogare informazioni, comunicare in rete.

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7 OBIETTIVO FORMATIVO

Potenziamento delle competenze nella pratica e nella

cultura musicali, nell’arte e nella conoscenza dei beni

architettonici del territorio

FINALITA’ EDUCATIVE

Promuovere atteggiamenti e comportamenti utili alla

conoscenza e valorizzazione del patrimonio artistico e dei

beni culturali in particolare legati al territorio

Promuovere iniziative, partecipazione a eventi, spettacoli,

progetti con finalità l’approfondimento della cultura

teatrale, coreutica e musicale

AZIONI partecipare a eventi o realizzare progetti che potenzino

le pratiche musicali

Visitare mostre, effettuare laboratori in campo artistico

svolgere progetti teatrali

Promuovere elementi di consapevolezza circa i beni

culturali del paese

Valorizzare il patrimonio storico – architettonico e

paesaggistico attraverso progetti specifici anche in

collaborazione e sinergia con vari soggetti del territorio

OBIETTIVI OPERATIVI a- Approfondire conoscenze e pratiche in relazione alla

cultura coreutica-musicale e artistica

b- Saper decodificare e utilizzare vari tipi di linguaggio:

mimico-gestuale, verbale, iconico

c- Potenziare le capacità creative ed espressive

d- Imparare a suonare uno strumento

e- Studiare beni architettonici anche con riguardo a quelli

territoriali

f- Realizzare iniziative atte alla cura e tutela del

patrimonio dei beni ambientali

SCELTE DI PIANIFICAZIONE CURRICOLARE:

Curricolo di Istituto

Prosegue per l’istituto l’attività di elaborazione del curricolo verticale.

La comunità scolastica è impegnata in un percorso di riflessione che, dall’adozione delle Indicazioni

Nazionali del 2012, culmini nella costruzione di un curricolo di Istituto. A tal fine sono stati previsti

la partecipazione a reti di scopo, l’organizzazione di momenti formativi specifici, la calendarizzazione di

incontri di autoformazione e continuità verticale per il confronto e l’elaborazione di parti del curricolo verticale

d’Istituto, azioni in modo particolare in atto nel triennio di riferimento e oggetto di programmazione e

progettazione specifica come da piano di formazione e piano di miglioramento integrati nel presente

documento.

Nel rispetto del piano di miglioramento, coerentemente con il piano di formazione dell’Istituto, al

fine di sostenere il lavoro dei docenti, in linea di continuità con l’azione di formazione dell’a.s.

2015/2016 e il lavoro per dipartimenti disciplinari, nella prima parte dell’a.s. 2016/2017 si è avuta la

realizzazione di un corso di formazione specifico sul curricolo, che ha avuto un momento di

prosecuzione dell’intervento formativo a gennaio 2018.

I docenti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria a partire alla lettura delle indicazioni nazionali hanno

intrapreso un percorso di riflessione che ha adottato le seguenti azioni:

analisi e confronto per ambiti disciplinari relativamente alle Indicazioni Nazionali

prima ipotesi di evoluzione di nuclei di competenza disciplinari considerando gli elementi di

continuità

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formazione specifica sulla mediazione didattica per competenze

realizzazione di un intervento di formazione sul curricolo verticale

impegno a proseguire il percorso di formazione in coerenza con le azioni specifiche del piano

di formazione dell’Istituto

calendarizzazione di incontri per dipartimenti disciplinari per l’attività specifica di

costruzione del curricolo verticale in prosecuzione nel triennio di riferimento

PROFILO EDUCATIVO E CULTURALE IN USCITA

Il primo ciclo di istruzione fornisce le basi che permettono ad ogni ragazzo/a di affrontare le scelte

successive in modo positivo e in particolare di favorire l’inserimento nella vita familiare, sociale e

civile con il necessario bagaglio di competenze personali.

L’offerta formativa prevede nei vari segmenti di scolarità di promuovere atteggiamenti, percorsi

educativi e formativi atti a favorire negli allievi l’assunzione della responsabilità della propria

crescita.

I vari segmenti di scolarità con la loro proposta formativa concorrono al raggiungimento delle

seguenti competenze-chiave secondo le Indicazioni Nazionali 2012 per l’apprendimento permanente

definite dal Parlamento europeo con Raccomandazione del 18 dicembre 2006:

Comunicazione nella madrelingua

Comunicazione nelle lingue straniere

Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

Competenza digitale

Imparare a imparare

Competenze sociali e civiche

Spirito di iniziativa e imprenditorialità

Consapevolezza ed espressione culturale

Il curricolo di Istituto e le azioni conseguenti la programmazione educativo didattica e la valutazione prendono

avvio dalla seguente articolazione del profilo in uscita:

ARTICOLAZIONI

DEL PROFILO

OBIETTIVI EDUCATIVO – FORMATIVI GENERALI PER

RAGGIUNGERE I TRAGUARDI RELATIVI AL PROFILO DELLE

COMPETENZE DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE 1 IDENTITA'

Conoscenza di sé

Sostenere il processo di

crescita e di rinforzo del

livello di autostima

Promuovere comportamenti che portano

all’affermazione dell’identità nel senso

dello sviluppo di una personalità unitaria

Individuare percorsi di maturazione che vedano

l’allievo come protagonista

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Relazione con gli altri

Favorire relazioni

significative con

compagni ed adulti

Favorire l’ascolto, il rispetto per la diversità di

identità e di genere, la tolleranza,

l’atteggiamento cooperativo e solidale

Orientamento

Promuovere percorsi

educativi per favorire la

conoscenza di sé e

l’autovalutazione

Promuovere atteggiamenti di costruzione delle

scelte formative e di verifica

dell’adeguatezza delle decisioni del futuro

scolastico e professionale

2 STRUMENTI

CULTURALI

Fornire occasioni di

apprendimento utili a

rinforzare il passaggio

dai vissuti personali ai

saperi culturali e allo

sviluppo delle compe-

tenze personali

Promuovere conoscenze e abilità atte alla

formazione di competenze in campo:

linguistico ed espressivo, artistico e di

comunicazione con l’utilizzo di codici

linguistici diversi

storico-geografico

matematico e scientifico tecnologico

3 CONVIVENZA CIVILE Promuovere percorsi ed

atteggiamenti utili alla

maturazione del senso

civico di corre-

sponsabilità in ambito

di fruizione dei diritti e

di esercizio dei doveri

Favorire conoscenze e capacità interpretative in

ambito di:

rispetto delle persone, degli spazi pubblici,

dei codici e dei regolamenti stabiliti

conoscenza delle strutture e dell’ordinamento

degli organismi amministrativi nazionali e

internazionali

conoscenza dei comportamenti utili alla tutela

della propria salute

conservazione e tutela dell’ambiente

ARTICOLAZIONE DEL PROFILO DELLE COMPETENZE IN RIFERIMENTO ALLE

DIMENSIONI E AI SEGMENTI DI SCOLARIZZAZIONE DEL PRIMO CICLO

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SEC DI 1° GRADO

DIMENSIONE ETICO – RELAZIONALE

L’ALLIEVO:

Acquisisce norme

comportamentali per

interagire con i compagni e

con gli adulti

aiuta in caso di difficoltà

convive democraticamente

con gli altri rispettando

regole condivise e

assumendo atteggiamenti

responsabili

Collabora con i compagni e

gli adulti

Conosce, condivide,

applica con senso di

responsabilità e rispetta le

regole della vita in comune

sia come studente sia come

cittadino

Collabora attivamente in un

contesto di lavoro e/o

partecipativo maturando

capacità di partership

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Ha cura di sè

Rispetta i materiali, gli

spazi e l’ambiente

Ha cura e rispetto di sé,

apprezza elementi utili a

costruire un corretto stile di

vita

Rispetta l’ambiente e

acquisisce sensibilità verso

le problematiche ambientali

Assume atteggiamenti

responsabili con riguardo

all’igiene personale e alla

salvaguardia della salute

propria e dell’ambiente in

cui vive

Accetta le diversità

Dialoga per superare

situazioni conflittuali

Dimostra un atteggiamento

di apertura, dialogo e

integrazione verso le

diversità di identità, cultura

e genere

Conosce, accetta e

rispettare la diversità in

ogni sua forma, aspetto e

manifestazione

Dialoga per esercitare il

diritto dovere alla

convivenza pacifica

Porta a termine lavori

secondo consegne

specifiche

Si organizza

autonomamente per portare

a termine un impegno

Si organizza

autonomamente o collabora

per portare a termine un

lavoro

Riconosce e affronta le

difficoltà utilizzando le

risorse disponibili

Pianifica e gestisce azioni

dimostrando senso di

iniziativa

ha fiducia in se stesso

ha fiducia in se stesso per

poter sviluppare le proprie

potenzialità

Esprimere la propria

personalità ed opera delle

scelte consapevole delle

proprie attitudini e dei

propri limiti

SCUOLA

DELL’INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SEC DI 1° GRADO

DIMENSIONE COGNITIVA

Comprende e produce

messaggi

Ascoltare, legge e comprende le

forme di linguaggio verbale e

non verbale

Comunica scegliendo un

registro linguistico appropriato

al contesto con interlocutori

diversi

Utilizza i linguaggi verbali e non

verbali

Comunica con organicità e

chiarezza esperienze,

conoscenze e idee personali

Comprende e utilizza registri e

codici linguistici delle lingue

comunitarie in contesti di vissuto

quotidiano

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Osserva e rappresenta seguendo

dei criteri dati

Confronta per cogliere

somiglianze e differenze

Affronta, rappresenta e risolve

situazioni problematiche usando

schemi logico matematici e

stima risultati finali

Usa modelli matematici per

risolvere problemi ed effettuare

valutazioni di attendibilità

Mette in relazione secondo dati

spazio-temporali o di natura

scientifica

Osserva, pone domande e

riflette sulle proprie esperienze

Analizza, sintetizza e rivede

criticamente quanto osservato,

ascoltato, letto, condiviso

Memorizza semplici sequenze

di parole, numeri, immagini,

colori….

seleziona, organizza e

riutilizza le informazioni

Possiede strategie di

apprendimento per imparare

anche in autonomia

Ha curiosità di esplorare,

conoscere, scoprire

Riconosce il valore della cultura

Apprezza la cultura nelle sue

diverse manifestazioni

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PIANO DI MIGLIORAMENTO

PREMESSA

Il presente documento è stato elaborato e redatto in seguito a dimensionamento,

quindi la riflessione che esso esprime ha dovuto prendere inizialmente avvio da due

rapporti di autovalutazione, ma anche necessariamente contemplare le

problematicità inerenti alla fase di costituzione della nuova istituzione scolastica e

gli elementi di criticità trasversali alle varie aree messi in luce dai RAV.

L’analisi della situazione in atto oltre che di quella pregressa ha quindi determinato

una sintesi necessaria ad esprimere un orizzonte possibile di lavoro in relazione alle

priorità espresse.

TABELLA1 - Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche

Area di processo Obiettivi di processo E’ connesso alle

priorità…

1 2

Curricolo, progettazione e

valutazione

Somministrazione di prove

oggettive elaborate dai nuclei della

didattica per competenze per le

classi individuate

x

Confronto e condivisione dei

criteri di valutazione alla luce delle

nuove impostazioni didattiche.

X

Individuazione di nuclei di

apprendimento fondanti e

condivisi per completare il

curricolo verticale di istituto.

X

Mediazione didattica innovativa di

lavoro per competenze

X

Lettura diagnostica risultati prove

Invalsi

X

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TABELLA 2 - Calcolo della necessità dell’intervento sulla base di

fattibilità ed impatto

Obiettivo di

processo

Fattibilità

(da 1 a 5)

Impatto

(da 1 a 5)

Prodotto:

valore che

identifica la

rilevanza

dell’intervento

1 Somministrazione di prove

oggettive elaborate dai nuclei

della didattica per competenze

per le classi individuate

3 3 9

2 Confronto e condivisione dei

criteri di valutazione alla luce

delle nuove impostazioni

didattiche

3 2 6

3 Individuazione di nuclei di

apprendimento fondanti e

condivisi per completare il

curricolo verticale di istituto.

3 3 9

4 Mediazione didattica

innovativa di lavoro per

competenze

2 2 4

5 Lettura diagnostica risultati

prove Invalsi

4 4 16

TABELLA 3 - Risultati attesi e monitoraggio Da a.s

2015/2016

All’a.s

2018-2019

Obiettivo di

processo in via di

attuazione

Risultati

attesi

Indicatori di

monitoraggio

Modalità di

rilevazione

Lettura diagnostica dati

Invalsi

o Analisi interna

risultati Invalsi

a.s. 2015/2016 e 2016/2017

classi II e V primaria

classe III secondaria

o Formazione circa la

lettura e

interpretazione dei

dati con esperti

Inferenza dai dati

di restituzione

Invalsi alle buone

pratiche

didattiche e

valutative

Espletamento

attività progetto 4

relativo alle azioni

di tutoring circa

lettura diagnostica

dati Invalsi

(progetto di

formazione con

Dott.ssa Turiano e

Dott.ssa Pozzo)

Marzo/aprile 2017

Novembre 2017

Novembre 2018

Scheda monitoraggio

progetto 4 del

presente piano (vedasi

allegati )

Giugno 2017

Giugno 2018

Giugno2019

( relazioni finali

progetto 4)

a.s. 2017/2018 e a.s.

2018/2019

Elaborazione di prove

Calendarizzazione

incontri per

Marzo/aprile 2017 e

Marzo/aprile 2018

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26

oggettive in italiano,

matematica ed inglese

elaborate dai nuclei

della didattica per

competenze nelle classi

II, V della scuola

primaria e III della

scuola sec. I grado da

implementare a regime

nel corso delle annualità

soggette a

miglioramento in tutti

plessi di scuola primaria

e secondaria.

a.s. 2018/2019

elaborazione di prove

strutturare comuni in

entrata e in uscita

Potenziare il

livello delle

competenze in

italiano,

matematica e

inglese

Confronto per

ambiti disciplinari

per una azione

didattica più

condivisa in

un’ottica di

continuità

orizzontale

dipartimenti

disciplinari

Realizzazione

incontri

Livello di

partecipazione e

Condivisione per

la costruzione

delle prove su

- contenuti

- modalità di

presentazione

dei contenuti

- consegne

richieste

alla luce dei

risultati analizzati.

Costruzione prove

oggettive per

italiano e

matematica nelle

classi seconde,

quinte e terze

della scuola

primaria di I grado

Scheda monitoraggio

progetto 3 del

presente piano (vedasi

allegati )

Calendario

formazione

Foglio firme

Aprile/maggio di ogni

a.s.

Raccolta in

repository dedicata

dei files delle prove

strutturate

Raccolta schede di

monitoraggio

Giugno

Relazione conclusiva

dati da pubblicare su

cartella condivisa

Confronto e

condivisione dei criteri

di valutazione alla luce

delle nuove

impostazioni didattiche

Uniformare i

criteri di

valutazione

Condivisione

criteri inerenti

prove comuni

Marzo/aprile

costruzione di griglie

comuni con relativi

punteggi per le prove

individuate

Individuazione di

nuclei di

apprendimento

fondanti e condivisi

per completare il

curricolo verticale di

istituto.

Costruzione

segmenti del

curricolo in

verticale

Calendarizzazio

ne incontri per

dipartimenti

disciplinari in

orizzontale e per

gradi di scuola

in verticale

Realizzazione

incontri per

costruzione

segmenti di

curricolo

(obiettivi

operativi in

verticale)

Tutoraggio nel

percorso di

costruzione del

curricolo (corso

Gennaio-febbraio

Scheda monitoraggio

progetto 4 del

presente piano (vedasi

allegati )

Marzo-aprile

Scheda monitoraggio

progetto 4 del

presente piano (vedasi

allegati )

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27

di formazione

con Dott.

Tomassone per

n.6 ore a.s.

2016/2017

n. 4 ore per a.s.

2017/2018)

n.6 ore per a.s.

2018/2019

Mediazione didattica

innovativa di lavoro

per competenze

Migliorare gli

esiti delle prove

Invalsi

ampliando la

percentuale della

fascia mediana

Migliorare i

livelli di

prestazione delle

competenze,

diminuendo la

varianza tra le

classi

Partecipazione a

corsi di

formazione :

-innovazione

didattica digitale

- innovazione

didattica

CLIL

-innovazione

per costruzione

ambienti

didattici

innovativi

Sperimentazione

innovazione

didattica

Settembre/ottobre

Rilevazione dati

inerenti al risultati

Aprile/giugno

dell’annualità

seguente

Contestualizzazione

dati nel RAV di

riferimento

TABELLA 4 - Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni

Azione prevista Effetti

positivi

all’interno

della scuola

a medio

termine

Effetti

negativi

all’interno

della

scuola a

medio

termine

Effetti

positivi

all’interno

della scuola

a lungo

termine

Effetti

negativi

all’interno

della

scuola a

lungo

termine

A.S.

2015/16

2016/2017

Azione 1

Formare i docenti

di tutti gli ordini

di scuola

mediante corso di

formazione di

didattica per

competenze

Confronto circa

buone pratiche

didattiche

Dare spunti

innovativi

nella

mediazione

didattica

Favorire il

confronto e lo

scambio di

esperienze

Le risorse

economiche

non

permettono

la proposta

di una

offerta

formativa

che

coinvolga

Modificare

gli approcci

metodologici

Elaborare

prove

autentiche e

rubriche

valutative

Esaurire le

risorse

economiche

a

disposizione

per altre

proposte

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28

A.S.

2016/2017

A.S.

2017/2018

a.s.

2018/2019

Azione 2

Formare i docenti

di tutti gli ordini

di scuola mediante

corso di

formazione per la

costruzione di un

curricolo di Istituto

Revisione esperta

del formatore i

circa segmenti di

curricoli elaborati

Confronto

collegiale e

redazione dei

segmenti del

curricolo

Favorire il

percorso di

continuità tra i

diversi gradi

di scuola

tutto il

personale

Le risorse

economiche

non

permettono

la proposta

di una

offerta

formativa

che

coinvolga

tutto il

personale

Difficoltà

di tempo e

logistiche a

riunire il

collegio

docenti

stante le

distanze e

gli impegni

molto

diversificati

delle utenze

sul

territorio

Modificare

la proposta

dell’offerta

formativa

Orientare

percorsi

didattici

comuni,

impostare

programmazioni

convergenti

circa obiettivi

operativi

comuni

Esaurire le

risorse

economiche a

disposizione

per altre

proposte

Azione 3

Formare i docenti

di italiano e

matematica di

tutti gli ordini di

scuola sulla lettura

dati Invalsi

(progetto di

formazione con

Dott.ssa Turiano e

Dott.ssa Pozzo)

Potenziare la

capacità di

analisi e di

interpretazione

della lettura

dei dati Invalsi

con il

tutoraggio di

esperti

Riflettere e

confrontarsi

sui metodi

Modificare

e innovare la

mediazione

didattica

Azione 4

Supportare i

docenti alla

costruzione di

segmenti del

curricolo verticale

(obiettivi operativi)

mediante

tutoraggio da parte

di esperti esterni

Confrontarsi

per ambiti

disciplinari per

una azione

didattica più

condivisa in

un’ottica di

continuità

orizzontale

Costruire i

segmenti del

curricolo in

verticale

Migliorare gli

esiti delle

prove Invalsi

ampliando la

percentuale

della fascia

mediana

Migliorare i

livelli di

prestazione

delle

competenze,

diminuendo la

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29

A.S.

2015/2019

varianza tra le

classi

Azione 5

Formare i docenti

relativamente a

-innovazione

didattica digitale

-innovazione

didattica

CLIL

-innovazione

per costruzione

ambienti

didattici

innovativi

Sperimentare

nuovi modelli

di mediazione

didattica

Migliorare gli

esiti delle

prove Invalsi

ampliando la

percentuale

della fascia

mediana

Migliorare i

livelli di

prestazione

delle

competenze,

diminuendo

anche la

varianza tra le

classi

Azione 6

Organizzare

incontri dei docenti,

mirati alla

costruzione di

prove strutturate

iniziali e intermedie

e finali comuni da

somministrare nei

vari plessi

Favorire la

continuità

orizzontale,

implementare

azioni di

didattica per

competenze,

condivise dai

docenti dei vari

plessi

Difficoltà a

trovare

momenti di

incontro,

considerati

tutti gli

impegni

Difficoltà a

condividere

elementi

valutativi

comuni

Promuovere

confronti

effettivi sulle

scelte

didattiche e

sulla

valutazione

Azione 7

Organizzare

incontri con i

docenti di tutti gli

ordini di scuola per

la costruzione di un

curricolo di Istituto

Favorire la

continuità

orizzontale e

verticale per il

raggiungimento

dei traguardi di

competenza

Difficoltà a

trovare

momenti di

incontro,

considerati

tutti gli

impegni

Promuovere

confronti

effettivi sulle

scelte

didattiche

Azione 8

Documentare i

percorsi

Condividere i

materiali anche

con i docenti che

non hanno

seguito il corso

Difficoltà nella

creazione di

una

piattaforma

per la raccolta

del materiale

da parte dei

docenti

Disporre di

una repository

dei materiali

Difficoltà a

rendere

fruibile il

materiale nel

tempo

Azione 9

Sperimentare i

percorsi in classe

Esperire pratiche

didattiche

innovative

Consolidare

pratiche

Azione 10

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30

Far lavorare gli

alunni in termini di

competenze

Dare nuovi

stimoli agli

alunni

Acquisire la

consapevolezza

dell’acquisizione

delle conoscenze

per la

risoluzione di

problemi

Gestire il

cambiamento

di

impostazione

metodologica

Integrare la

scuola con la

realtà quotidiana Azione 11

Far lavorare gli

alunni in un

percorso di

continuità

TABELLA 5 – Caratteri innovativi Caratteri innovativi degli obiettivi

Connessione con L.107

Sperimentare nuove metodologie didattiche Obiettivi formativi L.107, c.7(a e b)

art.1

Trasformare il modello trasmissivo della

scuola

Condividere attività inerenti i nuclei fondanti

nel percorso di continuità verticale Obiettivi formativi L.107, c.7 (a e b) art.1

TABELLA 6 - Impegno di risorse umane interne alla scuola

A.S. Figure

professionali

Tipologia

di attività

Ore

aggiuntive

presunte

Costo

previsto

Fonte

finanziaria

2015-

2016

Docenti

-Impegno nei

corsi di

formazione per la

didattica per

competenze

-Incontri di

continuità per

dipartimenti

disciplinari

-Impegno nella

sperimentazione

di nuove

metodologie

-Impegno nella

documentazione

e diffusione delle

buone pratiche

n. 12 ore per

docente

coinvolto:

n. 3 incontri di 2

ore per docente

coinvolto

Fondi

ministeriali

Personale

ATA

Apertura

assistenza

n. 54 800 Fis

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31

chiusura della

scuola

A.S. Figure

professionali

Tipologia

di attività

Ore

aggiuntive

presunte

Costo

previsto

Fonte

finanziaria

2016-2017

2017/2018

2018/2019

Docenti

Impegno nei

corsi di

formazione per

- didattica per

competenze

(prove

autentiche e

rubriche

valutative)

- la costruzione

del curricolo

- la lettura dei

dati invalsi

-tutoraggio per

la costruzione di

segmenti del

curricolo

Incontri di

continuità per

dipartimenti

disciplinari

Incontri di

continuità per

dipartimenti

disciplinari per

la costruzione di

prove oggettive

-Impegno nella

documentazione

e diffusione

delle buone

pratiche

n. 5 ore per

docente

coinvolto

n. 9 ore per

docente

coinvolto:

n. 2 incontri

di 3 ore per

docente

coinvolto,

differenziato

per le

discipline di

italiano e

matematica

n.6 ore per

docente

coinvolto

n. 2 incontri

da 2 ore

n. 2 incontri

da 2 ore

Miur

mediante

finanziamento

di rete Asti

Sud Migliora

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32

Incontri di

continuità per

dipartimenti

disciplinari

Incontri di

continuità per

dipartimenti

disciplinari per

la costruzione di

prove oggettive

-Impegno nella

documentazione

e diffusione

delle buone

pratiche

n.3 incontri

Personale ATA Apertura

assistenza

chiusura della

scuola

n.54 h 800 euro fis

TABELLA 7 –Impegno finanziario per figure professionali esterne alla

scuola e/o beni e servizi

Impegni finanziari

per tipologia di

spesa

Impegno

presunto

Fonte

finanziaria

Formatori Contratto di rete con scuola

capofila

IC NIZZA MONFERRATO

Ambito 14

Contributo partecipazione bando

in rete per PDM Fondi

ministeriali

Consulenti Al momento non

quantificabile

Al momento non

quantificabile

Attrezzature Al momento non

quantificabile

Al momento non

quantificabile

Servizi Al momento non

quantificabile

Al momento non

quantificabile

Altro Al momento non

quantificabile

Al momento non

quantificabile

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33

TABELLA 8 – Tempistica delle attività

Attività pianificazione delle attività

Anno scol. 2015-2016

sett ott nov dic gen feb mar apr mag Giu

Formare i docenti

di tutti gli ordini di

scuola mediante

corso di formazione

di didattica per

competenze

3h* 3h* 3

h*

3h* 3

h*

Incontri di

continuità per

dipartimenti

disciplinari per la

costruzione del

curricolo d’istituto

6h* 4 h*

Incontri per la

costruzione di

prove strutturate in

italiano e in

matematica

6 h*

Documentazione e

diffusione delle

buone pratiche

10 h

Anno scol. 2016-2017

sett ott nov dic gen feb mar apr mag giu

Formare i docenti

di tutti gli ordini di

scuola mediante

corso di formazione

per la costruzione

di un curricolo di

Istituto

3h* 3h* 3h*

Aggiornamento

docenti circa

costruzione prove

autentiche e griglie

di valutazione

5 h

Azioni di tutoring

circa lettura

diagnostica dati

Invalsi

3h (docenti Italiano)

3h (docenti

Italiano)

3h (docenti

Matematica)

3h (docenti

Matematica) 2h

(docenti

Italiano

e

matematica)

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34

Incontri di

continuità per

dipartimenti

disciplinari per la

costruzione del

curricolo d’istituto

2h*

4h

Incontri per la

costruzione di

prove strutturate in

italiano , in

matematica e

inglese

6 h*

Documentazione e

diffusione delle

buone pratiche

10 h

Validazione e

revisione esperta

segmenti curricolo

individuati

3h

Anno scol. 2017-2018

sett ott nov dic gen feb mar apr mag Giu

Incontri di

continuità per

dipartimenti

disciplinari per la

revisione del

curricolo d’istituto

4h* 4h* 4h*

Costruzione di

prove strutturate in

italiano, in

matematica e in

inglese

6

h*

Sc.

sec

6 h*

Sc.

Prim.

Documentazione e

diffusione delle

buone pratiche

10 h

Validazione e

revisione esperta

segmenti curricolo

individuati

6h

Anno scol. 2018-2019

sett ott nov dic gen feb mar apr mag Giu

Costruzione di

prove strutturate in

italiano, in

matematica e in

inglese

4h* 2h

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35

Costruzione

segmenti del

curricolo

3h 3 h*

Cura della

documentazione 10 h

*per ogni insegnante coinvolto

TABELLA 9 - Monitoraggio delle azioni

a.s 2015/2016

Data di

rilevazione

Indicatori di

monitoraggio

del processo

Strumenti di

misurazione

Criticità

rilevate

Progressi

rilevati

Modifiche/

necessità di aggiustamenti

dicembre Livello di

partecipazione dei

docenti al corso

Fogli firme Difficoltà

logistiche

Capacità di

lavorare in

gruppo

Capacità di

produzione di

materiali

autentici

Rimuovere

ostacoli alla

partecipazione

febbraio Livello di capacità

di documentare i

percorsi

Slides /altra

documentazione

cartacea

Mancanza di

tempo

Diffusione di

buone pratiche

Incrementare le

capacità di

documentazione

digitale

marzo Livello di capacità

di sperimentare i

percorsi in classe

Elaborazione

compiti autentici

e loro correzione

Difficoltà di

elaborazione e

contestualizzazione

Disponibilità

all’innovazione

metodologica e al

confronto

Difficoltà a

coordinare la

raccolta e

condivisione dei

materiali prodotti

Migliorare la

capacità di

elaborazione e

condivisione,

necessità di

rivedere

l’impostazione

didattica

marzo Livello di capacità

di far lavorare gli

alunni in termini di

competenze

Elaborazione

prove oggettive

e condivisione

Difficoltà di

elaborazione

Raccolta di

documentazione

utile per la

somministrazione

e il confronto

Difficoltà a

introdurre la

nuova

metodologia e

raccogliere la

documentazione

prodotta

marzo Condivisione

elementi utili alla

elaborazione del

curricolo

Foglio firme

incontri per

dipartimenti

Documentazione

lavoro

Difficoltà di

elaborazione

Raccolta di

documentazione

utile per la

somministrazione

e il confronto

Difficoltà a

trovare una

repository unica

per il materiale

prodotto

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36

Aprile/

maggio

Somministrazione

prove

compilazione

scheda di

monitoraggio

Tempo per la cura

della

documentazione e

difficoltà relative

all’elaborazione

Raccolta di

materiale utile

per il confronto

Necessità di

aggiungere

ulteriore impegno

di tempo per

portare a termine

l’azione

giugno Raccolta

strutturata delle

informazioni

Relazione circa le

azioni progettuali

Cartella dedicata

con modelli

prove, risultati

valutazioni,

prima

elaborazione in

senso statistico

Relazione al

Collegio

Docenti

Difficoltà relative

all’elaborazione

statistica in ordine

alle risorse di

tempo e di docenti

utili

Raccolta di

materiale utile

per il confronto

Difficoltà a trovare

tempi e occasioni

utili alla

condivisione e

rendicontazione

delle azioni

a.s 2016/2017

Data di

rilevazione

Indicatori di

monitoraggio

del processo

Strumenti di

misurazione

Criticità

rilevate

Progressi

rilevati

Modifiche/

necessità di aggiustamenti

settembre Programmazione

corso formazione

curricolo

Calendarizzazione

interventi formativi

/ /

Ottobre

/novembre/dicembre

Livello di

partecipazione dei

docenti al corso

Svolgimento corso

di formazione

sul curricolo

Foglio firme Difficoltà

logistiche e

temporali

Aumentata

partecipazione

da parte dei

docenti

Elaborazione di

qualche

segmento

disciplinare

utile per il

curricolo

Necessità di

lavorare

ulteriormente sulla

metodologia e sulle

modalità di

condivisione

risultati

Gennaio Programmazione ed

espletamento o

corso formazione

lettura dati invalsi

Calendarizzazione

interventi formativi Difficoltà

logistiche e

temporali

Possibilità

grazie al

finanziamento

della rete di

miglioramento

di avere azioni

di tutoraggio

esperto

/

Febbraio /marzo Incontri per

dipartimenti per

lettura dati Invalsi

Foglio firme Difficoltà ad

espletare un

confronto risultati

analisi tra

docenti di plessi

diversi

Presenza di

documentazione

dell’analisi

effettuata

/

Marzo/aprile Livello di

partecipazione dei

Foglio firme / Possibilità di

confronto con

Visto le difficoltà

inerenti alla

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37

docenti al corso

Svolgimento corso

di formazione

lettura dati invalsi

personale

esperto circa la

restituzione dati

prove Invalsi

molteplicità di

dati inerenti

anche alla

conformazione

dell’Istituto,

l’analisi esperta si

concentra solo

sull’a.s.

2015/2016 e verte

in buona

sull’analisi dati

scuola primaria

Aprile Incontri per

dipartimenti

disciplinari per

costruzione prove

oggettive

Foglio firme Difficoltà a

concordare ed

elaborare prove

condivise nel

tempo concordato

Supplemento di

tempo dedicato

all’espletamento

dell’attività

Aprile/maggio Somministrazione

prove

Compilazione

schede di

monitoraggio

Giugno Raccolta strutturata

delle informazioni

Relazione sulle

azioni programmate

Cartella dedicata

con modelli

prove, risultati,

valutazioni, prima

elaborazione in

senso statistico

Relazione al

Collegio Docenti

Difficoltà relative

all’elaborazione

statistica in

ordine alle risorse

di tempo e di

docenti utili

Validazione

prove classe V

primaria e III

secondaria,

aggiustamento

griglia di

correzione

matematica

classe III

secondaria,

messa a regime

di prove per la

classe II

primaria

Difficoltà relative

all’elaborazione

statistica in

ordine alle risorse

di tempo e di

docenti utili

a.s 2017/2018

Data di

rilevazione

Indicatori di

monitoraggio del

processo

Strumenti di

misurazione

Criticità

rilevate

Progressi

rilevati

Modifiche/

necessità di aggiustamenti

settembre Programmazione

corso formazione

curricolo revisione

esperta

Calendarizzazione

interventi formativi

per gennaio 2018

/ /

Ottobre/novembreo Programmazione ed

espletamento analisi

circa la lettura dati

invalsi

Calendarizzazione

attività

Raccolta materiali

Difficoltà a

trovare momenti

di condivisione

per l’analisi

soprattutto nella

scuola

secondaria

Esperire

modalità di

Attuazion di

momenti di

feedback e

retrazione

elaborazione di

proposte

migliorative

/

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38

condivisione

relazioni finali

gennaio Livello di

partecipazione dei

docenti al corso

di formazione

sul curricolo

Foglio firme Le ore di

formazione sono

ritenute troppo

poche per la

revisione

esperta

Il formatore

ripropone

interventi già

visti

Scambi

comunicativi tra

i docenti circa il

curricolo

Febbraio/marzo Incontri per

dipartimenti

disciplinari per

costruzione prove

oggettive

Foglio firme / / /

Marzo/Aprile Somministrazione

prove

Compilazione

schede di

monitoraggio

/ / /

giugno Raccolta strutturata

delle informazioni

Relazione circa le

azioni progettuali

Cartella dedicata

con modelli

prove, risultati

valutazioni,

prima

elaborazione in

senso statistico

Relazione al

Collegio

Docenti

Difficoltà a

trovare momenti

di condivisione

per l’analisi

Esperire

modalità di

condivisione

relazioni

finali

/ /

a.s 2018/2019

Data di

rilevazione

Indicatori di

monitoraggio

del processo

Strumenti di

misurazione

Criticità

rilevate

Progressi

rilevati

Modifiche/

necessità di aggiustamenti

settembre Costruzione di

prove iniziali

comuni per tutte le

classi

Condivisione su

drive della scuola

delle prove iniziali

comuni di italiano,

Matematica e

Inglese

Difficoltà ad

espletare la

stesura di prove

comuni per tutte

le classi stante gli

stessi docenti in

riferimento a

classi e plessi

diversi

Realizzazione

di prove

strutturate

comuni

Rivedere

l’impostazione per

la costruzione di

griglie comuni di

correzione

Ottobre/novembreo Programmazione ed

espletamento

analisi circa la

lettura dati invalsi

Calendarizzazione

attività

Raccolta materiali

Difficoltà a

trovare momenti

di condivisione

per l’analisi

soprattutto nella

scuola secondaria

Attuazion di

momenti di

feedback e

retrazione

elaborazione di

proposte

migliorative

/

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39

Esperire modalità

di condivisione

relazioni finali

Febbraio/marzo Incontri per la

costruzione del

curricolo e

revisione verticale

Avanzamento nella

redazione del

curricolo

Febbraio/marzo Incontri per

dipartimenti

disciplinari per

costruzione prove

oggettive

intermedie e finali

Foglio firme /

Marzo/Aprile/maggio Somministrazione

prove

Compilazione

schede di

monitoraggio

giugno Raccolta

strutturata delle

informazioni

Relazione circa le

azioni progettuali

Cartella

dedicata con

modelli prove,

risultati

valutazioni,

prima

elaborazione in

senso statistico

Relazione al

Collegio

Docenti

TABELLA 10 - La valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI

Priorità 1

Esiti degli

studenti (dalla

sez. 5 del RAV)

RISULTATI NELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI

Migliorare l’approccio con la cultura della valutazione Invalsi e gli esiti delle prove

standardizzate per ampliare la fascia media dei risultati.

Traguardo

(dalla sez. 5 del

RAV)

a.s 2014/2015

Ampliare la fascia intermedia dei

risultati, riducendo la varianza

tra le classi. Migliorare gli esiti

delle prove standardizzate e

l’approccio con le prove invalsi

affinché i risultati riflettano

l'andamento scolastico

a.s. 2015/2016

Ampliare la fascia intermedia dei risultati,

riducendo la varianza tra le classi. Migliorare

gli esiti delle prove standardizzate

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40

a.s. 2016/2017

Ampliare la fascia intermedia dei

risultati, riducendo la varianza

all'interno delle classi. Migliorare

gli esiti delle prove standardizzate

a.s.2017/2018

Ampliare la fascia intermedia dei risultati,

riducendo la varianza all'interno delle classi.

Migliorare gli esiti delle prove standardizzate.

a.s.2018/2019

Ampliare la fascia intermedia dei

risultati, riducendo la varianza

all'interno delle classi. Migliorare

gli esiti delle prove standardizzate.

Data rilevazione Maggio/Giugno per la sezione del RAV

Settembre per la lettura dati come da restituzione Invalsi

Indicatori scelti varianza tra le classi dei plessi

varianza all’interno della classe

Risultati attesi Migliorare il risultato relativo alla varianza tra le classi/nelle classi di un punto

percentuale per annualità

Risultati Invalsi

riscontrati

Per la sola classe V primaria (..)

a.s. 2013-

2014

(dal RAV 2015

I.C Incisa)

ita %

tra le

classi

Mate %

tra le

classi

ita %

dentro

le classi

Mate %

Dentro

classi

25,1 76,5 74,9 23,5

a.s 2014-

2015

(dal RAV 2016

I.C 4 valli)

0,7 8,2 99,3 91,8

a.s 2015-

2016

(dal RAV 2017

I.C 4 valli)

14,8 32,7 85,2 67,3

a.s 2016-

2017

(dal RAV 2018

I.C 4 valli)

40,2 59,8 26,9 73,1

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41

Differenza Tra le classi ( Per la sola classe V primaria) 1° rilevamento cl V -24.4 per Italiano -68.3 per Matematica Significativa diminuzione % della variabilità tra le classi Aumentata variabilità all’interno delle classi 2° rilevamento + 14,1 per italiano +24,5 per matematica Ripresa della variabilità tra le classi, Significativa diminuzione % della variabilità all’interno delle classi -14.1% per Italiano -24,5% per matematica 3° rilevamento si conferma come nell’anno scolastico precedente la variabilità tra le classi, significativa diminuzione invece della variabilità all’interno della classe per quanto riguarda Italiano, in lieve aumento invece l’analogo indice per quanto riguarda matematica.

Considerazioni

critiche e proposte

di integrazione e/o

modifica

Non trovato il dato relativo alla variabilità tra le classi nella restituzione dati Invalsi 2016, ma aggiornato il dato con il Rav 2017 (..)Mancano dati variabilità nel Rav 2016 e Rav 2017 relativi alla scuola secondaria e per anno 2016 relativi alla classe seconda. In prima ipotesi forse si considera l’anno di dimensionamento dell’Istituto come anno zero. Se venisse a mancare strutturalmente questo dato si potrebbe forse assumere come dato utile la differenza tra valore massimo e valore minimo i punteggi effettivi delle classi per ogni annualità ( ampiezza del campo di variazione ) In seguito alla analisi del rapporto di valutazione 2017 visto il miglioramento del dato relativo alla varianza tra le classi, ma contemplando la difficoltà di lettura dei dati e del conseguente monitoraggio dell’indicatore scelto, il nucleo di valutazione interna d’Istituto in coerenza con l’obiettivo di ampliare la fascia mediana dei risultati decide di porsi come obiettivo strategico quello di migliorare la varianza interna delle classi, il tutto confermato dal fatto che la composizione eterogenea dell’Istituto segmentata in 21 plessi ubicati in località diverse restituisce forzatamente una frammentazione dei risultati nel senso della variabilità.

TABELLA 11 - Condivisione interna dell’andamento del Piano di

Miglioramento

a.s.2015/2016

Strategie di condivisione del PdM all’interno della scuola

Momenti di

condivisione

interna

Persone

coinvolte

Strumenti Considerazioni nate dalla condivisione

Riunioni di staff Dirigente,

docenti

referenti di

plesso e

funzioni

strumentali

Lettura RAV dei

due ex Istituti,

lettura documenti

ministeriali,

condivisione degli

obiettivi di

processo

Difficoltà ad interpretare i dati e a relazionarli ai diversi contesti

scolastici, premessa essenziale per condividere gli obiettivi di

processo

Riunioni del Nucleo di

valutazione

Dirigente,

docenti

referenti di

plesso e

funzioni

strumentali

Analisi del modello

di PdM, dei due

Rav, dei risultati

Invalsi.

Difficoltà ad integrare i due RAV e a confrontare e concordare

gli obiettivi rispettando la coerenza interna

Riunioni del Collegio

Docenti

Dirigente e

docenti

Condivisione del

PdM e delibera

Difficoltà di condivisione in sede collegiale a causa della

numerosità dei componenti il Collegio e della frammentarietà

dell’Istituto

Riunione del Consiglio

di Istituto

Dirigente S,

DSGA,

Docenti,

Ata,

Genitori

Condivisione del

PdM e delibera

Difficoltà di comprensione e di interiorizzazione delle nuove

direttive, in particolare da parte della componente non docente

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42

a.s.2016/2017

Strategie di condivisione del PdM all’interno della scuola

Momenti di

condivisione interna

Persone coinvolte Strumenti Considerazioni nate dalla

condivisione

Riunioni di staff Dirigente, docenti

referenti di plesso e

funzioni strumentali

Revisione PDM,

Lettura RAV,

lettura documenti

ministeriali,

condivisione degli

obiettivi di

processo

Difficoltà ad interpretare i dati e a

relazionarli ai diversi contesti scolastici,

premessa essenziale per condividere gli

obiettivi di processo

Riunioni del Nucleo di

valutazione

Dirigente, docenti

referenti di plesso e

funzioni strumentali

Analisi del

modello di PdM,

del Rav, dei

risultati Invalsi.

Difficoltà a confrontare e concordare gli

obiettivi rispettando la coerenza interna

Riunioni per ambiti disciplinari Docenti di Italiano e

matematica dei plessi

Lettura risultati

annuali delle prove

Invalsi ,

rilevazione

sintetica dei punti

di forza e di

criticità

Difficoltà a confrontarsi sugli esiti

dell’analisi vista la frammentazione dei

plessi dell’Istituto

Registrazione della bontà dell’iniziativa da

parte dei docenti e dell’unità miglioramento Riunioni del Collegio Docenti Dirigente e docenti Condivisione del

PdM e delibera

Difficoltà di condivisione in sede collegiale

a causa della numerosità dei componenti il

Collegio e della frammentarietà dell’Istituto

Riunione del Consiglio di

Istituto

Dirigente S, DSGA,

Docenti, Ata, Genitori

Condivisione del

PdM e delibera

Difficoltà di comprensione e di

interiorizzazione delle nuove direttive, in

particolare da parte della componente non

docente

a.s.2017/2018 e a.s. 2018/2019

Strategie di condivisione del PdM all’interno della scuola

Momenti di

condivisione interna

Persone coinvolte Strumenti Considerazioni nate dalla

condivisione

Riunioni di staff Dirigente, docenti

referenti di plesso e

funzioni strumentali

Revisione PDM,

Lettura RAV,

lettura documenti

ministeriali,

condivisione degli

obiettivi di

processo

Difficoltà ad interpretare i dati e a

relazionarli ai diversi contesti scolastici,

premessa essenziale per condividere gli

obiettivi di processo

Riunioni del Nucleo di

valutazione

Dirigente, docenti

referenti di plesso e

funzioni strumentali

Analisi del

modello di PdM,

del Rav, dei

risultati Invalsi.

Difficoltà a confrontare e concordare gli

obiettivi rispettando la coerenza interna

Riunioni per ambiti disciplinari Docenti di Italiano e

matematica dei plessi

Lettura risultati

annuali delle prove

Invalsi ,

rilevazione

sintetica dei punti

di forza e di

criticità

Difficoltà a confrontarsi sugli esiti

dell’analisi vista la frammentazione dei

plessi dell’Istituto

Registrazione della bontà dell’iniziativa da

parte dei docenti e dell’unità miglioramento

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43

Riunioni del Collegio Docenti Dirigente e docenti Condivisione del

PdM e delibera

Difficoltà di condivisione in sede collegiale

a causa della numerosità dei componenti il

Collegio e della frammentarietà dell’Istituto

Riunione del Consiglio di

Istituto

Dirigente S, DSGA,

Docenti, Ata, Genitori

Condivisione del

PdM e delibera

Difficoltà di comprensione e di

interiorizzazione delle nuove direttive, in

particolare da parte della componente non

docente

TABELLE 12 E 13 - Le azioni di diffusione dei risultati interne ed

esterne alla scuola

Strategie di diffusione dei risultati del PdM all’interno della scuola

Metodi/Strumenti Destinatari Tempi

Condivisione dei risultati all’interno del

Collegio Docenti sotto forma di relazione

finale scritta

Docenti Giugno /settembre/ottobre

Giugno relazione finale

Condivisione risultati all’interno del

Consiglio di Istituto

Rappresentanti

Docenti, Ata, Genitori

Settembre/Ottobre/Novembre

Condivisione risultati all’interno dell’

Istituto mediante pubblicazione sul sito dei

documenti PDM e della relazione sulle

azioni progettuali

Docenti/genitori Ottobre/Novembre

Condivisione elaborazione risultati prove

strutturate comuni mediante cartella drive

condivisa

Docenti di Italiano e

Matematica

Giugno/settembre

Azioni di diffusione dei risultati del PdM all’esterno

Metodi/Strumenti Destinatari

delle azioni

Tempi

Pubblicazione sul sito della scuola

relazioni circa attività del PdM

Raccolta su cartella condivisa sintesi

documentazione prove strutturate

comuni (progetto3 )

Utenti/visitatori sito

scuola

Ottobre/ novembre per la revisione annuale

Marzo/aprile per il monitoraggio dei progetti attuativi

Giugno/settembre ultimo monitoraggio e rendicontazione

interna

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44

TABELLA 14 - Composizione del Nucleo di valutazione

Anno scolastico 2015/2016 nome Ruolo nome Ruolo

Isabella Cairo Dirigente Scolastica Giardullo Claudia Referente di plesso

Patrizia Gallo Docente Vicario Giusio Rita Referente di plesso

Giancarlo Molinari Secondo Collaboratore del Dirigente Isocrono Katia Referente di plesso

Maria Angela Terzolo Funzione strumentale Lenti Elsa Referente di plesso

Emilio Gatti Funzione strumentale Piana Ornella Referente di plesso

Cristina Arione Funzione strumentale Prato Valeria Referente di plesso

Boveri Patrizia Funzione strumentale e Referente di plesso Rabacchino Gabriella Referente di plesso

Nadia Blengio Funzione strumentale Rizzolio Marina Referente di plesso

Josè Pavone Funzione strumentale Repetti Antonella Referente di plesso

Alfano Carmela Referente di plesso Ronga Nunzia Referente di plesso

Balletti Bartola Referente di plesso Testore Silvana Referente di plesso

Benazzo Margherita Referente di plesso Traversa Donatella Referente di plesso

Campora Paola

Referente di plesso Urso Ornella Referente di plesso

Ferrero Gabriella Referente di plesso Vandone Mariangela Referente di plesso

Anno scolastico 2016/2017 nome Ruolo

Isabella Cairo Dirigente Scolastica

Patrizia Gallo Docente e Vicario

Giancarlo Molinari Docente e Vicario

Cristina Arione Docente

Patrizia Boveri Docente

Patrizia Cavallo Docente

Francesca Gentile Docente

Ornella Piana Docente

Maria Angela Terzolo Docente

Anno scolastico 2017/2018 e a.s.2018/2019 nome Ruolo

Isabella Cairo Dirigente Scolastica

Patrizia Gallo Docente e collaboratore de dirigente

Giancarlo Molinari Docente e collaboratore de dirigente

Cristina Arione Docente

Patrizia Cavallo Docente

Francesca Gentile Docente

Ornella Piana Docente

Maria Angela Terzolo Docente

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45

Format 15 - Caratteristiche del percorso svolto 15.1. Sono coinvolti genitori, studenti o altri membri della comunità scolastica, in qualche

fase del Piano di Miglioramento? (collegata a 15.2)

XSì □ No 15.2 Se sì chi è stato coinvolto?

X Genitori

□ Studenti (di che classi):……………………………….

□ Altri membri della comunità scolastica (specificare

quale):……………………………….

15.3 La scuola si è avvalsa di consulenze esterne? (collegata a 15.4)

XSì No

15.4 Se sì da parte di chi?

□ INDIRE

XUniversità (specificare quale):……Università di Torino…(per la formazione

prevista dal piano)……………………….

□ Enti di Ricerca (specificare quale):……………………………….

□ Associazioni culturali e professionali (specificare

quale):……………………………….

□ Altro (specificare):……consulenti Usr ……………(per la formazione prevista dal

piano)……………………….…..

15.5 Il Dirigente è stato presente agli incontri del Nucleo di valutazione nel percorso di

Miglioramento?

X Sì □ No

15.6. Il Dirigente ha monitorato l’andamento del Piano di Miglioramento?

X Sì □ No

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46

PROGETTI DI MIGLIORAMENTO

PROGETTO 1: FORMAZIONE SULLA DIDATTICA DELLE

COMPETENZE, PROVE AUTENTICHE E

VALUTAZIONE

DATA INIZIO

INIZIATIVA

SETTEMBRE 2015

DATA PREVISTA

ATTUAZIONE DEFINITIVA

GENNAIO 2017

PIANIFICAZIONE

OBIETTIVI MISURABILI

o Formare/aggiornare i docenti sulla didattica e valutazione per competenze

o Costruire materiali relativi a compiti di realtà da sperimentare in classe da parte dei docenti

o Costruire rubriche valutative e autovalutative corrispondenti ai compiti di realtà

o Supportare la pratica valutativa attraverso la validazione di prove autentiche

o Consolidare gli scambi di continuità tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria

CONTENUTI FORMAZIONE

a cura del prof. R. Trinchero e dei dott. Tomassone e Notaro. (Università di Torino) e dei proff.

Pigliapoco e Sciapeconi

1. sapere scolastico e vita quotidiana: dalla didattica per conoscenze/abilità alla didattica per

competenze

2. la competenza situata: come la scuola può promuovere il saper agire degli allievi

3. un modello per la costruzione di attività didattiche: il ciclo di lavoro esperienziale

4. valutare lecompetenza degli allievi: principi e strategie

5. prove autentiche e relative griglie valutative

6. le autobiografie cognitive

DESTINATARI

docenti delle scuole dell’infanzia, della scuola primaria e secondaria di I grado dell’istituto

ATTIVITA’

1. Presentazione contenuti e modalità di intervento e relative discussioni in plenaria da parte

del Prof. Trinchero

2. Costruzione e sperimentazione in classi di attività inerenti a un ciclo esperienziale

3. Presentazione a cura dei corsisti delle attività realizzate, discussione di gruppo e revisione

dei prodotti da parte del formatore e dei pari

4. Valutazione dell’attività secondo il modello R.I.Z.A

5. Costruzione di prove autentiche : riflessione a distanza circa la loro implementazione

didattica con esperti

6. Elaborazione di rubriche valutative e autobiografie cognitive:formazione esperta

7. Documentazione attivita’ e condivisione materiali

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47

MONITORAGGI E RISULTATI: MONITORAGGIO DEL 30 novembre 2015

ATTIVITA’ Situazione Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi

Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli

obiettivi

Verde = attuata

S O N D G F M A M G L A

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

MONITORAGGIO DEL …………31 Marzo 2016…………………………..

ATTIVITA’ Situazione Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi

Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli

obiettivi

Verde = attuata

S O N D G F M A M G L A

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

MONITORAGGIO DEL ………25 giugno………2016……………………..

ATTIVITA’ Situazione Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi

Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli

obiettivi

Verde = attuata

S O N D G F M A M G L A

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

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48

MONITORAGGIO DEL 30 aprile 2017

ATTIVITA’ Situazione Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi

Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli

obiettivi

Verde = attuata

S O N D G F M A M G L A

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

MONITORAGGIO DEL 30 giugno 2017

ATTIVITA’ Situazione Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi

Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli

obiettivi

Verde = attuata

S O N D G F M A M G L A

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

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49

PROGETTO 2: FORMAZIONE/AUTOFORMAZIONE SULLA

COSTRUZIONE DEL CURRICOLO

DATA INIZIO

INIZIATIVA

OTTOBRE 2016

DATA PREVISTA

ATTUAZIONE

DEFINITIVA

GIUGNO 2019

PIANIFICAZIONE

OBIETTIVI MISURABILI

o Confronto e condivisione in riunioni preliminari per dipartimenti disciplinari e/o in

continuità verticale

o Formazione/aggiornamento dei docenti circa la metodologia per l’elaborazione

curricolo

o Costruzione di segmenti di curricolo verticale in riferimento agli obiettivi operativi

o Consolidamento degli scambi di continuità tra scuola dell’infanzia, primaria e

secondaria

o Azione di tutoring con consulenza esperta circa i segmenti di curricolo elaborati

CONTENUTI FORMAZIONE

a cura del prof. R. Trinchero e del dott. Tomassone ( Università di Torino)

formazione per competenze e curricolo verticale

formulazione degli obiettivi di apprendimento

scelta degli obiettivi minimi

curricolo verticale come strumento per la didattica e la valutazione

tutoring d’aula sul lavoro dei docenti

DESTINATARI

docenti delle scuole dell’infanzia, della scuola primaria e secondaria di I grado dell’istituto

ATTIVITA’

1. Presentazione contenuti e modalità di intervento e relative discussioni in plenaria con

docenti della rete di miglioramento da parte del Prof. Trinchero

2. Incontri di autoformazione per la costruzione del curricolo verticale di Istituto

3. Formazione circa la metodologia utile all’elaborazione del curricolo

4. Elaborazione primi segmenti di curricolo con tutoraggio esperto

5. Incontri per dipartimenti disciplinari e in continuità verticale per la prosecuzione

dell’elaborazione curricolo

6. Documentazione attività e condivisione materiali

7. Revisione e validazione delle parti di curricolo con formatore esperto

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50

MONITORAGGI E RISULTATI:

MONITORAGGIO DEL 30 novembre 2016

ATTIVITA’ Situazione Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi

Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli

obiettivi

Verde = attuata

S O N D G F M A M G L A

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

MONITORAGGIO DEL …………30 Aprile 2017…………………………..

ATTIVITA’ Situazione Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi

Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli

obiettivi

Verde = attuata

S O N D G F M A M G L A

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

Nota a commento del monitoraggio del 30 aprile

La concomitanza dell’impegno dei docenti nei corsi in relazione al piano di formazione e nelle attività connesse alle

altre azioni del piano di miglioramento non ha finora permesso calendarizzazioni di ulteriori di incontri per il periodo

primaverile

MONITORAGGIO DEL ………25 giugno 2017……………………………..

ATTIVITA’ Situazione Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi

Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli

obiettivi

Verde = attuata

S O N D G F M A M G L A

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

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51

MONITORAGGIO DEL ………20 Novembre 2017……………………………..

ATTIVITA’ Situazione Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi

Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli

obiettivi

Verde = attuata

S O N D G F M A M G L A

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

MONITORAGGIO DEL ………30 Aprile 2018……………………………..

ATTIVITA’ Situazione Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi

Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli

obiettivi

Verde = attuata

S O N D G F M A M G L A

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

MONITORAGGIO DEL ………30 Giugno 2018……………………………..

ATTIVITA’ Situazione Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi

Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli

obiettivi

Verde = attuata

S O N D G F M A M G L A

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

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52

MONITORAGGIO DEL ………30 Novembre 2018……………………………..

ATTIVITA’ Situazione Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi

Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli

obiettivi

Verde = attuata

S O N D G F M A M G L A

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

MONITORAGGIO DEL ………30 Aprile 2018……………………………..

ATTIVITA’ Situazione Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi

Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli

obiettivi

Verde = attuata

S O N D G F M A M G L A

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

MONITORAGGIO DEL ………30 Giugno 2018……………………………..

ATTIVITA’ Situazione Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi

Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli

obiettivi

Verde = attuata

S O N D G F M A M G L A

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

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53

PROGETTO 3 : PROGETTARE INSIEME PROVE STRUTTURATE

Per tutte le annualità di riferimento del presente piano

DATA INIZIO

INIZIATIVA

PROVE INTERMEDIE

( ITALIANO,

MATEMATICA E

INGLESE1)

MARZO 2016

DATA PREVISTA

ATTUAZIONE

DEFINITIVA

GIUGNO DI OGNI

ANNUALITA’

DATA INIZIO

INIZIATIVA

PROVE COMUNI

INIZIALI E FINALI

PER TUTTE LE

DISCIPLINE2

SETTEMBRE 2018

DATA PREVISTA

ATTUAZIONE

DEFINITIVA

GIUGNO DI OGNI

ANNUALITA’

1 solo dall’a.s. 2017-2018 2 solo dall’a.s. 2018-2019

PIANIFICAZIONE

OBIETTIVI MISURABILI

o auto aggiornamento dei docenti sulla costruzione di prove oggettive

o costruzione di prove da parte dei docenti da sperimentare in classe

o costruzione di griglie coerenti di valutazione

o confronto tra docenti di plessi diversi

CONTENUTI

1. confronto sui contenuti tra docenti di plessi diversi

2. elaborazione di items, validazione prova da inserire in una prova strutturata per le classi II e

V della scuola primaria/ classe terza scuola sec. I grado

3. costruzione di items per le prove strutturate comuni di entrata (solo dall’anno 2018/2019)

4. costruzione di items per le prove strutturate comuni di uscita (solo dall’anno 2018/2019)

5. costruzione griglia di valutazione

6. somministrazione e correzione delle prove

7. monitoraggio degli esiti delle prove (PROVE INTERMEDIE)

8. raccolta dei dati di monitoraggio (PROVE INTERMEDIE)

9. elaborazione di sintesi dei dati in merito alla valutazione (PROVE INTERMEDIE)

10. condivisione risultati (PROVE INTERMEDIE)

DESTINATARI

docenti di Italiano, Matematica e Inglese scuola primaria e secondaria di I grado dell’istituto

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ATTIVITA’

1. scelta dei contenuti da inserire nella prova oggettiva

2. costruzione prove strutturate iniziali (solo dall’a.s. 2018/2019)

3. costruzione e validazione prove strutturate intermedie

4. costruzione prove strutturate finali (solo dall’a.s. 2018/2019)

5. costruzione di griglie di valutazione

6. somministrazione e valutazione prove

7. raccolta documentazione (prove intermedie)

8. sintesi ed elaborazione dei dati valutativi(prove intermedie)

9. condivisione dati di elaborazione(prove intermedie)

MONITORAGGIO E RISULTATI

MONITORAGGIO DEL 30 novembre 2015

ATTIVITA’ Situazione Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi

Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli

obiettivi

Verde = attuata

S O N D G F M A M G L A

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

MONITORAGGIO DEL ………31 Marzo 2016…………………………..

ATTIVITA’ Situazione Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi

Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli

obiettivi

Verde = attuata

S O N D G F M A M G L A

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

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55

MONITORAGGIO DEL ……25 giugno 2016………………………………..

ATTIVITA’ Situazione Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi

Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli

obiettivi

Verde = attuata

S O N D G F M A M G L A

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

a.s 2016/2017

MONITORAGGI E RISULTATI:

MONITORAGGIO DEL 30 novembre 2016

ATTIVITA’ Situazione Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi

Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli

obiettivi

Verde = attuata

S O N D G F M A M G L A

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

MONITORAGGIO DEL …………31 Marzo 2017…………………………..

ATTIVITA’ Situazione Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi

Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli

obiettivi

Verde = attuata

S O N D G F M A M G L A

1.

2.

3.

4.

5.

6.

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56

MONITORAGGIO DEL ………25 giugno 2017……………………………..

ATTIVITA’ Situazione Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi

Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli

obiettivi

Verde = attuata

S O N D G F M A M G L A

1.

2.

3.

4.

5.

6.

a.s 2017/2018

MONITORAGGI E RISULTATI:

MONITORAGGIO DEL 20 novembre 2017

ATTIVITA’ Situazione Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi

Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli

obiettivi

Verde = attuata

S O N D G F M A M G L A

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

MONITORAGGIO DEL …………31 Marzo 2018…………………………..

ATTIVITA’ Situazione Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi

Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli

obiettivi

Verde = attuata

S O N D G F M A M G L A

1.

2.

3.

4.

5.

6.

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57

MONITORAGGIO DEL ……30… giugno 2018……………………………..

ATTIVITA’ Situazione Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi

Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli

obiettivi

Verde = attuata

S O N D G F M A M G L A

1.

2.

3.

4.

5.

6.

a.s. 2018/2019 MONITORAGGIO DEL 30 novembre 2018

ATTIVITA’ Situazione Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi

Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli

obiettivi

Verde = attuata

S O N D G F M A M G L A

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

8.

9.

MONITORAGGIO DEL 31marzo 2019

ATTIVITA’ Situazione Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi

Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli

obiettivi

Verde = attuata

S O N D G F M A M G L A

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

8.

9.

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58

MONITORAGGIO DEL 30 giugno 2019

ATTIVITA’ Situazione Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi

Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli

obiettivi

Verde = attuata

S O N D G F M A M G L A

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

8.

9.

PROGETTO 4: AUTOFORMAZIONE E FORMAZIONE ESPERTA SULLA

LETTURA E INTERPRETAZIONE DATI INVALSI

DATA INIZIO INIZIATIVA

MARZO 2017

DATA PREVISTA ATTUAZIONE

DEFINITIVA

GIUGNO 2019

PIANIFICAZIONE

OBIETTIVI MISURABILI

o Analizzare i dati Invalsi a livello dei singoli plessi da parte dei dipartimenti di italiano e

matematica, rilevando punti di forza o di criticità

o Formare i docenti di Italiano e matematica circa la lettura diagnostica dei risultati prove

Invalsi

o Effettuare azioni di tutoring con esperti circa l’interpretazione dati prove d’Istituto

o Contestualizzare e utilizzare dati inerenti alla restituzione Invalsi

o Innescare meccanismi di retroazione circa la programmazione curricolare

o Consolidare scambi di continuità orizzontale

o Promuovere azioni di confronto relativamente alle pratiche didattiche migliorative

CONTENUTI FORMAZIONE

a cura dei proff. Pozzo e Turiano ( USR del Piemonte)

1. lettura diagnostica delle tavole e dei grafici Invalsi

2. interpretazione dei dati relativi al triennio 2014-2016 delle classi dell’ istituto con

tutoraggio esperto

3. prima inferenza sulla didattica delle discipline

4. confronto tra docenti della rete di miglioramento e personale esperto circa le pratiche

migliorative

DESTINATARI

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59

docenti di Italiano e matematica della scuola primaria e secondaria di I grado dell’istituto

ATTIVITA’

1. confronto a livello di plesso dei dati risultati prove come restituzione Invalsi settembre-

novembre 2016, 2017, 2018

2. formazione circa la lettura in senso diagnostico di tavole e grafici

3. analisi e interpretazione dati d’istituto con tutoraggio esperto

4. prima inferenza circa la programmazione curricolare

5. confronto tra i docenti di italiano e Matematica della rete Asti sud migliora e con

personale esperto circa le azioni e le pratiche didattiche migliorative

MONITORAGGI E RISULTATI:

MONITORAGGIO DEL 30 Aprile 2017

ATTIVITA’ Situazione Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi

Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli

obiettivi

Verde = attuata

S O N D G F M A M G L A

1.

2.

3.

4.

5.

MONITORAGGIO DEL ………25 giugno…………2017…………………..

ATTIVITA’ Situazione Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi

Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli

obiettivi

Verde = attuata

S O N D G F M A M G L A

1.

2.

3.

4.

5.

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60

MONITORAGGIO DEL ………2 0 Novembre 2017…………………..

ATTIVITA’ Situazione Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi

Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli

obiettivi

Verde = attuata

S O N D G F M A M G L A

1.

2.

3.

4.

5.

MONITORAGGIO DEL 30 Aprile 2018

ATTIVITA’ Situazione Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi

Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli

obiettivi

Verde = attuata

S O N D G F M A M G L A

1.

2.

3.

4.

5.

MONITORAGGIO DEL ………30 giugno…………2018…………………..

ATTIVITA’ Situazione Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi

Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli

obiettivi

Verde = attuata

S O N D G F M A M G L A

1.

2.

3.

4.

5.

MONITORAGGIO DEL ………2 0 Novembre 2018…………………..

ATTIVITA’ Situazione Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi

Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli

obiettivi

Verde = attuata

S O N D G F M A M G L A

1.

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61

2.

3.

4.

5.

Educazione alla pari opportunità e prevenzione della violenza

di genere

Nella sua Mission, l’Istituto garantisce l’offerta di pari opportunità di sviluppo e di formazione

della persona e opera per contribuire con ogni mezzo a colmare le differenze sociali e culturali,

nell’articolazione dei profilo in uscita declina le competenze relative al rispetto dell’identità,

della cultura e del genere e al dialogo reciproco precisando i relativi traguardi. In ottemperanza

ai propri obiettivi formativi si impegna a implementare segmenti curricolari e azioni progettuali

in merito, in particolare anche recependo le nuove linee ministeriali.

Insegnamento lingua inglese nella Scuola Primaria

La presenza di un insegnante laureato in lingua inglese nell’organico di potenziamento

permetterebbe un percorso in continuità scuola primaria/scuola secondaria di I grado per la

realizzazione di progetti CLIL e il passaggio da un codice linguistico a un altro.

Grazie al contributo derivante dalla partecipazione a un bando nazionale, sono stati sperimentati

progetti CLIL in continuità scuola Primaria- scuola Sec. di I grado con la presenza di un

insegnante esterno madrelingua nell’a.s. 15-16, iniziativa progettuale che è proseguita nell’a.s.

2016/2017 e 2017/2018 e programma per l’anno in corso in plessi diversi, con riferimento

particolare al predetto raccordo di continuità.

Sono state assegnate per l’anno scolastico 2016/2017 due Teacher Assistant che hanno

coadiuvato l’apprendimento in lingua inglese in contesti di apprendimento e vissuto quotidiano

in plessi diversi di Scuola Primaria sia della valle Belbo sia della Val Bormida.

La partecipazione al progetto PON “GET READY FOR …” per il miglioramento delle

competenze di base ha permesso per l’anno scolastico 2017/2018 la realizzazione di english

summer camp; campus estivi di full immersion in lingua inglese con collaborazione madre lingua

che proseguiranno anche per l’estate 2019.

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62

Ambienti di apprendimento

La partecipazione al Bando PON per la modifica degli ambienti di apprendimento ha permesso

in alcune aule di qualche plesso di implementare la dotazione tecnologica, sperimentare nuove

modalità di mediazione didattica e andare incontro agli alunni con bisogni educativi speciali.

Negli anni sono state fatte richieste agli enti locali, non ancora soddisfatte ovunque, per

migliorare gli ambienti di apprendimento e dotare gli edifici scolastici di strutture non presenti

quali palestre e laboratori di informatica.

Inclusione e integrazione ( in riferimento anche al decreto legislativo 13 aprile 2017,n.66)

Nella propria mission l’Istituto intende realizzare una scuola inclusiva per tutti e per ciascuno,

dove lo “stare bene a scuola” è premessa fondamentale per favorire l’integrazione e il diritto allo

studio, per questo pone in essere tutte le iniziative utili per la valorizzazione degli stili individuali

di apprendimento attraverso opportuni percorsi di individualizzazione e personalizzazione e si

impegna a lavorare al fine di migliorare il grado di accessibilità e fruibilità delle risorse

didattiche, degli spazi e delle attrezzature utili.

A livello di governance d’Istituto vengono designati tre docenti per ogni segmento di scolarità

per la funzione strumentale per l’area dei Bes e DSA e una commissione Sostegno a supporto

delle necessità di rilevazione dei bisogni relativi ad esigenze educative speciali, di scelta per le

tematiche di aggiornamento continuo dei docenti sia di sostegno sia curricolari secondo piano di

formazione ( area inclusione ) attraverso corsi di formazione specifici, dell’elaborazione e

aggiornamento e monitoraggio dei piani educativi e dei piani didattici personalizzati secondo

protocollo definito dalla commisione Sostegno.

Il Piano annuale dell’inclusione aggiornato riassume i bisogni educativi speciali degli alunni e

le azioni che la scuola si propone di attuare ai fini del raggiungimento del successo formativo.

Promozione della cultura umanistica e valorizzazione del

patrimonio e delle produzioni culturali e sul sostegno alla creatività ( in riferimento anche al decreto legislativo 13 aprile 2017, n.60)

L’intensa attività progettuale dei diversi segmenti di scolarizzazione dell’Istituto mette in

evidenza l’attenzione per la valorizzazione del patrimonio artistico e ambientale del territorio

oltre che della creatività.

In particolare si fa riferimento ai vari progetti “teatro” che a fronte di una laboriosa attività di

progettazione, di pianificazione e di prova culminano nella realizzazione di allestimenti di

spettacoli coreutici, musicali o teatrali o ancora all’elaborazione di oggetti nei laboratori di arte,

o ai vari progetti di intesa con gli enti territoriali finalizzati alla conoscenza, valorizzazione e

fruizione del patrimonio artistico e paesaggistico. Da leggersi in questo senso anche l’accordo di

rete con l’Istituto capofila Pellati di Nizza per la progettazione relativa allo specifico programma

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63

operativo nazionale dei fondi europei di cui l’istituto è soggetto partecipante e che si esplica

nell’anno scolastico 2018/2019 con la partecipazione al modulo 21 “meet Incisa”in sinergia con

enti di promozione territoriale.

A partire dall’anno scolastico 2017/2018 la presenza di un insegnante di musica nell’organico di

potenziamento dell’autonomia ha reso possibile per un gruppo allievi delle classi prime delle

scuole secondarie di I grado dell’Istituto l’arricchimento dell’offerta formativa in espansioni

curricolari pomeridiane atte all’apprendimento della pratica musicale di uno strumento, detta

attività vista la richiesta delle famiglie prosegue per il secondo anno ed è rivolta agli allievi delle

classi I e II della scuola secondaria.

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64

Valutazione e certificazione delle competenze

( in riferimento anche al decreto legislativo 13 aprile 2017,n.62)

I docenti nei vari dipartimenti disciplinari come emanazioni del Collegio Docenti nell’anno

scolastico 2017/2018 si sono impegnati in una fase di riflessione, supportata da formazione

esperta sull’argomento, che li ha portati a rivedere la tabella corrispondenza voti - livelli di

apprendimento rispetto a quella in uso negli anni scolastici precedenti e a sintetizzare criteri utili

per la formulazione del giudizio sintetico di comportamento, oltre che del giudizio globale sul

processo di maturazione dell’allievo per obtemperare alla valenza formativa ed educativa ribadita

dal decreto legislativo n.62.

Tutta la documentazione frutto dell’elaborazione è integrata in questa sezione del piano

dell’offerta formativa.

SCUOLA DELL’INFANZIA

La valutazione degli alunni si attua attraverso l’osservazione e la documentazione dei processi di

crescita dei bambini.

A questo scopo le insegnanti utilizzano quali strumenti di rilevazione delle modalità di relazione

degli interessi e delle abilità cognitive:

l’osservazione sistematica durante le attività;

la compilazione di una griglia contenente indicatori comuni per ciascuna delle attività di

laboratorio.

I lavori degli alunni verranno raccolti dalle insegnanti in ordine cronologico, divisi per laboratori

e progetti e consegnati ai genitori a fine anno scolastico.

Dall’a.s. 2018/2019 le docenti implementano una scheda di osservazione/valutazione

finalizzata anche alle comunicazioni di passaggio dalla scuola dell’Infanzia a quella primaria

per il necessario raccordo di continuità

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65

Scuola dell’Infanzia di ………………………………………………………..

Osservazione sistematica finalizzata al passaggio alla scuola primaria

Dati anagrafici dell’allievo/a Cognome …………………………….. Nome ……………………… ……………… Data …………. …. ………….. Luogo di nascita …………………………. Esperienza scolastica ANNI DI FREQUENZA N°………

FREQUENZA ULTIMO ANNO REGOLARE SALTUARIA

ANTICIPATARIO/A SI NO

PROCESSI DI MATURAZIONE PERSONALE

AUTONOMIA SI PARZIALM. NO

Ha superato il distacco dalla famiglia

Riconosce e denomina gli oggetti personali

Riconosce e denomina gli spazi scolastici

Sa muoversi autonomamente negli spazi scolastici

Dimostra autonomia nell’uso dei servizi igienici

E’autonomo nel vestirsi e nello svestirsi

E’autonomo a tavola

Si procura il materiale necessario alle varie attività

Ha cura del proprio materiale scolastico

Usa adeguatamente gli strumenti grafici

Si organizza autonomamente nelle attività libere e non

Esegue le attività assegnate nel tempo stabilito

OSSERVAZIONI …………………………………………………………………………………………….

IDENTITA’ SI PARZIALM. NO

Controlla le proprie emozioni

Dimostra fiducia in se stesso

Si relaziona con i compagni

Affronta serenamente la vita scolastica

Accetta e rispetta le regole nel gioco libero

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66

Accetta e rispetta le regole nelle attività organizzate

OSSERVAZIONI ……………………………………………………………………………………………

COMPETENZE

SOCIALI SI PARZIALM. NO

Partecipa attivamente alla vita di gruppo

Collabora con i compagni

Ha iniziative personali

Rispetta le cose altrui

Si adatta alle regole della vita scolastica

Collabora con gli adulti

OSSERVAZIONI …………………………………………………………………………………………..

CORPO E MOVIMENTO SI PARZIALM. NO

Riconosce e denomina le varie parti del corpo

Rappresenta in modo completo lo schema corporeo

Ha interiorizzato i concetti spaziali

Organizza lo spazio grafico della pagina

Riconosce i colori fondamentali e composti

Colora entro i margini

Ha sviluppato la motricità fine

Esegue correttamente i pregrafismi

Lateralità dominante dx sx crociat

a

incerta

OSSERVAZIONI ……………………………………………………………………………………………

LINGUISTICO-ESPRESSIVE SI PARZIALM. NO

Si esprime in lingua italiana

Si esprime in dialetto

Articola tutti i fonemi

Formula una frase semplice e sintatticamente corretta

Si esprime in modo stentato e confuso

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67

Elabora verbalmente racconti e vissuti

Rielabora graficamente racconti e vissuti

OSSERVAZIONI ……………………………………………………………………………………………

LOGICHE/MATEMATICHE SI PARZIALM. NO

Esegue classificazioni in base a diverse caratteristiche

Esegue seriazioni

Conta, quantifica e simbolizza

Opera corrispondenze

Percepisce rapporti causa/effetto

Percepisce e descrive nozioni temporali : prima/dopo, ieri/oggi…

OSSERVAZIONI …………………………………………………………………………………………..

Rapporti con la famiglia

Persona/e che tengono i contatti con la scuola: ___________________________________________________

Modalità preferite di incontro scuola-famiglia: □ Assemblee □ Colloqui individuali □ Altre Iniziative

Eventuali osservazioni finali

Le insegnanti

…………………….…….. .…………………….……. …………………………..

Memoria

o Memorizza facilmente o Memorizza con

difficoltà

Ritmo di apprendimento

o Rapido o Lento o Bisognoso di rinforzo verbale/iconico

Attenzione

o Difficoltosa o Si distrae facilmente o Di lunga durata

Carattere e comportamento

o Autocontrollo o Timido o Vivace o Conflittuale o comprensivo

Impegno

o Si impegna costantemente o Deve essere stimolato o Ha bisogno di un rapporto

individualizzato

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68

SCUOLA PRIMARIA

La valutazione degli alunni si basa sull’osservazione dei seguenti aspetti:

attenzione e concentrazione

autonomia

interesse

partecipazione

impegno

rispetto delle regole

rapporto con il gruppo

rapporto con gli adulti

valutazione complessiva

VALUTAZIONE INTERMEDIA E FINALE

I QUAD. II QUAD.

Le conoscenze risultano

molto ampie, articolate ed approfondite □ □

complete □ □ abbastanza complete □ □ acquisite in modo sufficiente □ □ frammentarie □ □ L'alunno sa applicare quanto appreso in modo

ottimale □ □ appropriato □ □ quasi sempre adeguato □ □ sufficiente □ □ difficoltoso □ □ L'alunno dimostra di saper lavorare nelle discipline

in piena autonomia □ □ con buona autonomia □ □ con discreta autonomia □ □ con parziale autonomia □ □ solo se guidato □ □

Il percorso di apprendimento risulta

veloce e consapevole □ □ regolare □ □ quasi sempre regolare □ □ discontinuo □ □ lento e lacunoso □ □

COMPORTAMENTO

L'alunno si impegna e partecipa alle proposte in modo

attivo e costruttivo □ □ costante □ □ discontinuo □ □ solo se sollecitato □ □

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69

Nelle relazioni l'alunno interagisce in modo

collaborativo e positivo □ □ abbastanza collaborativo □ □ poco collaborativo □ □ passivo □ □ Il rispetto delle regole è

costante e consapevole □ □ generalmente costante □ □ discontinuo e poco consapevole □ □ non adeguato □ □ Eventuali altre osservazioni

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

La valutazione tiene conto dei livelli di partenza dell’alunno e dei progressi compiuti in relazione

agli obiettivi di apprendimento, stabiliti in sede di programmazione personalizzata, e agli

obiettivi formativi concordati dall’equipe pedagogica. La valutazione finale non consisterà solo

nella media matematica dei voti ma terrà conto della situazione di partenza dell’impegno e dei

progressi.

Valutazione delle discipline

In conformità alle nuove direttive ministeriali – decreto legge n° 62 del 13/04/17, la valutazione

delle singole discipline sarà espressa in decimi in relazione agli obiettivi, ai descrittori e agli

indicatori fissati dagli specifici gruppi disciplinari articolati nel dettaglio secondo i seguenti

criteri generali:

Voto Conoscenze Abilità e Competenze disciplinari

10 Conoscenze complete, organiche, particolarmente approfondite, senza errori. Esposizione fluida, rigorosa, ricca e ben articolata.

Possiede un' ottima capacità di comprensione e di analisi; applica correttamente ed efficacemente concetti; regole e procedure; si orienta con sicurezza nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati esaurienti; fa uso di terminologia corretta e varia e di linguaggio specifico appropriato; possiede autonomia di sintesi, di organizzazione e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici originali, creativi e personali; è capace di operare collegamenti tra discipline e di stabilire relazioni.

9 Conoscenze ampie, complete e approfondite. Esposizione chiara, precisa, ricca e ben articolata.

Ha una spiccata capacità di comprensione e di analisi; applica efficacemente concetti, regole e procedure anche in situazioni nuove; si orienta con sicurezza nell’analisi e

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nella soluzione di un problema con risultati pienamente soddisfacenti; fa uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specifico appropriato; possiede autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con adeguati apporti critici e adeguata capacità di operare collegamenti tra discipline.

8 Conoscenze sicure e complete. Esposizione chiara e articolata con uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specifico appropriato.

Possiede buona capacità di comprensione e di analisi; applica in maniera idonea concetti, regole e procedure; si orienta con sicurezza nell’analisi e nella soluzione di un problema ottenendo risultati apprezzabili; ha autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici talvolta originali.

7 Conoscenze sostanzialmente complete. Esposizione chiara e corretta.

Possiede adeguata capacità di comprensione, di analisi e discreta applicazione di concetti, regole e procedure; si orienta nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati largamente sufficienti; fa uso di terminologia appropriata e discretamente varia, ma è a volte carente nel linguaggio specifico; dimostra parziale autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite.

6 Conoscenze semplici e parzialmente corrette dei contenuti disciplinari più significativi. Esposizione semplificata, ma sostanzialmente corretta, lessico povero ma appropriato.

Possiede elementare, ma pertinente capacità di comprensione e di analisi; applica in maniera accettabile e generalmente corretta concetti, regole e procedure, si orienta se guidato nell’analisi e nella soluzione di un problema; si dimostra impreciso nell’effettuare sintesi con qualche spunto di autonomia di rielaborazione delle conoscenze acquisite.

5 Conoscenze generiche e parziali. Esposizione non sempre lineare e coerente. Errori a livello grammaticale, bagaglio minimo di conoscenze lessicali.

Dimostra limitata capacità di comprensione e di analisi, modesta applicazione di concetti, regole e procedure; si orienta con difficoltà e incertezza nell’analisi e nella soluzione di un problema; fa uso della lingua in maniera appena accettabile; ha poca autonomia di rielaborazione delle conoscenze acquisite.

4 Conoscenze frammentarie e incomplete. Esposizione superficiale e carente, povertà lessicale.

Dimostra stentata capacità di comprensione e di analisi; difficoltosa applicazione di concetti, regole e procedure; utilizza termini ripetitivi e generici non appropriati ai linguaggi delle singole discipline.

n.c. Mancata consegna degli elaborati/tavole grafiche Rifiuta di sottoporsi al colloquio o alla verifica scritta

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Criteri indicatori di valutazione del comportamento

Comportamento Motivazione

Comportamento corretto e responsabile

Convivenza civile:

L’alunno dimostra di Scegliere un elemento. la norma, rispettando il Regolamento d’Istituto, si mostra Scegliere un elemento.. Sa valutare complessivamente le azioni proprie e altrui, e le relative conseguenze.

Partecipazione:

Partecipa alle lezioni Scegliere un elemento., collaborando con gli insegnanti e aiutando i compagni in difficoltà. Porta a termine le consegne in modo approfondito, con apporti personali, sia a scuola sia a casa.

Relazionalità:

Manifesta rispetto e consapevolezza verso l’identità altrui, é solidale e collaborativo nei confronti di tutto il personale scolastico e dei compagni, sa apprezzare e valorizzare le differenze culturali.

Frequenza:

Scegliere un elemento..

Comportamento educato e corretto

Convivenza civile:

L’alunno manifesta un comportamento serio, Scegliere un elemento. e osserva le regole predisposte con diligenza. Controlla le proprie azioni/reazioni con consapevolezza e congruenza nelle varie circostanze.

Partecipazione:

Ha un ruolo attivo, Scegliere un elemento. all’interno del gruppo classe. Porta a termine le consegne in modo costante e pertinente sia a scuola sia a casa.

Relazionalità:

Si inserisce Scegliere un elemento. nella classe, rispetta i diritti e le individualità delle persone a scuola aprendosi al Scegliere un elemento. e collaborando con tutti.

Frequenza:

Scegliere un elemento..

Comportamento vivace ma corretto

Convivenza civile:

L’alunno manifesta un atteggiamento nel complesso Scegliere un elemento. osservando Scegliere un elemento. le regole predisposte. Controlla le proprie azioni e reazioni in modo Scegliere un elemento..

Partecipazione:

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Nelle attività didattiche mostra una Scegliere un elemento. disponibilità. Interviene in modo autonomo evidenziando una partecipazione Scegliere un elemento. e Scegliere un elemento. a Scegliere un elemento..

Relazionalità:

Interviene in modo Scegliere un elemento.. Opera in modo Scegliere un elemento..

Rispetta le altrui identità aprendosi al dialogo in modo Scegliere un elemento..

Frequenza:

Scegliere un elemento..

Comportamento poco rispettoso delle regole

Convivenza civile:

L’alunno osserva Scegliere un elemento. le regole stabilite; fatica a controllare le proprie azioni/reazioni Scegliere un elemento. ponderando i suoi interventi.

Partecipazione:

Nelle attività didattiche mostra una Scegliere un elemento. disponibilità. Interviene in modo non sempre autonomo evidenziando una partecipazione Scegliere un elemento. e Scegliere un elemento. produttiva a Scegliere un elemento..

Relazionalità:

Scegliere un elemento..

Frequenza:

Scegliere un elemento..

Comportamento scorretto e poco rispettoso delle regole

Convivenza civile :

L’alunno agisce in modo Scegliere un elemento. ; rispettando le norme stabilite con scarsa autonomia. Scegliere un elemento., necessita spesso di guida e sollecitazioni.

Partecipazione:

Scegliere un elemento..

Si impegna in modo Scegliere un elemento. a Scegliere un elemento..

Relazionalità:

Scegliere un elemento..

Frequenza:

Scegliere un elemento..

Comportamento gravemente scorretto

Convivenza Civile:

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L’alunno evidenzia comportamenti di particolare gravità che sono stati sanzionati dai docenti secondo le modalità previste nel Regolamento d’Istituto.

Irrequieto, Scegliere un elemento. le proprie reazioni, Scegliere un elemento. a ogni tipo di intervento esterno.

Partecipazione:

Non collabora a nessun tipo di iniziativa educativo-didattica. Non dimostra interesse, Scegliere un elemento. alle attività proposte; non rispetta le consegne.

Relazionalità:

Dimostra un atteggiamento di Scegliere un elemento. nei confronti dei docenti e dei compagni. Non si notano apprezzabili e concreti cambiamenti tali da evidenziare un sufficiente miglioramento del comportamento nel percorso di crescita e maturazione.

Frequenza:

Scegliere un elemento..

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Continuità e orientamento

Le attività che l’Istituto comprensivo organizza e mette in atto in relazione alle dimensioni

della continuità e dell’orientamento si riferiscono principalmente a:

□ Lavoro delle commissioni Continuità e Orientamento

□ Incontri per la continuità verticale tra docenti delle classi ponte con condivisione di

traguardi di competenza

□ Realizzazione in continuità scuola primaria/sc. Sec. di 1^ gr. di progetti CLIL

□ Compartecipazione ad attività progettuali, spettacoli teatrali con programmazione comune

□ Attività di orientamento anche in collaborazione con il centro dell’impiego di Asti per le

classi II e III della scuola sec. di I grado

□ Organizzazione salone dell’orientamento per la scelta del percorso di

istruzione/formazione

□ Condivisione con i genitori dei profili orientativi degli studenti

□ Progettazione, programmazione e compartecipazione condivisa con altri soggetti o

agenzie formative del territorio

In alcuni plessi sono realizzati progetti che coinvolgono i tre gradi dall’infanzia alla secondaria

di 1^ grado.

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75

AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA

DIGITALE

Anno scolastico 2015/2016

STEP 1 RILEVAZIONE RISORSE DELL’ISTITUTO

individuazione delle risorse umane, in seguito al dimensionamento, in termini di

professionalità referenti per l’Informatica e il digitale

rilevazione della situazione esistente per quanto riguarda gli strumenti tecnologici

dei laboratori di informatica e delle dotazioni delle aule oltre che il collegamento

alla rete internet

STEP 2 INDIVIDUAZIONE E NOMINA DELL’ANIMATORE DIGITALE E

DEL TEAM PER L’INNOVAZIONE

Step 3 MIGLIORAMENTO DOTAZIONI HARDWARE E SOFTWARE

DELLA SCUOLA

partecipazione al bando PON DEL 15/10/2015 – Realizzazione AMBIENTI

DIGITALI (candidatura N. 10475)

Progetto Fondazione CASSA DI RISPARMIO di Asti

Gli steps degli anni scolastici a seguire prevedono, all’interno di un percorso a spirale, la formazione del

DS:, la formazione dell’A.D.; la formazione di un gruppo di docenti per l’innovazione tecnologica,

disponibili a loro volta a diventare formatori in collaborazione con l’A.D; la formazione del personale

amministrativo per la realizzazione della segreteria digitale; l’azione di formazione per n.10 docenti su

tecnologie e approcci metodologici innovativi; la formazione interna di primo e secondo livello per tutti

i docenti, a cascata; il coinvolgimento della comunità scolastica attraverso il sito web e il coinvolgimento

attivo; la sperimentazione di attività didattiche innovative; la realizzazione di attività formative per alunni

e famiglie; l’inserimento nel curricolo d’Istituto di nuclei di apprendimento inerenti le competenze

digitali; l’utilizzo di siti dedicati per la didattica; l’elaborazione di lavori in team; l’utilizzo di dati e la

rendicontazione sociale; la realizzazione di una comunità anche on line con famiglie e territorio attraverso

il sito web della scuola.

Anno scolastico 2016/2017

Step 1 CORSI DI FORMAZIONE PREVISTI DAL PROGRAMMA

OPERATIVO NAZIONALE “PER LA SCUOLA, COMPETENZE E

AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO” 2014-2020:

-formazione del D.S.

-formazione del Team per l’innovazione

-individuazione e formazione di 10 docenti su tecnologie e approcci

metodologici innovativi

Step 2 ATTIVAZIONE CORSI DI FORMAZIONE INTERNI PER LA

MEDIAZIONE DIDATTICO/DIGITALE

Monitoraggio per rilevare e determinare i diversi livelli partenza dei

docenti, al fine di organizzare corsi di formazione ad hoc per acquisire le

competenze di base informatiche e/o potenziare quelle già esistenti.

Formazione base per l’uso degli strumenti tecnologici presenti a scuola.

Formazione base dei docenti all’uso delle LIM.

Formazione sull’utilizzo dei libri di testo per la parte in formato digitale.

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Step 3 COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA

Aggiornamento del sito internet della scuola.

Sperimentazione di attività didattiche con le strumentazioni digitali disponibili.

Realizzazione di attività formative per gli studenti sulla cittadinanza digitale, la

sicurezza in rete, i libri digitali, la fruizione del sito della scuola.

Realizzazione di una cultura digitale condivisa.

Step 4 CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE

Selezione, presentazione e utilizzo di Siti dedicati, App, Software e

Cloud per la didattica.

Presentazione di strumenti di condivisione dei files.

Educazione ai media e ai social network.

Step 5 MIGLIORAMENTO DEI RISULTATI ATTESI IN TERMINI DI

COMPETENZE DIGITALI Inserimento nel costruendo curricolo di Istituto di nuclei di apprendimento relativi

alle competenze digitali

Potenziamento delle attività relative all’alfabetizzazione informatica

Promozione della creazione, progettazione e condivisione dei contenuti

multimediali

Anno scolastico 2017/2018

Step 1 CONTINUAZIONE DEI CORSI DI FORMAZIONE PER LA

MEDIAZIONE DIDATTICO/DIGITALE

Formazione di secondo livello per l’uso degli strumenti tecnologici in dotazione.

Formazione di secondo livello sulle metodologie e sulla creazione degli ambienti per

la didattica digitale integrata.

Sperimentazione di didattica attiva e collaborativa attraverso le tecnologie digitali

Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali e all’adozione di

metodologie didattiche innovative.

Formazione per l’ utilizzo di pc, tablet e Lim nella didattica quotidiana.

Step 2 COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA

Implementazione del sito internet della scuola.

Ulteriore sperimentazione di attività didattiche con le strumentazioni digitali presenti nella scuola

Proseguimento nella realizzazione di attività formative per gli studenti sulla

cittadinanza digitale

Realizzazione di attività formative per le famiglie sulla sicurezza in rete, sui libri

digitali, sulla fruizione del sito della scuola e del registro elettronico.

Step 3 CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE

Utilizzo consapevole di Siti dedicati, App, Software e Cloud per la

didattica.

Utilizzo di strumenti di condivisione dei files.

Educazione all’utilizzo consapevole dei media e dei social network.

Step 4 MIGLIORAMENTO DEI RISULTATI ATTESI IN TERMINI DI

COMPETENZE DIGITALI Inserimento nel costruendo curricolo di Istituto di nuclei di apprendimento relativi

alla competenza digitale

Potenziamento delle attività in essere relative all’alfabetizzazione informatica

Promozione della creazione, progettazione e condivisione dei contenuti

multimediali (piattaforma dedicata per la raccolta di buone pratiche)

Realizzazione di interventi per garantire la sicurezza della linea.

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Anno scolastico 2018/2019

Step 1 FORMAZIONE INTERNA IN LABORATORIO

Elaborazione di lavori in team e di coinvolgimento della comunità (famiglie,

associazioni, ecc.).

Utilizzo dati (anche INVALSI, valutazione, costruzione di questionari) e

rendicontazione sociale (monitoraggi).

Utilizzo di piattaforme digitali strutturate per la veicolazione di contenuti didattici

Studio di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui formarsi per gli anni

successivi.

Step 2 COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA

Condivisione dei percorsi di innovazione tecnologica con le famiglie

Realizzazione di una comunità anche on line con famiglie e territorio, anche

attraverso il sito web della scuola, per sensibilizzare maggiormente il rapporto scuola-

famiglia.

Step 3 CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE

Sperimentazione di soluzioni digitali hardware e software sempre più innovative

Step 4 MIGLIORAMENTO DEI RISULTATI ATTESI IN TERMINI

DI COMPETENZE DIGITALI

Condivisione dei materiali digitali presenti sul sito e sulla piattaforma dedicata

Utilizzo consapevole di soluzioni digitali innovative nell’ottica della costruzione

della cittadinanza digitale.

CRONOPROGRAMMA

a.s. 2016/2017

SET OTT NOV DIC GEN FEB MAR APR MAG GIU

Monitoraggio per rilevare e

determinare i diversi livelli partenza dei docenti

X

Formazione docenti corsi base 2 ore Incisa

2 ore Bubbio

2 ore a Incisa

2 ore Bubbio

Formazione docenti corso

avanzato

2 ore

Incisa

Formazione docenti corsi

intermedi

4 ore

Incisa

Per due gruppi

4 ore Bubbio

Per due

gruppi

4 ore

Incisa

Sperimentazione di attività

didattiche con le

strumentazioni digitali presenti nella scuola

X ----------------------------------------------------------->

Realizzazione di attività

formative per gli studenti sulla

cittadinanza digitale, sicurezza in rete, sui libri digitali, sulla

fruizione del sito della scuola

X ----------------------------------------------------------->

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78

a.s. 2017/2018

SET OTT NOV DIC GEN FEB MAR APR MAG GIU

Monitoraggio per rilevare e

determinare i diversi livelli

partenza dei docenti

X

Formazione docenti corso

drive e piattaforme

4 ore a

Incisa

4 ore

Bubbio

Formazione Ata

Gestione posta elettronica

Sperimentazione di attività

didattiche con le

strumentazioni digitali presenti nella scuola

X ----------------------------------------------------------->

Realizzazione di attività

formative per gli studenti sulla

cittadinanza digitale, sicurezza in rete, sui libri digitali, sulla

fruizione del sito della scuola

X ----------------------------------------------------------->

a.s. 2018/2019

SET OTT NOV DIC GEN FEB MAR APR MAG GIU

Formazione docenti corso

On-line piattaforme We school

Lavoro di board su

piattaforma dedicata

Formazione Ata

Gestione posta elettronica

Da calendarizzare

Formazione genitori gestione comunicazioni scuola-famiglia

Da calendarizzare

Sperimentazione di software

d’utilità con le nuove

strumentazioni digitali presenti

nella scuola progetto “tablet per amico”

2h

Realizzazione di attività

formative per gli studenti /genitori sulla cittadinanza

digitale, sicurezza in rete, sui

libri digitali, sulla fruizione del sito della scuola

Da calendarizzare

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RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA

L’attenta disponibilità a recepire i bisogni dell’utenza e la pratica educativa quotidiana dei

piccoli plessi radicati sul territorio permettono un dialogo continuo con i genitori.

Le famiglie sono coinvolte:

All’atto dell’iscrizione attraverso iniziative a loro rivolte finalizzate alla conoscenza degli

ambienti di apprendimento e del personale docente dei plessi, dell’organizzazione e in

generale della presentazione dell’offerta formativa della scuola

A riunioni nelle prime settimane di scuola per condividere la presentazione della classe,

le modalità di lavoro e per illustrare la programmazione di classe, oltre che per eleggere

i rappresentanti dei genitori nei consigli di classe

Alla condivisione del piano educativo personalizzato in caso di bisogni educativo speciali

Agli incontri degli organi collegiali di interclasse, consigli di classe, Consiglio di Istituto

Alle udienze periodiche per le comunicazioni circa l’andamento scolastico possibili

anche nei ricevimenti settimanali

Alla lettura e condivisione valutazione periodica interquadrimestrale attraverso pagella

on-line e incontri dedicati

Ai momenti di festa, alle rappresentazioni teatrali o spettacoli organizzati dalla scuola

A incontri formativi relativi a progetti e/o problematiche generali a loro rivolti

All’autovalutazione di Istituto attraverso questionario apposito predisposto atto alla

valutazione del servizio

Alla condivisione delle informazioni e/o comunicazioni sito della scuola e diario

personale degli allievi

Al controllo della valutazione delle discipline sul diario/ Libretto dello studente ( scuola

sec. di I grado)

SCELTE DI GESTIONE, DI ORGANIZZAZIONE E DI

GOVERNANCE:

Le scelte di gestione delle risorse umane e materiali sono strettamente collegate alle priorità

stabilite dal RAV.

L’allocazione delle risorse economiche è coerente con le scelte educative adottate.

L’organizzazione del funzionamento del nostro istituto, costituito da 21 plessi ubicati in territori

distanti tra loro, al fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività previste dal PTOF

necessita della presenza di due collaboratori del Dirigente, uno per la valle Belbo e uno per la val

Bormida, così come di un ufficio distaccato in val Bormida per rispondere ai bisogni dell’utenza.

Ai fini dell’organizzazione generale dell’Istituto, il Dirigente scolastico si avvale della

collaborazione dello staff, costituito dai collaboratori del Dirigente, dai Referenti di plesso e

dalle funzioni strumentali.

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I compiti dei due collaboratori del Dirigente sono i seguenti:

COLLABORATORE-VICARIO VALLE BELBO

Coordinatore scuole primarie e dell’infanzia

Coordinatore della documentazione amministrativa dei docenti

Interfaccia con i referenti di plesso

Responsabile per i progetti di Istituto

Supporto a POF triennale, Autovalutazione, Piano di Miglioramento

2° COLLABORATORE VAL BORMIDA

Coordinatore scuole infanzia, primaria e secondaria di I grado

Interfaccia con i referenti di plesso

Responsabile per i progetti di Istituto

Supporto a POF, Autovalutazione, Piano di Miglioramento, Invalsi

Il Collegio dei Docenti ha individuato TRE AREE RELATIVE ALLE FUNZIONI

STRUMENTALI:

1 PTOF, AUTOVALUTAZIONE, PIANO DI MIGLIORAMENTO:

Con i seguenti compiti:

Raccolta dati relativa ai bisogni dei plessi di Istituto

Progettualità di Istituto

Stesura pof annuale e ptof triennale

Autovalutazione di Istituto

Corsi di formazione specifici

2 SOSTEGNO, BES E DSA : 3 docenti

Con i seguenti compiti:

Rilevazione bisogni

Raccolta dati

Partecipazione ai gruppi di lavoro per l’inclusione

Stesura PAI

Progetti di inclusione

Formazione e informazione specifica ai docenti per la stesura dei PdP e dei PEI

Corsi di formazione specifica

3 INNOVAZIONE DIGITALE: 2 docenti

Con i seguenti compiti:

Rilevazione bisogni dell’utenza

Monitoraggio stato d’uso delle strumentazioni e dei laboratori e riparazione

Corsi di formazione specifici

Al fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività didattiche previste dal PTOF, in ogni

plesso è istituita la figura del REFERENTE DI PLESSO, i cui compiti sono così definiti:

interlocutore primario del dirigente scolastico;

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81

punto di riferimento per la rilevazione e gestione problematiche insorgenti nel plesso;

interfaccia con l’utenza e gli enti locali;

coordinatore dei progetti e delle attività che coinvolgono il plesso

rappresentante del plesso all’interno dello staff.

Per l’attuazione del piano dell’offerta formativa il Collegio lavora in modo unitario o si organizza

in commissioni al fine di monitorare esigenze e rispondere a istanze provenienti sia dall’utenza

sia dalle agenzie formative e supportare la progettazione nei vari ambiti di intervento.

Per ogni commissione il collegio Docenti individua un REFERENTE DI COMMISSIONE con i

compiti di:

fare da interlocutore primario per le azioni inerenti l’ambito di riferimento

coordinare i lavori della commissione

informare il Collegio Docenti circa proposte, eventi di carattere rilevante

coordinare la progettualità in merito

rappresentare l’Istituto in sedi di riunioni dedicate all’ambito di interesse

E’ altresì istituita, per ogni consiglio di classe, la figura del COORDINATORE che ha i seguenti

compiti in relazione alle attività previste dal PTOF e dagli ordinamenti della scuola:

punto di riferimento per i problemi che sorgono all’interno della classe e per le azioni

da mettere in atto

facilitatore di rapporti fra i docenti

in rapporto agli alunni

- si informa sulle situazioni a rischio e cerca soluzioni adeguate in collaborazione con il

CdC (tutoraggio)

- controlla che gli alunni informino i genitori su comunicazioni scuola/famiglia,

- accoglie le richieste in merito alle assemblee di classe

- tiene i rapporti con i rappresentanti dei genitori degli alunni nel CdC

in rapporto ai colleghi della classe

- controlla il registro di classe ( assenze, numero di verifiche, ritardi ecc.)

- ritira e controlla le schede di valutazione

in rapporto ai genitori

- informa e convoca i genitori degli alunni in difficoltà

- tiene rapporti con i rappresentanti dei genitori della classe

in rapporto al consiglio di classe

- coordina i consigli di classe

- relaziona in merito all’andamento generale della classe

- illustra obiettivi/competenze, metodologie, tipologie di verifica per predisporre la

programmazione

- coordina le attività del Consiglio utili all’elaborazione-stesura dei PDP

- propone le visite guidate e i viaggi di istruzione per la classe

- coordina interventi di recupero e valorizzazione delle eccellenze

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- verifica il corretto svolgimento di quanto concordato in sede di programmazione della

classe

- propone riunioni straordinarie del CdC

- cura la stesura della relazione di presentazione delle classi terze da parte del CdC

- coordina la predisposizione del materiale necessario per le operazioni di scrutinio finale

(schede personali ecc.)

in rapporto alla Direzione della scuola

- condivide la visione dell’Istituto che è espressa nel POF

- è referente rispetto alla Dirigenza

Per ogni docente neo assunto è istituita la figura del TUTOR con i seguenti compiti:

supporto al docente neoassunto per la redazione della propria programmazione annuale

supporto per la redazione patto per lo sviluppo professionale per la definizione degli

obiettivi di sviluppo delle competenze di natura culturale, disciplinare, didattico-

metodologica e relazionale

supervisione per redazione bilancio di competenze al termine del periodo di formazione

e prova

peer to peer (formazione tra pari)

Nell’ambito della valorizzazione del merito sarà data priorità alle figure di coordinamento

organizzativo che contribuiscono fattivamente al funzionamento della scuola.

Saranno altresì valorizzati i docenti impegnati nei progetti di Istituto in sinergia con il territorio.

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FABBISOGNO DI ORGANICO

POSTI COMUNI E DI SOSTEGNO

Scuola dell’Infanzia e Primaria

FABBISOGNO PER IL

TRIENNIO

MOTIVAZIONE

POSTI

COMUNI

POSTI DI

SOSTEGNO

Scuola

dell’Infanzia

a.s.2016-

2017

20 1 e 12 ore e mezza Funzionamento tempo

normale

a.s.2017-

2018

20 1 e 12 ore e mezza Funzionamento tempo

normale

a.s. 2018-

2019

20 1 e 12 ore e mezza Funzionamento tempo

normale

Scuola Primaria a.s.2016-

2017

44 15 Funzionamento tempo

normale, monoclasse e

pluriclassi

a.s.2017-

2018

44 15 Funzionamento tempo

normale, monoclasse e

pluriclassi

a.s. 2018-

2019

44 15 Funzionamento tempo

normale, monoclasse e

pluriclassi

Scuola Secondaria di I grado

CLASSE DI

CONCORSO

A.S.2016-2017 A.S.2017-2018 A.S. 2018-2019

A 043 lettere 10 cattedre 10 cattedre 10 cattedre

A059 matematica e scienze 5 cattedre 5 cattedre 5 cattedre

A245 francese 1 cattedra e 6 ore 1 cattedra e 6 ore 1 cattedra e 6 ore

A345 inglese 2 cattedre 2 cattedre 2 cattedre

A033 tecnologia 1 cattedra e 6 ore 1 cattedra e 6 ore 1 cattedra e 6 ore

A028 arte 1 cattedra e 6 ore 1 cattedra e 6 ore 1 cattedra e 6 ore

A032 musica 1 cattedra e 6 ore 1 cattedra e 6 ore 1 cattedra e 6 ore

A030 educazione fisica 1 cattedra e 6 ore 1 cattedra e 6 ore 1 cattedra e 6 ore

religione 12 ore 12 ore 12 ore

sostegno 8 cattedre e 9 ore 8 cattedre e 9 ore 8 cattedre e 9 ore

Fermo restando il numero degli alunni e delle classi

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84

POSTI DI POTENZIAMENTO: 8 posti ripartiti come da tabella seguente:

CLASSE DI

CONCORSO

ORE DA PRESTARE

Calcolate su 30

settimane

SEMI ESONERO

VICARIO E 2^

COLLAB.

SUPPLENZE

BREVI

PROGETTI ORE DI

UTILIZZO

Scuola comune

Primaria 660 540 120 660

Scuola comune

Primaria

660 200 460 (inclusione, BES) 660

Scuola comune

Primaria

660 200 460 (alfabetizzazione

recupero)

660

Scuola comune

Primaria

660 200 460 (potenziamento e

personalizzazione degli

interventi)

660

A345

inglese 540 50

490 (potenziamento inglese,

prog.CLIL, laboratori

linguistici )

540

A059

matematica 540 50

490 ( recupero e

potenziamento delle abilità

logico-matematiche e

scientifiche)

540

A030

Ed.fisica 540 50

490 (potenziamento delle

discipline motorie anche in

preparazione ai giochi

sportivi, sviluppo di

comportamenti ispirati a uno

stile di vita sano )

540

A032

musica 540 50

490 (laboratori musicali-

coreutici, potenziamento

della pratica e cultura

musicale)

540

TOTALE 4800 540 920 3340 4800

La percentuale oraria destinata alle supplenze brevi ha un’incidenza superiore nelle scuole Primarie a causa della

tipologia di scuola e della dislocazione frammentata dei plessi.

POSTI PER IL PERSONALE AMMINISTRATIVO, TECNICO E

AUSILIARIO NEL RISPETTO DI QUANTO STABILITO DAL

COMMA 14 DELL’ART.1, LEGGE 107 /2015

tipologia numero

D.S. 1

D.S.G.A 1

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI 6

COLLABORATORI SCOLASTICI 32

E’ necessario prevedere un assistente amministrativo in più rispetto all’organico di diritto, da

assegnare all’ufficio distaccato in valle Bormida, come già succede nell’a.s. in corso.

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85

Il n. dei collaboratori scolastici deve tener conto del numero dei plessi (21) e del numero delle

sezioni di scuola dell’infanzia (10) con turno pomeridiano così come della presenza di n.35 allievi

diversamente abili molti dei quali gravissimi e quindi che necessitano di assistenza da parte dei

collaboratori.

Le strutture sportive sono spesso dislocate in aree esterne con necessità di assistenza al docente

e agli alunni mediante distacco di un collaboratore scolastico.

FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE

MATERIALI

L’istituto necessita di implementare la propria attrezzatura tecnologica per adeguarla alle

necessità educativo –didattiche HC + BES:

- n. 21HD wifi per ogni plesso ai fini dell’archiviazione del materiale di produzione e cura

della documentazione

- n. 1 LIM per ogni classe attualmente sono disponibili solo 18 su 57 classi/sezioni

- n. 7 proiettori per i plessi di scuola primaria e secondaria di I grado ancora sguarniti

- n. 30 pc portatili riservati agli alunni con bisogni educativi speciali

- n. 2 impianti audio stereo con mixer e collegamento al pc comprensivo di microfoni

- n. 21 stampanti

- n. 4 armadi

- materiale di laboratorio scientifico microscopi, strumenti per esperimenti biologia, di

fisica e chimica

DIDATTICA LABORATORIALE

I docenti dell’istituto nell’ottica della costruzione di competenze, ravvisano sempre più

l’esigenza di adottare metodi afferenti alla didattica laboratoriale:

apprendimento motivato teso non solo al sapere ma anche al saper fare

lavoro interdisciplinare

metodi induttivi legati al vissuto che muovono dall’esperienza vissuta dell’alunno e alle

sue concrete possibilità

lavoro di ricerca, inteso come raccolta, analisi, confronto, sistemazione dei dati e

rielaborazione personale

lavoro di gruppo finalizzato alla collaborazione al confronto ed alla problematizzazione

attività di laboratorio

lavoro individuale per lo sviluppo dell’autonomia e dell’autogestione

conversazione e discussione per educare all’ascolto ed al confronto delle proprie opinioni

e all’autoregolazione

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86

APERTURA POMERIDIANA DELLE SCUOLE

Nelle scuole secondarie di 1^ grado compatibilmente con le risorse economiche assegnate sono

attivati

o gruppi sportivi in preparazione ai Giochi Sportivi Studenteschi

o lezioni di potenziamento musicale per avviare alla pratica strumentale

o percorsi modulari di recupero anche in preparazione agli esami conclusivi del I ciclo

o corsi di preparazione agli esami DELF in lingua francese e KET in lingua inglese

o percorsi modulari di potenziamento/approfondimento ai fini dell’orientamento e in

preparazione al segmento superiore della scuola secondaria

o corsi di formazione rivolti al personale docente e/o Ata

o iniziative progettuali che prevedono la partecipazione dei genitori

USO DEI LOCALI AL DI FUORI DEI PERIODI DI ATTIVITÀ

DIDATTICHE

Gli enti locali organizzano e gestiscono nei plessi di scuola primaria della Valle Belbo e in alcuni

della Valle Bormida il doposcuola in collaborazione con cooperative o associazioni.

Nel periodo estivo gli E.E.L.L. organizzano i centri estivi e alcuni ospitano anche giovani

provenienti da altre realtà

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87

PIANO DI FORMAZIONE DOCENTI/ATA

AREA

INCLUSIONE E DISABILITA’

DESTINATARI TEMPI BISOGNI

FORMATIVI

OBIETTIVI AZIONI UNITA’

FORMATIVE

VERIFICA ENTE

EROGATORE

DOCENTI a.s

16/17

a.s

18/19

Esigenza di formazione

specifica sulla

Comunicazione, con

particolare attenzione

allo spettro autistico che

rappresenta in

percentuale parte

considerevole degli

alunni diversamente

abili, data la presenza di

un numero esiguo di

docenti di sostegno con il

titolo di specializzazione

e con competenze

adeguate.

Facilitare la

comunicazione

Realizzare l’inclusione

degli alunni con bisogni

comunicativi complessi

all’interno della classe

Formazione sulle nuove

metodologie educativo-

didattiche in ambito

comunicativo

Formazione sulla

costruzione di strumenti

di comunicazione

aumentativa alternativa

Formazione sulla

costruzione di libri

modificati e di storie

sociali

2 attività formativo

teoriche in presenza

di 3 ore ciascuna

Sessione on line con

documenti per

approfondimento e

preparazione di

materiali didattici da

parte dei docenti da

rivedere in aula

2 attività

laboratoriali

pratiche in presenza

di 3 ore ciascuna

Realizzazione di

tabelle di

comunicazione

Produzione di

materiali

strutturati

riproponibili

Documentazione

di buone pratiche

I.C. delle Quattro

Valli con esperto

esterno

DOCENTI 16/17

17/18

18/19

Esigenza di formazione

specifica sulla

compilazione della

documentazione di

progettualità didattica

(PEI) in ICF

Fornire gli strumenti ai

docenti di sostegno e di

classe

Formazione sulla

compilazione del PEI in

ICF

1 incontro in

presenza di 2 ore

Supporto on line a

distanza

Produzione della

documentazione

necessaria

Formazione

ambito 14

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88

DOCENTI 18/19 Esigenza di formazione

per l’uso di software

compensativo a supporto

delle attività di lettura,

scrittura,

memorizzazione e in

generale di studio

Fornire gli strumenti ai

docenti di sostegno e di

classe

Formazione dedicata

all’utilizzo in classe dei

tablet progetto “ tablet per

amico!”

1 incontro in

presenza di 2 ore

Implementazione

nella didattica

quotidiana dei

devices dedicata

I.C. delle Quattro

Valli con esperto

esterno

Personale ATA 16/17

17/18

18/19

Gestire la

relazione con i

bambini

diversamente

abili

Fornire gli

strumenti per

relazionarsi

con i bambini

diversamente

abili

Formazione sulla

gestione della

relazione con i

bambini

diversamente

abili

1 incontro in

presenza di 2 ore

Osservazione

della gestione

delle relazioni

interpersonali

I.C. delle Quattro

Valli con esperti

interni

AREA

DIDATTICA PER COMPETENZE E INNOVAZIONE METODOLOGICA

DESTINATARI TEMPI BISOGNI

FORMATIVI

OBIETTIVI AZIONI UNITA’

FORMATIVE

VERIFICA ENTE

EROGATORE

DOCENTI 16/17

Costruzione del

curricolo verticale di

Istituto

Dare omogeneità e continuità

all’insegnamento/ apprendimento nei

plessi di grado diverso

Formazione sulla costruzione del

curricolo come prosecuzione della

formazione sulla didattica per

competenze

1 incontro frontale

di 3 ore

3 incontri

laboratoriali di 3

ore

Stesura di segmenti

del curricolo

contestualizzato alle

esigenze didattico

formative degli

alunni dell’istituto

I.C. delle Quattro

Valli con esperto

esterno

17/18 2 incontri di 3h

DOCENTI 16/17

17/18

18/19

18/19

Costruzione del

curricolo verticale di

Istituto

Dare omogeneità e

continuità

all’insegnamento/

apprendimento nei

plessi di grado

diverso

Revisione organica

del curricolo in

orizzontale per i

vari segmenti di

scolarità

Costruzione del

curricolo

3 incontri per

dipartimenti

disciplinari in

verticale di 2 ore

ciascuno per ogni

annualità

3 incontri per

dipartimenti

disciplinari in

orizzontale

Stesura del curricolo

Completamento del

curricolo

I.C. delle Quattro

Valli –

autogestione

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DOCENTI INFANZIA 16/17

Azioni propedeutiche

all’avvio della letto-

scrittura

Avviare alla letto-

scrittura

Formazione

sull’avviamento

alla letto-scrittura

1 incontro frontale

3 incontri

laboratoriali

Creazione di

situazioni di

apprendimento

AIMC

DOCENTI 17/18 Conoscere i

meccanismi della

costruzione degli

apprendimenti

Rafforzare

l’applicazione di

metodologie attive

Formazione per

l’utilizzo di

metodologie

finalizzate al

successo

formativo

Da definire Realizzazione di

situazioni di

apprendimento

finalizzate al

successo formativo

I.C. delle Quattro

Valli con esperto

esterno

18/19 AIMC

AREA

COMPETENZE DIGITALI E NUOVI AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO

DESTINATARI TEMPI BISOGNI

FORMATIVI

OBIETTIVI AZIONI UNITA’

FORMATIVE

VERIFICA ENTE

EROGATORE

Animatore Digitale e

team innovazione

16/17

17/18

Sostenere

l’innovazione digitale

in ogni istituzione

scolastica

Promuovere il

legame tra

innovazione

didattica e

metodologica e

tecnologie digitali

Formazione su

temi e visione del

PNSD e ruolo di

coordinamento

per l’innovazione

a scuola

24 ore Documentazione di

buone pratiche

MIUR – PNSD

Dirigente Scolastico e

DSGA

16/17

17/18

Progettare la strategia

di innovazione digitale

della scuola e di

integrazione tra PNSD

e PTOF

Promuovere il

legame tra

innovazione

didattica e

metodologica e

tecnologie digitali

Formazione sul

PNSD per

l’innovazione,

ITC management

e leadership,

progettazione

30 ore Documentazione di

buone pratiche

MIUR – PNSD

Dieci docenti scelti dal

dirigente

16/17

17/18

Garantire una piena

correlazione tra

innovazione didattica e

organizzativa e le

tecnologie digitali

Promuovere il

legame

tra innovazione

organizzativa,

progettazione per

l’autonomia e

tecnologie digitali

Formazione su

temi e visione del

PNSD e

innovazione

didattica

18 ore Documentazione di

buone pratiche

MIUR – PNSD

Personale ATA 16/17

17/18

18/19

Sostenere

l’innovazione digitale

Supportare il processo

di dematerializzazione

Accrescere le

competenze

tecniche previste dal

PNSD

Formazione base

per l’assistenza

tecnica

36 ore

Documentazione di

buone pratiche

MIUR – PNSD

Regel

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90

della segreteria

scolastica

Gestione di portali

tematici

Accrescere le

competenze

tecniche e di

gestione

amministrativa

Formazione

interna

Formazione di

rete

Utilizzo della

segreteria digitale

Espletamento

pratiche d’ufficio

inerenti gestione

personale

Enti esterni

Tutto il personale

docente e non docente

18/19 Supportare il processo

di gestione dei dati

personali, sensibili e

delle immagini

Sostenere il

processo di

adeguamento al

GDPR

Formazione di

rete

Da definire Utilizzo corretto dei

dati personali

Regel

Tutti i docenti dell’I.C. 16/17

17/18

18/19

Rafforzare cultura e

competenze digitali del

personale scolastico,

con riferimento a tutte

le dimensioni delle

competenze digitali,

verticalmente e

trasversalmente al

curricolo

Utilizzo integrato di

piattaforme di didattica

digitale

Rafforzare cultura e

competenze digitali

del personale

scolastico

Sostenere processi

didattici innovativi

Formazione

sull’uso degli

strumenti

tecnologici

presenti a scuola.

Formazione per

l’utilizzo del

registro

elettronico.

Formazione

sull’utilizzo dei

testi digitali.

FAD

4 ore

Sperimentazione

di didattica attiva e

collaborativa

attraverso le

tecnologie digitali

Documentazione di

buone pratiche

I.C. delle Quattro

Valli con

personale interno

formato

Piattaforma

weschool

AREA

COMPETENZE DI LINGUA STRANIERA: INGLESE

DESTINATARI TEMPI BISOGNI

FORMATIVI

OBIETTIVI AZIONI UNITA’

FORMATIVE

VERIFICA ENTE

EROGATORE

DOCENTI DI LINGUA

INGLESE

16/17

Potenziare

l’apprendimento della

lingua inglese

Sviluppare la

capacità di svolgere

argomenti di altre

discipline in lingua

inglese

Formazione sulla

didattica CLIL

5 incontri da 3 ore

ciascuno

Realizzazione di

percorsi

multidisciplinari in

lingua straniera anche

attraverso

Altro Istituto

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91

drammatizzazione

finale

Documentazione di

buone pratiche

didattiche

DOCENTI DI LINGUA

INGLESE

DOCENTI

CURRICOLARI e di

SOSTEGNO

17/18

18/19

18/19

Potenziare

l’apprendimento della

lingua inglese

Potenziare la

conoscenza della lingua

inglese e l’utilizzo

della stessa in

situazioni didattico

comunicative

Sviluppare la

capacità di svolgere

argomenti di altre

discipline in lingua

inglese

Implementare la

conoscenze della

lingua viva e di

strumenti didattici

pratici

Formazione sulla

didattica CLIL

Formazione

metodologica con

madrelingua

Da definire

Workshop di 4 h

prevalentemente

con docenti della

scuola primaria

Realizzazione di

percorsi

multidisciplinari in

lingua straniera anche

attraverso

drammatizzazione

finale

Documentazione di

buone pratiche

didattiche

Realizzazione di

percorsi didattici

coinvolgenti in L2

Documentazione di

buone pratiche

Da definire

Esperto madre

lingua

AREA

VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO

DESTINATARI TEMPI BISOGNI

FORMATIVI

OBIETTIVI AZIONI UNITA’

FORMATIVE

VERIFICA ENTE

EROGATORE

NUCLEO DI

AUTOVALUTAZIONE

STAFF

16/17

17/18

18/19

Esperire strumenti utili

all’attuazione del piano

di miglioramento

Sperimentare pratiche

didattico

metodologiche

innovative

Saper leggere dati

invalsi, trovare

correlazioni utili

alla pianificazione

di azioni

migliorative

Sperimentare

tecniche di

formazione sulla

lettura dati invalsi

formazione basata

sulla osservazione

delle tecniche

evidence based

6h docenti di

Italiano

6h docenti di

Matematica

costruzione e

condivisione

materiali utili

MIUR

( finanziamento

progetto di rete)

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92

18/19

Costruire il curricolo

verticale

Revisione organica del

curricolo in orizzontale

per i vari segmenti di

scolarità

potenziamento

cognitivo

autoformazione:

analisi qualitativa

degli errori nei

quesiti delle prove

invalsi

3 incontri per

dipartimenti

disciplinari in

orizzontale

Proposta di strategie

didattiche risolutive

Completamento del

curricolo

autoformazione

AREA

AUTONOMIA ORGANIZZATIVA E DIDATTICA

DESTINATARI TEMPI BISOGNI

FORMATIVI

OBIETTIVI AZIONI UNITA’

FORMATIVE

VERIFICA ENTE

EROGATORE

DOCENTI 17/18

18/19

Innovazione nella

organizzazione delle

situazioni di

apprendimento e nella

costruzione di ambienti

didattici innovativi

Arricchire,

differenziare,

individualizzare i

percorsi di

apprendimento,

associati a processi

di innovazione

didattico-

metodologica

Formazione sulla

didattica

collaborativa e

costruttiva:

didattica

modulare

peer teaching

learning by doing

flipped classroom

peer observation

ambienti di

apprendimento

formali e

informali

Da definire Documentazione di

buone pratiche

didattiche

Da definire

DOCENTI 17/18

18/19

Gestione della classe Relazionarsi con il

gruppo classe per

raggiungere

obiettivi didattici e

relazionali

Formazione sulla

gestione del

gruppo classe

Da definire Documentazione di

buone pratiche

didattiche

Da definire

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93

GENITORI 17/18

18/19

Educazione sulla

genitorialità

Stimolare relazioni

genitoriali

autentiche

Formazione sulla

genitorialità

Da definire Osservazione delle

relazioni familiari

nell’ambito scolastico

Da definire

AREA

INTEGRAZIONE, COMPETENZE DI CITTADINANZA E CITTADINANZA GLOBALE DESTINATARI TEMPI BISOGNI

FORMATIVI

OBIETTIVI AZIONI UNITA’

FORMATIVE

VERIFICA ENTE

EROGATORE

DOCENTI 16/17

17/18

18/19

Rispondere alle

esigenze di

integrazione degli

alunni stranieri

Ampliare le

competenze

glottodidattiche e

specialistiche per

insegnare agli

studenti di lingua

madre e cultura

diversa

Formazione

didattico-

metodologica per

l’insegnamento

dell’italiano L2

Formazione su

interculturalità e

cittadinanza

globale, anche

mediante il

supporto di

mediatori culturali

Da definire Creazione di piani

educativi

personalizzati

e situazioni di

apprendimento

interculturali

Da definire

Collaborazione

con il CPIA di

Asti e formazione

di ambito

Mediatori culturali

GENITORI 17/18

18/19

Rispondere alle

esigenze di

integrazione delle

famiglie degli alunni

stranieri

Integrare le famiglie

straniere

Insegnamento

dell’italiano L2

Valorizzazione e

confronto di

culture e valori

diversi

Da definire Organizzazione di

momenti

interculturali (scuola

aperta, buffet

multietnici…)

Da definire

Collaborazione

con il CPIA di

Asti

Mediatori culturali

ATA 17/18

18/19

Gestire la relazione con

gli alunni stranieri

Fornire gli strumenti

per relazionarsi con

i bambini stranieri e

le loro famiglie

Formazione sulla

gestione della

relazione con i

bambini stranieri

Da definire Osservazione sulla

gestione della

relazione con i

bambini stranieri

Da definire

Corsi di formazione per la sicurezza rivolto a tutto il personale, docente e non docente

- aggiornamento corso accordo Stato-Regione,

- aggiornamento corsi antincendio e primo soccorso

- formazione per l’educazione all’uso della voce

I docenti saranno comunque autorizzati a seguire corsi accreditati dal MIUR nell’ambito del contributo a loro assegnato per la formazione.

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FORMAZIONE IN SERVIZIO A.T.A

Accordo di rete tra le istituzioni scolastiche della provincia di Asti per confrontarsi e condividere, per la formazione del personale ATA al fine di

valorizzare le risorse professionali esistenti attuando iniziative comuni.

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In allegato:

Piano Annuale per l’inclusione

Protocollo di accoglienza

Progetti Quadro di Istituto coerenti con gli obiettivi formativi della legge 107/2015